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` Chi ha detto che il latte di mucca e lalimento ideale? . . . Probabilmente un allevatore di bovini!

Prefazione
Il mito della mucca come dispensatrice del bianco alimento naturale, cos` nutrien te, cos` perfetto ha di recente contagiato tutto il mondo moderno. Molti credono che luomo abbia consumato latte da sempre e che bere latte sia il segno di un ritorno al naturale, anche perch lo bevono i bambini e se lo bevono loro far` e a senzaltro bene. Dal latte, al burro e al formaggio il passo e breve; se fa bene il latte, guriamoci ` : far` benissimo (secondo il concetto se poco e bene, il concentrato di latte a ` tanto e senzaltro meglio). Non solo, ma i formaggi hanno mille gusti e mille ` usi; in cucina senza di loro come si farebbe?

Lindustria lattierocasearia ha lavorato molto bene (bisogna riconoscerlo) per creare tutti questi miti, sia attraverso la pubblicit` diretta, sia attraverso a quella indiretta nei confronti di medici e bambini: lautorevolezza delle istituzioni quali la scuola e la classe medica, ha avuto il suo notevole peso nel convincere luomo moderno a credere ciecamente a questi miti e a consumare latte e formaggio. (Se lo dice la maestra, se lo dice il medico, se lo dice la televisione sar` vero!). a ` E proprio per sfatare questi miti, per abbattere nalmente il vitello doro, per vedere il re nudo che abbiamo deciso di pubblicare questo libro. Diciamolo pure, la segreta speranza e per` che questo libro presto non serva pi` , perch ` o u e ormai superato da tutta una serie di prove di laboratorio, di esami clinici, di indagini epidemiologiche su popolazioni sempre pi` vaste che dimostrino (e per u noi confermano) appunto la dannosit` , lestrema nocivit` di questo cibo per vitelli a a (quindi non per luomo). In realt` , numerosi studi ormai associano latte e formaggi allinsorgere a di cisti, bromi, tumori, cancro dellapparato riproduttivo femminile (seno, utero, ovaia); a infezioni dellapparato urogenitale femminile (Candida, cistiti); allinsorgere di mal di testa e altri sintomi premestruali (PMS), come lemicrania; alle malattie del sistema cardiocircolatorio (aterosclerosi, trombi, infarti. . . ) a 2

Latte e Formaggio
di C. Corvino

causa dellenorme quantit` di grassi saturi dei latticini; ai pi` svariati tipi di allera u gia, sia alimentare che della pelle e dellapparato respiratorio (asma, raffreddore da eno); ad un abbassamento delle difese immunitarie che ci rendono esposti facilmente ad ogni tipo di malattie e infezioni (allergie, AIDS); ai problemi del sistema digerente (diarrea, stitichezza per lassenza di bre dei latticini). Se poi al consumo di latte vaccino si aggiunge il fatto di non essere stati allattati al seno per almeno 6-12 mesi, il quadro si complica e si deteriora ulteriormente. Abbiamo dato ampio spazio al tema dellallattamento materno, che e ladem` pimento di una funzione antica, naturale e conclusiva di tutto il processo riproduttivo. Nei decenni scorsi si e attenuata la coscienza della sua insostituibilit` per ` a ragioni diverse: per mancanza di corretta informazione, per una moda che si era andata affermando, quando la necessit` di inserire la donna nel processo produta tivo ne aveva incoraggiato labbandono (in nome di pseudo esigenze estetiche del tipo: il seno si sciupa) e per la necessit` di immettere sul mercato enormi quantit` a a di latte in polvere. Si ricordi, ancora, il orire della mucillagine algosa nellAdriatico, glia anche delle nostre bistecche e dei nostri formaggi (prodotti nella Pianura Padana, sulle rive del Po e dei suoi afuenti). Non solo, ma per arrivare alle produzioni record di latte che si raggiungono oggi, quali e quante sono le sofferenze che siamo costretti a iniggere a queste mansuete creature? Se solo qualcuno si azzardasse a trattare cos` il proprio cane o gatto verrebbe immediatamente arrestato per crudelt` mentale. a Come mai i gruppi ambientalisti per la protezione degli animali non protestano energicamente? Se andate ad un loro incontro probabilmente verranno serviti per rispettare gli animali solo formaggi e yogurt (torna in mente la parabola della pagliuzza e della trave. . . ). E poi comunque il latte che arriva sulle nostre tavole e ancora parente al` la lontana della mucca, o non e invece pi` vicino alla potente industria chimi` u ca, che ci regala cos` i suoi derivati? Sarebbe proprio un duro colpo scoprire che quellalimento cos` perfetto, in realt` nasconde veleni, misfatti e conseguenze a catastroche per la nostra salute e per quella dellintero pianeta. Ad esempio il problema della fame nel mondo nasce anche dalluso estensivo dei prodotti animali che in termini energetici costano enormemente di pi` di quelli u vegetali; assorbono quindi ricchezza invece di distribuirla e generano ingiustizie sociali. La lettura di questo libro vi aiuter` senzaltro a fare delle scoperte che a
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vi lasceranno sconcertati. Molte delle affermazioni qui contenute sono ben documentate; tuttavia provate a fare voi stessi dei piccoli test di conferma. Provate a visitare un allevamento, chiedete che trattamento subiscono le mucche, indagate sulle abitudini alimentari di conoscenti e amici che sviluppano le ` malattie sopra menzionate: in particolare il collegamento piu semplice e diretto ` e fra consumo di latticini e la formazione di cisti e bromi nella donna. ` Se siete voi stessi consumatori di latticini, cosa c` di piu semplice che abe bandonarne luso per alcune settimane e vedere come ci si sente: rimarrete meravigliati! Poi provate a bere di nuovo un po di latte o ad assaggiare un pezzo di formaggio: la sorpresa sar` ancora maggiore! a A quel punto, convinti della nocivit` dei latticini, vi chiederete: ma allora se a non prendo latte e formaggi, cosa mangio?. Niente paura: a domande di questo tipo risponde lultima parte del libro, che contiene indicazioni utili per sostituire i latticini nellalimentazione quotidiana con alimenti non nocivi e non inquinanti. In breve si tratta di abbandonare una parte delle proteine animali (che del resto luomo nella sua storia millenaria ha cominciato a consumare nelle quantit` attuali solo da qualche decennio), per soa stituirle con quelle meno dannose di origine vegetale, quali cereali, fagioli, legumi e loro derivati (tofu, tempeh, natto, seitan). Del resto questa impostazione e condivisa anche dalla scienza moderna, che ` comunque consiglia di ricavare dalle proteine non pi` del 10-12% delle calorie. u La maggior parte delle nostre calorie dovrebbe quindi derivare da cereali integrali e verdure, che costituiscono da sempre nella storia delluomo la base dellalimentazione. Buona lettura!

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Introduzione
Ormai la notizia passa di bocca in bocca e trova spazio su giornali e riviste; latte e formaggio, considerati nora alimenti completi e necessari per luomo, sono fra i principali indiziati quali causa e concausa di un elevato numero di malattie, gravi e meno gravi, delluomo moderno. Nonostante le enormi somme spese in pubblicit` e promozione dalla poa tentissima industria lattierocasearia, in Europa come negli Stati Uniti, allo scopo di creare questa immagine di cibo sano e vitale, stanno lentamente emergendo dati inoppugnabili sulla nocivit` di questo bianco prodotto. Il tutto si basa a sullequivoco che il latte e lalimento ideale per il bambino (evitando di chiarire ` che si tratta di latte materno e solo per il lattante); e se poi fa bene al bambino, guriamoci alladulto!

0.1 La catena alimentare


Tutto cominci` con Cernobil, la catastrofe nucleare che ci fece aprire gli occhi sui o cosiddetti progressi tecnologici e sui costi reali di certe comodit` . L hoa mo informaticus, pur bombardato da una quantit` incredibile di informazioni e a notizie, si dovette render conto in maniera scioccante (cio` sulla propria pelle!) e di alcuni fatti elementari, ma non ancora parte del nostro bagaglio culturale: 1. linquinamento non riconosce frontiere n spaziali (quelle degli stati), n e e temporali (pu` anche essere irreversibile); per cui i danni li possono subire o anche i non diretti colpevoli, sia nello spazio (ad esempio Russia), sia nel tempo (i gli subiscono gli effetti dei danni prodotti dai padri); 2. esiste un rapporto fra alimentazione e salute, cio` per stare bene occorre e mangiare certi cibi e non altri (si ricordi, dopo lincidente alla centrale nucleare di Cernobil, il divieto di mangiare certi prodotti ad esempio latte e lincoraggiamento a mangiarne altri ad esempio, miso ed alghe); 5

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3. linquinamento si concentra sempre di pi` a mano mano che si procede u lungo la catena alimentare, partendo da terra, acqua e aria, passando attraverso i prodotti vegetali, che raccolgono ciascuno una piccola parte di inquinamento, per arrivare ai prodotti animali che concentrano linquinamento del singolo vegetale moltiplicato per il numero di vegetali mangiati. Pertanto, fra i prodotti animali, il formaggio concentrer` linquinamento asa sai pi` del latte, cos` come la carne pi` del formaggio, la carne dei predatori u u pi` della carne degli erbivori. E per questo motivo che si sono trovate tracce u di DDT (il potentissimo insetticida messo al bando oltre ventanni fa) nel latte (sia di mucca che di donna); infatti molti dei pesticidi pi` accreditati u (oggi ad esempio la dieldrina) non solo sono cancerogeni (come dimostrato ampiamente da prove su animali), ma impiegano decenni per dissolversi e scomparire dalla circolazione lungo la catena alimentare. Si calcola che di tutti i residui tossici presenti nellalimentazione, il 95-99% derivi da carne, latticini, uova e pesce. A conferma di quanto sopra e bene citare i risultati di una ricerca condotta in ` Alto Adige e in Tirolo, due regioni fra le pi` esposte alla pioggia radioattiva di u Cernobil, sui livelli di radioattivit` del corpo umano tre anni dopo il disastro. a Tali risultati, deniti curiosi e invece, in base a quanto appena visto, del tutto prevedibili, hanno chiaramente indicato che il livello di radioattivit` e sceso a` ` piu sensibilmente nelle persone che in questi tre anni hanno abbandonato i prodotti di origine animale a favore di cereali e verdure (La Stampa, 8/7/1989).

0.2 Antibiotici e ormoni


Ahim` non sono solo i residui inquinanti, chimici e radioattivi ad entrare in grandi e concentrazioni nel nostro piatto attraverso i prodotti animali. Infatti nei moderni allevamenti, gli animali, costretti a condizioni di vita assurde e crudeli, sviluppano trenta volte di pi` i grassi saturi (i pi` dannosi) rispetto agli animali che pascou u lano liberamente nei campi. Ma questo e ancora poca cosa rispetto alla nocivit` ` a dei prodotti farmaceutici usati per evitare che sviluppino infezioni letali, date le condizioni innaturali nelle quali sono costretti a vivere. Pertanto i prodotti animali contengono anche grandi quantit` di ormoni1 (stimolanti della crescita), a tranquillanti, stimolanti dellappetito, larvicidi e soprattutto antibiotici (il 55% degli antibiotici usati negli Stati Uniti e dato agli animali). `
Senza contare quelli a volte usati illegalmente, come per esempio gli ormoni anabolizzanti o quelli per aumentare la produzione di latte. dizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .
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Le conseguenze di una continuata ingestione di questo assurdo cocktail farmaceutico da parte delluomo cominciano a farsi sentire da non molto tempo, tenendo presente che le malattie degenerative (e deformanti) impiegano anni per venire alla luce con sintomi valutabili dalla medicina moderna; ad esempio, una di queste terribili conseguenze a lungo termine del consumo di prodotti animali e ` il drammatico anticipo della pubert` in un numero sempre maggiore di bambini a (Journal of the Puerto Rico Medical Assoc., febbraio 1982). Naturalmente esiste il modo di evitare una buona parte di questi tremendi danni ed e quello di limitare il consumo di prodotti di origine animale, dalla carne al ` latte, al formaggio, alle uova. Un discorso a parte merita invece il pesce che vive pascolando liberamente in un ambiente (il mare) che sembra avere un potere rigenerativo pi` veloce di u quello del terreno. Pertanto il pesce ha meno grassi saturi, e immune dai problemi di contami` nazione farmaceutica e inoltre non e molto in alto nella catena alimentare (il ` mangime degli allevamenti spesso contiene parecchio pesce).

0.3 Chi consuma latte e formaggio?


Penso che quanto detto nora sia sufciente a far scappare la voglia di prodotti animali; tuttavia ci sono ben altri e pi` gravi motivi che consigliano di limitarne u luso. Chi consuma quantit` di latte e/o formaggi, spesso ha caratteristiche diverse a da chi consuma preferibilmente carne, ed e a queste persone in particolare che il ` libro e rivolto. ` Chi ama e consuma latte e/o formaggi, in genere lo fa per diversi motivi: 1. Sono buoni, gustosi, vanno gi` che e un piacere, permettono di esaltare il u ` gusto di altri piatti combinandosi in modo mirabile con pasta, verdure, carni e pesce. A prima vista sembra tutto vero, niente da ridire; tuttavia e solo il gusto ` lunico criterio, il palato lunico ltro per scegliere cosa ingurgitare? Sono convinto che una salsina fatta con funghi velenosi sia altrettanto gustosa di una fatta con ottimi porcini, ma non per questo la si mangia, ben consci dei danni che pu` provocare. In ogni caso, penso che chi rientra in questa o

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categoria di divoratori sensoriali di latticini, difcilmente si ricreder` , anche a leggendo queste pagine. 2. Fanno bene, il medico dice che bisogna bere un litro di latte al d`; e poi cos` non si devono uccidere gli animali per avere delle ottime proteine complete; aiutano a fare sport a contatto con la natura e danno tanta energia. Chi consuma latticini per questo secondo motivo in genere mostra una certa sensibilit` al problema ecologico e alla propria salute; potr` probabilmente trarre a a vantaggio dalla lettura di questo libro, riuscendo a trovare numerosi e buoni motivi per rivedere la propria abitudine di consumare latticini; abitudine che incoraggia la distruzione della natura e lo sfruttamento degli animali e favorisce linsorgere di malattie pi` o meno gravi; a tale proposito, vorrei u fornire dati relativamente recenti in relazione sia allaspetto ecologico sia a quello medico.

0.4 La pompa da latte a quattro zampe


Per quanto riguarda i danni ambientali provocati dallallevamento di animali e la deliberata crudelt` verso di loro, ci riferiamo sia agli allevamenti per la produa zione di carne sia a quelli per la produzione di latte; in realt` un discorso pi` a u approfondito andrebbe fatto per la carne, il che per` esula dallo scopo di questo o libro. ` E un dato di fatto per la nostra civilt` che in genere gli animali non siano in a grado di avere quei sentimenti superiori che appunto distinguono luomo dallanimale e, in particolare, lamore materno e il senso di dolore, la capacit` di soffrire; a penso di non dover qui convincere nessuno dei lettori della palese falsit` di una sia mile presunzione (lamore materno e la capacit` di sentire il dolore sono elementi a fondamentali per assicurare la sopravvivenza di una specie). Tuttavia la grande industria dei prodotti animali ha fatto leva su questa presunzione per iniggere agli animali ogni sorta di crudelt` in nome del protto, facendosi anche sollevaa re da ogni responsabilit` (non certo morale), in quanto la legge per la protezione a degli animali esclude dalle sue regole quelle creature usate per produrre cibo per luomo. Questa presunzione e talmente radicata nella nostra civilt` che anche i gruppi ` a pi` sensibili che operano in favore degli animali raramente trovano da ridire sulle u crudeli torture alle quali sono sottoposte le bestie che ci forniscono la loro carne, il loro latte e le uova (eccetto che per le specie selvatiche in via di estinzione). La mucca oggi e considerata dallindustria casearia solo una pompa da latte a `
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quattro zampe, una macchina che serve per produrre latte a scopo di lucro: ovvero massima produzione al minimo costo. La grande industria lattierocasearia si vanta di esser riuscita, con i moderni mezzi messi a disposizione dalla tecnologia e dalla genetica, a far produrre alle ` mucche di oggi tre volte piu latte rispetto alle loro antenate. Non vengono per` menzionate le sofferenze initte alle povere, mansuete o mucche; le poppe sono larghe e tese dal troppo latte succhiato via inesorabilmente da una pompa, sono sempre incinte, prigioniere in cubicoli di cemento, spesso col pavimento metallico, incatenate e senza possibilit` di muoversi. a Questa vita cos` innaturale rende le mucche nervose, per cui vengono loro date dosi di tranquillanti, e le rende anche soggette a malattie e infezioni, per cui vengono riempite di antibiotici. Ma nonostante questi sforzi, la povera mucca crudelmente spremuta sopravvive solo pochi anni, mentre le mucche di un tempo vivevano no a 20-25 anni. Prima di morire per` la mucca e stata ancora in grado di procreare un certo o ` numero di gli e di glie, che per` non pu` nemmeno vedere. Infatti le vengono o o tolti subito dopo la nascita e, se si tratta di glie, seguiranno il suo destino di pompe da latte a quattro zampe; se invece sono vitellini, vengono subito venduti per essere trasformati nel giro di qualche mese nelle fettine di vitello dalla polpa tenera e rosata. Tralasciamo di menzionare altri fatti sulle condizioni nelle quali sono costrette a vivere (e a morire) le mucche, per passare agli aspetti pi` u prettamente ecologici, di impatto sullambiente e di giustizia sociale del consumo intensivo di prodotti animali.

0.5 La fame nel mondo, ovvero il cibo dei poveri come mangime per il bestiame dei ricchi
Prendiamo come esempio gli Stati Uniti2 (popolazione: 250 milioni) dove gli animali dallevamento oggi consumano una quantit` di cereali e soia sufciente a a nutrire un miliardo e mezzo di persone; in pratica gli animali si pappano 180% del mais che cresce negli Stati Uniti e il 95% dellavena. Per ogni chilogrammo di cereali consumato direttamente dalluomo, 12 chilogrammi vengono dati come mangime agli animali.
I dati americani sono esemplicativi di una tendenza alla quale lEuropa si e rapidamente ` adeguata. dizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .
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Riciclando i cereali attraverso gli animali (invece di consumarli direttamente) otteniamo solo il 10% delle calorie e lo 0% delle bre disponibili per luomo. La produzione di cibi di origine animale utilizza 185% delle terre coltivabili negli Stati Uniti (soprattutto per coltivare mangime) ed e responsabile della de` forestazione e della riduzione di produttivit` del suolo. Questo e ovviamente un a ` modo altamente inefciente (a livello globale, si intende) di utilizzare la terra: per ogni 16 chili di cereali e soia, usati come mangime, ne ricaviamo solo uno di prodotti animali, gli altri 15 se ne sono andati sotto forma di letame. Dal punto di vista delle proteine, il latte ci fornisce solo il 20% del totale disponibile dai cereali e legumi. Tutto ci` mentre 40mila bambini muoiono di fame ogni giorno o cio` muore un bambino ogni due secondi (Institute for Food and Developement Policy). e In altri termini, il problema della fame nel mondo non e legato alla carenza di ` cibo ma alla carenza di giustizia. Questa enorme ingiustizia grida vendetta, ma siamo noi a provocarla con le nostre abitudini alimentari; contribuiamo cos` ad accrescere i protti dellindustria dei prodotti animali e cos` a perpetuarla. Basterebbe ad esempio che gli americani riducessero del 10% il loro consumo di carne per ricavare abbastanza cereali da sfamare i 60 milioni di persone che ogni anno muoiono di fame nel mondo.

0.6 Mucche e inquinamento


La nostra avidit` e voracit` di cibo animale non producono solo ingiustizia attraa a verso una spaventosa inefcienza energetica, ma si ripercuotono in maniera negativa anche su tanti altri problemi che afiggono lumanit` : erosione della fertilit` a a del suolo, contaminazione e inquinamento, richieste di energia sempre pi` masu sicce (con ricorso al nucleare), problemi di salute e malattie degenerative sempre pi` dilaganti e aggressive. u Alla natura occorrono circa 500 anni per creare tre centimetri di humus, quella parte di terra scura e ricca di sostanze che ci nutre attraverso le piante. Con le nostre dissennate pratiche di agricoltura intensiva, l85% della quale serve per foraggiare gli animali, perdiamo circa tre centimetri di humus ogni 16 anni. Riusciamo ancora a mascherare il declino sulla fertilit` del suolo saturandoa lo di pesticidi e fertilizzanti chimici (veleni che poi ci ritroviamo regolarmente nel piatto) aggravando ulteriormente i problemi; negli Stati Uniti ne viene usata ogni anno una quantit` pari al peso complessivo della popolazione (250 milioni). a Questa e solo una piccola parte del costo ecologico dovuto al consumo di cibo `

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animale. La distruzione di gioielli della natura quali le foreste dellAmerica settentrionale e meridionale serve essenzialmente per la produzione di cibo animale; come sanno tutti i bambini, le foreste rappresentano un patrimonio del pianeta Terra, il suo polmone vitale. Continuando di questo passo, nellAmerica settentrionale non ci sar` pi` una foresta nel giro di cinquantanni. a u Due economisti della Cornell University (Stati Uniti), Fields e Hur, hanno stimato che per ogni persona che passa ad una dieta puramente vegetariana (senza latticini n uova) si risparmia ogni anno un acro di foresta. e Naturalmente, siccome in natura tutto e collegato con tutto, la perdita di foreste ` crea altri gravi danni ecologici a catena, sulla cui entit` e gravit` lascio che il a a lettore faccia un piccolo sforzo di immaginazione. La vita su questa Terra e nata nellacqua e la nostra esistenza dipende da es` sa. Siamo cos` abituati ad averla, e a poco prezzo (basta girare un rubinetto), che la diamo quasi per scontata. Tuttavia ci stiamo rapidamente avvicinando al momento in cui lacqua sar` un lusso e ci` anche a causa del nostro vorace cona o sumo di prodotti animali. Infatti la produzione di cibo animale utilizza nel suo ` complesso il 60-80% dellacqua consumata negli Stati Uniti ed e responsabile dellinquinamento di oltre met` delle riserve idriche (laghi e umi). a Per produrre il cibo quotidiano occorrono 16mila litri di acqua per unalimentazione moderna (con carni); 5mila litri per unalimentazione latteo-ovo-vegetariana e 1.000 litri per unalimentazione puramente vegetariana. I costi di questo sperpero di risorse sono per` ripartiti fra tutti attraverso le o tasse, che servono per aiutare lindustria dei prodotti animali (senza questi sussidi negli Stati Uniti un hamburger costerebbe 70 dollari al chilo!). Oltre a consumare una quantit` incredibile di acqua, lindustria dei prodotti a animali crea una altrettanto incredibile quantit` di letame (una mucca ne produce a quanto venti persone). Una volta il letame serviva per fertilizzare i campi; lenorme concentrazione di mucche in un allevamento moderno rende questo processo dannoso e non pi` u economico. Conviene invece usare fertilizzanti chimici e lasciare che il letame se lo portino via le acque; il fatto e che da sempre, negli Stati Uniti, gli animali producono una ` quantit` di letame pari a venti volte quella prodotta dallintera popolazione. a La stessa cosa succede anche qui in Italia, infatti la mucillaggine algosa che ha colpito lAdriatico nellestate 1988-1989 e anchessa glia delle nostre bistecche `
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e dei nostri amati latticini, prodotti sulle rive del Po. La vera soluzione e allora quella di costruire piscine a Rimini o quella di ` ridurre una volta per tutte i prodotti animali dalla nostra alimentazione?

0.7 Cibo animale ed energia


Non molte persone si rendono conto che la scelta del cibo che mangiamo ha anche grosse implicazioni energetiche, oltre che ecologiche. Coltivare del cibo, raccoglierlo e trasportarlo sulla nostra tavola richiede energia; trasformare un campo di grano in scatole di biscotti richiede pi` energia che la trasformazione del grano in u pane integrale. Ma certo i prodotti animali stanno in una categoria a s quando si tratta di e sperperare inutilmente energia: negli Stati Uniti la produzione e preparazione di cibo animale utilizza circa il 14% del consumo totale energetico. Ci` equio vale circa al consumo di tutte le automobili circolanti in America, ovvero al doppio della produzione delle centrali nucleari. Inoltre consuma circa il 30% di tutte le materie prime utilizzate negli Stati Uniti. Al contrario, la produzione di cibo vegetale ne usa solo il 2%. Come si vede, il risparmio energetico e impressionante, se si pensa che miliar` di di persone mangiano tre volte al giorno. Ma anche il risparmio monetario per una famiglia potrebbe essere sostanzioso se rinunciasse ai prodotti animali. Gli economisti Fields e Hur hanno calcolato un risparmio di 4mila dollari allanno per una famiglia tipo. Ipotizzando poi reazioni a catena di una serie di risparmi per lintera economia statunitense se si riducessero sostanzialmente i prodotti animali si arriverebbe ad un risparmio di 80 miliardi di dollari allanno; mica male per un semplice cambiamento di abitudini alimentari.

0.8 Latte, formaggio e salute


Il fatto e che oltre a tutto i cibi animali sono anche dannosi alla nostra salute. ` Con quanti soldi mi ripago della salute che non c` pi` ? Anche dal punto di e u vista puramente nutritivo e possibile che una alimentazione povera di prodotti ` animali (solo pesce), ma ricca di cereali integrali, legumi e verdure sia del tutto adeguata anche secondo gli standard americani. Riportiamo qui di seguito alcune dichiarazioni in tal senso:
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Una volta le proteine vegetali venivano considerate di rango inferiore, rispetto alle cosiddette proteine nobili dei prodotti animali, ma tale distinzione e ` oggi considerata superata . (The Lancet, 1959). Pare proprio che tutto il clamore su una sufciente quantit` di proteine sia a solo il risultato di una immagine creata ad arte dalla propaganda dellindustria dei prodotti animali. (Journal of Clinical Nutrition, marzo 1984). I vegetariani puri in molte popolazioni mantengono un eccellente stato di salute. (Food, Nutrition Board of the National Accademy of Sciences, 1974). Uno studio clinico ha paragonato la quantit` di aminoacidi essenziali asa sunti da chi segue lalimentazione moderna (con carne), da chi e latteo-ovo` vegetariano e da chi e puro vegetariano. I risultati indicano chiaramente che ` nei tre casi i livelli di assunzione erano ben al di sopra di quanto ritenuto sufciente. (Journal of the American Dietetic Association, 1/1966). La dieta macrobiotica appare adeguata dal punto di vista nutritivo e non sembra presentare alcuna decienza. La dieta e coerente con le raccoman` dazioni della National Academy of Sciences e dellAmerican Cancer Society per ridurre il rischio di cancro. (Comitato sulla salute pubblica del Congresso americano, 1984).

` E uno standard accettato oggi che la dose di proteine da consumare ogni giorno non fornisca pi` del 10% delle calorie totali, ed e bene che oltre la met` di tali u ` a proteine sia di origine vegetale. Anche facendo molta attivit` sica non e necessario consumare una dose di a ` Non esiste evidenza che lattivit` muscolare auproteine superiore al normale: a menti il nostro fabbisogno di proteine (National Academy of Sciences, 1974). Oltre a non essere necessaria, lingestione di troppe proteine di origine animale e ` assai dannosa per lorganismo (quello che e superuo e anche dannoso). ` ` Prendiamo ad esempio losteoporosi, malattia sociale oggi di moda. Il punto di vista convenzionale, ispirato dallaggressiva propaganda dellindustria lattierocasearia, e che le ossa perdono calcio perch non ne consumiamo abbastanza col ` e cibo. Ahim , nulla di pi` sbagliato! Losteoporosi ha una serie di concause, quali e u ` ad esempio lesposizione alla luce solare e lattivit` sica, ma la causa piu ima ` ` portante e leccesso di proteine; in altri termini, piu proteine si consumano, ` piu calcio si perde. Quindi la conclusione e che, per prevenire o per migliorare losteoporo` si non occorre aumentare la quantit` di calcio; bisogna solo diminuire la a quantit` di proteine ingerite. a Su queste conclusioni non esiste ormai controversia nel mondo scientico. A riprova di ci` nel marzo 1983 il Journal of Clinical Nutrition ha riportato gli studi o fatti su un gran numero di persone di 65 anni di et` : la conclusione e stata che a `
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le donne che consumano proteine animali presentano una perdita ossea del 35%, rispetto alle donne vegetariane che presentano una perdita di solo il 7%. Inoltre lepidemiologia conferma che losteoporosi ha unincidenza maggiore proprio ` in quei Paesi dove si consumano piu latticini e grassi saturi, e cio` Stati Uniti e Finlandia, Svezia e Inghilterra (Mc Dougall Medicine). Sar` una coincidenza, ma i primi due Paesi vantano anche un altro primato e a cio` quello di avere il pi` alto tasso di mortalit` per malattie cardiovascolari. Negli e u a Stati Uniti ogni 45 secondi muore una persona per attacchi di cuore; eppure basta ridurre a zero la quantit` di prodotti animali per ridurre del 90% il rischio a di un attacco cardiaco. Due ricercatori inglesi hanno riportato sullAmerican Heart Journal i positivi risultati del trattamento di diversi gravi casi di angina pectoris con una dieta puramente vegetariana, con controlli successivi no a cinque anni di distanza e senza uso di medicine chimiche! Altri esperimenti simili sono stati ripetuti negli anni seguenti con successo e riportati su importanti riviste mediche. ` E quindi ormai chiaro che per ridurre il rischio di aterosclerosi e problemi cardiovascolari occorre limitare drasticamente luso di cibi di origine animale, i quali contengono colesterolo e grassi saturi, ad esempio carne, uova e formaggio (American Heart Association: Health Education Committee, 1981; Decalogo dei cibi sconsigliati dal XV Congresso Mondiale di Cardiologia, Roma, settembre 1989). Anche il positivo trattamento dellartrite reumatoide passa per la eliminazione dei grassi. Sei pazienti sono stati curati in sette settimane con questo sistema; tuttavia i sintomi sono ricomparsi nel giro di poche ore dopo aver consumato carne e formaggio o olio di cocco (Clinical Research, 29/1981)3. Certo, a tavola non si invecchia, ma si pu` rischiare molto. I cibi animali ricchi o di grassi hanno stimolano anche la crescita di tumori e di metastasi; inoltre e stato ` notato che le donne con cancro al seno che vivono in paesi dove si consumano tradizionalmente pochi grassi hanno uno sviluppo pi` lento della malattia e vivono u pi` a lungo delle donne che consumano parecchi grassi (Journal of the National u Cancer Institute, 58/1977). Pi` recentemente il dott. Paolo Toniolo della New York University ha compiuto u uno studio su 750 donne italiane della Val Padana. ` Il risultato pi` interessante e che le donne che consumano piu grassi saturi u ` e proteine animali (in particolare formaggi) hanno una probabilit` tre volte a
Gli altri cibi sconsigliati dal decalogo sono zucchero e cioccolato; vengono invece consigliati cibi poveri di calorie e ricchi di bre, quali cereali integrali e verdure. dizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .
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` maggiore di contrarre cancro al seno. E stata inoltre riscontrata una correlazione con il contenuto calorico giornaliero; cio` pi` elevato e il numero di calorie, e u ` pi` probabilit` si ha di contrarre cancro. u a Il consiglio e pertanto quello di ridurre drasticamente il consumo di protei` ne animali a meno del 6%, favorendo le proteine vegetali, fagioli, legumi e loro derivati (Journal of the National Cancer Institute, febbraio 1989). In un altro studio, condotto presso la Harvard University su 145 donne di Boston (Stati Uniti), si e riscontrato che le donne che consumano yogurt e for` maggi freschi hanno una probabilit` tre volte maggiore di contrarre cancro a alle ovaie. A tale proposito va ricordato che la Danimarca ha una incidenza di cancro alle ovaie ben 6 volte maggiore rispetto al Giappone dove si consumano pochissimi latticini (Lancet, luglio 1989). Sembra proprio che, soprattutto alle donne, non convenga farsi tentare dal gelato, dalla pizza o dal gorgonzola; latte e latticini sono stati considerati infatti la causa, assieme a dolcicanti e saccarosio, della Candida, infezione degli organi femminili, oggi dilagante soprattutto fra le giovani americane (Journal of Reproductive Medicine, 6/1984). Anche molti dei problemi mestruali, seno dolente, mal di testa, perdite vaginali, bromi, sono da attribuire con alta probabilit` al consumo di latte e formaggi. a Del resto cosa c` di pi` facile che fare una prova? Non costa nulla e non ha e u effetti collaterali negativi: reca solo beneci. Tra gli altri, e certo non di minore importanza, evitare di consumare latticini ha anche leffetto di diminuire la frequenza (no a ridurla a zero) degli attacchi allergici (asma, raffreddore da eno ecc.); basta avere laccortezza di ridurre drasticamente anche il consumo di frutta e vino. A Dublino (Irlanda), il locale ospedale pediatrico ha introdotto una dieta a base di cereali integrali, legumi e verdure di terra e di mare per i piccoli pazienti; in particolare la pediatra C. Armelin raccomanda questa dieta per chi soffre di allergie. John Robbins, pur essendo il rampollo di unantica famiglia americana, proprietaria della pi` grande industria di gelati del mondo, la Baskin-Robbins, ha u dimostrato come sia possibile cambiare improvvisamente le proprie abitudini e cultura alimentari, infatti, mentre nuotava nella piscina di casa a forma, manco a dirlo, di gelato, assaporava il sogno di prendere in mano un giorno le redini dellimpero bianco.

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Venuto il momento di decidere, ha detto un chiaro no per seguire invece un altro sogno che nel frattempo aveva occupato il posto del primo: quello di una societ` fondata sul rispetto per la vita di ogni creatura, in cui tutti seguono a le leggi della natura, conservandola il pi` possibile intatta, invece di rapinarla e u distruggerla. Cresciuto allinterno di una grande industria alimentare, John si e potuto ren` dere bene conto dellenorme impatto delle abitudini alimentari di centinaia di milioni di persone; egli ha cos` compreso che lunica possibilit` di realizzare il suo a sogno consiste nel convincere gli altri a cambiare alimentazione. Non deve essere stato troppo difcile per John scoprire laltra faccia della luna, ovvero fatti e misfatti della grande industria alimentare americana; anche se la stessa ha sempre fatto di tutto e continua tuttora a fare di tutto per evitare che certe scomode verit` vengano a galla. a Il risultato di questa grossa ricerca sono stati libri e saggi scritti con intensit` a e sincerit` , che ci aprono gli occhi su tutti i motivi per cui e bene abbandonaa ` re le proteine animali, non solo per la nostra salute personale ma per la salute dellintero pianeta.

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Perch il latte e ` degli altri animali non e adatto alluomo

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Capitolo 1 Latte, allattamento ed evoluzione


Abito in un paese di montagna e spesso mi capita di osservare i gatti o i cani di casa allattare i loro cuccioli, oppure di vedere i vitelli e le caprette che succhiano dalle mammelle delle loro madri. Lallattamento e un evento naturale, che tutti i ` mammiferi svolgono in modo istintivo, ma sempre con attenzione ed amore, quasi consapevoli dellimportanza che questo legame ha per il futuro del cucciolo. Ma quando e iniziato questo fenomeno? Quando sono comparsi i mammiferi ` sulla Terra? Non e facile rispondere con esattezza: lopinione corrente e che i primi mam` ` miferi comparvero circa duecento milioni di anni fa (vale a dire 20mila volte lepoca storica attuale valutabile in 10mila anni) e nel giro di qualche decina di milioni di anni presero il sopravvento anche sugli invadenti (in quanto a spazio) dinosauri che nel frattempo scomparvero lasciando loro campo libero. Che cosa permise ai mammiferi di svilupparsi e di differenziarsi in una moltitudine di specie? Si potrebbe dire semplicemente lallattamento, ma la possibilit` a di allattare, cio` di produrre latte, e leffetto di una evoluzione pi` importante: e ` u quella del sistema limbico del cervello e della corteccia cerebrale (v. g). Queste strutture nervose, in particolare il sistema limbico, giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo degli istinti e delle emozioni, per cui si pu` como prendere quanto siano collegati lallattamento, listinto materno, la sessualit` , la a maternit` , indipendentemente da fattori ambientali o culturali. a La sessualit` , la maternit` , lallattamento, lamore, sono istinti primitivi coa a mandati dal sistema limbico, che si sviluppano anche in assenza della neocorteccia, cio` della parte pi` specializzata e moderna del cervello dei mammiferi. e u

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Figura 1.1: Sistema nervoso centrale: cervello (in bianco: corteccia; in grigio: sistema limbico) Questo discorso introduttivo vuole signicare che lallattamento dei cuccioli, peculiare espressione dei mammiferi da circa duecento milioni di anni, e la ` manifestazione di un legame che va ben oltre il semplice aspetto siologico di nutrimento ed assume una dimensione comportamentale di relazione damore con il mondo circostante. Nella specie umana la deprivazione affettiva e ben pi` grave, ai ni della salute ` u globale, di una deprivazione di cibo. Ma quando si pensa al latte e allallattamento, la prima cosa che viene in mente e la sua funzione nutritiva. Indubbiamente questa ` e molto importante, tant` vero che il bambino nasce con un sistema nervoso non ` e del tutto sviluppato e ha il maggior sviluppo cerebrale dopo la nascita. Nel latte sono inoltre contenuti enzimi, ormoni e sostanze ormono-simili che regolano lo sviluppo del sistema digestivo del neonato e gli equilibri ormonali.

1.1 Differenze di composizione nel latte dei diversi mammiferi


Tuttavia (v. tabella), tra le diverse specie vi sono differenze di composizione veramente enormi. Si va dal latte di focena che contiene solo il 40% di acqua, al latte di cavalla che ne contiene il 90%; inoltre mentre il latte di cavalla ha soltanto 11,5% di grassi, il latte di focena ne contiene il 46%; la cavalla produce un latte pi` ricco di lattosio di quello dei cetacei; il latte di coniglio e il pi` ricco di tutti u ` u in proteine e sali minerali e cos` via. Perch tutte queste differenze? Sono soltanto un caso? La natura ha cercato e soltanto di sbizzarrirsi nelle pi` diverse composizioni, oppure vi e una logica? Le u ` pi` recenti ricerche sono per questa ultima ipotesi, che trova una giusticazione u
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Latte

Proteine grammi Donna 0,9 Cavalla 2,2 Asina 1,5 Mucca 3,6 Capra 4 Pecora 6 Bufala 4,8 Scrofa 6 Gatta 9 Cane 10 Ratto 8 Coniglio 13,5 Focena 12 Balena 10

Lattosio Grasso Acqua grammi grammi grammi 7,2 3,5 88 5,9 1,5 90 6,2 1,5 90 4,9 3,5 87 4,5 4,3 86 4,5 7,5 81 4,7 7,5 82 5,4 6 82 5 5 80 3 10 75 2,6 10,3 1,8 12 70 1,3 46 40 0,8 35 54

Tabella 1.1: Composizione del latte di diversi mammiferi (per 100 gr.) nel rapporto madre-glio. Attualmente si tende ad inquadrare tutte le grandissime differenze tra i latti dei mammiferi in un grande schema nel quale sono caratteristici due poli. Ad un estremo potremmo mettere i primati (scimmie e scimpanz ) e luomo, nei quali il e neonato rimane in continuo contatto con la madre stringendosi ad essa in modo tenace e dalla madre stessa e seguito continuamente con affetto. ` Il latte di queste specie (come anche negli equini) e relativamente acquoso e ` scarso di grasso e di proteine, ma adeguato alla situazione. Infatti il cucciolo, sempre strettamente vicino alla madre, poppa molto frequentemente, talvolta ogni poche decine di minuti, senza fretta, ed ingerisce ogni volta piccole quantit` di a latte. Avendo una alimentazione continua, il piccolo non ha bisogno di riserve. Allestremo opposto vi sono i mammiferi che dopo il parto nascondono i neonati in nidi o tane e che passano gran parte della loro vita a procurarsi il cibo (di giorno o di notte), rientrando soltanto ad intervalli. I conigli sono un esempio di questa situazione, ma vi sono anche mammiferi arboricoli che rientrano nel nido soltanto ogni 48 ore! Si comprende che in queste situazioni si ha allevamento intermittente ed il neonato ha bisogno di un latte molto nutritivo (scarsamente acquoso) da digeridizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .

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re lentamente (e quindi molto grasso); inoltre in queste specie il piccolo poppa rapidissimamente e si sazia in pochi minuti. Da questa parte si pongono anche i mammiferi marini che, pur senza avere nidi o tane, hanno tuttavia un latte molto concentrato e ricco di grasso e i cui neonati fanno il pieno molto velocemente: questi mammiferi vivono in un ambiente freddo, i contatti tra madre e glio non sono sempre facili e soprattutto la poppata deve essere rapida perch avviene sottacqua, in apnea. e Se ci limitiamo allaspetto nutrizionale possiamo osservare che sia lallattamento alla mammella che il latte specie-specico hanno un signicato di difesa dalle malattie ben denito. Lallattamento diretto alla mammella presenta i seguenti vantaggi: assenza di rischi di infezioni da inquinamento, temperatura del latte ottimale, assenza di otiti da risalita di germi nella tuba di Eustachio per la posizione profonda del capezzolo nella gola durante la suzione. Il latte specie-specico contiene non solo tutti i nutrienti nelle proporzioni ottimali per la crescita, ma anche sostanze enzimatiche e anticorpi che hanno la funzione di aumentare le difese immunitarie in un periodo della vita in cui uninfezione potrebbe avere conseguenze gravissime. In natura, il latte (prodotto di secrezione delle ghiandole mammarie dei mammiferi dopo il parto) e lalimento previsto per la crescita dei cuccioli dei mammi` feri ed il latte di ogni specie va ad esclusivo benecio di quella specie; questo e ` evidente dalla diversa composizione dei vari latti. Infatti: a) nessun mammifero, tranne lUomo, consuma il latte di unaltra specie; b) nessun mammifero continua a bere latte dopo lo svezzamento e, una volta svezzato, e comunque in grado di vivere cibandosi degli alimenti per cui sono ` biologicamente adatti. ` Il latte non e cibo adatto ai bambini e agli adulti, neanche se fosse speciespecico, cio` di donna, perch le esigenze nutrizionali delladulto sono diffee e renti da quelle del lattante.

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Il latte vaccino e molto diverso per composizione rispetto al latte di donna ` perch e previsto per la crescita del vitello: e` troppe proteine: quattro volte di pi` (3.6 contro 0.9); u proteine molto diverse: rapporto caseina/latto-proteine 4.5:1 contro 0.4:1 poco lattosio: (49 gr/litro contro 70gr/litro); rapporto grassi saturi/insaturi svantaggioso; percentuale di calcio troppo elevata: 1170 mg/litro contro 340 mg/litro; rapporto calcio/fosforo svantaggioso: 1.3:1 (latte vaccino) contro 2.4:1 (latte materno); troppi sali minerali: 7 gr/litro contro 2 gr/litro. Dunque ad ogni mammifero il suo latte. Cos` e sempre stato almeno no ` a quando un mammifero, luomo, ha iniziato ad addomesticare altri mammiferi (mucche, capre, pecore) per cibarsi delle loro carni e del loro latte.

1.2 Inizio della pastorizia


Quando e dove e iniziato questo processo? ` ` E iniziato circa 10-20mila anni fa nelle regioni che vanno dal vicino Oriente, su verso lEuropa, seguendo la migrazioni che i primi esseri umani hanno attuato partendo dalla zona di origine dellHomo sapiens che si ritiene, con quasi universale accordo, localizzata nellAfrica centro-orientale (v. g. 1.2). A quei tempi, circa 2 milioni di anni fa, e no a circa 100mila anni fa il genere Homo e vissuto in Africa (o, forse anche in altre aree asiatiche, ma sempre nella ` fascia equatoriale) evolvendosi no a diventare Sapiens, alimentandosi di frutti, foglie e ori. Con linizio della migrazione, circa 100mila anni fa, si modicano anche i comportamenti alimentari; circa 10mila anni fa inizia lepoca storica: in Europa e in Medio Oriente le popolazioni diventano stanziali e allevano animali per cibarsene e utilizzarli nella coltivazione della terra (v. g. 1.3).

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Figura 1.2: Probabile espansione delluomo moderno nel Paleolitico (da CavalliSforza))

Figura 1.3: Sviluppo dellagricoltura in Europa (da Cavalli-Sforza))

1.3 Adattamento delluomo al lattosio


Lintroduzione di nuovi cibi ha sempre determinato un adattamento pi` o meno u lento e complesso: tale e stato anche per il latte vaccino in particolare per quan` to riguarda la componente glucidica, vale a dire il lattosio, disaccaride (glucosio + galattosio) presente solo nel latte: le molecole del lattosio sono troppo complesse per passare attraverso le pareti dellintestino; devono perci` essere o scomposte in monosaccaridi o zuccheri semplici prima di poter essere assorbite e passare nel circolo sanguigno. Il lattosio, per essere digerito, necessita la presenza della lattasi, enzima prodotto dalle cellule della mucosa intestinale. Solo in questo ultimo secolo, negli Stati Uniti, in seguito a sempre pi` frequenu
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ti segnalazioni di soggetti che presentavano dolori intestinali e diarrea profusa per lingestione di latte vaccino, e stata dimostrata la base biologica dellintolleranza ` al latte, vale a dire la mancanza di lattasi nellintestino dei soggetti intolleranti. Inizialmente, i lattasi decienti furono considerati anormali, cio` uneccee zione. Senonch risult` ben presto che gli individui adulti lattasi decienti erae o no quelli da considerare normali, essendo tale la maggior parte dellumanit` ; a anormale, invece, e la condizione di lattasi sufcienza presso gli adulti uma` ni come peraltro per tutti i mammiferi. Infatti la maggior concentrazione di anormali assimilatori di lattosio vive in Europa, a nord delle Alpi e tra la popolazione bianca degli Stati Uniti, di discendenza nord-europea. Il lattosio e contenuto nel latte di tutti i mammiferi ad eccezione del latte dei ` pinnipedi, foche, leoni marini e trichechi.

` 1.4 Qual e la funzione del lattosio?


Il lattosio, oltre che nutriente specico del lattante, ha una propriet` che e di fona ` damentale importanza nei primi anni di vita: facilita lassorbimenntto del calcio, sale minerale deputato alla formazione del tessuto osseo. Luso evolutivo del latte, quale fonte impareggiabile di calcio assimilabile, costituisce una caratteristica propria dei mammiferi. I loro neonati nascono con uno scheletro fragile e immaturo che deve rinforzarsi e crescere abbastanza rapidamente. La quantit` di a calcio, lattosio e proteine varia peraltro da una specie di mammifero allaltra, in relazione al loro accrescimento e sviluppo. ` E appena ovvio che i mammiferi debbono poter bere latte nei primi mesi o anni di vita; ma col passare degli anni essi, ivi compreso lUomo, perdono la capacit` di produrre lenzima lattasi, poich col progredire della crescita del cuca e ciolo, la madre non e pi` in grado di produrre tutta la quantit` di latte necessaria ` u a a soddisfare le necessit` nutrizionali del bambino e il bambino inizia ad assumere a il cibo dei grandi (quando la sua crescita non richiede pi` un apporto cos` grande u di calcio). Lunico modo per continuare a bere latte dopo essere stati svezzati, e quello di rubarlo ad altri mammiferi che stanno allattando, se questi ultimi ` sono sufcientemente domestici da lasciarsi mungere. Prima della migrazione dallAfrica verso il Nord, gli uomini e le donne in grado di sintetizzare la lattasi anche dopo linfanzia non potevano trarre alcun vantaggio pratico da ci` . o Per questa ragione, nel corso dei milioni di anni che precedettero laddome-

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sticamento dei ruminanti, la selezione naturale non favor` in modo signicativo la comparsa di individui in grado di sintetizzare la lattasi anche dopo linfanzia. Solo dopo linizio delladdomesticamento degli animali, evento che possiamo far risalire a circa diecimila anni fa in Europa e nel Medio Oriente, la selezione naturale cominci` a favorire la diffusione del gene della lattasi sufcienza in et` adulta o a nellambito di certi gruppi che disponevano di animali da mungere. Tutte le popolazioni in cui si registra unelevata percentuale di individui adulti lattasi sufcienti, hanno alle spalle una lunga tradizione di mungitura di uno o pi` u ` ruminanti addomesticati di cui consumano il latte. Ci` conferma il dato che piu o del 90% dei soggetti adulti dellEuropa settentrionale sono lattasi sufcienti, a differenza degli altri popoli della Terra in cui la percentuale non supera il 15% con casi (gli Indiani dAmerica) dello 0% di lattasi sufcienza. Se gli uomini avessero avuto bisogno di bere grandi quantit` di latte per soda disfare delle esigenze nutritive, la selezione naturale avrebbe favorito gli individui con il gene della lattasi. In realt` la nostra specie e riuscita a sopravvivere per milioni di anni cibana ` dosi di frutti, foglie e ori prima che il primo animale addomesticato si lasciasse mungere; inoltre ci sono in tutto il mondo intere popolazioni che non hanno mai bevuto latte e che vivono a lungo e in perfetta salute: anzi a tuttoggi la maggior parte della popolazione mondiale non ha bisogno, e di fatto, non usa del latte animale per soddisfare le esigenze nutrizionali di base. Cerchiamo dunque di capire che cosa ha determinato, in alcune aree geograche, il consumo di un cibo non solo non necessario, ma addirittura insalubre per la maggior parte dei soggetti. Perch i nostri antenati europei furono costretti a diventare lattosio dipene quindi lattasi-sufcienti? Probabilmente per il tipo di scelta sociale ed denti economica a cui furono costretti per sopravvivere. Circa diecimila anni fa, lEuropa centrale e settentrionale era ricoperta da foltissime foreste e in quel periodo aveva inizio una migrazione dal Medio Oriente verso il Nord e verso lEuropa di popolazioni che praticavano lagricoltura e lallevamento. Questi gruppi si mossero dalle loro regioni verso nuove terre alla ricerca di spazio per la loro sopravvivenza ed in questi spostamenti sfoltivano la foresta usando il fuoco, in modo da avere terreni per il pascolo e per la coltivazione del cereale. In questo tipo di economia non cera molto spazio per coltivare vegetali a foglia verde scuro, ricchi di calcio, ma poveri dal punto di vista energetico. Inoltre lesposizione solare limitata a pochi mesi nella stagione estiva favor` linsor
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genza del rachitismo1 . ` E il rachitismo probabilmente la spiegazione della selezione di individui lattosio resistenti. Immaginiamo individui di pelle scura, provenienti dalla regione del Mediterraneo, che si trovano in una situazione di scarsa irradiazione solare, che non mangiano pesce (vitamina D), n verdure a foglia verde (calcio), n e e ovviamente latte: la conseguenza e il rachitismo. Se pertanto gli antenati neo` degli attuali Europei dipendevano dal latte di animale per il loro fabbisolitici gno di calcio, gli individui impossibilitati a bere latte perch intolleranti al lattosio e andavano incontro a rachitismo e quindi morivano prima di giungere allet` fertile. a Ma in una situazione di scarsa irradiazione solare in soggetti di pelle scura, la quantit` di vitamina D derivante dal sole o assunta con il latte non era ancora a sufciente. Per ridurre il rischio del rachitismo occorreva facilitare la sintesi della vitamina D. E questo avvenne con laiuto del latte la cui assunzione assidua contribu` a schiarire la pelle delle popolazione nordiche.

1.5 Il colore della pelle


Le popolazioni del Nord Europa hanno una carnagione particolarmente chiara con capelli biondi ed occhi azzurri; man mano che si scende di latitudine verso il bacino del Mediterraneo, il colore della pelle si scurisce insieme a quello degli occhi e dei capelli. Tale caratteristica (pelle, capelli e occhi chiari) e anormale dal punto di vi` sta quantitativo altrettanto quanto la lattasi sufcienza: la maggior parte del genere umano ha pelle scura o bruna o olivastra e, probabilmente anche solo diecimila anni fa, non cera uomo sulla Terra ad avere una pelle simile a quella dei Nord-europei attuali. La combinazione di queste due anormalit` nelle stesse popolazioni non e a ` sicuramente una coincidenza. Quale pu` essere dunque il signicato di questa o combinazione? La pelle chiara al pari della lattasi sufcienza, facilita e incrementa lassorbimento del calcio a livello intestinale: la pelle chiara consente ` ai raggi solari di penetrare attraverso lo strato piu esterno della pelle e di convertire una particolare forma di colesterolo che si trova nellepidermide, in vitamina D.
Malattia che porta a deformit` scheletriche per mancato deposito di calcio nelle ossa. La a causa principale e una scarsa introduzione di calcio con il cibo e di vitamina D, la quale si forma ` con lesposizione cutanea ai raggi del sole o, in mancanza di sole, mangiando pesce di mare o olio di fegato di pesce.
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1.6 La funzione della vitamina D


La vitamina D svolge una funzione fondamentale nel processo di assimilazione del calcio dopo che dalla pelle e stata trasportata con il sangue, allintestino. La ` vitamina D si pu` assumere anche direttamente dai cibi; ma le sue fonti alimentari o sono abbastanza limitate, esclusivamente di origine animale (latte, burro, formaggi, tuorlo duovo, pesci) e in particolare dagli oli del fegato di pesce (merluzzo, tonno). Il latte stesso contiene quantit` limitate di vitamina D e in alcuni casi a (scarsa esposizione al sole, stagione invernale nei paesi nordici) non e sufciente ` a soddisfare i fabbisogni di un organismo in accrescimento: la presenza del lattosio nel latte ha proprio la funzione di incrementare lassorbimento del calcio per ovviare alle situazioni di scarsa esposizione solare con ridotta produzione di vitamina D. Per inciso, quanto detto ora, pu` spiegare anche la curiosa anomalia rapo presentata dallassenza di lattosio nel latte dei mammiferi marini; infatti, il latte di foca, tricheco e leone marino e ricco di vitamina D e non ha bisogno del lat` tosio per incrementare lassimilazione del calcio: la dieta dei mammiferi marini consiste di pesce ricco in vitamina D per cui i pinnipedi non hanno bisogno che le loro mamme producano lattosio nelle ghiandole mammarie, n che i neonati e producano lattasi nellintestino. Questa situazione rispecchia quella delluomo il quale, nch e vissuto in un e` ambiente adatto alla sua siologia (la fascia tropicale), non ha avuto bisogno di adattarsi per sopravvivere schiarendosi la pelle e producendo lattasi: il pallore della pelle e la lattasi resistenza sono state variazioni biologiche legate ad una necessit` di adattamento ad un ambiente climatico nuovo anomalo e difcile, per cui a levoluzione ha selezionato gli individui che presentavano queste caratteristiche favorendone la crescita e la riproduzione. Il latte vaccino in realt` non contiene nutrienti che non si trovino in altri cibi a di origine animale, a parte il lattosio. Ma contiene calcio in quantit` elevate (119 a mg/100 gr). La semplice presenza di calcio in un alimento non costituisce per` o garanzia di assimilazione da parte dellintestino. Ma, a differenza di alte fonti animali o vegetali di calcio (foglie verde scuro), il latte dei mammiferi, oltre a contenere pi` calcio, contiene anche una sostanza che ne favorisce gradualmente u lassimilazione da parte della mucosa intestinale. Questa sostanza e proprio il lattosio. `

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1.7 Pelle chiara e tumori


Abbiamo visto come la pelle chiara sia un vantaggio in ordine allassimilazione del calcio, in situazioni climatiche svantaggiose, vale a dire poco irradiate dai raggi solari; ma abbiamo anche visto come la pelle chiara sia una variazione dalla normalit` , abbastanza recente e nettamente localizzata in aree precise. a Ora, se il colore normale della pelle delluomo e quello scuro, dobbiamo ` aspettarci che la pelle chiara, se pur vantaggiosa in situazioni di scarsa insolazione, comporti dei rischi e diventi fonte di malattia in situazione di forte insolazione. E cos` il rischio della pelle chiara e il cancro, il melanoma. ` Il melanoma maligno colpisce in primo luogo individui di pelle chiara di origine nordeuropea quando lesposizione al sole e intensa. Lincidenza di questo ` tumore e elevata tra le popolazioni bianche dellAustralia, degli Stati Uniti e del` lEuropa ed e in rapida crescita in questi ultimi anni proprio per la sempre pi` dif` u fusa e frequente esposizione al sole di estese parti del corpo. Negli USA, un terzo dei nuovi casi di tumore annui, sono melanomi. Per contro, il melanoma maligno e piuttosto raro tra le popolazioni nere dellAfrica, dellAmerica o dellAustralia. ` Il colore della pelle pu` essere dunque considerato un fenomeno di adattameno to legato a condizioni ambientali particolari in funzione dei due rischi opposti: rachitismo e cancro della pelle. La pelle scura e funzionale in un clima caldo, molto irradiato (zona tropicale` equatoriale); se luomo si sposta verso i poli (minor irradiazione) si espone al rischio di rachitismo, a meno che la sua alimentazione sia ricca di pesce (vit.D); in tal modo non ha bisogno di assumere latte e pertanto la sua pelle non diventa chiara (vedi esquimesi). La pelle chiara e funzionale in un clima freddo poco irradiato (ridotto rischio ` di tumore alla pelle) a condizione che lalimentazione comprenda una certa quantit` di latte. a Si ritiene (Cavalli Sforza) che il passaggio dai mediterranei medio-orientali, di pelle scura e lattasi-decienti, agli scandinavi, di pelle chiara e lattasi-sufcienti, si sia compiuto in circa cinquemila anni, assumendo che, ad ogni generazione, gli individui dotati del gene della pelle chiara e lattasi sufcienti avessero una maggior prolicit` e una minor mortalit` rispetto a quelli con gene di pelle scura a a e lattasi decienti. Quando i primi pionieri del Neolitico (10mila anni fa) presero la via del Nord, i rischi di rachitismo erano elevati: gli inverni erano lunghi e freddi, il sole dedizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .

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bole e spesso coperto da nubi, per cui quelle popolazioni dovevano coprirsi pesantemente per proteggersi dal freddo riducendo cos` la parte di pelle esponibile allirradiazione solare fonte di vitamina D. Inoltre le popolazioni di agricoltori e allevatori dellEuropa centro-settentrionale, non potendo assimilare la vitamina D del pesce, come gli eschimesi, furono costretti, per sopravvivere, ad utilizzare il latte dei mammiferi che allevavano. Tale scelta provoc` due fenomeni strettamente collegati: o 1. la tolleranza al lattosio attraverso il mantenimento dellenzima lattasi oltre let` infantile; a 2. lo schiarirsi della pelle che, in quella situazione, si dimostr` ulteriormente o vantaggioso ai ni della produzione della vit.D e quindi dellassorbimento del calcio. Abbiamo visto (intolleranza al lattosio, tumore della pelle) come lassunzione di un cibo non siologico (cio` non previsto per laccrescimento e lo sviluppo di e una specie e quindi non specico alla siologia e alla biochimica di un organismo) possa diventare fonte di malattia se assunto in modo continuativo e in quantit` eccessiva. a Si pu` ipotizzare pertanto che il latte vaccino, non rientrando nella categoria o dei cibi siologici per luomo, se non in condizioni particolari, possa favorire linsorgenza di squilibri metabolici che a lungo andare possono condurre a stati di malattia clinicamente evidenti. Infatti, e stato dimostrato in questi ultimi anni ` come il latte possa essere la causa (o la concausa) di numerose malattie o ne possa favorire linsorgenza quando il suo consumo diventa costante e rilevante. La dimostrazione di questa affermazione pu` avvenire per vie diverse: o la via antropologica (precedentemente affrontata); la via dellanatomia e della siologia comparata (che per brevit` non trata tiamo); la via dellepidemiologia delle malattie, su cui ora ci soffermeremo. Lo studio dellepidemiologia ci ha permesso di scoprire che molte patologie ` possono essere collegate in modo piu o meno diretto con il consumo di latte ` vaccino. Le piu importanti sono: allergia e patologie inammatorie correlate
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osteoporosi calcolosi renale carie dentaria.

