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MOSSÉRI
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Capitolo 1
2. La maggioranza della gente mangia cibi non specifici per la specie umana,
ossia alimenti non destinati dalla Natura all’uomo (carni, cereali).
Ciò spiega perchè la maggioranza della gente non appena sveglia al mattino
mangia o beve qualcosa. Al risveglio non si può avere veramente fame. La bocca
è sovente impastata, cattiva, secca, amara, la mente non chiara. Allora ci si sente
indotti a far cessare tutti questi sintomi di eliminazione con una bevanda calda
contenente veleni: caffè, thè, cioccolata, tisane. Per taluni è la sigaretta o la doc-
cia fredda ad interrompere l’eliminazione notturna (catabolismo). Poi si mangia
senza fame sovraccaricando l’organismo nel momento in cui le forze vive sono
concentrate nel portare a termine l’eliminazione della notte. In soggetti denutriti
(malgrado la loro abbondante alimentazione) la fame potrebbe manifestarsi una o
due ore dopo il risveglio. Ma per i più la vera fame non si rivela che parecchie ore
dopo il risveglio.
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di Albert I. Mosséri
Ogni qualvolta tratto questo argomento nel corso delle mie conversazioni quo-
tidiane con i digiunatori mi si ribatte che di buon mattino si avverte la fame. A
questo punto chiedo di distinguere tra falsa fame e vera fame.
1.3 La bulimia
I grandi mangiatori che si ingozzano per il solo piacere sono capaci di divorare
considerevoli quantità di cibo non per fame, ma per voglia mentale. In ogni caso
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. . . come una foglia nel vento. . .
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di Albert I. Mosséri
non riescono mai a soddisfare il loro piacere. Il vero piacere si soddisfa quando
si ha veramente fame. È il soddisfacimento di un’autentica domanda. I grandi
mangiatori non pervengono mai al vero piacere del cibo ed è la ragione per la
quale lo ricercano nell’ingozzamento e nella sazietà. Ma né l’ingozzamento nè la
sazietà procurano un reale appagamento.
Shelton paragona l’appetito alla voglia di nicotina, alcool, thè, caffè, ecc.
Â≪Nessuno può mai avere fame di queste sostanze avvelenantiÂ≫ egli scrive.
Â≪Infatti esse non servono ad alcun bisogno fisiologico e, di conseguenza, sono
sempre nocive. Nessuna richiesta fisiologica per queste sostanze può determinarsi
casualmenteÂ≫.
Â≪Capita talvolta – continua Shelton – che l’appetito si accompagni con varie
sensazioni di malessere e perfino di dolore, sensazioni di debolezza, di esaurimen-
to nervoso, di rodimenti dello stomaco, gorgoglii intestinali, nausee, emicranie ed
altre sensazioni morboseÂ≫. Tra le sensazioni di falsa fame Shelton cita inoltre
quella di sentirsi ‘partire’, che noi preferiamo considerare piuttosto come un sinto-
mo acuto di denutrizione ed autentica fame. In compenso la debolezza non è un
sintomo di fame, ma di avvelenamento il quale reclama non la tazza di caffè,
la sigaretta o cibo, secondo l’opinione corrente della maggioranza della gente, ma
il riposo a letto. Taluni mi ribattono che non sempre nel corso di una normale
giornata quando ci si sente stanchi si ha il tempo per sdraiarsi e che una sigaretta
o una tazza di caffè hanno l’effetto di ‘svegliare’ e permettono di proseguire l’at-
tività. Invariantemente rispondo che ciò avviene a scapito della vostra salute e che
prima o poi ne subirete le conseguenze. Ci sarà sempre un conto da pagare.
Torniamo alla sensazione di ‘sentirsi partire’. Non bisogna prenderla alla leg-
gera. In quel momento è necessario mangiare: è il corpo che reclama di essere
nutrito. Dopo alcune settimane questo tipo di fame scompare ed è sostituito,
non appena le riserve sono ricuperate, da una fame meno urgente.
Â≪I sintomi morbosi della falsa fame – prosegue Shelton – sono identici a
quelli che provano i drogati privati della loro droga abitualeÂ≫. Certo i sintomi
dell’assuefazione sono di solito più forti, ma l’assuefazione alimentare, l’esalta-
zione alimentare e la ghiottoneria producono i loro propri sintomi, a torto scam-
biati per fame. Temporaneamente questi sintomi vengono calmati dal cibo allo
stesso modo del caffè che in via provvisoria calma il mal di testa provocato dalla
precedente tazza di caffè. È questa la ragione per la quale ci si immagina di aver
bisogno di mangiare. Gli ulcerosi ed i malati di stomaco mangiano sovente per
calmare i loro dolori ed affondano sempre più in un circolo vizioso senza fine.
Eppure questi sintomi cessano sol che ci si astenga dal mangiare per qualche
tempo e si attenda la vera fame. Questa vera fame non si accompagna ad alcun
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di Albert I. Mosséri
sintomo. Non si avverte nè mal di testa nè alcun malessere. Le idee sono
chiare, la mente lucida, si è ottimisti, felici, tranquilli, sereni. La vera fame non
viene necessariamente all’ora di pranzo come nel caso della falsa fame. Essa può
presentarsi spontaneamente in ogni istante della giornata, ma non in piena notte.
Di notte infatti i muscoli sono rilassati ed anche lo stomaco che è un muscolo si
rilassa. Durante il riposo notturno non è pronto per impastare il cibo.
1.4 I condimenti
La vera fame non può essere causata dall’idea, dall’odore e neppure dal gusto di un
cibo. La vera fame non è stimolata dai condimenti, dalle salse e dal sale. Queste
sostanze sono dei veleni. La saliva riversata sul sale non contiene succhi digestivi,
bensı̀ acqua per diluire il veleno e renderlo meno corrosivo. Quando si prova la
vera fame ci si soddisfa con un cibo semplice, scondito, non preparato, allo
stato naturale. La fame è la migliore delle salse. Ma nella falsa fame l’appetito
e la voglia diventano difficili ed esigenti. Si rifiutano gli alimenti semplici. Si
desiderano preparazioni sofisticate, cibi salati, zuccherati o profumati . . . Si dice
che la fame vien mangiando, ma è l’appetito o la voglia che vengono mangiando
e non la vera fame. Quando si ha veramente fame si mangerebbero i sassi!
Quando si ha veramente fame ci si soddisfa con poco. Con la falsa fame
e l’appetito invece ci si soddisfa nella sazietà ‘pa tologica’ oppure nell’appaga-
mento della ‘stimolazione’ desiderata. L’appetito e la falsa fame possono essere
eccitati dalla varietà. Come quando si è sazi di un cibo è possibile eccitare
l’appetito mangiandone uno di qualità diversa. Ecco perchè la varietà induce
alla ghiottoneria e val meglio limitarsi ad una sola quali tà di cibo per pasto.
Â≪Quanta gente è ancora affamata al momento del dessert? – chiede Shelton – E
tuttavia sono in pochi a rifiutarloÂ≫.
Secondo il Dr. Claunch è possibile distinguere tra fame ed appetito nel se-
guente modo: Â≪È vera fame quando avete fame e vi sentite a vostro agio, vi-
ceversa è falsa fame quando avete la cosiddetta ‘fame’ e vi sentite a disagioÂ≫.
Tuttavia faremo eccezione a questa regola per la persona che si sente ‘partire’.
Infatti, all’inizio del cambiamento di regime, la digestione è molto debole, le
cellule piangono miseria e la fame è molto frequente ed irresistibile. Ci si
sente ‘partire’ ed in quel momento bisogna affrettarsi a mangiare. Ma poi con il
miglioramento del potere digestivo, le riserve sono più sostanziose, la fame si fa
meno frequente ed è piacevole sopportarla. Con il vecchio regime di cibi cotti e
denaturati non si digerisce che il 20%, il resto all’indomani passa nelle feci. Al
contrario, con il nuovo regime di alimenti vivi si digerisce il 90%, le feci sono
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poco abbondanti, modellate ed inodori. Questo è il motivo per cui, nell’attesa che
aumenti il potere di digestione, il passaggio da una tappa all’altra provoca un’in-
sistente richiesta di cibo. Ecco perchè è sempre conveniente incominciare con un
digiuno di PREPARAZIONE al cambiamento di regime. In questo caso la fame è
un sintomo di denutrizione che occorre subito soddisfare.
Â≪Quando una persona malata salta un pasto abituale si indebolisce prima di
avere fame. Ma quando a saltarlo è una persona in buona salute essa ha fame
prima di indebolirsiÂ≫.
Questa conclusione del Dr. Claunch ignora i fatti che abbiamo passato in
rassegna. Infatti riteniamo che qualora ci si senta ‘partire’ sia assolutamente
necessario mangiare e non digiunare, grassi o magri che si sia. Sono sovente i
più corpulenti ad avere minori riserve essenziali necessarie all’eliminazione.
Occorre, beninteso, distinguere tra la sensazione di debolezza e quella di ‘sen-
tirsi partire’. Nella sensazione di debolezza ci si sente deboli, incapaci di concen-
trazione, di compiere uno sforzo muscolare. Tale debolezza è causata dalla tos-
siemia, il fegato ostruito si accaparra tutto il sangue e l’energia. Allora i mu-
scoli e il cervello dispongono di scarsa energia. In quell’istante occorre astenersi
dal mangiare e le forze torneranno rapidamente insieme all’intera lucidità menta-
le. Viceversa, quando ci si sente partire si avverte un vuoto all’interno, una fame
diffusa che parte dallo stomaco e sale verso la gola e la bocca. In quell’istante
occorre mangiare.
Â≪Se si segue la regola di mangiare soltanto quando si ha fame, le persone
che credono di aver fame, ma che sono stanche, deboli ed a disagio, dovrebbero
digiunare fino al ritorno del proprio benessere e delle proprie forze. In questo
senso il digiuno diventerebbe una delle pratiche più ricorrenti nella vita finchè
non si fosse imparato a vivere e mangiare senza bisogno di digiunare”. Siamo
perfettamente d’accordo con Shelton. Nella vita quotidiana non sempre si riesce
a dominare le circostanze. Allorchè ci si sente senza forza, indeboliti, indolenti,
incapaci di concentrazione, con idee pessimiste e poco chiare, il morale basso e
privo di slancio per ritrovare il buonumore, l’ottimismo, la mente chiara e lucida,
le forze muscolari disponibili, basterà attendere la vera fame.
Â≪Fino a quando la quantità, la qualità e la frequenza dei pasti saranno rego-
lati dall’etichetta, dalle regole della buona educazione, dalla consuetudine e dalle
teorie ufficiali della provetta e del laboratorio si avrà sovente bisogno di digiuna-
re. E finchè le sensazioni di malessere saranno scambiate per vera fame, le infelici
vittime dell’alimentazione sbagliata e della vita squilibrata non saranno in grado
di riconoscere l’invito all’astinenza. Pochissime persone infatti sanno interpretare
il linguaggio dei loro sensi. Tutti sono indotti dalla “scienza ufficiale” ad igno-
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rare la “voce della natura” ed a “mangiare grande quantità di cibi nutrienti” per
conservare le forzeÂ≫.
