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Ridisegnare la vita
Il campo
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nascente della
morfologia
sintetica punta
a plasmare
la materia
organica in forme
e strutture mai
viste in natura
34
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BIOINGEGNERIA ECOLOGIA
26 Ridisegnare la vita 54 Convivere
di Philip Ball con i leopardi
Con la morfologia sintetica, la scienza sta imparando a di Vidya Athreya
plasmare la materia organica in forme e strutture mai vi- I grandi felini stanno imparando a vivere insieme a noi;
ste in natura se vogliamo che sopravvivano, ora tocca a noi imparare a
convivere con loro
COSMOLOGIA
34 Luce sul lato oscuro dell’universo SOSTENIBILITÀ
di Emiliano Ricci 66 Prendiamo l’autobus
La missione Euclid dell’Agenzia spaziale europea cerche- di Kendra Pierre-Louis
© ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA. Galassie sullo sfondo: NASA, ESA,
FISICA QUANTISTICA
SCIENZE SOCIALI
42 Universo immaginario
72 Caccia alle streghe
di Marc-Olivier Renou, Antonio Acín e Miguel Navascués
di Silvia Federici e Alice Markham-Cantor
I numeri complessi sono una componente inevitabile del-
Spesso i feroci attacchi alle donne avvengono in periodi
la teoria quantistica standard
di forti sconvolgimenti economici
MEDICINA
P S I C H I AT R I A
48 CRISPR scende in campo
di Anna Meldolesi
82 Terapia verbale
Decine di malati gravi hanno già beneficiato di terapie
per la schizofrenia
sperimentali basate sulla correzione mirata del DNA, e la di Matthew M. Kurtz
prima cura sta per approdare sul mercato, ma restano no- La terapia cognitivo-comportamentale aiuta a trattare
di importanti, dai costi alla durata dei benefici sintomi per i quali i farmaci sono inefficaci
www.lescienze.it Le Scienze 3
Sommario Rubriche
7 Editoriale
di Marco Cattaneo
8 In edicola
10 Intervista
Capire l’ambiente studiando l’acqua e i sistemi fluviali
di Rudi Bressa
12 Made in Italy
Droni sostenibili per tante esigenze di Letizia Gabaglio
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14 Il matematico impertinente
L’oceano dell’ignoranza di Piergiorgio Odifreddi
15 Scienza e filosofia
Che cos’è un modello? di Elena Castellani
16 Homo sapiens
La medicina darwiniana si evolve di Giorgio Manzi
12
17 La finestra di Keplero
Estrarre energia dai buchi neri di Amedeo Balbi
88 Coordinate
Il mistero della rotazione stellare di Clara Moskowitz
89 I bastioni di Orione
Combattere, viaggiare, raccontare di Michele Bellone
90 La ceretta di Occam
Creme come rasoi di Beatrice Mautino
92 Rudi matematici
I
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www.lescienze.it Le Scienze 7
In edicola In edicola con «Le Scienze» di agosto
il Teorema dei quattro colori, il nuovo volume
della collana Rivoluzioni matematiche
P I A N O D E L L’ O P E R A
1 - Teorema dell’equilibrio di Nash 12 - Teorema di Eulero
2 - Teorema di Pitagora 13 - Teorema del punto fisso
3 - Ultimo teorema di Fermat di Banach-Caccioppoli
4 - Teoremi di Euclide e primo libro 14 - Teorema dell’impossibilità di Arrow
degli Elementi 15 - Teorema di Lagrange
5 - Teorema fondamentale del calcolo o del valor medio
6 - Teorema di Talete sul fascio di rette 16 - Teorema di Bayes
7 - Teorema egregium di Gauss 17 - Teorema fondamentale dell’algebra
8 - Teorema del limite centrale 18 - Teorema di Abel-Ruffini
9 - Teorema di Noether 19 - Teorema di Cauchy-Kovalevskaja
10 - Teoremi dell’incompletezza di Gödel per le equazioni differenziali
11 - Teorema dei quattro colori 20 - Teorema di Perel’man-Poincaré
per l’acqua». Fondamentali sono stati i suoi studi sui sistemi flu-
viali come corridoi ecologici e sulla relazione tra l’acqua e i mec-
canismi di trasmissione di alcuni patogeni. Il suo lavoro ha porta-
to a modelli matematici per prevedere la propagazione di specie
invasive e di agenti patogeni in una determinata regione, consen-
tendo ai funzionari di sanità pubblica di adottare le necessarie mi-
sure preventive prima che una malattia colpisca troppe persone.
Nella motivazione si legge che i suoi lavori hanno migliorato «la com-
prensione delle complesse interazioni tra il ciclo idrologico, i processi Cito spesso una frase di Wystan Hugh Auden che recita: «A mi-
ecologici e l’evoluzione del paesaggio». Che cosa significa? gliaia hanno vissuto senza amore, non uno senza acqua». C’è una
ISSOUF SANOGO / Staff/AFP via Getty Images (canale)
A un certo punto del nostro percorso, con i colleghi Marino distinzione importante da fare tra il Nord e il Sud del mondo. Dal-
Gatto e Rodriguez-Iturbe, ci siamo resi conto che gli strumen- la mia esperienza sul campo, da Haiti al Burkina Faso, dal Senegal
ti che usavamo per studiare la biodiversità nel dominio fluviale al Bangladesh, è evidente che le prospettive che si aprono alle so-
avrebbero funzionato anche per spiegare i modelli con cui si pro- cietà in tema di piene, siccità e di una equa distribuzione dell’ac-
pagano le malattie portate dall’acqua. La natura fabbrica reti eco- qua sono preoccupanti.
logiche statisticamente uguali a tutte le scale e questo ha impli- Il riscaldamento globale ha un ruolo determinante nella so-
cazioni importanti, perché sono la firma dell’auto-organizzazione pravvivenza dei patogeni e nella trasmissione delle infezioni,
critica, modelli semplici che possono spiegare comportamenti perché queste dipendono soprattutto dalla temperatura. La real-
universali. tà è che il riscaldamento climatico tropicalizza il clima, con rischi
rilevanti di eventi estremi più intensi. E nonostante i molti lode-
Secondo l’ONU, due miliardi di persone nel mondo non hanno accesso voli intenti, un numero esagerato di persone nel mondo non ha
ad acqua potabile sicura. Abbiamo dato l’acqua troppo per scontata? ancora oggi accesso ad acqua sicura.
CHI È
ANDREA RINALDO
È ordinario di costruzioni idrauliche all’Università le reti fluviali come corridoi ecologici per specie, Tra i suoi riconoscimenti, la Dalton Medal
di Padova e Professor of Hydrology and Water popolazioni e patogeni. Autore di oltre 330 studi dell’European Geosciences Union nel 2006,
Resources all’École Polytechnique Fédérale su riviste internazionali, è socio tra l’altro della il Prince Sultan Abdulaziz International Water
di Losanna di Losanna. Qui ha fondato e dirige National Academy of Sciences statunitense Prize nel 2010, e lo Stockholm Water Prize nel
il Laboratory of Ecohydrology, che studia e dell’Accademia dei Lincei. 2023, il cosiddetto «Nobel per l’acqua».
Come progettare campagne di prevenzione per contenere efficacemen- Sembra che qualcosa però stia cambiando
te la diffusione di una malattia di origine idrica? L’acqua è un buon test: le previsioni legate alle reti fluviali han-
Il mio laboratorio si è specializzato nella costruzione di mo- no una robustezza intrinseca. In generale non siamo capaci di da-
delli che prima non esistevano, in particolare quelli spazialmen- re un valore economico ai servizi ecosistemici, in molti casi lega-
te espliciti che usano tecnologie tipiche dell’ingegneria ambien- ti alle acque delle reti naturali e artificiali. Fino a poco tempo fa si
tale. Si studiano le comunità dove sono situate geograficamente e riteneva che la relazione esistente tra PIL e disuguaglianze all’i-
la demografia della malattia in ciascun insediamento. Questi stru- nizio crescesse, per poi decrescere. Oggi invece è ampiamente
Cortesia Andrea Rinaldo (ritratto)
menti sono ottimi ricostruttori ex post delle epidemie o di malattie dimostrato che all’aumentare del PIL le disuguaglianze cresco-
portate dall’acqua e possono confrontare credibilmente alterna- no, sempre. Guardando ai numeri credo che non sia vero che ba-
tive nella gestione delle emergenze e provvedimenti di conteni- sta aspettare, in modo che tutti diventino più ricchi. Chi si occupa
mento delle infezioni. di auto-organizzazione di sistemi dissipativi, sa che il sistema la-
Durante il lockdown ci siamo occupati anche di COVID-19, con sciato a sé tende a dare sempre lo stesso esito: la ricchezza in ma-
un successo inaspettato, perché la matematica che usavamo per no a pochi. Tutto ciò ha una solida robustezza: imparando da que-
le malattie legate all’acqua era riciclabile. Abbiamo usato altri dati sti modelli potremmo declinarli anche in altri ambiti della società.
www.lescienze.it Le Scienze 11
Made in Italy Vector Robotics è riuscita a coniugare
l’alimentazione a energia solare
con una lunga autonomia dei suoi velivoli
Droni sostenibili
per tante esigenze
a passione per i robot e per il volo. Questo ha unito fin dal
Collaborando si cresce
Vector Robotics è cresciuta anche grazie alle collaborazioni
con enti di ricerca e università a cui fornisce diversi servizi. «Og-
gi sono molte le attività di ricerca che si avvalgono dei droni e i ri-
cercatori hanno spesso esigenze specifiche. La nostra esperienza
ci permette di creare nuovi mezzi o di modificare quelli presen-
ti sul mercato e trasformarli esattamente secondo le esigenze di
chi poi ci deve lavorare», spiega Giorgini. «Così abbiamo fatto per
il Consiglio nazionale delle ricerche e per le Università di Venezia
e di Padova, mentre inizieremo a breve un percorso con l’Europe-
an Forensic Institute per migliorare ulteriormente gli algoritmi di
identificazione degli incendi boschivi.»
Lavorare su tante esigenze diverse è servito a Vector Robotics
a immaginare i diversi ambiti in cui i droni solari potevano essere
utilizzati. Oltre alla prevenzione antincendio, a oggi l’azienda ha
sviluppato un velivolo per la fotogrammetria e uno per la sorve-
glianza. Nel primo caso si tratta di un settore in espansione, quel-
lo legato alle immagini degli edifici scattate dall’alto e in diverse
direzioni, necessarie per l’aggiornamento del catasto. «Ci sono già
dei mezzi sul mercato che svolgono ottimamente questo lavoro,
ma hanno un’autonomia di 25 minuti; il nostro invece vola quat-
tro ore. Dal momento che le fotografie devono essere scattate pre-
feribilmente quando i raggi del Sole sono perpendicolari, così che
non ci siano troppe ombre, il tempo per eseguire gli scatti è poco
e quindi il fatto di non dover cambiare batteria fa la differenza»,
afferma Giorgini. Sul secondo fronte, invece, la soluzione dell’a-
Cortesia Vector Robotics (tutte le foto)
Le Scienze 13
Il matematico impertinente di Piergiorgio Odifreddi
L’oceano dell’ignoranza
I numeri trascendenti, pur essendo ubiquitari, sono
difficili da trovare, ed è arduo dimostrare che sono tali
el 1872 Georg Cantor dimostrò che i quello di Hermite a tutti gli esponenti algebri-
l ruolo centrale dei modelli nella prati- tribuire una struttura al target), è discutibile
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Homo sapiens di Giorgio Manzi
rovo sempre più interessante – per la tazionista” […]. Questo paradigma […] può
ella parte finale di un articolo sul metodo di produzione energetica per civiltà
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News
GENOMICA
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Andrew Brookes/AGF
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News
ASTRONOMIA
basata sull’analisi di immagini multiple di una lontana supernova. misurare la costante di Hubble: a sorpresa, il valore ottenuto è molto
Il metodo fu proposto per la prima volta nel 1964 dall’astrofisico simile a quello ricavato sulla base dell’universo primordiale, mentre è in
norvegese Sjur Refsdal, che suggerì di sfruttare il fenomeno delle lenti forte disaccordo con altre misurazioni basate su supernove.
gravitazionali, un effetto relativistico secondo cui l’immagine di un Matteo Serra
menti, gli astronomi si sono chiesti quali fossero niente dall’esterno del sistema di Saturno che (confermando precedenti
NASA, ESA, A. Simon (Goddard Space Flight Center),
la loro origine e la loro età. Uno studio su «Scien- arriva a depositarsi sugli anelli, composti in pre- risultati di LHC), risultando al
ce Advances» sembra finalmente rispondere alla valenza di ghiaccio d’acqua. Osservando quanto contempo incompatibile con
seconda domanda: rispetto al pianeta, che ha 4,5 questo ghiaccio è contaminato dalla polvere, si la misurazione pubblicata da
miliardi di anni, gli anelli sono molto più giova- può stabilire il tempo in cui gli anelli sono sta- CDF l’anno scorso. Il risultato
ni. Lo sostiene un gruppo di astronomi guidato ti esposti al flusso di materiale di origine inter- alimenta così il mistero su
da Sascha Kempf, dell’Università del Colorado a planetaria. quale sia il reale valore di
Boulder, secondo cui gli anelli hanno un’età non Da studi precedenti sappiamo che gli anelli questa massa, segnando
superiore a 400 milioni di anni. Meno di un de- dureranno altri 100 milioni di anni, per una vi- tuttavia un importante
cimo dell’età del pianeta, quindi. ta complessiva di appena mezzo miliardo di an- punto a favore del modello
Per stabilirlo, gli autori si sono avvalsi dei dati ni: un tempo breve in termini astronomici. E re- standard.
raccolti dallo strumento Cosmic Dust Analyzer stano tuttora oscure le loro origini. Matteo Serra
(analizzatore della polvere cosmica) a bordo del- Emiliano Ricci
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News
EVOLUZIONE
Uno dei
Il tempo profondo delle farfalle più antichi
organismi
Questi insetti emersero in Nord America 100 milioni di anni fa macroscopici
Una gelatinosa collana di
perle potrebbe essere stata
uno dei più antichi organismi
visibili a occhio nudo mai
comparsi sulla Terra. Si
chiama Horodyskia, ed è
vissuto a lungo: da 1,48
miliardi a 550 milioni di anni
fa. I paleontologi ne avevano
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dini alimentari delle farfalle nel tempo. L’indagi- le piante di fagioli sono risultate essere gli ospi- documentando una fase
ne filogenetica, pubblicata su «Nature Ecology & ti ancestrali di questi insetti», dice Kawahara. Da poco nota ma fondamentale
Evolution», colloca il primo volo di questi insetti allora, l’evoluzione delle farfalle e delle piante a dell’evoluzione.
in Nord e in Centro America. fiore è rimasta intrecciata. Massimo Sandal
Dopo la loro comparsa, le farfalle si sarebbe- Enrico Nicosia
unica la nostra specie», ha commentato Steven Reilly, docente di Ed è soprattutto nel cervello che hanno gli effetti più determinanti
genetica alla Yale School of Medicine e coordinatore della ricerca. per il nostro essere umani, influendo sulla regolazione di processi
Lo studio è stato condotto nell’ambito del progetto internazionale come formazione e differenziamento dei neuroni, mielinizzazione,
Zoonomia, il cui obiettivo è catalogare la diversità genetica dei segnalazione e funzionamento delle sinapsi.
mammiferi tramite il sequenziamento e il confronto del DNA di 240 Martina Saporiti
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News
24 Le Scienze
L’inquinamento luminoso Un gene batterico
e la riproduzione dei coralli per la vista dei vertebrati L’ennesima
sorpresa
Come molte specie marine, anche i coralli rego- L’origine e lo sviluppo dell’occhio dei vertebrati
lano i propri cicli riproduttivi seguendo le oscil- non è ancora del tutto chiaro. Uno studio di
del moscerino
lazioni della luce notturna dovute alle fasi lu- Chinmay A. Kalluraya e colleghi dell’Universi- della frutta
nari. In particolare, sono stati osservati eventi tà della California a San Diego, pubblicato sui
di deposizioni di massa di gameti non feconda- «Proceedings of the National Academy of Scien- Nuovi organelli cellulari
ti nelle notti subito successive alla Luna piena, ces», si è concentrato sull’origine della proteina sono stati scoperti all’interno
probabilmente per massimizzare l’efficienza ri- IRBP, coinvolta nel meccanismo di risposta del- di un organismo animale,
produttiva. Ora, Thomas W. Davies dell’Univer- la retina alla luce. IRBP è per noi essenziale per si chiamano PXo body, e
sità di Plymouth, nel Regno Unito, e colleghi vedere, ma è invece assente nell’occhio degli interagiscono con il fosfato
hanno individuato i meccanismi con cui l’inqui- invertebrati. Il gene che codifica per IRBP è pe- inorganico in un modo che
namento luminoso interagisce con questi cicli. rò molto simile a geni che si trovano nel DNA di in precedenza era stato
Secondo il loro studio, pubblicato su «Natu- alcuni batteri e che codificano per enzimi (pepti- osservato solo nelle cellule
re Communications», l’illuminazione delle città dasi) responsabili della digestione delle proteine. di batteri, piante e lieviti.
costiere anticipa di pochi giorni le condizioni ti- Copia di 44a51459b9e30982c62bc1505f0b61bd
Secondo gli autori, più di 500 milioni di anni Queste strutture sono state
piche delle notti di Luna piena, inducendo i co- fa un gene batterico della peptidasi è stato acqui- viste per la prima volta
ralli a rilasciare anticipatamente i gameti in ma- sito dal DNA dei vertebrati più antichi e nel tem- nell’intestino del moscerino
re. Per gli autori, questo fenomeno provoca uno po, grazie alla cosiddetta neofunzionalizzazio- della frutta Drosophila
sfasamento della deposizione tra popolazioni di ne, ha potuto coadiuvare lo sviluppo dell’occhio melanogaster, organismo
corallo contigue ma sottoposte a diverso inqui- così come lo conosciamo. Acquisizioni simili modello per gli studi
namento luminoso. Ciò ridurrebbe lo scambio non sono una novità: il genoma umano contie- scientifici da oltre un secolo
di materiale genetico, impoverendo le popola- ne almeno 200 geni di origine batterica. Questa ma che, evidentemente,
zioni interessate. In queste condizioni, poi, i ga- ricerca apre però alla possibilità che lo sviluppo ancora riserva delle
meti sono rilasciati in prossimità delle notti di di strutture anatomiche complesse non sia det- sorprese.
