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Demolizione delle strutture esistenti e progressiva ricostruzione

dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

PARTE PRIMA – IDENTIFICAZIONE CANTIERE E DESCRIZIONE OPERA 4


1 PREMESSA 4
2 ANAGRAFICA DI CANTIERE 4
3 DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L'AREA DI CANTIERE 4
4 DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA 6
4.1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO 6
4.2 INQUADRAMENTO GENERALE 7
4.3 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 8

5 CRITERI GENERALI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA 11


5.1 DOCUMENTI AZIENDALI DI SICUREZZA 11
5.2 DOCUMENTAZIONE DA TENERE A DISPOSIZIONE IN CANTIERE 12
5.3 DOCUMENTI AZIENDALI DI IGIENE 12

PARTE SECONDA – ORGANIZZAZIONE CANTIERE 13


6 AREA DI CANTIERE 13
6.1 CARATTERISTICHE DELL’AREA 13
6.2 RISCHI CHE L’AMBIENTE ESTERNO PUÒ COMPORTARE PER L’AREA DI CANTIERE 13
6.2.1 Reti di servizi tecnici 13
6.2.2 Rischi dell'ambiente naturale 15
6.3 RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE POSSONO COMPORTARE PER L'AREA CIRCOSTANTE 15
6.4 DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE 16

7 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 16


7.1 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 16
7.2 MODALITÀ DA SEGUIRE PER LA RECINZIONE DEL CANTIERE, GLI ACCESSI E LE SEGNALAZIONI 16
7.3 EVENTUALI MODALITÀ DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI 16
7.4 DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CANTIERE 16
7.5 IMPIANTI DI TERRA E DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE 16
7.6 SERVIZI IGIENICO-ASSISTENZIALI 17
7.7 MEZZI ANTINCENDIO 17
7.8 DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO 17
7.9 ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E DI STOCCAGGIO MATERIALE E DEI RIFIUTI 17
7.9.1 Smaltimento latte, fusti e confezioni vuote 17
7.10 EVENTUALI ZONE DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO D'INCENDIO O DI ESPLOSIONE 17
7.10.1 Deposito esterno 17
7.10.2 Armadi metallici 18
7.10.3 Utilizzo di sostanze infiammabili, tossiche, nocive 18
7.10.4 Ventilazione 19
7.11 PRESENZA NELL'AREA DEL CANTIERE DI LINEE AEREE E CONDUTTURE SOTTERRANEE 19
7.12 VIABILITÀ PRINCIPALE DI CANTIERE 19
7.13 SEGNALETICA DI SICUREZZA 19
7.13.1 Cartelli di divieto 20
7.13.2 Cartelli di avvertimento 21
7.13.3 Cartelli di salvataggio 22
7.13.4 Cartelli per attrezzature antincendio 23
7.13.5 Cartelli di prescrizione 23
7.13.6 Cartelli di segnaletica gestuale 25

PARTE TERZA – ANALISI LAVORAZIONI 26


8 LAVORAZIONI 26
8.1 FASI LAVORATIVE 26
8.1.1 Allestimento cantiere 26
8.1.2 Demolizioni 26

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8.1.3 Realizzazione nuova autorimessa 26
8.1.4 Dismissione rampa e completamenti strutture 26
8.1.5 Opere di finitura 26
8.1.6 Impianti tecnologici 26
8.1.7 Smobilitazione cantiere 26
8.2 DURATA PRESUNTA DEI LAVORI E ENTITÀ DEL CANTIERE 27
8.3 RISCHI COMUNI A TUTTE LE FASI 27
8.3.1 Rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere 27
8.3.2 Rischio di elettrocuzione 27
8.3.3 Rischio rumore 27
8.3.4 Rischio dall'uso di sostanze chimiche 27
8.3.5 Altro 27
8.4 MISURE GENERALI DI SICUREZZA 27
8.4.1 Misure generali contro il rischio di seppellimento da adottare negli scavi 27
8.4.2 Misure generali da adottare contro il rischio di annegamenti 28
8.4.3 Misure generali da adottare contro il rischio di caduta dall'alto 28
8.4.4 Misure per assicurare la salubrità dell'aria nei lavori in galleria 32
8.4.5 Misure per assicurare la stabilità delle pareti e della volta nei lavori in
galleria 32
8.4.6 Misure generali da adottare nel caso di estese demolizioni o manutenzioni 32
8.4.7 Misure generali da adottare nel caso di rinvenimento amianto 32
8.5 RISCHI DOVUTI A OGNI SINGOLA FASE DI LAVORO 33
8.5.1 Valutazione del rischio rumore 33
8.5.2 Analisi dei rischi 34
8.5.3 Criteri seguiti nel suggerire i provvedimenti 34
8.5.4 Schede di valutazione 34

9 INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI 51


10 MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO 51
11 IDENTIFICAZIONE DELLE FASI CRITICHE PER LE QUALI È NECESSARIA LA PRESENZA DEL C.S.E. 52

PARTE QUARTA – ORGANIZZAZIONE LAVORI 53


12 GESTIONE DELLE EMERGENZE 53
12.1 PROCEDURE DI EMERGENZA 54

13 ABITI DA LAVORO E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 60


14 DIREZIONE, SORVEGLIANZA E VERIFICA DEL CANTIERE 60
14.1 TITOLARE DELL’IMPRESA 60
14.2 SOGGETTI CHE DIRIGONO 61
14.3 SOGGETTI CHE SOVRINTENDONO 61

15 DISPOSIZIONI PER L’ATTUAZIONE DELLA CONSULTAZIONE PREVENTIVA DEI RAPPRESENTANTI


DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 61
15.1 CONSULTAZIONE 61
15.2 INFORMAZIONE E FORMAZIONE 62
15.3 MODALITÀ DI EROGAZIONE 62

16 COSTI DELLA SICUREZZA 62

PARTE QUINTA – ALLEGATI 63


17 ALLEGATO 1 – ANALISI DEI COSTI DELLA SICUREZZA 63
18 ALLEGATO 2 – CRONOPROGRAMMA 64
19 ALLEGATO 3 – TAVOLE GRAFICHE 65
20 VERBALE DI CONSULTAZIONE P.S.C. 66
20.1.1 Verbale di presa visione del Committente o del Responsabile dei lavori 66
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20.1.2 Verbale di presa visione del Coordinatore per l’esecuzione dei lavori 66
20.1.3 Verbale di presa visione dei Rappresentanti per la Sicurezza 66
20.1.4 Verbale di presa visione del Direttore dei Lavori 66

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PARTE PRIMA – IDENTIFICAZIONE CANTIERE E


DESCRIZIONE OPERA
1 Premessa
Si redige il presente “Piano di Sicurezza e di Coordinamento” in ottemperanza a
quanto disposto dal D.Lgs. 81/2008, che prevede l’obbligo, per il Committente, della
nomina del Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione, “nei cantieri in cui è
prevista la presenza di più imprese, anche non contemporanea”.
La durata presunta del cantiere è pari a circa 2000 uomini/giorno (per maggiori
dettagli in merito si rimanda al punto 8.2 della Parte Terza relativo a “Durata presunta
dei lavori e entità del cantiere”) e considerato che nel suo ambito opereranno,
presumibilmente, più imprese, il cantiere oggetto della presente trattazione rientra nel
caso sopra citato.
Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento è stato redatto secondo le
disposizioni previste nel D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Art. 100 e Allegato XV.

2 A nagrafica di cantiere
Natura dell’opera Demolizione delle strutture esistenti e progressiva
ricostruzione dei due livelli interrati delle
autorimesse Garages Chambéry
Indirizzo del cantiere Via Chambéry – Aosta
Importo dei lavori Circa 1.200.000 €
Costi della sicurezza 70.000,00 €
Committente Condominio “Garages Chambéry”
Responsabile dei lavori
Progettista Ing. Bruno Cerise
Loc. Grand Chemin, 12 - 11020 St-Christophe (AO)
Tel. 0165 060371 fax 0165 060290
Coordinatore della sicurezza Ing. Bruno Cerise
in fase di progettazione Loc. Grand Chemin, 12 - 11020 St-Christophe (AO)
Tel. 0165 060371 fax 0165 060290
Direttore dei lavori Ing. Bruno Cerise
Loc. Grand Chemin, 12 - 11020 St-Christophe (AO)
Tel. 0165 060371 fax 0165 060290
Coordinatore della sicurezza Ing. Bruno Cerise
in fase di esecuzione Loc. Grand Chemin, 12 - 11020 St-Christophe (AO)
Tel. 0165 060371 fax 0165 060290
Impresa appaltatrice
Imprese subappaltatrici
(eventuali)
Lavoratori autonomi

3 Descrizio ne del co ntesto in cui è collocata l'area


di cantiere
(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Il lotto oggetto di intervento si colloca in una zona centrale rispetto alla città di
Aosta, in un’area a destinazione prevalentemente residenziale e commerciale.
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Gli accessi all’area avvengono tutti a nord da via Chambéry.
L’area di cantiere confina ad est con un fabbricato civile, mentre a sud ed a
ovest con due istituzioni scolastiche, di cui una dell’infanzia.

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4 Descrizio ne sintetica dell’o pera
(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
L’intervento prevede la demolizione e la ricostruzione delle autorimesse
Garages Chambéry fatta salva la parte relativa alle pareti perimetrali controterra di
confine. La prima fase delle lavorazioni consiste nell’allestimento del cantiere e nella
pulizia di quanto accumulato in termini di macerie e rifiuti nel corso dei dieci anni in cui
l’edificio è stato lasciato in stato di abbandono. Sarà poi necessario smantellare tutti
gli elementi mobili presenti. Ad operazioni ultimate, si procederà quindi con la
demolizione controllata sia dell’edificio fuori terra, sia delle autorimesse interrate.
Al fine di preservare le murature controterra, si procederà con il taglio delle
strutture orizzontali di travi e solai in corrispondenza del perimetro interno delle
suddette murature, procedendo al contempo con il rinforzo delle pareti perimetrali,
inserendo puntualmente degli elementi con funzione di contrafforte.

4.1 Descrizione del progetto


Le opere in oggetto prevedono la demolizione delle strutture esistenti e la
progressiva ricostruzione dei due livelli interrati delle autorimesse.
Le lavorazioni si suddividono in tre macro fasi: la prima prevede la demolizione
delle strutture fuori terra, realizzata con mezzo meccanico collocato su strada pubblica
dotato di pinza demolitrice con progressivo smaltimento delle macerie; la seconda fase
prevede invece la demolizione delle strutture delle autorimesse, con mezzo meccanico
collocato in corrispondenza del terrapieno della rampa che conduce al secondo livello
interrato, e la progressiva messa in sicurezza delle murature contro terra. Questa
seconda fase si svilupperà partendo dalla porzione sud del lotto di intervento e
procedendo man mano verso nord, fino al muro di contenimento di via Chambéry,
lasciando come ultima lavorazione la porzione ovest in cui si colloca la rampa di
accesso al primo livello interrato.
Le fasi di demolizione fanno riferimento al piano di demolizione concordato con
lo strutturista.
Al fine di preservare le murature controterra, la fase di demolizione delle
autorimesse sarà suddivisa in lotti pari a 10 metri di sviluppo lineare del muro per
quanto attiene i muri est, sud ed ovest mentre l’intervallo sarà ridotto a 5 metri per il
muro nord di contenimento della strada, come concordato con il progettista delle
strutture.
La terza macro fase consiste nella realizzazione delle nuove strutture
dell’autorimessa, previo allestimento di una rampa di accesso provvisoria collocata sul
fronte est del cantiere, che verrà smantellata una volta ricostruita la rampa definitiva.
Le nuove opere comprendono principalmente la realizzazione di strutture in cemento
armato gettato in opera, la realizzazione degli impianti elettrico ed idrico antincendio e
le finiture relative alle impermeabilizzazioni, asfaltature e delimitazione della
proprietà.

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4.2 Inquadramento generale

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4.3 Documentazione fotografica

Foto 1 – Vista nord da via Chambéry

Foto 2 – Vista sud da via Lys

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Foto 3 – Vista sud-est di quanto rimane del primo piano interrato delle autorimesse

Foto 4 – Vista sud-ovest di quanto rimane dell’edificio e della rampa di accesso al primo livello interrato

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Foto 5 – Vista rampa di accesso al secondo piano interrato

Foto 6 – Vista interna del secondo livello interrato delle autorimesse

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5 Criteri generali di gestio ne della sic urezza


L'entrata in vigore dei Decreti Legislativi 626/94, 494/96, 528/99,
successivamente sostituiti dal decreto Legislativo 81/2008, ha imposto alle imprese
una precisa organizzazione e gestione tecnica al fine di verificare e dimostrare, per
mezzo di adeguata documentazione, la coerenza dei processi produttivi aziendali con
gli obiettivi di tutela della salute, igiene e sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro.
Tali documenti permettono anche di attribuire, in modo univoco, i compiti specifici ai
principali attori che hanno responsabilità per la sicurezza.
In tale sede si ritiene opportuno presentare, sotto forma tabellare, gli elenchi
dei principali documenti che l’Impresa deve rendere disponibili per il cantiere, sono
indicati anche alcuni richiami ai compiti attribuiti alle figure con responsabilità
gestionali dell'impresa.

5.1 Documenti aziendali di sicurezza


Documento Principali contenuti
Valutazione dei Relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori
rischi nell'ambito del lavoro presso il cantiere in oggetto;
illustrazione dei criteri adottati per la valutazione;
descrizione delle misure di prevenzione e protezione, collettive ed individuali,
adottate in conseguenza della valutazione.
Piano di Sicurezza Descrizione delle analisi e valutazione per i rischi specifici presenti nel cantiere;
e Coordinamento procedure esecutive e di sicurezza predisposte per l'esecuzione dei lavori oggetto
dell'appalto;
elenco e descrizione delle attrezzature atte a garantire il rispetto delle norme per
le prevenzione degli infortuni.
Nota 1: i presenti documenti devono essere messi a disposizione dei
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza almeno dieci giorni prima
dell'inizio dei lavori.
Nota 2: le eventuali imprese subappaltatrici devono preventivamente
presentare, con i tempi sopra definiti, i loro piani che dovranno essere fatti
propri dall'Impresa Appaltatrice.
Nota 3: l'Impresa Appaltatrice può presentare al coordinatore dei lavori proposta
di integrazione al piano di sicurezza e coordinamento, sulla base della propria
esperienza, al fine di migliorare la sicurezza nel cantiere.
Piano Operativo di Documento redatto secondo le indicazioni dell’allegato XV del D.Lgs. 81/2008 in
Sicurezza riferimento al cantiere interessato.
Gestione Procedure di gestione delle emergenze ed evacuazione del cantiere (integrata nel
emergenze POS).
Valutazione del Valutazione del rischio rumore, eseguita dall'Impresa in accordo con le richieste
Rumore dell’attuale legislazione in materia (integrata nel POS).

Schede di Per i prodotti potenzialmente pericolosi (irritanti, corrosivi, nocivi, tossici,


Sicurezza infiammabili, esplosivi, ecc.) presenti in cantiere ed impiegati nelle lavorazioni.
Verifica annuale Libretti dei mezzi di sollevamento;
apparecchi di raccolta dei verbali di verifica degli apparecchi di sollevamento di portata
sollevamento superiore ai 200 kg.

Verifiche Registrate sulle apposite pagine dei libretti di collaudo rilasciati dall'ISPESL.
trimestrali funi e
catene
Libretti dei Per i ponteggi metallici impiegati nella costruzione delle strutture e delle finiture.
ponteggi
Piano di Piano per l’impiego del ponteggio che copra tutte le fasi di realizzazione dello
Montaggio, stesso e possibili trasformazioni.
Utilizzo e

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Smontaggio

5.2 Documentazione da tenere a disposizione in cantiere


Documento Principali contenuti
Concessione
edilizia e cartello
di cantiere
Denuncia di inizio
lavori
Notifica Nota: una copia deve essere affissa in maniera visibile presso il cantiere ed una
preliminare seconda custodita a disposizione degli Organi di Vigilanza.
Piano di Sicurezza
e Coordinamento
Fascicolo
dell’opera
Piano Operativo di Nota: di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi
Sicurezza aggiornamenti.
Libro matricola Copia aggiornata per tutte le imprese operanti.
Registro infortuni Copia del registro sul quale l’impresa esegue l’annotazione cronologica di tutti gli
infortuni occorsi ai lavoratori.
Dichiarazioni di delle macchine ed attrezzature introdotte in cantiere ed impiegate nelle
conformità lavorazioni;
dei Dispositivi di Protezione Individuali assegnati ai lavoratori.
Manutenzione Piano di manutenzione dei macchinari, degli impianti e delle attrezzature;
macchine scheda di verifica dello stato di manutenzione dei mezzi meccanici presenti in
cantiere.
Verbali di visita Copia di eventuali verbali di visita redatti dagli Organi di Vigilanza.

5.3 Documenti aziendali di igiene


Documento Principali contenuti
Registro delle Registrazione delle visite periodiche aggiornato.
visite
Tessere di Copia aggiornata delle tessere di registrazione della vaccinazione antitetanica di
vaccinazione tutti i lavoratori.
antitetanica
Denuncia Copia della denuncia d’esercizio presentata all’INAIL per l’assicurazione del
d’esercizio personale contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Certificati di Copia dei certificati di idoneità specifica al lavoro nei casi di esposizione a specifici
idoneità rischi, rilasciati dal Medico Competente.
Registro degli Per i lavoratori soggetti a rischio rumore, biologico, cancerogeno.
esposti

Al fine di poter dimostrare l’idoneità tecnico-professionale, l’impresa esecutrice


dei lavori dovrà mettere a disposizione del committente la seguente documentazione:
1. visura camerale;
2. dichiarazione dell’organico medio annuo;
3. dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni
sindacali applicato ai lavoratori dipendenti;
4. dichiarazione di regolarità contributiva rilasciata dall’Istituto Nazionale della
Previdenza Sociale (INPS), dall’Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro (INAIL)
nonché dalla Cassa Edile.

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PARTE SECONDA – ORGANIZZAZIONE CANTIERE


6 A rea di cantiere
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
(punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)

6.1 Caratteristiche dell’area


Il lotto oggetto di intervento si colloca in una zona centrale rispetto alla città di
Aosta, in un’area a destinazione prevalentemente residenziale e commerciale.
Gli accessi all’area avvengono tutti a nord da via Chambéry.
L’area di cantiere confina ad est con un fabbricato civile, mentre a sud ed a
ovest con due istituzioni scolastiche, di cui una dell’infanzia.

6.2 Rischi che l’ambiente esterno può comportare per l’area di cantiere
6.2.1 Reti di servizi tecnici
Prima dell’apertura del cantiere richiedere all’Ente fornitore di pertinenza
indicazioni di eventuali condutture interrate nell’area di cantiere appartenenti a reti
elettriche, idriche, fognarie, del gas e telefoniche.
Mettere in opera delle segnalazioni relative a tali impianti se interrati.
Verificare la presenza di eventuali linee elettriche aeree onde evitare possibili
interferenze e responsabilizzare il capo cantiere sulla necessità di attivare con
continuità tali verifiche.

