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MATTIA BARONI - LORENZA CONTERNO - MANUELA VANNI

F E R M E N TA Z I O N I
TECNICA E RICETTE PER UTILIZZARLE AL MEGLIO
NELLA CUCINA MODERNA
P R E FA Z I O N I

UNA
FILOSOFIA
DI VITA
S crivere un libro sulle fermentazioni? Dirla così è facile, ma
più ci addentriamo in questo mondo e più ci accorgiamo che
fermentare non è qualcosa che facciamo; si tratta piuttosto di
qualcosa che accade e che noi possiamo solo osservare e con-
trollare. È un mondo vastissimo.
Questo libro non vuole essere né un’enciclopedia né il punto di rife-
rimento sulle fermentazioni, piuttosto è una raccolta di pensieri e di
ricette su quello che stiamo ricercando qui al Bad Schörgau. Ciò che
desideriamo è cristallizzare nel tempo e rendere accessibili a tutti le
ricerche svolte, demistificando la scienza che ne è alla base.
Nelle prossime pagine troverete diverse metodologie che richiedono
svariati giorni, settimane, mesi e, in alcuni casi, addirittura anni per
la loro preparazione. Il tempo nelle fermentazioni è un ingrediente,
spesso anche il più importante e apprezzato.
La-FuGa è nata come un piccolo ristorante, aperto solo a cena, che
raccontava una visione, talvolta molto particolare: è quella che oggi
ci contraddistingue. Con il tempo è cresciuta fino a diventare un mo-
vimento che nel suo documento identitario recita:

“MERAVIGLIARSI DI TUTTO
È IL PRIMO PASSO DELLA RAGIONE
VERSO LA SCOPERTA”.
Louis Pasteur

8 FERMENTAZIONI
P R E FA Z I O N I

“La-FuGa is an international, trans-disciplinary movement creating


an open space for everyone united by the aim to change the aware-
ness on food.
La-FuGa is an Escape-Space. For people to gather and think out of the
box, with no constraints, exchanging and discussing views with people
from multiple disciplines and levels of expertise”.

“La-FuGa è un movimento internazionale trans-disciplinare ca-


pace di creare uno spazio aperto a tutti, uniti dal desiderio di
cambiare la consapevolezza che abbiamo nei confronti del cibo.

La-FuGa è uno spazio di fuga per persone che vogliono crescere e


pensare al di fuori degli schemi, senza limitazioni, scambiando e di-
scutendo su varie vedute con persone provenienti da diversi livelli di
esperienza e diverse discipline”.

La-FuGa è una filosofia che è diventata un vero e proprio lifestyle, ed


è dal vero cuore della gastronomia che, interagendo con il maggior
numero di discipline, cerchiamo di creare un impatto che vada molto
al di là di tutte le discipline (ad esempio nella società o nella spiri-
tualità) per trovare una risposta a quelle che sono le sfide che, come
società, stiamo affrontando e che di nuove si presenteranno.
Tutte le ricette e le metodologie di questo libro si basano su alcuni
pilastri che hanno il compito di spingerci oltre quel concetto di so-
stenibilità che è sempre più diffuso nella gastronomia e non solo. La
nostra filosofia di vita e di cucina ci spinge a cercare un uso più ri-
spettoso e sapiente delle materie in cucina, compresi gli scarti di pro-
duzione (che dobbiamo definire tali soltanto se come tali li trattiamo)
che utilizziamo per creare nuovi prodotti come i garum, che rappre-
sentano la materializzazione di una vera cucina/economia circolare.
Il cardine del nostro pensiero s’incentra sull’attenzione alla biodiver-
sità e la ricerca di materie prime fuori dal comune e magari dalle scar-
se applicazioni (almeno in apparenza fino ad ora!).
Le fermentazioni, ad esempio, partono spesso da alimenti semplici e
banali, ma creano prodotti dal gusto unico, molto digeribili, dall’ac-
cresciuta valenza nutrizionale, per regalarci anche spunti nutraceuti-
ci (probiotici e prebiotici) rendendo, infine, il cibo fermentato funzio-
nale e, perché no, delizioso.
Le fermentazioni hanno innescato una vera e propria rivoluzione nel-
la gastronomia: rispondere alle sfide dell’alimentazione moderna uti-
lizzando tecniche antichissime!

Mattia Baroni

FERMENTAZIONI 9

DA ARTE
A SCIENZA
DA A RT E A S C I E N Z A

PROPRIETÀ
DEI CIBI FERMENTATI

Il motivo per il quale i cibi fermentati sono stati tra sone intolleranti al lattosio anche a gravi disfun-
le prime manifatture dell’uomo e hanno resistito zioni del tratto gastro-intestinale.
fino ai giorni nostri risiede nelle loro proprietà. Diversi studi dimostrano come i soggetti intolle-
ranti al lattosio possano assumere yogurt o kefir
Conservabilità senza mostrarne sintomi, questo avviene grazie
È senza dubbio il primo motivo per il quale questi alla metabolizzazione del lattosio da parte di bat-
prodotti sono diventati comuni. Se pensiamo come teri che riescono a produrre l’enzima necessario,
in passato fosse impossibile conservare il cibo fre- permettendo ai soggetti intolleranti di beneficiare
sco in mancanza dei frigoriferi (è il caso del latte, dei valori nutrizionali del latte.
che già poche ore dopo la mungitura subisce alte- Studi analoghi sono stati fatti sul vino, dove si di-
razioni biochimiche), ci rendiamo conto dell’im- mostra che è superiore in valori nutrizionali all’uva
portanza che i processi fermentativi avessero per da cui proviene e che possiede proprietà antiossi-
la sopravvivenza o meno di intere civiltà. danti. È di attuale interesse nel mondo medico la
ricerca non più solo dei macronutrienti contenuti
Valori nutrizionali nei cibi fermentati, ma anche dei microorganismi
Gran parte dei cibi fermentati ha origine da mate- che compiono le attività fermentative stesse. Si
rie prime ricche di nutrimento come il latte, la car- intuisce che l’apporto microbiotico al nostro orga-
ne, il pesce, i legumi o i cereali. nismo è di incredibile importanza, portando alla
Le proprietà nutrizionali e nutraceutiche attribuite nascita di termini molto attuali quali PREbiotico,
alla fermentazione sono basi scientifiche studiate e PRObiotico e SINbiotico (scoprirai di più sull’ar-
dimostrate solo pochi anni fa. Anzi, alcune di que- gomento avanti nel libro).
ste ricerche sono tuttora in corso.
Controllare il processo di fermentazione, come da Funzionalità
sempre è stato fatto, mediante salature, affumica- I cibi fermentati differiscono dalle stesse materie
ture ed essicamento, porta le materie prime a un prime di partenza per gli aspetti nutrizionali, e an-
considerevole aumento dei propri valori nutrizio- che per le funzionalità acquisite durante il proces-
nali e spesso anche nutraceutici, accentuandone so. Il formaggio, ad esempio, differisce in maniera
infine anche i sapori e le complessità gustative. inconfutabile dal latte per funzionalità, forma e sa-
Ancora una volta il latte è un ottimo esempio. An- pore. Il concetto di funzionalità è forse ancora più
diamo a osservare come, nel mondo, il latte sia ovvio nel pane o nella birra. Con la sola farina le
consumato, nella sua forma liquida, al variare della applicazioni possibili sono veramente poche, sem-
non digeribilità. In un numero sempre crescente di pre che non si faccia aumentare di volume e non
persone l’incapacità di produrre ß-galattosidasi, un se ne incrementino i valori nutrizionali mediante la
particolare enzima necessario alla metabolizzazio- lievitazione (un processo fermentativo a tutti gli ef-
ne del lattosio (lo zucchero principale del latte), lo fetti) e la cottura, facendola diventare pane. L’orzo
rende di difficile digestione. Ne soffrono soprattut- allo stesso modo non aveva grandi applicazioni in
to in Asia, Africa e Medio Oriente, portando le per- passato, e lo scarso contenuto di glutine ne preclu-

