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Haheuiah, angelo 24, dei nati fra il 17 e il 22 luglio

Haheuiah, o Hahewuyah, è il 24esimo Soffo e l'ottavo (e ultimo) raggio angelico nel


Coro saturnino degli Angeli Troni, nel quale amministra le energie lunari. Il suo elemento è
l'Acqua; ha domicilio Zodiacale dal 25° al 30° del Cancro ed è l'Angelo Custode dei nati dal 17 al
22 luglio.
I sei Angeli Custodi del Cancro, collettivamente, suscitano nei loro nati un profondo amore per la
famiglia, senso del focolare domestico e di appartenenza alla terra natale. Passione voluttuosa
ma anche amore sorretto da senso della fedeltà. Senso della conservazione, della stabilità e del
risparmio.
Il nome di Haheuiah signifca “Dio buono in sè”

Il dono dispensato da Haheuiah è la


PROTEZIONE.
Si tratta di un Angelo fonte di Vita e Salute perché rifette la Madre Cosmica. La protezione che
dona, infatti, è anche la capacità di custodire quanto ci sta intorno; al suo dono è anche
collegato l'aiuto provvidenziale che, secondo Haziel, può fornire ai malati.
Haheuiah si trova, nel proprio Coro, nella posizione più prossima al nostro mondo materiale, ove
si mostra nel suo aspetto materno per far nascere e proteggere la vita inferiore. La sua energia
infonde comprensione e guida per comprendere la Legge Naturale e, tramite tale comprensione,
ritrovare la via spirituale. Anche per questo i suoi protetti possiedono il dono di restituire salute
e integrità morale a coloro che le hanno perdute. Secondo i Testi tradizionali questo angelo aiuta
gli esiliati, i fuggiaschi, i prigionieri e risolve le loro situazioni diffcili: ma questo avviene perché
l'esilio, la prigionia, la fuga, sono anche il risultato di situazioni interiori e l'Angelo può aiutare a
comprendere come quello che ci accade è anche diretta conseguenza delle nostre azioni; per
questo la gravità delle conseguenze perde necessità e può scomparire. Sul piano dei sentimenti,
dice Haziel che Haheuiah infonde nella natura umana un'austerità che conduce a notevole
riservatezza, senza sfoggio degli affetti. Nei suoi protetti La Legge Celeste s'imprime a fondo
inducendo a rinunciare ad esercitare i propri poteri, e in generale il loro dominio. Per questo la
persona avrà forte capacità di domare le proprie emozioni, e anche di mantenere regole come il
digiuno, l'astinenza, la perseveranza nella concentrazione.
Haheuiah secondo Sibaldi
Solo quando si accorgono della loro incredibile anima da Robin Hood, gli Hahewuyah cominciano
veramente a vivere: e ciò può avvenire relativamente presto, come fu per l’Hahewuyah Ernest
Hemingway, che a diciannove anni si sentiva un Robin fra le trincee del Piave, e a venti venne
decorato al valore; oppure (ed è il caso più frequente) dopo i quaranta o ancora oltre. Ma all’età
i protetti di questo Trono non attribuiscono alcun valore: in qualunque anno della loro vita si
risveglino a se stessi si scoprono vigorosi, ottimisti, impazienti e traboccanti di futuro come il
più disobbediente dei bambini. E subito fanno della disobbedienza un’arte, una missione
addirittura: portano nel mondoun principio di libertà assoluta (anzisentono di essere nati per
questo), indifferente a qualsiasi legge o consuetudine. Ne danno l’esempio, la predicano anche
con grande piacere, e si impegnano a convertire i loro amici alla scoperta dei grandi tesori che
il flo spinato del senso di colpa proibisce ai più. Gli Hahewuyah conoscono varchi speciali in quel
confne terribile. Sanno che il senso di colpa è il più contagioso dei disturbi della personalità e
che ogni individuo civilizzato se ne porta appresso quantità enormi: ma sanno anche di averne il
vaccino, di essere anzi il vaccino loro stessi. Perciò sono tanto spesso esplosivi, esibizionisti: non
è egocentrismo ma altruismo, è l’urgenza di questi medicine-men di fare pubblicità a se stessi,
alle virtù risanatrici della loro presenza. Il loro messaggio è semplicissimo: sentirsi in colpa per
un’azione commessa è una viltà, è solo una scusa per non crescere. Non è il passato che
determina la tua vita, ma il futuro: tu sei più grande di te (di ciò che credi di essere),
accorgitene! dimostralo a te stesso! Te lo impediscono soltanto le convinzioni altrui, ciò che gli
altri credono di sapere di te, e di se stessi: ma anche loro sono più grandi di quel che sanno, e
dunque impara a non lasciartene frenare. Tutto qui. All’atto pratico, ciò signifca addestrarsi
a perdonare se stessi innanzitutto, e gli altri di conseguenza: non chiedere conto, non imporsi né
imporre punizioni o risarcimenti, non legarsi ai propri rancori, non fermarsi a contare e a
sorvegliare i propri nemici, riconciliarsi non appena è possibile, e se è impossibile,
dimenticarsene. L’enorme risparmio energetico che ne deriva per la nostra psiche si trasforma
immediatamente in vitalità, creatività, potenza d’immaginazione e disponibilità alla gioia. Gli
Hahewuyah risvegliati giurano che questa superiorità verso il passato è anche il culmine della
sincerità verso se stessi e l’unico modo di essere veramente sinceri con gli altri. Gli si potrebbe
obiettare che una società ha comunque bisogno di leggi e di tutori dell’ordine sia interiori, sia
esteriori; ma vi risponderebbero che una società ha bisogno di uomini liberi e sani, e che
