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PREGHIERA INIZIALE

Guida: O Dio vieni a salvarmi


Tutti: Signore vieni presto in mio aiuto
Guida: Gloria al Padre...
Tutti: Come era nel principio...

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO


Tutti Insieme: Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della
tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei
cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce
beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che
è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è
gelido, raddrizza ciò ch’è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te
confidano tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona
gioia eterna. Amen.

PREGHIERA INIZIALE:
Tutti Insieme: Gloriosissimo San Giuseppe, padre putativo di Gesù,
vero sposo della benedetta Vergine Mari, protettore dei poveri
agonizzanti, confidando nella tua potentissima intercessione, Io ti chiedo
queste tre grazie: la prima, che io serva Gesù con quella diligenza e amore,
con che lo hai servito tu. La seconda, che io abbia per Maria quella
riverenza, e insieme abbia in lei quella confidenza, che hai avuto tu; la
terza, che Gesù e Maria assistano alla mia morte, come hanno assistito alla
tua. Amen (cf. G. Frassinetti, La Divozione Illuminata, O.A., I, 257)

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INVOCAZIONI A SAN GIUSEPPE (Ogni giorno)
Guida: O San Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinchè
m'implori la Grazia per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te.
E' vero che i presenti dispiaceri e le amarezze che provo sono forse il
giusto castigo dei miei peccati. Riconoscendomi colpevole, dovrò per
questo perdere la speranza di essere aiutato dal Signore? "Ah! no - mi
risponde la tua grande devota Santa Teresa - no certo, o poveri peccatori.
Rivolgetevi in qualunque bisogno, per grave che sia, alla efficace
intercessione del patriarca San Giuseppe; andate con vera fede a lui e
resterete certamente esauditi nelle vostre domande".
Con tanta fiducia mi presento, quindi, davanti a te e imploro misericordia
e pietà. Deh!, per quanto puoi, o San Giuseppe, prestami soccorso nelle
mie tribulazioni.Supplisci alla mia mancanza e, potente come sei, fà che,
ottenuta per la tua pia intercessione la grazia che imploro, possa ritornare
al tuo altare per renderti l'omaggio della mia riconoscenza.

Padre nostro, Ave, o Maria, Gloria al Padre

Guida: Non dimenticare, o misericordioso San Giuseppe, che nessuna


persona al mondo, per grande peccatrice che fosse, è ricorsa a te,
rimanendo delusa nella fede e nella speranza in te riposte.Quante grazie e
favori hai ottenuto agli afflitti! Ammalati, oppressi, calunniati, traditi,
abbandonati, ricorrendo alla tua protezione, sono stati esauditi. Deh! non
permettere, o gran Santo, che io abbia ad essere solo, fra tanti, a rimanere
privo del tuo conforto. Mostrati buono e generoso anche verso di me, e
io, ringraziandoti, esalterò in te la bontà e la misericordia del Signore.

Padre nostro, Ave, o Maria, Gloria al Padre

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Guida: O eccelso capo della Santa Famiglia di Nazareth, io ti venero
profondamente e di cuore t'invoco. Agli afflitti, che ti hanno pregato
prima di me, hai concesso conforto e pace, grazie e favori. Degnati quindi
di consolare anche l'animo mio addolorato, che non trova riposo in mezzo
alle angustie da cui è oppresso. Tu, o sapientissimo Santo, vedi in Dio tutti
i miei bisogni, prima ancora che io te li esponga con la mia preghiera. Tu
dunque sai benissimo quanto è necessaria la grazia che ti domando.
Nessun cuore umano mi può consolare; da te spero d'essere confortato:
da te, o glorioso Santo. Se mi concedi la grazia che con tanta insistenza ti
domando, prometto di diffondere la devozione verso di te. O San
Giuseppe, consolatore degli afflitti, abbi pietà del mio dolore!

