Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Scientific American
··
I
j
i
I
li
-'
~
li
I
~
ft
I
;j
:i
•
R
I • • •
I •• . •
n ('( !'l.ItTI~l
Sommario
l'intelligenza umana potrebbe essere giunta a un
limite evolutivo. In futuro però forse arriveremo a un
livello più elevato di intelligenza in torma collettiva
grazie alla lecnologia. (Foto cervetlo: Adam Voortles.
lJnivefsità del Texas ad Austin; grafica: 2FAKE)
settembre 2011 numero 517
ELROSCIE z ASTRO,",O
36 I limiti dell'intelligenza 66 Un osservntorio per l'infrarosso
di Oollf,r/as Far di PaoloSaracello f /1111/0 Di Giorgio
Le leggi della fIsica potrebbero impedire al cervello umano l'osservatorio spaziale Herschel dell'Agenzia spaziale europea
di evolvere in una macrhi.na pensante ancora più polente studia l'universo nella radiazione infrarossa con una defini-
zione senza precedenti
ASTR(
4.4- Il sistema periodico del cosmo A"T \-tlA
di 1\('11 CI'OS7lX!/ 72 L'universo invisibiJe di Uerschel
Un semplicC' diagramma. pubblic-alo esanamente un seco- di Paolo SaraceTlo
lo fa. è ancora oggi il più importante strumento concettuale Galassie lontane e antichissime. nubi da cui nascono le stel-
dell'astrofisica stellare le e molecole che compongono oggetti celesti sono i prota-
gonisti dei primi dati inviati daJrosservatorio nell'inFrarosso
CAMBI IO CLIMATICO dell·Agenzia spaziale europea
50 L'ultimo grande
MEDICINA
riscaldamento globale
di LA'f' R. Kllmp 78 Profumo di umlLDO
di Jo/m /l. (A,r/sofl e AI/iflOlI F. ClII-ey
Lo studio di un repentino riscaldamento climatico avvenuto
ncl passato remoto del pianeta offre una lezione sul cambia- Capire come fa una zanzara a identificare i suoi obiettivi uma-
mento climatico in atto, la cui velocità non ha eguali nella ni può aiutare a migliorare le armi contro la diffusione della
storia della Terra malaria
www.lescienze-i( LA·Scienze 5
Sommario
Rubriche
9 Editoriale
di "farco CalJanro
lO In edicola
12 Concorso fotograneo
15 Lm'ori in corso
IO Intervista
L'ecologo al computer di Sih'in Bel1croelli
18 iUudc in Ilal)'
Tra automobili ~ biomroicina di ILIi:::ili Gahaglio
20 Scienza c filosofia
Viaggiare n~l tempo ,Ii E/Nla Castellani
21 Appunti di laborntorio
nVesuvio: una bomba innescata? diEJoof"(lo Ikmcùu:II"
22 Il matematico impertinente
Prendiamo il toro per le coma di PiergWrgwOdffrrdlli
Homo sapiens
Variabili e primitivi (liGiorgio/I/II1J=i
97 COOl'dinate
20 Il costo umano dell'encrgia di .Ilari.' Fischefli
98 Rudi matematici
T~ arrotine da Zanzibar
di Hodolfo (1('dro. Pù:ro J-àhbri ~ Fmm:"t'tro Orlm::io
23
'<'
23 Qu~tioni di famiglia 'l8 ViOle dal mare l'antmato '2 Prn::ht: airone scimmie
.
2/1 L'origine dci nuclei galanici arrivi dei mitocondri sono immuni al SIV
26 Un buco nero cirrondato d'acqua 'm Un gene per la lerrafenna 3.'S Segreti della memoria ~ig~nmca
27 In viaggio v~ Giov~ .0 Pe.ricolose ~missioni dal fuoco l·in.sosprttabil~ astuzia
27 Nuove sorp~ dal quark top '0 la zanzara si controlla dal satellite de.lla lucenola
28 Sesso: lutto merito dei parassiti S!l li salto ddJ'adenovirus •• Brevissimt'
_.-
""'_ .
-
l.esIie C. AieIo
_.-
di Marco Cattaneo ~,WlIr'r*' dIrMIl:lre, Pri:Ip'n lD'
.......,."......
-...-
-- --
.............
.-
fIocll.l4X*llIJUl ~
_1lattIston ........
Dall'occhio al cervello
---
cb:::ne. CIr1III' b Br.!
ani Co;JliIcn. ""'-**
deIIl taIib'riIa 5a'l
, ~cI
......
.......
dMilallD
deIa
""'"
_ """"" ""'"
Edoafdo BoncineIIi
.....
.
ti:IalfU;,~""" 1llaIf. e-; lmIglng
Prodigi e limiti dell'evoluzione
a struttura dell'occhio è co- Un corvdlo piu grand. sarebb< util. fi-
..........."-'
_--
--
"""--.
--
..-. _s.
SdIra TIMI. a ~
octOPS Sc*»san:.
L
Rai......idi ••
si compl6Sa cht fino a po- no a un ceno punto. pe:rch~ consumerebbe ........... dQt:ln. c.. b'
ni CocJitim.l.awntii
a-
co tempo fa è stata uno dei troppa energia e rallenterebbero le comu-
_-
lIrmn.c..b
_.-
deIa c:aIikIrM. SIn Clil9l
~
-
principali cavalli di baru>glia nicazioni ua le divcrse altt. lo stesso vale
degli oppositori della teoria se aumcntasse il numero delle connessio- ............... u.a ........
~d lIIca. HIIfWl:I
_.-
Ri1a~
....-... --
darwiniana dell·evoluzione.. Come avrebbe ni. Collegamcnti pio sottili farebbero inve- cb:en:l!.1..mn1Iii dm
-- --
SC:tIlOI ~ P\tJIIC .....
re sotto la sola••debole- spinta delle muta- rendendo inaffidabili i segnali. cosi come
zioni casuali t della seleziont naturalt? accade con la miniaturizzazione dei com- -.. """"'._........ docente di c:mmoklgiIll
Ebbene. come racconta Trevor aslJ'OfiSICa. ~ di
ElI_
Lamb a p. 60. la documentazion. ~
dretUn.Cl!Inlllrb'
._...........- -
fossile e la ricerca biologica han- InIormalion 'ectInl*llW
no ormai svelato i meccanismi ........,
PoIicy, P'rinol!kln docInl8 d KWIZI dii
ILIOO. wmrvm StaM
evolutivi che in appena un cen- - . . . . S. GazmnIga
ewetln. SIglI Centef Jeffr8y O. Sachs
tinaio di milioni di anni, tra 600 ili' hl S11.Qy ~ MInd. li"elttn, ThIl E8nfI
e 500 milioni di anni fa, hanno
"""'" """""
..-
-.s. """"'"
"""
- .-
trasformato un primitivo sensore """'"~
Teny 5efnowstd
luminoso per la regolazione dei CIOl:llJlaI dl1IrsbIl8lrt:a.
lXlce1IlIll di'enore
"""""
...--.....
ritmi circadiani nclle due forme """'"
a 5enta
NOOeI
Barbin fprl!l"lW:)
per ftsicI
la 20(4)
_.SOI<
_. --
più raffinate di occhio che co-
---
Daniet M. Kammen
........ """"-
..-
_.-
nosciamo ai giorni nostri: quel-
-
lo composto degli insetti e quello
_a fotocamera. dei venebrati. E ... C8IIomIa a BenIeIey CIlatQ d genetica.
. _-
d'altra pane questo fondamenta- CIw1stDI""""
.........
Stw1bd U'Wersity SC:tIlOI
-_L_ _- .......
le strumento degli esseri viventi
w ..... Ial .
cb::enla dI~.
è tutt'altro che una pe:rfena mac- CIIIiIIorM ~
dt8lb'I~. C8'In
china da visione. come vorreb-
'--" ..........
,-- _e._ --
t.m'I!lr1illdTrfJI'Ikl
bero i detranori dell'evoluzione.
.......
cnam.Ongn~
'"""_Hau
-
la retina è disposta al contra- cb::enla d fisica Ill1sica
--'-
bra ai recettori. c'è la macchia
GrNl,~d
cieca. Come ~ l'evoluzione. non
...,.,.
Oob1lIl~cI ....... _ e . -
""""'- --
potendo costruire un dispositi-
vo animale per la visione panendo da zero, ponenti elettronici. Insomma. per ogni p0s- .... & EIwcmwal PoicJ.
...,
_
tiwaIl . . . . . ao
-.- _.-. -
avesse dovuto accontentarsi del materiale sibile innovazione ci sono controindicazio-
messo a disposizione dalla natura.
C'" 0'-
ni di naturcl fisica e biologica che .sembrano
-...-
_s.,---
............
. -.""'"
--
_. _-.--
All'altro capo ddrOct:hio un altro vanificame la potenziale utilità.
-...-
gana altrl"tlanto affascinante e sofisticato. Siamo dunque arrivati al massimo svi- EmosI~_
il cervello, dove i segnali inviati dagli or- luppo della nostra intelligenza? Cosi sem- aclAl.-I . . . . Nr:tJeI
'* II: ila 19791
gani di senso vengono elaborati e ricompo- bra indicare l'articolo di Fax, pur lasciando Jotw'l P. Moore
...- ...
-- --
sti nella nostra immagine del mondo. Quel- uno spiraglio nella nostra capacità di sfrut- Ol::IC*lIadawnae
''''''--
........
---
lo di noi esseri umani, in particolare. ci ha taTe il compl~ della nostra intelligen- Md;:aI CdIIge, CorneI
permesso SU30rdinari progressi sulla stra-
da dclla conoscenza. Ma. come' si diceva. la
natura ha i suoi limiti. o meglio i suoi vin-
coli. e - a quanto spiega Douglas Fax a p.
38 - il cervello umano potrebbe essere vi-
za come entità collettiva. un po. comc fan-
no le api. Oppure possiamo confidare che
in futuro l'evoluzione sappia trovare nuo-
ve. sorprendenti soluzioni. In fondo le .in-
finite forme bellissime- di Charles Darwin
M. _ _
Miguel
........, --
dooIr1le c.negie MeIon
NIcoIeIiI
c:cnhaonI, e..lcf
Nu....... ;"lI,OtN
- ..........
.........""'"
.-.
G,.IiWlIiSllca.UlMIrsilà
www.1escienze.il Le Scienze 9
In edicola
S so. a cui è dedicato Alfa ricerca di ET. quinto DVD della serie Le meraviglie
dell'universo. in edicola con .Le Scienze- di senembrt':. Se consideriamo che nel
cosmo ci sono 200 miliardi di galassie. ciascuna con miliardi e miliardi di stelle
con i relativi pianeti. è difficile immaginare la Terra come unico pono per la vi-
la. Ed i:: per questo motivo che la ricerca di un qualsiasi tipo di essere vivente extraterrestre
(microrganismo o simile a noi) passa per strumenti diversi, dai radiotelescopi a terra alle
sondc spaziali. che vanno alla SCOpClt3 di indizi su mondi lontani e vicini.lnolrrc. ncl ten-
tativo di rispondere a una delle domande più profonde per la nostra specie ha un ruolo im-
pon(lnte anche la comprensione di come ha avuto inizio la vita sulla Terra.
Negli anni cinquanta i chimici statunitensi Stanley Miller e Harold Urey riprodussero in
laboratorio le condizioni della Terra primordiale (metano. ammoniaca. idrogeno. acqua e
scariche elettriche). onenendo amminoacidi. cioè le molecole che compongono le protei-
n libro di ottobre,
inedito in Unlin
ne. Da allora si è scoperto che le condizioni
dell'esperimento di Miller e Urey si trova- Cercatori di specie
no anche al di fuori della Terrd. su oggetti
celesti anche molto diversi tra loro. Tuno ebbe inizio nel 1735, Quando il botani·
Per esempio sia Europa, una luna di co svedese carlo Unneo ideò un sistema per
Giove. sia Titano, una luna di Sarurno, so- identificare e classifICare le specie. 0, per dire
no sono stretta osservazione di son- con le sue parole. per mettere Of'dìne nell'ap-
de spaziali che hanno verificato parente caos della natura. Unneo era svede·
la presenza di condizioni fa- se, e lavorava nella -periferica- Università di
vorevoli alla vita. Forse pe- Uppsala. Ma il suo metodo era così potente
rò la prima prova di vita ex- da essere adottato presto in tutta Europa, e la
traterrestre arriverà con UJl nascente passione per le bizzanie della natu-
segnale radio, inviato d.. ra. unita alle Imprese di esploraton del calibro
qualche essere intelligen- di James Cook, che portavano con sé stuoli
te di un pianela lontano. di studiosi, fece Il resto.
ed c per qUl"Sto che schiere In pochi decenni l'Europa, e in particolare l'ln-
di radiotelescopi nel mondo ghilterra, fu invasa da una sterminata schie·
cascollano. il cielo alle radio- ra di specie esotiche, e spesso anche piut-
frequenze. Forse. ancora. il pri- tosto pericolose, in una interminabile sfida
mo contano, arriverà da sonde alie- nella caccia all'animale più strano tra scien-
ne. Oppure chissà, siamo davvero soli ziati, galantoomini eccentrici e nobili in cerca
nell'universo. un ottimo motivo per avere di emozioni forti.
ancora più rispeno e attenzione per la vita Cercatori di specie, lo splendido racconto di
di rutti. senza distinzione. Richard Conniff che troverete in edicola con
il numero di ottobre, ricostruisce la storia da-
Rl!'ooLl ICI.I .\BHO \ gli anni in cui per le strade di Londra sfilavano
opossum, anguiHe elettriche, rinoceronti. yak
Gli abbonati possono nchiedere (02.39633433 da telef""i oppure i singoli DVD, al prezzo
e carrozze trainate da zebù. E di coloro che
l'intera collana La conquista pUbblici ocellulan). Con le di € 6,90 ciascuno.
a rischio della Vita spendevano decenni tra le
dello spazio, composta da 6 stesse modalità st può Sono inoltre disponibili. al
DVD, al prezzo di € 35,00 richiedere la collana prezzo di € 7.90, tutti I volumi giungle tropicali per dare il proprio nome a un
(anziché € 41 .401 OIlIlU'e i Mentimatematiche. I grandi della Biblioteca delle scienze, nuovo procligio della natura o magari anche
singoli DVD al prezzo di € 6,90 incontri del FestivaJ della che possono essere Iichiesti solo a un minuscolo Iombri<xl. Spalancando le
ciascuno. telefonando al Matematica al prezzo di sempre al sef'VIZlO dJeflti, agli porte alla meravigliosa rivoluzione scientifICa
servizio clienti: 199,700.721 € 59,00 (anziché 69,(0) stessi numeri. di Char1es llaIwin.
N A onobre e novembre, in
edicola a richiesta con la
rivista, è disponibile .Le
Scienze Astronomia., nu-
muo unico pensato sia per gli appassionati
dclJa ricerca che ha gli occhi puntati al cie-
lo sia per gli astrofili che non si stanche-
rebbero mai di andare a caccia di ogget-
ti celesti.
In 'ILe Scienze Astronomia. sono affron-
tati e approfonditi da espeni imernaziona-
li dci settore i temi più impananti dell'at-
tuale ricerca astronomica c astrofisica, ai
quali Cdedicata una corposa sl'Zione della
rivista. Nelle pagine di questa sezione po-
tele trovare, tra gli ailli. Ire articoli in cui
sono illustrati i primi sorprendenti risulta-
ti di telescopi spaziali - Herschel e Planck
dell'Agenzia spaziale europea e Keplcr del-
la NASA - grazie il cui si stanno compren-
dendo sempre meglio diversi aspetti della
nascita e dc:.ll"evoluzione dell'universo. e
della formazioni di pianeti e sistemi plane-
tari extraSOlari.
Un'altra sezione è dedicata al dinamico
mondo degli astrofili, In queste pagine c'è
spazio per .passeggiate tra le stelle- che è
possibile fare anche con semplici binoco-
li e telescopi amatoriali (compresi i consi-
gli per ottenere i risultati migliori dalle os-
servazioni), per gli appuntamenti da non
mancare nel cielo d'autunno e per la vi-
sione delle immagini più belle scaUale da
astrofili con la passione dello scatto.
In .le Scienze Astronomia. potete tro-
vare anche recensioni di libri che trattano
argomenti di ricerca e di testi pensati so-
prattuno per il mondo amatoriale delle os-
servazioni. Non manca. inolrre. una sezio-
ne dedicala alle notizie sulle scopene più
recenti in campo astronomico e astrof.lSico.
n tuno accompagnato da splendide imma-
gini e illustrazioni dettagliate per andare
alla scopena delle meraviglie e dei segreti
dell"universo in modo accessibile ma rigo-
roso dal punto di vista scientifico. Non re-
sta che augurarvi: buona lenum!
Le SciCI17"c Il
Lavori i n corso
acura di Giovanni Spataro
L'ecologo al computer
Per studiare struttura e dinamica degli ecosistemi, Ferenc Jordan, del COSSI
di Trento, usa strumenti informatici che integrano biologia, matematica e fisica
Che fine ha fatto l'ecologo con gli stivali fangosi, quello che la-
vora all'aperto e insegue per tutta la vita una rarissima specie di
farfalla?
Esiste ancora, ma con !'informatica è possibil~ anche un'eco-
logia diversa. Del resto. da decine di anni amai l'ecologia lavora
con la matematica e la fisica. Così oggi abbiamo un'enorme massa
di dati e il problema di imegrarli e coordinarli. quindi serve il com-
puter. A me piace il lavoro all'aperto. ma mi piace ancora di più
l"idea di uno sguardo globale sull'ecologia. Con la sysrem «010- siamo al panda. l'animale simbolo del rischio estinzione: non si può
gy si studiano interi ecosistemi e i loro comportamtnti dinamici. e dire: davvero che se morisse l'ultimo panda le conseguenze per il
in questo modo possiamo prevedere gli effetti di un'estinzione per pian.ta sarebbero gravi. Solo ch. non è facil. spiegarlo al pubbli-
determinare. per esempio. la sostenibilità della pesca nci mari O per co. Mentre si può dire che le specie più importanti. in generale. per
prevedere: che cosa accadrà se una nuova specie sarà re.introdotta l'equilibrio degli ecosistemi. sono gli invertebrati. Ma provati tu. a
ncl suo habitat naturaJe. dire in giro che e necessario difendere il venne piuttosto che il pan-
da. E chi è che darebbe fondi per la protezione della zanzara?
Per esempio, adesso a che cosa sta lavorando?
Sto lavorando all'ecosistema dello Stretto di Princc WilIiam. in D'accordo, ma allora dobbiamo capire perché proteggiamo le
Alaska. che è molto particolare. È li che avvenne il disastro della specie dall'estinzione ...
petroliera Euon Valda nel 1989. È stata raccolta una montagna Infatti, Possiamo farlo per interesse della natura o farlo per inte-
dì dati. su come l'incidente ha pe:nurbato l'ecosistema e su che co- resse dell'uomo. O vuole un compromesso. l'esempio della zanza-
sa è successo dopo: noi mettiamo tutto insieme e studiamo le con- ra è calzante: posso uccidere tune le zanzare per il bene dell'uomo.
seguenze del danno sulle popolazioni di pesci. che può aver af- ma avrò fano un danno globale agli ecosistemi.
flitto. per esempio. sopranutto le aringhe. Perché sappiamo che il
peuulio non danneggia tune le specie in uguale misura. Ma il dan- Però cl hanno sempre detto che proteggere la natura significa
no a una specie ricade sulle altre a cascata. anche proteggere l'uomo, che della natura fa parte ...
Ma non esempre vero: è un'afTamazione grossolana. E comun-
Ma c'è mai andato In Alaska,lel? que non è possibile proteggere la natura rutta intera. Dobbiamo
No. non ancora. Ma ci andrò. capi'" ch. si tratta di fare delle seclt.: se difendo illron•. danneg-
gio la gazzella. Facciamolo. ma STUdiamo bene le conseguenze pri-
Torniamo all'estinzione. Per come ci descrive il sistema, viene ma di partire. E qui arrivano gli studi a grande scala sugli ecosiste-
da pensare che esistano specie che si possono estinguere sen- mi. che sono quelli che faccio io con i miei strumenti infonnatici.
za conseguenze gravi...
Ecco. è difficile da dire. E anche da discutere apertamente. Pcn- Se proteggere una specie significa danneggiarne un'altra e se
Ferenc Jordan, classe 1973, si è spe- Dal 2003 al 2008 ha ottenuto Il soste- Dal 2DD8 guida Il gruppo di ecologia
cializzato in genetica ed eooIogia alI'Uni- gro della ~estigiooa londa2illre sW2efa dei sistemi al COS8I di Trento (The Mi·
_ E6tvOs l.orànd di Budapest. Le 11- Society in Soence. roIIegata aI_- Cfosott Research - Univetsity DI Trento
cen:he su Slrutll.<a e fl.w1zJonamentD deIe co di lungo (ETli), gl1lZJll a cui ha potu- centre lor Computational and Systems
reti l'homo por1alD a- . r e ron en- to applicare I risultati delle sue nce<t:he ElioIogy) 00ve SllJdia i meccanismi di fu>-
ti di tutto Hmondo, oome l'lndian InstitlJte a dtYerse discipline. dalle scienze soda· oonamento delle reti, da quelle alimen-
o! Science di Bangalore, in India. i alla sicurezza. tar1 a quelle sociali umane e animali.
LcScicnzc 17
Made in Ital)'
di Letizia Gabaglìo
D
l 1/" Il \
un'azienda che scommenc sulla ricerca diversifi-
MASMEC
care la produzione è abbastanza naturale. ma il
salto dalla componentistica per automobili alle
Fatturato Dipendenti/coIlabonltori
apparecchiature biomedicali è: comunque grande. 11 Oci cui 20 IUloen;:a
12 milioni di ....,
e neanche Michele Vinci. ingegnere classe 1941.10 pensava pos-
'SVlk.oPo
sibile quando fondò MASMEC. alla fine degli anni anallla. Oggi ..... Brevetti rilasciati
Inve:stimenti in ricerca
l'azienda barese r da una pane una delle principali realtà italiane
15 per cento del fatturato 2
od stttorr dell'automazione e delle tecnologie di prrcisione. pro-
gena e realizza macchine c sistemi automatici per assemblaggi c
U::SL destinati principalmente ai ~nori dell'indusoia automobilisti-
ca e delfluid powtT(oleodinamica); dall'altra una realtà emergen-
te nel senore deJringegneria biomedica grazie alla realizz.az.ione di
sistemi diagnostici per immagini e applicazioni per laboratori di ri-
cerca e di analisi.
Merito del fiuto imprenditoriale del fondatore. de.lla sua «in-
quietudine.. come la definisce Daniela Vinci. una delle figlie. a ca-
po del settore finanza. amministrazione e risorse umane dell'azien-
da. «che non gli ha pennesso di accontentarsi •. Prima di fondare
MA5MEC, Vinci ha lavorato in aziende quali Nuovo Pignone. (0-
me responsabile della progettazione. e Bridgcstone; esperienze che
hanno fano nascere in lui la voglia di menersi in proprio. Idea che
ha ~alizzato nel 1979 con una prima azienda, pa arriva~ a fon-
dare MASMEC nel 1988. Da allora è SlalO un susseguirsi di sfide.
Le sfide ,inte...
la prima è stata passare dalla sola progenazione alla realizza-
zione chiavi in mano di lUna iJ sistema di produzione. «All'inizio
ci appoggiavamo a officine esterne. poi abbiamo acquisito le ca-
pacità di seguire tune le fasi di sviluppo della macchina, dalla pro-
geltazione alla messa a punto del software all'assemblaggio•. spie-
ga Daniela Vinci. Già perché quando si trattil di montare e testare
componenti ad alta tecnologia, come inienori per mOlOri a benzi-
na, colonne sterzo. mni (' frizioni, è indispensabile offrire al cliente
macchine affidabili e a misura delle sue esigenze.
Ed ccco quindi la seconda sfida da cogliere:: pUnlarc sulla ricer-
ca. dI repano ricerca e sviluppo è nato nel )995 proprio per Stu-
diare soluzioni per le nostre macchi,ne e pr:r aprire nuovi campi di
ricerca•. spiega Piero Larizza, a capo della divisione.•Dal nostro
lavoro prima è "alO un repano ad hoc dcii 'azienda dedicato allc
strumentazioni di pl"Kisione. poi. anche grazie a input esterni. ab-
biamo pensato di sfnmart" il nostro know-hou, nel campo dell'elet-
tronica. dell"elaborazione delle immagini e dei segnali per pensa-
rt" a prodoni diversi •.