Luna piena, quando le correnti sono più marca- tato solo dal rimodellamento di materiale gene- Alcuni ricercatori della
te ed è maggiore il rischio di dispersione prima tico preesistente, ma anche dall’integrazione di Harvard Medical School
che sia avvenuta la fecondazione. (SiCl) geni di altra provenienza. (AuCo) stavano esaminando il
ruolo del fosfato inorganico
(Pi) nel metabolismo
Gli squali martello cacciano trattenendo il respiro dell’insetto quando si sono
accorti che la proteina PXo,
Lo squalo martello smerlato (Sphyrna lewini), conosciuta per il trasporto
diffuso nelle acque tropicali e subtropicali costiere del Pi, si trovava all’interno
e nel Mediterraneo occidentale, trattiene il respiro di alcuni misteriosi globuli
quando caccia in profondità. Lo hanno scoperto che non rispondevano alle
biologi dell’Università delle Hawaii a Maˉnoa colorazioni istologiche.
che hanno monitorato le funzioni fisiologiche Data l’associazione con la
di questi animali durante le battute di caccia. proteina PXo, i ricercatori
Equipaggiando gli squali con dispositivi che li hanno chiamati «PXo
misurano la temperatura muscolare, l’orientamento bodies». La tecnica della
del corpo e i livelli di attività fisica, i biologi hanno microscopia elettronica
osservato come il corpo di questi predatori marini ha permesso in seguito di
rimanga caldo durante le immersioni in acque svelarne struttura e funzioni,
fredde e profonde e si raffreddi quando tornano ovvero estrarre il Pi dal
verso la superficie. I dati suggeriscono che questo citoplasma della cellula,
comportamento impedisca la perdita di calore essenziale per le funzioni
attraverso le branchie. Precedenti immagini di uno cellulari che sono legate al
squalo martello smerlato che nuota con le branchie metabolismo e alla sintesi
chiuse a oltre 1000 metri di profondità supportano del DNA, e accumularlo
l’ipotesi. «La scoperta fa avanzare la conoscenza all’interno degli organelli.
dell’ecologia di questa specie e migliora la capacità I risultati dello studio sono
di proteggerla», dice Mark Royer, biologo e primo stati pubblicati sulla rivista
Cory Fults
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BIOINGEGNERIA
Ridisegnare
la vita
Con la morfologia sintetica, la scienza
sta imparando a plasmare la materia organica
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in forme e strutture mai viste in natura
di Philip Ball
N
e vive a Londra. Il suo prossimo libro,
How Life Works (University of Chicago Press),
sarà pubblicato nell’autunno 2023.
elle collezioni del Peabody Mu- la materia organica. L’unico limite a quello che si può fare è la fan-
seum, alla Harvard University, si trovano i resti mummificati di tasia, afferma Roger D. Kamm, bioingegnere del Massachusetts
un essere davvero bizzarro. La testa ristretta, il torso e le braccia Institute of Technology (MIT). Per esempio potremmo progetta-
sono quelle di una scimmia, ma dalla vita in giù è un pesce. Moses re un nuovo organo che secerne una particolare biomolecola per
Kimball, fondatore del Boston Museum, acquistò questo curio- curare una malattia, un po’ come il pancreas secerne l’insulina.
so ibrido dalla famiglia di un capitano di mare e nel 1842 lo affittò Potremmo dotare questo organo di cellule di rilevamento per il
all’impresario P.T. Barnum per il suo famoso American Museum a monitoraggio dei marcatori della malattia nel flusso sanguigno,
New York. Barnum sosteneva che si trattasse di una sirena trova- simili agli impianti a rilascio controllato già in uso per la sommini-
ta alle isole Fiji. strazione di medicinali, però realizzati con cellule viventi. O anco-
In realtà all’epoca manufatti di questo genere, di solito intesi ra, continua Kamm, potremmo creare «super-organi», per esem-
per la vendita, erano realizzati da pescatori e artigiani in Giappo-
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forza ferme nello stesso posto o nello stesso stato. tutte le cellule.
Lo si vede in modo straordinariamente palese nello svilup- Levin ritiene che la comunicazione tra cellule con segnali bio-
po di un nuovo organismo (diciamo un essere uma-
no) da un singolo ovulo fecondato, o zigote. Quando Comunicazione cellulare
quella prima singola cellula si divide in due, in quat-
tro e via dicendo fino a diventare diversi miliardi, quel-
lo che inizialmente era un globo apparentemente pri- Molecola Citoscheletro
vo di struttura, composto di cellule tutte identiche tra Ioni
+
Recettore
loro, diventa un corpo con una forma ben definita, che + +
+
contiene tessuti diversi in cui le cellule hanno ruoli di- Cellule Risposta
+
versi, per esempio quello di generare le contrazioni
cardiache, coordinate elettricamente, o quello di se- + +
+
cernere l’insulina nel pancreas.
Canale
Da millenni scienziati e filosofi naturali si chiedono ionico
da dove arrivi questo piano corporeo. Come fa quella Cellula
massa informe che è l’embrione nelle sue prime fasi di Nucleo Nucleo
vita a sapere che cosa produrre e dove mettere quello Risposta Risposta Neurone
che produce? La risposta, secondo i libri di testo di bio-
logia, è che lo schema si trova nel DNA delle cellule, co-
dificato nei geni. Tuttavia, questa idea non regge a lungo. È vero elettrici induca capacità di elaborazione delle informazioni parti-
che a quanto pare le uniche istruzioni che lo zigote riceve si tro- colarmente potenti, al punto di poter influenzare la morfologia.
vano nel genoma. Per quanto lo si esamini a fondo, però, nel DNA Essa rappresenta quindi, secondo lui, una «manopola di control-
non c’è traccia di un progetto predefinito su come realizzare un lo» utile per applicazioni di medicina rigenerativa e morfologia
cuore oppure un cervello. I geni si limitano a codificare per pro- sintetica. Levin, Vaibhav Pai, della Tufts University, e colleghi
teine o altre molecole che servono ad aumentarne o diminuirne hanno dimostrato che lo sviluppo di strutture neurali nel cervello
la produzione. delle rane sembra controllato dal potenziale elettrico transmem-
Un’idea più corretta è che le reti molecolari della cellula codifi- brana delle cellule embrionali. Quando i ricercatori hanno attiva-
chino certi comportamenti e tendenze e che la morfologia emer- to in modo permanente un gene cruciale chiamato Notch (uno dei
ga quando quegli impulsi si realizzano nell’interazione tra molte fattori che inducono i neuroblasti a trasformarsi in neuroni negli
cellule. Per capire, e forse in fondo per controllare, la forma delle embrioni di rana), lo sviluppo cerebrale ne è stato alterato. Però i
strutture pluricellulari, dobbiamo comprendere queste regole di ricercatori sono riusciti a riportarlo sul binario giusto cambiando
comportamento. il potenziale di membrana di altre cellule adiacenti: il segnale bio-
Le cellule creano ordine e forma comunicando tra loro e ri- elettrico ha prevalso su quello derivante dai geni e ha permesso
Grafica di Jen Christiansen
spondendo l’una all’altra. Ognuna di esse è delimitata da una così alla morfogenesi di procedere in modo corretto.
membrana ricoperta di molecole, che in genere sono proteine. La morfogenesi è un processo delicato che riguarda l’intera-
Queste molecole sono in grado di ricevere segnali sulla superficie zione di informazioni su scale diverse, da quella dell’intero or-
della cellula e di trasformarli in messaggi per le reti interne della ganismo a quella dell’attività genetica e molecolare dentro le sue
cellula, messaggi che di solito hanno come risultato finale l’attiva- cellule, passando per tutte le scale intermedie; è un complesso si-
zione o la soppressione di geni specifici. stema di segnali bottom-up, top-down e middle-out. Se le cellule si
www.lescienze.it Le Scienze 29
moltiplicano più rapidamente in una parte dell’embrione che in le cellule rigeneratrici hanno prodotto anatomie inaspettate, per
un’altra, i tessuti che ne derivano possono piegarsi e contorcer- esempio vermi con una testa a ciascuna estremità.
si. Questa deformazione genera stress meccanici che hanno una Lo stesso potenziale rigenerativo è presente in anfibi come gli
ricaduta sulle cellule stesse, nelle quali attivano e disattivano de- assolotti e le salamandre, che sono in grado di farsi ricrescere co-
terminati geni; in questo modo ne causano una differenziazione de e arti amputati. Questa impresa richiede due capacità mor-
rispetto alle altre cellule circostanti e le indirizzano su una traiet- fologiche: le cellule che ricrescono devono essere in grado di
toria di sviluppo che le porterà a diventare un certo tessuto o un svilupparsi e formare molti tipi diversi di tessuti, come pelle, mu-
organo in particolare. scoli, ossa e vasi sanguigni, e inoltre questi tessuti devono orga-
Per fare un altro esempio, nella massa di cellule che cresce fi- nizzarsi spontaneamente nel modo giusto. Gli anfibi hanno una
no a diventare un feto le cellule che si trovano all’interno possono riserva di queste cellule versatili, chiamate staminali, per le ripa-
rimanere isolate dalla rete di capillari in cui scorre il sangue ric- razioni necessarie. Se vogliamo trovare il modo di infondere po-
co di ossigeno; questa situazione le spinge allora a produrre e rila- tere rigenerativo anche ai nostri corpi, dobbiamo capire e padro-
sciare sostanze che inducono altre cellule adiacenti a trasformar- neggiare le regole globali che governano la forma.
si in nuovi vasi sanguigni. Il DNA cellulare non ha mai contenuto
il progetto di un sistema vascolare; la rete ramificata che si ottie- La plasticità delle cellule
ne alla fine è una morfologia che emerge dalle regole di interazio- Tutti gli embrioni contengono una massa di cellule capaci di
ne e risposta tra cellule. svilupparsi in tutti i tipi di tessuti corporei, una proprietà che si
«Il genoma codifica un collettivo cellulare dotato di enorme chiama pluripotenza. Negli esseri umani, però, queste cellule
plasticità – afferma Levin – che continua a riorganizzarsi fino a perdono gradualmente la plasticità nel corso di una serie di tra-
quando non raggiunge la morfologia target». Una delle illustra- sformazioni che le fanno differenziare, destinandole ai loro vari
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zioni più notevoli dell’esistenza di queste forme target è il mo- ruoli specializzati. A lungo si pensava che quando le cellule em-
do in cui nei tritoni si sviluppa un tubo chiamato tubulo prone- brionali perdono la pluripotenza perdano per sempre anche la
frico, precursore del rene. Se le cellule contenessero
istruzioni genetiche che dicessero loro di formare un
Pluripotenza
tubo, allora ci si aspetterebbe che cellule più grandi Cellula embrionale Cellula staminale
formassero un tubo più grande, in proporzione. Inve- (pluripotente pluripotente
ce negli anni quaranta l’embriologo Gerhard Fankhau- per natura) indotta (iPSC)
ser mise alla prova questa idea usando cellule con
cromosomi sovrannumerari che le facevano cresce-
re oltre le dimensioni normali e scoprì che il tubo che È possibile
Differenziazione riprogrammare
veniva a formarsi era di diametro e spessore normali, una cellula matura
semplicemente era composto di meno cellule. Le cel- Cellule intermedie riportandola allo
stato di cellula
lule più grandi cambiavano addirittura forma per cre- staminale
are la struttura quasi da sole. Era come se le cellule, (iPSC)
collettivamente, «sapessero» qual era la struttura tar-
get e adattassero il proprio comportamento individua-
le di conseguenza. Albert Einstein rimase affascinato Cellula Cellula Cellula
endodermica mesodermica ectodermica
da questi esperimenti e scrisse a Fankhauser che «cosa
determini davvero la forma e l’organizzazione sembra
davvero indecifrabile». Cellule mature
Un esempio ancora più notevole di questa apparen-
te «visione globale» delle strutture pluricellulari si tro-
va in alcuni platelminti primitivi chiamati planarie. Se
si taglia via un pezzo di una planaria, l’animale farà ri-
crescere esattamente gli stessi tessuti che sono stati Cellula beta Cellula
tolti, né più né meno. Basta un pezzetto minuscolo di Enterocita del pancreas Miocita Eritrocita Neurone cutanea
planaria per formare di nuovo un verme intero, di for-
ma e proporzioni normali.
È fin troppo evidente che gli esseri umani non hanno questa versatilità, ma nel 2006 il biologo Shin’ya Yamanaka dell’Univer-
capacità; allora come fanno le planarie? Per riuscirci, sembra ne- sità della California a San Francisco e i suoi collaboratori hanno
cessario che le cellule che si rigenerano siano in grado di «legge- dimostrato che non è così. Partendo da cellule di mammifero ma-
re» il piano corporeo generale: danno un’occhiata all’organismo ture e differenziate, sono riusciti a riportarle a uno stato simile a
nel suo insieme, si chiedono che cosa manchi e si adattano di con- quello delle staminali, iniettandovi un cocktail dei geni attivi nel-
seguenza per preservare l’integrità morfologica. Sono in grado le cellule staminali embrionali (o ESC, da embryonic stem cells); in
di usare informazioni top-down. Levin ritiene che le cellule rice- pratica sono riusciti a riportare indietro l’orologio dello sviluppo
vano queste informazioni da segnali bioelettrici che controllano embrionale. Il loro esperimento dimostra che il destino delle no-
il mantenimento della forma in altri organismi come pesci, rane stre cellule e la natura dei nostri tessuti e del nostro corpo sono
ed esseri umani. Quando il biologo e i suoi colleghi hanno mani- assai meno inevitabili e inesorabili di quanto si pensasse: la mate-
polato alcuni pezzi di planarie alterandone lo stato bioelettrico, ria organica è plastica e programmabile.
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mattoncini stessi. «In un mondo meccanico semplice avremmo Doursat e colleghi hanno proposto schemi teorici per costrui-
pezzi che interagiscono tra loro secondo un insieme di regole per re qualcosa con i batteri in questo modo, usando circuiti geneti-
costruire strutture più complesse», spiega Shahbazi Alonso. Però, ci sintetici per dare loro regole di interazione che producano sem-
aggiunge, la «bellezza dello sviluppo», e anche la sua complicazio- plici elementi geometrici fatti di tante cellule, come bastoncini e
ne, è che «il processo con cui si costruisce una struttura cambia la anelli. Poi queste forme si possono assemblare in strutture di or-
natura stessa dei mattoni. Durante tutto lo sviluppo c’è una con- dine superiore. Anche tra i primi lavori di biologia sintetica plu-
tinua diafonia dovuta a processi che avvengono su scale diverse ricellulare ce n’erano alcuni che usavano i batteri: per esempio,
dell’organizzazione biologica». Frances H. Arnold del Caltech, Ron Weiss del MIT e i loro colla-
La morfologia sintetica, quindi, richiede una nuova visione boratori hanno ingegnerizzato una popolazione di batteri con cir-
dell’ingegneria in cui assembliamo sì oggetti a partire dalle loro cuiti genetici che permettevano a ciascuna cellula di percepire la
componenti di base, ma non secondo un progetto predefinito, co- densità della popolazione nell’ambiente circostante e controllare
me in una catena di montaggio. Dobbiamo sfruttare le regole di il tasso di morte cellulare spontanea, mantenendo così la crescita
interazione per permettere che la struttura desiderata emerga co- della popolazione all’interno di limiti predeterminati.
me per un accordo collettivo tra le parti, riconoscendo che quelle Di recente Kamm e Weiss, assieme all’ingegnera tissutale Lin-
parti hanno di per sé una sorta di autonomia. René Doursat, biolo- da G. Griffith, anche lei al MIT, hanno fondato presso quell’istitu-
go computazionale del Complex Systems Institute di Parigi, iden- to un centro multidisciplinare, il Center for Multi-Cellular Engi-
tifica quattro categorie di processi coinvolti in questo tipo di in- neered Living Systems, che portando avanti questi lavori intende
gegneria morfologica: gli elementi possono legarsi l’uno all’altro modellare e realizzare sistemi pluricellulari con funzioni specifi-
secondo una costruzione predefinita o assemblarsi fondendosi che. I ricercatori ritengono che per ottenere questi sistemi orga-
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COSMOLOGIA
di Emiliano Ricci
© ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA. Galassie sullo sfondo: NASA, ESA,
e S. Beckwith (STScI) and the HUDF Team, CC BY-SA 3.0 IGO
«I
Einstein definì l’introduzione di un
«termine cosmologico» repulsivo as-
solutamente arbitrario nelle sue equa-
zioni per spiegare l’apparente staticità
dell’universo. D’altra parte, all’epoca in
cui Einstein applicava la sua nuova te-
oria della relatività generale alla descrizione dell’universo, era il
1917, non aveva «alcun motivo per dubitare della natura sostan-
zialmente statica dello spazio». Né lo scienziato tedesco poteva
immaginare che dopo oltre 80 anni i cosmologi avrebbero nuova-
mente rispolverato il termine cosmologico per tentare di spiegare
non più la staticità, ma l’insospettabile dinamicità dell’universo.
Con la scoperta dell’espansione dell’universo da parte di
Edwin Hubble, nel 1929, il «termine cosmologico» introdotto da
Einstein fu cancellato dalle equazioni che, a quel punto, descrive-
vano un universo in evoluzione dominato dalla sola forza di gravi-
tà. E poiché la gravità è una forza esclusivamente attrattiva, il suo
effetto a lungo termine sul moto di espansione deve essere una
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Gli strumenti per il visibile e l’infrarosso
Euclid esaminerà la luce visibile e infrarossa di galassie lontane usando due strumenti
scientifici a bordo. Questi strumenti misureranno la posizione e le forme precise delle
galassie nella luce visibile e il loro redshift (da cui si può ricavare la loro distanza) nella
luce infrarossa. Con questi dati, gli scienziati potranno costruire una mappa 3D della
distribuzione delle galassie e della materia oscura nell’universo. La mappa mostrerà come
la struttura su larga scala si è evoluta nel tempo, tracciando il ruolo dell’energia oscura.