Mi si chiede sovente quanti pasti consumare ogni giorno. Rispondo invarian-
temente che ciò dipende dalla fame e che non esiste un numero sacrosanto.
La fame è un principio sacro nella nostra vita che bisogna rispettare in ogni
circostanza. L’errore più comune e grave è di riempire il proprio stomaco
perchè è l’ora di pranzo per prescrizione medica, passatempo sociale o per
compiacere ospiti e commensali. Mangiare in assenza di una domanda naturale
significa non trarre profitto da ciò che si mangia. Esattamente come colui che
pratica la respirazione artificiale senza necessità o come colui che beve senza sete.
Â≪Questo modo di mangiare trasforma il corpo in una fabbrica di concimiÂ≫.
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Â≪Si può descrivere la fame come un fulcro dal quale si irradiano vari raggi
secondari. Solitamente un sordo dolore nell’epigastrio costituisce la prima ri-
chiesta di nutrimento. Quando poi non dovesse essere soddisfatta, la sensazione
potrebbe evolvere in rodimenti sgradevoli meno localizzati nel loro progressivo
intensificarsi. Queste sono le principali caratteristiche della fame. A questi sor-
di dolori si può aggiungere un senso di spossatezza, di stordimento, svenimento,
violento mal di testa, irritabilità ed agitazione tale da rendere il prosieguo dell’at-
tività nelle faccende quotidiane sempre più problematico. Questi condizionamenti
differiscono da individuo ad individuo: c’è chi soffre di mal di testa, chi di sveni-
menti, ecc. Tutto ciò sta ad indicare come non costituiscano il fattore essenziale
quanto piuttosto delle manifestazioni secondarie non costanti. La sensazione stes-
sa di vuoto, menzionata come elemento costante di questa esperienza, più che un
dato distinto della coscienza appare come una conseguenza e perciò può essere
tranquillamente espunta dalle nostre considerazioni. A costituire la caratteristica
costante, il fatto centrale da esaminare in dettaglio rimane dunque la sensazione
sorda ed insistenteÂ≫.
Da questa descrizione del Dr. Cannon risultano piuttosto i sintomi della falsa
fame quali sono avvertiti da parte delle persone malnutrite o da coloro che pratica-
no abusi quotidiani. Tutti i sintomi morbosi descritti dal Dr. Cannon sono specifici
della falsa fame: spossatezza, mal di testa, svenimento, sgradevoli rodimenti, ecc.
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Capitolo 2
Quando si desidera mantenere o ristabilire la salute, occorre rifiutare tutto ciò che
non è naturale, che non sia cioè come la Natura lo presenta, a cominciare dai
prodotti dell’industria alimentare o farmaceutica.
Tuttavia tutto ciò che è naturale non necessariamente è buono per l’organismo
umano dal momento che l’uomo non è l’unico animale sulla terra. È necessario
che il naturale sia in un rapporto normale con l’essere umano.
Cosı̀, ad esempio, tra le migliaia di piante naturali che si trovano sulla terra,
le commestibili sono appena qualche decina. Le rimanenti sono tutte velenose.
In compenso, la belladonna, che per noi è velenosa, si addice perfettamente ai
conigli. Al pari della foglia del thè e del cioccolato, il tabacco è naturale, ma
il suo gusto amaro ce ne segnala la velenosità. L’argilla è naturale, ma sotto il
profilo alimentare non assolve alla condizione essenziale che è di essere gradevole
al gusto. Quanto poi alla qualità di rimedio naturale abbiamo spiegato in Jeuner
pour revivre (Digiunare per rivivere) che i rimedi non esistono. Il solo rimedio
è la soppressione della causa. Il potere di guarigione è prerogativa unica del
vivente. Orbene, l’argilla non è vivente.
Chi cerca la salute dovrebbe anzitutto eliminare tutti i seguenti veleni:
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2.1 I farmaci
La Natura non produce farmaci. Tutto ciò che si presume i farmaci siano in grado
di fare, la Natura lo fa meglio, se le si obbedisce. I farmaci corrodono l’organismo,
prostrano gli organi vitali, avvelenano i tessuti e mascherano i sintomi. Se uno
avesse due malattie, con i farmaci ne piglierebbe una terza. Anche l’aspirina ed i
lassativi devono essere abbandonati. A che serve combattere i sintomi? Occorre
combattere le cause. I prodotti chimici non sono fatti per essere introdotti nel
corpo. Il corpo li espelle con grandi spese. Ma dal momento che le cause non
sono state soppresse, i medesimi fastidi si ripresenteranno nello stesso o in altro
punto del corpo.
(Più avanti si esamineranno due eccezioni che necessitano di particolari far-
maci: 1. alcune malattie parassitarie, 2. casi di distruzione o ablazione di organi
endocrini).
2.2 Le operazioni
In genere, salvo rare eccezioni dovute ad incidenti stradali e, in taluni casi, asso-
lutamente infrequenti come la cataratta, gli ascessi interni, le occlusioni, ecc. è
necessario rifiutare le operazioni. Nell’evenienza consultare un igienista anzicchè
un medico. Generalmente le operazioni non sopprimono le cause delle malattie.
Rifiutate l’operazione per l’ernia, le fistole, le emorroidi, la ulcere, i tumori, il
cancro, i calcoli, l’appendicite, la sinusite, tonsille gonfie, cancrena, reni, cuore,
polipi, gangli, papillomi, vescica, intestini, stomaco, glaucoma, tiroide, o vaie,
artrosi, ecc.
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2.5 Il cioccolato
Allo stato naturale il cacao è amaro, cioè contiene dei veleni. Tutto ciò che è
amaro è velenoso per l’uomo. Il sapore ci avverte di tutto ciò che è buono e no.
Questo veleno è neutralizzato dal fegato che finisce coll’alterarsi. Lo zucchero
è utilizzato per mascherare l’amaro di questo veleno. Non si tratta dunque di
alimento allo stato naturale.
Esiste del cioccolato bianco a base di latte in polvere e quasi privo di cacao,
non altrettanto nocivo del cioccolato nero.
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2.7 La cottura
La cottura non è naturale dal momento che la Natura non ha creato nè fornelli nè
cucine. Nessun animale cuoce i propri alimenti. Tuttavia, poichè il ritorno ad una
alimentazione interamente cruda presenta per noi civilizzati una grande difficoltà,
in questo ambito, siamo obbligati a fare alcune concessioni.
La cottura deve essere fatta sempre con acqua, mai con olio o burro. Cotti,
tutti i corpi grassi diventano veleni. Infatti durante la cottura vengono disin-
tegrati e degradati liberando pericolosi acidi grassi. Inoltre rivestono cosı̀ bene
gli alimenti da impedire che vengano attaccati dai succhi digestivi. Ecco spiega-
ta l’indigestione provocata dalle fritture. Le fritture sono molto nocive per il
fegato.
Sui cibi cotti o sull’insalata è consentito invece l’aggiunta di olio o burro a
freddo. Preferibilmente olio extravergine. Dal momento che la cottura distrugge la
maggior parte delle vitamine occorre cuocere il meno possibile. I legumi devono
essere sodi e non flaccidi. Per 1 kg. di legumi basteranno 10 minuti con un
bicchier d’acqua. L’acqua di cottura può essere bevuta ad inizio pasto.
Se il fuoco è debole saranno necessari 15 minuti di cottura.
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2.8 Le pentole
Le pentole a pressione non sono valide perchè distruggono le vitamine. L’al-
luminio pare sia nocivo a causa dei sali di allume che deposita sulle pareti. Si
utilizzeranno pentole in ghisa non smaltata, in terracotta o altro che non libe-
ri alcun prodotto chimico. Le pentole in vetro speciale probabilmente sono
valide. Attenzione allo smalto perchè si scaglia e libera nocivi sali di piombo
utilizzati per incollarlo.
Si metta a fuoco pieno. Si utilizzi un contaminuti in vendita presso gli orolo-
giai. Si metta acqua fredda sui legumi. Si conterà a partire dal momento in cui
si accende il fuoco.
Le casseruole di cottura a vapore non sono valide perché richiedono troppo
tempo, inoltre l’acqua dei legumi ricade in quella di cottura che ne viene colorata
e persa.
Si dispongano i legumi più duri sul fondo della casseruola. Tagliare le patate
grandi in due o tre fette. Non tagliare le patate piccole nè i legumi minuti. Tagliare
a fette il cavolfiore, il cavolo, il sedano-rapa. È inutile tagliare a piccoli pezzi,
sminuzzare, fatta eccezione per le rare minestre.
2.9 Le leguminose
Le leguminose allo stato naturale e crudo non possono essere mangiate. Vero è
che si tratta di prodotti naturali, ma la Natura li ha destinati alla propagazione e
non al consumo. Sono delle semenze.
Questi alimenti comprendono i fagioli bianchi, i piselli secchi, le lenticchie,
i ceci, le fave secche, la soia. Sono alimenti impossibili a digerire che pro-
vocano gas e gonfiore di ventre. Bisogna eliminarli totalmente. Non sono
alimenti che possono essere mangiati crudi e richiedono troppa cottura. Conten-
gono troppo proteine e troppi farinacei. L’apparato digerente umano non è
assolutamente in grado di digerire una simile combinazione. Le proteine in-
fatti devono essere elaborate in un ambiente stomacale acido mentre i farinacei
richiedono un ambiente intestinale alcalino. I farinacei attendono dunque nello
stomaco la fine della digestione stomacale e di conseguenza fermentano. Secondo
Shelton, la digestione simultanea non sembra essere possibile. Ad ogni modo in
questi alimenti gli elementi proteici e farinacei sono strettamente legati perché lo
stomaco possa rapidamente separarli. In caso contrario i farinacei passerebbero
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2.11 I formaggi
La Natura non produce formaggi. I formaggi sono il prodotto della fermentazione
del latte. Orbene chi dice fermentazione dice putrefazione e degradazione.
I formaggi fermentati sono gli alimenti più avvelenanti che possiamo co-
noscere. La più piccola dose provoca un effetto catastrofico sull’organismo. Con-
siste nel permettere la fermentazione dell’intero bolo alimentare che, all’indoma-
ni, senza digestione passa nelle feci. Il corpo non trarrà alcun beneficio dagli
alimenti. Evitare perciò come veleno il camembert, il roquefort, il brie, i caprini1 ,
il gorgonzola e tutti i formaggi invecchiati, anche se cotti. In compenso, tra i
formaggi cotti, si possono consumare i più dolci e meno salati quali il groviera,
l’olandese, il pirenei, lo stracchino, il formaggio di montagna.
Il formaggio fuso è valido, tuttavia esso contiene disgraziatamente dei conser-
vanti chimici.
Il formaggio bianco senza zucchero è eccellente. Preferibile allo yogurt a
causa dell’acido lattico. Si può lasciare cagliare il latte crudo o pastorizzato sul
termosifone, quindi scolarlo avvalendosi di un tessuto posto in un colino. Al
limite gli si può aggiungere dell’uva secca al posto dello zucchero che è nocivo.