Ela fine del 2002. e MASMEC decide di lanciarsi nella terza sfi- lnDon.re per U C80Cre. Nella foto in alto. assemblaggio di iniettoTi
da: reinvestire nel biomtdicale le competenze acquisite nel campo alla MASMEC. Qui sopra una ricrrcatrict. sonpre dell'azienda baJt:s(:.
delle l'C'Cnologie meccarroniche, robotiche e dell'elaborazione del A fronte: in alto SIRIO. il sistema cht" pennette ai medici di agire ui
segnale. «Lo spunto ci fu dalO da un oncologo - ricorda Larizza - paziuti in modo piu rapido e preciso. Sono. un'unità VERSA
www.lcsciCI17.c.it
Scienza e filosofia
di Elena casteIIanl
P'Ofesscre as:socsaID, Dipa1a Ie110 di Noscfta.
UWersit\ dilfln2e
n famoso racconto si apre con la seguente discus- tra in una macchina del tempo e dopo un minuto è nel passato di
U sione tra il protagonista della storia e i suoi com- 2()(X) anni prima. ciò significa solo che l'uscita dalla macchina del
mensali. Il protagonista chiede: può esist~ un tempo è dopo un minuto nel tempo personaJe del viaggiatore, ma
solido (per ~mpio un cubo) che: sia _esteso.. so- 2()(X) anni nel passato nel tempo esterno.
lo nel senso della lunghezza. larghezza e spesso- Questa discrepanza è fisicamente possibile: una differenza tra
re? Sembrerebbe naruralc che i solidi siano descrivibili cosL ma la il tempo proprio di chi si muove e il tempo del sistema di rife-
vera domanda è: può essere ,reale- un cubo che sia solo istantaneo rimento rispetto a cui si muove è infatti prevista dalla fisica Te-
(cioè senza c(;5tensione. temporale)? lativistica. Ma basta per realizzart: davvero viaggi nel tempo?
La risposta ~ chiaramente negativa per quanti adottino una Muoversi liberamente avanti o indietro nel tempo, come ci si muo-
conct:zione quadridimensionale della rr:ahi. D protagonista t tra ve nello spazio. t un sogno condiviso. Chi non ha desiderato poter
questi. e afffima: .Ogni corpo rr:aJe d~ ave-
re estensione in quattro diru.ioni: d~e avert
Lunghezza. Larghezza. Spessore e Durata. [...1
G sono realmente quattro dimensioni. m: del·
le quali chiamiamo i tre piani dello Spazio. c
una quarta. il Tempo [...) Non c'è nessuna dif-
ferenza tra il Tempo e ognuna delle tre dirnen·
sioDi dello Spazio tranne il fatto che la nostra
coscienza si muove lungo la dimensione tem-
porale.• Uno dei commensali allora chiede: .Se
il Tempo è realmente solo una quarta dimen-
sione dello Spazio. perche viene considera-
to come: qualcosa di diverso? E perché non ci
possiamo muovert: nel Tempo come ci muo-
viamo nelle: aJtre dimensioni dello Spazio?.
AI che U protagonista risponde che l'obiezione
non regge perché i viaggi nel tempo sono pos-
sibili. come si accingerà a illustrare.
Queste argomentazioni sono del tutto at-
tuali, e: potTt'bbero figurare: in un'introduzio-
ne alla riflessione filosofica sulla realtà della
dimmsione temporale e la possibilità del muo-
versi lungo di essa. Ma siamo nel 1895 (dieci
anni prima della relativitil ristretta <ti Einstein).
e si tratta del racconto di fantascienza La macchina drl trmpo di tornare indietro nel passato e magari cambiare un co~ di ~enti
Herbert G. Wells. n protagonista è il .Viaggiatort: nel tempo., il negativo? O andare avanti nel futuro e vedere che cosa ci aspetta?
quale. poco dopo aver intrattenuto i suoi commensali. compirà il Eppu.re. a quanto part:o nessuno riesce a viaggiare nella dimensio-
viaggio temporale per poi raccontarlo in dettaglio aJ ritorno agli ne temporale. Se poi qualcuno davvero ci riuscisse. si potrebbe-
sressi ospiti. La macchina del Lempo che usa è proprio una macchi- ro creart: situazioni incresciose. a cominciare da quella nota come
na. fatta di metallo, avorio e materia cristallina. con un sedile e Ie:- .paradosso del nonno.: il nipote torna indietro nel tempo, ammaz-
vene per muoversi. za il nonno e impedisce così la propria nascita.
Questa è fantascienza. ma non vuoI dire che non ci si possa por- Queste situazioni apparentemente non si creano: sono impossi-
re in modo ragionevole la questione della rcalizzabilità di viaggi bili per qualche motivo? E questo motivo t di tipo logico (il ~i
nel tempo e di .macchine. con cui dfenuarli. Anzitutto. che cosa di situazioni paradossali). riguarda la mmlfisica (il carattere: reale
significa. p~ppone e implica un cviaggio nd tempo.? o meno di un futuro e di un passato in cui viaggiare) o un'impos-
La definizione consueta di viaggio nd tempo è quella che fa ri- sibilità di natura fisica (sono vietate da leggi ftsiche)? Di questo,
ferimento a una discrepanza tTa il tempo proprio del viaggiatort: e in una prossima rubrica (o subito. per gli eventuaJi viaggiatori nel
il tempo .esterno. del mondo in cui viaggia: se il viaggiatore en- tempo interessati al seguito).
\\ ww.lcsciem'..c.it Le SciC't17,c 21
Il matematico impertinente
di Piefglo<gio Odifreddi
professore ordinario di loQoca matemauea ,,'lkM<siIà di Tomo
e Yislbng proIessor alla ComeIlToNersity di Itllaca (New Yo1<l
Il lusso dell'ignoranza
Ragioni - e conseguenze - delle scelte sugli investimenti in ricerca e innovazione
i telefona dagli Stati Uniti uno dei capi inge- ca. Per costruire la NASA ci sono volute decisioni politiche foni
M gneri della NASA con cui collaboro da venfan- su programmi come Apollo, la Stazione spaziale o gli space shut-
ni. Sta cercando lavoro: è uno delle migliaia di tle, con investimenti durati almeno una generazione, che hanno
ingegneri e tecnici NASA che con la fine del formato gli ingegneri e gli scienziati che sono alla base del tessu-
programma shunle stanno lasciando ristituzio- to culturale, economico e scientifico degli Stati Uniti. Disperde-
ne che rappresenta ride3 stessa di spazio. Apro il computer e ri- re queste enormi energie intellenuali e tecniche è un risparmio dal
cevo una petizione per salvare il James Wcbb Telescopc. il mega- costo altissimo.
progetto destìnato a sostituire lo Hubble Spacc Telescope. che la Che si tratti di prestigio nazionale, di espansionismo militare
NASA dovrà forse cancellare dopo i recentissimi tagli approva- o, come più spesso accade oggi, economico. un paese che investe
ti dal Congresso degli Stati Uniti per evitare la bancarotta. Per fa- molto in ricerca e innovazione tecnologica lo fa con una strategia
re largo a quel progetto. su cui sono stati già spesi J miliardi di che risponde a interessi collettivi e di lunga prospettiva. che si n-a-
dollari, la NASA aveva concentrato moltissime risorse. cancellan- lizza nel corso di decl"nni. Investimenti. che, per quanto derivino
do altri prestigiosi programmi: Ofa di progetti impananti non ce da una decisione politica, non sono efficaci se non accompagnati
ne sono più.
È la crisi. direte. Può darsi; ma se fosse co-
si come mai ci sono tanti segnali in controten-
denza? Il mese scorso il presidente della quarta
più importa.nte università cinese mi chiede-
va, come ogni anno, se avevo candidati da se-
gnalare per il programma di 1000 assunzioni
di professori universitari stranieri che la Cina
bandisce annualmente per rispondere alla ne-
cessità del suo sistema di formazione e ricer-
ca. Il Ministro della ricerca di Taiwan. dal can-
to suo. mi ricorda che il loro paese ha lo stesso
numero di ricercatori dell'Italia: sarebbe una
cosa normale, se non fosse che Taiwan ha un
terzo degli abitanti del Bel Paese.
Il mondo sembra dividersi in due catego-
rie: i paesi che investono in ricerca c forma-
zione e quelli che stanno disinvestendo. Tra i
primi troviamo economie trainanti come Cina,
India. Taiwan, Corea, ma anche alcune nazio-
ni del Golfo Persico. Tra i secondi, sarà un ca-
so, ci sono le economie in crisi di buona parte
dci paesi europei. Regno Unito e Italia in lesta,
ma anche Spagna, Ponogallo e Grecia (ma non
la Germania), oppure la Russia. dove per far-
si finanziare un'università o un laboratorio di Vittima ecxelJente. Alcuni segmenti dello specchio primario del James Webb
ricerca ormai occorre l'appoggio della finanza Tclescopc. probabile vittima dci tagli imposti dal Congresso al budget della NASA.
degli oligar<:hi.
l
Cause ed effetti della crisi sembrano awitarsi: ma se si analiz- da un profondo rispeno deJrautonomia della dimensione scientifi-
zano i {empi lunghi investire poco sulla conoscenza sembra es- ca: della libertà di indagine. del rigor<: del metodo, della qualità del
sere una causa piunoslo che un effeno delle crisi economiche. La lavoro, delJa necessaria ripetibilità dei risultati onenuti. dello stan-
questione è un'altra: chi consiglia il decisore? Non ci vuole mol- dard internazionale nella valutazionc dci risultati.
Variabili e primitivi
I primi ominidi usciti dall'Africa erano meno avanzati di quanto si pensasse
i siamo lasciati un mese fa parlando del sito di lavano più est verso l'Estremo Oriente. È probabile che barriere
Questioni di famiglia
Un metodo per misurare la diffusione del nepotismo nelle Università italiane
Sfogliando le riviste scientifiche internazionali. gli anicoli con bilita di diffusi comportamenti nepotistici. Ceno, a volte ambiente
3umo italiani non sono affatto pochi. ma sempre più spesso la loro intellettuale, passioni. legami sociali possono spingere a seguire le
affiliazione non è a Università del nostro paese. Il fenomeno è cer- onne dei genitori. Ma se fosse questa la spiegazione generale i figli
lO dovuto in primo luogo alle note difficoltà di rare ricerca in Ita- si dislribu.irebbero in tune le discipline che richiedono competenze
lia. ma un fanore non trascurabile è la sensazione che sul merito affini, più che. come avviene, nello stesso identico ambito. Inoltre.,
prevalga spesso la parentela. Si trana solo di un'impressione,lega- il metodo sconta in partenza una fone sonostima dei casi di nepo-
ta a pochi clamorosi casi di cronaca, o c'è di più? tismo, non potendo rilevare quelli basati sui rapporti madre-figli o
Per rispondere. Stefano Allcsina. italiano e docente di meto- mariro-moglie.
di matematici applicati aJrecologia all'Università di Chicago. ha Così testato il metodo. Allesina ha tracciato una mappa della
condono uno srudio. pubblicato di recente su .PlaS ONE•. Non diffusione del nepotismo per aree disciplinari e area geografica, in-
potendo mappare puntualmente le relazioni di parentela. anche dividuando come più colpite 9 discipline sulle 28 prese in esame.
per problemi di privacy. Allesina ha pensato di sfruttare un da- e in panicolare ingegneria industriale, giurisprudenza e medicina.
to più rozzo, ma più accessibile: la frequenza delle ripetizioni di osservando inoltre un progressivo aumento del fenomeno da Nord
cognomi fra i 61.342 docenti censiti dal Minislero dell·lstruzione. a Sud. (Per i particolari si può consuJtaJt" l'articolo originale. Iibe-
deJrUniversità c della Ricerca. suddivisi per aree disciplinari. ramenre accessibile on Hne.)
Il fano che i cognomi differenti siano solo 27.220 è di per sé po- Di fronte a questi risultati può essere d'incoraggiamento pensa-
co indicativo, a causa deUe possibili omonimie. ma acquista signi- re che un freno al fenomeno dovrebbe venire daU'anicolo 18 del-
ficato se lo si cpondera. confrontando le frequenze dei cognomi la Legge 240/10 entrata in vigore a gennaio, che vieta l'assunzione
uguaU con quelle che si avrebbero da un campione casuale di co- in un Dipartimento dei p3renti. fino al quano grado. di un docente
gnomi (operazione simulata dal ricercatore un milione di volte): e che già vi appanenga: meno incoraggiante è che nel mondo acca-
ancor più quando le identita si concentrano in una stessa discipli- demico vi sia stato chi. per prima cosa. ha attaccato Allesina.
na. Il risuhata. osserva Allesina, indica alla fine un'elevata proba- Gillllbruno GllerTNio
ASTROFISICA
Un buco nero
L'origine dei nuclei galattici attivi circondato
Ad alimentarli sarebbero processi interni alle galassie, e non collisioni d'acqua
Ll1'enorme riserva di vapore
acqueo, p;ri a 140.000 miliardi
di YOIte l'acqua di tutti gli llC8lO1i
dola Temi. Duesto Immerso
serbatoio, il più grande e
più lontano mal osseMllO, è
stato SCC4lO'lO nel cuore del
"""'" APM 08279+5255
a 12 miliardi di aMI kx:e da
noi. intr:ml a lJl tu::o nero
Sl..4)ellllaSSicdo. la scqlelta
è discussa su <AslnlphysicaI
JoLmaJ Letters-.l.a luce del
quasar, che ci mostra come
appariva l'universo 1,6 miliardi
dopo il big bang, pennette di
Contrariamente a quanto ritenuto finora, i nu- maggior pane di essi emene solo quantità mode- capire la oomposIzlone delle
clei galattici attivi (AGN) che emenano più in- rate di raggi X. Tuttavia. la stragrande maggio- galassie nel cosmo primordiale.
tensamente raggi X non nascono principalmente ranza di AGN - anche i più antichi, che si sono 1noItre,Ie osseMl2iooi
da coilisioni fra galassie. Anzi secondo uno SlU- fonnati quando l'universo era più piccolo ed era- spet!roSCOpietl mostrano che
dio pubblicato sull' oAstrophysical Joumal. que- no quindi molto più vicini rispetto a quanto sono i gas intImo al bual nero è lino
sto modo di trasformare i massicci buchi neri al adesso - non e associata a collisioni intergalani- a 100 YOIte più denso di ~
ce.ntro delle galassie in AGN non sarebbe nem- che: i nuclei galattici che emettono più intensa- che si troYa in galassie o:me la
meno il più diffuso. mente raggi X sono stati trovati in galassie mas- VIa Lattea. infine la temperatua
Solo alcuni tra i buchi neri supermassicci al sicce che includono grandi quanùt.:i di materia di -50 gradi GeIsius, cftlue
centro delle grandi galassie splendono fino al oscura. E il buco nero al centro di una galassia. YOIte più alta del vaIOli tipici
punto di diventare un tnucleo galattico attivo». secondo lo studio. sarebbe alimentato da proces- nella nostra galassia, mica che
L'jpotesi prevalente era che questi corpi celesti si interni alla galassia stessa. c non da collisioni il gas è riscaldato da raggi Xe
sorgessero in seguiro a collisioni fra galassie. che con ammassi di stelle simili. infrarossi.
facevano precipitare immense quantità di gas. e Una de1Je ipot~i degli studiosi è che una ga- SILdando l'allboodanza del
addirittura intl"It' stelle. all"intemo dei buchi neri lassia aC'CJ"eSC3 gradualmente la sua massa finché noiOSSOJ di cartxno, 91
centrali. Ma un'indagine quinquennale condol- le orbite ddle sue stdle divmtano instabili e fini- scien2iaIi hamo poi IOOSlrato
ta da Viola Allevato, del Max-Planck-Institut lùr scono per dare luogo a una cascata di materiale che il gas dìsponillite potrebbe
Plasmaphysik di Garching. e da un team inter- nel buco nero centrale. innescando gli immensi far crescere il buoo nero
nazionale del gruppo COSMOS suggerisce che i lampi di raggi X. In altri casi, invece, potrebbe- fino a sei ~te la sua massa
processi coinvolti sarebbero divmi. ro essere le collisioni minori con piccoli gruppi atluale. Ma non tutto sarà
Il team ha studiato 600 galassie attive nella di stelle che si muovono nella galassia principa- inghiottito, e for.;e da quel gas
costellazione del Sestante. che si trova a una di- le. come fanno le Nubi di Magellano nella nostra lJ1 gono nascerà una l'l.IOY3
stanza di circa 11 miliardi di anni luce dalla Ter- Via Lattea. a innescare l'attivazione del buco ne- generalione di stelle.
ra. Come ci si aspenava. gli scienziati banno sco- ro centr.L1e. MassmIiano_
peno che i nuclei galattici attivi sono rari e che la StrJano Pisa"j
www.lescienzc.it LeScicnze 2ì
Scienza news
BIOLOGIA
Perché facciamo sesso? Una delle possibi- levato 30 generazioni di vermi nemator- ni riproduttive ed evolutive fosse la miglio-
li risposte arriva da uno studio pubblicato di (Caellorhabdilis rlegans) e di loro batteri re per i nematodi.
su .Science-: è la migliore strategia di dife- patogeni (Sermlia marct'scens). una specie «Abbiamo visto che se ai parassiti veni-
sa contro i parassiti. parassita altamente infettiva. Dal momen- va data la possibilità di evolvere con i loro
li sesso. per i biologi. è un rompicapo tO che la suscettibilità alI'infezione ha una ospiti le popolazioni di C. e/egatlS soccom-
evolutivo. Benché sia la strategia riprodut- base genetica, quCSlo binomio si i:: rivelato bevano quando si riproducevano solo ascs-
tiva più diffusa nel mondo animale c vcge- prezioso per studiare in che modo il sesso suaJme.ntC't, ha spiegato Levi Morran. uno
[aIe. ha una controindicazione: fa nascere (e quindi la variabilità genetica) influisce degli autori. «Al contrario, il sesso permet-
i maschi. incapaci di generare direttamen- sulle dinamiche tre! ospite e parassita, teva ai nematodi di adattarsi ai parassiti,
le. n cosiddetto .costo del maschio_ sareb- Lo studio ha sfruttato il fano che i ne- grazie alla nascita di una progenie che svi-
be però ampiamente ripagato dai vantaggi, matodi della specie C. c/egalls sono sia ma- luppava resistenz3 all'infezione•. In effet-
perché assicura alla progenie la variabilità schi (in perccnruale minuscola, circa lo 0,5 ti. se i parassiti non potevano l'Devolvere-
genetica necessaria ad adattarsi ai cambia- per cento) sia ennafroditi, e quindi. mani- con i loro ospiti, la riproduzione asessua-
menti ambientali. E l'ambienle. secondo la polandoli geneticamente. è possibile co- ta diventava per i nematodi la modaJità ri-
cosiddetta teoria della Regina Rossa. non è stringerli a riprodursi solo per via sessua- produttiva dominante.• Lo studio dimostra
altro che !'insieme di più specie che intera- le oppure asessuata. Aggiungendo a questo che è la coevoluzione COIl i parassiti, Ilon la
giscono. in continua t'oevoluzione, per far microscenario evolutivo il parassita, cui presenza dei parassiti in se. a promuovere
fronte alle rispettive mutazioni. veniva data la possibilità di evolvere pa- il sesso. Ed è proprio questa barraglia evo-
l'ipotesi è stata verificata sperimen- rallelamente al suo ospite oppure di rima- lutiva tra aspiri e parassiti a spiegare l'esi-
talmente per la prima volta da ricercatori nere immut.ato. i ricercatori hanno cercato stenza dei maschi ...
dell'Università dell'Indiana che hanno al- di capire quali tra le possibili combinazio- Manina Saporiti
BIOLOGIA
Quali adattamenti hanno consentito alle piante dea una piama di orzo selvatico molto più picco-
di compiere il passaggio dall'acqua alla terrafer- la dci nonnale. Un esame più accurato rivelò che
ma? Una delle sfide più ardue è stata senza dub- si ltaltava di un mutante in cui la produzione di
bio la difesa dalla disidratazione, un problema di cutina era cessata. Di conseguenza, la pianta su-
vitale importanza superato con l'evoluzione di biva una perdita anomala di acqua che la faceva
ulla cuticola che limita l'evaporazione. Cf'CS('('rT stentata.
Le basi genetiche di una conquista cosi fon- Rientrato in Cina. Ch~n ha continuato lo stu-
damentale. runavia. sono una scoperta recente. dio sull'orzo selvatico mutante. coinvolgendo un
A effettuarla è stato un team coordinato da Guo- team internazionale di studiosi provenie.nti da
xiong Chen. che. come si legge sui ,Proceedings Cina. Giappone, Svizzera e Israele. che dopo cir-
of tbe National Academy of Sciences., è riusci- ca OltO anni di ricerche ha individuato un gene
tO a isolare un gene completamente nuovo. che finora sconosciuto, chiamato Eibi 1.
insie.me ad altri è responsabile della produzione OItTe all'imponanza scientifica. la scoper-
di cutina, una componente della cuticola se<:re- ta promette utili applicazioni nel miglioramento
la daUe cellule epidenniche. Presente in rune le delle colture cere:aricole. Una volta compreso ap-
piante terrestri. in quelle acquatiche la cutina è pieno il meccanismo che consente la produzione
assente, o si trova solo in piccole quantità. di cutina e rese note le varianti genetiche di Ei-
~ l'inizio di questa ricerca risale al 2000, quan- bil, infatti, si potrà incrementare la fonnazione
~ do Chen stava effettuando il donorato di ricerca di cuticola di grano e orzo, per renderli più resi-
i all'lsTituto di evoluzione dell'Università di Haifa. stenti a siccità c salinità.
~ Durante i suoi studi. scopri nel dcscno delJa Giu- Eugenio Me/atli
Universitaria On-Line
I CORSI
Masters Internazionali di I e Il livello in Corso di Perfezionamento in
Nutrizione e Dietetica "Esperto nell'Elaborazione di Diete"
Con l pa_ deI.Jtinu!e-unklkv9'a/u,/(!/
Corso di Perfezionamento in
"Nutrizione in Condizioni Fisiologiche"
Master di I livello in
Nutrizione e Dietetica Vegetariana
Con l~""""
~-- d',
&roncl1rione
Umborto v _
071 2204108
P81I.MDlDIOIIWICBIZI INFO 071 2204160
3393982164
Gli iscritti ai Masters sono esonerati dall'obbligo E.C.M. al sensi della Circo Min. Salute n. 448 del5 marzo 2002 (G.U. n. 110 del 13 maggio 2002)
FUNIBER f~
Oapartmento di BKx:hiruca, l' Ateneo in Italia
Baogia eGeneuca ........'..'.'.·aMWI....
UnNeISita PoIileo'llC3 deIe Marche Università
lIia Brea:e _·60131 Ancona Politecnica delie Marche
Scienza news
CAMBIAMENTO CLIMATICO
I
in Russia ncl 2010. o colpirà ancora più in-
tensamente luoghi gia abituati a questi fe- si nel 2001 lungo il fiume Anakruvuk. oel E c'è anche un effetto indiretto degli in-
nomeni. come è avvenuto io. Australia nel nord dell'Alaska ("ella foro}. dove probabil- cendi nella tundra: il muschio che va io. fu-
2009, ponando a un aumento complessi- menle da secoli non si verificavano even- mo isolava tennicamenle il permarrost. il
vo dei gas serra e quindi delle temperature.
ren.dendo gli incendi ancora più probabi-
ti di questo genere, Quel solo incendio ha
bruciato 900 chilometri quadrati di uno
terreno perennemente gelato sottostan-
te.•Nel perrnafrost artico - fa notare Mack I
li. Una delle aree più a rischio per gli effet- spesso strato di muschi accumulatosi nei - si è accumulata. nel corso dei millenni,
ti di questo jrfdback climatico è l'Artico. Lo cinquant'anni precedenti. liberando sette un'enorme massa di materia organica con-
rivela una ricerca di Miche:lIe Mack. ecolo- milioni di tonnellate: di CO 2, Punroppo in- gelata. che. se si sciogliesse e si decompo-
ga dell'Università della Florida. pubblicata cendi analoghi sono onnai diventati possi- nesse farebbe salire drammaticamente il li-
su _Nature». bili ogni estate anche nelle immense diste- vello di gas serra io. atmosfera_.
Mack ha studiato l'incendio verificato- se artiche di Canada o Siberia. Alex Saragosa
BIOLOGIA
Il salto dell'adenovirus
Scoperto un ceppo che ha saltato la barriera di specie tra scimmia e uomo
Perché alcune
scimmie sono
immuni al SIV
Le scimmie africane cercocebo
moro (Gerr:ocebus atySj sono
da anni oggetto di studio
perché hanno durosnato di
resistere alle infezioni da S1V.
virus responsabile dell'<AlOS
delle scimmie~, considerato
il più probabile antenato
dell'HIV. Ora ricercatori dello
Yerkes Natiooal Pnmate
Resean;h Ge<rter alla Emory
University di Atlanta, guidati
dall'ltaliaoo Mìr1<o Paiardini,
ha fatto luce sui meccanismi
di questa resistenza: le cellule
del sistema immunitario
del cercocello chiudono
le porte in faccia al virus,
grane alla ridUZìone di una
particolare molecola situata
sulla superticte delle cellule,
necessaria al SN per infettaf1e.