Padre nostro, Ave, o Maria, Gloria al Padre

LITANIE A SAN GIUSEPPE


Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo pietà
Signore, pietà Signore pietà
Cristo, ascoltaci Cristo ascoltaci
Cristo, esaudiscici Cristo esaudiscici
Padre celeste, Dio abbi pietà di noi
Figlio redentore del mondo, Dio abbi pietà di noi
Spirito Santo, Dio abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi
Santa Maria prega per noi
S. Giuseppe prega per noi
Inclita prole di Davide prega per noi
Luce dei Patriarchi prega per noi

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Sposo della Madre di Dio prega per noi
Custode purissimo della Vergine prega per noi
Tu che nutristi il Figlio di Dio prega per noi
Solerte difensore di Cristo prega per noi
Capo dell'Alma Famiglia prega per noi
O Giuseppe giustissimo prega per noi
O Giuseppe castissimo prega per noi
O Giuseppe prudentissimo prega per noi
O Giuseppe obbedientissimo prega per noi
O Giuseppe fedelissimo prega per noi
Specchio di pazienza prega per noi
Amante della povertà prega per noi
Esempio agli operai prega per noi
Decoro della vita domestica prega per noi
Custode dei vergini prega per noi
Sostegno delle famiglie prega per noi
Conforto dei sofferenti prega per noi
Speranza degli Infermi prega per noi
Patrono dei moribondi prega per noi
Terrore dei demoni prega per noi
Protettore della Santa Chiesa prega per noi

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,


- perdonaci, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,

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- esaudiscici, o Signore
Agnello dì Dio, che togli i peccati del mondo,
- abbi pietà di noi

I. INNO
Santa e dolce dimora,
dove Gesù fanciullo
nasconde la sua gloria!

Giuseppe addestra all'umile


arte del falegname
il Figlio dell'Altissimo.

Accanto a lui Maria


fa lieta la sua casa
di una limpida gioia.

La mano del Signore


li guida e li protegge
nei giorni della prova.

O famiglia di Nazareth,
esperta del soffrire,
dona al mondo la pace.

A te sia lode, o Cristo,


al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

II. ANTIFONI E SALMI (DEL GIORNO)


III. LETTURA
I GIORNO: CHI È SAN GIUSEPPE SECONDO MARIA
Dal Amiamo San Giuseppe del Ven. Giuseppe Frassinetti (OA, p. 470)

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Giuseppe è mio sposo, risponde Maria, sposo di me che sono la Sposa
dello Spirito Santo: ed è mio sposo qualle conveniva a me Sposa del
Divino Amore; per il che mi amo sempre in terra con quella purità e
santità di affetto colla quale mi amano i Serafini in cielo.
Il Padre Eterno l'ha creato per me elo ha arrichito di una santitache
sorpassa quella dei Patriarchi, dei Profeti e degli Apostoli. Specialmente lo
segnalo per una castita incomparabile, qualle doveva essere quella di chi
avea da conviver con me, che sono Vergine singolare e Regina delle
vergini.
Giuseppe ha fatto con me uno sposalizio non terreno, ma celese, per
l'intendimento tutto diverso dal comune, sapendo che non doveva essere
per me se non Angelo tutelare e testimonio insieme di quella sopraceleste
verginita di cui io aveva fatto voto nel Tempio.
Insomma, egli è mio sposo, meritevole di essermi tale per altissima santita
e perfezione, operata in Lui dalla grazia onnipotente di quel Dio che fece
per me cose grandi.
(un piccolo momento di silenzio e rifflesione)

