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• BORGHESIA: fa un passo indietro: voleva un educazione gestita solo dalle famiglie o da istituti privati ecclesiastici ← ma lo Stato laico mantiene il controllo sull'intero ciclo
scolastico. ↓
Graduale decadenza degli asili aportiani
↓
DIFFUSIONE DEI KINDERGARTEN (Friedrich Frobel)
• Importanza del gioco per lo sviluppo armonioso delle facoltà del bambino: strumento educativo essenziale per:
1. Salvaguardare la spontaneità dei fanciulli,
2. Favorire l'autonomia di espressione,
3. Per la facoltà di comprensione descrizione del mondo esterno.
• OGNI STRUTTURA:
- prevedeva uno spazio esterno: contatto con la natura,
- piccola comunità,
- giochi standardizzatI per favorire l’apprendimento di concetti logico-matematici, abilità tecnocratiche.
- Atmosfera serena, allegra.
- CANTO: mezzo per educare la sensibilità dei bambini all'apprezzamento della natura e della conoscenza, la musica, la pittura rientravano nell'educazione estetica:
imprescindibili.
Alcuni giardini d'infanzia sorsero a Venezia (Adolfo Pick - Adele Levi Della Vida) → di tipo misto “Aporti-Frobel” - tutela per madri lavoratrici.
Usare il corpo e voce per imitare Riprodurre, inventare suoni e rumori anche Usare e creare strumenti per produrre Sperimentare diverse forme di espressione
con il canto. suoni e rumori artistica
La musica è inserita solo nella sua parte legata al fare e meno al suo aspetto ri essivo del CONOSCERE.
10. Le indicazioni del 2007 e del 2012
Le nuove Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione sono emanate dopo 3 anni dalla Moratti da Fioroni 2007, obiettivi:
1. Consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato.
2. Preparare al futuro
3. Accompagnare il percorso di formazione personale
4. Centralità della persa
5. Tenere conto delle singolarità
OBIETTIVO: Formare cittadini capaci di contribuire responsabilmente alla costruzione della collettività.
NUOVO UMANESIMO= nuova alleanza tra le varie dispicipline.
GOVERNO MONTI - MINISTRO PROFUMO 2012: INDICAZIONI NAZIONALI molto simili al 2007, solo alcuni ritocchi: RUIZIONE E PRODUZIONE DI MESSAGGI →IMMAGINI,
SUONI E COLORI - si da più peso agli oggetti.
- MUSICA: Esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi, di pari dignità, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali ← tali modi che indicano un
ridimensionamento delle ipotetiche capacità attentive dei bambini in fascia d’età infantile.
2. La scuola primaria
1. Il silenzio della musica nelle leggi Casati e Coppino
LEGGE CASATI - Primo ordinamento scolastico Italia Unita (Regno di Sardegna 1859)
- OBIETTIVO: Arginare analfabetismo - Cittadino consapevole di diritti e doveri
- PUBBLICA ISTRUZIONE: 3 rami
1. Istruzione superiore
2. Classica
3. Tecnica e primaria
Le scuole potevano essere statali, comunali o private.
SCUOLA ELEMENTARE: 4 anni (2 per il grado inferiore e 2 per quello superiore) - obbligatoria e gratuita almeno per il primo biennio ( no agli 8 anni)
- AMBITI DEI PROGRAMMI insegnamento religioso, lettura, scrittura, aritmetica elementare, lingua italiana, nozioni elementari sul sistema metrico.
Primi programmi del 1860 - nessun cenno alla cultura o alla pratica musicale, solo nelle accademie, istituzioni musicali e conservatori (sorti a inizio 800 su modello francese per
formazione tecnico-esecutiva.
COPPINO: 1877 - rioridino scuola elementare (Ciclo di 5 anni + innalzamento obbligo + gratuità no a 9 anni + religione facoltativa + ed. Civica obbligatoria + niente musica.
2. Primi accenni all’educazione musicale
1885: primi accenni alla musica come esercizi di canto, attività pratica, non intellettuale, era solo uno svago per i sensi.