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PRESENZA DI SERVIZI

ESEMPIO DI SCHEDA CON CUI IL RESPONSABILE DI CANTIERE COMUNICA L’EVENTUALE PRESENZA DI


SERVIZI TECNICI E LE ATTREZZATURE CHE INTENDE UTILIZZARE

Sono stati rilevati i seguenti servizi:

SERVIZI TECNICI PRESENZA ATTREZZATURE PREVISTE


 Scavatori
 Frese
Alta tensione interrata SI NO
 Perforatori
 Altro____________________________
 Scavatori
 Autogru
Alta tensione aerea SI NO  Pompe per calcestruzzo
 Piattaforme mobili
 Altro____________________________
 Scavatori
 Frese
Linee telefoniche interrate SI NO
 Perforatori
 Altro____________________________
 Scavatori
 Autogru
Linee telefoniche aeree SI NO  Pompe per calcestruzzo
 Piattaforme mobili
 Altro____________________________
 Scavatori
 Frese
Linee fibre ottiche interrate SI NO
 Perforatori
 Altro____________________________
 Scavatori
 Frese
Tubazioni acqua in pressione SI NO
 Perforatori
 Altro____________________________
 Scavatori
 Frese
Tubazioni gas SI NO
 Perforatori
 Altro____________________________
 Scavatori
 Frese
Tubazioni fognature SI NO
 Perforatori
 Altro____________________________
 Scavatori
 Frese
Scarichi SI NO
 Perforatori
 Altro____________________________
Altro ________________________

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6.2.2 Rischi dell'ambiente naturale

RISCHI DELL'AMBIENTE PROCEDURE DI


MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE
NATURALE EMERGENZA
Non sono presenti, apparecchi di
Vedi dettaglio
moti del terreno sollevamento o ponteggi che richiedano
successivo
particolari fondazioni o ancoraggi
In caso di temporali il responsabile di
Sospensione
scariche atmosferiche cantiere valuterà la necessità di
dell’attività lavorativa
sospendere i lavori
In caso di forti piogge o in seguito ad esse
Sospensione
allagamenti il responsabile dell’impresa valuterà la
dell’attività lavorativa
necessità di sospendere i lavori
In caso di vento il responsabile di cantiere
verificherà la stabilità di macchine e opere
provvisionali
Se il vento eccede i limiti di sicurezza di
esercizio di macchine e opere
Sospensione
vento provvisionali, il responsabile di cantiere,
dell’attività lavorativa
previa sospensione dell’attività, provvede
alla messa in sicurezza delle medesime
Prima della ripresa dei lavori il
responsabile di cantiere verifica la stabilità
di macchine e opere provvisionali

6.3 Rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area


circostante
RISCHI TRASMESSI
MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE NOTE
ALL'AMBIENTE ESTERNO
Bagnare l’area di lavoro per evitare la
formazione di polveri
polvere e proiezione di schizzi o Recinzioni di cantiere verso le strade
schegge in genere adiacenti
Irrorare periodicamente i percorsi dei
mezzi
Le misure tecniche di
Utilizzo di macchinari eventualmente prevenzione possono
rumorosi negli orari di lavoro diurni essere aggiornate in
previsti funzione dell’esito del
rumore
Richiesta di autorizzazione in deroga nel rapporto di valutazione
caso si utilizzino macchinari e attrezzature del rumore presente
di lavoro che superano i limiti previsti all’interno dei singoli
POS delle imprese
Non previste in quanto il passaggio dei
mezzi pesanti impiegati per eseguire i
passaggio di mezzi pesanti
lavori ha un basso impatto sulla viabilità
cittadina e sull’emissione di inquinanti
Allestimento di segnaletica in prossimità
uscita di mezzi sulla strada Vedi tavola specifica
degli accessi di cantiere
I lavori di edificazione avverranno con la
presenza di attività scolastica negli edifici
Interferenza con l’attività
limitrofi, per cui il cantiere verrà Vedi tavola specifica
scolastica
delimitato in modo inaccessibile
dall’esterno.

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6.4 Descrizione caratteristiche idrogeologiche


(punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Si rimanda per intero agli elaborati di progetto.

7 Organizzazio ne del cantiere


(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
(punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)

7.1 Programma degli interventi


L’opera dovrà essere realizzata seguendo il cronoprogramma allegato al
presente piano. La durata delle singole fasi lavorative, individuata in sede progettuale,
non è condizionante. Nel cronoprogramma presentato si tiene conto principalmente
dei problemi legati alla sequenza, alla concatenazione e alla sovrapposizione delle
operazioni.
Il cronoprogramma dovrà essere aggiornato soltanto nel caso di un riordino
delle lavorazioni e non soltanto per variazioni di tempo. Nelle fasi di coordinamento si
potranno apportare tutte le variazioni necessarie e dovrà essere valutata l'opportunità
di aggiornamento del cronoprogramma.

7.2 Modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le


segnalazioni
La prima operazione da effettuare sarà la posa della segnaletica su via
Chambéry, in modo da evidenziare la presenza di un cantiere e della relativa area
logistica.
Si procederà dunque con la delimitazione delle aree oggetto di intervento, dal
lato della strada pubblica e verso le proprietà private adiacenti. Saranno inoltre
installati box prefabbricati ad uso ufficio e servizi nello spazio occupato dai posteggi in
via Chambéry, su tutto il perimetro nord del cantiere. In prossimità dell’area logistica,
saranno localizzate anche le zone di stoccaggio dei materiali.

7.3 Eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali


Gli autocarri che provvederanno a fornire i materiali in cantiere potranno
raggiungere tali aree direttamente da Via Chambéry.
L’accesso al cantiere di qualsiasi automezzo, sarà consentito solo su
autorizzazione del capo cantiere o di personale dell’impresa appaltatrice all’uopo
incaricato, e la circolazione dovrà avvenire sotto la diretta sorveglianza di un preposto.
Nelle fasi di scarico e carico dei mezzi d’opera e dei materiali l’operatore a terra
dovrà sempre verificare gli eventuali conflitti con la viabilità esistente e, dove
necessario, organizzarsi per gestire le alternanze.

7.4 Dislocazione degli impianti di cantiere


L’energia elettrica necessaria sarà prodotta mediante un gruppo elettrogeno.
Non vi è la necessità di installare impianti idraulici, mentre l’acqua ad uso
alimentare sarà fornita in bottiglie.

7.5 Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche


Non vi è la necessità di realizzare tali impianti.

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7.6 Servizi igienico-assistenziali
Le maestranze potranno utilizzare i servizi ubicati all’interno dei baraccamenti
ove è presente un kit di primo soccorso mentre, in caso di infortuni più gravi, si farà
affidamento alle strutture ospedaliere di Aosta.

7.7 Mezzi antincendio


I mezzi per la lotta antincendio saranno ubicati nell’area logistica di cantiere e
opportunamente segnalati secondo lo schema qui di seguito riepilogato:
Quantità Descrizione Ubicazione
1 Estintore a CO2 da 5 kg nei pressi dell’area logistica
1 Estintore a polvere da 6 kg nei pressi dell’area logistica

7.8 Dislocazione delle zone di carico e scarico


Nei pressi della zona logistica, sarà delimitata una zona dedicata al carico e
scarico del materiale.

7.9 Zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiale e dei rifiuti


Nella stessa zona di cui al punto precedente, sarà realizzata un’area dedicata
allo stoccaggio dei materiali.
7.9.1 Smaltimento latte, fusti e confezioni vuote
Lo smaltimento latte, fusti e confezioni vuote deve essere effettuato caricando
il materiale sul mezzo di trasporto e nel rispetto delle regole previste per tali materiali
in discarica idonea. Non è permesso smaltire confezioni vuote lasciandole nelle zone
limitrofe del cantiere o nelle sue vicinanze senza controllo.
La documentazione relativa ai materiali per il cui smaltimento è necessaria
denuncia devono essere tenuti a disposizione della direzione lavori che potrà
provvedere a verificare la correttezza delle operazioni.

7.10 Eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di


esplosione
Le lavorazioni non prevedono l’uso di materiale esplosivo mentre il
combustibile per i mezzi d’opera sarà conservato in un serbatoio.

Nel caso di uso di sostanze infiammabili queste dovranno essere stoccate in un


locale o in un contenitore apposito rispondente alle norme di prevenzione incendi per i
depositi di materiali facilmente infiammabili. Tale luogo sarà adeguatamente segnalato
con apposito cartello e l’accesso sarà limitato a persone appositamente incaricate.
Nello specifico:
7.10.1 Deposito esterno
I locali devono essere realizzati con
materiali non combustibili.
Per il contenimento di sversamenti
accidentali delle sostanze stoccate, il pavimento
di tutti i locali deve essere a tenuta e, in
corrispondenza dell'accesso, deve essere
realizzata una soglia, di ca. m 0,10 di altezza.
In tutti i locali deposito deve essere
garantito il ricambio naturale e continuo

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dell'aria ambiente; a tal fine, nella copertura, deve essere realizzata una apertura,
coperta da un tettuccio in materiale opaco, a protezione dalla pioggia e dalla
insolazione, sollevato rispetto all'apertura medesima e aperto lungo il perimetro. Nel
caso in cui l'accesso ai locali deposito avvenga da uno spazio aperto, il ricambio
dell'aria può essere garantito da due griglie di aerazione applicate alla porta, una nella
parte superiore, l'altra nella parte inferiore.
All'esterno del locale deposito deve essere realizzata una zona per il travaso
delle sostanze, protetta dalla pioggia, con le caratteristiche indicate al precedente
punto.
L'impianto elettrico e di illuminazione devono possedere un livello di
protezione idoneo per locali con presenza di sostanze infiammabili.
Sulla porta di accesso al locale deve essere posizionata idonea cartellonistica di
sicurezza.
7.10.2 Armadi metallici
In alternativa possono essere impiegati appositi armadi metallici con le
seguenti caratteristiche:
- armadi metallici dotati di bacino di contenimento oppure armadi ventilati di
sicurezza con elevate caratteristiche antincendio quali: resistenza al fuoco
fino a REI180; di sicurezza attiva: ante dotate di sistema di chiusura a
battente con ritorno automatico, elettroaspiratore con motore esterno
termoprotetto IP44/55, canale di espulsione con serranda tagliafuoco;
- armadi che se posizionati all'interno dell'edificio, abbiano il flusso d'aria in
espulsione (aspirazione forzata) convogliato verso l'esterno (ad esempio,
utilizzando il sistema di canalizzazione delle cappe chimiche). Per
quantitativi superiori ai 30 Kg lo stoccaggio deve essere realizzato in un
idoneo deposito esterno o interno al volume dell'edificio.
Sul luogo di lavoro potrà essere trasportata soltanto la quantità da utilizzarsi
nella giornata. In base alla legislazione vigente, i liquidi infiammabili o facilmente
combustibili e/o le sostanze che possono comunque emettere vapori o gas
infiammabili, possono essere tenuti solamente:
- in quantità strettamente necessarie per le attività giornaliere (quantità
necessaria all'intervento e comunque non superiore ai 30 Kg);
- contenuti o posizionati in una vaschetta che impedisca lo spandimento in
caso di rovesciamento.
Inoltre si ricorda che non dovranno essere lasciate nella zona d'intervento
alcune sostanze in assenza di personale.
7.10.3 Utilizzo di sostanze infiammabili, tossiche, nocive
Nel caso si utilizzino materiali tipo vernici, resine, solventi o altro che necessiti
scheda di sicurezza si ricorda che sul cantiere è necessario conservare copia della
scheda di sicurezza ed attenersi alle prescrizioni in essa riportate. Inoltre l'impresa
dovrà verificare la necessità di provvedere alla sorveglianza sanitaria degli addetti e
verificare l’adeguata formazione sull'utilizzo delle sostanze impiegate.
Inoltre si ricorda che:
- i locali devono essere areati: se non sono presenti finestre da lasciare
aperte dovrà essere predisposto un impianto di ventilazione
- per l'utilizzo delle sostanze si devono utilizzare contenitori etichettati che
indichino la tipologia della sostanza

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- la preparazione di fissativi e prodotti similari deve essere eseguita
possibilmente all' aperto o in zona aerata e che garantisca almeno 4 ricambi
all' ora utilizzando le protezioni speciali dedicate; non è consentito l’uso di
solventi per la pulizia della pelle
- l'uso di vernici con piombo non è consentito ed è compito della ditta
verificare quanto ricordato (Dlg 277/91 e s.m.i.)
- il preposto dell’impresa deve sempre avere a disposizione la scheda di
sicurezza dei materiali usati e conoscere le misure di prudenza e come
intervenire in caso di incidente quali rovesciamento, inquinamento
contaminazione
- la posa di vernici epossidiche o similari a spruzzo e sconsigliata; la possibilità
deve essere verificata con l'ausilio di consulenze specialistiche da parte
della ditta fornitrice e con l' autorizzazione del responsabile della ditta, del
coordinatore e della direzione lavori inoltre il personale addetto deve
essere protetto con tute idonee, con mascherine filtranti adatte al tipo di
vernice utilizzate.
7.10.4 Ventilazione
Non sono previsti impianti di ventilazione meccanica in quanto gli ambienti
sono aerati naturalmente come richiesto dalla normativa vigente in materia di
prevenzione incendi per le autorimesse.

7.11 Presenza nell'area del cantiere di linee aeree e condutture


sotterranee
Si rimanda al punto 6.2.1 precedentemente riportato.

7.12 Viabilità principale di cantiere


Il traffico veicolare potrà accedere in cantiere da via Chambéry. All’interno delle
aree attive, a seconda della fase lavorativa, saranno realizzati percorsi per il transito di
mezzi d’opera (rif. tavole allegate)

7.13 Segnaletica di sicurezza


Il datore di lavoro fa ricorso alla segnaletica di sicurezza quando, a seguito della
“valutazione dei rischi”, “risultano rischi che non possono essere evitati o
sufficientemente limitati con misure, metodi, ovvero sistemi di organizzazione del
lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva” (art. 163 D.Lgs 81/2008). Nel
seguito sono riportate le prescrizioni che la segnaletica di sicurezza dovrà soddisfare.
La forma e il colore dei cartelli da impiegare devono rispettare le prescrizioni della
tabella sotto riportata. I pittogrammi possono differire leggermente da quelli qui
riportati, purché il significato sia equivalente e non ingeneri dubbi o equivoci. I cartelli
devono essere costituiti di materiale resistente agli urti ed alle intemperie. Le
dimensioni dei cartelli devono essere tali da rispettare la seguente formula: A>L2
/2000. Dove A rappresenta la superficie in m2 del cartello e L la distanza in metri alla
quale il cartello dove ancora essere riconoscibile. La formula è applicabile fino ad una
distanza di circa 50 metri. I cartelli devono essere sistemati ad un’altezza ed in una
posizione appropriata rispetto all’angolo di visuale, tenendo conto di eventuali
ostacoli.
I cartelli devono essere esposti all’ingresso della zona interessata, se si tratta di
un rischio generico, oppure nelle immediate vicinanze del rischio specifico o

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dell’oggetto che si intende segnalare, in un posto ben illuminato, facilmente accessibile
e visibile.
Il cartello deve essere rimosso quando non sussiste più la situazione che ne
giustifica la presenza. I cartelli appresso riportati, e le relative indicazioni sui luoghi di
utilizzo, sono esemplificativi e non esaustivi.
I cartelli di avviso dell’inizio e fine cantiere dovranno essere disposti in modo
tale da garantire, con adeguato anticipo, la presenta dei lavori e di tutti gli eventuali
restringimenti di carreggiata.
7.13.1 Cartelli di divieto
Forma rotonda
Pittogramma nero su sfondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a
destra e lungo il simbolo, con un’inclinazione di 45°) rossi (il rosso deve coprire almeno
il 33% della superficie del cartello).
TIPO UBICAZIONE
All’interno dei baraccamenti
Durante l’uso di sostanze infiammabili

Vietato fumare
Nei depositi di vernici e/o solventi
Nei depositi di bombole di gas
Durante l’uso di sostanze infiammabili

Vietato fumare o usare fiamme libere


Nelle aree di manovra dei mezzi di cantiere
Sulle rampe carrabili

Vietato ai pedoni
In prossimità dei quadri, apparecchiature e
dispositivi elettrici

Divieto di spegnere con acqua


In corrispondenza delle bocche di erogazione

Acqua non potabile


In corrispondenza del cancello carraio dell’area
logistica. In corrispondenza dei cancelli che
limitano la circolazione sul cantiere

Divieto di accesso alle persone non autorizzate


Nelle aree adibite alle lavorazioni permanenti
Lungo i percorsi dedicati ai pedoni

Vietato ai carrelli di movimentazione

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Nei pressi delle aree di stoccaggio di vernici e
solventi. In corrispondenza di lavorazioni con uso
di additivi.

Non toccare

7.13.2 Cartelli di avvertimento


Forma triangolare
Pittogramma nero su sfondo giallo; bordo nero (il giallo deve coprire almeno il
50% della superficie del cartello).
TIPO UBICAZIONE
Nei depositi di bombole di acetilene
Nei depositi di vernici e solventi

Materiale infiammabile o alta temperatura


Durante l’arco invernale in uscita dall’area
logistica

Bassa temperatura
Nei depositi di bombole di gas. Nel caso si
istituisca il deposito per gli esplosivi necessari allo
scavo in roccia.

Materiale esplosivo
Nei depositi di diserbanti, vernici

Sostanze velenose

Sostanze corrosive
Nelle zone sotto il raggio d’azione degli apparecchi
di sollevamento. All’ingresso dell’area logistica.

Carichi sospesi
Nei pressi dei depositi di materiale dove avviene lo
scarico e la movimentazione

Carrelli di movimentazione
In corrispondenza dei quadri elettrici
In corrispondenza dei gruppi elettrogeni

Tensione elettrica pericolosa

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Da utilizzare insieme ad altro cartello di
specificazione quando non vi sia uno specifico
cartello di avvertimento

Pericolo generico
Nei depositi di bombole di ossigeno

Materiale comburente
Nei pressi dei lavori su cordoli e cunette

Pericolo di inciampo
Nei luoghi in cui è previsto l’uso delle imbracature
di sicurezza. Nei pressi del bordo dei muri e delle
gabbionate sulla strada.

Caduta con dislivello

Rischio biologico
Nei depositi di solventi, vernici e simili

Sostanze nocive o irritanti

7.13.3 Cartelli di salvataggio


Forma quadrata o rettangolare
Pittogramma bianco su sfondo verde (il verde deve coprire almeno il 50% della
superficie del cartello).
TIPO UBICAZIONE
Nei locali adibiti a mensa, dormitori ed uffici.

Percorso/Uscita di emergenza
Nei locali adibiti a mensa, dormitori ed uffici.

Direzione in sinistra Direzione a destra


Nei locali adibiti a mensa, dormitori ed uffici.

Direzione su

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Nei pressi del locale adibito a posto medicazione.

Pronto soccorso
In prossimità del pacchetto di medicazione

Barella
Nei pressi della postazione telefonica (anche
cellulare) messa a disposizione dell’ impresa
principale per le chiamate d’emergenza

Telefono per salvataggio o pronto soccorso

7.13.4 Cartelli per attrezzature antincendio


Forma quadrata o rettangolare
Pittogramma bianco su sfondo rosso (il verde deve coprire almeno il 50% della
superficie del cartello).
TIPO UBICAZIONE
In prossimità degli estintori

Estintore
Nei pressi della postazione telefonica (anche
cellulare) messa a disposizione dell’ impresa
principale per le chiamate d’emergenza

Telefono per gli interventi antincendio


Nei locali adibiti a mensa, dormitori ed uffici.

Direzione a sinistra
Nei locali adibiti a mensa, dormitori ed uffici.

Direzione a destra

7.13.5 Cartelli di prescrizione


Forma rotonda
Pittogramma bianco su sfondo azzurro (l’azzurro deve coprire almeno il 50%
della superficie del cartello).
TIPO UBICAZIONE
Dove si usano smerigliatrici a disco, fioretto a
rotazione, cannello ossiacetilenico, mole, trapani,
ecc.
Dove si usano sostanze irritanti e/o dannose per
gli occhi
Protezione obbligatoria degli occhi

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Nel raggio di azione degli apparecchi di
sollevamento e nelle zone di carico e scarico dei
materiali

Casco di protezione obbligatoria


Nei luoghi in cui si utilizzano le seguenti
attrezzature: decespugliatore a motore a scoppio,
smerigliatrice a disco, carotatrice, fioretto a
rotazione
In prossimità di emissioni sonore rilevanti
Protezione obbligatoria dell’udito
Nelle aree dove è previsto l’uso di sostanze volatili
o polveri

Protezione obbligatoria delle vie respiratorie


All’ingresso in cantiere ed in corrispondenza di
ogni area isolata

Calzature di sicurezza obbligatorie


Dove si manipolano sostanze acide o irritanti.
Dove si esegue la movimentazione manuale dei
carichi
Nei luoghi in cui si utilizzano le seguenti
attrezzature: decespugliatore, smerigliatrice a
Guanti di protezione obbligatoria disco, carotatrice, fioretto a rotazione
Nei pressi dell’accesso a luoghi dove avvengono
lavorazioni in cui vi sono organi in movimento e
possibile proiezione di materiale

Protezione obbligatoria del corpo


Dove si utilizza il decespugliatore

Protezione obbligatoria del viso


In corrispondenza delle opere d’arte quando il
dislivello è superiore a 2 m e non si possono
prevedere adeguate protezioni collettive.