II GIORNO: CHI È SAN GIUSEPPE SECONDO GESÙ


Dal Amiamo San Giuseppe del Ven. Giuseppe Frassinetti (OA, p. 470)
Giuseppe, risponde Gesu, non è mio padre, perche io non poteva avere
un padre terreno. L' Emmanuele, Dio con noi, doveva essere frutto della
Vergine più intemerata. Giuseppe non è dunque mio padre: tuttavia Egli
fu il prescelto tra tutti gli uomini a farmi le veci di padre. Egli mi custodi,
mi allevo con grandi cure e solllecitudine, e con le fatiche delle sue braccia
provide al sostentamento della mia vita divina. Egli mi fece da padre ed
Io come padre lo riconosceva, lo rispettava, e uddiva ai suoi ceni.
Io l' ho ricolmato di grazie grandi, corrispondente all' alleanza della sua
dignita; grazie grandi, quali convenivano non solo a lo sposo della mia
Vergine Madre, ma anche al padre putativo di me, Figliuolo unico
dell'Eterno Padre. Con me e con Maria egli ha goduto in terra di una vita
di paradiso; vita di paradiso per singolarissima innocenza e santita, vita di

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paradiso per gaudio che gli portava la nostra conversazione. Egli fu il più
felice di tutti isanti, sebbenne non andasse esente da grandi tribolazioni,
perche non conveniva che lo lasciassi privo della preziosita del
doloresofferto per Me, del quale ho voluto arrichire tutti i miei Santi, e,
sopratti, la loro Regina, mia Madre, perche la più degna.
(un piccolo momento di silenzio e rifflesione)

III GIORNO: CHI È SAN GIUSEPPE SECONDO LE ANIME


PIE
Dal Amiamo San Giuseppe del Ven. Giuseppe Frassinetti (OA, p. 470)
San Giuseppe, rispondono le anime pie, è il nostro Santo più caro; e molte
di esse dicono con santa Teresa: " è cosa di stupore le grazie grandi che dio ci ha
fatto per questo benedetto santo, e da quanti pericoli di anima e di corpoci ha liberato.
Agli altri santi pare che il signore abbia conceduto grazia di soccorrere in una sola
particolare necessità; ma ha questo glorioso santo ha conceduto , secondo che abbiamo
sperimentato, che soccorra in tutte: e vuole, il signore , darci a conoscere, che siccome in
terra volle esergli ubbidiente, così anche in cielo fa quanto gli chiede... Vorremmo
persuadere a tutti, che fossero divoti di questo glorioso santo , per la grande esperienza
che abbiamo dei beni che ci ottiene da dio. Non conosciamo persona la quale davvero
gli sia divota , e gli faccia particolari ossequi, che noi non la vediamo sempre più
approfittata nella virtù; perchè questo santo aiuta grandemente le anime che a lui si
raccomandano... Domandiamo per amore de dio , che chi non ci crede lo provi."
Sì, egli è un fatto che san Giuseppe è il santo più caro delle anime più pie.
Dopo i nomi di Gesù e di Maria, non vi ha altro nome che sia ugualmente
dolce alle loro labbra, che sia di altretanto conforto al loro cuore, in cui
altrettanto mettano la loro confidenza. Il poter confidare di essere divoti
di san Giuseppe assai le rallegra; la speranza di averne il patrocinio le
rassicura. Tutte le cose loro raccomandano a san Giuseppe, a lui si
affidano per tutti gli eventidella vita, e specialmente nel punto della loro
morte. Oh! lo Sposo purissimo di Maria, il Padre putativo di Gesù, il Santo
più caro alle anime pie, non meriterà l' amore e l' amor grandie dai nostri
cuori?... Amiamo , amiamo dunque san Giuiseppe.
(un piccolo momento di silenzio e rifflesione)

