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METALLI TOSSICI E CHELAZIONE

Nonostante i metalli facciano parte del nostro organismo naturalmente, alcuni di essi sono
potenzialmente tossici, per cui, se penetrano in dosi eccessive, si accumulano nei tessuti causando
una variegata serie di disturbi, anche gravi. I principali metalli tossici sono: piombo, mercurio,
cadmio, nichel, cromo, alluminio, arsenico.
I metalli, essendo utilizzati in campo industriale e agricolo, per via della contaminazione del suolo e
delle acque, vengono purtroppo riscontrati nell'aria, nell'acqua e nella catena alimentare, e
conseguentemente facile che vengano assorbiti dal nostro corpo tramite inalazione, ingestione e/o
contatto. Si depositano in profondit nei tessuti e negli organi, e vengono solo parzialmente espulsi
dagli emuntori. Il danno alla salute proporzionale al quantitativo, alla durata dell'esposizione, alla
capacit di smaltimento naturale dell'organismo e alla concomitante presenza di altri elementi
tossici. Infatti, laccumulo di pi metalli pesanti un'aggravante, anche se il livello di ognuno dei
singoli elementi non risulta elevato. Tra le fonti principali ricordo lo smog, i fumi e materiali
industriali, l'inquinamento atmosferico, l'acqua, le vernici, le amalgame dentarie (materiale
odontoiatrico usato per le otturazioni, per fortuna quasi in disuso), i pesci (soprattutto di grossa
taglia) e le alghe. Il mercurio viene anche utilizzato nella lavorazione degli specchi, nella
lavorazione del feltro (cappelli) e come disinfettante/conservante nellindustria
chimico/farmaceutica. La sua presenza riscontrata nei vaccini (come conservante), nel bicarbonato
di sodio (per via del filtraggio), in alcuni fili interdentali, nelle tinte per capelli e nei pesticidi.
Sempre pi studiosi stanno appurando una relazione tra metalli tossici e salute. Piombo, mercurio e
alluminio possono creare seri problemi al sistema nervoso centrale con le pi svariate conseguenze.
L'assorbimento di alluminio e nichel purtroppo proviene anche dall'uso in cucina delle relative
pentole. Quelle in inox sono una fonte inesauribile di nichel. E valida la seguente equazione: inox :
nichel = ceramica : alluminio. Chi ha problemi di salute e sospetta di avere contaminazione da
metalli tossici, gli conviene non usare pentole e tegami con leghe appena riportate, ma far uso di
quelle in ghisa appositamente smaltata (smalti atossici) e sottoposta ad altissima temperatura,
oppure di quelle in vetro pirex, che non rilasciano elementi tossici.
LAlluminio non si trova libero in natura ma sotto forma di composti minerali tra cui la bauxite, che
il minerale che ne contiene maggiormente. Lalluminio ha unampia gamma di impieghi come ad
esempio pentole, casseruole, masserizie varie, contenitori per la conservazione e la cottura dei cibi,
lattine per le bibite, scatolette di tonno e carne, ecc LAlluminio presente anche in molti vaccini
(come eccipiente e conservante), farmaci, spry, deodoranti, sale da cucina e dentifrici. Alcuni
ricercatori sostengono che lintossicazione da Alluminio si ientifica con sintomi identici ad alcune
patologie dove vi sono implicati disturbi mentali, quali ad esempio: Alzheimer, Parkinson, SLA,
Sclerosi multipla, Demenza. Una volta introdotto nellorganismo inibisce gli enzimi implicati alla
detossificazione interferendo sulla funzionalit delle emazie.
Anche alcuni sali di mercurio, in particolare il Timerosal (composto da metilmercurio nella misura
del 50%), sembrano essere utilizzati nella preparazione dei vaccini. Alcuni studiosi confermano che
ci ha sicuramente un ruolo importante nellinsorgenza dei disturbi autistici. Il metilmercurio,
infatti, inibisce lattivit di alcuni enzimi legati al processo di smaltimento dei metalli pesanti, e
perci impedisce allorganismo di svolgerne la detossificazione. Questo fa si che si accumuli con
gravi effetti neurotossici. A conferma di questa ipotesi basta confrontare i sintomi da intossicazione
da mercurio con quelli tipici dellautismo. Lattore Jim Carrey ha avuto un bambino autistico che
guarito grazie ad un regime disintossicante/chelante (in bibliografia il libro della moglie di Carrey).
Per liberarsi in parte dai metalli tossici si pu impiegare la terapia chelante, che consiste nel farli
legare da un'apposita sostanza, la quale fa s che questi vengano rimessi in circolo per poi essere
espulsi fisiologicamente. Di fatto, molte persone affette da gravi malattie hanno riguadagnato la
salute dopo la chelazione. Un caso eclatante quello dell'ingegnere Matteo Dall'Osso, affetto da