Gli adenovirus sono una famiglia di microrgani- vastanti: ha provocato una polmonite che ha uc- Nelle scimmte e nell'uomo, il
smi parogeni che causano comunemente mlfred- ciso 19 dci 23 esemplari del Calirornja National virus dell'immurw:deficienza
dare e infezioni respiratorie negli umani. Ora, per Primate Research Center dcll'Universiril della Ca- anacca le cellule ~nfodtarie T
la prima volta. un adenovirus avrebbe saltato la lifornia a Davis. tra cui scimmie giovani ed esem- servendosi di due corecettori.
barriera di specie. trasferendosi da una scimmia a plari adulti sani. .Dato il rasso di mortalità insoli- C04 e CCRS. che funzionano
un essere umano. tamente alto nei calliccbi rossi. è impossibile d1t: come porte che si aprono in
Secondo quanto pubblicato su .PLoS Patho- questa sia la specie ospite nativa per questo virus. risposta a specffiCI segnali
gens., il virus si è diffuso tra i membri di una co- Ancora non sappiamo quale sia la specie ospite cIlimid. Nell'uomo, quando
lonia di callicebi rossi (Callicrblls cuprrus, 1Ie/- naturale•. ha aggiunto Chiu. le eeuule TIndividuano il virus
laloro) in California a maggio 2009, provocando A differenza dei virus influenzali o dci coro- incrementano la quantità
la morte di 19 esemplari c, appunto. conlagian- navirus. gli adenovirus non erano noti per la lo- di CCRS sulla supenlCle,
do un ricercalOre e un membro della sua fami- ro capacità di diffondersi da una specie aIraJ[ra. facilitando però l'entrata
glia, che si sono poi ripresi completamente. Si cOra gli adenovirus possono essere aggiunti alla del patogeno e il propagar~
tratterebbe di un ceppo virale sconosciuto che lista dei patogeni che hanno la capacità di saltare deli'infezione, Ebòefle, ne;
gli scienziati hanno battezzato TMAdV (da tiri la barriera di specie., ha spiegato Chiu. cercocebi mori. per cause non
mo"Juy adr'lovirus). Dopo averne sequenziaro il J ricercatori stanno raccogliendo campioni di ancora chiare. l'aumento di
genoma. i riccrcatori hanno scoperto che si trat- sangue umano da Brasile. Stati Uniti c Africa per CCR5 non si verifICa. Le ceUule
tava .di un tipo di adenovirus che. in modo inso- riuscire a individuare l'organismo ospite origina- che non aprooo la porta sono
lito. prolifera meglio nelle cellule umane rispeno rio.lmprobabile il rischio pandemia: in due di 81 i linfociti Tdel tipo cmemoria
a quelle delle scimmie•. ha spiegato Charles Chiu. c,unpioni di sangue prelevati a caso negli Stati centrale~, diversi da quellI dI
della Univeniità delia California a San Francisco, Uniti sono stati trovati anticorpi per TMAdV. un tipo -memoria effeltrlce>, Lo
che ba guidato la ricerca. LI nuovo adenovirus è risultato che implica che cil virus è in circolazio- studio è pubblicato su <Nature
davvero speciale. e condivide solo il 56 per cento ne già da molto tempo. ma non ha causato pan- Medicine».
dci DNA con il suo più stretto parente virale. dcmie-, ha concluso Chiu. Marina S8miglia
Nelle scimmie. il virus ha avuto effeni de- Siefauo Pisani
GENETICA
.
.
.~
~
, .
'~
...
....'" ..
dei geni. Alcuni studi. per esempio. hanno l ._. ~',......
dimostrato che nelle famiglie gravememe
denutrite nella generazione dci nonni. figli
e nipoti hanno un rischio maggiore di svi-
luppare malattie cardiovascolari r diabete.
Questo fenomeno è considerato un esem-
pio di memoria epigenetica, ma fino a og-
gi non era stato proposto alcun meccani-
smo chiaro che spiegasse il modo in cui un
organismo potesse costruire una memoria
biologica di alcune condizioni variabili co-
me la qualità del nutrimemo o la tempera-
tura. Ora ci sono riusciti ricercatori britan-
nici del John Innes Ce"tre. con uno studio
pubblicato su .Natu~ che spiega anche to in una cellula. e anche più tardi nella ge- mano gameti (per esempio spermatozoi nei
come questa memoria epigenetica possa nerazione successiva. Più lungo è il periodo mammiferi o polline nelle piamd. possono
essere ereditata dalla prole. freddo. maggiore è la proporzione di ttllu- trasmertersi anche alla prole.
Il gruppo ha indagato il modo in cui le le che manlengono spento FLC ritardando Il modello messo a puma dai ricercato-
piante _ricordano.. la durata del periodo di la fioritura. Gli scienziati hanno osservato ri prevedeva che FLC fosse complelamen-
freddo invernale per farsi che fioritura. im- modifiche chimiche indone dal freddo negli te attivato o silenziato in ogni cellula. Fa-
pollinazione. sviluppo. dispersione dei semi istoni - le proteine anomo a cui è avvalla cendo apparire blu al microscopio le cellule
e genninazione avvengano nei tempi giu- il DNA - capati di influenzare resprcssio- con FLC 3cct'SO si è ottenuta la prova speri-
sti. Usando una combinazione di model- ne dci geni vidni. attivandoli O spegnendo- mentale: o le cellule erano completamente
li matematici e analisi sperimentali hanno li. Con la divisione cellulare queste modi- cambiate o non lo erano affano. in accor-
scopeno il istema con cui un gene chia- fiche possono essere ereditate dalle cellule do con la teoria.
ve chiamalo FLC può essere acceso o spe.n- figlie. e se avvengono nelle cellule che for- Eugenio Melolli
\\ \\ w.lcscicm'.c.it
Scienza news
_.
siopalOlogia dclla riproduzione dell'Ospeda- anemori marini. orgrilmi
le Sant'Anna di Roma, ha condotto uno studio molto lWltid1i dal ptnIo di vista
- presentato all'ultimo conv~no della Euro~ Piccolissimi e molto efficienti. Saranno così i filogenetico. mostrerelJbero
an Society of Human Reproduction and Emhr- LED del futuro. secondo un nuovo studio appar- i segni dllIl -carattere-
yology. tenut'Osi a $tOcco)ma - per valutare gli so suj .Proceedings of tbC' National Academy of
effetti dell'eparina a basso peso molecolare an- Sciences., John Rogers. dell'Università dell'lIli- Per 'personalitl animaleo
che in donne senza trombofilia ereditaria, ma nois a Urbana-Champaign. ha presemato nuove gli scienziati intendono ia
con alle spalle due o più cicli falliti di feconda- tecniche di produzione dd LED. aprendo la strada differenza stabile che i singoli
zione assistita. a nuove applicazioni di Questi dispositivi. ULED indiYiciJi mostrano in ..,
Sono state osservate 44 pazienti. a 23 del- è un'alternativa dfide:nte alle lampadine a incan- wrnportamer1to. che dipende
le quali t: stata somministrata. dal momento del descenza. in cui gr.m pane della potenza assorbi-
trasferimento embrionale fino alla data del test. ta si trasforma in caJo~ anzich~ in luce.
una dose: quotidiana pari a 2500 unità interna- Rogers ha studiato i LED a niuuro di indio e
zionali (U1) di Dalteparin in aggiunta ai Donna- gallio, presentando nuove tecniche per incidc~
li trattamenti di supporto alla fase JuteaJe. I due lo strato di silido alla base del dispositivo. È cosi
gruppi, di controllo (' di studio. erano omogenei possibile realizzare dispositivi grandi alcune de-
per età. parametri relativi al liquido seminale. cine di micrornctri, cioè circa un centesimo del-
numero di tcmativi precedenti e numero di em- le dimensioni dei LED attuali. Questi mini-LED
brioni trasferiti, ma illesi di gravidanza è risul- hanno una dispersione termica molto bassa, e ga-
tatO positivo solo in cinque donne del. gruppo di rantiscono un'efficienza ancora più alta. Matri-
controllo (23.8 per cento) contro le 12 del grup- ci di LED cosi piccoli potranno essere utili anche
po di studio (52.2 per cento). Una diffe",nza al per dispositivi deformabil~ capaci per esempio
limite della signifkatività statistica. ma senz'aJ- di adattarsi aUe curve del corpo umano ed ~
tro degna di ulteriori approfondimenti(CiSg) usate in varie applicazioni biomediche. (Maè)
II ia luna è caJante e l'oscurità ronsente ai felini di sorprendere le loro prede. in .., orario che va dal tramlX1to alle 22:
cosi ~ Ipasti saltati nelle sere di Luna plOOil. E. ipotimno gli autori. fase propno questa strategia. unita
al tatto che tanto tempo ta i Ieori YiYevano in divelse aree del moodo. potreilbe essere uno del motivi reali a1ia base
di un'antica credenZa secondo CtJÌ ia Luna piena era un segno che nulla di buono stava per accadere. (SaS1)
AcItia eqlina a uno_
_ (tIlo sllufIo
I
concludono gli autori. potreilbe
essere CDT'IlJl8 on::he illorme
di vita dal sistema neMl50
rudimentale. a>me app..fl1O
l'anemone. (I1lSg)
j
Le Scienze S5
•
antiago Ramòn y Cajal. biologo spa- mati. cetacei o mantidi religiose? Questa domanda. a quanto pa~.
gnolo e premio Nobcl, mappò l'ana- non era mai stata posta in tennini cosi generali. ma gli scienzia-
tomia newale degli insmi nei decenni ti intervistati in questo anicolo sono d'accordo sul fano che vale la
precedenti la prima guerra mondiale. pena considerarla.•È un punto di grande intere:sse-. dice Vijay Ba-
e paragonò Uloro piccolo circuito dei lasubramanian, fisico che studia la codifica ncurale dell'informa-
neuroni dedicati alla visione a un'OTO- zione all'Università della Pennsylvania.•Non ho mai trovato una
logio da tasca. Quelln dei mammiferi. discussione su questo argomento, neppure nella fantascienza•.
a confronto, gli sembrava un ingombrante orologio a pendolo da lntelligenza. ovviamente. è una parola che andrebbe usata con
salono.In effetti r umiliante pen.sare che un'ape. con un cervello prudenza. È difficile da misura~ e addirittura da definire. Tuna-
di pochi milligrammi. t capace di eseguire compiti. come orienrarsi via .sembra equo dire che. secondo la maggior pane dci metodi di
in un labirinto. alla pari con i mammiferi. Un'ape porrebbe anche misurazione. gli animali più intelligenti della Terra sono gli esseri
~ limitata da un numero rdativammte piccolo di nroroni. ma umani. È possibile però che nel corso dell·~oluz.ione il nostro ttr-
sembra proprio che ne tragga il massimo. ~llo abbia raggiunto un limite alla capacità di elabora~ l'infor-
Alr~tremo opposto. con un ttlVello cinque milioni di volte più mazione? È possibile che ci siano limiti di natura fisica all'evolu-
grande. un ddante so~ le inefficienze di un ~o che domina zione di un'intelligenza basata sui neuroni. non solo per gli esseri
un territorio troppo vasto. Per andare da un lato aIl"altro dd ct:r- umani ma per ogni forma di vira?
vello. i segnali impiegano un tempo 100 volte più lungo. e lo stes-
so avviene per i segnali che vanno dal cervello alle zampe, co- n organo "orace
stringendo questi animali a fare meno affidamento sui riflessi. a Il modo più ovvio per potenziare il cervello è farlo diventare più
muoversi piillentamente e a sprecare preziose risorse cerebrali per grande. e in effetti il rapporto tra dimensioni dci cervello c infelli-
pianificare ogni passo, genza è una questione che affascina gli scienziati da oltre cent'an-
Noi esseri umani non ci troviamo agli estremi dimensionali di ni. Tra la fine del XIX secolo e !'inizio del XX i biologi ~ploraro
api ed elefanti. Ma poche persone si rendono conto del fano che le no alcuni temi universali della vita. ricavando una serie di leggi
leggi della fisica pongono vincoli stringenti anche alle nostre fa- matematiche relative alla massa corpo~a. in panicolare a quel-
coltà mentali. Gli antropologi si sono posti il problema dei possibi- la cerebrale, che riguardano tuno il ~o animale. Un vantaggio
li fanori anatomici che limitano l'espansione del cervello chieden- dell'aumento delle dimt'nsioni è che un cervello piil grande può
dosL per esmtpio. ~ un cervello piil grande riuscirebbe a passare contenere piil neuroni. che dovrebbero permenere una ~ta in
nel canale del pano. E anche supponendo che l'~oluzione risolva complessità. Ma già allora era chiaro che l'intelligenza non è: d~
questo problema. possiamo porri quesiti più profondi. terminata dalle sole dimensioni cerebrali: una vacca ha un cervel-
Per esempio potKmmo ipotizzan che il processo evolutivo lo 100 volte piil grande di quello di un topo. ma non sembra mol-
aumenti il numero di neuroni del nostro cervello o la frequenza to piil sveglia. Le dimensioni del ce.rvello sembrano crescere con
con cui i neumni si scambiano informazioni. e che queste mo- quelle dci corpo solo per eseguire compiti banali: per esempio un
difiche ci rendano piil abili e intelligenti. Diverse linee di ricer- corpo pii.! grande potrebbe imporre un carico di lavoro più pesante
ca. però. sembrano suggerire che presto questo genere di miglio- per compiti neura1i non legati all'intelligenza come il monirorag-
ramenti sperimenterebbe limiti di tipo fisico che. in ultima analisi. gio di un numero piil grande di nervi tattili. l'elaborazione di ~
sono riconducibili alla natura dci neuroni e al rumore statistico de- gnali provenienti da retine piil estese e il controllo di un numero
gli scambi chimici con cui comunicano. clnformazione. rumore ed più elevato di fibre muscolari.
energia sono legati in modo inestricabile., dice Simon Laughlin. Eugene Dubois. il grande anatomista olandese che scopri Ho-
neuroscienziato dell'Università di Cambridge.•C'è un collegamen- mo trrctus a Giava nel J892, voleva stimare l'intelligenza degli
to a livello tennodinamico». animali a partire da crani fossilizzati. e per questo tentò di defini-
Dobbiamo dunque pensare che le leggi della termodinamica im- re una relazione matematica tra dimensioni cerebrali e dimensioni
pongano un limite all'intelligenza basata su nroroni uni~en corporee. supponendo che gli animali con un ccrvelJo sproporzio-
te valido per ogni tipo di organismo. che si tratti di uccelli, pri- natamente grand~ dovevano ascre ancht' più in[elligenti. Dubois
1'\ BR J'
~lntelHgenza umana poIr!llòe ~au.-M> delle dimenslonl del oonsunerebbe llf1OI1lÒ3 • Gli esseri umani. pert>.ldJelblio
essere w:ma al suo HlTllte eYOIutiYo. cervello. per e5efT1liO. è utie fino a -1rtWO spllllO. ugualmente arrivare aun iveIo
lJMlr.;e _ sugge1scoo " che la 1m cer1D PLnto. superatO I quale H ~ piU soIllH ;nI'etlbero dllnteIigen2a piU eleYalO il . -
maggior pane <leI1e rnodifdle che cervello consuma '"- enef1jia • incootro a lirMi lei IIICdi Iai i id simiI _ . Ela tecnoIogia._
.... et:be10 rendefd piU il1eIligenti diventa piU lento. Anche migliorare lo a QUefIi <leI1raflSistor nel processor1 scrttn.ra a Intemet. Cl consente
lncontrerelDero limiti "-li dalle schema <lei collegamenti che dei CQfT'ClUtec le comunic:a2ioni di espandere la mente oltre I oonfint
Ieggl <leI1a fisica. attraversano Hcervello diventano lJ't1)pO n.morose. del nostro a>rpo.
www.lescicnzc.it Le Sciclli".(.' 39
mensioni cerebrali tra le sp«ic aumenta anche il numero di a.rtt del volume della sostanza grigia (il corpo cellulare principale dei
distinte in cui si divide un cervello. Per v~c:rt queste artt basta neuroni. che ne contiene il nucleo). In altre parole. con l'aumen-
rololdJ'e il tessuto cerebrale e poi osservarlo al microscopio: le va- tare delle dimensioni del cervello aumenta la porzione di volume
rie zone della con~ia hanno colori diversi. In molti casi queste cerebrale dedicata ai cavi di collegamento invece che la porzio-
aree corrispondono a funzioni specializzate. per esempio la com- ne dedicata alle singole cellule che svolgono l'effettiva elaborazio-
prensione del linguaggio o il riconoscimento dei volti. E con l'au- ne dell'informazione; e questo, di nuovo, fa pensare che a un ceno
mento delle dimensioni cerebrali la specializzazione si sviluppa punto l'aumento delle dimensioni diventi impraticabile,
anche in un'altra dimensione: aree equivalenti degli emisferi de-
stro e sinistro assumono funzioni diverse. per esempio ragiona- Il primato dei prilllllti
mento spaziale contro ragionamento verbale. Se questO e lo stato delle COSf:. e facilt: capire perch~ una vac-
Per decenni la divisione dci cervello in numerosi compartimen- ca non ottenga da un cervdJo grande come un pompelmo neanche
ti di lavoro ~ stata vista come il marchio dclnntelligmza. Ma per un briciolo di prestazioni in più rispetto a quelle ottenute da un to-
Mark Changizi. neurohiologo dei 2A1 Labs di Boisc. negli Stati po. cht: ha un «rvello grande appena come un chicco d'uva. Ma
Uniti. pot.rdl~ anche essere il rin~ di un fano più banale: la l'evoluzione ha anche trovato come aggirare i problemi a un livel-
specializzaziont: compt:nsa i problMli di conn~iont: cht: si vt:- lo fondamentale. Nel 20CJ1 Jon H. Kaas, neuroscienziato alla Van-
riticano quando il cervello diventa più grosso. Nel passaggio dal derbilt University. ha confrontato la morfologia delle cellule ce·
cervello di un topo a quello di una vacca, che ha un numero di rebrali di varie specie di primati. scoprendo una caratteristica che
neuroni 100 volte più grande. è impossibile che i neuroni si espan- cambia le regole del gioco e che probabilmente ha dato agli esseri
dano abbastanza in fretta da restare connt:SSi come prima, Il ~r umani un vantaggio importante.
vello risolvt: il problema confinando i neuroni che svolgono fun- K.aas ha trovato che. a differenza della maggior pane dei mam-
zioni simili in tanti moduli altamente conn~i alloro interno, t: miferi. nei primati le dimensioni dei neuroni corneali crescono po-
con un numero assai più piccolo di conn~ioni a lunga distanza co all'aumentare: del volume del cervello. Alcuni neuroni in effet-
fra moduli. Anche la divisione delle funzioni tra emisfero destro ti divt:ntano più grandi e potrdJbt:ro avere il compito di manten~
ed emisfero sinistro risolve un problema ana- iJ tuno ben collegato. ma la maggior parte au-
logo: ridu~ la quantitil di informazione che Nei primati, menta poro le proprie dimensioni. Nei primati.
deve passare tra gli emisferi. minimizzando il a diJferenza quindi. all'aumentare dei volumi del cervello
numero di lunghi assoni interemisferici ne- tra le specie, la densità volumerrica dei relati-
~ri, eQu~te caratteristiche appare:nremen- deUe aJtre specie, vi neuroni è quasi costante. Dunque, passando
te complesse dei cerveUi più grandi sono solo con l'aumentare dalle uistiLì alle scimmie notturne si raddoppia
contorsioni necessarie a risolvt:re il problWla sia la massa cerebrale sia il numero dei neuro-
delle connessioni. all'aumentare delle dimen- delle dimensioni ni, mentre nei roditori raddoppiando la massa
sioni, sostiene Changizi. cNon ci dicono cht: il del cerveUo, del cervello iJ numero dei neuroni aumenta so-
cervello è più intelligente.. lo del 60 per cento. Le conseguenze di questa
Jan Karbowski nroroscienziato dell'Acca-
i neuroni deUa differenza sono enormi. Gli esseri umani han-
demia polacca delle scienze a Varsavia, è d'ac- corteccia cerebrale no 100 miliardi di neuroni in 1,4 chilogram-
cordo.•1 cervelli devono onimizzare simul- mi di ce.rvello, ma un roditore che st:guisse le
taneamente una serie di parametri, quindi è
crescono ben poco sue consuete regole di scala neuronali. per rag-
inevitabile che ci siano compromessi-, dice. eSe si vuole migliora.re giungere quello stesso numero di cellule nervose dovrebbe avere
una cosa. se ne rovina un'altra., Per esempio, che cosa accadreb- un cervello di 45 chilogrammi, un organo dall'impatto metabolico
be se espandessimo ìI corpo calloso (il fascio di assoni che con- devastante.•QUCSlO potrebbe essere uno dei motivi per cui i grandi
nette i due emisferi) abbastanza in mtta da mantenere costante roditori non sembrano affatto più intelligenti rispetto a quelli pic-
la connettività durante l'espansione? E .se poi facessimo dive:ntare coli_, dice Kaas.
più s~i questi assoni per evitare un aumento del lWlpo n~ Sembra che neurani più piccoli stipati in modo più denso ab-
rio ai ~nali per passare da un emisfero all'altro? Dcorpo calloso biano un impano real. suU"intdligrnza" Nd 2005 Gabard Rotb •
si ~panderd>bt: e allontanerebbt: gli Wlisferi. nauralizzando i mi- Ursula Dide. neurobiologi de1J1Jniversità di Brema. hanno analiz-
glioramenti sperati. zato diversi tratti predittivi deU'intelligenza tra l~ specie (misura-
Questo compromesso tra vantaggi e SV3.ntaggi è stato m(SS() in ta in termini di complessità comportamentald addirittura più effi-
evidenza da ~rimenti che hanno mostrato la relazione tra spes- caci rispetto al quoziente di enccfalizzazione. 41L"unica corre:lazione
sore degli assoni e velocità di conduzione. Alla fine dci conti, spie· fone dell'intelligenza - dice Roth - è con il numero di neuroni del-
ga Karbowski, all'aumentare delle dimensioni del cervello in effet- la coneccia. più la velocità dell'attività neuronale-. che diminuisce
ti i neuroni diventano più grandi, ma non abbastanza da restare con la distanza tra i neuroni e cresce con il grado di mielinizzazio-
connessi in modo adeguato. Anche gli assoni diventano più spessi, ne degli assoni. (La mielina è l'isolante grasso che consente agli
ma non abbastanza da neuO'alizzare l'aumento del tempo di tra- assoni di lTasmettere i segnal.i più velocemente.)
smissione dei segnali. Se Roth ha ragione. i piccoli neuroni dei primati avrebbero un
Evitare un aumento troppo rapido dello spessore degli assoni fa dupli~ t:ffeno: pennetterebbcro sia una crescita più grande dci
risparmi~ non solo spazio ma anche energia, dice Balasubrama- numero di neuroni corticali all'aumentare delle dimensioni del
nian. Raddoppiando lo 5p(SSOre di un assone si raddoppia anche il cervello sia comunicazioni più veloci. visto che le cellule hanno
consumo energ~co. mentre la velocità degli impulsi aumenta s0- maggiore densità volumeuica, Elefanti e balene sono ragionevol-
lo dd 40 per «oto. Anche con tutti questi accorgimenti. il volume mente intelligenti. ma le grandi dimensioni dei loro neuroni e cer-
della sostanza bianca (gli assoni) continua a c~ più in frena velli e causa di inefficienza.• La densitil volumetrica dei neuroni è
o
•
CASCATA NON VOlUTA. In un assone più sottile.
l'apertlKa di un singolo canale ha una probabilità più
alta di innescare anche l'apertura dei canali vicini,
dando Il via a una reazione a catena.