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IV GIORNO: SE AMIAMO S. GIUSEPPE, ONORIAMO MARIA
Dal Amiamo San Giuseppe del Ven. Giuseppe Frassinetti (OA, p. 470)
Chi potrebbe esprimere, ed anche solo immaginare, la stima e la
venerazione che aveva san Giuseppe per la sua purissima sposa? Ma anche
dico aveva? chi potrebbe sprimere o soltanto immaginare la stima e la
venerazione che ha per Lei, che vede essere niente meno che la Regina del
paradiso? Oh! Maria che cosa deve apparire agli occhi di San Giuseppe!
Come insegnò il Sommo Pontefice Pio lX nella Bolla degli 8 dicembre del
1854: " Iddio amò tanto Maria che sopra altro essere creato di Essa sola
con profondissimo con profondissimo affetto si compiacque. Laonde sì
mirabilmente la arrichì, sopra tutti gli spiriti angelici e sopra tutti i Santi,
di una tale abbondanza di celesti grazie tratte dal tesoro della Divinità, che
essa sempre immune da ogni neo di colpa e tutta bella e perfetta, ebbe una
pienezza d' innocenza e di santità che maggiore dopo Dio non può
comprendersi e niuno, all' infuori di Dio, può col pensiero raggiungere".
Dal che risulta che Dio Onnipotente fece così grande Maria che nulla vi
ha dopo Dio che la sorpassi o anche solo la ragguagli e che nessuno vi ha,
all' infuori di Dio, che tutta ne comprenda la santità.
Ora, poichè i Santi in cielo, quanto sono più alti in gloria, tanto meglio
contemplano la grandezza di Dio assolutamente incomprensibile per
natura, meglio ancora contemplano la grandeza di Maria, relativamente
incomprensibile per grazia. Perciò, quanto i Santi sono più alti nella gloria,
tanto più perfetta cognizione hanno della santità di Maria.
Ma se è così , quale cognizione ne avrà il suo sposo Giuseppe!.
E poichè, alla cognizione che si acquista dell' eccellenza di una persona,
corrisponde la stima e la venerazione che se ne ha; quale stima e
venerazione di Maria deve avere san Giuseppe? Avendola poi in tanta
venerazione e stima deve pur bramare che ogni creatura l' abbia
ugualmente in somma stima e venerazione e che ciasquna la onori quanto
le è possibile, non potendola nessuna creatura onorare giusta il suo merito.

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D' altra parte, vuole la fede e vuole la stessa retta ragione che
maggiormente si onori chi sopra ogni altro è da Dio onorato. Tale è
appunto Maria, la quale fra le pure creature ha i sommi onori in paradiso.
Laonde, senza dubbio, san Giuseppe deve volere che noi per quanto
possiamo onoriamo Maria e che la onoriamo sopra ogni altra creatura.
(un piccolo momento di silenzio e rifflesione)

V GIORNO: SE AMIAMO S. GIUSEPPE, AMIAMO GESÙ


Dal Amiamo San Giuseppe del Ven. Giuseppe Frassinetti (OA, p. 470)
Il vero amore vuol contentare la persona amata; e dove questa volontà
manchi, non può essere vero amore. Ora, non v' ha dubbio che ci sarebbe
cosa impossibile contentare san Giuseppe, senza che noi amassimo Gesù.
Questo è l' unico desiderio dei Santi, vedere amato Gesù; unico desiderio,
che inchiude il doppio bene della gloria di Dio e della salute delle anime.
Infatti, Dio non può glorificarsi a dovere dalle creature intelligenti se non
coll' amore; e la salute, anzi la vita delle anime, sta lontano dall' amore di
Dio.
Se noi stessimo prostrati colla faccia per terra la notte e il giorno adorando
sua Divina Maestà e se non cessassimo di cantarne le lodi, annunziarne le
glorie, magnificarne la potenza e la bontà, ma frattanto avessimo il nostro
cuore privo dall' amore di Dio, non daremmo a Dio vera gloria; dovrebbe
Egli anzi riguardarci come suoi nemici e ribelli, e dovremmo chiamarci
piuttosto degli ipocriti che devoti; noi saremmo non figliuli di Dio , ma
figliuli di Satana; la nostra porzione non sarebbe il paradiso , ma l' inferno,
dove saremmo condannati ad eterna morte.
L' unico desiderio dei Santi è necessariamente l`unico desiderio di san
Giuseppe; in lui maggiore e più vivo in quanto in lui è più eccelsa e perfetta
la santità. Se dunque, portandogli vero amore, vogliamo contentare san
Giuseppe, amiamo Gesù. E sempre meglio lo contenteremo se
rappresentandoci Gesù bambino, e facendo conto di vederlo, come le
mille volte vi fu, tra le sue braccia, gli faremo in questa divota
contemplazione atti di amore. Amiamo Gesù, amiamolo raffigurandocelo