1.8 Le allergie
` Il latte vaccino costituisce uno dei principali allergeni alimentari ed e la causa dellintolleranza alle proteine del latte vaccino, patologia piuttosto frequente nellet` pediatrica. a Lintolleranza alle proteine del latte vaccino, nonostante sia conosciuta dai tempi dellantica Grecia, e ancora oggi una delle patologie che crea al pediatra ` pi` imbarazzo diagnostico e problemi terapeutici. u Tale intolleranza si manifesta con quadri clinici diversissimi: disturbi gastrointestinali (vomito, diarrea, colite, mal di pancia, digestione difcile ecc.), disturbi cutanei (orticaria, dermatite, eczema), respiratori (raffreddore, tosse, asma, stridore laringeo, ecc.), febbricole persistenti, irritabilit` . a Le conoscenze sugli allergeni alimentari, e in particolare su quelli del latte, sono tuttora scarse. Tutte le proteine del latte vaccino sono potenzialmente allergeniche, perch parzialmente o completamente differenti da quelle del latte e materno. I fattori che contribuiscono alla immunogenicit` -allergenicit` di una proteina a a sono numerosi e poco conosciuti. Tra i pi` importanti vi e il grado di estraneit` u ` a con lospite. La dose, la frequenza e il tempo dellesposizione sono anchessi determinanti, come si vede dal fatto che gli allergeni pi` importanti sono quelli u pi` frequentemente assunti e di origine animale (latte, uovo). u La molteplicit` dei disturbi e delle malattie provocate dal latte e dai latticini a assunti in eccesso e in modo continuativo, pu` non farne comprendere la causa o vera. Ad esempio, i bambini si ammalano frequentemente nei primi anni di vita di forme inammatorie e infettive, quali raffreddori, otiti, tonsilliti, bronchiti, ecc.
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1.9 Il metodo vincente per eliminare le malattie


Noi siamo abituati ad accettare rassegnati queste malattie, attribuendone la causa a virus e batteri. Ma abbiamo mai provato a modicare lalimentazione in senso siologico e ad eliminare latte vaccino e formaggio? Nella maggior parte dei casi i bambini non si ammalano pi` . u I virus e i batteri continuano a essere presenti, ma non prendono il sopravvento. Il metodo vincente per eliminare le malattie non e tentare di eliminare i virus e i ` batteri e una battaglia persa: di virus e batteri ce ne saranno sempre, a miliardi ` ma fare in modo di rendere lorganismo resistente nutrendolo con il cibo adatto, nella quantit` adatta. a

1.9.1 Osteoporosi
Losteoporosi e unaffezione caratterizzata da una progressiva perdita del tes` suto osseo, fenomeno che comporta un aumento della fragilit` ossea e quindi un a . Nella cultura popolare corrente, essa e considerata maggior rischio di frattura ` conseguenza di uninsufciente apporto alimentare di calcio; tale e il messaggio ` pubblicitario che magnica la presenza o laggiunta di calcio nei prodotti, in particolare quelli indirizzati allinfanzia; e tale e linformazione Sanitaria (Fondazione ` per losteoporosi, Istituto Gentili, Societ` italiana dellosteoporosi): LOsteoa porosi si combatte e si previene con lassunzione di cibi ricchi di calcio, vale a dire latte e latticini. In realt` , tali cibi sono ricchissimi di calcio (v. tabella 1.2), a ma la sola introduzione di calcio col cibo non ne garantisce lassorbimento a livello intestinale e, in ultimo, lutilizzo cellulare e il suo deposito nel tessuto osseo. Lipotesi che tale condizione patologica sia direttamente collegata al consumo eccessivo di cibi di origine animale ricchi di proteine, in particolare di latte e formaggio, si fa sempre pi` evidente proprio per merito degli studi epidemiologici: u ` presente con unincidenza sempre piu elevata proprio tra le ` losteoporosi e ` popolazioni che consumano piu latte e latticini. Come si spiega questo fatto apparentemente contraddittorio dal momento che losteoporosi e caratterizzata da una rarefazione della componente calcica del tes` suto osseo, espressione quindi di una carenza di calcio, quando latte e latticini contengono una quantit` di calcio straordinariamente elevata e concentrata? Se la a teoria della carenza del calcio fosse vera, ci si dovrebbe aspettare una prevalenza di osteoporosi tra le popolazioni che assumono poco latte e formaggio o non ne assumono per niente (cio` i 2/3 dellumanit` ). e a
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ALIMENTO (origine animale) Parmigiano Formaggi stagionati Formaggi freschi Latte vaccino intero Latte di capra Mozzarella Ricotta Uovo (tuorlo) Calamari Aringa Yogurt

mg 1340 1000-1200 400-800 1200 mg/litro 1400 mg./litro 400 274 147 144 112 111

ALIMENTO (origine vegetale) Mandorle Soia Fichi secchi Foglie di rapa Cicoria Nocciole Fagioli secchi Noci

mg 236 226 186 169 150 150 137 131

Tabella 1.2: Calcio negli alimenti (mg. per 100 gr.) In realt` , losteoporosi sembra essere una malattia del benessere, molto pi` a u comune nelle ben nutrite popolazioni occidentali, che in quelle asiatiche che non assumono latte e latticini (lassunzione media di calcio delle donne giapponesi e ` di 540 mg al giorno contro gli 800-1200 mg al giorno delle donne europee). La posizione attuale del National Institute of Health degli USA e che levi` denza scientica pi` convincente non e quella che unelevata assunzione di calcio u ` prevenga losteoporosi, e neppure che una supplementazione di calcio con la dieta o per via farmacologica rallenti il tasso di perdita ossea, specialmente nelle donne in gravidanza. Infatti, i fattori che favoriscono linsorgenza dellosteoporosi sono: il fumo di sigaretta, lalcool, la caffeina (caff` , Coca Cola, e t` , cioccolato), lattivit` sica ridotta e lassunzione eccessiva di proteine. e a Proprio questultimo fattore, tipico dei popoli occidentali ipernutriti soprattutto con carne, latte e formaggio, favorisce losteoporosi aumentando la perdita di calcio attraverso il rene per tamponare leccesso di acidi prodotti dal catabolismo proteico animale. Il fabbisogno di calcio non dovrebbe essere calcolato in modo assoluto, facendo la somma dei milligrammi di calcio presenti nel cibo ingerito da una persona, ma in relazione alle sue abitudini di vita: pi` proteine animali, pi` calcio; u u pi` caffeina, pi` calcio; u u pi` sedentariet` , pi` calcio. u a u

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Anche questo calcolo non e corretto: se infatti il calcio assunto proviene da ci` bo animale, laumentarne la quota non ne positivizza il bilancio, perch le proteine e animali, ricche di aminoacidi solforati, creano un ambiente renale acido o che provoca un proporzionale aumento della calciuria (eliminazione di calcio attraverso le urine). Facciamo un esempio, preso da una sperimentazione scientica. I giovani adulti restano in equilibrio calcico costante con introiti di 500 mg al giorno di calcio, se nutriti con un pasto di 43 gr di proteine; ma 1) se le proteine vengono portate a 95 grammi, il calcio deve salire a 800 mg al giorno per mantenere lequilibrio; 2) se le proteine vengono ulteriormente elevate a 142 grammi, anche l80% dei soggetti che assumono 1.400 mg al giorno di calcio vanno in bilancio calcico negativo (cio` eliminano con le urine pi` calcio di e u quello che riescono ad assimilare).

1.10 Calcolosi renale


Da quanto detto nora, diventa facilmente comprensibile, come lelevata quantit` a di calcio assunta con il latte e i latticini venga in gran parte assorbita a livello intestinale, per la presenza del lattosio (almeno nei soggetti lattasi-sufcienti), e passi quindi nel sangue, per mezzo del quale arriva al rene che ha la funzione di eliminarlo o di trattenerlo. L elevata calciuria prodotta da unalimentazione iperproteica facilita la formazione di calcoli renali, condizione anche questa come le precedenti tipica delle popolazioni occidentali.

1.11 Carie dentaria


Altra patologia tipica dei popoli mangiatori di latte. Il cavo orale presenta un ambiente alcalino, siologico, per la presenza della saliva, nch lalimentazione rimane congrua. Quando il cibo animale (latte, fore maggio, carne) prende il sopravvento, nel cavo orale si crea un ambiente acido, favorevole allo sviluppo di batteri con conseguente formazione di carie.

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1.12 Conclusioni
Le conclusioni che possiamo trarre da quanto e stato detto sono: ` a) Dati di fatto: il latte e stato previsto dalla natura per alimentare i cuccioli dei mammiferi; ` il latte e un cibo specico per la specie di mammifero per cui e stato previ` ` sto; il latte vaccino non e un cibo indispensabile per luomo; ` la maggior parte della popolazione e intollerante al latte vaccino; ` il latte vaccino pu` essere utile alluomo, in condizioni particolari; o il latte vaccino, se assunto in modo indiscriminato, e fonte di malattia. ` Pertanto, ai ni della salute, si potrebbero dare i seguenti b) Consigli: non costringere i bambini a mangiare latte vaccino; pensare che un disturbo o una malattia, soprattutto se frequente, possa essere legata a una intolleranza al latte vaccino; assumere e far assumere latte ai bambini solamente se e presente un forte ` legame affettivo con tale cibo; difdare della pubblicit` che propone di incrementare il consumo di a latte e latticini (` sempre legata allallevamento intensivo, innaturale e e pericoloso del bestiame e allindustria latteocasearia, sulle quali e basata ` leconomia dei paesi occidentali); convincersi che non mangiare latte e formaggi non provoca una carenza di calcio, ma ne favorisce lassimilazione, lutilizzo da parte delle cellule e il deposito nelle ossa; imparare a ragionare con la propria testa e cercare di scoprire la verit` a delle cose.

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Capitolo 2 Differenze tra latte vaccino e latte umano


La vita e un miracolo e questo e particolarmente evidente nel caso della nascita ` ` di un bimbo e del suo allattamento. Il latte e un prodotto miracoloso della natu` ra e alcune sue caratteristiche sono ancora sconosciute, persino alla scienza del ventesimo secolo. Pi` esaminavo la natura del latte umano, pi` sorgevano in me interrogativi la u u cui risposta non sono riuscito a trovare nei libri di siologia o di nutrizione. Ad esempio: 1. Quando il feto e nel grembo materno, lestrogeno ed il progesterone ven` gono forniti alla placenta e concorrono alla trasformazione del sangue della madre in sangue del feto. Qual e il meccanismo che controlla la secrezione ` di ormoni come lestrogeno ed il progesterone? In che modo gli ormoni trasformano il sangue della madre in quello del feto? 2. Non appena il feto vede la luce e si separa dalla placenta, la secrezione di estrogeno, progesterone, lattogeno ecc. cessa. Perch ? E come? e 3. Nello stesso tempo la ghiandola pituitaria incomincia a secernere la prolattina. E questo stimola la sintesi di grosse quantit` di grasso, lattosio a e caseina da parte delle cellule delle ghiandole mammarie (da Medical Physiology di Guyton). Come pu` avvenire ci` ? Come pu` la ghiandola o o o pituitaria secernere la prolattina? Cos` la prolattina? Qual e il meccanismo e ` di produzione del latte nella ghiandola mammaria? 4. Riteniamo che il latte della madre sia il prodotto della trasformazione del 35

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suo sangue. Una madre pu` avere allincirca cinque litri di sangue e proo durre quasi tre litri di latte ogni giorno. Per cui essa dovrebbe trasformare ` pi` della met` del suo sangue in latte ogni giorno. E possibile? E se lo e, in u a ` che modo? 5. Perch le ghiandole mammarie producono lattosio anzich glucosio (uno e e zucchero semplice)? (Se producessero glucosio il lavoro di trasformazione sarebbe molto pi` semplice; il sangue contiene infatti glucosio). u 6. Se un bambino fosse alimentato con zucchero (saccarosio), invece che con lattosio, quale sarebbe leffetto sulle sue condizioni siche? 7. Se il bambino fosse alimentato con altri carboidrati anzich con lattosio, e quali sarebbero le conseguenze sulle condizioni siche del bambino? Ci si potrebbe porre centinaia di domande del genere.

2.1 La composizione del latte umano


Il latte umano e normalmente bianco-bluastro, ha un sapore dolce e pesa legger` mente pi` dellacqua. Essenzialmente, come ogni altro latte, e unemulsione di u ` particelle grasse in un uido. Il contenuto del latte umano varia da persona a persona e dallinizio alla ne del periodo di allattamento, che si tratti di settimane, di mesi o di anni. In media e composto dal 1% al 2% di proteine, dal 3% al 5% di grassi, dal 6,5% al 10% di ` carboidrati e dal 2 di sali; il resto e acqua. ` La moderna siologia riconosce che la produzione di latte non si verica da un giorno allaltro. Una madre si prepara allallattamento durante la gravidanza e persino prima. Secondo il Medical Physiology di Guyton, lallattamento si evolve nel modo seguente: 1. Il seno inizia a svilupparsi alla pubert` e questo sviluppo e stimolato dala ` lestrogeno, un ormone secreto durante il ciclo mestruale della donna. Durante la gravidanza grandi quantit` di ormoni, lestrogeno e il progesteroa ne, vengono secreti dalla placenta. Lestrogeno ed il progesterone causano lulteriore crescita e lo sviluppo delle mammelle.

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2. Il primo liquido secreto dalle mammelle, il colostro, contiene proteine e lattosio, ma non contiene quasi nessun grasso. Il colostro costituisce solo un centesimo della quantit` di latte che verr` prodotto dal seno due o tre a a giorni dopo la nascita del bambino. Il colostro e un liquido denso e giallastro che viene prodotto gi` dal quinto ` a mese di gravidanza, anche se in maniera irregolare. Dopo il parto, per limmissione in circolo della prolattina, la produzione diventa regolare. Questo liquido ha i preciso compito di alimentare il bambino no allarrivo del latte vero e proprio. Nel colostro si trova fra laltro unalta percentuale di taurina, aminoacido essenziale, importante per lo sviluppo del sistema nervoso centrale e della retina del neonato. Contiene sostanze che stimolano la peristalsi inte` stinale, importante per leliminazione del meconio. E ricco di lattosio che impedisce un eccessivo calo di peso nella prima settimana di vita. Il colostro contiene in gran quantit` le immunoglobuline (IgA) secretorie, a che proteggono il neonato dalle infezioni intestinali e respiratorie impedendo ladesione dei batteri alle cellule della mucosa.
Sostanze acqua proteine grassi carboidrati Ca P Fe Na K K/Na Plasma umano
(in grammi)

Latte umano
(in grammi)

86 68 0,6 0,6-1 0,009 0,003 0,00001 0,3 0,02 1/15

85,2 1,1 4 9,5 0,03 0,01 0,00001 0,02 0,05 2,5

Differenza tra le due sostanze nessuna 1/7 x 7 volte x 10 volte x 3 volte x 3 volte nessuna x 1/15 x 2,5 volte

Tabella 2.1: Confronto con la composizione di 100 grammi di sangue in una donna non gravida e la stessa quantit` di latte umano. a
proteine grassi carboidrati (lattosio) sodio potassio calorie (Macy e Kelly) gr/100 gr/100 mg/100 mg/100 mg/100 cal/litro ml 2,3 ml 3 ml 5,7 ml 50 ml 75 670

Tabella 2.2: Composizione del colostro


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Svolgono unazione protettiva locale contro le allergie alimentari: le IgA secretorie si straticano sulla mucosa intestinale e la rendono impermeabile alle proteine eterologhe. Le cellule contenute nel colostro, che variano da 5.000 a 10.000/mm3 comprendono macrofagi, neutroli, linfociti ecc. La presenza di prostaglandine (PG) nel colostro (e nel latte materno) e stata ` recentemente accertata e costituisce motivo ulteriore di preferenza dellallattamento al seno. Le PG sono infatti distribuite lungo tutto lapparato digerente del neonato (e delladulto) e intervengono nella liberazione di enzimi, nel trasporto di acqua, ioni, glucosio. Soprattutto, hanno una funzione importante nella protezione della mucosa dellapparato digerente, e se ci` e o` di grande utilit` per ladulto, lo e ancor di pi` per il neonato, specialmente a ` u se prematuro. Da quanto sopra esposto si capisce come sia importante per il bambino alimentarsi con il colostro nei primi giorni di vita, soprattutto se viene tenuto nella nursery centrale, dove ha maggiore possibilit` di contrarre infezioa ni: non bisogna negargli questa difesa della natura e perci` non bisogna o somministrargli altri alimenti. 3. Immediatamente dopo la nascita del bambino si verica una marcata riduzione di estrogeno e progesterone, prima secreti dalla placenta. Simultaneamente si verica una marcata produzione dellormone della ghiandola pituitaria: la prolattina. La prolattina precedentemente inibita dalle grosse quantit` di estrogeno e a progesterone secreti durante la gravidanza, ora stimola la sintesi di una notevole quantit` di grassi, lattosio e caseina dalle cellule delle ghiandoa le mammarie e le mammelle iniziano a secernere unabbondante quantit` di a latte, anzich di colostro. e

2.2 Produzione del latte da parte della ghiandola mammaria


Magnus Pyke spiega molto bene la produzione di latte da parte della ghiandola mammaria, in Man and Food (Uomo e cibo). Si pu` dire pi` precisamente che le cellule che ora producono latte fanno o u conuire glucosio (lattosio) e grasso nel latte, trattenendo nel contempo molte proteine e qualche altro componente, particolarmente sodio e cloro.

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Il processo e veramente complicato non solo perch la ghiandola mamma` e ria umana converte il glucosio in lattosio, ma anche perch le percentuali della e composizione del latte sono assai diverse da quelle del sangue materno. Come indica la tabella 1.1, nel latte c` dieci volte pi` lattosio di quanto glue u cosio ci sia nel sangue, sette volte pi` grasi, tre volte pi` calcio, due volte e mezza u u pi` potassio, un settimo della quantit` di proteine e un quindicesimo di sodio. u a Ritengo, ed alcuni siologi sono della mia stessa opinione, che le ghiandole mammarie funzionino come un fegato od un rene. A mio avviso la ghiandola mammaria funziona come segue:

2.2.1 Formazione del lattosio


1. Il glucosio e distribuito alle cellule mammarie dai capillari arteriosi. ` 2. Nelle cellule mammarie il glucosio viene convertito in glicogeno (questo e ` un processo di yanghizzazione, perch il glicogeno e insolubile in acqua) e ` dallinsulina (che e yang), il che avviene anche nel fegato. Questo glicogeno ` viene immagazzinato nella ghiandola. 3. Il glicogeno si forma a partire da certi aminoacidi, come lalanina, la glicina, la serina, la cistina e lacido glutammico, dalle proteine del sangue o dalle cellule. Questa potrebbe essere la ragione per cui nel latte ci sono meno proteine che nel sangue. Nel latte umano queste si riducono ad un settimo, nel latte di mucca della met` . a 4. Il glicogeno immagazzinato e convertito in lattosio (uno zucchero doppio) ` dalla prolattina, che viene prodotta nella ghiandola pituitaria.

2.2.2 Formazione del grasso ad opera della ghiandola mammaria


La ghiandola mammaria pu` immagazzinare i grassi che vengono forniti dal sano gue o trasformarli a partire da carboidrati e proteine. Il deposito di grassi inizia con la pubert` ed aumenta moltissimo durante la gravidanza. a

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2.2.3 Trasmutazione dei minerali ad opera della ghiandola mammaria


Come indicato nella Tabella 2.1 esiste una forte differenza fra i minerali contenuti nel sangue e quelli contenuti nel latte umano. Questi cambiamenti si possono spiegare con la teoria della trasmutazione biologica degli elementi (v. Trasmutazioni biologiche di Louis Kervran). Il sodio si trasmuter` in potassio se combinato a con lossigeno, con laiuto di un enzima come la lattasi. Na23 + 016 K 39 Questo riduce Na (sodio) ed aumenta K (potassio). Una parte del K (potassio) si trasmuter` in calcio se combinato con lidrogeno che probabilmente risulter` a a dalla scissione dei componenti dellacqua. K 39 + H 1 Ca40 Ca e P sono sempre in relazione luno con laltro. Quindi un aumento di calcio signica anche un aumento di fosforo. La composizione del latte materno cambia man mano che il bimbo cresce, adattandosi alle mutevoli esigenze del bambino. Tradizionalmente, la madre che non ha abbastanza latte cerca unaltra nutrice che stia allattando un neonato pressappoco della stessa et` del suo bambino, in a modo che i componenti del suo latte siano nelle giuste proporzioni. Considerazioni di questo tipo sono rare nella societ` moderna, dove lalimentazione a base di a latte di mucca o di latte articiale e diffusissima. ` Talvolta si sente affermare che il latte umano contiene poco ferro. Questo comunque non e solo un inconveniente del latte umano (la stessa cosa vale anche ` per quello di altri animali), e anzi pu` essere un vantaggio, perch il neonato ha o e abbondanti riserve di ferro immagazzinate nel fegato o nella milza. Proteine Il latte vaccino contiene il quadruplo delle proteine del latte umano e per poter essere tollerato da un neonato, devessere diluito. Poich contiene e ` per lo piu caseina, il latte di mucca, quando si mescola con i succhi gastrici, coagula formando un grumo grosso e compatto. Quindi limpiego di latte vaccino come alimento per neonati pu` provocare dei veri e propri o disturbi. Quando lo si riscalda, la massa di latte cagliato e un po pi` picco` u la e pi` morbida, ma tende comunque sempre a rapprendersi nello stomaco. u
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Questa e la ragione per cui i piccoli si sentono pieni per circa quattro ore ` dopo una poppata di biberon. ` Il latte umano cagliato, al contrario, e sofce e leggero. Lo stomaco del bambino allattato al seno si svuota rapidamente e facilmente. Per cui desidera mangiare pi` spesso, il che, a sua volta, stimola la produzione di u altro latte da parte della madre. La quantit` di proteine nel latte, sia vaccino che umano, e ridotta, mentre la a ` proporzione di aminoacidi e pi` alta: 300 ml di latte di mucca (la quantit` ` u a che beve normalmente un bimbo di cinque mesi), forniscono 12 grammi di proteine, mentre la stessa quantit` di latte umano ne fornisce solo 3 a grammi. Questa e la ragione per cui molti nutrizionisti sono giunti a sconsigliare ` lallattamento al seno, nonostante il fatto che i bambini nutriti al seno crescano forti, sani e ben equilibrati. Lapporto proteico del latte di donna evidentemente e sufciente, mentre il sovraccarico proteico del latte vaccino ` pu` , nonostante la teoria del pi` e meglio, essere nocivo (danni renali). o u` Karen Pryor, nel suo libro Nursing your baby dice che il neonato sfrutta le proteine del latte materno al 100%. Dopo i primi giorni di vita, potenzialmente tutte le proteine del latte e del seno diventano parte del bambino, poche vengono eliminate. Il bambino nutrito con latte vaccino, al contrario, utilizza un 50% delle proteine del latte e deve scartarne circa la met` dalla a sua dieta. Questo mostra che lassunzione di troppe proteine porta ad assimilarne poche; c` uno spreco, e questo pu` essere il risultato della capacit` di trasmue o a tazione nel neonato il bimbo produce o trasmuta solo le sostanze che gli sono necessarie eliminando leccesso di sostanze nutritive. Acqua Il commento di Karen Pryor sullacqua nel latte e eccellente. Essa di` ce: Leliminazione delle proteine inutilizzabili e in gran parte compito ` dei reni. Questo pu` sollecitare un certo sforzo su di una funzione ancora o immatura. Per anni generalmente si e ritenuto che i bambini nati prematura` mente crescessero meglio con determinati tipi di latte articiale in polvere, piuttosto che con il latte della madre. Alla ne i ricercatori si accorsero che laumento di peso non era dovuto ad una effettiva crescita, ma ad una ritenzione di liquidi nei tessuti. Questo e il risultato della sollecitazione su reni ` immaturi, che non riescono ancora ad eliminare adeguatamente proteina in eccesso e sali minerali. I bambini ricevono acqua sufciente dal latte della madre per le loro ` necessit` metaboliche. Quando fa caldo, e la madre ad aver bisogno a
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di una maggiore quantit` dacqua e non il bambino allattato al seno. a Il bambino nutrito con latte vaccino, invece, ha bisogno di acqua non solamente per il suo metabolismo, ma anche per mettere i reni in grado di eliminare i sali e la proteina inutilizzabile. Cos`, oltre allacqua aggiunta al latte articiale, ha bisogno di bere acqua dal biberon, specialmente quando fa caldo Vitamine Il latte di mucca contiene solo dalla met` a un decimo delle vitamine a essenziali presenti nel latte umano. Questo fatto e interessante, perch una mucca mangia quasi esclusivamente ` e erbe crude che si ritiene contengano moltissime vitamine. Al contrario una madre mangia in prevalenza cibi cotti (a meno che non sia una vegetariana crudista) eppure il suo latte contiene molte pi` vitamine. Questo vuol forse u dire che la cottura da un lato distrugge le vitamine, mentre dallaltro aiuta a produrle? Questa e la ragione principale per cui lalimentazione dei bambini ` con alimenti articiali deve essere integrata con vitamine o essere variata con altro cibo. I bambini allattati al seno, a1 contrario, non necessitano di nessun altro cibo sino allet` di cinque o sei mesi. Anche allora il latte materno continua ad a essere una buona fonte delle vitamine di cui necessitano. Il latte materno contiene in sovrabbondanza le vitamine A ed E, che sono liposolubili. Ad una settimana di vita, il neonato alimentato al seno ha nel suo organismo una quantit` di vitamina E pi` di cinque volte superiore a quella di un bambino a u alimentato con il biberon, dice Karen Pryor. La vitamina D controlla la capacit` del bambino di assorbire il calcio. La a vitamina D liposolubile, normalmente non proviene dalla dieta, se non in climi come quello nordico ed artico. In tutto il resto del mondo la vitamina D e sintetizzata dal corpo grazie allesposizione ai raggi del sole. Se il bam` bino non prende abbastanza sole, pu` essere vittima del rachitismo, a o causa del mancato assorbimento di calcio che questa vitamina promuove. ` E tuttavia improbabile che il bambino allattato al seno sviluppi una forma di rachitismo: nch non e svezzato, e al sicuro. e ` ` Il numero del settembre 1965 della rivista Time, riportava il caso di abuso di vitamina D:

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Una donna in stato interessante, a Baltimora, che mangiava bene, beveva una grande quantit` di latte e prendeva le capsule multivitaminiche che le erano staa te prescritte, assorbiva dalla luce solare da 2000 a 3000 unit` di vitamina D a al giorno, mentre gliene erano state raccomandate solo 400, sufcienti ad un ragazzino in rapida crescita. Una overdose tale di vitamina D qualche volta provoca depositi di calcio nel feto, le cui ossa, specialmente alla base del cranio, crescono insolitamente dense, mentre depositi gessosi restringono laorta. Qualche volta ne consegue anche un ritardo nello sviluppo mentale.

` E abbastanza interessante il fatto che la vitamina C, contenuta in grande quantit` nel latte materno, sia quasi completamente assente dal latte di a mucca, anche non pastorizzato. Penso che la mucca possa produrre autonomamente la vitamina C a partire dal cibo. Quando nelle ghiandole mammarie della mucca il sangue si trasforma in latte, le vitamine C e B si trasformano in una sostanza pi` u yang, probabilmente in una proteina, perch le ghiandole mammarie di una e mucca si trovano in una posizione molto yang (la parte pi` bassa del corpo u dellanimale). Le ghiandole mammarie umane invece, sono poste in una posizione piuttosto yin, per cui convertono il sangue in una sostanza abbastanza yin. Di conseguenza il latte umano contiene una grande quantit` di vitamina C. La a ` produzione di vitamina C da parte delle ghiandole mammarie umane e cos` efcace che lo scorbuto, la malattia causata da carenza di vitamina ` C, non e mai stato riscontrato in bambini allattati al seno, neanche nel caso in cui la madre ne fosse affetta. Grassi Il latte vaccino ed il latte umano contengono allincirca la stessa quantit` a di grassi (v. Tabella 2.3). Comunque il latte vaccino contiene pi` grassi u saturi del latte umano. Questa e una delle ragioni per cui sono contrario alluso del latte vaccino ` anche dopo lo svezzamento. Ferro Molti esperti di nutrizione si preoccupano per il basso contenuto di ferro del latte umano. Il latte di mucca per` ne contiene ancora meno. E per di o pi` il latte ed il plasma della madre contengono la stessa quantit` di ferro. u a Quindi questa quantit` non pu` essere considerata troppo piccola. a o Secondo Karen Pryor, in Nursing your Baby, il bambino nasce gi` con una a buona scorta di ferro nel fegato e con unalta concentrazione di globuli rossi nel sangue che si suppone decresca no a raggiungerre valori normali, dopo un certo periodo, in relazione alla crescita del bambino.
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di C. Corvino umano 11,7 3,5 7 0,2 0,9 28 55 17 asina 10 1,5 6,2 0,5 1,8 45 55 vacca 12,5 3,5 4,7 0,8 3,5 78 17 5 bufala 17,8 7,5 4,7 0,8 4,8 80 20 renna 31,9 17,5 2,5 1,5 10,4 80 20

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estratto secco totale materia grassa lattosio sali proteine totali caseina % sieroproteine % azoto non proteico %

Tabella 2.3: Composizione di differenti tipi di latte espresse in % Se la madre durante la gravidanza non e anemica, le scorte di ferro del ` bambino sono probabilmente sufcienti per tutto il primo anno di vita, anche nel caso di una dieta esclusivamente lattea. Ci` e comprensibile o` da un punto di vista macrobiotico: nove mesi di alimentazione attraverso il sangue della madre rendono un bambino molto yang. Quindi cibi ricchi di ferro, come il tuorlo duovo, causeranno reazioni troppo yang nel bambino, persino nel caso di alimentazione con latte di mucca (eppure la pubblicazione governativa americana Food raccomanda rosso duovo quale fonte di ferro per i bambini, a partire dai tre mesi di vita!). Zuccheri Il latte proveniente dal seno materno contiene una quantit` di zucchea ri assai maggiore rispetto a quella presente nel latte di mucca intero. Non solo la quantit` di zucchero del latte vaccino e del latte umano e divera ` sa, ma anche la sua qualit` . Lo zucchero, nel latte umano, e in larga parte a ` u a lattosio, pi` piccole quantit` di altri zuccheri, gli oligosaccaridi. Secondo Karen Pryor, il lattosio e pi` facile da digerire per il bambino ` u piccolo e rende pi` agevole lutilizzazione delle proteine. u L autrice pensa che ci` contribuisca al fatto che i bambini nutriti al seno o non eliminano quasi proteine. Riferisce inoltre che unalta concentrazione di lattosio pu` favorire lassorbimento del calcio. Se si aggiunge dello zuco chero al latte vaccino per aumentarne il contenuto di glucosio, la corretta crescita del bambino pu` essere gravemente ostacolata. o Sul numero del 27 novembre 1964 della rivista Time, un articolo sulle malattie dellinfanzia causate dagli zuccheri contenuti, nel latte vaccino, dichiarava che:

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Quando le analisi del sangue e dellurina dei bambini indicano un eccesso di galattosio (zucchero del latte vaccino), pu` signicare che il bambino ha problemi nel metaboo lizzarlo. I sintomi da mancata metabolizzazione del galattosio sono: svogliatezza, difcolt` ad aumentare di peso, itterizia. Poich il bambino non pu` metabolizzare a e o il galattosio, trasformandolo in glucosio, che e lo zucchero che il corpo brucia per ` avere energia, deve essere tenuto a dieta, senza latte. Diversamente, quasi certamente svilupper` cataratta, cirrosi al fegato e, se non muore, pu` rimanere mentalmente a o ritardato.

I fermenti lattici Questi microorganismi che sono frequenti nel terreno, nelle piante e nei cortili delle fattorie, sono spesso presenti nel latte commercializzato. . . sebbene normalmente non in cos` gran numero. Essi sono im portanti nellindustria dei latticini, per vari motivi. I fermenti lattici (lattobacilli), come dice il loro nome, sono collegati con la produzione di acido lattico. Si trovano comunemente nel latte e nel formaggio (sono importanti per la maturazione del formaggio), ma certe specie sono anche rintracciabili in grande numero, nella ora intestinale dei bambini (Lactobacillus bidus) e nella vagina (Lactobacillus acidophilus), mentre altre favoriscono il processo di inacidimento di prodotti vegetali come nel1insilamento di foraggio per animali e nei crauti. Vengono raramente associati a qualche malattia, ma sono stati denunciati alcuni casi di infezione da essi provocata. Si sviluppano bene nel latte ad una temperatura tra i 30 ed i 60C. In alcuni paesi i fermenti lattici sono stati usati per centinaia di anni in combinazione con lieviti e streptococchi per produrre bevande o latte fermentato, come nel caso dello yogurt (Lactobacillus bulgaricus) dellEuropa orientale e centrale, del busa del Turkestan, del ker dei cosacchi, del koumiss dellAsia centrale e del leben dellEgitto. Metchnicoff (biologo e Premio Nobel) osserv` che le popolazioni che faceo vano uso di queste bevande a base di latte acido, erano solitamente alquanto longeve, cosa che egli attribuiva ai beneci effetti del latte inacidito ed in particolare al bacillo bulgaro (Lactobacillus bulgaricus) presente nello yogurt e nel leben. Egli divenne il principale sostenitore dellidea secondo la quale la vita potrebbe essere prolungata se questi organismi della fermentazione potessero essere trapiantati nellintestino. Il che e assai improbabile. ` Fu scoperto pi` tardi che il Lactobacillus bulgaricus non pu` crescere in u o uidi a bassa tensione superciale, mentre 1acidophilus, una specie strettamente correlata, pu` farlo. o
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La bile produce bassa tensione superciale e questo pu` essere il motivo per o cui il Lactobacillus bulgaricus non pu` essere trapiantato nellintestino, dal o momento che nellintestino c` della bile. e John Tobe in Milk dice:
Elie Metchnicoff, il famoso biologo russo che fu direttore dellIstituto Pasteur e che ricevette il premio Nobel per la siologia e la medicina nel 1908 (insieme a Paul Ehrlich), formul` il principio secondo cui il corpo umano pu` in larga misura proteggersi o o da solo con le proprie risorse contro linvasione dei batteri ostili. Egli osserv` che nelo lintestino umano esiste una ora varia di microorganismi, amici e nemici; la presenza di una colonia di organismi amici, impiantatasi nel tratto digerente del bambino con le prime poche gocce di latte del seno materno, e estremamente importante per gli anni ` successivi.

La natura fa in modo che il latte materno contenga un gruppo di batteri della complessa ora intestinale di vitale importanza al ne di poter instaurare condizioni di normalit` nel tratto intestinale del neonato. Sono chiamaa ti lattobacilli ed invariabilmente si trovano in alte concentrazioni nel latte materno. Questa ora batterica intestinale, una volta impiantatasi nel neonato dovrebbe, per normale continuit` e moltiplicazione, durare no alla ne dei a suoi giorni. Ritengo che questa ora batterica intestinale protegga lessere umano dalla maggior parte delle allergie. Penso inoltre che la diffusa piaga delle allergie sia soprattutto dovuta alla mancanza di ora batterica intestinale o perch questa e debole o inefciene ` te. Non c` motivo di dubitare che la ora batterica intestinale possa essere e acquisita da vari cibi contenenti enzimi vivi per un periodo di tempo. Ma un bambino, un ragazzo ed un adulto avrebbero una maggiore possibilit` a di star bene se questi organismi fossero stati loro forniti sin dalla nascita, comera negli intenti della natura. La febbre tifoide, la parotite, la scarlattina ed il morbillo raramente, se non mai, vengono contratti dai bambini durante lallattamento. Comunque si ritiene che normalmente il latte materno immunizzi da certe malattie. Un importante contributo dello zucchero contenuto nel latte umano, secondo Nursing your baby, consiste nei suoi effetti sui batteri che prosperano nellintestino del neonato.

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Il processo di digestione del lattosio crea un ambiente acido nel tratto intestinale, mentre altri zuccheri producono un ambiente alcalino. Molti batteri non possono sopravvivere in ambiente acido. Il tratto intestinale del bambino nutrito articialmente, invece, con il suo contenuto alcalino rende possibile lo sviluppo di molti organismi, ivi inclusi batteri nocivi e putrefattivi. Questo spiega perch le feci del bimbo nutrito con latte articiale hane no il consueto puzzo fecale, mentre quelle del bambino allattato al seno non hanno nessun odore sgradevole. Praticamente, il contenuto intestinale di un neonato allattato al seno e solo una coltura di un beneco organi` smo, il Lactobacillus bidus, i sottoprodotti del cui metabolismo rendono il tratto intestinale del bambino pi` resistente allo sviluppo di altri invadenti u organismi. Sempre John Tobe precisa:
Anche il biberon o altri mezzi di alimentazione possono provocare ossidazione del latte e crescita di batteri indesiderabili. Per cui lallattamento al seno pu` senzaltro o essere raccomandato. Il dottor Morishitaa , che fu uno dei primi siologi ad affermare che il sangue, in condizioni normali, si forma nellintestino a partire dal cibo, scrisse un importante articolo sul latte per una rivista di Tokio (che compare nel capitolo seguente n.d.a.).
a

dott. Morishita, autore di Hidden truth of cancer (La verit` nascosta nel cancro) a

I lattobacilli Oggi si conoscono circa 100 tipi diversi di lattobacilli. Comunque le specie pi` importanti per luomo sono le seguenti: u 1. Lactobacillus bulgaricus, 2. Lactobacillus acidophilus, 3. Lactobacillus bidus. Il Lactobacillus bulgaricus e presente nei formaggi crudi e nello yogurt; il ` Lactobacillus acidophilus ha una forte resistenza allacido ed e il principale ` componente delle bevande fatte con lattobacilli; il Lactobacillus bidus e ` presente nellintestino dei neonati che vengono allattati con il latte della madre. Le propriet` di questi lattobacilli indicano la loro estrema importanza per la a nostra salute. Essi infatti: 1. Scindono lo zucchero e producono acido lattico.

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2. Hanno una loro resistenza allacido. Questo vale specialmente per il Lactobacillus acidophilus, il quale resiste allacidit` dello stomaco ed a e capace di raggiungere lintestino. ` 3. Producono vitamine, e ci` e possibile solo se questi lattobacilli sono o` presenti nellintestino. Comunque se mangiamo molta carne e zucchero, si sviluppa un batterio (chiamato moniliasi) che distrugge queste vitamine. Cosi e inutile mangiare cibi ricchi di vitamine se questo ` batterio, lanoilinasi, si trova nel nostro intestino. Infatti, il potere nutritivo del cibo non e dato solo dalla sua composizione, ma anche dalla ` sua trasformazione siologica nel nostro corpo. 4. Producono un fattore di crescita che favorisce lo sviluppo dei bambini. 5. I lattobacilli prevengono anche assai bene lavvelenamento da cibi. Le ostriche, ad esempio, spesso causano intossicazioni, ma se dei lattobacilli sono presenti nellintestino e possibile prevenire questa reazione. ` La febbre tifoide, la dissenteria, il colera ecc., non sono esclusivamente causati dai batteri specici come si crede in base alla corrente teoria medica, ma sono effettivamente causati dalla carenza di lattobacilli nel nostro intestino. Se abbiamo abbastanza lattobacilli non ne saremo colpiti neanche ingerendo qualche batterio di colera. La quantit` di questi importanti lattobacilli diminuisce progressivamente a con linvecchiamento. Questa tendenza e maggiore tra chi mangia carne. I ` vegetariani possono vivere pi` a lungo perch nel loro intestino i fermenti u e lattici diminuiscono di meno con linvecchiamento. Lidea di bere latte per supplire alla perdita di lattobacilli tra i consumatori di carne dei paesi occidentali, potrebbe apparire plausibile; ma il latte pastorizzato prodotto oggi, comunque, non ha pi` nessun valore in questo senso. u Un bambino che sia stato allattato dalla madre ha molti lattobacilli di tipo bidus. Quando il bambino viene nutrito con latte articiale, quei lattobacilli scompaiono e si sviluppano, invece, diversi bacilli di scarsa importanza. Un bambino nutrito cos` acquisisce una costituzione debole. Se si passa al latte materno dopo aver nutrito un bambino con cibo articiale, i lattobacilli aumentano. E vero anche il contrario. Il latte ha valore nutritivo solo quando i lattobacilli sono presenti. Questi bacilli sono importanti per una corretta crescita del bambino. In condizioni naturali un bambino beve solo il latte direttamente dal seno della madre. Se, per un qualsivoglia motivo, il latte fosse tolto dal seno, fatto bollire e poi dato al neonato, questi non riuscirebbe a crescere. Se poi la

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cosa dovesse continuare, il bambino ben presto morirebbe. Questo perch i e lattobacilli sono stati distrutti dallalta temperatura della bollitura. In breve, il latte materno e quello migliore per lo meno il miglior cibo che ` si possa dare ad un bambino piccolo. Comunque, il latte non e il miglior cibo per luomo, poich e un alimen` e` to secondario. La madre mangia qualcosa, lo digerisce e produce sangue. Questo sangue si trasforma in latte. Per cui, per gli adulti, il latte e un cibo ` secondario, se si considera che il regno vegetale genera i prodotti primari della nostra alimentazione. In questo senso qualsiasi latte e un prodotto secondario, come la carne, del ` resto. Nel caso del latte, la madre deve consumare allincirca un po pi` u di tre chili di proteine, per produrre mezzo chilo circa di proteine in forma di latte, perch la ghiandola mammaria converte le proteine in lattosio, e riducendone il contenuto di un settimo. Tale cibo secondario e necessario, poich i bambini piccoli non possono di` e gerire cibi primari tipo cereali e verdure. Inoltre non possono n assimilarli e n regolarne i componenti, poich il loro fegato e i loro reni non ne sono e e ancora in grado. Il latte e liquido, quindi non richiede n masticazione n ` e e una lunga digestione. ` Il latte umano e il cibo perfetto per un bimbo. E comunque un cibo par` ` ticolare e non e un alimento abituale: non andrebbe piu dato dopo che ` i denti sono cresciuti abbastanza da poter consentire la masticazione. Poche madri allattano il bambino per pi` di un anno. Tuttavia lindustria u pubblicitaria moderna incoraggia luso del latte vaccino dopo lallattamento, facendolo passare per un alimento perfetto. Questo e un errore in base ` alle seguenti considerazioni: 1. Dal punto di vista nutritivo, il latte (animale o articiale) non e un ` alimento adatto n ai bambini n agli adulti. e e 2. Usare il latte come fonte di proteine e uno spreco di risorse naturali (la ` natura ha ridotto le proteine nel latte, partendo dalle proteine del sangue, prodotte prima dallanimale genitore, per cui lefcienza proteica degli allevamenti a scopo caseario e necessariamente assai bassa: oc` corrono 57 volte pi` proteine vegetali nel mangime per fare una data u quantit` di proteine nei latticini). a 3. Il latte riduce il potere digestivo della bocca, dello stomaco e dellintestino. 4. Il latte diminuisce la capacit` di trasmutare, il che porta prima o a poi ad una costituzione predisposta alle allergie.
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5. Lo sviluppo del cervello viene ostacolato. 6. Il latte aumenta la quantit` di grassi e di colesterolo nel corpo, il a che pu` provocare alta pressione sanguigna o arteriosclerosi. o

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Capitolo 3 Componenti del latte vaccino non adatti alluomo


Paragonando la composizione del latte di mucca con quella del latte umano, possiamo notare diverse differenze. Noi siamo un popolo che beve latte di mucca che la natura ha destinato al vitello e non al consumo umano. Ma il latte vaccino e completamente diverso da ` ` ` quello umano. Innanzitutto, un vitello e una creatura piu rozza di un bambi` ` no e, analogamente, il latte di mucca e composto piu grossolanamente. Infatti, se esaminiamo il latte vaccino al microscopio elettronico, le molecole proteiche appaiono come indistinte macchie di luce, mentre quelle del latte umano non si vedono cos` facilmente perch i gruppi di proteine sono molto pi` minuti. e u Unaltra differenza pu` essere notata se osserviamo che cosa avviene durante o la digestione: se un bambino e alimentato con latte vaccino, nel suo stomaco si for` mano dei grumi di latte cagliato, mentre nello stomaco di un bambino alimentato con latte umano si formano solo occhi ni.

3.1 Troppe proteine


Il latte vaccino contiene molte pi` proteine e quasi 4 volte pi` di calcio del latte u u umano. La diversa struttura e il diverso ritmo di crescita dei vitelli e dei bambini ` spiegano le proporzioni diverse di questi componenti: il latte di mucca e fatto per far crescere rapidamente un animale dalle ossa enormi e con 4 stomaci, per alimentare un piccolo vitello che alla nascita pesa 40 kg e raggiunge un

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peso di 900 kg in soli due anni. I neonati umani in media alla nascita invece pesano dai 2,7 ai 3,6 kg e raggiungono un peso di soli 45-90 kg in 18 anni. Questa differenza e molto grande. Inoltre il latte vaccino contiene steroi` di e ormoni per una crescita veloce, che possono avere effetti sulla crescita delluomo e delle sue ghiandole.

` 3.2 Il calcio del latte di mucca e inutilizzabile


Il rapporto tra calcio e fosforo nel latte umano e 2,35:1, ma nel latte vaccino e solo ` ` di 1,27:1. Secondo il dott. Frank Oski (primario del reparto di Pediatria dell Upstate Medical Comparison Centre dellUniversit` di New York) solo i cibi con un rapa porto calcio-fosforo di 2:1 o maggiore possono essere usati come fonte principale di calcio nellalimentazione umana. A causa delleccessiva quantit` di calcio e a degli ormoni animali, il latte vaccino pu` sconvolgere i livelli di calcio e foo sforo nel corpo umano. Quando il livello di calcio-fosforo si modica in modo sfavorevole, la chimica del corpo e sbilanciata con il risultato che la bocca pu` ` o divenire acida. I batteri proliferano in un ambiente acido e cos` il bere latte e mangiare latticini pu` portare alla formazione di carie dentali e fare che la bocca o diventi unincubatrice per i batteri pericolosi per la crescita. Gli esseri umani assorbono meno calcio dal latte vaccino, che ne e ricco, che ` dal latte umano che ne e povero. Non e la quantit` che conta, ma lambiente. ` ` a

3.3 Pochi carboidrati


Il latte umano ha il doppio dei carboidrati rispetto al latte vaccino, 9 grammi contro 4,9 grammi, di conseguenza il latte vaccino e relativamente povero di queste ` sostanze nutritive. Ecco perch il bambino allattato al seno esita ad accettare il poco dolce latte e di mucca. Di solito il latte vaccino non viene dato puro ma diluito con il 33% o il 50% di acqua. Questo lo rende ulteriormente meno dolce e senza gusto e, allinizio, tutti i bambini lo riutano, ma poi la fame li costringe a bere questo cibo senza sapore. Per renderlo pi` gradito, viene aggiunto dello zucchero, ma in questo u modo linnocente diventa due volte vittima di un cibo sbagliato.
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Microcostituenti in grammi per 100 gr proteine grassi carboidrati latte materno 1,1 4 9 latte di mucca 4 3,5 4,9

Macrocostituenti in milligrammi per 100 gr calcio fosforo sodio latte materno 33 18 16 latte di mucca 118 97 50

Tabella 3.1: Paragone tra alcuni componenti nel latte materno e di mucca Il latte di mucca, che per il bambino e anormale, crea sintomi anormali e ` malattie, che noi continuiamo a combattere con varie medicine per sopprimere la voce del corpo, aggiungendo cos` ulteriori veleni al nostro organismo. Non pensiamo per` di eliminare questo alimento. o Il latte di mucca ha 6 volte pi` fosforo (18:97) e 3 volte pi` sodio (16:50) u u del latte umano. Se questi elementi non sono in equilibrio, creano con la loro presenza sostanze di riuto in eccesso nel corpo. Con quali effetti? I nutrizionisti dicono che qualsiasi elemento assumiamo in eccesso viene espulso. Questo e perfettamente vero: se i nostri organi di eliminazione sono in perfette ` condizioni, leliminazione procede senza difcolt` . Ma nella nostra attuale cona dizione i nostri organi lavorare efcientemente? Penso di no e, se e cos`, cosa ` accade?

` 3.4 La caseina e altamente collosa


` ` La caseina e la proteina del latte: e una sostanza a grana grossa molto densa che viene usata per fare una colla per il legno. La caseina si coagula nello stomaco e forma dei grumi grandi, duri, densi e difcili da digerire senza i quattro stomaci dellapparato digerente di una mucca. I residui della decomposizione batterica della caseina producono un muco spesso e lamentoso che si attacca alle mucose ostruendone i condotti. ` Il latte di mucca produce piu muco di qualsiasi altro cibo. Il muco spesso, denso e colloso blocca e irrita lintero apparato respiratorio, ricopre linterno del corpo e ne ostacola gli scambi di uidi, inibisce fortemente le capacit` a escretorie, isola le membrane che secernono muco e favorisce i malanni. Il dott. Norman W. Walker1 , che ha 109 anni, dopo mezzo secolo di studi
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Molto famoso, linventore del Norwalk.

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` afferma che il principale fatto fattore che scatena i problemi della tiroide e la caseina.

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Capitolo 4 ` Il latte di mucca e veramente un cibo naturale?


Secondo lordine biologico naturale, che e impossibile violare senza degradare la ` nostra condizione biologica umana, ogni specie di mammiferi dipende dal sangue della propria madre durante la gestazione e poi dal suo latte subito dopo la nascita. Le varie specie di mammiferi sono molto diverse ovini, caprini, scimmie, cavalli, esseri umani e rappresentano distinti rami dellalbero evolutivo. ` E vero che proteine, sali minerali, vitamine, grassi e zuccheri del latte animale sono simili a quelli contenuti nel latte umano, ma le loro molecole e le loro proporzioni, sono ben diverse da questultimo. Ad esempio le catene di aminoacidi che costituiranno poi il materiale genetico del nucleo cellulare sono completamente diverse e portano in s il messaggio, limpronta caratteristica di ogni specie, e anzi di ogni individuo. Inoltre le quantit` di una certa proteina sono differenti a a seconda della specie, cos` come le dimensioni molecolari: ad esempio, le moleco le del latte vaccino sono pi` grandi di quelle del latte umano, ed ecco che i vitelli u crescono pi` degli esseri umani. u ` Chi usa latte vaccino tende a crescere di piu ed anche i suoi organi sono ` di dimensioni maggiori, ma meno compatti e di struttura piu rilassata. Questo vale anche per fegato, intestino e cervello. Ne consegue che emotivamente, sicamente e mentalmente queste persone hanno la tendenza biologicamente ` predeterminata a essere pi` lente, meno sveglie, piu insensibili e torpide. u Coloro che si sono sempre nutriti di latte di mucca hanno uno sviluppo della coscienza spiccatamente emotivo/sentimentale. Ci sono oggi molti giovani latto-vegetariani che si sentono attratti da vari mo55

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vimenti spirituali e gruppi di losoe alternative, ma la loro comprensione di tali idee e spesso solo sentimentale e non basata su una comprensione profonda ` dellUniverso. Provate a confrontare persone allattate al seno e persone che non lo furono o persone che non usano abitualmente latte e formaggi e persone che lo fanno: noterete distinte peculiarit` , diversit` mentali e intellettuali. Il pi` delle volte, le a a u seconde sono meno chiare, semplici e meno acute.

4.1 Effetti organici


I latticini hanno effetti di accumulo su tutti gli organi, ma in particolare, essendo prodotti dalle ghiandole mammarie, si concentrano maggiormente nel ` tessuto ghiandolare umano e negli organi della riproduzione. Quindi i piu colpiti sono il seno, lutero, le ovaie, la prostata, la tiroide, le cavit` nasaa li, la ghiandola iposi, la coclea dellorecchio e la zona cerebrale attorno al mesencefalo. Gli effetti nocivi si manifestano allinizio come accumuli di muco e grassi, che poi si condensano sotto forma di cisti, tumori ed inne di cancro. Molte persone che consumano abitualmente latte e latticini hanno costantemente muco al naso o allinterno dellorecchio, con frequenti raffreddori da eno o problemi uditivi. Quando laccumulo concerne reni o vescicola biliare si possono formare calcoli. Un altro esempio e lo sviluppo di cisti e tumori al seno e, classico delle gran` di bevitrici di latte, il cancro alla mammella. Imputabili allabuso di latticini e formaggi sono, anche, le varie perdite vaginali, cisti ovariche, bromi o tumori uterini, cisti e tumori prostatici, cancro allutero ecc. Nel caso dei polmoni, laccumulo di grassi e muco inizia a ridurre la capacit` a respiratoria. Ritengo insomma che i latticini contribuiscano almeno all80% dei problemi di salute tra cui cancro, tumori e cisti vari, quasi tutte le malattie della pelle, tutte le allergie, problemi uditivi, calcolosi, febbre da eno e molte malattie mentali, sessuali, come infertilit` o insensibilit` , oltre ad artriti, reumatismi ecc. a a

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4.2 Latte e formaggio, yin o yang?


Gli alimenti di origine animale come categoria sono pi` yang, perch vengono da u e ` esseri mobili, attivi rispetto al regno vegetale, ma il latte e di per s una sostanza e molto yin, perch e acquoso, dolce e grasso, ricco di oli e proteine (yin). Gli stessi e` minerali che contiene sono pi` yin, ad esempio il calcio. Il latte e un alimento in u ` grado di far sviluppare rapidamente un vitello in mucca. ` ` Il latte diventa piu yin o piu yang a seconda del processo industriale usato per trattarlo. Il burro, che contiene il 100% di grassi e galleggia sullacqua, ` ` e molto yin. Un po meno, ma pur sempre yin, e lo yogurt, latte fermentato e inacidito, spesso anche zuccherato e con frutta. Per ultimi vengono i formaggi. Tra questi, quelli freschi, pi` morbidi, grassi e cremosi, sono pi` yin; quelli duri u u secchi, stagionati sono pi` yang, specie se molto salati. u Si vede perci` che c` una grande variet` di prodotti preparati partendo dal o e a latte, che ha una versatilit` non comune tra gli alimenti. Tale qualit` deriva dal a a fatto che il latte materno, una volta consumato dai piccoli delle varie specie di mammiferi, produce poi diversi tipi di cellule, tessuti ed organi per la crescita del piccolo. Come fa un solo alimento a produrre tanto le dure ossa quanto i morbidi cuscinetti di grasso dei neonati? Perch il latte non e nientaltro che la trasformazione e ` del sangue materno, avvenuta grazie alle ghiandole mammarie. Ricordo ancora che il sangue ha la propriet` di nutrire tutte le cellule del corpo, a per cui anche il latte pu` nutrire cellule pi` yin o pi` yang. Luomo ha usato o u u intuitivamente questa qualit` del latte per renderlo pi` yin o pi` yang, a seconda a u u del metodo di lavorazione.

4.3 Come scaricare gli effetti dei latticini


Il latte, se bevuto cos` com` , e relativamente facile da scaricare dal corpo. Po e ` niamo che lo si prenda ogni giorno, per una ventina di anni: in capo a due o tre anni dalla cessazione, gli effetti del latte sono stati scaricati dal corpo. Ma ` il formaggio, specie se duro, salato e stagionato, e molto difcile da eliminare; rimane sotto forma di acidi grassi saturi nelle profondit` organiche, come a lungo la spina dorsale, nel fegato e nei reni. Questi depositi sono assai difcili da scaricare. Sono necessari come minimo

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sette anni senza usare latticini, mangiando cereali e legumi, oltre a verdure ed altro cibo vegetale. ` ` Per dissolvere piu facilmente i grassi, e meglio usare regolarmente derivati fermentati della soia, come la zuppa di miso o anche insalatini di varie verdure. I tedeschi ad esempio, che frequentemente usano formaggi stagionati, consumano nello stesso pasto pane a fermentazione naturale, crauti e birra, che sono prodotti fermentati. ` E inne importante, quando si inizia una dieta macrobiotica, non usare troppo sale, che indurirebbe il grasso accumulato in profondit` . a

4.4 Perch siamo attaccati al latte e


Il latte e un baby food, cibo da beb` . A tutta prima, i bambini non amano il latte ` e animale, ma quando vi sono costretti si abituano. Proprio come i bambini che, se dipendesse da loro, non si svezzerebbero mai dal seno, cos` anche gli adulti restano emotivamente attaccati a questo latte. C` quindi soprattutto un fattore e psicologico molto profondo. E ce n` uno siologico: dopo aver costruito per anni e il nostro corpo con i latticini, le nostre cellule non sono pi` interamente umane ma u geneticamente un pochino bovine. Quando poi cambiamo cibo, adottando cereali, legumi ecc., avviene un cambiamento di specie animale, con conseguenti paure e resistenze varie. Osservate quanti americani sono allergici ai cereali, specie al grano: com` e possibile essere allergici allalimento base dei nostri antenati? Perch per tutta e la vita hanno consumato latte di vacca, quindi il loro sistema digerente non e pi` ` u completamente umano; stomaco, duodeno ed intestini, e la loro relativa capacit` a di trasformare il cibo in sangue, sono cambiati. Smettere di mangiare latticini e cibi da vitelli e riprendere a mangiare un cibo da essere umano diventa cos` un processo traumatico, difcile. La gente inven ta cos` delle giusticazioni, come il latte e un cibo naturale; certi scienziati ` ` sino a pochi anni fa ancora ripetevano che il latte e il cibo perfetto, quan` do e oggettivamente chiaro che si tratta di un grossolano falso commerciale, che invero ignora delle realt` scienticamente provate, come la diversa struttura a biologica e anatomica della vacca e dellessere umano.

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Il latte, il calcio e le proteine

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Capitolo 5 Chi ha paura del poco calcio?


Tutti sanno che il latte e una ricca fonte di calcio, un minerale che costituisce la ` parte pi` dura delle ossa e dei denti. Lindustria casearia e i suoi molti sosteniu tori in camice bianco qualunque sia la professione e il titolo di studio hanno ben inculcato nel pubblico la convinzione non gi` che sia necessario del calcio a per costruire e mantenere le ossa, ma che sia necessario il latte. In alcuni paesi si e anche stabilito un fabbisogno quotidiano: 1200 mg al gior` no in America, 800 mg in Inghilterra, 600 mg in Italia ecc. La realt` e che questo a` fabbisogno non e determinabile e che tra i popoli che non usano latticini il valo` re reale di calcio ingerito e assai pi` basso, eppure tra di loro lo stato dei denti ` u e lincidenza di osteoporosi sono in genere assai meno disastrosi che tra i visi pallidi. Questo perch pi` importante della quantit` di calcio ingerita e la capacit` del e u a ` a suo assorbimento effettivo che dipende da altri fattori come il fosforo, le bre, le proteine e la vitamina D. Ad esempio, se il calcio viene da latte vaccino (o latticini), e male assorbito o ` sprecato, perch tale latte contiene troppo fosforo (rispetto al calcio) che inibisce e lassorbimento del calcio. Inoltre, il buon funzionamento intestinale e il non uso di alimenti che distruggono le scorte di calcio nel corpo, come lo zucchero e i cibi altamente acidicanti, inuiscono sul reale fabbisogno del minerale. Alimenti come piccoli pesci, verdure verdi brose (cavoli, cime di rapa, foglie di varie radici commestibili ecc.) e verdure di mare, insieme ai semi oleosi e ai legumi, rappresentano buone fonti di calcio pi` facilmente assimilabile di quello del latte (v. Tabella 5.1). u Leccesso di calcio negli alimenti pu` anche essere un problema; ci pare lecito o 60

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di C. Corvino Prodotti del latte Latte di mucca Latte di capra Formaggio (vari) Verdure Cime di rapa Foglie di daikon Broccoli Agretti Spinaci Carcio Crescione Prezzemolo Radicchio verde Cicoria Fagioli e loro prodotti Fagioli Fave Fagioli di soia Tofu (formaggio di soia) Natto (soia fermentata) Tofu fritto Riso, vari Verdure di mare Kombu (laminaria) Hiziki Wakame Arame Agar-Agar Semi e noci Semi di sesamo Semi di girasole Mandorle Nocciole Pesce Carpa Acciuga o Alice Crostacei Arselline Polipo Calamari

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100 120 250-850

800 1.400 1.300 1.170 400

130 190 86 131 98 96 90 220 115 150

630 140 282 186

50 148

130 100 190 120 92 130 70-180

80 144 144

Tabella 5.1: Contenuto di Calcio negli alimenti (per 100 gr di parte edibile-unit` a in mg) pensare che, se lamericano medio consuma 800 mg di calcio al giorno, mentre il cinese medio circa 15 mg e ha meno carie o osteoporosi, quel calcio assorbito dallamericano pu` anche creare problemi di salute. Spesso manifestazioni aro tritiche sono caratterizzate da accumuli di sali di questo minerale nelle articolazioni; di sali di calcio sono molti calcoli renali e sabbia renale; di calcio e colesterolo sono gli ateromi e gli indurimenti arteriosi, e certe degenerazioni organiche come quelle di gravi malattie polmonari ecc. Se smettete di bere latte e mangiar formaggi, scoprirete che non e poi vero che ` i vostri denti debbano cadere a pezzi (e lo zucchero?). Nel caso del formaggio, i problemi gi` esposti per il latte per quanto riguarda eccessi di calcio, grassi e a proteine non adatti alla nostra siologia sono moltiplicati dalle cinque alle venti volte circa. ` Il formaggio, grande mito italiano: certo e un alimento antico, ma in che quantit` ? E con che frequenza? E, come e dove vivevano coloro che a lo usavano?
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Nella preparazione del formaggio si parte dal latte intero e non, cagliato con una sostanza acidicante estratta dallo stomaco bovino. Con questa vera e propria digestione esterna ulteriore prova che la mucca digerisce il suo latte meglio di chiunque altro le proteine precipitano e formano una massa lamentosa che intrappola i residui solidi o colloidali sospesi nel latte. Il siero ed alcuni minerali sono invece scaricati. Questa autodigestione fra laltro scinde il lattosio in zuccheri semplici, per cui chi ha intolleranza al lattosio pu` tuttavia usare senza o inconvenienti il formaggio o lo yogurt. Per` , dal punto di vista strettamente scientico, la quantit` di grassi, proteio a ` ne e calcio e assai alta (oltre 60% di grassi, quasi tutti saturi, per i pi` popolari u formaggi italiani) e rende quindi enormi i danni da eccessi di questi grassi per la salute. ` Energeticamente parlando poi, il formaggio e un alimento che genera ristagni e accumuli, cio` grasso, muco e intorpidimento organico. Ci sono frequenti e patologie a carico di fegato, reni, intestino, delle ghiandole, della pelle e della sessualit` , tipiche dei popoli pi` caseo-dipendenti. Questi accumuli o indurimenti a u organici sono dovuti sia allaspetto biochimico troppi grassi, soprattutto saturi che a quello qualitativo e biologico: il formaggio e un concentrato di latte de` stinato ad unaltra specie, e dalla sua (assai laboriosa e lenta) digestione in poi non diventa mai, veramente, parte di noi, ma ristagna nelle cellule meno attive, possibilmente vicino alla periferia del corpo, in attesa di poter essere scaricato come un ospite incomodo, un parassita biologico. Dello yogurt si pu` dire altrettanto, con la differenza che il contenuto in grassi o e pi` modesto. Inoltre, essendo fermentato con batteri vivi (che trasformano il ` u lattosio in acido lattico) non presenta alcuni dei problemi di latte e formaggio. Di composizione simile al latte, per quanto riguarda la struttura proteica e la presenza di grassi saturi e colesterolo, si differenzia solo per la diversa densit` e a la presenza di acido lattico al posto del lattosio. Risulta di migliore digeribilit` rispetto al latte in quanto il lattosio, che e il a ` maggior responsabile delle difcolt` digestive e dellintolleranza lattosica, viene a predigerito dallinsediamento microbico. Nel nostro intestino esistono microorganismi di varia natura che vengono introdotti dalla nascita con le prime gocce di latte materno per poi naturalmente riprodursi e moltiplicarsi no alla ne dei nostri giorni proteggendoci da gran parte delle malattie del sangue. ` E con un uso eccessivo di cibi rafnati e zuccheri, uniti ad elementi che creano batteri putrefattivi come leccessivo uso di carne e formaggi, che la
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` ora batterica intestinale viene severamente compromessa rendendoci piu attaccabili dalle malattie. Quindi riducendo luso degli alimenti pi` estremi e u introducendo cibi contenenti enzimi vivi come pasta di soia (miso), tempeh e natto (soia fermentata), salsa di soia (shoyu) e le verdure fermentate o insalatini, che riusciremo a migliorare la qualit` del sangue tenendoci al riparo da gran parte a delle malattie. Lasceremo quindi lo yogurt per un uso occasionale, specialmente nelle diete di passaggio da unalimentazione classica ad una pi` naturale; occorre per` tenere u o presente che, anche se pi` digeribile, e pur sempre un prodotto di derivazione aniu ` male, con i suoi grassi saturi e colesterolo, il cui uso pu` portare svariati problemi o sia di ordine sico che psicologico.