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Particolarmente celebre è tuttavia il quinto postulato, quello det- Yannick Mellier, dell’Institut d’Astrophysique de Paris (IAP), in
to delle «rette parallele», almeno nella formulazione del matema- Francia, è responsabile della missione in qualità di Euclid Con-
tico scozzese John Playfair, che nel 1795 pubblicò l’opera Elementi sortium Lead (capo del consorzio Euclid, che attualmente riuni-
di geometria, in cui propose una nuova versione del quinto postu- sce circa 1600 scienziati provenienti da circa 300 enti di ricer-
lato equivalente a quella enunciata da Euclide. Nell’enunciato di ca in 17 paesi, non solo europei). A «Le Scienze» Mellier spiega
Playfair questo diventa: «Dati una qualsiasi retta e un punto non che «l’obiettivo primario della missione Euclid è capire perché
appartenente a essa, per questo punto è possibile tracciare una e l’espansione dell’universo sta accelerando, cioè qual è la fon-
una sola retta parallela alla retta data», ed è come in effetti lo tro- te dell’accelerazione e quali sono le proprietà di questa fonte: si
viamo scritto nella maggior parte dei libri di scuola. tratta di una nuova interazione fondamentale, soprannomina-
La geometria euclidea è stata la base della nostra comprensio- ta “energia oscura”, o di una manifestazione della gravità modi-
ne della geometria per secoli, fino a quando, circa a metà Otto- ficata che su scale cosmologiche devierebbe da quanto previsto
cento, alcuni matematici proposero geometrie alternative a que- dalla teoria della relatività generale?». A questo scopo, specifi-
sta, che per questo motivo sono collettivamente classificate come ca Mellier, Euclid osserverà l’evoluzione della distribuzione del-
«geometrie non euclidee». Tutte le geometrie non euclidee, come la materia oscura e della distribuzione delle galassie negli ultimi
quella ellittica-sferica del matematico tedesco Bernhard Riemann dieci miliardi di anni.
o quella iperbolica del russo Nikolaj Ivanovič Lobačevskij, sono In pratica, per studiare l’evoluzione della distribuzione della
accomunate dalla negazione del «postulato delle parallele». materia oscura si osserverà la distorsione gravitazionale correlata
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dall’assorbimento della Via Lattea o del piano dell’eclittica), cioè una concentrazione di materia, come una singola galassia con il
15.000 gradi quadrati, e raccogliendo informazioni su circa 12 mi- suo alone di materia oscura, la massa di quella galassia curva lo
liardi di sorgenti; un miliardo di queste sorgenti sarà usato per spazio circostante, in modo che la luce è deviata dalla sua traiet-
l’effetto di lente gravitazionale debole (lensing, in particolare le toria di partenza. Questo significa che l’immagine finale della sor-
galassie con il più alto rapporto tra segnale e rumore, per le qua- gente luminosa lontana viene distorta o spostata rispetto alla sua
li la forma può essere misurata con sufficiente precisione), men- forma originale. Nel caso dell’effetto gravitazionale forte le di-
tre per 35 milioni si otterranno misure spettroscopiche accurate storsioni e gli spostamenti delle sorgenti di sfondo sono significa-
dello spostamento verso il rosso (redshift), per valutare il grado di tivamente più grandi (si veda il box a p. 40).
concentramento delle galassie (clustering), ovvero la loro tenden- Gli astronomi usano da tempo questo effetto per studiare la di-
za a raggrupparsi in ammassi. stribuzione della materia nell’universo e per mappare la distribu-
Il clustering è in stretta relazione con le cosiddette oscillazio- zione di materia oscura invisibile. Poiché la luce segue la geome-
ni acustiche barioniche (BAO, da baryonic acoustic oscillations), le tria dello spazio-tempo, le deviazioni della luce sono influenzate
onde di pressione che si sono propagate nell’universo primordia- dalla quantità e dalla distribuzione della materia presente nelle
le, poco dopo il big bang. In quel periodo, l’universo era denso e regioni ricche di galassie, come gli ammassi di galassie. Inoltre,
omogeneo, ma presentava fluttuazioni di densità a piccola scala. i modelli matematici delle deviazioni possono fornire informa-
A causa della pressione dei barioni (le particelle che compongo- zioni sulla massa dell’oggetto che ha causato la lente gravitazio-
no la materia ordinaria, come protoni e neutroni), queste fluttua- nale, sulla sua forma e sulla sua posizione. «Usando il “lensing”
testi originali in inglese, traduzione a cura della redazione di «Le Scienze»
zioni nel plasma caldo si sono propagate come onde sonore nello debole e il “clustering” delle galassie, Euclid esplorerà quindi l’e-
© ESA (lavoro svolto ATG sotto contratto con ESA), CC BY-SA 3.0 IGO;
spazio primordiale. Quando l’universo si è espanso e raffreddato voluzione dell’espansione dell’universo e l’evoluzione del tasso di
a sufficienza (all’epoca della ricombinazione, 380.000 anni do- crescita delle strutture negli ultimi dieci miliardi di anni», spiega
po il big bang), queste onde si sono «congelate», lasciando un’im- Mellier. Poiché l’espansione e la storia cosmica della formazione
pronta caratteristica nella distribuzione delle galassie. Così, misu- delle strutture dipendono anche dalla natura della materia oscu-
rando con precisione la scala delle BAO nella distribuzione degli ra e dalle proprietà delle fluttuazioni primordiali, aggiunge Mel-
ammassi di galassie, è possibile ottenere informazioni sulla ge- lier, non si tratterà solo di sondare la natura dell’energia oscura,
ometria dell’universo e sul suo tasso di espansione nel corso del ma anche quella della materia oscura e della fase iniziale dell’in-
tempo (si veda il box a p. 41). flazione dell’universo.
L’effetto di lente gravitazionale è invece un effetto gravitazio-
nale, previsto dalla teoria della relatività generale, che si verifica La ragnatela cosmica
quando la luce proveniente da una fonte distante viene deviata Selezionata dall’ESA nell’ottobre 2011, la missione Euclid è sta-
dalla presenza di una massa intermedia tra la fonte e l’osservato- ta formalmente approvata nel giugno 2012. Il lancio del satellite
re. Nel caso particolare dell’effetto debole, le deviazioni della tra- è previsto per luglio 2023 su un vettore SpaceX Falcon 9 da Cape
iettoria della luce sono relativamente piccole rispetto alla direzio- Canaveral, in Florida, negli Stati Uniti. La sua orbita operativa sa-
ne originale. In pratica, quando la luce attraversa una regione con rà attorno al punto di equilibrio gravitazionale del sistema Sole-
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Terra noto come punto di Lagrange 2 (L2), a una distanza media di sarà sfruttata come un grande «laboratorio cosmico» per rispon-
1,5 milioni di chilometri oltre l’orbita terrestre, dalla parte oppo- dere alle domande più profonde della fisica e della cosmologia at-
sta del Sole. Questa posizione speciale si muove assieme alla Ter- tuali: energia oscura, materia oscura, gravità modificata e altro
ra in orbita attorno al Sole e ospita anche il satellite Gaia e il James ancora.
Webb Space Telescope. La durata prevista della missione è di sei
anni, con possibilità di estensione (limitata dalla quantità di com- Due grandi misteri
bustibile usato per la propulsione). Materia oscura ed energia oscura sono fra i principali miste-
Mellier chiarisce che la missione, inserita nel programma ESA ri della fisica moderna. Deduciamo la loro esistenza da prove in-
per il decennio 2015-2025 denominato Cosmic Vision, sarà com- dirette, sappiamo che sono presenti nell’universo, conosciamo la
posta da un satellite e dal suo modulo di servizio costruiti da Tha- loro quantità, ma non sappiamo che cosa siano. La presenza del-
les Alenia Space Italia, che ospiteranno un carico utile composto la materia oscura emerge chiaramente da una varietà di effet-
da un telescopio e da una piattaforma costruita da Airbus Defen- ti gravitazionali che possono essere dedotti dai moti della mate-
ce and Space, che a sua volta ospiterà due strumenti scientifici co- ria luminosa all’interno di galassie e ammassi, come anche dai
struiti dal Consorzio Euclid. Il primo, indicato come VIS (da Visi- fenomeni di lente gravitazionale. L’interazione tra materia lumi-
ble Instrument), è una camera a largo campo sensibile nel visibile, nosa e ordinaria avviene solo per mezzo della forza di gravità, e
che fornirà le immagini di alta qualità usate per il «lensing» de- questo implica che la materia oscura sia formata da componen-
bole con una qualità d’immagine simile a quella di Hubble ma su ti (particelle o corpi) dotate di massa. L’attrazione gravitazionale
un campo visivo più grande di circa 200 volte. Il secondo, NISP è reciproca: la materia oscura attrae quella luminosa, ma anche
(da Near Infrared Spectrometer Photometer), è un fotometro e quest’ultima attrae la materia oscura. Ma la materia oscura è mol-
spettrometro operativo nel vicino infrarosso, che coprirà lo stes-
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nello spazio e nel tempo. Il ruolo di Euclid sarà cruciale per discri- Questi possibili casi prevedono però differenze nel modo di
minare i vari scenari grazie all’uso della «ragnatela cosmica» co- crescita delle strutture cosmiche, spiega lo scienziato, differenze
me banco di prova delle diverse teorie. piccole e che richiedono misure molto accurate per poter discri-
Come racconta ancora Cimatti, sulla base delle attuali cono- minare tra i vari modelli. «Di qui la necessità di una missione de-
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Che cosa misurerà Euclid: lensing debole
Una concentrazione di materia lungo la linea di vista può agire come una lente d’ingrandimento, piegando e distorcendo la luce delle galassie e degli
ammassi retrostanti. Questo effetto è chiamato lensing gravitazionale. Gli scienziati distinguono tra lensing gravitazionale forte, quando le distorsioni
sono molto evidenti, come nel caso degli anelli di Einstein, degli archi e delle immagini multiple, e lensing gravitazionale debole, quando le distorsioni
delle sorgenti sullo sfondo sono molto più piccole. In questo caso, le distorsioni (di pochi punti percentuali) possono essere rilevate solo analizzando
un gran numero di sorgenti in modo statistico.
Euclid misurerà le forme distorte di miliardi di galassie in dieci miliardi di anni di storia cosmica, fornendo una visione tridimensionale della
distribuzione della materia oscura nel nostro universo. La mappa della distribuzione delle galassie nel tempo cosmico ci fornirà anche informazioni
sull’energia oscura, che influenza l’evoluzione spaziale della struttura su larga scala.
Materia tra
le galassie
sullo sfondo
e noi
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Immagini
distorte
delle galassie
Immagine gravitazionalmente (accentuato)
distorta di una galassia
dicata, che misuri accuratamente miliardi di galassie e la crescita avrà un’esposizione totale di 40 minuti che consentirà di misura-
delle loro strutture», conclude Scaramella. re la forma di 1,5 miliardi di galassie a livelli di luminosità deboli»,
Rispetto ad altre missioni cosmologiche oggi operative, come spiega Cropper. Ogni galassia ha una propria forma, ma misuran-
l’Hubble Space Telescope (HST) o il James Webb Space Telesco- do un numero sufficiente di galassie, queste forme intrinseche
pe (JWST), Euclid offre un campo visivo molto più ampio e obiet- dovrebbero compensarsi, dice lo scienziato. «Se le galassie in una
tivi di indagine più specifici. HST e JWST sono unici per campi particolare regione del cielo tendono invece ad avere una forma
ristretti e osservazioni estremamente profonde. Dall’altro lato, media residua, è molto probabile che ciò sia dovuto alla materia
con l’osservazione di 12 miliardi di sorgenti, Euclid fornirà nuo- che si trova tra noi e le galassie in questione, che piega i raggi di
vi obiettivi di studio per HST e JWST, oltre che per nuove strut- luce (lente gravitazionale) e distorce le immagini. Pertanto, VIS è
ture a terra come i grandi telescopi di prossima generazione. «Eu- ottimizzato per la misurazione delle forme delle galassie.»
clid ha a bordo due strumenti con cui effettuare misure di lensing
gravitazionale debole e di clustering da parte delle galassie», pro- Due è meglio di uno
segue Scaramella. Gli strumenti, applicati a un telescopio rifletto- L’altro strumento montato a bordo di Euclid è NISP, che af-
re con un’apertura di 1,2 metri di diametro, sono appunto VIS, una fronta le questioni dell’energia oscura e della materia oscura con
camera ottica ad alta risoluzione angolare per misurare la forma una tecnica diversa, misurando direttamente la posizione delle
delle galassie, e NISP, uno spettrofotometro che opera nel vici- galassie in 3D, ovvero la loro posizione sulla volta celeste e la lo-
no infrarosso. Con le immagini di NISP più altre prese in ottico da ro distanza da noi. Cropper spiega che VIS e NISP sono soggetti a
Il contributo industriale volo, che è stato sottoposto a severe prove di accettazione, inclu-
La missione è finanziata dall’ESA (a cui l’Italia contribuisce), e si test di vibrazione per simulare le condizioni durante il lancio e
gli strumenti e l’analisi dati sono forniti da un consorzio di istituti test in speciali camere di termo-vuoto, che simulano l’ambiente
scientifici, l’Euclid Consortium. Il nostro paese è il secondo, do- che il satellite incontrerà nello spazio.» Il progetto, lo sviluppo dei
po la Francia, come livello di contributi al consorzio (pezzi, forni- vari modelli e le accettazioni finali hanno richiesto circa dieci an-
ture, risorse umane). A finanziare la partecipazione al consorzio è ni, durata tipica per un satellite di questa complessità.
l’Agenzia spaziale italiana (ASI), mentre l’INAF è il maggior parte-
cipante come numero di persone coinvolte, e ha svolto il ruolo di Fare luce
capofila e aggregatore della comunità nazionale rispetto all’ASI. Il quadro che emerge dagli studi di cosmologia è quello di un
© ESA (lavoro svolto ATG sotto contratto con ESA), CC BY-SA 3.0 IGO; testi originali in inglese, traduzione a cura
Dal lato industriale, l’attore principale è stato Thales Alenia Spa- «universo oscuro». L’universo è dominato per il 95 per cento da
della redazione di «Le Scienze»; fonte: ESA e Planck Collaboration / Gabriela Secara / Perimeter Institute
ce, joint venture fra l’azienda francese Thales e l’azienda italiana ingredienti di natura sconosciuta, mentre solo il 5 per cento è co-
Leonardo. stituito da materia che possiamo osservare con i telescopi (stelle,
«In qualità di Prime Contractor, ovvero di appaltatore princi- gas, galassie), in pratica la punta di un iceberg. «I cosmologi si tro-
pale, Thales Alenia Space è responsabile del progetto e dello svi- vano in una situazione di stallo dai contorni paradossali», com-
luppo dell’intero satellite», racconta a «Le Scienze» Paolo Musi, menta Cimatti. Secondo lo scienziato, in molti pensano che ormai
project manager di Euclid, sviluppato dalla joint-venture franco- siamo vicini a un punto di svolta che potrebbe aprire strade com-
italiana per conto dell’ESA. Il suo ruolo è stato guidare il gruppo pletamente nuove della fisica e nella nostra comprensione delle
di progetto e il consorzio industriale necessari alla realizzazione leggi della natura. «Per esempio, nelle teorie dette di “gravità mo-
del satellite. Musi specifica che il contratto industriale è di circa dificata”, materia oscura ed energia oscura sarebbero una sorta di
440 milioni di euro, mentre il budget complessivo dell’ESA che “miraggio” dovuto all’applicazione delle leggi di Newton e della
include il lanciatore, lo sviluppo dei sensori scientifici, dei cen- relatività generale, che noi assumiamo siano valide su tutte le sca-
tri di controllo e di elaborazione dati, oltre alla gestione operati- le dell’universo, ma che in realtà potrebbero non esserlo. Ci aspet-
va della missione per almeno sei anni dal lancio supera 1 miliar- ta un futuro (prossimo) ricco di grandi sorprese e colpi di scena!»,
do di euro. confessa Cimatti.
Il processo di sviluppo e costruzione degli strumenti scienti- A questo futuro Euclid contribuirà cercando di rispondere al-
fici e tecnologici necessari per la missione è stato gestito tramite le domande fondamentali sulla natura dell’energia oscura e della
una selezione accurata di un consorzio industriale composto da materia oscura e sul loro impatto sull’evoluzione passata, presen-
oltre 80 aziende, scegliendo fra le eccellenze europee in questo te e futura dell’universo. «Anche se dobbiamo stare molto atten-
campo. «In particolare – continua Musi – abbiamo prima realiz- ti a non essere troppo ottimisti, Euclid contiene potenzialmen-
zato un modello termo-strutturale del satellite, per verificarne il te una rivoluzione nella fisica fondamentale e nella cosmologia»,
progetto termo-meccanico, e poi un modello elettrico funziona- conclude Mellier. Gli scienziati sono già in trepida attesa del lan-
le, per verificare la compatibilità di tutta l’elettronica di bordo e cio, con la speranza di vedere il telescopio operativo già entro la
gli algoritmi di controllo. Infine abbiamo realizzato il prototipo di fine del 2023. Q
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FISICA QUANTISTICA
Universo
immaginario
I numeri complessi sono una componente
inevitabile della teoria quantistica standard
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re anni fa uno di noi, Toni, chiese a un altro di noi, tenere per sé le loro scoperte, esibendo i loro teoremi, corollari e
Marco, di raggiungerlo nel suo studio all’Istituto di scienze fotoni- lemmi solo per vincere battaglie intellettuali.
che, un grande centro di ricerca a Castelldefels, presso Barcellona. Dal letto di morte Scipione Dal Ferro, mentore di Del Fiore,
«C’è un problema di cui ti volevo parlare», iniziò Toni. «È un pro- aveva dato a quest’ultimo una formula per risolvere equazioni di
blema che io e Miguel stiamo cercando di risolvere da anni». Marco terzo grado (o cubiche) della forma x3 + ax = b. Armato del risul-
si mostrò incuriosito, e Toni pose la domanda: «La teoria quantisti- tato del suo maestro, Del Fiore presentò a Tartaglia 30 equazioni
ca standard può funzionare senza numeri immaginari?». cubiche e lo sfidò a trovare per ognuna il valore di x.
Un numero immaginario, se lo si moltiplica per se stesso, pro- Tartaglia scoprì la formula poco prima della gara, risolse i pro-
duce un numero negativo. Furono chiamati «immaginari» dal fi-
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ger – a cui si deve l’equazione che porta il suo nome, che descri- Per esempio, Einstein si rifiutò di credere che il principio di inde-
ve la funzione d’onda – fu fra i primi a esprimere il disagio gene- terminazione di Heisenberg – che pone un limite a quanto si può
rale della comunità dei fisici. In una lettera del 6 giugno 1926 al sapere sulla posizione e sulla velocità di una particella – fosse fon-
fisico Hendrik Lorentz, scrisse: «Ciò che è sgradevole qui, e anzi damentale. Congetturava invece che i fisici sperimentali del suo
proprio da contestare, è l’uso di numeri complessi. Di sicuro Ψ [la tempo non fossero in grado di preparare particelle con posizio-
funzione d’onda] è fondamentalmente una funzione reale». ni e velocità ben definite a causa dei limiti tecnologici. Einstein ri-
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teneva che i risultati di tutti gli esperimenti quantistici sarebbe- volte alla settimana. Grazie a una combinazione di lunghe pas-
ro stati spiegati da una futura teoria «classica» (in cui cioè lo stato seggiate solitarie e intensi incontri su Zoom, un felice giorno di
fisico di una particella elementare si può determinare compiuta- novembre 2020 siamo giunti a un esperimento che coinvolge la
mente e non è basato su probabilità). teoria quantistica standard e di cui quella reale non avrebbe po-
Ora sappiamo che l’intuizione di Einstein era sbagliata per- tuto dare un modello. L’idea chiave era di abbandonare lo scena-
ché tutte queste teorie classiche sono state falsificate. Nel 1964 rio standard di Bell, in cui una singola sorgente distribuisce par-
John S. Bell dimostrò che certi effetti quantistici non possono ticelle a più parti separate, e considerare una configurazione con
essere modellati da nessuna teoria classica. Immaginò un tipo diverse sorgenti indipendenti. Avevamo osservato che in uno sce-
di esperimento, ora chiamato «test di Bell», in cui sono presen- nario del genere (una cosiddetta rete quantistica) il metodo di Pál-
ti due sperimentatori, Alice e Bob, che lavorano in laboratori di- Vértesi-McKague-Mosca-Gisin non poteva riprodurre i risultati
stinti. Qualcuno che si trova in una terza posizione invia a ciascu- sperimentali previsti dalla teoria quantistica con i numeri com-
no di loro una particella, che essi misurano indipendentemente. plessi. Era un inizio promettente, ma non bastava: analogamente
Bell dimostrò che in qualsiasi teoria classica con proprietà ben de- a quanto era riuscito a fare Bell per le teorie classiche, dovevamo
finite (il tipo di teoria che Einstein sperava prevalesse), i risulta- escludere l’esistenza di qualsiasi forma di teoria quantistica reale,
ti di queste misurazioni obbediscono a certe condizioni ora no- per quanto ingegnosa e sofisticata, che potesse spiegare i risultati
te come disuguaglianze di Bell. Quindi Bell dimostrò che queste degli esperimenti di rete quantistica. A tal fine, dovevamo ideare
condizioni sono violate in alcune situazioni in cui Alice e Bob mi- un esperimento mentale concreto in una rete quantistica e dimo-
surano uno stato quantistico di entanglement. Il fatto importan- strare che le previsioni della teoria quantistica standard erano im-
te è che le disuguaglianze di Bell valgono per tutte le teorie clas- possibili da modellare con la teoria quantistica reale.
siche possibili e immaginabili, per quanto contorte. Pertanto, la
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fotoni 2
molte siano ancora alcune questioni sperimentali
volte di cui occuparsi, questi tre esperimenti pre-
si insieme rendono l’ipotesi quantistica rea-
le molto difficile da sostenere.