Protezione individuale obbligatoria contro le


cadute
In corrispondenza dei passaggi pedonali
predisposti

Passaggio obbligatorio per i pedoni


Da utilizzare insieme ad altro cartello di
specificazione quanto non vi sia uno specifico
cartello di prescrizione

Obbligo generico (con cartello supplementare)

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Inoltre, l’allegato XXXII del D.Lgs 81/2008 contiene le prescrizioni per la
comunicazione verbale e per i segnali gestuali a cui bisognerà fare riferimento per le
specifiche attività di cantiere.
7.13.6 Cartelli di segnaletica gestuale
Forma quadrata o rettangolare
Pittogramma nero su sfondo.
La guida delle persone che effettuano manovre implicanti un rischio o un
pericolo deve essere fatta in modo occasionale per mezzo di segnali gestuali o
comunicazioni verbali.

Abbassare Sollevare

A destra A sinistra

Alt!

Avanzare Retrocedere

Distanza orizzontale Distanza verticale

Fine Inizio Pericolo

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PARTE TERZA – ANALISI LAVORAZIONI


(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
(punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)

8 Lavo razio ni
8.1 Fasi lavorative
Il cantiere sarà costituito dalle seguenti lavorazioni, organizzate secondo il
cronoprogramma allegato.
8.1.1 Allestimento cantiere
1. Posa recinzione e segnaletica, installazione area logistica e delimitazione aree
2. Installazione gru di cantiere
8.1.2 Demolizioni
1. Bonifica cisterna
2. Allontanamento materiali assimilabili a RSU
3. Rimozione manto bituminoso e guaina
4. Rimozione strutture metalliche e serramenti
5. Demolizione fabbricato emergente
6. Demolizione solai P0
7. Demolizione progressiva solai P-1
8. Rimozione progressiva pilastri P-2
9. Rimozione massetto P-2
8.1.3 Realizzazione nuova autorimessa
1. Innesto riprese pilastri e setti portanti e getto d’irrigidimento del solaio di
fondazione
2. Realizzazione di strutture portanti verticali in c.a. gettato in opera 2° interrato
3. Realizzazione di del 1° solaio in c.a. gettato in opera
4. Realizzazione di strutture portanti verticali in c.a. gettato in opera 1°interrato
5. Realizzazione di del 2° solaio in c.a. gettato in opera
8.1.4 Opere di finitura
1. Realizzazione tramezze interne
2. Opere da fabbro e da serramentista
3. Pavimentazioni
8.1.5 Impianti tecnologici
1. Realizzazione impianto elettrico
2. Realizzazione impianto idrico antincendio
8.1.6 Smobilitazione cantiere

8.2 Durata presunta dei lavori e entità del cantiere


La stima del tempo necessario a portare a termine gli interventi contemplati
risulta pari a circa 360 giorni naturali consecutivi comprensivi dei giorni di sospensione
estiva e invernale. Il numero medio di addetti nel periodo di esecuzione è stato stimato
in 6 unità, pertanto si è determinata l’entità complessiva del cantiere di cui trattasi in
circa 2000 uomini / giorno. Per un’identificazione più precisa delle fasi di lavoro si fa
riferimento al crono programma allegato al presente Piano.
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8.3 Rischi comuni a tutte le fasi
Il cantiere, in tutte le sue fasi, presenterà rischi generali. Tali rischi sono di
seguito individuati e, in relazione agli stessi, vengono riportate le scelte progettuali, le
misure preventive e protettive, le scelte organizzative e le procedure di sicurezza da
adottare.
8.3.1 Rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere
Per evitare rischi di investimento degli operai nell’area di cantiere, i mezzi
dovranno circolare seguendo un percorso predefinito delimitato da apposita
segnaletica. Dovranno inoltre essere rispettati i limiti di velocità ed il personale dovrà
indossare indumenti ad alta visibilità. Ogni manovra dovrà comunque essere diretta
dal responsabile del cantiere.
8.3.2 Rischio di elettrocuzione
Nel caso di lavorazioni in prossimità delle apparecchiature elettriche, il
responsabile del cantiere dovrà accertarsi della messa in sicurezza delle
apparecchiature stesse.
8.3.3 Rischio rumore
I mezzi operanti nel cantiere dovranno essere dotati di silenziatori funzionanti,
secondo le indicazioni riportate sul libretto di uso e manutenzione. Nel caso di
lavorazioni particolarmente rumorose, gli addetti dovranno indossare opportuni
otoprotettori.
8.3.4 Rischio dall'uso di sostanze chimiche
Durante le lavorazioni in cui è necessario l’utilizzo di sostanze chimiche
dovranno essere indossati indumenti protettivi, guanti, eventualmente occhiali e, in
caso di vapori, maschere di protezione dell’apparato respiratorio.
8.3.5 Altro
In generale, in presenza di ogni sorta di rischio, si dovrà operare rispettando le
norme di buona tecnica in modo da garantire la massima sicurezza dei lavoratori. Se
possibile si deve ridurre la fonte del rischio, utilizzare dispositivi di protezione collettiva
e, qualora ciò non sia sufficiente, dispositivi di protezione individuale.

8.4 Misure generali di sicurezza


Per garantire la sicurezza del cantiere si dovrà ottemperare alle seguenti misure
generali di sicurezza.
8.4.1 Misure generali contro il rischio di seppellimento da adottare negli scavi
Proteggere gli scavi, nel caso gli stessi siano di profondità considerevole,
mediante opportuni parapetti. Ove possibile, ridurre la pendenza delle scarpate per
evitare lo scivolamento di materiale.
8.4.2 Misure generali da adottare contro il rischio di annegamenti
Se durante le lavorazioni si presentasse il pericolo di annegamento, si rende
necessario realizzare parapetti; dove non fosse possibile, si devono usare corde e
imbragatura durante le lavorazioni più pericolose.
8.4.3 Misure generali da adottare contro il rischio di caduta dall'alto
Per tutte le lavorazioni che verranno eseguite anche ad altezze inferiori a 2
metri ma che comportino la possibilità di cadute dall'alto, dovranno essere introdotte
adeguate protezioni collettive quali parapetti e ponteggi.
Il parapetto, realizzato a norma, dovrà avere le seguenti caratteristiche:
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1. il materiale con cui sarà realizzato dovrà essere rigido, resistente ed in buono
stato di conservazione;
2. la sua altezza utile dovrà essere di almeno un metro;
3. dovrà essere realizzato con almeno due correnti, di cui quello intermedio posto
a circa metà distanza fra quello superiore ed il calpestio;
4. dovrà essere dotato di "tavola fermapiede", vale a dire di una fascia continua
poggiata sul calpestio e di altezza pari almeno a 20 centimetri;
5. dovrà essere costruito e fissato in modo da poter resistere, nell'insieme ed in
ogni sua parte, al massimo sforzo cui può essere assoggettato, tenuto conto
delle condizioni ambientali e della sua specifica funzione.
Quando non sia possibile realizzare forme di protezione collettiva, dovranno
obbligatoriamente utilizzarsi cinture di sicurezza. Nella fase di completamento dei muri
è ipotizzabile l’impiego di trabattelli la cui sicurezza è legata oltre alla stabilità del
piano d’appoggio anche al corretto uso dei controventi e degli elementi standard
previsti nel manuale del materiale.

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Procedure per il montaggio e lo smontaggio dei ponteggi metallici

Le procedure descritte sono valide per il montaggio di ponteggi metallici


tradizionali e di ponteggi metallici autosollevanti.

Procedura organizzativa
1. Individuazione dei preposti:
In relazione alla specifico ponteggio da montare (o smontare) è fondamentale
procedere alla preliminare individuazione dei preposti, cui devono essere comunicati
per iscritto i compiti loro affidati in questa operazione complessa, legata a molteplici
rischi di esposizione dei lavoratori, quali cadute e investimenti di materiali. L’attività
delle diverse persone occupate nei lavori di montaggio e smontaggio dei ponteggi va
coordinata e sottoposta al controllo di un responsabile anche quando non sia
applicabile il D.Lgs. 81/08.

2. Scelta dei DPI:


Per effettuare le operazioni di montaggio e smontaggio si utilizzeranno elmetto
di protezione, guanti, cintura di sicurezza completa di bretelle e cosciali

3. Verifiche preliminari:
Verifica della resistenza del terreno nell’area in cui sarà installato il ponteggio;
in caso di necessità predisporre misure alternative (elementi di ripartizione dei carichi
alla base delle torrette). Verifica che il ponteggio non si trovi a meno di 5 m da linee
elettriche.

4. Segnaletica:
Predisposizione di una segnaletica conforme al D.Lgs. 81/08 idonea sia per il
periodo diurno che notturno che evidenzi i rischi presenti nelle singole aree di
intervento. In particolare soprattutto se il ponteggio è sistemato in un centro abitato è
necessario collocare lampade di segnalazione sui montanti agli angoli del ponte e nelle
sporgenze sulla strada.

5. Identificazione delle aree operative:


Delimitazione delle zone destinate allo stoccaggio ordinato dei materiali e delle
attrezzature. Interdizione con idonei sbarramenti della zona interessata al montaggio o
allo smontaggio del ponteggio alle persone non addette, alle quali deve essere fatto
divieto di avvicinamento, sosta e transito.

6. Casi particolari:
Nel caso di montaggio di un ponteggio con altezza superiore a 20 m deve essere
redatto uno specifico progetto (completo di planimetrie e sezioni e di calcoli) da tenere
in cantiere, unitamente all’autorizzazione ministeriale del ponteggio. I ponteggi
autosollevanti devono essere corredati di autorizzazione ministeriale all’uso rilasciata
dal Ministero del Lavoro al fabbricante.

Procedura di corretto montaggio


Il Coordinatore per l’esecuzione o, in alternativa un responsabile del cantiere
allo scopo incaricato quando non si applica il D.Lgs. 81/08, deve disporre il divieto di

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utilizzare elementi diversi da quelli forniti dal fabbricante del ponteggio e assicurarsi
che quelli in dotazione siano in buono stato di efficienza. Gli elementi metallici,
appropriati per qualità e resistenza, non devono presentarsi deformati o arrugginiti;
essi vanno difesi dagli agenti nocivi mediante zincatura, catramatura o protezione
equivalente

Procedure di sicurezza durante il montaggio


1. Misure di protezione di tipo collettivo:
Utilizzo di parapetti di tipo temporaneo o permanente progettati per il
montaggio dal basso per proteggere il piano superiore

2. Misure di protezione di tipo individuale:


Le misure di protezione di tipo collettivo devono essere integrate con
attrezzatura anticaduta quando:
a. Si montano i parapetti delle testate
b. Si montano i parapetti della facciata interna dell’edificio qualora il piano di
lavoro sia distante più di 20 cm.
c. Si montano i parapetti della facciata interna di un edificio in costruzione
d. Si montano elementi aggiuntivi come piazzole di carico

L’attrezzatura anticaduta è composta da una cintura di sicurezza completa di


bretelle e cosciali collegata ad un idoneo dispositivo di trattenuta che può essere
realizzato con una fune di acciaio tesa fra due montanti su cui far scorrere il
moschettone con dissipatore di energia a strappo oppure con un dispositivo a
recupero (frizione-centrifugo).
Per il montaggio dei primi piani del ponteggio le funi di ancoraggio vengono
fissate ad un livello più elevato rispetto al piano di lavoro e l’addetto vi si ancora
all’uscita dalla botola.
In caso di presenza di ostacoli sulla fune di ancoraggio orizzontale si utilizza un
cordino a Y o due singoli cordini per il superamento dell’ostacolo in sicurezza.

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Procedure successive al montaggio


 Verifica periodica degli ancoraggi, specialmente quelli dei ponti a sbalzo,
soprattutto dopo forti venti o lunghe interruzioni dei lavori.
 Verifica delle condizioni dei montanti, accertando che questi ultimi siano protetti
dal rischio di urti con autocarri, materiali vari, carichi oscillanti movimentati con
l’utilizzo di gru.
 Periodica revisione da parte del personale che ha provveduto al montaggio del
serraggio dei bulloni eventualmente allentati.
 Collegamento equipotenziale all’impianto di terra del cantiere del ponteggio
avente una resistenza verso terra minore di 200 W (massa estranea)
 Verifica di autoprotezione del cantiere e in caso contrario realizzazione di idonei
dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche

I ponteggi devono essere conservati in efficienza per l’intera durata del loro
impiego. Non è ammissibile in questa ottica che parti del ponteggio possano essere
rimosse per “altre” esigenze esponendo a rischio indebito i lavoratori che lo utilizzano.
Il Coordinatore della sicurezza o in alternativa il responsabile di cantiere deve
disporre strategie efficaci di controllo per evitare che possano verificarsi interventi
prevedibili di rimozione di cautele antinfortunistiche.
Per i ponti di servizio, la sorveglianza va intensificata al momento
dell’esecuzione dei rivestimenti delle facciate per accertare che sia assicurato il buon
collegamento con l’edificio. In questo va controllato non solo l’operato del personale di
cantiere ma anche quello delle ditte subappaltanti lavori speciali. Il coordinatore per la
sicurezza deve per altro accertare personalmente che i ponteggi e le strutture
concesse o date in uso alle ditte subappaltanti siano in perfette condizioni di sicurezza.

Procedure di corretto smontaggio


Anche la fase di smontaggio deve essere effettuata sotto il controllo di preposti
formalmente incaricati dei compiti affidati, tenendo conto che le operazioni
presentano grossi rischi di caduta dall’alto.
Durante lo smontaggio deve essere previsto l’utilizzo da parte degli operatori di
idonea cintura di sicurezza completa di bretelle e cosciali collegata ad un idoneo
dispositivo di trattenuta che può essere realizzato con una fune di acciaio tesa fra due
montanti su cui far scorrere il moschettone con dissipatore di energia a strappo o con
un dispositivo a recupero (frizione-centrifugo)

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Durante la fase di smontaggio i preposti incaricati del controllo devono
impedire di gettare dall’alto gli elementi metallici che devono essere calati a terra
utilizzando gli apparecchi di sollevamento.
Gli elementi tubolari vanno imbracati con doppia legatura mentre i pezzi
speciali (giunti, spinotti) vanno calati a terra con una benna o cassone metallico.
8.4.4 Misure per assicurare la salubrità dell'aria nei lavori in galleria
Non sono previste lavorazioni in galleria.
8.4.5 Misure per assicurare la stabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria
Non sono previste lavorazioni in galleria.
8.4.6 Misure generali da adottare nel caso di estese demolizioni o manutenzioni
È necessario applicare tutte quante le accortezze necessarie affinché la
rimozione dei manufatti esistenti non provochi crolli o instabilità tali da pregiudicare la
stabilità della zona.

PIANO DEMOLIZIONI

L’impresa dovrà organizzare il proprio piano delle demolizioni, da esplicitare nel


POS, tenendo conto delle seguenti fasi:

1. Bonifica cisterna e allontanamento materiali di risulta assimilabili a R.S.U.


2. Rimozione manto bituminoso e guaine
3. Rimozione strutture metalliche e serramenti metallici
4. Demolizione fabbricato emergente con rimozione dell’amianto delle canne
fumarie
5. Demolizione solai piano terra
6. Demolizione progressiva solai piano primo interrato
7. Rimozione progressiva pilastri piano secondo interrato
8. Rimozione massetto piano secondo interrato

Come da accordi intercorsi tra le parti, prima di procedere alle demolizioni, dovranno
essere installati appositi fessurimetri e delineatori delle fessure sulle strutture
adiacenti alla zona di intervento (Garage condominio Aosta). Tali sensori dovranno
essere periodicamente controllati durante la progressione delle demolizioni.

Durante le fasi di demolizione delle strutture poste al 1° e 2° interrato, l’impresa


dovrà provvedere alla puntellatura delle strutture rimanenti, in modo da evitare
cedimenti o crolli improvvisi.

8.4.7 Misure generali da adottare nel caso di rinvenimento amianto


Per quanto conosciuto, al momento risulta la presenza di amianto solamente
nelle canne fumarie da rimuovere.
In ogni caso, al fine di accertare tempestivamente il rinvenimento di eventuali
altri MCA durante le operazioni di scavo e demolizione previste dal progetto, si ritiene
opportuna la presenza di un professionista esperto in amianto.
Nel caso in cui si intercettino accidentalmente eventuali MCA non
precedentemente individuati, si dovrà procedere come segue:
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1. SOSPENSIONE MOMENTANEA DEI LAVORI, applicando tutte gli accorgimenti per la
sicurezza dei lavoratori esposti alla polvere di amianto nell’aria, come indicato nel
Capo III del Dlgs. 277/91
2. EVACUAZIONE ED ISOLAMENTO DELL’AREA INTERESSATA, con la chiusura di accessi
e/o installazione di barriere temporanee
3. TRATTAMENTO DEL MCA INTERCETTATO con incapsulante al fine di ridurre la
dispersione delle fibre
4. AFFISSIONE DI AVVISI DI PERICOLO per evitare l’accesso all’area
5. DECONTAMINAZIONE DELL’AREA da parte di operatori muniti di dispositivi di
protezione individuali (DPI) con sistemi ad umido e/o con aspiratori idonei
6. INSACCAMENTO DEL MATERIALE TRATTATO e dei DPI in sacchi impermeabili chiusi
ed etichettati (big bags) e smaltimento come rifiuto contaminato
7. MONITORAGGIO FINALE DI VERIFICA.