I formaggi crudi da consumare sono: mozzarella, casatella, robiola, peco-
rino fresco, asiago, taleggio, fontina o simile,
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solo quelli francesi perchè i caprini freschi che troviamo in Italia non sono fermentati
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2.12 Lo zucchero
Dal momento che proviene dall’industria, bianco o scuro, lo zucchero non è un
alimento naturale. Al giorno d’oggi si mette zucchero dappertutto: caffè, biscotti,
torte, tisane, melone, fragole, ecc.
Lo zucchero artificiale è un alimento pericoloso perchè agisce come uno sti-
molante e non come un alimento. Ora chi dice stimolante dice depressione. Si
veda la legge di Lindlahr sulla Dualità degli Effetti.
Lo zucchero entra rapidamente nel sangue in quanto, per cosı̀ dire, purifica-
to, decolorato, quasi che allo stato naturale sia sporco o impuro. Cos’è dunque
successo? Gli sono stati tolti i preziosi sali minerali e le vitamine e lo si è sbian-
cato chimicamente. Spogliato dei suoi elementi vitali, lo zucchero penetra molto
rapidamente nel sangue e lo altera. La reazione che ne deriva è una depressione.
Al contrario lo zucchero contenuto negli alimenti naturali è carico di sali
minerali e vitamine che gli impediscono di entrare rapidamente nel sangue.
Vi entra goccia a goccia e nutre a lungo il corpo senza provocare alcuno shock e
conseguente depressione. Lo zucchero può provocare febbre ed influenza, sensa-
zione di freddo, mal di testa, mente fiacca in quanto fortemente acidificante. Il Dr.
Carton lo definiva alimento omicida.
I naturopati preferiscono lo zucchero rosso perchè meno adulterato. Tuttavia
questo zucchero non è simile a quello prodotto dalla Natura.
La Natura non produce zollette di zucchero, nè rosso nè bianco.
Il principale difetto dello zucchero sta nel fatto di essere una sostanza concen-
trata. L’essere umano non può vivere senza zucchero naturale quale si trova in
forma diluita nella frutta e nei legumi, ossia nei cibi acquosi.
Nessuna sostanza concentrata si addice all’essere umano. Essa causa soui-
librio nella composizione del sangue. È questo l’argomento principale a sfavore
dello zucchero.
Altri argomenti meno importanti vengono talvolta avanzati dagli autori igieni-
sti o naturopatici:
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2.13 La carne
La carne è naturale per i cani e le tigri. Non per noi. Quando si ha fame nessuno
si sogna di sgranocchiare la coscia di una mucca.
Coloro che amano la carne possono riservarla al solo fine settimana. Ma coloro
cui non piace dovrebbero sopprimerla del tutto. Mai cuocerla con burro o olio.
Unicamente alla griglia. L’essere umano non è fatto per mangiare carne.
• raffreddore
• sinusite
• asma
• gastrite
• bronchite
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• polmonite
• infezione
• pus
• ascessi
• cancro
• febbri
2.16 La frutta
Si può mangiare la frutta mescolata a formaggio bianco o cotto o con avocado.
• Mele
• Pere
• Uva
• Pesche
• Albicocche
• Fichi
• Arance, pompelmi
• Mango
• Fragole
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• Lamponi
• Melone, cocomero
• Ananas
Evitare prugne, mirabelle, prugnoli perchè contengono degli acidi che il fegato
non riesce a neutralizzare. Infatti, a riprova della loro indigeribilità, le prugne
secche sono leggermente lassative.
Non bisogna mai mescolare frutta con farinacei, quali patate e pane.
Quanto alle banane, ne proibiamo il consumo perchè contengono un veleno
che colpisce i reni e la vescica. Ad attestarne l’indigeribilità, esse provocano
gonfiamento di ventre e feci voluminose. In Africa gli indigeni le mangiano
cotte. I grandi primati (gorilla, orangutan, scimpanzè), al contrario delle
cento varie tà di altre scimmie esistenti, non ne mangiano. Orbene, l’uomo è
un grande primate che assomiglia a quelli sopra citati. Quando i gorilla devastano
una piantagione di banane non ne mangiano che i verdi germogli.
È stata consigliata agli obesi la cura delle banane. Il di magrimento dimostra
che queste banane non sono digeribili.
Gli studenti sanno che, grattando il dorso della buccia di banana, è possibile
preparare una sostanza che, seccata, fumano come una droga.
Il Dr. Valnet consiglia di pelare le banane due volte. Noi preferiamo farle
seccare sul termosifone dopo averle pelate e tagliate in due nel senso della
lunghezza.
Si possono anche cuocere a fuoco lento per la durata di 15 minuti in un
cucchiaio da minestra d’acqua. In questo modo sono più dolci che in poltiglia.
Le banane al forno sono eccellenti con l’aggiunta di panna fresca sterilizzata.
2.17 Datteri
Si possono prendere 5-10 datteri un quarto d’ora dopo il pasto. Con l’abusarne,
si otterranno gonfiamenti di ventre e gas sgradevoli. Allo stesso modo, a fine
pranzo, è possibile consumare 5-10 fichi o albicocche secche o uva secca. Non
prugne per la ragione che abbiamo detto.
A condizione di non aver consumato formaggi cotti si può terminare qua-
lunque pasto con un dessert del genere. Infatti, essi non si combinano con
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2.19 I condimenti
Nessun animale condisce i propri cibi naturali. Sebbene i condimenti siano pro-
dotti naturali, essi non possiedono il sapore gradevole quando li si mangia da soli.
Sono troppo forti. In questa sede, siamo disposti ad una concessione, peraltro non
grave, riguardo ai condimenti dolci: cerfoglio, cipollina, prezzemolo, ecc.
Si potrà utilizzare olio d’oliva, groviera grattugiata, olive nere, yogurt o
maionese.
La maionese sarà fatta con olio, giallo d’uovo, limone, olive tagliate, un piz-
zico di cipolla. Niente sale nè mostarda, né aceto.
Sui datteri si può aggiungere della crema fresca sterilizzata.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 24
di Albert I. Mosséri
2.20 Verdure
Tutte le verdure che non si possono mangiare crude saranno cotte:
zucchini fave verdi con baccello
cavolo bianco, verde o rosso melanzane
cavolfiore rape
sedano rapa rutabaga
peperoni cipolle, aglio
carciofi patate
fagioli topinambur
Sono da evitarsi gli spinaci per il troppo acido ossalico. Lo stesso dicasi per
il rabarbaro e l’acetosella a causa della loro acidità. I piselli verdi e teneri sono
validi. Non i secchi.
Per uno studio approfondito si vedano i miei libri sul cibo La santé par la
nourriture e La nourriture idéale et les combinaisons simplifiées.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 25
di Albert I. Mosséri
te una corsa a piedi nè lavorare quando lo stomaco è pieno. Il lavoro di digestione
richiede un’energia uguale a quella di due ore di improba fatica.
Ciò spiega la morte dei nuotatori che entrano in acqua a stomaco pieno. La
loro digestione si blocca perchè il sangue viene deviato verso i muscoli e, per
resistere al freddo, verso la pelle. Lo sfinimento è fatale.
2.23 La contrarietà
Quando si hanno delle contrarietà, delle gravi preoccupazioni, un grande dispia-
cere, quando si è costretti ad essere precipitosi, a correre, in preda ad una qualche
ossessione, ebbene bisogna saltare il pasto perchè lo stomaco, in questi difficili
periodi della vita, non è in grado di digerire alcunchè. Le ghiandole digesti-
ve sono paralizzate e non secernono più nulla. Tutto ciò che si mangia durante
questi periodi non verrà utilizzato dal corpo, anzi, al contrario, non sarà digeri-
to ed avvelenerà l’organismo. Infatti tutto ciò che non viene digerito fermenta o
imputridisce.
A volte, per ritrovare la tranquillità di spirito e la ponderazione sarà necessario
digiunare per 24 ore. Le peggiori difficoltà della vita sono attenuate quando
lo stomaco è vuoto. Ritorna la calma, la pace si installa, lo scoraggiamento
scompare, rinasce l’entusiasmo, la speranza ricomincia. Fate questa esperien-
za e ne sarete convinti. Allora tutte le miserie appariranno meno gravi di quanto
erano sembrate all’inizio.
Per finire, qualora ci si trovi obbligati a guidare l’automobile per molte ore,
gioverà non mangiare nè prima nè durante il viaggio. Basteranno di tanto in
tanto una o due mele. Un pranzo abbondante devia le energie verso lo stomaco
per la digestione e ciò priverà il sistema nervoso ed i riflessi dell’energia necessaria
ad evitare incidenti.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 26
di Albert I. Mosséri
2.25 Il sonno
Il sonno è un fattore di salute molto importante. Nulla è più distruttivo per la salute
della mancanza di sonno o lo strapazzo. Soprattutto i magri devono dormire o
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 27
di Albert I. Mosséri
straiarsi perlomeno 9 ore al giorno. Altrimenti, quale che sia il regime, non
possono aspettarsi un aumento di peso.
Una signora spagnola pesa 44 kg. pur mangiando ogni giorno 3 kg. di cibo
igienista, cioè prevalentemente frutta e verdura.
Malgrado le consigliassi di mantenere in via provvisoria 50 gr. di riso bian-
co cotto al giorno non riuscı̀ ad aumentare che di 2, massimo 3 kg. E tuttavia
non soffre di alcuna malattia e la sua digestione è buona. Non aveva neanche
abusato di farmaci, ciò che avrebbe potuto spiegare la mancanza di assimilazione.
Mi fu dunque impossibile trovare la causa della sua magrezza. Tanti casi analoghi
mi si erano presentati nel corso degli anni senza che riuscissi a trovare la causa.
Bisogna essere un Maigret o uno Sherlock Holmes per giungere a snidare la causa
nascosta. Bisogna interrogare il soggetto in lungo e in largo senza nulla trascurare
delle sue abitudini di vita. Per farla breve, questo problema si risolse il giorno
in cui questa signora venne a trascorrere da noi, in due riprese, una settimana.
Senza cambiamento di regime, ma con molto sonno e riposo ella acquistò al-
legramente 2 kg. per volta. Pare che gli Spagnoli non vadano a dormire prima
di mezzanotte. È certo molto piacevole, ma non per la salute. La notte è fatta per
dormire, anche per gli Spagnoli. Non si possono violare impunemente le leggi
della Natura. La fatica del mattino non può essere abolita che sopprimendone
la causa. Non esistono rimedi per naturali che siano. La soppressione della causa
è la ragion sufficiente. Perciò, niente caffè niente thè niente di tutto ciò.
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Capitolo 3
EVOLUZIONE DELLA
MALATTIA
6. La fretta e la precipitazione.
7. Le carenze affettive.
28
Capitolo 4
GIORNO: Attendere una fame acuta, quindi calmarla con qualche frutto, a più
riprese. Facoltativo: dessert, insalata, mezzo avocado.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 30
di Albert I. Mosséri
4.2 I CONDIMENTI
Condimenti tollerati: Olio extravergine, limone, olive nere, maionese (olio, gial-
lo d’uovo, limone e cipolla, senza aceto nè mostarda nè sale).