Teoria quantistica reale
Misurazione Il futuro quantistico
arbitraria È impossibile –
Sorgente quali che siano Adesso sappiamo che né la teoria classica
arbitraria le sorgenti e né quella quantistica reale possono spiegare
le misurazioni
Misurazione arbitrarie della certi fenomeni: ora che cosa succederà? Se
arbitraria teoria quantistica saranno proposte future versioni della teoria
congiunta reale – osservare
Sorgente quantistica come alternative alla teoria stan-
arbitraria lo stesso output
Misurazione statistico dard, potremo usare una tecnica simile per
arbitraria rappresentato cercare di escludere anche queste. È possibi-
Particelle in entanglement sopra le fare un ulteriore passo avanti e falsificare
la stessa teoria quantistica standard?
Se ci riuscissimo, rimarremmo senza al-
teoria quantistica reale doveva essere proprio la versione di Pál- cuna teoria per il mondo microscopico, dato che al momento non
Vértesi-McKague-Mosca-Gisin, di cui sapevamo già che non fun- abbiamo un’alternativa. Ma i fisici non sono convinti che la teoria
zionava per una rete quantistica. Quindi siamo arrivati alla con- quantistica standard sia vera. Uno dei motivi è che sembra in con-
traddizione in cui speravamo: la teoria quantistica reale si può flitto con un’altra grande teoria, la relatività generale, usata per
falsificare. descrivere la gravità. I ricercatori stanno cercando una nuova teo-
Abbiamo anche scoperto che, purché le statistiche di misura- ria più profonda che possa conciliare queste due e forse sostitui-
zione della vita vera osservate da Alice, Bob e Charlie fossero ab- re la teoria quantistica standard. Se mai riuscissimo a falsificare la
bastanza vicine a quelle del nostro esperimento mentale ideale, teoria quantistica, potremmo essere in grado di indicare la strada
non si potevano riprodurre con sistemi quantistici reali. La logi- verso questa nuova teoria più profonda.
ca era molto simile a quella del teorema di Bell: siamo così giunti In parallelo, alcuni ricercatori stanno cercando di dimostra-
a ricavare una disuguaglianza di Bell per la teoria quantistica rea- re che non funzionerà alcuna teoria diversa da quella quantisti-
le e a dimostrare che poteva essere violata dalla teoria quantistica ca. Una dei nostri coautori, Mirjam Weilenmann, in collaborazio-
complessa, persino in presenza di rumore e imperfezioni. Questa ne con Roger Colbeck, ha sostenuto di recente che si potrebbero
tolleranza al rumore è ciò che rende il nostro risultato verificabi- scartare tutte le teorie fisiche alternative attraverso opportuni
le nella pratica. Nessuno sperimentatore ha mai il controllo totale esperimenti di tipo Bell. Se questo fosse vero, questi esperimenti
del proprio laboratorio; il meglio in cui possono sperare è di pre- mostrerebbero che la meccanica quantistica è davvero l’unica
parare stati quantici che siano approssimativamente ciò a cui mi- teoria fisica compatibile con le osservazioni sperimentali. Questa
ravano e di fare approssimativamente le misurazioni che intende- possibilità dà un fremito: possiamo davvero sperare di dimostrare
vano, il che consentirà loro di generare approssimativamente le che la teoria quantistica è così speciale? Q
stesse statistiche di misurazione che erano state previste.
La buona notizia è che, all’interno della nostra dimostrazione,
PER APPROFONDIRE
la precisione sperimentale richiesta per falsificare la teoria quan-
tistica reale, sebbene elevata, era alla portata delle attuali tecno- Azione inquietante. Hanson R. e Shalm K., in «Le Scienze» n. 608, aprile 2019.
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Illustrazione di Vito Ansaldi
CRISPR scende
in campo
Decine di malati gravi hanno già beneficiato di terapie sperimentali
basate sulla correzione mirata del DNA, e la prima cura sta per approdare
sul mercato, ma restano nodi importanti, dai costi alla durata dei benefici
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di Anna Meldolesi
progressi delle nuove terapie dell’era CRISPR possono essere raccontati in-
I trecciando due storie. La prima è quella che ha per protagonisti Victoria, Car-
lene, Patrick, Alyssa, Terry e molti altri. Sono oltre 200 i pazienti che finora si
sono sottoposti a qualche trattamento sperimentale basato sull’editing geno-
mico, ovvero sulla correzione mirata del DNA con la tecnologia CRISPR, anzi-
ché sull’aggiunta di nuovi geni come avviene nella terapia genica classica.
Queste donne e questi uomini colpiti da gravi malattie hanno
dovuto affrontare dolori e rinunce crescenti, finché non hanno
deciso di affidare le proprie speranze a un nuovo tipo di terapie
trici il premio Nobel per la chimica. Ma nel giro di un decennio
intorno a questa innovazione biotech è cresciuta una comunità
scientifica così estesa e vivace che è diventato impossibile rende-
sperimentali, promettenti ma non prive di rischi. Per i più sfortu- re omaggio a tutti coloro che, nel settore pubblico come in quel-
nati questo atto di coraggio e fiducia nella scienza non è bastato, lo privato, stanno contribuendo a portare CRISPR dai laboratori
ma per molti di questi pionieri la vita è cambiata davvero. A con- agli ospedali.
ti fatti sono già molte decine le persone che sono riuscite a libe- Se la saga di CRISPR in medicina fosse un film, le prime scene
rarsi (auspicabilmente a lungo termine) del fardello di una malat- potrebbero essere ambientate nei laboratori delle società statuni-
tia genetica rara o, in qualche caso, di una leucemia. Insieme alle tensi CRISPR Therapeutics e Vertex Pharmaceuticals, dove è sta-
cellule geneticamente corrette (in gergo si dice «editate»), per lo- to sviluppato il primo trattamento di successo, ormai in procinto
ro è arrivata una nuova normalità, e la possibilità di pensare final- di diventare un farmaco regolarmente autorizzato. Gli sceneggia-
mente al futuro. tori però, probabilmente, come set per la scena di apertura prefe-
Il secondo filo narrativo è quello tessuto dalle scienziate e da- rirebbero un ospedale, uno dei centri che hanno aderito alla prima
gli scienziati che hanno inventato, perfezionato e sperimentato gli sperimentazione con CRISPR: il Sarah Cannon Research Institute
stratagemmi biotecnologici su cui si basano le nuove terapie. Le di Nashville. Qui, nel luglio del 2019, l’ematologo Haydar Fran-
protagoniste più note di questa avventura della conoscenza sono goul ha iniettato per la prima volta miliardi di cellule ematopoie-
la statunitense Jennifer Doudna (dell’Università della California a tiche (le staminali del sangue) geneticamente corrette nel corpo di
Berkeley) e la francese Emmanuelle Charpentier (del Max-Planck- una paziente con anemia falciforme, una malattia del sangue ca-
Institut di Berlino). Sono loro che nel 2012 hanno inventato le for- ratterizzata da emoglobina difettosa e globuli rossi a forma di fal-
bici genetiche CRISPR, capaci di modificare a piacimento tratti ce. L’afroamericana Victoria Gray aveva 34 anni, una vita scandi-
prescelti del DNA. L’accelerazione che questo strumento ha im- ta dalle crisi dolorose causate dall’occlusione dei vasi sanguigni e
presso alla ricerca in biologia e medicina è valsa alle due ricerca- dalla paura di non vedere i figli crescere. «Sarà come essere la pri-
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ma persona che mette il piede sulla Luna. Non posso garantire Anna Meldolesi è giornalista scientifica. Il suo ultimo libro è E l’uomo
che funzionerà», le aveva detto il medico illustrando il trattamen- creò l’uomo. CRISPR e la rivoluzione dell’editing genomico (Bollati
to. Vale la pena notare che l’identico approccio può essere usato Boringhieri, 2021). Scrive per il «Corriere della Sera» e cura CRISPeR
anche per la beta-talassemia, in cui l’emoglobina presenta un di- Mania, un blog sugli sviluppi delle nuove biotecnologie. Per «Le
verso difetto genetico. In effetti il primato di «primo paziente» do- Scienze» ha scritto, tra l’altro, La nuova stagione degli xenotrapianti,
vrebbe spettare a un uomo talassemico arruolato poco prima per pubblicato a luglio 2022.
la sperimentazione in Germania, ma delle sue vicissitudini sappia-
mo poco. Victoria invece ha accettato di rendere pubblica la sua
esperienza ed è divenuta la paziente simbolo di CRISPR.
La donna avrebbe potuto ricevere un trapianto convenzionale zione commerciale. Il trattamento ha assunto il nome exa-cel e ci
di midollo, avendo un fratello disponibile a donare, ma per evitare si aspetta che possa ricevere il via libera dell’Agenzia europea del
il rischio di rigetto ha deciso di lasciare la via vecchia per la nuo- farmaco (EMA) e dell’omologa autorità statunitense (FDA) entro la
va: ha optato per un autotrapianto con cellule geneticamente cor- fine dell’anno. Quanto costerà?
rette. Prima lo staff medico ha mobilizzato le sue cellule staminali Nel momento in cui scriviamo la cifra esatta non è nota, ma non
ematopoietiche per poterle prelevare dal sangue, poi i ricerca- potrà che essere molto alta, intorno al milione di euro. Anche se
tori le hanno modificate indirizzando sul gene bersaglio le for- CRISPR è una tecnica semplice ed economica, l’intera procedura
bici genetiche, ovvero l’enzima Cas9, che costituisce l’elemento è complessa e costosa. È vero che è un intervento one-shot, che si
strutturale della versione standard della tecnica CRISPR. L’altra spera funzioni al primo colpo eliminando il bisogno di assistere il
molecola chiave è quella che serve da guida: una breve sequenza malato per tutta la vita. Ma quell’unico intervento è tutt’altro che
di RNA che è complementare alla sequenza di DNA da corregge-
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5’ 5’
5’ 3’ Nucleo
Cellula
3’ 3’ staminale
NH2 O
Citosina Guanina N
ematopoietica
N NH
O NH N
NH NH2
NH2 O
N N NH
Saldatura delle estremità Riparazione diretta Editing Prime
NH
N NH O
non omologhe (NHEJ) per omologia (HDR) di singola base editing
DEAMINASI GUIDA E STAMPO
Adenina Timina
ENZIMA TRASCRITTASI INVERSA
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CRISPR-Cas
Passaggio 5’ 5’ 5’ U 5’
ROTTURA DOPPIA ELICA
intermedio
3’ 3’ 3’ 3’
Riparazione X X
del DNA MODELLO
DONATORE
(STAMPO)
Editing 5’ 5’ 5’ T 5’
Grafica di Danilo Sossi; fonte: Editing outside the body: Ex vivo gene-modification for b-hemoglobinopathy cellular therapy, di Tolulope
finale 3’ 3’ 3’ A 3’
INSERZIONE/DELEZIONE
dette CRISPR babies, le prime bambine con il DNA editato quan- i bambini con l’immunodeficienza ADA-SCID, ma GlaxoSmithKli-
do erano ancora allo stadio embrionale. Nel frattempo il respon- ne l’ha ceduto a Orchard Therapeutics che non è più interessata a
sabile di questo esperimento unanimemente condannato dalla produrlo. Dovrà farsene carico una fondazione no profit.
O. Rosanwo e Daniel E. Bauer, in «Molecular Therapy», Vol. 29 (11), pp. 3163-3178, novembre 2021
comunità scientifica – il biofisico cinese He Jiankui – ha sconta- Il direttore dell’Istituto, Luigi Naldini, ha fatto parte del comi-
to tre anni di carcere e la Cina ha inasprito le regolamentazio- tato organizzativo del summit e ne condivide l’impostazione: «C’è
ni sull’editing umano. Il focus del dibattito bioetico, dunque, si è stata una volontà molto forte di dare voce a tante parti del mondo
spostato dall’editing sugli embrioni all’editing somatico, ovvero e concentrare l’attenzione sulla bioetica dell’accessibilità e dell’e-
alle correzioni genetiche eseguite a scopo terapeutico su cellule quità, che a noi sta molto a cuore». È urgente lavorare sull’equità
e tessuti dei singoli individui malati, come Victoria Gray. Nessu- di accesso ai frutti della ricerca, e anche impegnarsi per una mag-
no dubita che questi interventi siano auspicabili; a preoccupare, giore inclusività nel processo di costruzione delle conoscenze. «I
semmai, è il timore che restino appannaggio di pochi fortunati. database delle sequenze genetiche usate per validare la specifici-
tà dei reagenti per l’editing, in particolare, mostrano uno sbilan-
Exploit scientifici e occasioni perdute ciamento etnico-geografico che penalizza l’Africa», nota Naldini.
Neanche il timbro di validazione degli enti regolatori garanti- Questo squilibrio rischia di tradursi in maggiori rischi per le per-
sce il lieto fine. Nel campo delle terapie avanzate gli exploit scien- sone appartenenti a gruppi sottorappresentati. La geografia delle
tifici rischiano di trasformarsi in occasioni perdute se non ci sono sperimentazioni cliniche, inoltre, è tutta concentrata nei paesi ad
contratti ben negoziati tra le parti, che garantiscano la sostenibili- alto reddito, mentre la maggior parte dei malati vive in regioni ta-
tà economica di componenti e procedure tanto complesse quanto gliate fuori dalla ricerca.
costose. Qualche segnale di impazienza dell’industria privata c’è Un modo per abbassare i costi delle terapie CRISPR sarebbe
già stato nel campo della terapia genica classica, con l’abbandono quello di passare dalla strategia ex vivo a quella in vivo, ovvero far
di prodotti scientificamente validi ma non abbastanza remunera- sì che la correzione genetica avvenga direttamente dentro al cor-
tivi per i produttori, e il timore è che il fenomeno possa allargar- po del paziente anziché nelle cellule estratte e poi reinfuse. Secon-
si in futuro anche alle terapie CRISPR. Basti pensare alla terapia do i calcoli presentati al summit dalla Fondazione Bill & Melinda
Strimvelis: il fiore all’occhiello dell’Istituto San Raffaele-Tele- Gates, nei paesi in via di sviluppo la modalità in vivo potrebbe ab-
thon per la terapia genica di Milano (SR-Tiget) è un salvavita per bassare il costo di un intervento di editing per l’anemia falciforme
www.lescienze.it Le Scienze 51
da 100.000-500.000 dollari a 1000-2000 dollari nell’arco di die- le fornire una sequenza correttiva da integrare nel sito prescelto
ci anni. Il problema della sostenibilità economica, comunque, ri- sul genoma e per farlo si può usare un vettore virale (virus adeno-
guarda anche i paesi avanzati. La decisione di rimborsare o meno associato). «In questo caso la risposta della cellula al danno può
un trattamento dipende da valutazioni relative a costi, efficacia, di- essere molto più forte e prolungata nel tempo», avverte Di Mic-
sponibilità delle risorse. Una spesa diluita nel tempo è più soste- co. Graphite Bio ha scelto questa seconda strada e viene da chie-
nibile della stessa cifra da sborsare tutta in una volta, e viene da sé dersi se valesse la pena di correre il rischio aggiuntivo dello stam-
che se si spende di più in un comparto si dovrà spendere meno in po trasportato nei vettori virali, quando sappiamo che funzionava
un altro. Fare questo tipo di analisi è il lavoro di Steve Pearson, pre- già bene un semplice taglio. I correttori di basi che consentono di
sidente dell’Institute for Clinical and Economic Review di Boston, cambiare la sequenza recidendo solo uno dei due filamenti (base-
che al summit ha detto: «Non siamo pronti. Non so come potremo editing) sono invece tecnologie molto avanzate e potenzialmen-
tenere il passo della scienza, creando le innovazioni necessarie in te più sicure dell’approccio classico, anche se le risposte cellula-
termini di prezzi, pagamenti, proprietà intellettuale, alla velocità ri sono ancora in buona parte da studiare. Il gruppo dell’SR-Tiget
con cui arrivano i nuovi trattamenti». ha sviluppato strategie per mitigare gli allarmi molecolari in-
Per la comunità di CRISPR, l’imminente debutto sul mercato nescati dalle modificazioni genetiche, con risultati preliminari
del primo farmaco di questo tipo rappresenta uno sprone a dar- promettenti, e la speranza è che queste conoscenze possano esse-
si da fare per replicare questo successo per altre malattie, da quel- re applicate in clinica nei prossimi anni, a cominciare dalle terapie
le più comuni alle ultra-rare. Ma proprio il fatto che ci siano tante per le immunodeficienze primarie, che sono al centro della mis-
sperimentazioni cliniche in corso (una cinquantina se si somma- sione dell’istituto milanese.
no i vari approcci di editing, circa 40 se si restringe il campo a CRISPR non è più una sola tecnologia ma tante, e questa ric-
CRISPR) rappresenta un rompicapo per gli specialisti di econo-
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Convivere
con
i leopardi
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di Vidya Athreya
Vidya Athreya è un’ecologa che si occupa di
interazioni tra esseri umani e carnivori. È senior
scientist presso la Wildlife Conservation Society-India.
rathi, la lingua locale, significa «nonno». zione in vita di leoni asiatici e quasi 13.000 leopardi.
Rilasciammo Ajoba quella stessa notte in una foresta a 52 chi- Gli animali però non devono provocare tanti danni da far sì che
lometri di distanza. Nelle settimane successive ne osservammo i la gente reagisca. Nel mondo, la minaccia principale per i gran-
movimenti con stupore e trepidazione attraverso i segnali inter- di felidi sono proprio gli umani. Secondo la Wildlife Protection
mittenti inviati dal suo collare. Ajoba uscì subito dalla foresta e si Society of India, tra il 1994 e il 2021, i cacciatori di frodo in cerca
incamminò per i campi coltivati; attraversò un’altra riserva natu- di pelli, ossa o artigli (per cui esiste un mercato nero) e gli abitan-
rale, un’area industriale piena di fabbriche che eruttavano fumo ti dei villaggi arrabbiati per la perdita di bestiame hanno ucciso
quasi 5200 leopardi in tutta la nazione. Ciò nonostante, qualco- che, nell’area, erano state ferite o uccise da leopardi. Tra il 2001 e
sa nel modo in cui gran parte dell’India rurale considera gli ani- il 2003, nell’area di Junnar, i leopardi attaccarono 44 persone: al-
mali selvatici consente a migliaia di leopardi di vivere in aree con cune aggressioni potevano essere state accidentali, ma altre era-
una densità abitativa di circa 400 persone per chilometro quadra- no premeditate, come quando i felidi afferravano bambini picco-
to. Osservare come lo fanno mi ha convinto che, se vogliamo che li che dormivano all’aperto tra i due genitori, uccidendoli con tale
i grandi carnivori sopravvivano, è necessario cambiare il modo in silenzio e rapidità da non svegliare nessuno.
cui sono visti dal resto dell’umanità. Non aveva senso. Perché c’erano così tanti leopardi in questa
Questa è la storia di due specie altamente adattabili che condi- zona agricola, priva di erbivori selvatici di cui cibarsi? E perché
vidono lo stesso spazio, ed è una storia di speranza in quello che, erano così aggressivi? La letteratura scientifica nel campo del-
per il resto, è un momento difficile per la fauna selvatica. Qui i la conservazione non riportava casi di grandi carnivori al di fuo-
luoghi comuni sul fatto che i grandi felidi sono spaventosi e asse- ri delle aree protette; eppure il dipartimento forestale del Ma-
tati di sangue vengono meno e, al loro posto, troviamo carnivori harashtra continuava a catturare leopardi in tutte le zone rurali
selvatici ed esseri umani che cercano di sopravvivere, avere figli e dello Stato, per poi rilasciarli nelle foreste (i leopardi sono intel-
vivere nelle rispettive società gli uni accanto agli altri. ligenti ma, proprio come i gatti, entrano nelle scatole, in questo
caso nelle trappole a gabbia). Ricevetti un piccolo finanziamento
Occhio per occhio e misi insieme una squadra per marcarli con microchip; i dispo-
Sono stata affascinata dai grandi felidi fin da quando, da bam- sitivi non trasmettevano segnali, ma un apparecchio portatile ci
bina, scoprii per la prima volta la storia di Ayyappa, un dio indù avrebbe consentito di identificare un individuo qualora fosse sta-
che, bambino, ricevette l’ordine di cercare del latte di tigre. Lo fe- to ricatturato. Annotai dove ciascun leopardo era stato catturato
ce, ritornando a cavalcioni di una tigre femmina. Le immagini del e perché; presto mi resi conto che i felidi venivano trasferiti nel-
mio libro erano pacifiche, piene di affetto e comprensione; sem- la giungla non perché avessero attaccato persone, ma solo perché
bra proprio che mi siano rimaste in testa. erano stati avvistati vicino ai villaggi.