16 FERMENTAZIONI
DA A RT E A S C I E N Z A

FERMENTAZIONI 17

DA A RT E A S C I E N Z A

deva la panificazione. Fin da tempi remoti è ingre- nitesimamente piccole bollicine dello champagne,
diente principale della birra, e più tardi anche del il perlage, sono tutti attributi non riproducibili
whisky, dimostrando le capacità di accrescimento meccanicamente. Per molti prodotti fermentati i
funzionale dovute alla fermentazione. processi utilizzati e la precisione delle tecniche
e dei passaggi da seguire sono parte della ricetta
Valore organolettico stessa. Sono semplicemente l’unica strada per otte-
Le caratteristiche organolettiche possono essere nere il prodotto desiderato! Il Parmigiano Reggia-
considerate (oltre alle capacità di conservazione, i no, per esempio, deve essere prodotto seguendo
valori nutrizionali e la funzionalità) un altro motivo alla lettera il disciplinare. Addirittura il latte deve
per il quale i cibi fermentati hanno una storia così provenire da una zona estremamente precisa. Que-
lunga e affascinante. È sostanziale la differenza in sto è dovuto al fatto che le vacche, nutrendosi con
sapore, forma e profumo tra alcuni prodotti fer- l’erba di quei luoghi, arricchiscono il latte di una
mentati e le loro materie prime. È altrettanto vero famiglia batterica presente solo in quest’erba capa-
che, da sempre, prodotti come i formaggi erborina- ce di modificarne la fermentazione e ottenere un
ti, la fish sauce o la viscosità del nattō non hanno formaggio che riconosciamo univocamente come
trovato l’apprezzamento unanime dei consuma- Parmigiano. È possibile produrre cibi “fermentati”
tori, ma è inequivocabile che il profumo, il sapore senza l’uso di fermentazioni, come in certi tipi di
e la consistenza di un Roquefort, per chi ama gli formaggi, nelle salse salse di soia o nelle salsicce,
erborinati, vale tutta la fatica di ottenerlo dal latte. semplicemente ricorrendo ad aggiunte di enzimi,
acidi o aromi per simulare le attività solitamente
Unicità svolte da processi fermentativi. Questi prodotti
Esistono solo alcuni rari esempi per i quali si pos- però, per i puristi, mancano della complessità, della
sono ottenere cibi simil-fermentati senza un pro- struttura caratteristica delle loro controparti tradi-
cesso di fermentazione. Se pensiamo ai buchi e zionalmente fermentate e di quelle caratteristiche
alla complessità di sapore del formaggio svizzero derivate dalle molteplici attività metaboliche che
Emmenthal o Gruyère, all’umami e alla dolcezza i microorganismi fermentanti operano e che non
caratteristica dei prosciutti crudi, al complesso possono essere riprodotte attraverso un semplice
gioco acido-dolce di un aceto balsamico, alle infi- “cocktail di enzimi”.

18 FERMENTAZIONI
FERMENTAZIONE
F E R M E N TA Z I O N E

… TECNICHE E VANTAGGI
DELLA FERMENTAZIONE
Tutti quelli più freschi di me in biochimica ricor- più grandi punti di forza dei prodotti fermenta-
deranno che la definizione di fermentazione è ri- ti è la loro unicità. A differenza di altri prodotti
portata come “quel processo metabolico anaero- lavorati, di bevande o di cibi fermentati con suc-
bico a rendimento energetico dove una molecola cesso si affidano all’impiego di organismi bio-
organica è l’accettore di elettroni”. Questa pre- logicamente vivi. Senza approfondire troppo la
cisa definizione è sicuramente corretta per una fattibilità di prodotti industriali simil-fermentati
buona parte delle fermentazioni che avvengono senza l’utilizzo di microbi, possiamo comunque
nel cibo, ma non la troviamo comunque del tutto affermare con sicurezza che questi ultimi pecca-
adeguata ai nostri scopi. no per la mancanza di desiderate caratteristiche
Per questo motivo, infatti, in tutto il libro non ci organolettiche presenti nelle loro controparti
confiniamo e non ci atteniamo alla definizione fermentate. Questo, ad esempio, perché acidifi-
canonica, piuttosto allarghiamo il significato di canti chimici, o agenti lievitanti ed enzimi im-
fermentazione a tutti quei processi microbici, piegati allo stato puro (senza l’organismo che li
enzimatici e ai loro metaboliti che comportano ha prodotti), svolgono una singola operazione,
la trasformazione del cibo e lo caratterizzano, ap- come abbassare il pH o creare CO2.
punto, come fermentato. Al contrario, nei prodotti fermentati tradizionali,
La riassumiamo così come l’insieme di tutte i microorganismi svolgono innumerevoli fun-
quelle attività di trasformazione del cibo, origi- zioni. Sono responsabili della produzione di un
nate dai microorganismi e dai loro metaboliti, vasto assortimento di componenti metaboliche
che lo mutano in un prodotto dalle accresciute aromatiche e saporite, della distruzione di certi
proprietà nutrizionali o nutraceutiche. nutrienti con la formazione di altri, e anche moti-
Come spesso diciamo in questo libro, uno dei vo d’importanti modifiche reologiche e di texture.