Groviera grattugiata, aromi dolci.
Condimenti proibiti: Aceto, mostarda, sale, pepe, aromi forti, rafano, salse.
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Parte II
31
Capitolo 5
PRINCIPIO FONDAMENTALE
ASSIOMI
a. Siamo consapevoli della nostra esistenza. Secondo Cartesio, Â≪Penso, dunque
sonoÂ≫.
b. Tutto ciò che i nostri sensi percepiscono esiste, senza escludere ciò che non
possiamo percepire.
ENUNCIATO
Conosciamo tre principali divisioni dell’esistenza:
– chimica, fisica, vitale.
La chimica é governata da forze e leggi chimiche.
La fisica da forze e leggi fisiche.
La vitale da forze e leggi vitali.
Queste tre divisioni sono legate tra loro secondo un ordine particolare.
32
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 33
di Albert I. Mosséri
ESEMPI
1. L’esplosione della dinamite è governata principalmente dalle leggi della
chimica, indipendentemente dalle leggi della fisica o da quelle di Mendel
sull’ereditarietà.
Allo stesso modo tutte le azioni (malattie) che il corpo manifesta quando si
prendono dei prodotti chimici (farmaci), tutte queste azioni (diarrea, vomiti, torpo-
re, rilassatezza, sonnolenza, anestesia, diminuzione della temperatura, ecc.) sono
governate dalle leggi vitali e non da quelle della chimica.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 34
di Albert I. Mosséri
Tale principio significa che un corpo allo stato di quiete non può porsi in moto
da sé medesimo ed inversamente che un corpo in moto non può fermarsi da sé
medesimo.
A questo enunciato occorre dare due spiegazioni:
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Capitolo 6
DEFINIZIONI
LA VITA
La vita è lo stato di ciò che è vivente. Esistono almeno quattro condizioni:
Quindi una pietra non è vivente perché non si riproduce e non può cicatrizzarsi
in caso di rottura.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 36
di Albert I. Mosséri
L’ENERGIA NERVOSA
L’energia nervosa è generata apparentemente nel cervello, nel midollo spinale e
nei plessi e, tramite i nervi, trasmessa agli organi del corpo. Rappresenta l’energia
del controllo organico.
LA FORZA BIOTICA
La forza biotica è la forza primaria della vita.
SCOLIO
La parte preponderante dell’organismo non è vivente. Infatti non è vivente quanto
segue:
Soltanto le unità istologiche di un organismo, parti delle os sa, dei denti, ecc.
sono viventi.
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Capitolo 7
LEGGE N◦ 1
LEGGE ORTOBIONOMICA
ENUNCIATO
Ogni cellula del corpo continua ad adempiere durante l’intero suo ciclo vitale le
funzioni per le quali è stata creata a condizione che il suo ambiente si mantenga
favorevole.
SVILUPPO
Infatti le cellule nervose non svolgono la stessa funzione delle cellule del fegato, di
quelle dei reni, dell’intestino tenue, del crasso, dell’epidermide, dei muscoli, ecc.
La funzione di ciascun genere di cellula è iscritta dalla Natura in modo indelebile
nei suoi geni e nei suoi cromosomi.
1
La Bionomia è la scienza che tratta del corretto adattamento dell’organismo al proprio am-
biente. Il termine “ortobionomico” è stato inventato dal Dr. Shelton nel 1934 ad indicare il cor-
retto adattamento all’ambiente esterno. L’adattamento “malbionomico” invece è un adattamento
alle influenze nocive che si conclude con una degenerazione quale l’indurimento dei tessuti, la
cancerizzazione, l’infiammazione, ecc. DELLA CELLULA
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 38
di Albert I. Mosséri
SCOLII
1. L’ambiente esterno: La vita dipende dai seguenti fattori esterni che costitui-
scono l’ambiente favorevole al suo funzionamento, sviluppo e riproduzione:
• Cibo specifico.
• Acqua.
• Ossigeno.
• Temperatura appropriata.
• Assenza di qualsiasi avvelenamento.
• Assenza di qualsiasi incidente.
• Fattori psicologici: la fede, l’ottimismo, ecc.
• Sole.
• Numerosi fattori sconosciuti.
L’organismo si adatta correttamente a questi fattori.
L’ambiente interno Presso gli animali superiori ed inferiori questo ambiente in-
terno è costituito dal sangue e dalla linfa.
Nell’organismo animale le cellule sono immerse in un ambiente la cui fun-
zione è quella di fornire le sostanze nutritive e l’ossigeno e liberarle dai loro
rifiuti, biossido di carbonio compreso.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 39
di Albert I. Mosséri
SCOLII SUPPLEMENTARI
1. La nutrizione e il drenaggio sono più importanti dell’innervazione dal mo-
mento che un organo, in mancanza di questi primi due fattori, muore seduta
stante.
Al contrario, se l’energia nervosa manca ad un organo esso perde in sensi-
bilità e movimento e talvolta di atrofizza, ma non sempre muore. In questo
campo sono stati compiuti esperimenti di laboratorio.
LA VITA ETERNA
Il Dr. Alexis Carrel è riuscito a mantenere in vita per lungo tempo dei tessuti
viventi nutrendoli e liberandoli regolamente dei loro rifiuti.
In laboratorio si può eseguire il seguente esperimento. Prendere dei frammenti
di tessuti di origine animale che verranno puliti, lavati e quotidianamente liberati
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 40
di Albert I. Mosséri
dei loro rifiuti e delle loro tossine, quindi collocarli in un ambiente nutritivo fresco
ed in condizioni di luce a calore appropriati.
Questi frammenti possono vivere indefinitamente. Crescono, si riproducono e
le cellule vecchie si rigenerano. Non sembrano affatto invecchiare nel senso di un
indebolimento della vitalità.
In tal modo si suppone che l’ameba possieda una vita eterna e non muo-
ia mai, salvo incidente, avvelenamento o inanizione. La si suppone capace di
moltiplicarsi di continuo.
Quanto a noi; non potendo vivere erternamente, ci accontenteremo per il mo-
mento di vivere 900 anni come il nostro antenato Matusalemme.
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Capitolo 8
LEGGE N◦ 2
LEGGE DEL MINIMO
ENUNCIATO
La salute di un essere vivente è funzione dei fattori necessari di cui è provvisto.
SVILUPPO
I fattori necessari alla salute sono:
• Il riposo.
• L’ereditarietà, eco.
Supponiamo che una persona abbia soddisfatto tutte queste funzioni tranne
una, la sua salute non sarà perfetta che nella misura in cui questo unico fattore
sarà soddisfatto, cioè proporzionalmente al vantaggio che procura.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 42
di Albert I. Mosséri
ESEMPI
Consideriamo una persona che si nutre correttamente, che gode di un equilibrio
emotivo favorevole, che vive in modo equilibrato, ma si sovraccarica di attività.
La sua salute sarà proporzionale allo scarso riposo che si procura.
Un’altra persona mangia correttamente, fa dell’esercizio, non manca d’aria
pura nè di sole nè di riposo, ma subisce tensioni mentali durante il lavoro o
in casa. In questo caso la salute sarà proporzionale alla sua tranquillità e al suo
rilassamneto mentale.
SCOLII
1. Tutti i fattori di salute sopra citati sono legati tra loro.
La carenza di uno solo lede tutti gli altri ed impedisce la loro utilizzazione.
Pertanto la mancanza di sonno altera la digestione, blocca lo sviluppo
muscolare, rovina i nervi, ecc.
Una alimentazione azotata sovreccita i nervi, provoca tensione nervosa e
muscolare ed impedisce il sonno e la distensione.
Le forti emozioni quali la paura, l’odio, la gelosia, una grande gioia causano
indigestione, provocano insonnia e rovinano l’intera salute.
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Capitolo 9
LEGGE N◦ 3
LEGGE DI WALTER
SULL’ISTINTO DI
CONSERVAZIONE
POSTULATO
L’istinto di conservazione è un impulso vitale attivato da una forza altrettanto
vitale che non è né chimica né fisica.
ENUNCIATO
Ogni cellula vivente di un corpo organizzato è dotata di un istinto di conserva-
zione mantenuto da una forza inerente all’organismo cui viene dato genericamen-
te il nome di ‘forza vitale’ o ‘vita’ ed il cui successo di lavoro è direttamente
proporzionale alla grandezza di questa forza ed inversamente alla sua attività.
SVILUPPO
La forza biotica tende sempre a preservare e mantenere l’organismo nello stato il
più perfetto possibile.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 44
di Albert I. Mosséri
Eccezione
L’istinto di conservazione della razza è una rara eccezione all’istinto di conserva-
zione dell’io. In tal caso, l’individuo si sacrifica per proteggere la prole o il clan.
Una madre salverà i suoi piccoli a costo di gettarsi nell’acqua o nel fuoco.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 45
di Albert I. Mosséri
Facoltà di protezione:
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 46
di Albert I. Mosséri
Facoltà di adattamento:
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Capitolo 10
LEGGE N◦ 4
LEGGE DELLA DISTRIBUZIONE
VITALE
ENUNCIATO
Le forze del corpo, qualunque sia la loro grandezza, sono di stribuite ai vari organi
e tessuti proporzionalmente alla loro importanza e ai loro bisogni.
SPIEGAZIONE
La somma complessiva delle forze dell’organismo può essere considerata come un
serbatoio di forze capaci di affrontare qualsiasi richiesta, in qualsiasi direzione.
Lo stesso vale per la somma complessiva delle riserve nutritive del corpo (tes-
suti e fluidi compresi) che possono essere considerate come un serbatoio alimen-
tare in grado di soddisfare ogni richiesta, ovunque, secondo necessità.
Nella distribuzione delle forze e risorse nutritive ogni parte del corpo che le
richiede riceve il suo fabbisogno in ragione del contenuto del serbatoio.
Ma, quando la riserva è piccola, la distribuzione viene ripartita in modo da
soddisfare principalmente la domanda delle strutture più vitali rispetto a quella,
delle altre meno importanti.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 48
di Albert I. Mosséri
ESEMPI
1. Quando il corpo ha bisogno di calcio e la dieta ne è carente, esso lo sottrae
ai denti che si cariano, ed anche dalle ossa.
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Capitolo 11
LEGGE N◦ 5
LEGGE DI GRAHAM SUL FINE
COSTITUZIONALE APPLICATO
ALLA NUTRIZIONE E ALLA
SESSUALITÀ
EUNCIATO
L’essere vivente non può fare del godimento di alcuno dei suoi sensi una sorgente
di piacere al di là della realizzazione del fine costituzionale per il quale sono stati
creati senza compromettere gli interessi della sua natura.
SVILUPPO
Nutrimento:
Il nutrimento ci procura un piacere che non è né fine né oggetto: è un puro fatto
incidentale.
Perciò se per diletto si dà libero sfogo all’appetito senza tener conto dei bisogni
nutritivi dell’ organismo si finisce per approdare ad un triplice disastro organico:
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 50
di Albert I. Mosséri
Sessualità:
Il piacere che accompagna l’atto sessuale non è un fine: è una pura coincidenza.
