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I SEGRETI DELLA FLORITERAPIA:

GUIDA ALLA CONOSCENZA DEI FIORI DI


BACH
15/02 - 22/02 I Dodici Guaritori
01/03 I Sette Aiutanti
08/03 - 15/03 – 22/03 I 19 Assistenti

Relatrice
Dott.ssa Orietta Benelli
farmacista naturopata

Presso Associazione Culturale DEA


NATURA
Via Ungaretti 7 Russi (RA)
Per info e iscrizioni ANTONELLA 333 330
24 settembre 1886: Edward Bach nasce a Moseley, un villaggio vicino a Birmingham
in Gran Bretagna. Sin da bambino si dimostra sensibile, intuitivo, amante della
natura. Frequenta la scuola ma aiuta anche suo padre in fonderia ed è qui,
osservando le condizioni precarie di salute degli operai, che sente “la chiamata”:
decide di iscriversi alla facoltà di medicina.

1912: si laurea in medicina e ottiene l’incarico di direttore del pronto soccorso


dell’ospedale universitario di Londra. Incomincia a manifestare problemi di salute. Si
rende conto dei forti limiti della medicina ufficiale ( la penicillina verrà scoperta da
Alexander Fleming nel 1928 e somministrata per la prima volta ad un uomo nel
1941).

“Nel trattamento di una qualsiasi patologia la personalità gioca un ruolo più


importante del corpo” (Nora Weeks- Biografia di E. Bach): la stessa malattia si
manifesta anche con sintomi diversi e peculiari nei malati e lo stato emozionale
incide sulla guarigione o l’aggravamento

ALLA BASE DELLA MALATTIA ci sono:


-le caratteristiche fisiche
-il temperamento
-eventi della vita (relazioni sistemiche familiari)
LE COSTITUZIONI

CARBONICA FOSFORICA FLUORICA SULFURICA


IL TEMPERAMENTO
DIATESI O MIASMI ovvero tendenze morbose

DIATESI tendenze morbose


Si avvicina all’omeopatia e alla batteriologia.

ANTESIGNANO: precursore dei tempi!!!

Ipotizza una correlazione tra i ceppi batterici che


vivono nell’intestino umano (MICROBIOTA
INTESTINALE), tossiemia e comparsa di malattie
croniche.

Identifica sette gruppi di batteri ciascuno dei quali


viene messo in relazione a sette tipi di individui diversi
per caratteristiche fisiognomiche, tendenze morbose,
temperamento.
Crea sette nosodi: “autovaccini” preparati secondo i
principi dell’omeopatia ottenuti da prodotti patologici
diluiti e dinamizzati e sceglie ogni rimedio in base alle
caratteristiche del paziente.
1917: Bach è ricoverato d’urgenza per un’emorragia dovuta a un tumore
maligno alla milza. La prognosi di soli tre mesi di vita. Abbandona
l’ospedale e si immerge nello studio e nella ricerca: ha una missione da
compiere, cercare una cura gentile, indolore, alla portata di tutti e che
rispetti le peculiarità di ciascun individuo prima di morire.
L’amore per la sua missione lo guarisce: il tumore scompare. Ancora di
più crede fermamente nella relazione emozioni-malattia.