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Capitolo 6 ` Il calcio del latte e dannoso


` Quella del calcio e unaltra pericolosa mania che e nata tra i medici e tra la ` gente. Essa e cresciuta a tal punto che gli alimenti di produzione industriale e ` le industrie lattierocasearie stanno prosperando. Un qualsiasi cibo spazzatura pubblicizzato con la dicitura con aggiunta di calcio genera grande attrazione sulla gente e porta dei rialzi nelle vendite. Antiacidi con calcio, cereali con calcio, cibi per bambini con calcio, bibite con calcio, pane con calcio e cos` via. Osserviamo in che modo siamo presi in giro. Nessuna specie al mondo si e mai preoccupata del calcio n della mancanza ` e di calcio. Durante il periodo dellinfanzia il calcio viene fornito dal latte; dopo lo svezzamento i carnivori ricavano il calcio dagli animali predati e gli erbivori lo ricavano dal regno vegetale, ma nessun animale lo riceve mai dai derivati del latte. Lassimilazione di calcio nel corpo umano avviene solo quando e in un ` rapporto 2:1 con il fosforo. Nessun latte animale ha questo rapporto, perci` nelluomo non avviene o nessuna assimilazione di calcio (dott. Frank Oski, Pediatra). Da dove prende il calcio il vitello, i cui bisogni sono molto pi` alti di quelli u delluomo? Come pu` essere adattato alluomo il calcio del latte di mucca che e stato o ` creato per il vitello? Vuol dire che qualsiasi cosa contenga calcio pu` essere o consumata dalluomo anche se e una pianta velenosa, carne o latte? ` 64

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Se il calcio serve allo sviluppo delle ossa e alla crescita sica, perch doe vremmo averne cos` tanto bisogno quando la crescita e ormai completa? Il ` bisogno di calcio non si riduce dopo la maturit` ? Dove andr` il calcio, se a a ne prendiamo troppo? Si depositer` negli organi, nelle arterie e nela le articolazioni, o verr` espulso, con il conseguente sovraccarico degli a organi escretori, che niranno per esaurirsi o ammalarsi.

6.1 A che serve il calcio?


Il calcio e necessario per la propagazione degli impulsi nervosi; costituisce un ele` mento necessario per tenere unite insieme le cellule nei tessuti del corpo; contribuisce a mantenere regolare il battito cardiaco; e fondamentale per la salute di ossa ` ` naturale quindi chiedersi come si faccia ad avere calcio a sufcienza se e denti. E non si beve latte e non si mangiano latticini. Ma possiamo rispondere che, innanzitutto, serve solo una piccola quantit` di a calcio per far fronte a tutte queste funzioni vitali. L assimilazione di calcio nel corpo e controllato dalle ghiandole endocrine e il corpo pu` ricavare tutto il calcio ` o di cui ha bisogno da una dieta sana e naturale. Inoltre, il calcio si trova in tutti i cibi che crescono sulla terra, che ne forniscono sufcienti quantit` per far fronte alle a richieste sia dei bambini in fase di crescita che degli adulti. Le piante assorbono calcio dal terreno e lo incorporano nella loro struttura. Gli animali mangiano le piante ed assorbono il calcio. Ecco come la mucca si procura il calcio. ` E dimostrato chiaramente che i vegetali a foglia verde sono una fonte primaria di calcio utilizzabile nella nutrizione umana. In aggiunta, contengono calcio a sufcienza tutte le noci e i semi, i cereali, la frutta fresca, la frutta secca e le verdure. Affermazioni del tipo non si pu` soddisfare il nostro bisogno di o calcio con una dieta senza latticini sono delle palesi bugie. Ricordiamoci che alcuni ricercatori hanno dimostrato che la decienza di calcio non e presente tra ` le persone che adottano una dieta naturale. La questione, in denitiva, non e quale sia il modo per aumentare la quantit` ` a di calcio assunta ma piuttosto che cosa trattiene o porta via il calcio nel corpo. Vediamo quindi quali sono le vere cause della decienza di calcio.

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6.2 Le vere cause della mancanza di calcio


6.2.1 Diete ricche di acidi
` ` E importante capire il ruolo del calcio nel corpo umano. Una delle sue funzioni e neutralizzare gli acidi. Molte persone che pensano di avere una decienza di calcio, seguono invece solo una dieta molto acida. In questo caso, il calcio nel loro corpo e costantemente utilizzato per neutralizzare gli acidi. Cio` , assumiamo ` e calcio in abbondanza con la nostra dieta, ma questo viene esaurito continuamente. Se si riducono gli alimenti acidi, la sottrazione di calcio si arresta.

6.2.2 Squilibrio tra acido e alcalino


Il rapporto normale tra acidi e alcali nel corpo, che ci consente di stare bene in salute, e approssimativamente 80% di alcali e 20% di acidi. ` Il nostro sangue e essenzialmente di natura alcalina. Per mantenere lalcalinit` ` a abbiamo bisogno dell80% di cibi alcalinizzanti e 20% di cibi acidicanti. I cibi acidicanti comprendono: tutti i prodotti animali (carne, uova, pesce, latte e derivati), i cereali rafnati, i legumi, le noci (eccetto le mandorle), t` , caff` , e e alcool, zucchero, tabacco, bibite, troppo sale rafnato, farmaci, conservanti, additivi, insetticidi, pesticidi, frutta acerba. I cibi alcalinizzanti comprendono tutti i cereali integrali, la frutta e le verdure, i germogli, le mandorle. Dovremmo mangiare 180% di cereali integrali, verdura e frutta, e invece ci cibiamo quasi esclusivamente di alimenti acidicanti. Per quanto calcio riusciamo ad assumere, questo viene utilizzato per neutralizzare gli acidi invece di essere utile al corpo. Pi` alto e luso di cibi acidi e pi` alto e il consumo di calcio. Perci` i nonu ` u ` o vegetariani e i latto-vegetariani (consumatori di latte) esauriscono le loro riserve di calcio, comprese quelle contenute nei denti e nelle ossa, che diventano porose e fragili e si rompono alla minima sollecitazione. Questultimo rappresenta un problema estremamente serio per un gran numero di persone, chiamato in termini medici osteoporosi. Poich il latte e i suoi derivati sono cibi estremamente e acidicanti, sono una delle cause maggiori di osteoporosi. Losteoporosi e tipica della specie umana; lunica eccezione sono gli animali ` allevati dalluomo.

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In uno studio, si e riscontrato che i vegetariani che non fanno uso di latticini ` ` hanno una piu bassa incidenza di osteoporosi dei mangiatori di carne.

Cibi acidicanti Tutti i prodotti animali: carne, uova, pesce, ecc. Latticini: latte riscaldato e pastorizzato, formaggio, yogurt e burro Piselli e fagioli secchi (in quantit` a eccessive) Tutti i cereali rafnati: farina, mais, riso, ecc. Tutte le noci ed i semi (secchi): arachidi, noci, anacardi, semi di sesamo, girasole e melone Tutti i cibi manipolati: pane, biscotti, prodotti da forno, riso e legumi brillati, zucchero bianco, ecc. Cibi tossici: t` , caff` , alcool, e e tabacco, bibite Tutti i grassi e gli oli

Cibi alcalinizzanti Tutti i cereali integrali Tutta la frutta (eccetto quella tropicale) Tutte le verdure a foglia e le radici Germogli di fagioli, piselli, cereali Parzialmente alcalinizzanti Noci fresche: mandorle, noci di cocco Piselli e fagioli verdi freschi Alcuni frutti di mare

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` 6.3 Leccesso di proteine e la principale causa della perdita di calcio


` ` Migliaia di studi mostrano che piu proteine assumiamo, piu calcio perdiamo. Il grande ricercatore John A. Mc Dougall, professore alla Scuola di Medicina delle Hawaii, ha fornito 1600 riferimenti a sostegno delle sue ricerche, che costituiscono il materiale pi` chiaricatore che abbia mai letto su questo argomento. u Perch il suo nome non e conosciuto? Perch non e sul libro paga del National e ` e ` Livestock and Meat Board (Comitato nazionale del bestiame e della carne) o del National Dairy Council (Consiglio nazionale dei latticini). Afferma Mc Dougall:
Che le proteine causino una perdita di calcio non e motivo di controversia nei ` circoli scientici. I molti studi fatti durante gli ultimi 55 anni mostrano costantemente che il piu grosso cambiamento che possiamo fare nella dieta, se ` vogliamo avere un bilancio positivo di calcio e rendere le nostre ossa solide, e diminuire la quantit` di proteine che mangiamo ogni giorno. a `

Un alto contenuto di proteine negli alimenti causa la perdita di grandi quantit` a di calcio e un suo bilancio in negativo. E 55 anni dopo, le nostre colte autorit` a mediche stanno ancora meditando sulle cause dellosteoporosi. Se si studia il problema della diffusione dellosteoporosi nel mondo, si rimane colpiti dal fatto che la pi` alta incidenza di osteoporosi e presente nei paesi in u ` cui si consumano grandi quantit` di latticini e integratori di calcio (Stati Uniti, a Scandinavia, Gran Bretagna, ecc.). Lincidenza di osteoporosi e pi` bassa nei paesi in cui si consumano meno ` u latticini (paesi asiatici e africani, il sud dellIndia, Giappone, Cina, Tailandia, Ma` ` lesia, ecc.). In questi ultimi paesi losteoporosi e piu diffusa dove il consumo di ` ` proteine e piu alto (Punjab, Haryana, Dehli, ecc.). Sono stati fatti numerosi studi sulle donne Bantu in Africa; esse assumono meno della met` di proteine delle nordamericane ed hanno uno stile di vita che a richiede grandi quantit` di calcio, perch allattano pi` di 10 gli durante la loro a e u vita, eppure losteoporosi e quasi sconosciuta tra loro. `

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Capitolo 7 Terapia naturale dellosteoporosi


Losteoporosi e una malattia che colpisce il sistema osseo e si manifesta come ` processo di rarefazione della trama ossea: la parte dello scheletro colpita si bucherella come una spugna, diventando cos` molto fragile. Possiamo distinguere due tipi di osteoporosi. Il primo tipo e losteoporosi associata a un bilancio negativo del calcio dovuto a ` scarsa assimilazione di questo elemento. Il secondo tipo e associato a una inadeguata assunzione di calcio che, a causa ` di disfunzione endocrine (squilibri ormonali), tende a depositarsi nei tessuti molli anzich in quelli ossei. Questo secondo tipo di osteoporosi si denisce e anche senile ed e la pi` diffusa. Insorge prevalentemente dopo i 50 anni ed ` u e associata con la comparsa dellartrosi. ` Nelle donne, losteoporosi tende a comparire in concomitanza con la menopausa, con conseguente indebolimento delle ossa della colonna vertebrale e del bacino. Si e calcolato che losteoporosi colpisce circa 6 milioni di persone nei ` ` soli Stati Uniti. E presente nel 65% delle donne che hanno pi` di 65 anni. u Da quanto detto, risulta evidente che questa malattia e in stretta relazione con ` ` il metabolismo dellelemento calcio: e stata tuttavia evidenziata recentemente lassoluta inutilit` della somministrazione di sali di calcio in pillole e tavolette. a Pertanto una prima considerazione da fare e: evitiamo di spendere inutilmente ` soldi per farmaci che non hanno nessun risultato. I meccanismi che intervengono nella genesi dellosteoporosi sono molti e complessi. 69

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Questa malattia e caratterizzata da uno sconvolgimento delle funzioni metabo` liche del tessuto che origina processi di demolizione dello scheletro: la struttura e ` colpita a livello sistemico da una perdita di massa rispetto al volume. Vale a dire che losso rimane invariato nella forma ma pesa di meno perch c` una perdita e e di materia, che per il 99% e costituita di calcio. Ci sono delle forze disgregatrici ` che interrompono e si oppongono alle forze consolidatrici, che formano e tengono insieme la materia con cui e fatto il nostro scheletro (e lintero organismo). ` La perdita di calcio e dovuta a una sua cattiva assimilazione, o meglio, a una ` sua sottrazione a causa del perturbato equilibrio del pH del sangue e dei liquidi interni. Il calcio viene sciolto dalleccesso di sostanze acide, dalleccesso di fosforo, da carenza di vitamina D, da alti livelli di ormoni paratiroidei, da condizioni prolungate di stress, dallipertiroidismo. Per quanto riguarda il caso specico dellosteoporosi da menopausa, questa coincide con la diminuzione della produzione di estrogeni da parte dellorgani` smo. E stato dimostrato che il tessuto osseo si avvale di specici ricettori per aumentare la fase anabolica di costruzione dellosso. Venendo a mancare questi ormoni, si attiva il fenomeno opposto, quello cio` del riassorbimento del calcio e delle ossa nei liquidi organici (sangue, urine ecc.). Inoltre il decit di estrogeni ha come conseguenza linibizione della sintesi della vitamina D indispensabile per lassorbimento intestinale del calcio. Pertanto per la prevenzione e la cura dellosteoporosi si dovrebbe intervenire favorendo, in modo naturale, una giusta e continua produzione di estrogeni anche dopo la menopausa, senza tuttavia ridurre la secrezione di progesterone, che ha parimenti un ruolo positivo. Nella genesi dellosteoporosi occorre considerare il ruolo degli ormoni ovarici e di quelli prodotti da altre ghiandole endocrine (iposi, tiroide, paratiroide, pancreas). Ad esempio, lovariectomia provoca una perdita notevole del tessuto osseo; lipertiroidismo contribuisce alla formazione dellosteoporosi perch e favorisce lescrezione del calcio attraverso le urine. Liperparatiroidismo aumenta lassorbimento del calcio nel sangue e incrementa i depositi di questo minerale nei tessuti molli. Tutti i disturbi di tipo endocrino hanno come conseguenza estrema unalterazione del metabolismo delle proteine, di cui bisogna tener conto, perch sia una mancanza sia un eccesso di e questo inibisce lassorbimento del calcio. Da quanto detto e importante, nellaffrontare losteoporosi, intervenire sia a ` livello sistematico sia a livello di terreno.

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7.1 Dieta e formazione del tessuto osseo


Diversi sono i fattori nutrizionali che intervengono nel processo di mineralizzazione e formazione del tessuto osseo. Carenze o errate combinazioni di questi fattori possono contribuire allosteoporosi: e vero, quindi, che una correzione del` la nutrizione pu` essere di benecio nel trattamento e nella prevenzione. Assieme o al calcio occorre prendere in considerazione il ruolo delle proteine, vista limportanza che hanno nella costituzione della matrice organica dellosso (circa il 30% e costituito da proteine). ` Sfatiamo innanzi tutto un mito: quello che recita che per evitare losteoporosi occorra consumare molto latte e formaggio. Il punto di vista convenzionale, ` ispirato e sostenuto dai medici, e che le ossa perdono calcio perch non se ne e consuma abbastanza con il cibo. ` Questo cibo, naturalmente, e costituito da latte e formaggi che contengono calcio. Per` questi alimenti sono di origine animale, pertanto hanno un alto o ` contenuto proteico: una delle cause primarie dellosteoporosi e un eccesso di proteine animali nella dieta. In altri termini, pi` proteine si consumano, pi` calcio si perde. Quindi, la u u conclusione e che per prevenire o migliorare losteoporosi non occorrono sup` plementi di calcio: bisogna solo diminuire la quantit` di proteine animali a ingerite. Prova di ci` sono studi fatti negli USA su persone di 65 anni di et` : i risultati o a hanno dimostrato che le donne che consumano proteine animali presentano una perdita ossea del 35% rispetto alle donne vegetariane, che presentano una perdita di solo il 7%. Inoltre lepidemiologia conferma che losteoporosi ha unincidenza maggiore nei paesi dove si consumano pi` latticini e carne. u Non occorre eliminare le proteine nella dieta, si tratta solo di sostituire a quelle animali quelle di origine vegetale. Il metabolismo del calcio e in funzione della ` sua disponibilit` nella dieta, ma la sua presenza non assicura lassorbimento e la a deposizione nellosso. Ci sono vari cibi che possono impedire lassorbimento del calcio (oltre carne e latticini): spinaci, asparagi, barbabietole, cacao, zucchero, alcool, alimenti rafnati, sale rafnato (se in eccesso), crusca. Gli acidi ossalico1, citrico e tico possono legarsi al calcio nellintestino e formare sali insolubili che non possono essere assimilati (v. tabella 7.1).
1

nei pomodori!

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di C. Corvino Latticini: Latte Formaggi Yogurt Gelato Alimenti iperproteici: Carne Pollame Uova Salumi Vino Aceto Caff` e Alcool Bibite analcoliche Sale Medicinali antiacido Stile di vita: Fumo Mancanza di sole e di attivit` sica a Zuccheri concentrati: Zucchero Miele Fruttosio Dolcicanti articiali Solanacee: Patate Pomodori Melanzane Peperoni e pepe Agrumi: Limone (soprattutto nel t` ) e Arancia Pompelmo Succhi di frutta tropicale

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Tabella 7.1: Alimenti che impediscono lassimilazione del calcio o ne impoveriscono il corpo Il metabolismo del calcio e in sinergia con quello del fosforo e del magnesio. ` Questi elementi dovrebbero essere sempre considerati insieme: uno squilibrio di uno di questi minerali avr` un effetto negativo sugli altri due. Unintegrazione di a magnesio pu` essere richiesta nel trattamento dellosteoporosi. o Altro elemento da considerare e il silicio. Lesame delle unghie e dei capelli ` divenuti fragili presentano una diminuzione media del 50% di silicio (SiO2 ). Lo stesso avviene con il tessuto osseo. C` una relazione stretta tra calcio e silicio: quest ultimo pu` favorire un e o aumento del calcio, anche se rimangono oscuri i meccanismi di questo processo. Ci` a patto che la silice sia resa solubile tramite un processo di estrazione o o acidicazione (ad esempio laggiunta di succo di limone). ` Importanti poi sono le vitamine D e C. La prima e un fattore di incremento dellassorbimento del calcio. La vitamina C, quando assunta in quantit` a adeguata, contribuisce alla produzione della matrice ossea; una mancanza di vitamina C pu` contribuire allinsorgere dellosteoporosi. o In conclusione, per unadeguata prevenzione, e importante intervenire sulla `
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dieta eliminando cibi come lo zuc ero, lal alcool, il latte e i latticini, le proteine animali in eccesso, i pro prodotti rafnati e trattati chimicamente, il cioccolato lato e i dolci con zucchero e incrementando, invece, il consumo di cereali integrali, legumi e proteine vegetali, verdure cotte e crude, semi oleosi, frutta secca, alghe marine (alcune del quali hanno un alto contenuto di calcio).

7.2 La cura dellosteoporosi


Lapproccio terapeutico naturale allosteoporosi propone di intervenire sia sul terreno sia sul problema specico del ssaggio del calcio sul tessuto osseo. Ribadita limportanza del cambiamento dietetico, che interverr` nelleliminaa zione delle cause di tipo nutrizionale, si possono seguire gli schemi terapeutici riportati nella tabella a anco. Siccome la migliore forma di prevenzione e unalimentazione adeguata, si ` veda anche la tabella 7.2, Fonti alternative di calcio ai latticini.

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Cura naturale dellosteoporosi


Lapproccio terapeutico naturale allosteoporosi propone di intervenire sia sul terreno sia sul problema specico del ssaggio del calcio sul tessuto osseo. Ribadita limportanza del cambiamento dietetico, che interverr` nelleliminazione delle cause di a tipo nutrizionale, si possono seguire i seguenti schemi terapeutici. ....................................................................................... ` 1. Questo trattamento e indicato per qualsiasi soggetto: Oligoelementi: 1 dose 2 volte la settimana il mattino 1 dose 2 volte la settimana il mattino Ribus fructicosus (rovo) 30 gocce 3 volte al giorno. Consolida il tessuto osseo. 2 gr di polvere diluita in acqua con il succo di 1 limone. Fornisce calcio e silice biologicamente disponibili ....................................................................................... Manganese-Cobalto Ferro Macerati glicerinati . Silicio di equiseto

2. Trattamento per persone anziane: Silicio di equiseto: . Come sopra. Macerati: Abies pettinata (abete) 50 gocce 3 volte al giorno con poca acqua Glicerinati:. . . . . . . . . .Sequoia.gigantea. (sequoia). . . . . gocce. 3 .volte.al. giomo . . . . poca. acqua. . . .......... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 . . . . . . . . . . . . . . . . . con . . . . . . . . . 3. Trattamento per donne in menopausa: . Silicio di equiseto Macerati glicerinati Vaccinum vitis idaea (mirtillo rosso) Rubus idaeus (lampone) Fieno greco semi Come sopra. 50 gocce 3 volte al giorno con acqua . 50 gocce 3 volte al giorno, in poca acqua 2 gr per 100 g di acqua (far bollire 10 min. e bere 2-3 tazze al giomo) .......................................................................................

4. Tisane in aggiunta o in sostituzione del Silicio di Equiseto: Decotto della Avena paglia 30 gr Far bollire per 2-3 minuti 30 gr della miseguente miscela: Equiseto 40 gr scela in 1 litro dacqua, colare e bere 3 tazze al giorno con succo di limone. . Fieno greco 20 gr Liquirizia 10 gr Decotto di equiseto 5 gr per 100 gr dacqua, far bollire lentamente per 20 minuti, colare e bere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2-3 . . . . . .al.giorno . . . . succo.di. limone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tazze . . . . . . . con . . . . . . . . . . . . 5. In caso di dolori o in presenza di reumatismi e artrite: Tintura madre di Artiglio del Diavolo: 25 gocce in poca acqua 3 volte al giorno. Avvertenza: le gocce di tinture madri e macerati glicerinati vanno prese prima della colazione e dei pasti principali. Gli oligoelementi al mattino a digiuno. Il Silicio di Equiseto dopo la colazione o il pranzo.

Quantit` a 100 gr. 100 gr. 100 gr. 2 cucchiai 100 gr. 100 gr.

Alimento Alghe Agar agar Dulse Hiziki Kelp Kombu Wakame Bevande Birra Caff` e Latte di soia T` e Vino bianco Vino rosso Cereali e derivati Ciambelle lievitate Craker Cr pes integrali e Cr pes normali e Cr pes di saraceno e Farina davena Fiocchi di frumento Focaccia integrale Frumento integrale Frumento sofato Germe di grano Grano saraceno Granola Mais Miglio Pane di mais Pane integrale Pasta integrale Pizza margherita Riso brillato Riso integrale Riso sofato Rosette integrali semolino Torta di zucca Alimenti secchi Albicocche Fichi Mela Pere Pesche Uvetta

Calcio (mg) 400 567 1.400 1.093 800 1.300

33 cl. 17 cl. 100 gr. 23 cl. 10 cl. 10 cl.

14 13 47 5 7 7

Quantit` a 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 100 gr. 1 tazza

Alimento Ceci Fagioli bianchi Fag. borlotti cotti Fag. lima cotti Fag. neri secchi Fagioli rossi Lenticchie cotte Piselli cotti Tofu Fag. di soia cotti Semi Arachidi Burro di arachidi Castagne arrostite Castagne fresche Mandorle Nocciole Noci Semi di girasole Semi di sesamo Semi di zucca Tahin Verdure Broccoli Broccoli a vapore Carciofo romano Carota Cavolore Cav. Bruxelles Cavolo Cavolo cinese Cavolo rapa Cetrioli Cipolle verdi Crauti Crescione Fagiolini Foglie di cavolo Foglie di rapa Foglie rapa al vap. Germogli alfa alfa Piselli Porro Prezzemolo Rape Sedano Zucca Zucchine

Calcio (mg) 300 95 257 54 131 70 50 22 100 131

n.1 n.1 10 cm. 10 cm. 10 cm. 1 tazza 1 tazza n.1 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 5 cm. 1 fetta 110 gr. 35 cm. 1 tazza 1 tazza 1 tazza n.1 1 tazza 1/6

13 1 50 27 59 20 56 42 49 3 50 33 71 7 45 54 40 20 14 11 64 1 37 51 76

1 tazza 1 cucchiaio 100 gr. 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 cucchiaio

104 11 83 43 332 282 99 174 165 71 64

5 10 10 anelli 5 5 1 tazza

16 269 9 59 37 46

1 tazza 1 tazza n.1 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 50 gr. 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 100 gr. 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza 1 tazza

42 136 61 30 28 36 32 74 90 14 53 35 151 41 357 105 267 10 36 73 122 51 44 57 36

Tabella 7.2: Fonti di calcio alternative ai latticini

Capitolo 8 Il mito delle proteine


La mania delle proteine ha inuenzato notevolmente la scienza medica e le persone di media cultura. Il solo appello che ascoltiamo continuamente in campo nutrizionale e: proteine, proteine, proteine, come se le proteine fossero lunico ` bisogno nutritivo degli esseri umani. Questo mito delle proteine e stato in gran ` parte creato dai medici. Il 99% dei medici del mondo in realt` sa molto poco a ` sulle proteine e ripete solo quello che gli e stato insegnato. ` La legge della nutrizione secondo natura, in accordo con le ricerche piu approfondite, indica di cibarsi di molti carboidrati (integrali e non trattati), con poche proteine e pochi grassi. Dallinfanzia alla vecchiaia questa legge non cambia, fatti i debiti aggiustamenti: abbiamo bisogno di molto poche proteine e grassi. Non fraintendetemi, le proteine sono una componente vitale della dieta e ci` o non pu` essere messo in discussione; ma il mito non riguarda il fatto che le proo teine siano necessarie, ma piuttosto che queste sono lelemento della dieta piu ` essenziale, soprattutto per produrre forza e resistenza. Per chiarire questo errore e utile conoscere il ruolo delle proteine nel corpo. ` Dopo lacqua, esse sono la principale sostanza presente nelle cellule delle piante e degli animali (con eccezione delle cellule di grasso). Negli animali giovani la crescita e il risultato dellincremento del numero di cellule. Pi` velocemente ` u cresce lanimale, pi` rapidamente le cellule devono essere prodotte e cos` devono u essere disponibili pi` proteine per far fronte a questa rapida crescita. u Osserva la Fig. 8.1, mostra il tasso di crescita delluomo dalla nascita alla maturit` . Si nota che la crescita non e sempre costante. Infatti durante il primo a ` anno di vita la crescita e pi` veloce che durante il secondo, nel secondo e pi` ` u ` u

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Figura 8.1: Tasso di crescita delluomo veloce che durante il terzo e cos` via. Il ritmo di crescita si stabilizza durante i primi anni di scuola e in seguito, durante ladolescenza, c` di nuovo un forte e incremento nel tasso di crescita. Il bisogno di proteine del corpo cambia in proporzione a queste variazioni del ritmo di crescita. Quando la crescita e rapida (e quindi si formano un gran ` numero di cellule nuove), la domanda di proteine e alta, ma quando si raggiunge ` la maturit` il bisogno di proteine diminuisce. Perci` gli adulti non hanno bisoa o gno di proteine per la crescita, ma solo per il mantenimento e per riparare i tessuti danneggiati in caso di ferite. Cos`, in linea di massima, la quantit` di proteine a necessaria dipende da quanto e rapida la crescita. ` Luomo cresce pi` lentamente di qualsiasi altro animale. Un bambino neonato u impiega 180 giorni per raddoppiare il suo peso. A confronto un cavallo cresce tre volte pi` in fretta, raddoppiando il suo peso alla nascita in 60 giorni. E il gatto u ancora pi` rapidamente, raddoppiando il suo peso alla nascita in soli 7 giorni, cio` u e 26 volte pi` veloce di un bambino. u La natura ha tenuto conto di questi diversi ritmi di crescita in un modo molto interessante. In percentuale il latte umano contiene la pi` piccola quantit` di u a proteine, in media solo 0,9 gr.% durante le prime settimane di vita del bambino. Daltra parte il latte con cui la cavalla allatta il suo puledro contiene il 2% di proteine: mamma gatta fornisce ai suoi micini un pi` alto livello di proteine, il u 9,5%. Dobbiamo ricordare che l1,4 gr.% di proteine nel latte umano e una media. La ` ricerca ha mostrato che il contenuto di proteine nel latte umano diminuisce di settimana in settimana per adattarsi al rallentamento del ritmo di crescita del
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bambino. Durante la prima settimana dopo la nascita il latte materno contiene il 2% di proteine; queste calano all1,2% alla ne dellottava settimana e in seguito si stabilizza intorno all1%. Inoltre e interessante notare che il quantitativo medio di proteine del latte uma` no (1,4%) e sufciente a fornire allorganismo tutti gli aminoacidi essenziali e le ` proteine necessarie durante il periodo in cui la crescita e lo sviluppo del cervello sono pi` veloci. u Ma noi, cosa facciamo? Appena svezziamo un bambino gli offriamo il latte di mucca, altamente proteico, e lo alimentiamo con questo per il resto della sua vita. Poich un bicchiere di latte di 200 ml. contiene 8gr di proteine, e facile dedurre e ` che il latte pu` essere la principale fonte di proteine. o Recentemente il dott. Barry Bremer dellHarvard University ha detto: C` e un disaccordo fondamentale tra le capacit` del rene umano e il fardello imposto a dalla dieta altamente proteica delloccidentale medio. Si fa riferimento al fatto che una dieta eccessivamente proteica aggiunge peso ai reni, contribuendo cos` alla perdita prematura della loro funziona lit` anche in persone altrimenti in salute. a Alcuni studi hanno mostrato che una dieta eccessivamente proteica porta gli animali a crescere pi` velocemente e a maturare prima. Sfortunatamente, questi u animali muoiono anche prima. Inne, un altro argomento a sfavore di una dieta altamente proteica sta nel disegno del corpo umano. Gli esseri umani non sono progettati, n anatomicamente e n siologicamente, per seguire una simile dieta. Il nostro apparato digerente e ricorda da vicino quello di animali che sono principalmente frugivori. La dieta fornita dal Creatore per gli abitanti del giardino dellEden e ancora oggi la ` migliore. (dott. Merryn G. Harding, Source Herald of Health, settembre 90). Secondo il Max Planck Institute in Germania, che e considerato la pi` rispet` u tata e attendibile organizzazione di ricerca sulla nutrizione nel mondo, ci sono molte fonti vegetali di proteine che sono superiori o uguali alle proteine animali. Il Max Planck Institute ha trovato proteine vegetali complete, cio` che e contengono tutti gli otto aminoacidi essenziali, in mandorle, sesamo, zucca, semi di girasole, soia, grano saraceno, arachidi, patate, tutti i vegetali da foglia e nella frutta, che fornisce approssimativamente la stessa percentuale di proteine complete del latte umano. ` E virtualmente impossibile non assumere proteine a sufcienza se si mangia cibo naturale e non rafnato in quantit` sufciente. Se ci cibiamo principalmente a di cereali integrali associati con legumi e verdure, non avremo mai problemi di
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proteine.

8.1 Un lavoro duro richiede ` ` piu carboidrati, non piu proteine


Le proteine sono usate come fonte di energia solo durante unemergenza o quando si sta morendo di fame. Leminente nutrizionista tedesco Rubner ha mostrato che solo la seicentesima parte delle proteine e impiegata dal corpo per le attivit` ` a muscolari, in contrasto cos` con la falsa credenza che laumento di attivit` sica a richiede un aumento nellassunzione di proteine. I dottori Murlin e Miller, dellesercito americano, dopo uno studio sullalimentazione negli accampamenti militari hanno sottolineato nel loro rapporto che ` e opinione comune tra gli esperti in nutrizione che un eccesso di proteine e inde` siderabile nella dieta delle persone che lavorano pesantemente, poich il lae ` di quanto voro muscolare non implica la distruzione di tessuti muscolari piu avvenga durante il riposo.

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Capitolo 9 Il formaggio
Il formaggio causa problemi di salute in maniera maggiore di altri latticini, in quanto in esso e superiore la concentrazione di grassi saturi per la perdita durante ` la lavorazione di buona parte dellacqua, delle vitamine e dei sali minerali. Lazione nociva dei grassi saturi nel nostro organismo e dovuta alle lipopro` teine LDL, che tutti conosciamo come colesterolo, presente principalmente nel sangue delle persone che consumano cibi di origine animale in eccesso e che predispone alla formazione di ateromi (ostruzioni) nelle arterie (da cui linfarto cardiaco e cerebrale). Esiste anche un altro tipo di lipoproteine, chiamate HDL, che costituiscono il cosiddetto colesterolo buono: questo e presente in misura elevata in persone ` che fanno uso principalmente di alimenti vegetali, pu` essere utilizzato dal coro po, sintetizzato e, se in eccesso, eliminato, svolgendo un ruolo beneco di protezione nei riguardi dei vasi sanguigni. Quindi, se cerchiamo di ridurre i rischi derivati da unalimentazione troppo ricca di grassi (primi fra tutti i problemi cardiaci), diminuiremo il consumo dei formaggi e introdurremo nella dieta dei grassi vegetali. Possiamo sostituire i grassi contenuti nel formaggio mangiando arachidi, mandorle, semi di sesamo e girasole, che contengono anche proteine vegetali prive di colesterolo e acidi grassi come lacido linoleico e linolenico, che sono ritenuti ottimi per sciogliere il colesterolo LDL. Un altro elemento che aiuta a sciogliere il colesterolo e la lecitina, presente nei legumi, nel germe dei cereali integrali, ` nellolio di sesamo tostato e nelle mandorle. Un alimento che pu` aiutarci, anche a livello psicologico, a ridurre il consumo o di formaggi e il tofu, molto usato in Oriente, dove il consumo di prodotti animali `

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e stato sempre limitato. Il tofu viene ricavato dalla soia gialla che viene cotta, ` ridotta in crema e cagliata con un procediento analogo a quello adottato per fare il formaggio. Anche laspetto del prodotto che si ottiene fa pensare al formaggio, con il vantaggio per` che non contiene grassi saturi e colesterolo, e, se saputo o cucinare, e molto appetitoso; inoltre, e facilmente digeribile. ` `

9.1 Come riparare ai danni del formaggio


Secondo la medicina tradizionale cinese, i depositi causati da assunzione di formaggi in eccesso si localizzano in regioni del corpo, secondo la qualit` dei fora maggi consumati: ` 1. i grassi dei formagi molli, piu liquidi e con meno sale tendono a depositarsi dal diaframma in su e possono dar luogo a muco bronchiale e nella gola, cisti tiroidee, ghiandole che tendono a gonarsi, otiti medie, otiti esterne, muco nelle orecchie, cerume, orzaioli, congiuntiviti, cisti e tumo` ri del seno. E importante notare come le allergie, i problemi cutanei e di respirazione che ci sono in Occidente non esistono dove non si consumano questo tipo di formaggi che essendo mucogeni sono i maggiori responsabili di queste allergie; ` ` ` 2. i grassi dei formaggi piu densi, piu salati, piu speziati e fermentati (tipo pecorino, parmigiano, ecc.) si possono depositare principalmente ` dal diaframma in giu, andando ad accumularsi nel fegato, nella cistifellea, nellintestino crasso, nei reni e pi` spesso nellapparato genitale, con possiu bile formazione di cisti e di bromi nellutero e nella prostata, nelle ovaie e nei testicoli. Un aiuto nel tentativo di sciogliere questi tipi di accumuli pu` essere dato dalla o bevanda di ravanello e di fungo shitake, preparata come specicato alla ne del capitolo. Sopra il diaframma si trova il seno; nei paesi a pi` alto consumo di formaggio u si riscontra la pi` alta incidenza di tumore al seno: i paesi al secondo posto per u il consumo di formaggi sono al secondo posto anche nellincidenza di tumore al ` seno. E questa la statistica pi` chiara del rapporto esistente fra tumore e alimenti. u Inne, vorremmo sottolineare come questi depositi derivanti da un uso eccessivo di formaggio possano modicare la nostra risposta nei confronti dei problemi piccoli e grandi che la vita di oggi ci chiede di risolvere.
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Se il sistema nervoso e privato di ossigeno perch , piano piano, tutte le arterie ` e sono ostruite dal colesterolo, allora non ce la sentiamo di accettare la sda che ci viene dallambiente di lavoro, dal trafco, dalle malattie. . . pensiamo di non essere capaci, non desiderati, vogliamo salvare per primi i nostri bisogni e perdiamo la sensibilit` per i bisogni degli altri, siamo sempre in conitto tra noi e a gli altri, assumendo un atteggiamento sempre pi` negativo che restringe la nostra u visione della vita. ` ` Se il sistema nervoso non e soffocato dal colesterolo, riusciremo piu facilmente a vedere quali sono i nostri obiettivi e quindi realizzarli, proveremo piacere nel confrontarci con un ambiente che ci stimola, invece di sentirci ` attaccati, ci sentiremo desiderati, cercheremo di comunicare di piu e di spiegarci meglio. Quindi, se oltre ad uno stato di salute sico desideriamo anche essere attivi mentalmente e spiritualmente, cerchiamo di dimenticarci del valore alimentare tradizionale storico, sociale, culturale del formaggio per avere in cambio uno sviluppo pi` completo di tutte le nostre potenzialit` umane. u a

9.2 Rimedi naturali per sciogliere i grassi del formaggio depositati nella zona genitale
Ingredienti

. . Per le donne: fate bollire in un po dacqua il ravanello grattugiato e il prezzemolo, per meno di 2 cucchiaiate di ravanello bianco (daikon) grattugiato (o, in alterna5 minuti; aggiungete lalga e il tiva, 5-6 ravanelli rossi con tutta la cucchiaino di shoyu.
foglia)

1/2 foglio di alga nori tostata e sbriciolata; 1-2 cucchiai di prezzemolo; 1 cucchiaino di shoyu

La bevanda va presa un giorno s` ed uno no allinizio del pa sto. Si inizia con 1 cucchiaio di prezzemolo e, se dopo una o due volte che usiamo questa bevanda ci sentiamo bene, aumentiamo la dose a 2 cucchiai;

se ci sentiamo deboli, manteniamo queste dosi. Questa bevanda scioglie i grassi e fa scaricare i minerali depositati dalla zona genitale. Il prezzemolo favorisce la scarica vaginale e uterina. Se, dopo 2-3 volte che abbiamo preso questa bevanda, si nota la comparsa di muco vaginale, ci` sta a indicare che i depositi o di grasso iniziano a sciogliersi e a venire, in tal modo, eliminati.

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Per gli uomini: sostituire lalga nori con un pezzetto di alga kombu, facendola cuocere da sola, per qualche minuto, prima di aggiungere gli altri ingredienti. Se dopo qualche giorno che si prende questa bevanda ci si sente paricolarmente deboli, sostituiamola con questaltra ricetta:
Ingredienti 1 cucchiaio di ravanello grattugiato la polpa di mezza umeboshi

. . Usate questo condimento su un piatto di crescione scottato e/o altre verdure. ` ` Questo e un rimedio piu lento, ma va bene per chi ha una costituzione ` ` piu delicata (con tono muscolare piu ` debole, ossatura piu sottile, tendenza alla bassa pressione).

e In tutti e due i casi si pu` usare un fungo shitake nella zuppa di miso perch o esso possiede 50 enzimi diversi per digerire 50 tipi di prodotti diversi: cereali, grassi, proteine. Questi enzimi sono come delle chiavi per aprire, scomporre le catene chiuse di grassi, lipoproteine e proteine, che diventano in tal modo pi` u assimilabili, utilizzabili, ltrabili, bruciabili, eliminabili dal corpo.

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Capitolo 10 Formaggio e yogurt: due cibi malsani


Il formaggio e un cibo altamente concentrato ed e usato indiscriminatamente nel` ` ` la dieta umana, senza tener conto di questo fatto. E un cibo demineralizzato, devitalizzato, frazionato, sbilanciato, malsano; poich e un cibo trattato, e anche e` ` altamente acido. Siccome e notevolmente concentrato, bisogna essere molto attenti nellusarlo. ` Infatti, un litro di latte produce 300 grammi di formaggio. Se mangiamo 150-200 gr di formaggio, e come se consumassimo 600-800 ml di latte. Il formaggio ha ` un ruolo fondamentale nelle malattie di cuore, nellobesit` e nel cancro. a

` 10.1 Quanto e buono lo yogurt?


Lo yogurt e lunico derivato del latte che sia digeribile, anche se non ha tutte le ` virt` che gli si attribuiscono. Ha poche qualit` e molti difetti. Durante il prou a cesso di fermentazione, il lattosio e scisso in acido lattico, ed e per questo che i ` ` derivati del latte acidi (come lo yogurt) sono i pi` facilmente tollerati da quelli u che non sopportano bene lo zucchero del latte (lattosio). Ma la digeribilit` dello a zucchero del latte e di ben poco valore. L uomo e in grado di prevenire i problemi ` ` immediati dellintolleranza al lattosio, ma alla lunga non pu` sfuggirli. o Pregi dello yogurt: e digeribile, appetibile, delizioso, cremoso. ` Difetti: lo yogurt differisce dal latte solo per la digeribilit` , quindi coloro che lo a 84

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mangiano non possono evitare tutti gli effetti nocivi dei latticini descritti in questo libro. ` Lo yogurt provoca la formazione di muco piu del latte, perci` ostruisce o lintestino e i vasi sanguigni, interrompendo la circolazione del sangue e lassimilazione. Inoltre favorisce i dolori reumatici, artriti, stipsi, raffreddore, tosse e tutti i catarri e malattie dellapparato respiratorio. Assumere pi` di 150-200 ml u di yogurt, pu` provocare sonnolenza e torpore. Gli effetti peggiori dello yogurt o comunque sono dovuti ad associazioni sbagliate con altri cibi.

10.2 Non abbiamo bisogno di procurarci batteri acidoli dallesterno


Nessuna creatura sulla terra ha bisogno di assumere batteri acidoli dallesterno per preservare la ora intestinale; nessuna creatura soffre mai di problemi digestivi. La natura ha creato lintestino di ogni specie, compresi gli esseri umani, in modo tale che mantenga la propria ora intestinale in ordine. Lintestino di nessuna creatura dipende da batteri esterni. Invece, la maggior parte degli esseri umani soffrono di malattie e di problemi digestivi, nonostante che luso di yogurt sia diffuso in tutto il mondo. Perch i batteri acidoli non ci assicurano una sana digestione, se hanno tante e virt` ? Questi batteri non correggono la digestione n vengono richiesti dal nostro u e corpo. Che differenza c` fra quelli che usano lo yogurt e quelli che non lo usano? e In pratica, nessuna. Lindigestione1 e la sovralimentazione sono i veri responsabili dei disturbi legati a una ora intestinale non in ordine. Se evitiamo lindigestione e la sovralimentazione, la ora intestinale si ristabilir` spontaneamente. a

10.3 Yogurt: nessuna relazione con la longevit` a


La longevit` e il prodotto nale di una buona salute che deriva da una vita salubre a` (in accordo con le leggi della Natura). La longevit` non pu` mai essere attribuita a o ` un effetto cumulativo di una serie di cause. ad un qualsiasi singolo cibo o causa. E La salute non e un prodotto dello yogurt. La salute e un prodotto di cibi sani, ` `
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vd. La facile combinazione degli alimenti di Herbert SHELTON.

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aria pura, sole, lavoro, divertimento, ecc. Lo yogurt non ha un solo elemento che contribuisca alla longevit` , al contrario luso eccessivo di yogurt pu` portare ad a o una morte precoce invece che alla longevit` . a Per esempio, sia le persone di citt` che quelle di campagna consumano regoa larmente yogurt. Le persone di campagna vivono allaria aperta, lavorano sodo, mangiano cibi semplici e sani, conducono una vita con meno stress rispetto alle persone di citt` , che vivono proprio allopposto. Le persone di campana vivono a pi` a lungo e sono pi` in salute delle persone di citt` . u u a Perch ? Non a causa del consumo di latte o di yogurt, ma a causa dellaria e ` pura, del lavoro e della vita senza stress. E labbondanza di aria pura, lavoro sico, acqua pura, cibo sano e naturale e moderazione che contribuisce alla longevit` . Sono la mancanza di oppressioni sociali, la possibilit` di esprimere a a ` liberamente ed apertamente le emozioni piu profonde, la mancanza di competizione, di complessi dellego, il lavoro meditativo concentrato e le capacit` a ricreative che contano per la longevit` . Questa dipende soprattutto da uno stile a di vita moderato e naturale.

10.4 Consigli sulluso dello yogurt


Usate solo yogurt fresco fermentato fatto di latte fresco crudo. ` Non usate mai yogurt troppo fermentato. E dannoso. Non usate mai yogurt fatto con latte pastorizzato: avr` un odore sgradevole. a Lo yogurt fatto di latte bollito o riscaldato ha meno valore, perch la pere dita degli enzimi e i corpuscoli dei batteri morti attraggono i batteri della putrefazione e della decomposizione piuttosto che i batteri utili; per questo, imputridisce prima. Usate sempre yogurt intero per mantenerne la genuinit` e la digeribilit` . a a Consumatelo con moderazione, non deve essere un cibo abituale. Evitate le seguenti combinazioni: Yogurt + Riso, grano o altri cereali Yogurt + Legumi Yogurt + Frutta e zucchero.

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Lo yogurt, come il formaggio, va bene solo con le verdure, nella proporzione di 30% di formaggio e 70% di verdure.

Il burro
Il burro e i latticini sono sostanze abbastanza squilibrate dal punto di vista nutrizionale. Sono ricche di grassi saturi (cio` molecole contenenti carbonio e idrogeno legati e ` saldamente con un solo legame e assai poco reattivi), che lorganismo e in grado di utilizzare scarsamente solo come combustibile, ma non pu` sopportarne piu di o ` 20-30 grammi al giorno (Kousmine 1989, 1992). In particolare il burro e un alimento che contiene una quantit` elevata di grassi (circa ` a il 90%), ma essi si trovano anche nel latte intero (3,5%) e parzialmente scremato (1,52%), nei formaggi grassi (40-80%) e nello yogurt (24%). A differenza degli oli derivati da semi crudi, il burro contiene poche vitamine liposolubili e quasi per niente grassi insaturi; migliore e il rapporto tra vitamine e grassi nel ` latte, anche se la pastorizzazione ne ha fortemente diminuito il potere nutritivo. I grassi contenuti nel burro sono sostanze che la natura ha previsto per i vitelli, quando in sei mesi devono passare dallo stato di neonato (circa 35 kg) a quello di individuo (circa 250 kg). In 180 giorni il peso deve aumentare di 1 kg al giorno. Questo compito e facilitato dalla presenza di grassi saturi nel latte, che venendo in` corporati nelle membrane cellulari ne aumentano la permeabilit` per accelerare il a processo di assimilazione e quindi laumento di peso. Il vitello consuma no a 400 g di grassi saturi al giorno, no a sei mesi, quando e ` svezzato; da allora non ne mangia pi` . u Un adulto che si nutra abitualmente di questi grassi, anche sotto forma di latte e latticini, assume in grandi quantit` proprio quel permeabilizzante cellulaa re necessario a far crescere i vitelli, che provoca unalterazione funzionale delle membrane cellulari. Le cellule cos` non riescono piu a difendersi dalle tossine ` provenienti dallambiente esterno e soccombono. Inoltre i nutrienti contenuti nel burro, nel latte e nei suoi derivati provocano una diminuzione dellattivit` della tiroide (Pandiani 1992), con conseguente aumento a dei livelli di grassi nel sangue, e un accumulo di corpi chenotici, che inuenzano a loro volta lattivit` del sistema immunitario a Nand Kishore Sharma

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Il latte e i bambini: linsostituibilit` a dellallattamento al seno

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Capitolo 11 Gravidanza senza latticini ed integratori alimentari


Per avere un bambino sano, la preparazione dovrebbe cominciare prima del concepimento, addirittura sei mesi prima, se possibile. Comunque, nel corso della gravidanza non e mai troppo tardi per migliorare gradualmente la propria ` alimentazione. Qualsiasi cambiamento di natura positiva non pu` che giovare alla madre e o al glio e render` pi` agevole il parto. Unalimentazione corretta garantir` a u a una gravidanza piacevole e piena di energia, unalimentazione scorretta pu` o trasformare questa straordinaria esperienza in un tormento. Alle donne gravide viene spesso consigliato di bere molto latte pastorizzato per procurarsi il calcio sufciente per i denti e le ossa dei loro bambini. La verit` e che la maggior parte degli adulti non possiede gli enzimi digestivi a ` ` lattasi e renina necessari per ricavare dal latte il calcio, dato che questo e vincolato nel complemento proteico non digeribile chiamato caseina. Inoltre la pastorizzazione rende il calcio inutilizzabile a causa delle modicazioni provocate dal trattamento termico. Per garantire lapporto di calcio assimilabile, le donne in gravidanza dovrebbero ricordare che il calcio e disponibile in ` abbondanza nella frutta secca, nei fagioli, nei cavolori, nei cavoli, nella lattuga e negli altri ortaggi a foglia verde, nelle noci e noccioli e nei semi (in particolare, nei semi di mandorla e di sesamo). ` Per metabolizzare il calcio e necessaria anche unadeguata esposizione al sole. Il feto immagazzina una scorta di calcio nei suoi tessuti, alla quale attinge durante le ultime fasi della gravidanza quindi per la donna incinta e della massi` ma importanza riuscire a ricevere e trattenere il calcio sufciente per s e per il e 89

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bambino durante i primi mesi della gravidanza. Alle future mamme viene consigliato di bere latte anche per assicurarsi una ricca scorta di latte per il beb . E ridicolo. Le mucche arricchiscono forse la loro e ` scorta di latte bevendo il latte di altre specie? Noi, come del resto tutti gli altri mammiferi, produciamo automaticamente il latte quando aspettiamo un glio. Il consumo di tanta frutta fresca e verdura a ` foglie verde rende il nostro latte perno piu ricco e abbondante. A proposito, se vi vengono prescritte delle pillole di acido folico per il vostro latte, forse ` potete sostituirle con uninsalata verde quotidiana, che e una fonte naturale di acido folico. Ricordate: quello che importa non e tanto il quantitativo di calcio contenuto ` nei cibi che mangiamo, ma il quantitativo effettivamente utilizzabile dallorganismo (assimilato e trattenuto). Lassunzione di integratori a base di calcio durante la gravidanza non fornisce calcio utilizzabile, anzi provoca spesso dei dannosi depositi di calcio nella placenta. Questi integratori forniscono infatti un calcio inorganico anche se vengono etichettati in altro modo che il nostro organismo non pu` utilizzare. o Il dott. Ralph C. Cinque ha condotto approfondite ricerche e numerosi esperimenti in questo campo. Le informazioni che riportiamo sono attinte direttamente dalla sua opera. Ligiene naturale e assolutamente contraria allassunzione di vitamine e mine` rali derivanti da fonti che non siano naturali, intendendo per naturali orti e frutteti, non pillole. Secondo ligiene naturale, tutti gli integratori vitaminici e minerali, essendo frazionati, vengono trattati alla stregua di tossine. Come per molti altri argomenti riguardanti la nutrizione, alcuni medici tradizionalisti incominciano a riconoscere la validit` del punto di vista igienista. a Il dott. Vicki G. Hufnagel, parlando alla quattordicesima conferenza annuale sulla nutrizione, ha affermato: Stiamo apprendendo proprio ora quanto male facciamo a un piccolo embrione: le vitamine sono medicine. Hufnagel e uno ` specialista in ostetricia e ginecologia. Il dott. Myron Winick, direttore dellIstituto per la Nutrizione Umana presso la Columbia University, ha dichiarato:Alcuni considerano le pillole di vitamine ` come caramelle, ma non sono caramelle. Assomigliano di piu ai medicinali. Noi tutti sappiamo che non esistono medicine innocue, ma solamente dosi innocue. Invece di ingerire sostanze chimiche a base di dolomite, sarebbe molto meglio spargere la dolomite sotto forma di concime calcareo nel vostro giardino e
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poi coltivare della lattuga verde, che vi procurer` calcio organico assimilabile a in abbondanza! ` E indispensabile comprendere che le decienze di calcio sono dovute non solo a un insufciente apporto di calcio, ma anche al consumo eccessivo e scorretto degli alimenti, cosa che danneggia seriamente la digestione e lassimilazione. La gravidanza non autorizza a mangiare troppo.

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Linsostituibilit` a dellallattamento materno per il benessere psicologico e sico di madre e bambinoa


Lallattamento al seno, parte integrante del processo riproduttivo, e il modo naturale ` e ideale di alimentare il neonato, e rappresenta una base biologica e psicologica unica per lo sviluppo del bambino. Inoltre svolge importanti funzioni per la prevenzione dalle infezioni, per la salute della madre, per distanziare le gravidanze, per `l benessere e leconomia familiare e nazionale. . . Perci` il primo atto sanitario che la soo ciet` ha il dovere di compiere verso lindia viduo e quello di incoraggiare senza riserve ` e di promuovere lallattamento materno e di proteggere le donne durante la gravidanza e lallattamento da tutte quelle inuenze che lo potrebbero danneggiare. Comunicato congiunto OMSUNICEF, Ginevra, ottobre 1979. OMS (Organizzazazione mondiale per la sanit` ) e UNICEF (Fondo delle Nazioni a Unite per lInfanzia), sono istituti creati in base ad accordi internazionali per il coordinamento delle iniziative tese a migliorare il tenore di vita di tutti i popoli e a tutelare i diritti delluomo.
a

Uno e diventato due. ` ` E nato lamore e il suo tormento ... Esiste una gioia che nulla pu` turbare: o quella di dare ... senza riserve totalmente. Come sanno dare il sole, la pioggia, il vento, come d` la terra, a come danno le madri: instancabilmente.
Fr d` rick Leboyer e e (da: Dalla luce, i1 bambino)

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Capitolo 12 Lallattamento al seno come prevenzione delle principali malattie dellinfanzia


Gli effetti a lungo termine dellallattamento al seno sono tuttora poco noti. In uno studio di questo tipo si devono superare alcune difcolt` , soprattutto quella a del metodo con cui si compie la ricerca, che non potr` per ovvi motivi essere a quello ideale, cio` una sperimentazione controllata a doppio cieco: quando si e parla di allattamento, i metodi classici dindagine non sono applicabili per valu` tarne il rapporto tra vantaggi e svantaggi. E, infatti, impensabile di poter chiedere a qualche centinaio di donne, scelte a caso, di allattare i loro gli per un dato periodo e obbligarne altre centinaia a non farlo. Tutti i cosiddetti studi retrospettivi, gli unici possibili in questo caso, devono tener conto di molti fattori, che sono strettamente collegati con le modalit` dallata tamento e che possono creare confusione: la madre fumatrice, il livello di cultura dei genitori e il loro stato socio-economico, il numero dei membri della famiglia, la densit` della popolazione ecc. a Aggiungiamo poi che allattamento al seno e una denizione vaga: c` il ` e bambino che non prende altro latte che quello della madre e quello che fa solo una poppata al giorno. Ma, nonostante tutte queste difcolt` , negli ultimi anni a siamo arrivati a una buona conoscenza del problema, grazie ai risultati di molti studi accurati, provenienti dai campi pi` inaspettati della medicina. Se questi sono u interessanti presi uno per uno, diventano particolarmente indicativi se collegati tra loro.

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12.1 Appendicite
Come ex-chirurgo, e stata per me una sorpresa scoprire no a che punto il tipo di ` allattamento ricevuto da un bambino inuisce sulle malattie pi` comuni trattate u dalla chirurgia pediatrica, e soprattutto sullappendicite acuta, che e la causa pi` ` u frequente dinterventi chirurgici alladdome. Uno studio condotto in Italia ha messo a confronto 222 bambini, curati per appendicite acuta accertata, con un gruppo di controllo formato da altrettanti bambini sani, simili per peso alla nascita, sesso, tipo di parto, istruzione della madre e numero di gli presenti in famiglia. Si vide come la durata media dellallattamento al seno era stata di 96,9 giorni per quelli che avevano avuto lappendicite, contro i 130,2 giorni degli altri. In altre parole, i bambini che avevano avuto lappen` dicite acuta erano stati allattati al seno per un periodo piu breve di quelli del ` gruppo di controllo. E facile spiegare questo fatto sapendo che lallattamento al ` seno tende a ridurre il rischio dinfezioni e che lallattamento articiale e causa di ipertroa (ingrossamento) delle ghiandole linfatiche. Tale spiegazione vale anche per i risultati di un altro studio, che dimostra una relazione analoga tra lallattamento al seno e lasportazione delle tonsille (ai bambini allattati dalla madre vengono tolte pi` raramente le tonsille). u

12.2 Ernia
Il tipo di allattamento ricevuto da un bambino inuisce anche sulle probabilit` che a questi si ammali o meno di ernia. Ricordiamo che il canale inguinale si chiude durante lultimo trimestre di vita fetale o durante il primo mese dopo la nascita, ` con il contributo di alcuni fattori ormonali. E stato fatto un confronto tra cento bambini operati di ernia inguinale o strozzata e un gruppo di controllo formato da 399 bambini che non avevano lernia: questo studio ha dimostrato chiaramente come lallattamento al seno riduca notevolmente il rischio di tale malattia. In media, i bambini con lernia erano stati allattati unicamente al seno per 48,7 giorni e quelli del gruppo di controllo per 94. Anche in questo caso, si e tenuto conto di sesso, tipo di parto, peso alla nascita, ` livello di istruzione della madre e numero di bambini presenti in casa. Tale rapporto tra ernia e tipo dallattamento non sorprender` chi sa che il latte a ` di mucca e un potente cocktail di ormoni. Un gruppo di ricercatori israeliani ha recentemente dimostrato che non solo il seno estrae gli ormoni presenti nel sangue materno per concentrarli nel latte, ma che produce anche alcuni di questi ormoni
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esso stesso. I ricercatori israeliani hanno scoperto che un gene, responsabile della produzione di un importante ormone cerebrale, lormone che stimola il rilascio di gonadotropina (GRH), e attivato nelle ghiandole mammarie dei topi che allattano, ` ma non nel tessuto del seno dei topi vergini. Lormone GRH inuenza lo sviluppo sessuale e, di conseguenza, lanatomia della regione inguinale. Per lo stesso motivo segnaliamo i risultati di uno studio giapponese, che dimostra che i ragazzi che presentano ritenzione dei testicoli spesso non sono stati allattati al seno. Restando nel campo della chirurgia pediatrica, citiamo i risultati di uno studio che dimostra che i bambini allattati al seno sono meno a rischio di stenosi pilorica ipertroca (malattia del lattante da ipertroa congenita dello sntere pilorico).