sclerosi multipla, il quale completamente guarito con cicli di EDTA1 (il suo libro in bibliografia).
La terapia chelante con farmaci viene effettuata da medici esperti dopo un test specifico in grado di
rilevare gli eventuali elementi tossici depositati all'interno dell'organismo.
Un'interessante alternativa naturale all'EDTA l'Acido Alfa Lipoico (ALA), una vitamina
liposolubile (denominata anche acido tiottico e Vitamina N) prodotta anche dal nostro corpo, che
funge da antiossidante contro i radicali liberi e che agisce a livello intracellulare, con la peculiare
propriet di catturare ioni positivi di determinati metalli. Il trattamento consta in cicli di dosi
frequenti di ALA . La terapia chelante con ALA stata messa a punto dal chimico e fisico
americano Andrew Cutler (per ulteriori informazioni su chelazione e Acido Lipoico e relativo
protocollo potete visitare il sito www.toxkeeper.com). Il relativo trattamento pu essere abbinato
all'assunzione di DMSA2, un chelante chimico nato per contrastare gli avvelenamenti da piombo,
usato anche singolarmente, che agisce a livello extracellulare. Dato che la chelazione rimette in
circolo i sopracitati elementi tossici, durante e dopo la chelazione opportuno assumere rimedi atti
a proteggere e rinforzare gli emuntori, nonch integrare adeguate dosi di acido ascorbico e ascorbati
(Vitamina C), e bere sempre acqua a sufficienza. Una nota importante: il DMSA, che si assume per
via orale, non chela solo i metalli tossici ma ha un'azione chelante anche sui minerali. Perci
durante e dopo il trattamento consigliabile assumere integratori specifici di minerali, soprattutto
zinco e selenio.
Prima di iniziare un'eventuale terapia chelante con ALA consigliabile verificare la presenza di
metalli tossici tramite il "Mineralogramma con Microscopia in luce polarizzata", effettuato sui
bulbi del capello. Esso fornisce una lettura del contenuto intracellulare del capello, dando anche
precise indicazioni sullaspetto nutritivo e dinamico cellulare. Anche il classico mineralogramma
pu essere utile, se lo si sa leggere, poich nel caso vi sia certezza di intossicazione, se i parametri
mercuriali risultano bassi, un indice significativo che il mercurio depositato nei tessuti e non
circolante (lesame del capello classico legge solo avvenimenti recenti). Per l'appunto, solitamente,
dopo un regime chelante, rifacendo il mineralogramma, molto probabilmente risulteranno dei valori
di Hcg assolutamente maggiori. Questo prova che il veleno non viene avvertito nel capello fino a
quando non rimesso in circolo.
Personalmente sono del parere che prima di procedere ad un'eventuale chelazione bisogna valutarla
molto attentamente, considerando le condizioni del soggetto che vi si deve sottoporre. Per chi
particolarmente defedato, debole e con un sistema immunitario precario, la chelazione potrebbe
essere anche controproducente, soprattutto se gli emuntori non funzionano bene, in considerazione
anche del fatto che la reimmissione nel circolo sanguigno degli eventuali metalli tossici pu far
apparire ulteriori e momentanee sintomatologie e/o peggioramenti. Quindi di massima
importanza, prima di ogni chelazione, assicurarsi che tutti gli emuntori funzionino bene, soprattutto
la pelle. Chi non suda e ha lintestino irregolare non deve sottoporsi a chelazione, altrimenti c il
rischio che i metalli chelati, non potendo essere sufficientemente smaltiti, si ridepositano in altri
tessuti. E comunque, nel caso del mercurio, alcuni studiosi affermano che per quanto si cheli ne
rimane sempre una buona parte celata nei tessuti, per sempre, a vita, mai pi smaltibile (da Huggins,
vedere in bibliografia ....).
Vi sono ulteriori tecniche efficaci per eliminare dal nostro corpo parte dei metalli pesanti e tossine
xenobiotiche, senza far uso di chelanti specifici. L'approccio che ritengo pi valido e interessante, e
nel contempo pi sicuro e privo di rischi da eventuali effetti collaterali, favorire l'espulsione dei
veleni sia dalla pelle col sudore, sia attraverso l'intestino. Il trattamento consta nellassunzione di
copiose dosi di acido ascorbico, ascorbati e glutatione, tecnica messa a punto dai medici e
ricercatori statunitensi Dr. Huggins e Dr. Levi3. L'acido ascorbico e gli ascorbati oltre a proteggere il
1EDTA: Acido Etilendiamminicotetracetico, potente chelante impiegato in medicina nel trattamento
dell'intossicazione da metalli pesanti; esso "imprigiona" la molecola del metallo, il quale viene
eliminato dal corpo per via renale.
2DMSA: acido meso-2,3-dimercaptosuccinico.