Vuole trovare un metodo di cura dolce, non invasivo: si dedica allo studio
delle piante, quelle più semplici.
“…l’uomo ha sempre creduto che nelle erbe dei prati, delle valli e delle
colline ci fosse il potere di curare le sue malattie.”(conferenza del 24
settembre 1936)
1929: va a vivere in campagna nel Galles e qui si
sofferma anche per ore, seduto sul prato, ad osservare
la natura, rivolgendo lo sguardo meditativo ai fiori che
rappresentano la massima espressione dell’identità e
dell’energia potenziale della pianta: l’ANIMA della
pianta stessa.
Non c’è separazione tra mondo minerale, vegetale e
animale: ogni essere è espressione della stessa energia.
L’anima della pianta, cioè il fiore, entra in vibrazione con
la sua energia pulita con la nostra anima e può
riconnetterci ad essa.
Bach amplifica queste potenzialità del fiore con il
processo di SOLARIZZAZIONE: la rugiada del
mattino, grazie ai raggi solari del nuovo giorno,
presenta il massimo delle vibrazioni energetiche.
Data la difficoltà di raccolta, Bach formula un
metodo per riprodurre questo fenomeno naturale:
in una coppa di vetro versa un quarto di litro di
acqua di sorgente o bollita, in modo che sia la più
pura possibile e sulla superficie pone, fino a
ricoprirla completamente, i petali dei fiori raccolti
in una giornata serena, lasciando poi la coppa
esposta ai raggi del sole per tre-quattro ore.
L’acqua viene filtrata e versata in un vaso di vetro
scuro con un ugual volume di brandy e chiusa
perfettamente: si ottiene così la soluzione “madre”.
1931: I primi fiori che egli identifica
sono i 12 GUARITORI.
Rappresentano le virtù insite nell’anima
immortale, qualità spirituali che la
personalità deve apprendere per il
cammino di consapevolezza.

Bach pubblica dapprima l’opera Heal


Thyself (Guarisci te stesso) e poi Free
Yourself (Libera te stesso) con le quali,
con un linguaggio semplice e
comprensibile anche ai profani in
medicina, decide di divulgare queste
scoperte per poter fornire uno
strumento di guarigione alla platea più
ampia possibile.
1933-1935 Si trasferisce in un piccolo cottage di mattoni rossi chiamato Mount Vermont, nel villaggio di
Sotwell nel Berkshire.

Scopre il metodo della bollitura e in due fasi successive altri fiori, i 7 AIUTANTI, per quelle condizioni
transitorie che ostacolano la realizzazione della propria anima:
ROCK WATER
VINE
OAK
OLIVE
GORSE
WILD OAT
HEATHER

Con l’aiuto della collaboratrice Nora Weeks individua nell’ultimo periodo le altre 19 essenze floreali,
corrispondenti ad altrettanti STATI D’ANIMO che possono influenzare la personalità allontanandola dalla
missione della propria anima e continua la sua opera di divulgazione

27 novembre 1936: Edward Bach muore nel sonno per insufficienza cardiaca. I suoi collaboratori portano
avanti la sua opera e creano le fondamenta del Bach Centre, tuttora attivo.
Possiamo suddividere i 12 guaritori in base a sei personalità (funzione alterata/virtù):

PAURA/CORAGGIO: ROCK ROSE e MIMULUS

INSICUREZZA/DETERMINAZIONE: CERATO e SCLERANTHUS

INDIFFERENZA/POTERE CREATIVO: CLEMATIS e GENTIAN

SOLITUDINE/CONDIVISIONE: WATER VIOLET e IMPATIENS

IPERSENSIBILITÀ/INTUIZIONE: AGRIMONY e CLEMATIS

COSTRIZIONE/AMORE: CHICORY e VERVAIN


PAURA/CORAGGIO

ROCK ROSE: DAL PANICO ALL’EROISMO


(HELIANTEMUM NUMMULARIUM) ELIANTEMO
HELIOS= SOLE ANTHEMOS= FIORE
NUMMULUS=MONETINA

DESCRIZIONE
È una pianta cespugliosa e ramificata
che cresce su rocce calcaree e su colline
cretacee, rupi, ghiaioni. I fiori di colore
giallo oro come il sole di cui porta il
nome sbocciano tra giugno e settembre,
di solito a coppie.
Il sole ricorda l’energia che dà vita. I
suoi petali sembrano di carta velina
stropicciata, sono molto delicati: al solo
tocco cadono a terra.
COME NE PARLA E. BACH “Rimedio di pronto soccorso per i casi
d’emergenza, quando sembra che non ci sia più speranza, In caso di
incidente, di malattia, o quando il paziente è molto spaventato o
atterrito o se le sue condizioni sono tanto serie da provocare grande
paura in quelli che gli sono intorno. Se il paziente è incosciente, gli si
può inumidire le labbra con il rimedio. Può essere necessario
aggiungere altri rimedi.”