12.3 Sclerosi multipla


Il rapporto tra allattamento al seno e sclerosi multipla e stato studiato con lidenti` ca metodologia impiegata per lappendicite, 1ernia inguinale e la stenosi pilorica ipertroca, cio` confrontando novantatre persone cui era stata diagnosticata la e sclerosi multipla con novantatre individui sani di controllo. La durata media dellallattamento al seno risult` di 8,4 mesi per quelli con la sclerosi multipla e di o 12,2 mesi degli individui di controllo. Non sono intervenute altre variabili, come il peso alla nascita, il tipo di parto, la classe sociale, il sesso, la fascia det` e il nua mero di gli in famiglia, che potessero modicare lassociazione tra allattamento e malattia.

12.3.1 Dimostrato il rapporto tra sclerosi multipla, allattamento e consumo di latticini


Si possono fornire molte interpretazioni di questi dati. Ci limiteremo a evidenziare che la sclerosi multipla e pi` frequente in quei paesi che hanno in comune ` u non tanto la latitudine geograca, quanto un alto consumo di latticini. Inoltre, le persone che soffrono di sclerosi multipla che consumano meno di 15 grammi di acidi grassi saturi al giorno non hanno ricadute: questa e la conclusione ` del lavoro di Roy Zwank, professore di neurologia a Portland, che ha seguito per 35 anni 150 persone a cui era stata diagnosticata la sclerosi multipla. Dobbiamo ` sottolineare che e impossibile consumare una quantit` cos` limitata di acidi a grassi saturi senza eliminare i latticini dalla dieta.

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Nessuno di questi fatti, di per s , e molto signicativo: ma se li colleghiamo e ` tra loro, suggeriscono che il latte di mucca potrebbe avere un ruolo nellinsorgere e nel decorso della sclerosi multipla. Bisogna continuare con questa ricerca; possiamo gi` delineare delle conclusioni pratiche che riguardano, in particolare, due a gruppi di persone: ` i gli di donne con la sclerosi multipla. E ormai accertato che sono pi` a riu ` schio di altri di ammalarsi di sclerosi multipla da adulti. E quindi prioritario ritardare lintroduzione di proteine animali nella loro alimentazione il pi` u possibile; adulti a cui e stata diagnosticata la sclerosi multipla. La prima cosa da rac` ` comandare loro e di eliminare i latticini. Ci` e coerente con lapproccio o` nutrizionale di Zwank e di altri, che suggeriscono di ridurre notevolmente lassunzione di acidi grassi saturi e di sostituirli con maggiori quantit` di a acidi grassi a catena lunga (per esempio, mangiando del pesce).

12.4 Artrite reumatoide infantile


Due malattie croniche, comuni nellinfanzia, sono state oggetto di studi, che le hanno messe in relazione con il tipo dallattamento ricevuto. La prima ricerca (condotta in Carolina) ha messo in relazione lartrite reumatoide giovanile con il tipo dallattamento ricevuto, scoprendo che, nelle forme di artrite pauciarticolari(dove sono interessate sino a quattro articolazioni), gli individui sani di controllo erano stati allattati al seno con una frequenza tre volte maggiore di quelli ammalati, e che nelle forme poliarticolari (con cinque o pi` articolazioni inteu ressate), gli individui di controllo erano stati allattati al seno 1,5 volte pi` spesso. u Inoltre, tutti gli individui di controllo erano stati allattati pi` a lungo. Gli autori di u questo studio hanno discusso sul possibile effetto antiossidante e antinammatorio del colostro e su quello di certi elementi del latte umano come le cellule B e T, i macrofagi, i neutroli, le immunoglobuline e vari enzimi, e sul fatto che lallattamento al seno tende a ritardare lesposizione del bambino a un antigene peptide che potrebbe essere una causa importante dellinsorgere dellartrite reumatoide infantile.

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12.5 Diabete
Unaltra malattia cronica, che probabilmente e causata da un meccanismo di au` toimmunit` , e il diabete insulino-dipendente. Il primo studio signicativo proviea ` ne dai paesi scandinavi, dove lallattamento al seno, frequente no agli anni 50, e diventato molto raro alla ne degli anni 60, diffondendosi nuovamente alla ne ` degli anni 80. Si e notato come il periodo in cui lallattamento al seno era meno diffuso fu ` seguito, a nove anni di distanza, da unimpennata nel tasso di diabete insulinodipendente. Recentemente, diversi studi hanno confermato leffetto protettivo dellallattamento al seno nei confronti di questa forma di diabete. Da una ricerca americana e emerso che i bambini allattati al seno per pi` di dodici mesi hanno ` u la met` delle probabilit` di ammalarsi di diabete. Uno studio nlandese, che ha a a preso in esame un certo numero di bambini di sette anni allattati al seno per sette mesi, e giunto a risultati simili. ` Dati recenti suggeriscono inoltre che lesposizione alle sieroalbumine del latte di mucca nellinfanzia potrebbe avviare la reazione autoimmune che porta al diabete giovanile. Vi e unomologia strutturale tra le sieroalbumine del latte di ` mucca e lantigene p69 delle isole pancreatiche beta. In particolare, il sangue dei bambini cui e stato da poco diagnosticato il diabete contiene gli anticorpi a una ` sieroalbumina della mucca chiamata Abbos. Gli anticorpi anti-Abbos reagiscono con lantigene p69 e rappresentano la forma predominante di sieroalbumine antibovine Ig6 trovate nel sangue dei bambini diabetici. M. R. Kiln, Dora Henschel e Laura Kiln hanno giustamente fatto notare che, per quanto questi dati siano stati pubblicati, questa informazione non sembra essere circolata tra i diabetici e evidenziano che i medici, le ostetriche e tutto il personale sanitario devono impegnarsi in modo adeguato per rendere indispensabile lallattamento al seno nelle famiglie con casi di diabete. Non ci sono molti studi sul rischio di cancro per i bambini in relazione al tipo dallattamento ricevuto, tranne una ricerca condotta a Denver. Sono stati confrontati 201 bambini ammalati di cancro sotto ai 15 anni con altri 181 facenti parte di un gruppo di controllo, di pari et` , sesso e zona di residenza. Leffetto a protettivo del latte materno fu riscontrato solo in quelli che erano stati allattati per pi` di sei mesi. u

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12.6 Il vaccino anti-pertosse aumenta il rischio di asma


Vogliamo inoltre ricordare che, secondo i risultati di una nostra ricerca personale, il vaccino anti-pertosse rappresenta un fattore di rischio maggiore dellallattamento articiale per quanto riguarda lasma nei bambini. Nei molti studi precedenti su asma, dispnea ed eczema non si e mai ritenuto ` che le vaccinazioni durante la primissima infanzia fossero delle variabili da prendere in considerazione (e le vaccinazioni nella primissima infanzia non sono mai state oggetto di studi in prospettiva a lungo termine a controllo casuale).

12.7 Con lallattamento al seno, bambini ` (ed esseri umani) piu intelligenti
Se consideriamo gli effetti a lunga scadenza dellallattamento al seno, non dobbiamo ragionare solo in termini di prevenzione delle malattie e miglioramento della salute, ma anche di sviluppo delluomo in generale. Una ricerca molto nota ha preso in esame il quoziente dintelligenza di 300 bambini nati prematuri, det` a compresa tra i sette anni e mezzo e gli otto, che sono stati nutriti con una sonda che dal naso arrivava nello stomaco. Quelli nutriti con il latte materno avevano un quoziente dintelligenza pi` alto di 8,3 punti, anche dopo aver valutato le differenu ze tra i diversi gruppi per educazione della madre e classe sociale dappartenenza. Il punteggio era direttamente proporzionale alla quantit` di latte materno che i a bambini avevano ricevuto. Sono stati fatti molti altri studi che hanno dimostrato i vantaggi che il latte materno porta sul quoziente dintelligenza, sulla capacit` di parlare e sui diversi a aspetti dello sviluppo cognitivo.

12.8 Beneci dellallattamento per la madre


Un altro argomento da prendere in considerazione e leffetto dellallattamento ` sulla salute della madre. Molti studi hanno dimostrato che le donne che hanno allattato hanno meno rischi di avere il cancro prima della menopausa, ma non c` e evidenza che dimostri leffetto protettivo dellallattamento sul tumore del seno

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dopo la menopausa. Inoltre, le donne che hanno iniziato ad allattare in giovane et` , hanno meno rischio di cancro al seno. a Di recente si e dimostrato leffetto positivo dellallattamento sul metabolismo ` del glucosio e dei lipidi nelle donne con il diabete gravidico. Tra le donne che allattano, il livello del colesterolo HDL (il colesterolo buono) e pi` alto. In ` u altre parole, le donne che allattano hanno forse meno probabilit` di avere il diabete a non insulino-dipendente a cinquanta o sessantanni. Questo lungo elenco anche se incompleto di dati di recente pubblicazione rende lallattamento al seno una priorit` per la salute pubblica. a

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Capitolo 13 ` Mamma! Allattare e importante

La sicurezza e la convenienza sempre maggiore dellallattamento articiale negli ultimi trenta anni, da una parte, ed il fatto che i vari ricercatori non sono ancora riusciti a fornire saggi convincenti di una chiara superiorit` dellallattamento al seno sullallata tamento articiale, dallaltra, hanno fatto s` che la maggioranza dei medici mostrasse scarso impegno nel consigliare lallattamento al seno(Fomon, 1977) ` . . . E un concetto completamente assurdo e non intelligente considerare lalimentazione con formule umanizzate uguale o addirittura superiore a quella con il latte materno(Jelliffe, 1977).

Abbiamo provocatoriamente accostato due fonti cos` discordanti per eviden ziare il disordine culturale che ha regnato no a qualche anno fa su un tema di vitale importanza: lallattamento del neonato. Lapatia, la disinformazione o uninformazione volutamente scorretta, associati ad un battage pubblicitario massiccio e senza scrupoli, avevano portato al progressivo affermarsi dellallattamento articiale. Oggi lOMS raccomanda lallattamento materno no al sesto mese di vita e in alcuni paesi (Svezia, Stati Uniti) sono stati presi addirittura provvedimenti per controllare la pubblicit` degli alimenti per linfanzia e sono stati diffusi documenti a ufciali a nome delle associazioni pediatriche a favore dellallattamento al seno. Lillusione tecnologica di essere riusciti a copiare il latte materno, negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con la continua scoperta di nuovi componenti nel latte di donna. Ci` ha portato alla constatazione di come sia sempre pi` difcile e sempre o u meno realizzabile ladattamento della composizione di un latte industriale alle 100

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necessit` del neonato e del lattante, prendendo come base di partenza il latte vaca cino. Esso infatti si differenzia in molti aspetti conosciuti dal latte di donna ed e probabile si differenzi in altri numerosi aspetti, attualmente non ancora cono` sciuti (Minetti, 1978). Vedremo ora di dimostrare ulteriormente la superiorit` a lallattadel latte materno e di attestare, sulla base di tre linee conduttrici, che mento al seno e insostituibile sul piano nutrizionale, per la trasmissione dellim` munit` e per linstaurazione di un corretto legame affettivo tra la madre e il glio a (attachement) (Gavinelli, 1980).

13.1 Aspetto nutrizionale


Esistono tre tipi di latte materno: il colostro (secreto dal 1 al 6 giorno), il latte di transizione (prodotto dal 6 al 14 giorno), ed il latte maturo (dal 14 giorno in poi). Si passa cio` dalla produzione di un primo latte ad alto contenuto di proteie ne, di immunoglobuline protettive e a pi` basso contenuto glucidico, ad un latte u maturo in cui i livelli di lattoferrina, immunoglobuline A, zinco, rame e ferro decrescono, mentre aumenta la quantit` di zuccheri. a Trasformazioni nella composizione del latte si vericano anche nel corso di ogni poppata. Si e rilevata infatti lesistenza di un meccanismo, stimolato dalla ` suzione, attraverso il quale si determina una secrezione di prolattina che provoca laumento del tenore in lipidi del latte verso la ne della poppata. I grassi in tal modo inducono una sensazione di saziet` , che pone ne in modo naturale alla a ` questa la ragione con cui si pu` spiegare la pi` bassa incidenza di suzione. E o u obesit` nel lattante al seno (5%) rispetto al lattante al poppatoio (13%). a

13.1.1 Proteine
Osservando il neonato a paragone col vitellino, vediamo che il primo ha uno sviluppo cerebrale pi` che doppio del secondo; il vitello invece raddoppia in meno u di dodici mesi il suo peso, e subito in grado di reggersi sulle zampe ed ha quin` di bisogno di molte pi` proteine (che infatti nel latte vaccino sono tre volte pi` u u abbondanti rispetto al latte umano). Lazoto proteico e presente nel latte di donna anche sotto forma di aminoacidi ` liberi, taurina, poliammine ecc., sostanze che paiono essere pi` speciche per lo u sviluppo cerebrale dellessere umano.

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Nel latte di mucca inoltre c` sovrabbondanza di caseina, una proteina dalla e molecola assai grande facilmente digeribile nello stomaco del vitello, che invece nello stomaco umano crea un caglio, causa di ben noti problemi putrefattivi intestinali, con sviluppo di gas. La pochissima caseina del latte materno invece forma coaguli piccoli e facilmente digeribili. Pertanto le proteine del latte umano presentano per il lattante un pi` alto u coefciente di utilizzazione digestiva (CUD) ed una migliore utilizzazione netta (UPN), con conseguente valore biologico (UPN/CUD) pi` elevato. Ci` signica u o in termini concreti che la biologia del neonato riconosce il latte materno come suo proprio, mentre la specicit` animale di un latte non umano genera una a sensibilizzazione che e anche troppo nota ai giorni nostri: si chiama allergia. ` Nel latte vaccino inne, le troppe proteine richiedono da parte del neonato un maggiore lavoro renale e cellulare per leliminazione di urea ed acidi urici. Inoltre il siero di latte umano presenta contenuti elevati di lattoferrina, una glicoproteina che si lega al ferro e lo sottrae cos` ad alcuni batteri ferrodipendenti, tipo lEscherichia coli, riducendone la crescita e con essa la possibilit` che si a sviluppino enteriti. Nel latte umano e presente in quantit` pi` rilevanti il lisozima, fattore di pro` a u tezione immunitaria. Riguardo alla composizione aminoacidica, il latte vaccino e ` ricco sia di fenilalanina che di tirosina, verso i quali i neonati hanno una tolleranza limitata: un loro eccesso pu` comportare danni allencefalo. Inne i processi di o sterilizzazione del latte vaccino rendono in parte inassorbibili alcuni aminoacidi, tra cui la lisina.

13.1.2 Grassi
Differenze si riscontrano, tra latte vaccino e latte materno, non tanto nella quantit` a quanto nella qualit` dei grassi (lipidi). Nel latte di donna infatti gli acidi grassi a insaturi (in media il 52-53% degli acidi grassi totali) sono molto pi` abbondanti u che nel latte vaccino (in media il 35% degli acidi grassi totali). Nel latte materno il rapporto tra acidi grassi polinsaturi e saturi e la quantit` a di acidi grassi essenziali, e adatto a soddisfare le necessit` del neonato (come ad ` a esempio quella di uno sviluppo armonico del sistema nervoso centrale), e non ridotto come capita con il latte vaccino o in eccesso (fatto che pu` comportare o anemia emolitica), come in molti tipi di latte industriale. Va rilevato inoltre che il coefciente medio di assorbimento dei lipidi del latte
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materno e pari al 90% contro il 60% del latte vaccino. Per ora si presume che ` ci` sia da attribuirsi al minor contenuto di acido stearico nel latte di donna ed alla o posizione che lacido palmitoleico assume lungo la molecola del glicerolo. Inoltre nel latte materno i grassi si presentano in forma pi` emulsionata rispetto al latte u vaccino. ` E interessante notare che il latte umano e pi` ricco invece di colesterolo, che ` u serve a formare nel futuro ometto i sali biliari e diversi ormoni. Questa quantit` a di colesterolo iniziale avr` un fattore moderatore sulla colesterolemia in et` pi` a a u avanzata. Pi` colesterolo da beb` , meno colesterolo da adulti. Al contrario, latte vacciu e no e svezzamento precoce stile polli in batteria come nelle aberrazioni medicoindustriali degli anni settanta (omogeneizzati di vitello a 3 mesi! cantilenava il dottor Gerber) sono stati seguiti non casualmente dalla comparsa di alcuni arteriosclerotici dai tassi di colesterolo degni dun crapulone ultrasessantenne. . . in bambini di 4-5 anni!

13.1.3 Carboidrati (glucidi)


Il lattosio, presente in percentuale superiore nel latte di donna, rappresenta un fattore che migliora lassorbimento di calcio. Il galattosio, uno dei due monosaccaridi che costituiscono il lattosio, e necessario per lo sviluppo delle cellule cere` brali; inoltre non produce ipoglicemia (vedi Sugar Blues e Diabete e ipoglicemia, Macro Edizioni), ed e responsabile della inimitabile dolcezza del latte materno. ` Gli zuccheri del latte vaccino invece a lungo andare possono produrre i sintomi tipici di tutti gli eccessi da zucchero: il mal di zucchero o ipoglicemia, caratterizzato da sbalzi dumore, euforia e depressione, dipendenza psicologica ed altre sindromi psicosiche assai varie. Inoltre, il galattosio ed il lattosio umani facilitano la produzione dacido lattico, con minori processi putrefattivi intestinali e crescita del lattobacillo bido, assai importante per le biosintesi intestinali.

13.1.4 Enzimi
Il latte materno contiene oltre 60 diversi enzimi. Come si pu` osservare nella o tabella seguente, essi sono quantitativamente superiori a quelli presenti nel latte vaccino, segno di una maggiore vitalit` del latte materno. Il sistema enzimatico a del neonato alla nascita e nei primi tre-sei mesi infatti e in parte immaturo: una ` coincidenza non casuale.
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di C. Corvino enzimi G.P.T. G.O.T. Amilasi ATP-asi Lattosintesi Catalasi Pseudocolinesterasi Lipasi Aldolasi Proteinasi Inibitore triptico Fosfatasi acida Fosfatasi alcalina Lisozima latte materno 400 10 40 25 10 10 10 8 5 3 1 1 1 + latte vaccino 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 40 0

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Tabella 13.1: Attivit` enzimatiche a

13.1.5 Sali minerali


Si e rilevato che il CUD (coefciente di utilizzazione digestiva) dei minerali ri` sulta nettamente pi` elevato nei neonati allattati al seno rispetto a quelli allattati u articialmente. Anche il carico renale di soluti, strettamente correlato al contenuto di sali minerali e di sostanze azotate, risulta essere di quasi tre volte superiore nel caso di allattamento articiale, con un conseguente eccessivo impegno renale. Esaminando il contenuto dei principali sali minerali, si pu` rilevare che, pur o avendo il latte umano circa un quarto di calcio del latte vaccino, il rapporto calcio/fosforo del latte di donna (pari a 2:1) e pi` favorevole allassorbimento e al` u lutilizzazione del calcio rispetto a quello del latte vaccino (1:1). Nel favorire tali processi sembra intervenire anche un derivato idrosolubile della vitamina D (vitamina D solfato). La concentrazione di sodio e potassio nel latte vaccino e eccessiva, mentre il ` latte materno li contiene in quantit` tali da soddisfare adeguatamente il fabbisogno a del lattante. Per quanto riguarda il sodio, si sono fatte correlazioni signicative tra il quantitativo eccedente di questo minerale nel latte vaccino e la minore incidenza di casi di ipertensione tra gli adulti che sono stati alimentati al seno e che non sono stati successivamente esposti a diete ricche di cloruro di sodio. Il ferro e sufciente sia nel latte di donna sia in quello vaccino, ma nel primo ` alcuni fattori (lattoferrina, rame, vitamina C ed E, acido folico e vitamina B12 ) presenti in adeguate concentrazioni, favoriscono lassorbimento di questo oligoelemento e consentono un armonioso svolgimento della biosintesi dellemoglobina; risulta infatti assai raro riscontrare anemie nei neonati alimentati al seno, mentre
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e pi` frequente nei bambini alimentati con latte vaccino diluito. ` u Il rame nel latte materno, contrariamente a quello vaccino, e presente in con` centrazioni adatte a coprire il fabbisogno del lattante. Cos` lo zinco nel latte umano e meno abbondante che nel latte vaccino, ma e ` ` assorbito meglio, perch legato ad un acido pi` digeribile. e u

13.1.6 Vitamine
Il loro contenuto e fortemente correlato allalimentazione della nutrice (in parti` colare relativamente alle vitamine del gruppo B). Considerando il caso di unalimentazione adeguata, queste sono le caratteristiche principali rispetto al contenuto vitaminico dei latti materno e vaccino (v. tabella 13.2): vitamina A: il latte materno garantisce una migliore copertura del fabbisogno del lattante; vitamina D: pur essendo insufciente, la presenza di vitamina D solfato (derivato idrosolubile della vitamina D) garantisce, per quanto riguarda il solo latte materno, la copertura del fabbisogno, e non si richiedono in linea di massima supplementazioni di sintesi; vitamina E: scarsa nel latte vaccino, e presente in proporzioni adeguate nel latte ` di donna; vitamina C: il latte materno copre il fabbisogno; nel latte vaccino, che ne e ca` rente inizialmente, il contenuto di vitamina C si riduce notevolmente a causa dei processi di risanamento (pastorizzazione, sterilizzazione ecc.).
latte umano mg 0,05 mg 0,02 mg 0,03 mg 0,03 mg. 4,4 mg 0,2 latte bovino 0,03* 0,04* 0,02* 0,5* 1,5* 0,09

vit. vit. vit. vit. vit. vit.

A B B2 B12 C D

* Eventuale distruzione di alcune vitamine, ovviamente nel solo latte bovino, dovuta ai trattamenti industriali.

Tabella 13.2: Contenuto vitaminico

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Per concludere questa panoramica sul valore nutrizionale del latte materno, occorre rilevare inne come larmonico equilibrio dei suoi componenti rappresenti unulteriore garanzia della sua superiorit` ; il sinergismo tra i vari elementi a nutritivi infatti e tale da far s` che essi vengano assorbiti ed utilizzati dal neonato ` nel migliore dei modi (v. tabella 13.3).

13.2 Aspetto immunologico


La corazza immunologica del latte materno e unica e non riproducibile integral` mente. Consiste in numerosi fattori anticorpali (per la maggior parte IgA secretorie), rapidamente assorbibili a livello intestinale. Ma soprattutto sono presenti numerosi leucociti e, fra questi, macrofagi e linfociti, in grado essi stessi di sintetizzare IgA secretorie ed altre sostanze quali linterferone. Come si pu` notare nella tabella qui sopra riportata, esistono inoltre numerosi o altri fattori protettivi e forse non tutti sono ancora stati individuati. Daltronde anche le statistiche confermano minore morbilit` negli allattati al seno rispetto a a quelli allattati articialmente.

13.3 Aspetto psicologico


C` nellallattamento articiale ed in quello al seno un diverso modo di sentire e il bambino da parte della madre e viceversa. Le percezioni tattilosensoriali che un neonato riceve succhiando il capezzolo e succhiando la tettarella di gomma sono di diversa natura. Lallattamento naturale presuppone un costante ed univoco contatto sico tra madre e neonato: un piano pi` allargato, un corpo materno prolungato e diffuso dove la madre, per allattare, u avvolge il glio nelle sue braccia ed e costretta ad un livello di partecipazione e di ` attenzione pi` vigile. u Purtroppo le problematiche sociologiche ed i nuovi assetti familiari mononucleati inuenzano la scelta di allattare al seno o meno, e spesso la condizionano in maniera negativa (complice la disinformazione e la disincentivazione attuata in alcuni reparti pediatrici).

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13.4 Le false controindicazioni


Troppo spesso, ai primi intoppi, il personale di assistenza (medici e paramedici) consiglia frettolosamente alle mamme il ricorso allallattamento articiale. In realt` , un orientamento coerente con le pi` avanzate acquisizioni dovrebbe invece a u sostenere ed incoraggiare opportunamente la madre a proseguire lallattamento al seno. Vediamo pi` precisamente le cosiddette controindicazioni: u Capezzoli infossati e appiattiti Gi` in gravidanza basta fare un semplice esercia zio: si prende il capezzolo fra pollice ed indice e, per alcuni secondi, lo si tira in modo che esca; si ripete pi` volte durante il giorno. u Unalternativa, anche pi` gradevole, e quella di farsi succhiare il seno per u ` qualche minuto dal proprio partner. Utili anche i dischi di Woolwick, reperibili presso La Leche League1 , che esercitano una pressione attorno allareola e provocano la fuoriuscita del capezzolo. Ipogalattia Per prevenire questo fenomeno occorre assolutamente dare la prima poppata entro 12 ore dalla nascita e non distanziare troppo le poppate immediatamente successive. Occorre ricordarsi che, oltre ad un aumento del riposo ed alla creazione di un ambiente sereno per la nutrice, esistono utili integratori alimentari (lievito dietetico di birra) e opportuni coadiuvanti (tisane di galega e semi di nocchio o di anice). Ragadi Si prevengono e si curano. Occorre unadeguata igiene e protezione del capezzolo e apprendere la corretta posizione di madre e bambino/a durante lallattamento. Mastite, galattoforite Per prevenire queste rare inammazioni occorre attaccare al seno il bimbo appena nato, nutrirlo a richiesta e svuotare il seno ad ogni poppata per evitare ingorghi. Anche nel caso di sospensione forzata, ci si ricordi che, quando le condizioni del seno migliorano, lallattamento pu` o riprendere.

La Lega del Latte, organismo internazionale per la diffusione dellallattamento al seno N.d.R.

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latte vaccino eccesso di proteine inversione del rapporto caseina/sieroproteina

conseguenze maggiore durata della digestione gastrica aumento dei processi putrefattivi intestinali aumento dellazotemia aumento dellescrezione di urea aumento del carico renale di soluti aumento del Net Aci Input minore utilizzazione proteica carenza di cistina minore disponibilit` di materiale plastico per a la sintesi di cerabrosidi pericolo di acidosi e ipoglicemia da intolleranza al fruttosio (immaturit` della frutto-Ia fosfoaldosi) aumento dellescrezione del grasso fecale aumento della lipemia insufciente sintesi di colesterolo difettosa sintesi di fosfolipidi e cerebrosidi minore utilizzazione energetica aumento della P .O. rischio di disidratazione iperosmotica aumento del senso di sete aumentata assunzione di latte maggiore assorbimento di P rischio di ipocalcemia e ipomagnesemia maggiore frequenza di infenzioni (specie enteriche) mancato sviluppo del Lactobacillus bidus

minore contenuto di nucleotidi decit relativo di cistina decit di lattosio

maggiore contenuto di acidi grassi insaturi differente posizione degli acidi grassi nella molecola di trigliceride decit relativo di acidi grassi essenziali elevato contenuto di sali

diminuito il rapporto Ca/P diminuito il rapporto Mg/P assenza di leucociti assenza di IgA minore contenuto di liozima minore contenuto di lattoferrina assenza di mucoprotema gastrica presenza di antigeni

sviluppo di E.coli nella ora intestinale rischio di allergia

Tabella 13.3: Conseguenze delluso del latte vaccino prima di nove mesi di et` a

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immunoglobuline IgA(s) IgG IgM leucociti macrofagi linfociti lattoferrina lisozima bidogeni componenti complemento (C3-C4) proteine leganti (B12 e acido folico) altre sostanze (interferon)

12 mg./(colostro 20-50) 0,05 0,01 1000/ml. (colostro 2000-4000) 85% 15% 4-6 mg/ml. 50-500 mg./ml.

Tabella 13.4: Principali fattori di difesa del latte umano

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Capitolo 14 Gli effetti dannosi del latte animale su neonati e bambini


I neonati prendono di solito da 1 a 2 litri di latte al giorno, con laggiunta di 2 cucchiai di zucchero. Nei bambini alimentati in questo modo insorge una sindrome da eccesso di proteine. Pi` piccoli sono i bambini, pi` grandi sono gli u u effetti negativi di tale eccesso. Questi bambini sono sottonutriti e spesso pesano circa 6 kg allet` di 10-12 a mesi (contro i previsti 9-10 kg), nonostante la grande quantit` di latte consumato. a Bisogna sottolineare che il latte umano contiene dallo 0,9 a 1g% di proteine del pi` alto valore biologico, cio` pi` digeribili e utilizzabili appieno. Daltra u e u parte, un bambino alimentato con latte di mucca, che ne consumi da 1 a 1,5 litri al giorno, assume quasi 40-60 g di proteine. Il bambino che pesa 6 o 7 chili, prende 7-8 g di proteine per chilo di peso corporeo al giorno, invece del normale fabbisogno di 1,8 g; i sintomi della sindrome da eccesso di proteine che ne deriva, sono i seguenti: il bambino ha un appetito eccessivo, piange molto, ha coliche intestinali, vuole sempre latte e ha dilatazioni intestinali; e costipato e ha feci voluminose, dure e nauseanti e produce una grande ` quantit` di urina maleodorante; a il bambino che e alimentato con il latte di mucca ha un ingrossamento ` marcato del fegato a causa delleccessivo carico di grasso e proteine.

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Il latte di mucca danneggia il cuore


Troppe proteine producono effetti negativi nel metabolismo, con il risultato che il bambino ha una evidente tachicardia (cio` il battito cardiaco molto veloce) con e respirazione molto rapida e faticosa. Talvolta c` un ingrossamento del cuore che e probabilmente e causato dalla ritenzione di sodio nel sangue, perch il latte di ` e mucca contiene 3 o 4 volte pi` cloruro di sodio del latte umano. u

Perdita di peso
Comunque i pi` grandi svantaggi derivanti da un eccesso di proteine sono la peru dita di peso e la mancata crescita, nonostante il bambino assuma molte calorie da una grande quantit` di cibo non equilibrato. a Questa situazione pu` essere peggiorata se al latte aggiungiamo alimenti come o pollo, uova, pesce, e formaggi, che aggiungono un ulteriore carico di proteine e grassi alla dieta.

Alto tasso di urea nel sangue


Unalimentazione ricca di proteine comporta un livello troppo alto di urea, un aumento nel sangue del livello di ammoniaca (pericoloso perch pu` produre o re danni al cervello, soprattutto nei neonati), acidosi e disturbi nellequilibrio elettrolitico. Nei bambini che alla nascita erano sotto peso, questa condizione e ` denita come iperammoniemia nutrizionale.

Anemia
Il latte animale provoca anche lanemia, da moderata a grave, a causa del suo scarso contenuto di ferro. I bambini alimentati con latte animale hanno i valori dellemoglobina da 3 a 8 g/dl, cio` dal 25 al 60% in meno rispetto ai valori e normali. Il dott. Rosamund elenca i seguenti sintomi, tipici di un eccessivo consumo di latte nei bambini: pallore anemico, stitichezza, irritabilit` , riuto del cibo (e la a madre insiste con pi` latte. . . ), sonno agitato, incubi, enuresi e, in qualche caso, u un certo appetito per sostanze anomale come la sporcizia.

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Il dott. Albert S. Schwarts, professore assistente di Clinica medica allUniversit` di Washington, ha evidenziato che tra i bambini che fanno un gran consumo a di latte sono pi` frequenti i casi di gravi anemie nutrizionali. u

Tetania
La tetania e la sindrome per cui un bambino ha delle convulsioni dovute ad un ` basso tasso di calcio nel sangue. Il bambino che fa un gran consumo di latte animale assume una grande quantit` di fosforo e pu` soffrire di convulsioni iperfosfatemiche ipocalcemiche. Quea o sta condizione e ulteriormente aggravata se il bambino soffre di rachitismo, perch ` e il latte animale e povero di vitamina D. `

14.1 Esperienze sugli effetti dei diversi tipi di allattamento


1. Il bambino allattato al seno nei modi e nei tempi corretti non si e mai am` malato. Non ha mai avuto coliche, gas intestinali o agitazione. Il bambino ha dormito bene e abbastanza a lungo e non ha pianto inutilmente come i bambini allattati articialmente. In poche parole, ha avuto meno problemi. Quando la dieta della madre e peggiorata, lindigestione nella madre ha ` comportato una lieve indigestione anche nel bambino. 2. Dopo un anno, quando il latte della madre si e ridotto, e stato sostituito con il ` ` latte animale. La prima reazione del bambino e stata di totale riuto, perch ` e il latte diluito non aveva sapore. Si e provato allora con il latte zuccherato: ` il bambino lo ha accettato dopo tre giorni di tentativi. Gli effetti immediati, osservati dopo averlo alimentato con latte di mucca, sono stati i seguenti: La lingua, che con il latte materno di solito era pulita e rosea si e ri` coperta di muco, chiaro sintomo di pigrizia dellintestino e del fegato. Le feci, che prima non avevano alcun cattivo odore, sono diventate maleodoranti e composte di elementi sciolti, semisolidi e non digeriti. Il loro colore era biancastro, a indicare che veniva espulso del latte cagliato non digerito.

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Il giorno in cui il bambino ha iniziato a bere latte, ha smesso di vivere tranquillamente e in silenzio ed e diventato agitato, con coliche, pro` duzione di gas e insonnia. Questo ha inuenzato anche la salute dei genitori. Si e notato anche vomito di latte cagliato. ` Sono state osservate urine frequenti con un tipico odore di ammoniaca. I vestiti bagnati di urina, che prima non avevano odore, dopo lassunzione di latte di mucca hanno iniziato a puzzare. Ritenendo lo yogurt un cibo pi` digeribile, lo si e sostituito al latte, ma u ` senza nessun cambiamento nei sintomi anormali. Dopo 2 mesi, il latte animale e stato completamente eliminato ed e ` ` stato ridato il latte della madre. Il bambino e tornato di nuovo normale. ` Perch non fate la prova anche voi? Questa esperienza ha fornito con sufe ciente evidenza la prova dei beneci del latte umano e degli effetti pericolosi del latte di mucca.

14.1.1 I bambini odiano il latte di mucca


` Quasi tutti i bambini, dopo i 3 o 4 anni, iniziano a non gradire il latte. E naturale perch , dopo aver bevuto solo latte per un lungo periodo, il loro istinto li dirige e verso cibi solidi: frutta, verdura, noci, cereali; ma, sfortunatamente, i genitori li forzano a bere latte di mucca e li rimproverano se lo riutano. Inconsapevolmente, vengono piantati i semi di varie malattie, causa di sofferenza sia per i genitori che per i bambini.

14.1.2 I bambini non si ammalano mai, li facciamo ammalare noi


Noi accettiamo tutti i disturbi e le malattie infantili come se fossero un fenomeno normale della natura, ma non e cos`. Le malattie causate dal consumo di latte sono ` rinorrea, otite, tosse, raffreddore, adenoidi del naso, acne, foruncoli, tonsilliti, parotiti, ingrossamento delle ghiandole linfatiche, febbri occasionali, polmoniti, bronchiti, allergie, stitichezza, debolezza, anemia, obesit` e molte altre. a Eliminate (o riducete drasticamente) tutti i latticini dalla dieta del vostro bambino e osservate cosa succede: tutti i sintomi gradualmente diminuiscono. Lo abbiamo visto succedere letteralmente centinaia di volte.

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Perch i bambini dovrebbero ammalarsi? Non hanno nessun problema mentae le, nessuno stile di vita sbagliato, nessuna attrazione per le droghe, non gli manca lesercizio sico e non sono stressati. Essi dipendono completamente dalla guida dei genitori. I genitori sono colpevoli delle loro malattie perch impongono le loro abie tudini e le loro idee sbagliate. I genitori non lasciano mai che i gli seguano i loro istinti e i loro desideri.

14.2 Il latte di mucca e le differenze nella crescita


` 14.2.1 Il latte animale non e fatto per il cervello delluomo
Il corpo umano e fatto per svilupparsi lentamente ma il cervello e fatto per pro` ` gredire rapidamente. Il cervello umano alla nascita e proporzionalmente pi` grande di quello di ` u qualsiasi altra creatura sulla terra; inoltre, il suo tasso di crescita e maggiore. ` Lanalisi chimica rivela che il latte umano contiene 3 volte pi` lecitina e il 50% u di zucchero in pi` rispetto al latte di mucca. La lecitina serve per la costruzione u del grande cervello umano. La natura non ha provvisto di questi elementi nessun altro latte animale. ` E nellinteresse dellumanit` non consumare cibi che fanno crescere il corpo a rapidamente ma che rallentano lo sviluppo delle nostre facolt` mentali, ma ci` e a o` esattamente quello che facciamo quando sostituiamo il latte umano con il latte di mucca. In realt` , le nostre facolt` mentali non sono migliorate da quando abbiamo a a scelto la mucca come madre adottiva e sdo chiunque a smentire, con statistiche o ` in qualsiasi altro modo, il fatto che la potenza del nostro cervello e degenerata. Penso che questo sia il motivo per cui nei test psicologici i ragazzi alimentati con latte sono inferiori a quelli che non bevono per niente latte o ne bevono poco. Alcuni scienziati americani, osservando la crescita dei bambini che risultavano sottopeso alla nascita e a cui era stata data una dieta con molte proteine nel periodo neonatale e nellinfanzia, hanno trovato che i loro progressi a scuola erano pi` u lenti. Un effetto negativo sullo sviluppo intellettuale dei bambini e stato riscontra`
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to anche dal gruppo medico del Bombay Medical Hospital (dott. P.M. Udani, Pediatra). La caratteristica pi` importante della crescita dei piccoli di uomo, in contrau sto con quella degli altri animali, e la grande crescita del loro cervello nel primo ` anno di vita. Il latte umano e particolarmente adatto per tali caratteristiche. `

14.3 Latte vaccino e crescita squilibrata


Il latte di ciascuna specie animale contiene gli ormoni della crescita in una concentrazione adatta allo sviluppo dei piccoli di quella specie. Questi ormoni sono prodotti dalliposi, ghiandola che promuove e controlla la crescita. Gli ormoni della crescita di specie diverse di animali variano molto. Per esempio, un coniglio raddoppia il suo peso alla nascita in 6 giorni, un cane in 9, una pecora in 14, una capra in 22, una mucca in 47 e un uomo in 180 giorni. Questi ormoni della crescita, come tutti gli ormoni secreti dalle ghiandole ` endocrine, sono delle piccole bombe atomiche: e facile immaginare quale effetto possa avere su un essere umano lormone della crescita di una mucca, ` che e un ingrediente importante del suo latte. Gli ormoni della crescita della mucca, aggiunti a quelli che il corpo normalmente produce, possono portare ad un tale squilibrio chimico da provocare malattie disastrose. Alcuni pensano che il consumo eccessivo di latte sia responsabile dellaltezza di tanti nordamericani, che non hanno peraltro una salute particolarmente buo` na. In effetti, laltezza della razza umana e aumentata notevolmente in quelle parti del mondo dove si beve il latte. ` I bambini che consumano molto latte di mucca sono piu alti, e per questo sembrano avere un aspetto migliore di quelli che non ne bevono; ma questa apparenza di benessere derivante dal latte non si riscontra pi` da adulti, nella mezza u et` e da anziani. a In effetti, per queste persone i problemi iniziano soprattutto dopo la mezza et` , perch in giovent` il corpo, a causa dellesercizio sico, pu` meglio tollerare a e u o ` e adattarsi alleccesso di proteine e grassi. Ma come la gioventu passa, si riduce la tolleranza al latte e il processo di digestione e di eliminazione rallenta, causando un accumulo di sostanze tossiche e molte malattie. Quando queste persone raggiungono i 45-50 anni, subentrano la degenerazione e il cedimento degli organi a causa dello stress provocato su questi dal consumo di latticini. Se
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il corpo ha una buona vitalit` genetica e se si continua a fare esercizio sico o a a lavorare duro, queste persone possono restare in salute per altri 20-30 anni, ma la loro vecchiaia termina con sofferenze terribili (soprattutto se smettono prima di praticare attivit` sica). a

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Capitolo 15 Latte e malattie nellinfanzia


Il latte animale e i suoi componenti non sono stati creati per i piccoli delluomo. Quando, per disinformazione o per cause di forza maggiore, i bambini bevono latte animale, essi sono privati di: 1. amore, sicurezza, calore, vibrazioni e legami emotivi con la madre; 2. colostro del latte umano che fornisce fattori antibiotici per prevenire tutti gli allergeni e che rafforza limmunit` locale dellintestino mentre il latte di a mucca contiene vari allergeni che sono dannosi alla salute. Non appena si introduce il latte animale, il bambino inizia a manifestare vari sintomi di malattia.

15.1 I primi sintomi di malattia


Coliche e gas Indigestione e formazione di gas sono inevitabili a causa della composizione del latte animale. Le coliche dovute a gas sono pi` frequenti. u Insonnia A causa dellagitazione e delle coliche il bambino e incapace di dor` mire, nonostante abbia bisogno di circa 8 ore di sonno; ci` gli causa pianto o e irritazione costanti. Di conseguenza n i genitori n il bambino dormono e e in pace. Non e una grande tortura? Ma questa tortura continua. ` Stitichezza La continua alimentazione con latte di mucca tende a creare stitichezza e d` come risultato frequente diarrea o dissenteria. a

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` Raffreddori Il raffreddore e un processo di puricazione con cui il bambino elimina alcuni componenti tossici presenti nel latte di mucca. Se non ci si rende conto di ci` , questo processo viene bloccato con vari trattamenti o e medicine, invece di rimuoverne le cause (il latte, cibo anomalo). Noi continuiamo a curare il bambino dandogli latte, che e il fattore che ha scatenato ` il raffreddore. La soppressione dei sintomi porta a varie malattie della pelle, del torace e dellapparato: foruncoli, orticaria, congestione dei bronchi e febbre. Questi vengono ulteriormente soppressi e attaccati con le medicine. Ora il corpo deve combattere contro due nemici: il costante rifornimento di latte animale e la tossicit` degli antibiotici e delle medicine. Con che risultato? I bambini a sono soggetti a malattie acute e pericolose come:
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Colera Polmonite Bronchite Poliomielite Convulsioni Morbillo Eczema Eritema 9. Scarlattina 10. Pertosse 11. Parotite 12. Tonsille e adenoidi 13. Difterite 14. Tifo 15. Catarro cronico 16. Reazioni allergiche, ecc.

Problemi gastrointestinali L intestino e lorgano pi` frequentemente coinvol` u to nel vomito infantile. Entro unora dallingestione di latte di mucca pu` o presentare il vomito anche grave come in unostruzione acuta o in una stenosi pilorica. Negli studi pubblicati e riportata lincidenza del vomito dal ` 25% al 30%. Diarrea La diarrea e comunemente presente nel 25-75% dei casi e pu` essere ` o di intensit` variabile. Quando ne deriva un danno grave alla mucosa pu` a o presentarsi una decienza secondaria di lattasi, una cattiva assimilazione, decienze di crescita, steatorrea ed emorragie occulte. Dolori e coliche Sono comuni. Possono variare in intensit` e sono associati a a pianto eccessivo, movimento delle gambe dopo il pasto e mancanza di sonno. Pi` cibo il bambino riceve e pi` urla. u u Vaghi dolori addominali nei bambini pi` grandi possono essere dovuti ad u allergie al latte e qualche volta a problemi emotivi.

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Capitolo 16 Lallattamento naturale al seno


Alimentare i bambini perch crescano sani e una delle prime preoccupazioni dei e ` genitori e in modo particolare della madre. Possiamo dire che il primo gesto che segue la nascita e il dono del nutrimento. Prima ancora di chiederci quale ` nutrimento offrire e di cadere quindi preda dei dubbi seminati da questa civilt` , a occorre chiedere a se stessi se si e capita limportanza del nutrimento. Solo in ` questo modo potremo trasmettere al nostro bambino unalimentazione sana e non invece trasferire su di lui la valanga di ansie che costellano la nostra esistenza. La nascita di un glio e il giusto atteggiamento di voler fare per lui il meglio ha un reale signicato solo se e occasione di un esame di coscienza; e questo non ` solo per la donna in gravidanza ma per la coppia nel suo insieme. Ormai nessun dubbio scientico esiste pi` sul fatto che il latte materno costiu tuisce il miglior alimento del bambino per i primi sei-nove mesi di vita e su questo ` argomento e comunque sempre consigliabile affrontare durante la gravidanza, la lettura di testi appropriati (peraltro molto semplici), afnch la donna e sia veramente libera di scegliere. Libert` che deriva in primo luogo da una conoscenza reale, non superciaa le, dei vantaggi dati dallallattamento naturale per lei stessa e il glio, e non da considerazioni etiche o di costume. Infatti solo questa conoscenza pu` mettere o in grado la donna che per vari motivi sceglie lallattamento articiale, a sopperire alle carenze di questultimo nel modo migliore, senza sentirsi falsamente colpevole. Non vi e poi alcun dubbio che allattare al seno, oltre che costituire un atto ` materiale, porta con s signicati pi` profondi, che incidono psicologicamente su e u entrambi e proprio per questo e meglio seguirlo solo se sorretto da una completa ` accettazione dellesperienza.

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Generalmente lallattamento al seno scelto con sicurezza e convinzione; condotto in buono stato di salute, riempie la donna di serenit` e non provoca maga giore stanchezza rispetto a quello articiale. Richiede piuttosto una adeguata alimentazione. Si tratta di due esperienze diverse. Nel caso del latte materno, la donna partecipa con tutta se stessa al divenire della sua creatura e la devozione che inevitabilmente si libera da questo atto proviene dalla sua interezza sico-animica, quasi a continuare, nellunico modo possibile ed esaltandola, la meraviglia che avveniva nel ventre. Nel caso dellallattamento articiale, la devozione che si manifesta attinge dallanima della madre e delle altre persone impegnate che devono trasformare un atteggiamento interiore in cure rigorose, rispetto di regole e orari, controllo sereno ma puntuale delle proprie azioni pratiche che devono comunque sfociare in un atto gioioso e partecipato. Tutte queste considerazioni (e quante altre potrebbero esserci), non avrebbero avuto alcun senso allinizio di questo secolo perch lallattamento era solo al e seno della donna, diversamente inserita nella natura circostante e nellintreccio di rapporti sociali, non si poneva alcun interrogativo in proposito o tuttal pi` ricoru reva alla balia sancendo comunque lindispensabilit` del ruolo naturale del corpo a femminile anche in caso di impedimento della madre. ` E interessante osservare quale diverso atteggiamento ispira la donna del passato e quella contemporanea che sceglie lallattamento al seno. Se nellun caso possiamo parlare di circostanza naturale obbligata, nel secondo la donna esprime una coscienza nuova (che riette un evento naturale riconquistato). Generalmente, negli ospedali, viene consigliato lallattamento al seno ma non sempre la donna riceve poi quellassistenza complessiva che ne favorisce una corretta conduzione almeno no al sesto mese come alimentazione unica. Le carenze pi` comuni: u 1. il non permettere la suzione immediata, entro i primi venti minuti; 2. linserimento del neonato nella nursery e lobbligo di orari pressati per la suzione del latte; 3. lanalisi chimica del latte materno; 4. la pesata di controllo per vericare la quantit` di latte assunto ed eventuali a aggiunte di altri alimenti tramite il biberon.
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Queste azioni, che vengono talvolta giusticate con la necessit` di garantire a alla madre un adeguato riposo, ma che in realt` sottintendono un atteggiamento a di sducia verso lallattamento materno, creano talvolta degli ostacoli per una serena conduzione, insinuano nella donna il dubbio che il suo latte non sia buono generando quello stato di ansia e confusione che e causa, intorno al secondo mese, ` della conclusione dellallattamento, erroneamente attribuito a mancanza di latte. ` E pertanto necessario che la decisione di dove partorire tenga conto non solo del grado di assistenza e di umanit` che la struttura prescelta riesce ad esprimea re per levento parto, ma anche la qualit` , la professionalit` e la convinzione a a che dagli operatori sanitari ogni donna pu` trarre, per essere realmente messa o in condizioni di allattare con la massima serenit` e di affrontare gradualmente a linserimento di cibi solidi. Talvolta la donna trae una stanchezza psicologica da questa esperienza, non vede lora di poterla cessare (ma sa che non pu` farlo bruscamente), invidia le o donne pi` libere che hanno scelto il biberon. u E anche questo e inevitabile. Non si e abituati a rapporti forti, assoluti, ` ` non si vorrebbe essere poi cos` indispensabili. E qui diviene importantissimo il sostegno del compagno e dei familiari ai quali compete garantire la serenit` con a atti concreti di aiuto materiale, che sottraggano alla donna preoccupazioni e fretta e garantiscano possibilit` di riposo e svago. a

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Capitolo 17 Perch conviene lallattamento e al seno


I1 contributo pi` importante per la salute futura del vostro bambino sta nellattenu zione che prestate alla vostra dieta durante la gravidanza e alla corretta alimentazione del vostro bambino dopo la nascita. Siccome i pediatri ne sanno poco, e tanto meno sono interessati alla nutrizione, ogni donna deve diventare unesperta su quel che riguarda il proprio bambino. ` La vostra prima e piu importante decisione in fatto di nutrizione se allattare o meno il bambino al seno decider` della sua salute e del suo svia luppo nellinfanzia e per il resto della sua vita. Sfortunatamente la maggior parte degli ostetrici e dei pediatri non insiste sullimportanza dellallattamento in modo abbastanza energico e spesso non fornisce sufcienti informazioni sugli ` effetti dellalimentazione con il latte articiale. E quindi essenziale che ci si informi da s . Lallattamento al seno pone le basi per una sana crescita sica e ed emotiva del bambino e produce anche molti beneci effetti sulla madre. Elencher` alcuni dei vantaggi dellallattamento materno, che stanno producendo o una promettente rinascita di questarte femminile negli Stati Uniti. Il latte materno si e dimostrato per milioni di anni il migliore nutrimento per i ` neonati, perch e il cibo perfetto della natura. e` Fornisce al bambino tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno per una crescita sana almeno per i primi sei mesi di vita e tutte le autorit` pi` responsabili in a u campo nutritivo e pediatrico confermano la sua superiorit` sia sul latte in polvere a che sul latte vaccino. Il latte di mucca non contiene abbastanza ferro e non si dovrebbe dare ai 122

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bambini per lo meno nei primi sei mesi di vita. Anche dopo dovrebbe essere introdotto nella dieta con estrema cautela, poich e molti bambini forse oltre il 15% sono allergici al latte di mucca. Si presume che questa sia la causa potenziale di molte malattie. Anche lalimentazione con latte in polvere, e meno che soddisfacente da un ` punto di vista nutritivo, anche se i fabbricanti forticano i loro prodotti con vitamine e minerali ed affermano che i loro prodotti sono altrettanto nutrienti del latte materno. Se allattate il vostro bambino, non c` alcun pericolo che alcuni e elementi nutritivi essenziali manchino dal vostro latte, ma non si pu` dire lo steso so per i latti istantanei. Nel passato alcune ditte hanno mancato di includere ingredienti essenziali, con disastrose conseguenze per bambini che sono stati nutriti con i loro prodotti. Nutrire i bambini con il latte in polvere nel biberon li predispone inoltre ad obesit` a causa della carenza di giuste proporzioni tra gli ingredienti. Il latte umaa no ha un contenuto di proteine dell 1,3 %; il latte vaccino e i latti in polvere ne contengono 3,3% o pi` . Per questo motivo uno studio su 250 lattanti di sei settiu mane ha rilevato che il 60% dei bambini nutriti col biberon era sovrappeso, contro il 19% di quelli allattati al seno. Leccesso di proteine sovraccarica indebita` mente i reni ed alcuni bimbi prendono peso piu in fretta perch trattengono e ` piu liquidi. Inoltre i bambini allattati al seno possono mangiare nch non si sentono sazi; e non c` dunque bisogno di controllare quanto latte succhia il neonato. I bambini e allattati col biberon sono nutriti con dosi prestabilite e ad ogni pasto viene data loro una certa quantit` di latte. Troppo spesso le madri sentono la responsabilit` a a di incoraggiare il bimbo a bere tutto il latte del biberon, dandogliene magari 200 grammi quando 150 gli basterebbero. Un bambino allattato al seno riceve dal latte della madre una naturale immunit` ad allergie ed infezioni, negate invece ai bambini nutriti col biberon. Il latte a della madre contiene sostanze uniche che inibiscono lo sviluppo di batteri e virus, proteggendo il vostro bambino dalle malattie proprio durante i mesi pi` rischiosi u della sua vita. Il legame madre-bambino e considerato essenziale per lo sviluppo emotivo ` del vostro bambino e d` anche a voi ricompense emotive. Nutrire il bambino a allattandolo e il modo ideale per stabilire questo legame praticamente quasi dal ` momento della nascita. A meno che non vi siano stati somministrati troppi farmaci durante il parto (cosa di cui risente anche il bambino), il suo desiderio di essere allattato giunge al suo apice 20-30 minuti dopo la nascita. Da quel momento in poi dovrebbe esser nutrito ogni volta che ne manifesti il desiderio, il che potrebbe
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anche accadere una ventina di volte al giorno. Le ricompense emotive e psicologiche dellallattamento non possono essere sottovalutate. Se non allattate, voi e il vostro bambino sacricherete una delle pi` u beneche esperienze umane. Il dottor Grantly Dick Read, considerato da molti come il padre dellattuale movimento per una nascita naturale, dice anche: Il bambino appena nato ha solo bisogno di tre cose. Il calore tra le braccia della madre, nutrimento dal suo seno e sicurezza nella consapevolezza della sua presenza. Lallattamento al seno soddisfa tutte e tre queste sue necessit` . a I neonati dovrebbero esser nutriti quando hanno fame, non in base a qualche tabella arbitraria. Questa e unaltra delle conseguenze della procedura postnatale ` in molti ospedali. Troppo spesso si richiede che madre e bimbo si attengano allallattamento ogni quattro ore, perch e pi` pratico per il personale ospedaliero. e` u Ci` non fa bene n al vostro bambino n a voi. Lappetito del vostro bambino e o e e ` regolato dal suo bisogno di cibo, non dallorologio della nursery. Se il vostro bambino e nato in un ospedale, cercate di ottenere il permesso di ` tenervelo in camera, in modo da poterlo allattare ogni volta che lo desidera. Se ci` non e permesso, chiedete che ve lo portino quando ha fame, non ogni quattro o ` ore. Pregate anche il vostro dottore perch insista che non venga dato al bambino e alcun nutrimento supplementare. Alcune infermiere non possono resistere alla tentazione di mettergli in bocca un biberon quando piange, anche se il bambino e gi` stato allattato. Questo gli ` a toglier` lappetito per quando lo allatterete, perci` insistete con le infermiere di a o portarvelo subito quando piange. Vi sono importanti fattori di specica importanza per voi per non trascurare di decidere se allattare il vostro bambino. Cominciate ad allattare il vostro bambino pochi minuti dopo il parto; questo vi aiuter` a prevenire eventuali emorragie, poia ch la suzione provocher` la contrazione dellutero, affrettandone il ritorno alle e a normali condizioni, il che riduce il usso del sangue. Le madri che allattano riescono a ritornare al loro peso normale pi` facilmente u di quelle che abbandonano questa fase del ciclo riproduttivo, ricorrendo allallattamento articiale. Normalmente circa quattro chili del peso che la madre prende durante la gravidanza sono di grasso, che si pensa venga accumulato per dare alla madre la possibilit` di produrre latte per il bambino dopo la a nascita. Se allattate, questo grasso in eccesso viene consumato durante questa fase. Se non succede, devono essere prese misure adatte per ritornare al vostro peso
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normale. Se il vostro bambino e allattato esclusivamente al seno, questo processo vi ` fornir` una protezione contraccettiva; nella maggioranza dei casi, per almeno sei a mesi e talvolta persino per un periodo di due anni e mezzo. Il fatto di allattare mette il vostro ciclo riproduttivo in uno stato latente e probabilmente non avrete cicli mestruali per sette mesi o pi` dopo il parto e non potrete rimanere incinte u no a che il vostro ciclo non si sia ristabilito. Sheila Kippley, autrice di un ottimo libro sullallattamento, ha esaminato i dati relativi a donne americane i cui bambini erano stati esclusivamente allattati al seno ed ha riscontrato una media di 14,6 mesi senza cicli mestruali dopo il parto. Tuttavia questo metodo contraccettivo non e completamente sicuro, e probabilmente ` ` efcace quanto tanti altri ed e comunque privo di rischi. In ogni caso, ricordate che ` un allattamento occasionale e casuale non funzioner` . Se allattate il vostro bama bino solo di tanto in tanto, dandogli talvolta il biberon, non avrete probabilmente i beneci contraccettivi che vi pu` dare invece un allattamento esclusivamente al o seno. Le madri mi domandano spesso quante volte devono allattare i bimbi, per quanto tempo e quanto debbono mangiare. La risposta che io do sempre sia che il bambino venga alimentato al seno o con il biberon e che sia lui stesso a ` deciderlo. Allattatelo quando sembra irritabile, lasciatelo succhiare no a che non mostra pi` alcun interesse e non preoccupatevi se mangia troppo o troppo poco. u Quando allattate, il bambino succhia 180-90% del latte a disposizione in circa quattro minuti di suzione a ciascun seno. Comunque e consigliabile tenercelo pi` ` u a lungo per ragioni emotive e per stimolare la produzione del latte. Latto di allattare, anche quando c` poco latte, ne stimola il processo e la produzione. e Se limitate il periodo di allattamento indebitamente o se non allattate il bimbo abbastanza spesso, la produzione di latte si potr` ridurre a tal punto che non potrete a pi` soddisfare le sue esigenze. u Le ragioni emotive che vi possono spingere a prolungare il periodo dellallattamento sono molto importanti. I miei amici de La Leche League, di cui sono stato medico di ducia per molti anni, mi dicono che molte madri allatterebbero se fossero coscienti del meraviglioso legame che questo fatto instaura tra madre e glio. Alcune madri, cos` almeno dicono, vengono anche intimidite dallidea sba gliata che lallattamento al seno sia inequivocabilmente una seccatura difcile, scomoda, poco pratica. Senza dubbio molte madri la pensano cos`, ma in base alla mia esperienza una volta che hanno provato i piaceri dellallattamento, cambiano rapidamente idea.
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Allattare dunque e una necessit` per la madre e per il bambino, che nel periodo ` a postnatale sono legati da un meraviglioso rapporto crescente di amore e da una interdipendenza reciproca estremamente graticante.

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Capitolo 18 Quando il latte della madre ` non e sufciente


Se per qualche ragione una madre non dovesse avere abbastanza latte, dovrebbe mangiare del mochi (riso dolce) o bere della zuppa di carpa o della zuppa di miso con mochi.

18.1 Ricetta del mochi con farina di riso


Sciacquate il riso in una pentola nch e lacqua non diventi limpida (due volte circa). Lasciate a bagno con le cinque tazze di acqua alcune ore. Mettete quindi il riso che era in ammollo in una pentola a pressione, coprite e cuocete a amma medio-alta. Quando bolle, abbassate la amma e cuocete per 30 minuti. Spegnete e lasciate riposare per 30 minuti. Mescolate la farina con il riso caldo, schiacciandolo con forza con il surikogi (pestello di legno). Bagnatevi le mani in acqua fredda per impastare il riso. Quando tutti i chicchi saranno ben schiacciati, loperazione di impasto e nita. ` Per la cottura a vapore mettete il cestello in una pentola a pressione, aggiungete un po dacqua. Del mochi crudo fatene una palla, avvolgetelo in un panno bagnato e cuocetelo a
5 tazze di riso dolce (glutinoso) cotto a pressione 5 tazze di farina di riso dolce integrale 5 tazze dacqua

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vapore nella pentola a pressione chiusa, a amma bassa, per 40 minuti. Una volta pronto, potete gustarlo assieme a delle verdure o a fagioli azuki cotti, oppure come prescritto nella pagina che segue.1

18.2 Preparazione per ricoprire il mochi


Mochi al sesamo Tostate e schiacciate dei semi di sesamo nero. Aggiungete un pizzico di sale e dellacqua bollente. Mescolate nch lime pasto diventa cremoso e freddo. Ricoprite il mochi cotto con questa pasta e servitelo. Nori Maki Mochi Tostate sulla amma un foglio di alga nori. Tagliatelo in sei pezzi. Immergete il mochi nella salsa di soia e avvolgetelo con lalga nori. Mochi alle noci Tostate leggermente delle noci o mandorle e pestatele o frullatele con forza nch non viene fuori lolio. e Aggiungete un pizzico di sale o della salsa di soia (shoyu) e poche gocce di acqua bollente. Mescolate sino ad ottenere un impasto cremoso e freddo. Cospargete il mochi cotto con questa crema.

18.3 Azuki Mochi


1 tazza di fagioli azuki 3/4 di una tazza dacqua 1 cucchiaino di sale 1/4 di tazza di malto di orzo o riso

Lasciate a bagno gli azuki per tutta la notte in due tazze dacqua. Portate a bollore in una pentola normale (la cottura a pressione pu` rendere il loro o sapore amaro).

Aggiungete 1/4 di tazza di acqua fredda e portate nuovamente ad ebollizione. Ripetete ancora questa operazione per 4 volte, sempre con 1/4 di tazza dacqua fredda. Lasciate cuocere i fagioli nch siano teneri. e
La ricetta base per il mochi (pron. moci) e semplicabile, cuocendo il riso dolce e poi pestan` dolo ancora tiepido, nella pentola stessa (omettere cio` la farina di riso). e Il prodotto nito si pu` consumare subito o far seccare in frigo, riutilizzandolo in zuppe, stufati, o alla piastra, in padella o al forno (in questi ultimi casi, gona e diviene assai tenero) in versione salata oppure dolce, a seconda delle preparazioni.
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Aggiungete un quarto di tazza di sciroppo di riso. Cuocete ancora per 20 minuti, quindi aggiungete il sale; cuocete per 10 minuti senza coperchio per lasciare evaporare leccesso di liquido. Lasciate raffreddare. Ricoprite il mochi caldo e sofce con i fagioli azuki.

