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LA DESTRA PROPONE DI REVOCARE L’ESILIO di ritardo, e contando sul naturale offuscamento dei termini della vicenda,
DI DANTE. E PENSA ALLE DOTI DI NICOLINI la destra intende timbrare con il suo colore, nero, l’illustre esiliato padre
della nostra poesia etc etc. Pensare che si sono da poco strappati i capelli
A noi non la si fa: ci siamo accorti della manovra viperina della destra e per il dubbio manifestato da molti docenti dell’Università La Sapienza di
vogliamo denunciarla. Mentre, da un lato, pare che Alemanno abbia Roma a proposito dell’intervento di Papa Ratzinger proprio in occasione
intenzione di coinvolgere nella sua azione di governo l’estro gauchista di dell’apertura dell’anno accademico. Ci fa ancora male la testa per quegli
Renato Nicolini, storico inventore dell’Estate Romana, ecco che a Firenze urli di indignazione. Eppure, Dante era stato ben più duro quando aveva
due consiglieri comunali dello stesso fronte chiedono con una mozione la tratteggiato Celestino V nella sua Divina Commedia. Per loro, che in generale
riabilitazione di Dante Alighieri e la revoca dall’esilio che la città gli impose contano molto sulla prescrizione dei reati, deve essere passato il tempo
per le sue simpatie politiche. Conviene qui utile anche nel caso di Dante. E siccome credono nel successo, eccoli
ricordare sommariamente come quell’esilio fu pronti - come in una puntata di Amici lunga poco meno di un millennio -
comminato a Dante perché ghibellino, e cioè a chiudere gli occhi su capi di imputazione gravissimi. Mentre pensano a
contato tra quanti non ritenevano opportuno Nicolini, un eretico comunardo votato al piacere del corpo. Devono
piegarsi ai voleri del Vaticano. Con settecento anni ancora iniziare a mangiare e sono già alla frutta. Toni Jop
«Masturbathon»
SUL SATELLITE Le chiacchie-
re di «Sex and the City» sono
niente rispetto a quanto si può
pescare a tema erotico (non
o «Nudi e crudi»?
porno) sui canali Sky. Tra fiction
e documentari su bizzarre real-
tà sessuali, vi diamo una sintesi
di quanto circola ora in Italia
■ di Mariano Provenzano
I
Casa di piacere Curiosità Vita spericolata
FESTIVAL Molte anteprime di serie tv: dal «Diario segreto di una squillo» alle ragazze affascinate dai narcos a una satira su arabi e israeliani da Gerusalemme
«Quel narcotrafficante mi intriga forte», turbamenti delle giornate milanesi del telefilm
■ di Luigina Venturelli / Milano numerose anteprime. Soprattutto in fatto di la tv israeliana, narra le vicende di una fami- nale ci saranno I Cesaroni.
sesso. Oltre a un tributo speciale a Sex and the glia araba a Gerusalemme facendo emergere Molti gli ospiti italiani e internazionali: saba-
D
alla stilosa libertà sessuale delle donne City, andrà in scena il primo episodio di Secret in chiave satirica le difficoltà di convivenza e to è attesa una sferzata d’ironia sul palco del-
metropolitane al tagliente cinismo del diary of a call girl, la più piccante serie tv ingle- integrazione tra la cultura araba e quella israe- l’Apollo con l’irresistibile cast di Boris 2, e di
dottore zoppo, dalla passione paranor- se ispirata al best seller della squillo Belle De liana. Dalla Spagna arriva in anteprima la ver- bellezza con le «sirene» di H20, Cariba Heine
male degli investigatori alle quotidiane evasio- Jour. Sullo stesso tema, verrà presentato in an- sione iberica della serie colombiana Sin tetas e Phoebe Tonkin; domenica saranno presenti
ni delle casalinghe disperate. I telefilm, non teprima il finale di stagione di Californication, no hay paraiso («Senza tette non c’è paradi- Leighton Meester e Chace Crawford, i due in-
c’è dubbio, rappresentano le evoluzioni socia- la serie tv rivelazione dell’anno, trasmessa da so»), che affronta con particolare crudezza te- terpreti della serie icona della blog-generation
li con più leggerezza e precisione di molti sag- Jimmy (Sky), interpretata dal David Ducho- matiche come il narcotraffico, ragazze che si Gossip Girl. E per celebrare ancora una volta il
gi scientifici: non stupisce che le serie tv abbia- vny reso famoso da X-Files. A fare da contrap- rifanno il seno per affascinare i narcos e la pro- connubio tra musica e serie tv, il Telefilm Festi-
no conquistato piccoli schermi e gusti del peso alle immagini esplicite di queste nuove stituzione giovanile, a garanzia di notevoli po- val rinnova la presenza in Piazzetta Liberty,
grande pubblico. Un fenomeno a cui anche serie ci sarà il castigato Pushing daisies (Joi, Me- lemiche e ascolti. La rassegna propone anche dove venerdì e sabato si esibiranno gratuita-
quest’anno Milano dedica il Telefilm Festival, diaset Premium) caratterizzato dalla privazio- i nuovi episodi in anteprima delle serie più mente alcune tra le band musicali più apprez-
che fino a domenica inonda di proiezioni ine- ne forzata dell’amore carnale. amate dal pubblico come Lost, Dr. House, De- zate del momento. Una su tutte, i Baustelle:
dite e grandi classici le cinque sale del cinema In contemporanea con la Fiera internaziona- sperate Housewives, tutte giunte alla quarta sta- con la canzone Colombo renderanno omag-
Apollo. le del Libro di Torino, il Telefilm Festival non gione e che hanno segnato l’immaginario col- gio al tenente più geniale e stralunato del pic-
La sesta edizione della kermesse sul mondo dimentica il sessantesimo dalla nascita dello lettivo, come non accadeva dai tempi di Hap- colo schermo, reso famoso dall’insuperabile
delle serie tv e dei suoi protagonisti - diretta da Stato ebraico, proiettando la serie comedy py Days e un decennio dopo da quelli di Twin interpretazione di Peter Falk, di cui si festeggia
Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria - offre Arab labor: trasmessa con grande clamore dal- La serie tv «Gossip Girl» Picks, mentre a tenere alta la bandiera nazio- il quarantennale del lancio.