FERMENTAZIONI 37

F E R M E N TA Z I O N E

AVVIARE UNA
FERMENTAZIONE
DI SUCCESSO
I microorganismi sono essenziali per la produzione permettendo di avere l’attività microbica desidera-
di fermentati, ma la domanda che sorge spontanea è ta già da inizio fermentazione e quindi riducendo
sicuramente “qual è il modo migliore per garantire le possibilità che questa possa prendere una “pie-
che i giusti organismi crescano nei prodotti deside- ga” indesiderata.
rati?”, o, in forma più diretta, “come posso iniziare Il backslopping è una tecnica utilizzata spesso in
una fermentazione?”. panificazione anche ai giorni d’oggi e in diversi
La risposta è semplice ma articolata. alimenti come latticini, aceto e molti altri. Sono
I modi sono essenzialmente tre: principalmente produzioni casalinghe o artigiana-
1. Il metodo più antico si basa semplicemente sul li di piccola scala, che fanno affidamento a questo
favorire lo sviluppo di microorganismi indige- metodo che sfrutta l’alta concentrazione micro-
ni presenti sulle materie prime. Il latte crudo, ad bica di un prodotto già fermentato in cui si sono
esempio, solitamente ospita già gli organismi evidenziate le caratteristiche desiderate. Introdu-
necessari a farlo diventare formaggio. Allo stesso cendo quindi nel nuovo batch una piccola parte di
modo sull’uva e nelle apparecchiature utilizzate questo prodotto, si sfrutta la prevalenza numerica
per la spremitura troviamo i lieviti necessari per la di una popolazione “ben acclimatata” e con tutti i
trasformazione in vino. Fermentazione spontanea presupposti di una sana competizione per un’altra
è il termine utilizzato per riferirci a quelle fermen- fermentazione di successo.
tazioni che iniziano senza l’aggiunta di organismi 3. La teoria dell’ultimo metodo da citare nacque ai
esogeni, ma che sfruttano il microbiota autoctono tempi di Pasteur, Lister e Koch, chimici che muo-
naturalmente presente nell’alimento. vevano i primi passi nella microbiologia. Scopri-
Per permettere a questo tipo di fermentazioni di rono e svilupparono il primo metodo per identi-
avere successo dobbiamo assicurarci di avere, ol- ficare, isolare e coltivare in purezza gli organismi
tre alla presenza dei “corretti” microorganismi, le responsabili della fermentazione e putrefazione
condizioni ideali di crescita, che possono essere di cibi. Koch postulò che le connessioni tra germi
ad esempio la presenza o meno di sale, di ossige- e malattie potessero essere applicate anche alla
no, e di certi nutrimenti. scienza delle fermentazioni del cibo.
2. Un altrettanto antico metodo per indirizzare un Un organismo può essere isolato, ad esempio, da
processo fermentativo è quello del backslopping del latte acidificato o fermentato, purificato e rein-
(per il mosto d’uva si usa la tecnica del pied de trodotto in latte fresco per causarne la medesima
cuve), dove una piccola porzione (solitamente dal e attesa fermentazione. Le implicazioni di questa
2% al 10%, al variare del prodotto considerato) di scoperta non passarono per nulla inosservate.
fermentato spontaneo con le caratteristiche desi- Queste osservazioni, infatti, diedero vita al terzo
derate è introdotto nel nuovo batch o lotto di pro- modo per fermentare: quello mediante starter. Gli
duzione. Con questo metodo si compie un’intro- starter oggi dominano il mondo dell’industria di
duzione numericamente rilevante e competitiva, cibi e bevande fermentate.

FERMENTAZIONI 43

L AT T O - F E R M E N TAT I

LE FERMENTAZIONI
SPONTANEE NEI PRODOTTI
ORTOFRUTTICOLI
DI MANUELA VANNI

Per fermentazioni spontanee (o selvagge) s’in- del terreno, dell’esposizione solare, delle tem-
tendono le trasformazioni dei cibi operate uni- perature e del tipo di coltivazione attuata nel
camente da alcuni microrganismi già presenti campo. Come per il vino, a mio avviso, anche
sulla superficie dell’alimento. per un fermentato spontaneo si può dunque
Come è stato già detto prima, batteri e lieviti parlare di terroir. Perciò un vaso di sauerkraut
vivono abbondantemente nel terreno (in par- coltivati sul Monferrato sarà differente da un
ticolare nella rizosfera, la porzione di suolo in altro riempito con dei cavoli che provengono
cui sono presenti le radici delle piante) e sono dalla Romagna.
trasportati facilmente in giro dall’aria o dall’ac-
qua. Ecco perché cereali, legumi, frutta e or- La fermentazione lattica
taggi che crescono sotto terra, germogliano e In questa parte del libro parliamo della fermen-
si sviluppano dal terreno o rimangono sempre tazione lattica dei vegetali, una biotecnologia
esposti all’aria, sono gli alimenti maggiormen- che si basa sulla trasformazione delle molecole
te vocati alle fermentazioni spontanee. di glucosio (o di un altro zucchero fermenta-
I microrganismi si depositano e crescono bile) in due molecole di acido piruvico che in
ovunque: sulle radici, sulle foglie, sui fiori e sui seguito sono ridotte ad acido lattico. Grazie a
frutti. Lì rimangono permanentemente. In gran quest’acido, l’alimento lattofermentato si con-
parte sono invischiati in sostanze cerose, come serva nel tempo, diventa nutrimento sicuro per
la pruina che ricopre la buccia dell’uva, delle il consumatore, acquista il suo caratteristico
prugne e delle foglie di cavolo, altri restano in- sapore acidulo e, per finire, mantiene o miglio-
trappolati in microscopici avvallamenti e nic- ra le sue proprietà nutrizionali.
chie, come quelle presenti sulle cariossidi dei Gli attori principali, i protagonisti della trasfor-
cereali, altri ancora s’incollano sulle superfici mazione, sono i batteri lattici, i LAB. Sono mi-
grazie a una pellicola vischiosa chiamata “bio- crorganismi di grado alimentare e riconosciuti
film” che producono essi stessi. come sicuri per la salute umana dalla Food and
Ogni ortaggio, cereale o frutto ha il suo per- Drug Administration.
sonale e unico gruppetto di microrganismi Hanno forma sferica o a bastoncello e dovre-
che variano in funzione della specie vegetale, sti conoscerli bene poiché vivono abbondan-

54 FERMENTAZIONI
L AT T O - F E R M E N TAT I

temente anche sulla tua pelle (in particolare tollerano l’ossigeno e possono comunque svi-
attorno ai follicoli e nelle zone calde e umide lupparsi in sua presenza), tutti ad ogni modo si
del corpo). nutrono di glucosio.
In base ai prodotti della loro fermentazione si Gli omofermentanti emettono quasi esclusiva-
possono distinguere in due gruppi differenti: mente acido lattico, mentre gli eterofermentan-
omofermentanti ed eterofermentanti (v. Para- ti, oltre all’acido lattico, effondono anche ani-
grafo “I LAB”). dride carbonica ed etanolo (che alla presenza
Tutti crescono anaerobicamente (a dire il vero, di ossigeno si trasforma in acido acetico).

