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Percorsi
storici e interpretativi
Prof. Mihaela Gavrila
Sotto i nostri occhi non si svolge più nessun continuum, che il
rapporto causa-effetto sembra essere sostituito dalla
esemplare solitudine dei fatti e, conseguentemente, di
quanti ne ricevono la notizia. Per questo, forse,
occorrerebbe collocare i problemi della comunicazione […]
in quella dimensione […] del sentimento collettivo….
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Ipotesi di scansione storica dell’Industria Culturale Italiana in 4 scenari
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
A Società italiana: le dimensioni sociali e culturali
Anni ’50 – ‘80 Anni ’80 – ‘2000 Dal 2000 in poi
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B Società italiana: le dimensioni della comunicazione
Anni ’50 – ‘80 Anni ’80 – ‘2000 Dal 2000 in poi
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
Indici di interesse per i vari generi di trasmissioni televisive
rilevati mediante indagini fra teleabbonati (1956-1961-1964)
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
Dalla paleotelevisione alla neotelevisione
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
Le aree espressive della televisione/1979
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Le aree espressive della televisione. Altre tassonomie/’81 (U. Eco)
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I generi televisivi
IL GENERE RIGUARDA:
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I generi televisivi
Il GENERE (il suo sviluppo) è funzionale
alla produzione culturale.
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
I generi televisivi
Meccanismo di
standardizzazione della
produzione che cerca di
intercettare e insieme ‘costruire’
i gusti del pubblico attraverso un’
offerta di prodotti simili per
forme e per contenuti
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I generi televisivi
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I generi televisivi
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I generi televisivi
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I generi televisivi
PROPRIETA’ PRODUTTIVO FORMALE DEL
PRODOTTO
a)tipo di linguaggio
b)modi di produzione
c)tecniche e tecnologie utilizzate
d)durata
e)frequenza della messa in onda
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I generi televisivi
a) aspetti narrativi
b) ambientazione storico/geografica
c) tonalità (tipizzazione di temi e
personaggi)
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I generi televisivi
GENERE COME FUNZIONE SOCIALE
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I generi televisivi
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I generi televisivi
PRODOTTI TELEVISIVI
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I generi televisivi
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I generi televisivi
RISTRUTTURAZIONE DEI GENERI
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I generi televisivi
Il palinsesto
«prospetto o quadro d’insieme delle trasmissioni programmate da
una rete per un dato periodo (giorno, settimana, mese, trimestre),
con titoli dei programmi, caratteristiche tecniche, durata, orari di
messa in onda. Lo schema della programmazione può essere
continuamente rielaborato (da qui la parola palinsesto che
letteralmente significa “ raschiato di nuovo ” ) in rapporto agli
obiettivi della rete» [Grasso, 2007].
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I generi televisivi
Definizioni di genere televisivo
a partire dagli
anni ‘80
INIZIALMENTE, LA PROGRAMMAZIONE UNA PIU’ ACCENTUATA
TELEVISIVA ERA CARATTERIZZATA DA CONTAMINAZIONE DEI
DA UNA FORTE CONNOTAZIONE DI LINGUAGGI E, DI CONSEGUENZA,
GENERE ANCHE DEI GENERI
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Varietà
Informazione
Fiction e
Infotainment
Generi
Contenitore e
Reality show
Talk show
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TELEVISIONE
DECLINAZIONI DI GENERE
Informazione
I generi dell’informazione televisiva
tg
Documenta
dibattiti
rio
approfondi
menti
A lungo il valore di una rete
veniva giudicato in rapporto
alla completezza e
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all’obiettività delle sue
trasmissioni di informazione
LA POLITICA IN TV
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- Nel 1960, il Neodirettore della RAI, Ettore Bernabei, per
dare subito un segno di diversità, decise di far
convergere sul telegiornale le migliori firme della carta
stampata. Fu, così, proposto a Biagi di realizzare un
servizio speciale per il Tg
«Non avevo alcuna esperienza televisiva»
-Il giudice (ispirato alla storia di David Rubinovitcz): fece
scalpore e fu indicato come modello perfetto di reportage
per la TV. Stranamente non viene ricordato in nessuna
antologia televisiva.
-http://www.raiscuola.rai.it/articoli/la-questione-ebraica-il-diario-
di-david-rubinovich-seconda-guerra-mondiale/4489/default.aspx
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- Subito dopo la realizzazione de Il giudice, arrivò la
proposta di Bernabei per la direzione del telegiornale.