IN SCENA 21
mercoledì 14 maggio 2008
È
vin al basso-carismatico c’è Sa- glia appresso ai ragazzini con ge-
turnino (si somigliano pure) e a nitore ai box pronto al recupero
mandare in delirio i 7.800 del nottetempo, motore in moto.
Mandela Forum di Firenze, su Jovanotti parla a tutti: ai roman-
una sinuosa pedana che corre fi- tici che accendono i telefonini
no alla metà dello spazio, c’è lui, (un tempo erano gli accendini,
partita su Fox (canale 110 di Lorenzo Cherubini. Seconda sigh) sulle note di A te ai duri
Sky), e continuerà ogni lunedì al- tappa del suo “viaggio” (questo che lo aspettano al ritmo di Ter-
le 23, la seconda stagione di Bo- significa safari in swahili) che lo remoto, forse la migliore uscita
ris, la fiction sul set di fiction più porterà in giro per l’Italia, il rap- dall’ultimo lavoro. Ma se le me-
sgangherato (ma chissà, forse Qui sopra e sotto, due immagini da «Boris» su Fox per appare virtuale nei cameri- lodie rap non hanno età, per chi
specchio di questa Italia) che si ni, da cui saluta il pubblico e l’età della ragione l’ha raggiunta
possa immaginare. La serie que- della raccomandazione, o quella uomini della troupe. Su richiesta ca, viene arruolato dalla produ- «per scaldarsi» intona una can- da qualche lustro la vera nota di
st’anno si avvale, oltre che del derivante da scambi di favori a del Dottor Cane - il grande capo zione degli Occhi del cuore per ve- zone. Molto familiare, ma an- fondo del concerto è l’impegno
cast pienamente collaudato del- sfondo sessuale. E dove lo stagi- della rete che impone alla produ- stire i panni del Conte, una figu- che molto tecnologico. Toh, ec- di Jovanotti, basso costante dei
la prima stagione, di talenti di sta rappresenta l’ultimo scalino zione di «osare di più» per il bene ra ambigua e misteriosa da cui di- colo in carne ed ossa: il pubbli- suoi vent’anni di carriera. Scor-
primo piano, come quelli di Cor- evolutivo, il servo della gleba, co- degli ascolti, ovvero far vedere pendono le sorti dei protagonisti co esplode, e come non farlo da- rono sui megaschermi immagi-
rado Guzzanti, travolgente più lui che per destino conta meno più cosce - viene convocata la della finta fiction. La versatilità vanti ad una giacca dai contorni ni che parlano da sole: dal giova-
che mai, e di Giorgio Tirabassi, vi- di chi è arrivato prima di lui. procace, ed ovviamente merite- di Guzzanti ha portato gli autori luminescenti, per conclamato ne che bloccò il carrarmato di
sto in Borsellino e in Distretto di po- Con l’ironia e la comicità che si vole, Karin (Karin Proia). ad affidargli anche un cameo, il omaggio al Cavaliere elettrico di Tienanmen ai fucilati de La mon-
lizia. sposano con un costante sarca- La sorpresa più importante di ruolo di Padre Gabrielli, agente e Robert Redford. Ritmo, ritmo, tagna incantata di Jodorowsky,
Boris ci porta sul set di una fanto- smo a far da sfondo. Il cast e la questa seconda stagione è però consulente spirituale di Maria- ritmo: una sola è la parola d’ordi- la violenza e la guerra si scontra-
matica fiction, Gli occhi del cuore, troupe di Boris tornano, a un an- rappresentata da Corrado Guz- no. ne per oltre due ore di spettaco- no con un ovattato e rassicuran-
dove attori, regista e maestranze no di distanza, a lavorare in un zanti. Interprete di 6 episodi, è Anche se le produzioni italiane lo, senza sbavature, nel crescen- te mondo iconografico fatto di
sono alle prese con le consuete ambiente dove regna la cialtro- un attore psicologicamente in- restano ancora distanti dagli do di coinvolgimento, per una prati verdi e colori pastello.