FERMENTAZIONI 55

L AT T O - F E R M E N TAT I

LE SEMPLICI FERMENTAZIONI
SPONTANEE
In alcuni casi non troverai indicato il numero di persone cui destinare il prodotto finale delle seguen-
ti fermentazioni. Le motivazioni sono varie. In primis perché dipende dalla quantità di prodotto che
hai intenzione di fermentare, poi perché la dose è correlata al progetto del piatto che hai in mente e
se fa parte di una singola portata o è solo un piccolo assaggio in un vasto menu.

CAVOLO CON LE MELE Aggiungi il sale, circa il 2% sul peso della verdu-
ra e un pizzico di spezie (non esagerare perché
Ingredienti: come nella cottura CBT gli aromi non si disper-
Cavolo (a piacere purché a foglia larga: cappuccio, dono, ma si concentrano). Richiudi il sacchetto
bianco o rosso, verza, bok choi, cavolo di Pechino, ecc) con le mani e inizia ad agitarlo. Continua a me-
Mele scolare gli ingredienti per qualche istante e mas-
Spezie a piacere (ottime il ginepro, il fieno greco, il saggialo anche con le mani. Assaggia il tutto,
finocchio o il cumino) deve essere saporito e non salato. Se non fosse
Sale non iodato saporito, aggiungi poco sale, mescola e assaggia.
Se fosse troppo saporito, aggiungi altro cavolo.
Pesa il cavolo, affettalo più o meno finemente Con il passare del tempo il sale estrarrà l’acqua
secondo il tuo gusto. Lava e taglia a fettine qual- di vegetazione per osmosi e andrà a formare una
che mela (solitamente aggiungo 1 mela ogni salamoia. Infatti, dopo aver agitato il sacchetto,
kg di cavolo, puoi aumentare la dose purché la noterai che il cavolo e la mela avranno un aspet-
quantità di cavolo rimanga sempre pari all’80% to macerato, cioè avranno ridotto il loro volume,
del peso della verdura). Trasferisci il tutto in un mentre sul fondo incomincerà a raccogliersi
sacchetto per il sottovuoto. l’agognata salamoia. Adesso distendi bene gli
ingredienti nella busta (appiattiscila il più pos-
sibile), estrai quanta più aria possibile e sigilla il
tutto. Disponi in maniera ordinata gli ingredien-
ti facendoli scorrere con un dito all’interno della
busta, appoggia la busta su una placca, metti un
peso sopra (un’altra placca con sopra una grossa
latta di pelati da 1 kg) e lascia riposare a tempe-
ratura ambiente per 12 ore.
Il giorno dopo togli il peso e prosegui con la fer-
mentazione per altri 4 o 5 giorni. I crauti tendono
a formare molto gas, ti consiglio quindi di riem-
pire poco i sacchetti o di usare lo stratagemma
dell’ago per evitare guai.

62 FERMENTAZIONI
L AT T O - F E R M E N TAT I

FERMENTAZIONI 63

L AT T O - F E R M E N TAT I

90 FERMENTAZIONI
L AT T O - F E R M E N TAT I

ANCHE IL CIOCCOLATO
È UN ALIMENTO
FERMENTATO
ALL’ORIGINE. I SEMI E LA
POLPA SONO LASCIATI
FERMENTARE PER ALCUNI
GIORNI: LA POLPA SI
LIQUEFÀ, L’ATTIVITÀ
DI GERMINAZIONE DEI
SEMI È DISATTIVATA E I
POLIFENOLI SI OSSIDANO.
SOLO POI SI PROCEDE
CON LA TOSTATURA

TORTA DI CAROTE AI Monda e spazzola le carote, tritale grossolana-


CRAUTI FERMENTATI mente e frullale con l’olio, l’uovo e la salamoia
(TIPO BROWNIE) acida. Trasferisci il composto in una ciotola e in-
Ingredienti per una torta di 23x30 cm: corpora lo sciroppo, le farine setacciate, il lievito,
Farina 00 150 g i crauti, il cioccolato e la frutta secca.
Farina integrale 50 g Alla fine dovrai ottenere una pastella densa.
Carote 250 g Trasferisci in una teglia 24x18 cm o in una tortie-
Cioccolato fondente tritato 50 g ra di 24 cm e passa in forno ventilato a 180°C per
Crauti fermentati sciacquati e tritati 80 g 45 minuti circa.
Noci tritate 50 g
Mandorle tritate 50 g Nota. A piacere, incrementa la grammatura dei
Uovo 1 crauti e riduci quella delle carote (prova con 200
Lievito per dolci 16 g g di carote e 135 g di crauti).
Sciroppo di riso 200 g
Salamoia acida 120 g
Olio di semi spremuto a freddo 100 g

FERMENTAZIONI 91

LATTICINI
L AT T I C I N I

LE RICETTE DI MATTIA
Un esempio sul quale abbiamo lavorato a lungo è come ot-
tenere un formaggio da utilizzare come dolce e da preparare
interamente di fronte agli ospiti nel tempo che intercorre
tra l’antipasto e il dolce.