ognuno ha soprattutto bisogno di se stesso. È un’opinione condivisibile? A loro non importa il
vostro parere, pensano soltanto che sia utile e urgente, e proseguono dritti per la loro strada,
lasciando che il loro fascino, il loro coraggio, le loro opere parlino per loro. Alessandro Magno
era un Hahewuyah, e così Petrarca, che pur essendo un ecclesiastico non si fece alcun problema
a dedicare un palpitante Canzoniere alla signorina Laura de Sade; sono Hahewuyah provocatori
celebri ed eroici come Nelson Mandela, Beppe Grillo e Marcuse, che trasse anche dal suo Angelo
(lo sapesse o no) il suo capolavoro, Ragione e rivoluzione; e anche Cesare Zavattini, con la sua
anarchia surreale, provocatoria e gioiosa (si pensi a Miracolo a Milano), e quella specie di Robin
Hood dell’entertainment che è Robin Williams. Quale professione si trovino a esercitare gli
Hahewuyah in contesti più tranquilli dei precedenti, non ha – neppure questo – alcuna
importanza per loro. Sicuramente qualsiasi carica direttiva li fa sentire più a loro agio, e nelle
pubbliche relazioni sono perfetti, ma non si lasciano condizionare dalle regole dell’impiego:
ovunque troveranno il modo di diventare leader, di crearsi un palcoscenico dal quale
impressionare chi li circonda. Inoltre, hanno una grazia tutta particolare nel licenziarsi, appena
un posto viene loro a noia, e non mancano mai della grinta per trovare poco dopo qualcosa di
meglio. Sanno usare le circostanze, invece di venirne usati – e anche in questo non fanno che
ribadire i punti essenziali del loro personale Vangelo. Di difetti ne hanno moltissimi: ma in genere
li portano con eleganza – e poi, più che di difetti veri e propri, si tratta di «deformazioni
professionali» derivate dalla loro unica vera professione che è, appunto, quella di profetico
agitatore della libertà individuale. Proprio in quanto tali, gli Hahewuyah sono spesso agitatissimi
e iperattivi (se si mettono calmi hanno la sensazione di star perdendo tempo), eccentrici (per
opporsi alle esistenze troppo quadrate che vedono intorno), emotivamente immaturi (bambini,
come già detto). Solo se eccedono in tale immaturità ne possono risentire: nell’immaginarsi
troppo «capibanda», e perciò responsabili delle persone che cominciano a credere in loro;
nell’idealizzare qualcuno attribuendogli troppi pregi, come appunto fanno a volte i bambini con i
loro idoli; o nell’innamorarsi della propria perenne curiosità e ansia di novità, fno a perdere la
capacità di concentrarsi seriamente su qualcosa. Ma lo slancio con cui sanno superare ogni volta
il loro passato li mette rapidamente al riparo dalle delusioni e dai problemi che potrebbero
derivare dall’infantilismo: se li lasciano alle spalle («Ho sbagliato, e allora?») e proseguono nella
loro opera di conversione universale, sempre segretamente protetti e guidati da superiori
volontà, come avviene quando si sa di agire per il bene degli altri.
Qualità di Haheuiah e ostacoli dall'energia "avversaria"
Haheuiah dona amore per la verità e per le scienze esatte; infonde sincerità, fedeltà, senso
dell'onore e della responsabilità; carattere amabile, tolleranza, equilibrio degli slanci, rettitudine,
discrezione, sollecitudine. Concede liberazione, protezione dai furti, dagli animali nocivi, come
pure da tutte le situazioni pericolose e penose quali essere esiliati, prigionieri, fuggiaschi,
condannati. Ispira tolleranza ed è un angelo "tollerante": infatti fa sì che gli errori siano
perdonati o aiuta a non ripeterli. Secondo la Tradizione possono ricorrere a lui anche i colpevoli
per chiedere che le loro colpe non vengano scoperte: saranno aiutati purché il loro pentimento
sia davvero sincero. Come ricorda Sibaldi, infatti, la radice di questo Nome esprime il
concetto: Io trovo sempre l’equilibrio tra la libertà e i divieti.
L'angelo dell'abisso a lui contrario si chiama Oramamé e rappresenta l'esilio e le persecuzioni.
Ispira invidia, cattive disposizioni verso gli altri e causa pericolosità, violenza, abuso di tutto,
crimini, prigionia.
Meditazione associata al Nome
La meditazione associata a Haheuiah si chiama "dissipare l'invidia". L'intuizione profonda da
sviluppare, per comprendere questa meditazione, è che i mali del mondo sono prodotti, in una
sorta di risonanza, dai pensieri negativi (e dalle azioni malvage) che prendono forma nel mondo
materiale. Queste poi risuonano, a loro volta, nel mondo spirituale, che a sua volta manifesta
nella materia nuove sofferenze, in una sorta di circolo vizioso che può essere interrotto solo
dall'incremento di pensieri benevoli. Una delle origini più potenti del dolore è l'incapacità di
empatia che ci porta, invece che a gioire del bene altrui, a provarne invidia. Il potere di questo
Nome distrugge, sul piano spirituale, le conseguenze dell'invidia generando dunque protezione dal
male.
Meditazione Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza
pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo signifcato,
pronuncia questa intenzione: l'energia di questo Nome mi fa ascendere al mondo spirituale e
indebolisce le forze dell'oscurità scatenate dai miei sguardi e dai miei stessi pensieri carichi di
invidia. Così facendo allevio il peso dei miei stati d'animo e riduco la sofferenza che grava sul
mondo.

