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GIUSEPPE PARINI

Parini è un poeta “impegnato”.


- Dal punto di vista sociale perché mise a nudo i vizi e le ipocrisie della nobiltà.
- Dal punto di vista civile perché dedicò attenzione ai problemi della vita
pubblica
Giuseppe Parini nasce a Bosisio nel 1729. Frequento le scuole superiori di
Milano, entrando in contatto con le idee illuministe, di cui divenne sostenitore.
Diventa precettore (insegnante privato) delle famiglie illustri, in questo modo
conosce da vicino le abitudini della nobiltà, e ne fece oggetto della tua opera
più importante, Il giorno. Nel 1769 ottenne un incarico dal governo austriaco
di pubblico insegnamento fino all’arrivo di Napoleone.
Muore a Milano nel 1799.

LA MORTE RENDE COMUNI (Parini)


Viene pubblicato dopo la sua morte, Parini immagina la conversazione tra il
cadavere di un nobile e di un povero poeta, sepolti accanto una fossa comune.
Il nobile orgoglioso del suo rango tratta con disprezzo il poeta, affermando che
lui è superiore perché il suo il sangue lo rende intelligente, gentile, virtuoso
mentre quello del poeta e ottuso e pieno di vizi, il poeta riesce a smascherarlo
dicendo che in vita ha visto molti uomini ricchi ignoranti, mentre ha incontrato
plebei intelligenti, educati ed onesti.

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