LATTE E ALBICOCCHE Cannella 20 g


Cardamomo 1,5 g
Ingredienti per circa 10 cagliate di formaggio: Chiodi di garofano 1,2 g
Per la cagliatina/formaggio fresco Aceto di zucca 400 g
Latte 1 l Aceto di topinambur 400 g
Zucchero 30 g
Caglio liquido vegetale Frulla le spezie con metà della purea di
albicocche. Passa il tutto al colino e poi
Mescola il latte con lo zucchero e porta il tutto aggiungi l’altra metà di albicocche e gli aceti.
a 37°C. Aggiungi il caglio e lascia fermo a 37°C
per 30 minuti. Rompi la cagliata che si è formata Finitura e impiattamento
e trasferiscila a sgocciolare in un contenitore Cannella in stecca
(uno di quelli delle ricottine, ad esempio) per Sfogliatina (v. ricetta “Sfogliatina”)
10 minuti. Se gradisci avere una texture più dura,
fai sgocciolare più a lungo. Disponi la salsa di albicocca speziata, poni
sopra una fetta di cagliata e termina con della
Per la salsa di albicocca speziata cannella di Ceylon tritata al momento.
Purea di albicocca 2 kg A piacere aggiungi una sfogliatina.
Anice stellato 4 g
Pepe di Sichuan 6 g
Cumino 1,8 g

LA CAGLIATA FRESCA DI LATTE È UN MODO


SEMPLICE PER APPROCCIARSI AL MONDO
COMPLESSO DELLA CASEIFICAZIONE
124 FERMENTAZIONI
L AT T I C I N I

FERMENTAZIONI 125

KOMBUCHA
KOMBUCHA

LA SEMPLICITÀ
COMPLESSA DEL KOMBUCHA
Kombucha è il nome occidentalizzato di un tè ta contrastanti ma hanno permesso di scoprire
addolcito e fermentato con una massa solida alcune delle proprietà della kombucha: l’essere
macroscopica chiamata “coltura di kombucha” un probiotico, un antibatterico e la presenza
o scoby (simbiotic culture of bacteria and yest) rilevante di polifenoli che aiutano il corretto
anche se il termine tecnico è “zoogleal mat” funzionamento cardiovascolare, il controllo dei
(biofilm). È una bevanda funzionale, non alco- livelli di zucchero nel sangue e sono degli otti-
lica e con un naturale contenuto di vitamine mi antiossidanti.
che negli ultimi 10 anni ha vissuto un crescente La kombucha ha acceso diversi dibattiti negli
successo, soprattutto negli States e nel Regno anni. Studi che ne descrivono proprietà anti-
Unito, probabilmente dovuto agli slogan pub- cancerogene si affiancano a studi che smenti-
blicitari e alle confermate proprietà benefiche. scono le medesime e accennano a dei potenzia-
La storia che la vede arrivare in Europa è lunga. li pericoli. Quello che possiamo raccontare, per
Presumibilmente scoperta in Korea e associata esperienza personale, è che il consumo regolare
a mistici poteri curativi. di questi tonici ricchi di vitamine aiuta a sop-
Deve il suo nome al Dr. Kombu, un medico core- portare meglio il peso del lavoro frenetico in
ano che nel 220 a.C. la portò per primo in Giap- cucine professionali.
pone come bevanda di lunga vita per l’impera- Infatti, oltre a quella che produciamo per i
tore Inkyo. Si diffuse rapidamente in tutta l’Asia clienti, qui al Bad Schörgau ci sono sempre del-
ma arrivò in Europa tramite la Russia solo agli le scorte pronte per dissetare il team.
inizi del XX secolo. La kombucha è una delle bevande fermentate
Si susseguirono momenti avversi e fortunati più facile da preparare e dai sorprendenti risul-
per via di guerre e conseguenti mancanze di tè tati. Con il tempo ci siamo accorti che le appli-
e zucchero, ma riprese interesse internaziona- cazioni sono infinite, dal creare bevande, al pro-
le negli anni ’60 con un primo studio svizzero durre aceti in purezza, dai “brodi” o salse (tutte
accreditato che ne paragonava le proprietà pro- molto sfaccettate, verticali e dal retrogusto aci-
biotiche a quelle di uno yogurt. Al di fuori dell’I- dulo), ai lieviti madre maturi in poco più di una
talia se ne trovano di svariati tipi, gusti e colori. settimana, al fare delle caramelle con pezzi di
Tra tutte quelle che si trovano in commercio, c’è scoby. I prodotti che si possono ottenere fer-
un piccolo mercato in crescita per le cosiddette mentando con una madre di kombucha sono
raw kombucha, cioè le kombucha crude. infiniti. Inoltre, il fatto che entro poco tempo il
Gran parte del successo di queste bevande è pH scenda sotto il 4.5, ci mette in condizioni di
dovuto alle possibili proprietà benefiche. Gli sicurezza alimentare a prescindere dalle condi-
studi dei benefici sull’uomo sono pochi e talvol- zioni di conservazione.

128 FERMENTAZIONI
KOMBUCHA

KOMBUCHA MELA,
ZUCCA E CAROTA
Ingredienti per 10 litri di prodotto:
Mele 3 kg
Carote 2 kg
Zucca senza semi 2 kg
Tè nero 10 g
Zucchero 300 g
Miele 250 g
Stecca di cannella 1 frullata
Chiodi di garofano 2 g
Noce moscata 2 g
Anice stellato 3,6 g
Cardamomo 4 g
Pepe lungo 7 g
Acqua 10 l

Frulla e porta tutto al bollore il tutto, fa’


raffreddare fino a 30°C e inocula con una
madre di kombucha e un po’ di liquido dello
scoby hotel (backslopping). Lascia fermentare
in cella di fermentazione a 28/30° fino a
piacimento. Passa tutto alla stamigna.

L’AFROMETRO
PERMETTE DI AVERE
SEMPRE SOTTO
CONTROLLO LA
PRESSIONE FINALE
DEL KOMBUCHA
IMBOTTIGLIATO
138 FERMENTAZIONI
KOMBUCHA