La ricerca della felicità mediante una sessualità sfrenata conduce alla tristezza,
alla malinconia, alla malattia.
L’atto sessuale è il piano naturale che ha per scopo il petuarsi della razza. Non
sarebbe lecito attribuire alla sessualità uno scopo diverso dalla procreazione.
IL FRENO NATURALE
Nella legge n◦ 28, “Legge della Limitazione”, vedremo come il corpo ponga
un freno naturale in caso di abusi sessuali. È la ragione per cui il piacere si attenua
nel tempo. Il liquido genitale (sperma) si diluisce via via fino a pervenire alla
sterilità. Talvolta è l’impotenza a frenare le perdite vitali.
IL MARGINE DI DI SICUREZZA
Questo margine dipende dall’ereditarietà e varia da individuo ad individuo.
D’altra parte la sublimazione sessuale non sembra possibile. Donde la nostra
tolleranza in limiti minimi.
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Capitolo 12
LEGGE N◦ 6
LEGGE GENERALE DELLO
SVILUPPO
ENUNCIATO
Lo sviluppo di ogni parte del corpo è direttamente proporzionale alle correnti
vitali (nervose e nutritive) che, mediante l’esercizio della propria funzione, sono
dirette su questa parte.
SCOLIO
L’enunciato di questa legge spiega chiaramente l’assoluta necessità per lo sviluppo
del corpo di influssi nervosi favorevoli, di una alimentazione sana, di riposo ed
infine dell’esercizio della propria funzione, a ciascun organo la propria funzione.
NOTA : Pertanto, ogni organo ha una funzione sua propria che lo contrattistin-
gue dagli altri.
ESEMPI
1. La funzione dello stomaco è digestiva. Non è con il digiuno che si svilup-
perà questa funzione, ma con il mangiare.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 52
di Albert I. Mosséri
Un brutto enunciato:
In maniera troppo sbrigativa si è detto che LA FUNZIONE CREA L’ORGA-
NO. La parola ‘crea’ avrebbe dovuto essere cambiata.
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Capitolo 13
LEGGE N◦ 7
LEGGE SPECIALE DELLO
SVILUPPO MUSCOLARE
ENUNCIATO
L’esercizio intensivo produce un grande sviluppo, l’esercizio moderato uno svi-
luppo moderato, limitati esercizi uno sviluppo debole, assenza di esercizi l’atrofia.
SCOLIO
. Questa legge è il corollario della legge precedente.
53
Capitolo 14
LEGGE N◦ 7-BIS
LEGGE DELL’ATROFIA
ENUNCIATO
Ogni organo o funzione in regime assistenziale finisce per atrofizzarsi.
ESEMPI
1. Quando si assume regolarmente dell’insulina il pancreas finisce per non
secernerne più. È il caso dei diabetici da oltre due anni.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 55
di Albert I. Mosséri
8. Nella sua flora intestinale il corpo fabbrica i protidi di cui necessita per la
sintesi degli aminoacidi. Quando si mangiano alimenti azotati concentra-
ti (carne, noci diverse, formaggi, leguminose) la flora intestinale cessa di
compiere questa sintesi azotata.
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Capitolo 15
LEGGE N◦ 8
LEGGE DELL’ECONOMIA
SPECIALE
ENUNCIATO
In condizioni favorevoli l’organismo vivente accumula ogni eccesso del fondo
vitale eccedente i consumi in corso al fine di costituire un fondo di riserve che
potrà in seguito tornare utile quando il bisogno si renderà manifesto.
SVILUPPO
Ritmo e periodicità sono eccellenti attributi della vita. Esempio: l’alternanza di
attività e riposo.
Durante il riposo e il sonno, il corpo immagazzina forze. Poi, durante l’attività,
le spende.
In generale il corpo immagazzina più di quanto spende.
L’intelligenza somatica del corpo è lungimirante. Prevede delle riserve in caso
di urgenza.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 57
di Albert I. Mosséri
ESEMPI
1. La Natura immagazzina nel fegato del bambino considerevoli quantità di
ferro per i suoi bisogni pluriennali.
Infatti, nel periodo dell’allattamento che può protrarsi per la durata di un
biennio, il bambino non assume che latte. Ora il latte è sprovvisto di ferro.
È risaputo che il fegato di vitello contiene molto ferro al contrario del fegato
della mucca.
3. Abbondanti riserve nutritive sono preziose nel corso della vecchiaia se deve
prolungarsi fino a 120 anni ed oltre. Coloro che durante la gioventù le hanno
sperperate, ad esempio con farmaci, in seguito se ne troveranno privi.
NOTA:
Il punto di questa legge sta nelle riserve ‘essenziali’, non nelle scorie né nel
grasso né nei veleni con la loro acqua di ritenzione.
È infatti possibile pesare 85 kg. e non possedere che minuscole riserva
insufficienti in caso di bisogno (digiuno lungo, ecc.)
Come regola generale coloro che quotidianamente assumono farmaci non pos-
siedono che pochissime riserve essenziali. Non sono in grado di sopravvivere ad
un digiuno di 10-12 giorni.
I farmaci assunti ogni giorno esauriscono rapidamente tutte le riserve essenzia-
li dell’organismo il quale cerca di eliminare questi farmaci con grande dispendio
di energie.
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Capitolo 16
LEGGE N◦ 8-BIS
LEGGE DI MOSSÉRI
SULL’INSUFFICIENZA DELLE
RISERVE PER UNA
ELIMINAZIONE CELLULARE
PROFONDA
ENUNCIATO
L’eliminazione costante dell’organismo prosegue in modo con tinuo di giorno e
soprattutto di notte senza tuttavia riuscire a rivelare i numerosi veleni chimici, i
vaccini, gli effetti in so speso e dall’esito ritardato che ininterrottamente si accu-
mulano stante l’insufficienza delle riserve essenziali dell’organismo a compiere
questo lavoro di eliminazione cellulare profonda durante il digiuno.
LE RISERVE
Il fegato immagazzina glicogeno che si trasforma in zucchero secondo i bisogni.
Queste riserve possono durare 3 giorni soltanto nei soggetti magri e 3 mesi in
quelli obesi.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 59
di Albert I. Mosséri
3. Il digiunatore non dorme più durante la notte a causa della carenza della
vitamina B6 che per l’appunto è la vitamina dei nervi.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 60
di Albert I. Mosséri
FASI DI ELIMINAZIONE
1. Fase superficiale. Leggera di giorni, più forte di notte. Questa fase interes-
sa il sangue, la linfa. La lingua è leggermente carica di muco bianco.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 61
di Albert I. Mosséri
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Capitolo 17
LEGGE N 9
LEGGE DELLA
COMPENSAZIONE
FISIOLOGICA
ENUNCIATO
Gli organi non esistono di per sè, ma appartengono ad un insieme fisiologico la cui
efficacia dipende dai fattori sintetici di simbiosi: cooperazione, subordinazione e
compensazione.
SVILUPPO
Il corpo è un’unità organica, le cui parti si completano integralmente dal punto di
vista strutturale e funzionale.
Tutto ciò che colpisce un organo colpisce necessariamente l’organismo intero
grazie ad un particolare meccanismo di reciprocità.
Cosı̀ la perdita o l’alterazione di un organo è compensata dall’accrescimento
del volume e dell’attività degli altri organi.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 63
di Albert I. Mosséri
ESEMPI
1. La distruzione di alcune cellule dei reni è compensata dalla formazione di
nuove cellule.
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Capitolo 18
LEGGE N◦ 10
LEGGE DELL’ADATTAMENTO
MALBIOTICO 0 TOLLERANZA
PATOLOGICA
POSTULATO
La tolleranza si applica unicamente ai processi patologici, non ai processi fisiolo-
gici.
ENUNCIATO
Il comportamento dell’organismo vitale verso lo stimolo esterno è un comporta-
mento istintivo motivato dall’istinto di conservazione e si adatta a tutte le influenze
che non può distruggere, controllare o evitare.
SVILUPPO
Quando dei prodotti chimici penetrano nel corpo, esso lotta violentemente per
liberarsene.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 65
di Albert I. Mosséri
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Capitolo 19
LEGGE N◦ 11
LEGGE SUI MEZZI
DELL’ADATTAMENTO
MALBIOTICO O TOLLERANZA
PATOLOGICA
ENUNCIATO
L’adattamento ad ogni influenza nociva è un adattamento malsano che sempre si
compie nel corpo mediante cambiamenti tali da allontanarlo dall’ideale e condurlo
alla degenerazione.
SVILUPPO
Col tempo il corpo ha la capacità di adeguarsi alle condizioni antinaturali o anti-
vitali.
Tuttavia, ogni ‘violazione’ alle Leggi della Natura comporta una punizio-
ne che è la differenza tra ciò che l’uomo è e ciò che dovrebbe essere. Questo
adeguamento è un adattamento patologico.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 67
di Albert I. Mosséri
ESEMPI
1. Quando si beve regolarmente del thé, 1o stomaco finisce per indurirsi come
cuoio allo scopo di proteggersi ed impedire il più possibile l’assorbimento
del tannino.
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Capitolo 20
LEGGE N◦ 12
LEGGE DI TRALL
SULL’UNITÀ DEI PROCESSI
DELLA SALUTE E DELLA
MALATTIA
ENUNCIATO
L’organiamo utilizza i medesimi materiali ed i medesimi processi sia nello stato
di salute (sviluppi fisiologici) che in quello di malattia.1
SVILUPPO
Per riparare una casa malandata il muratore utilizza i medesimi materiali, i mede-
simi strumenti ed i medesimi metodi che sono serviti a oostruirla.
Nessuno, ad esempio, si sogna di riparare una casa in legno come una villetta
di montagna utilizzando mattoni e malta. I processi di riparazione sono dunque
i medesimi di quelli di costruzione
1
Questa legge è stata scoperta dal Dr. R.T. Trall, e non da Louis Kuhne, naturopata, che su di
essa parecchi anni dopo ha ba sato il suo libro.
68
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 69
di Albert I. Mosséri
ESEMPI
1. Per la salute il corpo ha bisogno di calcio, ferro, ecc. biologici e viventi
quali si trovano nei cibi naturali e crudi. Lo a tesso vale nella malattia.
Ciononostante il ruolo dell’Igienista è di DOSARE i cibi secondo il ridotto,
o addirittura per un certo tempo nullo, potere digestivo del malato. In quel
momento subentra la necessità del digiuno.
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Capitolo 21
LEGGE N◦ 13
LEGGE DI TRALL SULLE
RELAZIONI VITALI
ENUNCIATO
Ogni qualvolta nell’organismo vivente si compie un’azione che risulti da un’in-
fluenza esterna, l’azione deve essere attribuita alla cosa vivente che ha un potere
di azione e non alla cosa inanimata la cui caratteristica principale è l’inerzia. 1
TERMINOLOGIA
1. Il termina AZIONE verrà utilizzato unicamente in rapporto agli esseri vi-
venti.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 71
di Albert I. Mosséri
DIMOSTRAZIONE
Sappiamo che quando due fatti sono uniti da una correlazione di causa ed effetto
(Spinoza):
Ora, poichè:
SCOLII
1. In medicina, in fisiologia e in biologia si attribuisce l’azione a sostanze
inerti, ad oggetti inanimati, poi si dice che il corpo reagisce. È il più grande
errore immaginabile.