PAROLE CHIAVE: paura estrema, terrore, blocco, paralisi, panico

FUNZIONE ALTERATA: personalità estremamente sensibile, suscettibile


a rumori, spaventi, ai quali reagisce in modo spropositato

VIRTÙ: agisce sul terzo chakra, sul plesso solare (giallo) e infonde
coraggio e determinazione. Aiuta a ritrovare la propria guida
interiore nelle situazioni in cui l’angoscia e il panico prendono il
sopravvento e fanno disperdere l’energia all’esterno. Si diventa
capaci di atti eroici.
SITUAZIONI CHE POSSONO BENEFICIARE DI
ROCK ROSE: La persona si può sentire come una
pianta “sradicata”, sente di non farcela, ha la
sensazione di morire (rafforza anche il primo
chakra), minaccia di morte, situazione di allarme,
forte angoscia percepita fisicamente come “buco
nello stomaco”, incubi terrificanti, scampato
pericolo, paura paralizzante, simpaticotonia
(ansia, tremori, ipersudorazione, tachicardia),
crampi muscolari
MIMULUS: DALLA PAURA ALLA FIDUCIA
NEL MONDO
(MIMULUS GUTTATUS) MIMOLO GIALLO
MIMULUS=MASCHERINA GUTTA=GOCCIA

DESCRIZIONE È una pianta alta circa 30 cm,


cresce vicino ai corsi d’acqua, i ruscelli, i
luoghi umidi e tende a nascondersi fra la
vegetazione circostante. Fiorisce da giugno
a settembre. I fiori gialli macchiati di rosso
ci parlano di una forza e di un coraggio
potenziali (primo chakra); ma la forma del
fiore evoca l’immagine di una maschera di
paura, il viso di una “scimmia urlante”: non a
caso questa pianta viene chiamata anche
“monkeyflower”. L’acqua che questo fiore
ama come habitat ci parla della dimensione
yin di questo fiore: la timidezza,
l’introversione, il bisogno di protezione, di
una tana dove sentirsi al sicuro dai pericoli
del mondo.
COME NE PARLA E.BACH
“paura delle cose del mondo. Malattie, dolori, incidenti, povertà, buio,
solitudine, sfortuna, le paure della vita quotidiana. Queste persone
sopportano le loro fobie segretamente o in silenzio, non ne parlano
volentieri agli altri.”

PAROLE CHIAVE: paure ben definite, timidezza, fobie per oggetti, persone, animali,
situazioni

FUNZIONE ALTERATA: personalità timida, che fugge: di fronte alle novità e alle
sfide preferisce ritirarsi fino a vivere traumi e malattie per non affrontarle o a
procrastinare gli impegni all’infinito. È impaurita come un bambino, come se non
desiderasse crescere. Ha difficoltà nel rapportarsi alla massa (luoghi affollati,
rumori, luci accecanti, confusione).
Le persone Mimulus hanno un fisico minuto, delicato. Parlano a voce bassa oppure,
se in preda al nervosismo, diventano eccessivamente loquaci, ridono molto e le mani
diventano sudate. Possono soffrire di balbuzie o arrossiscono facilmente.
VIRTÙ: apprezzare introversione e sensibilità come doni preziosi (il potere creativo si nutre
di queste qualità).
Isolarsi dal mondo ogni tanto è fondamentale sia per rigenerarsi sia per formulare
e realizzare un progetto.
Allontanare le paure perché come i pensieri tendono a materializzarsi.
Imparare che il coraggio non è l'assenza di paura, ma la capacità di agire
nonostante la paura.
Avere fiducia nella guida interiore perché ogni cosa di questo mondo, anche le
paure, sono finite, limitate mentre la nostra anima è immortale: è da essa che ci
dobbiamo lasciare guidare. Allora l’ansia, il timore svaniscono.
SITUAZIONI CHE POSSONO BENEFICIARE DI
MIMULUS: affrontare qualcosa che spaventa,
immaginare pericoli ovunque, agorafobia,
claustrofobia, ipocondria, paura di parlare
davanti alla platea, timidezza, eccessiva
prudenza, paura della solitudine nonostante
ci si senta a disagio fra la gente, paura ad
esprimere le proprie ragioni, bambini che
piangono senza ragione apparente o si
aggrappano alla mamma.
Disturbi all’apparato urogenitale, della
sessualità, dell’intestino crasso, cefalea,
tensioni muscolari, insonnia, dermatiti e acne.
CERATO: dall’incertezza alla sicurezza interiore.
(Ceratostigma wilmottianum) Cerato o piombaggine
Kératos= corno INSICUREZZA/DETERMINAZIONE
Stigma=stimma
wilmottianum= Wilmott, la finanziatrice inglese della ricerca di nuove piante