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Bambino tra le braccia di San Giuseppe: daremo così al nostro Santo gran
contento e attestato di vero amore.
Peraltro , quest' amore verso Gesù non sia soltanto di affetto interiore; ma
passi agli atti, cioè sia operoso, come deve essere l' amor vero e come era
quello di san Giuseppe quando custodiva Gesù. Affinchè sia ugualmente
operoso il nostro amore verso Gesù, prepariamogli buon alloggio nel
nostro cuore quando lo riceviamo nel Santissimo Sacramento; un cuore
purificato da ogni immondezza, un cuore caldo del suo santo amore, un
cuore largo per gran confidenza nella sua bontà.
(un piccolo momento di silenzio e rifflesione)

VI GIORNO: SE AMIAMO S. GIUSEPPE, ACCOSTIAMOCI


CON FREQUENZA ALLA SANTISSIMA COMMUNIONE.
Dal Amiamo San Giuseppe del Ven. Giuseppe Frassinetti (OA, p. 470)
Dice S. Bernardo che a somiglianza di Giuseppe figlio del patriarca
Giacobbe, per la cui cura non mancò agli Egizi il pane terreno, S.
Giuseppe ebbe dal Padre Celeste il pane vivo da custodire e serbene,
perchè poi fosse pascolo spirituale a tutti i fedeli. Sì, Gesù, pane vivo
disceso dal cielo, fu affidato fin da bamino a San Giuseppe, perché,
facendogli da padre, sotto la sua cura fosse mantenuto, crescesse, fosse
conservato e portato ad età perfetta; quel Gesù, pane vivo, che discese dal
cielo per farsi nostra vita e nostro alimento.
E come quel più antico Giuseppe gioiva quando vedeva gli Egizi famelici
saziarsi di quel pane che aveva ad essi procurato e riserbato, così si rallegra
San Giuseppe a vederci correre famelici a cibarci di quel pane vivo,
soprasostanziale e celeste, che per tanti anni fu suo, affidatogli dall’Eterno
Padre. Oh come si rallegra San Giuseppe quando vede i suoi devoti
acorrere frequentemente, e anche quotidianamente, alla mensa del
Convito Eucaristico. Quelle chiese nelle quali è gran frequcinti, dove più
ama avere sua imagine, riscuotere gli atti di venerazione dai suoi devoti, e
compartire le sue grazie. E in queste chiese affluiscono di preferenza i suoi
devoti, perché quivi si sentono meglio di spirito che nelle altre; quivi più
volentieri assistono alla santa Messa, più volentieri ascoltano la divina

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parola, più volentieri adorano Gesù Sacramentato; qui respirano Un’aria
di sacro fervore nell’affluenza dei migliori amanti di Gesù, quali sono
quelli che si dànno viva premura di pascersi, ogni dì che possono, al gran
Convito del suo amore.
Se dunque amiamo S. Giuseppe, accostiamoci alla Santissima Comunione
colla maggiore frequenza che ci è accordata, s’intende, dal direttore del
nostro spirito; questi, se vivremo in molta purità di coscienza sarà in ciò
assai largo conceditore.
(un piccolo momento di silenzio e rifflesione)