L’IDROMELE
DI ANDREA PATERNOSTER, APICOLTORE

Ho avuto la fortuna di conoscere Andrea miele e aspettare con pazienza che inizi
durante uno dei diversi “discorsi sulle la fermentazione e gli zuccheri siano
fermentazioni” che di recente vanno di trasformati in alcool e trascinino con
moda. Era venuto a parlare di miele e carattere le aromaticità dei mieli di origine.
idromele. La carica, l’energia, la competenza Ci piace coltivare l’inaspettato e quando
e la passione che aveva si percepivano abbiamo pensato alla nostra interpretazione
quando parlava dei prodotti delle sue api fermentativa, abbiamo voluto rifuggire
e quando si assaggiavano. all’idea dolce del miele. Ci siamo
concentrati piuttosto sulle aromaticità e
“L’idromele è una bevanda sacra all’umanità, sulle evoluzioni. Forse abbiamo vissuto
forse è la più antica bevanda alcolica con questo spirito ogni giorno della nostra
prodotta dall’uomo. È catalogata e normata vita, altrimenti non si potrebbe chiamare
a livello comunitario come prodotto di “versione beta” il frutto di un progetto su cui
trasformazione tradizionale e storico. abbiamo lavorato da più di quindici anni.
Nella mitologia nordica è bevanda druida, Non si può attendere tanto tempo se non
destinata al rito oppure alla celebrazione si è appresa la lezione più importante che
dei momenti importanti e sociali. le api raccontano ogni giorno: pazienza
Si carica di mistero perché intimamente e attesa. Nel nostro caso l’idromele è una
relata al mondo delle api e alla sapiente bevanda di spiccata acidità, secca, spesso
mano dei trasformatori. con interessanti note ossidate e rivela
È un cambiamento di stato inaspettato sottovoce l’aroma del miele. Idromele
del miele che, aggiunto di opportune versione beta è la prima etichetta uscita
proporzioni d’acqua, fermenta alla presenza e frutto di un lavoro partito nei primi anni
di lieviti e va contro l’imperativo di 2000, 2001 per la precisione, per gioco con
conservare il miele e l’intento del magico Mario Pojer e altri amici enologi, tutto
insetto alato. In ogni angolo del mondo si legato all’ambizione di produrre un buon
possono trovare interpretazioni produttive aceto di miele.Ogni aceto di miele, infatti,
singolari, esclusive, fino a ottenere bevande ha come base di partenza un idromele e
completamente diverse. Può essere molto per questo abbiamo tentato di tutto per
alcolico, oppure dolce e floreale, ottenuto ottenere una buonissima base.
con piante aromatiche in infusione, Questi idromeli, nella nostra proposta a base
mutizzato con alcol per riprendere l’idea di agrumi e di abete, hanno preso il nome
del Porto o ancora avere le caratteristiche di versione beta perché nei nostri intenti è
aromatiche di una birra leggera. un’idea attuale e in divenire, è argomento
Per ottenerla non serve coltivare, né serve molto intrigante che sta assumendo valenze
lavorare. Si devono solo unire acqua e importanti anche per il consumatore”.

FERMENTAZIONI 139

GARUM
LE SALSE
DIMENTICATE

I garum erano salse prodotte dagli antichi Roma-


ni, solitamente di pesce, e provenienti da isole
situate nel Mediterraneo adibite unicamente alla
loro produzione. Le notizie su questo condimen-
to sono molto frammentarie e talvolta contrad-
dittorie, ma in linea di massima la procedura di
produzione prevedeva che venissero scavati dei
buchi nel terreno impermeabilizzati con della
pece e riempiti a strati di pesci, interiora di pesci,
sangue di tonno e sale.
Dopo una fermentazione di circa 1 o 2 mesi sotto
il sole e a una temperatura media di 30-35°C, il
contenuto delle buche era appeso in sacchi e fat-
to lentamente sgocciolare. Si ottenevano infine i
garum, dei liquidi estremamente saporiti, ricchi
di umami e perfetti per condire primi e secondi
piatti. Ricoprivano un ruolo così importante nel-
la cultura e negli usi dei Romani che erano l’u-
nico prodotto, oltre al vino, a essere trasportato
fino ai più remoti confini dell’Impero.
I garum sono diventati un pilastro portante an-
che della nostra cucina qui al Bad Schörgau,
tanto da trovarne l’impiego in quasi ogni ricet- sciva dalle fessure delle botti ed era poi filtrato
ta e produrne in questo momento più di 15 tipi attraverso cappucci di lana.
diversi. Non è comunque corretto definirli salse Il liquido veniva chiamato “colatura di alici”.
dimenticate. Nel Medioevo, infatti, una ricetta di Unico garum tuttora in produzione.
garum (quella riservata agli schiavi perché non Il processo microbiologico alla base della pro-
di qualità, se paragonata alle altre) venne recu- duzione di garum è l’autolisi. Nella ricetta antica
perata da parte di gruppi monastici. Erano i mo- sono utilizzati gli enzimi contenuti nelle fratta-
naci della Costiera Amalfitana che nei mesi più glie (principalmente nello stomaco) dei pesci
caldi erano soliti conservare le alici sotto sale, in per idrolizzare le proteine, i lipidi e gli amidi o
botti di legno dalle doghe scollate. Sotto l’azione i carboidrati nelle loro unità strutturali più sem-
del sale, le alici perdevano un liquido che fuoriu- plici, per cui rispettivamente aminoacidi, acidi

182 FERMENTAZIONI
UMAMI

grassi e zuccheri semplici. Questa procedura li Qualche esempio: quello di piccione profuma
dona incredibile complessità e un’altissima con- di prosciutto crudo, mentre quello di salmerino,
centrazione di umami ai garum. inaspettatamente, profuma di ananas.
Il processo che abbiamo perfezionato e del qua-
le andremo a parlare in questo libro, non si basa Processo di produzione dei garum
sull’autolisi, bensì sull’idrolisi. La sottile diffe- Il processo di produzione dei garum è relativa-
renza sta nell’aggiunta a inizio fermentazione mente semplice. Si basa sulla scelta del miglior
del koji che permette di avere un’ottima attività ceppo di Aspergillus per la produzione di koji e
enzimatica di partenza. Così i garum prodotti da l’ottimale crescita del medesimo. Sulla letteratu-
noi, sia quelli di carne che di pesce, hanno dei ra scientifica leggiamo che la produzione di en-
profumi incredibilmente intensi e assai piacevo- zimi proteolitici ottenuti con la crescita di koji

FERMENTAZIONI 183

LIEVITO MADRE

SHOYU

FERMENTAZIONI 197

S H OY U

SHOYU, LA SALSA
UNIVERSALE
Per capire a pieno qual è il motivo della nascita PER LA FINTA FOGLIA
del progetto shoyu si deve prima conoscere cosa Aglio nero 200 g (annerito per 6/7 settimane a 65°C)
intendiamo con il termine Winter Fell. Metilgel Sosa 15 g
Con il termine Winter Fell non intendiamo il mo- Shoyu di porcini (14 mesi)
mento in cui arriva l’inverno, bensì quell’istante, Acqua 200 g
solitamente un giorno di tarda estate, in cui la pri-
ma brezza più fresca ci fa capire che la bella sta- Frulla l’aglio nero con l’acqua e il Metilgel. Porta
gione non potrà andare avanti per sempre. il tutto oltre gli 80°C e poi raffredda. Spalma il
In quel periodo arriva il momento di iniziare a composto sottilissimo su uno stampo a forma di
raccogliere le eccedenze e metterle da parte per foglia e cuoci in forno a 160°C per pochi minuti
l’inverno. Con questa idea ben chiara in mente fino a che la foglia non si stacca dalla carta forno.
abbiamo creato nuovi prodotti quali le polveri di Reidrata la foglia con una shoyu di porcini.
menta, di cavolo riccio o di prezzemolo, oppure al-
cune delle nostre salse sostenibili come le shoyu
di porcini o di carciofi. Ancora le conserve, come PER IL BURRO ALLA
quella di frutti rossi o solaris (un tipo di vitigno), SHOYU DI PORCINI
e, per finire, i crauti come quelle di cavolo rapa, Shoyu di porcini 400 g
rapa rossa o cipolla. Queste ricette ridefiniscono Burro noisette 500 g
il nostro concetto di stagionalità permettendoci Burro 500 g
di utilizzare ciascun prodotto dilatandone la natu-
rale stagionalità e aggiungendo nuovi colori alla Monta tutto insieme.
nostra tavolozza gustativa.
Winter Fell è una finta foglia di aglio nero con un
fungo cardoncello, ostrica e una spruzzata abbon- PER IL FUNGO
dante di shoyu di porcini di 14 mesi. Fungo Cardoncello ostrica 1
Volevamo un fungo che fosse coltivato localmen-
te e non avesse troppo sapore in modo da poter Rosola una fetta abbastanza spessa del fungo.
far apprezzare ancora di più il gusto dei porcini in
forma di shoyu raccolti più di un anno prima. Finitura e impiattamento
Distribuisci le finte foglie sul piatto da portata.
Metti sopra una fetta di fungo rosolato. Copri
con il burro montato alla shoyu di porcini e servi.

