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SITUAZIONE ATTUALE

RIASSUNTO E SOLUZIONE
SINTESI DI DECINE DI ANNI DI STUDIO

I micobatteri (batteri fungosi) si dividono in tubercolari (M. Tuberculosis, M. Bovis,...) che creano
lesioni necrotico-caseose a “tubercolo” ed i micobatteri non tubercolari (M. Avium Subsp.
Paratuberculosis, M. Avium Complex, …) che si infiltrano nella lamina propria cerando una stenosi
dei vasi ed una dilatazione degli organi.
Sono all'apice della patogenicità. Solitamente a crescita lenta.
In Italia negli ultimi anni negli allevamenti si sono verificate epidemie di Mycobacterium Bovis
(Vedi sotto) , i bovini hanno il M. Avium Subsp. Paratuberculosis (vedi Prof. Leonardo Sechi)
endemico ed i suini soffrono di M. Avium Complex (vedi 10 tonnellate di carne suina di Wuhan
incenerita nel nord italia).
La tecnica di raccolta del latte è detta mescolanza, i micobatteri contengono spore che colonizzano
le cisterne ed in caso di infezioni non vengono mai bonificate (nemmeno i condotti).
Un solo bacillo, se ingerito, può causare una infezione subclinica ma potenzialmente cronicizzante.
La pastorizzazione è stata inventata 20 anni prima della scoperta del Bacillo di Kock (BK) e della
sua resistenza (Koch ebbe il nobel anche per aver scoperto che per eliminare i bacilli sono necessari
almeno 100°C per un'ora e per le spore almeno 140°C per tre ore).
Negli ospedali TB per l'eliminazione dei rifiuti si ipotizza l'incenerimento a doppia camera
800/1,000°C.
Hanno provato che il MAP (non le sue spore) resiste a 100°C e si verifica la termoriattivazione ad
opera delle spore quando portato a temperatura elevata.

Parallelamente l'unico strumento epidemiologico di sorveglianza attiva, i libretti sanitari, sono stati
sostituiti da corsi di formazione professionale.
L'OMS ha dichiarato pochi anni fa la perdita di efficacia degli antibiotici invitando ad usarli solo
dopo antibiogramma. Si sono create forme di micobatteri MDR, XDR ed anche TDR (totalmente
resistenti ai farmaci di prima seconda e terza linea).
Il ceppo M. Bovis è notoriamente resistente ad alcuni farmaci di seconda linea.

Fortunatamente tante molecole semplici usate dai nostri antenati Medici ed alla portata di tutti,
sinergicamente, sono ancora uniche ed efficaci per affrontare, sin dall'antichità, determinate
infezioni.
Non generano polimorfismi se sapientemente associate, non causano farmacoresistenza e non
agiscono sul fattore di crescita del germe.
Dieta

Eliminazione
Eliminazione di ogni derivato animale e limitare zucchero e glutine.
Il seguente video spiega l'importanza del CD36 (il recettore delle metastasi).
Lo attiva l'acido palmitico presente nell'olio di palma e nel colesterolo animale.
Sarebbe energia “low release” per le metastasi.
Attiva i sottotitoli in italiano cliccando sui tre puntini in alto
https://youtu.be/Yduu8wBUtW0
Ovviamente impatta anche sui micobatteri
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27913648/

Fabbisogno Proteico
Il latte materno ha circa l'1% di proteine ma il malato di micobatteriosi notoriamente rischia la tisi/consumazione
pertanto a carica batterica alta è meglio integrare con zuppe di Ippocrate o del Gladiatore (cereali e legumi italiani).
Di contro il bisogno di proteine può essere indice di infezione in corso.

Fabbisogno vitaminico, enzimatico, ...


L'OMS raccomanda 5 pasti di frutta e verdura crudi al giorno (circa 400g) per soddisfare il fabbisogno nutrizionale (la
vitamina C ha emivita di circa 3,5 ore).
Informarsi sulla leucocitosi digestiva e sull'importanza del riflesso gastro-colico.
Integrazione Essenziale

Le seguenti 3 integrazioni base costituiscono da sole l'indispensabile per la nutrizione cellulare e per supportare ogni
infezione e diverse tossiemie e le reazioni di Jarish-Herxheimer .

La Vitamina D oltre all'utilità per le ossa attiva i macrofagi, gli spazzini del corpo.
Parecchi consigliano 10,000 UI a pranzo pari a circa 20/30 minuti di esposizione al sole.
I valori ematici dovrebbero essere compresi fra gli 80/100 ng/ml.
Tantissime sono le pubblicazioni che oramai ne spiegano l'utilità anche nella sindrome COVID.

Il Magnesio Cloruro, nei giusti dosaggi e nella giusta posologia, aiuta i macrofagi infarciti ad essere drenati nelle feci
oltre ad essere implicato in centinaia di funzioni organiche.
Consiglio il testo del chimico Lorenzo Acerra che elenca minuziosamente e i con riferimenti le doti.