DESCRIZIONE: è una pianta importata dall’Hymalaya (Tibet) e


coltivata nei giardini inglesi. È un’eccezione, fra tutti i fiori
prescelti da Bach e incarna simbolicamente il malinteso
spirituale connesso a questo rimedio: cercare fuori di sé ciò che
in realtà si dovrebbe cercare dentro. Ha un portamento a
cespuglio con fusti semilegnosi ad andamento disordinato che
possono raggiungere una lunghezza oltre il metro. I fiori hanno
una forma a trombetta, come tante orecchie protese a cogliere
qualsiasi sussurro e per analogia ricordano proprio la tendenza
a ricercare la verità e la soluzione dei problemi al di fuori di
sé. Il colore azzurro lilla dei fiori ricorda sia il quinto sia il sesto
chakra: la comunicazione e l’intuizione.
COME NE PARLA E.BACH: “Per quelli che non
dispongono di sufficiente fiducia in sé stessi per
fare quello che hanno deciso. Essi richiedono
costantemente consiglio e sono spesso fuorviati”

PAROLE CHIAVE: insicurezza, scarsa fiducia nel


proprio intuito

FUNZIONE ALTERATA: personalità che


manifesta di base insicurezza. Ha grandi dubbi,
cerca il parere di tutti anche se a livello
inconscio ha già scelto, ma non ha fiducia in sé
stessa e manca di potere decisionale. Tende a
copiare scelte degli altri, ad omologarsi al
pensiero dominante, ad essere conformista
mettendo da parte la propria capacità di
giudizio. Può lasciarsi plagiare. Deve sempre
confrontarsi con l’opinione altrui.
VIRTÙ: Cerato è legato al
potenziale della certezza interiore,
della “guida interna”, dell’intuito che
supera il dualismo mente/cuore.
Accettare che solo la voce dell’Io
superiore può guidarci verso la
nostra piena realizzazione e non le
convenzioni o le esperienze di altri.
Si mettono a frutto le conoscenze
acquisite, perché solo attraverso
l’esperienza viva e diretta si
possono conquistare sicurezza,
fiducia in sé stessi e potere
decisionale. Ci si costruisce una
propria opinione e la si afferma con
coraggio anche se va
controcorrente.
SITUAZIONI CHE POSSONO BENEFICIARE DI
CERATO: Per coloro che nell’infanzia hanno avuto
genitori che hanno represso o deriso le loro
intuizioni o al contrario hanno ceduto a qualsiasi
richiesta per quanto assurda lasciando privo il
bambino di qualsiasi orientamento.
Per coloro che quando devono prendere una
decisione disperdono le loro energie cercando
risposte al di fuori di sé e finiscono con lasciarsi
sfuggire delle occasioni.
Per quelli che seguono mode, tendenze, credenze
anche quando sono controproducenti o inadeguate
per sé stessi.
Per chi non agisce perché ha paura di sbagliare: è
attraverso gli errori e l’esperienza che si acquisisce
sicurezza. Per chi continua a cercare “maestri”
dimenticando che è la nostra guida interiore la
voce di verità alla quale possiamo affidarci
completamente. Per chi ha fame di conoscenza ma
non la utilizza. Per i bambini che correggono
continuamente ciò che scrivono o disegnano magari
sostituendo con qualcosa di errato. Ansia, stress, tic
nervosi.
SCLERANTHUS:il fiore dell’equilibrio