3Il Dr. Huggins (odontoiatra) e il Dr. Levi (cardiologo) sono tra i maggiori esperti e ricercatori
mondiali nel campo dei metalli pesanti e odontoiatria, quest'ultima riguardante specificatamente i

fegato hanno la caratteristica di disattivare i veleni, cos come anche il glutatione 4 , ed in sinergia
compiono una straordinaria e potente azione antiossidante. Il glutatione, specificatamente, trasforma
gli joni tossici in solfuri coniugati, pi facilmente eliminabili fisiologicamente (da wikipedia.).
Gli esigni professori consigliano di utilizzare cicli di infusioni di acido ascorbico/ascorbato di sodio
per endovena e poi di assumere ascorbato di sodio per bocca a dosi sufficienti fino a procurare la
diarrea, allo scopo di eliminare efficacemente il mercurio intestinale (oltre l'eliminazione di
eventuali parassiti). Unottima alternativa allendovena di Vitamina C assumere la stessa per via
orale nella forma liposferica: rende dieci volte lAcido ascorbico, ma nel contempo lavora a livello
intracellulare. Rigorosamente impiegano la sauna ad infrarossi per attivare efficacemente l'organo
pelle. Il sudore il nostro mezzo fisiologico pi importante ed efficace per l'espulsione delle
tossine, soprattutto dei metalli tossici. Chi suda molto potrebbe anche essere perch ha eccessive
tossine, tra cui metalli pesanti, e lorganismo sta semplicemente mettendo in atto unottimale difesa.
Perci chi soffre di iperidrosi, oltre a valutare le cause classiche che possono scatenare questa
sintomatologia, dovrebbe anche considerare il disturbo in maniera differente, valutando una
possibile intossicazione da metalli tossici.
Riguardo l'impiego della Vitamina C (acido ascorbico e/o ascorbati), tengo a precisare che, pur
essendo questa preziosissima vitamina un elemento versatile e molte volte insostituibile, ha
propriet fluidificanti. Quindi vanno limitate le dosi ove si fa uso di farmaci antiaggreganti. Inoltre,
se assunta in concomitanza di antinfiammatori ne potenzia le propriet. In tal caso si deve valutare
dosaggi minori dei farmaci.
LE OTTURAZIONI IN AMALGAMA

L'amalgama dentale usata in odontoiatria per eseguire le otturazioni una miscela composta da
circa il 50% di mercurio e dal 25% da argento; il restante da stagno, zinco e rame. Anche se questa
prassi ormai quasi caduta in disuso, il Consiglio dEuropa ha in approvazione un piano per vietare
definitivamente luso di amalgama in odontoiatria (il mercurio dopo il plutonio tra gli elementi
chimici maggiormente tossici). Recentemente le Nazioni Unite hanno indetto la proposta relativa al
bando dellamalgama dentale, coinvolgendo ben 117 Nazioni, mentre Svezia, Norvegia e
Danimarca gi dal 2008 ne hanno vietato luso. In Austria essa proibita dal 1985. In Germania,
che tra i maggiori consumatori, stata proibita dal 1996 sulle donne incinte e nei bambini.
Uno studio effettuato dai dottori Murray Vimy e Fritz Lorscheider (Universit di Calgary, 1989), ha
fornito dati di grande interesse circa la dinamica del rilascio di mercurio, dimostrando che durante
la masticazione esso aumenta nei primi minuti in maniera rapida, ove appunto lotturazione viene
caricata, e poi impiega un tempo eccedente i 90 minuti per ritornare a livelli basali.
Le normative mondiali indicano l'amalgama odontoiatrico come rifiuto speciale. Anche in Italia,
secondo il decreto Ronchi, classificata come rifiuto speciale pericoloso. Negli studi odontoiatrici
l'amalgama tolto dai denti dai pazienti viene considerato materiale altamente inquinante, per cui lo
si sigilla in appositi contenitori per poi essere inviato a speciali unit di smaltimento. Con questi
importanti presupposti, nonostante la diatriba ancora accesa anche tra gli stessi odontoiatri, relativa
al possibile danno alla salute che potrebbero recare le relative otturazioni in amalgama, evidente
che avere in bocca questo tipo di otturazione non fa stare molto tranquilli. Non per nulla quasi tutti i
dentisti ne hanno oramai abbandonato luso per adottare come materiale per le otturazioni i
danni causati dalle amalgame (mercurio) e dai denti devitalizzati.
4Il glutatione costituito da tre aminoacidi: cisteina, acido glutammico e glicina. E' un potente
antiossidante che l'organismo produce e funge sia da disintossicante sia da chelante di metalli
tossici, oltre che da disattivatore di elementi esogeni quali ad esempio nitrati, nitriti e benzoato
(http://www.anagen.net/glutat.htm).