MINISTRO PAOLO BOSELLI: Governo Crispi 1888 - la scuola serve per 3 ni: 1. Dar vigore al corpo. 2. Penetrazione all’intelligenza e rettitudine all’animo. 3. Il canto rientra
tra gli esercizi adatti al conseguimento del primo ne legato al corpo. Tra le materie non c’è la musica, fra le esercitazioni, accanto alla ginnastica
, è menzionato il canto corale.
GABELLI: il ne della ginnastica e del canto a scuola non sia di tipo professionale ma giovano come sollievo dell’occupazione mentale, sviluppano gli organi di respirazione.
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RELAZIONE AL RE: il ministro intendeva togliere il troppo e il vano che avevano appesantito i programmi del 1888.
- 1894: le materie sulle 5 classi sono suddivise in 5 gruppi, tra le attività facoltative gurano la ginnastica , il canto e per la prima volta il disegno. ⍀ ISTRUZIONI SPECIALI: Il canto
deve entrare nella scuola non come ricreazione ma come mezzo educativo: CONTRADDIZIONE: si raccomanda ai docenti di non a aticar i bambini con il canto massi critica la
scuola italiana perché non ha segna la materia il giusto valore
PEDAGOGISTA GIOVANNI SOLI: Critiche alla formazione musicale dei maestri che trascurano l’insegnamento del canto anche perché scarsamente preparati.
3. Disegno obbligatorio, canto facoltativo
MINISTRO VITTORIO EMANUELE ORLANDO - GOVERNO GIOLITTI - 1905: programmi stesi dal losofo Francesco Orestano, seguirono la legge del 1904:
- a scuola no a 12 anni e no classi Maschili o femminili
- Elementari 4 anni + corso popolare (V e VI anno)
1905: disegno obbligatorio (soprattutto geometrico)
1923: canto obbligatorio
LAVORO MANUALE: utile a scuola perché risponde a tre nalità:
1. Da vigore al corpo
2. Penetra l’intelligenza
3. Da rettitudine d’animo
Le attività di lavoro educative si distinguono in base al sesso dei destinatari.
Nel testo si consiglia l'avvicinamento della scuola l'industria e agricoltura e del luogo ← incentivo secondo lo Stato per convincere a mandare i gli a scuola.
Tanto il canto non ancora obbligatorio, è utile per bene ci siologici, ricreativi, per l'educazione all'estetica e il mantenimento delle tradizioni italiane.
"CANTI DELLA TERRA”: in esso si trova ricco manuale: il maestro deve rendere consapevole il popolo delle tradizioni che stanno perdendosì, necessità e volontà di
formare un'identità nazionale attraverso conoscenze e lo studio dei canti della tradizione → la musica diventera quindi obbligatoria.
La prima volta si critica il canto per imitazione, non è spontaneità, ma solo cieca obbedienza. Si vuole promuovere l'autonomia di pensiero, la personale rielaborazione.
PROBLEMA: talvolta eccessivo relativismo.
7. La defascistizzazione dei programmi Washburne
1944: dimissioni BADOGLIO→ GOVERNO BONOMI: due ministri dell’istruzione: De Ruggero e Arangio Ruiz
DE RUGGERO: nomina commissione presieduta da Washburne (devoto all'attivismo di Dewey) ministeriale per elaborare nuovi programmi: costante richiamo a Conoscere e Operare.
OBIETTIVO: formare l'uomo è cittadino: nuova veste democratica. Si accenna per la prima volta in modo compiuto un'idea di educazione alla cittadinanza.
Combattere Debellare Il sapere i valori del maestro non con uiscono nell'allievo Nei programmi del ’45: canto e disegno non sono PIùnegli insegnamenti artistici
l'analfabetismo ignoranza grazie alla comunanza degli spiriti, ma attraverso tecniche ma diventano due discipline disposte in coda, con il canto all'ultimo posto. La
materiale spirituale trasmissive lettura espressiva e recitazione scompaiono
I PROGRAMMI DI CANTO SONO RIDOTTI ALL’OSSO:
- I°-II°-III°: artistici canti religiosi, patriottici, popolari, all’unisono, per imitazione. Canti all'aperto, da fermi e marciando. Cura dell'emissione della voce, crescendo e diminuendo.