• • •
o O
Ione O
O
• Segnale
più bassa - dice Roth - il che significa che la distanza tra quando il cervello diventa più grande rispannia spazio ed ener-
i neuroni è più grande e la velocità degli impulsi nervosi è gia, limitando il numero di connessioni direne fra le varie regioni.
molto più piccolat. Il grande cervello degli esseri umani ha un numero relativame.n-
Di recente i neuroscienziati hanno osservato un andamento ana- te piccolo di connessioni del genere. BuUmore e van den Heuvel,
logo negli esseri umani: le persone con comunicazioni più rapide però. hanno mostrato che queste rare vie di comunicazione tsen-
tra le diverse aree cerebrali sembrano piu. brillami. Uno studio del za scalo.. hanno un'influe.nza sproporzionata sull'intelligenza: un
2009 diretto da Martin P. van dcn Heuvel. deIrUniversitair Medisch cervello che risparmiasse su queste risorse tagliandone anche solo
(e"trum di Utreeht, ha usato una tecnica con cui visualizzare I"at- qualcuna funzionerebbe notevolmente peggio. tl'intclligenza ha
tività cerebrale per misurare il grado di comunicazione diretta tra le un prezzo.., conclude Bullmore. tIl prezzo e che non basta ridurre
diverse aree cerebrali. vale a dire se le comunicazioni tra due deter- al minimo i cavi di collegamento...
minate aree attraversano poche o molte aree intermedie. Van den
Hcuvel ha trovato che i percorsi più corti tra le aree cerebrali cor- Il progetto dell'intelligenza
• rispondevano ai Ql più elevati. Sempre nel 2009 Edward Bullmore, Se davvero la comunicazione tra neuroni e tra le aree cerebrali
neuroscienziato dell'Università di Cambridge. ha ottenuto risulta- eun importante collo di bottiglia che limita !'intelligenza, neuro-
ti analoghi adottando un approccio dive.rso. Bullmore ha determi- ni che evolvessero verso dimensioni ancora più piccole (e quindi
nato la memoria di lavoro (doè la capadtà di tenere a mente diver- fossero più vicini fra loro e capaci dì comunicare più rapidamen-
si numeri contemporaneamente) in 29 persone sane. Poi ha usato te) dovrebbero portare a cervelli più intelligenti. Analogamente,
le registrazioni dei campi magnetid generati dall'attività elettrica un cervello potrebbe diventare più efficiente con l'evoluzione di
cerebrale dei soggetti studiati per stimare la velocità di flusso del- assoni capaci di rrasmenere segnali più velocemente e a distan-
le comunicazioni fra le aree del cervello. Le persone che avevano le za più lunga ma che non debbano diventare più spessi. Tunavia
comunicazioni più direrte e gli scambi piu rapidi di segnali tra si- c'e qualcosa che impedisce agli animali di ridurre le dimensioni di
napsi avevano anche la migliore memoria di lavoro. neuroni e di assoni oltre un certo limite. Si potrebbe chiamare la
Sono scoperte di imponanza fondamentale. Sappiamo che madre di tutti i vincoli: le proteine usate dai neoroni per generare
www.lcscienze.it Le ScicllZC' 41
IL PROBLEMA. D.~I COMPROM.~SSI
RlSU.JAlO
gli impulsi elettrici. i cosiddetti canali ionici. sono intrinsecamen- vetro sopra una formica che si sposta su un tavolo. Quando rego-
te inaffidabili. liamo la tensione sul canale ionico - azione che ne causa l"aper-
Un canale ionico è una minuscola valvola che si ap~ e si chiu- tura o la chiusura - il canale non passa da acceso a spento e vi~
de sfnmando cambiamenti nel ripiegamento della propria srrunu- versa con la stessa affidabiJità dc:ll'inte.mmore di una stanza, ma
ra molerolarc. Quando un canale si ap~. consente agli ioni sodìo. oscilla. aprendosi e chiudendosi casualmente. A volte non si ap~
potassio o calcio di attr3versa~ la membrana cellulare. gc:nc:rando affano. altre volte si apre quando non dovrebbe. Cambiando la
i segnali elettrici grazie a cui i nalroni comunicano. Ma dato che tensione. tutto quello che. facciamo t cambiare la probabilità di
sono cosi piccoli, i canali ionici possono e:ssere aperti o chiusi an- apertura del canale:.
che solo dalle vibrazioni termiche. Basta un semplice esperimento Sembra uno spaventoso difetto di progetto delfevoluzione, ma
biologico a mettere a nudo questo difetto. Isoliamo un canale io- in realtà è un compromesso. eSe la molla dc:ll'inte.rrunore de.I ca-
nico sulla superficie di una cellula nervosa mediante un micro- nale scatta troppo facilmente. il rumo~ di fondo la farà scattare di
scopico tubo di vetro, un po' come si può metlcrt: un bicchiere di continuo-o dice Laughlin; proprio quello che si ossclVa ne!l'espe-
www.lcscicIl7.c.il LeScicnzc 43
ASTROFISICA
I L
S I STEMA
PERIODICO
D E L
COSMO
Un emplice diagramma, pubblicato
esattamente un secolo fa, è ancora oggi
il più importante strumento concettuale
dell'astrofisica stellare
di Ken CrosweLl
Le ScK-nze 4-5
li diagramma di Henzsprung-Russell (H-R) è semplice_ Mene Ken Croswell, specializzatosi in astronomia alla Harvard
in relazione due proprietà fondamentali delle stelle: la luminosi- l.kliverstty, è astronomo e scrittore. asuo 10'0 TheAJchemy
tà intrinseca e la temperatura superficiale (indicata dal colore). In ot l1le Heavens (Anchof, 1995) è sta1D finalista ~ L.os Angeles
TIlTleS Book Prtze.
questo modo è diventato per l'astronomia slellare uno strumento
analogo al sistema periodico per la chimica. Mentre quest'ultimo
raggruppa elementi dalle proprietà chimiche simili - per esempio
rutti i gas nobili. come: elio. neon e argo. sono nella stessa colonna
- il diagramma H-R raggruppa le stelle che si trovano nella mede-
sima fase di vita. Quando fu ideato, nessuno sapeva perché brilla- za principale che hanno la stessa temperatura c colore. La mag-
no il Sole e le altre stelle. Nessuno sapeva come nascono e muoio- gior pane di esse e più fredda dci Sole. e tune sono più brillanti.
no le stelle. Nessuno poteva garantire che il Sole non sarebbe mai A prima vista può sembra~ contraddittorio: più una stella e fred-
esploso. E nessuno sapeva che le stelle hanno forgiato la maggior da. minore e la radiazione che emette per unità di superficie, per
pane degli elementi che costituiscono la Terra e noi stessi. cui come fa una stella rossa fredda essere da 100 a 10.CXX> volte più
Dopo aver svolto un ruolo fondamentale nella soluzione di que- brillante del Sole? La risposta e nelle dimensioni colossali di que-
sti problemi. il diagramma H-R continua a guidare gli astrono- ste stelle. che gli astronomi chiamano giganti e supergiganti. Sono
mi neUa ricerca di altre risposte. Esiste un limite alla massa di una stelle della sequenza principale che hanno esaurito l'idrogeno che
su"lIa? Com'erano le prime stelle nate dopo il big bang? Quando le alimentava al centro. Le supergiganti muoiono con un'esplosio-
apparirà la prossima supernova nella nostra galassia? ne di supernova, mentre le giganti escono di scena in modo me-
no impressionante.
Uno sguardo al bestiario stellare Il diagramma H-R rivela anche il destino delle gigaoti_ Esso
.Nessuno immaginava che sarei diventalO un astronomo., di- contiene un gruppo di stelle che formano una diagonale al di sot-
chiarò lo scienziato danese Ejnar Hertzsprung. In effetti, quando to della sequenza principale: ciò significa che. a parità di tempera-
aveva vent'anni, la famiglia vendette i libri di astronomia del pa- tura e colore, sono meno luminose rispetto alle stelle della sequen-
dre defunto. Ma Hertzsprung non si perse d·animo. U suo primo za principale. Per lo stesso ragionamento esposto in precedenza,
diagramma che mett.eva in relazione luminosità e colore degli am- queste stelle devono essere di piccole dimensioni. e infani vengo-
massi stellari risaJe al 1908.l'asrronomo tedesco Hans Rosenberg, no chiamate nane bianche. A dispetto del nome, però. ricadono
che verosimilmente conosceva il lavoro di Herrzsprung, pubblicò in un ampio intervallo di colori. Questi oggeni sono i nuclei densi
un diagramma analogo nel 1910 e lo stesso Henzsprung ne pubbli- ed estremamente caldi di stelle giganti che hanno espulso i propri
cò diversi nel 1911, AU'epoca. Hertzsprung era un perfetto scono- strati più esterni. Non essendo più in grado di sostenere reazioni
sciuto. mentre Heruy Norris Russell. che realizzò il suo diagramma nucleari, con il passare del tempo di solito si raffreddano e svani-
nel 1913, senza conoscere il lavoro di Henzsprung, era uno dei più scono. Se fanno parte di un sistema binario, tuttavia. possono ri-
insigni astronomi statunitensi. Dato il suo prestigio. gli astronomi succhiare materia dalla stella compagna c, raggiunta la massa cri-
iniziarono a usare il nome .diagramma di Russelh, che poi diven- tica. esplode~ come supernove.
ne _diagramma di Russell-Hcnzsprung_ e infine - ripristinando la I caran'eristici e onnipresenti raggruppamenti del diagramma
priorità storica - _diagramma di Hertzspnmg-Russell•. H-R pe.rmettono di ricavare anche proprietà steUari che non so-
Collocando le stelle nel diagramma H-R. gli astronomi notaro- no mostrate direttamente. Per esempio. gli astronomi determina-
no evidenti raggruppamenti La grande maggioranza. compreso il no l'età di un ammasso stellare costruendo un diagramma H-R li-
Sole. giace su una diagonale che va dall'angolo superiore sinistro mitato alle stelle che fanno pane dell'ammasso, Si nota così che
(stelle calde e luminose) aII-aogolo inferiore destro (stelle fredde e neU'ammasso delle Plciadi la sequenza principale include stelle blu
deboli) (si Vfda l'illustraziont nelle pagine precedennl. Questa dia- molto luminose, mentre: nell'ammasso delle fadi quesfe stelle sono
gonale. la sequenza principale. esorprendente, poiché correla stel- assenti. Di conseguenza. le fadi devono essere più antiche; le bril-
le che appaiono molto diverse tra loro. Tutte le stelle della sequen- lanti stelle blu un tempo presenti nell'ammasso si sono estinte.
za principale generano luce con lo stesso meccanismo: reazioni di
fusione nucleare che convenono idrogeno in elio al centro della Più grosse e più caUh-e
stella. Maggiore e La massa di una stella della sequenza principale, li diagramma H-R è tuttora uno strumento vitale. Buona parte
più elevata ela temperatura nel centro e più velocemente procedo- delle attuali ricerche di astronomia stellare può essere interpreta-
no le reazioni di fusione, rendendo la stella epiù calda e luminosa. ta come un modo per esplorare gli estremi del diagramma_ In bas-
Perciò la sequenza principale e in realtà una sequenza ordinata in so a destra ci sono le stelle più deboli, più rosse e meno massicce.
funzione della massa. La sequenza principale termina con fioche stelle rosse la cui mas-
Un altro gruppo di stelle si trova sopra e a destra della sequenza sa e pari all"8 per cento circa di quella solare. Oltre questo limite
principale. Consiste di stelle più luminose di quelle della sequen- inizia il dominio delle nane brune. stelle di massa insufficiente per
J BREl"F
Una caratteristica notevole rappresentazion grafica detta delle stelle, evidenziando chla" determinata dalla massa.
dell'astronomia è la capacilà dì
ricavare un gran numero di
informazioni da sorgenti luminose
diagramma di Hertlsprung-Russell
(H-R), che nel 2011 compie un
secolo dì vita.
raggruppamenti che permettono
di classificare le stelle in funzione de<I.rTe che gran pane doIe_
Il diagramma H-R Ila aiutato a
www.lcscienze.it
CAMBIAME TO CLIMATICO
•
o
de
riscaldamento
globale
Lo studio di un repentino riscaldamento climatico avvenuto
nel passato remoto del pianeta offre una lezione sul cambiamento
climatico in atto, la cui velocità non ha eguali nella storia della Terra
di Lee R. Kump
www.lcsci(·.l7.c.it Lt.·Sdcnzc 51
2008). ~ spedaizza10 nello S1Udlo
passatll . . queIo atluale.
del_GIobaI_
Lee R. Kump è proIessore di geok>goa alal'ennsyt<ana SIate lk1M!rslty
• coautDre del'" C»o PredicI1ons: UdosaJdiili (llK MJIt,
gloIlali, sia quel del
li orsi polari sono la principale attrazioni di Spitsbergen, la più grande delle isole
dell'arcipdago norvegese delle Svalbard, lo invece sono stato attratto dalle rocce, Con i miei colleghi,
geologi e climatolog~ siamo volati su questa remota isola artica nell'estate del 20CJ1, per trovare prove
evidenti di quello che era considerato il più rapido cambiamento climatico di tutti i tempi. Arrivare alla
formazione rocciosa in cui potevano essere nascoste queste prove implicava un duro cammino di due ore
dalla nostra capanna nel villaggio di Longyearbyen. già centro di estrazione del carbone. Così, dopo una
notte di riposo, ci siamo alzati presto e mentre avanzavamo con fatica fra scivolosi tratti innevati e piante
racrutiche, ho immaginato un tempo in cui palme, felci e alligatori vivevano in questa zona. Allora, circa
56 milioni di anni fa, sarei stato immerso nel sudore, invece di tremare di freddo.
Le ricerche hanno indicato che in poche migliaia di anni. un anche giacimenti di carbone e petrolio vicini alla superficie. I se-
istante in termini geologici. le temperature globali aumentarono dimenti riscaldati rilasciarono grandi quantità di due potenti gas
di 5 gradi. provocando la f~bre planetaria conosciuta come -mas- ~rra. anidride carbonica (C0 2) e metano. A giudicare dall'enor-
simo {«mico del Paleocrne-Eocrne- (Paltocene-Eocene Thermal me volume delle eruzioni. probabilmente i vulcani furono respon-
Maximum. o PETM). Le zone climatiche terrestri e marine si sp0- sabili delraccumulo iniziale di carbonio nelrordine di alcuni pe-
starono verso i poli. obbligando piante e animali a migrare. adat- tagrammi (un petagrammo equivale a 1015 grammi. un milione di
tarsi o morire. Alcuni dci più profondi domini oceanic:i si acidifi- tonndlate). abbastanza per aumentare le temperature di un paio di
caTOno e persero ossigeno. uccidendo molti degli organismi che gradi. Ma la maggior pan'e delle analisi, incluse le nostre., suggeri-
ospitavano. I sistemi naturali di compensazione impiegarono scono che estalO necessario ben altro per spingere il PErM al suo
200.000 anni per abbassare la rebbre dci pianeta. punto più caldo.
li PETM ha somiglianze sorprendenti con il cambiamen- Una seconda.. più intwsa fase di riscaldamento iniziò quando il
to climatico anuale causato dall'uomo. In particolare. fu causa- calore di origine wlcanica innescò un altro tipo di rilascio di gas.
to da un'enoone emissione di gas serra. che inrrappolano il calore Il narurale m~larsi degli Ottalli aveva ponato il calore: fino ai
nell'armosf'er.l e negli oceani, di volume paragonabilc a quello che gelidi fondali. e questo destabilizzò le vaste riserve: di idrati di me-
il nostro continuo consumo di combustibili fossili potrtblx pro- tano congelati e sepolti sul fondo. lo scioglimento degli idrati libe-
durre nei prossimi secoli. Sapere con esattezza che cosa accadde rò gas metano sono fonna di grandi bolle che risalirono in super-
durame il PETM potrebbe aiutarci a prevedere quale sarà il nostro ficie, aggiungendo ancora più carbonio in atmosfera. Il metano in
futuro. Fino a poco tempo fa. pero. le tante domande irrisolte ri- atmosfera intrappola il calore molto più efficacemente della CO 2•
guardo gli eventi passati hanno reso queste previsioni pura specu- ma si converte rapidamente in CO2• Tunavia, fino a quando con-
lazione. Ora nuove risposte stanno formando un quadro di preoc- tinuò a essere: rilasciato metano. le concentrazioni in atmosfera di
cupante chiarezza. sugge~ndo che le conseguenze dell'ultimo questo gas restarono elevat~ amplificando ("effetto serra e il con-
grande riscaldamento sul pianeta impallidiscono di fronte a quello seguente aumento delle trnlperarure:.
ci aspena in futuro. e confermano ancora una volta che l'umanità Probabilmentc. allo stesso tempo del picco di riscaldamento in-
andrà incontro a gravi soffe~nze. se non cambieril strada. dono dagli idrati di metano si mise in moto una cascata di altri
feedback. positivi che rilasciarono ancora più carbonio dalle riser-
I...a cospirazione per l'effetto serra ve delle terre emerse. L'essiccazione. riscaldamento o combustione
Oggi gli scienziati pensano che il PETM si svolse più o meno r0- di qualsiasi materiale che è (o era) vivente emene gas serra. Le sic-
si: proprio come la nostra anuale crisi climatica, il PErM iniziò, in cità che si verificarono in molte pani del pianeta, compresi gli Sta-
un ceno ~nso, a causa dei combustibili fossili. A quel tempo il su- ti Uniti occidentali e rEuropa occidentale. esposero probabilmentc
percontinente Pangea era nei suoi stadi finali di rottura. e la cro- forate e torbiere: aU·essiccazione c. in alcuni casi. a estesi incendi.
sta terres~ si stava lacerando. fonnando l'Atlantico nord-orienta- rilasciando cosi ancora più CO2 in atmosfera. Fuochi che covano
le. Come risultato. un grande volume di roccia fusa e un violento letteralmente sotto la ce:nere: alrintemo della torba e dci giacimen-
calo~ risalirono nella massa di roccia che oggi comprende Euro- ti di carbone, in grado di poler bruciare per secoli, potrebbero aver
pa e Groenlandia. riscaldando sedimenti ricchi di carbonio e forse incrementato ulterionnente le emissioni.
'''I 8n "
56 mlliooi di anni la la t8f11lll!f3\Unl globale Il tasso di quell'intenso rilascio di gas tu pali al La . . - della crescita di oggi preoccupa pIU
aumentò di 5 gradi il rlsposta a..,. massiccia 10 per cento del tasso a ai i gas serra si SIaIYlO dell'entità d e l _ , pen:hé è diffidIe
immISSione ci gas serra IO atmosfera. aca.rntAar'lOO 111 atmosfera ai guT1I nostri. adanarsi illSl cIìna che cambla 'fekx:e j lellle.
Probabilmente la situazione fu accentuata anche dalla fusione ci delle forme di vita, che forniscono indizi sulla composizione de.i
del permafrost verificatasi nelle regioni polari. II permafrost è un mari e dell·atmosfera. Per esempio il rapporto degli isotopi dell'os-
terreno perennemente ghiacciato che conserva al suo interno pian- sigeno nei resti scheletrici rivela la temperatura deJracqua
te morte per roHioni di anni: come un hamburger tenuto in con- Se si sono conservati bene. questi strati di sedimenti offrono una
gelatore, marcisce rapidamente una volta sul tavolo della cucina. stupenda registrazione della storia climatica. Ma la maggior parte
Allo stesso modo, quando il permafrost si scioglie, i microbi con- degli strati che includevano il PETM non erano in buone condizio-
sumano i resti organici scong~lati, emenendo grandi quantità di ni. Una parte mancava proprio, e quelli rimasti si erano degradati
metano. Oggi gli scienziati sono preoccupati dal fatto che le emis- con il passare del tempo. In genere i sedimenti del fondo oceanico
sioni di metano del permafTost artico che si sta scongdando po- sono ricchi di carbonato di calcio, lo stesso composto che si trova
trebbero aumentare enormemente il riscaldamento da combustibili nelle pastiglie contro l'acidità di stomaco. Durante il PETM, l'acidi-
fossili. li contributo potenziale del permafrost scongelato durante ficazione degli oceani aveva disciolto la maggior parte del carbo-
il PETM fu addirinura più marcato. La Terra era più calda di oggi, nato di calcio proprio negli strati che avrebbero dovuto raccontare
tanto che prima del PETM l'Antanide non aveva la calona ghiac- il riscaldamento più est:remo durante l'era del PEIM.
ciata che oggi copre il suo terreno congelato. ma aveva molto per- Per questo motivo, nel 2001 con i miei colleghi ci siamo incon-
mafrost che fu c1asdato sul tavolo. a scongelare. trati a Spitsbergen con un gruppo di ricercatori britannici. norve-
Quando iniziò il rilascio dei gas, gli oceani assorbirono molta gesi e olandesi. Avevamo ragione di credere che le rocce di questa
della CO 2 (e del metano convertito in CO2). In un primo momen- pane dell'Artico, composte quasi esclusivamente di fango e argil-
to questo immagazzinamento naturale di carbonio evitò il riscalda- la. potessero fornirci una registrazione più completa e consentirci
mento. Ma alla fine l'enorme quantità di gas fIltrato nelle profon- quindi di rispondere a domande rimaste senza risposta su que:ll'an-
dità oceaniche produsse un eccesso di acido carbonico, un processo tico evento di riscaldamento. Volevamo estrarre campioni da un
nom come acidificazione, Inoltre l'aumento della temperatura del aJtipiano, non dalle profondità marine. I sedimenti che cercava-
mare profondo provocò una diminuzione dell'ossigeno disciolto. mo si erano depositati in un antico bacino oceanico, che le forze
Questi cambiamenti significarono un disastro per i foraminiferi. or- tettoniche al lavoro già durante il PETM avevano poi spinto sopra
ganismi microscopici che vivono sul fondo e nei sedimenti marini. il livello del mare. ln seguito i ghiacciai dell'era glaciale aveva-
Lo studio dei fossili rivela la loro incapacità di adattarsi: si estinsero no scolpito negli antichi sedimenti la spert:acolare catena di ripide
tra il 30 e il 50 per cento delle specie di foraminiferi. moolagne e latghe vallale dell'isola Spil5bergen.
Dopo il primo viaggio esplorativo da Longyearbyen, mentre sta-
Conoscenza sedimentata vamo elaborando piani per il lavoro sul campo e per il campiona-
Che sia stato uno spcnacolare rilascio di gas serra a scatenare mento delle rocce., abbiamo fano una scoperta che ci ha risparmia-
il PETM è chiaro fin dal 1990, quando due ricercatori statuniten- to un sacco di fatica. Un geologo del luogo ci ha raccontato che
si hanno identificato per primi l'evento in una registrazione clima- qualche anno prima una compagnia mineraria norvegese per cui
tica di vari milioni di anni. contenuta in una carota di sedimen- aveva lavorato aveva eseguito carotaggi in strati di sedimenti che
ti estratti dal fondo marino vicino all'Antartide. Meno chiari erano includevano l'era del PEIM. n collega locale aveva inoltre conser-
i dettagli: la quantità totale di gas rilasciati, il gas serra predomi- vato migliaia di quelle carote, e cosi ci ha condono a un piccolo
nante. la durata delle e.missioni e la causa dell'evento. edificio di metallo dove erano conservate le carote dal momento in
Negli anni seguenti, numerosi scienziati hanno analizzato cen- cui erano state tagliate in cilindri lunghi 1,5 metri c inserite in cen-
tinaia di altre carote di sedimenti estratti dai mari profondi per tro- tinaia di scatole di legno. Per il resto del viaggio. e durame una se-
vare risposte. Dato che i sedimenti si depositano lentamente. stra- conda spedizione ncl 2008, il nostro lavoro ha riguardato l'estra-
to dopo strato, inrrappolano le forme di vita presenti al mome.nto zione di campioni da pani selezionate di quei lunghi cilindri.
della fonnazione dello strato e i minerali, compresi i resti scbe1etri- Tornati in laboratorio. nel corso di diversi anni abbiamo estrat-
34
!