VII GIORNO: SE AMIAMO S. GIUSEPPE, AMIAMO LA


CASTITÀ
Dal Amiamo San Giuseppe del Ven. Giuseppe Frassinetti (OA, p. 470)
La castità! Questa è quella virtù che a S. Giuseppe piace tanto, prodotta in
modo particulare e conservata nelle anime dalla Ssma Eucaristia. Chi ama
pertanto San Giuseppe, deve amare e amar molto la castità, e se la deve
conservare, ciascuno secondo il proprio stato, con grande cautela; quindi,
anche i coniugati potranno dar prova di amore a San Giuseppe, se
mostreranno di amare questa virtù secondo che il loro stato richiede.
Ma il vergine San Giuseppe, lo sposo della Regina delle vergini, sopra tutto
e con amore ineffabile ama la castità verginale; perciò coloro che
conservano perfetta e perpetua castità hanno diritto di esere
specialissimamente amati da S. Giuseppe, e sono quelli che gli danno
specialissimo segno di amore, matenendo in sè quella purità angelica che
a lui indicibilmente è gradita. Per che, se noi nci custodiremo questa
castità, avremo diritto ad essere annoverati fra i primi amatori di San
Giuseppe e saremo necessariamente tra i primi suoi amati.
Coloro che conoscono i pregi eccelsi di questa virtù, che è la più bella, la
più ammirabile fra le virtù cristiane, quella che, al dire di Gesù Cristo,
pareggia i figliuoli e le figliuole di Adamo ai figli di Dio, agli Angeli del
cielo, erunt sicut Angeli Dei, saranno assai fortunati se, esendo in tempo,
si conerveranno tanto tesoro; e se vorrannp conservarselo per amore di S.

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Giuseppe, siano certi che questo gran Santo si crederà loro obbligato in
modo tutto particolare, e avranno per suo mezzo grazie singolari.
(un piccolo momento di silenzio e rifflesione)

VIII GIORNO: SE AMIAMO S. GIUSEPPE, ASSICURIAMOCI


UNA BUONA MORTE (Prima parte)
Dal Amiamo San Giuseppe del Ven. Giuseppe Frassinetti (OA, p. 470)
Che cosa vuole da noi san Giuseppe? Vuole che ci salviamo, perchè ci
vuole con sè in paradiso. È certo che in sostanza san Giuseppe non vuole
altro da noi. E che cosa infatti può volere da noi san Giuseppe, oltre il
conseguimento del nostro ultimo fine? Se noi conseguimo questo nostro
fine, che non è altro se non la nostra salvezza eterna, è pienamente di ciò
contento il Signore. Ora se è contento il Signore, non ne sarà contento
san Giuseppe? Non vi ha dubbio che Egli non può volere qualche cosa di
più che non voglia il Signore. Se dunque vogliamo contentar san
Giuseppe, bisogna che ci assicuriamo l'eterna salvezza, il che poi equivale
ad assicurarci una buona morte.
E qual mezzo abbiamo noi per assicurarci una buona morte? Questo
mezzo è una buona vita; poichè, quale è la vita, tale è la morte: qualis vita,
finis ita. Quale poi sarà la vita che si dovrà chiamare buona? Una vita
menata costantemente nella grazia di Dio: in quella grazia che fa essere
amici e figli di Dio e quindi erede del paradiso. E poichè questa grazia si
perde per qualunque peccato che si commetta; così, se vogliamo menare
costantemente guardarci del peccato mortake, in modo che non ne
commrttiamo alquno mai, mai , assolutamente mai. Facendo altrimenti,
cioè commetendone alquno, probabilmente saremmo sorpresi dalla
morte in quello stato, e così il nostro ultimo fine sarebbe perduto, e
saremmo quindi per tutta l'eternità, come nemici di Dio, nemici parimenti
di san Giuseppe, e invece di godere del suo consorzio in paradiso,
soffriemo il consorzio di Satana nell'inferno.
(un piccolo momento di silenzio e rifflesione)