Esercizi di battute delle mani nei tempi pari e dispari.
- IV°-V°: artistici canti all'unisono, a 2:03 voci, per imitazioni.cori celebri di facile esecuzione. Elementari esercizi di solfeggio cantato.
Ritorna il canto per imitazione con pillole sulla dinamica e sul ritmo, solfeggio parlato. Il canto è de nito un: "potente mezzo di educazione dell’animo”.
Non farti ridare i bambini, canto sinonimo di gentilezza. Lieve accenno al concetto di patrimonio artistico-musicale, laddove si chiede al maestro di scegliere i canti di
“evidente valore artistico”.
8. I programmi del 1955
ERMINI: Governo Scelba - primi programmi didattici per la scuola primaria della Repubblica italiana, tradizione educativa umanistica E cristiana. La religione come
fondamento e coronamento dell'opera educativa.
- INTENZIONE: Valorizzare le esperienze concrete del fanciullo "tutto intuizione, fantasia, sentimento" e bandire qualsiasi forma di insegnamento nozionistico.
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- Due cicli distinti:
1. Prime due classi
2. Ultime tre classi
OBIETTIVO: dare maggiore attenzione alle fasi della crescita e sviluppo del bambino (ricerche di Gessel e Piaget) ogni ciclo a un suo programma e si basa sul principio di sviluppo
dell'apprendimento del bambino.
- Si parte da una conoscenza globale per arrivare a quella particolare.
- CANTO CORALE: fa parte del gruppo di attività, non esistono le materie del primo ciclo "lettura, scrittura, altre attività espressive”.
I programmi di canto del ’55, come quelli di Wasbhurne, mostrano una quasi assenza totale di elementi di teoria musicale che erano invece presenti nei testi normativi del ’23.
- Presente attività di ascolto: il brano veniva ascoltato previo "raccontino biogra co aneddotico" del compositore: abbandono dell'alfabetizzazione musicale di base e di qualsiasi
riferimento elementi di teoria. ← la soluzione di eliminare teoria e ridurre attività canori e di ascolto dovettero sembrare al legislatore necessari per rendere la materia accessibile a
tutti e quindi più democratica.
- RELIGIONE: ascolto brani di musica sacra viene mantenuto ma solo per le classi del primo ciclo.
9. A trent’anni di distanza i nuovi programmi del 1985
FALCUCCI: governo Craxi - O trent'anni i programmi del ‘55 sono sostituiti dai programmi della scuola elementare:
• Interdipendenze curricolari, creazione di spazi interclasse, organizzazione di atelier Hair, laboratori, attenzione ai libri di testo, informatica.
• Nuova scuola cancellato l'immagine del fanciullo stereotipato, ora è bambino della ragione, bambino logico (pedagogia cognitivista e curricolare degli
obiettivi).
BRUNER: aprire la mente dei ragazzi: il fanciullo non è come una tabula rasa a ma un individuo che prima ancora di entrare a scuola a un bagaglio di esperienze da cui
partire.
- Ogni docente è titolare di un singolo ambito disciplinare.
- LA SCUOLA ELEMENTARE A SI PONE COME FINE LA FORMAZIONE DELL'UOMO E CITTADINO NEL QUADRO DEI PRINCIPI AFFERMATI DALLA REPUBBLICA, SONO MESSI IN
RISALTO
1. Il raccordo con le scuole materna e media
2. La collaborazione con le famiglie e le altre agenzie formative
3. COMPITO: creare convivenza democratica
4. RELIGIONE: valore storico culturale riconosciuto ma deve promuovere il rispetto verso tutti credo, potenziale educativo della creatività
5. È importante che il bambino acquisisca competenze in una pluralità di linguaggi, anche in quelli conico, musicale, corporeo: Annie attività sono
considerate componenti essenziali dell'unità educativa della persona, possono favorire l'apprendimento nell'area linguistica e logico-matematica.