Nel 2001, dopo aver conseguito la laurea magistrale in ecologia Nel 1972 il governo indiano aveva approvato il Wildlife Protec-
e biologia evoluzionistica, mi ritrovai a vivere nel sotto-distretto tion Act, che proibiva l’uccisione di animali in pericolo di estin-
di Junnar, un’area rurale piena di campi di canna da zucchero. Ero zione (se però si fosse dimostrato che una tigre o un leopardo at-
Nayan Khanolkar
diventata madre da poco e avevo seguito quello che all’epoca era taccavano abitualmente le persone, era lecito sparargli). Fin dagli
mio marito, un fisico, al Giant Meterwave Radio Telescope, situa- anni ottanta i dipartimenti forestali indiani, responsabili degli
to nella zona, pensando di dedicare il tempo a crescere mia figlia. animali selvatici di grossa taglia, rimuovevano i leopardi dalle
Invece fui incuriosita dai resoconti dei grandi numeri di persone aree abitate per ridurre i conflitti con gli esseri umani; ma a me-
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Alcuni veterinari e altro personale allacciano un radiocollare a un leopardo per studiarne i movimenti e il comportamento.
tà degli anni 2000 era chiaro che, almeno nello Junnar, i trasferi- ni asiatici aggredirono esseri umani per la prima volta dal 1904,
menti stavano in realtà alimentando i conflitti. dopo che 57 leoni erano stati spostati da aree ad alta densità uma-
Per anni gli abitanti dei villaggi dell’area avevano riferito una na al Gir National Park, un’area protetta loro dedicata.
media di quattro attacchi di leopardi all’anno. Poi, nel febbraio Era possibile che i felidi trasferiti avessero imparato a vedere
2001, il dipartimento forestale locale avviò il programma di tra- le persone come una minaccia? Quale che fosse la ragione, quan-
sferimento. Nell’anno successivo rilasciò in due aree protette, si- do i leopardi erano separati a forza dalle loro case e famiglie e li-
tuate a decine di chilometri di distanza, 40 leopardi catturati nella berati in terreni non familiari, per le persone in cui si imbatteva-
regione e altrove. Gli attacchi agli esseri umani vicino alle riser- no era un disastro.
ve furono più che triplicati, arrivando intorno a 15 all’anno, e la
percentuale di aggressioni mortali raddoppiò, toccando il 36 per Vivi e lascia vivere
cento. Gli attacchi inoltre erano più numerosi vicino ai luoghi Nei primi anni 2000, mentre viaggiavo per il Maharashtra ap-
di rilascio. Un leopardo catturato e microchippato nello Junnar, plicando microchip ai leopardi, restai affascinata dalla splendida
e spostato in un’area protetta nel Maharashtra nordoccidentale, regione ricca di valli e colline appena a nord di Junnar. In quest’a-
continuò ad attaccare gente vicino al punto di rilascio (capimmo rea agricola venivano catturati numerosi leopardi; una femmina
che era lo stesso animale quando fu ricatturato e ne leggemmo il fu intrappolata insieme ai cuccioli in un campo di grano. Sembra-
microchip). Era la prima volta che nella regione avvenivano attac- vano esserci molti leopardi in un posto con molta gente, eppure
chi simili, nonostante i leopardi vivessero lì da sempre. non si verificavano attacchi. Volevo capire perché.
I leopardi sono molto riservati, quindi non sappiamo davvero Lavoravo con i leopardi per il dipartimento forestale ormai da
quale influenza la cattura e il rilascio abbiano su di loro. Quello quattro anni, e il mio curriculum persuase i superiori, i biologi na-
che sappiamo è che lo stress li rende più aggressivi; spostare gran- turalisti Ullas Karanth e Raman Sukumar, a sostenere un proget-
di felidi in cattività da uno zoo a un altro ne accresce i livelli di or- to di dottorato che indagasse l’ecologia dei leopardi con strumen-
moni dello stress. Per i felidi la casa è un imperativo biologico. E ti come le fototrappole. Quando iniziai a lavorare intorno ad Akole,
nei pochi luoghi in cui ogni tanto si avvistano leopardi selvatici, una città di 20.000 abitanti, non ero neanche sicura che ci fossero
come in Sri Lanka o in Africa, si tratta di animali che hanno una vi- abbastanza leopardi da riuscire a fare qualche osservazione utile.
ta sociale, incentrata sulle femmine; è ragionevole che l’interru- Nessuno scienziato aveva mai riportato avvistamenti in zona, ma
Nayan Khanolkar
zione delle relazioni che consegue alla ricollocazione la renda an- lo staff del dipartimento forestale mi mostrò le prove: orme recen-
cora più stressante. Inoltre studi condotti in Russia su tigri dotate ti sul lato di un campo e nei cortili di case e scuole; prede morte ap-
di un collare hanno scoperto che, quando attaccavano, spesso sta- pese ai rami degli alberi; cani feriti o scomparsi; un maiale morto
vano reagendo all’essere state provocate o ferite. Nel 1988 dei leo- qua e là. Sembrava che fossi nel posto giusto. Ma come potevo pro-
L’elusivo leopardo (Panthera pardus) è il più adattabile dei grandi felidi. Abile a correre,
a nuotare e ad arrampicarsi, ha un areale che spazia dalle foreste tropicali, le terre aride
e i campi coltivati dell’Africa e dell’Asia meridionale fino alla gelida Russia orientale.
Cacciatori consumati, i leopardi mangiano quello che trovano: cervi, scimmie, bestiame,
capre, cani, persino ratti o pesci. Tre sottospecie (P. p. orientalis, P. p. nimr e P. p. melas)
sono in pericolo critico di estinzione; le altre sono in pericolo o vulnerabili.
Stato di
Mappa di Daniel P. Huffman; fonti: Stein A.B. e altri, Panthera pardus (Amended Version of 2019 Assessment), in The IUCN Red List of Threatened Species, 2020 (dati sugli areali); Jackobson A.P. e altri,
conservazione
del leopardo
HIMACHAL
Leopard (Panthera pardus) Status, Distribution, and the Research Efforts across Its Range, in «PeerJ», maggio 2016 (cartina); Kontur Population data set (dati sulla popolazione umana in India).
Presente
PRADESH
Incerto
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Estinto
S U B C O N T I N E N T E
I N D I A N O
RA
HT
RAS
Abitanti per HA
chilometro MA
quadrato
250–1000
www.lescienze.it Le Scienze 59
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www.lescienze.it Le Scienze 61
Radhika fu catturata nel 2004
durante un’ondata di attacchi di
leopardi a Mumbai, per quanto
nessuno avesse la certezza
che la responsabile fosse lei.
Morì in cattività nel 2018. Oggi
le fototrappole assicurano
che qualsiasi leopardo che
minaccia esseri umani sia subito
identificato, rimosso e tenuto per
sempre in cattività.
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di carnivori ed esseri umani come una situazione di conflitto im- maggior parte delle quali viveva nelle baraccopoli appena dentro
minente. Un giorno, all’inizio delle mie ricerche ad Akole, presi la il limitare della riserva forestale. Limaye conosceva il mio lavoro
macchina insieme a Ghule kaka («kaka» è un appellativo onorifi- nello Junnar e aveva un’idea su quale potesse essere il problema.
co che significa «zio»), il contadino assieme a cui stavo lavorando, Per anni il dipartimento forestale aveva rilasciato all’interno del
per andare a intervistare una donna la cui capra era stata uccisa da parco leopardi catturati nei suoi dintorni e altrove, in numeri re-
un leopardo. Da brava biologa naturalista, le chiesi quali problemi lativamente alti (15 animali nel 2003). La ricollocazione, però, non
avesse con i leopardi; lei replicò bruscamente che un certo leopar- aveva aiutato: il territorio rimasto vuoto veniva presto occupato
do aveva l’abitudine di arrivare lungo un sentiero tra le colline, ol- da un altro leopardo e c’era un’alta probabilità che gli attacchi vi-
trepassare la sua casa e «andarsene in quella direzione». cino al luogo del rilascio aumentassero. Per quanto molti funzio-
Più tardi chiesi a Ghule kaka che cosa le avessi detto per farla nari del dipartimento forestale comprendessero questa dinamica,
arrabbiare. «Questa gente venera i leopardi, e tu le vai a chiedere le pressioni dei politici e dei mezzi di comunicazione perché i leo-
quale problemi le dà il suo dio!», mi rispose. Nelle vicinanze c’era pardi fossero rimossi erano immense.
una statua di Waghoba, una grossa divinità dalle sembianze feline Limaye intendeva avviare un programma che coinvolgesse
che molti abitanti della regione venerano da almeno cinquant’an- scienziati, cittadini e istituzioni di Mumbai per ridurre il conflit-
ni. Ricordo le parole di un pastore le cui pecore erano state prese to con i leopardi, e voleva che io vi prendessi parte. Ero impegna-
da un leopardo: «Il poveretto non aveva nessuna preda nella fore- ta a scrivere la tesi di dottorato sul lavoro svolto ad Akole, ma non
sta. Che altro poteva mangiare? Così si è preso le pecore, e Dio me potei resistere alla possibilità di aiutare a risolvere una situazio-
ne darà delle altre». ne terribile per i leopardi e per le persone. Inoltre, all’epoca mia
Avevo iniziato come una giovane biologa arrogante, convinta sorella si era trasferita a Mumbai: mentre io lavoravo, mia figlia
che il «conflitto» tra l’uomo e la natura possa essere risolto soltan- avrebbe potuto giocare con sua cugina. Limaye mise insieme una
to grazie alla comprensione dell’animale coinvolto. Le mie espe- squadra che comprendeva la sottoscritta, numerosi funzionari del
rienze ad Akole mi convinsero che la chiave è negli esseri umani, dipartimento forestale e Vidya Venkatesh, attuale direttrice della
e presto ebbi un’opportunità di mettere alla prova questa teoria. Last Wilderness Foundation. Molti abitanti di Mumbai considera-
vano la foresta una fonte di guai e il nostro gruppo pensava che
Leopardi randagi questa mentalità dovesse cambiare. Il modo più sicuro per riu-
Nel 2011 il Sanjay Gandhi National Park ebbe un nuovo diretto- scirci era coinvolgere gli stessi cittadini.
Nayan Khanolkar
re, Sunil Limaye, che si trovò a dover affrontare un grave proble- Reclutammo appassionati della fauna selvatica che da tempo
ma: i numerosi precedenti di attacchi da parte di leopardi dentro desideravano aiutare a proteggere una riserva naturale che ama-
e vicino alla riserva. Questi attacchi avevano raggiunto un picco vano. Formarono un’associazione, Mumbaikars for SGNP, e ini-
nel giugno 2004, quando i felidi avevano aggredito 12 persone, la ziarono a fare propaganda per educare i loro concittadini sul valo-
re del parco nazionale come bacino di spazi verdi e fonte di acqua avviare la raccolta dei rifiuti nelle aree intorno al parco frequenta-
e ossigeno. Alcuni studenti locali disposero fototrappole per con- te dai leopardi. Una volta che il nostro rapporto fu pubblicato, la-
tare i leopardi: nei 117 chilometri quadrati del SGNP e dell’Aarey vorammo insieme al Mumbai Press Club e ad altri organi di stam-
Milk Colony (un’area di cespugli e arbusti a disposizione del be- pa per diffondere consigli su come evitare i rischi: tenere pulite le
stiame per la produzione di latte) le fotocamere ritrassero 21 leo- aree intorno a casa, non lasciare giocare i bambini all’esterno do-
pardi, una densità davvero alta. Il parco nazionale conteneva pre- po il tramonto, illuminare gli ambienti bui e allontanarsi da un le-
de selvatiche, soprattutto cervi, ma i leopardi erano chiaramente opardo quando ne avvistavano uno. I membri di Mumbaikars for
attirati dalle baraccopoli a causa dei molti cani randagi che si nu- SGNP organizzarono incontri periodici con rappresentanti della
trivano dell’immondizia sparpagliata qua e là. stampa, cercando di rendere meno sensazionalistica e più infor-
Intervistammo poi alcune persone per capire che interazioni mata la copertura delle notizie (alcuni giornalisti erano soliti rife-
avessero con i leopardi. Come ha notato nei suoi studi il geografo rirsi ai leopardi come a «mangiatori di uomini»). In risposta a un
sociale Frédéric Landy, dell’Université Paris Nanterre, a chiedere articolo sui pericoli in cui incorrevano i bambini che andavano a
la rimozione dei leopardi non erano gli abitanti delle baraccopoli scuola vicino al limitare del parco, il governo attivò un servizio di
(la gente che veniva attaccata con maggior frequenza): erano i ric- scuolabus.
chi residenti dei grattacieli vicino alla riserva naturale, politica- Il risultato furono una stampa e un pubblico molto più infor-
mente potenti, che adoravano la vista sul verde ma andavano nel mati e tolleranti nei confronti dei leopardi, con vantaggi tangibi-
panico se un leopardo si azzardava a fare mostra di sé in un video li. Da allora, nella maggior parte degli anni non ci sono stati attac-
di una videocamera di sorveglianza. È interessante notare che i chi. Singoli leopardi hanno attaccato persone nel 2017, nel 2021 e
Warli e i Kohli, popolazioni indigene che venerano Waghoba e vi- nel 2022 ma, grazie alle fototrappole che i cittadini coinvolti nei
vono nella foresta da secoli prima che Mumbai si espandesse fino progetti scientifici continuano a usare, gli animali sono stati su-
a circondarla, non avevano paura dei leopardi e di rado venivano bito identificati, catturati e messi permanentemente in cattività.
attaccati. Anzi, volevano che i carnivori restassero per far scappa- Il nostro lavoro a Mumbai ha dimostrato quanto siano importanti
re via occupanti abusivi e speculatori edilizi. una stampa sensibile e un pubblico consapevole e mobilitato per
Col procedere delle ricerche e del programma di sensibilizza- ridurre i conflitti tra carnivori ed esseri umani.
zione, il dipartimento forestale migliorò le proprie capacità di ge-
stire le emergenze legate ai leopardi, come quella in cui un felide Un paesaggio condiviso
Nayan Khanolkar
restò intrappolato in un’area urbana. Il dipartimento lavorò anche Non avrebbe dovuto sorprendermi che gli abitanti del Subcon-
con la polizia per migliorare la capacità dei poliziotti di controlla- tinente indiano abbiano un rapporto profondo e complesso con i
re le folle che avrebbero potuto cercare di attaccare gli animali e, grandi felidi con cui hanno condiviso gli spazi fin dalla preistoria.
forse la cosa più importante, collaborò con gli uffici pubblici per Ma la mia istruzione era stata centrata sull’idea di una separazio-
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Nayan Khanolkar
PER APPROFONDIRE
I leoni di Los Angeles. Pittman C., in «Le Scienze» n. 639, novembre 2021.
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SOSTENIBILITÀ
Prendiamo
l’autobus
Gli autobus potrebbero
contribuire a risolvere
la crisi climatica; ma bisogna
renderli più attraenti Copia di 44a51459b9e30982c62bc1505f0b61bd
di Kendra Pierre-Louis
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Illustrazione di Tavis Coburn
Kendra Pierre-Louis è una giornalista di New York
che si occupa soprattutto degli aspetti scientifici
e dell’impatto sociale del cambiamento climatico.
Ha lavorato per «Gimlet Media», «The New York
Times» e «Popular Science».
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Una fermata poco sicura a Staten Island, New York: (per eccesso di velocità). Perché mai, altrimenti, una ragazza a po-
disposta in modo inadeguato, illuminata male e tenuta sto come lei dovrebbe viaggiare in autobus a Los Angeles?
peggio, senza passaggi pedonali, senza marciapiedi. Potrebbe sembrare difficile convincere un paese che ama l’au-
tomobile a prendere l’autobus, ma alcune ricerche suggeriscono
quelli a benzina riducono le emissioni, se il numero di passegge- che forse non è così. Un’analisi del 2016 condotta da Higashide ha
ri è sufficiente. In media, le auto emettono 0,28 chilogrammi di studiato il comportamento riguardo ai mezzi pubblici sia tra chi
anidride carbonica per passeggero trasportato per chilometro. ha un’auto sia tra chi non ce l’ha, e ha rilevato che le persone che
Gli autobus, che in genere viaggiano al 25 per cento della capien- abitano dove i mezzi pubblici sono migliori li usano più spesso,
za, emettono circa 0,18 chilogrammi di anidride carbonica per indipendentemente dal fatto che abbiano o meno un proprio vei-
passeggero trasportato per chilometro, secondo i dati dello U.S. colo. Il problema è che molti, negli Stati Uniti, non vivono dove i
Department of Defense [i dati originali sono espressi in libbre di mezzi pubblici sono migliori. Un’analisi dell’American Society of
CO2 per passeggero per miglio, N.d.R.]. Se viaggiassero al com- Civil Engineers ha anzi trovato che il 45 per cento degli abitanti
pleto, gli autobus emetterebbero circa 0,05 chilogrammi di CO2 del paese è priva di accesso ai mezzi pubblici. E chi può accedervi
per passeggero per chilometro, valore paragonabile a quello del li trova spesso lenti e inaffidabili.
treno, ma con costi assai inferiori. «Penso che l’autobus sia spesso Il tempo che trascorre tra un passaggio e l’altro di un autobus
trascurato come soluzione per il clima – dice Higashide – perché, (o un treno) a una certa fermata, detto intertempo, ha un impatto
semplicemente, è sottovalutato come soluzione di trasporto». notevole su quanto le persone, nei fatti, usano il servizio. «Il nu-
mero magico è dieci minuti», dice Kari Watkins, professore asso-
Da automobilisti a passeggeri ciato di ingegneria civile e ambientale all’Università della Califor-
Da tempo l’immagine degli autobus nell’immaginario popola- nia a Davis. Le ricerche di Watkins studiano come migliorare la
re è negativa. Gli sceneggiatori cinematografici e televisivi spes- mobilità con metodi diversi dall’automobile. Quando un autobus
so fanno prendere l’autobus a un personaggio per segnalare agli arriva nel giro di dieci minuti, o anche meno, gli utenti non devo-
spettatori che attraversa un periodo difficile. Nella serie TV Inse- no chiedersi quando passerà. E questo corrisponde alla principa-
Scientific American
cure, di HBO, il personaggio principale Issa Dee entra in una spi- le comodità dell’avere un auto privata: la possibilità di spostarsi
rale discendente quando la sua auto è distrutta in un incidente e giusto quando se ne ha bisogno.
le tocca prendere l’autobus. In Speed, apoteosi cinematografica Quando il bus arriva ogni 15 o 20 minuti, «le persone avran-
dell’autobus, Annie è a bordo perché le hanno ritirato la patente no comunque la sensazione di dover programmare in anticipo i
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propri spostamenti», dice Watkins. Se i tempi sono più lunghi, chi
può scegliere probabilmente non prenderà il mezzo pubblico. E
anche gli autobus che passano a cadenza imprevedibile per il traf-
fico, o per altre ragioni, allontanano i possibili utenti.