compositi. Nonostante tutto ci alcuni odontoiatri persistono ad impiegare l'amalgama negandone la


tossicit, anzi sostenendo che il mercurio contenuto nel materiale per otturazioni dentali si disattiva
una volta che in bocca. Con queste loro affermazioni, mi chiedo quanti vapori di mercurio, in anni
di lavoro, si sono respirati questi dentisti......
"Non toccate le amalgame con le dita"! veniva ripetuto agli studenti della facolt di chirurgia
dentaria in Francia dove vi era allievo il dr. Bernard Montain, oggi odontoiatra esperto nella
tossicit delle amalgame che ha collaborato con altri esigni colleghi di fama come ad esempio il
tedesco Daunderer. E visto che questo materiale tossico non si doveva toccare, Montain non si
capacitava come fosse possibile metterlo addirittura in pocca ai pazienti. Significativo fu il suo
incontro con i medico olistico Chales de Beaulieu, il quale gi negli anni sessanta fu pioniere come
ricercatore di studi che mettevano in relazione le malattie autoimmuni e i componeneti tossici
contenuti nelle otturazioni con amalgama.
Il mercurio assorbito dall'organismo, per via di un particolare batterio: lo Streptococcus mutans,
viene trasformato in metilmercurio organico che diventa innumerevoli volte pi tossico. Questa
forma colpisce in particolare il sistema nervoso ed altamente citotossico.
Riguardo la tossicit dellamalgama diversi studiosi hanno investito tempo e danaro per dimostrare
il danno che reca allorganismo umano. E stato fatto anche uno studio epidemiologico (
www.vimy-dentistry.com/nhanesstudy.htm) dove si dimostrato quanto incide il numero delle
amalgame in bocca dei pazienti con il loro stato di salute: pi vi sono amalgame peggiore lo
stato di salute, meno amalgame vi sono e migliore la salute (da Acerra).
Ma tutti gli studiosi che si sono occupati della relazione dellamalgama dentale e le malattie,
dichiarano senza ombra di dubbio che il mercurio responsabile di uninfinit di disturbi e sintomi,
che in definitiva definiscono il nome di centinaia di malattie (anche autoimmuni), alcune delle quali
croniche e degenerative. Essi hanno accumulato nel tempo un importante casistica dove vi
indicata la guarigione di molti pazienti, o perlomeno di molto casi migliorati, una volta effettuata la
bonifica endorale e/o chelato il mercurio tissutale. Diversi sono i casi di guarigione da Sclerosi
Multipla, Alzaimer, Parkinson, Artrite reumatoide, CFS (Sindrome da Fatica Cronica), solo per
citarne alcuni. Si evincerebbe che queste malattie siano causate da intossicazione da metalli pesanti:
la matematica non unopinione, e non si pu rimanere impassibili davanti a scoperte come queste,
supportate da prove schiaccianti.
Tra i principali ed ulteriori disturbi/sintomi che induce lintossicazione da mercurio abbiamo:
dermatiti, allergie, patologie renali, malattie autoimmuni, disturbi neurologici, ipertensione, sbalzi
di umore, depressione, disbiosi, candidosi, perdita di memoria, emicrania e cefalea, disturbi alla
tiroide, iperidrosi (eccessiva sudorazione), insonnia, vertigini, tics nervosi.
E inutile girarci attorno: il mercurio un veleno! Se ce lo mettiamo in bocca questi viene inalato e
poi assorbito nei tessuti a livello cellulare e pu generare mille sintomatologie che sono da
interpretare come autentiche difese, e non malattie. Infatti, l'organismo umano, una volta a contatto
con i metalli tossici, si spende per cercare di contrastarli anche fino all'esaurimento. D'altronde: da
un veleno che cosa ci si pu aspettare?
I vapori di mercurio inalati (soprattutto durante le rimozioni di amalgama eseguite con le frese e
senza precauzioni) si distribuiscono negli alveoli, ed essendo liposolubili vengono assorbiti nel
sangue, raggiungendo il sistema nervoso e gli organi (soprattutto reni e fegato), passando facilmente
la barriera ematoencefalica e placentare. Alcuni scienziati asseriscono che lintossicazione da
mercurio favorisce linfertilit (molto a rischio le donne dentiste..) e interferisce con la sintesi del
DNA, causando effetti mutageni e teratogeni, quindi predisponendo a malformazioni eventuali
nascituri.