I PROGRAMMI: si compongono di varie discipline tra cui EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA
• 1985: la musica non è solo canto corale, ma una dimensione ricca (1962 scuole medie, "educazione musicale”) impostazione cognitivista.
IMPORTANZA DEL PROCESSO COGNITIVO: Per la vita fanciulle per il mondo dei suoni, formato dalla natura, cultura, tecnologia. I fanciulli devono essere formati a comprendere il
fenomeno sonoro e musicale nella sua interezza, capacità di percezione della realtà acustica e fruizione del linguaggio sonoro-musicali (ascolto e produzione). IMPORTANTE
L'OPERATIVITÀ DEGLI ALUNNI.
SCELTA DEI BRANI PER L’ASCOLTO: tiene conto di maturazione psicologica, sviluppo cognitivo ma anche di musica di altri popoli (pedagogia musicale interculturale).
II° VOLUME - diviso in due parti: una per l'insegnante e una per l’allievo.
Ampia o erta di melodie e canti, profane liturgici. Crescita culturale solo dopo l'acquisizione di certe abilità. Troppa di coltà deve al fanciullo, prima è necessario l'allenamento. Il
bambino non deve imitare passivamente ma essere incoraggiato a esprimere le proprie idee musicali anche se rudimentali.
Parte per allievo: numerose melodie per fondamento alle nozioni di musica moderna e come base per il canto liturgico. Ella cura anche il canto moderno anche se quello liturgico è la
meta ultima superiore a tutte. Per lei solo gli educatori formati possono impiegare pro cuamente il metodo. Il musicista sfuggirebbe il nesso tra musica e altre aree del sapere. La
musica non può essere avulsa dal contesto.
2° anno: insegnamento notazione tradizionale e esercizi di composizione per bimbi → favorire la spontaneità.
CREAZIONE DI FRASI MUSICALI: classe libera di improvvisare me lo dia e per descrivere e drammatizzare un racconto verbale. Segnante suggerisce poi dei disegni di simmetria,
equilibrio, contrasto, melodici e ritmici. Si arriva a costruire delle conversazioni musicali di tipo melodico ritmico o tutte e due.
Insegnamento di idee generali sulla composizione. Correlazione tra musica e parole, schema 100 attivo della parola legato alla misura e alla melodia (sillaba accentata, nota più alta).
III° VOLUME - tematiche della polifonia, intervalli, accidenti, modulazioni, sincopi e me lo dia e di alto valore musicale. Libro sul canto gregoriano: nalità più alta dell'educazione
musicale per una crescita religioso-spirituale del bimbo. Nel canto liturgico la Chiesa ha incorporato il suo messaggio. La musica non educa solo il gusto ma induce i bimbi a
compiere scelte nobili.
RECEZIONE IN ITALIA: I libri di Ward sono tradotti ma poca accoglienza nei programmi: separazione analitica degli elementi non presente in Italia, assoluto rigore di Ward
inapplicabile per i docenti italiani impreparati, avrebbe portato uno sbilanciamento a favore della Chiesa.il suo metodo si di use solo nelle scuole private religiose (Lilia Giglioli).
3. L’euritmica di Jaques-Dalcroze - Vienna nel 1896
Compositore e pedagogista svizzero, ideò la ginnastica euritmica per insegnare a sentire e comprendere la musica attraverso il movimento corporeo.
- insegna solfeggio e armonia a Ginevra elaborando il suo metodo. Fu un convinto paci sta
- 1915 Fonda “l’Istituto Jacques Dalcroze” ancora attivo e muore nel 1950.
• Ritmica, solfeggio e improvvisazione: il corpo è il primo strumento musicale di cui bisogna prendere coscienza e consapevolezza. Attraverso la ginnastica ritmica
l'individuo transita da una prima percezione spazio-motoria all'ascolto cosciente della musica attraverso il corpo e la psiche.