Esortazione angelica
Haheuiah esorta ad attingere ai suoi doni per elevarsi e contribuire con le proprie azioni e
pensieri a preservare il mondo.
Giorni e orari di Haheuiah
Se sei nato nei suoi giorni di reggenza Haheuiah è sempre in ascolto per te; ma in particolare le
sue energie si schiudono nelle date del tuo compleanno e negli altri 5 giorni che ti sono dati dal
calcolo della Tradizione. Suoi giorni di reggenza sono anche: 31 gennaio, 13 aprile, 27 giugno, 10
settembre, 21 novembre; ed egli governa ogni giorno, come "angelo della missione", le energie
dalle h.7.40 alle 8.00. Assiste perciò, in particolare, anche i nati in questi giorni e in questo
orario, in qualunque data di nascita, ed è questo l'orario migliore in cui tutti lo possono invocare.
La preghiera tradizionale rivolta a Haheuiah è il 18° versetto del Salmo 32: Ecce oculi Domini
super metuentes eum: et in eos, qui sperant super misericordiam eius (Ecco, l'occhio del Signore
veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia).

Corrispondenze con le simbologie degli Arcani maggiori


A ciascuna delle 22 lettere ebraiche sono associati dei numeri, dunque ad esse possono venire
associate anche corrispondenze con le relative simbologie dei 22 Arcani maggiori dei Tarocchi;
questo può essere interessante per chi desidera interrogare questi simboli sul loro piano di vero
interesse: quello cioè dell'introspezione psicologica. In questo caso la radice heth-he-
waw risponde alla confgurazione:
"la Giustizia - il Papa - l'Innamorato"
da cui la rifessione interiore suggerita dalle domande poste da questi arcani. Chiede la
Giustizia: (l'equilibrio, la perfezione) cosa devo riequilibrare o armonizzare? da quale cosa inutile
devo liberarmi? qual è la mia idea di perfezione? come mi comporto rispetto alla maternità?
Chiede il Papa (il mediatore, il ponte, l’ideale): cosa dice la Tradizione, la Legge? Che cosa
comunico e con quali mezzi? Sto trasmettendo qualcosa a qualcuno? Ho un ideale? chiede
l'innamorato (l'androgino divino, il libero arbitrio, la ricerca della Luce): in quali relazioni sono
coinvolto? che scelte devo operare?
CORI DI APPARTENENZA E ARCANGELI DI INFLUENZA
Rimando infne al Coro e alle energie arcangeliche che dispensano infuenze ai nati fra il 17 e il
22 luglio. L'angelo Haheuiah appartiene al Coro degli Angeli Troni guidato dall'Arcangelo Binah-
Zaphquiel. Il segno del Cancro sotto l’insegna dell'Arcangelo Gabriele mentre la decade che qui
interessa (quella dal 12 al 22 luglio) è sotto l'infusso del supremoArcangelo Metatron. Con questi
link vi reinvio a tali entità angeliche: i nati in questi giorni sono invitati a consultarle, insieme a
quella del loro Angelo Custode Haheuiah. Infatti anche le energie di questi Arcangeli sono al
loro fanco. Infne bisogna ricordare che una specifca infuenza sulla persona è esercitata anche
dall'Angelo che aveva reggenza nell'orario della nascita.
Cambiando argomento
Cambiando argomento, ma non troppo, i "santi laici" di questi giorni sono Luigi Carluccio,
Agostino Catalano e Giorgio Boris Giuliano, poliziotti; Carmine Civitate, barista; Carlo Giuliani,
studente; e i cittadini vittime della strage di Gioia Tauro.

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