Si dice, ad esempio, che la purga ‘agisce’ sugli intestini che ‘reagiscono’ di
conseguenza. In questo modo si suppone che gli oggetti inanimati possano
avere un’azione vitale.
Ora la verità è che il solo capace di azione vitale è l’organismo vivente.
La purgazione non è la ‘reazione’ degli intestini alla purga, bensı̀ la loro
azione per liberarsene.
La pelle non ‘reagisce’ a contatto dell’acqua fredda poichè l’acqua fredda
non produce un’azione. È la pelle che agisce contraendosi.
I farmaci non agiscono sull’organismo umano, è l’organismo umano che
agisce su di loro allo scopo di espellerli in quanto veleni inutilizzabili.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 72
di Albert I. Mosséri
2. Si dice “un riflesso nervoso” come si direbbe una reazione nervosa. L’idea
trasmessa da questo termine è erronea. Infatti i nervi non reagiscono, essi
agiscono a contatto di uno stimolo esterno inerte.
ESPERIMENTI
1. È possibile osservare un’ameba sotto microscopio. Essa si muove in dire-
zione di una particella di cibo, emette pseudopodi, crea una sacca, ingloba
la particella e la digerisce. La particella alimentare non si muove verso
l’ameba.
Da parte sua l’ameba si allontana dai veleni. I veleni non si allontanano da
lei.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 73
di Albert I. Mosséri
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Capitolo 22
COROLLARIO ALLA
LEGGE N◦ 13
LEGGE DELLA FORZA E DELLA
QUALITA’
POSTULATO
I processi dell’organismo vivente sono diretti da una forza vitale e non da una
forza meccanica o chimica.
ENUNCIATO
La forza utilizzata e consumata in tutta l’azione vitale è una forza vitale, una forza
interna e non esterna.
74
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 75
di Albert I. Mosséri
DIMOSTRAZIONE
Dato che è proprio l’organismo stesso ad agire ne consegue che è proprio la forza
intrinseca all’organismo ad essere consumata durante questa azione.
ESPERIMENTO
Quando si somministra una purga o altro farmaco ad un morto, esso non reagisce
perchè non ha più forza vitale.
Senza forza vitale, nessuna azione.
SCOLII
1. La forza di funzionamento (lavoro) è sempre la stessa sia nella salute che
nella malattia.
La forza della malattia, la forza della febbre è la forza della salute.
I risultati non differiscono che in base alle differenti condizioni.
ESEMPI
La forza di vomitare è una forza vitale.
La forza della diarrea è una forza vitale.
La forza della febbre e dell’influenza sono forze vitali dell’organismo vivente.
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Capitolo 23
LEGGE N◦ 14
LEGGE DI LINDLAHR
SULLA DUALITÀ DEGLI
EFFETTI
POSTULATO
Tutto ciò ohe viene introdotto nel corpo o entra con esso in contatto, o è utilizzato
o è espulso secondo che sia profÃttevole o nocivo, cibo o veleno.1
ENUNCIATO
Tutto ciò che viene introdotto nel corpo o entra con esso in contatto occasiona col
tempo un’azione doppia e contraria: la seconda azione, reattiva, è opposta alla
prima, attiva.
DIMOSTRAZIONE
La stimolazione è un consumo di energia che diminuisce le forze.
1
La scoperta di questa importante legge è dovuta al Dr. Henry Lindlahr, M.D., medico e
naturopata americano. La presente formulazione è del Dr. H. Shelton.
76
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 77
di Albert I. Mosséri
ESEMPI
1. La purgazione ha per risultato ultimo la stitichezza.
SCOLIO
Questa legge spiega l’ASSUEFAZIONE o, come suol dirsi, LA FORZA DI
ABITUDINE.
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Capitolo 24
ENUNCIATO
Il grado di ogni stimolazione determina il grado della conseguente depressione.
SCOLII
1. Tutto ciò che momentaneamente fortifica, a lungo andare in debolisce.
78
Capitolo 25
LEGGE N◦ 15
LEGGE DELL’ALTERNANZA
ENUNCIATO
È proprio della natura degli organismi vitali alternare sempre il riposo all’attività.
ESEMPI
1. Le ovaie hanno un particolare ritmo di attività e riposo.
2. I bambini per un certo periodo crescono molto, poi quasi niente in un se-
condo tempo.
5. Nella vita abituale, l’eliminazione è più forte di notte. Capita che prosegua
durante il mattino. Ciò spiega perchè al risveglio la mente è fiacca e si cerca
di arrestare questa eliminazione incompiuta con caffè, tabacco, una doccia
fredda.
79
Capitolo 26
PRINCIPIO DI WALTER
SULL’EVIDENZIAZIONE
DELL’ENERGIA
ENUNCIATO
In qualunque circostanza e quale che sia la sua natura, la vitalità o energia è da
noi invariabilmente evidenziata e percepita come energia consumata, mai come
accumulazione.
ESEMPI
1. Possiamo farci un’idea della forza di un atleta durante il sonno analogamen-
te a quanto è possibile conoscere della forza esplosiva del grisù prima che
esploda.
2. Si percepisce l’energia di una batteria allorchè produce lavoro, non allo stato
di riposo.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 81
di Albert I. Mosséri
SCOLII
L’uso continuato di stimolanti porta al seguente risultato:
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Capitolo 27
LEGGE N◦ 16
LEGGE DELLA STIMOLAZIONE
DEFINIZIONI
Conosciamo tre varietà di stimolanti:
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 83
di Albert I. Mosséri
b. Gli stimolanti non compensati che comprendono soprattutto gli irritanti e gli
stimolanti veri e propri.
ENUNCIATO
Ogniqualvolta un agente, un’influenza tossica o irritante agisce sull’organismo
vivente si occasiona una resistenza vitale ed un’eccitazione rese evidenti da un’a-
zione accresciuta e perturbata la quale riduce sempre le forze proporzionalmente
al grado di accelerazione di questa azione. L’accrescimento dell’azione è causato
dal consumo straordinario delle forze vitali e non dal processo. Ne deriva dunque
che le riserve di forza sono diminuite.
SCOLII
1. I rinvigorenti ed i tonici producono naturalmente una certa distruzione in
larga parte compensata sia dai loro apporti che dalla riparazione indotta. In
tal senso essi danno più di quanto non sottraggano e compensano le perdite.
2. Gli irritanti o veri stimolanti non danno nulla e sottraggono molto. Non
compensano le perdite provocate.
3. Laddove gli stimolanti sembrano fare il più gran bene, essi fanno il più
gran male. La loro nocività è infatti proporzionale all’energia che fanno
consumare.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 84
di Albert I. Mosséri
DEFINIZIONE
Cibo e veleno: in natura, per l’organismo umano tutto è cibo o veleno. Infatti,
tutto ciò che è incapace di utilizzare deve essere rigettato. È cibo ciò che è
suscettibile di essere trasformato nel corpo vivente in tessuto o in fluidi.
SCOLII
La Natura ci permette di dintinguere un veleno stimolante da una sostanza
nutritiva nel modo seguente:
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 85
di Albert I. Mosséri
La follia:
Quando, alla fin fine, il corpo è talmente sfinito da non ‘reagire’ più ad
alcun veleno, ci si trova in un bel pasticcio. È la degenerazione, se non l’inizio
della follia e delle altre malattie mentali.
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Capitolo 28
LEGGE N◦ 17
LEGGE DEL RIPOSO DEL
DR. SHELTON
DEFINIZIONE
Il riposo comprende:
3. Il riposo fisiologico che consiste nel riposare lo stomaco, gli intestini, il fe-
gato, il cuore, ecc. astenendosi totalmente dal cibo dal momento che con la
digestione si affaticano. Per un certo tempo si vive sulle proprie riserve.
ENUNCIATO
Ogni volta che in un organismo animale l’azione ha consumato l’energia e la
sostanza di riserva è necessario un riposo per ri cuperare le forze e colmare il
deficit di sostanza.
86
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 87
di Albert I. Mosséri
SCOLII
1. Il riposo è necessariamente triplice: fisico, fisiologico e mentale.
5. Il lavoro compiuto dal fegato, dai polmoni, dai reni, dal cuore, dallo sto-
maco, dalle ghiandole, ecc. dipende principalmente dalla quantità e dalla
concentrazione del cibo.
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Capitolo 29
LEGGE N◦ 18
LA CAUSA PRIMARIA DELLA
MALATTIA
ENUNCIATO
La forza vitale scatena la malattia.
SPIEGAZIONE
La malattia é una eliminazione (biogonia) che richiede una forza vitale posseduta
da tutti gli esseri viventi.
In un morto non può prodursi alcuna malattia.
CONCLUSIONE
È dunque proprio la forza vitale la causa primaria della malattia in un essere
vivente.
88
Capitolo 30
LEGGE N◦ 19
LA SNERVAZIONE
ASSIOMA
1. Ogni azione disperde energia.
POSTULATO
Il termine VITA è sinonimo di FORZA VITALE e di ENERGIA NERVOSA o
MOVIMENTO ARMONICO secondo la definizione del filosofo Herbert Spencer.
89
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 90
di Albert I. Mosséri
ENUNCIATO
Ogni funzione, ogni processo vitale e soprattutto ogni azione o abitudine malsa-
na determinano un dispendio di energia nervosa che conduce alla snervazÃone
quando questo dispendio supera la quantità di energia nervosa di riserva.
SCOLII
Le cause della snervazÃone:
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 91
di Albert I. Mosséri
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Capitolo 31
LEGGE N◦ 20
L’INDEBOLIMENTO
FUNZIONALE
ENUNCIATO
La snervazione, sinonimo di esaurimento delle enrgie nervose, conduce all’in-
debolimento delle funzioni vitali dell’organismo riducendo le secrezioni, l’eli-
minazione, la digestione, l’assorbimento, l’assimilazione, l’escrezione tramite
gli emuntori, la peristalsi intestinale e tutte le funzioni organiche.
SVILUPPO
Il sistema nervoso presiede a tutte le funzioni organiche. La snervazione, di-
minuendo l’energia, indebolisce tutte le funzioni organiche quali la digestione,
la funzione intestinale, renale, respiratoria, muscolare, mentale, sensoriale, ecc.
Senza forza nervosa ogni funzione é impossibile.
Quando la forza nervosa dimunuisce la funzione si indebolisce.
92
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 93
di Albert I. Mosséri
SCOLIO
Calorimetria alimentare:
Si pretende che i cibi assorbiti si trasformino automaticamente in un certo nu-
mero di calorie determinate secondo la categoria del cibo. Si sono perfino costruite
erronee tabelle.