«Per un mese ho fatto quello che volevo io, via i tagli dei nastri, via i
sottosegretari… ma rapidamente ho capito che avevo sbagliato tutto»
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- La breve direzione di Biagi porta al telegiornale molte
‘colonne’ del giornalismo televisivo anche degli anni
successivi: da Zavoli a Bisiach, da Morrione a Fede.
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La retorica della crisi come categoria dell’immaginario
colto
Gli Anni Settanta: prime scosse alla tv, tra rivoluzione sociale e interessi economici
Esiste probabilmente una correlazione fra la profondità con cui il senso comune modellato dalla tradizione
si frantuma durante gli anni Sessanta e la persistenza dell’influenza che la rottura del Sessantotto proietta
sulla società italiana: atteggiamenti collettivi, immagini della vita sociale, modi di concepire la politica
originati dall’euforia creativa di quella fase hanno attecchito in larga parte della popolazione formando
un’onda ideale che si estende sui tempi lunghi. Rifiuto delle gerarchie e dei sistemi d’autorità,
valorizzazione delle iniziative che nascono fuori dai circuiti ufficiali (dal basso, come si diceva) […]
Cfr. Debenedetti, F., Pilati,A., 2009, p. 172.
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
«Quella in cui ci trovavamo a lavorare era una
televisione di regime, un monolocale DC di rigida
osservanza bernabeiana»
Mihaela Gavrila –
-Nel 1962 Sergio Zavoli inventa
un nuovo modello: crea la figura
dell’opinionista sportivo e,
attraverso il racconto di una gara,
riesca a narrare anche la società
e il costume di un’Italia che si sta
trasformando.
-Talvolta va anche oltre,
riuscendo a cogliere momenti di
vera poesia.
Mihaela Gavrila –
TG
approfondi
menti rotocalchi
INFORMAZIONE
Per lungo tempo il valore di
una rete veniva giudicato in
rapporto alla completezza e
all’obiettività delle sue
trasmissioni di informazione
dibattiti inchieste
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
TELEVISIONE
DECLINAZIONI DI GENERE
Talk Show
LA TV DELLE PAROLE
A partire dalla seconda metà degli anni Settanta confluiscono nel talk
show, l’informazione politica, economica, sportiva, culturale, la messa
in scena delle emozioni private della gente comune o di persone note,
la problematizzazione di temi controversi
CONFRONTO FUNZIONALITÀ
ANCHORMAN RITUALITÀ
DIALETTICO DELL’OSPITE
DIVERSITÀ
QUOTIDIANIT
DUTTILITÀ NELLA SINTASSI
À AUDIOVISIVA
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
I l talk show
La vita quotidiana, la realtà del mondo comune, inizia a diventare
protagonista assieme ai grandi personaggi: il talk show fa
incontrare questi due mondi
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
-Letteralmente, spettacolo di parola, il talk show è un genere di
importazione che si afferma in Italia nel 1976 con Bontà loro di Maurizio
Costanzo.
-Non è semplicemente un genere seriale, ma è un cerimoniale: essenziali,
infatti, sono la struttura e la forma di mediazione sacralizzata.
-Ruota intorno alla dimensione della quotidianità e della prossimità
-La conversazione sembra ricalcare una tassonomia sintattica precisa e
ormai codificata
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
Mihaela Gavrila –
-Il conduttore:
-È guida e capo sia per la folla in studio che per i telespettatori (Vs
conduttore del tg, simulacro sia dell’emittente stessa che del
telespettatore)
-Impone sia i ritmi che i tempi: è la figura chiave del talk show (simile ai
giornalisti star es. Fede e Mentana a cui si associano i tg di riferimento):
il talk show si costruisce in maniera centripeta intorno alla figura
carismatica dell’anchorman
-II Linguaggio:
-Il linguaggio è di solito colloquiale: l’anchorman ‘incarna la voce della
gente’
-Il linguaggio del conduttore di talk show mira a creare un ambiente
familiare ed a ricalcare l’immagine fittizia dell’uomo medio
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LA TV DELLE PAROLE
PROGRAMMA CERIMONIALE
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-Nato da un’idea di Angelo Guglielmi, Bontà loro è il primo talk show italiano; in
onda dal 1976 al 1978 e riproposto ai pubblici italiani su RAI 1 dal 2010 al 2011
-La prima puntata andò in onda dallo Studio 11 della Rai, a Roma, alle 22,40 di
lunedì 18 ottobre 1976
-Scenografia essenziale: una finestra, un orologio a cucù, tre poltrone color
aragosta e lo sgabello in metallo del conduttore. I primi tre ospiti furono il
regista Anton Giulio Maiano un idraulico e Annie Papa, che poche settimane
prima aveva fatto scandalo al concorso di Miss Italia mostrandosi a seno nudo.