(Scleranthus annuus) Centograni annuo, Fiorsecco

Sclèros=duro Anthos=fiore annuus=annuale

DESCRIZIONE: è considerata un’erba infestante, cresce


nel terreno, anche fra i sassi e la sabbia dove tende ad
assumere un aspetto strisciante, con esemplari disposti in
coppia e con la base fusa. Anche i minuscoli fiori, che
mancano di petali, sono disposti in coppia o in piccoli
gruppi. Fiorisce tra maggio e ottobre e prevale la
colorazione verde. La segnatura rivela, con l’aspetto
secco e cespuglioso della pianta e il suo espandersi
attraverso i fusti che si biforcano, l’aridità e il caos,
l’incertezza che governano colui che manca di stabilità
interiore e non riesce a prendere una decisione.
L’aspetto “rasoterra” ricorda chi non riesce a spiccare il
volo e rimane intrappolato nel “dubbio amletico” e si
espande in modo disordinato attraverso i numerosi semi,
sempre mantenendo la propria identità. Il colore verde
scuro che vira al giallo quando la pianta si secca ci fa
pensare a come, ascoltando il cuore (quarto chakra) si
arrivi all’essenziale, esprimendo così il proprio potere
decisionale(terzo chakra)
COME NE PARLA E.BACH: “Per quelli che soffrono molto di non
sapersi decidere fra due cose, sembrandogli la prima più giusta
della seconda. Sono persone abitualmente tranquille che
sopportano da sole le loro difficoltà e non sono inclini a discuterne
con gli altri”

PAROLE CHIAVE: indecisione, discontinuità, mancanza di equilibrio,


mutevolezza di umore e opinioni

FUNZIONE ALTERATA: personalità che mostra una profonda


indecisione di fronte alla scelta tra due opzioni; questa dualità si
manifesta anche nell’opinione che si fa su cose, persone, situazioni:
è una bilancia che oscilla in continuazione tra due possibilità. È una
personalità labile, inaffidabile, incostante, volubile. A differenza
della personalità Cerato, non chiede consiglio agli altri, ma vuole
trovare da solo la soluzione, a costo di impiegare molto tempo e
struggersi nell’eterno dubbio. Il problema è che rifiuta di dire di sì
al proprio Io Superiore. Incarna l’eterno adolescente che vive
lacerato da un conflitto interiore cercando la propria identità, la
propria strada e vive nella sua solitudine il dilemma delle scelte.
VIRTÙ: Scleranthus è legato al potenziale
spirituale dell’equilibrio interiore e del
potere decisionale di fronte a due scelte. Si
supera la propensione ad analizzare in
modo ossessivo i pro e i contro della scelta
e si diventa consapevoli che la scelta
implica necessariamente accettare di
perdere qualcosa: è indispensabile per
progredire nella crescita.
Si scopre un atteggiamento calmo ed
equilibrato che permette in modo chiaro di
prendere decisioni che ci aprono a nuove
possibilità nella nostra esistenza e
infondono tranquillità anche nell’ambiente
che ci circonda. Centratura, flessibilità.
SITUAZIONI CHE BENEFICIANO DI
SCLERANTHUS: indecisione tra due
possibilità, oscillazione d’umore
(euforia/depressione; riso/pianto;
entusiasmo/indifferenza). Dolori erratici,
disturbi dell’equilibrio, chinetosi, labirintite,
disturbi della tiroide. Sintomi fisici che si
alternano fra due polarità: sindrome del
colon irritabile (diarrea/stipsi),
febbre/ipotermia, fame/inappetenza. Utile
in gravidanza, menopausa, adolescenza.
Anche nelle nevrosi ossessive e i disturbi
depressivi bipolari. Difficoltà di
concentrazione, agitazione psicomotoria
(ADHD)
INDIFFERENZA/POTERE CREATIVO