200 FERMENTAZIONI
S H OY U

FERMENTAZIONI 201

LA FUGA

La-FuGa
Alpes Restaurant Recipe
Home(Mad)e Recipe

RICETTARIO

FERMENTAZIONI 219

LA FUGA

226 FERMENTAZIONI
LA FUGA

ANIMELLA

L’idea del piatto era di dare più intensità a una carne


delicata come quella di un’animella di vitello, senza
perderne però l’identità cui teniamo tanto.

Animelle di cuore di vitello FINITURA E IMPIATTAMENTO


Garum di animella Salsa spagnola (demi-glace)
Carote e cardamomo lattofermentati
Farina di riso Disponi un mucchietto di carota e
Cardamomo in polvere cardamomo fermentati nel piatto, quindi
Burro chiarificato aggiungi l’animella e guarnisci con un
goccio di spagnola classica francese
Lascia marinare le animelle per almeno (all’Escoffier). Termina cospargendo
24 ore prima della cottura nel 20% del loro con il cardamomo in polvere.
peso in garum di animella di 12 mesi.
Alla fine il garum sarà stato completamente
assorbito. Passale poi nella farina di riso
e rosolale in burro chiarificato.

LA PARTE CENTRALE DELLE ANIMELLE


È QUELLA USATA PER LA RICETTA, LE
LATERALI SI USANO IN PEZZI PER LE SALSE

FERMENTAZIONI 227

LA FUGA

GELATO DI YOGURT AL PINO MUGO


P E R 2 P A C O J E T, C I R C A 2 0 P O R Z I O N I

Yogurt in polvere 400 g PER LO STREUSEL AL CACAO


Yogurt 3,2 kg Farina 500 g
Shoyu di carciofi 20 g Cacao 50 g
Zucchero 600 g Zucchero di canna 200 g
Pino mugo (aghi o gemme) 240 g Burro 400 g
Panna 400 g Sale 3g
Latte 1,4 kg
Mescola gli ingredienti in planetaria.
Frulla il pino mugo con il latte e poi filtra Abbatti il composto in negativo poi
il tutto all’etamina. grattugialo con l’aiuto di una grattugia a
Mescola tutti gli ingredienti insieme fori grandi. Disponi il tutto su una placca
e abbatti al Pacojet. coperta con carta oleata o su un tappetino
di silicone e passa in forno caldo a 170°C,
a secco e con valvola aperta, per 25 minuti.
Sbriciola infine prima di disporre sul piatto.

FINITURA E IMPIATTAMENTO
Streusel di cacao

Pacossa al momento e forma una quenelle


di gelato che andrai a disporre sopra un
mucchietto di streusel di cacao.

AL POSTO DELLO YOGURT SI PUÒ


UTILIZZARE IL KEFIR COSÌ COM’È,
OPPURE SGOCCIOLATO DAL SIERO

238 FERMENTAZIONI
A L P E S R E S TA U R A N T R E C I P E

RISOTTO AI PORCINI
PER 20 PORZIONI

PER IL BURRO ancora più cremoso)


ALLA SHOYU DI PORCINI Aglio nero
Shoyu di porcini 400 g Parmigiano Reggiano 24 mesi
Burro noisette 500 g Aceto di topinambur 30 g
Burro 500 g Burro alla shoyu di porcini

Monta tutto insieme. Anche se pur sempre molto precisi


e scientifici, i risotti sono una di quelle
PER I FINFERLI lavorazioni dove l’esperienza e il gusto
Funghi porcini 1 kg personale fanno la differenza.
Finferli 1 kg Tosta il riso a secco senza olio e a medio
Olio extravergine di oliva calore. Quando non riesci più a toccare
il riso con le mani, ma sarà ancora
Passa i funghi in padella calda con perfettamente bianco (la temperatura
un filo d’olio e battili al coltello. si aggira attorno agli 80°C), bagna con
Spadella anche dei porcini con un filo dell’acqua non salata e porta a sobbollire
d’olio e frullali sino a ridurli in crema, per circa 10/12 minuti, aggiungendo
il tutto senza mai aggiungere sale. i finferli in precedenza spadellati e battuti.
A questo punto aggiungi la shoyu di
PER L’OLIO AL ROSMARINO porcini e, se necessario, versa ancora
Rosmarino 3 rametti acqua fino a cottura ultimata.
Olio di semi di mais 1 kg Quando sei pronto per mantecare, rimuovi
il risotto dal calore e aggiungi il burro
Metti i rami di rosmarino sottovuoto con alla shoyu, un cucchiaio di crema di
l’olio. Metti in cottura per 24 ore a 68°C. porcini, dell’aglio nero frullato, pochissimo
Il risultato finale sarà un olio color verde Parmigiano Reggiano e verticalizza con
brillante con riflessi tendenti al nero dell’aceto di topinambur.
e un profumo incantevole.
Per finire fai affumicare l’olio per 1 ora FINITURA E IMPIATTAMENTO
con trucioli di melo. Polvere di gambi di prezzemolo
Finferli spadellati e sfumati con shoyu
PER IL RISOTTO di porcini
Riso Carnaroli 40 g a porzione Erbe e fiori spontanei
Finferli battuti a piacere
Shoyu di funghi porcini 50 g a porzione Impiatta il risotto e guarnisci con polvere
Crema di porcini a piacere di gambi di prezzemolo e i finferli.
(questa creme serve a rendere il risotto Guarnisci con le erbe e i fiori.