- La musica basata solo sull'ascolto in completa, si ricercano rapporti tra motilità e istinto uditivo.
- Il didatta deve sempre partire dall’esperienza.
- No all'imitazione del docente, egli deve sensibilizzare i suoi allievi alla bellezza ma è solo con l'esperienza pratica che essi sono in grado di acquisire strumenti critici.
PROPONE LO STUDIO DI TRE MATERIE:
1. Ritmica = educazione all'ascolto approfondito di tutti gli elementi costitutivi della musica (ritmo, dinamica, fraseggio, agogica) essi devono essere rapportati alle tre grandi
categorie attorno a cui ruota la vita dell'uomo ovvero spazio, tempo, energia. La comprensione della musica si manifesta attraverso l'espressione corporea.movimenti del corpo,
andamento spaziale della melodia, durata nel tempo, carica energetica. Movimento come somma di tre componenti: energia muscolare, spazio e tem
2. Solfeggio: mai parlato ma solo cantato.
3. Improvvisazione: si esplica attraverso il movimento e la creazione estemporanea al piano di sonorità timbriche, frasi melodico ritmiche.
• I danni di un insegnamento precoce: per lui non è necessario subito il pianoforte ma meglio un'educazione ritmo attraverso il movimento.
- 1912: “La musica e il bambino” il bambino che non mostri attitudini musicali può comunque essere dotato di musicalità (doti nascoste) i suoi scritti talvolta Antonio
utopisti dove l'educazione musicale si fonde con l'educazione alla pace e la gioia dell'intera umanità.
- 1914 “La ritmica, il solfeggio e l’improvvisazione” questioni approfondite in ambito psicoterapeutico. È di cile che l'individuo abbia funzioni celebrale e corporeo in
armonico equilibrio, spesso mancanza di orientamento delle correnti nervose dovuta all'antagonismo di alcuni muscoli questo disordine produce anche un
disordine mentale, una mancanza di ducia nelle proprie forze e in noi stessi.
- No al lavoro ultra specialistico in età giovanile, immaginare è più di cile ragionare, si alla spontaneità.
RECEZIONE IN ITALIA: FEROCI CRITICHE SOPRATTUTTO VERSO LE SUE FREQUENTI DICHIARAZIONI DI INUTILITÀ DELLO STUDIO.
- LOUISA DO SEGNI-JAFFE’:: abilitata al suo metodo contribuì a far conoscere il reale pensiero del pedagogista, critica al tradizionale insegnamento della musica.
- SEIM - società italiana per l'educazione musicale: critica la frammentazione delle diverse componenti del linguaggio musicale.
- FERRARIA: agì concretamente per di ondere la didattica del pedagogista e ottiene dal ministro dell'istruzione, Benedetto croce, le facoltà di istituire corsi di ginnastica ritmica negli
istituti di musica governativi. 1920 a Milano Corso sperimentale. 1924 direttore ostile al metodo e nisce così il corso del metodo Dalcroze. Riprende poi negli anni 60.
- SIEM: contribuì molto alla di usione del metodo.
- 1998: associazione italiana jacques-Dalcroze.
4. Willems e l’ascolto.
Ha molti punti in comune con Dalcroze. Nasce in Belgio nel 1890, conservatorio di Ginevra, insegna loso a e psicologia della musica. Per lui come Dalcroze l'educazione musicale
deve rispettare la vita concreta del bimbo. La base psicologica dell'educazione musicale → valenza psicologica-a ettiva della musica per la vita dell'uomo. Ciascuno è
predisposto verso quest’arte.
- SISTEMA: ritmo me lo dia e armonia rimandano le tre natura e dell'uomo: siologica, a ettiva e mentale. Idea di fondo: stretta connessione nell'opera d'arte tra musicalità e
a ettività.
- METODO DI EDUCAZIONE MUSICALE-SCOPO: risvegliare n dall'infanzia la musicalità insita in ciascuno. Attraverso lo studio dello strumento, il canto corale, la declinazione in
campo terapeutico.