ODONTOIATRIA BIOLOGICA E RIMOZIONE PROTETTA DELL' AMALGAMA

Dobbiamo obiettivamente constatare che siamo circondati da sostanze chimiche con le quali ogni
giorno interagiamo: farmaci, prodotti di bellezza, prodotti per la pulizia della casa, vernici,
conservanti, ecc In contemporanea vi sono sempre pi casi di fenomeni allergici, compresa la
Multiple Chemical Sensitivity (MCS)5. Sembra un paradosso, ma vi molta pi attenzione verso
eventuali problemi di salute indotti dalle sostanze chimiche contenute in questi prodotti, che al
rischio e pericolo delle sostanze impiegate in odontoiatria, le quali vanno collocate dentro la nostra
bocca, anche ad vitam. Sostanze chimiche come resine, compositi bi-componenti, metalli come
nichel e cadmio, cementi, ceramiche (contenenti alluminio), ecc. E i denti risiedono in una zona
molto delicata, a stretto contatto con molte innervazioni, come ad esempio il nervo del trigemino e
chiaramente con il cervello. Al nichel, per via di reazioni allergiche sempre pi frequenti, ci si
focalizza su monili, gioielli, orologi e pendagli che si indossano. Ma nessuno pensa alleventuale
nichel che pu stare dentro la nostra bocca, a contatto 24 ore su 24 con le mucose, laddove vi siano
protesi, ponti, apparecchi, ecc..
Nellarco degli ultimi 15 anni ho avuto modo di incontrare e interpellare decine e decine di dentisti,
un po da tutta Italia, e devo dire con mio rammarico che la maggior parte di essi non sa con
esattezza cosa contengono le sostanze odontoiatriche che mettono in bocca ai loro pazienti. E tutti
comunque minimizzano il problema. Quasi nessuno attua una strategia preventiva sufficiente
durante le rimozioni delle amalgame; la maggior parte di loro non fa uso nemmeno della diga di
gomma.
Lodontoiatria biologica ha come fine linteresse del paziente, il suo bene e il suo beneficio, quindi
rigoroso sar limpiego di materiali il pi possibile biocompatibili.
Nel caso di devitalizzazioni o ritrattamenti canalari i denti devono essere trattati con unaccurata
preparazione/pulizia dei canali (praticamente fino all'apice), disinfettandoli accuratamente e
introducendo nei canali ossido di calcio (terapia ocalessica). Questo elemento perfettamente
biocompatibile. Si eviter di introdurre nei canali qualsiasi componente chimico/tossico. Riguardo
la devitalizzazione debbo sottolineare che andrebbe fatta rigorosamente da un endodonzisata, cio
un odontoiatra che sia specializzato in questa tecnica, e in teoria tutti i dentisti dovrebbero imparare
lendodonzia. Purtroppo la maggior parte degli odontoiatri, non endodonzisti, si cimentano ad
eseguire devitalizzazioni, senza unadeguata preparazione e strumentazione, ottenendo risultati
insufficienti e controproducenti. Infatti, molti lavorano senza adeguati ingrandimenti e non si
accorgono dellesistenza di ulteriori canali, altri non puliscono bene i canali, non vanno in
profondit verso lapice e perci riempiono i canali solo nel primo tratto lasciando il restante con la
polpa putrescente (basta osservare le lastre di molti pazienti per vedere quanti denti devitalizzati
corti vengono fatti).
La devitalizzazione va sempre eseguita con previo posizionamento della diga di gomma, che isola il
dente da trattare e impedisce lentrata nei canali della saliva. Altres importante luso di adeguati
ingrandimenti, non dico necessariamente il microscopio come alcuni endodonzisti hanno, ma
almeno occhialini di qualit con 3-4 ingrandimenti.
Ho trovato molti dentisti che devitalizzano facile, e male, non usano la diga di gomma, e soprattutto
non sanno ascoltare linterlocutore e dare importanza a quello che dice, cio ai suoi sintomi. Se ti
dico che un dente devitalizzato mi fa male, non mi puoi rispondere che strano, impossibile o che
me lo immagino.. Ho visto e sentito dentisti, definiti di fama, dire <<questo dente
devitalizzato, che dice che le fa male, impossibile che le faccia male; quindi la causa del dolore
che sente sicuramente il dente vicino vivo. Quindi devitalizziamolo . Dopodich il problema
anzich migliorare peggior non poco......
Riguardo le amalgame ho sentito dire da alcuni di loro: cosa volete che sia un po di mercurio in
bocca, c ne di pi nei pesci o nello smog che respiriamo. Ecco appunto. diamo il colpo di
grazia con le amalgame.
Il Dentista biologico quando esegue la rimozione delle amalgame deve far uso rigorosamente della
5Multiple Chemical Sensitivity: Sensibilit Chimica Multipla - impossibilit di una persona a
tollerare un dato ambiente chimico o una classe di sostanze chimiche.