-La trasmissione andava in onda in diretta, in seconda serata, con qualche
rarissima eccezione.
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-Dopo due stagioni, il programma chiuse i battenti nella primavera del 1978 per
trasformarsi in altri due talk show simili: nel 1978/79 Costanzo
condusse Acquario e nel 1979/80 Grand’Italia. Successivamente Costanzo
passò a Retequattro per il Maurizio Costanzo Show.
-Puntata con Eugenio Scalfari, Romolo Valli, sig. Di Stasi capostazione delle
Ferrovie Italiane da Germignana):
- http://www.raiplay.it/video/2017/02/Pippo-Baudo-a-Bonta-loro-1977-18de42d7-
fe14-480f-a33b-c686aca13d50.html
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
Con il ritorno in Rai di Maurizio Costanzo, nel 2010 torna Bontà loro.
-Il nuovo nome, Bontà sua – Incontro fra i contemporanei, va in onda intorno
alle ore 14:10 per una durata di venti minuti (Vs i 50/60 min della stagione degli
anni ‘70): la formula prevede in ogni puntata un'intervista ad un singolo
personaggio (Vs salotto anni ‘70).
- Il 13 settembre 2010 la trasmissione ritorna con il nome Bontà loro,
sostituendo Bontà sua e con durata di 50 minuti. Il programma viene curato
oltre che da Costanzo anche da Luisella Testa e Pierluigi Diaco
- Sarà chiusa il 14 febbraio 2011 a causa dei bassi ascolti riscontrati.
Dopo la breve esperienza a Rai 1, Costanzo passa a Rai 2 dove farà nascere il
nuovo Maurizio Costanzo Talk
-Maurizio Costanzo intervista Mara Carfagna, Ministro delle Pari Opportunità
-http://www.youtube.com/watch?v=eltpST4pAoE&feature=related
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
RT Rotocalco Televisivo è stato il primo rotocalco
televisivo (come dice il titolo stesso) italiano.
Trasmesso dal 1962 e condotto da Enzo Biagi, andava in onda ogni sabato alle
22.30 sul Secondo Programma (oggi Rai 2).
Nel 2007 venne trasmesso in seconda serata su Rai 3.
La prima puntata è andata in onda il 22 aprile 2007 e l'ultima della prima
edizione l'11 giugno 2007 per un totale di 7 puntate. Fu l'ultimo programma
condotto in televisione da Biagi, rientrato in RAI dopo 5 anni dal
cosiddetto Editto bulgaro. Curiosità: le puntate dell'edizione 2007 furono
registrate nella casa milanese di Biagi.
Puntata di Rotocalco Tv di Enzo Biagi del 1962 sulla cittadina di Corleone (1/2):
http://www.youtube.com/watch?v=iET9a3eYyuY
Puntata di Rotocalco Tv di Enzo Biagi del 1962 sulla cittadina di Corleone (2/2):
http://www.youtube.com/watch?v=Z3qzyw5sdAA&feature=results_video&playnext
=1&list=PLB2280F8167859803
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LA POLITICA IN TV
1963 – Tv7
Si caratterizza per la tendenza alla personalizzazione
degli avvenimenti
1980 – Mixer
https://www.youtube.com/watch?v=cDJYb8s
vbJ8
https://www.youtube.com/watch?v=87F0-iVUaB0
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TELEVISIONE
DECLINAZIONI DI GENERE
Ibridi… Infotainment
-Analisi di una notizia che ha già formato oggetto di cronaca, quindi
acquisita dal telespettatore, allo scopo di garantirgli un ’ adeguata
informazione su un fatto di interesse pubblico.
-Programmi, anche con eventuali dibattiti, a carattere culturale su temi
di storia, geografia, scienza, ambiente, letteratura, arte, etc.
-Programmi di approfondimento su tematiche di attualità.
-Programmi condotti in studio con lo scopo di offrire un servizio socio-
informativo.
-Supplementi informativi alle edizioni dei TG a cura delle testate
giornalistiche (approfondimento giornalistico).
-Trasmissioni di approfondimento sportivo a programmazione periodica.
-Programmi di approfondimento politico
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- Il conduttore:
-L’obiettivo primario del conduttore è dissipare ogni dubbio facendo
emergere la attraverso inchieste, testimonianze, provvedimenti giudiziari,
documenti, fonti ufficiali, etc.