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IX GIORNO: SE AMIAMO S. GIUSEPPE, ASSICURIAMOCI
UNA BUONA MORTE (Seconda parte)
Dal Amiamo San Giuseppe del Ven. Giuseppe Frassinetti (OA, p. 470)
Menando noi buona vita, saremo sicuri di una buona morte.È da
osservare, essere qualche volta accaduto che alquno, per l' infinità
misericordia di Dio, abbia fatto una vuona morte dopo aver fatto una vita
cattiva, come avvenne al buon ladrone; ma è pur da osservare, non essere
mai accaduto che alcuno abbia fatto cattiva morte dopo di aver fatto una
buona vita. Per amore dunque a san Giuseppe il quale si può dire che non
voglia da noi altra cosa, assicuriamoci, per mezzo di una buona vita, di
fare una buona morte.
Ma san Giuseppe, che ci ama tanto, sarà sempre maggiormente contento,
se noi procuremo di fare non solo una buona morte ma la miglior morte
che possa fare il cristiano: questa è la morte munita dai santi Sacramenti,
ricevuti a tempo. Su questo punto noi dobbiamo fare particolarissima
avvertenza, perchè non ci avvenga ciò che avviene generalmente anche a
tanti buoni cristiani, i qualli accecati dall' amore della vita, facilissimamente
muoiono senza pensar di morire; e quindi non pensano a farsi
amministrare a tempo debito i santi Sacramenti e in tal modo muoiono
privi, o bene li ricevono quando non sono più bene in sensi e quindi non
ne ritraggono quel frutto che altrimente ne ritrarebbero.
O glorioso san Giuseppe, essemplare degli umili e dei poveri, voi sapevate
sempre più umiliarvi, quanto più il Signore vi esaltava. Voi sapevate
sopportare in pace le afflizioni della povertà e il disprezzo che fa il mondo;
ed è per questo che Voi siete divenuto così grande davanti a Dio, e così
ricco dei celesti tesori. Deh! impretrateci un' umiltà profonda che attiri
sopra di noi gli sguardi misericordiosi della divina bontà, ed una perfetta
rassegnazione in tutti i bisogni e necessità temporali nei quali talora
permette il Signore che ci troviamo. Deh! non avvenga, che noi
disprezziamo od aborriamo la povertà, di cui ha fatoo una stima così
grande il nostro divin Salvatore, scegliendola per sua indivisibile
compagna dalla sua nascita nella capanna di Betlemme fino a la sua morte
di croce soprail Calvario! Ottene ai doviziosi i lumi necessari perchè
conoscano come abbiano ad usare delle loro ricchezze: ottenere ai poveri

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la pazienza necessaria al loro stato. Ottenere a tutti noi una illimitata e
piena confidenza nel Signore, affinchè, tanto nell' abbondanza quanto
nella penuria dei beni della terra, ci appoggiamo soltanto alla sua
indefettibile Providenza, dalla quale solamente può a noi derivare ogni
bene.
(un piccolo momento di silenzio e rifflesione)

IV. BREVE SILENZIO E MEDITAZIONE


V. RESPONSORIO (DEL GIORNO)
VI. MAGNIFICAT
VII. INTERCESSIONE (DEL GIORNO)
VIII. PADRE NOSTRO
IX. PREGHIERA A SAN GIUSEPPE (ATTRIBUITA A PAPA
LEONE XIII)
Tutti Insieme: A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione
ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello
della tua santissima Sposa.
Deh! Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine
Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù,
riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno, la cara eredità che Gesù
Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri
bisogni.
Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù
Cristo; allontana da noi, o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi
che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta contro
il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo
salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi
la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi
ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e
mediante il tuo soccorso possiamo virtuosamente vivere, piamente
morire, e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. Amen.

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X. BENEDIZIONE FINALE

XI. CANTO FINALE: AVE GIUSEPPE (DEBORA VEZZANI)


Ave Giuseppe, figlio di Davide,
uomo giusto e verginale, la Sapienza è con te,
tu sei benedetto fra tutti gli uomini
e benedetto è Gesù,
il frutto di Maria tua sposa fedele.

Rit. San Giuseppe, degno Padre


e protettore di Gesù Cristo e della Santa Chiesa,
prega per noi peccato----ri
e ottienici da Dio la divina Sapienza,
adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen! (2v) .... Coda: Oohhh (4v)

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