A E o PALEOCENE E O C E N E
della rivoluzione industriale hanno aumentato la CO 2 di oltre il 30 li. Attualmente La maggior parte degli animali di grossa taglia è già
per cento e continuiamo a immenere in atmosfera 9 pe:ragrammi confinata in piccole aree il causa della perdita degli habitat: nella
di carbonio all'anno. Le proiezioni che considerano l'aumento di maggior parte dei casi. le loro possibilità di muoversi a nuove lati-
popolazione e di industrializzazione nei paesi in via di sviluppo in- tudini per sopravvivere sono nulle.
dicano che potremmo raggiungere i 25 petagrammi all'anno prima Inoltre. ghiacciai e calone glaciali si stanno sciogliendo. provo-
di esaurire le riserve di combustibili fossili. cando una crescita del livello dei mari. i coralli sono sempre più
Normalmente scienziati e politici che: rinettono sui potenzia- soggetti a malattie e stress da calore. mmtre episodi di siccità e al-
li efTeni del cambiamento climatico considerano le conseguenze luvioni stanno diventando più comuni. Con il progressivo sciogli-
finali. Quanto ghiaccio fonderà? Di quanto crescerà il livello dei mento dci ghiacciai polari. questi mutamenti nel cido delle precipi-
mari? La lezione che arriva dalle nuove riCt'rche sul PE:Th1 indi- tazioni e l'allagamento delle coste potrebbero provocare migrazioni
ca che dovrebbero anche chiedersi: a quale' velocità avverranno di massa di esseri umani a una scala mai vista. Alcune sono già in
questi cambiamenti? Gli abitanti della Terra avranno il tempo di atto (si veda I rifugiati del clima. di Alex de Sherbinin. Kok-o War-
adattarsi? ~ i cambiamenti avvengono troppo vdOCt:mente o se le nere Charles Ehrbil1'1., in d..e Scienze- n. 511. mano 2011).
barriere alla migrazione o all'adattamento risultano troppo gran- L'alluale riscaldamento globale è sulla strada per sorpassare
di. è la vita stessa a rimetterei: piante e animali si estinguono. e la nettamente quello del PETM, tuttavia pomblx non ~5(:re trop-
complessità del mondo è alterata per millenni. po tardi per evitare la calamità che ci aspetta. Ma è nettSSaria !'im-
DaTO che siamo alle prime linee dell'anuale febbre planetaria. è mediata azione di tune le nazioni del mondo per ridu.rre I"accu-
difficile prevedere che cosa ci aspetti più avanti. Ma già abbiamo mulo atmosfaico di anidride carbonica. e assicurarci Quindi che il
quaJche elemento. Come riassunto nei recenti rapponi delllnleT- massimo tennico del Paleocene-Eoce:ne rimanga veramente l"u1ti-
gove.rnmental Pand on Climate Change, gli ecosistemi stanno ri- mo grande riscaldamento globale. •
spondmdo al riscaldamento. Ci sono chiari indizi di acidificazione
delle acque superficiali. che determinano srress sulla vita marina
(si veda Una nuova millacria pcr la ,)ira dt'gti oct'ani. di Marah J.
Harnt e Can Sanna. in .Le Scienze< n. 506. onobre 2010), Le estin- The PaIeocene-Eocene Them1aI Maximum:A Pertufbation of C8rbon Cyde,
zioni di specie stanno aumentando e lo spostarncmo delle zone cli- Clima'" end Illosp/le<o _lmpIications Ior t!le .....re. Mcn!mey FA eWOl
matiche ha già innescato la migrazione di piante e animali. e fra S.L, ~ .AtnJal_oI Earltllnj Planetary 5aences>, \Iol 39,"" 489·516,
maggio 201 1.
quelle che sopravvivono muovendosi spesso si trovano s~e por-
tatrici di malattie O infesta mi. che invadono i territori appena con-
America. ClimaIll Choices.
_
Coo1_,... scelte climatid1e deQii S1a1i LOti, NationaI
Cw1l:I oIltoe NationaI Academies, The NationaI Acadcmocs Press, 201 1
quistati. A differenza delle specie che vivevano durante il PElM. saow Re4ease of Fossi! Carbon during the Palaeocene-Eocene ThermaI
oggi piante e animali hanno strade. ferrovie. dighe. villaggi e cit- Maximum. OJiV" Kump LA.. RidgwellA.J. ealtri,Il1.NanxeGeo9cienc:e., Vol. 4,PIJ
tà a blOCC"drt: i loro sentieri di migrazione verso dimi più favorevo- 481 ·485, 5 giugno 2011.
www.lcscicI11.c.it LcSdC1l7A.' 55
COSMOLOGIA
L'enfant terrible
dellafisica
Leonard Susskind iniziò a ribellarsi da ragazzo, e non ha più smesso
di farlo. Oggi sostiene che la realtà ci rimarrà sempre incomprensibile
intervista di Peter Byrne
isico alla Stanford University, Leonard Susskind si diverte a inventare idee che rivolu-
zionano la fisica. Quarant'anni fa fu uno degli autori della teoria delle stringhe che, pur
tra molte diffidenze, rimane la principale candidata per una teoria unificata della na-
tura. Per anni ha contestato la congetrura di Stephen Hawk.ing secondo cui i buchi neri
non si limitano a ingoiare oggetti ma li riducono a dimensioni nulle, in violazione del-
la meccanica quantistica (Hawk.ing ha finito per dichiararsi sconfitto). E ha collaborato a sviluppare la
teoria moderna degli universi paralleli, basata su quello che Susskind ha definito il .paesaggio. della
teoria delle stringhe, rovinando cosi il sogno dei fisici di spiegare l'unive.rso come l'unico risultato pos-
sibile di principi fondamentali.
I flsici che oggi ('e"tano di atTerrare i livelli più profondi della fosse produrre un'immagine mentale. per quanto imperfetta, del-
realtà lavorano in un quadro teorico ampiamente innuenzato dal la realtà oggeniva. Gli antirealisti, come Nie.ls Bohr, sostenevano
lavoro di Susskind. Ma durame questo percorso deve essere suc- invece che le rappresentazioni abbondano di rischi; gli scienziati
cesso qualcosa di strano. Oggi Susskind si chiede se i fisici siano in dovrebbero limitarsi a elaborare e verificare predizioni empiriche,
grado di capire la realtà. Susskind ritiene che: le contraddizioni e i paradossi della fisica mo-
Susskind teme che la realtà possa superare inimediabilmente derna diano ragione alla prudenza di Bohr.
la nostra capacità di rappresentarla. Non è il primo a esprimere Uno degli elementi che hanno portato Susskind a questa condu-
questa prroccupazione. Negli anni venti e trenta, i fondatori del- sione è il principio di complementarità dei buchi neri, secondo cui
la meccanica qua mistica si divisero tra realisti e antirealisti. Alben il destino dei corpi che cadono in un buco nero è intrinsecamente
Einstein e altri realisti sostenevano che lo scopo ultimo della fisica ambiguo. Dal puma di vista dell'oggetto che cade, esso passa senza
tI:.' l.
leonard SussJUnd è noto Oggi Il fisico di Slanford. portato da teorici contempOllloo. oomprendef1a.
soprattutto per I suoi contributi sempre ad assumere posizioni la natura degli esseri umani, L'uso della parola "realtà_
alla teoria delle stringhe. alla fisica COi Iboc::orrente. sta ponendo alla lpolizza Sussl<ind. potrebbe renderei costituirebbe di per se stesso un
ne; buchi neri e aJ~ teona degli comunità scientlfica un interrogativo incapaci di rappresentare fino in ostacolo, e I fisici teorici farebbero
univefsl paralleli. che minaccia alla base gli studl fondo la reaJlà, e Quindi di arrivare a meglio a sbarazzarsene.
ria non lo dice. la realtà, in questa congettura olografica. dipende ti solo mescolati in quella strana cosa, ma rispettavano regole pre-
dalla prospettiva. cise. Dunque ne avevamo astratto relazioni matematiche chiare ed
Sperando di capire meglio in che modo opera alle frontiere del- esatte. ed esse erano sopravvissute. e le vecchie nozioni di realtà
la fisica la tensione tra prove sperimentali e congetture non di- erano scomparse.
mostrate. abbiamo chiesto a Susskind di spiegarci come si sono Secondo me dovremmo sbarazzarci della parola .reaJtà•. Discu-
evolute le sue idee. tiamo senza impiegare la parola .realtà., È solo un ostacolo. Tra-
scina con sé cose che non servono a niente. la parola .riproducibi-
Come nafal/{J ilfwfio di Wl Ulmu/ico ciel Bron:rafinirea le» è più utile della parola .reale».
disculere cklla Ilahtro ultima della realtà?
Alle scuole superiori ero un pessimo studcIllC. Avevo ottimi voti E la meccanica qUimtislioo, alloro?Secolldo quella leor~
in matematica, ma ero uno scapestrato e finivo spesso nei guai. la fle,re Wl calcio aUo stesso SllSSO mdlo stessv modopuò provocare
conseguenza fu che non mi venne permesso di seguire studi di fisi- risultali diversi.
ca vera e propria, ma di fisica applicata all'industria automobilisti- Incredibile, vero? Sono due le scopene della meccanica quanti-
ca. Poi però al college, che era una scuola di ingegneria, frequentai stica che hanno sconvolt'O il nostro senso classico della reaJtà. Una
il mio primo corso di fisica. Ero più bravo di tutti professore indu- è l'~1Jtanglemenl, che ci dice una cosa davvero strana: si può sape-
so. Pe.r fonuna. il fatto che. riuscissi a fare ciò che a lui non riusciva re tutto quello che c'e da sapere su un sistema composito e rutta-
non fu motivo di conflitto. Un giorno uno dei docenti di ingegne- via non sapere tuno sui componenti individuali. Questo e un buon
ria disse che secondo lui non cro tagliato per fare !'ingegnere, c non esempio del fano che non siamo biologicamente attrezzari per
aveva tono.•Che dovrei fare?, gli chiesi. Mi rispose .Beh, sei stra- l'astrazione. e che ciò sconvolge il nostro senso della realtà (si veda
ordinariamente intelligente. Dovresti diventare uno scienziato•. Vjver~ iII un mOlldo qualltistico. di Vlatko VedraI. in .le Scienze.
n, 516, agosto 20tl), L'altro duro coipo all'idea classica della realtà
Ha seguito roroi difilosofia? è venuto dal principio di indeterminazione di Heisenberg. Se cer-
Sì. al colJege. Ero molto aITascinato da alcuni concetti. li mio chi di descrivere sia la posizione sia la quantità di moto di un og-
interesse escemato quando la fisica ha avuto il soprawento. gena ti meni nei guai. Bisogna scegliere: o la posizione o la quan-
tità di moto. Non puoi avere tutte e due insieme.
C'è qualchefilosofo della scienz. che lepiace?
Sono uno dci pochi fisici che apprezzano Thomas Kuhn. Era per È qut!Slo che ifi.'lici inletulollo eCHI «complenltlltare»?
metà storico della scienza e per metà sociologo. Ha capito esat- Esatto. Si è scoperto che la matematica che governa l'orizzon-
tamente che cosa succede quando cambia il paradigma scientifi- te degli eventi di un buco nero è moito simile al principio di inde-
co. Improwisamente. si verifica un cambio radicale di prospettiva. terminazione. Ancora una volta, si tratta di scegliere tra «e» e .op-
Idee, concetti, astrazioni e rappresentazioni totalmente nuove di- pure•. A un livello completamente classico. qualcosa finisce in un
ventano fondamentali. la relatività fu un grande cambio di para- buco nero e qualcosa no. Vi sono oggetti fuori da un buco nero. e
digma. CosI continuiamo a inventare nuovi realismi. che non sop- oggetti dentro un buco nero. Ora sappiamo che quest'O è il modo
piantano del tutto le vecchie idee, ma le sostituiscono in gran pane sbagliato di vedere le cose. Non bisogna ritenere che vi siano even-
con modelli che funzionano meglio, descrivono meglio la natura, ti che accadono al di fuori dell'orizzonte ed eventi cbe accadono
che sono spesso molto strani e spingono le persone a chiedersi che al suo interno. Sono descrizioni ridondanti della stessa cosa. O le
cosa significhi la parola «realtà•. Poi arriva il paradigma successi- descrivi in un modo o nelJ'aJtro. Dobbiamo quindi rinunciare alJa
vo. che fa piazza pulita del precedente. E ogni volta ci stupiamo vecchia idea scrondo cui una quanrità di informazione si trova in
che i nostri vecchi modi di pensare. le teorie che usavamo o i mo- un luogo definito (si veda I buchi neri e il paradosso dell'in!omlD-
deUi matematici che avevamo creato ora sembrino sbagliati. ZiOIl~, di Leonartl Susskind. in.le Scienze» n. 346, giugno 1997.
/11 questo colllillllO rinwdellamenlo, e'èspa--io per fJuaicosa che & capisco belle, U prillcipio olOe"'"'fico es/elide U modello
(lssomigli a WUI rea/là oggettiva? comp/emeldare di un buco"ero a lullo funiverso.
Ogni fisico deve avcrt' la sensazione che nel mondo esistano co- È cosi. Immaginiamo di voler descrivere un sistema in modo
se oggettive e che il nostro compito sia capire che cosa sono. Non estremamente preciso. Per misurare con grande precisione è ne-
buco nero. si trova tulla sulla superficie. Quindi. più è raffinata la ;pllòfare riurca ulflSica It!OriCillltllZa elabororr Wl pellsiero
descrizione: di un sistema e: più nnformazione: viene spinta ve:rso frl_firoP
il limite: esterno. Nella maggior pane dei grandi fisici si trova una componen-
Esistono due descrizioni della realtà: o la realtà è il contenu- te: filosofica piuttoSto fone. Il mio amico Dick Feynman odiava i
to dello spazio-tempo cirrondato da una frontiera. o la realtà è la filosofi e la filosofia. ma lo conoscevo bene: in lui c'e:ra un lato
superficie della frontiera. Qual è la descrizione vera? Non c'è mo- profondamente filosofico. I proble.mi a cui decidiamo di dedicar-
do di saperlo. Possiamo immaginare: un oggetto come un oggetto ci sono condizionati dalla nostra predisposizione filosofica. Ma ho
all'imerno dello spazio-tempo. oppure: come un insieme disordina- anche la netta convinzione che le sorprese accadono e spazzano
to e complicato di informazione sulla sua frontiera. Non possiamo via i nostri pregiudizi fi.losofici. La gente pensa che vi siano rego-
immaginare entrambe le cose, o l'una o l'altra. C'è una corrispon- le chiare e definite nella scienza: realizziamo esperimenti. acqui-
denza assai complicata tra una rappresentazione e l'altra. siamo i risultati e li interpretiamo. Alla fine. otteniamo qualcosa. Il
progresso scientifico. invece. è umano. caotico e conflittuale come
/A) saJpo ;'I;ziale della teoria delle slrù~ ernJon'ire una tutto il resto. _
IJp;ega:;o,,~ Ullificala della realtà. Oro descriTJc UlI~nJi
mliltipli. Che cos'è SliccessoP ~trr Byme, gionlalista sci~rifico e "porter ;/II,oestigati,'O. è
Gran pane della comunità scientifica dei fisici ha smesso di auro", del snggia The Many Worlds orHugh Evcretllll: Multiple
tentare di spiegare in modo unico l'universo, come l'unico mon- Universes. MutuaI Assured Desnuction and tbe MeJtdown of a
do matematicamente possibile. Attualmente il multiverso è l'uni- Nudear Family (OrforrJ Ulliversiry Prr:ss. 20/0).
co modello in circolazione:. Non ci stanno lavorando tutti. ma non
esistono argomenti netti e coerenti che lo contraddicano.
Nel 1974 ho avuto un'esperienza inte:n:ssante a proposito di c0-
me si forma il consenso scientifico. Si stava lavorando sulla teo- la guemI del buchl neri. Susskrod L. Adelph. 2009.
ria degli adroni [particelle subatomiche come i protoni e i neuO"Oni, n paesaggio cosmico. Dalla teoria delle stringhe al megaven;o. Susskrod L
N.d.R.] che prende il nome di cromodinamica quantistica. o QCD. _.2007.
che all'epoca doveva essere ancora verificata. Durante una confe- Addio alla ragione. Feyerabend P.K.. ArmaOOo Ec\Ito"e, 2004.
www.lcscienz.c.it Le Scienze 59
Trevo< D. Lamb è ricercatore del Dipartimento di neuosdenze alla John QJl1il
SchooI 01 Me<ficaI _ e presso l'ARe Center 01 EJcl:eIlence in VIsm
Resean:h dell 'lJnM!rsit\ NazionaJe di Canbeml in _~. I suoi stLd nguafdlm
conia baslcn::eIli dala rstila del vertebrati.
.
BIOLOGIA
,
~evo UZlone
• ~
e occ o
La ricostruzione del processo evolutivo da cui è emer o l'occhio
umano vanifica la te i del «disegno intelligente»
di Trevol' D. Lamb
" occhio umano t un organo di raffinata stituite da tessuti molli fossilizzano raramente. E quando accade i
/ complessità. Si campona come una mac- fossili non conservano sufficienti denagli ~r stabilirt' come si so- g;
china fotografica che racrogli~ r ronctntra no evolutl:' le smmu~, -
la luce per convenirla in un segnale elettri- Tuttavia di recente sono stati raggiunti imponanti risultati sul- i
co. che il cervl:110 tradutt poi in immagini. Il:' origini dell'occhio. risultati ottenuti studiando il modo in cui si l
Ma. al contrario della pellicola fotografica. forma durante lo sviluppo embrionale e paragonando la strultura l
il nostro occhio t dotato di una retina. una oculare e i geni di diverse specie per rirosuuire quando sono emer- ~
strunura estremamente specializzata che percepisce la luce ed ela- si i tratti decisivi. I risultati indicano che il nostro tipo di occhio - il l
bora i segnali usando decine dj tipi differenti di neuTOni. tipo comune fra i venebrati - ha acquisito la sua forma in meno di !
l'occhio è cosi complicato che le sue origini sono da sempre 100 milioni di anni. evolvendosi da un semplice sensore luminoso ~
uno dei cavalli di banaglia di creazionisti e sostenitori dci _dise- dei ritmi circadiani e stagionali risalente a circa 600 milioni di an- l
gno intelligento. che lo propongono come )'~mpio ~ tn'tllen- ni fa in un organo ottica mente e neurologicamente raffinato data- i
za di quel1a che chiamano complessità irriducibile: un sistema non bile a 500 milioni di anni fa. ~
può funzionare in assenza di alcuno dd suoi componenti. e quin- A un secolo e mezzo di distanza dalla pubblicazione della rivo- !
di non può t:SSefSi evoluto da una fonna più primitiva, In effetti. luzionaria teoria di Darwin. queste scoperte sono la pietra tombale !
lo stesso Darwin riconobbe in L'origin~ delle sptri~ che la forma- del concetto di complessità irriducibile. e sostengono con eleganza l:
zione dell'occhio per opera della selezione naturale poteva appari- !'idea del grande naturalista inglese. Inoltlt' spiegano perch~ roc- S
re assurda. Eppure era fermamente convinto che fosse andata cosi. chio. lungi dall'essere un congegno mccc:anico perfetto. prescn- i.
benche all'epoca mancassero le prove di forme intermedie. ta alcuni grossi difetti: quei difeni sono le cicatrici dell'evoluzione. I~
Acquisirne la prova diretta ha continualo a presentare un pro- A differenza di quanto pensa qualcuno, la selezione naturale non
blema. Chi studia l'evoluzione dello scheletro può documentarne produce perfezione. Piunosto. si destreggia con il materiale a di-
facilmente la metamorfosi nei repeni fossili. ma le strutture co- sposizione. con conseguenze talvolta bizzarre. .!
Gli occhi dei vertebratl sono cosi Tuttavia. confrmtando le strutture SUn'lJI1!l1ne li quesl'organo, necessari per operare come organo
complesso che I aeazionisli li portanO degli occti e lo svIIJppo enUmaJe Le scoperte indicano che Il nostro visivo tmzionava rome lKl r1Yelatore
a esempio deII'i1esistenza della dell'ocd1Ml in dìYerSe SlJOCie li occhio a fotocamera ha radìcl della luce per modulare i mmi
selezione naturale, vertellraIi, gli scIen2Ia1I hanno sorpreodenlemen anticlle, e che Circadiani dei 00Sbi più antichi
Itessuti molli fossilizzano di rado, raca>/to O11ormazioni decisive pOma li acQU1Sire g I I _ antenati,
Echi dell'evoluzione
la strutIlJra elo S'IiI""""
embrionale dell'occhio della mIssina e _Iampreda - vertebrati primitivi anguillifonni
-Indicano come si è 0Y0Iut0 i nostro occhio a fotocamera e come fimionava negli stadi I>1mitivi.la missm ha
In occhio degenerato, che non _ ma che serve probabilmente per _ l a luce alo scopo di lTlOdUare i ritmi
circadiani . Nelle J>1me tasI deilo sviluppo, l'occhio _Iampreda assomiglia molto an'occhio, SIrutl1r.IImente
semplice, della missina, l>1ma di subire la metamortosi in In complesso occhio a macd1lna IDIografica .Anche
t'occhio umano durante lo sviluppo ricorda l'occhio della missina, poiché attraversa ..,. _ in ai la relina ha sa-
Io due strati, I>1ma che emerga In terzo strato di cellule . Aspetti dello sviluppo embrionale di un individuo nllel-
.... Vesctcola
tono, come sappiamo,.......mi accaduti durante 1'00000uzione della sua linea. ottica
Artr
--
10 Annelld 4 settimane
cellule retinaJi
ena progenitrici
Lent.
in Yia di
SYiluppo
cellul.-c-~t"
gangliali
cellule retinalì
mature
Petromlzontilonnl
Gnatostomi -
• OCChIo dllamjwoda
lampreda. L'occhio dcUa missina deve perciò essere una degene- tale a causa di un difeno dello sviluppo, per cui la sua struttura at-
razione di quella fonna più progredita, ed t significativo che esi- ruale potrebbe essere rappresentativa dell'architettura di uno sta-
sta ancora in quella primitiva. Per esempio, sappiamo dal caraode dio evolutivo primitivo. Il funzionamento dell'occhio della missina
deco che l'occhio può andare incontro a una massiccia degenera- potr'd>be quindi fa.rc luce sulle modalità di funzionamento del pro-
zione ed tsSCre completamente perso in appena 10,000 anni. Ep- lO-occhio. prima che si evolvesse in un organo visivo.
pure l'occhio della missina. in tutta la sua struttura. persiste da Indizi sul Nolo delrocchio della missina si ricavano analizzan-
centinaia di milioni di anni. Ciò suggerisce che, sebbene la missi- done la retina. Nella retina a tre strati classica dci venebrati. le cel-
na non possa usano per vedere, l'organo è comunque importan- lule dello strato intermedio - le cellule bipolari - elaborano rin-
te per la sua soprawivenza. La scoperta ha poi altre implicazioni. fonnazione in arrivo dai fotorettnori e comunicano i risultati ai
La missina potrebbe essere inratti finita in questo stato rudimen- ncuroni che inviano i segnali verso il cervello che li interpreterà. ln-
Cicatrici
dell'evoluzione
L:oa:hio dei _ b , che non è affatto" frut-
to di .., -disegno- intelligente, contiene nume-
rosi difetti che confermano la sua origine evo·
lutiva. Tra i suoi diletti, elle degradano la qualità
dell'immagine, cl sooo una retina inYeni1a che co-
stringe la luce a passare allraverso I corpi cellulari
e le Iibre llOMl5O pM1a di coIl*e i loblreceltDri
Y3Si sangligni che SI distendono nella ~ in-
terna della retina : Iibre nervose che si l3Ql1lJl>-
paro per anraver.are una sIngOO _ nella re-
tina eIonnare I nervo oItico, creando una maa:t1ia
cieca
luppo, la struttura nrorale che dà origine all'occhio emette due pro- zione disponibile in un detmninato istante. a causa dd numero li-
tuberanze su ambo i lati. formando due sacche., o vescicolt:, Ciascu- mitato di fibre nervose che collegano l'occhio al nostro cervt:llo.
na vescicola si ripit:ga poi su se stessa e gt:nera una retina a fonna Gli occhi a fotocamera primitivi dovettero affrontare una limitazio-
di C. che riveste la parete interna dell'occhio, L'evoluzione probabil- ne ancora più grave. perrhe presumibiJmenre avevano un nume-
mente ha proceduto in modo molto simile. lpotizziamo che un pro- ro persino inferiore di fibre neNose. Deve perciò essersi verificata
to-occhio di questo tipo - con una retina a fonna di C. a due strati. una notevole pressione selettiva a favore dell'evoluzione di musco-
composta da foto~nori ciliati sulla parte esterna e da neuroni di li per il movimento oculare. Questi muscoli devono essere stati pre-
proiezione derivati da fotorecettori rabdomerici all'interno - si sia senti già 500 milioni di anni fa. percil(: la loro organizzazione nella
evoluto in un anlt:nato dei veJ1ebrati tra 550 e 500 milioni di an- lampreda, la cui linea evolutiva risale a quell'epoca, è praticamt:nte
ni fa. fungendo da orologio interno e forse aiutandolo a rivelare le identica a quella dei venebrati gnatostomi esseri umani inclusi.
ombre e a orientare adt:guatarnt:nte il suo organismo. A dispetto degli innumerevoli caratteri ben costruiti e congegna-
Nello stadio successivo dello sviluppo embrionale. durante il ri- ti dell'occhio dei venebrati. diversi tratti sono però decisamente ap-
piegamento all'interno della retina su se stessa, si forma la lente. prossimativi. Per esempio la retina è disposta al conOdrio. e dunque
che ha origine come ispessimento della superficie esterna. o ecto- la luce deve attraversarne !'intero spessore - anrav~rso le fibre ner-
derma. dell·embrione., che si rigonfia entro lo spazio vuoto ricurvo a vose t: i corpi cellulari cht: diffondono la luce t: d~dano la qua-
fonna di Ccreato dalla mina. Alla fine. questa protrusione si separa lità dell'immagine - prima di raggiuogt:re i fotorteet1ori. Inoltre i
dal resto dell'ectoderma e diventa un elemento libero di muoversi. vasi sanguigni delimitano la superficie interna della retina. genan-
Sembra vt:rosimile che una sequenza di cambiamenti simile sia av- do ombre indesiderate sullo strato dei fotorecettori. La retina ha poi
venuta durante l'evoluzione. Non sappiamo di prtciso quando av- una macchia cieca. dove le fibre nervose che attraversano la sua
venne qutsta modificaziont:. Tunavia. negli anni novanta Dan-Eric superficie si aggregano prima di attraversarla ed emergere poste-
Nillson, dell'Università di lund. ha dimostrato che le componen- riormrntt: come nervo ottico. E l'elenco potr'rbbe proseguitt.
ti otticht: dt:U'ocdtio potrd>bfio t:SSersi evolute miro un miliont: di Questi difetti non sono caratteristiche inrntabili dell'occhio a
anni. ln qUl:StO caso. l'occhio capace di formare immagini potrebbe fotocamera. perché i polpi ~ i calamari hanno t:Voluto indipe.n-
~ m1~ dal proto-occhio non visivo in un istantt: gt:alogico. dt:ntt:mt:nte occhi dello stesso tipo che non hanno questi difet-
Con la comparsa della Irnl~ per catturare la luce ~ mettere a fuo- ti. In ~altà. un ingegnt:re che costruisse un occhio con i difeni
co le immagini la capacità dell'occhio di racroglie", rinfonnazio- del nostro rischi~~bbt: i1licmziamento. Considt:rare l'occhio dei
ne è aumentata notevolmentt:. Questo avrebbe creato pressioni se- vm:d>rati in un contesto evolutivo rivela che queste carenze appa-
lettive favorevoli all'origine di una maggiore capacità elaborativa rentt:mt:nt~ assurd~ sono la conseguenza di un'antica sequenza di
della retina. superiore a quella consentita dal semplice collegamen- passaggi. ciascuno dei quali ha regalato un vantaggio ai nosoi an-
to tra i fotom:ntori e i nc:uroni di proie:zjone.l'evoluzion~ ha esau- tt:nati venebrati prima ancora che riuscissao a vt:dt:re. 11 .disegno'
dito questa necessità modificando il processo di maturazione della del nostro occhio non è intelligente. ma acquista la sua pe:rfma ra-
ceUula. t: pt:rtiò, durantt: lo sviluppo. alcun~ cdlult: sono divt:ntatt: gione d'essere alla luce deU·evoluzione. •
cellul~ bipolari della retina cht: si inseriscono Od lo strilto dt:i foto-
recettori e lo strato dei neuroni di proiezione. invece di formare fo- l' PPRO
torecenori ciliati. hr questa ragione le cellule bipolari della retina
sono molto simili ai coni e ai bastoncdli, pur essendo privi della ro- EvoMion of the Vertebrate Eye: Opsins, Photol eceplOt s, Retina and Eye-Cup.