8.5 Rischi dovuti a ogni singola fase di lavoro


Nella presente sezione sono raccolte le schede di individuazione dei rischi
presenti nelle lavorazioni previste. Ciascuna scheda è dotata di una di una struttura
che rende disponibili le seguenti analisi ed informazioni:
1. Codifica della scheda con indicazione della fase lavorativa e sottofase;
2. Schematizzazione grafica, con individuazione della zona di intervento e delle
soluzioni tecniche adottate per la riduzione dei rischi;
3. Scelte progettuali ed organizzative;
4. Elenco degli apprestamenti, ovvero delle opere provvisionali necessarie ai fini
della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in cantiere, ritenuti
necessari per lo svolgimento delle lavorazioni previste nella fase / sottofase
operativa;
5. Descrizione delle lavorazioni previste e delle procedure esecutive che i
lavoratori dovranno seguire per un corretto svolgimento della lavorazione;
6. Identificazione delle principali tipologie di rischio presenti nell’ambito
dell’intervento con indicazione della situazione operativa dove tali rischi sono
riscontrabili;
7. Individuazione delle misure di prevenzione e protezione da adottare per la
riduzione del rischio individuato;
8. Riepilogo schematico dei DPI previsti nell’esecuzione della lavorazione;
9. Prescrizioni operative, di carattere temporale, comportamentale, organizzativo,
tecnico e procedurale da rispettare nel processo di esecuzione della fase
realizzativa;
10. Elenco delle macchine, attrezzature, prodotti e sostanze che si prevede
possano essere impiegate nella lavorazione.
Nel prosieguo della presente, si descrivono le metodologie di analisi e
valutazione che sono state impiegate nella compilazione delle schede.
8.5.1 Valutazione del rischio rumore
La valutazione del rumore allegata al presente piano tiene conto dei mezzi e
delle attrezzature ipotizzate per realizzare l’opera e non di quelle realmente in
possesso dell’Impresa Appaltatrice, quest'ultima è quindi tenuta a predisporre ai sensi
del D. Lgs.81/2008, la valutazione del rischio rumore relativamente ai lavori in oggetto
in funzione dei propri macchinari. In conformità a quanto previsto nel D. Lgs.81/2008,
l’Impresa dovrà dimostrare di aver informato i lavoratori sui rischi da rumore e a
fornire loro adeguati mezzi di protezione. Qualora previsto dall'art. 196 del
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summenzionato decreto legislativo, i lavoratori verranno sottoposti alle visite sanitarie
periodiche previste. Qualora venissero introdotte nuove lavorazioni o nuovi macchinari
che modifichino i livelli di esposizione del rumore dei lavoratori l’Impresa appaltatrice
rielaborerà le schede di valutazione relative alle attività in cui sono intervenute le
modifiche.
8.5.2 Analisi dei rischi
L’analisi dei rischi, individuati in ogni fase lavorativa, è stata condotta secondo i
contenuti del D. Lgs. 81/2008.
8.5.3 Criteri seguiti nel suggerire i provvedimenti
In generale, nel suggerire i provvedimenti da adottare per mitigare le diverse
tipologie di rischi via via individuate, si è fatto riferimento essenzialmente a Norme
legali, ed a Norme ed orientamenti pubblicati (norme tecniche nazionali, codici di
buona pratica, orientamenti dei fabbricanti, ecc.).
Sempre in generale, si è cercato di ispirarsi nel suggerire i provvedimenti ai
seguenti principi il cui ordine di presentazione costituisce anche una sorta di ordine
“gerarchico”:
1. Evitare i rischi;
2. Sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non lo è o lo è meno;
3. Combattere i rischi alla fonte;
4. Applicare provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali.
8.5.4 Schede di valutazione

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FASE 1 Allestimento cantiere


SOTTOFASE 1 Allestimento area di cantiere
DURATA PREVISTA INTERFERENZE
1 settimana Deve essere la prima operazione da compiere e non si possono svolgere altre
lavorazioni in contemporanea.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE
La prima operazione da effettuare sarà il posizionamento della segnaletica per avvertire della presenza
del cantiere.
Successivamente si dovrà delimitare l’intera zona con opportune recinzioni realizzando gli accessi
previsti.
INSERIMENTO NEL PROGETTO

LAVORAZIONI MODALITÀ ESECUTIVE


Posa della segnaletica Fissare i cartelli di avvertimento indossando
indumenti ad alta visibilità.
Delimitazione lato strada Fissare le reti e realizzare gli accessi
Delimitazione lati Fissare le opportune delimitazioni
Posizionamento box di cantiere Scaricare il box dall’automezzo utilizzando
apparecchi di sollevamento ed apporlo nella sua
posizione avendo cura di preparare il basamento
affinché sia sistemato in modo corretto.
RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Investimento, ribaltamento Utilizzo di indumenti ad alta visibilità
Caduta di materiale dall’alto Coordinamento delle operazioni, divieto di sosta in
prossimità dei carichi sospesi e uso di casco di
protezione
Rumore Utilizzo di otoprotettori
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Autogru Recinzioni di cantiere
Autocarro Box prefabbricati
Escavatore
Utensili manuali
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Nessuna Casco
Otoprotettori
Guanti
Indumenti ad alta visibilità
Scarpe antinfortunistica
PRESCRIZIONI
Seguire l’ordine delle operazioni di delimitazione fissato nel P.S.C.
Evidenziare la presenza del cantiere anche all’esterno delle aree attive, in corrispondenza degli accessi
sulle strade pubbliche.
Posizionare il box prefabbricato in posizione orizzontale e in modo tale da garantirne la stabilità.

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FASE 1 Allestimento cantiere SOTTOFASE 1 Allestimento area logistica di cantiere


DURATA PREVISTA 1 settimana INTERFERENZE Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre
lavorazioni relative all’organizzazione di cantiere, a condizione che l’area in cui
avviene tale operazione venga interdetta ai non addetti e segnalata in
relazione all’eventuale uso di autogrù.
SCELTE PROGETTUALI ED Nel presente cantiere si prevede che vengano realizzate le seguenti installazioni igienico assistenziali: locali da adibire ad uso spogliatoio, locale da adibire ad uso latrina; tali opere dovranno essere dislocate in
ORGANIZZATIVE cantiere secondo le indicazioni della planimetria di riferimento allegata.
I basamenti di supporto dovranno essere realizzati in tavole di legno poggianti su traverse in legno e dovranno risultare staccati da terra di almeno 5 centimetri.
I locali spogliatoio ed il locale ad uso latrina potranno essere di tipo metallico o di altro materiale comunque coibentato, e costituiti da elementi prefabbricati da montare in sito ovvero costituiti da unico
elemento scaricabile dal mezzo di trasporto a mezzo gru.
È previsto che il locale ad uso spogliatoio, le cui dimensioni dovranno essere funzione del numero dei lavoratori previsti in cantiere e rispettose delle indicazioni di legge, sia dotato di uno spazio doccia e di un
lavandino dotato di almeno due erogatori di acqua calda e fredda.
È previsto che il locale ad uso latrina, le cui dimensioni dovranno essere funzione del numero dei lavoratori previsti in cantiere e rispettose delle indicazioni di legge, sia dotato di un vaso alla turca.
I citati locali dovranno disporre di rete di fornitura di energia elettrica con alimentazione in cavo tipo H07RN-F o FG1K di sezione idonea e dovranno essere collegati elettricamente a terra ai fini della
protezione contro le scariche atmosferiche a mezzo di treccia di sezione pari a mm2 35 compresi i capi corda ed i fissaggi.
I citati locali dovranno disporre di allacciamento alla rete idrica pubblica presente nel sito in esame costituita da tubazioni in polietilene o altro materiale di sezione idonea alle necessità aziendali.
La rete di scarico delle acque provenienti dallo spogliatoio (docce e lavandini), e dalla latrina dovrà essere convogliata a mezzo tubazioni in PVC pesante, in pubblica fognatura presente in sito. Qualora il corpo
recettore finale degli scarichi non sia costituito da pubblica fognatura (ad esempio acque superficiali) l’impresa dovrà adottare idonee opere di trattamento dei reflui e richiedere ai competenti enti le
necessarie autorizzazioni allo scarico. Si concede l’uso di gabinetto con sistema di depurazione chimico del bottino e l’esenzione dall’installazione delle docce se i lavoratori sono a meno di un’ora di viaggio dal
loro domicilio.
INSERIMENTO NEL PROGETTO LAVORAZIONI MODALITA’ ESECUTIVE
Installazione baraccamenti Scarico dagli automezzi e posizionamento con autogru
RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
NO ! Caduta di materiali dall’alto Come sopra
Rumore Come sopra
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Autogru Baracche di cantiere
Autocarro
Escavatore
Utensili manuali
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Nessuna Casco
NELL'ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE PREDISPORRE
Otoprotettori
IDONEI LOCALI DEDICATI AI PRESIDI IGIENICO ASSISTENZIALI
Guanti
Indumenti ad alta visibilità
Scarpe antinfortunistica
NO ! PRESCRIZIONI Nella fase transitoria di montaggio e smontaggio delle baracche predisporre
sistemi di sostegno provvisori atti ad evitare la caduta di elementi sulle persone.
Nello scaricare gli elementi con uso di autogrù e simili usare sistemi che
consentano distanze di sicurezza (tipo funi o aste) e coordinare l’operazione tra
gli addetti.

NELL'ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE PREDISPORRE


IDONEI LOCALI DEDICATI AI PRESIDI IGIENICO ASSISTENZIALI

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FASE 1 Allestimento cantiere SOTTOFASE 2 Allestimento gru di cantiere


DURATA PREVISTA 1 settimana INTERFERENZE Le lavorazioni previste in contemporanea sono complementari alla presente in
quanto sono tutte finalizzate all’installazione del cantiere.
SCELTE PROGETTUALI ED Nel presente cantiere per la movimentazione di materiali è necessario installare una gru a torre con braccio di 30 m idonea alla lavorazione prevista. La sua posizione è definita nella planimetria di cantiere
ORGANIZZATIVE allegata ed è vincolata dal rispetto delle distanze dalla ferrovia.
INSERIMENTO NEL PROGETTO LAVORAZIONI MODALITA’ ESECUTIVE
Seguire le istruzioni del costruttore del
NO ! macchinario
RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Caduta di persone dall’alto Il personale addetto al montaggio ed alla manutenzione della gru, dovrà
indossare le cinture di sicurezza con bretelle, cosciali e doppia fune di
trattenuta, la cui lunghezza non deve superare 1,5 m, nei lavori lungo il traliccio
ed il braccio della gru, quando si operi al di fuori delle protezioni fisse.
Caduta di materiali dall’alto Come sopra
Vibrazioni Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere
MONTARE LA GRU IN MODO CHE SIA ASSICURATA le mani riscaldate prima e durante il turno di lavoro ed effettuare esercizi e
SEMPRE LA DISTANZA IDONEA DA OSTACOLI FISSI massaggi alle mani durante le pause di lavoro in conformità alla formazione
ricevuta.
Rumore Come sopra
NO ! MEZZI D’OPERA MATERIALI
Autogru
Autocarro
Escavatore
Utensili manuali
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Ev. trabatelli Casco
Otoprotettori
Guanti
Indumenti ad alta visibilità
Scarpe antinfortunistica
DELIMITARE CON IDONEE PROTEZIONI GLI
PRESCRIZIONI Relativamente alla installazione degli apparecchi di sollevamento, in caso di
ORGANI IN MOVIMENTO DELLA GRU subappalto di tali lavori, si specifica che il personale dell’impresa appaltatrice
dovrà partecipare alla fase esclusivamente per le operazioni di assistenza al
personale qualificato e specializzato (montatori) incaricato dell’esecuzione e
NO ! non per le operazioni che possono esporre ai rischi di caduta di persone dall’alto
NO !
e di caduta di materiali dall’alto.
Prima di procedere al montaggio della gru dovrà provvedersi alla verifica della
consistenza del terreno nell’area interessata, al fine di garantire la stabilità
dell’apparecchio di sollevamento e prevenire pericolosi cedimenti, franamenti,
smottamenti.
Qualora la natura del terreno non dia sufficienti garanzie di consistenza, si dovrà
NON SOSTARE SOTTO I CARICHI SOSPESI
SOLLEVARE IL MATERIALE CON ATTREZZATURE ADATTE
procedere al compattamento e consolidamento del medesimo (ovvero: al getto
NO ! di trave di cemento armato da utilizzare come basamento per la posa e
NO !
installazione della gru).
Preliminarmente rispetto all’utilizzo della gru, verificare che il peso del carico sia
inferiore alla portata massima indicata sia per la gru (in funzione dello sbraccio),
che per i ganci e i sistemi di imbracatura utilizzati.

VERIFICARE LA CORRETTA IMBRACATURA


MOVIMENTARE I CARICHI CON LA GRU DEL MATERIALE PRIMA DELLA SUA MOVIMENTAZIONE
ASSICURANDO SEMPRE LA VERTICALITA' DEL TIRO CON ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO

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FASE 1 Allestimento cantiere SOTTOFASE 3 Montaggio e smontaggio ponteggio


DURATA PREVISTA In funzione dell’avanzamento dei lavori INTERFERENZE L’installazione del ponteggio avverrà in contemporanea con altre lavorazioni e
procederà man mano che l’edificio progredirà verticalmente.
SCELTE PROGETTUALI ED La presente fase prevede il montaggio del ponteggio per poter effettuare le successive lavorazioni in sicurezza.
ORGANIZZATIVE
INSERIMENTO NEL PROGETTO LAVORAZIONI MODALITA’ ESECUTIVE
Montaggio e smontaggio ponteggi 1) Accertarsi che il ponteggio metallico sia munito della relativa
documentazione ministeriale (libretto di autorizzazione ministeriale) e che sia
NO ! installato secondo le indicazioni del costruttore;
2) Verificare che tutti gli elementi metallici del ponteggio portino impressi il
NO !
nome o il marchio del fabbricante;
3) Prima di iniziare il montaggio del ponteggio è necessario verificare la
resistenza del piano d'appoggio, che dovrà essere protetto dalle infiltrazioni
d'acqua o cedimenti;
4) La ripartizione del carico sul piano di appoggio deve essere realizzata a mezzo
NELLE FASI DI MONTAGGIO DEL PONTEGGIO
di basette;
NELLE FASI DI MONTAGGIO DEL PONTEGGIO
IN PARTENZA DISTRIBUIRE BENE IL CARICO
ESEGUIRE GLI ANCORAGGI IN MANIERA CORRETTA 5) Qualora il terreno non fosse in grado di resistere alle pressioni trasmesse
ED IN BASE ALLE INDICAZIONI CONTENUTE NEL Pi.M.U.S
dalla base d'appoggio del ponteggio, andranno interposti elementi resistenti,
NO ! allo scopo di ripartire i carichi, come tavole di legno di adeguato spessore (4 o 5
cm);
NO ! 6) Ogni elemento di ripartizione deve interessare almeno due montanti fissando
ad essi le basette;
7) Se il terreno risultasse non orizzontale si dovrà procedere o ad un suo
livellamento, oppure bisognerà utilizzare basette regolabili, evitando
NELLE FASI DI MONTAGGIO DEL PONTEGGIO
MANTENERE UNA DISTANZA NON SUPERIORE rigorosamente il posizionamento di altri materiali (come pietre, mattoni, ecc.) di
A 20 cm. DALLA SUPERFICIE DA SERVIRE
resistenza incerta;
PRIMA DI UTILIZZARE IL PONTEGGIO
VERIFICARE CHE OGNI IMPALCATO SIA COMPLETO 8) Gli impalcati del ponteggio devono risultare accostati alla costruzione è
DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA
(FERMAPIEDI E PARAPETTI) consentito un distacco non superiore a 30 cm;
NO ! 9) Nel caso occorra disporre di distanze maggiori tra ponteggio e costruzione
NO ! bisogna predisporre un parapetto completo verso la parte interna del
ponteggio;
10) Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzato con tavole in legno,
esse dovranno risultare sempre ben accostate tra loro, al fine di evitare cadute
di materiali o attrezzi. In particolare dovranno essere rispettate le seguenti
modalità di posa in opera: a) dimensioni delle tavole non inferiori a 4x30cm o
5x20cm; b) sovrapposizione tra tavole successive posta "a cavallo" di un
PER SALIRE AI PIANI DI LAVORO DEL PONTEGGIO
UTILIZZARE SOLO LE SCALE DI SERVIZIO LE IMPRESE CHE UTILIZZANO IL PONTEGGIO
traverso e di lunghezza pari almeno a 40cm; c) ciascuna tavola dovrà essere
APPOSITAMENTE PREDISPOSTE DEVONO ACCERTARSI CHE IL PONTEGGIO SIA COMPLETO E SICURO
E LO DEVONO MANTENERE TALE SENZA APPORTARE MODIFICHE
adeguatamente fissata (in modo da non scivolare sui traversi) e poggiata su
almeno tre traversi senza presentare parti a sbalzo;
11) Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzato con elementi in metallo,
andranno verificati l'efficienza del perno di bloccaggio e il suo effettivo
inserimento.
12) Gli impalcati e i ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza,
costruito come il ponte, a distanza non superiore a m 2,50, la cui funzione è
quella di trattenere persone o materiali che possono cadere dal ponte
soprastante in caso di rottura di una tavola;
13) I ponteggi devono essere controventati sia in senso longitudinale che
trasversale è ammessa deroga alla controventatura trasversale a condizione che
i collegamenti realizzino un adeguata rigidezza trasversale;
14) I ponteggi devono essere dotati di appositi parapetti disposti anche sulle
testate. Possono essere realizzati nei seguenti modi: a) mediante un corrente
posto ad un'altezza minima di 1 m dal piano di calpestio e da una tavola
fermapiede aderente al piano di camminamento, di altezza variabile ma tale da

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non lasciare uno spazio vuoto tra se ed il corrente suddetto maggiore di 60 cm;
b) mediante un corrente superiore con le caratteristiche anzidette, una tavola
fermapiede, aderente al piano di camminamento, alta non meno di 20 cm ed un
corrente intermedio che non lasci tra se e gli elementi citati, spazi vuoti di
altezza maggiore di 60 cm. In ogni caso, i correnti e le tavole fermapiede devono
essere poste nella parte interna dei montanti;
15) Per ogni piano di ponte devono essere applicati due correnti di cui uno può
fare parte del parapetto;
16) Il ponteggio deve essere ancorato a parti stabili della costruzione (sono da
escludersi balconi, inferriate, pluviali, ecc.), evitando di utilizzare fil di ferro e/o
altro materiali simili;
17) Il ponteggio deve essere efficacemente ancorato alla costruzione almeno in
corrispondenza ad ogni due piani di ponteggio e ad ogni due montanti, con
disposizione di ancoraggio a rombo;
18) Le scale per l'accesso agli impalcati, devono essere vincolate, non in
prosecuzione una dell'altra, sporgere di almeno un metro dal piano di arrivo,
protette se poste verso la parte esterna del ponteggio;
19) Tutte le zone di lavoro e di passaggio poste a ridosso del ponteggio devono
essere protette da apposito parasassi (mantovana) esteso per almeno 1,20 m
oltre la sagoma del ponteggio stesso; in alternativa si dovrà predisporre la
chiusura continua della facciata o la segregazione dell'area sottostante in modo
da impedire a chiunque l'accesso;
20) Il primo parasassi deve essere posto a livello del solaio di copertura del
piano terreno e poi ogni 12 metri di sviluppo del ponteggio;
21) Sulla facciata esterna e verso l'interno dei montanti del ponteggio, dovrà
provvedersi ad applicare teli e/o reti di nylon per contenere la caduta di
materiali. Tale misura andrà utilizzata congiuntamente al parasassi e mai in sua
sostituzione;
22) E' sempre necessario prevedere un ponte di servizio per lo scarico dei
materiali, per il quale dovrà predisporsi un apposito progetto. I relativi parapetti
dovranno essere completamente chiusi, al fine di evitare che il materiale
scaricato possa cadere dall'alto;
23) Le diagonali di supporto dello sbalzo devono scaricare la loro azione, e
quindi i carichi della piazzola, sui nodi e non sui correnti, i quali non sono in
grado di assorbire carichi di flessione se non minimi. Per ogni piazzola devono
essere eseguiti specifici ancoraggi;
24) Con apposito cartello dovrà essere indicato il carico massimo ammesso dal
progetto;
25) Il montaggio del ponteggio non dovrà svilupparsi in anticipo rispetto allo
sviluppo della costruzione: giunti alla prima soletta, prima di innalzare le
casseforme per i successivi pilastri è necessario costruire il ponteggio al piano
raggiunto e così di seguito piano per piano. In ogni caso il dislivello non deve mai
superare i 4 metri;
26) L'altezza dei montanti deve superare di almeno m 1 l'ultimo impalcato o il
piano di gronda;
27) Il ponteggio metallico deve essere collegato elettricamente "a terra" non
oltre 25 metri di sviluppo lineare, secondo il percorso più breve possibile e
evitando brusche svolte e strozzature; devono comunque prevedersi non meno
di due derivazioni.
28) Il responsabile del cantiere, ad intervalli periodici o dopo violente
perturbazioni atmosferiche o prolungata interruzione di lavoro, deve assicurarsi
della verticalità dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, della efficienza
degli ancoraggi e dei controventi, curando l'eventuale sostituzione o il rinforzo
di elementi inefficienti.

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RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE


Caduta di persone dall’alto, sospensione Il personale addetto al montaggio ed allo smontaggio del ponteggio, dovrà
inerte indossare le cinture di sicurezza con bretelle, cosciali e doppia fune di
trattenuta, la cui lunghezza non deve superare 1,5 m, quando si operi al di fuori
delle protezioni fisse.
Caduta di materiali dall’alto Come sopra
Elettrocuzione Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a
distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee
elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare
accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse.
Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree,
rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri.
Rumore Come sopra
Movimentazione manuale dei carichi Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad
opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative
necessarie, ricorre ai mezzi appropriati o fornisce ai lavoratori stessi i mezzi
adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione
manuale di detti carichi. Nel caso in cui la necessità di una movimentazione
manuale di un carico ad opera del lavoratore non può essere evitata, il datore di
lavoro organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione sia quanto
più possibile sana e sicura.
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Autogru
Autocarro
Utensili manuali
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Ponteggi Casco
Otoprotettori
Guanti
Indumenti ad alta visibilità
Scarpe antinfortunistica
PRESCRIZIONI Il piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS), il documento di valutazione
del rischio ed il piano operativo di sicurezza (POS) dovranno prevedere modalità
di effettuazione di tali attività che riducano sia l’entità del rischio sia i tempi di
esposizione.