difficoltà di chi tenta di realizzare neria tipicamente «troppo italia- stabile e totalmente imprevedibi- standard produttivi americani, e ventina di brani in scaletta. Cer- Spunta una balena, le fanno
un prodotto dignitoso nonostan- na», come direbbe Stanis (Pietro le, con frequenti scatti d’ira e vio- a dire il vero arrancano un po’ an- to i titoli del nuovo lavoro ma compagnia Toscanini, Bern-
te gli scarsi mezzi produttivi, dia- Sermonti), divo vanitoso e super- lenza. Mariano, che sta attraver- che dietro quelli tedeschi, spa- anche quelli che il suo pubblico stein, Muti e Mehta sul podio di
loghi improbabili, tempi serrati, ficiale del finto set. sando una profonda crisi misti- gnoli, e francesi, ultimamente in vuole ascoltare, che scatenano un lungo concerto dedicato alla
attrici raccomandate e prive di ta- Ritroviamo in questa seconda notevole crescita, Boris merita vita. E lui corre, danza, dà il cin-
lento, la battaglia degli ascolti e stagione il regista Renè Ferretti l’attenzione che pubblico e criti- que alle prime file, non abbassa
una profonda disillusione verso Tutto si gioca (Francesco Pannofino) alle prese Guzzanti è ca gli hanno attribuito nella scor- Pubblico felice mai la guardia. Due ore dopo, li-
il sistema. Un posto dove creativi-
tà e passione hanno da tempo la-
durante con problemi produttivi e nuove
attrici «cagne»: sul set degli Occhi
Mariano, attore sa stagione. Senz’altro migliora-
bile, è un piccolo gioiellino tutto
bella musica berato come da un peso Jova-
notti si ferma a parlare con il
sciato il posto all’arte di arrangiar- le riprese del cuore oltre a Corinna (Caroli- in crisi mistica italiano che fa i conti con una re- Lorenzo è in pubblico dopo l’ultimo bis, un
si e a un cinismo amaro, ma al na Crescentini), c’è Cristina (Eu- altà e un contesto difficile, in un pastiche tra Vecchio frac di Mo-
tempo stesso divertente. di una fiction genia Costantini), altra affasci- attraversato da paese nel quale spesso si grida al forma e trascina dugno e la sognante Piove.
E il set di Boris immancabilmen-
te finisce per essere metafora del- «appestata» nante starlette raccomandata.
Ma non è l’unica novità femmi- scatti di nervi miracolo per prodotti televisivi e
cinematografici che all’estero da cavaliere «Ciao, Lorenzo», grida una gio-
vane fan lasciando il palasport.
la nostra società, dove l’unica no-
biltà che davvero conta è quella
Si ride di gusto nile che metterà in subbuglio gli
ormoni della nutrita schiera di
e di violenza considerano quantomeno insuf-
ficienti.
elettrico... E lui ricambia disegnando sullo
schemo il simbolo della pace.
il nuovo progetto di
TÊTES DE BOIS
AVANTI POP - I diari del camioncino
Avanti Pop, dvd + libro (164pg), narrazione su doppio binario del viaggio condotto dai Têtes de Bois nell’Italia del lavoro. Tutti i luoghi, le storie,
i protagonisti, gli ospiti di un progetto durato due anni a cui hanno aderito tra i più eccellenti nomi del panorama artistico e culturale italiano:
Francesco Di Giacomo, Rocco Papaleo, Paola Turci, Ulderico Pesce, Danilo Nigrelli, Ascanio Celestini, Alessandro Portelli, Lucilla Galeazzi,
Mario Tozzi, Petra Magoni, Pino Marino, Enzo Del Re, Moni Ovadia, Teresa De Sio, Raiz, Stefano Pogelli, Marco Boccitto, Paolo Rossi, Momo,
Peppe Voltarelli, Cisco, Rolando Ravello, Tullio Berlenghi, Fausto Pellegrini, Francesco Vergovich, Nada, Daniele Silvestri, Enza Olini, Luciano
Duro, Bruno Ceroli, Giuseppe Cederna, Paolo Damiani, Andrea Rivera, Silvia Aielli, Gisella Bein, Polveriera Nobel, Natale Bianchi, Ciccillo Gatto,
Luigi Povinelli, Emma Seno Vaccari, Silvestro Capelli, Michele Michelino, Elena Fedel, Enrico de Angelis, Monica Demuru, Stefano Randisi,
Enzo Vetrano.
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