Lamb T. D. e aItrI,lrt -Nature Ntuosaen;e-, Vot 8,~. 960-975, dicembre 2007
dopsina, ~ ricevono l'input non già dalla luCt: bensì da sostanze chi-
The Evolution 01 Eyes, Numero _ di .E'IOlulion: Eò.Jcalion and Outreach', Vol.
miche (nc:urol.JaSmettirori) rilasciate dai fotorecettori.. " n. 4, otteue 2008.
Be:nch(: gli occhi a fotocamera consentano un ampio campo vi- The EvoIution 01 Phototnlnsduc1ion and Eyes, numero morografico deIe
sivo, in realtà il cervello acquisisce solo una frazione dell'informa- .PtliIosopt;caJ Transac1ions 01 tt'o Royal SOcIety, Sor1es B., Vol. 364, 12 OItObre 2009.
Un osservatorio
L'osservatOlio spaziale Herschel
dell'Agenzia spaziale europea
sturua l'universo nella raruazione
infrarossa con una definizione
senza precedenti
www.lcsciCll7..c.it I..,Sc·°ICI17..c 67
Herschel la scompose con un prisma e ne misurò la temperatura P~o saraceno, fISico sperimenlaJe, esperto il studi
con un termometro posto sui diversi colori. rilevando ogni volta di formazione stellare, ha coordinato lo sfcno italiano per la
realizzazione di strumenti per i sate.ili Infrared Space Observatory
valori più grandi della temperatura ambiente. Collocando il termo-
ed Her.<tlel, entrambl dell'Agenzia spazia~ europea.
metro fuori dallo spettro visibile. sono il colore rosso. dove rac-
chio non percepiva nessuna luminosità. Herschel scopri che anche
in quella zona si misurava una temperatura superiore alla tempe- Anna Maria DI Giorgio, r1cercatrk::e dell'Istituto di fisica
ratura ambiente. dimostrando che anche in quel punto arrivava deI~ spazio Inlerplanetario di Roma, esperta
energia. Herschel chiamò questa radiazione invisibile _infrarosso•. di strumentazj()fl spaziale, ha coIlabrxato
alla progenazione ealla realizzazione degli strumenti
che significa ISOno il rosso. (dal latino infra, che significa ISOno.): di Her.<tlel. di cui Oll\i coordina ~ a1tMtà ilaJiane
una radiazione che non vediamo, ma che percepiamo chiaramen- per ~ fase opetllM.
tl" per esempio quando ci awiciniamo a un termosifone.
Gli autori desiderano rirqaziare Erina Pizzi per l'aIuto nella preparazione deiIe
Perché l'infrasso immagini enella ricerca del materiale.
Ma che cos'è l"infrarosso? È esperienza comu-
ne associare al conceno di temperatura quello di
colore: un fabbro non usa termometri, ma ca-
pisce qual è la temperatura del ferro che sta la-
vorando dal colore. e cosi fa anche un soffia-
fare di vetro. La luce blu di una fiamma indica
una temperatura più alta rispeno a quella di una
fiamma gialla di una lampadina che a sua vol-
ta è più calda di quella rossa della resistenza di
una stufa elettrica. La scala delle temperature se-
gue quella dei colori dell'arcobaleno: gli ogget-
ti più caldi emenono nel blu, quelli più freddi
ncl rosso, quelli ancora più freddi neirinfraros-
so, ovvero nella radiazione non visibile scoper-
ta da He=hcl.
In fisica, il rappono tra temperatura e colore è regolato dalla Fare la difl'erenza. A sinistra, regione del piano galaniro a circa
legge di Wien. che stabilisce la lunghezza d'onda a cui un corpo 15.(X)() anni luce dalla Terra fotografata da Herschel alla lunghezza
emette il massimo d'energia. Per esempio una stella a 6000 kelvin, d'onda di 160 micrometri. Le macchie più brillanti hanno una
come il Sole, emene il massimo della sua energia alla lunghez- luminosità totale di circa IO.(X)() luminosità solari. A destra la stessa
za d'onda di 0.5 micrometri, che corrisponde al colore verde della immagine nell'ottico. dove si notano solo alcune stelle di campo.
luce visibile: il corpo umano a 37 gradi Celsius emette il massimo Nessun oggeno luminoso dell'immagine di sinistra penetra la nube.
d'energia a IO micrometri, ovvero nell"infrarosso, e questo spiega
l'interesse dei militari per questa banda di radiazione. Neirinfra- rosso arrraversa le nubi interstellari meglio del blu; !'infrarosso e il
rosso emenono oggetti con temperature che vanno da 3000 kelvin radio penetrano ancora di più.
sino a temperature vicine allo zero assoluto. quindi stelle come le Un oggetto ad altissima temperatura immerso in una nuvola di
giganti rosse f oggetti freddi come le nubi di polvere interstellare, i polvere e gas emette la maggior pane dei fotoni neU'ultravioleno
pianeti, le comete e gli asteroidi. e nel visibile. Questi fotoni sono diffusi da un atomo all'altro fino
C'è una seconda proprietà che rende l'infrarosso prezioso per a quando non sono assorbiti da un grano di polvere, grano si ri- n
l'astronomia, ed è il fenomeno della diffusione della luce. un fe- scalda (a temperature che vanno da alcuni kelvin a qualche decina
nomeno risonante per cui una radiazione è diffusa in direzioni di- di kelvin) e poi riemette nell'infrarosso l'energia assorbita, che ha
verse rispetto a quella d'origine quando incontra un ostacolo di maggiori probabilità di uscire dalla nube. Poiché al crescere della
dimensioni confrontabili con quelle della sua lunghezza d'onda. lunghezza d'onda diminuisce la probabilità della radiazione di es-
Questo è il fenomeno che rende i tramonti rossi, perché nell'atmo- sere diffusa. più la nube è densa più queste emissioni si spostano
sfera terrestre i diffusori della luce sono atomi con dimensioni vi- verso il lontano infrarosso. Per questo motivo, oggetti celesti co-
cine alla lunghezze d'onda del colore _blu•. che quindi è diffuso me le stelle in formazione e le galassie più antiche, che producono
più del rosso, che invece anraveJ'S3 l'armosfera quando il Sole è al enormi quantità d'energia. ma sono immerse in nubi di gas e pol-
tramonto, Lo stesso fenomeno avviene nello spazio interstellare, vere, hanno il loro massimo di emissione a lunghezze d'onda su-
perché anche in quel caso i diffusori sono ancora atomi e quindi il periori ai 100 micrometri,
IlRi.\L
~osservatorio spaziale Herschel Nell'Infrarosso infatti è possibI~ più grande telescopio mai messo in dall'Agenzia spazia~ italiana oltre
dell'Agenzia spaziaIe europea studia _ ~ nascitl di stel~ e gaiassje orbita; i rivelatori infrarossi più alta preparazione del programmi
l'uni1lefso neI~ frequenze più antX:tle, che SOCIO OSOJrate oana sensibiti mai costruiti, che assieme a scientifici ha riguardato settori d1 alta
dell'infrarosso e del subrniHimetrico polvere da cui ~ foonano. QUelN di P1at1ck sooo gli oggetti più tecnologia come parti ottJche e i
con una lisoIuzione spaziaIe mai Herschel vanta motti primati freddi dell'universo. sistemi di oontrollo degli strumenti di
raggiunta. tecnologici tra cui t'avere a borOO il Il contributo italiano finanzialO bordo.
10-' 10' 1~ 1~ 1~
Lunghezza d'onda (mlcrometnl
10' 10' sta stata proprio 1'_
telesccpio di grande diametro. Eque-
la missione Herschel.
che ha Ispirato
n satellite e In strumentllZione
l'astronomia infrarossa si ~ sviluppata tardi, perché solo a pa~
dagli anni sessanta sono stati costruiti rivelatori abbastanza sensi-
bili Per le misu.rt: astronomiche ndJ'infrarosso. inoltre. è necessario
andare ndJo spazio, perché gran pane di questa radiazione è: assor-
bita dalle molecole dell'atmosfera; inoltre. è necessario raffredda-
re gli strumenti a temperature vicine allo zero assoluto (difficile su
un satellite) per evitare che la loro sensibilità sia limitata dalla loro
stessa emissione termica. CE comunque inru.itivo che per osservare
un oggetto rn:ddo si deve usare: uno strumento ancora più freddo).
Un'altra difficoltà dell'astronomia nell'infrarosso i: dovuta aUa
diffrazione ddJa luce che penalizza la risoluzione spaziale. ovve-
ro la capacità di un tel~pio di distinguere oggetti tra loro vicini.
La minima separazione angolare tra due oggetti è proporzionale al
rapporto tra lunghezza d'onda della radiazione che si osserva e dia-
metro del telescopio. Per avere la stessa risoluzione angolare. quin-
Ocdùo per l'lD.fraros8o. 1..0 sp«chio primario dd t(:le;copio di, il diametro dd rdescopio deve crescere al """"''l''
della lunghez-
montato su Herschel ~ il più grande messo in orbita. za d'onda. Da qui il problema che hanno avuto i satelliti Cosmic
ed ~ anche il più grande realizzato in carburo di silicio. Background Explor-er (COBE) della NASA e Infrare<! Space Observa-
www.lescicnze.it Le Sd~1l7..c 69
tOl)' [ISO) dell'Agenzia spaziale europea che con la loro elevata sen- Ihn:esi tnwa? Herschcl ruota attorno al punto L2, a 1,5 milioni
sibilità sono riusciti a vedere la radiazione riemessa nell'infrarosso di chilometri dalla Terra. Joseph Louis Lagrange mostrò che in L21e
dalla polvere che circonda stelle e galassie ma, date le loro piccole attrazioni di Sole e Terra sono bilanciate dalla forza centrifuga del
dimensioni. non sono riusciti a separare un oggetto da un altro. moto orbitale, Herschel percorre un'orbita di circa 700.000 chilometri
Una bassa risoluzione spazi aie riduce anche la sensibilità del- anomo al puma L2 in 178 giorni. e ha sempre Terra e Sole. le principali 5
le misura. Per esempio. uno strumento con la sensibilità necessaria sorgenti di radiazione. SOtl'O lo stesso angolo di vista.
per osservare: galassie debolissime. non potrà osservarle se nel suo
campo di vista ne capitano di più brillanti. La probabilità che que-
sto avvenga defInisce il .rumore di confusione- delle misure e mo-
I
stra che grandi sensibilità si possono ottenere solo aumentando la J
risoluzione spaziale. cioè il diametro del telescopio. ~
Herschel nasce da queste considerazioni. A bordo c'è un telesco-
pio Cassegrain con uno specchio primario da 3,5 merri di diametro, l
il più grande in orbita e anche il più grande specchio che può es-
sere trasponato con i razzi attualmente disponibili. Per massimiz-
I.
zare le dimensioni dello specchio si è anche deciso di non mettere i
il tcJcscopio in un sistema criogenico, ma di raffrcddar10 per irrag-
giamento (lo spazio è freddo), raggiungendo temperature di cir- l
ca 85 ke1vin (-198 gradi Celsius). Si è stimato, infatti, che a queste
temperature il rumore dOVUlO alfemissione termica dello specchio I
era uguale al rumore di confusione. Uno specchio piu freddo non i
i
avrebbe dato grandi vantaggi nelle misure fotometriche, soprat- raffreddati a circa 8 kelvin (-265 gradi Celsius) per ridurne l'emis-
tuno se per menerio in un comenitorc criogenico si fosse ridotto il sione termica, Alloro imerno. i rivelatori sono raffreddati ad alru-
suo diametro aumentando cosi il rumore di confusione. ni decimi di kelvin per massimizzarne la sensibilità. Attualmente
Herschel e alto 7,5 metri e largo 4, pesa 3.3 tonnellate. Nella
pane superiore è alloggiato il telescopio, con lo specchio prima-
questi rivelatori, insieme a quelli del satellite Planck. sono gli og-
getti più freddi dell'unive"", I
I
rio realizzato in carburo di silicio, una ceramica con straordina- I tre strumenti di Herschel operano a lunghezze d'onda compre-
rie qualità on:iche, termiche e sopranuno di leggcf'C'"LZa; il suo peso se tra 57 e 671 micrometri. Con due di essi. SPlRE e PACS, è possi-
c di soli 300 chilogrammi. contro i 900 chilogrammi dello spec- bile onenere immagini fotometriche con scnsori simili a quelli del-
chio di 2,4 metri del telescopio spaziale Hubble. Sono lo specchio le macchine fOlOgrafiche digitali commerciali. ma con sensibililà
c'è il grande criostato che contiene i tre strumenti al piano focale molto più grandi e che funzionano nell'infrarosso. Le immagini
_la
archNf disponibili e agII strumenti software appositamente realizzati.
Negri eo Elisabetta Tommasi
Gavazzi Space di Milano, e il software di bordo, vale a dire il cer-
vello degli soumenti, è stato sviluppato dall'istiNtO di fisica de:1l0
spazio interplanetario di Roma (lfsO, una delle strutture dell'isti-
tuto nazionale di astrofisica piu accreditate a livello internazionaJe
per la costruzione di strumentazione spaziale. L'IFSI ha anche coor-
dinato !'impegno tecnico scientifico italiano per !'intera missione.
Un contributo imponante è stato anche dato dall'Osservatorio di
Artttri. che assieme alla Galileo Avionica (ora SELEX Galileo) di Fi-
renze ha realizzato il filtro acusto-ottico dello strumento HIFI che
amplifica i segnali provenienti dalle: sorgenti astronomiche e li con-
verte in segnali luminosi rilevabili con sensori ottici simili ai CCD
ddle macchine fotografiehc:. Un ulterio... eontributo degli istituti di
ricerca è dato dall1Jniversità di Padova dall'Osservatorio di Arcetri,
dall'Osservatorio di Trieste e semp... dall'lstituto di fISica ddlo spa-
zio interplanetario, per le: attività di controllo d~i suumenò scien-
tifici presso i tre centri europei di eontrollo degli strumenti.
La Thales Alenia Space Italia di Torino ha contribuito alla ~a
lillazione del satellite costruendo il modulo di servizio che è J'in-
terfaccia Dd il satellite: e il razzo. D modulo contiene il dispositivo
di controllo d'assetTO orbitale, i sislemi di alimentazione, di tele-
meDia e di controllo termico del satellite e degli strumenti scien-
tifici. la Thales Alenia Space di Torino e la SELEX Galileo han-
no costruito i due Star Tracker che misurano l'assetto del satellite,
menO"e la Thales AJenia Spacc di Milano ha realizzato i sensati
usati dal sistema di eontroUo orbitaJe. infine la SillX Italia di Mi-
lano ha fomito i pannelli solari che producono Nna l'energia usa-
la dal telescopio, la nuova avventura scientifica nell'astronomia
infrarossa ha dunque: solide basi te:cnologiche made in ltaly. •
56
166 164
raNra all'interno delle stelle cresce con l'aumenrare della massa e penerra1'C nelle nubi con la risoiuzionr: necessaria a studiare l'evo-
di conseguenza aumenta anche la massa degli alomi prodotti dal- luzione dei singoli membri di UD proloammasso.
le reazioni nucleari. Per esempio. il Sole produce solo elio e carbo- Un <s<mpio di qu<Sta capacità di Hmchd aniva dalrossavazio-
nio. menrrc una srd1a con massa cinque volte quella del Sole pro- ne di una regione di formazione stdlare a 815 anni luce. nella Co-
duce rutti gli elementi fino al ferro ed è 300 volte più luminosa. Per stellazione di Perseo (j" alro nella pagina aftontrl, not'a con la si-
produm: gli elementi più pesanti del ferro servono stelle ancora più gla NGCI333. Grazi. agli strumenti PACS e SPiRE. che permettono
massicce e luminose. che esplodono come supemove. La funzione di rilevare nello stesso campo sorgenti deboli come le strutture fila-
empirica che descrive la distribuzione di una popolazione di stelle mentose e le zone più luminose 1000 volte più brillanti, Herschel ha
ua diversi valori di massa è definita come .funzione di massa ini- scopeno in questa regione i filamenti che uniscono i nuclei densi,
ziale- (iniriol massfuncrioll. o lMF). La conoscenza dei processi fisi- dee le stnmun: dove sta avvenendo il collasso gravitazionale. Fila-
ci che portanO a quesra funzione ci pc:nnenerebbe di capire a quale menti del genere non erano mai stati osservati in precedenza.
velocità cambiano le galassie. quali elementi chimici formeranno e, L'osse.rvazione di un'altra regione (in basso 'Iella pagina afron-
in uJtima analisi. come evolve l'universo. te), più lontana rispetto alla precedente. ha messo ancora più in
In questi anni. grazie alle misure dei satellici Infrarcd Spaa: ob- c:vidc:.nza qu~t~ Strullun: fùamentose, Nell'immagine OllenUla dal-
servalory delrAgenzia spaziale europea e Spitzer della NASA e al- Ia strumento SPIRE si Dotano alcuni protoammassi. e la stessa im-
le osservazioni nelle frequenze radio si è osservato dò che avviene magine lJ'attata con un filtro numerico ha evidenziato le variazioni
neUe zone più dense deUe nubi di polvere e si è definito il quadro di luminosità (che corrispondono a variazioni di densità eia tem-
generale del modo in cui nascono le stelle. Polvere e gas prove- peratura). mostrando la struttura filamentosa che copre la figura
nienti da precedenti generazioni stellari condensano in nubi p0- comc una gigantesca ragnatela. I punti della ragnatela sono i nu-
co dense. trasparenti nel visibile ma osservabili alle bande radio, clei densi dove stanno nascendo le stelle. che appaiono puntifonni
All'interno delle nubi s'innesca il collasso gravitazionale che cau- per la grande distanza della regione osservata. tra 6500 e 19.500
sa una riduzione del volume di un fattore 10 10 e corrisponden- anni luce, I nuclei sono tutti sui filamenti. e si addensano nei loro
te un'aumento ddla drnsità, che passa da 10- 100 molecole pe.r punti d'incrocio, quindi si ipotizza che abbiano un ruolo nel pro-
centimetro cubo deUa nube a 1()l4 atomi per centimetro cubo di cesso di collasso delle nubi interstellari. Le strutture allungate mo-
una stella. Per condensare in una o più stelle. la nube deve perdere strano che non sono gravitazionalmente: legati tra loro (altrimenti
l'enonne momento angolare che accumula durante la contrazione, sarebbero più sferici) c quindi precedono la fonnazione dei nuclei
e il modo più efficiente per farlo è dividersi in tanti frammenti che densi. i quali invece sono legati tra loro dalla forza di gravità. Pro-
poi diventeranno stelle. Le stelle nascono quindi in gruppi di de- babilmente i filamenti sono il risultato dell'azione combinata di
cine:. centinaia. a volte migliaia di steU~ chiamati protoammassi. gravità. campi magnetici iDterstellari e moti turbolenti. ed è proba-
Questo fenomeno spiega perché gran parte ddle steUe che osser- bile che quando capiremo i meccan.ismi con cui i filamenti nasco-
viamo faccia pane di sistemi steUari multipli. essi sono il residuo no ed evolvono nel tempo si sarà finalmente capita l'origine della
dal p~ con cui sono nate. funzione di massa.
