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VENERDÌ — 27 OTTOBRE 2023 – IL RESTO DEL CARLINO 21 ••

Centro storico Ultimo appuntamento con le


passeggiate in centro alla

Urbino Passeggiata guidata


alla scoperta
delle vecchie botteghe
cittadine
scoperta delle botteghe di
Urbino di una volta,
organizzate dalla CRI. Ritrovo
alle 15,30 sotto all’orologio
della piazza, partenza ore 16,
guidati da Fortunato Galeotti.

Urbino ha creato la plastica mangiabile


Le ricerche di un team guidato dal prof Andrea Pompa dell’Università di Urbino pubblicate sul “Biotechnology Journal“

di Tiziano V. Mancini

Nasce la plastica mangiabile


dalla ricerca dell’Ateneo di Urbi-
no grazie a una tecnologia che
ha mosso i suoi passi da Urbino.
L’Orto Botanico dell’Università
di Urbino è un luogo in cui il pre-
sente guarda contemporanea-
mente sia al passato che al futu-
ro: accanto all’antica serra che
ricorda “I ragazzi della Via Paal“,
c’è un laboratorio in cui la ricer-
ca più avanzata produce scoper-
te destinate forse a cambiare la
nostra vita quotidiana all’inse-
gna della biosostenibilità.
E proprio in questi giorni la pre- L’IMPORTANZA DELL’ARTICOLO
stigiosa rivista internazionale
“Biotechnology Journal“ ha pub- L’uscita su un
blicato l’articolo “A biotechnolo- riferimento mondiale
gical approach for the produc- delle biotecnologie
tion of new protein bioplastics“
del professor Andrea Pompa, apre nuove
Prefetto dell’Orto Botanico e do- opportunità
cente del Dipartimento di Scien-
ze Biomolecolari dell’Ateneo,
che porta anche la firma di Fran-
cesca De Marchis, Tania Vanzoli-
ni, Elisa Maricchiolo, Michele
Bellucci, Michele Menotta, To-
mas Di Mambro, Annalisa Aluigi, Il prof Andrea Pompa con alcune studentesse che seguono le sue ricerche. A destra, la pianta, le cellule modificate e la plastica
Andrea Zattoni, Barbara Roda,
Valentina Marassi e Rita Crinelli.
«Nei laboratori della scuola di «Le proteine spesso creano dei tori diversi, le piante di tabacco
biologia e biotecnologie siti polimeri con qualità tecniche e batteri del tipo Escherichia co- IL LUOGO
all’interno dell’orto botanico, eccezionali, basti pensare alle li. Sia nel primo che nel secon-
non ci si limita alla conservazio- proprietà isolanti termiche della do caso la proteina è stata pro- L’Orto Botanico
ne della bellezza della struttura lana o alla seta del ragno che ha dotta correttamente ed è stato
storica e di quella del mondo ve- una resistenza alla trazione di possibile sottoporla a tecniche leader dal 1809
getale, ma ci si dedica con pas- 4-5 volte maggiore dell’acciaio. di plastificazione che hanno di- Nelle cure dell’Ateneo
sione alla ricerca scientifica in- Partendo da queste considera- mostrato la possibilità di farne
dal 1844, nasce su un orto
novativa con uno sguardo rivol- zioni il team da me condotto in una bio-plastica eco friendly e BIOPOLIMERI A BASE PROTEICA
to al futuro e l’obiettivo di poter addirittura edibile!». dei frati minori francescani
collaborazione con il gruppo di Si è partiti da una
risolvere problemi moderni» Dunque in futuro potremo
Biochimica e quello Farmaceuti-
spiega il professor Pompa.
co Tecnologico dell’università
mangiare anche le confezioni L’Orto Botanico di Urbino proteina del fagiolo:
«La plastica derivante dai pro- del cibo? è stato fondato nel 1809 reattori piante di
di Urbino, quello di Chimica Pu-
cessi chimici o dal petrolio ha «Ancora naturalmente è presto sull’area che
dominato le nostre vite per mol-
ra dell’università di Bologna e il
per dirlo, la ricerca deve prose- rappresentava l’orto
tabacco e batteri del
ti decenni, diventando uno dei CNR di Perugia, ha creato un guire: anche se alcune caratteri- tipo Escherichia coli
maggiore del convento
residui più inquinanti a livello nuovo biomateriale partendo stiche chimico fisiche di questo dell’ordine dei frati
mondiale, questo perché è prati- dalla proteina contenuta nei se- nuovo biomateriale sono già sta- minori di san Francesco
camente indistruttibile. Un futu- mi di fagiolo, che tramite tecni- te testate in questo senso, c’è sin dal 1286. La sua
ro più sostenibile prevede l’uti- che biotecnologiche è stata mo- ancora molto da fare e da studia-
dificata rendendola capace di collocazione accademica
lizzo di energie e materie rinno- re, ma questo è il bello del no-
formare lunghe catene polimeri- si deve a Giovanni de’
vabili, tra queste ultime i biopoli- stro lavoro, avere davanti oriz-
meri sono tra i più studiati, ma che. Per produrre questa protei- Brignoli, botanico
zonti aperti che ci danno lo sti-
spesso le plastiche biocompati- na si sono utilizzati due bioreat- molo per avanzare nella ricerca. friulano che ritenne
bili hanno caratteristiche chimi- Di certo è molto importante es- fondamentale la
co-fisiche che le rendono adat- sere usciti con questa pubblica- creazione di un Orto
RIVOLUZIONE IN VISTA
te a pochi usi pratici. Tra i mate- zione in quanto il Biotechnology Botanico per
riali più promettenti per la pro- In futuro, quando Journal è specializzato nel setto- l’insegnamento delle
duzione di nuovi biopolimeri c’è le ricerche avviate re delle biotecnologie ed è inte- materie in ambito medico
grande interesse per quelli a ba- saranno più complete, ressato a tutte le innovazioni e agrario, che dal 1844 è
se proteica». biotecnologiche che possono di proprietà
Come mai un interesse specifi-
avremo confezioni avere ripercussioni industriali». dell’Università di Urbino.
co per questo materiale? ingeribili © RIPRODUZIONE RISERVATA

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