CLEMATIS: dall’idealismo al realismo


(Clematis vitalba) Clematide o Vitalba
Klèmatos= tralcio vita alba= vite bianca
DESCRIZIONE: è un arbusto rampicante con rami semilegnosi sottili e
molto lunghi simili a liane. Cresce formando cespugli fitti e per lo più
si aggrappa ad alberi che tende a soffocare e a fare morire. Ha
radici deboli e sembra nel suo slancio allontanarsi dalla terra
(primo chakra debole). Porta le infiorescenze nella parte alta, dove
riceve luce. I fiori sono bianchi (il bianco è un colore che ci parla di
trascendenza, settimo chakra) e profumano di vaniglia e si
trasformano in inverno in frutti che sembrano gomitoli argentati,
quasi sospesi nell’aria (è anche chiamata per questo aspetto Barba
di vecchio). I rami di vitalba decorticati vengono intrecciati da abili
artigiani per la realizzazione di cesti. Questa immagina eterea,
fiabesca, il profumo delicato e inebriante ci parlano del mondo dei
sogni, dove l’immaginazione fine a sé stessa può trasformarsi in una
trappola. Solo lasciando emergere la saggezza si può mettere a
frutto il proprio potere creativo, l’arancio dei semi (secondo chakra).
COME NE PARLA E.BACH: “Per i sognatori, gli addormentati, per quelli che
non sono mai completamente svegli, senza grande interesse per la vita.
Persone tranquille, non completamente felici della loro situazione attuale, che
vivono nel futuro invece che nel presente. Coltivano la speranza di un mondo
felice in cui i loro ideali potranno realizzarsi. Quando sono malati fanno pochi
sforzi o addirittura nessuno per ristabilirsi. In certi casi arrivano a desiderare
di morire nella speranza di un mondo migliore, o anche di ritrovare una
persona cara”.

PAROLE CHIAVE: sognare ad occhi aperti, distrarsi, fuggire lontano con i


pensieri, scarso interesse per la realtà.