18.4 Zuppa con Mochi


1 daikon (ravanello gigante bianco) di 10 cm. c.a tagliato a pezzi grossi; tagliate quindi questi pezzi in sezioni pi` piccole e u queste, a loro volta, in piccoli rettangoli 1 carota, tagliata come si fa per far la punta ad una matita; 1 radice di bardana, tagliata come la carota; 1 cipollino verde (facoltativo) tagliato in piccole rondelle 1 cucchiaio dolio; 1 cucchiaio di salsa di soia (shoyu) 1 cucchiaino di sale 7 tazze dacqua

Fate saltare la bardana nch il suo e odore sia dileguato. Aggiungete il daikon, un pizzico di sale e le carote e fate saltare per 10-15 minuti. Aggiungete acqua e cuocete per 30 minuti. Aggiungete il sale restante, la salsa di soia e la cipollina. Spegnete il fuoco. Immergetevi il mochi e portate a bollore. Servite questa zuppa con sopra delle alghe nori sbriciolate.

18.5 Zuppa di carpa


1 carpa 3 volte tanto di bardana 3 cucchiai colmi di pasta di miso di soia

Cucite in un sacchetto di tela delle foglie di t` bancha gi` usate. Togliete la parte e a amara della carpa (vescicola biliare) facendo attenzione a non romperla. Non togliete le squame.

Tagliate il pesce in pezzetti poco pi` grossi di un centimetro. Tagliate la bardana u a pezzettini e mettetela in pentola con la carpa. Mettete sopra il sacchettino di foglie di t` usate. e Aggiungete acqua sufciente per coprire. Fate cuocere per 3 ore o nch le lische e siano sofci. Togliete le foglie di t` . Diluite il miso di soia con un po dacqua, versandolo sulla e carpa. Lasciate ancora cuocere per unora.

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La madre dovrebbe mangiare questo piatto (anche le lische, che sono ora tenere) per poterne ricavare una grande quantit` di calcio.2 a

18.6 Zuppa di miso e wakame con mochi


5 tazze di acqua bollente 1 grossa manciata di alghe wakame 1/3 di tazza di occhi di bonito o pesciolini secchi (facoltativo) 1 cucchiaio di miso 2/3 pezzi di mochi

Lasciate a bagno le alghe wakame per 1015 minuti. Tagliatele ed aggiungetele, con lacqua di ammollo, allacqua che bolle. Unite i occhi di bonito. Fate cuocere per 20 minuti, aggiungete miso e mochi e mescolate bene. Cuocete ancora per una decina di minuti e servite. Se la madre non avesse ancora abbastanza latte, potr` dare al bambino la crema a di riso o il kokkoh (ottenuto da cereali integrali appena macinati), quali sostituti del latte materno3 .

18.7 Crema o latte di riso


1 tazza di riso integrale 10 tazze dacqua

Lavate il riso, tostandolo poi in una pentola asciutta e rimescolandolo continuamente nch sia leggermente dorato. e

Fate cuocere per 2 ore o pi` a amma bassa. Passate la crema, servendovi di u un telo di cotone, strizzandola con le mani oppure usando un passaverdure.
2 Taro: colocasia esculenta. Si pu` trovare nei negozi di alimentazione naturale. I rizomi di taro o vengono impiegati nella preparazione di impiastri assai efcaci nella cura di numerose affezioni (v. M. Kushi, Il libro dei rimedi macrobiolici, Ed. Mediterranee). 3 La medicina occidentale raccomanda la frutta, molte verdure e proteine animali per far aumentare la quantit` di latte. Leccesso di frutta o di verdure pu` far aumentare la produzione a o di latte, che sar` per` acquoso, leggero e poco nutriente: un latte di questo tipo pu` rendere un a o o bambino anemico.

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18.8 Kokkoh
RICETTA N.1
35% di riso integrale 60% di riso dolce integrale 5% di semi di sesamo.

RICETTA N.2
55% di riso integrale 25% di riso dolce integrale 5% di semi di sesamo 15% di farina davena.

Per 2 porzioni: 2 cucchiai da minestra di kokkoh e 1/2 litro dacqua per ottenere una consistenza semidensa. Diluire la crema nellacqua e portare a ebollizione e cuocere a fuoco basso. Sono sufcienti 3-5min di cottura per ottenere una crema semidensa. Lasciare riposare qualche minuto per consentire un migliore addensamento. Condire prima di servire con qualche goccia di shoyu, gomasio o con malto di cereali. Per migliorare la formulazione e il valore nutrizionale di questa ricetta, potete aggiungere una piccola quantit` di sea mi di semamo tostati e frantumati in un suribachi o con un macinino da caff` . e

Tutti gli ingredienti vanno prima leggermente tostati, quindi mescolati e macinati nemente (una macina di pietra e meglio). ` Per cuocere il kokkoh, mettetene un cucchiaino e mezzo in tre quarti di tazza dacqua, servir` per alimentare il bambino nella sua prima settimana di vita. Dalla a seconda settimana no ad un mese, mettete 1 cucchiaio di kokkoh in tre quarti di tazza dacqua. Dal secondo mese usare 2 cucchiai per tre quarti di tazza dacqua. Mescolate bene.4
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Per una pi` completa trattazione dellalimentazione della puerpera e del neonato si consiglia u

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Quando il bambino si avvicina al periodo della dentizione, gli si dovrebbe dare del riso gi` masticato dalla madre (con il kokkoh, questo non e necessario). a `

di consultare: Michio e Aveline Kushi, Gravidanza e macrobiotica. La nascita e la cura del neonato, Mediterranee, 1989. dizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .

Capitolo 19 Intervista al dott. Frank A. Oski


Dott.Oski1, cosa lha spinta a scrivere il libro Non bere il latte? Ebbene, la prima ragione e stata il gran numero di bambini (neonati) che ve` devo affetti da anemia per mancanza di ferro. Allo stesso tempo ero bombardato da messaggi della televisione, dai manifesti pubblicitari e dai giornali sul fatto che il latte fosse il cibo ideale. Ad un certo punto mi son detto: questo non concorda con la mia esperienza, dato che vedo molti bambini malati per aver consumato grandi quantit` di latte. a Penso che la seconda ragione che mi ha indotto a scriverlo sia stata lesperienza personale con mia glia. Un giorno e tornata a casa da scuola (allora faceva la ` seconda elementare) dopo un esame di lettura. Piangeva. Per la prima volta qualcosa nella sua vita era stato giudicato sbagliato (molte volte e accaduto da allora). ` Comunque, e venuta a casa e ha detto: Pap` questo non lo capisco. Il maestro ` a . Era una prova di comprensione, con una ha giudicato questa risposta sbagliata serie di domande. Una di essa chiedeva: Tutti i ragazzi e le ragazze dovrebbero bere il latte?. Aveva risposto di no. Aveva imparato da me che quella era la risposta giusta. Cos`, questa credenza e perno unistituzione al punto da essere ` materia di esami.
Frank A. Oski e il primario del Centro per bambini Johns Hopkins e direttore della Scuola di ` medicina, dipartimento di pediatria, della Johns Hopkins University. Precedentemente e stato direttore del Dipartimento di pediatria e professore di pediatria allUpstate ` Medical Center delluniversit` dello stato di New York a Syracuse. a Membro ed ex-presidente della Societ` per le ricerche in pediatria; e anche membro della Societ` a ` a americana di pediatria e della Societ` americana di nutrizione clinica. Il dott. Oski e autore di a ` numerosi testi scientici. Questa intervista e apparsa sulla rivista amerciana Changes e viene pubblicata per gentile ` concessione di Murray Snyder.
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Ecco quello che mi ha indotto a cominciare a raccogliere informazioni in modo sistematico, per dimostrare che ci` era inesatto. o Dopo luscita del libro, non ha subito nessuna reazione da parte dei colleghi? Non tanto dai colleghi; ho incontrato invece molta opposizione da parte dellindustria dei latticini. Ho preso parte ad alcuni dibattiti con rappresentanti dellindustria dei latticini. Allepoca abitavo a Syracuse (New York); New York era il secondo stato del paese per la produzione dei latticini. Sono stato menzionato in un articolo del quotidiano di Syracuse, che mi criticava come cattivo cittadino dello stato, perch danneggiavo una grande industria. e Hanno anche minacciato di buttare una bomba contro la mia casa. Questo accadeva in quale anno? Alla ne degli anni 70. Quanto ai miei colleghi, alcuni erano incerti, altri erano divertiti. Ma non si opponevano apertamente, al pi` avevano un sorriso di u sufcienza. In base ai Suoi studi e alle Sue esperienze, quali sono i problemi principali che Lei nota nei neonati e nei bambini che bevono il latte di mucca? Vuole forse dire che qualsiasi latte animale somministrato ai bambini pu` produrre effetti simili? o In generale, s`. Ma non posso dirlo con la stessa certezza, perch non sono e stati fatti altrettanti studi sul latte di cammello o sul latte di capra, e cos` via. Ma penso che sia stato largamente dimostrato negli Stati Uniti che il consumo di latte di mucca, particolarmente prima del primo anno di et` , e associato alla quasi totale a ` certezza che il bambino possa andare incontro a carenza di ferro. Mi permetta di fare la parte dellavvocato del diavolo. Lei afferma ci` con o molta convinzione, e sono perfettamente daccordo con Lei, ma, se questa teoria e cos` evidente e diffusa, allora perch i pediatri e i dottori non hanno insistito e ` perch i bambini smettessero di bere il latte di mucca? e Lasci che le dica questo: circa dieci anni fa, il Comitato sullalimentazione dellAccademia americana di pediatria diffuse la raccomandazione che i bambini non bevessero il latte vaccino intero prima di aver compiuto un anno. Quindi un ente prestigioso appoggi` questa teoria. o Purtroppo, circa cinque anni fa quello stesso ente prestigioso, con membri diversi, disse che si poteva bere latte intero dopo i sei mesi. Oggi si dice che prima dei sei mesi non si dovrebbe bere latte intero. Per cui si tratta di una concessione parziale.
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Pensa che questo diverso modo di pensare a distanza di pochi anni sia dovuto a pressioni esterne? Ebbene, penso di s`. Il Comitato ha modicato la sua posizione, dicendo che, tra sei mesi e un anno, va bene bere il latte vaccino intero, purch non fornisca al e bambino pi` di un terzo delle sue calorie; quindi occorre moderarne luso. u Il Comitato ha riconosciuto nuovamente che troppo latte come fonte di sostanze nutritive non rappresenta una buona soluzione. Non ne ho le prove, ma credo che il passare dal limite di un anno a quello di sei mesi sia dovuto a due ragioni. La prima e che, se si beve latte, si beve latte vaccino e lunica altra scelta ` sarebbe bere latte in polvere (a meno di non bere latte umano). Cera la preoccupazione, tra i pi` noti pediatri e studiosi della nutrizione, che forse lAccademia, u tramite quella raccomandazione, fosse inuenzata dallindustria del latte in polvere. Forse, cio` , la raccomandazione era stata fatta a proprio vantaggio, perch e e lAccademia riceveva dei contributi dallindustria del latte in polvere. La seconda ragione era una crescente disparit` tra il prezzo del prodotto ina dustriale e il prezzo del latte vaccino. Qualcuno con scarse possibilit` nanziarie a poteva non essere in grado di permettersi il prodotto industriale. E cos` ci fu unaltra concessione anche in questo caso. Credo che questa sia una questione ttizia, perch non si confronta il latte vace cino intero con lalternativa pi` costosa che e il prodotto industriale per bambini u ` pronto per luso; invece lo si confronta con il prodotto in polvere, per il quale non si paga per il trasporto dellacqua da uno stato allaltro. Se si confronta il latte vaccino intero con il prodotto industriale in polvere che viene preparato in casa, e poi si aggiungono al prezzo del latte di mucca le vitamine e i minerali necessari, che sono gi` stati aggiunti allaltro prodotto, non c` quasi nessuna differenza di a e prezzo. In ogni caso, e bene chiarire una volta per tutte che il nutrimento ideale ` e ottimale per un bambino e il latte umano, il pi` a lungo possibile, normalmente ` u nch il bambino ha dai dieci ai dodici mesi. e Secondo Lei, perch soltanto gruppi alternativi, come la lega La Leche, e suggeriscono decisamente lallattamento al seno? Perch i pediatri non dicono e chiaro e tondo: Mamme, usate il seno!? Lo fanno. LAccademia dice anche che non ci sono dubbi che questa sia la via da seguire. Anche lindustria del latte in polvere lo dice. Non dicono mai che il loro prodotto e migliore del latte umano. In verit` , cercano sempre di imitarlo, ` a ma ovviamente non ci sono ancora riusciti. La cosa importante e che, negli ultimi ` dieci anni, abbiamo assistito a una rivoluzione nellalimentazione, non solo per gli adulti, ma anche per i bambini.
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Forse non ci si ricorda che, se si risale al minimo statistico dellallattamento al seno alla ne degli anni Sessanta, soltanto il 15-18% dei bambini veniva allattato al seno. Questa cifra ora e salita al 65%. Per le cifre relative al numero dei bambini ` allattati al seno no allet` di sei mesi, in tempi sfavorevoli, siamo scesi a meno a del 10%. Ora siamo risaliti a circa il 35%. Quindi facciamo progressi. Le abitudini alimentari non cambiano dal giorno alla notte. Ma stiamo andando nella direzione giusta, per cui non sono pessimista. Lultima cosa che lindustria dei latticini sta decisamente promuovendo e la ` necessit` di latticini come fonte di calcio. a Questa e una convinzione sbagliata. Innanzi tutto, la biodisponibilit` di calcio ` a fornita dai latticini non e notevole. In media, solo il 25-30% del calcio del latte ` ` viene assimilato, il resto viene eliminato con le feci. E stato dimostrato che le pastiglie di sali di calcio (compresse di cloruro di calcio, compresse di lattato di calcio) ottengono gli stessi risultati (una compressa al posto di un litro di latte). Ci sono anche altri prodotti, come lo yogurt, che vi danno esattamente tanto calcio quanto il latte. Ma il fatto pi` importante e che ci sono moltissimi cibi che sono ricche fonti u ` di calcio, dai cereali integrali a tutto ci` che cresce sulla supercie della terra, o ai pesci. Perci` non si deve affatto bere latte per avere una quantit` adeguata di o a calcio. Se si ripensa alla dieta delluomo paleolitico, vediamo che forniva circa un grammo e mezzo di calcio al giorno. Luomo paleolitico non sapeva neanche che cosa fosse il latte. Lalimentazione basata su cereali, verdura e frutta fornisce tutto il calcio necessario: luomo paleolitico aveva delle ossa fortissime. Un alimento molto raccomandato oggi come buona fonte di calcio, a parte i cibi che lei ha menzionato, e rappresentato dalle verdure di mare. I giapponesi ` e altri popoli orientali le mangiano, come anche gli abitanti delle coste inglesi, francesi e irlandesi. Perno gli americani che vivono lungo le coste usano le verdure di mare come cibo. Alcune alghe marine contengono 100/140 mg. di calcio ogni 100 grammi (similmente al latte vaccino, che ne contiene 115 mg. ogni 100 grammi). Ma il problema e che tanti cibi ricchi di calcio, come le alghe ` e le verdure a foglie verdi, non vengono consumati in quantit` sufcienti, perch a e la gente non mangia verdure fresche. Lei e favorevole agli integratori alimentari? ` Penso sia molto meglio mangiare un cibo completo che contare su integratori
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di qualsiasi tipo. A parte lindustria dei latticini, lindustria che fornisce integratori, quali vitamine e minerali, sta di nuovo promuovendo il calcio, specialmente per le donne dai 40 ai 60 anni, come rimedio ad alcuni dei loro problemi. Ora sappiamo che, probabilmente, il migliore modo per assicurarci la mineralizzazione delle ossa e usare le ossa. Potete prendere tutti gli integratori di calcio ` che volete, e nire con un femore fratturato, perch non avete fatto esercizi sici. e Ritornando ai neonati, una volta che sono svezzati, cosa suggerisce per la loro alimentazione? E a quale et` pensa che dovrebbero cominciare a cambiare? a Raccomanderei di svezzarli gi` a 10-12 mesi, tuttavia non ho niente da obieta tare alla madre che continua ad allattare il bambino no al secondo anno. Penso che, dopo o persino prima dello svezzamento, possano essere somministrati cibi solidi; ma certamente non dovrebbero essere dati prima dellet` di sei a mesi, poich il bambino non e ancora siologicamente sviluppato per deglutire e ` normalmente, e ci` potrebbe causare problemi. o Normalmente, dopo i sei mesi, penso che la maggior parte delle persone sarebbero daccordo sul fatto che i primi cibi solidi dovrebbero essere i cereali sotto forma di creme. E poi non c` alcuna vera ragione per cui i cibi solidi non possano e essere somministrati dopo quellet` . a Penso che si debba fare in modo che il bambino, dopo i 12-18 mesi, segua una dieta che gli fornisca tutto ci` di cui abbia bisogno, senza ricorrere al latte. o Tutto ci` che gli occorre dovrebbe essere ottenuto con i quattro principali tipi o di cibi: cereali, frutta, verdure e, nel nostro caso particolare, pesci. Ma posso capire che qualcun altro suggerisca pesce e un po di carne. Ci sono differenze nello svezzamento di un bambino o di una bambina? No, non so di alcuna ragione alimentare o siologica per cui possano esserci differenze. Pensa che lindustria emergente della soia (che usa il tofu [formaggio di soia], il tempeh e il latte di soia) sostituir` in futuro lindustria dei latticini? a Pu` essere. Penso per` che la soia non dovrebbe sostituire il latte, e non voglio o o che ci` sia frainteso. Penso che la soia sia stata troppo usata per lalimentazione o dei neonati e la soia non e una fonte di proteine che possa sostituire il latte umano. ` Lindustria della soia, da un punto di vista naturale, non sta producendo il latte di soia in polvere. Il latte di soia che viene pubblicizzato oggi non viene consigliato come un sostitutivo del latte materno.
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Penso che lunico problema che ha frenato lindustria della soia negli Stati Uniti sia il gusto del prodotto. Si e fatto una brutta nomea e ora ci` sta cambiando ` o a poco a poco. Il gelato di soia ha fatto presa, almeno sulla costa occidentale statunitense. Penso che i due cibi che hanno avuto la maggiore diffusione siano il tofu (formaggio di soia) e il latte di soia. Naturalmente latte di soia intero. Luso del tempeh (soia fermentata) sta diventando popolare per lalto contenuto proteico e di vitamina B12 . Viene raccomandato come una buona fonte vegetariana di proteine. Quali problemi di salute possono insorgere pi` avanti nella vita per aver fatto u uso di latte e latticini in giovane et` ? a Possiamo dire, con un certo grado di certezza, in base a studi su animali e a pi` u recenti e importanti studi sulluomo, che il consumo di grandi quantit` di latticini a nel primo periodo di vita potr` causare in seguito lateriosclerosi. a Penso che luso precoce di vari cibi solidi possa anche portare a molte allergie alimentari pi` avanti negli anni. Penso anche che ci siano delle indicazioni molto u interessanti, riguardanti animali, secondo cui mangiare troppo nei primi anni di vita in seguito possa causare il cancro. Mangiare con moderazione, anzi mangiare meno, nel primo periodo di vita (studi su animali) ridurr` il rischio del cancro negli anni dellet` matura. a a Dato che la dieta a base di latticini e unabitudine americana cos` radicata ` e difcile da abbandonare, cosa suggerisce per indurre la gente a non usare pi` u tali prodotti? Raccomanderei ai genitori di allevare i bambini senza fare uso di latte. Non ho niente di pratico da suggerire, ma certamente comincerei col sostituirlo. Il gelato e il problema pi` grosso. Si pu` rinunciare al latte, ma escludere il ` u o gelato e difcile. Quindi comincerei offrendo, come altemative, i ghiaccioli o il ` gelato di soia. Da un punto di vista medico, cosa vede allorizzonte nel campo dellalimentazione dei bambini? Penso che ora sar` solo questione di tempo, prima o poi le persone che usano a fare raccomandazioni suggeriranno a tutti gli americani di cominciare la cosiddetta dieta prudente quando hanno circa due anni. La dieta prudente vorr` dire a che meno del 30% di calorie dovranno essere fornite dai grassi. Bisogner` abbana donare quasi completamente i latticini, a meno che non si usino latticini privi di grassi, per seguire quei suggerimenti.
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Capitolo 20 La gravidanza e lallattamento non richiedono latte


La gravidanza e lallattamento sono processi naturali, non malattie, perci` non o richiedono diete particolari, cure o trattamenti speciali. Le madri dovrebbero stare semplicemente attente ad osservare tutte le regole per mantenersi in salute e seguire una corretta alimentazione. Bere latte per produrre latte e una pazzia. ` Nessuna specie sulla terra beve latte per produrre latte. Gli animali mangiano il cibo biologicamente previsto per loro e producono latte secondo i loro bisogni; la stessa legge si applica agli esseri umani. Il latte non produce latte, ma ` ` e il cibo che e convertito in latte, se le ghiandole non sono esaurite da uno stile di vita sbagliato. Se il latte assicura una migliore lattazione, perch non e alimentiamo le mucche con il latte? No, il buon senso non approva questa pratica innaturale.

20.1 Il bisogno di calcio


Il latte contiene unalta percentuale di calcio, tuttavia gli elementi che costituiscono il latte sono cosi sbilanciati rispetto ai bisogni del corpo umano che si vanicano tutti i beneci che teoricamente potrebbero derivare dal calcio in esso presente. Possiamo procurarci dal regno vegetale alimenti sufcientemente ricchi di calcio. Nei villaggi e nelle trib` di tutto il mondo le donne lavorano molto, mangiano u cibo semplice e sano, godono a pieno di aria pura e sole senza preoccuparsi della gravidanza e dellallattamento; partoriscono normalmente i bambini e hanno latte in abbondanza per nutrirli no a 2-4 anni; non mostrano mai nessuna decienza 139

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di calcio (eccetto le classi molto povere e malnutrite); non bevono mai latte per assicurarsi un buon usso di latte, ma mangiano cibi nutrienti tra cui noci, erbe, semi e cereali. La maggior parte delle persone nel mondo non beve latte dopo lo svezzamento. I Cinesi reagiscono al pensiero di bere latte con completo disgusto. La loro reazione e la stessa che abbiamo noi quando qualcuno ci parla di bere sangue. Ed ` e naturale, perch il latte e solo sangue bianco. ` e ` Gli Indiani dAmerica, molte trib` africane, grossi gruppi di popoli asiatici e u i Polinesiani non bevono mai latte dopo lo svezzamento: queste popolazioni sono sane e forti e non mostrano alcuna decienza di calcio. Il dott. A.R.P. Walker, del famoso Institute for Medical Research del Sudafrica, e giunto alla conclusione che la diffusa credenza che per le donne incinte e per ` le madri che allattano sia necessaria una grande quantit` di calcio, probabilmente a non e vera. Ha scoperto che le donne bantu, che assumono molto poco calcio nel` la loro dieta e non bevono mai latte, producono un latte di qualit` migliore delle a madri inglesi o americane. La qualit` del latte della madre e fondamentale per la salute del bambino. a ` Per superare le malattie infantili, curiamo la madre e il bambino guarir` , come a lesperienza ha dimostrato centinaia di volte. Se gli animali diventano le nostre nutrici, come possiamo essere certi della qualit` del nostro cibo? Il bestiame viene alimentato scorrettamente, vaccinaa to, medicato, allevato in condizioni non igieniche, nutrito con piante tossiche e trattate con pesticidi; il latte viene pastorizzato, omogeneizzato e trattato. Tutto ci` non avr` alcun effetto sulla salute della madre e del bambino? o a Se si hanno carenze di ferro o di calcio, non dovremmo prenderlo in compresse, n bere latte, perch sono abitudini molto nocive. Il calcio e il ferro che e e prendiamo in pillole vengono espulsi rapidamente dal corpo, o si depositano nei tessuti, fuori dalla circolazione del sangue. Ci sono diversi vegetali che contengono due volte il calcio organico ed il ferro del latte: cavolo, verza rossa, sedano, spinaci, lattuga, ravanello, pomodori, le rape e le loro foglie, crescione; tutte le noci e la frutta contengono circa tre volte pi` u calcio del latte, assimilabile al 100% e senza nessuna controindicazione. Anche i semi di sesamo sono un patrimonio di calcio e ferro di qualit` superiore. a Che senso ha allora ricorrere agli animali per un latte che non assicura nientaltro che malattie?

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Gli effetti deleteri dei latticini sulla salute umana Parte I I latticini e il cancro

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Capitolo 21 I principali tipi di cancro sono provocati dal consumo di latticini


Secondo lipotesi della medicina tradizionale cinese

21.1 Il cancro al fegato


Il fegato` particolarmente sensibile alliperconsumo di cibi concentrati e un orgae ` no molto attivo, posto nella parte centrale del corpo, con una struttura compatta e quindi, secondo i concetti della medicina tradizionale cinese, manifesta unenergia ` di contrazione (yang); in quanto tale, e particolarmente sensibile alliperconsumo di cibi concentrati, come la carne bovina e suina, il pollame, le uova, i latticini e i sale (che sono classicati anchessi come yang). I sintomi possono essere accelerati da sostanze espansive (yin) come gli alcoolici, i cibi ricchi di grassi e oli, i farinacei rafnati, lo zucchero, la frutta e le verdure tropicali, i cibi crudi e gli eccitanti.

21.2 Come avviene la digestione dei grassi


Un esame del funzionamento del metabolismo dei grassi pu` essere molto utile per o capire il meccanismo delle malattie degenerative e della formazione dei tumori, compreso il cancro al fegato, a livello cellulare. Si chiamano lipidi i componenti della famiglia dei grassi, degli oli e di altre

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sostanze grasse, come gli acidi grassi, il colesterolo e le lipoproteine. A temperatura ambiente i grassi sono allo stato solido, mentre gli oli allo stato liquido. I lipidi solidi tendono a contenere pi` acidi grassi saturi. u Gli acidi grassi costituiscono le fondamenta dei grassi, proprio come gli zuccheri semplici sono le unit` fondamentali dei carboidrati. a Per poter digerire i grassi, che non sono solubili nellacqua e che formano grossi globuli; il fegato secerne la bile, un liquido giallastro immagazzinato nella vescicola biliare. Negli intestini, la bile serve ad emulsionare i grassi, favorendone la scomposizione in acidi grassi e glicerolo da parte degli enzimi digestivi.

21.3 Danni prodotti dal colesterolo e dai grassi animali


I lipidi possono essere nocivi al corpo, specialmente gli acidi saturi come lacido stearico, che si trova nei tessuti animali e che ricopre i globuli rossi, blocca i capillari e priva il cuore di ossigeno. Uno dei componenti dei lipidi e il colesterolo. ` Leccesso di colesterolo nella carne e nei latticini e la principale causa di cancro ` al fegato. Il colesterolo non si trova nei prodotti vegetali ma in tutti quelli animali, in particolare nella carne, nei rossi duovo e nei latticini. Siccome il colesterolo non e solubile nel sangue, si attacca ad una proteina che sia solubile per poter essere ` trasportato attraverso il corpo. Il colesterolo in eccesso nel sangue tende a depositarsi a strati sulle pareti delle arterie, nendo col causarne la restrizione e riducendo cos` il usso di sangue. Normalmente, i grassi vengono assorbiti dalla linfa ed entrano in circolo nel sangue vicino al cuore. Tuttavia se un eccesso di lipidi si accumula nel corpo, alcuni niranno col depositarsi nel fegato. Questi grassi immagazzinati, provenienti principalmente dalla carne e dai latticini, diventano di solito la causa principale di problemi epatici, culminanti con lo sviluppo del cancro del fegato.

21.4 I tumori al cervello


I tumori che appaiono in punti esterni del cervello o nelle cellule nervose del sistema nervoso periferico sono causati in primo luogo da cibi, bevande, medicinali
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o droghe. Secondo la mia esperienza, queste forme di disfunzioni cerebrali o di disturbi nervosi sembrerebbero essere comuni in chi e stato cresciuto a base di cioccolata, ` biscotti, miele e altri dolcicanti, spremute darancia, bibite gassate, gelati, cibi grassi e pesanti, alimenti contenenti additivi chimici in quantit` , parallelamente al a latte, burro e altri latticini. I tumori nella parte interna del cervello o del midollo spinale sono pi` compatti u per struttura e localizzazione, derivando soprattutto dal consumo eccessivo di cibo animale, cio` carne, pollame, uova, formaggi e sale rafnato. e Nellinsieme, il cervello e il sistema nervoso centrale sono estremamente compatti e agiscono come una vera e propria calamita nei confronti di droghe, farmaci, vitamine sintetiche, supplementi dietetici e sali minerali ed altre sostanze estremamente espansive (yin). Evitando queste cose e riequilibrando lalimentazione, il cervello e il sistema nervoso potranno mantenere le loro normali funzioni.

21.5 Il tumore del seno


Se si continua a mangiar malamente per un lungo periodo di tempo, si nisce per esaurire la capacit` di scaricare le scorie e le tossine in eccesso. Questo a fatto pu` essere aggravato qualora si formi uno strato sottocutaneo di gasso o che impedisca leliminazione di tali sostanze di riuto attraverso la supercie del corpo. Il consumo continuato e costante di latte, formaggi e altri latticini, di uova, carne, pollame e altri cibi unti, grassi e pieni dolio porta a questi punti. In una fase successiva, si iniziano a formare dei depositi interni di muco o di grassi, inizialmente nelle regioni in qualche modo collegate con lesterno, tipo i seni nasali, lorecchio interno, i polmoni, i reni, gli organi riproduttivi e le mammelle. Laccumulo di tali eccessi nel petto porta spesso ad un indurimento delle mammelle e alla formazione di cisti. In questorgano di solito gli eccessi si accumulano sotto forma di muco e di depositi di acidi grassi che assumono la consistenza di un liquido denso e vischioso. Tali depositi si trasformano in cisti allo stesso modo in cui lacqua si solidica in ghiaccio, e il processo viene accelerato dal consumo di gelati, latte, bibite gassate, succhi di frutta ed altri cibi che producono un effetto raffreddante o rinfrescante.

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Le donne che hanno allattato vanno meno soggette ad avere cisti o tumori mammari; quelle invece che non hanno allattato i loro gli hanno perso la possibilit` di scaricare attraverso le mammelle tali eccessi, e quindi sono pi` esposte a u ad accumuli in questa parte del corpo. Il consumo di latte ed altri latticini nella nostra societ` comincia di solito n a dalla prima infanzia. Uno dei principali cambiamenti biologici nei tempi moderni e stato il declino progressivo dellallattamento materno. Come composizione, il ` latte vaccino e quello umano sono molto differenti. Malgrado per` la capacit` o a del corpo di adattarsi al consumo di latticini, leccesso di grassi e colesterolo contenuto in latte, formaggi, burro, gelati e prodotti simili, sta richiedendo un prezzo molto alto da quando il consumo di questi cibi e aumentato. Si calcola che ` il consumo procapite di latticini negli Stati Uniti si aggiri attualmente sui 160 chili annui, oltre 270 litri di latte. ` La qualit` del latte e dei latticini in commercio e peggiore rispetto al pasa sato. Il latte stesso viene alterato attraverso i moderni procedimenti di pastorizzazione, omogeneizzazione e sterilizzazione. Nello sforzo di produrre quantit` a sempre maggiori di latte, oggi le mucche vengono nutrite con una serie di ormoni, anticorpi ed altre sostanze chimiche che contribuiscono ulteriormente a peggiorare la qualit` del latte. a Fino a tempi recenti, la maggioranza delle culture limitavano il consumo di latticini a cibi fermentati come lo yogurt il ker o altri cibi contenenti enzimi e batteri, che ne consentono la scomposizione e lassimilazione da parte dellapparato digerente. I prodotti fermentati del latte come lo yogurt sono migliori di altri latticini, tuttavia non se ne consiglia il consumo abituale in quanto non vengono pi` prepau rati naturalmente e non possono essere assimilati da persone che conducono una vita sedentaria. Prodotti vegetali fermentati come il miso, il tempeh, il natto o la salsa di e soia (shoyu) sono invece da preferirsi, purch preparati in modo naturale, e costituiscono una parte importante nella dieta per la prevenzione del cancro. Labuso di latticini nellalimentazione moderna, per di pi` qualit` scadente, u a sono i fattori principali responsabili dellaumento del cancro della mammella, delle malattie cardiache e di altri disturbi gravi.

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21.6 Il cancro alla prostata


La prostata e un organo compatto, posto in profondit` nel corpo e il liquido alcali` a no che secerne serve a neutralizzare gli acidi della vagina. Circa il 30% degli uomini oltre i cinquanta anni hanno la prostata inarossata. Quando questorgano si espande no a comprimere la parte alta della vescica e delluretra, lorinazione si fa difcile e dolorosa. Quando questo accade, in un caso su cinque la malattia si trasforma in cancro della prostata; tuttavia, qualsiasi ingrossamento della prostata va visto come una condizione precancerosa. Lingrossamento della prostata e lostruzione dei dotti seminali sono dovuti principalmente alliperconsumo di cibi ricchi di grassi e proteine fra cui uova, carne e latticini, che contengono tutti grassi saturi, oltre che al consumo eccessivo di cibi quali zucchero, frutta tropicale e prodotti di farina rafnata, che producono grassi e muco. Col passar del tempo, tali deposti si accumulano e possono trasformarsi in cisti e tumori. Le ostruzioni dei dotti seminali conseguenti ad una alimentazione ricca di grassi contribuiscono allimpotenza. Comunque, lincapacit` a ` spesso causata dal consumo di cibi ad effetto tropdi avere unerezione e po espansivo, che fanno diventare i muscoli del sistema riproduttivo osci e rilassati. Una ricerca del 1977, eseguita su un campione di 111 casi di cancro della prostata e 111 persone sane, dimostr` che i malati di cancro consumavano pi` prodotti o u ricchi di grassi, fra cui carni, uova, formaggi, latte, panna, burro e margarina. Un altro rapporto riferiva che le contee degli Stati Uniti con le pi` alte peru centuali di decessi per cancro della prostata sono anche quelle con il pi` elevato u consumo di cibi molto grassi, fra cui carni, latte, latticini e uova.

21.7 I latticini e lo zucchero causano la leucemia


In una persona sana, il cibo giunge allintestino sotto forma di chimo, un liquido omogeneo che e pronto per essere assorbito nel sangue. Lintestino tenue e simile ` ` ad una giungla. I villi assomigliano ad una foresta di peli piena di milioni di batteri e di virus che favoriscono la trasmutazione digerendo il cibo, cambiandone la qualit` per mezzo dei propri enzimi ed eliminandolo. a I cibi animali, gli acidi forti come lo zucchero e la frutta, gli alcolici, i farmaci, le droghe e gli additivi chimici uccidono questi batteri e diventano causa di
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indigestioni, riducono la produzione del sangue e pongono le basi per future gravi malattie. In un intestino ben funzionante, le molecole di cibo allo stato gelatinoso si attaccano alle estremit` dei villi, diventando tessuti intestinali e contribuendo a alla produzione del sangue. Secondo i principi della medicina tradizionale cinese, i globuli bianchi sono pi` grandi e essibili dei globuli rossi e possono perci` essere deniti yin. Venu o gono prodotti in seguito ad un consumo di cibi che creano espansione , come lo zucchero rafnato o i dolcicanti articiali, mentre i globuli rossi sono creati da ` sostanze piu yang. Quindi la leucemia, condizione creata da troppi globuli ` bianchi, e causata dalliperconsumo di cibi yin. La leucemia e un agello moderno e la medicina moderna e stata nora inca` ` pace di scoprirne lorigine e la cura. Laumento dei casi di leucemia fra i bam` bini e i giovani e avvenuto parallelamente alla diffusione di cibi e bevande prodotti industrialmente e consumati massicciamente dopo la seconda guerra mondiale. Fra questi alimenti ci sono le merendine e i dolci fatti con zucchero, miele, cioccolato e altri dolcicanti; caramelle e chewing-gum; bibite gassate e dietetiche; pane bianco, panini, salatini e altri prodotti a base di farina rafnata; arance, banane, ananas e altri frutti tropicali; patatine fritte, latte, formaggi teneri, gelati, frullati, frapp` e yogurt. e Moltissimi bambini oggi hanno unalimentazione a base di cibi dolci, cremosi, grandi di dimensioni e articiali di qualit` . Unalimentazione del genere non a pu` che produrre del sangue estremamente diluito. La leucemia sta aumeno tando fra coloro che mangiano una grande quantit` di latticini, frutta, cibi crudi e a speziati con curry o altre erbe aromatiche, e prendono pillole di vitamine. Molti di quegli alimenti sono originari di posti tropicali o subtropicali, per cui, se diventano una parte predominante dellalimentazione in paesi temperati, porteranno allinsorgenza di malattie gravi.

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Capitolo 22 ` Il latte e causa di cancro


` E possibile che ci siano delle relazioni tra certi tipi di cancro e un grande consumo ` di latte di mucca. E stato notato per oltre un decennio che lincidenza di particolari tipi di cancro avviene principalmente in quelle regioni e paesi in cui il consumo di latte di mucca costituisce la componente principale della dieta. Quindi luso di latte e fortemente responsabile dellimpazzimento delle cellule ` del corpo umano. ` Si pu` dedurre che una tale condizione e favorita dalla costante assunzione o di ormoni della crescita (tra cui la gonadotropina, ormoni secreti dalla tiroide, steroidi e un fattore di crescita dellepidermide) presenti nel latte vaccino che, dalla natura, sono previsti per la crescita di un vitello e non degli esseri umani. ` Quando la crescita umana e completa, questi ormoni continuano a stimolare le ghiandole e le cellule per una crescita anormale portando ad uno squilibrio ormonale e ad un cattivo funzionamento dellattivit` ghiandolare a che e la principale causa dello sviluppo del cancro. ` Oggi questo problema pu` essere ancora pi` acuto perch le mucche da latte o u e sono diventate dei fenomeni della natura. Per far s` che producano sempre pi` u latte per un periodo di tempo pi` lungo, le mucche vengono alimentate in modo u che le loro ghiandole pituitarie diventino iperattive; questo fatto inuisce sulla qualit` del latte che producono. a Gli ormoni della crescita contenuti nelle proteine del latte (e presenti in tutti i latticini), secondo il dott. Maynard Murray, non vengono distrutti dalla bollitura, dalla pastorizzazione o dalla cottura. Le persone che fanno abuso di latticini sono molto pi` predisposte al cancro. u

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Ci` e facilmente prevedibile, poich il latte e gli altri prodotti animali sono cio ` e bi che favoriscono lo sviluppo del cancro a causa degli ormoni della crescita e delleccesso di grassi e di proteine. I miei studi su pi` di 7mila casi di cancro mi hanno permesso di giungere u ad una conclusione denitiva: approssimativamente il 30% dei casi di cancro si presenta tra le persone che hanno consumato latticini in modo eccessivo. La maggior parte non aveva abitudini sbagliate (come per esempio il fumo): erano dei vegetariani puri. La legge di causa ed effetto funziona allo stesso modo per tutti. Con luso indiscriminato di cibo molto grasso e proteico sovraccarichiamo e affatichiamo inutilmente i nostri organi, portandoli al cedimento e allatroa, e prepariamo cos` la strada alle malattie degenerative come il cancro e le malattie del cuore. ` La crescita negli adulti e una cattiva notizia. E il terrore delle vittime del ` cancro; le sostanze che promuovono la crescita trovate nel latte e nei suoi derivati pregiudicano un regresso nello stato del cancro.

Uno studio epidemiologico del 1975 ha trovato unassociazione diretta tra le morti di cancro alla vescica e le quantit` di grasso ed olio assunte, specialmente a nelle donne. Gli scienziati hanno collegato il cancro al rene con grossi consumi di carne, latte (e proteine animali in genere) e caff` . e

22.1 Possibili cause del cancro nel consumo di latticini


22.1.1 Esaurimento del fegato e degli enzimi del pancreas
Luso eccessivo di latticini produce laffaticamento del fegato e del pancreas, che in denitiva provoca lesaurimento e il cedimento dellintero sistema. A causa della mancanza di enzimi pancreatici e di un inadeguato funzionamento del fegato, il corpo non pu` digerire le proteine estranee, come il tessuto del cancro, e perci` o o ne permette la crescita. Il cancro e lanalassi hanno molto in comune perch entrambe sono dovute e ad avvelenamento da proteine. Infatti lanalassi latente pu` essere il virus del o cancro a lungo cercato (Shelton).

Uno studio sui malati di cancro alla prostata condotto dallAmerican National
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Health and Nutrition ha trovato un rischio pi` alto di cancro tra le persone che u bevono latte intero (Health and Nutrition India, Aprile 1991).

22.1.2 Difese immunitarie ridotte


Da un modello di vita in armonia con la natura ci siamo diretti sempre pi` verso la u moderna civilizzazione: cibi trattati, stile di vita sedentario, utilizzo di fertilizzanti chimici ed altre sostanze chimiche nel cibo. Luso di droghe e farmaci e una vita competitiva e stressante hanno abbattuto il livello di immunit` degli esseri umani, a di generazione in generazione: i nostri antenati che conducevano una vita naturale e laboriosa avevano invece una buona tolleranza, buone immunit` e capacit` a a digestive e il loro corpo poteva affrontare tutti gli abusi, incluso leccessivo uso di latticini, proteine, grasso, ecc. Tali cambiamenti nello stile di vita hanno causato unintolleranza genetica verso eccessive quantit` di grassi e proteine nella dieta: la conseguenza di ci` sono le a o malattie degenerative, come le malattie del cuore, le malattie dellapparato respiratorio e il cancro. Questa ridotta resistenza e anche la causa del cancro nellin` fanzia; ricordiamo che tutte le malattie degenerative, che no a pochi decen` ni fa erano tipiche della vecchiaia, stanno diventando sempre piu frequenti nellinfanzia e ne adolescenza.

22.1.3 La formazione di cisti, calcoli e bromi dipende dal calcio dei latticini
In genere, le cisti, i calcoli e i bromi sono direttamente collegati ai grassi e al calcio dei latticini: i calcoli biliari e le cisti dipendono dal grasso fritto (burro e panna usata durante la cottura del cibo), e i calcoli renali dagli altri derivati del latte (come yogurt e formaggio). Lirritazione costante provocata da queste cisti e calcoli pu` portare allo sviluppo del cancro, con processo che procede o silenziosamente con sintomi occasionali che di solito sono ignorati, no a quando, improvvisamente, un giorno si scopre un cancro allultimo stadio. Il consumo eccessivo di latte pu` portare a ipercalciuria (eccesso di calcio o nelle urine): lassociazione tra leccessivo consumo di latte e la formazione di calcoli urinari e ben nota. `

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22.1.4 Anemia prolungata e inedia delle cellule


` I latticini, tra tutti gli alimenti, sono quelli che producono piu muco. Questo viene parzialmente eliminato attraverso gli attacchi stagiopali di raffreddore, tosse e diarrea, ma per la maggior parte si accumula come una colla densa, e aderendo allintestino ostacola lassimilazione. Se si mangiano abitualmente cibi che producono muco, questo si deposita in spessi strati che ostruiscono i vasi sanguigni e privano le cellule di nutrizione, ossigenazione e possibilit` di a eliminazione. Nella parte anemica, malnutrita a causa della mancanza di ossigenazione, pu` iniziare una crescita anormale di cellule (cancro). o

22.1.5 I riuti metabolici dei latticini possono provocare il cancro


Muco, urea, ammoniaca, fosfati, eccesso di calcio e sodio sono i sottoprodotti della digestione di latticini. ` Pi` si consumano latticini, piu riuti metabolici sono prodotti. Questi riuti u tossici col tempo portano a inammazioni, ulcerazioni o crescite maligne. La degenerazione pu` avvenire prima se con i latticini si usano altri cibi altamente o tossici come carne, uova, caff` e alcool. e I cancri della vescica, del rene e dellintestino hanno questa origine.

22.1.6 Povert` di bre e latticini e problemi intestinali a


Il latte e un cibo estremamente povero di bre. Il regolare ed eccessivo uso di lat` ticini e lo scarso consumo di cibi con bra come frutta, verdure e cereali integrali porta inevitabilmente a grave stitichezza, ad un graduale accumulo di sostanze tossiche e ad acidosi (alta saturazione di elementi tossici). Si crea cos` una buona base per lo sviluppo del cancro. Infatti, la maggior parte delle persone malate di cancro sono affette anche da stitichezza cronica. E pi` difcile ripristinare il normale funzionamento u dellintestino se la stitichezza e causata dal latte piuttosto che da altri cibi. ` In altri casi, luso eccessivo di latticini crea fermentazione e putrefazione nel-

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lintestino e questo avvelenamento porta a diarrea cronica, dissenteria, coliti e coliti ulcerative, che col tempo possono evolversi in cancro.

22.1.7 Le proteine e i grassi riscaldati diventano cancerogeni


Ricercatori come T. Sugimura ed altri hanno scoperto che le proteine riscaldate sono altamente cancerogene e mutagene (provocano cambiamenti nei geni) e alcune sostanze chimiche isolate da proteine riscaldate si sono dimostrate cancerogene se somministrate ad animali. Si e anche dimostrato che lo zucchero del ` latte (caramellizzandosi) e il grasso (con il riscaldamento) possono produrre composti mutageni e cancerogeni. Anche gli studi sul cancro del ricercatore australiano Joseph de Vardas hanno dimostrato in modo conclusivo gli effetti negativi di questo alimento. Le parti indigeste della proteina del latte (la caseina) vanno in putrefazione e generano ammoniaca ed altre tossine che si depositano nel sangue; quando il fegato e so` vraccarico creano il terreno per la crescita cancerosa. Inoltre, quando il grasso non digerito del latte raggiunge il colon, si trasforma in idrocarburi aromatici policiclici insaturi, che reagiscono facilmente con i radicali per formare epossidi, il fattore cancerogeno pi` potente. u

22.2 Il pericolo delleccesso di proteine


Anche se il mito che molte proteine fanno bene alla salute ancora sopravvive, una dieta che fornisce pi` proteine di quanto il corpo richieda pu` causare u o gravi decienze di molte vitamine essenziali, tra cui la vitamina B6 e la niacina. Leccesso di proteine inoltre porta via dal corpo minerali importanti come calcio, zinco, fosforo e magnesio. Quando il corpo metabolizza le proteine si formano dei sottoprodotti, alcuni dei quali come lammoniaca possono essere altamente tossici, amplicando i danni dei radicali liberi e dei legami atomici incrociati e stressando le capacit` di a adattamento del corpo. Mangiare pi` proteine del necessario e ci` avviene molu o to facilmente se consumiamo latte e formaggio crea depositi di queste sostanze tossiche nei tessuti portando ad acidit` , autotossiemia (autointossicazione del sana gue), accumulo di tossine e mancanza di motilit` del colon; una tale condizione a pu` contribuire allinsorgere di malattie degenerative come artriti, arteriosclerosi, o malattie del cuore, cancro ed anche schizofrenia.

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22.3 Esaurimento del sistema ghiandolare


Lalto contenuto di ormoni steroidei presenti nel latte di mucca produce una sovrastimolazione del sistema ghiandolare del corpo umano (ghiandole pituitarie, tiroide, testicoli, ghiandole surrenali). Dopo un certo periodo in cui queste ghiandole (cosi stimolate) sono iperattive, sopraggiunge lesaurimento che le rende ipoattive. Lattivit` ridotta delle ghiandole pituitarie, surrenali e della tiroide prepara la a strada per una veloce degenerazione e una crescita anormale delle cellule. Tutti i malati di cancro, di artrite e di asma hanno le ghiandole ipoattive. Pertanto luso di farmaci steroidei e la chemioterapia provocano dei risultati temporanei stimolando fortemente queste ghiandole. Molti diventano dipendenti dal latte poich produce un effetto di stimolazione sulle ghiandole, simile e a quello dei farmaci steroidei. Come avviene con lalcool, nel momento in cui non bevono pi` latte si sentono depressi, provano una sensazione di abbattimento u e spesso si notano sindromi da astinenza. Tutte le stimolazioni costanti portano ad un grave sfruttamento delle energie. Questa e una legge infallibile della natura e non c` nessun dubbio che i malati ` e di cancro siano estremamente esauriti e depressi a causa del loro stile di vita e delle loro abitudini alimentari.

22.4 Tipi di cancro che possono derivare dal latte

1. Cancro del rene 2. Cancro della vescica 3. Cancro della prostata 4. Cancro del colon 5. Cancro del polmone 6. Cancro delle ovaie 7. Cancro del retto

8. Linfoma non-Hodgkin 9. Mieloma multiplo 10. Neuroblastoma 11. Cancro del fegato 12. Cancro del pancreas 13. Cancro del cervello 14. Cancro della cistifellea

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I cancri del rene, della vescica e della prostata sono dovuti a calcoli ed escrezioni molto tossiche. Il cancro al colon e dovuto alla putrefazione delle proteine, a stitichezza cro` nica, dissenteria, coliti ed emorroidi. I cancri del polmone e del cervello sono dovuti ad un eccesso di deposito di muco e a calcicazione. I cancri delle ovaie, dellutero e della cervice uterina sono dovuti a cisti, bromi, depositi e accumuli di muco. Il cancro del fegato e della cistifellea e dovuto a calcoli derivanti da un consu` mo eccessivo di grassi, specialmente fritti. Il cancro del pancreas e dovuto allabuso di proteine e grassi che portano ` allesaurimento e alla degenerazione. I mielomi multipli e i neuroblastomi sono dovuti al consumo eccessivo di grassi e ad uno squilibrio ghiandolare causato da un abuso di latticini. I linfomi sono dovuti ad avvelenamento da tossine e acidosi.

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Gli effetti deleteri dei latticini sulla salute umana Parte II I latticini e le malattie di cuore

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Capitolo 23 ` Grasso e bello?


Grasso e bello? In un esempio a tuttoggi unico e purtroppo poco seguito, la Ame` rican Heart Association (Lega americana contro le malattie di cuore) ha invitato, sin dal 1977, il pubblico a ridurre i grassi animali dalla dieta, cio` i latticini come e il formaggio, il burro, il latte, e poi uova e carne. Le malattie circolatorie sono causa di morte di un americano su due (e di un italiano su tre). Laterosclerosi, la pi` nota delle malattie del gruppo dellarteriosclerosi, e cau ` ratterizzata da indurimenti del lume interno delle arterie. Queste placche o ateromi limitano il uire del sangue e quindi larrivo di ossigeno ed altri nutrienti alle cellule, da cui i noti sintomi di mancanza di lucidit` mentale dellara teriosclerotico. Inoltre questi tessuti risultano cicatrizzati e quindi fragili, e possono gonarsi ed esplodere (aneurismi) o formare grumi (emboli), che al limite inibiscono del tutto la circolazione. Ci` pu` avvenire dovunque; quando fosse nel cervello abbiamo il colpo apoo o plettico o paresi; a livello del cuore invece, se si blocca una delle arterie vitali, abbiamo lattacco cardiaco (morte o necrosi del muscolo non irrorato, detto infarto). Non e pi` vero che linfarto e la malattia coronarica, come pure laterosclerosi ` u in genere, sono causate dallinvecchiamento: autopsie eseguite su giovani ventenni e su bimbi deceduti in guerra o per traumi accidentali dimostrano che questa ` malattia inizia n dalla giovane et` , addirittura a due-tre anni! Il processo e a lento ed impiega anche una trentina danni a manifestare le conseguenze. Le placche sono ricche di colesterolo, una sostanza simile agli ormoni presente nei soli cibi di origine animale, come carne, latticini e uova.

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La causa della lesione iniziale allarteria sulla quale si va a depositare, come fosse una cicatrice, lateroma, e tuttora sconosciuta ai medici. Sembra invece assai ` probabile, anche in base alla storia alimentare dei soggetti affetti dalla malattia, che la causa sia da ricercarsi nella mancanza nellalimentazione di cibi vegetali brosi ed elastici come i vegetali, particolarmente foglie e gambi. Per verdura ormai il pubblico intende quasi solo pomodori (molli, acidi e privi di bra), patate (tutte amido e prive di azione plastica od elastica) ed insalata (all80-95% composta dacqua. ` Chi mangia piu i broccoli, le carote, il cavolo, le rape? Sono alimenti del passato, quando appunto la malattia cardiaca era assai meno comune. Inoltre ci pare che dette lesioni siano causate da una dieta, fatta solo di cibi rafnati tipo farina bianca, cereali rafnati o semilavorati, e soprattutto il non-alimento per eccellenza, lo zucchero, bianco o in tutte le sue varianti. Questo primo fattore di indebolimento o lesione arteriosa ci pare appunto causato dagli alimenti sopraddetti. Laspetto di indurimento, ispessimento e invece, essendo pi` visibile, ben do` u cumentato anche dalla medicina moderna: lateroma e causato dal troppo coleste` rolo ingerito (cio` troppi cibi animali, specie i pi` grassi) ed e favorito dalla vita e u ` sedentaria (che genera ristagno circolatorio), dal fumo ecc. ` E interessante notare che invece i grassi (detti HDL) ad alta densit` lipoproa teica abbassano questi rischi, mentre quelli (LDL) a bassa densit` lipoproteica li a aumentano. I primi sono i grassi vegetali (oli di ogni specie) e la parte oleosa di ogni cereale, legume, o vegetale. I secondi sono i grassi saturi, o solidi, delle carni, del latte o dei suoi derivati. I grassi saturi (trigliceridi) aumentano il tasso di colesterolo nel sangue, per cui mangiare burro, formaggi, latte, panna, manzo, vitello, maiale, salumi, uova, ma anche gelati, cioccolata e frutta tropicale (unico cibo vegetale che li contiene) aumenta il rischio di malattia circolatoria. A temperatura ambiente i grassi saturi sono solidi. Dopo lingestione tendono (la nostra temperatura interna e di soli 36C, simile allambiente esterno) ` ad aggregarsi di nuovo in forma solida, formando appunto indurimenti mobili e crescenti, tipo ateromi, calcoli ecc. Oggi il medico raccomanda praticamente a tutti i pazienti di abolire i grassi o, almeno, limitarli, ma questo viene recepito dal nostro pubblico come fare meno fritture. Lignoranza nutrizionistica basata su slogan errati del resto ` non e solo propria del pubblico indottrinato dalla televisione e dai manifesti

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pubblicitari, ma riguarda anche la classe medica: lesame di scienza dellalimentazione e disertato alla facolt` di medicina, ed il rapporto cibo/salute e quasi ` a ` sempre dimesso dai guru della salute in camice bianco con frasi tipo: Non centra niente. Ci sono 35 gr. di grasso in un litro di latte intero, e 10 in uno di latte scremato o magro. Di questi, 20 e 5 rispettivamente sono di grassi saturi. La proporzione cresce molto di pi` quando si usa il latte concentrato, tipo latte in polvere o u condensato, e pi` ancora coi latticini duso comune: i formaggi, dal 20 al 60% u ` o piu, sono costituiti da grassi saturi. Il burro e il gelato o panna, sono veri campioni: no al 90%. Se la malattia circolatoria fosse lobiettivo di una gara a premi, burro, panna, formaggi sarebbero senzaltro sul podio ex-aequo con salumi, insaccati, frittate e carni grasse. Se fosse un obiettivo di sviluppo economico, questi alimenti vincerebbero continui premi di produzione. Questa ironia non e poi cos` stravagante, visto che il male comune dei ma` ` nager di successo e di non pochi atleti improvvisati dallepa prominente e linfarto, la trombosi ed il collasso. Le leggi di natura si manifestano in maniera paradossale. In Occidente le malattie cardiache sono comunque in regressione, leggera ma gi` signicativa. a Non e di sicuro merito dei medici: trapianti e by-pass cardiaci non sono certo ` la cura. E neppure degli industriali che ci propinano grassi animali persino nel pane, burro nei dolci e ancora grassi scadenti dogni specie per velare la mancanza di sapore e la carenza di sostanza dei prodotti rafnati. Inne, non e certo merito ` della pubblicit` che continua a parlare dell alimento perfetto ma allo stesso a tempo lo migliora (dimostrando che perfetto non era) sgrassandolo o colorandolo, e ammanta di ufcialit` frasi del tipo nutrirsi meglio associate a burro, a formaggi e latte. Il merito va invece tutto ad una maggiore coscienza popolare radicata in tradizioni non del tutto dimenticate e nella scoperta individuale che, senza o con meno cibi animali, si pu` vivere, e meglio. o Gli esperimenti lo confermano. Un gruppo di bambini ha una situazione arteriosa normale, mentre un altro gruppo di coetanei presenta casi di incipiente malattia ateromatosa: la maggioranza dei bimbi del secondo gruppo e stata allattata ` articialmente. Il consumo prolungato di latte e latticini riguarda solo la specie umana, e solo certi paesi. Non si riscontra laterosclerosi tra gli animali nutriti solo dal latte della propria madre e tra gli esseri umani che fanno altrettanto. Se questi ultidizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .

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mi passassero ad una dieta di tipo nord-occidentale, la malattia comincerebbe a comparire. Nel 1977 la Commissione senatoriale statunitense proclamava nei suoi Obiettivi dietetici per gli Stati Uniti la necessit` di ridurre il consumo di grassi animali, a cio` di carne, latte, uova e derivati. Il Consorzio produttori caseari presentava e immediato reclamo. Nel 1982, il Consiglio statunitense delle ricerche dichiarava per la prima volta che il fattore pi` importante per la prevenzione del cancro era una migliou re alimentazione, con meno grassi e meno proteine, rispetto a quella americana media. Se siamo obesi, stanchi, malati, forse il primo passo da fare e eliminare quei ` cibi di provenienza animale, o le parti pi` grasse di tutti gli animali. u

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Capitolo 24 Disturbi circolatori e consumo di latticini


Secondo lipotesi della medicina tradizionale cinese

24.1 Malattie coronariche e attacchi cardiaci


In genere, le malattie delle coronarie sono causate dal consumo abituale e prolungato di cibo animale, come carne, uova, pollame, latticini, e in misura minore di pesce e frutti di mare, soprattutto del tipo pi` grasso. u La causa principale e costituita anche da altri cibi grassi e oleosi e da farina ` rafnata, mentre i fattori secondari, che possono aumentare il processo aterosclerotico, sono lo zucchero e gli altri dolcicanti rafnati, frutta e succhi di frutta tropicale, cibi di origine tropicale, caff` e altri eccitanti, alcool, medicine e droghe. e

24.1.1 Trombosi cerebrale


In genere, tutti i tipi di trombosi derivano da una combinazione di cibi troppo dilatanti e di cibi troppo contraenti. La circolazione del sangue nella testa viene accelerata da un consumo eccessivo di zucchero e dolci, di spezie, di caff` e altri e stimolanti, di bibite analcoliche, di frutta e succhi di frutta e di liquidi in generale, di alcool, di droghe e alcune medicine, tutti associati a carne, pollame, uova, latticini e cibi salati. Secondo i principi della medicina tradizionale cinese, la rottura dellarteria 160

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cerebrale anteriore deriva dal consumo abitualo di zucchero, olio e cibi grassi, liquidi ed eccitanti, mentre la rottura dellarteria cerebrale posteriore e causata da ` cibi come le uova e il formaggio pi` stagionato o salato. u

24.1.2 Cardiomiopatia
Le forme pi` comuni di questa malattia sono la cardiomiopatia congestiva e la caru diomiopatia ipertroca. Entrambe sono causate dalla combinazione di cibi ricchi di grassi saturi e di colesterolo come la carne, cibi grassi e oleosi e cibi salati in combinazione con grassi insaturi, zucchero, caramelle, latticini e occasionalmente alcool. Nel corpo, la maggior parte di queste sostanze si trasformano in grassi che si inltrano nel muscolo cardiaco e producono 1ingrossamento e lindebolimento del cuore.

24.1.3 Cuore polmonare


Il cuore polmonare e una forma di insufcienza cardiaca, in particolare linsuf` cienza del ventricolo destro, causata da malattie polmonari croniche. Di solito insorge per avere seguito per lungo tempo una dieta squilibrata, in cui occupano un posto predominante cibi come il gelato, bevande fredde, zucchero, cioccolato, dolci, formaggio, latte, burro, cibi di origine tropicale, succhi di frutta e altre sostanze fredde e che creano dilatazione.

24.2 Malattie delle arterie


Locclusione cronica delle arterie e causata principalmente dal consumo di cibi ` ricchi di grassi saturi e di colesterolo, come carne, uova, latticini di tutti i generi e cibi grassi e ricchi di olio combinati con zucchero e dolci, con un uso eccessivo di farine rafnate, di frutta e succhi di frutta e oli polinsaturi rafnati.

24.2.1 Vene varicose


Le vene varicose nascono da una combinazione di latticini e dolci con uova, formaggio, grassi saturi e densi come quelli di bistecche, hamburger e pollo.