• “L’orecchio musicale” -due volumi-1940 e 1946: la musica è una forza comunicativa universale. Critiche contemporanei perché si limitano a guardare il ritmo, la melodia e
dimenticano la forza vitale. La psicologia dovrebbe aiutare l'educazione e sostenerla. Egli parte dallo sviluppo dell'attenzione uditiva. L'orecchio musicale per lui si
raggiunge in tre stadi sensorialità uditiva, ascolto a ettivo e ascolto mentale che è uguale all'intelligenza musicale.
Visione altamente democratica dell'insegnamento della musica. Il suo metodo e poco di uso nell'insegnamento in Italia ma di più in ambito terapeutico.
5. Kodàly e il canto corale - 1882 Ungheria
Musicista integrale: compositore, etnomusicologo e educatore. Si appassiona allo studio di melodie arcaiche di tradizione orale del proprio paese, visita villaggi remoti per
raccogliere i canti tradizionali. Continua le sue ricerche in ambito Ethno musicologo anche durante la guerra. Interviene sull'intero sistema di istruzione musicale nazionale,
dall'asilo all’università.
- 1945: presidente del consiglio delle arti ungherese + muore a Budapest 1967.
IL SISTEMA: altissimo valore formativo delle discipline musicali per la società intera. Questo sistema lo stato di segni è un vero linguaggio. L'acquisizione di questo signi ca una
maturazione cognitiva psicologica. La musica è di tutti, non solo per pochi eletti. Dovrebbe iniziare dai bimbi con contenuti idonei allo sviluppo cognitivo e alla maturazione
intellettuale di essi. Ogni popolo ha un suo modo di fare musica e ogni buona educazione dovrebbe partire dalla musica tradizionale, popolare dopo, quella colta. Il canto corale e
l'unico strumento posseduto da tutti, utile per iniziare. Favorisce l'a namento dell'udito e pratiche di socializzazione.
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- La scuola pubblica deve alfabetizzare tutti e il canto deve essere presente. No all'addestramento mnemonico ma all'acquisizione di un pensiero musicale guidato dal docente: saper
leggere, scrivere note, ascoltare, comprendere, riprodurre e improvvisare. Non è un metodo sono una serie di principi pedagogici. Sì al procedimento induttivo dal semplice al
complesso.
- Insegnamento calibrato lo sviluppo Psico- sico degli studenti. Anche lo studio della teoria va dal semplice al complesso.
1. PRIMA CHIRONOMIA: il docente indica i bambini le altezze delle note mediante diversi posizioni delle mani.
2. POI SOLMISAZIONE: disegnando i gradi delle scale con le sillabe → poi solfeggio e esecuzione corale di melodie Pentatonix. Da qui lo studio della musica.
LA CONSAPEVOLEZZA: percorso del primitivo ovvero spontaneità ingenua del bambino no alla consapevolezza. No all'anarchia incontrollata. La successione delle fasi di
apprendimento del linguaggio verbale simile a quello del linguaggio musicale: lettura, scrittura, dettato, orale, composizione cantata, scrittura, dettato, improvvisazione, creazione.
Guidare il bambino implica non l'annullamento della spontaneità ma solo il miglioramento delle facoltà di esprimersi.
Serie di esercizi musicali di di coltà progressiva-carattere nazionale di questi canti: vero obiezione mossa a Kodali.
6. L’Or e il fare musica - L’Or -Schulwerk Monaco 1895 - 1982
Compositore, pedagogista-didatta. Pratica musica d'insieme, che lo in uenza molto. Collabora con artisti dell'avanguardia come Kandisky, Bretch. Si arruola nell'esercito ma nel 1918
rimane ferito. Studia maestri come Monteverdi.
- 1923: Fonda a monaco un istituto per l'educazione alla ginnastica, alla ritmica, alla musica, alla danza nel 1981.
- Opera documentaria in 8 volumi- “Carl Or und Sein wrk. Documentation.