FUNZIONE ALTERATA: personalità che tende spesso a estraniarsi dalla realtà


che rifiuta, rifugiandosi in un mondo immaginario, pieno di fantasia che
rimane fine a sé stessa. Il distacco dai cinque sensi può arrivare perfino a
realizzarsi attraverso il collasso, che gli permette di rifugiarsi in uno stato di
incoscienza. Ha bisogno del supporto di qualcuno che si occupi dell’aspetto
pratico della realtà.
VIRTÙ: potenziale spirituale dell’idealismo
creativo, immaginazione e fantasia applicate alla
realtà per trasformarla, attraverso l’azione, come
fanno gli inventori e gli artisti.
SITUAZIONI CHE BENEFICIANO DEL FIORE: per
coloro che sono distratti, mancano di senso
pratico, difficoltà di concentrazione, di
apprendimento scolastico. Hanno scarsa energia,
piedi e mani freddi, senso di ottundimento alla
testa, soffrono di pressione bassa. Inciampano o
urtano persone e oggetti facilmente, vanno
incontro a incidenti stradali. Dormono volentieri a
lungo e profondamente, hanno difficoltà a seguire
una conversazione. Possono soffrire di problemi di
udito o vista. Sono facili agli svenimenti. Clematis
aiuta anche nelle lunghe convalescenze.
È il secondo fiore di Rescue Remedy.
GENTIAN: DAL DUBBIO ALLA FEDE
(Gentiana amarella) Genzianella autunnale
Gentiana= Gentius, Genzio, ultimo re degli Illiri (II sec.
a.C.), scopritore secondo Plinio delle proprietà
antimalariche delle radici di Gentiana lutea
Amarella= diminutivo di amarus=amaro
DESCRIZIONE: è una piccola pianta alta una
trentina di centimetri che cresce nei pascoli
montani, ma anche in terreni calcarei, resistendo
anche in condizioni ambientali ostili. Cresce sulle
Alpi, in una posizione da cui domina il
paesaggio, come se il fiore avesse la
presunzione di poter controllare tutto il creato.
Fiorisce da agosto a ottobre, nella stagione
della malinconia, dei bilanci esistenziali e Il fusto
porta numerosi fiori di colore lilla/blu che si
aprono al sole e si chiudono se piove o la
temperatura si abbassa. Le corolle si alternano a
foglie lanceolate: Gentian ha in sé la
potenzialità di fidarsi della propria intuizione e
di dialogare con la propria anima, ma le foglie
ricordano un atteggiamento difensivo messo in
atto per proteggersi dalla sofferenza e dalle
delusioni della vita. La radice è piccola e tozza,
di colore giallo e ricca di principi amari: ricorda
l’amarezza che prova nei confronti della vita e il
sapore del “latte” di cui si è nutrito.
COME NE PARLA E.BACH: “Per quelli che si scoraggiano facilmente. Essi
possono migliorare progressivamente nella loro malattia o nei loro affari
quotidiani, ma ogni piccolo ostacolo, il più leggero ritardo in questa
progressione causano in loro dubbio e si demoralizzano”
PAROLE CHIAVE: scetticismo, dubbio, pessimismo, leggero
scoraggiamento
FUNZIONE ALTERATA: personalità che vive nella mente, ma a differenza
di Clematis che si rifugia nella fantasia, il tipo Gentian si perde fra
pensieri negativi. Ha un approccio alla realtà analitico e razionale ed è
un materialista: la realtà è solo quella che si percepisce con i cinque
sensi. Quando accadono imprevisti, errori, eventi dolorosi, si trova
completamente spiazzato, in quanto manca di spiritualità, non ha una
fede che lo sostiene, ovvero una fiducia nella sua guida interiore o nella
vita. A volte si astiene dall’agire perché ha paura di fallire, non sa
ascoltare la voce del suo Io Superiore. Ha avuto un’infanzia in cui i
genitori non lo incoraggiavano, ma si soffermavano sugli insuccessi e gli
errori. È pessimista, amareggiato, scettico: pensa che se è andata male
una volta andrà male anche la prossima. Formula pensieri negativi che si
trasformano in profezie autoavveranti.
VIRTÙ: potenziale spirituale della fede e della fiducia; “l’ottimismo è il profumo della
vita” T. Guerra.
Ogni crescita, evoluzione personale, collettiva passano attraverso insuccessi o battute
d’arresto: ascoltando la propria guida interiore si procede con coraggio e con la fede
incrollabile che alla fine tutto andrà bene. Si crede nelle proprie capacità di riscatto
personale e si riesce ad incoraggiare anche il prossimo. Per ogni problema esiste una
soluzione.

SITUAZIONI CHE BENEFICIANO DI GENTIAN: per chi manca di motivazione perché non
crede nel successo di un progetto, per chi vede sempre “il bicchiere mezzo vuoto”, per chi
è troppo razionale e vede solo gli ostacoli.
Nella depressione reattiva, conseguente ad eventi dolorosi, malattie, perdita di lavoro,
separazioni. Per chi dubita di tutto…anche dell’efficacia dei fiori di Bach! Per coloro che
hanno bisogno di vedere nelle difficoltà una tappa della propria crescita e non un limite
invalicabile. Per aiutare i bambini che dopo qualche insuccesso scolastico lasciano andare
gli studi. Quando nel corso di una terapia, ci sono ricadute della malattia e ci si avvilisce.
Insonnia, disturbi digestivi, gastriti.

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