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Demolizione delle strutture esistenti e progressiva ricostruzione
dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

FASE 2 Demolizioni e rimozioni SOTTOFASE 1 Demolizione con pinza


DURATA PREVISTA 14 settimane INTERFERENZE La presente fase è propedeutica alle successive e non è prevista la
contemporaneità con altre lavorazioni.
SCELTE PROGETTUALI ED La presente fase prevede la demolizione progressiva del fabbricato emergente e dell’autorimessa procedendo dall’alto verso il basso.
ORGANIZZATIVE
INSERIMENTO NEL PROGETTO LAVORAZIONI MODALITA’ ESECUTIVE
Demolizione e riduzione del materiale Mediante pinza collocata su mezzo meccanico, provvedere alla demolizione
progressiva delle strutture, e alla riduzione delle macerie in elementi di
pezzatura tale da poterle caricare su autocarri per il trasporto in discarica.
Allontanamento del materiale Provvedere al caricamento del materiale su autocarri per il trasporto a rifiuto.
Aver cura di posizionare il materiale in modo da evitare che lo stesso possa
cadere dall’autocarro all’interno del cantiere e durante il trasporto.
RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Caduta di materiali dall’alto Come sopra
Punture, tagli, abrasioni, ustioni I ferri d'attesa sporgenti vanno adeguatamente segnalati e protetti con nastro
colorato e/o mediante tavole legate provvisoriamente agli stessi.
Vibrazioni Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere
le mani riscaldate prima e durante il turno di lavoro ed effettuare esercizi e
massaggi alle mani durante le pause di lavoro in conformità alla formazione
ricevuta.
Rumore Come sopra
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Pinza su mezzo meccanico
Autocarro
Escavatore / pala gommata
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Nessuna Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistica
PRESCRIZIONI Attenersi al piano di demolizione
Provvedere a puntellare progressivamente le strutture da mantenere

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Demolizione delle strutture esistenti e progressiva ricostruzione
dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

FASE 3 Opere in c.a. SOTTOFASE 1 Opere di fondazione


DURATA PREVISTA 2 settimane INTERFERENZE La presente fase è propedeutica alle successive e non è prevista la
contemporaneità con altre lavorazioni.
SCELTE PROGETTUALI ED La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla realizzazione di strutture orizzontali (travi di fondazione e plinti) in cemento armato; si prevede inizialmente di effettuare opere di casseratura,
ORGANIZZATIVE quindi, a seguire, posa del ferro, getto del calcestruzzo (prodotto in loco o proveniente da ditte esterne), vibratura dei getti, disarmo dei casseri, pulizia degli elementi dei casseri per la realizzazione e loro
accatastamento in cantiere in area predefinita.
INSERIMENTO NEL PROGETTO LAVORAZIONI MODALITA’ ESECUTIVE
Posa del ferro Provvedere a segnalare e proteggere (con tavole ovvero con coperture
protettive: “funghetti”) i ferri di ripresa e comunque qualsiasi tratto di ferro
sporgente non ripiegato.Provvedere all’applicazione del disarmante tramite
pompe a bassa pressione, in modo da evitare la nebulizzazione del prodotto;
durante l’applicazione dotare il personale addetto di maschere specifiche per la
protezione delle vie respiratorie e guanti adeguati a proteggere contro il
contatto con gli oli.
Getto del calcestruzzo e vibratura In caso di getto tramite autopompa, verificare preventivamente che la stessa sia
stabilizzata prima di azionare la pompa: provvedere inoltre a delimitare e
interdire la zona del getto con la pompa in azione; gli addetti al getto dovranno
essere richiamati alla massima attenzione in considerazione dei rischi connessi
Pompa stabilizzata con tale operazione e in particolare ai possibili (e, a quanto costa, ineliminabili)
per il getto del CLS
colpi di frusta dovuti a sbandieramenti laterali della tubazione flessibile di getto.
In caso di getto tramite benna evitare di stazionare sotto la medesima quando è
Piano di sciacquaggio Addetto al controllo ed alle indicazioni sollevata, sia nella fase di caricamento della stessa che nella fase di getto;
dell'autobetoniera con delle operazioni di getto
parapetto di protezione
quando l’addetto alla gru ha provveduto a fare scendere la benna ad altezza
e scale di accesso d’uomo (da 1 mt a 1.5 mt circa), gli addetti al getto potranno avvicinarsi per
Parapetto di protezione
posizionare con precisione la stessa sul punto in cui occorre gettare; l’apertura
dello scavo della benna deve avvenire in modo graduale onde evitare che repentini rilasci
autopompa per il
trasporto del CLS del carico facciano impennare il braccio della gru e oscillare pericolosamente la
Addetto al getto della fondazione benna; al termine dell’operazione allontanarsi prima di comunicare e/o
con pompa autocarrata
segnalare all’operatore addetto alla gru che può sollevare la benna. Evitare
accumuli di calcestruzzo, provvedendo alla stesa immediatamente dopo il getto.
In caso di utilizzo di strumenti vibranti (aghi, stadie, etc.) evitare l’attivazione
dell’organo lavoratore quando questo è fuori dal getto da vibrare; durante tale
stabilizzatori estesi e   operazione utilizzare guanti imbottiti in grado di assorbire le vibrazioni.
posizionati
 Disarmo Il disarmo delle potrà avvenire solo sotto la diretta sorveglianza del capo
 angolo di declivio naturale
cantiere e solo dopo che la Direzione dei Lavori specifica per il cemento armato
magrone
del terreno ne abbia dato l’autorizzazione. Provvedere alla ribattitura e rimozione dei chiodi
rimasti su ogni singola asse delle casseforme, all’atto dello smontaggio del
cassero e prima di depositarle a terra. Eseguire accatastamenti temporanei ma
ordinati dei materiali derivanti dalla rimozione delle armature (pannelli, travi,
assi, cunei, ganasce, etc.) in zona raggiungibile dalla gru, ai fini della loro
movimentazione ed eventuali trattamenti (pulizia, raschiatura) prima del
deposito finale. Nell’operazione di pulizia manuale delle tavole utilizzare piani di
appoggio e sistemi di fissaggio dei particolari in lavorazione tali da garantire la
stabilità e il bloccaggio del pezzo. Nell’operazione di accatastamento dei
materiali (assi, tavole, pannelli, correnti, travio, etc,) interporre ad intervalli
regolari (50-70 cm) delle traversine in legno, in modo da consentire l’agevole
inserimento delle cinghie o fasce per l’imbracatura del carico e per il suo
trasporto.
RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Caduta di materiali dall’alto Come sopra
Punture, tagli, abrasioni, ustioni I ferri d'attesa sporgenti vanno adeguatamente segnalati e protetti con nastro
colorato e/o mediante tavole legate provvisoriamente agli stessi.

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dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

Vibrazioni Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere
le mani riscaldate prima e durante il turno di lavoro ed effettuare esercizi e
massaggi alle mani durante le pause di lavoro in conformità alla formazione
ricevuta.
Rumore Come sopra
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Autobetoniera Calcestruzzo
Utensili manuali Acciaio
Casseri
Prodotti disarmanti
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Nessuna Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistica
PRESCRIZIONI

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FASE 3 Opere in c.a. SOTTOFASE 2 Opere in elevazione e strutture


orizzontali
DURATA PREVISTA 12 settimane INTERFERENZE La presente fase potrà essere realizzata in contemporanea con altre fasi,
rispettando la separazione spaziale delle lavorazioni.
SCELTE PROGETTUALI ED La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla realizzazione di strutture verticali (setti, pilastri, ecc.), orizzontali (solai, orizzontamenti ) ed inclinate (scale, ecc.) in cemento armato; si prevede
ORGANIZZATIVE inizialmente di effettuare opere di casseratura, quindi, a seguire, posa del ferro, getto del calcestruzzo (prodotto in loco o proveniente da ditte esterne), vibratura dei getti, disarmo dei casseri, pulizia degli
elementi dei casseri per la realizzazione e loro accatastamento in cantiere in area predefinita.
INSERIMENTO NEL PROGETTO LAVORAZIONI MODALITA’ ESECUTIVE
Posa del ferro Prima di dare corso alle operazioni di casseratura dei pilastri perimetrali occorre
procedere alla realizzazione delle opere provvisionali (ponteggi). Nella
realizzazione della casseratura del solaio (sia in piano che inclinato) occorre
procedere come di seguito indicato:
- Posizionare la banchina operando dal di sotto e facendo uso di scale doppie,
scale a castello, ponti su cavalletti o ponteggi;
- Posizionare le assette parallele/verticali operando dal di sotto e facendo uso
Addetto alla posa delle
predalles con cintura
di scale doppie, scale a castello, ponti su cavalletti o ponteggi;
di sicurezza qualora
Predalles in fase
di posizionamento
non venisse allestito
l'impalcato intermedio Pompa stabilizzata
- La posa del legname ai fini della realizzazione del piano d’appoggio dei
per il getto del CLS Pompa stabilizzata
per il getto del CLS
Addetti al getto del solaio
laterizi dovrà essere iniziata a partire da un piano esistente (solaio,
Addetti al getto del solaio Piano di sciacquaggio
con pompa autocarrata

Addetto al getto
ponteggio laterale, ecc.); detto piano d’appoggio dovrà essere completo per
dell'autobetoniera con
Addetti alla posa delle
predalles con cintura di
Addetti al getto
del solaio con
con pompa autocarrata
parapetto di protezione
e scale di accesso
del solaio con
secchione e gru
a torre
tutta la superficie del solaio;
secchione e gru
sicurezza vincolata a torre Predalles in fase
di posizionamento - Nella realizzazione del solaio fare uso di sottopalco, rete anticaduta ovvero

Addetto alla posa delle
predalles con cintura di
cintura di sicurezza opportunamente vincolata a fune di trattenuta ancorata
sicurezza vincolata

a parti stabili.
Ponteggio esterno al fabbricato
Provvedere a segnalare e proteggere (con tavole ovvero con coperture
protettive: “funghetti”) i ferri di ripresa e comunque qualsiasi tratto di ferro
Impalcato intermedio
autopompa per il
trasporto del CLS Banchinaggio di sostegno sporgente non ripiegato. Provvedere all’applicazione del disarmante tramite
allestito in alternativa alle del solaio prima e dopo il getto
Banchinaggio di sostegno
delle predalles
cinture di sicurezza
Parapetto di protezione e di Stabilizzatori estesi Parapetto di protezione e di Impalcato intermedio pompe a bassa pressione, in modo da evitare la nebulizzazione del prodotto;
delimitazione della zona di e posizionati delimitazione della zona di allestito in alternativa alle
getto getto cinture di sicurezza
durante l’applicazione dotare il personale addetto di maschere specifiche per la
protezione delle vie respiratorie e guanti adeguati a proteggere contro il
contatto con gli oli.
Getto del calcestruzzo e vibratura In caso getto tramite autopompa, verificare preventivamente che la stessa sia
stabilizzata prima di azionare la pompa: provvedere inoltre a delimitare e
interdire la zona del getto con la pompa in azione; gli addetti al getto dovranno
essere richiamati alla massima attenzione in considerazione dei rischi connessi
con tale operazione e in particolare ai possibili (e, a quanto costa, ineliminabili)
colpi di frusta dovuti a sbandieramenti laterali della tubazione flessibile di getto.
In caso di getto tramite benna evitare di stazionare sotto la medesima quando è
sollevata, sia nella fase di caricamento della stessa che nella fase di getto;
Gru a torre

Addetto al getto
quando l’addetto alla gru ha provveduto a fare scendere la benna ad altezza
del pilastro con
Utensili a mano ( palanchini)
secchione e gru
a torre per l'esecuzione del disarmo d’uomo (da 1 mt a 1.5 mt circa), gli addetti al getto potranno avvicinarsi per
della carpenteria e del
Addetto al getto del pilastro
con pompa autocarrata
Addetto con fune
alla guida nella
banchinaggio posizionare con precisione la stessa sul punto in cui occorre gettare; l’apertura
giusta posizione
della casseratura
del pilastro Addetto alla posa della
della benna deve avvenire in modo graduale onde evitare che repentini rilasci
casseratura del pilastro

Pompa stabilizzata
Uso obbligatorio dei caschi di del carico facciano impennare il braccio della gru e oscillare pericolosamente la
per il getto del CLS protezione per il capo
Scala a mano per l'accesso
ai posti in elevazione benna; al termine dell’operazione allontanarsi prima di comunicare e/o
segnalare all’operatore addetto alla gru che può sollevare la benna. Evitare
accumuli di calcestruzzo, provvedendo alla stesa immediatamente dopo il getto.
Max 200

Banchinaggio in tubi e giunti


Ferraiolo addetto Guanti di protezione
all'esecuzione dell'armatura
per le mani
Min 080
della parete controterra su
ponnti su cavalletti in legno In caso di utilizzo di strumenti vibranti (aghi, stadie, etc.) evitare l’attivazione
Puntoni di supporto a Puntone di stabilizzazione del
Ponte su cavaletto in legno
realizzato in cantiere contrasto delle casserature ponteggio in tubi e giunti dell’organo lavoratore quando questo è fuori dal getto da vibrare; durante tale
Addetti al disarmo dei solai
operazione utilizzare guanti imbottiti in grado di assorbire le vibrazioni. Nella
realizzazione delle rampe delle scale dovrà prevedersi l’immediata posa dei
gradini; inoltre dette rampe dovranno essere sempre dotate di parapetto sul
lato prospiciente il vuoto sino all’avvenuta posa delle ringhiere definitive (o,
alternative, dovrà essere interdetto l’accesso).

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Disarmo Il disarmo delle strutture orizzontali e inclinate (archi, volte e simili) potrà
avvenire solo sotto la diretta sorveglianza del capo cantiere e solo dopo che la
Direzione dei Lavori specifica per il cemento armato ne abbia dato
l’autorizzazione. Provvedere alla ribattitura e rimozione dei chiodi rimasti su
ogni singola asse delle casseforme, all’atto dello smontaggio del cassero e prima
di depositarle a terra. Eseguire accatastamenti temporanei ma ordinati dei
materiali derivanti dalla rimozione delle armature (puntelli, travi, assi, cunei,
ganasce, etc.) in zona raggiungibile dalla gru, ai fini della loro movimentazione
ed eventuali trattamenti (pulizia, raschiatura) prima del deposito finale.
Nell’operazione di pulizia manuale delle tavole utilizzare piani di appoggio e
sistemi di fissaggio dei particolari in lavorazione tali da garantire la stabilità e il
bloccaggio del pezzo. Nell’operazione di accatastamento dei materiali (assi,
tavole, pannelli, correnti, travio, etc,) interporre ad intervalli regolari (50-70 cm)
delle traversine in legno, in modo da consentire l’agevole inserimento delle
cinghie o fasce per l’imbracatura del carico e per il suo trasporto.
RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Caduta di persone dall’alto Nella esecuzione di opere a struttura in conglomerato cementizio, quando non
si provveda alla costruzione da terra di una normale impalcatura con montanti,
prima di iniziare la erezione delle casseformi per il getto dei pilastri perimetrali,
deve essere sistemato, in corrispondenza al piano raggiunto, un regolare ponte
di sicurezza a sbalzo, avente larghezza utile di almeno m 1,20. Le armature di
sostegno del cassero per il getto della successiva soletta o della trave
perimetrale, non devono essere lasciate sporgere dal filo del fabbricato più di
cm 40 per l'affrancamento della sponda esterna del cassero medesimo. Come
sotto ponte può servire l'impalcato o ponte a sbalzo costruito in corrispondenza
al piano sottostante. In corrispondenza ai luoghi di transito o stazionamento
deve essere sistemato, all'altezza del solaio di copertura del piano terreno, un
impalcato di sicurezza (mantovana) a protezione contro la caduta di materiali
dall'alto.
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili,
deve essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il
peso degli operai e dei materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale
resistenza, devono essere adottati i necessari apprestamenti atti a garantire la
incolumità delle persone addette, disponendo a seconda dei casi, tavole sopra le
orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Caduta di materiali dall’alto Come sopra
Punture, tagli, abrasioni, ustioni I ferri d'attesa sporgenti vanno adeguatamente segnalati e protetti con nastro
colorato e/o mediante tavole legate provvisoriamente agli stessi.
Vibrazioni I lavoratori devono assicurarsi di avere le mani riscaldate prima e durante il
turno di lavoro ed effettuare esercizi e massaggi alle mani durante le pause di
lavoro in conformità alla formazione ricevuta.
Rumore Come sopra
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Autobetoniera Calcestruzzo
Utensili manuali Acciaio
Casseri
Prodotti disarmanti
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Nessuna Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistica
PRESCRIZIONI

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FASE 4 Opere di finitura SOTTOFASE 1 Tramezze


DURATA PREVISTA 4 settimane INTERFERENZE Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre
lavorazioni a condizione che queste siano realizzate in aree non interferenti
con la stessa.
SCELTE PROGETTUALI ED La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla realizzazione di tramezzature interne in laterizio o blocchi.
ORGANIZZATIVE
INSERIMENTO NEL PROGETTO LAVORAZIONI MODALITA’ ESECUTIVE
Realizzazione tramezze Si rimanda alla relazione tecnica

Addetti all'esecuzione delle


RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
murature interne su ponti Caduta di materiali dall’alto Come sopra
su cavalletti in legno
realizzati in cantiere
Rumore Come sopra
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Utensili manuali Laterizi
Malta cementizia

MAX 2000
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Ponteggi Casco
Otoprotettori
Addetto all'esecuzione delle Guanti
murature interne su telai di
ponteggio prefabbricati Indumenti ad alta visibilità
Scarpe antinfortunistica
PRESCRIZIONI Occorre evitare il deposito di materiali sui ponteggi interni; quelli consentiti e
necessari all’esecuzione dei lavori non devono raggiungere un peso tale da
rendere precaria la stabilità della struttura e dell’impalcato di lavoro su cui
Addetto aal'esecuzione delle Puntone in tubi e giunti di
tracce degli impianti su trabattello stabilizzazione del ponteggio vengono appoggiati.
e occhiali di protezione La realizzazione delle opere di tramezzatura dovrà avvenire a partire dai piani
inferiori verso i piani superiori, operando solo su un unico piano e non su più
piani in contemporanea.
Qualora si rendesse necessario effettuare lavorazioni in contemporanea su più
piani sovrapposti, queste potranno essere realizzate purché avvengano in aree
non reciprocamente sovrastanti.
Il materiale minuto dovrà essere movimentato facendo ricorso ad apposito
cassonetto, nel quale riporre detto materiale; alternativamente potranno essere
movimentati pallets completi solo utilizzando apposita forca speciale con
dispositivo di trattenuta e bilanciamento del carico.