diga di gomma, e agisce facendo letteralmente saltare la vecchia otturazione, evitando


assolutamente la fresatura che svilupperebbe vapori di mercurio. Oltre a questo impiega uno o pi
specifici aspiratori (Clean-Up) da posizionare adiacenti ai dente da trattare, maschera con filtri e
specifici occhiali protettivi. C' anche chi fa uso, intelligentemente, di appositi aspiratori posizionati
nella stessa stanza odontoiatrica, altri impiegano perfino la maschera ad ossigeno (per il paziente)
durante la bonifica. C' chi fa assumere alte dosi di acido ascorbico o ascorbati prima, durante e
dopo le rimozioni, e chi consiglia le endovene di vitamina C. Tutte precauzioni pi che giustificate
visto che abbiamo a che fare con un veleno molto invasivo.
Prima di effettuare la bonifica endorale, i dentisti biologici consigliano di misurare previamente la
corrente endorale (elettronegativa) delle relative otturazioni con un galvanometro (amalgamometro)
o con EAV. Si inizier a rimuovere le otturazioni pi elettronegative che risultano quelle che
inducono minori eventuali sintomi da peggioramento.
Le amalgame non vanno fatte togliere da dentisti che non siano attrezzati, e soprattutto che non
credono (o non vogliono credere) alla evidente tossicit del mercurio. I dentisti che si trovano ad
eliminare le amalgame dei loro pazienti, non usando precauzioni, si respirano anchessi,
pericolosamente, i vapori di mercurio. Lodontoiatra inglese Alison Adams, fortemente intossicata
dal mercurio e divenuta malata di CFS e Fibromialgia, guar dopo un lungo iter di disintossicazioni
e chelaggi. Al momento sta professando il mestiere di medico e naturopata, ma ha preferito smettere
di fare la dentista, per ovvi motivi (il suo libro in bibliografia).
La rimozione di una o pi amalgama pu essere fatta anche semplicemente per esigenza (nuova
otturazione) o per scelta estetica, mentre pu essere specificatamente valutata nel caso vi siano
problemi di salute ricorrenti e/o cronici non risolti. La rimozione andrebbe eseguita in vista di un
chelaggio. Si deve inoltre valutare che la rimozione implica, nonostante le migliori precauzioni, del
possibile ulteriore rilascio di mercurio nellorganismo che si va a sommare con quello che c gi
sicuramente nei tessuti. Per attuare leventuale rimozione vanno attentamente soppesate le
condizioni del soggetto, la sua reattivit, la sua dote immunitaria, ecc Se troppo indebolito e/o
avanti con let, potrebbe non essere opportuno (al momento) eseguire una bonifica endorale,
soprattutto se le amalgame da togliere sono tante. Di fatto la rimozione delle stesse pu indebolire i
relativi denti col rischio di devitalizzarne alcuni. Piuttosto potrebbe essere pi producente prima
rafforzare globalmente il soggetto e le sue difese, intervenendo con adeguati dosi di Vitamina C,
glutatione, saune, sana alimentazione, integrazione di minerali e vitamine, ecc... Una volta
migliorato lo stato generale di salute pu essere presa in considerazione la rimozione e pi avanti un
eventuale chelaggio.