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24.2.2 Un cuore iperattivo o troppo debole


Il consumo abituale di zucchero, derivati del latte, troppi liquidi e superalcolici associato a un eccesso di grassi saturi e di colesterolo abitualmente provoca un cuore iperattivo. Invece, un cuore debole e di solito conseguenza soprattutto del consumo ec` cessivo di zucchero, dolci, bibite analcoliche, cibi di origine tropicale, frutta e succhi di frutta, latte, yogurt, gelati, verdure crude, alcoolici, caff` , medicine e e altre droghe, integratori vitaminici e altre sostanze rilassanti, anche se spesso e ` contemporaneamente presente una certa quantit` di cibo animale. a

24.2.3 Cuore irregolare


Le irregolarit` del battito cardiaco sono la conseguenza del cibarsi abitualmente a con combinazioni alimentari molto squilibrate, come carne e zucchero, uova e miele, pollo e pur` di patate (che anche se ritenuto un cibo dietetico, contiene latte e e burro), pesce e patatine, formaggio e vino, e diversi supplementi di vitamine e minerali.

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Capitolo 25 Latte, coronarie e cardiopatie ischemiche


Il dott. T.H. Crouch ha fatto uno studio sul rapporto tra latte e cardiopatie ischemiche. Mentre lavorava come praticante in Sudafrica, rimase impressionato, come altri, dalla diversit` di malattie che colpivano i suoi pazienti bantu e bianchi a ` e arriv` alla conclusione che il consumo di latte di mucca era la causa piu o probabile della frequenza delle cardiopatie ischemiche tra i bianchi. In seguito, dopo essere andato in Australia, fece lesperimento di raccomandare una dieta senza latte ai suoi pazienti affetti da cardiopatie ischemiche, ottenendo risultati rapidi e positivi. In seguito, a Newquay (Inghilterra) registr` con cura il progresso clinico di 44 o casi di cardiopatia ischemica o ipertensione che seguirono per 6 mesi una dieta che escludeva totalmente (eccetto deviazioni occasionali) il latte di mucca e i prodotti bovini, le uova e il pollo. Quarantatr dei suoi pazienti trassero sollievo totale o parziale dei sintomi, e ottenendo anche una maggiore resistenza allesercizio sico e/o la riduzione o eliminazione dei medicinali. Undici dei 44 pazienti che inizialmente erano ipertesi ebbero un persistente calo di pressione (tranne per due, nei quali aument` ). Quao rantuno dei 44 dimagrirono nonostante la libera assunzione di zucchero, grassi non animali e cibi fritti.

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` 25.1 Il lattosio e un fattore di rischio per le coronarie?


Lingestione o lassorbimento ridotti di lattosio (lo zucchero contenuto nel latte) proteggono contro le malattie delle coronarie e forniscono una possibile spiegazione delle anomalie nellepidemiologia delle coronarie. Riportiamo, di seguito, alcuni studi a conferma. Unalta percentuale di adulti tra gli eschimesi della Groenlandia, i masai dellAfrica orientale, alcuni bantu urbani del Sudafrica, alcuni polinesiani e i giapponesi hanno un assorbimento scarso o nullo di lattosio. Essi sono relativamente esenti da malattie delle coronarie nonostante le diete ricche di grassi saturi e lesposizione a fattori a rischio non derivanti dallalimentazione (Segall, 1980). Gli eschimesi della Groenlandia hanno una dieta in cui i grassi saturi e monoinsaturi insieme raggiungono la stessa quantit` assunta dai danesi, con la prina cipale differenza che i latticini sono molto rari nella dieta degli eschimesi (Bang, Dyeberg e Hjorne, 1976). I masai fanno un ampio uso di grassi saturi e sono bevitori di latte, ma generalmente lo assumono in forma fermentata (Mann e Spoerry,1974) cosicch e lingestione di lattosio e ridotta. Vale la pena notare che gli eschimesi e i masai ` non consumano bre vegetali contraddicendo lopinione che la bra pu` ridurre o il rischio di malattie coronariche (Eastwood e Passmore, 1983). Alcuni bantu urbani del Sudafrica sono esposti generalmente agli stessi fattori di rischio dei bianchi, ma essi preferiscono prendere il latte inacidito (Manning e altri, 1974), forse per evitare i sintomi dellintolleranza al lattosio. I polinesiani delle isole Pukapuka e Tokelau seguono una dieta che ha molti grassi saturi ma in cui latte e latticini sono quasi inesistenti (Prior e altri, 1981). In Giappone il consumo di sigarette pro capite e del 25% pi` alto che in Gran ` u Bretagna (Cox e Mark, 1983), la percentuale di fumatori e pi` alta e lassunzione ` u di bra vegetale sembra essere simile a quella della Gran Bretagna (Eastwood e Passmore, 1983), ma il consumo di latte pro capite e minore del 20% (OECD, ` 1975). Il lattosio pu` rivelarsi aterogenico o trombogenico (cio` , causa di ateroscleo e rosi e trombosi) in certi casi: Il lattosio e idrolizzato dalla lattasi dei villi intestinali dellintestino tenue in ` glucosio e galattosio (similmente, il saccarosio e idrolizzato in glucosio e ` fruttosio).
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Il lattosio del latte vaccino, come il saccarosio e a differenza dei carboidrati complessi, provoca bruschi innalzamenti del livello di zucchero nel sangue. Il lattosio migliora notevolmente lallergenicit` della B-lattoglobulina (Bleumink a e Young, 1968). In questo modo la B-lattoglobulina pu` essere coinvolta se o una risposta immunologica alle proteine del latte e un fattore eziologico nelle ` cardiopatie ischemiche (Anand, 1972). Unaltra possibilit` e che, mentre una cattiva assimilazione di lattosio pu` svia` o luppare una steatorrea (eliminazione di grassi dallintestino), la sua assimilazione facilita lassorbimento di grasso. Inne, ci potrebbero essere dei legami genetici tra la caratteristica dellassimilazione persistente di lattosio nelladulto e unelevata suscettibilit` alla cardiopatia ischemica. a

25.2 Latte e aterosclerosi nei giovani


La relazione tra il consumo di latte e laterosclerosi1 e stata dimostrata da una ` ricerca che ha incluso uno studio su vari tipi di latte consumati da differenti gruppi etnici, paragoni sui componenti chimici del latte umano e del latte di mucca, studi su principi farmacologici e uno studio sulla disponibilit` biologica di certi a elementi chimici. I fondamenti epidemiologici della relazione tra dieta e aterosclerosi sono basati su studi sulle popolazioni migratorie. Keys (1975), Kaganetal (1974) e altri hanno rilevato che quando una popolazione geneticamente omogenea ha lasciato il natio Giappone ed e migrata in Cali` fornia, lincidenza di arteriosclerosi osservata in questo gruppo e cresciuta portan` dosi ai livelli prevalenti in California. Tali osservazioni classicano laterosclerosi tra le malattie ambientali. Unaltra fonte importante e lo studio monumentale di Enos, Holmes e Beyer ` (1953) in cui furono esaminati 300 giovani soldati americani dellet` media di 22 a anni morti nel 1951 durante la guerra in Corea. I risultati delle autopsie sbalordirono il mondo medico, mostrando la formazione di placche nelle coronarie nel 77,3% dei casi esaminati. Un numero apprezzabile (equivalente al 5,3%) di questi giovani soldati mostrava gi` una occlusione delle coronarie del 90%; un dato sorprendente, cona siderando che questi uomini erano attivi sicamente, capaci di eseguire il loro dovere di soldati e non soffrivano di alcuna malattia delle arterie, e delle co1

Restringimento e indurimento delle arterie provocati da placche ateromasiche.

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ronarie in particolare. Senza dubbio laterosclerosi era presente, ma senza sintomatologia. Gli studi in prospettiva degli epidemiologi dovrebbero dar credito al fatto che ` ` laterosclerosi e una malattia che inizia a comparire in gioventu, non durante la mezza o la terza et` . a Il non prendere in considerazione, nello studio dell aterosclerosi, la sua origine ambientale e la sua comparsa in giovent` , precluder` unanalisi valida delle u a cause di questo processo insidioso. Laterosclerosi e una malattia con un decor` so lungo, con una preferenza per i tessuti del sistema cardiovascolare che per` si o manifesta in modo diverso in diverse parti del corpo.

25.3 Grassi del latte e coronarie


Lepidemiologia mostra che i paesi che consumano latte sono quelli che soffrono di coronarie. I giapponesi, che hanno iniziato a mangiare carne di mucca solo nel 1931, hanno ancora livelli molto bassi di malattie coronariche, nonostante abbiano pi` u ipertensione e tanta obesit` , stress e fumo quanto il resto del mondo sviluppaa to. Mangiano ancora pochissimi latticini ed usano il pesce come loro principale risorsa di proteine, molti cibi vegetali ed oli vegetali polinsaturi. Ma i giapponesi emigrati negli Stati Uniti, che hanno adottato le abitudini alimentari del paese ospitante, hanno la stessa mortalit` coronarica degli americani. a I vegetariani che evitano tutti i cibi animali, compreso il latte e le uova, ` sono piu sani degli onnivori (mangiatori di carne) e hanno meno attacchi di cuore, colpi apoplettici, cancri al seno e al colon e i loro bambini crescono bene con il solo latte materno. Il burro e, tra i grassi, di gran lunga il pi` idrogenato. A causa dellazione ` u dei microrganismi durante la ruminazione delle mucche, e ricco di acidi grassi ` saturi, in particolare di acido miristico, che fa aumentare il colesterolo nel sangue, e di acido stearico, che favorisce le aderenze delle piastrine e di conseguenza le trombosi. Se si d` burro a primati non umani essi sviluppano lesioni alle arterie. a J.C. Anand (1972) ha trovato una relazione, basata sui dati di 32 paesi, tra il consumo medio nazionale di proteine del latte e il tasso nazionale di mortalit` da a cardiopatie ischemiche. Paul e Southgate (1978) ipotizzano che le proteine del latte e il lattosio possano essere pi` dannose del grasso del latte per le coronarie. u

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25.4 I latticini sono sinonimo di malattie cardiache


Gli improvvisi attacchi di cuore sono il dono dei prodotti animali e dei latticini. Io chiamo il latte lomicida silenzioso perch provoca delle malattie che si e sviluppano senza la minima consapevolezza da parte della vittima. A tutti e Oh! Aveva un cos` bellaspetto, capitato di ascoltare commenti come il seguente: robusto, forte e molto attivo, aveva solo 40 o 50 anni, come pu` essere morto di o infarto?. In passato non cerano laboratori, macchine per lelettrocardiogramma, apparecchi per misurare la pressione, e nessuno sospettava che il latte e i suoi derivati fossero i responsabili di tante morti, ma oggi il progresso nella ricerca scientica non solo rileva gli effetti dannosi dei latticini, ma riesce a prevenire un gran numero di infarti con una diagnosi precoce e con leliminazione dalla dieta di grassi e prodotti animali. Tutti i prodotti animali, compresi i latticini, sono ben noti per la stretta relazione che hanno con le malattie del cuore. Il colesterolo e il principale colpevole. ` Nei Paesi in cui si beve poco latte risulta un numero pi` basso di infarti. Ho u ` trovato dei dati che mostrano che in Cina, Giappone e Corea, dove il latte non e usato, le morti da infarto sono quasi sconosciute. Invece nei Paese scandinavi, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, dove lindustria casearia ha unimportanza rilevante, lincidenza di malattie del cuore e la pi` alta del mondo. ` u Molti anni fa i medici cominciarono ad evidenziare limportanza del latte, ma basandosi principalmente su limitati esperimenti sugli animali. Il dott. William Dock, un insigne specialista nel campo delle malattie delle coronarie, ha notato che anche se giovani uomini giapponesi sono sottoposti a lunghe ore di lavoro sico, risultano relativamente immuni da aterosclerosi e malattie delle coronarie, che invece stanno diventando sempre pi` diffuse ed allarmanti negli Stati Uniti. u I Giapponesi non bevono latte e il dott. Dock crede che questa sia una delle ragioni della loro immunit` a queste due malattie, e recenti ricerche gli hanno a dato ragione. I ricercatori medici della Scuola di Medicina dellUniversit` di Washington a hanno eseguito uno studio su centinaia di autopsie e cartelle cliniche in 10 ospedali degli Stati Uniti e 5 in Inghilterra, dal 1940 al 1959. Questa signicativa ricerca ha dimostrato che sia negli Stati Uniti che in Gran ` ` Bretagna la diffusione dellinfarto e due volte piu alta tra le persone che bevono molto latte rispetto a coloro che non ne bevono affatto. Il resoconto completo delle conclusioni di questa ricerca e stato pubblicato dallAmerica Heart `
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Association nellaprile 1960.

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Capitolo 26 ` Colesterolo piu alto nel sangue dei vegetariani che mangiano latticini
Tutti sanno che un alto tasso di colesterolo nel sangue e uno dei principali fattori ` di rischio per le malattie cardiovascolari. Sempre pi` insistentemente, nel mondo u occidentale si sono fatte delle campagne di educazione alimentare basate sui risultati di diverse ricerche scientiche per mettere in guardia la popolazione contro tali rischi, invitandola anche a diminuire il consumo di cibi contenenti colesterolo. Effettivamente negli ultimi anni si e giunti a una diminuzione nel consumo di cibi ` troppo ricchi di grassi saturi, con un conseguente parallelo calo delle morti per malattie cardiache. Molte volte la medicina ufciale contesta le teorie e persino i risultati concreti ottenuti con terapie naturali, affermando che non sono scientici: dove con questa parola sembrerebbero intendersi delle verit` incontrovertibili, misurate e a dimostrate secondo un metodo che non lascia spazio ad errore. Eppure, sembrano essere ben poche le verit` scientiche soprattutto in campo medico che a ` rimangono vere per piu di cinque o dieci anni. A volte per` il problema non riguarda tanto il metodo, o il campo della losoo a della scienza, quanto gli interessi economici. In un momento in cui la seria educazione alimentare fatta in Occidente negli ultimi trentanni inizia a dare i suoi frutti, le industrie alimentari insorgono, vedendo erosi i loro guadagni, e iniziano le loro controcampagne di informazione, coinvolgendo in queste anche molti medici e facendo dire loro cose che in realt` non pensavano a nemmeno. 169

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Numerosi esempi di questo tipo si sono avuti negli Stati Uniti negli anni passati. Tornando allargomento del nostro colesterolo (cio` quello che abbiamo nel e sangue), esiste una ricerca scientica eseguita sul sangue delle persone che seguono una alimentazione vegetariana priva di latte e latticini (macrobiotici), confrontata con quella di chi mangia in modo normale e con quella di quei vegetariani che fanno uso di latte e formaggi (chiamati nella ricerca latto-vegetariani). In tale ricerca, condotta e pubblicata alla ne del 1980, fu confrontato il sangue degli allievi della High School Wageningen, in Olanda, con quello di 40 soggetti macrobiotici che lavoravano presso la fabbrica della Lima, in Belgio. I risultati sono di inequivocabile lettura: esiste una proporzionalit` diretta a tra il consumo di cibo animale, di latte e formaggio e i livelli di colesterolo nel sangue. Riportiamo qui sotto i dati che riguardano i tassi di colesterolo; dalla ricerca non emerse alcun tipo di carenza o di patologia tra la popolazione macrobiotica presa in esame.
Tipologia Non vegetariani Latto-vegetariani Macrobiotici Adulti 5,5 mmol/l 4,7 mmol/l 3,8 mmol/l Bambini 4,2 mmol/l 4,0 mmol/l 3,3 mmol/l

Colesterolo: limite = 7,5 mmolll (unit` di misura standard) x 33,3 a Limite pi` alto tra gli alunni della scuola (campione di riferimento) = 6,2 mmol/l u Nessuno dei macrobiotici ha valori superiori alle 6,2 mmol/l.

Tabella 26.1: I risultati della ricerca del colesterolo nel sangue.


Fonte: Dott. R. Vermuyten, Anversa, Belgio.

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Capitolo 27 Latte e colesterolo


Secondo quanto dice John Tobe in Milk (Latte), i grassi saturi del latte sono la causa principale dellindurimento delle arterie (aterosclerosi). Inoltre poich il e latte vaccino ed i latticini contengono grassi saturi, il loro consumo nellalimentazione deve essere considerato come una seria fonte di pericolo potenziale. La sua nocivit` e stata incrementata dalluso sempre pi` diffuso di oli idrogenati nela` u la maggior parte dei cibi trattati ed il latte e i latticini, associati ad oli idrogenati producono una combinazione assai poco ortodossa ed estremamente pericolosa. La classe medica, da anni, e stata messa al corrente dei risultati delle ricerche ` che hanno evidenziato come il latte e i latticini contribuiscano alla formazione del colesterolo nel corpo umano e causino attacchi di cuore. Ma la categoria in generale e stata lenta ad accettare i risultati di queste scoperte e a metterne al ` corrente i propri pazienti. In effetti anche oggi si riutano di accettare il dato di fatto che i grassi animali contribuiscono in larga misura a provocare disturbi cardiaci. Sulla rivista Time del 3 gennaio 1961 un articolo sulle cause della formazione di colesterolo e sulle malattie di cuore riferisce una teoria del dottor Keys:
Quel che soprattutto interessa e la relazione intercorrente tra la dieta ed il ` killer numero 1 della nazione: la malattia delle coronarie, responsabile di pi` u della met` di tutti gli attacchi di cuore fatali e che uccide ogni anno 500.000 a americani il doppio dei decessi dovuti alle varie forme di cancro, cinque volte le morti per incidenti automobilistici a .

Come in Italia, fatte le debite proporzioni.

` Il colesterolo, pecora nera della teoria del dottor Keys, e una sostanza gial171

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lognola, vischiosa, chimicamente un alcool cristallino. Gli scienziati presumono che il colesterolo (dal greco kole, che signica bile, e stereos, che signica solido) sia in qualche modo necessario alla formazione delle cellule cerebrali, poich si e ritiene che costituisca il 2% circa di tutta la massa solida del cervello stesso. Si sa ` che e il principale componente dei calcoli biliari, si sospetta che abbia un ruolo nella produzione di ormoni adrenalinici e si crede che sia essenziale al trasporto dei grassi attraverso il sistema circolatorio. Ma non si riesce a spiegare del tutto il processo di produzione da parte del fegato umano. Nonostante le molecole di proteine grasse (trasportate nel sangue ed in parte composte di colesterolo) siano solubili in acqua, il colesterolo se solo e insolubile, ` e non pu` essere eliminato dal corpo. o

Il colesterolo, depositandosi sulle pareti delle arterie dice Keys e il re` sponsabile principale del blocco delle arterie che culmina con un attacco di cuore. Quando le grosse molecole proteiche vengono portate in circolo dalla corrente sanguigna, si depositano sulla parete pi` profonda o pi` interna delle u u arterie coronarie. Le proteine ed i grassi vengono bruciati, mentre il colesterolo rimane. Quando il colesterolo si accumula, restringe ed irrita le arterie danneggiandole favorendo la formazione di depositi di calcio e rallentando la circolazione. Inne si pu` vericare luno o laltro dei seguenti fenomeni: l` o a dove si forma un grumo di sangue si interrompe il usso del sangue al cuore, provocando un attacco di cuore. Oppure gli stessi depositi diventano cos` spes si da ostruire il usso nelle arterie al punto che le cellule cardiache muoiono ed il cuore ne rimane danneggiato in modo permanente .

Il consiglio del dottor Keys agli americani di ridurre il consumo di grassi di pi` di un terzo in quella che e la dieta media negli Stati Uniti e di dare un taglio u ` ancor pi` drastico ai consumi di grassi saturi, si pu` cos` riassumere: Mangiate u o meno carni grasse, meno uova e meno latticini (v. Tabella 27.1). Questa teoria sul colesterolo messo in relazione con laterosclerosi, risale allaprile del 1934, quando il famoso dottor T. Leary, eminente patologo di Boston, scrisse un articolo intitolato Lorigine dellarteriosclerosi, apparso su Archives of Pathology, in cui affermava che i cambiamenti nelle arterie sono prodotti sperimentalmente nel coniglio con unalimentazione contenente colesterolo, particolarmente abbondante in uova, panna, burro, fegato, frattaglie, latte e carne suina. ` Il dottor Leary notava che il tuorlo delluovo e destinato allembrione ed il luomo e lunico animale che si nutre di uova e latte per latte al neonato; che ` tutta la vita. Luomo e anche lunico animale, per quanto si conosca, che muore `
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giovane per sclerosi coronarica e che in et` avanzata si ammala di arteriosclerosi a quasi universalmente. Il dottor H.M. Sinclair, membro del Royal College of Phisicians, insegnante di nutrizione umana ad Oxford, not` una mancanza di acidi grassi insaturi essenziali o (in particolare lacido linoleico ed arachidonico) nel latte vaccino. Il numero di marzo 1960 della pubblicazione Consumer Bulletin, riportava:
Il dottor Sinclair si e mostrato cautamente contrario alla sovralimentazione ` dei bambini, specialmente con latte di mucca e burro. Luso eccessivo di latte vaccino e di burro (e di margarina del tipo pi` commerciale) e una delle cause u ` della carenza di acidi grassi essenziali, che il dott. Sinclair ed altri pensano abbia unimportante relazione e che sia una causa delle malattie coronariche, rare nei paesi meno privilegiati dove non si consumano burro e latte e invece comuni in paesi dove le condizioni economiche permettono un libero consumo di questi alimenti.

nei piatti piu comuni ` Ricetta Colesterolo (porzione media) (mg.) Spaghetti al burro 34 Tortellini al burro 40 Pizza Margherita 35 Caprese 180 Purea di patate 80 Spinaci al burro 30 Piselli al burro 22 Pasta e fagioli 0

nei formaggi piu comuni ` Ricetta Colesterolo (porzione media) (mg.) Ricotta di vacca (100 gr.) 60 Mozzarella (100 gr.) 85 Fontina (80 gr.) 80 Gorgonzola (80 gr.) 75 Provolone (80 gr.) 70 Pecorino (80 gr.) 70 Stracchino (100 gr.) 86 Grana (80 gr.) 60 Caciotta toscana (100 gr.) 120 Bel Paese (100 gr.) 125 Dose massima di colesterolo al giorno: 300 mg.

Fonte: Colesterolo? No, grazie!, Istituto Superiore di Gastronomia

Tabella 27.1: Contenuto di colesterolo

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Gli effetti deleteri sulla salute umana Parte III Altre malattie causate dai latticini

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Capitolo 28 Casi di guarigione di cisti ovariche eliminando dalla dieta i latticini e le carni rosse
Da numerosi anni studio linuenza dei cibi sulla siopatologia umana, sia secondo lapproccio della medicina occidentale, sia secondo le teorie macrobiotiche. Ho avuto modo tra laltro di riscontrare lesistenza di una relazione diretta tra una serie di disturbi della sfera genitale femminile e lalimentazione: per esempio vaginiti e cistiti croniche o recidivanti possono scomparire con la semplice netta riduzione di affettati di maiale, formaggi e dolci; i fenomeni simpatici delle gravide, le astenie e le ipotensioni delle stesse regrediscono riducendo drasticamente nella dieta frutta, dolci, verdure crude, alcolici e xantine; anche nella patogenesi della dismenorrea lalimentazione sembra costituire una concausa rilevante: oltre alla ben nota relazione diretta tra dismenorrea e stress ho in effetti potuto constatare una relazione diretta tra intensit` del dolore e quantit` di proteine assunte, a a specie di origine animale. Partendo dai risultati positivi ottenuti nelle patologie appena citate, ho ritenuto utile indagare gli effetti delle modicazioni dietetiche su un gruppo di pazienti affette da cisti ovariche, le cui dimensioni avrebbero implicato un approccio chirurgico. Ci` non solo in nesso allapproccio macrobiotico, ma anche tenendo conto di o una letteratura occidentale che ha evidenziato correlazioni tra cibo e neoformazioni.

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28.1 Materiali e metodi


Sono state esaminate sei pazienti di et` compresa tra i 20 e i 40 anni che presena tavano cisti ovariche completamente liquide di dimensioni comprese tra i 5,7 e gli 8 cm. di diametro. In alcuni casi coesisteva una sintomatologia dolorosa di discreta entit` . A a tutte le pazienti veniva proposto, in alternativa al classico trattamento di tipo chirurgico (pi` o meno invasivo: celioscopia o laparatomia), un trattamento di tipo u conservativo incruento, costituito da radicali modicazioni del regime dietetico abitualmente seguito dalle stesse. In pratica, veniva consigliato loro di ridurre drasticamente i grassi secondo le seguenti indicazioni: Cibi da evitare: burro, olio, margarina, formaggi, latticini, carne di maiale, affettati in genere, uova, frutta secca, alcolici, dolci contenenti burro, uova, panna, cioccolato. Cibi ammessi in quantit` modeste: pesce due volte alla settimana, pollo e conia glio due volte alla settimana, un frutto di stagione al d`. Cibi integrali liberamente consentiti: pane, pasta, riso, polenta, orzo, miglio, legumi, verdure di tutti i tipi cotte o crude. Nei casi in cui era presente una sintomatologia dolorosa, si associava al regime dietetico un trattamento locale costituito dalla applicazione in sede pelvica di patate crude, pelate e grattugiate. Tutte le pazienti sono state sottoposte prima del trattamento, oltre alla visita ginecologica, anche ad indagine ecograca. Le successive ecograe che hanno documentato la risoluzione della patologia, sono state effettuate a distanza di tempo dalla prima, distanza diversa da caso a caso. Ci` si deve a motivi che potremo mo chiamare: impossibilit` da parte della paziente di ottenere un appuntamento a in tempi pi` ristretti, o viceversa, difcolt` delle stesse pazienti a presentarsi al u a controllo tempestivamente. Riservandomi un pi` approfondito commento successivo, la lista delle pazienti u esaminate e la seguente. Per ciascuna paziente viene precisata let` , la data dei ` a controlli ecograci, la dimensione delle cisti ai due momenti, lepoca mestruale o di gravidanza e la presenza di sintomatologia dolorosa.

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28.2 Discussioni dei casi


Come si e potuto constatare sui sei casi, in quattro casi (1;2;3;5) si e avuta la ` ` scomparsa completa della neoformazione, in due una riduzione consistente della stessa, dopo un periodo di trattamento estremamente breve (5 giorni nel caso di M.M. e 18 giorni nel caso di M.F.). Da notare che nei due casi citati, le dimensioni raggiunte dalle cisti dopo il trattamento erano per` gi` tali da far escludere o a un approccio chirurgico. In uno dei due casi (il 6, M.E) il mese successivo al controllo ecograco la paziente e rimasta gravida e nelle ecograe fatte durante la ` gestazione la cisti non e stata pi` rilevata (n allatto del taglio cesareo eseguito ` u e a alla 38 settimana). Nei quattro casi di regressione totale le pazienti hanno avuto controlli ginecologici che hanno sempre rilevato la scomparsa delle cisti nel tempo massimo di un mese. Il controllo ecograco di conferma e seguito talvolta nel giro di pochi giorni ` (caso 2, R.A., e soprattutto il 3, C.M.P.), ma in altri casi, 1 e 5 (B.A. e P.M.) per i motivi sopra citati, e seguito molto pi` tardi. Come accennato vi sono stati casi ` u in cui era presente una sintomatologia dolorosa pelvica di discreta entit` che si a accentuava durante la palpazione della neoformazione attraverso lesplorazione ginecologica (casi 3, 5, e 6, C.M.P., M.F., B.A.). Lapplicazione del sopra citato impacco sulle pelvi, rinnovato ogni 5-6 ore, ha fatto registrare prima la riduzione e poi, nellarco massimo di due giorni, la completa remissione della sintomatologia dolorosa. Di particolare interesse nel contesto di questo libro risulta il caso 2: la paziente A.R. di 26 anni si era presentata il 18.6.85 ad una visita ginecologica perch e soffriva di prurito vulvovaginale e perch voleva usare un contraccettivo. Alla e visita lutero e le ovaie erano di aspetto normale, la vulva e la vagina modicamente arrossate. Ci si accordava con la paziente per lapplicazione della spirale in occasione del mestruo successivo. Il 2 luglio la paziente si ripresentava per lapplicazione della spirale. Alla visita si evidenziava per` una grossa cisti ovarica o destra, assente al precedente controllo, che lecograa confermava con un volume di 7,3 x 6 cm. Lanamnesi alimentare della paziente metteva in rilievo che questa, per dimagrire, si era messa a dieta dal giorno della precedente visita, sostituendo ai vari alimenti latticini di tutti i tipi, soprattutto yogurt (no a 5 vasetti al d`). Alla paziente si applicava la spirale, si consigliava di sospendere lassunzione dei latticini e di ridurre luso dei grassi in genere.
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di C. Corvino numero caso nome et` a ultima mestruazione diametro alla diagnosi diametro dopo il trattamento sintomatologia dolorosa scomparsa dolore 1 P.M. 20 2.10.84 6 cm. 11.10.84 scomparsa assente 2 R.A. 26 2.7.85 7,3x6 cm. 6.7.85 scomparsa assente 3 C.M.P. 25 24.1.87 Gravida 8 cm, 24.1.87 scomparsa presente in 2 gg. 4 M.M. 31 4.2.88 6 cm. 24.2.88 3,5 cm. assente 5 B.A. 31 4 sett. 5,7 cm. 12.8.87 scomparsa presente in 2 gg.

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6 M.F. 40 7.5.88 7 cm. 2.6.88 3,5 cm. presente in 2 gg.

Tabella 28.1: Formazione cisti ovariche Al controllo successivo eseguito un mese dopo, la cisti ovarica era scomparsa. Lecograa confermava il reperto clinico. Se consideriamo che lapproccio terapeutico occidentale alle cisti ovari` che liquide superiori ai 5 cm. di diametro e esclusivamente chirurgico (pi` o u ` meno invasivo, per via celioscopica o laparatomica) e che non e contemplata la correlazione tra alimentazione e neoformazioni ovariche, questo caso che mostra un rapporto diretto tra assunzione di latticini/formazione cisti ovarica, sospensione di latticini/scomparsa cisti ovarica, ci pu` far riettere. o Lessere invitate, per far passare dei dolori, ad andare dal verduraio, anzich e dal farmacista, ha lasciato certamente perplesse le tre pazienti, come suppongo possa lasciar perplesso chiunque altro. Daltra parte, ragioni di perplessit` certaa mente sorgono allaffermazione che una semplice dieta possa risultare una valida cura per una patologia necessitante normalmente di un approccio chirurgico. Anche le mie pazienti, naturalmente, ne sono rimaste sorprese. Nellaccettazione da parte loro di tale inusuale terapia e entrato sicuramente in gioco il ` rapporto psicologico medico-paziente a cui vorrei accennare tralasciando invece la disamina delle possibili teorie o ipotesi (energetiche, ormonali e quante altre) che potrebbero spiegare la risoluzione di tali patologie attraverso queste tecniche atipiche. Le pazienti sottoposte al trattamento in questione erano persone con le quali esisteva da tempo un rapporto di tipo professionale per pregresse patologie di altra natura. In tale ambito era stato possibile instaurare un rapporto di ducia e di stima reciproche che ha costituito la base e la premessa indispensabile per poter loro proporre un approccio cos` inusuale senza che si venisse a creare uno stato di
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ansia o di tensione, legato al timore di essere oggetto di una cura, per cos` dire. Sottolineo al riguardo che una proposta del tutto similare da me fatta ad una paziente che avevo visitato per la prima volta (riscontrandole una cisti ovarica di dimensioni tali da poter consigliare lintervento chirurgico) non venne accettata dalla stessa che prefer` il ricovero e lasportazione chirurgica della cisti. Vorrei in effetti precisare che nei casi in esame (6+1) subito dopo la diagnosi ho esposto alle pazienti la necessit` di procedere secondo le regole a un intervena to chirurgico, sottoponendo poi alla loro attenzione la possibilit` di risolvere il a problema tramite una sostanziale variazione della dieta abituale (naturalmente le abitudini alimentari sono sempre state attentamente indagate in sede di analisi). A tale proposito tre punti sono stati sempre sottolineati alle pazienti: 1. non vi era garanzia assoluta di successo della terapia; 2. in ogni caso la terapia stessa non avrebbe peggiorato la situazione clinica, n si poteva presentare alcun rischio per la salute; e 3. rassicurazione della paziente sul fatto che, qualora la sintomatologia fosse peggiorata, ne sarebbe seguito il ricovero con ulteriori accertamenti e terapia chirurgica. Sorgeva quindi nella paziente una conittualit` tra elementi positivi e negativi: a lelemento positivo era costituito dallevitabilit` dellintervento chirurgico. Lina tervento chirurgico infatti e vissuto dal paziente come un evento straordinario che ` lobbliga ad interrompere le proprie attivit` , a subire unanestesia e a far violare a lintegrit` del proprio corpo. a Lelemento negativo era costituito dalla irritualit` della proposta la cui pi` graa u ve pecca consisteva nel trascurare limportantissimo elemento di rassicurazione rappresentato dalla utilizzazione delle tecnologie pi` moderne e dalla prescrizione u di farmaci. Il cardine di questo sottile gioco psicologico e il rapporto di ducia tra il pa` ziente e il medico, intessuto da parte di questultimo di competenza, onest` ina tellettuale, chiarezza e di un reale desiderio di aiutare quella persona a risolvere i suoi problemi. In conseguenza di ci` il paziente riesce a sentirsi sicuro e quindi o ad accettare di seguire prescrizioni che in altre situazioni non si sognerebbe mai di attuare. Concludendo vorrei precisare che questo studio non ha la pretesa di porsi codizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .

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me soluzione sostitutiva delle terapie correnti. La complessit` del metabolismo a lipidico e in particolare il ruolo chiave del colesterolo nella steroidogenesi, rende estremamente difcoltosa la dimostrazione del rapporto tra minor assunzione di lipidi ed effetti ottenuti. Questi dati vogliono solo essere una proposta per una ricerca pi` approfondita u che consenta, in caso di successo, la denizione di una terapia incruenta, semplice, non costosa, alla portata di ogni medico.

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Capitolo 29 Vari disturbi provocati dal latte


29.1 Problemi intestinali
Se il latte e i latticini fanno parte della nostra dieta abituale, i danni da questi arrecati allapparato digerente vanno spesso al di l` del reparabile. Le seguenti a sono alcune delle pi` comuni malattie digestive provocate dai latticini. u Flatulenza La presenza di gas intestinali e molto comune tra i consumatori di lat` ticini. Spesso si formano senza sintomi particolari e possono essere evidenziati dalladdome gono e tirato e la pressione gas sosa a volte e cos` forte ` da provocare un infarto. I gas sono fondamentalmente dovuti alleccesso di proteine, allintolleranza al lattosio e a combinazioni errate. Stitichezza grave Il latte e un cibo estremamente costipante a causa del suo basso ` contenuto in bre, ed e impossibile curare la stitichezza senza rimuovere i ` latticini dalla dieta. Un grande consumo di frutta e verdure pu` aiutare in o qualche modo, ma se si consumano cereali rafnati e prodotti animali la stitichezza continuer` a peggiorare. a La stitichezza provocata dal latte e molto difcile da curare e in molti casi e ` ` irreparabile. Per quanta frutta e verdura si possano mangiare, nessun trattamento pu` ripristinare il movimento normale dellintestino. Le emorroidi o sono quasi sempre il prodotto della stitichezza cronica. Dissenteria I latticini non digeriti e la putrefazione delle proteine irritano costantemente lintestino, creando catarro intestinale; questa inammazione fornisce un buon terreno per lo sviluppo di infezioni e di parassiti che danneggiano la mucosa intestinale. 181

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Un ritardo nella diagnosi porta ad una cattiva assimilazione degli elementi nutritivi e dei minerali, perdita di peso decienza nella crescita, perdita di proteine a livello gastrointestinale ed emorragie evidenti o pi` frequenteu mente nascoste che conducono allanemia. Sono state notate anche enterocoliti e coliti ulcerative.

29.2 Il latte fa peggiorare tutte le ulcere


Vari studi recenti hanno dimostrato che il latte, una volta considerato il Rimedio per lulcera, la fa invece peggiorare e che e, in denitiva, pericoloso. ` Indubbiamente, il latte e il rimedio sintomatico pi` veloce per superare tem` u poraneamente i dolori dellulcera. La medicina non ha altra cura da offrire se non buttare gi` continuamente latte o la rimozione chirurgica della parte. u I malati di ulcera, nonostante il forte consumo di latte, peggiorano costantemente giorno dopo giorno, anno dopo anno. La loro condizione peggiora perch e non si prende in considerazione la vera causa dellulcera. Il forte consumo di latte spinge gradualmente i malati di ulcera verso gravi malattie tra cui problemi di cuore, calcoli renali, artriti, tumori e cancro. Le cause dellacidit` dello stomaco, che provoca le ulcere, sono: a Cibi piccanti e bollenti. Medicine e sostanze chimiche. Errate combinazioni di cibi. Indigestione e fermentazione costanti causate dalla forzata alimentazione in assenza di fame e da sovralimentazione. Stress e preoccupazioni mentali e soprattutto uso eccessivo di cibi molto acidi come carne, uova, legumi, latticini, cereali, cibi trattati, zucchero, t` , caff` , e e alcol, bevande e mancanza di cibi alcalini come frutta e verdure. Con questi fattori, le ghiandole gastriche diventano iperattive e secernono forti acidi. Luso di antiacidi neutralizza lacido e forma un nuovo composto tossico che si dimostra dannoso per la mucosa gastrointestinale.

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Il latte e usato in questi casi per la sua capacit` di neutralizzare lacido, per il ` a basso contenuto di bre (che non provoca lirritazione della mucosa gi` inammaa ta) e per leffetto lenitivo che ha a causa della sua consistenza; sebbene sia usato per trarne sollievo, alla ne per` si dimostra dannoso. o

29.3 Latte e carie dentali


Studi antropologici sulle popolazioni primitive e altre civilt` provano chiaramente a che il latte dopo lo svezzamento non e necessario n desiderabile. La maggior ` e parte di queste popolazioni come i polinesiani, gli indios maya e gli eschimesi che non hanno mai bevuto latte sono in salute e la carie dentale tra loro e una ` rarit` . a Il dott. Brunn, un dentista che ha speso anni in ricerca testando le condizioni della bocca dei bambini in Danimarca, Inghilterra, Svezia, Svizzera e Sud America, ha trovato che il residuo lasciato dal latte forma un caglio attorno ai denti e alle gengive, che e probabilmente una delle cause della carie dentale. ` Il dott. J. Sim Wallace, medico e esperto dentista, nel suo libro La siologia delligiene orale, afferma che si ha unalta incidenza di carie dentale nelle classi che consumano maggiormente latte e zucchero.

29.4 Latte e cataratte


Lepidemiologo Paul F. Jacques dellUSDA (Centro di Ricerca sulla Nutrizione Umana e sullInvecchiamento) di Boston, ha mostrato nei suoi studi che il galattosio derivato dallo zucchero del latte pu` avere un ruolo nello sviluppo delle o cataratte. Normalmente, il galattosio viene digerito rapidamente da un enzima. Jacques ha trovato che se questo processo e rallentato a causa di una decienza individua` le di tale enzima, il galattosio distrugge il cristallino dellocchio, provocando la cataratta (Health and Nutrition magazine, India, Agosto 1990).

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29.5 Calcoli alla cistifellea


I calcoli alla cistifellea sono fondamentalmente causati da un alto consumo di grassi, soprattutto grassi riscaldati come burro, grassi idrogenati e oli fritti. Unalta percentuale di persone con calcoli alla cistifellea non ha dolori, e di solito i calcoli si scoprono durante lautopsia o le analisi. ` Per le donne e maggiore la probabilit` di avere calcoli alla cistifellea: cira ca una donna su 8, nei paesi occidentali. Spesso si diagnosticano molto tardi, quando sopraggiungono ittero, cancro alla cistifellea o al fegato o coliche dolorose. ` I calcoli pi` comuni sono costituiti per la maggior parte di colesterolo. Piu u ` ` colesterolo c` nella bile, piu alta e la tendenza a formare calcoli alla cistifele lea.

29.6 Calcoli renali


I calcoli renali dipendono principalmente dalleccesso di calcio nel latte. Sono cos` diffusi nel mondo occidentale che si stima che 12 persone su 100 ne soffriran no nel corso della loro vita. Un africano che vive in condizioni tribali raramente ne e affetto e la malattia e quasi sconosciuta nella trib` Bantu. ` ` u Se lurina e sovrasatura di sali di calcio provoca precipitazioni e cristallizza` zioni. Questi cristalli possono rimanere intrappolati negli stretti tubuli renali e crescere no a formare calcoli (Robertson e Peacock, 1982). Robertson e altri (1978) hanno mostrato la correlazione tra lincidenza annuale di calcoli, lentrata nazionale procapite e il consumo procapite di proteine animali in Gran Bretagna e negli altri Paesi sviluppati. Lo stesso gruppo di ricercatori ha anche mostrato un aumento di fattori di rischio per la formazione di calcoli nelle urine in seguito ad una dieta con molte proteine e calcio. Il dott. Philip H. Henneman ha notato che i calcoli renali si presentano spesso in persone che bevono un quarto di litro di latte al giorno e inoltre ha ` trovato che queste stesse persone non hanno piu avuto calcoli renali dopo linterruzione del consumo di latte. Il dott. Pein, professore di Urologia allUniversit` di Medicina di Boston, ha a fatto lanalisi di mille calcoli renali ed ha trovato che il 90% di essi conteneva calcio. Il dott. Pein ritiene che lassunzione di troppo calcio, cio di cibi che cone tengono quantit` elevate di calcio come latte e formaggio, possa essere una delle a
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cause dei calcoli renali. Il consumo eccessivo di latte fa aumentare lassorbimento di calcio e pu` portare a ipercalciuria (eliminazione di elevate quantit` di calcio o a con le urine). Diversi fattori dietetici contribuiscono alla formazione di calcoli: le proteine animali, i carboidrati rafnati, troppi legumi, diete con poca bra, vitamine, alcool, ma il latte e il pi` importante. ` u

29.7 Latte e asma


Un bevitore di latte non potr` mai riuscire a curare lasma. Gli asmatici di solito a sono dei grandi bevitori di latte. N i pazienti n i medici sono stati ancora in grado di riconoscere i dannosi efe e fetti del latte sullasma, ma lasma pu` migliorare immediatamente eliminando o il latte e i latticini dalla dieta. ` E la capacit` , del latte di produrre allergie e muco che causa lo svilupa po dellasma. Il latte e un ben noto cibo altamente allergenico. Molti pazienti, ` escludendo i latticini dalla dieta, o sono guariti completamente o hanno tratto qualche sollievo dopo tanti anni di problemi respiratori. Quando hanno seguito delle pratiche salutari, come lesposizione allaria fresca, lesercizio sico, il rilassamento e un semplice regime dietetico naturale, il loro corpo ha cominciato ad eliminare gli spessi e collosi depositi di duro muco. Tale eliminazione sgombra il petto e laffanno sparisce, ma pu` tornare se si ritorna ai latticini e o ad uno stile di vita errato.

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Danni del latte sul sistema immunitario

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Capitolo 30 Intolleranza al lattosio e allergia alle proteine del latte vaccino


Vi sono quattro tipi conosciuti di intolleranza al latte: quella psicogena cio` la e pura e semplice avversione da disgusto, spontanea in alcuni individui per ragioni varie; quella causata da microinquinamento batterico o chimico in un latte industrialmente trattato e non ben pastorizzato; e inne, pi` importanti, le reazioni da u intolleranza al lattosio o quelle di sensibilizzazione alle proteine.

30.1 Intolleranza al lattosio


` E segno evidente di non accettazione di questo alimento estraneo da parte di razze od individui che tradizionalmente non utilizzavano la Vacca Sacra dOccidente e che vi furono indotte dai fenomeni di colonizzazione ed acculturazione propri del diciannovesimo e ventesimo secolo: ad esempio i popoli del terzo mondo in genere, i neri dAmerica, gli estremo-orientali, e da noi anche le aree agricole non padane n alpine e tutto il Mezzogiorno. e Ci` che il buon senso biologico del sistema digerente dei popoli non latticinoo dipendenti suggeriva, veniva individuato e descritto con enorme ritardo nei circoli scientici a partire dal 1958. Questa insofferenza biologica al latte veniva analizzata, scissa e motivata non dal riuto dellorganismo al latte in toto, ma ad una sua intolleranza allo zucchero disaccaride in esso contenuto, il lattosio. La scissione per idrolisi del lattosio avviene a livello delle cellule epiteliali dellintestino ad opera dellenzima lattasi: ne derivano due zuccheri semplici (glucosio e galattosio) che attraversano la parete intestinale ed entrano in circolo. 187

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Coloro che non tollerano il latte pre sentano diarrea, gonore, crampi, gas, vomito ed altri sintomi: infatti il lattosio non digerito per mancanza di lattasi si accumula e ristagna, causando gli effetti di cui sopra. Lunica terapia e quella dettata dal buon senso: astenersi dai latticini e da ogni ` alimento contenente lattosio. Questo decit di lattasi e presente al 70-90% nei gruppi asiatici, negri e pelle` rossa americani, ed anche tra arabi, messicani e pakistani. Tra questi popoli, come tra tutti i lattosio-intolleranti, il fenomeno si verica soprattutto in et` adulta, quando cio` e ben lontano il periodo di allattamento. Il a e` che dimostra come luso di latticini oggi in voga per tutta la vita in Occidente sia una forzatura biologica.

30.2 Allergia alle proteine del latte vaccino


Ancora una manifestazione di intolleranza al latte da parte di un organismo che non e fatto per esso; lallergia alle proteine riguarda soprattutto le betalattoglobu` line, la lattoalbumina e la caseina. Le spiegazioni scientiche di questa sensibilit` al latte sono: a eccesso di proteine nella dieta, dallinfanzia; incompleto sviluppo della barriera intestinale; decit di immunoglobulina A (carente se non si e stati allattati al seno); ` malattie enteriche che hanno danneggiato i microvilli e ridotto lazione enzimatica sulle proteine ingerite. Una delle cause in passato pi` frequenti dellinsorgere di questa allergia e u ` stata la pessima abitudine di somministrare latte animale in attesa della montata lattea materna, oppure luso di latte vaccino durante una delle molte possibili inammazioni intestinali. I sintomi sono immediati e spesso gravi: gonore, diarrea, pallore, coliche, persino anemia da ferro causata da emorragie interne. Non mancano episodi polmonari e sono comunissime le malattie della pelle, che sono un tentativo del corpo di scaricare le sostanza indesiderate: nella medicina tradizionale ` cinese, la pelle e lorgano superciale in sintonia complementare ai polmoni.
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Il caso tipo di un problema allergico da latte si pu` delineare cos`. La signora o Rossi e costernata: dallet` di otto mesi, Gigino ha frequenti diarree, e pallido, la ` a ` pancina gona e cos` sono anche le mani. Dopo varie visite e consulti, cambiati tutti i tipi di latte articiale in commercio (Gigino non ha mai succhiato al seno, la pediatra lha sconsigliato per ragioni di praticit` ) la diagnosi e di anemia sideropenica (da carenza di ferro) per cui sono a ` prescritte cure di ferro in sali. Nessun miglioramento. La signora lo porta allora presso un centro medico assai quotato, dove il piccolo e curato in soli sette giorni! Come? La diagnosi basata su test allergenici ` avanzati parla di esagerata sensibilit` alle proteine del latte. Tutte le forme di a latticini sono rigorosamente escluse; anche alimenti cui la signora, (che gli diede in passato una dieta senza latte, ma con scarso successo) non ha pensato come ad una fonte del problema: il panino bianco che il piccolo (ora ha tre anni) mangia ad ogni pasto, la cremina al cioccolato, i biscotti. . . Tutti alimenti contenenti qualche forma di latticino. Questa allergia prende svariate forme, di cui la pi` comune e quella gastrointeu ` stinale, seguita dalla iperproduzione di muco, tracce di sangue nelle feci perch e lintestino e mutato a causa dellallergene ed ora perde sangue in piccole quantit` . ` a Laltra causa di questa anemia e il fatto che il latte vaccino e poverissimo di ` ` ferro, e il suo uso abbondante toglie ogni spazio ad altri alimenti pi` ricchi in u ferro. Si ha perci` un vuoto di questo minerale con sovrabbondanza inutile in o calcio, grassi ecc. Lanemia e quindi causata sia da carenza di ferro dietetica che da perdite in` terne dovute ai danni intestinali. Il bimbo e sovente irritabile e apapatico, abulico, ` come intontito, e la mamma gli d` ancora pi` latte per calmarlo o per tirarlo su. a u Gli effetti di una dieta scorretta sono spesso cumulativi e le loro complicazioni paradossali: leffetto del cibo, leffetto vero, pi` profondo e duraturo, e in genere u ` opposto a quello apparente o immediato. Cos` ad esempio lipoglicemico cronico, il depresso a fasi alterne, il diabetico in crisi insulinica, lalcolizzato ecc., apparentemente beneciano della dolce abbuffata di zucchero, caramelle e dolciumi od alcool per superare una crisi, ma questa non e la cura, anzi il problema si aggrava ` (v. Sugar Blues, Macro Edizioni). Cos` anche laffezionato consumatore di bistecche, il carnivoro convinto, scopre dopo anni di illusoria forza sica e carica aggressiva quotidiana che ` ad un tratto e prostrato, magari dai dolori di unulcera o dallipertensione, affannato dal sovrappeso o invecchiato dallartrite. Lantica saggezza popolare conosceva bene il legame tra dieta e salute. Dice
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un proverbio giapponese: Uomo e ambiente sono una cosa sola. Il che concretamente signica che noi dipendiamo (e poi modichiamo) dalla natura, dal cibo ed acqua, da come li usiamo ecc. Ecco allora che, dal punto di vista olistico, si pu` spiegare il pallore dellaneo mico che ha usato in eccesso un cibo pallido appunto qual e il latte. Il proble` ma intestinale e visto come il tentativo di trasformare lintestino in un organo ` ` pi` adatto a digerire il cibo perfetto per il vitello; anche il comportamento, piu u scontroso o irritabile, o docile e sonnolento, passivo o gregario, comincia a ` prendere connotati meno umani e piu da mandria o gregge. Poich il piccolo delluomo non e stato creato per bere il latte di unaltra spee ` cie, non sembra illogico che si abbiano queste ed altre conseguenze: sono tentativi di modicare la sua struttura per adattarla ai nuovi alimenti. Il prezzo che paghiamo si chiama malattia degenerativa. La sensibilit` del pubblico al problema delle allergie causate da latte e latticini a ` e ancora assai scarsa: e stata cos` potente e capillare la pubblicit` da parte ` a ` delle fonti piu autorevoli e al di sopra delle parti che il parere dominante ` ` ` e che non solo il latte e un cibo valido, ma e il cibo perfetto per grandi e piccini. Dato per scontato questo dogma, ne consegue che la causa degli innumerevoli problemi di salute diventa sconosciuta.

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Capitolo 31 La causa delle malattie infettive non e solo lattacco dei virus
Per alcuni anni e stata condotta a Torino una ricerca sullaccrescimento statu` roponderale dei bambini vegetariani e macrobiotici e sul loro stato di salute; tale studio ha rilevato che essi presentano un peso equiparabile al gruppo di controllo, ma, a differenza di questo, la massa magra muscolare prevale su quella grassa. Questa conclusione, di grande valore per le implicazioni che comporta sulla salute immediata dei piccoli e sullincidenza delle malattie degenerative nellet` a adulta, e da mettere in relazione con un altro aspetto dellindagine, relativo alla ` morbilit` . a Lo studio ha indagato nora circa 400 bambini, vegetariani e macrobiotici, di et` compresa tra i 2 e i 15 anni; utilizzando questionari con domande sulla a storia alimentare, sulla frequenza delle pi` comuni malattie infantili e sulluso di u farmaci. Tra i dati emersi uno riguarda la bassa morbilit` per le infezioni respiratorie a ricorrenti e la tonsillite batterica purulenta. La spiegazione pi` probabile di questo fatto e legata al tipo di alimentazione u ` praticata da questi bambini. Ormai da tempo (lo diceva peraltro gi` Ippocrate) viene riconosciuto tra tutti a gli esperti il legame tra lalimentazione e lo stato di salute; in particolare per quanto riguarda alcune patologie, quali tumori, aterosclerosi, diabete, gotta, malattie cardiovascolari, osteoporosi ecc. Ma pochi ancora riconoscono una relazione tra il cibo che noi introduciamo e le malattie infettive. 191

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Sempre pi` numerosi sono i dati che collegano il funzionamento del sistema u immunitario, cio` il complesso di organi, cellule e molecole che ci difendono dalle e malattie virali, batteriche, parassitarie, allalimentazione. Questi dati provengono da esperimenti su animali di laboratorio, o da rilievi epidemiologici su popolazioni a differente cultura alimentare, o ancora da osservazioni in prove controllate su gruppi di popolazione a dieta variata. I risultati portano, tutti quanti, alla conclusione ovvia che solo lalimentazione naturale evita e difende dalle malattie. Perch ovvia? Perch solo se mangiamo ci` che e siologico, ci` che e adatto e e o ` o ` al nostro corpo, questo non si ammala: se nel nostro corpo introduciamo veleni i nostri organi funzionano male. I veleni non sono solo quelli che intendiamo normalmente, ma anche gli additivi chimici, i conservanti industriali, gli antiparassitari, i farmaci ecc. i quali lentamente si accumulano, alterano il metabolismo e distruggono le cellule. A questi possiamo aggiungere altri veleni intesi come sostanze portatrici di malattie e sono quei cibi che mangiamo quotidianamente ma che non sono adatti alle nostre cellule: i salumi, le carni, lo zucchero, le fritture, i latticini. Sono questi veleni e questi cibi oltre allacqua e allara inquinata, allo stress e alla sedentariet` a la causa delle malattie delluomo moderno. Ma come possono i cibi inuire sulle infezioni causate da virus e batteri? Certamente, le malattie infettive sono causate dalla presenza di germi, ma questo non e sufciente a spiegare perch nelle maggiori epidemie non tutti gli individui ` e si ammalano. . . Pertanto non e sufciente la presenza del germe a determinare la malattia, ma ` occorre che ci sia un terreno su cui questo possa impiantarsi e svilupparsi.

31.1

` ` Il germe non e nulla, il terreno e tutto

Disse Pasteur alla ne della sua vita: Il germe non e nulla, il terreno e tutto. ` ` Non basta il vibrione a produrre il colera o il microbatterio la tubercolosi o il clostridio i1 tetano o il poliovirus la polio; sono le scarse condizioni igieniche ambientali e le insufcienti difese immunitarie individuali da ridotta e incongrua, o eccessiva introduzione di cibo, che permettono lo svilupparsi dei germi e linstaurarsi delle malattie. In che modo dunque lalimentazione inuisce sul terreno, rendendolo resistente allinvasione di virus, batteri e funghi?
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Quando il cibo entra nel nostro corpo, esso e attaccato ed elaborato dagli en` zimi digestivi afnch i singoli nutrienti (proteine, grassi e amidi) possano ese sere scissi e assorbiti dalla mucosa intestinale, passare nel sangue e attraverso il torrente circolatorio sanguigno e linfatico, giungere alle cellule dove il processo metabolico li utilizzer` per la produzione di energia e per la crescita. a Il processo digestivo comporta che le proteine, i grassi e gli amidi, per essere assorbiti, siano scissi nei loro costituenti elementari, vale a dire in aminoacidi, acidi grassi e zuccheri. Se tale scissione non avviene in modo completo, i nutrienti non vengono assorbiti, ma sono degradati dalla ora batterica intestinale determinando putrefazione e fermentazione con formazione di gas e sostanze tossiche che a distanza di tempo possono portare lesioni anche gravi alla mucosa. Spesso per` le proteine non scisse in aminoacidi, passano ugualmente la baro riera mucosa intestinale provocando una reazione del sistema immunitario.

31.2 Origine delle allergie alimentari


Le proteine, infatti, essendo peculiari di ciascun individuo, sono per cos` dire ` le impronte digitali del sistema immunitario: se entrano nel nostro corpo (piu precisamente nel sangue) proteine diverse dalle nostre, si determina un vero e proprio rigetto, con manifestazioni di sensibilizzazione allergica: orticaria, asma, diarrea ecc. Tali manifestazioni allergiche di origine alimentare possono essere pi` o meu no evidenti, ma si vericano in tutti gli individui: i pi` sensibili avranno grosu se reazioni, i meno sensibili non avranno nessun disturbo soggettivo o clinico, ma avranno ugualmente reazioni a livello cellulare che manifesteranno con una reazione di tipo inammatorio. La mucosa (cio` la pelle che riveste gli organi cavi interni) reagisce a queste e proteine estranee, in maniera aspecica con linammazione producente muco e catarro. Questa reazione, che avviene solo con le proteine, e ovviamente tanto mag` giore quanto maggiore sar` lintroduzione di cibi proteici, in particolare di quelli a di origine animale, determinando un esaurimento del sistema immunitario che sar` sempre meno in grado di difenderci, dalle aggressioni dei microrganismi. a

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31.3 Fattori protettivi nel cibo vegetale


Ci` sar` aggravato da una scarsa introduzione di sostanze difensive quali gli o a antiossidanti, il selenio, il rame, lo zinco, le vitamine A, C, E, presenti per lo pi` u nei cibi vegetali in particolare nei cereali integrali, nelle verdure di terra e di mare, nei legumi. ` ` Il cibo che inuisce piu negativamente sul sistema immunitario e quello di origine animale, a cominciare dal latte e dai latticini, per arrivare alluovo e al pesce attraverso le carni di animali terrestri. La causa della loro insalubrit` sta nella composizione di proteine e grassi e nella loro scorretta a assunzione. Oltre allelevata percentuale proteica, i cibi animali contengono proteine che, a differenza di quelle vegetali, hanno una composizione in aminoacidi dannosa (pi` u aminoacidi armatici, rapporto arginina/lisina superiore ad uno). Inoltre tali cibi iperproteici (latte 35 grammi/litro, formaggi 25-40 grammi/etto) sono assunti in quantit` eccessiva n dalla prima infanzia. a

31.4 Fabbisogno proteico


Il fabbisogno proteico consigliato dallOMS (Organizzazione Mondiale della Sanit` ) e per ladulto di 0,5 g/kg/die e di 11,5 g/kg/die per il bambino: vale a dire a ` 35 gr. di proteine al giorno per una persona di 70 kg; in termini di cibo 35 gr. di proteine si hanno in un litro di latte, un etto di formaggio, due etti di carne, uno-due etti di legumi, tre etti di pasta. Facendo un conto dei pasti che consumiamo quotidianamente, arriviamo ad una quota proteica assunta ben superiore al fabbisogno e quasi tutta in proteine animali.

31.5 Lalimentazione del bambino


Se poi consideriamo lalimentazione del bambino, vediamo come il timore di carenze ci porta a ipernutrirlo, arrivando a fargli assumere anche tre-quattro volte il fabbisogno proteico giornaliero e per lo pi` con cibi animali ricchi anche in grassi u saturi ipercolesterolemizzanti e aterogeni.

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Il latte in particolare, sia quello fresco che quello sterilizzato, si e dimostrato ` immuno-inuente.

31.6 Provati i danni del latte


Un esperimento svolto di recente in Svizzera ha valutato la variazione quantitativa e qualitativa dei globuli bianchi in due gruppi di soggetti adulti, sani, maschi e femmine, prima e dopo lassunzione di 250 ml. di latte fresco un gruppo, e latte sterilizzato laltro gruppo. Costante in entrambi i gruppi e stato laumento globale dei globuli bianchi, ` oltre i valori normali di 10.000-12.000/mmc, e una diminuzione dei linfociti (le cellule che ci difendono dalle aggressioni dei germi producendo immunoglobuline). Tale esperimento ha dimostrato leffetto negativo del latte a livello cellulare, dando una possibile spiegazione della frequenza delle infezioni ricorrenti delle prime vie aeree nel bambino. Infatti abbiamo osservato che i bambini allattati a lungo al seno (12 anni) che assumono pochi cibi animali, hanno una bassissima incidenza di infezioni (riniti, tracheiti, angine) e non compare mai la tonsillite batterica purulenta. Abbiamo daltra parte rilevato che bambini soggetti a tonsilliti recidivanti con pus e febbre alta migliorano drasticamente, e spesso guariscono completamente, eliminando dalla dieta latte e latticini, riducendo quantitativamente le proteine animali e aumentando i cibi proteici vegetali (cereali integrali e legumi). Sono questi i motivi alimentari della scarsa resistenza del bambino di oggi alle malattie intercorrenti. Altri fattori possono concorrere a determinare tale debolezza: la mancanza di aria pura, la vita sedentaria in ambienti domestici surriscaldati, la presenza della televisione. Ma e senzaltro il cibo la fonte principale dei nostri ` disturbi e allo stesso tempo la cura delle nostre malattie.

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Capitolo 32 Allergie provocate dal latte


Allergie alimentari
Le allergie alimentari sono causate principalmente da un ristagno nella funzione intestinale, determinato soprattutto dal consumo prolungato di latticini. Altri cibi che contribuiscono a tale ristagno dellintestino sono i farinacei, in particolar modo quelli lievitati e cotti al forno, lo zucchero e i dolci, i cibi grassi e oleosi, la frutta tropicale e i succhi da questa ricavati, gli additivi chimici o le medicine, e il consumo abituale di insalate e altri cibi crudi.