278 FERMENTAZIONI
A L P E S R E S TA U R A N T R E C I P E

FERMENTAZIONI 279

INDICE DELLE RICETTE
DA A RT E A S C I E N Z A

FERMENTAZIONI 341

INDICE DELLE RICETTE

Aceto di albicocca e susine pag. 151


Aceto di baccelli di piselli e aglio nero pag. 151
Aceto di sedano verde (centrifuga) pag. 145
Aceto di pere, mele e mele cotogne pag. 150
Aceto di topinambur (metodo in “Assoluto”) pag. 145
Aceto di zucca (metodo kombucha classico) pag. 145
Aceto di zucca e topinambur pag. 151
Adai di miglio e lenticchie (pancake) pag. 88
After 8 pag. 224
Alpine Cesar Salad pag. 303
Anatra di bosco fermentata pag. 260
Animella pag. 227
Asazuche di cetrioli in due versioni pag. 72
Asazuche di lamponi pag. 75
Assoluto pag. 228
Babà pag. 304
Bruschetta di pomodoro pag. 264
Burro acidulo pag. 83
Burro dolce pag. 336
Cavoletti di Bruxelles pag. 299
Cavolfiore croccante pag. 231
Cavolo con le mele pag. 62
Ceci Kala Chana Fermentati pag. 78
Cetrioli kimchi pag. 100
Cipolla kimchi pag. 100
Circular bread pag. 157
Chocolate lovers pag. 267
Come un culatello di piccione pag. 233
Copertina di vitello alla senape e polenta pag. 307
Coscia di pollo pag. 308
Cottonsteak pag. 268
Costine di agnello, miso di mais, castagne e oxalis pag. 21
Crauti di cavolo rapa (con poco sale) pag. 98
Crauti di Kohlrabi o cavolo rapa pag. 298

342 FERMENTAZIONI
INDICE DELLE RICETTE

Crema di ceci pag. 311


Crema di finferli pag. 298
Crema o panetto solido di anacardi fermentati pag. 81
Crostate pag. 336
Envy of the sea (Invidia del mare) pag. 236
Fagioli borlotti pag. 299
Fast salami pag. 165
Fast salami di anatra pag. 298
Fazzoletti al salmerino pag. 312
Foraging Salad pag. 235
Frittelle di riso pag. 83
Gari pag. 75
Garum di agnello pag. 188
Garum di cefalopodi (polpo, calamari, seppie) pag. 188
Garum di gamberi pag. 188
Garum di siero di latte pag. 188
Garum di pesce d’acqua dolce pag. 189
Garum di pollo pag. 188
Garum di selvaggina pag. 188
Garum di vitello o altri tipi di carne pag. 189
Gelato alle castagne pag. 271
Gelato di yogurt al pino mugo pag. 238
Gnocchi sardi al prezzemolo pag. 315
I peperoni pag. 297
Il fondo del radicchio pag. 241
Il tra tè e caffè pag. 102
In freschezza pag. 242
Insalata d’inverno pag. 272
Kefir pag. 117
Kimchi di cavolo cappuccio rosso pag. 100
Kimchi di cipollotti pag. 71
Koji a modo nostro pag. 174
Kombucha di carota e mela pag. 137
Kombucha di ciliegia e caffè pag. 137

FERMENTAZIONI 343

INDICE DELLE RICETTE

Kombucha mela, zucca e carota pag. 137


Kombucha di mirtilli neri e pepe pag. 137
Kombucha di zenzero pag. 137
Latte e albicocche pag. 124
Latte e crudo: chips di siero di latte, spuma al kefir e burro montato pag. 118
Le diverse stagionature... di una pera pag. 245
Le zucchine pag. 297
Lenticchie di montagna pag. 299
Maionese di barbabietole affumicate pag. 84
Mango fermentato pag. 76
Minestrone pag. 316
Miso di arachidi pag. 194
Miso di castagne pag. 195
Miso di ceci o lenticchie pag. 194
Miso di miele pag. 194
Miso di fagioli azuki verdi (o altro legume) pag. 194
Miso di pane pag. 194
Miso di pinoli e pistacchio pag. 194
Mousse Raffaello pag. 320
Mozzerella Sticks pag. 319
Panna cotta pag. 274
Panna cotta al pino mugo pag. 323
Parmigiana pag. 324
Patate al forno pag. 297
Pecora zoppa pag. 246
Pesche fermentate pag. 65
Piselli al pino mugo pag. 298
Pizzetta pag. 277
Purea di patate pag. 298
Radicchio marinato pag. 299
Ratatouille estivo pag. 249
Ratatouille invernale pag. 250
Risotto al kefir pag. 281

344 FERMENTAZIONI
INDICE DELLE RICETTE

Risotto ai porcini pag. 278


Rugiada di Oxalis pag. 253
Salmerino alpino alla mediterranea pag. 327
Sarma ripieni di riso nero e lenticchie fermentati con maionese di zucca e curry pag. 87
Salmone d’acqua dolce pag. 282
Scamone di agnello alla cenere pag. 328
Schlutzkrapfen pag. 331
Scooby Hotel pag. 131
Sfogliatina pag. 285
Shoyu pag. 200
Shoyu di bucce di asparagi pag. 203
Shoyu di castagne crude pag. 203
Shoyu di carciofi pag. 203
Shoyu di funghi pag. 203
Shoyu di gambi di cavolo pag. 203
Shoyu di peperoncino pag. 203
Shoyu di pigne pag. 203
Spaghetti al burro e lieviti pag. 254
Spalla di agnello pag. 286
Stagionalità infinita pag. 106
Sugo al pomodoro pag. 332
Tataki di salmerino alpino pag. 289
Torshi pag 66
Torta alle mele pag. 335
Torta di carote ai crauti fermentati (tipo brownie) pag. 91
Tortelli alla scarola pag. 290
Tortelloni di sanguinaccio, castagne nere e zucca pag. 293
Treccia al farro pag. 335
Trota in escabeche pag. 294
Un’anguilla a dieta pag. 257
Umami wafer pag. 102
Yogurt di mandorle pag. 336
Winter fell pag. 200

FERMENTAZIONI 345

Più ci addentriamo nel mondo delle fermentazioni, più ci accorgiamo
che fermentare non è qualcosa ‘che facciamo’ quanto piuttosto
qualcosa che accade e che noi possiamo solo osservare
e controllare. Questo libro non vuole essere un’enciclopedia,
né il punto di arrivo su una materia vastissima.
Quello che desideriamo è cristallizzare nel tempo e rendere
accessibili a tutti le ricerche che abbiamo svolto,
demistificando la scienza che ne è alla base…

Mattia Baroni

EURO 75.00

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