I DENTI DEVITALIZZATI
Mi ricordo che da ragazzino, nei primi anni settanta, nel mese di agosto mentre ero in vacanza
nellentroterra ligure, i miei genitori mi portarono durgenza dal primo dentista che trovammo in
paese, per via di un fortissimo e insopportabile mal di denti ad un molare che mi aveva tormentato
da giorni. Io, che ero terrorizzato dagli aghi, mi feci togliere il dente solo con uno spry anestetico.
Non lo dimenticher mai: mi fece un male pazzesco! Per tolto il dente, tolto il dolore. Qualche
anno dopo, inizi a farmi male un altro molare (il 36 ) che il dentista di mio padre mi tolse (qui
invece mi feci fare l'anestesia con liniezione). Questo per dire che in quegli anni, quando un dente
faceva male, si toglieva e non si devitalizzava. Che io ricordi qui da me a Genova si cominci a
devitalizzare circa verso la met degli anni settanta, mentre pensate che negli Stati Uniti la prassi
della devitalizzazione dentale prese piede addirittura gi negli anni trenta.
La devitalizzazione, o cura canalare, ha tecnicamente lo scopo di evitare di estrarre eventuali denti
in fase di necrosi, mantenendo gli stessi in loco, e conseguentemente evitare di sostituirli con ponti,
protesi o impianti. Lidea dacchito pu sembrare buona e avere una sua logica. La cura canalare
comporta la rimozione/esporazione della polpa, vasi e innervazioni nei canali fino allapice con

apposite lime ("file" endodontici) e unaccurata pulizia e sterilizzazione degli stessi canali. Dopo
questa procedura, tradizionalmente, si effettua il riempimento con cementi e guttaperca per poi
passare alla fase di copertura (otturazione). Questa pu essere eseguita tramite materiale
bicomponenti (compositi), ricostruzione in porcellana, intarsio, o capsula/corona, previo
inserimento di un perno per rendere il dente meno fragile nel tempo. Rigoroso sempre luso della
diga di gomma, di adeguati ingrandimenti, del rilevatore dapice, e di radiografie digitali, per
assicurarsi che i canali siano perfettamente riempiti.
In odontoiatria biologica per il riempimento dei canali viene impiegata la procedura ocalessica,
ovvero si fa uso solo dellossido di calcio. Questi ha il pregio di essere ottimamente biocompatibile,
perci esente da qualsiasi elemento chimico nocivo o sospetto, e trasformandosi in idrossido di
calcio, si solidifica espandendosi, sigillando anche i tubuli interni della dentina. Lunico neo che
lossido di calcio non radioopaco e perci non si pu vedere con i raggi x. Qui sta lesperienza
delloperatore.. bla bla
Altri dentisti, di stampo biologico, preferiscono all'ossido di calcio impiegare appositi cementi privi
di formaldeide e la guttaperca bianca (senza cadmio).
La procedura canalare, secondo i canoni biologici, se fatta a regola darte, lideale per ottenere un
dente devitalizzato ad ohc, con canali perfettamente sigillati.
I FOCUS E I DENTI INFETTI
I denti devitalizzati, nonostante siano fatti a regola darte, hanno canalicoli non raggiungibili con le
lime, nei quali permane della sostanza organica che poi marcisce. Inoltre tutto il dente (dentina)
costituito da una miriade di tubuli, anchessi contenenti sostanze organiche che divengono
putrescenti una volta che i dente morto: quando era vivo e pulsante di vita era irrorato da sangue,
nervi e vasi; cessando di vivere diviene un elemento che non fa pi parte dellorganismo, come
fosse un elemento estraneo, infatti diviene mummificato. Le sostanze in decomposizione allinterno,
soprattutto non raggiungibili tecnicamente e manualmente, sviluppano batteri anaerobici. Questo
gi un problema, ma nulla in confronto a quello che si sviluppa negli alveoli, le cavit nel
parodontio dove alloggiano le radici dei denti tessi. Lo spazio tra gli alveoli e le radici dei denti
devitali divengono un sito particolarmente fertile di batteri patogeni. Il legamento organico che sta
tra le radici e le cavitazioni si decompone dando vita a batteri molto invasivi (invece nell'estrazione
di denti vivi il legamento viene via col dente). Si evince che attorno alle radici dei denti devitalizzi e
tutta la zona dell'alveo, e quindi dell'osso, diviene un focus, cio una fucina batterica inesauribile, i
quali batteri sono in grado di migrare in tutto lorganismo, agendo in primis nell'osso attorno al
dente, infettandolo. Intatti, alcuni dentisti, trovando l'osso infetto, agiscono eseguendo un
raschiamento sullo stesso proprio per pulirlo.
Ma non tutto: se si tolgono denti devitalizzati con la normale prassi dei dentisti, cio senza pulire
le cavitazioni e losso, e sbarazzarsi dei legamenti (che rimangono nella cavitazione), in questa zona
si sviluppa un ambiente ideale per la permanenza e crescita di patogeni altamente reattivi. Solo
pulendo attentamente la cavitazione e losso attiguo si toglie la carica batterica.
Il dente devitalizzato/infetto diventa un foce sempre pi attivo in rapporto al tempo che passa. La
situazione batterica nella cavitazione crea uno stato infiammatorio cronico che lede losso attorno,
indebolendolo (osteite). Ma ci che ancora pi significativo che lenorme e invasivo focus
batterico impegna costantemente il sistema immunitario. Ecco perch chi ha malattie croniche
dovrebbe tenere presente tutto questo e considerare leventuale rimozione dei denti devitalizzati,
inclusa la pulizia accurata delle relative cavitazioni. Vi sono molte casistiche e studi rigorosi che
dimostrano tantissime guarigioni da malattie croniche e degenerative eseguendo una bonifica dei
denti devitalizzati.
Fu lodontoiatra statunitense il Dr. Weston Price6 (divenuto anche famoso per gli studi sulle
6Andrew Weston Price Valleau: (06-09-1870/23-01-1948). Dentista Statunitense noto sia per la
teoria dell'infezione focale dei denti, sia per le sue teorie relative al rapporto tra alimentazione,