Così, il treno ha qualche vantaggio sugli autobus perché segue
un orario fisso. Probabilmente la cosa migliore è usare le due mo-
dalità di trasporto in modo complementare: la ferrovia può tra-
sportare un gran numero di persone nelle comunità più dense e
gli autobus possono servire a portare le persone alla ferrovia. Per-
sino a New York – con la sua ben nota metropolitana – gli auto-
bus trasportano quotidianamente oltre un milione di passeggeri.
L’autobus inoltre è assai più agile del treno, perché sfrutta un’in-
frastruttura già esistente: le strade. I suoi percorsi possono essere
aggiustati per seguire il mutare delle esigenze, mentre non si pos-
sono spostare i binari dei treni.
Eppure, «in molte parti del paese ci sono stati investimenti nel-
le ferrovie senza corrispondenti investimenti nei servizi di au-
tobus», dice Higashide. E cita il caso di Denver: la città ha speso
miliardi per espandere il sistema delle ferrovie leggere e dei tre-
ni per i pendolari, ma «poi scendi dal treno e l’autobus arriva una
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volta all’ora».
David King, docente di pianificazione all’Arizona State
University, ritiene che i servizi di trasporto collettivo, e soprattut-
to gli autobus, negli Stati Uniti siano così scadenti anche perché
sono trattati come un servizio con finalità sociali: una forma di so-
stegno o di assistenza da parte dello Stato alle persone svantag-
giate. A livello nazionale, i passeggeri dei mezzi di pubblici hanno
più probabilità di avere un reddito più basso di chi va in auto; e fra
quelli che usano i trasporti pubblici, chi prende il treno tende ad
avere un reddito più alto rispetto a quello di chi prende l’autobus. Un autobus elettrico a Saragozza, in Spagna (qui
È più probabile che i passeggeri degli autobus siano persone che sopra). A Bogotá, in Colombia, il sistema di trasporti pubblici
non hanno altre possibilità. TransMilenio (nella pagina a fronte) riserva corsie separate
«Di solito li chiamiamo utenti dipendenti dai mezzi pubblici», agli autobus da e per l’aeroporto.
dice Candace Brakewood, professore associato al Dipartimento
di ingegneria civile e ambientale dell’Università del Tennessee a cente popolarità si può far risalire allo scrittore e attivista George
Knoxville. «Spesso sono persone a basso reddito che non possono Monbiot, indica servizi ed esperienze che danno la sensazione di
permettersi un’auto, o magari hanno qualche disabilità, o non so- godere di un lusso ma sono intesi per l’uso pubblico. Invece delle
no in alcun modo disposte a guidare». Le ricerche tuttavia rivela- piscine private, per esempio, piscine pubbliche pulite, con perso-
no che se il servizio è abbastanza scadente anche coloro che a pri- nale adeguato e aperte nelle ore in cui si desidera andare. O i gran-
ma vista sembrano dipendere dai mezzi pubblici troveranno altri di parchi che segnano un luogo, come Griffith Park a Los Angeles
modi per andare in giro: vanno a piedi o in bicicletta, chiedono e Central Park a New York; ma anche un piccolo parco giochi ben
passaggi o si rivolgono a servizi di trasporto informali. tenuto, dove le altalene dondolano e non cigolano. Il nucleo del
In molte città, invece, gli autobus sono considerati un’infra- concetto di lusso pubblico è l’idea che «le cose buone» non devo-
struttura essenziale. Prendiamo Bogotá, per esempio, in Colom- no restare confinate nella proprietà privata. Avere un’auto, dopo-
bia: priva di metropolitane ma simile per popolazione a New tutto, comporta una serie di problemi. Un sistema di autobus co-
York. Il sistema dei trasporti pubblici rapidi, detto TransMilenio, me TransMilenio fa sì che scegliere il trasporto pubblico al posto
fa correre i suoi autobus su corsie stradali prioritarie, e negli ora- dell’auto sembri quasi un piacere, più che una rinuncia.
ri di maggior traffico trasporta i passeggeri più rapidamente delle Oltre a essere frequente e veloce, per essere vissuto come lus-
auto. Le fermate, curate e ben illuminate, sono state attentamen- so pubblico un sistema di autobus deve avere linee che portino
te progettate per essere accessibili dal marciapiede e in biciclet- dove le persone desiderano andare (al cinema, a casa di amici, ai
Marcos Cebrian/Europa Press/Getty Images
ta. Già subito dopo il suo lancio, nel 2000, si stima che TransMile- musei) oltre che dove devono andare (al lavoro, dal medico). Le
nio abbia contribuito a ridurre l’inquinamento atmosferico anche fermate devono essere ben segnalate, senza pericoli, dotate di se-
del 40 per cento in alcuni punti, abbia ridotto il numero dei de- dili e protette dalle intemperie.
cessi per incidenti stradali del 92 per cento e abbia indotto alme- Dato che la maggior parte degli utenti le raggiunge a piedi, in-
no alcuni pendolari a rinunciare all’automobile: l’11 per cento de- torno alle fermate sono necessari anche marciapiedi e altre in-
gli utenti dice di essere un ex automobilista. frastrutture. Nel 2011 un bambino in Georgia, negli Stati Uniti, è
Higashide fa notare che quando il trasporto pubblico è sicu- stato ucciso da un pirata della strada mentre, insieme alla sua fa-
ro, affidabile e veloce, come nel caso di TransMilenio, può esse- miglia, attraversava la strada per raggiungere la fermata dell’au-
re percepito come un lusso pubblico. Questo termine, la cui re- tobus. La fermata si trovava proprio di fronte al loro complesso
residenziale, ma attraversare la strada sulle strisce pedonali più A risparmiare non sono solo i comuni. Da tempo l’auto è consi-
vicine avrebbe significato percorrere un altro chilometro. derata il passaporto per entrare a far parte della classe media, an-
Un sistema di autobus ben progettato permette di spostarsi a che perché in gran parte degli Stati Uniti chi non ce l’ha fatica a
chi non può o semplicemente non vuole andare in auto, come i trovare lavoro. In media, gli statunitensi spendono per i traspor-
più anziani e le persone con determinate disabilità. E permette ti il 13 per cento del proprio reddito; ma chi ha i redditi più bassi
ai bambini non troppo piccoli e agli adolescenti che ancora non ne spende quasi il 30 per cento. In tutto il paese, il totale dei debiti
possono avere la patente di muoversi per conto proprio fra casa e contratti per le auto supera i 1400 miliardi di dollari, e le proiezio-
scuola o per attività extrascolastiche, liberando il tempo dei geni- ni danno questo valore in aumento. Gli autobus possono ridurre
tori. E gli utenti tendono ad avere un rapporto speciale con gli au- le pressioni economiche e migliorare l’accesso alle opportunità.
tobus, anche grazie agli autisti. «Se fai regolarmente un certo per- Ridurre il numero delle auto circolanti significa anche salva-
corso, è bello conoscere la persona con cui viaggi», dice Watkins. re vite. Negli Stati Uniti muoiono più di 40.000 persone, ogni an-
Dà la sensazione che «c’è qualcuno che fa qualcosa per te». no, per incidenti automobilistici. In confronto ai veicoli a benzi-
na, poi, quelli elettrici sono più pesanti e possono accelerare più
Migliori autobus, città migliori velocemente.
Oltre alle emissioni, ci sono altre ragioni per volere meno per- La volontà politica, in particolare il rischio di irritare gli auto-
sone alla guida. In aggiunta alla crisi climatica c’è anche «una cri- mobilisti cedendo le strade al trasporto pubblico, è spesso il prin-
si di giustizia, una crisi di sicurezza e una crisi economica, che ar- cipale ostacolo all’attuazione dei cambiamenti. Ma Seattle ha mo-
rivano tutte insieme sulle nostre strade», dice King. E dalle strade, strato che si può fare. «King County Metro di Seattle aveva un
aggiunge, possono venire anche le soluzioni. gruppo dedicato alla velocità e all’affidabilità», spiega Watkins. Tra
Non è un segreto che per avere un valido servizio di autobus il 2010 e il 2017 gli utenti della città sono cresciuti, in controten-
siano necessari investimenti significativi. Nel 2022 Antelope Val- denza rispetto all’andamento nazionale che ha visto i passeggeri
ley, nella California nord-orientale è stato il primo centro a pre- degli autobus diminuire del 15 per cento tra il 2012 e il 2018.
sentare una flotta di autobus interamente elettrica. Il costo di In tempi che richiedono azione e collaborazione contro il cam-
questa innovazione è stato di circa 80 milioni di dollari, cioè cir- biamento climatico, dice Higashide, prendere l’autobus ci ricorda
ChandraDhas/Getty Images
ca un milione per autobus. Ma l’Antelope Valley Transit Autority che «le decisioni di ognuno di noi incidono su tutti gli altri». Q
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streghe
SCIENZE
SOCIALI
Caccia alle
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Spesso
i feroci attacchi
alle donne
avvengono
in periodi di forti
sconvolgimenti
economici
di Silvia Federici
e Alice
Markham-Cantor
Fotografie di Kholood Eid
Un familiare regge un ritratto
di Iquo Edet Eyo, uccisa
in Nigeria a ottobre del 2022.
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Silvia Federici è cofondatrice del Collettivo internazionale
femminista e professoressa emerita alla Hofstra University,
negli Stati Uniti. Ha scritto molti libri, tra cui Calibano
e la strega (2004) e Reincantare il mondo (2018).
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È
una vecchia storia: una donna è accusata di stregoneria da qualcuno che
è in stretti rapporti con lei, come un vicino di casa, un parente o un ri-
vale. Spesso chi lancia la prima accusa prova risentimento o invidia nei
suoi confronti, o ha in corso con lei una controversia economica. All’ini-
zio le accuse sono solo sussurrate. Ma poi succede qualcosa: si ammala
un bambino, avviene un incidente. Si fa ancora il nome della donna, ma stavolta ad alta voce,
e altre persone lo ripetono. Quindi è trascinata via da casa sua e uccisa.
È quanto accaduto alla sessantanovenne Iquo Edet Eyo nel- generalmente malefici. Lungi dal diminuire grazie alla moderniz-
lo Stato nigeriano di Cross River: nell’ottobre 2022 è stata uccisa zazione, come prevedevano alcuni studiosi nel XX secolo, le cac-
insieme ad altre quattro persone, a quanto pare da un gruppo di ce alle streghe in alcuni luoghi continuano ad avvenire, e in altri
giovani che la accusavano di avere provocato un incidente moto- forse sono perfino in aumento.
ciclistico con la stregoneria. Secondo la sua famiglia, da anni era All’origine della caccia alle streghe c’è un insieme di cause con-
circondata da sospetti dovuti all’invidia per la sua prosperità. catenate. Vi possono contribuire fattori come la credenza nella
La sua storia è simile a quella di Martha Carrier, antenata di stregoneria, una società patriarcale, morti improvvise e misterio-
una di noi (Markham-Cantor), che nel 1692 fu impiccata a Salem, se dovute alla scarsa assistenza sanitaria, sistemi giudiziari inac-
nel Massachusetts. Una delle principali accuse a suo carico pro- cessibili che garantiscono l’impunità agli aggressori e un disastro
veniva da un vicino che aveva una controversia con la famiglia di che fa da miccia. Tuttavia, come ha sostenuto una di noi (Federici)
lei per una proprietà. Carrier divenne una delle 35 persone giu- nel suo libro del 2004 Calibano e la strega e in pubblicazioni suc-
stiziate per stregoneria nelle colonie britanniche del New En- cessive, ciò che accomuna i periodi prolungati di caccia alle stre-
gland: alcune di loro non sono state ancora riabilitate da questo ghe in epoche, luoghi e culture diverse è un contesto di sconvol-
«crimine». gimenti sociali ed economici.
La storia potrebbe essere ambientata in Germania nel 1581, in Le cacce alle streghe possono esplodere all’improvviso, come
India nel 2003, in Uganda nel 2018 o in Papua Nuova Guinea nel nella pandemia di COVID-19, durante la quale la gente, terrorizza-
2021. Ogni anno in tutto il mondo oltre 1000 persone, inclusi uo- ta, cercava capri espiatori. Quando però queste aggressioni sono
mini e bambini, sono torturate, allontanate da casa o uccise in se- proseguite a frequenza elevata per decenni – per esempio in Eu-
guito ad accuse di stregoneria, cioè di usare la magia per scopi ropa nel XVI e XVII secolo, e in alcune aree dell’Asia e dell’Africa
negli ultimi cinquant’anni – è stato in periodi in cui le economie Prive di sostegno sociale e ritenute in possesso di poteri magici
di sussistenza si stavano trasformando in sistemi monetari e capi- distruttivi, in molti luoghi finirono con l’essere accusate di stre-
talisti. In questi periodi i ricchi e potenti stavano privatizzando goneria. Questa tendenza prese il via sei secoli fa con le cacce al-
campi, stagni e foreste prima considerati beni pubblici, e allonta- le streghe in Europa.
navano gli abitanti dei villaggi dalle risorse naturali che da seco-
li offrivano loro sostentamento. Comunità coese, con una relati- Fiume d’argento
va autosufficienza economica, si disintegravano, e per le persone Nel Medioevo l’Europa aveva un sistema feudale in cui i re
private di ogni risorsa l’unica possibilità per sopravvivere era il la- concedevano la terra a nobili, proprietari terrieri e cavalieri in
voro salariato. Questo disfacimento della società rurale provocò cambio dell’assistenza militare in tempo di guerra. Nonostante
conflitti aspri tra le classi emergenti di ricchi e poveri, che in alcu- uno sfruttamento spesso brutale, i contadini potevano integrare
ni luoghi si manifestarono sotto forma di caccia alle streghe. quanto ricavato col lavoro nei campi dei padroni trovando cibo e
Come hanno argomentato Federici e altre studiose, inoltre, altre risorse grazie alla raccolta, alla caccia e alla pesca in campi,
nell’Europa medievale e in gran parte del Sud globale le don- prati, laghetti e foreste di proprietà pubblica. Sotto l’aspetto eco-
ne raccoglievano cibo ed erbe medicinali, e avevano un rappor- nomico le donne avevano una relativa indipendenza: oltre a oc-
to stretto col mondo naturale. Nei periodi in cui il capitalismo si cuparsi dei raccolti lavoravano come birraie, fornaie, macellaie,
espanse o si intensificò, nelle campagne molte donne persero l’ac- fabbre ferraie, negozianti e molto altro. Per esempio, tra il 1300 e
cesso alla terra e, con esso, il potere economico e sociale che ave- il 1500 a Francoforte, in Germania, le donne erano attive in oltre
vano avuto in precedenza. Le donne anziane erano tra le più col- 200 professioni; nel programma di assistenza sanitaria pubblica
pite, dato che nel nuovo sistema erano considerate improduttive. della città lavoravano almeno 16 dottoresse.
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Con la conquista del «Nuovo Mondo» nel XVI secolo, però, mania l’aristocrazia soffocò brutalmente una rivolta di contadi-
l’Europa cominciò a essere sommersa dall’argento provenien- ni uccidendone circa 100.000. Queste ribellioni furono guidate
te dalle miniere dell’America meridionale e centrale, con l’effet- per la maggior parte da uomini, ma in Inghilterra, durante il re-
to paradossale di aggravare la miseria di chi era già povero. L’in- gno di Giacomo I, alcune proteste contro le enclosure furono con-
flazione schizzò alle stelle e il potere di acquisto dei salari crollò, dotte solo da donne. Per esempio, nel 1602 la «Capitana» Dorothy
rendendo estremamente costosi anche i beni alimentari di base. Dawson guidò 37 donne in un attacco contro chi stava recintan-
Le conseguenze furono ancora più gravi per le donne, che aveva- do i beni pubblici in un paese dello Yorkshire. Analogamente lo
no in gran parte la responsabilità di nutrire e assistere la famiglia storico Yves-Marie Bercé, avendo esaminato 31 rivolte per il cibo
ma non potevano allontanarsi molto per cercare un lavoro pagato avvenute in Francia nel XVII secolo, osserva che in sei occasioni a
meglio. Nel XIV secolo, per esempio, le donne erano retribuite la protestare furono soltanto donne.
metà rispetto agli uomini a parità di lavoro; due secoli dopo rice- Questo è il quadro economico in cui avvenne la «grande cac-
vevano solo un terzo della (ridotta) paga maschile, e davano quel cia» alle streghe in Europa. Anche se la fantasia popolare immagi-
denaro al marito. na i processi come esplosioni di isteria di massa o superstizione, il
Fin dal XIII secolo i proprietari terrieri e i contadini più facol- fatto che abbiano avuto un picco tra gli anni ottanta del Cinque-
tosi avevano iniziato a recintare campi, foreste e prati pubblici, e cento e gli anni trenta del Seicento, in un’epoca di enormi cam-
questo processo delle cosiddette enclosure si intensificò. Sulla po- biamenti legati all’emergere di un’economia capitalista, fa pensa-
ca terra da coltivare ancora disponibile per i poveri gli affitti au- re che la storia sia andata diversamente.
centro). Nell’Olanda
del XVI secolo, una
donna sta per essere
bruciata viva (a
destra).
Aveva raccolto senza permesso un cesto di piselli nel campo dole a un livello inferiore rispetto agli uomini. Nel corso delle cac-
di un vicino. Di fronte alla richiesta di restituirli, li gettò via ce alle streghe, in Germania gli artigiani proibirono la presenza
con rabbia, e da allora nel campo non crebbero più piselli. In femminile nelle corporazioni, e perfino esercitare alcune attività
seguito, i servi di William Goodwin le negarono del lievito come la vendita al mercato poteva costare un’accusa di stregone-
e poco dopo il suo fermentatore si seccò. Fu colpita da un ria. In Francia le donne persero il diritto di stipulare contratti per
amministratore che l’aveva sorpresa a prendere legna dal sé. E quando si sposavano diventavano sostanzialmente proprietà
terreno del suo padrone, e poi l’amministratore impazzì. Un del marito insieme con tutto ciò che possedevano.
vicino le rifiutò un cavallo, e tutti i suoi cavalli morirono. Un Dato che la disponibilità di un’abbondante forza lavoro era
altro le pagò un paio di scarpe meno di quanto da lei chiesto, considerata essenziale per la ricchezza, si arrivò a una vigilanza
e poi morì. Un gentiluomo disse ai suoi servi di non darle il rigorosa sulla sessualità. A essere accusate di stregoneria spes-
latticello [un sottoprodotto della produzione del burro, N.d.R.], so erano le donne sospettate di rapporti extraconiugali, oppure
dopo di che non riuscirono a fare il burro né il formaggio. le guaritrici o le ostetriche dei paesi, che tra molte altre funzioni
somministravano contraccettivi o mezzi abortivi. Con l’avanzare
Non tutte le presunte streghe però erano povere e prive di ter- dell’industrializzazione, molte donne poterono tornare al lavoro
ra: a volte la caccia serviva a espropriarle dei loro beni. La caccia in centri manifatturieri e fabbriche, ma era ancora il marito a ri-
alle streghe si intensificò quando gli editti locali autorizzarono gli cevere il loro salario.
ufficiali o i giudici a confiscare le proprietà delle donne accusate, In conclusione, la caccia alle streghe fu una campagna di terro-
e viceversa perse intensità quando le leggi furono modificate in re sistematica volta a eliminare la resistenza all’esproprio che ave-
modo da punire la stregoneria senza eseguire queste confische. va continuato a ribollire per decenni dopo la soppressione delle
Chi trovava le streghe poteva anche arricchirsi: si racconta che rivolte contadine. Le accuse e le persecuzioni si fermarono solo
Matthew Hopkins, il cacciatore di streghe più famoso d’Inghilter- nella seconda metà del XVIII secolo. Stando ai resoconti storici,
ra, nella sua carriera abbia guadagnato 1000 sterline, corrispon- a quell’epoca erano ormai state giustiziate per stregoneria circa
denti a quasi 200.000 dollari attuali. 50.000 donne.