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FASE 4 Finiture SOTTOFASE 2 Serramenti


DURATA PREVISTA 3 settimane INTERFERENZE Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre
lavorazioni a condizione che queste siano realizzate in aree non interferenti
con la stessa.
SCELTE PROGETTUALI ED La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte allo posa degli elementi di controtelaio necessari al fissaggio dei serramenti, sia interni che esterni, ed il posizionamento degli stessi.
ORGANIZZATIVE
INSERIMENTO NEL PROGETTO LAVORAZIONI MODALITA’ ESECUTIVE
Installazione falsi telai Si rimanda alla relazione tecnica
Installazione serramenti Si rimanda alla relazione tecnica
RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Caduta di persone dall’alto Nelle operazioni di ricezione del carico su ponteggi o castelli, utilizzare bastoni
muniti di uncini, evitando accuratamente di sporgersi oltre le protezioni.
Caduta di materiali dall’alto Come sopra
Rumore Come sopra
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Utensili manuali Serramenti
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Ev. trabatelli Casco
Otoprotettori
Guanti
Indumenti ad alta visibilità
Scarpe antinfortunistica
PRESCRIZIONI Si specifica che le suddette operazioni di finitura devono essere realizzate in
primo luogo sulla parte esterna dell’edificio; in tal senso potranno essere svolti i
lavori di intonacatura e di finitura esterna delle facciate, in modo da rendere
possibile lo smantellamento dei ponteggi.
Prima dell’inizio della realizzazione dei suddetti lavori sarà indispensabile che
l’impresa esegua la verifica dei parapetti e delle opere provvisionali che
potrebbero essere presenti nella struttura.
Le suddette lavorazioni dovranno avvenire a partire dai piani inferiori verso i
piani superiori, operando solo su un unico piano e non su più piani in
contemporanea.
Qualora si rendesse necessario effettuare lavorazioni in contemporanea su più
piani sovrapposti, queste potranno essere realizzate purché avvengano in aree
non reciprocamente sovrastanti.
Verificare che nelle fasi transitorie di montaggio e smontaggio degli elementi,
siano impiegati idonei sistemi di vincolo per evitare cedimenti incontrollati.

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dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

FASE 4 Opere di finitura SOTTOFASE 3 Pavimentazione esterna


DURATA PREVISTA 2 settimane INTERFERENZE Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre
lavorazioni a condizione che queste siano realizzate in aree non interferenti
con la stessa.
SCELTE PROGETTUALI ED La presente fase prevede la finitura delle aree esterne mediante livellamento e successiva pavimentazione.
ORGANIZZATIVE
INSERIMENTO NEL PROGETTO LAVORAZIONI MODALITA’ ESECUTIVE
Livellamento e rullatura Stesura sottofondo per livellare il piano da asfaltare.
Stesura tappeto Stesura tappeto e successiva rullatura.
RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Schiacciamento Coordinare l’attività degli operatori alla guida dei mezzi meccanici con gli
operatori a terra.
Ustione Avere cura di non avvicinarsi al materiale ad alte temperature.
Intossicamento Non respirare direttamente i fumi dell’asfalto.
Chimico Prestare attenzione ad evitare il contatto diretto con l’asfalto.
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Escavatore Sottofondo
Autocarro Asfalto
Rullo compattatore
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Casco
Otoprotettori
Guanti
Indumenti ad alta visibilità
Scarpe antinfortunistica
PRESCRIZIONI Non sostare e/o posizionare mezzi e materiali nel raggio di azione dei mezzi
meccanici.

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dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

FASE 5 Impianti SOTTOFASE 1 Impianto idrico antincendio


DURATA PREVISTA 8 settimane INTERFERENZE Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre
lavorazioni a condizione che queste siano realizzate in aree non interferenti
con la stessa.
SCELTE PROGETTUALI ED La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni, atte alla realizzazione delle tubazioni di adduzione e distribuzione, nonché di tutti i sensori e le altre apparecchiature relative all’impianto idrico
ORGANIZZATIVE antincendio.
INSERIMENTO NEL PROGETTO LAVORAZIONI MODALITA’ ESECUTIVE
Posa tubazioni Si rimanda alla relazione tecnica
Realizzazione attacchi e collegamenti Si rimanda alla relazione tecnica
RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Caduta di persone dall’alto Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili,
deve essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il
peso degli operai e dei materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale
resistenza, devono essere adottati i necessari apprestamenti atti a garantire la
incolumità delle persone addette, disponendo a seconda dei casi, tavole sopra le
orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Caduta di materiali dall’alto Come sopra
Vibrazioni Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere
le mani riscaldate prima e durante il turno di lavoro ed effettuare esercizi e
massaggi alle mani durante le pause di lavoro in conformità alla formazione
ricevuta.
Rumore Come sopra
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Utensili manuali Materiale idraulico
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Ev. trabatelli Casco
Otoprotettori
Guanti
Indumenti ad alta visibilità
Scarpe antinfortunistica
PRESCRIZIONI Prima dell’inizio della realizzazione dei suddetti impianti sarà indispensabile che
l’impresa esegua la verifica degli impalcati, dei parapetti e delle opere
provvisionali che potrebbero essere presenti nella strutture.
La realizzazione dei suddetti impianti dovrà avvenire a partire dai piani inferiori
verso i piani superiori, operando solo su un unico piano e non su più piani in
contemporanea; successivamente si procederà alla realizzazione della parte
interessante l’area esterna al fabbricato.
Qualora si rendesse necessario effettuare lavorazioni in contemporanea su più
piani sovrapposti, queste potranno essere realizzate purché avvengano in aree
non reciprocamente sovrastanti.
In caso di esecuzione di operazioni di saldatura tenersi lontano da materiali
infiammabili e tenere a disposizione un estintore.
In caso di esecuzione di operazioni di saldatura posizionare schermi di
intercettazione di radiazioni tra le postazioni di lavoro e utilizzare adeguati DPI
di protezione del viso, delle mani e del corpo.
Verificare che nelle fasi transitorie di montaggio e smontaggio degli elementi
siano impiegati idonei sistemi di vincolo per evitare cedimenti incontrollati.
Per la movimentazione ai piani degli elementi radianti, in considerazione del
peso degli stessi, prevedere l’utilizzo di apparecchio di sollevamento (o, in
assenza, di eventuali ascensori o montacarichi eventualmente presenti).

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dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

FASE 5 Impianti SOTTOFASE 2 Impianto elettrico


DURATA PREVISTA 8 settimane INTERFERENZE Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre
lavorazioni a condizione che queste siano realizzate in aree non interferenti
con la stessa.
SCELTE PROGETTUALI ED La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla realizzazione delle tubazioni e delle linee di alimentazione dei suddetti impianti nonché la predisposizione dei necessari punti di utilizzo quali prese,
ORGANIZZATIVE punti luce, ecc..
INSERIMENTO NEL PROGETTO LAVORAZIONI MODALITA’ ESECUTIVE
Posa tubazioni Si rimanda alla relazione tecnica
Posa linee Si rimanda alla relazione tecnica
Posa frutti Si rimanda alla relazione tecnica
Collegamenti Si rimanda alla relazione tecnica
RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Caduta di persone dall’alto Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili,
deve essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il
peso degli operai e dei materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale
resistenza, devono essere adottati i necessari apprestamenti atti a garantire la
incolumità delle persone addette, disponendo a seconda dei casi, tavole sopra le
orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Caduta di materiali dall’alto Come sopra
Elettrocuzione Requisiti fondamentali. Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le
installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e posti
in opera secondo la regola d'arte. I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le
installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del
Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte.
Vibrazioni Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere
le mani riscaldate prima e durante il turno di lavoro ed effettuare esercizi e
massaggi alle mani durante le pause di lavoro in conformità alla formazione
ricevuta.
Rumore Come sopra
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Utensili manuali Materiale elettrico
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Ev. trabatelli Casco
Otoprotettori
Guanti
Indumenti ad alta visibilità
Scarpe antinfortunistica
PRESCRIZIONI Prima dell’inizio della realizzazione dei suddetti impianti sarà indispensabile che
l’impresa esegua la verifica degli impalcati, dei parapetti e delle opere
provvisionali che potrebbero essere presenti nella strutture.
La realizzazione dei suddetti impianti dovrà avvenire a partire dai piani inferiori
verso i piani superiori, operando solo su un unico piano e non su più piani in
contemporanea; successivamente si procederà alla realizzazione della parte
interessante l’area esterna al fabbricato.
Qualora si rendesse necessario effettuare lavorazioni in esterno su più piani
sovrapposti, queste potranno essere realizzate purché avvengano in aree non
reciprocamente sovrastanti.

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dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

FASE 6 Rimozione cantiere


SOTTOFASE 1 Pulizia e rimozione area di cantiere
DURATA PREVISTA INTERFERENZE
1 settimana Non sono previste altre attività in contemporanea.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE
Al termine delle lavorazioni, il cantiere sarà smobilitato e tutte le aree ripristinate.
LAVORAZIONI MODALITÀ ESECUTIVE
Rimozione baraccamenti, segnaletica e recinzioni Caricare il materiale sugli autocarri e sgomberare
l’area di cantiere.
Pulizia Sistemare le aree in modo da restituirle al loro
stato originale.
RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Schiacciamento Coordinare l’attività degli operatori alla guida dei
mezzi meccanici con gli operatori a terra.
Caduta di materiale dall’alto Utilizzare sempre il casco protettivo e attenersi
alle indicazioni del coordinatore nel momento del
carico del materiale sugli autocarri.
Taglio Durante le fasi di taglio, utilizzare sempre
indumenti antitaglio.
MEZZI D’OPERA MATERIALI
Autocarro Nessuno
Utensili manuali
OPERE PROVVISIONALI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Nessuna Casco
Indumenti ad alta visibilità
Guanti
Scarpe antinfortunistica

9 Interferenze tra le lavo razio ni


(punto 2.1.2, lettera f, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Le interferenze tra le lavorazioni sono evidenziate per ogni singolo caso nelle
schede precedenti, nelle quali sono riportate le prescrizioni da adempiere per evitare
tali problemi.

10 Mo dalità o rganizzative della coo perazio ne e del


coo rdinamento
(punto 2.1.2, lettera g, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Le azioni di coordinamento, tra le diverse imprese impegnate nella
realizzazione dell’opera, avviene principalmente per mezzo di riunioni, appositamente
indette, alle quali parteciperanno, oltre al Coordinatore per la Sicurezza in fase di
Esecuzione, i diversi Datori di Lavoro e/o Responsabili di Cantiere, nonché gli eventuali
Lavoratori Autonomi presenti.
In particolare specifiche riunioni di coordinamento saranno promosse dal
Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione nei seguenti casi:
1. prima dell’inizio dell’opera;
2. nel momento di affidamento di parte dei lavori a imprese o lavoratori autonomi
(subappaltatori), prima del loro accesso al cantiere;
3. prima dell’inizio di lavorazioni che presentano un elevato impatto nella
gestione della sicurezza in cantiere (per estensione o complessità);
4. prima dell’attuazione di varianti al progetto dell’opera.

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Demolizione delle strutture esistenti e progressiva ricostruzione
dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta
Nel corso dell’attività di sorveglianza in cantiere, il Coordinatore per
l’Esecuzione, può esercitare il coordinamento e la cooperazione tra le imprese anche
attraverso accordi presi direttamente sul campo, tra i diversi soggetti, nel corso dello
sviluppo delle lavorazioni.
Le azioni di coordinamento saranno principalmente volte a regolamentare
l’utilizzo comune di impianti, apprestamenti, istallazioni, macchine ed attrezzature. I
contenuti delle azioni di coordinamento saranno trascritti in verbali che, sottoscritti a
tutti i partecipanti, saranno trasmessi in copia agli stessi.

11 Identificazio ne delle fasi c ritic he per le quali è


nec essaria la presenza del C . S. E.
Le fasi precedentemente illustrate non prevedono operazioni particolarmente
critiche, per le quali sia obbligatoria la presenza del coordinatore. Sarà però compito
dell’impresa avvertire il C.S.E. ogniqualvolta si passi da una fase a quella successiva e in
ogni caso di variazione dei programmi prefissati.

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PARTE QUARTA – ORGANIZZAZIONE LAVORI


12 Gestio ne delle emergenze
Secondo i disposti del D.Lgs. 81/2008, l’Impresa Esecutrice dei lavori dovrà
dotarsi di un Piano che definisca le modalità con cui affrontare le possibili situazioni di
emergenza che potranno verificarsi in cantiere. L’impresa mescitrice dei lavori dovrà
provvedere affinché in cantiere sia presente personale, adeguatamente formato,
preposto alla gestione delle situazioni di emergenza sanitaria ed antincendio.
I numeri telefonici delle strutture previste sul territorio per la gestione degli
stati di emergenza sono riportati nella tabella che segue.

SOCCORSO
Pronto soccorso c/o Ospedale 0165 5431 118
Viale Ginevra,
11100 AOSTA
Vigili del fuoco Loc. Grand Chemin, 0165 44444 115
11020 Saint-Christophe (AO)
Protezione civile Loc. Aeroporto, 0165 238222
11020 Saint-Christophe (AO)

FORZE DELL’ORDINE
Carabinieri 0165 2331 112
Polizia di stato 0165 279111 113
Polizia locale 0165 238238

SERVIZI
DEVAL 0165 32866
ITALGAS 800 900 999

INTEGRAZIONI

È consigliabile l’affissione della presente tabella in più punti del cantiere, in


modo che essa sia prontamente utilizzabile qualora ve ne sia bisogno.

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12.1 Procedure di emergenza

CHI AVVISARE IN
EVENTO PROCEDURA ENTE DA CONTATTARE
CANTIERE
TERREMOTO P1 SQUADRA DI EMERGENZA 115
ALLAGAMENTO P2 SQUADRA DI EMERGENZA 115
INCENDIO P3 SQUADRA DI EMERGENZA 115
CROLLO O CEDIMENTO
P4 RESPONSABILE DI CANTIERE 115
STRUTTURALE
SPANDIMENTO SOSTANZE
P5 RESPONSABILE DI CANTIERE 115
CHIMICHE
PERDITE DI GAS P6 RESPONSABILE DI CANTIERE 115
GESTORE DELL’IMPIANTO
ROTTURA FOGNATURE P7 RESPONSABILE DI CANTIERE
IDRICO / AUTOSPURGO
ROTTURA CAVI TELEFONICI P8 RESPONSABILE DI CANTIERE GESTORE TELEFONO
ROTTURA FIBRE OTTICHE P9 RESPONSABILE DI CANTIERE GESTORE FIBRE OTTICHE
RINVENIMENTO MATERIALI
P10 RESPONSABILE DI CANTIERE DIRETTORE LAVORI
CONTENENTI AMIANTO
INTERRUZIONE ENERGIA AZIENDA ENERGIA
P11 RESPONSABILE DI CANTIERE
ELETTRICA ESTERNA ELETTRICA
MALFUNZIONAMENTI P12 RESPONSABILE DI CANTIERE GESTORE DELL’IMPIANTO
SQUADRA DI EMERGENZA E
INFORTUNIO / MALORE P13 118
RESPONSABILE DI CANTIERE

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P1 TERREMOTO

PER TUTTI I PRESENTI IN CANTIERE SE VENGONO PERCEPITE SCOSSE

SE SI È ALL’INTERNO DI UN EDIFICIO:
 USCIRE;
 SEGUIRE IL PERCORSO DI ESODO INDICATO NELLA PLANIMETRIA;
 SE GLI ALTRI OCCUPANTI SONO IN DIFFICOLTÀ AIUTARLI AD USCIRE;
 EVITARE DI CORRERE E GRIDARE;
 ALLONTANARSI DAGLI EDIFICI E DALLE LINEE ELETTRICHE AEREE RESTANDO IN
ATTESA CHE L'EVENTO VENGA A CESSARE.

SE NON È POSSIBILE USCIRE:


 NON SOSTARE AL CENTRO DEGLI AMBIENTI E RIPARARSI VICINO ALLE PARETI
PERIMETRALI OD IN AREE D'ANGOLO ED ATTENDERE CHE L'EVENTO VENGA A
CESSARE;
 PRIMA DI ABBANDONARE LO STABILE ACCERTARSI SE LE VIE DI ESODO SONO
INTEGRE E FRUIBILI, ALTRIMENTI ATTENDERE L'ARRIVO DEI SOCCORSI ESTERNI;
 SE LO STABILE È STATO DANNEGGIATO RIMANERE IN ATTESA DI SOCCORSI

SQUADRA DI EMERGENZA:
 PRIMA DI ABBANDONARE IL FABBRICATO, CHIUDERE L'ALIMENTAZIONE DEL GAS,
LE ALIMENTAZIONI IDRICHE E QUELLE ELETTRICHE AZIONANDO GLI APPOSITI
DISPOSITIVI UBICATI IN POSIZIONE SEGNALATA.
 CHIAMARE IL 115

P2 ALLAGAMENTO

PER TUTTI I PRESENTI IN CANTIERE SE VIENE RILEVATA FORTE PRESENZA


DI ACQUA

SE SI È ALL’INTERNO DI UN EDIFICIO:
 AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE;
 USCIRE

SE SI È ALL’INTERNO DI UNO SCAVO O NELL’ALVEO DI UN FIUME:


 USCIRE;
 SE GLI ALTRI OCCUPANTI SONO IN DIFFICOLTÀ AIUTARLI AD USCIRE;

SQUADRA DI EMERGENZA:
 INTERROMPERE L’EROGAZIONE DI ACQUA
 DISATTIVARE L’ENERGIA ELETTRICA
 VERIFICARE SE VI SONO CAUSE VISIBILI, PERDITE D’ACQUA DA IMPIANTI O ALTRO
 CHIAMARE L’AZIENDA DEI SERVIZI PER RIPRISTINARE LE CONDIZIONI INIZIALI
 SE NON È POSSIBILE RIPRISTINARE LE CONDIZIONI INIZIALI CHIAMARE IL 115

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P3 INCENDIO

PER TUTTI I PRESENTI IN CANTIERE SE SI INDIVIDUA UN PRINCIPIO


D'INCENDIO

SE SI È ALL’INTERNO DI UN EDIFICIO:
 AVVERTIRE LA SQUADRA DI EMERGENZA
 COMUNICARE IL PROPRIO NOME, IL LUOGO ED IL TIPO DI EVENTO DANNOSO;
 APRIRE LA FINESTRA, SE ALL'INTERNO DI UN LOCALE;
 IN ATTESA DELL'ARRIVO DELLA SQUADRA DI EMERGENZA PRENDERE L'ESTINTORE
PORTATILE PIÙ VICINO E CERCARE DI SPEGNERE IL PRINCIPIO D'INCENDIO;
 SE NON SI RIESCE AD ESTINGUERE IL PRINCIPIO DI INCENDIO LASCIARE IL LOCALE
INSIEME AGLI ALTRI EVENTUALI OCCUPANTI, DIRIGENDOSI VERSO LE USCITE;
 CHIUDERE BENE LE PORTE DOPO IL PASSAGGIO;
 NON PORTARE COSE VOLUMINOSE;
 SEGUIRE IL PERCORSO DI ESODO INDICATO NELLA PLANIMETRIA;
 EVITARE DI CORRERE E DI GRIDARE;
 NON USARE ASCENSORI
 RAGGIUNGERE UN LUOGO SICURO IN ATTESA DI SUCCESSIVI ORDINI DEL
RESPONSABILE DELLA SQUADRA DI EMERGENZA.

N.B.: se c'è presenza di fumo in quantità tale da rendere difficoltosa la respirazione


camminare bassi chinandosi, proteggersi naso e bocca con un fazzoletto bagnato (se
possibile) ed orientarsi seguendo le vie di fuga indicate dalla segnaletica e dalle
lampade di emergenza. in caso di scarsa visibilità mantenere il contatto con le pareti
fino a raggiungere il luogo sicuro (il cortile dell'edificio).

SE SI È IN UN CANTIERE ALL’APERTO:
 AVVERTIRE LA SQUADRA DI EMERGENZA
 COMUNICARE IL PROPRIO NOME, IL LUOGO ED IL TIPO DI EVENTO DANNOSO;
 IN ATTESA DELL'ARRIVO DELLA SQUADRA DI EMERGENZA PRENDERE L'ESTINTORE
PORTATILE PIÙ VICINO E CERCARE DI SPEGNERE IL PRINCIPIO D'INCENDIO;
 SE NON SI RIESCE AD ESTINGUERE IL PRINCIPIO DI INCENDIO ALLONTANARSI DALLA
ZONA INTERESSATA DALL’INCENDIO;
 EVITARE DI CORRERE E DI GRIDARE;
 RAGGIUNGERE UN LUOGO SICURO IN ATTESA DI SUCCESSIVI ORDINI DEL
RESPONSABILE DELLA SQUADRA DI EMERGENZA.