Allergie cutanee
In genere, le allergie cutanee sono causate dallaver consumato per lungo tempo quantit` eccessive di latticini, di cibi grassi e oleosi, di zucchero, di dolci, di farina a e altri derivati dei cereali rafnati, di spezie, di medicine e di additivi chimici: inoltre svolgono un importante ruolo anche cibi di origine animale, come uova, pollame, pesce azzurro o a carni rosse.

Asma
Le cause di questa malattia sono il consumo eccessivo di latticini, di cibi contenenti grassi e olio, zucchero, dolci e frutta tropicale. Anche bere quantit` eccessive di a bibite analcoliche, bevande fredde, latte e bevande a base di latte e succhi di frutta e spesso una causa determinante nellasma. `

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Autoimmunit` a
In parole povere, lautoimmunit` e la capacit` del corpo di distinguere il s da a` a e ci` che e altro da s . Quando il sistema immunitario si sbaglia nel fare tale o ` e distinzione, reagisce contro una serie di costituenti del corpo, e tutte le funzioni immunitarie sono compromesse. La malattia autoimmune (che pu` comprendere o la sclerosi multipla, lepatite, lartrite reumatoide, diversi disturbi renali ecc.) sta diventando sempre pi` frequente nei paesi ricchi. Ma se questa malattia non viene u compresa nelle sue cause, continuer` a diffondersi e a interessare la vita di milioni a di persone. Lartrite, per esempio, nella quale e a volte coinvolta una reazione autoim` munitaria, e assai spesso causata da cibi come frutta, succhi di frutta (soprattutto ` di origine tropicale o semitropicale), spezie, eccitanti ed erbe e bevande aromatiche, bibite analcoliche, zucchero, cioccolato, aceto, pomodori, melanzane e altre verdure di origine tropicale. Altre forme di artrite sono dovute al consumo di cibi come carne, pollame, uova, formaggi stagionati e altri cibi animali, e da grandi quantit` di sale e altri a minerali. In entrambe le forme vi e il consumo eccessivo e prolungato nel tempo ` di latticini e zucchero rafnato. Il gelato e altri latticini trattati dallindustria alimentare sono la causa fondamentale di tutte le forme di malattia autoimmune.

Raffreddore da eno
Anche il raffreddore da eno e il risultato di un consumo prolungato di latticini, ` di cibi contenenti grassi e olio, di farinacei e di cereali rafnati insieme a frutta e succhi di frutta, zucchero, dolci e frutta tropicale.

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Capitolo 33 Allergia al latte vaccino


La rivista Time, nel numero di ottobre 1966, riferisce:
Innumerevoli pazienti che soffrono di ulcera gastrica sono sottoposti ad una dieta ricca di latte e panna. Se poi accusano dolori e crampi addominali, nausea e diarrea, disturbi ancora peggiori di quelli di cui soffrivano in partenza, sono sottoposti ad una dieta pi` leggera il che signica con pi` latte. Se tali u u pazienti evitano di bere tutto quel latte ed i loro sintomi si attenuano, di solito la cosa viene spiegata con la pronta conclusione che costoro debbano essere allergici al latte. Due medici delluniversit` del Colorado, nel Journal of the a a, hanno affermato che questa non e la spiegazione giusta e che il distur` A.M.A. bo devessere pi` probabilmente dovuto ad una carenza dellenzima necessario u per digerire il latte (lattasi) e che per simili pazienti pi` latte signica solo un u disagio maggiore. Per poter usare il lattosio come fonte di energia, il corpo deve prima scinderlo in due zuccheri pi` semplici: il glucosio ed il galattosio. Lenzima che provoca u ` questa scissione e la lattasi. E nei piani della natura che i bambini vivano di ` latte e la mancanza di lattasi e fortunatamente molto rara nei neonati, bench ` e aumenti poi man mano che crescono .

LAMA. e lAssociazione americana dei medici. `

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Un articolo del New York Times, intitolato Un avvertimento dei medici sullintolleranza al latte, riferisce:
Scienziati americani ed australiani sono arrivati con i loro studi alla conclusione che la gran massa della popolazione adulta non bianca del mondo probabilmente non tollera il latte. Gli scienziati hanno dichiarato che le loro ricerche avevano fatto sorgere seri dubbi sullopportunit` di inviare latte in polvere in a Africa ed in Asia per nutrire popolazioni sottonutrite. Hanno detto inoltre che, anche se i bambini non bianchi sembravano essere in grado di digerire il latte, una scarsa tolleranza a questo prodotto spesso iniziava a svilupparsi durante ladolescenza per diventare denitiva nellet` adulta. a

In un rapporto pubblicato sul Journal of Science, i dottori Shishung Huang e Theodore M. Bayless della Johns Hopkins University Medical School, hanno detto che lintolleranza al latte e apparentemente dovuta alla mancanza di un enzima, ` la lattasi. Lenzima e necessario per digerire lo zucchero del latte, il lattosio. La ` lattasi e prodotta dal rivestimento interno dellintestino tenue. ` Le conseguenze dellintolleranza al latte variano alquanto da persona a persona, ma abitualmente si manifestano gonori addominali, crampi e diarrea dopo lassunzione di pi` di un bicchiere di latte, dichiarano i medici. In base agli stuu di fatti alluniversit` di Baltimora, su 20 adulti orientali sani, che vivono negli a Stati Uniti, 19 non possono tollerare n latte n lattosio. e e Uno studio precedente degli scienziati della Johns Hopkins dimostrava che circa il 70% dei negri americani adulti era incapace di digerire il latte. Una percentuale simile di intolleranza al latte e stata riscontrata tra i negri in Uganda. ` Bayless disse che sperava che il riscontro di unalta percentuale di intolleranza al latte tra gli adulti non bianchi, costituisse un avvertimento per quei dottori soliti prescrivere grandi quantit` di latte alle donne gravide ed ai pazienti sofferenti di a ulcera. ` Dal punto di vista macrobiotico chi non tollera il latte e probabilmente ` piu sano di chi non ha nessun problema a berlo. Ladulto non e nelle giuste condizioni per bere latte, soprattutto quello di ` unaltra specie animale. Gli studiosi, in conseguenza dei loro studi analitici, hanno dimenticato il pi` fondamentale principio della vita. u

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Capitolo 34 Vogliamo essere scamorze o mozzarelle?


Molte persone trovano conforto nei latticini: un bicchiere di latte caldo, prima di andare a letto, fa sentire bene tanti tra i tre e i novantatr anni di et` che sono e a ` sicuri di dormire profondamente tutta la notte. E quasi come farsi rimboccare le coperte. Un famoso losofo e maestro orientale ha rilevato che una civilt` che d` a a importanza ai latticini, manifesta una visione della vita e una mitologia infantili. Ha notato che nelle civilt` occidentali in cui si mangiano molti latticini, la a religione si basa su una relazione con Dio come se fosse tra bambino e genitore. Dio e il padre e noi siamo i gli; e che inoltre in queste civilt` basate sui latticini ` a spesso c` dipendenza infantile: qualcuno (ad esempio un messia) sar` o e stato e a ` la causa della nostra salvezza.

34.1 Il cibo dellattaccamento


Lallattamento e un momento di attaccamento e di dipendenza molto stretta tra ` la madre e il bambino. Attraverso lintimit` e il contatto di questo legame, il a bambino riceve nutrimento, sico e psichico. I medici rilevano che lallattamento al seno e molto importante, perch deter` e mina la predisposizione o meno alle malattie, sia subito sia a lungo termine, mentre gli psicologi affermano che alle mammelle simparano le basi della ducia e della socievolezza.

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Il latte materno e il cibo perfetto per nutrire il bambino in questo periodo criti` co di sviluppo psicosico, e quando sinterrompe il modello di nutrizione naturale, privando un neonato dellallattamento materno e sostituendovi il biberon, si possono avere conseguenze molto durature sulla mente e sul corpo. Si pensa da molto tempo che lallattamento articiale faccia aumentare i sentimenti di separazione, paura ed ansiet` al neonato, e possa avere ripera cussioni sulla vita successiva. Per quel che riguarda il continuare a bere latte di mucca anche da adulti, e consumare latticini dopo linfanzia, tanto nella mia vita personale che nella mia pratica medica ho constatato che i latticini in eccesso alimentano e rafforzano la tendenza allattaccamento, al sentimentalismo, alla scarsa indipendenza di giudizio e alla depressione. Molte persone si aggrappano agli altri in un modo che limita la loro crescita e favorisce la dipendenza e la depressione. Ho conosciuto una signora di mezza et` che mangiava grandi quantit` di lattia a cini e si creava dei problemi proprio in questo modo. Era vedova e i gli, una volta cresciuti, se nerano andati e lei si rendeva molto infelice perch aveva bisogno e di averli vicino. Era quindi il suo attaccamento e non il suo amore per loro a renderla infelice. Quando ebbi modo di parlare con le sue due glie (una era sposata, tutte e due avevano molto pi` di ventanni), mi spiegarono che erano il suo aggrapparsi, le u sue aspettative, il suo controllo continuo su di loro che rendeva difcile e spiacevole viverle vicino. Una delle glie disse: Se potesse godere della nostra presenza senza stare aggrappata, saremmo tutti pi` felici. u Anchio, come quel losofo orientale, ho notato che le persone che mangiano molti latticini hanno la tendenza a porre altrove la responsabilit` del proprio a comportamento. Mi hanno detto che non posso. . . ; Non mi e consentito. . . o Non si ` pensa che io possa. . . ; Il dottore ha detto che io devo. . . non devo: spesso scaricano la responsabilit` su di un terapeuta, una moglie, un insegnante, un maa rito o una madre. Questo e il contrario di un atteggiamento responsabile: Io ho ` deciso di fare questo oppure Ho deciso di non farlo.

Quelli che mangiano molti latticini hanno anche la tendenza ad accompagnare o a colorire quello che dicono con molta emotivit` e partecipazione. a Guardate per esempio che differenza tra il dire Mi dispiace per te, PoveretdizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .

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to!, Che guaio! e invece dire con meno emotivit` : Capisco, Vedo e poi a magari Che cosa pensi di fare?. Questi diversi modi di reagire portano ad effetti diversi sul comportamento. Lantica losoa orientale ci insegna che le emozioni sono legate tra loro e che il compatimento di fronte alla sofferenza contribuisce allautocompatimento, mentre il confronto e la sda riducono lautocompassione e stimolano all azione. In Nord America ho notato gradi diversi di sentimentalismo tra i gruppi spirituali vegetariani, a seconda che assumano oppure no latte e latticini. Nei confronti dei maestri e del guru i latteo-vegetariani (ad esempio gli yogi) danno molta importanza alla devozione (bhakti) e alle aperte manifestazioni di affetto e di sentimento. Nei compleanni, gli anniversari di morte, le festivit` e le ricorrenze, spesso i a maestri, i guru morti e le divinit` sono adornati con ori, le loro immagini portate a in giro su galleggianti e su barche, si compie in loro onore la puja (si lavano con il latte le statue sacre). Invece i gruppi vegetariano non latteari (ad esempio i macrobiotici) in genere manifestano meno sentimento e devozione verso i maestri e le occasioni del passato. Differenze simili nellespressione delle emozioni si possono notare anche nei casi di associazioni e rapporti umani pi` moderni. u

34.2 Sindromi emozionali derivanti dal latte


Gli aspetti emozionali dellintolleranza al latte sono cos` vari e bizzarri che la principale difcolt` e selezionare i casi pi` signicativi. Gli effetti emotivi sono a` u comuni nelle malattie gastrointestinali e nellemicrania. In ununica indagine condotta dal dott. Morrow Brown, direttore del Midlands Asthma and Allergy Research Association, si sono notati i seguenti insoliti comportamenti nei bambini che bevono troppo latte: atteggiamento asociale e aggressivo con frequenti episodi di infezioni respiratorie, scortesia e spesso violenza; noie insulse per lunghi periodi, autolesionismo, comportamento distruttivo e vendicativo, urla incessanti, carattere incontrollabile, tosse perenne e naso gocciolante.
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Il comportamento dei bambini ritorna normale dopo circa una settimana dalleliminazione dei latticini dalla dieta. Lingestione accidentale o deliberata di latte o latticini ha avuto come risultato delle drammatiche ricadute del comportamento.

Poveri santoni

Ho curato e intervistato molti maestri spirituali che hanno vissuto nutrendosi esclusivamente di latte. Erano tutti fortemente stitici e di solito sono morti di cancro, artrite o infarto. La gente non conosce le loro storie segrete. Avevano i denti e le gengive assolutamente in cattivo stato e lapparato digerente molto debole poich , cibandosi solo di latte, non li avevano mai usati. e La maggior parte di questi maestri aveva grandi calcoli renali e in` grossamenti della prostata e la loro vecchiaia e stata terribilmente infelice. Le mucche non bevono latte, ma perch gli esseri umani lo fanno? Se e ad una mucca adulta venisse offerto del latte, lannuserebbe e direbbe: No grazie, mangio lerba . Pensaci, ti piacerebbe succhiare il latte direttamente dalle mammelle della mucca, della bufala o della capra? No, il tuo istinto non ti permetterebbe di farlo. Ma tu lasci che lo faccia qualcun altro e te lo porti in un bicchiere.


Nand Kishore Sharma

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Capitolo 35 Per ottenere il meglio di s non si e devono mangiare latticini


I1 brano che leggerete e stato scritto dal pi` famoso formatore manageriale ame` u ricano, un uomo straordinario che ha realizzato importanti risultati nella propria vita, diventando in pochi anni scrittore di fama internazionale e consigliere personale del presidente americano Bill Clinton. ` Questuomo si chiama Antony Robbins e il brano e tratto dal suo libro Come ottenere il meglio da s e dagli altri (ed. Bompiani). Robbins e un brillante e ` studioso della psicologia del cambiamento, utilizza la Programmazione neurolinguistica per aiutare a sviluppare le proprie piene potenzialit` . Ha personalmente a studiato e modellato molti uomini di successo e in particolare ha scoperto i segreti di molti atleti di fama internazionale, ricavandone importanti informazioni per una sana alimentazione. Robbins sconsiglia vivamente luso di latte e derivati, in quanto considera questi prodotti molto nocivi per il benessere psicosico dellindividuo.
Ogni mammifero produce latte che contiene elementi in quantit` adeguate alla spea cie e molti problemi possono risultare dallingestione di latte di altri animali, mucche incluse. Cos`, ad esempio, nel latte vaccino si trovano ormoni della crescita destinati a far si che un vitello, che alla nascita pesa una quarantina di chili, due anni dopo pesi sui quattro-cinque quintali. Un bambino alla nascita pesa 2,5-3,5 chili e ventun anni dopo raggiunge la maturit` sica con un peso oscillante fra i cinquanta e gli ottanta chili circa. a

Esistono forti divergenze fra gli studiosi circa gli effetti del latte e dei latticini; cos` per esempio il dottor William Ellis, grande esperto del problema, studioso degli effetti che queste sostanze hanno sulla circolazione sanguigna, sostiene che chi vuole procurarsi allergie, deve bere latte; se si vuole intasare lorganismo, si beva latte; e il motivo,

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secondo il dottor Ellis, va ricercato nel fatto che pochi adulti riescono a metabolizzare le proteine del latte vaccino, la principale delle quali e la caseina, indispensabile al me` tabolismo del bovino perch questo sia in buona salute. Ma la caseina non e proprio e ` lideale per gli esseri umani; dalle ricerche condotte da Ellis, risulta che bambini e adulti incontrano molte difcolt` nella digestione della caseina; almeno nei lattanti, oltre il a 50% della caseina ingerita non viene digerita; e quelle proteine solo parzialmente digerite spesso entrano nel circolo sanguigno, irritando i tessuti e favorendo linsorgenza di allergie. Alla ne, tocca al fegato il compito di eliminare tutte le proteine di origine vaccina solo parzialmente digerite, cosa che a sua volta comporta un superuo grave carico dellintero sistema escretorio, e del fegato in particolare. Facilmente digeribile dagli esseri umani e al contrario la lactoalbumina, la principale ` proteina contenuta nel latte umano. Quanto allapporto di calcio da parte del latte, Ellis ` sostiene che da esami del sangue praticati su 25.000 persone, e risultato che il piu basso ` ` livello di calciemia e riscontrato in coloro che bevono da tre a cinque bicchieri di latte al giorno. Sempre stando a Ellis, chi voglia garantirsi un apporto sufciente di calcio non ha che da ingerire verdure fresche, burro di sesamo o noci, tutti ricchissimi di calcio e utilizzabili senza difcolt` dallorganismo. Va inoltre tenuto presente che, se si ingea risce calcio in eccesso, si corre il rischio che esso si accumuli nei reni, dando origine a calcoli, e ne consegue che per mantenere relativamente bassa la concentrazione di calcio nel sangue, lorganismo deve eliminare circa 180% di quello che viene ingerito. Comunque, ci sono altre fonti di calcio oltre al latte. Per esempio, le cime di rapa a parit` di peso contengono un quantitativo di calcio due volte maggiore del latte. a Stando a molti esperti, gran parte di coloro che ingeriscono troppo calcio sono per lo meno imprudenti. Qual e leffetto principale che il latte ha sullorganismo? Il latte ingerito diviene ` una massa mucillaginosa che si indurisce, aderendo a qualsiasi altra sostanza si trovi nellintestino tenue, rendendo assai pi` difcile il funzionamento dellorganismo. u E il formaggio? Non e che latte concentrato. Tenete presente che per produrre un ` chilo di formaggio occorrono da quattro a cinque litri di latte, e gi` il contenuto di grasso a del formaggio costituisce un valido motivo per limitarne lingestione. Se proprio avete voglia di formaggio, tagliatene qualche pezzetto e aggiungetelo a una insalatona. In tal modo disporrete in abbondanza di un alimento ricco dacqua che controbilancer` almeno in parte gli effetti intasanti del formaggio. Per certuni, rinunciare a a questo alimento e un anatema, e troppi sono coloro che amano la pizza e i formaggi ` fermentati. Yogurt? Fa altrettanto male. Gelato? Non e certo un alimento adatto a tenervi ` in ottima forma. Questo non vuol dire che dobbiate per forza rinunciare a quei meravigliosi sapori, ma potete mettere della frutta gelata in uno spremifrutta e ottenere qualcosa che abbia il

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sapore e la consistenza del gelato ma che fa davvero bene allorganismo. Se non avete mai sentito dire queste cose a proposito dei prodotti caseari, lo si deve a una serie di motivi che in parte hanno a che fare con condizionamenti e sistemi di credenze superati, ma in parte anche con il fatto che, per quanto riguarda gli Stati Uniti, il governo federale spende circa 2,5 miliardi di dollari lanno nel trattamento e conservazione dei surplus caseari. Stando a un articolo apparso sul New York Times il 18 novembre 1983, la soluzione cui e ricorso il governo e una campana promozionale intesa a incrementare i1 consumo di ` ` questi prodotti, sebbene essa risulti contraddittoria con altre campagne governative intese a mettere in guardia i consumatori contro i pericoli di un eccesso di grassi. Nei magazzini federali sono attualmente conservate 600 mila tonnellate di latte in polvere, 200 mila tonnellate di burro e 4.500 tonnellate di formaggi. Per inciso, questo mio intervento non vuole essere un attacco allindustria casearia. Credo che i produttori di latticini siano tra i pi` solerti produttori del nostro paese; u voglio semplicemente dire che non intendo consumare i prodotti se questi non contribuiscono a mettermi nella migliore forma sica. Un tempo mi comportavo come forse qualcuno continua a fare tra voi. La pizza era il mio cibo preferito, credevo proprio di non potervi rinunciare. Ma da quando lho fatto, mi sento talmente bene che mai e poi mai tornerei sui miei passi. Provate a eliminare il latte dalla vostra dieta e a limitare lingestione di prodotti caseari per trenta giorni, e giudicate dai risultati sici che ve ne verranno. Tutto questo libro e inteso a fornire al lettore informazioni atte a far s` che possa ` decidere da solo su ci` che e utile, eliminando ci` che e dannoso. o ` o ` Tenete presente che il nostro stato siologico condiziona le nostre percezioni e i nostri comportamenti, che ogni giorno che passa si accumulano dati che confermano che il modo di mangiare degli americani (e degli occidentali in genere), a base di pessimi alimenti, di fastfood, di additivi e di sostanze chimiche, ha per effetto che le scorie si accumulano nei tessuti corporei, ostacolando lossigenazione e alterando il ` livello bioelettrico dellorganismo, contribuendo agli effetti piu diversi, dal cancro ai delitti.

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Capitolo 36 Il vitello doro e leterna infanzia delluomo moderno


In Occidente centinaia di migliaia, forse milioni di persone si sono lasciate ormai alle spalle linsana abitudine di consumare ogni giorno carni di vari animali. Tuttavia questo gigante senza testa, il movimento vegetariano, naturista, non sembra ancora in grado di avere alcuna inuenza sulla societ` , anzi sembra bloca cato da una passivit` , come se volesse evitare di confrontarsi col progetto di coa struire una societ` alternativa. Ci sono stati tentativi qua e l` , ma la maggioranza, a a paga di essere sfuggita alla grigliata, alla fettina e allo stufato, sta nascosta in qualche paradiso ecologico ad adorare il Vitello dOro. La storia biblica del Vitello dOro, tralasciando alcuni moralismi non pi` atu tuali, sottintende un archetipo il cui signicato e pi` attuale che mai: il vecchio ` u adagio di due passi avanti, un passo indietro. Narra che i dodici gli di Israele durante una carestia lasciarono la Palestina per lEgitto dove il saggio faraone li accolse cos` bene che vi soggiornarono, con le loro progenie, circa 400 anni. Ma lantico regno egizio decadde ed un altro faraone rese schiavi i gli di Israele ormai rammolliti dal vivere opulento sulle rive del Nilo. Tra loro nacque un capo, un certo Mos , che fugg` e and` a studiare la natura e o nel deserto, per poi tornare, superare in sagacia il faraone e condurre il suo popolo alla ricerca della Terra Promessa. Sin da principio i gli dIsraele si lamentarono con Mos e con suo fratello e . . . Se il Signore ci Aronne per lestrema durezza del viaggio e per le privazioni: avesse presi con s mentre sedevamo in riva al Nilo, presso le pignatte piene di e carne. . . (Esodo, 16:3). 208

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Come risposta, Mos insegn` loro a vivere della manna del cielo caduta nel e o deserto, poi sal` sul Sinai per essere col suo Signore; rimase lass` 40 giorni e 40 u notti, digiunando e pregando, ed intanto il popolo divenuto impaziente, chiese ad Aronne qualcosa da adorare.
. . . e Aronne disse: Spezzate i monili che portano alle orecchie le vostre donne, ed i gioielli delle glie, e portatemeli. Ed essi lo fecero, e lui li fece fondere in forma di vitello doro: e disse loro: Questi siano i tuoi Dei, o Israele, che ti conducano via dalla terra dEgitto. (Esodo, 32: 14)

Lasciata alle spalle la schiavit` ma anche le mollezze, gli ebrei erano ormai u avvezzi a sopravvivere con poco e con cibi rustici, meno ricchi di quelle egizi; tuttavia, sentivano pur sempre il bisogno psicologico dei comfort lasciati: due passi avanti, uno indietro. Quando Mos discese dalla montagna e li trov` in adorazione del Vitello dOe o ro, cap` cosa era successo: sfasciato lidolo, condusse il popolo in un vagabon daggio lungo 40 anni, prima di entrare in Palestina. A quel punto ormai, la generazione che aveva conosciuto i lussi dEgitto era stata sostituita da una ` nuova, piu temprata, in grado di sostenere le fatiche imposte dalla libert` a ` senza cadere nelle abitudini della schiavitu. Questa vicenda e ancora attuale dopo tremila anni, perch la condizione umana ` e che descrive e universale. Al Vitello dOro oggi deleghiamo la nostra vita, salute ` e felicit` . Ad esempio coloro che pensano che il denaro possa rendere felici a non sono certo cattivi, ma solo infantili. Adorare il Vitello dOro non e precisamente un peccato come vorrebbe ` il Vecchio Testamento, ma e molto sciocco. La componente aurea del Vitello ` sugger` certo la metafora economica, ma il Vitello di per s ha connotati biologici e ben precisi, specie dopo le pignatte piene di carne dEgitto. Lagente, il fulcro della nostra volontaria dipendenza pu` anche variare, dal denaro, alla scienza, al o dogma, alla Centrale del latte con i suoi slogan; ma alla base sta sempre lantica tendenza umana a perpetuare modi di pensare immaturi ed azioni infantili. ` Il cibo nutre la mente tanto quanto nutre il corpo, ed e evidente che mangiare tanta carne renda s` forti, ma soprattutto violenti, quanto consumare molto latte renda passivi. Non c` nulla di misterioso n di magico in questo rapporto dieta-emozioni. e e Gli stessi elementi, proteine ed ormoni, che costituiscono le carni ed il sistema nervoso di una capra, ad esempio, e la fanno agire e pensare come tale, fanno anche, in embrione, agire e pensare in maniera un po caprina pure chi usa un po di formaggio caprino.. . . vedi il detto lascivo come una capra.
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Con laccresciuta sensibilit` al rapporto cibo-mentalit` che viene dallo scea a gliere una certa dieta, i vegetariani dovrebbero essere ben consci di questo eppure . . . per la maggior parte, tendono a consumare latticini in quantit` e frequenza pari a o superiore alle carni da poco abbandonate. Perch ? e Come nota Gary Null, portavoce del movimento naturista: Lo yogurt sta ` rimpiazzando lhot-dog come pranzo veloce al giorno doggi. E facile smettere di mangiare carne: dopo tutto, chi vuol fare la gura del lupo cattivo? Ma quanti riescono a vedere i limiti di essere buoni come agnelli? Una volta compreso che siamo quel che mangiamo, possiamo essere liberi di diventare ci` che vogliamo e spesso, ci` che vogliamo e un comodo cuscio o ` no per non pensare. Le ampie possibilit` che si aprono alla coscienza dopo a aver lasciato il mondo della carne a volte possono spaventare, se non abbiamo mai sviluppato la capacit` di autodisciplina di fronte ai vasti orizzonti di nuove a sensibilit` . a Tutta leducazione moderna e la pubblicit` spingono alla dipendenza da a altri: Non creare nulla da te: compralo dopo aver consultato un esperto, o letto le istruzioni. Una generazione cresciuta a bistecche e formaggi somiglia gi` piu ad una mandria di mucche che ad un popolo di uomini e donne libere. a ` In quattrocento anni di vita in Egitto, gli ebrei si lasciarono inculcare il bisogno di giganteschi idoli da adorare. Non fu la loro natura di peccatori idolatri che li indusse a chinarsi al Vitello dOro, fu il loro habitus mentale. Analogamente, a ` ` noi e stato inculcato il supposto bisogno di proteine animali su basi che, piu che scientiche, sono superstiziose. Il ritornello suona come un disco rotto: E dove le trovo, le proteine ed il calcio che i medici dicono che ci occorrono, e che stanno nel latte? E poi, i latticini sono cos` dolci, calmanti, . . . il Vitello dOro fa comodo a tutti. E tutti hanno bisogno di qualcosa da adorare, come gli idoli nel vecchio Egitto. Le parole del ritornello potranno cambiare, ma la musica rimane la stessa. Io credo che abbiamo bisogno di pi` immaginazione, di pi` coraggio e di maggiore u u variet` e colore, ma non di proteine animali. Sostituendo la carne con i latticia ni, alcuni rendono omaggio, non abbandonandole per sempre, alle mucche e alle capre che usarono per costituire il proprio corpo: non pi` come sangue dal sanu gue, ma come sangue dal latte, come il beb` dopo la nascita: due passi avanti, e uno indietro. Ricordo che, durante il primo irt amoroso dopo aver iniziato con la macrobiotica, correvo in latteria ogni volta che avevo qualche problema di comunicazione con lamata. Ah, che coperta di sicurezza! Mi ci vollero molti anni per svezzarmi dal biberon, semplicemente osserdizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .

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vando me stesso, senza essere mai critico. Ora ho lasciato la tettarella, ma non ci si libera dallabitudine alla dipendenza tanto facilmente. Anni di consumi eccessivi mi hanno lasciato nel cervello depositi che richiederanno molte lune per andarsene. La Vacca Sacra fu unesperienza che segn` solo linizio della lunga o via per lindipendenza. Essere adulti e una condizione relativa, misurabile col rapporto tra bisogno di ` ricevere e capacit` di dare. La via di fuga non e quella dalla manna alla mama ` ma, ma quella che va dalla dipendenza totale nel ventre materno alla crescente indipendenza (libert` ), nelluniverso. a Se siamo ci` che mangiamo, cambiare cibo vuol dire cambiare idee. Le nostre o menti, i nostri corpi, sono pieni dei detriti duna civilt` morente, ma i nostri cuori a hanno radici nel cielo. Il nostro cordone ombelicale diretto al mondo della natura non passa affatto per le poppe di una vacca. Non importa quanto ci bombardino di pubblicit` , medici e televisione, il condizionamento della societ` e innitamente a a` pi` piccolo dellordine della natura. u Noi possiamo crescere, perch le nostre vere radici sono in cielo, che sta pi` in e u alto dei tetti delle migliori universit` . Possiamo lasciare tutti gli indottrinamenti e a comunicare direttamente con lUniverso; possiamo ricrearci come lunica specie evolutasi cucinando semi di granaglie: la specie umana, unica dotata del dono maturo della capacit` di dare e darsi. a La libert` e un viaggio innito. Abbandonare carne e latticini non vi porter` a` a no al capolinea, ma e gi` una gran bella partenza: e nel viaggio innito, meno ` a bagaglio c` , meglio e. e `

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Il latte, le mucche, lambiente e il Terzo Mondo

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Otto Carque in Vital facts about foods (Fatti di vitale importanza sul cibo) ha eccellenti vedute sul latte. Egli dice: Il latte ed i latticini sono ben lungi dallessere assolutamente necessari per la conservazione della salute e del vigore della razza. Mungere gli animali e un processo innaturale. Ne diminuisce la ` vitalit` e spesso li rende vittime di malattie, cosa che tra laltro a danneggia la qualit` del loro latte. Il latte ed i latticini non sono a affatto cibi indispensabili presso nessun popolo. Luso del latte ha unorigine relativamente recente nella storia della razza umana ed anche oggi ci sono popoli, come ad esempio quello giapponese, che difcilmente bevono latte.

 

Produzione contro natura del latte

` E completamente contro natura che le mucche diano grandi quantit` di latte a tramite le selezioni e lalimentazione forzata. Esse sono indotte a produrre grandi quantit` di latte molto al di l` del normale periodo di allattamento dei a a vitelli. Infatti molte di queste mucche non smettono mai di produrre latte e contemporaneamente danno alla luce vitelli anno dopo anno senza pause. Ci` costituisce un salasso per le mucche e fa in modo che non possano mai o essere in salute. Sono predisposte alla tubercolosi e hanno la vita molto breve. Sebbene la tubercolosi sia comune nel bestiame delle fattorie, e veramente rara ` tra gli animali allo stato brado. In aggiunta ai danni delleccessiva produzione di latte, c` il danno della soe vralimentazione e della dieta molto proteica che portano disagi alla mucca e sbilanciano notevolmente il latte. Leccesso di proteine, anche di origine animale, nella dieta delle mucche, il cui latte ha un pi` alto contenuto di proteine u rispetto al latte umano, lascia sicuramente pi` grasso nel latte rendendolo imu proprio per il consumo e pericoloso per la salute (si pensi anche al fenomeno della mucca pazza). Le nostre mandrie sono state generate e alimentate in modo tale che il latte contiene troppo grasso. I contadini e i produttori di latte, come i proprietari di miniere e piantagioni di cotone, sono spesso troppo motivati dal protto per badare alla qualit` del latte. Per essi, pi` a u latte e pi` burro signicano pi` soldi e produrranno solo quel tipo di latte che u u rende di pi` , senza riguardo agli effetti dannosi sui consumatori. u


Nand Kishore Shar

Capitolo 37 I gli delluomo


Quando nasce un bambino nasce sempre una madre
Lega La Leche

Sono gli anni del secondo dopoguerra e dellinizio dellordinamento del mondo secondo i dettami del nuovo paeseguida, il leader mondiale indiscusso, campione di democrazia, produttivit` , competitivit` e modello vincente per tutti i poa a poli: gli Stati Uniti dAmerica. Il complesso di inferiorit` dei popoli scontti, il a bisogno di tutto, proprio tutto nellEuropa in rovina e nel Terzo Mondo affamato creano sempre maggiore dipendenza ed un pi` forte legame con gli Stati Uniti. u Anche in Italia, dal 46 ad oggi, e un continuo abbandono di tradizioni che ` sanno di vecchio, di provinciale e darretrato, ed un sempre pi` marcato adottare u uno stile di vita che di fatto somiglia sempre pi` allamerican way of life. u Oltre alle jeep, al boogie-woogie, alle coche e alla gomma da masticare, naturalmente, anzi prima di tutto, vennero gli alimenti del Piano Marshall da oltre oceano. Lespressione prima di un popolo e quella derivante dal suo clima, dalla sua ` terra, ed il mediatore fondamentale ambiente-uomo e ovviamente il cibo che quel` la terra produce. Si pu` quindi immaginare che la colonizzazione economicoo culturale del mondo nella seconda met` del ventesimo secolo passi anche attraa verso i nostri stomaci. Pochi italiani oggi sanno che gran parte della loro carne e ` di provenienza estera, e con essa parte notevole del grano (e cio` di pasta e pae ne . . . ), oltre, ovviamente, alle note derrate esotiche quali cacao, caff` , zucchero, e certa frutta (ananas ecc.), alcolici e, naturalmente, le famose coche oggi cos` popolari tra i giovanissimi. 214

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Un alimento assai nutriente e certo facile e pronto caratteristiche queste, di tutto il cibo e di tutta la civilt` made in Usa: il pasto come mera nea cessit` siologica in cui sprecare meno tempo possibile, il cibo come bisogno, a pronto al consumo, a lunga conservazione e pi` zeppo di proteine possibile. Unau limentazione specchio della societ` che la produce: affamata di eccessi, bena ch supernutrita; energica ma anche gonata, consumista, un po viziata, e omogenea e piatta, ipernutrita ma non sana: una civilt` di grandi estremi, la a societ` dellesagerazione. a Negli anni 40 i ragazzoni yankee grandi e grossi certo divennero molto popolari tra i nostri scugnizzi esangui, per i quali erano un toccasana la gomma e il latte in polvere che sostitu` la pasta o il pane che proprio non cerano, allora. Che prodotto, il latte condensato! Sembra di sentirlo il ragionamento dellindustriale caseario, laggi` nel Midwest: Noi vogliamo dare ai nostri ragazzi al u fronte il gusto buono del latte di casa, come appena munto, e gi` che ci siamo, ana che tutte le cose buone, che gli amici scienziati dicono che ci vogliono: quindi il nostro problema e quello di concentrare una mucca in un tubetto, in modo che ` sia sempre pronta, stia nello zaino e non vada mai a male.... Certo, il latte in polvere e quello condensato hanno svolto egregiamente il compito di dare proteine e zucchero col sapore della fattoria nel Wisconsin ai marines in Europa, Corea o Vietnam, ed anche di soccorrere popolazioni affamate un po ovunque. Negli anni 70 lalimentazione dei neonati con surrogati articiali si era ormai affermata in Occidente. Alla ricerca di nuovi mercati, le gran andi aziende alimentari tentarono lintroduzione nel Terzo Mondo. Sponsorizzando ospedali, missioni, governi interi in Africa, Asia e Sudamerica, la Nestl ed altre ditte si presentavano con venditrici in camice bianco, e direttamente a casa o in ospedale, portando argomenti del tutto convincenti per ladozione dellallattamento articiale anzich al seno. e

Allattamento articiale per` signica stile di vita articiale, allamericana. o Sul libretto distruzioni Nestl si legge: Lavatevi le mani con cura prima di e preparare la pappa al bambino e mettete biberon e succhiotto a bollire per dieci minuti, ben coperti da acqua bollente. . . . Ma . . . ben poche madri, nel terzo mondo, sanno leggere. Pi` grave ancora, la carenza dacqua potabile (praticamente assoluta in Africa) u e di combustibili fossili rendeva la sterilizzazione unutopia. Dunque spesso il neonato africano al posto del batteriologicamente sano latte materno doveva bere latte articiale diluito con acqua infetta.
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Ben presto la mortalit` infantile crebbe a dismisura, causata dalla illuminata a rivoluzione alimentare delle multinazionali occidentali. Inoltre, il latte materno protegge il bambino dalle malattie infettive. Fattori immunitari di varia natura passano dal seno alla bocca del bimbo n dal primo giorno, nel colostro, e proseguono per molte settimane. Invece nel latte sintetico i batteri dellacqua non potabile trovano un terreno ideale per crescere e moltiplicarsi. 11 bimbo sammala, soffre di diarree e facilmente diviene vittima di malattie infettive spesso mortali. Non vale neanche la constatazione che il latte in scatola e troppo caro: la ` pubblicit` aggressiva dei produttori mostra alle madri che il bambino, grazie ai a loro prodotti, diventa forte e sano (e c` lautorit` del camice bianco a garantAe a rlo) e la madre, per far durare pi` a lungo quel latte cos` caro, spesso lo diluisce u con acqua assai pi` di quanto indicato, col risultato che il lattante avr` meno u a nutrimento per poppata. Ecco la seconda grande causa di mortalit` infantile nel terzo mondo: la mala nutrizione, la carenza di proteine, di vitamine, oppure il malassorbimento di un prodotto innaturale. Il Terzo mondo oggi e una parodia, una brutta copia delle mode e delle abi` tudini, anche alimentari, dellOccidente ricco. Il loro volere e non potere fa s` che adottino cereali e farine rafnati, senza per` potersi permettere le proteine o della carne. La pubblicit` fa loro adottare il latte e i latticini, alimenti mai usati, a a cui hanno scarse capacit` dadattamento o di digestione (intolleranza al lattosio). a Lallattamento al seno e pratico, totalmente economico ed igienicamente sicu` ro, con passaggio dal capezzolo alla bocca alla giusta temperatura, senza mescolare, dosare, bollire, leggere istruzioni e seguirle alla lettera, sterilizzare, analizzare. Tra i vantaggi biologici e nutrizionali c` poi lassenza di fattori estranei come e batteri e virus. Inoltre limmunit` acquisita dal neonato e caratteristica unica del a ` latte umano: oggigiorno questa carenza di difese immunitarie e palesemente e ` drammaticamente evidente non solo nelle malattie nuove come lAids, ma anche in maniere pi` subdole o generalizzate, come le allergie di vario tipo, le nuove u forme virali tipo herpes simplex, herpes genitale, le varie micosi (candida, monilia ecc.), la ridotta resistenza ad infezioni dogni tipo, inuenze ecc., per non parlare del vertiginoso aumento della vulnerabilit` ad agenti cancerogeni. a Una statistica assai interessante che nessuno ha mai stilato, sarebbe quella relativa al numero, tra i sieropositivi, di quelli che non furono mai allattati al seno o lo furono per un mese o due. Concludiamo con losservazione di un famoso pediatra americano, R. MendizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .

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delsohn: Lunica madre che non pu` allattare e la donna cui sono stati asportati o ` entrambi i seni.

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Capitolo 38 Laltra faccia del progresso


Conseguenze dellallattamento articiale nei paesi del Terzo mondo
Com e noto, il latte articiale tenta di imitare il latte materno partendo dal siero ` di mucca con aggiunta di proteine, vari zuccheri rafnati, vitamine e minerali. Questo prodotto di laboratorio pu` quasi sempre essere di per s accettato in una o e certa misura dal neonato ma, pur essendo in certi casi anche non allergizzante, e pur sempre privo dei fattori protettivi che il latte materno trasmette ai propri ` piccoli. I fatti provano che i bimbi nutriti al seno sono meno soggetti alle malattie di quelli che non lo sono. Un test di studio confront` un gruppo di lattanti al seno da o zero a nove mesi con un ugual gruppo di coetanei nutriti con latte vaccino diluito e zuccherato. Si osserv` che la mortalit` infantile era dell1 per mille nei primi, o a e dell8,5 per mille nei secondi, specie per malattie infettive gastrointestinali o respiratorie. Insomma, la mortalit` infantile per malattie infettive, che e causa a ` primaria di morte nel periodo da zero a un anno, e superiore di otto volte. Questo ` test, ripetuto in altre otto citt` degli Stati Uniti, ha dato risultati analoghi. a Il problema si fa pi` drammatico nei paesi in via di sviluppo, dove la disponiu bilit` di assistenza medica e la prolassi anti-infettiva sono assai aleatori. Dal Cile a alla Tailandia, dallAfrica al Sudamerica la risposta e sempre la stessa: le malattie ` infettive mietono assai pi` vittime tra i bambini allattati con latte articiale. u Come per tutti i mammiferi, anche per luomo la via pi` sicura e quella di u ` nutrire i propri gli con il solo latte materno per il primo anno di vita, e cio` no e

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a che il peso della nascita non sia triplicato. Limitazione, stimolata dai grandi produttori di latte articiale affamati di nuovi mercati, ha causato disastri nel Terzo mondo, con capovolgimenti di tradizioni secolari che non possono non intaccare il patrimonio biologico, oltre che culturale, di questi popoli. Si pensi che in Cile in soli 20 anni si e passati da un tasso ` del 95% di allattamento al seno per un anno, ad un misero 6% che non va oltre i due-tre mesi. Il mito di liberare la donna per legarla poi mani e piedi a qualche posto di lavoro sottopagato e di vivere da signora ha fatto perdere rapidamente popolarit` allallattamento al seno insieme ad altre qualit` tradizionali. a a Prendiamo il famoso caso Nestl degli anni Settanta in Africa. La strategia e di mercato e stata quella di creare un bisogno laddove non ce nera alcuno: si e ` ` iniziato cos` con vistosi cartelloni pieni di bimbi rosei e paffuti, con in mano un biberon pieno di latte. Il prodotto della multinazionale svizzero-americana era venduto in polvere, con tutto loccorrente per somministrarlo. Cerano poi migliaia di venditrici che, camuffate da infermiera, illustravano alle neo-madri i vantaggi del loro prodotto. Esse usavano cio` lautorevoleze za quasi sacerdotale e falsamente obiettiva della casta medica, per fare in realt` un lavoro di semplici piazziste. Infatti il 95% delle madri africane credea va (o aveva limpressione) di essere stata ufcialmente consigliata da una delle persone che aveva afancato il medico sin dalla sala parto. Con laumentare delle vendite, la mortalit` infantile per enteriti infantili, disa senterie e tifo crebbe a dismisura. Un autore la chiam` malnutrizione commero ciogenica. Chi vi e stato, sapr` che in Africa dietro il termine progresso e moderniz` a zazione sta la realt` postcoloniale di un popolo senza pi` tradizioni e con solo a u una parodia del modo di vita europeo ed americano, senza pi` campi di sorgo e u miglio per nutrire se stessi, ma in compenso con enormi distese di piantagioni di caff` , cacao, canna da zucchero ed altre amenit` per lOccidente. e a Inoltre, questi popoli hanno da sempre grosse difcolt` a reperire acqua, e a niscono per usarne anche non potabile, e spesso non sono nemmeno al corrente della necessit` di sterilizzarla per i bambini: certo, il latte materno passa dal seno a alla bocca, ed e batteriologicamente puro. Ci vuole una mente pi` abituata a ` u complicare la semplicit` , come quella occidentale, per concepire qualcosa di cos` a macchinoso e non pratico oltre che costoso come il latte in polvere. Sono molti i bimbi africani morti di dissenteria da malnutrizione causata da eccessiva diluizione con acqua infetta della costosa polverina bianca made in
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USA. Lo scandalo prosegu` con un processo tra la Nestl ed i suoi critici, e si con e cluse nel 1981 con la risoluzione FAO che vietava la promozione di latti articiali nel Terzo Mondo, raccomandando invece come unica soluzione lallattamento al seno. Dopo gli eccessi degli anni Settanta, anche in Occidente c` un ritorno ale lallattamento al seno i dati italiani sono purtroppo assai carenti, in America comunque erano:

Lattanti al seno dopo una settimana di vita Bimbi che usano latte vaccino dopo i 4 mesi

nel 1971 nel 1984 35% 60% 68% 15%

e la tendenza continua a crescere.1


In India ci sono tante vacche quante in tutti i paesi europei messi insieme. Sono straordinariamente rispettate, come delle madri. Eppure la gente non beve molto latte, come indicano le statistiche (un indiano ogni mille europei beve latte). In realt` centinaia di milioni di persone non bevono latte neppure una volta in vita loro. a E poi non uccidono la mucca, che viene considerata come la madre della nazione e che simboleggia la dea dellamore e della bont` . a In Maiden Park, a Calcutta, uno dei pi` grandi parchi del mondo, si aggirano sempre centinaia u ` di mucche. E un vero e proprio parco con le mucche. Queste passeggiano lungo le strade e se una si sdraia sul viale principale, il tram, lautobus e il trafco si fermano e tutti aspettano nch non si e sia spostata spontaneamente. Nessuno pu` colpire una mucca. Sono rispettate e venerate e come o madri della nazione. Sono libere. In Occidente la mucca ha diritto a vivere solo a condizione che dia il suo latte, la sua carne, il suo sangue e la sua pelle. Vive per essere sfruttata ed uccisa. Guarda alluomo come allanimale pi` crudele del mondo. u In Occidente, si beve latte. Solo a Parigi se ne bevono migliaia di litri al giorno. In Inghilterra il consumo annuale di latte e prodotti caseari e valutato sui 25 milioni di dollari e negli Stati Uniti ` parecchie volte questa cifra. Pi` dell80% del totale della produzione agricola dellInghilterra e, u ` economicamente parlando, di origine animale. In Occidente si sfruttano gli animali o si dipende da essi per la propria esistenza. Le cellule delle ossa e della carne degli occidentali sono costituite, per la maggior parte, da cibo animale. Si beve latte e si mangia carne animale. E, cosa ancora pi` deprecabile, neonati e bambini vengono u nutriti con latte di mucca. Le donne occidentali hanno rinunciato al loro ruolo materno. Sono private della gloria di essere madri. Prendendo latte di mucca, i loro bambini diventano fratelli e sorelle del vitello. I bambini delluomo vengono cos` adottati dagli animali. Nessun animale fa della sua prole un fratello o dizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .
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una sorella di latte di qualche altro animale. Persino i romani non trasformavano i loro bambini in vitelli. Nei paesi dellEstremo Oriente, i periodi embrionale e dellallattamento sono considerati i pi` u importanti per la formazione psicologica. Segue, in ordine dimportanza, la formazione siologica che fondamentalmente dipende dallalimentazione del primo periodo. Le fondamenta di tutta lesistenza si basano sul modo creativo di mangiare durante i nostri primi anni. Perch far diventare e il proprio glio un essere allattato dagli animali? Luomo primitivo non riuscirebbe proprio a ca` pirlo. E la medicina occidentale che raccomanda il latte quale nutrimento migliore per il bambino. Perch ? Perch il latte animale e simile al latte umano quanto a composizione chimica. Ma che e e ` ` logica e mai questa! E unaltra superstizione come quella su frutta e carne. Il glio delluomo non ` e glio dellanimale. Non pu` e non dovrebbe esserlo. Il glio delluomo e il glio delluomo, ` o ` nientaltro. Non riusciamo forse a realizzare le differenze intellettuali, morali, sentimentali, spirituali, estetiche, linguistiche, sensoriali e sociali tra un vitello ed il glio delluomo? Come possiamo asso` ` ciare un vitello al glio delluomo? E veramente incredibile! E proprio in questo che possiamo e dobbiamo trovare lorigine del fraintendimento occidentale sulla costituzione delluniverso, che include superstizioni e cose ridicole cui la mentalit` dei civilizzati si aggrappa disperatamente. a ` ` ` ` LOriente e lOriente, lOccidente e lOccidente . . . Questa e la ragione per cui la forza e la suprema legge nei paesi civilizzati, proprio come in un mondo di animali carnivori.

George Ohsawa da Jack e Miti in occidente, Macro Edizioni e

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Cosa mangiare?

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Capitolo 39 Unalternativa agli alimenti vaccini


Abbiamo tanto detto contro luso ed abuso di latte e formaggi nella dieta moderna che ci sentiamo a questo punto di aver creato nel lettore un senso di smarrimento e dinsicurezza, del tipo . . . ed ora, che posso ancora mangiare?. Lasciare unalimentazione basata sui cibi animali come carni e formaggi crea nelluomo moderno un vuoto, che corrisponde alleliminazione del pilastro centrale di una dieta: le proteine che per la cultura occidentale sono rappresentate dal cibo animale, considerato lunico alimento nutriente completo ed equilibrato. In realt` siamo schiavi di credenze date per scontate, come dogmi di una nuoa va religione, (il latte e lalimento perfetto!; le Proteine Nobili della carne!), ` e di abitudini cos` popolari da esser credute, a torto, da sempre esistenti: senza mozzarella, panna o parmigiano si pu` ridurre perno lArtusi ad un misero mao nualetto di cucina per Quaresime da monastero di clausura. Non ultimo viene poi il vuoto nutritivo da colmare, poich se ne va con i latticini almeno il 30% delle e calorie, il 40% delle proteine e dei grassi dalla dieta dellitaliano medio. Vogliamo decisamente tranquillizzare il lettore disorientato: si pu` vivere eco come, senza o con pochissimi cibi animali, e senza in particolare latte e latticini: e infatti lo fanno e lo hanno fatto nel passato miliardi di esseri umani. Nel corso della storia, diverse culture hanno preso a prestito le une dalle altre abitudini alimentari, ed in genere queste mutazioni dietetiche sono avvenute in maniera assai lenta. Invece nel corso delle ultime tre-quattro generazioni si e ` assistito ad un ribaltamento delle nostre usanze alimentari del 100%. Qualche semplice esempio: i romani dellimpero di Augusto usavano il burro solo come unguento per la pelle. Nessuno us` mai latte vaccino come bevanda o comune, e men che meno come sostituto del latte materno, sino a meno di due 223

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secoli fa. Altro mito da sfatare: quali sono i cibi veramente italiani? Pasta e ceci ad esempio? Ma i ceci sono arabi, mentre spaghetti e ravioli sono cinesi . . . Il pomodoro poi fu importato dal Centro America nel 1500, ma usato solo come pianta ornamentale perch velenoso . . . Esso entr` massicciamente nella dieta e o italiana insieme alla patata solo quando aument` di molto luso di carni e latticini, o dal 1800 in poi. Tutti i popoli hanno usato il latte, ma quello materno; il latte vaccino era in origine limitato a nomadi e pastori; i due terzi dellumanit` oggi non usano i lattia cini; li usano i popoli a pelle bianca e gli ultimi discendenti dei nomadi mongoli, afghani e alcuni indiani e gli abitanti di latitudini estreme di climi estremi dalta montagna come tibetani, andini e caucasici. Miliardi di esseri umani sono vissuti e vivono senza mai usare latticini dopo lo svezzamento e sono quasi tutti intolleranti al lattosio, a indicare che il loro intestino e anchesso adulto e svezzato; sar` utile e pure logico per noi imparare ` a da queste culture ad usare le loro fonti di proteine, grassi, sali minerali, vitamine e altri fattori nutritivi. I Giapponesi e altri popoli del Pacico hanno sempre usato la mucca come bestia da soma e lavoro nei campi: per loro, anche latto stesso della mungitura sarebbe astruso ed anche avvilente per la bestia e volgare per luomo. Dal punto di vista alimentare la vacca dOriente invece non ha n coda, e n mammelle, n zampe: si chiama soia. e e Questo comunissimo fagiolo giallo, rosso o nero, e la base, soprattutto protei` ca, per quella che abbiamo sperimentato essere unalimentazione sana e variata, ricca di cereali completi, legumi come la soia e altri, verdure di ogni tipo, semi oleosi, frutta e pochissimi prodotti animali, senza latticini. La soia e enormemente diffusa oggi nel mondo, ma in Occidente va tutta in ` mangimi (o, se consumata dalluomo, e usata in maniera inappropriata, scadente ` e poco appetibile, quale e la cosiddetta soia ristrutturata). ` Questo legume e in assoluto il cibo vegetale pi` ricco in proteine (complete ` u dei nove aminoacidi essenziali): sino al 40% del peso a secco (a confronto il latte intero e proteine al 4%, i formaggi dal 20 al 40%) ed e poi anche ben dotato di oli ` ` insaturi (quelli anticolesterolo), di bre, vitamine del gruppo B, sali minerali di calcio, magnesio e fosforo; un vero superlegume in grado di competere con la carne sul piano nutritivo, senza averne n i costi n i difetti. e e In Estremo Oriente si cucina la soia come piatto di fagioli assieme al riso, o pi` spesso la si trasforma in prodotti derivati, un po come da noi si trasforma il u grano in farina per pane, pasta e vari prodotti da forno. Attenzione per` ; in Italia o
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si e meccanicamente assimilato la soia al grano, e se ne e fatta farina usata poi ` ` in prodotti assai mediocri e poco gradevoli; o addirittura scadenti come i pessimi spezzatini di soia ristrutturata. In realt` se ne pu` fare un uso migliore con i a o metodi di lavorazione cinesi, coreani, giapponesi e indonesiani, che hanno sviluppato alimenti tradizionali gradevoli, variati e nutrienti quali il tofu, il miso, la salsa di soia (shoyu e tamari), il tempeh, il natto e molti altri. Lesperienza ha ormai dimostrato che alloccidentale moderno queste proteine vegetali tradizionali piacciono e sono assai utili per contribuire a variare una dieta di cereali, legumi e verdure senza nostalgie casearie, anche solo dal punto di vista della convenienza, pronta preparazione e gradevolezza di questi prodotti. I vantaggi di una simile alimentazione non sono solo dal punto di vista della salute e del palato; nessun cibo vegetale contiene colesterolo, e la soia e ricca in ` lecitina che scioglie pure il vecchio colesterolo accumulato, ed ha poche calorie. La coltivazione della soia fornisce un raccolto assai valido economicamente e costituisce di gran lunga assieme a riso e mais la fonte di proteine pi` procua u dal punto di vista della resa a parit` di terreno coltivato. Infatti, se un ettaro di a campo e coltivato a soia, produce no a 350 chili di proteine per consumo umano; ` se coltivato a riso i chili di proteine saranno 260, se a mais, 200 chili e 140 se a grano; se invece il terreno e usato per foraggiare animali, lo stesso ettaro produrr` ` a solo 70 chili di proteine come latte e derivati, e da 20 a 40 chili se per proteine da carne macellata! Se lOccidente industrializzato, oggi carnivoro e caseario, utilizzasse pi` ceu reali e legurni come la soia migliorerebbe molto la propria salute, la bilancia dei pagamenti, e la crisi agricola ed ecologica mondiale, evitando la distruzione delle ultime foreste per farne allevamenti, e le spaventose carestie del Terzo Mondo. Vediamo ora pi` in dettaglio alcuni degli alimenti in grado di sostituire i u latticini, partendo da quelli derivati dalla soia.

39.1 Il tofu e il latte di soia


Il tofu o formaggio di soia, e ormai noto anche in Italia. ` Negli Stati Uniti almeno 40 milioni di persone lo usano di frequente; da noi ` e prodotto da alcuni laboratori artigianali del Centro-Nord. E peraltro assai facile ` da fare in casa. Il tofu si presenta come un panetto bianchissimo, fresco e umido, tipo mozza-

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rella; viene venduto confezionato sotto vuoto o in acqua, da consumare fresco e conservare refrigerato. Lo si ottiene macinando la soia con acqua, cuocendo bene limpasto e ltrandolo, scartando le bre insolubili del legume. Ci` che resta e il latte di soia, cio` o ` e una soluzione di proteine ed altre sostanze nutritive, senza le bre. Il latte di soia e un alimento talvolta usato per sostituire il latte vaccino come ` bevanda o come ingrediente di salse e budini; e bene far presente tuttavia che esso ` va utilizzato con moderazione, eventualmente in una dieta di transizione come sostituto temporaneo del latte, e comunque cotto per alcuni minuti (attenzione: non dare il latte di soia ai neonati). Per fare il tofu, il latte di soia viene cagliato (come per fare il formaggio) usando per` un sale marino particolare detto nigari; poi viene pressato, raffreddato e o confezionato. Il prodotto nito e ricco di proteine, vitamine, sali minerali e lecitina, con ` pochissimi grassi e calorie, e soprattutto niente colesterolo. Il suo sapore da crudo ` e assai modesto, ma e la cottura con altri ingredienti che ne esalta la versatilit` ` a con mille sapori diversi: strapazzato in padella somiglia molto alle uova fritte come una frittata tutta vegetale; pu` inoltre essere bollito, stufato, saltato, fatto alla o piastra, affumicato, grigliato, passato in forno o a vapore, a pezzetti o sbriciolato, frullato o in salse e condimenti e persino in maionese; il tofu fermentato con il miso riesce poi ad assumere un sapore che gli estimatori indicano tipo camembert.

39.2 Il miso
Senzaltro un alimento geniale, vivicante, salutare e gradevole, e non solo tra i derivati della soia. Il miso e una miscela di soia cotta con molto sale, lieviti e fermenti vivi stagio` nati per un periodo di tempo (da quattro settimane a diciotto mesi) che favorisce lo sviluppo di enzimi, vitamine e proteine assai digeribili, oltre ad un unico bouquet che ne fa un equivalente orientale ad un tempo dello yogurt e del vino: nessun bisogno di fermenti vivi poco appetitosi col lievito del birraio, n di mie sture acide di grassi, acqua zucchero e proteine animali con lo yogurt: una buona zuppa di verdure come la fa la mamma e insaporita col miso (la zuppa di miso) si prende cura quotidianamente della nostra digestione e buona salute in maniera assai gradevole. Il miso poi pu` essere usato come condimento insaporente in o molte salse, creme salate, ripieni ecc.

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Luso della zuppa di miso, e stato scienticamente provato, rappresenta una ` protezione da inquinamenti ambientali o da cause professionali (radioattivit` , mea talli pesanti inalati o ingeriti ecc.); il tutto sempre senza colesterolo, grassi saturi e acidi forti.

39.3 Il tempeh
Questo e un cibo completo di origine indonesiana, poco noto in Italia, prodotto ` ora su piccola scala o importato; il tempeh e soia cotta intera e sporulata con un ` micelio alquanto simile a quello usato per i formaggi tipo gorgonzola; si mangia cotto, saltato, fritto, con o senza verdure di contorno, un po come un pezzetto di carne saporita e mai gonata: il bello di questi prodotti e anche che non possono ` verrebbero affatto bene. esser sosticati poich non e

39.4 Il natto
Sconosciutissima cenerentola dei derivati tradizionali della soia, il natto e sem` plicemente soia cotta e molto ben fermentata; si fa con laiuto di poche spore in maniera simile al tempeh, anche se con risultati assai diversi. Lo si consuma fresco, come contorno o come condimento, buono per chi ama i sapori forti. Il tempeh e il natto sono due ottime fonti di proteine e, come tali, vanno consumati per un ammontare che non superi il 10% di ogni pasto. Sono entrambi prodotti integrali, non rafnati (contengono il fagiolo intero con tutte le bre), e fermentati, il che favorisce la ora batterica, intestinale, e li ` rende di piu facile digestione rispetto alla soia.

39.5 Prodotti non derivati dalla soia


39.5.1 Latte di riso e latte di mandorle
Questi due sostituti del latte vaccino sono assai versatili e possono essere utilizzati in alternativa al latte di soia (ma non vanno dati ai neonati vedere il libro M. e A. Kushi, Gravidanza e cura del neonato, Ed. Mediterranee). Per fare il latte di mandorle, cuocere a pressione per quindici minuti circa
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delle mandorle sbucciate; quindi frullarle e passarle in un colino a maglie strette. Il latte di riso viene preparato cuocendo a pressione riso integrale (da solo o con altri cereali) in abbondante acqua. Passare quindi nel passaverdure, o usare un colino a maglie strette, oppure pressarlo in un telo di garza per far fuoriuscire un liquido bianco, lattiginoso.

39.5.2 Il burro di semi


I semi oleaginosi di sesamo, di girasole e le arachidi sono unottima base per ottenere burri in grado di sostituire in tutto e per tutto lassai pi` dannoso burro u di origine animale. ` Anche con mandorle e nocciole si ottengono burri gustosi, ma piu pesanti dei precedenti.