La funzione di massa iniziale è definita in quCSta fase. I membri Le misure fotometriche degli strumenti PACS c SPIRE pc:rmet-
dei protoammassi sono chiamati nuclei densi, e: una volta fomlati t'Ono di definire l'energia emessa dalle singole sorgenti, da cui poi
evolvono come sistemi isolati trasfonnandosi in protostelte con di- si stimano massa e temperatura delJa nube. Alla fine della missio-
schi che, almeno per stelle come il Sole. diventeranno sistemi pla- ne Herschcl avrà studiato migliaia di oggetti di quest'O tipo aU'iD-
netari. Fino a oggi, la frammentazione della nube era la fase meno tana di protoammassi di diversa composizione e distanza, quindi
studiata per la mancanza di strumenti come Herscbd, in grado di sarà possibile uno studio statistico di questi oggetti. che contribu-
\\ \\'\\.I~ienZ('.it Le Scien:t.c 76
irà in modo importante alla comprensione dell'origine della fun- Molecole nebulose. Lo spettro della Nebulosa di Orione oltenuto
zione di massa. A quel punto, per capire rilllero processo con cui dallo strumento HlFI di Uerschcl. Sullo sfondo. un'immagine della
nascono stelle e sistemi di pianeti resterà solo da osservare la lIa- nebulosa prodotta daJrosscrvatorio spaziale SpitzCf della NASA.
sfonnazione dei dischi protostellari in sistemi planetari, Queste os-
servazioni richjederanno risoluzioni angolari migliori di quelle di Uno dei risultati più spenacolari di 'Ie&:hel, ontnuto grazie al-
Hc.rschel. che saranno disponibili solo con gli interfc.rometri spa- lo SU\1menfO HIFI. è lo spettro della Nebulosa di Orione. Si uana di
ziali del prossimo decennio, una regione a 1500 anni lu~ dalla Terra, dove stanno nascendo
nuove stelle. Lo spettro della Nebulosa di Orione ha migliaia di ri-
La spettroscopia con Herschd ghe. di cui alcune indicano la presenza di molecole note quali: ac-
Alomi e molecole emettono e assorbono energia a frequenze ca- qua (H,O), monossido di carbonio (CO), ossidrile (OH). formaldei-
rtmeristiche che permenono di identificare le diverse specie chimi- de (CH,O). metanolo (CH,OH), etere dimetilico (CH,OCH,J. cianuro
che. fornendo cosi all'astronomia un metodo d'indagine formidabi- di idrogeno (HCN). monossido e biossido di zolfo (SO e SO,). Alla fi-
le con cui ricavare composizione. condizioni fisiche e velocità della ne di luglio sono state individuate anche le righe dell'ossigeno mo-
maleria a grandi distanze. Dall'intensità delle righe si possono rica- lecolan:: (Otl. Altre righe dello spettro non sono state ancora iden-
vare temperatura e densità del gas che le emette. e "intensità del- tificate ed ~ prevedibile che gran pane di esse appal1cnga a specie
la radiazione che colpisce il gas. lnoltre.lo postamento delle righe molecolari osservate per la prima volta nel mezzo interstellare. Un
per effeno Doppler pcnnene di misurare la velocità con cui la ma- altro esempio interessante di spettro otlenuto da Herschel. questa
teria si avvicina o si allontana dalla Terra. consentendoci di srudia- volta grazie agli strumenti PAC5 e SPIRE. è quello della gigante ros-
re la dinamica di stelle c galassie, sa VY Canis Majori . stella arrivata alla fine della sua vita, dle sta
Gli spettri atomici nello spazio si osservano fin dall'Ollocemo, espellendo nello spazio interstdlare la materia di cui era composta.
ma le prime righe spcttrali di molecole (il radicale cianogeno. CN. e proprio come fard il Sole tra 5 milianli di anni. Questa materia poi
il radicale formato da carbonio e idrogeno. eH) sono State osservate condenserà in regioni come qudJa di Orione per formare nuove ge-
solo nel 1937. e la loro .scopena ~ Slata una sorpresa. Si riteneva in- nerazioni di stelle e continuare il cido della materia nell'universo.
fatti che le molecole non sopravvivessero fuori dall'atmosfera terre- Gli spettrometri di Herscbel banno rilevato righe atomiche e
stre a causa del bombardamento dei raggi cosmici c delle radiazioni molecolari ben oltre i confini della nostra galassia. Un esempio è lo
ultraviolette. Da quelle prime misure è nato lo studio delle reazioni spettro della galassia infrarossa iperluminosa Markarian 23 I a 6(X)
che avvengono li lemperature variabili dai pochi kclvin dci mezzo milioni di anni luce dalla Terra. ol1('nulO con lo strumento SPIRE,
interstellare fino alle migliaia di gradi delle atmosfere stellari, con L'enorme energia prodolla nelle galassie infrarosse iperlurninose
densità che possono essere miliardi dj voltt più piccole rispetto ai è dovuta a due processi: un'intensa attività di fomlazione stella-
vuoti più spinti raggiunti sulla Terra. Si trana di condizioni fisiche re e l'accrescimento di materia nei buchi neri supcrmassicci. le cui
diverse da quelle sperimentate nci laboratori e che producono rea- masse in galassie di questo tipo uperano il miliardo di masse sola-
zioni molto diverse da quelle conosciute, Queste reazioni porrebbe- ri (quello al centro della nostra galassia ha una massa equivalentt'
ro aver sintetizzato le molecole da cui è nata la vita. a -solo_ tre milioni di masse solari), Questi due processi hanno ca-
w\V\V.lcscil'117.oC.it Le Scienze ii
John R l:aI1son è ~essae cl bIoi>g8.-.._ e
deIo svikJppo alla Vale lkWe<sily. Ha Sll.da1D le basi. -
e cellulari deI'oIfano degli lllSettI per 25 ....
MEDICI A
ro umo
•
I umano
Capire come fa una zanzara a identificare i suoi obiettivi umani può
aiutare a migliorare le armi contro la diffusione della malaria
~ zanzare hanno un olfano notevolmt.nte sviluppato. biae. il principale venore di diffusione del parassita malarico. ri-
Difarti. gli insetti che diffondono la malaria nell·Afri· conosce l'odo~ ddle sue vittim~ Questi risultati hanno suggerito
ca subsahariana sono straordinariamente attruza- nuove idee per trappole e rq>dle:nti da affiancare alle aJtre misure
te per trovare il sangue umano. Individuano rodo re di difesa come le zanzarie~ e:, in fumro. a un vaccino efficace.
del respiro r dc:l sudore e infilano con dest:rrzza la 10-
m bocca aghiforme nella pelle dell·obiettivo. Mentre I geni degli odori
mangiano. la loro saliva trasmette il parassita della Per studiare: il modo in cui le zanza~ maJariche individuano le
malaria ndla ferila. Possono uccidere con un semplice morso. loro prede uman~ siamo partiti da un altro insetto. il moscerino
Altre zanzare preferiscono specie diverse. come i bovini o gli deUa frutta DrosoplTila mdanogasler. A differenza delle zanzan:.
uccelli. Altre ancora sembrano persino in grado di selezionare in- questi moscerini si riproducono velocemente. sono facili da alle-
dividui specifici all'interno di un gruppo: durante una cena estiva vare in laboratorio e i loro geni possono essere manipolati piuno-
in terrazza, qualcuno sarà punto senza tregua e altri resteranno in- sto semplicemente. Li abbiamo quindi usati per rivelare i meccani-
denni. E ci sono zanzare capaci di identificare le loro vinime a ol- smi cellulari (' molecolari di base dcll'olfano degli insetti: abbiamo
tre 50 metri di distanza. poi usato le informazioni cosi ottenute in esperimenti più com-
Capire meglio il sistema olfattivo della zanzara. il modo in cui piessi sulle zanzare.
ri~ a individua~ con esanez2a l'insieme di molecole volatili ti- Come le: zanzare. i moscerini riconoscono gli odori con le: an-
piche della sua fonte preferita di sangue. può aiutare a mettere a tenne e i palpi mascellari. degli organi che spuntano dalla testa
punto metodi nuovi e: più e:fficaci per mascherare qu~1i odori. o e: che: funzionano come: un naso. Piccole setole presenti su queste
a ingann~ il radar olfattivo degli insetti. el mondo sviluppato, protrusioni ricoprono le terminazioni dei neuroni dedicati aJl'ol-
spesso le zanzare sono solo un fastidio. ma in Africa e in altre aree fano. Le molecole odorose si infilano nei pori di queste setole: per
provocano quasi un milione di morti soltanto con la malaria. raggiungere aJrinterno le molecole che riconoscono gli odori (i IT-
ai facciamo pane della schiera di scienziati impegnati nella C'e'ttori). Quando i recettori si legano allr molecole delrodore. un I
lona contro la malaria. Con nostra gioia. siamo riusciti a OneneJl.' segnaJe elettrico viaggia lungo i neuroni fino aJ t'elVello dclrinset- ~
interessanti risultati nella comprensione di come Anophdes ga",- to. informandolo della presenza delrodore. eS
cole. rendendo piu facile la scoperta di richiami o repellenti nuovi spetto ai nonnali insetticidi. nconfronto tra i nostri dati sulle zan-
c più efficaci. c senza usare volontari umani. Zwiebel. per esempio. zare c sui moscerini mostra che i receuori specifici di A. gambiae
sta usando i recel10ri degli odoranti di A. gambiae cresciuti all'in- reagiscono ai composti presenti nel sudore umano. mentre quel-
terno di cdlulc in piastre da laboratorio: alcuni macchinari espon- li di D. me/allogaster rispondono ai volatili emessi dalla fruna. Si
gono le cellule a migliaia di composti nel giro di poche ore. Fino- potrebbero quindi creare miscele di molecole che attraggano pre-
ra Zwiebd ha testato più di 200.(X)() composti. e oltre 400 di questi ferenzialmente l'inseno desidernto. con un impano ambientale
hanno anivalO o inibito i recenori. Questi composti saranno ulte- decisameme minore. In generale, il controllo degli insetti basato
rionncme studiati. e i migliori verranno testati sul campo. sull'olfatto dovrebbe essere molto meno dannoso per l'ambiente e
politicame.nte più accettabile della diffusione indiscriminata di ve-
Confondj i nc.·,-i, fcrma gli insetti leni. e se si usasse una miscela di composti invece di una sola mo-
L'approccio di laboratorio ci permene inoltre di cercare moleco- lecola si ridurrebbe il rischio che evolvano zanzare resistenti.
le che funzionino da ,superattivatori•. in grado cioè di confonde- Perche gli strumenti messi a punto con i nostri metodi siano uti-
re i neuroni olfattivi sovreccirandoli finche smettono eli funzionare li nei paesi poveri, devono essere economici. Le trappole che rila-
oppure confondono il ce.rvello della zanzara. Sostanze _confon- sciano anidride carbonica da serbatoi di gas compresso. usare nei
denti. potrebbero essere rilasciate vicino alle capanne nei villag- paesi ricchi. sono poco pratiche nelJe aree rurali in via di sviluppo.
gi dell'Africa subsahariana. cosi da impedire alle zanzare malariche Inoltre i composti attrattivi e repe:Uenti dovrebbero essere chimica-
di trovare gli umani che le abitano. In laboratorio è anche possibi- mente stabili nel gran caldo tropicale. È ancora da vedere se riusci-
le identificare sostanze che inibiscono i recettori specifici. bloccan- remo a soddisfare queste necessità.
do la capacità delfinsetlO eli individuare un bersaglio. Anche QUesti Per eradicare la malaria serve un approccio pluralista. Zanza-
agenti mascheranti porrebbero essere nebulizzati vicino alle capan- riere e fannaci sempre migliori avranno un ruolo di primo pia-
ne o sulla pelle. Inoltre si porrebbero trovare sostanze che le zanza- no. mentre r costante la ricerca eli un vaccino efficace:. Tunavia. è
re percepiscono come pericolose. A questo scopo. i nostri colleghi pressante la necessità di soumenti aggiuntivi nell'armamentario
ddrUniversità di Wageningen. in Olanda. stanno sperimentando su anIi-malaria. La manipolazione prttisa dd componamento della
A. gambiar alcune delle sostanze identificate con i nostri studì: al- zanzara. basato sull'olfatto. polJ"ebbe rappn:se:nt.are un importante
cune combinazìoni si sono già rivelate molto potenti. passo in avanti. Nella lorra contro una malattia che colpisce centi-
In passato, molti metodi di controllo degli insetti, per esempio naia di milioni di persone ogni anno, ogni piccolo contributo può
l'uso intensivo del DDT. hanno provocato danni. I metodi di con- fare la differenza. _
trollo basati sull'olfano possono cssae molto meno dannosi. Una
trdppola olfaniva richiede infatti solo una piccola quantità di odo- ( l
re attraente. perché le zanzare sono molto sensibili aJla molecola.
Inoltre i composti amattivi comunemente trovati nel sudore e nd Otfactory Regulation of Mosquito-Host tnterac:tions. ZwietJet U eTaId<en W il
·Insect BiochemlSlJyand MoIecuIarBoology>, Vol. 34, N. 7, Pll.645-652, Iugho 2004
respiro umani non dovrebbero essere tossici a basso dosaggio. Se
! anche si dovessero usare nelle trappole. sarebbero comunque con-
tenuti e non distribuiti a largo raggio.
Inseets as Chemosensors of Humans and Crops. Van def Goes van Naters W. e
Cartson J R, il.Nature., Vol. 444, pp. 302-307, 16llOYeOlbre, 2006
wW\\.leM:i(,111.A'.it LcSciclW.A' 81
FISICA DEI MATERIALI Vittorio Peltegrinl è dirlgente di ricerca del CNA elavora al Natiooal Enlerprise
lor naooS<;"""" ard nanoTedvlology (NEST) dell'Istituto nanoocIenze del CNR
Q Pisa e deI~ Scuola normaJe superiore cl Pisa. I suoi studi riguardano le
nanostrutt1re asemlcondunore e le awlicazioni del grafene il ambitD energetico.
oratorio
ene
Questo materiale permette di studiare relatività
e meccanica quantistica in un franunento di carbonio
enza che ce ne accorgiamo, ogni giorno maneggiamo tanti oggetti che funzionano grazie
a semiconduttori come il silicio o l'arseniuro di gallio. Si tratta di materiali con caratteristi-
che di conduzione intermedie tra conduttori e isolanti. Le loro proprietà sono determinate
dagli elettroni che occupano gli orbitali più esterni degli atomi che compongono il cristal-
lo e che, a causa della vicinanza degli atomi nella struttura c.TÌStallina (minore di un nano-
metro, cioè un miliardesimo di metro), sono in grado di saltare da un sito atomico all'altro. Questo mo-
vimento di cariche è alla base della corrente elettrica che attraversa il semiconduttore.
lI;
Grazie a una peculiare struttura esperimenti che nchledevanO alte ha permesso di osservare per la per ottenere I simulatori quantistici
bidimensionale. Il grafene permette energie, acceleratori di particelle e prima YOIta l'effetto KIeIn e l'effeno immaginati da Richard Feynman, in
lo studio di fenomeni che prima della costi elevati. Hall quantistico anomalo. grado di emulare le più complesse e
==:~~=~~~~~~~~~,~ I
82 Le Scienze 51i settembre 2011
www.lescicllze.il Le Scienze 83
UNA STRUTTURA P~\RTICOLARE
ca 300 lIOIte più piccola dola _ della luce ne! yuoto. Nelle due figu-
re <Il' accanto è Yisuakzlata la reiazJone di dispersione energia-impulso per
un elenrone Irl un frammento dl grafene: SI nou la 11Ileantà delle ..bande-,
formate da due coni con "apice In comune. " cono con l'apICe nvotto Yef4
so l'alto rappresenta le soIuziool dell'equazione di Dirac per il grafene oon
energoa negalMl ~ = - v,p.ll cooo oon l'apice nvoIto verso il basso rap-
ilfesenta le soIuziooi coo energIa positiva ~ = v,p. Nella figura G, le
aree coIcnte al di sopra detI'apK;e indicano gli stati di energia occupati da
elettroni. Nella fIgUra O, Invece, gli stati elettronici vooti sotto l'apice rap-
presentar<> le COOlàJene -buche-, o lacune, che ~ comportano a unti gli ef-
fetti come le antJparticelle degli elettroni. cioè IposItroni.
prietà elettriche del grafene. ncl 2010 i due scienziati hanno rice- naie del grafene ponavano a una rc.Iazione energia-impulso line-
vutO il premio Nobel per la fisica. are invece che parabolica. Nel grdfene:. le energie che un elettrone
La possibilità di studiare la combinazione di meccanica quanti- può assumere in un cristallo in funzione del suo impulso sono pro-
stira e relatività in un fiocco di grafene. estratlo con llasLCO adesi- porzionali al prodono tra !"impulso e la cosiddetta velocità di Fer-
vo dalla comunt grafite. appare come un nuovo paradigma per la mi-Dirac (che è circa 300 volte più piccola della velocità della lu-
fisica della materia, e pone sfide che appassionano una vaSta par- ce nel vuoto. d.
te della comunità scientifica. Infine. gli scenari aperti dal grafene Le implicazioni di questo fenomeno sono interessantissime. La
stanno ponando a nuovi materiali t archittnure per la nanoeltt- prima è che. almeno dal punto di vista formale. gli elettroni nel
tronica. Con il grafene si è apeno un nuovo capitolo della fisica grafene si componano come parricelle con massa pari a zero. che i
della materia. fisici chiamano particelle ultrarelativistiche. Per spiegare questa af-
fermazione occorre fare un passo indieLCo. La teoria speciale della
Il sogno di I)irac sulnllstro adesim relatività di Alben Einstein descrive il moto di oggcni. come le par-
Quando gli elettroni si muovono in un cristallo risentono delle ticelle elementari. ren velocita prossima a quella della luce, e pre-
forze gencrat(' dalla disposizione periodica di minute entità micro- vede una relazione tra energia c impulso. Ncllimite ultrarelativisti-
scopiche quali ioni e atomi. Il loro moto risu!la quindi profonda- co di panicelle con massa nulla. la relazione di Einstein si riduce a
mente alterato (rispetto al moto libero) da questo .fondo_ cristal- un'espressione formalmente identica a quella di Wallace che descri-
lino. Le proprietà elettriche e ottiche degli elettroni nei metalli o ve gli elettroni nel grafene, a patto di sostituire la velocità della lu-
nei scmicondunori usati per l'elettronica. come il silicio o l'arse· ce c con quella di Fenni-Dirac. Ciò significa che nel grafe:ne gli elet-
niuro di gallio. sono state comprese alla fine degli anni venti. su- troni si comportano come alrrc particclJe di massa nulla ben note in
bito dopo l'avvemo della meccanica quantistica. Nel 1928 Felix fisica. come fOloni o neuuini (questi ultimi panict:lle molto diffici-
Bloch spiegò che le energie che un elettrone può assumere in un li da rilevare a causa della loro debolissima imerazione con la ma-
cristallo in funzione del suo impulso, cioè del prodono tra la mas- teria). Il vantaggio degli elettroni nel grafene consiste nel fatto che
sa della panicella e la sua velocità, nOlI formano un continuo ma hanno una carica elettrica, che consente di manipolarli in maniera
si raggruppano in illlervalli ammessi e intervalli proibiti originan- agevole mediante campi elettrici e magnetici. Ma c·è di più.
do le cosiddette .bande_ dci cristallo. Tipicamente. negli interval- Elettroni con velocità e1cvatc sono descritti dalla tcoria di Paul
li di energia interessanti in fisiea della materia, la funzione chc Adrien Maurice Dirac. una fonllulazione del 1928 che combina la
descrive le energie amm~ per un e1emone è con ottima appros- meccanica quantistica <.:olt la relatività speciale. L'equazione di Di-
simazione una funzione quadratica dell·impulso. rac per reletuone ammette soluzioni sia con e.nergia positiva (cor-
U fisico canadese Philip WaLlace dimoslTÒ che il grafene non ri- rispondenti a stati deni di .panicella.) sia con energia negativa
spenava questO paradigma già nel 1947. Vale la pena ricordare che (corrispondenti a stati detti di Glntipanicclla_. oppure, in fisica del-
a quei tempi il grafene era solo la mera astrazione di un fisico tro- la materia. di .buca.). In maniera del rutto analoga. requazionc
rico, dato che rappresentava l'unità elementare per arrivare a stu- derivata da Wallacc per gli elettroni nel grafene gode della stessa
diare le proprietà della grafite. Wal1ace mostrò che le interazioni simmetria di Dirac tra elettroni e buche (si I~da il box nella pagi-
di un singolo elettrone con le forze cristalline del reticolo esago- na a [ronrf'). Questa simmetria e alla base di numerosi effetti ecla-
www.lescienze.il LeScienzc 67
IMITARE L,\ NATUR,\
Reticoli artificiali
materiali e ottici
A fianco, !'immagine di un reticolo a geometria esagonale in
un semiconduttore di arseniuro di gallio creato al NEST di
Pisa, Il reticolo è visto dagli elettroni come un .fon-
00" cristallino molto SImile a quello che gli ato-
mi di carbonio generano per gli elettroni net
grafene, coo la differenza che la distanza tra Sltl
vicini è 100 nanometri e non 0.14 nanometri (come nel
grafene), Questi reticoli artificiali in semiconduttori on:tjnari po-
trebbero esibire fermioni di Olrac più -versatili.. rispetto al grafene
(per esempk) con velocità controllabili dall'esterno) e fennioni di M3jorana,
se fossero interfacciati con superconduttori come OIooio o alluminio,
A fronte, esempio di un reticolo ottico creato dall'interferenza di due o più
fasci laser che generano buche di potenziale (a distanza di alcune centinala
di nanometn) in cui sono IntrappOtati atomi ultrafreddi (sf~ che a loro vol·
ta formano. per esempio, un rondensato di Base-Einstein, Sistemi di questo
tipo sono realizzati in Italia a Pisa e al LENS di Rrenze,
che, in 0ppollUne condizioni, un supercondunore può essere topo- un materiale ibrido che aUe proprietà di un semicondunore associa
logico, cioè un materiale le cui proprietà sono insensibili a dmagli quelle straordinarie dci grafenc. Come è stato realizzato?
peculiari, e può ospitare, sotto forma di eccitazioni. quasipanicel- Il procedimemo è concenualmente semplice e, caratteristica im-
le di tipo fermionico introdone tcoricameme dal fisico catanese Et- portame. facilmente riproducibile, dalo che sfrutta apparecchiature
tore Majomna. Come serino dal fisico premio Nobel Fran.k Wilczek.. usate nella nanofabbricazione industriale. La superficie del cristallo
Majorana cercava di capire se fosse possibile derivare un'equazione è stata scavata con un fascio di ioni che agisce come uno scalpel-
con soluzioni reali, compatibile con le leggi della meccanica quan- lo a scala nanometrica, fino a ottenere una nanosculrura in basso-
tistica e delta relatività specia,le. per descrivere una particella fer- rilievo che per forma c indistingu.ibiJe dal grafene originale (si veda
mionica. Il significato fisico di una soluzione reale di un'equazione il bar iii allO). l'arseniuro di gallio cosi lavoralo si compona come
del genere è una particella che coincide con la propria antipanicel- il materiaJe che imita, Ma a che serve? Se il grafene, quello vero,
la. Il puntO di panenza di Majorana fu l'equazione di Dirac, che pe- funziona bene. perché creante una copia artificiale? Per capire in
rò ammene soluzioni complesse: questo corrisponde Fisicamente a profondità il valore di queste ricerche occorre scomodare Richard
due particelle distinte, elettrone e positrone. feynm<ln. fisico statunitense tra i più. grandi scienziati del XX se-
Nel famoso arricolo dci 1937, Majorana scrisse un'equazione per colo, che. in un lavoro del 1982. formalizzò !'impossibilità di de-
fermioni compatibile con le leggi citate prima le cui soluzioni sono scrivere un fenomeno quantistico con computer classici, La natura
reali. Le particelle descrine da questa l'quazione esotica sono note non è classica, diceva Feynman, e per simularla è meglio usare un
come .fermioni di Majorana_, e sono in gran voga in svariati cam- simulatore quantistico, Che significa?
pi della fisica moderna. in particolare nella fisica delle alte energie Consideriamo, per esempio, un fenomeno pervasivo nei cristalli:
(non c da escludere cbe i neutrini siano fermioni di Majorana). No- la transizione di fase da uno stato isolante a uno Stato conduttivo
nostante la stimolante previsione del fisico catanese, i fermioni di che può avvenire. ipoteticamente, modificando la spaziatura tra gli
Majorana restano oggeni elusivi, e non sono ancor;} stari osservati, atomi del cristallo. Immaginiamo un cristallo in cui gli atomi siano
Ma recenti sviluppi nella Fisica dello stato solido onenuti con !'in- molto distanti tra loro: difficilmente gli elenroni potTanno saltare
troduzione dei supercondunori topologici offrono nuove speranze da un atomo aU'altro e contribuire alla conduzione elettrica; rimar-
affinche il mistero dei fermioni di Majorana si possa risolvere, ranno quindi fonememe localizzati su ogni sito atomico. In questo
stato, il cristallo è un isolante, Ora facciamo un esperimento impos-
Verso il gratelle 'lI'tificiale sibile: modifichiamo la spaziarura degli atomi nel cristallo in mo-
Spesso la ricerca tende a riprodurre in laboratorio le invenzioni do da ridurre le loro distanze. Gli elettroni diventeranno più mobi-
più spcnacolari della natura. Questo vale anche per il grafcne. Il no- li a causa delle complesse imerazioni con alOmi vicini ed elettroni
stro gruppo di ricerca del laboratorio National Enterprise for nano- circostanti. A una certa spaziatura critica si osserverà una transi-
Science and nanoTechnology (NEsn dell'Istituto nanoscienze del zione allo stato conduttivo. nOta come Lransizione di MOllo dal fisi-
CNR di Pisa e della Scuola normale superiore di Pisa ha cercato, per co britannico premio Nobel Nevil Mon che per primo stumò qucslO
esempio, di onenere grafene artificiale replicando la Caralleristica fenomeno. Il pumo e che nessun computer classico è abbastanza
strutnlra esagonale degli atomi di carbonio in un altro materiale, potente da descrivere questa transizione e calcolare. date cene con-
un cristallo di arseniuro di gallio, semicondunore facilmenre dispo- dizioni iniziali, il risultato (isolante o condunore).
nibile e usato correntemente dall'industria elettronica. Il risultalo è IJ suggerimenro di Feynman è che invece si può realizzare in la-
Majorwla Retums. WoIczek F., in -Nature Ptlysiçso I.\ll. 5, pp, 614-l;18, 2009,
l W o - _ Molt-H.-nl EIectn>ns in an AItifidal Honeycomb lattice.
SinghaA. e altJi, in -SCience-, Vol. 332, pp. 10451-10453. 2005.
EIectric Aetd Errect In Atomlcalty Thin Carbon Alms. NovoseIov K.S. e altri, in
-50efx:e-, Vol. 306, n. 5696, pp. 1176-1 179, 201 1.
