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ADORAZIONE EUCARISTICA

I DOMENICA DI AVVENTO

INNO
Pange, lingua, gloriosi In suprema e nocte coenae,
Corporis mysterium, Recumbens cum fratribus,
Sanguinisque pretiosi, Observata lege plene,
Quem in mundi pretium Cibis in legalibus,
Fructus ventris generosi Cibum turbae duodenae
Rex effudit Gentium. Se dat suis manibus.
Nobis datus, nobis natus Verbum caro, panem verum,
Ex intacta Virgine, Verbo carnem efficit;
Et in mundo conversatus, Fitque sanguis Christi merum,
Sparso verbi semine, Et si sensus deficit,
Sui moras incolatus Ad firmandum cor sincerum
Miro clausit ordine. Sola fides sufficit.
PRIMA LETTURA
Dal Vangelo secondo Matteo 24, 37-39.42-44
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così
sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio
mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui
Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti:
così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il
ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti
perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
SECONDA LETTURA
Dalle «Esposizione sui salmi» di Sant’Agostino, vescovo 120, 3
Quante minacce spaventose, o fratelli, non ha udite la vostra Carità alla lettura
del Vangelo! Siete certamente persuasi che l'ora del Signore viene come un ladro di
notte. Mi osservate: Ma se la sua ora viene come il ladro, chi potrà sapere quando verrà?
Se non sai a che ora viene, sta' sempre desto affinché, non sapendo l'ora in cui viene, ti
trovi sempre pronto alla sua venuta. Anzi, il non conoscere l'ora della venuta mira forse
proprio a questo: a farti stare sempre pronto. Che se quel padrone di casa fu sorpreso
dal giungere improvviso dell'ora, fu perché si trattava - così almeno ci è presentato - di
un padrone superbo. Padroni di questo tipo son tutti coloro che, facendo assegnamento
su se stessi e le proprie cupidigie, diventano gonfi d'orgoglio, anche se poi finiscono con
lo squagliarsi nelle delizie di questo mondo. Essi s'innalzano a danno degli umili e
maltrattano i santi, che hanno compreso esser stretta la via per la quale si va alla vita.
Gente siffatta verrà colta di sorpresa da quell'ora, somigliando nella loro vita a
quei tali che vivevano all'epoca di Noè. Andranno davvero tutti in rovina coloro che si
maritano o prendono moglie? coloro che piantano vigne o costruiscono case? No, ma vi
andranno coloro che tali cose sopravvalutano, che le preferiscono a Dio e per esse sono
disposti a offendere disinvoltamente Dio. Diametralmente opposti sono coloro che di
tutte queste cose o non si servono per nulla o se ne servono come persone non asservite
ad esse. Fanno assegnamento più sull'Autore dei doni ricevuti che non sulle cose
ricevute in dono; e, quanto alle cose in se stesse, vi vedono un tratto della sua
misericordia che viene a consolarli: per cui non si appagano dei doni per non precipitare
lontano dal Donatore. Persone di questo genere non saranno prese alla sprovvista dal
giungere di quell'ora, che sarà come il giungere d'un ladro.

– Silenzio –

PREGHIERA (Dal «Discorso» 16A di Sant’Agostino)

V. Preghiamo insieme:
Quanto sono grandi le tue opere! Ti abbiamo dimenticato e
Tutto hai fatto con sapienza. tu non ci hai dimenticati.
Sii ringraziato! Sii ringraziato!
Ma a noi ci hai fatti superiori a tutto. Ti abbiamo disprezzato ma
Sii ringraziato! tu non ci hai disprezzati;
Siamo infatti tua immagine e perché non ci scordassimo
e somiglianza. della tua divinità e non ti perdessimo,
Sii ringraziato! tu hai persino assunto
la nostra umanità.
Abbiamo peccato e tu ci hai ricercati. Sii ringraziato!
Sii ringraziato!
In che cosa non ringraziarti?
Amen.
PREGHIERA EUCARISTICA
V. Preghiamo.
Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il
memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo
Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che
vivi e regni nei secoli dei secoli. R. Amen.
Dio sia benedetto
Benedetto il Suo Santo Nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il Suo Sacratissimo Cuore
Benedetto il Suo preziosissimo Sangue
Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima
Benedetta la Sua Santa e Immacolata Concezione
Benedetta la Sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto San Giuseppe Suo castissimo sposo
Benedetto Dio nei Suoi angeli e nei Suoi santi
INNO
Tantum ergo Sacramentum Genitori, Genitoque
Veneremur cernui; Laus et jubilatio;
Et antiquum documentum Salus, honor, virtus quoque
Novo cedat ritui: Sit et benedictio;
Praestet fides supplementum Procedenti ab utroque
Sensuum defectui. Compar sit laudati

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