Chiunque cercasse di salvare una strega, per esempio un’amica,
rischiava a sua volta la vita. Le donne collaboravano fra loro per or- Nelle colonie
ganizzare le proteste contro le appropriazioni dei beni comuni, ma La domanda di argento e oro tra le élite europee stimolò le cac-
le loro conversazioni erano ormai così stigmatizzate che in inglese ce alle streghe anche in Sud America, dove la repressione contri-
Classic Image/Alamy Stock Photo
il termine gossip, che prima indicava queste amicizie, diventò si- buì a soffocare le rivolte contro la colonizzazione e a reclutare la-
nonimo di pettegolezzo frivolo o maldicenza. Per salvarsi la vita, voratori per le miniere. Nella penisola dello Yucatán, in Messico,
queste donne dovevano accusare di stregoneria le proprie amiche. nel 1562 le autorità spagnole torturarono circa 4500 persone ac-
Anche se le cacce prendevano di mira solo alcune donne, il ri- cusandole di idolatria, le frustarono in pubblico per terrorizzare
schio di essere accusate condizionava il comportamento di gran la popolazione e ridussero i sopravvissuti a lavorare come schiavi
parte di loro. Le persecuzioni contribuirono a creare una nuova in miniera. Quando in Perù il movimento Taki Onqoy cercò di in-
divisione patriarcale che degradava e vincolava le donne, ponen- vocare il potere delle huaca, o divinità, contro il dominio spagno-
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lo, un concilio cattolico convocato nel 1567 decretò lo sterminio nell’India britannica del XIX secolo, quando le autorità colonia-
degli «stregoni»; ne seguì un secolo di persecuzioni. li sequestrarono la terra delle caste superiori, queste attribuirono
Mentre in America meridionale e centrale si condannavano a le loro perdite alla stregoneria delle donne dalit – cioè «oppresse»,
morte gli indigeni per adorazione del diavolo, i processi per stre- appartenenti ai livelli sociali più infimi – e scatenarono contro di
goneria giunsero nelle colonie nordamericane. Quando all’ini- loro una caccia alle streghe. Non potendo colpire chi stava più in
zio del XVII secolo nel New England le élite scrissero codici legali alto di loro, le vittime degli espropri se la presero con un bersaglio
ispirati alla Bibbia, inserirono la stregoneria tra i reati punibili con più facile: la strega di casta inferiore.
la morte. Il primo processo ufficiale, avvenuto nel 1647 in Con-
necticut, probabilmente fu influenzato da un’ondata di esecuzio- Le cacce alle streghe oggi
ni in corso in Inghilterra. Nel 1725 più di 300 persone erano state Come quelle nell’Europa premoderna, molte cacce alle stre-
accusate di stregoneria nel New England; quasi quattro su cinque ghe contemporanee si possono ricondurre all’espansione o all’in-
erano donne. tensificarsi del capitalismo. In tutto il Sud del mondo, governi e
Come in Europa, anche nelle colonie le donne perseguitate aziende si sono impadroniti di campi, foreste e fiumi per proget-
come streghe in genere erano povere ed emarginate, ma erano ti di sviluppo come autostrade, centrali idroelettriche e miniere,
a rischio anche quelle che trasgredivano le norme di comporta- provocando tra 90 e 100 milioni di sfollati nei soli anni novanta
mento puritane, o che ottenevano ricchezze e proprietà. Martha del XX secolo. La nuova ondata di appropriazioni ha aumentato
Carrier rientrava in entrambe le categorie: rimase incinta senza le disuguaglianze, frammentato le comunità, peggiorato la salu-
essere sposata e, quando i suoi parenti maschi più prossimi mori- te di bambini e madri e inasprito i conflitti sociali, di genere e in-
rono in un’epidemia di vaiolo, avrebbe potuto ereditare gran par- tergenerazionali. Le decisioni economiche che hanno arricchito
te dei terreni di suo padre. Martha Carrier si rifiutò di confessare alcune persone e impoverito altre sono state prese in città lonta-
e fu una delle 19 persone impiccate per stregoneria a Salem nell’a- ne, spesso in altre lingue, e pochi erano in grado di comprender-
gosto del 1692. ne l’origine.
In varie parti del mondo – anche in altre colonie – le cacce alle Analizzando nei dettagli la regione di Gusii, in Kenya, Ju-
streghe ebbero impennate legate a svariati motivi locali, ma qua- stus Ogembo, antropologo che all’epoca lavorava alla Harvard
si sempre in periodi di stravolgimenti sociali o economici. Tanvi University, ha attribuito la responsabilità di un’esplosione di cac-
Yadav, della Central University of Rajasthan, in India, scrive che cia alle streghe negli anni novanta alle politiche internaziona-
Tra le opere in casa di Federici si trovano Reclaim ni economiche difficili prendendo come capri espiatori i disabili, i
the Commons (a sinistra), di Erik Ruin; raffigurazioni bambini, gli anziani e le donne».
di lotte, tra cui sulla destra Peasants Revolt, di Rachel La rivalità economica ha contribuito a un’esplosione di caccia
Hewitt (al centro); e un poster (a destra) della campagna alle streghe avvenuta nel 2003 nella Repubblica Democratica del
internazionale Wages for Housework, che Federici ha Congo. I membri di una fazione in lotta per il controllo delle mi-
contribuito a realizzare nel 1972. niere d’oro a Mongbwalu hanno preso di mira donne che aveva-
no legami etnici con un gruppo rivale, accusandole prima di spio-
li per lo sviluppo. Nel 1981, per soddisfare le rigide condizioni di naggio e poi di stregoneria. Secondo una stima di Human Rights
un prestito del Fondo monetario internazionale, il Kenya tagliò Watch, le cacce alle streghe che ne sono derivate hanno mietuto
la spesa pubblica per l’istruzione e l’assistenza sanitaria – pro- ben 70 vittime.
prio quando stava cominciando l’epidemia di AIDS – e abolì i con- Analogamente, lo storico e missionario Hugo Hinfelaar osser-
trolli sui prezzi di alimentari e altri generi di prima necessità. La va che in Zambia negli anni novanta le accuse di stregoneria erano
popolazione cercava capri espiatori per le proprie sofferenze, e «particolarmente diffuse nelle zone destinate alla gestione e all’al-
le accuse di stregoneria aumentarono. Analogamente Umar Ha- levamento delle risorse faunistiche, al turismo e all’occupazione
bila Dadem Danfulani, professore di studi religiosi all’Universi- da parte di potenziali grandi proprietari terrieri». Data la scarsi-
tà di Jos, in Nigeria, punta il dito sulle difficoltà economiche do- tà dei resoconti, non si conoscono le proporzioni della caccia alle
vute alle politiche di austerità, osservando che all’epoca la paura streghe derivata da questa competizione per le risorse. Hinfelaar
della stregoneria assalì alcuni gruppi etnici che non ne erano mai però scrive che alcuni capi dei villaggi guadagnano vendendo a in-
stati colpiti. Negli anni novanta nelle città aumentarono i bambini vestitori internazionali la terra usata dalla comunità, «e fomenta-
senzatetto, e così fecero le accuse di stregoneria, soprattutto nei re il disordine sociale nei villaggi facilita queste transazioni». Spie-
confronti dei bambini. ga che, se la popolazione di un villaggio è lacerata dalle accuse di
Leo Igwe in Nigeria ha fondato il gruppo Advocacy for Alleged stregoneria, «non è in grado di restare unita e opporsi ai tentativi
Witches (AfAW), che assiste le vittime della caccia alle streghe, e di altri di impossessarsi della terra che coltiva».
osserva che le accuse aumentano quando si tagliano i program- Quando i campi fertili a disposizione degli emarginati comin-
mi di assistenza sociale. Quanto meno lo Stato è presente nella vi- ciano a scarseggiare, un contrasto anche per un piccolo terreno
ta delle persone, dice, «tanto più si cerca di fare fronte a situazio- può portare indirettamente all’uccisione di una «strega». Secon-
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Un archivio a casa di Federici
contiene materiale usato per Calibano
e la strega (2004) e altri libri.
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do Miranda Forsyth, ricercatrice del Sorcery Accusation Rela- saldano il debito. In Namibia, aggiunge Holtzhausen, «per fare sta-
ted Violence Project presso l’Australian National University, nelle bilire a uno sciamano se sei una strega o no, devi dargli molto de-
culture che temono la stregoneria «se qualcuno che è già coinvol- naro. Per sopravvivere a un’accusa di stregoneria bisogna pagare.
to in una disputa territoriale subisce una disgrazia, è molto più Gli sciamani sono tutti ricchi, e quasi sempre sono uomini».
probabile che pensi: “Deve essere colpa loro”».
In tutto il mondo le cacce alle streghe servono anche a impa- La resistenza
dronirsi direttamente dei terreni. Un rapporto del 2021 sulle ag- Negli ultimi anni studenti e altri soggetti hanno lanciato cam-
gressioni nello Stato indiano dell’Orissa, redatto da un’agenzia del pagne per rendere giustizia alle vittime delle cacce alle streghe del
governo statale e dall’organizzazione per la giustizia sociale Ac- XVII secolo in New England. In Massachusetts lo Stato ha riabilita-
tionAid, ha rilevato che buona parte delle cacce alle streghe era- to chi erano stato accusato di stregoneria e si è scusato ufficialmen-
no collegate a veri e propri sequestri di terreno. A Kilifi, in Kenya, te, ma nel Connecticut questa primavera un tentativo simile ha in-
dove ogni anno centinaia di uomini sono accusati di stregoneria, contrato una resistenza imprevista. Il parlamentare statale Doug
spesso le cacce sono motivate dal desiderio di portare via la ter- Dubitsky ha chiesto a una discendente di una condannata a morte:
ra a un anziano. In Kenya, Mzee Samuel Kazungu – presidente di «Ha prove che questa persona fosse innocente?», lasciando appa-
un gruppo di uomini provenienti da 15 sottotribù di etnia giria- rentemente intendere che potesse davvero essere una strega.
ma, che si riuniscono per occuparsi delle dispute territoriali – nel In tutto il mondo le donne e organizzazioni come AfAW, Stop
2021 ha dichiarato al sito di informazione AllAfrica che i figli «co- Sorcery Violence (in Papua Nuova Guinea) e Anandi – una no pro-
minciano a pretendere l’eredità… e poiché un padre non è dispo- fit dello Stato indiano del Gujarat che lotta per la leadership fem-
sto a cedere i propri beni, la sua famiglia si allea contro di lui, che minile – si stanno battendo contro la caccia alle streghe. Nell’esta-
finisce con l’essere tacciato di stregoneria e ucciso; così poi si ven-
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P S I C H I AT R I A
Terapia verbale
per la schizofrenia
La terapia cognitivo-comportamentale aiuta
a trattare sintomi per cui i farmaci sono inefficaci
di Matthew M. Kurtz
La schizofrenia è un disturbo mentale
che, nel peggiore dei casi, devasta l’intera
vita quotidiana. È difficile immaginare
quello che provano le persone affette dalle
forme più gravi della malattia se non come
qualcosa che scaturisce dalla biologia, la
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le proprie affermazioni con studi di casi isolati più che con dati
zioni, rimangono ai margini degli interventi farmacologici. Inol- scientifici rigorosi. Molti psicoterapeuti di questo periodo si era-
tre, questi farmaci sono quasi ininfluenti sulla disabilità sociale no opposti a studi randomizzati e con controllo. Prove solide che i
che caratterizza questo disturbo: l’incapacità cronica di conser- trattamenti prevalenti fossero efficaci nella maggior parte dei pa-
vare il lavoro, il ritiro sociale e l’isolamento, i tassi di suicidio ele- zienti non si sono mai concretizzate.
vati e una durata più breve della vita, che coincidono in genere Un evento spartiacque è accaduto nel 1952, con la pubblicazio-
con una diagnosi. Si è riscontrato che nessuno di questi farmaci ne di una sperimentazione clinica della clorpromazina al Centre
aiuta a prevenire l’insorgenza del disturbo nelle persone ad alto Hospitalier Sainte-Anne di Parigi, che inaugurava una nuova clas-
rischio per via della storia familiare e di sintomi psicologici lievi se di sostanze, conosciute come farmaci antipsicotici. Questi me-
che non sono gravi abbastanza da soddisfare i criteri di una dia- dicamenti limitavano le convinzioni irrazionali, spesso paranoidi,
gnosi di schizofrenia. e le allucinazioni in molte persone schizofreniche, stabilizzando-
Le ricerche nelle scienze psicologiche e in discipline affini le negli ospedali e permettendo loro in molti casi di rientrare nel-
stanno ampliando la comprensione della comparsa della schizo- la comunità per la prima volta dopo anni. L’approccio psicologi-
frenia e del suo trattamento. Questi approcci più recenti si con- co al trattamento perse d’importanza quando gli psicoterapeuti
centrano sullo stress psicologico e sui sistemi di credenze del pa- si affidarono a terapie farmacologiche che avevano come bersa-
ziente. Studi di popolazione metodologicamente rigorosi e su glio il cervello.
ampia scala stanno scavando più a fondo nei fattori ambientali Tre ulteriori fattori sono stati fondamentali nel rinforzare l’i-
collegati all’insorgere della malattia. Altre ricerche hanno dimo- dea della schizofrenia come entità neuroscientifica. Prima di tut-
strato che la psicoterapia basata sulla parola potrebbe limitare le to, si è posta nuovamente attenzione alle malattie psichiatriche
convinzioni aberranti associate con la schizofrenia. quali disturbi con segni e sintomi coerenti, proprio come altri di-
Gli operatori sanitari stanno iniziando ad abbinare la psicote- sturbi clinici, e questo significava che potevano essere studiate
rapia a metodi che rinforzano le capacità di pensiero. Negli ultimi con una rigorosa analisi biologica. Questo modello clinico ha ac-
vent’anni, nel mio laboratorio abbiamo studiato come misurare e cresciuto la probabilità che pazienti con quadri sintomatici simili
migliorare la concentrazione, la memoria e la capacità di risolvere ricevessero la stessa attendibile diagnosi psichiatrica.
problemi. I risultati di questi studi rivelano che un deficit di que- Il secondo fattore è stato la comparsa di tecnologie di imaging
ste capacità mentali, ancor più di altri sintomi più visibili, ostacola cerebrale molto dettagliate, che i ricercatori hanno impiegato per
spesso il miglioramento funzionale nelle persone con schizofre- osservare, in un primo tempo, la struttura del cervello e in un se-
nia e disturbi affini. Queste ricerche hanno prodotto una visione condo tempo la funzione di diverse sue regioni. All’inizio di que-
più sfumata del disturbo, che evidenzia fattori psicologici e inte- sto secolo era ormai sempre più chiaro che le persone con schi-
gra i modelli biologici che sono prevalsi in questo campo. zofrenia manifestano una riduzione dell’attività cerebrale e di
volume in un’ampia serie di sistemi neurali, in particolare nei lo-
Il genitore patologico bi cerebrali frontali e temporali (laterali). I ricercatori hanno repli-
Per buona parte del XX secolo, casi come quelli di Billy era- cato questi risultati e individuato questi cambiamenti persino nei
no considerati in molti ambiti della professione il risultato di un pazienti alle prese con un primo episodio di schizofrenia, prima
disturbo della mente, le cui radici affondavano in uno stile geni- di ricevere una qualsiasi terapia antipsicotica.
toriale patologico e che era influenzato dall’ambiente culturale. Come terzo fattore, la mappatura del genoma umano nei pri-
L’eccessivo influsso di Sigmund Freud sulla psichiatria, in parti- mi anni duemila e lo sviluppo di tecnologie più economiche per
colare negli Stati Uniti, ha indotto gli esperti in questo campo a identificare le varianti geniche hanno aumentato la possibilità di
considerare le malattie attraverso la lente di fattori ambientali determinare quali geni aumentano il rischio di schizofrenia nelle
imperniati su un trauma familiare irrisolto, dove la terapia della persone: gli studi hanno identificato più di 100 posizioni sul DNA
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Lo European Network of National Schizophrenia Networks ste strutturate a persone con una diagnosi di schizofrenia, molte
Studying Gene-Environment Interactions (EU-GEI) (rete euro- delle quali erano malate da anni, e che vivevano negli Stati Uniti,
pea delle reti nazionali sulla schizofrenia che studiano le intera- nel Ghana e in India. I ricercatori hanno chiesto a queste persone
zioni geni-ambiente) ha dato uno sguardo approfondito al ruolo quante voci udivano, quale opinione si erano fatte di queste voci
dell’immigrazione nell’insorgere della psicosi. Usando un insie- e quale credevano fosse la fonte. I risultati delle interviste avvalo-
me di dati formato da più di 200 immigrati e 200 partecipanti di rano, in generale, la teoria che la schizofrenia sia un disturbo con
controllo abbinati a una serie di variabili, tra cui una storia fami- una base biologica che si manifesta in modo simile nelle diverse
liare di psicosi, gli autori hanno definito alcuni indicatori di svan- culture. I partecipanti dei tre paesi udivano voci «buone» e vo-
taggio sociale per ciascuna fase dell’immigrazione. Nella fase pre- ci «cattive». Alcuni riferivano di instaurare un dialogo con le vo-
migratoria, gli indicatori includevano la classe sociale e il tipo di ci udite; altri pensavano che le voci provenissero da Dio. In ognu-
occupazione dei genitori, e se il partecipante viveva con la pro- no dei luoghi, perlomeno alcuni partecipanti detestavano le loro
pria famiglia di origine. Nel processo di migrazione attiva, gli in- voci e le percepivano come un’intrusione nella loro vita menta-
dicatori includevano l’età, il fatto che la persona fosse stata de- le quotidiana.
tenuta o meno in qualsiasi momento dell’immigrazione e che Molti sintomi erano simili nei diversi gruppi, ma l’interpreta-
coltivasse un qualche progetto di ritornare al paese di origine. Ri- zione e il conseguente tono emotivo di queste esperienze alluci-
natorie divergevano profondamente tra culture: i
partecipanti statunitensi erano più propensi a usa-
re una definizione della diagnosi clinica senza fron-
Gli svantaggi sociali Copia di 44a51459b9e30982c62bc1505f0b61bd
zoli, del tipo «sono schizofrenico», per descrivere la
propria vita; erano inclini a riferire immaginazio-
e le avversità dell’esperienza ni violente associate alle voci con più frequenza dei
partecipanti dell’India o del Ghana.