GIOVANNI PIAZZA: promotore in Italia della didattica di Or , ricostruisce la storia dell'opera pedagogica del compositore a partire dall'esperienza della Guntershule, scuola
prevalentemente femminile tra 16 e diciott'anni. Danza privilegiata rispetto alla musica. Orfeo elabora il concetto di musica elementari, accessibile ai bimbi, no una riproduzione
passiva di brani ma improvvisazione creativa in cui bimbo diventa protagonista.
Or : insieme di musica, parola e movimento e si manifesta compiutamente la pratica improvvisata di modelli musicali realizzati da Or .questi modelli consistono in esercizi di di coltà
graduale basati su scale penta toniche simili a quelle di Kodaly.
• ’30: escono i primi suoi quaderni in cui egli progetta una serie di strumenti musicali come xilofono, metà allofoni e altri strumenti a percussione come il
tamburello, legnetti sonori, sonagli, triangolo. Costruiti da Maendler e Becker-Ehmck
• 1948: una radio bavarese chiede a lui di comporre brani musicali adatti ai bimbi. 14 trasmissioni per bimbi tra 8:12 anni. Venne però meno l'aspetto del
movimento.vengono messi maggiormente in evidenza le componenti della musica.
- “Musik für Kinder” - cinque volumi dal 1950 al 54 è una raccolta che secondo piazza so re di indicazioni metodologico didattiche che spiegassero ai docenti come impostare
attività di improvvisazione creativa dei bambini. Nessun cenno al movimento.
GUNILD KEETMAN: sua collaboratrice, ripresa dell'idea originaria di Or - complesso di azioni spontanee: camminare, saltare attraverso con i bimbi sperimentano
istintivamente gli elementi primordiali della danza.
L’Or -Schulwerk di Giovanni Piazza -l'elaborazione italiana dello Schulwerk adopera di piazza non è una traduzione di Musik für Kinder, ma un lavoro originale che riprende
materiali, soprattutto strumentali e aggiunge indicazioni metodologica. Essi si incontrarono varie volte. Per piazza la creatività è intesa qui non come un fatto eccezionale
ma come facoltà di scoprire il mondo in autonomia. Il bambino deve essere stimolato a creare in prima persona a nché apprende in modo originale le caratteristiche e le
possibilità di materiali sonori, strumenti, del corpo.
- No a prodotti niti e confezionati, sì al linguaggio verbale, gesti. Anche gli strumenti possono essere usati in modo creativo.
- Giochi ritmico-timbrici, phone ematici, lastrocche, canti.
• Schulwerk: non è un metodo ma un criterio pedagogico che informa l'educazione musicale, piegata contesti e situazioni diverse. Bandire il nozionismo astratto ma avvicinare i
bambini alla musica attraverso il fare. Schulwerk vuole contribuire alla formazione generale del bambino: abilità siche, mentali, comunicative, relazionali. Interesse per la
musicoterapia.
• RUOLO-CHIAVE DELL’INSEGNANTE: no depositario di sapere tecnica ma tramite tra bambino e mondo da scoprire: insegnante-animatore
• Per Piazza la scuola dell'infanzia il terreno migliore, meglio se le attività sono a date esperti.
• La di usione del metodo in Italia; straordinario interesse: Luigi Mauro-scuola elementare anni 60 attività ispirate a Or . La prima realtà musicale a ermata interessarsi
al metodo Or fu la SIEM.
- 1978: SIMENOS - italiana di musica elementare Or -Schulwerk continuo scambio con l’ora Institute di salisburgo: molte attività per la formazione docenti.
- 2001: scuola civica musicale Carl Or (CRDM)
Secondo PIAZZA le commistioni non devono stupire poiché nella pratica educativa Orfana più che i contenuti e le strategie didattiche precise contano i presupposti:
- preminenza della prassi musicale collettiva per formazione globale della persona
- negazione astrazioni teoriche
- integrazione della musica con linguaggio, gesto, immagini, danza.
- attività per formative
- bambino = soggetto protagonista.
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