Infatti l’indebolimento dell’efficacia funzionale degli organi digestivi e altri
può indurre ad una digestione parziale o addirittura ad una indigestione.
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Capitolo 32
LEGGE N◦ 20 BIS
DISTRIBUZIONE DELLE
ENERGIE
ENUNCIATO
Quando le energie del corpo sono concentrate in una parte vengono ritirate dare
altre.
ESEMPI
1. Quando il corpo provoca una febbre le energie sono ritirate da ogni parte e
si avverte stanchezza.
2. Lo stesso vale per una crisi di fegato o altro. Si avverte una debolezza e
un’incapacità di concentrazione mentale.
94
Capitolo 33
LEGGE N◦ 21
LEGGE DI TILDEN SULLA
TOSSIEMIA
ENUNCIATO
La diminuzione dell’eliminazione e delle secrezioni produce la tossiemia, causa
fondamentale di tutte le malattie (biogonie) e di tutti gli stati patologici.
SVILUPPO
I nostri milioni di cellule eliminano costantemente rifiuti tossici nel sangue. L’ar-
resto di questa eliminazione significa la morte istantanea. Ma una semplice di-
95
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 96
di Albert I. Mosséri
minuzione di questa eliminazione alza il livello dei rifiuti che diventano troppo
tossici ed intollerabili.
SCOLII
Si può suddividere la tossiemia in diverse categorie:
5. Queste ultime quattro tossiemie inducono a loro volta una tossiemia cellu-
lare endogena. Senza questa tossiemia cellulare naturale è poco probabile
che le altre tossiemie possano di per sè causare la malattia.
SCOLII SUPPLEMENTARI
1. L’ereditarietà:
a. In quanto eliminazione, nessun genere di malattia (biogonia) può essere
ereditaria.
b. Al contrario, è possibile ereditare una predisposizione, una diatesi, degli
organi piccoli, un torace stretto o largo, ecc.
c. In caso di tossiemia ci si ammala della malattia per la quale siamo
predisposti e non di un’altra. Cosı̀ se i nostri genitori sono tubercolotici,
all’occorrenza ci ammaleremo di tubercolosi.
d. Senza un’elevata tossiemia non subiremo mai alcuna malattia, quale che
sia la nostra ereditarietà.
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MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 97
di Albert I. Mosséri
4. Il contagio non esiste perchè la tossiemia non può essere trasmessa da una
persona all’altra. Eccezione: taluni parassiti (scabbia, ecc.).
5. Le epidemie sono causate dalle condizioni malsane che colpiscono tutti gli
abitanti di una regione: panico durante le guerre, umidità eccessiva, freddo
o caldo eccessivi, orgie di Natale, ecc.
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Capitolo 34
LEGGE N◦ 22
LEGGE DI SHELTON SUGLI
STATI EMOTIVI
ENUNCIATO
Le preoccupazioni, la paura, gli shock nervosi, il dispiacere, ecc. raramente, per
non dire mai, producono la malattia in un individuo veramente sano perchè è
capace di liberarsi di questi stati emotivi prima che abbiano avuto il tempo di
generare turbe serie.
SVILUPPO
Tutti hanno avuto durante nella vita momenti di collera, eccitazione mentale,
preoccupazioni ed ansietà.
Ma nessuno è mai caduto ammalato. L’uomo sano infatti si libera rapidamente
di queste emozioni PRIMA che abbiamo avuto il tempo di danneggiarlo.
I lavori del Dr. P.E. Morhardt di Parigi (1928) confermano la teoria del Dr.
Shelton. Questi lavori hanno provato che gli shock emotivi quali le emozioni
provocate dalla perdita di una persona cara, di una fortuna, di una situazione, ecc.
generano malattie PERCHÈ il corpo si trova in uno stato tossiemico al momento
dell’emozione.
98
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 99
di Albert I. Mosséri
ESEMPIO
Il diabete è un esempio stupefacente. Lo squilibrio nutritivo conduce ad una con-
dizione del sistema nervoso tale da non poter sopportare uno shock o una tensione.
Infatti le emozioni violente possono causare il diabete in persone tossiemiche.
Lo shock derivante da una ferita o da una operazione può fare insorgere dello
zucchero nelle urine. Lo stesso vale per la paura, la preoccupazione, la collera,
ecc.
Evidentemente questo diabete è passeggero dato che le emozioni violente sono
passeggere. Non si tratta del vero diabete causato dall’insulina ed altri farmaci
che provocano l’atrofia del pancreas.
Un’alimentazione non specifica alla nostra specie produce effetti nefasti sul
sistema nervoso, cervello e nervi, reso suscettibile al minimo shock.
CONCLUSIONE
1. Gli stati emotivi sono sempre cause secondarie della malattia. La cau-
sa principale è sempre una COSTANTE, cioè la tossiemia causata da una
alimentazione non specifica alla nostra specie.
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Capitolo 35
LEGGE N◦ 23
LEGGE DELL’ATTIVITÀ VITALE
ANORMALE
ENUNCIATO
La malattia è un’azione vitale anormale del corpo (biogonia).
DIMOSTRAZIONE
Dal momento che ogni azione compiuta nell’organismo è dovuta a quest’ultimo
(Legge di Trall), e poichè la malattia non concerne che i corpi viventi, ne consegue
che la malattia è l’azione vitale del corpo.
SVILUPPO
Risulta evidente che questa azione è anormale.
In questa legge si tratta delle malattie e non degli stati patologici quali la
paralisi, la cataratta, ecc. Questi stati non comportano azione alcuna.
100
Capitolo 36
LEGGE N◦ 24
ENUNCIATO
La malattia (biogonia) è un’eliminazione “vicariante”.
SVILUPPO
1. Scopo della malattia è l’eliminazione della tossiemia che ‘incrosta’ il corpo.
Prova ne sia l’aumento della eliminazione durante la malattia: urine più
cariche, alito fetido, febbre, foruncoli, diarrea, vomito, sudore fetido, ecc.
2. Poichè la normale funzione degli organi sovraccarichi di tossine duran-
te la malattia è di espellerli, altri organi vengono ‘requisiti’ allo scopo di
sostituirli ed aiutarli. Questo è il senso del termine “vicariante”.
ESEMPI
1. La pelle aiuta sovente i reni ad eliminare provocando foruncoli, macchie
rosse, pustole, ecc.
2. I polmoni aiutano sovente con la tosse ad espellere i catarri che le mucose
nasali non riescono ad espellere tramite il naso.
3. La febbre aiuta sovente l’intero corpo quando è ‘incrostato’ e gli emuntori
non sono sufficienti a purificarlo.
101
Capitolo 37
LEGGE N◦ 25
LEGGE DELL’ELIMINAZIONE
SELETTIVA
ENUNCIATO
Tutte le sostanze nocive in qualunque maniera introdotte all’interno della sfera
vitale vengono combattute, neutralizzate ed eliminate nei modi e per le vie che
producono nel corpo la minore usura.
SVILUPPO
Quando si prende un farmaco (veleno) il corpo sceglie il modo e il percorso più
economici per espellerlo.
Cosı̀ per certi farmaci che vengono eliminati tramite gli intestini (purghe), per
altri tramite i reni (diuretici), per altri tramite la pelle (diaforetici) ed altri ancora
tramite lo stomaco (emetici), ecc.
Prima di venire eliminati certi farmaci sfibrano il sistema nervoso (tran-
quillanti, sonniferi, calmanti).
102
Capitolo 38
LEGGE N◦ 26
LEGGE DI THONSON
ENUNCIATO
L’organo ammalato (biogonia) è l’organo più forte nella malattia acuta. Diven-
ta il più debole nella malattia cronica.
SPIEGAZIONE
Quando il corpo diventa troppo tossiemico e gli emuntori sovraccarichi non ce la
fanno ad assolvere il proprio compito normale, l’intelligenza somatica dell’orga-
nismo sceglie l’organo più forte per sostituirli.
Qui si tratta di malattia acuta e non cronica.
È evidente che nella malattia cronica tocchi all’organo più debole.
SCOLII
1. L’organo più forte o più debole non è il medesimo per tutte le persone,
dipende dall’ereditarietà.
Ciò spiega la diversità ed il numero di malattie e di sintomi.
103
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 104
di Albert I. Mosséri
3. Come si può verificare, il corpo compie una sola formidabile malattia. Non
ne fa due insieme.
Cosı̀ coloro che si ammalano di tubercolosi non si ammalano di cancro.
Coloro che si ammalano di una malattia mentale raramente sono cardiaci.
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Capitolo 39
LEGGE N◦ 27
ENUNCIATO
La malattia è una resistenza vitale alla tossiemia.
SVILUPPO
Nel limite delle proprie forze il nostro organismo elimina tutto ciò di cui non ha
bisogno o gli è nocivo. La malattia è l’azione del corpo per eliminare le sostanze
tossiche.
105
Capitolo 40
LEGGE N◦ 28
LEGGE DELLA LIMITAZIONE
ENUNCIATO
Quando il dispendio delle forze vitali, ovunque si produca, raggiunge il limite di
un imminente fatale esaurimento, la Natura pone un freno a questo inutile dispen-
dio e l’organismo si ribella al continuo impiego dell’abituale stimolante o alla
cattiva abitudine.
ESEMPI
1. Si sa che gli sperperi sessuali esauriscono il sangue e che ogni goccia di
sperma equivale a 40 gocce di sangue. Quando si abusa della sessualità, la
Natura pone un freno ad evitare le perdite vitali diluendo lo sperma. L’uomo
finisce per diventare sterile ed anche impotente.
L’uso di tranquillanti esaurisce a tal punto i nervi che la Natura pone un fre-
no agli altri dispendi nervosi come nella sfera sessuale dove l’uomo diventa
impotente.
106
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 107
di Albert I. Mosséri
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Capitolo 41
LEGGE N◦ 29
LEGGE DI JENNINGS
SULL’ORTOPATIA
ENUNCIATO
Il fine della malattia (biogonia) è di ristabilire l’ organismo. 1
SVILUPPO
Ne deriva che, essendo la malattia una eliminazione, il fine della malattia è la di-
sintossicazione del corpo per purificarlo e ristabilire l’integrità delle sue funzioni.
SCOLIO
La malattia non è un mezzo radicale dato che, tornato al livello di tolleranza tos-
siemica, l’organismo interrompe la sua azione, cioè cessa di essere ammalato.
Tuttavia permane ancora assai tossiemico.
1
Dal greco Orthós = ‘diritto’ e Pathos = ‘affetto’. L’espressione ‘Ortopatia’ – inventata dal
Dr. Isaac Jennings (USA) – significa che la malattia è un’azione utile, corretta, benefica. Fu
il primo a dimostrare questa verità.
108
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 109
di Albert I. Mosséri
ESEMPI
1. Il vomito ristabilisce il corpo e lo libera di quanto indesiderabile.
SCOLIO:
La malattia non è un mezzo radicale per purificare da cima a fondo l’organi-
smo. Infatti, quando il livello di tolleranza tossiemica è ritrovato, il corpo cessa la
sua azione, cioè cessa di essere ‘ammalato’.