SimuIating pI1ysk:s _ """""'"'" Fejoolan R.P" in .intematJonaJ ","mal 01
TheoreticaJ Pt1ysics', I.\ll. 21, pp, 467-488, 1982,
Teoria simmebica dell'etetlrone e del positrone. Ma;orana E., in -NuoYo Cinemo-,
I.\ll. 14,pp. 171-184, 1937
www.lescicnzc.it Le Scienze 89
•• •
•
anno scorso si è diffusa la notizia di un virus in-
formatiro che è riuscito a penet.Tare tra le maglie
••
ri iraniani. la maggior pane dei virus si diffon-
de senza criterio. ma Stuxnet aveva un obietti-
vo specifico. che non era neppure collegato a
!
~
Considerando le dimensioni e la complessità della rete, un at-
lacca coordinato richiederebbe probabilmente un tempo e uno
sforzo significativi per essere messo in atto. Stuxnet è il piil SOfLSti-
~ cata virus per computer mai visto. il che fa ipotizzare che sia ape-
! ra dei servizi segreti di Israe.le o degli Stati Uniti. o di entrambi. Ma
! il codice di Stuxnet ora è disponibile su Internet. e quindi aumen-
!i tana le probabilità che un gruppo di malintenzionati possa adat-
LcSd<"1l1'(' 91
tarlo per attaC'C3.re un nuovo bersaglio. Probabilmentt al momento
un gruppo rntno sofisticato dal punto di vista ttcnologico. rornt al
Qaeda. non ha le competenze per infliggere un danno significati-
professore deI_
David M, Nk:ol è menare dell'lnformatUl Trust Institute e
di 11gfqleIia_
e Inlonnatica deI'lkliversit\ deI'llirois a Utlana-~
Ha -'10 rome consuIen1e del Depanment et Homeland
vo alla rttt elntrica. cht invttt porrrbbe ~rr inflino da hacker Secunty e del Depanment et Energy degli Slati LWli.
mercenari cinesi o ddl'ex Unione Sovietica. Earrivato il momento
di mttl~ in si~ l'infrastruttura dtttrica dtgli Stati Uniti.
L'intrusione te sono vulnerabili: il malw3.ft' può essere insaito con una chia-
Un anno fa ho pan:mpato alla simulazione di un attacco infor- vt"tta usa che un tecnico può collegare al sistema di controllo. per
matico simulato alla rett dettrica. insieme a rapprtStntanti dci gt- esempio. Quando si rrarra di circuiti elettronici critici. anche il più
srori della rete. dellt agenzie governative t delle forze armate sta- piccolo buco può lasciar entrar"t un hacker intraprendente.
tunitensi (anche le basi militari diprndono dalla rete elettrica. una Si conside.ri il caso di una stazione secondaria di trasmissio-
circostanza che non è sfuggita al Pentagono). Nello scmario simu- nt. punto di passaggio nd viaggio dtU'elettricità da un impian-
lato i fmti aggressori sono riusciti a penetrare in diverse sonosta- to di potenza alla nostra abitazione. Le. stazioni s«ondarit ricevo-
zioni di trasmissione. mmendo fuori uso dispositivi raffinati e c0- no la corre:ntt ad alta te:nsiont da una o più ce.ntraJi, sincronizzano
stosi che assicurano che la tensione rimanga costante via via che It comnti alternate. riducono la tensione t indirizzano l'elmrici-
("elettricità percorre le liner ad alta tensione. AUa fint dell'tsercita- tà in diverse lint't' in uscita per la distribuzione locale. A controllo
zione. alcuni dispositivi sono stati disuutti privando di elettricità di ciascuna di queste lintt c't un inttrrunoft automatico. pronto
uno Stato dell'ovest dtgli Stati Uniti per moltt ~mant. a tagliare l'denricitil in caso di guasto. Quando un inte:rrurrore su
I computer controllano i dispositivi meccanici della rete a ogni una linea di uscita scatla. lutta l'energia elettrica che avrebbe rra-
livello: dagti enormi generatori alimentati da combustibili fossili o sponato fluisce verso le linee rimanenti. Non t difficilt immagina-
da uranio fino alle linee di trasmissiont che vediamo nellt strade. re che. nel caso in cui lUne le linee siano ai limiti della loro capa-
La maggior pant di qutsti computer usano sistemi operativi co- cità, un attacco informatico che 13gB metà delle linee di uscita può
muni come Windows e Linux. che sono vulnerabili aUe inOllSioni sovraccaricare le rimanenti.
quanto i computer degli utenti privati. Un codice di anacro Comt Questi interrunori sono stati controllati da dispositivi collegati a
5tuxnet è efficace per tre motivi: questi sistemi operativi implicita- mode.m rnggiungibili per teleFono dai tecnici. l numc.ri relativi non
mtnte si fidano dc:! fano che i programmi usati siano sicuri; spes- sono difficili da trovare: già trent'anni fa gli hacker avevano crea-
so hanno difetti che consentono un'inOllSione da pane di malware to programmi in grado di chiamare tuni i numeri in un commu-
(software progettati per infiltrarsi nei sistemi informatici e danneg- tatore telefonico e di registrare quelli a cui rispondono i moderno
giarli o rubare dati. N.d.t.); le caratteristiche degli impianti spesso I modem collegati agli interruttori di un circuito hanno un unico
non permenono l'uso delle difese già disponibili m(SS3ggio di risposta a una chiamata. che rivela la loro funzione.
Anche saptndo tuno questo, fino a poco tempo fa un proget- Questa circostanza, insieme con blande misure di autenticazione
tista di sistemi di controllo avrebbe giudicato impossibile un at- cht spesso difendono impianti del gc.nc.f'C:. comt quellt basate su
l'acro da rt:moto ai sistemi cruciali di un impianto proprio pe:rcht password facili da indovinare o quelle che addiritturn ne sono pri-
non sono direttamente collegati a Internet. Poi Stuxnet ha mostra- ve, rende possibile I"uso di questi modem per entrare: nella rete di
to cht anche It reti di controllo prive di connessione permanen- una sonostazione. Una volta dentro. si potrebbe cambiare la con-
CRONOLOGIA
~-----------<o>-------
2000 2001 2002 2003 2004 200S
_II
S1uxref. progeltalO re potrt:bbe indurre un generatore elettrico a produrre un picco di
specilicamente per energia che supera il limite di ciò che le linee di trasmissione pos-
interleri'e con I sastemi sono sopportare. l'eccesso di energia dovrebbe dunque essere dis-
di comroIlo
sipam sono forma di calore, ma se i protraesse per un tempo suf-
realizzati da Siemens.
ficientemente lungo potrebbe causare un cedimento e infine una
fusione.. Se la linea danneggiata e a conTatto con qualcosa - un al-
-----<o>---<o>----~ bero, un pannello pubblicitario o un edificio - potrebbe creare un
2006 2007 2008 2009 2010 2011 enorme conocircuilo.
I relè di protezione possono prevenire questi inconvenienti. ma
www.lc~i(.nz(..il Le Scienze 93
Buchi nella rete (elettrica)
Una moderna rete elettrica si regge su un complesso equilibrio tra la quan- nessun singolo componente lavori oltre i limiti. Una qualunque di Queste
tità di energia necessaria alla socieUl e Quella prodotta da una centrale. De- componenti potrebbe essere oggetto di attenzIone da parte di malìntenzio-
cine di componenti gestiscono il flusso di e+ettroOl su distanze di centIna- nati. Di seguito sono riportati alcuni dei punti sensibili più problematici e i
ia di chilometri, mettendo in fase le correnti alternate e assicurandosi che modl!n cui potrebbero essere compromessi.
Canali di comunicazione
(connessioni Internet
o linee telefoniche)
Unee elettriche
CanaJldI
comun:lcazlooe
Sottostazlone La Stallooe di controllo deve
Stazione di distribuzione avere infOfrTlaZlOlli in lempo
Stazione Sottostazlone dlcon_Uo ~I'ultimo passaggio prima reale su quanto sta
di generazione di tnuml8slone centri nevralg"; della che ,'elettricità arrM arl'utenza avvenenckl in ogni punto del
Non importa quale sia la fome La corrente e1etbica che rete elennca, le stazioni finale, queste sottostalooi processo in modo che il
energetica - carbone. uranio esce dalle stazioni di di controllo ne raccolgono l'elettrldtà che persooale tecnico possa.
o Sole -la corrente alternata generanone ha una monitorano te condizIOni. proviene da differenti centrali prendere decisiofll rapide.
che entra della rele elettrica tensione elevata per evitare Sono anche l punti In cui e la Indirtz1ano a decine o Hacker con accesso a
degli Stall Uniti deve avere perdite dovute alla la fornitura di corrente centinala di linee minexi.le migliaia di COITlLWlI computer
una frequenza di 60 cicli al resistenza elettrica lungo il deve cooispondere alla stazioni più recenti possono collegati in una botnet
secondo edeve entrare perc:oo;o: le sottostazioni di domanda. Ouando la essere eq;ipaggiate con potrebbero costringere
perfettamente in fase con il trasmissione SQ'X) ~ primo domanda cresce, dispositivi di comunicazlone queste macchine a inviare
resto della rele. Un hacker passaggio per abbassare la crescono anche i COSti; senza fili: segnali radio o messaggi in grado di
potrebbe Inviare istruzioot a lensione. Molte delle staziooi un geslOfe può quindi Wi·Fi. Un hacker nascosto interrompere Il consueto
un generatore affInché più vecchie hanno modem aumentare la fornitura. Si fuorj della slaZJOne potrebbe traffico del network. Questo
produca energia elettrica collegati alle linee telelonid1e suppone che il centro intercettare il traffico e inviare npo di attaeehl definiti
sfasata rispetto alla rete che i tecnici chiamano per la operativo della stazione comandi fraudolenti agli denial-of·service potrebbero
elettrica: è un po' come manutenzilne. Gli hacker non sta collegalo a equipaggiamenti. indurre gli addetti al controllo
mettere la retromarcia mentre possono usare qL<!SIi Intemet, menlre lo è la a prendere decisioni suUa
si sta percorrendo una strada lisposrtJYi per avere accesso divisione commerciale, in base di informazioni non
a 80 chilometri all'ora. Il ecambiare parametri di cui un hacker potrebbe agglOffiate: sarebbe un po'
generatore, come la lunzlOllamento cruciali penetrare e sfruttame i come guidare un automobile
trasmissione di un'auto. collegamenti con l'unità vedendo un'immagIne della
finirebbe per fOOdere. ()J)eI'3tiva per infettare i strada acquisita dieci
fumando vistosamente. sistemi di controllo cntici. secondi prima.
un anacco infomlarico potrebbe interferire con il loro funziona- stazionj sono responsabili del monitoraggio di centinaia di sono-
mento, producendo un danno. Inoltre. un anacco potrebbe alterare stazioni cosuuire sul tenirorio.
!'informazione direna a una stazione di controllo, impedendo agli La comunicazione di dati tra stazione di controllo e sorrostazio-
operatori di sapere che qualcosa non va. come in quei film in cui i ni è basata su protocolli specifici che possono essere vulnerdbililn
criminali inviano false immagini a chi è di guardia. un al1acco man-inlhe-middle, un hacker può inserire un messag-
Anche le stazioni di controllo, stanze con grandi schermi simi- gio o modificame uno che guasti uno o entrambi i computer. Un
li alla _stanza dei bononi_ del dottor Stranamore. sono vulnerabi- aggressore potrebbe anche ce.rcare solo di inserire un messaggio
li agli attacchi. Gli operatori della stazione di controllo usa.no gli formattato in modo opponuno ma fuori contesto, un nOli sequitur
schermi per monitorare i dati raccolti dalle sonostazioni a cui poi digitale in grado di determinare un guaSTO della macchina.
inviano i comandi per cambiarne le impostazioni. Spesso queste Gli aggressori potrebbero anche ce.rcare di ritardare i messaggi
DecessI da
incidenti nella
produzione
di energia"
(ogm 100 gigawatl
di elettricità
generata
per un anno)
~roekrttrico
0,27
I combustibili fossili hanno
un prezzo anche in vite umane
Nucleare
0,73 Gli incidenti mortali che negli ultimi tempi hanno coin-
volto reanori nucleari, pianafonne petrolifere e miniere di
carbone ci ricordano che lune le forme di energia compor-
tano molti rischi. Secondo i dati raccolti dal Paul Scher-
rer Institut. in Svizzera. studiando oltre 1800 incidenti
avvenuti nel mondo in circa trent'anni, nei paesi svilup-
pati i pericoli maggiori vengono dal carbone (in basso a
sinisrra). Per il carbone. la maggior pane degli incidenti
awiene nelle miniere; per il petrolio e il gas durante la di-
stribuzione; per il nucleare le maggiori imputate sono le
centrali (barre ;'1 arancionr).
n numero più elevato di vittime si registra nei paesi in
via di sviluppo, dove le nomlative sono meno rigorose. le
condizioni di lavoro piu scadenti c la minore meccanizza-
zione aumenta le attività manuali pericolose.
Tunavia. la percentuale di gran lunga più ampia di vitc
umane perdutc non dipende dagli incidenti. ma dall'inqui-
namento. Che fa dei combustibili fossili la fonna di energia
più pericolosa in assoluto.
Marie FiscJlelti
•
Geotennico
li runerose rmti enlI,
e qJeIlo Il Fl.NJst*na. N
eli bilardo non è ancora
deftMiwo.
--
0,17 •• LD stMtlmlnto
dale tona rrn:wab/lI
• '"-
""" "''''
--""'"
decesllI a specifici
d_,
EoUco a terra
0,19
www.lcscicllzc-it
Rudi matematici
dì Rodotfo aerico, Piero Fabbri e Francesca Ortenzjo
IL PROBI~EMA DI AGOSTO
riabile. ctl_
Il mese scorso paI1avamo di lnl strano..-llalIe gambe • lunghezza va-
in QUaIl10 tempo si potessero _ r e tutte le possilll-
Il posiZIOni stabii. se indld1iamo rallezza delle QuattIO gambe ero a,. a,.
Ricordando che.
A=5,(n +1)+5,(n)
S,(n)~ n(n+l)(2n+l)
a...
8:1, SI nota che una combinalJOOe delle altezze è stabile se e so6o se
= a..
" + a, a, + pen:hé i due pun~ medi tra aJtezze apposte deYono es- 6
....e sullo stesso poano passante per i quattro pooti di -'llllio. si avrà che Rudy, con 1()() altezze possibili per gamba, dovrà provare
Indichiamo ero 5, (" la somma del pnn1l n quadrati (1 + 4 + 9 + + n'); 686.901 poSIZioni. Impegnando cinque mlnun per ciascuna ponera a ter·
~ dimostra che i numero delle so"woni stllliIi del tavolo è data da: mll'l6 il suo compitD in 6 anrlI, 195 QIOrT1I, 1 aa e 45 mll1Uti
da sciolta e spaparanzata sulle bianche spiagge equatoriali. Te le .E che cavolo. ci si mene anche Ici. adesso? E via posta aerea.
leggi da solo o vuoi che le declami?. poi ... Dk, ho giusto un 50 centesimi che...•.
•Declama. declama: ci hai messo una vita a mencrle in ordine. clino: la rcrz.a arriva al nocciolo: MOgnuno scelga una sequen-
io lo sfascerei subito. Anzi. rncnrre leggi vado a mettere in disordi- za di t:n: lanci. per esempio testa-testa-testa o croce-test:a-croce. o
ne il frigo. generando qualche casuale lacuna nella griglia ordina- quello che vi pare. Continuate a ~ la moneta fino quando non
ta delle lattine di birra•. si verifica una delle due sequenze. Ovviamente. vince chi aveva
.Vengono da Zanzibar. Questa è la prima: MMi sembra di veder- proposto quella sequenza... M •.
vi. larveggianti nell'afa di fine estate metropolitana. Scommetto .Fine della ferza cartolina?.
che approfitterete deUa mia assenza per lanciarvi in sopraffini pro- .Oh. beh. più o meno... Ma ti rendi conto? Propone un gioco di
blemi probabilistici: da pane mia. l'unico valore atteso che mi in- probabilità! lei. a me! O lnnpora. o mores!•.
teressa è quello dci grado di abbronzatura da qui alla fine delle va- .Ubm... Secondo me mi nascondi qualcosa. Gc. ..•.
canze": Fine prima cartolina•. .Che cosa vai a pensare? Piuttosto. dove hai messo quel 50 cen-
.Sm la ragazza ci conosce. direi. Ma che c'è da arrabbiarsi?. tesimi? Giochiamo sul serio. senza analisi. per una volta. dai! Ctu
«Aspetta. Seconda cartolina: MAnzi. sono così beata, a latitudi· perde paga stasera in pizzeria: io punto su testa-testa-eroce. Tu?
ne zero. che voglio rcgalarvi un quesito. Doc. tira Fuori una mone- Dai. forza! •.
ta. che di quelle di Rudy non mi fido: ha la più grossa collezione Doc guarda perplesso la sua misera e onestissima moneta.
mondiale di monete a doppia testa o con baricentro scentrato...
W
ww\\.lcscicllzc.it Le CiellZ(' 99
Libri & tempo libero
i
solto in un risultato effimero. ProbabilrTlElflte I tentativi di diffondere le nl.lOYe c0-
i
,. Daniela PiaZ1a Editore, Museo regionale
d l _ nalOOlli, ToIino, 2011,
noscenze sdentffiche peccavano dì patemalismo, jJI L\Xli elCio i l"IlJt:Wi contenu-
ti dall'aIto e iasciando in secondo piano la coooscenza del pensiero scientifico e
gonisti, tra i quali carlo Rubbia.
Antonino Zichichi e Margherita
pp. 304 (000l 20,001 della sua logica. Il libro offre anche un interessante spaccato che va dagli anni Hack. Per tune le intormazioni sul
della gi<NentiJ scapigllata e romantica di Lessona alle onorificenze e ai titoli ac- programma: www.varennafislca-
cademici dell'età matura. festival.com (~
di Enrica Battifoglia
I _.-
Gavin Pretllr-Pinner
Come osservare il meraviglioso
mondo deUe onde
Se <Uante r estate ~ siete sorpresi a !issare imbambolati le on- Può essere l'oo:asione giusta ancI'<! per ripassare i f0ndamen-
de del mare, mentre nella testa roozavano pensM!fI in ~ tali, come per _ l e tre ... deI'onda (YaIe a dire: nI\es-
eravate sulla strada giusta per iniziare oolunQo Yiagglo nella sione, nfrazione e diffrazione), come le ha mominate Pretor-
natura ~u intima della reaJ1à. 0ueI10 cM lo senttore Gaw1 Pre- Plnney per farle digerire alla plCCOIa figl~ flora. Oppure per
tor-PIIlIllll', gJà autore di un altro manuale di soo:esso, CIood- coooscere PiÙ da vicino le onde e1ettromagnetJche e fenome·
spotting, dedicato all'osservazione delle nuvole, compie par- ni che sono l'anima del nostri cellulari e dispositivi Wi-R, CO"
tenro dal placido _ delle onde lungo le scogliere della me ~ risonanza. Per poi ritrovarla tra le corde di una chIWra o
CornovagM per concluder'<> tra le montagne d'acqa turchese neft'aaJS1ica deile tornlJe neolitiche.
_ isole Hawan, paradiso dei_. Ma osservare le onde S91if1C3 anche gta'dare ~ vi1a in lllO'Ii-
Le CWlde sono CM.IfIQlIe, a CIIlXlOdano e cl attraversano, e di- men1D: ~ onde penstaI1iche cM trasportano i cibo neIk> suxna-
ventarne attenti osservatori SIgfVfica sropnre I legami e le so- co, le onde trasvelSaIi oa1orSIOIle cM lXlI1SeI1IOOO .. _ di
mif"""" tra I differenti tipi di onda, quelle YISIboIi cM dlam- mUOYe!Sl su ~ til>o di lefTeno (e le longiludinaH cM fan-
Wave watching biscono I piedi sulla spiagg~, Quelle cM non ve<!'13I11O, come le no viaggaare i vermi nel terreno), le oroe cerebrali che Vla99laoo
di Gavin Pretor·P;nney tra miliardi di neuroni dei COf'IOIIo.l2sciandosl cullare dal ritmo
onde sonore, e le onde di impulsi elettrici che scootono Il cuo-
Guanda, Milano, 201 '. oeUe onde si poò tornare con la memoria alla prima oIa da sta·
re e ci tengono Il VIta. Chi si sarà interrogato, tIssardo l'orizzon-
Pll. 330 (euro 20.(0).
te, sull'origme dene onde. trOYefà le risposte In una diverten- dio,~1a dei mondiali di cab> U1 Messlco dei 1986, 0 _ .
te ncoslru2lOne della Yrta di oo'onda dalla nascna per r""""" la telTibile esperieflza degli astrooauti della misSIOne Apollo , 3
dei ventl fino ala sua scomparsa: oo'esmenza a YOIte llCred- nel 1970 aI'~con l'onda d'lI1Dgenera13lla1 contaltOcon
bilmente Itroga, come nel caso delle onde cM vanno amori- l'atmosfera terrestre
re sull'isola di GuadakJpa, in ~1essM:o, dopo essere state par- Esottoscrivere le parole di 5alJ BeIIow, scnnore statunitense e
torne dalle tempeste nell'oceano Indiano a 14.000 chilometri premio Nobel per la letteratura 0011975: .La natura conosce
di distanza, come è stalo In grado di dimostrare alla fine de- soltanto il presente, come una grande, enorme, gigantesca 00-
gli anni cinquanta l'oceanografo statunitense di '"Jine austria- da, cM si stende "'" mari e sale ~ cielo-.
ca Walter MlI1k. MarcoMo/la
._ ..... .:--
Caccia all'errore
Come e perché i dati scientifici possono essere travisati eliminando il contesto
el 2000, durante un lungo sciopero dei medici in della zona. ma soltamo i pazi~ti ricoverati. La monalità comples-
ca le preparazioni italiane più conosciute. diffuse e parata. infatti. la temperatura rimarrà sotto i 100 gradi Celsius. E se
LE SCIENZE S.pA Rrsporcsabilt' dt'f tratlDnlNlIO duti In ("OfIrormldiallt ~Ionl roOlf'TlUlt DtIh"k'OIo 2 romma
Xock Icgalt: VUI Crislororo Colombo 98. (D. 19s. 30 giug"o 2003 ".1961: 2lkl oCodirr Oronlologko rrllt/.IVO &llllllammlO Ori lbti pa-.
Mart'O (ailantO sonali Itdrt5m1z1o lltIl"lltvitll Iklmalmn ai ~ dtll'AJ1f..
00147 ROMA
gaiO lo. dtl Codirr in Il'All'ria di pl'Olnlorw dri dad Jlft':Iuli o:
R~lr.lZiont dd Tribunalt di Milano n. 48/70 cUp. lO liugno 2(0) n. l 96a. I.t SritIllf' s.p.A. l''ndt' 110(0 mt
Rrdatiorx: td. 06 49823 181
Via Cristofuro Colombo 90. 00147 ROrNI dd 5 rrbbraio 1910. pmM b wdt di VIa Cll)loforo Colombo. 90. 00141. Rom. ai-
r-mail: mIaziope0ksinvr it Rivista mmsik. pubblialla da l.t Scimtt S.p.A. RODO banrht dilli dllliIO mIuionaIt. l'tY C'OIDpIrIau. 5Ì ptmsa
www'nirnzrjt Printrd in haty. agosto 2011 cbt nnl""-Ulo. al nnl drir~1o citi dlrinl rk'onosrillti
daU'ank'olo 1 t ~Il dr! d.1p.196lOJ. tra t'Ui. a mmJ mokl
Suprm'isiolH' tditonoJr: Danida Hamaui Copyrigill e 2011 by l.t ~t S.pA ~mplifkaltvo. Ddili"o di 0I1mtn' la mnmma dd1'~mu
.-
ISSNQO)6-8OB) di dati. la indk'al:lont Odlt mocbI.ili di lBlIammlo. la mufk'a
Dimt~ rttpotlSllbik
Tutti i dìrini sono risnvad. C'SURi pant' ddb rtvma può o l1nergraziont dtI datl b n11l«'t1u1ont td Il dintlo di 0flP0I'i
Marro Cattanm
~ nprodooa. ridabono o diffusa JtrWI aU1~
In lUho od in pllJ1C' al rriatJvo utllw:o • pout ~ aUt -'-
nor!Crina dd('editoft. Sì <:oIbbor.I alla nYl:S(a sokI5U invilo dimI' bandw dali nvolfmdo5i a111~hDt cId IIIn.mmlO
Oaudia O; GicNgio (C1IpomiOUOrri. Giovanna Salvini Itri cbri ron1mull ndf'arrilivio Wf)BmdJnllO Pft'o'O la Rrdavo-
(('IIpGSmUio gl1J~ Cinzia Sgberi.
co non Sll«'nUIno ankolì non ridlicRi. Dt di I.t Somzc. Via Cristoforo CoiGnmo. 9Q, 00141llorna.
106 I,{'Scit'llZ,l'