SQUADRA DI EMERGENZA:
 CHIUDERE L'IMPIANTO DI VENTILAZIONE O CONDIZIONAMENTO;
 DISATTIVARE L’ENERGIA ELETTRICA;
 CHIUDERE IL GAS;
 SE NON SI RIESCE A SPEGNERE L’INCENDIO CHIAMARE IL 115

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P4 CROLLO O CEDIMENTO STRUTTURALE

PER TUTTI I PRESENTI IN CANTIERE SE VENGONO PERCEPITI


FRANAMENTI, CEDIMENTI

SE SI È ALL’INTERNO DI UN EDIFICIO:
 USCIRE
 SEGUIRE IL PERCORSO DI ESODO INDICATO NELLA PLANIMETRIA;
 SE GLI ALTRI OCCUPANTI SONO IN DIFFICOLTÀ AIUTARLI AD USCIRE;
 AVVERTIRE LA SQUADRA DI EMERGENZA
 EVITARE DI CORRERE E GRIDARE;
 ALLONTANARSI DAGLI EDIFICI E DALLE LINEE ELETTRICHE AEREE

SE NON È POSSIBILE USCIRE DALL’EDIFICIO:


 NON SOSTARE AL CENTRO DEGLI AMBIENTI E RIPARARSI VICINO ALLE PARETI
PERIMETRALI OD IN AREE D'ANGOLO;
 PRIMA DI ABBANDONARE LO STABILE ACCERTARSI SE LE VIE DI ESODO SONO
INTEGRE E FRUIBILI, ALTRIMENTI ATTENDERE L'ARRIVO DEI SOCCORSI ESTERNI;

SE SI È ALL’INTERNO DI UNO SCAVO:


 AL MINIMO DUBBIO DI CEDIMENTO USCIRE DALLO SCAVO
 ALLONTANARSI DAL BORDO DELLO SCAVO

SQUADRA DI EMERGENZA:
 DELIMITARE LA ZONA INTERESSATA E AVVISARE LA DIREZIONE LAVORI.
 IN CASO DI NECESSITÀ CHIAMARE IL 115

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P5 SPANDIMENTO DI SOSTANZE CHIMICHE

PER TUTTI I PRESENTI IN CANTIERE SE VIENE RILEVATO SVERSAMENTO

 AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE;


 ALLONTANARSI DALLA ZONA DI SVERSAMENTO

SQUADRA DI EMERGENZA:
 DELIMITARE LA ZONA DI SVERSAMENTO
 IN CASO DI MODESTE QUANTITÀ SEGUIRE LE INDICAZIONI RIPORTATE SULLA
SCHEDA DI SICUREZZA
 UTILIZZARE I DPI PREVISTI
 IN CASO DI QUANTITÀ NOTEVOLI O PER PARTICOLARI SOSTANZE PREVEDERE
L’EVACUAZIONE DEL CANTIERE E CHIAMARE IL 115

P6 PERDITE DI GAS

PER TUTTI I PRESENTI IN CANTIERE SE VIENE RILEVATA PRESENZA DI GAS

 AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE;


 SE POSSIBILE CHIUDERE LE VALVOLE PRESENTI NELLE VICINANZE;
 APRIRE LE FINESTRE;
 USCIRE

SQUADRA DI EMERGENZA:
 CHIUDERE IL GAS;
 CHIUDERE L'IMPIANTO DI VENTILAZIONE O CONDIZIONAMENTO;
 DISATTIVARE L’ENERGIA ELETTRICA;
 CHIAMARE IL 115

P7 ROTTURA FOGNATURE
P8 ROTTURA CAVI TELEFONICI
P9 ROTTURA FIBRE OTTICHE

PER TUTTI I PRESENTI IN CANTIERE SE SI ROMPE UNA TUBAZIONE

 AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE;

SQUADRA DI EMERGENZA:
 DELIMITARE L’AREA;
 AVVISARE LA SOCIETÀ DI SERVIZI INTERESSATA

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P10 RINVENIMENTO MATERIALI CONTENENTI AMIANTO

PER TUTTI I PRESENTI IN CANTIERE SE VENGONO RILEVATI MATERIALI


POTENZIALMENTE CONTENENTI AMIANTO

 AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE;

RESPONSABILE DI CANTIERE:
 SOSPENSIONE MOMENTANEA DEI LAVORI
 ISOLAMENTO DELL’AREA E INSTALLAZIONE DI BARRIERE TEMPORANEE;
 AFFISSIONE DI AVVISI DI PERICOLO PER EVITARE L’ACCESSO ALL’AREA
 CONTATTARE LA DL;
 CONTATTARE DITTA SPECIALIZZATA PER IL TRATTAMENTO

P11 INTERRUZIONE ENERGIA ELETTRICA

PER TUTTI I PRESENTI IN CANTIERE IN CASO DI BLACK-OUT

 MUOVERSI LENTAMENTE, NON CORRERE E NON GRIDARE;


 SE SONO PRESENTI LE LUCI DI EMERGENZA SEGUIRLE E USCIRE;
 ATTENDERE LE INDICAZIONI DELLA SQUADRA DI EMERGENZA;

SQUADRA DI EMERGENZA:
 VERIFICARE IL QUADRO ELETTRICO E RIPRISTINARE LE CONDIZIONI INIZIALI;
 IN CASO DI BLACK-OUT AVVISARE GLI ADDETTI ALL’INTERNO DELL’EDIFICIO DI
MANTENERE LA CALMA E ATTENDERE ISTRUZIONI

P12 MALFUNZIONAMENTI

PER TUTTI I PRESENTI IN CANTIERE IN CASO DI MALFUNZIONAMENTI

 AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE;


 NON CERCARE DI RISOLVERE DA SÈ IL PROBLEMA
 ATTENDERE ISTRUZIONI

SQUADRA DI EMERGENZA:
 CONTATTARE L’AZIENDA DI SERVIZI INTERESSATA

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P13 INFORTUNIO / MALORE

PER TUTTI I PRESENTI IN CANTIERE IN CASO DI INFORTUNIO O MALORE

 AVVISARE L’ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO E IL RESPONSABILE DI CANTIERE


 SE ENTRO POCHI MINUTI NON INTERVIENE NESSUNO CHIAMARE IL 118

NELL’ATTESA DELLA SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO:


 ATTENERSI ALLE INDICAZIONI DELLA SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO
 NON SPOSTARE L’INFORTUNATO SE POSSIBILE
 INDIVIDUARE RESPIRAZIONE, POLSO E LESIONI
 SE L’INFORTUNATO È IN ARRESTO CARDIO-RESPIRATORIO, NON RESPIRA, È
INCOSCIENTE, SANGUINA MOLTO, È CADUTO O HA SUBITO UN TRAUMA, È IN
STATO CONFUSIONALE CHIAMARE IL 118
 ASSISTERE LA PERSONA FINO ALL’ARRIVO DEI SOCCORSI;
 ATTENDERE ISTRUZIONI

SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO:


 CHIAMARE IL 118;
 MANOVRE DI PRIMO INTERVENTO;
 INFORMARE I SOCCORRITORI

13 A biti da lavo ro e dis positivi di protezio ne


individuale
Tutti i lavoratori devono risultare equipaggiati, in dotazione personale, di
abbigliamento da lavoro, calzature di sicurezza, guanti ed elmetti. In cantiere dovranno
essere disponibili occhiali o visiere, maschere, otoprotettori (cuffie o tappi per uso
personale) contro il rumore, imbracature di sicurezza, complete di funi di trattenuta, e
quanto altro si rendesse necessario in relazione ad eventuali rischi specifici attinenti la
particolarità del lavoro.
Per quanto attiene la scelta dei Dispositivi di Protezione Individuale nelle
Schede di Valutazione vengono fornite alcune indicazioni circa i Dispositivi di
Protezione Individuale da impiegare in funzione dei pericoli, o situazioni pericolose,
concretizzate nel corso delle lavorazioni.

14 Direzio ne, so rveglianza e verifica del cantie re


L’organizzazione del lavoro e della sicurezza è articolata in diversi momenti di
responsabilizzazione e di formazione dei vari soggetti interessati al processo
produttivo così che a fianco di chi esercisce l’attività, in ogni fase produttiva, vi sono
anche le figure di coloro che dirigono e di coloro che sorvegliano (preposti).

14.1 Titolare dell’Impresa


1. deve predisporre il Piano Operativo di Sicurezza per il cantiere in oggetto;
2. deve disporre che siano attuate le misure di sicurezza relative all’igiene ed
all’ambiente di lavoro in modo che siano assicurati i requisiti richiesti dalle
vigenti legislazioni e dalle più aggiornate norme tecniche, mettendo a
disposizione i necessari mezzi;
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Demolizione delle strutture esistenti e progressiva ricostruzione
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3. deve rendere edotti ed aggiornati i dirigenti, i preposti ed i lavoratori,
nell’ambito delle rispettive competenze, sulle esigenze della sicurezza aziendale
e sulle normative di attuazione, con riferimento alle disposizioni di legge e
tecniche in materia.

14.2 Soggetti che dirigono


1. devono programmare le misure di sicurezza relative all’igiene e sicurezza
dell’ambiente di lavoro;
2. devono illustrare ai preposti i contenuti di quanto programmato rendendoli
edotti dei sistemi di protezione previsti sia collettivi che individuali in relazione
ai rischi specifici cui sono esposti i lavoratori;
3. devono rendere edotte le ditte appaltatrici ed subappaltatrici sui contenuti di
quanto programmato e sui sistemi di protezione previsti;
4. devono rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti e portare
a loro conoscenza le norme essenziali di prevenzione;
5. devono mettere a disposizione dei lavoratori i mezzi di protezione e disporre
che i singoli lavoratori osservino le norme di sicurezza;
6. devono verificare ed esigere che siano rispettate le disposizioni di legge e le
misure programmate ai fini della sicurezza collettiva ed individuale;
7. devono predisporre affinché gli ambienti. Gli impianti, i mezzi tecnici ed i
dispositivi di sicurezza siano mantenuti in buona condizione, provvedendo a far
effettuare le verifiche ed i controlli previsti.

14.3 Soggetti che sovrintendono


1. devono attuare tutte le misure previste dal presente Piano di Sicurezza e di
Coordinamento;
2. devono esigere che i lavoratori osservino le norme di sicurezza e facciano uso
dei Dispositivi di Protezione Individuale;
3. devono aggiornare i lavoratori sulle norme essenziali di sicurezza relative ai
rischi specifici cui sono esposti.

15 Dis po sizio ni per l’attuazio ne della co nsultazio ne


preventiva dei rappresentanti dei lavo rato ri per
la sic urezza
L’attività di informazione e formazione di cui trattasi può essere distinta in
generale in due fasi a seconda dei contenuti trattati e delle figure coinvolte nella
gestione della salute e sicurezza dei lavoratori, esse vengono di seguito analizzate.

15.1 Consultazione
Si tratta di un importante istituto relazionale che, coinvolgendo direttamente il
Datore di Lavoro ed i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, permette la
consultazione dei Lavoratori, per mezzo dei loro rappresentanti, sul contenuto del
Piano di Sicurezza e di Coordinamento.
I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, ricevendo i necessari
chiarimenti sui contenuti dei Piani sopra citati, possono contribuire all’individuazione
di possibili forme di rischio in funzione delle eventuali particolarità soggettive dei
lavoratori esposti ed alla proposta di possibili soluzioni per determinati problemi.

B160_E_PSC1_PSC_00.doc Pagina 61 di 66
Demolizione delle strutture esistenti e progressiva ricostruzione
dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta
I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza devono essere consultati
preventivamente per ogni modifica significativa da apportare al Piano di Sicurezza e
Coordinamento ed al Piano Generale di Sicurezza.

15.2 Informazione e formazione


L’informazione e la formazione dei Lavoratori risultano due punti fondamentali
per il raggiungimento di elevati gradi di prevenzione e protezione dai rischi negli
ambienti di lavoro.
Le informazioni riguardanti i rischi esistenti legati alla specifica attività o
mansione svolta da ciascun Lavoratore, e quelli relativi all’impresa in generale, con le
singole misure per il loro controllo, si intendono patrimonio acquisito delle varie
Imprese operanti nel cantiere che, per quanto disposto nell’ambito del D.Lgs. 81/2008,
devono provvedere alla necessaria formazione ai diversi livelli.
L’attività di informazione e formazione di cui si vuole trattare specificatamente
in questa sede, è rivolta alle particolari problematiche in ordine alla sicurezza ed alla
organizzazione del cantiere in argomento. Dal punto di vista operativo per le attività di
informazione-formazione si ipotizza l’erogazione in occasione dell’inizio delle
operazioni lavorative.

15.3 Modalità di erogazione


L’informazione e la formazione dei lavoratori avviene nel corso dell’orario di
lavoro senza comportare oneri economici a carico dei lavoratori stessi. L’attività viene
organizzata e gestita dall’Impresa esecutrice, che cura il necessario coordinamento e si
assume tutti gli oneri conseguenti.
Il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione fornisce il proprio
contributo tecnico-consultivo per l’effettuazione della formazione, e verifica
l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di assicurare il
coordinamento tra i diversi rappresentanti per la sicurezza.
Al responsabile dell’impresa interessata dall’attività di informazione e
formazione viene lasciato l’onere della gestione della documentazione a corredo, che
costituisce evidenza oggettiva dello svolgimento della medesima (avvenute
consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, elenco dei nominativi
dei lavoratori partecipanti alle formazioni e relative mansioni, argomenti trattati,
nominativi del personale docente, copia della documentazione fornita ai partecipanti
che deve essere resa disponibile per la consultazione in cantiere, ecc.); tale
documentazione deve essere trasmessa al coordinatore della sicurezza in fase di
esecuzione.
Nell’ambito delle attività sopra menzionate, l’Impresa può organizzare Riunioni
Periodiche di Sicurezza.

16 Costi della sic urezza


I costi della sicurezza sono stimati pari a 70.000,00 €, meglio esplicitati
nell’analisi dei costi della sicurezza allegata.

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Demolizione delle strutture esistenti e progressiva ricostruzione
dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

PARTE QUINTA – ALLEGATI


17 A llegato 1 – A nalisi Dei Costi Della Sic urezza

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Prezzo unitario Quantità Prezzo totale
T01 APPRESTAMENTI PREVISTI NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
T01.A00 Realizzazione di ponteggio o incastellatura eseguiti con telai prefabbricati, pronto per l'uso e
conforme alle norme antifortunistiche vigenti, inclusi oneri di trasporto franco cantiere, di montaggio
e smontaggio, compresi gli oneri di progettazione e gli ancoraggi ai corpi di fabbrica. Sono esclusi i
piani di lavoro e i fermapiede da computarsi con le voci successive, le reti di protezione, l'impianto di
messa a terra, la segnaletica e l'illuminazione. Costo mensile computato in base al periodo di
effettivo utilizzo, oppure se l'uso è previsto per la tutta la durata del cantiere, computato in base alle
date riportate nei verbali di consegna e di ultimazione, sottoposti per accettazione al Coordinatore
della Sicurezza in fase di Esecuzione per quanto di competenza. Per i periodi di sospensione andrà
verificato l'effettivo utilizzo di concerto con il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione. La
valutazione è effettuata in proiezione verticale.

T01.A00.010 Ponteggio con telai prefabbricati - per il primo mese d'impiego


m² € 7,32 800 € 5 856,00
T01.A00.020 Ponteggio con telai prefabbricati - per ogni mese o frazione successivo al primo
m² € 0,78 1600 € 1 248,00
T01.A10 Realizzazione di ponteggio tubolare esterno eseguito con tubo-giunto, pronto per l'uso e conforme
alle norme antifortunistiche vigenti, inclusi oneri di trasporto franco cantiere, di montaggio e
smontaggio, compresi gli oneri di progettazione e gli ancoraggi ai corpi di fabbrica. Sono esclusi i
piani di lavoro e i fermapiede da computarsi con le voci successive, le reti di portezione, l'impianto di
messa a terra, la segnaletica e l'illuminazione. Costo mensile computato in base al periodo di
effettivo utilizzo, oppure se l'uso è previsto per la tutta la durata del cantiere, computato in base alle
date riportate nei verbali di consegna e di ultimazione, sottoposti per accettazione al Coordinatore
della Sicurezza in fase di Esecuzione per quanto di competenza. Per i periodi di sospensione andrà
verificato l'effettivo utilizzo di concerto con il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione.La
valutazione è effettuata in proiezione verticale.

T01.A10.010 Ponteggio tubo-giunto - per il primo mese d'impiego


m² € 9,19 200 € 1 838,00
T01.A10.020 Ponteggio tubo-giunto - per ogni mese o frazione successivo al primo
m² € 1,03 400 € 412,00
T01.A20 Realizzazione di piano di lavoro per ponteggi costituito da tavole metalliche prefabbricate, compreso
accessori, scale e tavola fermapiede. Costo mensile computato in base al periodo di effettivo utilizzo,
oppure se l'uso è previsto per la tutta la durata del cantiere, computato in base alle date riportate
nei verbali di consegna e di ultimazione, sottoposti per accettazione al Coordinatore della Sicurezza
in fase di Esecuzione per quanto di competenza. Per i periodi di sospensione andrà verificato
l'effettivo utilizzo di concerto con il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione. La valutazione
è effettuata per metro quadro di superficie effettiva calpestata.

T01.A20.010 Piano lavoro ponteggi con elementi metallici - per il primo mese d'impiego
m² € 7,32 200 € 1 464,00
T01.A20.020 Piano lavoro ponteggi con elementi metallici - per ogni mese o frazione successivo al primo

m² € 1,02 400 € 408,00


T01.A30 Realizzazione di piano di lavoro per ponteggi costituito da tavole in legno avente spessore minimo di
cm 4 e larghezza 20, comprese scale e tavola fermapiede dello spesore minimo di cm 4 a altezza cm.
20. Costo mensile computato in base al periodo di effettivo utilizzo, oppure se l'uso è previsto per la
tutta la durata del cantiere, computato in base alle date riportate nei verbali di consegna e di
ultimazione, sottoposti per accettazione al Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione per
quanto di competenza. Per i periodi di sospensione andrà verificato l'effettivo utilizzo di concerto
con il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione. La valutazione è effettuata per metro
quadro di superficie effettiva calpestata.