Negli altri due paesi le persone conservavano più
dell’emigrazione raddoppiano volentieri una relazione stretta con le proprie voci
ed erano in generale meno inclini a descriverle co-
le probabilità di sviluppare me l’espressione di una mente violata da allucina-
zioni uditive. Nel Ghana i partecipanti allo studio
una psicosi sostenevano che le voci emesse da una persona in-
visibile erano controllate da Dio, e che talvolta le vo-
ci maligne erano del tutto assenti. Raramente qui le
persone descrivevano le voci come un’intrusione
guardo la fase post-migratoria, le misure includevano nella loro vita mentale quotidiana. Spesso i partecipanti dell’In-
l’attività lavorativa nei cinque anni precedenti, le relazioni a lun- dia vivevano le loro voci come se appartenessero a membri della
go termine e la struttura familiare. famiglia. Dicevano che le voci trasmettevano una mescolanza di
Lo studio ha riscontrato che, tra gli immigrati di prima gene- espressioni ora gradevoli ora sgradevoli, ma che non avevano sfu-
razione, gli svantaggi sociali e le avversità nelle fasi pre-migrato- mature stressanti od ostili.
ria e post-migratoria raddoppiavano la probabilità che una perso-
na sviluppasse una psicosi, persino quando altri fattori di rischio, Terapia cognitivo-comportamentale
come l’uso di cannabis e l’età, erano statisticamente sotto control- Se gli atteggiamenti culturali esercitano un effetto così profon-
lo. Anche le discrepanze tra le aspettative coltivate dalle persone do sull’esperienza dei sintomi, questa informazione riserva pro-
prima di lasciare il paese nativo e i traguardi raggiunti nella fase messe per le psicoterapie. Prospetta la possibilità che parlare alle
post-migratoria erano associate a una maggiore probabilità di psi- persone con schizofrenia e offrire loro le strategie per cambiare il
cosi: il rischio della malattia aumentava con il sommarsi delle av- modo di vedere i propri sintomi possa ridurre la sofferenza causa-
versità. Questi riscontri suggeriscono nel complesso che fornire ta da quei sintomi.
un sostegno psicologico ai migranti potrebbe modificare l’insor- Una domanda importante è se modificare le convinzioni sui
gere della schizofrenia nelle persone alle prese con livelli elevati sintomi accresca la capacità delle persone di operare nella socie-
di avversità sociale. tà. Una letteratura scientifica sempre più corposa lascia intende-
re che un simile obiettivo sia raggiungibile. È stata sviluppata una
Udire voci forma di terapia cognitivo-comportamentale (TCC) per trattare in
Le persone di culture differenti vivono la psicosi in modo diffe- modo specifico la psicosi. Si concentra sul pensiero pregiudizie-
rente. La psicoantropologa Tanya Marie Luhrmann e i suoi colla- vole, vale a dire sui pensieri intrusivi insinuanti, del tipo «Perché
boratori hanno dimostrato che il tono emotivo delle allucinazio- mai provarci? Mi va sempre male».
ni uditive variava nelle diverse culture, lasciando intendere che Lo scopo della TCC è aiutare i pazienti ad affrontare le proprie
quello che noi udiamo sarebbe influenzato dalle aspettative cul- risposte emotive e comportamentali alle esperienze psicologi-
turali. Le persone di sottoculture sottoposte alla violenza della che che causano la sofferenza. Risposte atipiche o sproporziona-
guerra o ad altri sconvolgimenti sociali sperimenterebbero allu- te, che sono spesso tra i sintomi più debilitanti della schizofrenia,
cinazioni rumorose o fastidiose; invece chi gode di fitti legami fa- possono complicare lo svolgimento di mansioni quotidiane. Ai
miliari manifesterebbe sintomi più benigni. pazienti sottoposti alla TCC viene insegnato a considerare i pro-
Il gruppo di ricerca di Luhrmann ha condotto diverse intervi- pri sintomi in un modo nuovo. Per esempio, potrebbero dire den-
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Coordinate Gli scienziati si sono chiesti
perché l’interno delle stelle
ruoti così lentamente
I nuclei di molte stelle a un certo punto si contraggono, specie verso la fine della loro vita, quando hanno Ma in realtà la velocità di rotazione
smesso di fondere idrogeno al loro centro. Di norma la contrazione dovrebbe accelerare la rotazione della di molte stelle, e specialmente di
stella, allo stesso modo in cui i pattinatori roteano più in fretta se ritirano in dentro le braccia: concentrare più quelle vecchie, è più lenta di quanto
massa in meno spazio obbliga un oggetto ad accelerare per conservare il momento angolare.
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previsto dalla teoria.
e effettiva
azion
rot
di
à
it
oc
Vel
e prevista
azion
rot
di Ludovic Petitdemange, Florence Marcotte e Christophe Gissinger, in «Science», Vol. 379, 20 gennaio 2023 (riferimento)
di
à
it
oc
Vel
Grafica di Lucy Reading-Ikkanda; fonte: Spin-Down by Dynamo Action in Simulated Radiative Stellar Layers,
In un nuovo modello numerico, si è trovato che un piccolo campo
Zona radiativa
magnetico che emerge per caso nello strato radiativo di una stella
potrebbe essere amplificato dal flusso del plasma. Una volta
divenuto abbastanza forte, questo campo magnetico induce una
turbolenza nel plasma della stella, il che a sua volta rafforza il campo
magnetico, che aumenta la turbolenza, e così via.
lo
lco
ca
o
ov
Nu
– 0 + – 0 + – 0 + – 0 +
Questa forza magnetica esercita una potente torsione sul plasma della stella,
rallentandone la rotazione. «Causa un effetto di rottura», dice Florence Marcotte, della Côte
d’Azur University in Francia, coautrice dello studio pubblicato su «Science».
l mese scorso ho parlato dell’evoluzione rare la retorica bellica in medicina e i suoi ine-
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La ceretta di Occam di Beatrice Mautino
frequentatori più attenti dei supermercati La reazione chimica inizia quando spal-
Il latte sintetico
Mentre la carne coltivata resta lontana, i componenti
del latte prodotti senza uso di animali sono già realtà
egli ultimi mesi, l’attenzione me- proteina del siero del latte chiamata `-latto-
www.lescienze.it Le Scienze 91
Rudi matematici Il riordino di 300 e passa volumi
dimostra che talvolta anche le biblioteche
possono richiedere fatica e sudore
mente bruciato qualche chilocaloria, e che lo ha fatto in bibliote- «Perdinci – esclama Rudy – non avrei immaginato che le biblio-
ca, quindi per il momento non chiamare nessun professionista.» teche, peraltro assai meritorie per innumerevoli ragioni, potesse-
«Sono lieto di sentirlo; ma non vorrete davvero che faccia uno ro vantare anche la gloria di essere fucine di problemi matematici.
stupido calcolo per trasformare due piegamenti in pasticcini, Che ne dici di raccontarmi per bene che diavolo avete combinato,
spero…» in quel tempio di cultura? Dal principio e omettendo lo sviluppo
«No… o meglio, non lo so: questo dovrai chiederlo a Doc. Per dei bicipiti, se possibile…»
IL PROBLEMA DI GIUGNO
Il mese scorso si raccontava di Piotr impegnato nel tentativo di aiutare todo risolutivo generale si ha ordinando in senso decrescente tutti i vo-
una professoressa nella cui scuola si erano svolti test per tutte le classi, ti ottenuti dagli studenti: visto che tutti i punteggi possibili hanno almeno
e in ognuna di queste i voti risultanti, compresi tra 0 e 10, erano sempre un rappresentante, due risultati contigui nell’ordinamento differiranno
tutti presenti. Vista l’emergenza, si era stabilito di suddividere ogni clas- al più di uno. I primi due studenti classificati si assegnano uno ciascu-
se in due sottoclassi composte da un ugual numero di studenti (ogni no ai due gruppi: e dopo questa prima operazione la differenza tra i to-
classe aveva un numero pari di alunni) e in modo tale che entrambe le tali dei sottogruppi sarà al massimo pari a uno. Si passa alla coppia suc-
sottoclassi avessero la stessa media. La somma dei voti ottenuti in tut- cessiva: se i punteggi sono diversi, si assegna il migliore al gruppo con il
te le classi era un numero pari, e in quella specifica curata dall’amica di punteggio minore e l’altro all’altro gruppo; in caso di uguaglianza basta
Piotr la media dei voti era 37,5. Oltre a trovare come abbia fatto Piotr ad assegnare uno studente a un gruppo e uno all’altro. È ovvio che, proce-
aiutare la prof nella suddivisione, si chiedeva se fosse possibile avere un
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Se hai mai tenuto 20 giornali in mano, per non parlare della rile-
gatura, capirai che il peso è ragguardevole. Ogni volume ha sul
fianco la data del giorno di uscita dei giornali contenuti, e sono
posizionati in 366 spazi, anche questi marcati con la data oppor-
tuna.»
«Visto che sono giornali dell’anno scorso, deduco che lo spazio
libero sia quello del 29 febbraio...»
«Già, era l’unico libero. Gli altri spazi erano invece tutti riem-
piti, ma in disordine: insomma, i volumi erano messi a caso negli
spazi.»
«E voi dovevate riordinarli? Beh, si tirano giù tutti, tranne
quelli che casualmente sono al loro posto, poi con calma si rimet-
tono su in ordine... ah! Ora capisco perché avete enfatizzato l’as-
senza di tavoli!»
«Già. Posare per terra per poi risollevare 300 e passa volumi
avrebbe davvero causato l’intervento di signori in camice bianco,
ma del reparto Ortopedia. Allora ho pensato che potessimo pro-
cedere in un altro modo. In breve, l’idea è stata di cominciare da
un qualsiasi volume fuori posto, metterlo a posto del 29 febbraio;
poi si andava a cercare il volume giusto da mettere nel posto che si
era appena liberato e si proseguiva in questo modo.»
«Uh. Complimenti per il lavoro svolto. In effetti, non sembra
una cosa da poco, anche dal punto di vista fisico...»
«Mah, Capo, in questi casi io ho sempre dei dubbi... era il meto-
do migliore?»
«Diglielo, Treccia, diglielo che non c’era neanche un tavolo «Direi di proprio di sì, soprattutto tenendo conto dei vinco-
piccolo piccolo!» li dati dall’assenza di mobilio. Mi pare più interessante calcolare
«È vero, Capo», si affretta a dire Alice, anche per spegnere l’oc- quanti movimenti ci vogliano, cercando di definire una regola per
chiata di fuoco che Rudy rivolge a Doc, «nella stanza dove dove- una condizione iniziale pessima dell’emeroteca. Aspetta, fammi
vamo lavorare non c’erano tavoli, sedie, niente: solo questa enor- pensare...»
me libreria piena di 365 grossi volumi. Era l’emeroteca dell’anno «Al tempo!» interviene Piotr. «Un problema alla volta, no? E io
scorso, in verità: ogni volume contiene una ventina di giornali ho la precedenza: posso sapere o no a quanti bignè ho diritto sta-
della stessa data, tenuti insieme da una robustissima rilegatura. sera?»
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Libri & tempo libero
Mirabilis
di Ersilia Vaudo
Einaudi, Torino, 2023,
pp. 168 (euro 15,00)
S
econdo un aneddoto descritto dal filosofo francese Vol-
taire dopo una visita alla nipote di Isaac Newton, morto
poco prima e ai cui funerali aveva partecipato lo stesso
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A volte non si ha scelta: quando ci si ritrova con un at- zione, che ha dato anche risultati importanti, per esem-
tacco di appendicite acuta durante una missione in An- pio fornendo una prima prova sperimentale di una tesi
tartide e ci si rende conto di essere gli unici in grado di oggetto di dibattito scientifico. Un azzardo che in alcu-
praticare un’appendicectomia, cercare di operarsi da ni casi ha portato alla consacrazione del premio Nobel
soli, per quanto possa sembrare follia, è l’unica scelta e alle celebrazioni dell’insignito. Come sottolinea l’au-
razionale. Ed è infatti quella che, nel 1961, fece il medi- trice, nel racconto divulgativo sull’autosperimentazione,
co ventisettenne sovietico Leonid Rogozov; per fortuna giornalisti e divulgatori indulgono spesso a sottolineare
gli andò bene, e constatò di aver fatto appena in tem- Copia di 44a51459b9e30982c62bc1505f0b61bd
Medicina di genere non vuol dire solo medicina delle ca, o i pregiudizi della comunità scientifica verso le pa-
donne – anche se sono loro le grandi assenti dalla ri- zienti, i cui disturbi sono spesso etichettati come ansia:
cerca biomedica – ma soprattutto medicina più atten- uno dei motivi per cui subiscono più errori diagnosti-
ta ai pazienti e a una prevenzione mirata che ne consi- ci, ricevono meno trattamenti analgesici efficaci, e pato-
deri le esigenze reali. Lo ricorda questo saggio nato dal logie invalidanti come endometriosi e vulvodinia resta-
confronto tra i due autori, l’una autrice e l’altro revisore no sottodiagnosticate. Si analizzano le basi fisiologiche
di un articolo sulla conoscenza dei problemi del genere della differenza, da quelle ormonali alle diverse rispo-
in medicina tra i medici europei. ste ai farmaci, notando, per inciso, che sono soprattutto
La prima a parlare di medicina di genere, riguardo alle le donne a soffrirne gli effetti collaterali. Si valutano poi
malattie cardiache, è stata nel 1991 Bernadine Healy, le risposte a patologie specifiche come quelle oncologi-
prima donna a presiedere i National Institutes of Health che, la disattenzione nei confronti dell’osteoporosi ma-
statunitensi. E alcuni capitoli trattano proprio i problemi schile, o gli effetti della pandemia, che ha visto tra i ma-
cardiovascolari, riflettendo sulle differenze di genere nei schi più complicanze e decessi mentre gli effetti avversi
sintomi, ma anche su una più attenta valutazione del gravi dei vaccini riguardano in maggioranza le donne.
Quella voce
rapporto rischi-benefici di ogni terapia. Sappiamo che Ma si rivolge un’attenzione particolare anche ai proble-
che nessuno ascolta
le donne vivono più degli uomini ma si ammalano più mi delle persone transgender, e a quelli della comunità
di Valeria Raparelli
spesso e consumano più farmaci, e gli autori ne ana- medica in cui le donne sono la maggioranza, ma sono e Daniele Coen
lizzano le cause. Esaminano l’esclusione degli esseri di ancora gli uomini a detenere posizioni di potere. Giunti, Firenze, 2023,
sesso femminile dalla ricerca farmacologica e biomedi- Paola Emilia Cicerone pp. 320 (euro 18,00)
www.lescienze.it Le Scienze 95
Libri & tempo libero
La minaccia ritrovata
Le infezioni tornano a spaventare, inclusi i batteri resistenti
Il COVID-19 ha definitivamente aperto gli occhi sulla re- consumo di carne – è la selezione di microrganismi re-
altà delle malattie infettive. Negli scorsi anni settanta si sistenti, i cui geni possono poi rapidamente trasferirsi
pensava fossero un problema quasi risolto grazie a vac- anche ai batteri presenti negli umani. Pregliasco e Aro-
cini e antibiotici; ora sono rientrate con forza nel dibat- sio raccontano il mondo della microbiologia e delle isti-
tito pubblico e scientifico. Gli ultimi tre anni hanno visto tuzioni che stanno cercando di governare il fenomeno
salire alla ribalta un virus, ma da anni chi studia la que- della resistenza. Sulla scorta della letteratura scientifica,
stione sa che ci dovremo preoccupare sempre più an- ma senza dimenticare la dimensione umana (molte pa-
che dei batteri. La marcia della medicina contro i mi-
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L’autunno caldo che dà nome al saggio potrebbe non prattutto, di individuare quel primo passo incauto che
dire molto ai più giovani, ma il titolo rispecchia con ef- ha finito per condurci sulla soglia del baratro. La con-
ficacia l’insolita prospettiva con cui Fantini, ricercatore clusione è netta: «Il sistema attuale, fondato sulla cre-
al Dipartimento di scienze e tecnologie agro-alimentari scita e sull’accumulazione continua di capitale, si rivela
dell’Università di Bologna, contribuisce all’attuale nar- sempre più non solo il motore principale delle alterazio-
razione del cambiamento climatico. L’autunno caldo è ni ecologiche e climatiche in corso, ma anche un tipo
anzitutto la stagione attuale, «un’epoca di trasformazio- di organizzazione del tutto inadeguato per risolvere le
ni e passaggio dalle temperature insolitamente eleva- enormi questioni che abbiamo di fronte».
te, i cui squilibri, conflitti e rapide alterazioni incombono Sebbene questa riflessione non sia inedita – nel recen-
come una scure sul destino della nostra e di molte altre te saggio La Terra, la storia e noi gli storici della scienza
specie che popolano il pianeta Terra». Ma è stata anche Christophe Bonneuil e Jean-Baptiste Fressoz sosten-
la stagione che, dall’esplosione del Sessantotto, ha av- gono posizioni simili – il merito di Fantini è assembla-
viato in Italia un decennio di lotte sindacali e conquiste re una «cassetta degli attrezzi» di alternative reali all’at-
sociali e politiche di enorme portata. Protagonista del tuale modello dominante. In una formula: «Ridare forza
saggio non è il sistema climatico in sé, bensì l’evoluzio- all’idea e alla pratica di unità tra la nostra specie, gli
ne degli ultimi 500 anni della società umana. Fantini la ecosistemi e il resto del vivente e a quelle di condivisio- Un autunno caldo
scompone in tutte le sue contraddizioni e debolezze nel ne e di beni comuni, in modo da ribaltare la logica della di Andrea Fantini
duplice tentativo di tracciare un quadro unitario e mul- separazione e dell’accumulazione capitalistiche». Codice, Torino, 2023,
tidisciplinare dell’attuale crisi ecologica ma anche, e so- Davide Michielin pp. 238 (euro 19,00)
Per quanto riguarda il caldo, gli impian- cui vivono. La riflessione di fondo proposta
ti di aria condizionata sono la soluzione tec- dalla visita è che proprio il condizionamen-
nologica più semplice, ma che comunque to, con il suo costo in termini energetici,
pone questioni. Sicuramente contribuisce sia in contraddizione con la necessità di ri-
a salvare vite umane, ma per esempio non durre l’impatto dell’umanità sull’ambiente.
è accessibile a tutti. Una ricerca pubblica- In questa cornice, la fotografa e videoma-
ta nel 2021 su «Nature Communication» e ker Gaia Squarci ha documentato le abitu-
guidata da Enrica de Cian, docente all’U- dini legate alla ricerca del comfort termico
niversità di Ca’ Foscari a Venezia e ricerca- in Brasile, India, Indonesia e Italia, immor-
trice alla Fondazione Centro euro-mediter- talando architetture, tecnologie e compor-
raneo sui cambiamenti climatici (CMCC), tamenti alternativi all’aria condizionata. At-
mostrava che tra 20 anni tra 64 e 100 milio- traverso questo esempio di adattamento al
ni di famiglie in India, Brasile, Messico e In- cambiamento del clima, inoltre, ci mostra
donesia non saranno in grado di raffrescare che le soluzioni devono essere multiple, va-
gli ambienti in cui vivono. Oltre al reddito, riegate e, perché no, anche progettate su
altri fattori individuati dallo studio che in- misura per specifiche condizioni, senza la
fluenzano l’acquisto di un condizionato- pretesa di trovare l’unica strada che può es-
re sono le condizioni abitative, il livello di sere adottata in qualsiasi luogo.
istruzione, l’occupazione, il genere, l’età Marco Boscolo
Fotografie di Gaia Squarci
Una famiglia in treno con aria condizionata in Indonesia (in alto); Flamengo, un quartiere di Rio de Janeiro con temperature meno alte grazie al vicino
Parco nazionale della Tijuca (in basso a sinistra); due giovani seduti all’ombra alla BAM - Biblioteca degli alberi di Milano (in basso a destra).
www.lescienze.it Le Scienze 97
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