inoculazioni dei batteri di denti devitalizzati sui conigli) che gi negli anni 20 e 30 fece accurati
studi sui denti devitalizzati, raccogliendo una significativa casistica relativa alle guarigioni dopo le
rimozioni. Fautore della teoria dell'infezione focale, venne alla conclusione che il dente
devitalizzato, autentico focus batterio, in grado di compromettere anche gravemente la salute. Tra
gli odontoiatri contemporanei esperti di questa tematica vi sono il tedesco Daunderer, gli
statunitensi Huggins e Levi, lo svedese Backman, il francese Bernard Montain e il nostro
connazionale Anton Miclavez.
I dentisti attuali si stanno concentrando sullodontoiatria conservativa e pochissimi hanno
conoscenze riguardo ai problemi che creano i denti devitalizzati. Non gli viene proprio insegnato e
perci sottovalutano completamente questo tema. Chiaramente nessuno di noi vuole spingere a
sdentare le persone, anche perch poi i denti, in qualche modo, debbono essere rimpiazzati. Per
con queste attuali conoscenze vogliamo dare un imput a tutti quei soggetti sofferenti di malattie
croniche, che da anni stanno passando da un medico allaltro, senza trovare benefici e soluzioni, e
spendendo ingenti somme di danaro, tempo ed energie.
A chi si sente dire per la sua malattia non c soluzione, non si conosce la causa della sua
malattia, o ancora lei destinato a peggiorare man mano che passa il tempo, consigliamo di
verificare anche la sua situazione in bocca, appurando se ci sono sia ancora dei denti con amalgama,
o se le stesse sono state gi rimosse, ma senza precauzioni, sia se vi sono dei denti devitalizzati o se
sono stati tolti ma senza pulire le cavitazioni. Come Pasteur che disse noi ci beviamo tutte le nostre
malattie, riferendosi allacqua potabile, noi fautori dellodontoiatria biologica ci sentiamo di dire
che "unalta percentuale delle nostre malattie parte proprio dalla nostra bocca, dalla situazione
tossica e batterica dei denti e nei denti". Inoltre, come suggerisce Lorenzo Acerra, esperto di queste
tematiche (i suoi testi in bibliografia), utilizzando lEAV si pu anche cercare di individuare
relazioni tra denti devitalizzati e organi attraverso i meridiani, cos da poter togliere magari solo
quelli che recano pi disturbo (i pi battericamente reattivi).
Come per il discorso delle amalgame, vale lo stesso per i denti devitalizzati: chi ha difese
immunitarie efficienti, non ha seri problemi di salute, ha un buon funzionamento emuntoriale,
probabilmente pu permettersi di tollerare dei carichi batterici anche rilevanti. Ma chi soffre da anni
di patologie croniche, o comunque non riesce a risolvere i suoi problemi di salute, dovrebbe
considerare attentamente le cause pocanze citate e valutare una eventuale bonifica endorale,
chiaramente tramite odontoiatri che siano in grado di attuare in maniera eccelsa lodontoiatria
biologica e anche trattamenti ortomolecolari (indispensabili) come ci insegnano il dr. Haggins e il
Dr. Levi.

salute dentale e salute fisica. Ha fondato l'Istituto di ricerca della National Dental Association,
divenuta in seguito la sezione di ricerca della American Dental Association, di cui stato presidente
dal 1914-1928. Il suo libro: "infezioni dentali, orali e Sistemica" .

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