T01.A30.010 Piano lavoro ponteggi con tavolato - per il primo mese d'impiego
m² € 7,47 50 € 373,50
T01.A30.020 Piano lavoro ponteggi con tavolato - per ogni mese o frazione successivo al primo
m² € 1,30 100 € 130,00
T01.A45 Ponte su cavalletti
T01.A45.000 Realizzazione di ponte su cavalletti per altezze fino a m. 2,00 costituito da cavalletti in ferro e da
un piano di lavoro avente larghezza minima di 90 cm. formato da tavole in legno dello spessore
minimo di cm. 4. Valutato al metro per ogni montaggio e smontaggio.

m € 3,97 200 € 794,00


T01.B00 Parapetti in legno
T01.B00.000 Realizzazione di parapetto normale completamente in legno, realizzato con tavole verticali da
12*5, poste ad interasse di 1,00 metro, e da 3 elementi orizzontali, di cui uno fermapiede, da 12*3,
eventuali controventi, fissaggio alle strutture. Sono compresi il montaggio e lo smontaggio.

m € 7,41 50 € 370,50
T01.D20 Fornitura e posa in opera di box bagno costituito da struttura in materiale plastico autoestinguente,
pavimenti in lastre in PVC, porta esterna in materiale plastico e maniglia di sicurezza. Dotato di vaso
e lavandiino in materiale sanitario, vasca contenitrice acque reflue, base serbatoio acque chiare
contenente il disgregante chimico, pompa a membrana azionata a pedale per il risciacquo, tetto
traslucido ed altri accessori interni ed esterni, ivi comprese n. 4 pulizie al mese che prevedono
l'aspirazione dei reflui e relativo smaltimento presso depuratori autorizzati, lavaggio e pulizia del wc,
reintegro del materiale di consumo e rilascio del tagliando di avvenuta pulizia. Nel prezzo sono
compresi gli oneri, a fine cantiere, dello smontaggio e trasporto del servizio igienico nei depositi
dell'impresa nonché della pulizia dell'area di cantiere. Costo mensile computato in base al periodo di
effettivo utilizzo, oppure se l'uso è previsto per la tutta la durata del cantiere, computato in base alle
date riportate nei verbali di consegna e di ultimazione, sottoposti per accettazione al Coordinatore
della Sicurezza in fase di Esecuzione per quanto di competenza. Per i periodi di sospensione andrà
verificato l'effettivo utilizzo di concerto con il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione.
T01.D20.010 Servizi igienici - noleggio 1° mese
cad € 187,53 1 € 187,53
T01.D20.020 Servizi igienici - noleggio mesi successivi o frazione
cad € 150,65 11 € 1 657,15
T01.D32 Box di cantiere uso spogliatoio delle dimensioni minime di cm 510x200x h 246, posato su piano
opportunamente predisposto per tutta la durata del cantiere e sollevato da terra, realizzato in
prefabbricato monoblocco coibentato, costituito da struttura portante di base e di copertura
realizzati con profili zincati spessore 15/10, pareti laterali e copertura costituiti con con pannelli
sandwich grecati dello spessore minimo 40 mm, con intercapedine in poliuretano espanso,
serramenti interni ed esterni in alluminio, pavimento vinilico, impianto elettrico eseguito secondo le
norme CEI e legge 46/90 con materiali a marchio IMQ, dotato di interruttore generale differenziale
magnetotermico, punto luce incadescente a parete, presa 10A, nonchè completo di tutte le
distribuzioni impiantistiche e predisposto con idoneo gancio sul tetto per il sollevamento dall'alto.
Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per il carico e lo scarico, ogni genere di
trasporto, il posizionamento in cantiere, ogni genere di allacciamento alle reti tecnologiche, le pulizie
periodiche, lo sgombero a fine cantiere, il puntuale e scrupoloso rispetto delle normative vigenti in
materia antifortunistica nei cantieri edili ed in particolare ul D.Lgs. 81/06 e s.m.i. e quant'altro
necessario per dare il prefabbricato in efficienza per la durata del cantiere. Sono esclusi la
predisposizione del piano di posa e l'arredo dello spogliatoio che saranno valutati separatamente dal
Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione durante la stesura del PSC. La voce di prezzo
comprende inoltre la segnalazione delle aree di lavoro per tutta la durata del cantiere secondo le
vigenti normative in materia di codice della strada, le prescrizioni contenute negli elaborati
progettuali della sicurezza e le disposizioni impartite dal Coordinatore della Sicurezza in fase di
Esecuzione e dal Direttore dei Lavori, oltre agli eventuali oneri occorenti per la regolamentazione o
le interruzioni del traffico durante le operazioni lavorative. Costo mensile computato in base al
periodo di effettivo utilizzo, oppure se l'uso è previsto per la tutta la durata del cantiere, computato
in base alle date riportate nei verbali di consegna e di ultimazione, sottoposti per accettazione al
Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione per quanto di competenza. Per i periodi di
sospensione andrà verificato l'effettivo utilizzo di concerto con il Coordinatore della Sicurezza in fase
di Esecuzione.

T01.D32.010 Box di cantiere uso spogliatoio - Dimensioni esterne minime cm 510x200x246 - per il primo mese
d'impiego
cad € 412,08 1 € 412,08
T01.D32.020 Box di cantiere uso spogliatoio - Dimensioni esterne minime 510x200x h 246 - per ogni mese o
frazione di mese successivo al primo
cad € 242,44 11 € 2 666,84
T01.D35 Box di cantiere per deposito attrezzature, posato su piano opportunamente predisposto per tutta la
durata del cantiere e sollevato da terra, realizzato in prefabbricato monoblocco, costituito da
struttura portante di base e di copertura realizzati con profili zincati spessore 15/10, pareti laterali e
copertura costituiti con pannelli grecati dello spessore minimo 40 mm, impianto elettrico eseguito
secondo le norme CEI e legge 46/90 con materiali a marchio IMQ, dotato di interruttore generale
differenziale magnetotermico, punto luce incadescente a parete, presa 10A, nonchè completo di
tutte le distribuzioni impiantistiche e predisposto con idoneo gancio sul tetto per il sollevamento
dall'alto. Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per il carico e lo scarico, ogni
genere di trasporto, il posizionamento in cantiere, ogni genere di allacciamento alle reti
tecnologiche, le pulizie periodiche, lo sgombero a fine cantiere, il puntuale e scrupoloso rispetto
delle normative vigenti in materia antifortunistica nei cantieri edili ed in particolare ul D.Lgs. 81/06 e
s.m.i. e quant'altro necessario per dare il prefabbricato in efficienza per la durata del cantiere. E'
esclusa la predisposizione del piano di posa che sarà valutata separatamente dal Coordinatore della
Sicurezza in fase di Progettazione durante la stesura del PSC. La voce di prezzo comprende inoltre la
segnalazione delle aree di lavoro per tutta la durata del cantiere secondo le vigenti normative in
materia di codice della strada, le prescrizioni contenute negli elaborati progettuali della sicurezza e le
disposizioni impartite dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione e dal Direttore dei
Lavori, oltre agli eventuali oneri occorenti per la regolamentazione o le interruzioni del traffico
durante le operazioni lavorative. Costo mensile computato in base al periodo di effettivo utilizzo,
oppure se l'uso è previsto per la tutta la durata del cantiere, computato in base alle date riportate
nei verbali di consegna e di ultimazione, sottoposti per accettazione al Coordinatore della Sicurezza
in fase di Esecuzione per quanto di competenza. Per i periodi di sospensione andrà verificato
l'effettivo utilizzo di concerto con il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione.

T01.D35.010 Box di cantiere per deposito attrezzature e materiali - per il primo mese d'impiego
cad € 289,69 1 € 289,69
T01.D35.020 Box di cantiere per deposito attrezzature e materiali - per ogni mese o frazione di mese successivo
al primo
cad*mese € 111,45 11 € 1 225,95
T01.E10 Realizzazione di recinzione provvisionale modulare a pannelli ad alta visibilità con maglia di
dimensioni non inferiore a mm 20 di larghezza e non inferiore a mm 50 di altezza, con irrigidimenti
nervati e paletti di sostegno composti da tubolari metallici zincati di diametro non inferiore a mm 40,
completa con blocchi di cls di base, morsetti di collegamento ed elementi cernierati per modulo
porta e terminali; dal peso totale medio non inferiore a 20 kg/mq. Nel prezzo sono compresi gli
oneri, a fine cantiere, dello smontaggio, l'allontanamento dal cantiere, la pulizia dell'area ed ogni
altro onere per dare l'opera finita.

T01.E10.000 Recinzione di cantiere con pannelli modulari


m € 4,86 30 € 145,80
T01.E20 Realizzazione di recinzione provvisionale realizzata mediante la posa di pali lignei delle dimensioni di
cm 15*15, infissi nel terreno ad interasse di metri 2,00 a cui sono inchiodate tavole orizzontali dello
spessore minimo di cm. 2,5 e larghezza cm 20. Nel prezzo sono comprese le eventuali
controventature realizzate con doppio tavolato. Nel prezzo sono compresi gli oneri, a fine cantiere,
dello smontaggio, l'allontanamento dal cantiere, la pulizia dell'area ed ogni altro onere per dare
l'opera finita.
T01.E20.000 Recinzione di cantiere con struttura e pannelli in legno
m² € 19,77 200 € 3 954,00
T01.E30 Posa di rete in polietilene ad alta densità di peso non inferiore a 220 gr/mq indeformabile di color
arancio brillante o verde a maglie ovoidali, resistenza a trazione non inferiore a 1100 kg/m da
addossare a recinzioni. Nel prezzo sono compresi gli oneri, a fine cantiere, dello smontaggio,
l'allontanamento dal cantiere, la pulizia dell'area ed ogni altro onere per dare l'opera finita.

T01.E30.000 Posa di rete in polietilene


m² € 1,96 200 € 392,00
T01.E35 Realizzazione di delimitazione di area di lavoro con nastro segnaletico sostenuto da paletti in ferro
del diametro 16 mm, della lunghezza fino a mt 2,00 infissi nel terreno ad una distanza non superiore
a m 2,00 e completi di tappi copriferro. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il mantenimento in
efficienza per tutta la durata dei lavori, lo smontaggio, l'allontanamento dal cantiere, la pulizia
dell'area ed ogni altro onere per dare l'opera finita.

T01.E35.000 Delimitazioni di aree con nastro segnaletico e picchetti in ferro


m € 1,60 400 € 640,00
T04 MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA
T04.A10 Costo di utilizzo per mese o frazione, per la sicurezza dei lavoratori, di segnale in lamiera metallica
da impiegare all'interno e/o all'esterno del cantiere, indicante divieti, avvertimenti, prescrizioni ed
ancora segnali di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, di salvataggio o di soccorso, indicante varie
raffigurazioni previste dalla vigente normativa. Sono compresi: il carico, lo scarico ed ogni onere di
trasporto, il posizionamento in opera; l'uso per la durata della fase di lavoro che lo richiede al fine di
garantire la sicurezza dei lavoratori; tutte le attività di controllo, verifica e manutenzione per tutto il
periodo di utilizzo; l'allontanamento a fine fase lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per
l'utilizzo temporaneo del cartello che è e resta di proprietà dell'impresa.

T04.A10.070 Cartello di forma triangolare di lato 60 cm., rifrangenza classe II, per il primo mese o frazione.

cad € 4,26 2 € 8,52


T04.A10.080 Cartello di forma triangolare di lato 60 cm., rifrangenza classe II, nel caso di periodi superiori a 30
giorni, per ogni mese in più o frazione.
cad € 1,54 22 € 33,88
T04.A20 Costo di utilizzo per mese o frazione, per la sicurezza dei lavoratori, di segnale in lamiera metallica
da impiegare all'interno e/o all'esterno del cantiere, indicante divieti, avvertimenti, prescrizioni ed
ancora segnali di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, di salvataggio o di soccorso, indicante varie
raffigurazioni previste dalla vigente normativa. Sono compresi: il carico, lo scarico ed ogni onere di
trasporto, il posizionamento in opera; l'uso per la durata della fase di lavoro che lo richiede al fine di
garantire la sicurezza dei lavoratori; tutte le attività di controllo, verifica e manutenzione per tutto il
periodo di utilizzo; l'allontanamento a fine fase lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per
l'utilizzo temporaneo del cartello che è e resta di proprietà dell'impresa.

T04.A20.050 Cartello di forma circolare di diametro 60 cm., rifrangenza classe II, per il primo mese o frazione.

cad € 6,94 2 € 13,88


T04.A20.060 Cartello di forma circolare di diametro 60 cm., rifrangenza classe II, nel caso di periodi superiori a
30 giorni, per ogni mese in più o frazione.
cad € 2,60 22 € 57,20
T04.A30 Costo di utilizzo per mese o frazione, per la sicurezza dei lavoratori, di segnale in lamiera metallica
da impiegare all'interno e/o all'esterno del cantiere, indicante divieti, avvertimenti, prescrizioni ed
ancora segnali di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, di salvataggio o di soccorso, indicante varie
raffigurazioni previste dalla vigente normativa. Sono compresi: il carico, lo scarico ed ogni onere di
trasporto, il posizionamento in opera; l'uso per la durata della fase di lavoro che lo richiede al fine di
garantire la sicurezza dei lavoratori; tutte le attività di controllo, verifica e manutenzione per tutto il
periodo di utilizzo; l'allontanamento a fine fase lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per
l'utilizzo temporaneo del cartello che è e resta di proprietà dell'impresa.

T04.A30.010 Cartello di forma rettangolare di dimensioni 90x135 cm., rifrangenza classe I, per il primo mese o
frazione.
cad € 14,57 4 € 58,28
T04.A30.020 Cartello di forma rettangolare di dimensioni 90x135 cm., rifrangenza classe I, nel caso di periodi
superiori a 30 giorni, per ogni mese in più o frazione.
cad € 10,23 44 € 450,12
T04.A40 Costo di utilizzo per mese o frazione, per la sicurezza dei lavoratori, di sostegni e supporti per la posa
della segnaletica con innesto a sezione circolare da mm.48, da impiegare all'interno e/o all'esterno
del cantiere. Sono compresi: il carico, lo scarico ed ogni onere di trasporto, il posizionamento in
opera; l'uso per la durata della fase di lavoro che lo richiede al fine di garantire la sicurezza dei
lavoratori; tutte le attività di controllo, verifica e manutenzione per tutto il periodo di utilizzo;
l'allontanamento a fine fase lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo
temporaneo dei sostegni che sono e restano di proprietà dell'impresa.

T04.A40.030 Paletto zincato con sistema antirotazione per il sostegno della segnaletica di sicurezza, diametro
del palo pari a 48 mm. e altezza fino a m. 2, per il primo mese o frazione.
cad € 3,78 2 € 7,56
T04.A40.040 Paletto zincato con sistema antirotazione per il sostegno della segnaletica di sicurezza, diametro
del palo pari a 48 mm. e altezza fino a m. 2, nel caso di periodi superiori a 30 giorni, per ogni mese
in più o frazione.
cad € 1,07 22 € 23,54
T04.A40.050 Cavalletto in profilato di acciaio, con asta richiudibile, per segnale circolare, per il primo mese o
frazione.
cad € 4,11 4 € 16,44
T04.A40.060 Cavalletto in profilato di acciaio, con asta richiudibile, per segnale circolare, nel caso di periodi
superiori a 30 giorni, per ogni mese in più o frazione.
cad € 1,40 44 € 61,60
T04.A40.090 Sacchetto di zavorra per stabilizzare supporti mobili (cavalletti, basi per pali, sostegni) in PVC di
colore arancio, dimensioni 60x40 cm. riempito con graniglia di peso kg. 13, per il primo mese o
frazione.
cad € 3,63 12 € 43,56
T04.A40.100 Sacchetto di zavorra per stabilizzare supporti mobili (cavalletti, basi per pali, sostegni) in PVC di
colore arancio, dimensioni 60x40 cm. riempito con graniglia di peso kg. 13, nel caso di periodi
superiori a 30 giorni, per ogni mese in più o frazione.
cad € 0,92 132 € 121,44
T04.A70 Illuminazione mobile di recinzioni, barriere o di segnali, con lampade a led di colore giallo o rosso,
anche ad intermittenza, alimentate a batteria. Sono compresi: il posizionamento in opera, tutte le
attività di controllo, verifica e manutenzione per tutto il periodo di utilizzo e la rimozione a fine fase
lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo.

T04.A70.001 Nolo per ogni mese o frazione


cad*mese € 1,46 120 € 175,20
T04.A70.002 Costo di esercizio al giorno
cad*giorno € 1,95 3600 € 7 020,00
T04.E10 Costo di utilizzo per mese o frazione, per la sicurezza dei lavoratori, di Estintore portatile a polvere
polivalente per classi di fuoco A (combustibili solidi), B (combustibili liquidi), C (combustibili gassosi),
tipo omologato secondo la normativa vigente, fornito e mantenuto nel luogo indicato dal Piano di
Sicurezza e Coordinamento. Sono compresi: il posizionamento in opera; l'uso per la durata della fase
di lavoro che lo richiede al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; tutte le attività di controllo,
verifica e manutenzione per tutto il periodo di utilizzo; l'immediata sostituzione in caso d'uso;
l'allontanamento a fine fase lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo
temporaneo dell'estintore che è e resta di proprietà dell'impresa.

T04.E10.050 Costo d’uso mensile estintore da Kg. 12 - classe 55A - 233BC, per il primo mese o frazione.

cad € 4,08 2 € 8,16


T04.E10.060 Costo d’uso mensile estintore da Kg. 12 - classe 55A - 233BC, nel caso di periodi superiori a 30
giorni, per ogni mese in più o frazione.
cad € 1,64 22 € 36,08
T04.E20 Costo di utilizzo per mese o frazione, per la sicurezza dei lavoratori, di Estintore portatile ad anidride
carbonica per classi di fuoco B (combustibili liquidi), C (combustibili gassosi), particolarmente
indicato per utilizo su apparecchiature elettriche, tipo omologato secondo la normativa vigente,
fornito e mantenuto nel luogo indicato dal Piano di Sicurezza e Coordinamento. Sono compresi: il
posizionamento in opera; l'uso per la durata della fase di lavoro che lo richiede al fine di garantire la
sicurezza dei lavoratori; tutte le attività di controllo, verifica e manutenzione per tutto il periodo di
utilizzo; l'immediata sostituzione in caso d'uso; l'allontanamento a fine fase lavoro. E' inoltre
compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo dell'estintore. Il mezzo estinguente è e
resta di proprietà dell'impresa. dell'estintore.

T04.E20.030 Costo d’uso mensile estintore portatile da Kg. 5 classe 89BC, per il primo mese o frazione.

cad € 4,31 2 € 8,62


T04.E20.040 Costo d’uso mensile estintore portatile da Kg. 5 classe 89BC, nel caso di periodi superiori a 30
giorni, per ogni mese in più o frazione.
cad € 1,87 22 € 41,14
T05 ALTRI APPRESTAMENTI
T05.A00.001 Puntellature in legno
m³ € 650,00 5 € 3 250,00
T05.A00.002 Puntelli telescopici
cad € 12,00 800 € 9 600,00
T05.B00.001 Gru a torre
cad*mese € 3 000,00 6 € 18 000,00
T05.C00.001 Cassetta di pronto soccorso
cad € 250,00 1 € 250,00
T05.D00.001 Innaffiamento antipolvere con autobotte
cad*h € 400,00 10 € 4 000,00
T05.E00.001 Messa in sicurezza cantiere
cad € 50,00 1 € 50,00
T05.E00.002 Verifica condizioni per ripresa lavori
cad € 200,00 1 € 200,00
T05.F00.001 Riunioni di coordinamento
cad*h € 50,00 40 € 2 000,00

TOTALE € 70 000,26

TOTALE ARROTONDATO € 70 000,00


Demolizione delle strutture esistenti e progressiva ricostruzione
dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

18 A llegato 2 – Cro no pro gramma

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Demolizione delle strutture esistenti e progressiva ricostruzione
dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

19 A llegato 3 – Tavole grafic he


 Planimetria generale di cantiere
 Fase: Demolizione fabbricato
 Fase: Demolizione autorimessa
 Planimetria generale di cantiere con installazione gru

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Demolizione delle strutture esistenti e progressiva ricostruzione
dei due livelli interrati delle autorimesse Garages Chambéry nel Comune di Aosta

20 Verbale di co nsultazio ne P.S.C.

20.1.1 Verbale di presa visione del Committente o del Responsabile dei lavori

Io sottoscritto ____________________ in qualità di Committente /


Responsabile dei lavori dichiaro di aver preso visione e valutato il presente piano di
sicurezza e coordinamento.

Aosta, __/__/____
_______________

20.1.2 Verbale di presa visione del Coordinatore per l’esecuzione dei lavori

Io sottoscritto Bruno Cerise in qualità di Coordinatore per l’esecuzione dei


lavori dichiaro di aver preso visione e valutato il presente piano di sicurezza e
coordinamento.

Aosta, __/__/____
_______________

20.1.3 Verbale di presa visione dei Rappresentanti per la Sicurezza

Io sottoscritto ____________________ in qualità di Rappresentante per la


Sicurezza dell’impresa ____________________ dichiaro di aver preso visione e
valutato il presente piano di sicurezza e coordinamento.

Aosta, __/__/____
_______________

Io sottoscritto ____________________ in qualità di Rappresentante per la


Sicurezza dell’impresa ____________________ dichiaro di aver preso visione e
valutato il presente piano di sicurezza e coordinamento.

Aosta, __/__/____
_______________

20.1.4 Verbale di presa visione del Direttore dei Lavori

Io sottoscritto Bruno Cerise in qualità di Direttore dei Lavori dichiaro di aver


preso visione e valutato il presente piano di sicurezza e coordinamento.

Aosta, __/__/____
_______________

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