-Ricorrerà all’ausilio di soggetti dotati di una particolare competenza sul
tema da trattare.
-Ha un ruolo attivo nel programma e ne è il protagonista (come nel talk
show).
- Il linguaggio
- Il momento espressivo è caratterizzato da un sapiente gioco dei tre
elementi fondamentali voci, suoni e rumori, che costituiscono la regiadel
programma, che conferisce al programma un suo proprio ritmo ed uno stile
ben definito.
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INFOTAINMENT
CONDUTTORE-
GIORNALISTA
ha puntato ad
esasperare lo scontro
dialettico tra gli
interlocutori
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- Il programma, ideato da Lio Beghin, era strutturato come una sorta
di processo, con una prima parte dedicata alla presentazione (e alla discolpa)
dell'"imputato", presente in studio.
-Seguiva una seconda parte con una fiction ispirata agli eventi trattati nella
puntata; infine, il terzo segmento della trasmissione – che andava in onda
intorno alle 23.30 - era dedicato al verdetto, di condanna o di assoluzione,
emesso sulla base dei voti che gli spettatori potevano esprimere con una
telefonata.
-Ospite della prima puntata fu lo psicanalista Armando Verdiglione.
- Andò in onda per sette puntate, con discreto successo di pubblico, che
apprezzava il tono molto diretto della trasmissione e la spettacolarizzazione dei
dibattiti, elemento che costituirà poi la cifra stilistica di Ferrara in televisione, per
gli anni seguenti
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LA POLITICA-SPETTACOLO
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Mixer era una trasmissione televisiva andata in onda su Rai 2 a partire dal 21 aprile 1980 il
lunedì in prima serata, nel 1996 passa da Rai 2 a Rai 3 per via della nomina di Giovanni
Minoli come direttore della terza rete. Gli autori erano Aldo Bruno, Giovanni Minoli, Giorgio
Montefoschi. Era un rotocalco di attualità politica, culturale e di spettacolo.
È ricordato soprattutto per i faccia a faccia di Minoli con personaggi celebri e per importanti
scoop giornalistici, oltre che per aver fortemente innovato lo stile dei programmi televisivi di
informazione in Italia.
La formula originaria della trasmissione prevedeva "cento minuti di TV" suddivisi in sei
segmenti:
la prima parte prevedeva un confronto, spesso acceso, tra due personaggi di grande rilievo
la seconda parte riguardava un servizio sul cinema curato da Leo Benvenuti;
la terza parte era dedicata allo spettacolo ed alla cultura, curata da Isabella Rossellini;
il quarto segmento aveva per oggetto la musica e lo sport ed era curato dal
giornalista Gianni Minà;
la quinta parte era il cosiddetto "faccia a faccia" condotto da Giovanni Minoli;
la conclusione del programma era affidata ad un cabarettista.
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Corrado Guzzanti alias Giovanni Minoli
Puntata di Mixer del 1985 – Faccia a faccia con Indro Montanelli:
https://www.youtube.com/watch?v=1XfeTLZv4X0
Puntata di Mixer dedicata a Giorgio Perlasca (divenne famoso quando fu reso noto che
aveva salvato la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi durante la seconda guerra mondiale,
strappandoli alla deportazione nazista, fingendosi un diplomatico spagnolo):
http://www.youtube.com/watch?v=PS5TyhaG_gk
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TALK IBRIDI/INFOTAINMENT
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L’infotainment I contenitori mattutini
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I contenitori
CONTENITORE
Una cornice capace di comprendere in se molte forme di
spettacolo, di vario genere.
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L’infotainment
I contenitori pomeridiani
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L’infotainment
L’eccezione: Omnibus
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L’infotainment
Critica della tv - TV Talk
Tv Talk è un programma televisivo sulla tv italiana e internazionale in onda su Rai 3 dal 2001. È una sorta
di spin-off del programma Il Grande Talk. È realizzato da Rai Educational. Il format su cui si basa Tv Talk -
programma diretto da Massimo Bernardini, che ne è anche uno degli autori - è semplice: un gruppo di
analisti, composto da studenti e giovani laureati in scienze della comunicazione dibatte sulla settimana
televisiva appena conclusa. Ad essi si affiancano esperti, ospiti del panorama televisivo e mediatico italiano,
oltre a qualificati inviati: Barbara Serra (da Londra) e Andrea Salvadore (da New York) e i
corrispondenti Rai dalle sedi di Madrid, Berlino e Parigi.
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TALK IBRIDI/INFOTAINMENT
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Prof.ssa Mihaela Gavrila
mihaela.gavrila@uniroma1.it