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Capitolo 42
LEGGE N◦ 30
LA MALATTIA ACUTA
ENUNCIATO
La malattia Prende la forma acuta quando il potenziale vitale è elevato.
DIMOSTRAZIONE
Dal momento che la potenza della malattia è proporzionale al potenziale vita-
le, una persona vigorosa, se ne ha bisogno, avrà una malattia acuta. Più questa
persona è vigorosa più forte sarà la malattia.
ESEMPI
I bambini, solitamente provvisti di vitalità, quando si ammalano, manifestano
sintomi molto violenti.
Viceversa, i vecchi le cui capacità sono limitate ad una febbre ridotta e a
malattie croniche.
110
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 111
di Albert I. Mosséri
SCOLIO
Quanto più la malattia è acuta tanto più rapido il ristabilimento.
COROLLARI
1. Quando si è morti o prossimi alla morte il potenziale vitale è nullo o troppo
debole. La malattia diventa nulla o quasi.
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Capitolo 43
LEGGE N◦ 31
LA MALATTIA CRONICA
ENUNCIATO
La malattia (biogonia1 ) prende la forma cronica quando il potenziale vitale è
debole.
SPIEGAZIONE
Dal momento che la potenza della malattia è proporzionale al potenziale vitale
consegue che la malattia prende forma cronica soltanto quando questo potenziale
è basso.
112
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 113
di Albert I. Mosséri
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Capitolo 44
LEGGE N◦ 32
EVOLUZIONE DELLA
MALATTIA
ENUNCIATO
Quando la tossiemia non viene eliminata la malattia evolve dallo stato acuto allo
stato cronico ed infine allo stato patologico irriversibile.
ESEMPI
1. I sintomi acuti dell’artrite e del reumatismo si evolvono in artrosi, infine le
ossa si saldano, deformano e deteriorano.
114
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 115
di Albert I. Mosséri
LA DIAGNOSI
Quando un malato si presenta con la diagnosi medica di una malattia grave oc-
corre sempre fare delle ricerche sulle malattie ed i sintomi meno gravi che
necessariamente devono aver preceduto, nel corso di molti anni, questa grave
malattia.
Se il passato non rivela nulla di particolare si può affermare che lo stato del-
l’individuo non è cosı̀ grave come si pretende. La diagnosi è dunque erronea ed
allarmista.
Tutte le malattie gravi hanno avuto i loro antecedenti benigni come i mal
di testa, inappetenza, ripetuti raffreddori, numerose influenze, ecc.
SCOLII
1. Le differenti affezioni che si possono avere non sono in dipendenti l’una
dall’altra, ma partecipano ad un processo globale dello stato patologico.
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Capitolo 45
COROLLARIO ALLA
LEGGE N◦ 32
LE TAPPE DEL
RISTABILIMENTO
ENUNCIATO
Dal momento che, nell’aggravarsi, la malattia deve passare dallo stato acuto allo
stato cronico ne deriva che l’individuo in via di ristabilimento deve passare
dallo stato cronico allo stato acuto, cioè dal cammino inverso.
SPIEGAZIONE
Con la soppressione delle abitudini avvelenanti ed il riposo fisiologico il corpo
economizza molta energia, ciò che gli consente di compiere un’azione di elimina-
zione (malattia acuta) più energica.
ESEMPIO
Quando un malato cronico digiuna, ha talvolta violente crisi di eliminazione sotto
forma di febbre, mal di testa, diarrea, vomiti, palpitazioni, polso rapido, dolori
116
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 117
di Albert I. Mosséri
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Capitolo 46
LEGGE N◦ 33
LEGGE DEL POTERE
RICUPERATORE
ENUNCIATO
Il potere ricuperatore è inerente alla materia vivente.
SVILUPPO
I processi vitali sembrano essere animati da una intelligenza somatica che li guida
verso un fine determinato per il più grande benessere dell’essere vivente.
Lo stesso adeguamento dei mezzi disponibili verso un fine gioioso si riscontra
– ciò che è degno di nota – nelle condizioni anormali che possono accadere nel
corso della vita. Allora il corpo, per correggere una situazione difficile, si ammala.
Gli organi improvvisano sempre dei mezzi adeguati a fronteggiare ogni nuova
situazione.
118
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 119
di Albert I. Mosséri
ESEMPI
1. In caso di ferita, il corpo, per riparare i tessuti distrutti, si adatta a questa
nuova situazione con una serie di misure immediate o differite. Ad evitare
effusione di sangue forma un grumo, per indirizzare verso la sede della fe-
rita sangue in abbondanza provoca un’infiammazione, invia sostanze nutri-
tive allo scopo di riparare le lacerazioni, elimina rifiuti, fabbrica un tessuto
cicatriziale provvisorio a protezione della ferita, ecc.
2. Quando una scheggia penetra nella pelle, il corpo la avvolge in una ciste, le
riversa fluidi, poi con questi fluidi e del pus la elimina.
7. Il corpo isola nelle cisti pus e altre materie nocive allo scopo di renderle
inoffensive.
9. La Natura favorisce sempre gli organi più vitali quali gli occhi, i nervi.
Durante il digiuno il corpo perde il grasso mentre i nervi restano intatti.
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. . . come una foglia nel vento. . .
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 120
di Albert I. Mosséri
NOTA :
Nessun farmaco, nessuna tisana, nessuna radiazione, nessuna sostanza pos-
siede un potere guaritore. Questo potere è insito nella natura vivente. Non è
trasferibile da una persona all’altra.
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. . . come una foglia nel vento. . .
Capitolo 47
LEGGE N◦ 34
LE CONDIZIONI DEL
RISTABILIMENTO
ENUNCIATO
Il ristabilimento è possibile alle seguenti quattro condizioni:
SCOLII
1. La soppressione del motivo comporta la correzione di ogni abitudine nociva,
di ogni cibo non specifico alla specie umana, di ogni influenza malsana e
l’astensione da ogni veleno.
2. Gli elementi e le condizioni necessarie alla salute sono i cibi specifici alla
specie umana, la serenità mentale, un clima sopportabile, ecc.
121
MANGIATE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA 122
di Albert I. Mosséri
3. Il ricupero della forza vitale si compie con il riposo fisico, mentale, senso-
riale e fisiologico (digiuno).
CONCLUSIONE
Nel combattere i sintomi, la medicina aggrava il caso, crea compli-
cazioni e ricadute, trasforma il caso acuto in caso cronico, distrugge
i tessuti in modo irreversibile, reprime i veleni aggiungendovene di
nuovi in forma di prodotti chimici.
I metodi utilizzati dalla medicina sovente uccidono il malato.
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. . . come una foglia nel vento. . .
Indice
COPERTINA 1
123
2.18 Verdure crude . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
2.19 I condimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
2.20 Verdure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
2.21 Gli altri fattori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
2.22 I cibi naturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
2.23 La contrarietà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
2.24 Classificazione dei cibi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
2.25 Il sonno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
6 DEFINIZIONI 35
7 LEGGE N◦ 1
LEGGE ORTOBIONOMICA 37
8 LEGGE N◦ 2
LEGGE DEL MINIMO 41
9 LEGGE N◦ 3
LEGGE DI WALTER
SULL’ISTINTO DI CONSERVAZIONE 43
10 LEGGE N◦ 4
LEGGE DELLA DISTRIBUZIONE VITALE 47
11 LEGGE N◦ 5
LEGGE DI GRAHAM SUL FINE COSTITUZIONALE APPLICA-
TO ALLA NUTRIZIONE E ALLA SESSUALITÀ 49
12 LEGGE N◦ 6
LEGGE GENERALE DELLO SVILUPPO 51
13 LEGGE N◦ 7
LEGGE SPECIALE DELLO SVILUPPO MUSCOLARE 53
14 LEGGE N◦ 7-BIS
LEGGE DELL’ATROFIA 54
15 LEGGE N◦ 8
LEGGE DELL’ECONOMIA SPECIALE 56
16 LEGGE N◦ 8-BIS
LEGGE DI MOSSÉRI SULL’INSUFFICIENZA DELLE RISERVE
PER UNA ELIMINAZIONE CELLULARE PROFONDA 58
17 LEGGE N 9
LEGGE DELLA COMPENSAZIONE FISIOLOGICA 62
18 LEGGE N◦ 10
LEGGE DELL’ADATTAMENTO MALBIOTICO 0 TOLLERANZA
PATOLOGICA 64
19 LEGGE N◦ 11
LEGGE SUI MEZZI DELL’ADATTAMENTO MALBIOTICO O TOL-
LERANZA PATOLOGICA 66
20 LEGGE N◦ 12
LEGGE DI TRALL
SULL’UNITÀ DEI PROCESSI DELLA SALUTE E DELLA MALAT-
TIA 68
21 LEGGE N◦ 13
LEGGE DI TRALL SULLE RELAZIONI VITALI 70
22 COROLLARIO ALLA
LEGGE N◦ 13
LEGGE DELLA FORZA E DELLA QUALITA’ 74
23 LEGGE N◦ 14
LEGGE DI LINDLAHR
SULLA DUALITÀ DEGLI EFFETTI 76
24 COROLLARIO ALLA LEGGE N◦ 14 78
25 LEGGE N◦ 15
LEGGE DELL’ALTERNANZA 79
26 PRINCIPIO DI WALTER
SULL’EVIDENZIAZIONE DELL’ENERGIA 80
27 LEGGE N◦ 16
LEGGE DELLA STIMOLAZIONE 82
28 LEGGE N◦ 17
LEGGE DEL RIPOSO DEL
DR. SHELTON 86
29 LEGGE N◦ 18
LA CAUSA PRIMARIA DELLA MALATTIA 88
30 LEGGE N◦ 19
LA SNERVAZIONE 89
31 LEGGE N◦ 20
L’INDEBOLIMENTO FUNZIONALE 92
33 LEGGE N◦ 21
LEGGE DI TILDEN SULLA TOSSIEMIA 95
34 LEGGE N◦ 22
LEGGE DI SHELTON SUGLI STATI EMOTIVI 98
35 LEGGE N◦ 23
LEGGE DELL’ATTIVITÀ VITALE ANORMALE 100
36 LEGGE N◦ 24 101
37 LEGGE N◦ 25
LEGGE DELL’ELIMINAZIONE SELETTIVA 102
38 LEGGE N◦ 26
LEGGE DI THONSON 103
39 LEGGE N◦ 27 105
40 LEGGE N◦ 28
LEGGE DELLA LIMITAZIONE 106
41 LEGGE N◦ 29
LEGGE DI JENNINGS SULL’ORTOPATIA 108
42 LEGGE N◦ 30
LA MALATTIA ACUTA 110
43 LEGGE N◦ 31
LA MALATTIA CRONICA 112
44 LEGGE N◦ 32
EVOLUZIONE DELLA MALATTIA 114
45 COROLLARIO ALLA
LEGGE N◦ 32
LE TAPPE DEL RISTABILIMENTO 116
46 LEGGE N◦ 33
LEGGE DEL POTERE RICUPERATORE 118
47 LEGGE N◦ 34
LE CONDIZIONI DEL RISTABILIMENTO 121