39.5.3 Amasake
Si e gi` detto della non opportunit` di usar legumi (soia o altro) per fare dolci, sia ` a a pure naturali, integrali e senza zucchero rafnato. Vorremmo per` indicare lesio stenza di ottimi dessert e dolciumi, non da forno, che fanno dimenticare al pi` inu callito dei golosi il gusto di panna, creme e gelati; si tratta di derivati genialmente ricavati sin da tempi remoti (e non di prodotti industriali moderni), semplicemente dalla profonda conoscenza della cucina dei cereali e di come essi si trasformano con laiuto di ingredienti naturali, quali un ambiente caldo e fermenti vivi. Lantichissima tecnica di fermentazione alcolica dei cereali (birra, whisky ecc.) pu` essere arrestata nelle prime fasi, quando i saccaromiceti hanno sciso so lamido del riso in zuccheri semplici (e quindi pi` dolci) e non li hanno ancora u trasformati in alcool; questo prodotto si chiama amasake ed ha incontrato enorme favore in America, pi` che nello stesso Giappone, dove questo budino cremoso e u dolcissimo e limitato ai bimbi. `

39.5.4 Mochi
Un dolce (o salato) diverso lo d` il mochi (pron. moci); si tratta di riso glutinoso a dolce (una variet` speciale di riso), prima cotto e poi pestato a mano in un mortaio a o a macchina.

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Il mochi e per la pasticceria giapponese ci` che per noi e la pasta-base dei ` o ` dolci: uno sciogli-in-bocca saporito e ricco, che si sposa con qualunque gusto, colore o aroma: ad esempio il mochi al forno con granella di nocciole e malto, o la zuppa di miso al mochi per le serate dinverno; oppure, per un effetto formaggio fuso, grattugiare del mochi secco per gratinare stufati, lasagne e piatti al forno ecc.

39.6 Conclusioni
Per concludere, molto ci sarebbe da dire sulluso, sulle ricette, sui piaceri della cucina senza i derivati della mucca (v. tabella riassuntiva alla pagina seguente); perci` vi rimandiamo ai numerosi libri di ricette della cucina macrobiotica. o Tali testi insegnano non solo a cucinare questi prodotti in modo vario e appetitoso, ma forniscono anche tutti gli elementi per poterli preparare a casa propria, con la sicurezza di ottenere prodotti freschissimi e non trattati.

Tabella riassuntiva
Sostituti del latte (non per i neonati): latte di riso; latte di soia; latte di mandorle; amasake. Sostituti dello yogurt : amasake; yogurt di soia. Sostituti del formaggio : tofu; tempeh in cotture oleose; mochi; natto. Sostituti del burro : oli vegetali di prima spremitura a freddo; burro di semi oleosi. Sostituto del gelato : gelato allamasake.

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Capitolo 40 Alternative pratiche ai latticini: ricette senza burro, latte e formaggio


40.1 Colazioni e merende
Il tofu, il re dei sostituti del latte e del formaggio
Il tofu, alimento proteico derivato dalla soia, e uno degli alimenti principali del` lOriente, oggi conosciuto in tutto il mondo e in vendita nei negozi di alimenti naturali. Il tofu rappresenta lalternativa al pollame, ai latticini, alle uova e ad altri alimenti che contengono alte percentuali di grassi e colesterolo. Il tofu e assai versatile, in quanto assorbe gli aromi degli alimenti con i quali ` e cucinato e si presta a essere impiegato in innite ricette, sia salate che dolci, e ` per il suo aspetto, il suo sapore e la sua consistenza e il sostituto ideale di molti ` latticini. Lo si pu` usare tagliato a fette o frullato o passato, in modo da sostituire o il formaggio nella preparazione di panini, la mozzarella in pizze, calzoni e toast, la panna e la ricotta in cucina e ancora la ricotta, il mascarpone e il latte in pasticceria o per fare dei gelati.

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Panino al tofu
1 panetto di tofu pane integrale insalata crauti senape olio per friggere sale o salsa di soia

Tagliate il tofu a fette spesse circa 1 cm. e friggetele in abbondante olio caldo (180) per qualche minuto. Per togliere lolio in eccesso, mettetele su carta paglia o buttatele per qualche secondo in acqua bollente. Salatele o spruzzatevi qualche goccia di salsa di soia (shoyu).

Usate il tofu fritto come ripieno di un panino, insieme a foglie di insalata, ravanelli grattugiati, crauti (meglio se non pastorizzati) e un po di salsa di senape (o pasta di acciughe).

40.2 A chi piace(va) il latte


I occhi di avena tenuti qualche ora a bagno e cotti come indicato nella ricetta che segue, sono una delle cose che maggiormente somigliano al latte, come sapore e consistenza (anche pi` del latte di soia). u Possono quindi essere un cibo adatto ai bambini e utile anche a noi se vogliamo compiere il secondo svezzamento.

Cottura dei occhi davena


occhi davena malto (facoltativo) sale

Mettete i occhi a bagno in circa 6 o 7 parti di acqua per qualche ora o anche tutta la notte (in inverno). Portateli a ebollizione, con o senza malto di mais, di orzo o di riso, aggiungendovi un pizzichino di sale e fateli cuocere per circa

20 minuti, a amma molto bassa e rigirandoli spesso. Una volta cotti, devono risultare abbastanza liquidi, da poterli mangiare con il cucchiaio. Variazioni: 1. usate latte di soia al posto di parte dellacqua di cottura; 2. aggiungetevi in cottura nocciole o mandorle o noci o semi di zucca o di girasole, tutti tostati;
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3. molte persone sono solite mettere delluvetta insieme ai occhi. Ma la combinazione frutta + cereale pu` dare problemi di intestino; di tanto o in tanto, pu` essere una dolce variante; o 4. provate una combinazione della 1) con la 2), o della 2) con la 3); evitate per la 1) con la 3).

40.3 A chi piace(va) il cappuccino


Cuocete i occhi di avena come indicato sopra (con il malto) e passateli nel passaverdura (o frullateli), in modo da ottenere il latte di avena. Aggiungetevi del caff` dorzo (o di altri cereali tostati) solubile. Una alternae tiva al latte di avena e il latte di soia o il Rice dream, un prodotto commerciale ` di buona qualit` , naturalmente molto dolce poich ottenuto per fermentazione del a e riso integrale.

40.4 Budini senza latte e zucchero


Vi suggeriamo delle ricette per ottenere dei budini con tutti ingredienti naturali, senza latte, burro, zucchero, uova o altri componenti di origine animale o industriale. ` Anche nel caso dei dolci naturali vale la regola che, quanto sono piu semplici, meglio si digeriscono e sono adatti a tutti.

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Budino di riso o di avena


1/2 tazza di mandorle tostate e tritate 3-4 cucchiai di tahin 3-4 cucchiai di malto di mais 1 tazza e mezza di riso semilavorato 4 tazze dacqua (circa) 1 pizzico di sale vaniglia naturale in polvere buccia di limone

Fate stemperare il tahin e il malto sul fuoco, aggiungendo acqua a poco a poco e mescolando in continuazione. Quando il tutto si e sciolto a formare una ` crema omogenea, aggiungete le mandorle, la vaniglia e un pizzico di sale. Portate lentamente a bollore, versatevi il riso semilavorato e fate sobbollire usando uno spargiamma sin quando il riso e cotto. Me` scolate bene e fate raffreddare: se fosse troppo liquido, potete versarlo in una forma per budini e farlo asciugare bene al forno qualche minuto.

Guarnite con cocco grattugiato e qualche strisciolina di buccia di limone. Variazioni : Potete usare una combinazione di riso e occhi di avena o di mais, e renderlo pi` dolce usando al posto di una parte dellacqua di cottura del u succo di mela naturale senza zucchero.

Budino di castagne
castagne fresche o secche sale marino agar agar in occhi scorza darancia malto di mais e riso gi` a cotto (facoltativi)

Cuocete le castagne a pressione con acqua e un pizzico di sale per circa 30 minuti: se usate castagne fresche, praticatevi un taglio a forma di croce per poterle poi sbucciare agevolmente, mentre se le castagne sono secche vanno tenute a bagno qualche ora o tostate leggermente.

A cottura ultimata, togliete la pentola dal fuoco, lasciate abbassare la pressione e rimettete a cuocere a pentola scoperta. Aggiungete 3 cucchiai colmi di agar agar in occhi per ogni litro di composto da addensare, mescolate qualche minuto, quindi versate in formine e lasciate raffreddare (lagar agar si addensa quando e ` completamente freddo). Guarnite con scorza darancia grattugiata. Variazioni: aggiungete malto di mais a piacere e del riso semilavorato stracotto e passato (o dei occhi) in proporzioni variabili a piacere. Una volta freddo, si addenser` senza bisogno dellagar agar. a
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Crema dolce
fagioli azuki gi` cotti con a zucca o carote malto di mais crema di nocciole scorza darancia

Stemperate a caldo la crema di nocciole con il malto e un po di acqua. Passate gli azuki con il passaverdura, amalgamate insieme tutti gli ingredienti e lasciate raffreddare. Potete servire questa crema in coppette o spalmarla su fette di pane o gallette di riso.

Gli ingredienti sono indicati in ordine decrescente di quantit` . a

40.5 Primi piatti


Pasta con passato di zucca
pasta integrale di un formato a piacere zucca in barattolo o zucca gialla cotta e passata olio di mais sale marino salsa di soia farina di mandorle

Cuocete la pasta in acqua salata, quindi scolatela e fatela raffreddare sotto lacqua corrente. Nel frattempo affettate nemente la cipolla e saltatela per pochi minuti in una padella con lolio di mais. Quando e tenera, aggiunge` te un po di sale e il passato di zucca (per la quantit` , immaginate che sia passato di a pomodoro. . . )

Lasciate sobbollire qualche minuto e aggiungete la salsa di soia; abbiamo gi` mesa so del sale sia per far ammorbidire meglio la cipolla, sia per non dover aggiungere troppa salsa di soia a questo punto, evitando cos` che il colore della zucca si perda e diventi tutto troppo scuro. Probabilmente sar` necessario aggiungere dellacqua: a usate quella di cottura della pasta. Aggiungete a questo punto anche la farina di mandorle (che sostituisce il formaggio grattugiato). Fate saltare la pasta a amma medio-alta insieme al passato di zucca, guarnite con prezzemolo tritato e servite immediatamente.

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Gnocchi alla romana


semolino bianco o integrale latte di soia sale marino miso di orzo

Mettete a cuocere il semolino in acqua e latte di soia (2 parti di acqua e 1 di latte di soia) con un pizzico di sale per ogni tazza di semolino: per la cottura, calcolate 3 o 4 tazze di liquido per ogni tazza di semolino.

Durante la cottura usate lo spargiamma, mescolate quasi in continuazione e adottate tutti gli accorgimenti che vi possono venire in mente per evitare che si attacchi. . . Quando il semolino e cotto, versatelo subito in una teglia o in un vassoio, in modo ` che formi uno strato dello spessore di circa un centimetro e mezzo o due e fatelo raffreddare. Una volta freddo, tagliate con un bicchiere dei dischi di semolino che disporrete in la in una pirola leggermente oleata, in modo che ognuno appoggi sul bordo del precedente. Versatevi sopra la salsa sotto indicata e infornate a forno gi` caldo per circa un a quarto dora (o nch si forma una crosticina leggermente dorata). e

Cr pes di verdure e tofu e


farina setacciata di frumento (da sola o in combinazione con altre farine a piacere di grano saraceno, di ceci, di soia. . . ) birra o acqua minerale olio di mais tofu bietola, carota erbe aromatiche sale marino

Fate un impasto abbastanza liquido di farina, un pizzico di sale e acqua minerale o birra. Conservate limpasto un paio dore in frigorifero, poi versatelo a cucchiaiate in una padella con un lo dolio gi` caldo (che a reintegrerete quando necessario). Usate una spatola per girarle in modo che cuociano sui due lati. Le cr pes sono come le frittelle: richiedono e mano e vengono tanto pi` buone quante pi` u u se ne fanno.

Per il ripieno: usate delle bietole (scottate in precedenza) e tofu passato al passaverdura, saltati in olio di mais; aggiungendovi della carota grattugiata. Salate e condite con erbe aromatiche. Per la salsa: stemperate a caldo il tahin e il miso in poca acqua quasi bollente e aggiungetevi il tofu passato al passaverdura. Mescolate bene, per amalgamare gli ingredienti; la salsa non deve risultare troppo spessa, ma neanche acquosa.

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Variazioni: tostate leggermente il semolino prima di cuocerlo; cuocetelo a pressione.

40.6 La pizza
Chi ha detto che mangiare in modo sano vuol dire rinunciare alle proprie abitudini e ai cibi che pi` ci piacciono? Non e affatto necessario: possiamo fare e mangiare u ` usando solo ingredienti di qualit` , quindi senza latticini e pomodoro. a ` Perch senza pomodoro? Perch il pomodoro e un cibo altamente acidie e cante e decalcicante, responsabile di una gran variet` di problemi di salute (tana to per citarne alcuni: artrite, reumatismi, osteoporosi, vene varicose e problemi circolatori in genere) e molte persone attente alla qualit` dellalimentazione a preferiscono evitarlo. Nella cucina tradizionale italiana e molto diffuso, ma il ` suo uso e relativamente recente e giusticato in parte solo dal consumo di grandi ` quantit` di grassi e proteine animali: carne, formaggio, uova, salumi e insaccati. a

Ingredienti per la pasta


1/2 kg. di farina semintegrale 100 gr. di olio di mais 1 bustina di lievito di birra 1 cucchiaino di sale 1 tazza dacqua tiepida.

Preparate la pasta mescolando tutti gli ingredienti e impastando bene, in modo da avere una pasta morbida ed elastica. Lasciate lievitare la pasta coperta con uno stronaccio da cucina in un posto tiepido. Nel frattempo, preparate il condimento. Fate cuocere la zucca o le carote e passatele

insieme a una piccola quantit` di rapa rossa cotta (serve da colorante). a Passate anche il tofu. In un mortaio, o in una tazza, amalgamate circa mezzo cucchiaio di miso con 1 o 2 cucchiai di tahin (o crema di sesamo) e mescolateli al tofu.

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Ingredienti per il condimento


carote o zucca gialla (o passato di zucca in barattolo) rape rosse cotte tofu tahin o crema di sesamo miso aromi per pizze a piacere (capperi, basilico, origano, ecc.)

Impastate di nuovo rapidamente la pasta e stendetela con uno spessore di circa un centimetro o un centimetro e mezzo, versatevi sopra il passato di zucca e limpasto con il tofu. Aggiungete eventualmente quegli aromi e quegli ingredienti di vostro gusto (acciughe, olive, funghi, capperi...) e cuocete per 30 o 40 minuti in forno a 180.

Variazioni: fate saltare in padella (con un po di olio) mezza cipolla gialla affettata molto ne, e quando e trasparente aggiungetevi tutti gli altri ingredienti ` per il sopra. Continuate a saltate tutto insieme per qualche minuto prima di mettere sulla pasta e infornare. In questo modo, aggiungendo acqua o facendo asciugare al fuoco, potete controllare la giusta densit` della salsa. a

40.7 Secondi piatti


Sformato di patate
Lavate il miglio e scolatelo; cuocetelo a pressione con una parte e mezza di acqua, una parte e mezza di latte di soia e un pizzico di sale per ogni parte di miglio, e le patate sbucciate e tagliate a pezzetti, per circa 25 minuti. Nel frattempo saltate nellolio di oliva la cipolla a fettine; dopo un paio di minuti aggiungete il tofu tagliato a cubetti. Continuate a saltare nch la cipolla e ben tenera, eventualmente age ` giungendo un po di acqua e insaporendo con sale e/o salsa di soia. Con il passaverdura, passate il miglio con le patate in una teglia o una pirola unta dolio, alternando strati di miglio a strati di tofu saltato. Sopra a tutto mettete del pan grattato. Infornate per una ventina di minuti. Prima di servire fate riposare e guarnite con semi di girasole tostati. Cercate di regolare i tempi di lavorazione in modo che quando passate il miglio questo sia ancora ben caldo.
miglio patate cipolla tofu zenzero semi di girasole latte di soia olio di oliva sale marino salsa di soia
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Tofu alla piastra


tofu olio di mais salsa di soia zenzero prezzemolo

Il tofu alla piastra e un fast food di qualit` , migliore ` a se fatto da voi, ma buono anche se acquistato gi` a pronto. Tagliate un panetto di tofu a fette dello spessore di circa un centimetro; mettete a scaldare una padella dal fondo spesso con un velo di olio e quando la temperatura e giusta disponetevi le fette di tofu. `

Aspettate che abbiano fatto un po di crosticina prima di rigirarle con una spatola. Cuocetele qualche minuto da una parte e dallaltra, mettetevi qualche goccia di salsa di soia ed eventualmente un po di zenzero e prezzemolo. Servite appena fatte.

Torta di tofu, carote e zucchine


Ingredienti per la base: 1 tazza di carota grattugiata 2 tazze di zucchine grattugiate 2 cucchiai di olio di mais 2/3 di tazza di farina integrale o setacciata sale marino Per il sopra: 1 panetto di tofu 3-4 cucchiai di tahin 3-4 cucchiai di miso timo e basilico

Grattugiate le zucchine (con una grattugia come quelle che si usano per le mele) e salatele; lasciatele sotto sale per circa 15 minuti. Nel frattempo grattugiate anche le carote e spruzzatele con succo di limone. Trascorsi i 15 minuti, spremete via lacqua dalle zucchine e mescolatele a tutti gli altri ingredienti per la base. Aggiungete a questo impasto lacqua necessaria per dargli la giusta consistenza e pressatelo sul fondo di una teglia oliata. Schiacciate il tofu e amalgamatelo con gli altri ingredienti per il sopra, quindi versate il tutto sullimpasto base nella teglia. Infornate per 40-45 minuti a 200 gradi.

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Sformato di verdure con besciamella


porri nocchi cavolore o altre verdure a piacere.

Per la besciamella: latte di soia crema di sesamo (tahin) noce moscata zenzero in polvere sale marino salsa di soia

Tagliate le verdure in pezzi di grandezza media e scottatele in acqua bollente una per volta, in modo che siano tutte egualmente tenere. Disponetele in una teglia e cospargetela con la besciamella cos` ottenuta: mettete a scal dare il latte di soia (puro o diluito con il 50% di acqua) e scioglietevi un poco di crema di sesamo e un pizzico di sale. Aggiungete quindi la noce moscata grattata e lasciate sobbollire qualche minuto. Potete poi mettere della salsa di soia o del miso stemperato in un po di acqua.

Il miso non e indispensabile, potete sostituirlo con il sale: la sua funzione e quella ` ` di fornire un sapore che ricorda quello dei latticini cotti. Mettete da ultimo lo zenzero in polvere. Cuocete a forno medio per circa 20 o 25 minuti, la besciamella e bene che sia ` abbondante e ricopra quasi completamente le verdure. Servite ben caldo.

Maionese di soia
1/2 tazza di latte di soia 1/2 tazza di olio 1 limone (il succo) (o 2 cucchiai e 1/2 di aceto di riso) 1/4 di cucchiaino di sale marino

Frullate o sbattete il latte di soia con la met` a dellolio. Continuate a frullare per circa 1 minuto, aggiungete a goccia il resto dellolio. Aggiungete il succo di limone (o laceto di riso) e il sale. Mescolate ancora per un altro minuto circa.

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Salsa tonnata
tonno in scatola o fresco tofu aceto di riso o di vino sale marino capperi

Frullate del tofu crudo insieme a una certa quantit` di tonno (o in scatola o meglio a acquistato fresco e cotto a vapore) a vostro gusto. Aggiungetevi laceto ed eventualmente il sale (il tonno in scatola al naturale e di solito ` gi` abbastanza salato). a

Aggiungete gli altri ingredienti un po per volta, sempre assaggiando, sin quando ottenete il sapore giusto. Alla ne, mettette qualche cappero intero. Questa salsa pu` essere usata spalmata su dei crostini serviti accanto a un piatto o di verdura o come antipasto, o anche come contorno.

40.8 Dolci
Questa e la ricetta-base per preparare la pasta frolla senza latte n burro, che pu` ` e o essere impiegata come base di torte sia dolci sia salate.

Pasta frolla
Impastate la farina con lolio, il sale e lacqua fredda, quanto basta per fare una palla di pasta, usando un cucchiaio (con le mani la pasta si scalda e diventa dura). Lavoratela molto brevenente e stendetela con il mattarello in uno strato sottile. Mettetela nella teglia unta dolio, facendo i bordi abbastanza alti che racchiuderanno il ripieno. Con una forchetta bucherellare la pasta, infornatela a fuoco lento per circa 15 minuti. Ritiratela dal forno e metteteci un ripieno di vostro gusto (dolce o salato). Rimettete nel forno per far completare la cottura.
2 tazze di farina semintegrale 1 tazza abbondante di olio di germe di mais acqua fredda

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Torta di cuscus
cuscus integrale e bianco succo di mela naturale albicocche e mele secche mandorle farina di cocco sale marino

Riempite una teglia per met` di uno strato a uniforme di cuscus precotto, met` bianco e a met` integrale (o anche solo bianco). Traa sferite il cuscus in una terrina servendovi di un mestolo, e prendete nota di quanti mestoli sono. Fate bollire la frutta secca tagliata a piccoli

cubetti nel succo di mela (non zuccherato) per qualche minuto; quando questa si e ammorbidita versate il tutto sopra il cuscus, calcolando due mestoli di succo per ` ogni mestolo di cuscus. Coprite e lasciate riposare per una diecina di minuti. Rimettete il tutto nella teglia, pressando bene con le mani. Guarnite con le mandorle tostate e tritate, e il cocco grattugiato. Potete aspettare che si raffreddi e mangiarla cos` com` , oppure infornarla per qualche minuto. e e ` u Un consiglio: preparatela di sera, poich mangiata il giorno dopo e molto pi` saporita.

Torta di tofu
Mescolate tutti gli ingredienti e impastate no ad ottenere una pasta consistente ed elastica. Stendetela con un matterello e disponetela in una teglia oleata, lasciando dei bordi di 2 cm di altezza. Picchiettate il fondo con una forchetta e infornate. Per il ripieno della torta prendete 300 gr di tofu, 100 gr di uvetta tenuta a bagno tutta la notte, un pizzico di sale, buccia di limone e vaniglia. Mescolate e frullate tutto e stendetelo sulla torta a met` cottura. Rimettete al forno a nch la torta e ben dorata. e ` Potete decorare con nocciole tostate o frutta fresca (fragole, uva, ecc).
200 gr. di farina integrale 2 cucchiai di olio di sesamo 1 cucchiaio di tahin 1 pizzico di sale 2 pizzichi di cannella 1 tazza dacqua

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Biscottini morbidi ai occhi


Si mette il succo di mela caldo sopra i occhi per 10 minuti con un pizzico di sale, per farli ammorbidire. Si uniscono le nocciole tostate che avremo pestato grossolanamente, le prugne secche snocciolate, che avremo fatto rinvenire in poca acqua tiepida, a pezzetti, luvetta, le 2 mele grattugiate, la cannella, la farina. Si fa un impasto morbido amalgamando bene tutti gli ingredienti, si unge con un po dolio una teglia spolverizzandola con farina. Mettete limpasto a cucchiaiate sulla teglia, con una nocciola sopra ogni biscotto. Infornare a forno caldo e cuocere per circa 1 ora a fuoco moderato. Questi biscotti sono buonissimi sia tiepidi che freddi, si possono spolverizzare ancora con cannella. Devono rimanere morbidi.
2 tazze di occhi dorzo o davena 1 litro di succo di mela senza zucchero 1 tazza di prugne secche snocciolate 1 tazza di uvetta sultanina 2 mele grattugiate 2 pizzichi di sale 1 tazza di farina di riso o di frumento 1 cucchiaino di cannella 1 cucchiaino di olio di mais 3/4 di tazza di nocciole tostate

40.9 Dolci e budini a base di frutta


Impariamo a preparare dei dolci fatti con frutta fresca e/o secca, cotta e addensata. Alcuni tipi di addensanti si rapprendono gi` quando sono caldi, altri devono a prima raffreddarsi: in ogni caso sono tutti solidi a temperatura ambiente, senza bisogno di frigorifero. In altre parole questi budini possono essere consumati sia caldi che freddi e, se messi in frigorifero, diventano dei gelati di frutta che hanno il vantaggio di non squagliarsi. Come addensante, si usi lagar agar o larrowroot. Il primo si addensa una volta raffreddata a temperatura ambiente e fornisce una gelatina solida, che pu` essere tagliata a fette, mentre laltro e gi` denso a o ` a caldo e conferisce una consistenza cremosa, da mangiare con un cucchiaino.

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Budino di frutta
frutta di stagione a piacere succo di mela senza zucchero agar agar in occhi o arrowroot sale marino

Tagliate la frutta a pezzi abbastanza piccoli dopo averla pulita o sbucciata, a seconda dei casi e fatela bollire per qualche minuto nel succo di mela, con un pizzico di sale. Quindi potete: 1) Per ogni litro di succo di mela, aggiungere tre cucchiai colmi di agar agar in occhi,

mescolare bene e versare eventualmente il composto in bicchierini da gelato e fate raffreddare; 2) Se usate larrowroot, stemperatene tre cucchiai colmi in poca acqua fredda, aggiungetele alla frutta che cuoce, mescolate bene e spegnete. Mettete la crema cos` ottenuta in bicchierini da gelato. In entrambi i casi, guarnite con nocciole o mandorle tostate e tritate, o farina di cocco. Variazioni: Invece di usare il succo di mela, fate bollire in acqua delluvetta o altra frutta secca (mele, albicocche, pere...). Aggiungete dopo dieci minuti la frutta fresca e procedete come sopra indicato. Ecco un classico dolce, preparato in modo da ottenere una pasta molto morbida senza usare lievito n burro. e

Strudel
400 gr. di farina integrale setacciata 1 kg. o pi` di mele e pere u uvetta mandorle o noci tostate 2 cucchiai di olio sale marino malto di mais

Mettete in una terrina la farina e portate a bollore una tazza di acqua con 2 cucchiai di olio e un pizzico di sale, e versatela ancora bollente sulla farina. Mescolate bene e, quando si e raffreddata, ` impastate con le mani. Fate riposare la pasta (che avr` una consia stenza abbastanza insolita) per mezzora; distendete sul tavolo uno stronaccio da cucina pulito e cospargetelo di farina, stendetevi

sopra la pasta con le mani; deve essere abbastanza sottile. Versatevi sopra la frutta tagliata a pezzetti, luvetta ammollata e le noci o le mandorle, e spargetevi un pizzico di sale.
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Ora, aiutandovi con lo stronaccio, arrotolate la pasta su se stessa e sigillate i bordi con una forchetta. Mettete lo strudel in una teglia oleata con molta delicatezza e facendo attenzione che la chiusura del rotolo sia rivolta verso lalto. Fate qualche foro sulla parte superiore e infornate a forno medio per circa 40 minuti. Sciogliete un po di malto in un bicchiere dacqua con cui spennellerete il dolce, appena tolto dal forno, per lucidarlo. Lasciate raffreddare bene prima di mangiarlo.

Composta di mele
2 mele a persona qualche pizzico di sale cannella buccia di limone un po di uvetta

Tagliate le mele in grossi pezzi e fatele rinvenire in poco olio. Mettete il sale e gli altri ingredienti e fate cuocere piano le mele nel loro succo per circa 15 minuti e poi passatele al passaverdura.

40.10 I gelati naturali


Gelato di mandorle
1 litro di succo di mela senza zucchero 2 cucchiai di malto di mais 7-8 cucchiai di agar agar in occhi 3 cucchiai colmi di caff` di e cereali solubile (yannoh) 3 cucchiai di crema di mandorle sale marino

Mettete la crema di mandorle nella pentola, e stemperatela versandovi, a poco a poco e a amma bassa, il succo di mela; aggiungetevi gli altri ingredienti. Lasciate sobbollire qualche minuto e mettete a raffreddare in bicchierini da gelato di carta o in coppette di vetro. L agar agar si addensa a temperatura ambiente, e non sarebbe necessario il frigorifero: potete scegliere il grado di freddo che desiderate, a seconda che preferiate mangiare un semifreddo, un gelato o un dessert naturale.

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Gelato estivo alla frutta


Trovato un cocomero ben maturo, tagliatelo a met` e con un cucchiaio togliete i semi a e svuotate la polpa, che metterete a cuocere con dellaltra frutta di stagione, un pizzico di sale, qualche buccia di limone e un paio di cucchiai di malto di mais. Il cocomero cuocendo rilascia parecchia acqua, quindi non occorre aggiungerne. Alla ne frullate il tutto, addensate con qualche cucchiaio di arrowroot precedentemente stemperato in acqua fredda e mettete a raffreddare in frigo in coppette singole; prima di servire, guarnite con granella di nocciole o mandorle tostate e spezzate. Avrete cos` un gelato molto dissetante.
cocomero o altra frutta di stagione (pere, pesche, albicocche, melone... ) arrowroot limone sale marino

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Il latte: storia, consumo, esperienze

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Capitolo 41 Breve storia delluso del latte animale


Nel mondo occidentale, luso del latte animale sembra risalga a tempi molto antichi. Se ne parla sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento. Secondo E. B. Szekely, nel suo Vangelo Esseno di Giovanni:
Anche il latte di qualsiasi essere che si muove e che vive sopra la terra sar` a cibo per voi; cos` come ho dato loro la verde erba, cos` d` a voi il loro latte. o Ma la carne ed il sangue che la vivica, voi non li mangerete (XXII). Perci` , preparate e mangiate tutti i frutti degli alberi, e tutte le erbe dei campi, o e tutto il latte degli animali buoni da mangiare(XXIV)

Molte frasi come queste compaiono nelle Sacre Scritture. Comunque non vi e nessuna testimonianza che altro latte a parte quello umano fosse impiegato per ` lalimentazione del bambino. John H. Tobe si domanda nel libro Milk (Latte):
Da quanto tempo ritenete che luomo abbia usato latte vaccino per nutrire i bambini? Se fate lo stesso errore che ho fatto io, probabilmente e perch cre` e dete che luomo abbia nutrito i bambini con il latte di mucca sin da quando ha usato il latte come cibo o persino dal tempo in cui era nomade e dipendeva dalle sue greggi e da quanto queste gli fornivano. Mi sconvolse venire a sapere che un tale di nome Underwood fu il primo uomo a nutrire con latte di mucca i propri gli e che ci` avvenne nellanno 1793. o

Contrariamente alla credenza comune che luso del latte sia antico, John Tobe asserisce che il latte di mucca non fu mai dato ai bambini dopo lo svezzamento, nei tempi biblici. 247

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Nel mondo occidentale il nomadismo fu il modo di vita delluomo per migliaia di anni. E il modo di vivere errabondo di questa gente nomade pu` essere o stato determinato dal fatto che la terra era troppo secca perch la si potesse cole tivare. Perci` , invece di raccogliere le verdure ed i cereali seminati, gli uomini o impararono larte di mungere diversi animali. Onde provvedere al loro sostentamento dovevano muoversi costantemente verso luoghi dove fosse possibile trovare nutrimento per le loro greggi. Le condizioni ambientali sono uno dei principali fattori che hanno determinato il nomadismo e la Bibbia rispecchia il modo di vita che si venne a creare tra queste genti. Il latte fu per esse probabilmente un cibo importante e questa e sicuramente ` la ragione per cui la Bibbia ne raccomanda luso.

41.1 Nel mondo orientale


Contrariamente a quanto avvenne nel mondo occidentale, gli orientali non fecero mai troppo assegnamento sul latte animale. Credo che gli orientali abbiano sviluppato lagricoltura; cos` la loro vita dipen deva pi` da verdure e cereali che non da prodotti animali. Lo sviluppo dellagriu coltura fu dovuto al fatto che la terra non era troppo arida e quindi era adatta alla semina. Secondo il Codice di Man` , la pi` antica codicazione di leggi umane, u u compilata circa duemila anni fa in India e tuttora alla base delle leggi ind` , luso u del latte di mucca era proibito (ma non quello del bufalo indiano). I cinesi ed i giapponesi raramente usarono il latte animale. Luso del latte di mucca fu introdotto in Giappone circa 1200 anni fa dalla Cina e dur` per un breve periodo. Fu persino istituito un organismo governativo o per il latte. Luso del latte decadde, poich le condizioni ambientali del Giappone non e erano adatte al suo consumo, che provocava inoltre cattive condizioni di salute. Cos`, nei tempi antichi, i prodotti del latte ebbero un certo sviluppo in quelle parti del mondo dove lagricoltura era difcile. Nella maggior parte del mondo, comunque, la gente dipendeva dallagricoltura, la quale richiede una pi` intensa u fatica ed una certa precisione di tempi. Coltivando la terra, si potevano stabilire dimore permanenti in alternativa al modo di vita nomade.

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41.2 Nel mondo moderno


Solo recentemente luso del latte di mucca e diventato di moda e quasi indispen` sabile per una crescita conveniente dei bambini, se non degli adulti. Scrive John Tobe nel suo libro Milk (Latte):
Da quasi cinquantanni ci viene detto che il latte di mucca e il cibo perfetto. ` Ora, chi lo ha detto ha creato il mito che ci ha portati a credere e ad accettare come un dato di fatto che il latte fosse lalimento perfetto. Non so chi sia stato, ma, credetemi, e veramente un mito che non si basa su dati, fatti, esperienze o ` prove scientiche! Il latte vaccino non e ora e non e mai stato lalimento perfetto per luomo. In ` ` realt` abbiamo a nostra disposizione un sacco di prove evidenti per dimostrare a che non e nemmeno un buon cibo, un cibo salutare o un alimento adatto agli ` esseri umani. ` La ragione semplice, vera, incontrovertibile e che il latte e un grosso affare e, ` ` come ogni grosso affare, e soggetto alle stesse campagne pubblicitarie di ogni altro prodotto; da qui e nato il mito del cibo perfetto e del bevine da ` uno a due litri al giorno.

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Il latte: alimento antico o recente?


Il latte animale e la sostanza di base da cui derivano tutti i latticini. Non si sa ` con precisione da quanto tempo sia usato come cibo dagli uomini, ma una cosa e abbastanza chiara: il latte di capra e di altri animali fu usato da popoli nomadi ` molto tempo prima di quello delle mucche domestiche. Gli europei introdussero il latte di mucca negli Stati Uniti intorno al 1625; poco dopo fu formata la prima mandria degli Stati Uniti per la produzione di latte. Lattrattiva che il latte esercit` fu forte, soprattutto grazie alla strenue propao ganda di un gruppo entusiasta di uomini daffari, che furono i fondatori di una delle pi` grosse e inuenti industrie alimentari degli Stati Uniti e al supporto che u diede loro il governo stesso nel promuovere il latte come un cibo importante per lalimentazione delluomo. A partire dal 1830 la domanda costrinse i produttori a meccanizzare la produzione e da allora praticamente tutto quello che poteva essere fatto al latte fu fatto, irradiamento compreso. Con lavvento della pastorizzazione, dellomogeneizzazione e dei mezzi di trasporto refrigerati, la disponibilit` di latte crebbe e alla ne della seconda guerra a mondiale il latte era diventato il simbolo del modo di mangiare ben congegnato e dieteticamente superiore, tipico di quellamerican way of life che negli anni successivi si sarebbe imposto in tutto il mondo. Il latte e il cibo denito puro e perfetto a causa del suo alto contenuto di ` calcio, di proteine e di protto, ma sta rapidamente rivelandosi come qualcosa che non e per niente perfetto, come siamo stati indotti a credere. Infatti, molti ` nutrizionisti e molti degli stessi consumatori hanno iniziato a ricredersi circa la sua importanza e persino sulla sicurezza come cibo da usarsi tutti i giorni. Purtroppo, luso eccessivo che si e fatto del latte e dei suoi derivati ha gi` pro` a vocata lindebolimento del sistema immunitario delluomo, della sua costituzione sica e del suo carattere, e ci vorr` molto tempo per cancellare le cicatrici che a 250

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questo alimento e i suoi derivati hanno lasciato su almeno tre generazioni. Un mio amico, che non aveva mangiato n pesce n carne per quattro anni, e e fece lesperimento di mangiare mezzetto al giorno di un certo formaggio. Dovette interrompere lesperimento soltanto dopo cinque giorni perch leruzione che si e era sviluppata sulla sua pelle dava molto fastidio e cominciava a sanguinare. Quel formaggio era stato comprato in un negozio di cibi naturali a San Francisco. Leruzione scomparve tre giorni dopo linterruziore dellesperimento. Aveva avuto una reazione al formaggio molto pi` violenta di quanto non accada alla u maggioranza degli americani, perch i suoi reni non erano abituati a ltrare le e proteine animali e le tossine che il formaggio produce. Se per` tali tossine rimangono nei nostri tessuti, le conseguenze possono esseo re ancora peggiori. Ad esempio una rigidit` cronica dei tessuti pu` essere provoa o cata dai grassi del formaggio; ed ancora, leccesso di calcio in latte e formaggio pu` produrre calcoli renali e biliari. o Tali tossine non sono le peggiori se le si paragona alle tossine accumulate mangiando latticini in vendita nei supermercati. Il libro recentemente pubblicato Get your health together (Ritrovai la salute) di Joan Weiner riporta delle notizie utili sugli additivi e sui prodotti chimici nei cibi:
Gli antibiotici vengono aggiunti al latte con cui viene nutrito il bestiame; il pollame viene immerso in soluzioni antibiotiche per prolungarne la vita sugli scaffali, perch appaia cio` fresco quando viene messo in vendita. Calmane e ti molto forti vengono dati alle mucche perch non siano prese dal panico e quando vengono condotte al mattatoio. Dietilstilbesterolo, o semplicemente stilbesterolo viene mescolato con il cibo del bestiame perch aumenti di peso e velocemente. Nel latte e stato trovato dello Stronzio 90. Il diacetile, un pro` fumo chimico, viene usato per evitare che il burro perda il suo odore quando viene immagazzinato. Perossido di idrogeno per sbiancare ed ossido di magnesio per neutralizzare vengono messi nel burro. Gli aromi per gelati (lananas per esempio) contengono talvolta etilacetato, un solvente plastico il cui vapore irrita le mucose; il piperonal (vaniglia) viene anche usato per uccidere i pidocchi; il butiraldeide (sapore di noci) viene anche usato nel cemento di gomma e per la gomma sintetica e per tinte allanilina e plastiche .

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Amo il latte
Mi piacciono il latte e i latticini. Se qualcuno riuscisse a provare scienticamente la loro innocuit` e i loro beneci, sia in teoria che in pratica, sarei il primo ad a essere felice e ne consumerei in abbondanza. I miei genitori mi hanno chiamato Nand Kishore, nome derivato da Krishna, che e un dio legato al latte. ` Anche io ho bevuto molto latte e consumato latticini e ne ho sofferto inconsapevolmente le pericolose conseguenze. Non ho mai osato dubitare del latte e nessuno sulla terra oserebbe mettere in dubbio che il latte e un nettare (Amrit). ` ` Ed invece e un omicida silenzioso, un cibo che provoca malattie. Durante le ultime decine di anni siamo stati sempre pi` portati a credere che u il latte sia indispensabile per una buona salute. La propaganda sulla necessit` del a latte e stata cos` intensa che per noi e quasi uno shock sentire che i1 latte e non ` ` e necessario per una buona salute e pu` essere addirittura dannoso. La pubblicit` ` o a martellante sui beneci del bere latte mi ricorda una vecchia affermazione, secondo la quale se dichiari qualcosa abbastanza a lungo, abbastanza ad alta voce e abbastanza insistentemente, la gente comincer` a crederci, senza mai a mettere in discussione la validit` o le basi da cui tale affermazione deriva. a Questo sembra particolarmente vero per il latte. Dalla culla alla tomba, sentiamo dire bevi latte per una buona salute, denti sani ed ossa forti: e noi lo facciamo anche se i denti iniziano a cariarsi, le ossa diventano fragili e insorgono malattie. Ovviamente il latte non e un cibo adatto alluomo come le persone ` sono portate a credere. Il latte non e un cibo per gli uomini. Chi lo consuma, si pu` aspettare mol` o te malattie o disturbi: catarro, febbre da eno, asma, bronchite, raffreddore, rinorrea, vista debole, cataratta, obesit` , otite, mal di testa, dispepsia, allergia, disa senteria, stitichezza, palpitazioni, malattie cardiache, angina, calcoli renali, artriti, spondiliti, tumori e soprattutto il cancro. ` Questa e la punizione della natura per non aver rispettato le sue leggi!

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Appendice A Il pane dolce e piatto di johnny


Ingredienti: (formula 30/7/2008)
450 gr di farina di farro integrale (biodinamico)a ; 100 gr di farina di grano tenero integrale (biologico)b ; 2 carote trituratec ; 3 cucchiai di cocco essicato, in scaglie; 2 cucchiai di farina di carrubad 4 cucchiai di olio di germe di grano spremuto a freddoe ; 2 cucchiai di malto dorzof ; 1 cucchiaino di lecitina di soia mezzo cucchiaino di cannella mezzo cucchiaino di vaniglia un cucchiaino molto abbondante di miso dorzo acquag (1-2 dl o quanto basta) ingrediente nascosto: lintelligenza.
la farina e stata ottenuta al momento con un mulino a pietra domestico ` Si pu` miscelare la farina di farro con quella di orzo mondo, avena integrale, o quinoa, riso integrale, grano saraceno . . . e in percentuali variabili, secondo i gusti. c di dimensioni medie e triturate con il Norwalk o grattugiate d succedaneo del cacao. e BIO come tutti gli ingredienti. Vanno bene anche lolio di girasole o quello di sesamo (spremuti a freddo). f o di riso 100%. g acqua minerale o di fonte, non quella di rubinetto col cloro che uccide i microorganismi che fanno un po lievitare la pasta durante la notte.
b a

Macinati i chicchi di cereale, dopo averli controllati, si ottiene la farina.

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Figura A.1: Mulino domestico per cereali Gli ingredienti vengono impastati1 la sera (15-20min), in una ciotola di vetro da 2 litri, con un cucchiaio di legno e poi sulla spianatoia2, lavorando con le mani e un raschietto. La pasta e tenuta per 12 ore (tutta la notte) a riposo nella ciotola coperta da un canovaccio umido e uno straccio di lana sopra; e poi impastata ancora la mattina ` dopo per . . . 5 minuti. Dopo altre 3 ore di attesa, . . . viene quindi data solo la forma (senza impastare pi` !), una forma piatta (col mattarello), spessore 5-6 mm. u La pasta va punzecchiata con la forchetta per evitare bolle di vapore. Poi in forno, riscaldato per 20min a 250C, e il pane e cotto su lastra di pietra lavica dellEtna, ` 10 minuti per lato per la prima forma . . . poi, per successive, la temperatura pu` o essere abbassata a 230C. Con 550gr di farina ottengo 3 forme di pane dolce. E buono, sufcientemente morbido, ed e facilmente digeribile, buona la com` binazione alimentare. Molto nutriente. Dolce da consumare occasionalmente. Si pu` accompagnare (se ci si pranza, o dopo una buona porzione di verdura fresca e/o cotta a vapore) con t` Bancha . . . e e qualche cucchiaino di composta di mirtillo . . .
1 2

faccio sciosciere il miso con la lecitina in un po dacqua tiepida una lastra di pietra lavica 40x60 cm

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Figura A.2: Ecco il risultato: il pane! Volendo si pu` aggiungere scorza grattugiata di arancio o di limone ovvero o dare aroma giocando con olio essenziale di limone o arancio (per es. una decina di gocce). Ho scelto di farlo cos dopo avere letto la lista degli ingredienti sulla confezio ne di tanti dolci bio al negozio e qualche libro sullargomento. ` E un prodotto . . . equilibrato, mi pare. Evito di aggiungere pasta di mandorle o semi di girasole ... perch` si creerebbe e una combinazione alimentare errata. Ho evitato anche la margarina bio; ho evitato il bicarbonato di sodio e la pasta madre per la lievitazione; ho limitato la quantit` di olio. a Si pu` inoltre aggiungere: uno spicchio di mela o due triturati, delluvetta ma alo lora occorre alzare lo spessore della forma e modicare i tempi di cottura ... es. 250C per 20min e poi a 180 no a completamento. Variante solo pane: via cocco, malto dorzo, farina di carruba, cannella, vaniglia (o altri aromi), e met` olio e ci posso aggiungere, se mi vanno, 30gr di ceci a o lenticchie ridotte in farina, che per` rendono pi` difcile limpasto. Vanno bene o u in aggiunta alle carote triturate anche un po (non troppe) di rape rosse triturate che coloreranno limpasto tutto di rosso. . . Wauh! Il pane e conservato in una pentola in kres no a 2-3 gg . . . ma nisce prima:-) `
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Appendice B Il piatto . . . di ogni giorno

Figura B.1: Farro con azuki e kombu, cottura a pressione

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Ingredienti:
150 gr di farro integrale biodinamicoa 30-35 gr di fagioli azuki rossib 10-12 cm di alga Kombu 40 cl di acqua minerale tempo di cottura: 55 min
a b

oppure riso integrale biologico/biodinamico e allora con 50 cl di acqua. questa aggiunta di proteine vegetali sembra non disturbi. Gli azuki vanno lasciati in ammollo tutta la notte.

La pentola a pressione sopra uno spargiamma. Fiamma al minimo, dal schio. Lascio chiusa la pentola ancora 10min, dopo avere spento la amma, ma la tolgo dal fornello. Poi, una volta aperta, ci` che si vede . . . come da foto. o Tolgo il farro con una spatola in legno e lo metto in una ciotola di vetro (pyrex da 1 litro). Condisco con un cucchiaino di gomasio o tekka o miso. Qualche volta, un po di ` tahin. E pronto! Si accompagna a verdure cotte e crude.

Domanda: perch` i cereali in chicchi sono da preferire ai farinacei e prodotti e da forno, in genere? Il maestro Muramoto1 . . . prese un libro che aveva sul tavolo e lo inclin` . Poi, o dalla sommit` del libro, lasci` cadere prima una manciata di riso integrale in a o chicchi, poi della farina di riso integrale. Risultati? Il riso integrale scivol` con o grande velocit` , mentre della farina di riso una parte arriv` gi` , unaltra rimase a o u attaccata alla copertina del libro. Il maestro mi guard` per assicurarsi che avessi capito il messaggio. . . . o

estratto da: Amore in pentola. Celiachia, intolleranze, allergie alimentari. 800 ricette naturali senza glutine, uova, latte vaccino, lievito di T. Tranfaglia Ritonnaro dizioniPDF . . . come una foglia nel vento. . .

Indice
COPERTINA Prefazione Introduzione 0.1 La catena alimentare . . . . . . . . . 0.2 Antibiotici e ormoni . . . . . . . . . . 0.3 Chi consuma latte e formaggio? . . . 0.4 La pompa da latte a quattro zampe . . 0.5 La fame nel mondo, ovvero il cibo dei poveri come mangime per il bestiame dei ricchi . . . . . . . . . . 0.6 Mucche e inquinamento . . . . . . . . 0.7 Cibo animale ed energia . . . . . . . 0.8 Latte, formaggio e salute . . . . . . . 1 1 2 5 5 6 7 8

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Latte, allattamento ed evoluzione 1.1 Differenze di composizione nel latte dei diversi mammiferi . . . . . . . . . . . . . . 1.2 Inizio della pastorizia . . . . . . . . . . . . 1.3 Adattamento delluomo al lattosio . . . . . 1.4 Qual e la funzione del lattosio? . . . . . . . ` 1.5 Il colore della pelle . . . . . . . . . . . . . 1.6 La funzione della vitamina D . . . . . . . . 1.7 Pelle chiara e tumori . . . . . . . . . . . . 1.8 Le allergie . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.9 Il metodo vincente per eliminare le malattie 1.9.1 Osteoporosi . . . . . . . . . . . . . 1.10 Calcolosi renale . . . . . . . . . . . . . . . 1.11 Carie dentaria . . . . . . . . . . . . . . . . 1.12 Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . 258

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Differenze tra latte vaccino e latte umano 2.1 La composizione del latte umano . . . . . . 2.2 Produzione del latte da parte della ghiandola mammaria . . . . . 2.2.1 Formazione del lattosio . . . . . . . 2.2.2 Formazione del grasso ad opera della ghiandola mammaria 2.2.3 Trasmutazione dei minerali ad opera della ghiandola mammaria Componenti del latte vaccino non adatti alluomo 3.1 Troppe proteine . . . . . . . . . . . . . . 3.2 Il calcio del latte di mucca e inutilizzabile ` 3.3 Pochi carboidrati . . . . . . . . . . . . . 3.4 La caseina e altamente collosa . . . . . ` ` Il latte di mucca e veramente un cibo naturale? 4.1 Effetti organici . . . . . . . . . . . . 4.2 Latte e formaggio, yin o yang? . . . . 4.3 Come scaricare gli effetti dei latticini . 4.4 Perch siamo attaccati al latte . . . . . e Chi ha paura del poco calcio? ` Il calcio del latte e dannoso 6.1 A che serve il calcio? . . . . . . . . . 6.2 Le vere cause della mancanza di calcio 6.2.1 Diete ricche di acidi . . . . . 6.2.2 Squilibrio tra acido e alcalino 6.3 Leccesso di proteine e la principale ` causa della perdita di calcio . . . . . .

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Terapia naturale dellosteoporosi 7.1 Dieta e formazione del tessuto osseo . . . . . . . . . . . . . . . . 7.2 La cura dellosteoporosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il mito delle proteine 8.1 Un lavoro duro richiede pi` carboidrati, non pi` proteine . . . . . . . . . . . . . . . . . . u u

Il formaggio 9.1 Come riparare ai danni del formaggio . . . . . . . . . . . . . . . 9.2 Rimedi naturali per sciogliere i grassi del formaggio depositati nella zona genitale . . . . . . . . . . . . . .

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10 Formaggio e yogurt: due cibi malsani 10.1 Quanto e buono lo yogurt? . . . . . . . . ` 10.2 Non abbiamo bisogno di procurarci batteri acidoli dallesterno . . . . . . . . . . . 10.3 Yogurt: nessuna relazione con la longevit` a 10.4 Consigli sulluso dello yogurt . . . . . . .

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11 Gravidanza senza latticini ed integratori alimentari 12 Lallattamento al seno come prevenzione delle principali malattie dellinfanzia 12.1 Appendicite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.2 Ernia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.3 Sclerosi multipla . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.3.1 Dimostrato il rapporto tra sclerosi multipla, allattamento e consumo di latticini . . . . . 12.4 Artrite reumatoide infantile . . . . . . . . . . . . . 12.5 Diabete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.6 Il vaccino anti-pertosse aumenta il rischio di asma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.7 Con lallattamento al seno, bambini (ed esseri umani) pi` intelligenti . . . . . . . . . . u 12.8 Beneci dellallattamento per la madre . . . . . . . ` 13 Mamma! Allattare e importante 13.1 Aspetto nutrizionale . . . . . 13.1.1 Proteine . . . . . . . 13.1.2 Grassi . . . . . . . . 13.1.3 Carboidrati (glucidi) 13.1.4 Enzimi . . . . . . . 13.1.5 Sali minerali . . . . 13.1.6 Vitamine . . . . . . 13.2 Aspetto immunologico . . . 13.3 Aspetto psicologico . . . . . 13.4 Le false controindicazioni . .

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14 Gli effetti dannosi del latte animale su neonati e bambini 14.1 Esperienze sugli effetti dei diversi tipi di allattamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14.1.1 I bambini odiano il latte di mucca . . . . . . . . . . . . . 14.1.2 I bambini non si ammalano mai, li facciamo ammalare noi 14.2 Il latte di mucca e le differenze nella crescita . . . . . . . . . . . . 14.2.1 Il latte animale non e fatto per il cervello delluomo . . . . ` 14.3 Latte vaccino e crescita squilibrata . . . . . . . . . . . . . . . . .

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15 Latte e malattie nellinfanzia 117 15.1 I primi sintomi di malattia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 16 Lallattamento naturale al seno 17 Perch conviene lallattamento e al seno 18 Quando il latte della madre ` non e sufciente 18.1 Ricetta del mochi con farina di riso . 18.2 Preparazione per ricoprire il mochi 18.3 Azuki Mochi . . . . . . . . . . . . 18.4 Zuppa con Mochi . . . . . . . . . . 18.5 Zuppa di carpa . . . . . . . . . . . 18.6 Zuppa di miso e wakame con mochi 18.7 Crema o latte di riso . . . . . . . . . 18.8 Kokkoh . . . . . . . . . . . . . . . 19 Intervista al dott. Frank A. Oski 119

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20 La gravidanza e lallattamento non richiedono latte 139 20.1 Il bisogno di calcio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139 21 I principali tipi di cancro sono provocati dal consumo di latticini 21.1 Il cancro al fegato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21.2 Come avviene la digestione dei grassi . . . . . . . . . . . . . 21.3 Danni prodotti dal colesterolo e dai grassi animali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21.4 I tumori al cervello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21.5 Il tumore del seno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142 . . 142 . . 142 . . 143 . . 143 . . 144

21.6 Il cancro alla prostata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 21.7 I latticini e lo zucchero causano la leucemia . . . . . . . . . . . . 146 ` 22 Il latte e causa di cancro 22.1 Possibili cause del cancro nel consumo di latticini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.1.1 Esaurimento del fegato e degli enzimi del pancreas . . 22.1.2 Difese immunitarie ridotte . . . . . . . . . . . . . . . 22.1.3 La formazione di cisti, calcoli e bromi dipende dal calcio dei latticini . . . . . . . . . . . . . 22.1.4 Anemia prolungata e inedia delle cellule . . . . . . . . 22.1.5 I riuti metabolici dei latticini possono provocare il cancro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.1.6 Povert` di bre e latticini e problemi intestinali . . . . a 22.1.7 Le proteine e i grassi riscaldati diventano cancerogeni 22.2 Il pericolo delleccesso di proteine . . . . . . . . . . . . . . . 22.3 Esaurimento del sistema ghiandolare . . . . . . . . . . . . . . 22.4 Tipi di cancro che possono derivare dal latte . . . . . . . . . . ` 23 Grasso e bello? 24 Disturbi circolatori e consumo di latticini 24.1 Malattie coronariche e attacchi cardiaci . . 24.1.1 Trombosi cerebrale . . . . . . . . . 24.1.2 Cardiomiopatia . . . . . . . . . . . 24.1.3 Cuore polmonare . . . . . . . . . . 24.2 Malattie delle arterie . . . . . . . . . . . . 24.2.1 Vene varicose . . . . . . . . . . . . 24.2.2 Un cuore iperattivo o troppo debole 24.2.3 Cuore irregolare . . . . . . . . . . 148 . . 149 . . 149 . . 150 . . 150 . . 151 . . . . . . . . . . . . 151 151 152 152 153 153 156

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25 Latte, coronarie e cardiopatie ischemiche 25.1 Il lattosio e un fattore di rischio ` per le coronarie? . . . . . . . . . . . . . . . 25.2 Latte e aterosclerosi nei giovani . . . . . . . 25.3 Grassi del latte e coronarie . . . . . . . . . . 25.4 I latticini sono sinonimo di malattie cardiache ` 26 Colesterolo piu alto nel

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sangue dei vegetariani che mangiano latticini 27 Latte e colesterolo

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28 Casi di guarigione di cisti ovariche eliminando dalla dieta i latticini e le carni rosse 175 28.1 Materiali e metodi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176 28.2 Discussioni dei casi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177 29 Vari disturbi provocati dal latte 29.1 Problemi intestinali . . . . . . . . 29.2 Il latte fa peggiorare tutte le ulcere 29.3 Latte e carie dentali . . . . . . . . 29.4 Latte e cataratte . . . . . . . . . . 29.5 Calcoli alla cistifellea . . . . . . . 29.6 Calcoli renali . . . . . . . . . . . 29.7 Latte e asma . . . . . . . . . . . . 181 181 182 183 183 184 184 185

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30 Intolleranza al lattosio e allergia alle proteine del latte vaccino 187 30.1 Intolleranza al lattosio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187 30.2 Allergia alle proteine del latte vaccino . . . . . . . . . . . . . . . 188 31 La causa delle malattie infettive non e solo lattacco dei virus 31.1 Il germe non e nulla, il terreno e tutto . . . . . . . . . . ` ` 31.2 Origine delle allergie alimentari . . . . . . . . . . . . . . 31.3 Fattori protettivi nel cibo vegetale . . . . . . . . . . . . . 31.4 Fabbisogno proteico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31.5 Lalimentazione del bambino . . . . . . . . . . . . . . . . 31.6 Provati i danni del latte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Allergie provocate dal latte 33 Allergia al latte vaccino 191 192 193 194 194 194 195 196 198

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34 Vogliamo essere scamorze o mozzarelle? 201 34.1 Il cibo dellattaccamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201 34.2 Sindromi emozionali derivanti dal latte . . . . . . . . . . . . . . . 203 35 Per ottenere il meglio di s non si devono mangiare latticini e 205

36 Il vitello doro e leterna infanzia delluomo moderno 37 I gli delluomo 38 Laltra faccia del progresso 39 Unalternativa agli alimenti vaccini 39.1 Il tofu e il latte di soia . . . . . . . . . . 39.2 Il miso . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39.3 Il tempeh . . . . . . . . . . . . . . . . 39.4 Il natto . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39.5 Prodotti non derivati dalla soia . . . . . 39.5.1 Latte di riso e latte di mandorle 39.5.2 Il burro di semi . . . . . . . . . 39.5.3 Amasake . . . . . . . . . . . . 39.5.4 Mochi . . . . . . . . . . . . . . 39.6 Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . .

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40 Alternative pratiche ai latticini: ricette senza burro, latte e formaggio230 40.1 Colazioni e merende . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 230 40.1.1 Il tofu, il re dei sostituti del latte e del formaggio . . . . . 230 40.2 A chi piace(va) il latte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231 40.3 A chi piace(va) il cappuccino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232 40.4 Budini senza latte e zucchero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232 40.5 Primi piatti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234 40.6 La pizza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 236 40.7 Secondi piatti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 237 40.8 Dolci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 240 40.9 Dolci e budini a base di frutta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242 40.10I gelati naturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244 41 Breve storia delluso del latte animale 247 41.1 Nel mondo orientale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248 41.2 Nel mondo moderno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 249 A Extra A: Il pane dolce e piatto di johnny B Extra B: Il piatto . . . di ogni giorno C . . . altri libri in PDF 253 256 265

Appendice C . . . altri libri in PDF


Sono stati anche digitalizzati, tra gli altri, i libri che seguono e scaricabili con eMule durante i week-end. Tutti eccellenti. Cercali ... Diversi libri sono dedicati al DIGIUNO, un rimedio che non costa nulla ... approfondisci! Chiss` , potr` esserti utile. a a Gli altri titoli: Digiuno terapeutico dellAssociazione Igiene Naturale Italiana Digiuno razionale, per il ringiovanimento sico mentale e spirituale del Prof. Arnold Ehret Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco del Prof. Arnold Ehret (Pregevole per tante intuizioni valide e per quanto e scritto sul digiuno ma AT` TENZIONE: la dieta di Ehret non vale per chiunque, con qualunque costituzione sica ... e lui inoltre non distingue a seconda della costituzione sica, non parla di canali energetici nel corpo, non sa nulla di prana/etere, non parla delle qualit` energetiche dei diversi alimenti ... e questa dieta presuppone a comunque che si accompagni al digiuno e lunghi bagni di sole ... meglio leggere anche qualche libro sulla dieta macrobiotica, prima di cacciarsi nei guai). Ipertensione e malattia circolatoria Come prevenirle e disfarsene naturalmente senza ricorrere a medicine ma adottando un sistema di vita corretto, del dr. Herbert SHELTON Il digiuno pu` salvarti la vita del dr. Herbert SHELTON (uno dei migliori lio bri sullargomento). Tante malattie gravi, incurabili per la medicina ufciale, possono essere guarite semplicemente digiunando e in breve tempo. Occorre forza di volont` . a 265

Assistenza igienica ai bambini del dr. Herbert SHELTON Sieri e Vaccini del dr. Herbert SHELTON La Facile Combinazione degli Alimenti del dr. Herbert SHELTON [molto importante combinare correttamente i cibi] Tumori e Cancri del dr. Herbert SHELTON, c` anche una critica feroce ma e onesta sulla cosidetta ricerca scientica in campo oncologico (era il 1950) tuttoggi attualissima. Si parla anche di errate diagnosi. Non ci fanno una bella gura i medici. Shelton era un Igienista Naturale, non un Medico. Lantico segreto per ringiovanire Lo Yoga della Nutrizione di M. Aivanhov Il Vangelo Esseno della Pace scoperto da Edmond B. Szekely, un classico, poetico. La scoperta del Vangelo Esseno della Pace descrive come Szekely ha scoperto il Vangelo Esseno della Pace. Di cancro si pu` guarire . . . con laloe arborescens preparata secondo la ricetta o di Padre Romano Zago. Vegetarismo e Occultismo di Leadbeater Alcool e Nicotina di Rudolf Steiner Alimentazione per vivere sani di Rudolf Steiner FLUORO, pericolo per i denti, veleno per lorganismo di L. Acerra SUGAR BLUES, il mal di zucchero, una dipendenza dal sapore dolcissimo di William Dufty [un classico che mette in guardia dai gravi pericoli per la salute derivano dal consumo di zucchero rafnato] Consigli pratici per una vita macrobiotica di Ferro Ledvinka La dieta macrobiotica di Georges Ohsawa [libro davvero importante]

Il presente le e stato ottenuto con software open-source: in ambiente Linux ` A (OpenSuse), formattato con LTEX, interfacciato da Kile. . . Pechino, luglio 2008.

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