Il Canarino, succo di limone, zucchero, un pizzico di bicarbonato di potassio e acqua,


Lo hanno consigliato, con altre sostanze utili, i Biologi Italiani in un video, che vi consiglio, di febbraio 2020 come
supporto al COVID del seguente video al minuto 26 circa.
https://youtu.be/TJhVXDCBFDU
L'ascorbato di potassio ha emivita di 10 ore circa ed è un potente antiossidante, La sola vitamina C ha emivita di circa
3,5 ore.
I citrati fluidificano il sangue, puliscono reni, arterie e carcinomi da calcificazioni ed il limone ha proprietà antibiotiche,
antinfiammatorie ed antidolorifiche.
Il canarino NON può essere somministrato a chi assume farmaci fluidificanti se non sotto controllo medico.
Terapia per i polmoni
Aerosol di bicarbonato al 5% – terapia di aglio - cisteina

Ricordo che nell'asma e nella sarcoidosi si rilevano MNT nei polmoni e colonizzazione fungina nell'organo “sacca”.
Per i bambini con asma cronico il bicarbonato è un salvavita ed anche l'aglio.
I micobatteri si infiltrano nei linfonodi (organo “culla” con il midollo) e ne impediscono il corretto funzionamento.

Logica
L'aglio è l'antitubercolare per elezione. Contrasta la forma batterica.
Usualmente, antiche usanze, si assume uno spicchio tagliato in piccoli pezzi prima dei pasti ingoiandolo con acqua. E'
buona norma fare cicli di 5/10 giorni con pause.

Il NAC stimola i linfonodi a liberarsi del patogeno. Ai primi cicli si può avere assenza di muchi.

Il bicarbonato elimina la colonizzazione fungina.


Il Dr. Simoncini consigliava aerosol al 5% per cura e prevenzione cancro ai polmoni.
Alcune premesse

Diagnosi negli animali

TBC BOVINA, UNA DIAGNOSI DIFFICILE


https://www.ordineveterinaricaserta.it/index.php/info/2097-tbc-bovina-una-diagnosi-difficile

Assenza di diagnosi differenziale ed epidemiologia umana

04/02/2014 - Sanità, la Simit lancia l’allarme: “crescono sempre di piu’ casi di tubercolosi”
https://www.meridiananotizie.it/2014/02/sanita/sanita-la-simit-lancia-lallarme-crescono-sempre-di-piu-casi-di-
tubercolosi/
18/03/2014 - Tubercolosi. Allarme microbiologi: “Aumenta tra i giovani". Un italiano su 5 positivo alla forma latente
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=20389

Non esiste statistica alcuna di infezioni di M.Bovis, MAP o MAC negli umani.
Epidemie Bovine di Mycobacterium Bovis – Cronologia articoli
giornalistici dallo scandalo Valle D'Aosta ad oggi
14/11/2009 - La Val d’Aosta travolta dallo scandalo
http://www.qualeformaggio.it/italia/59-attualita/341-la-val-daosta-travolta-dallo-scandalo
20/01/2010 - Scandalo Fontina infetta da TB - Epidemia bovina occultata per anni.
http://consumatori.myblog.it/archive/2010/01/20/scandalo-della-fontina.html
http://www.12vda.it/cronaca/cronaca/6052-tredici-arresti-per-uninchiesta-contro-la-truffa-ed-il-falso-nel-settore-
dellallevamento-bovino.html
14/04/2011 - AOSTA Fontina da latte infetto, chiesto il rinvio a giudizio di 61 allevatori
http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/397924/
13/06/2014 - Dopo "soltanto" 5 anni si sa quando è partita questa epidemia e quanto è durata
I fatti «risalgono all'agosto del 2008»-...
http://www.aostaoggi.it/2014/giugno/13giugno/news33830.htm
07/04/2011 - Farmaci abusivi negli allevamenti decine di blitz e 68 persone indagate - Parma - Repubblica.it
http://parma.repubblica.it/cronaca/2011/04/07/news/
farmaci_abusivi_negli_allevamenti_decine_di_blitz_e_68_persone_indagate-14619506/
01/11/2011 - Mucche malate di Tbc scatta l'allarme carne - Palermo - Repubblica.it
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/11/01/news/mucche_malate_di_tbc_scatta_l_allarme_carne-24219326/
03/11/2011 - Tbc, sono 25 gli animali infetti Vitellino positivo alla brucellosi - Corriere del Mezzogiorno
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/2-novembre-2011/bovini-tbc-sale-25-numero-
animali-affetti-malattia-1902027881186.shtml
09/11/2011 - Tubercolosi bovina, quattro casi a Torre in Pietra | Altre Notizie
http://www.fregeneonline.com/Altre-Notizie/tubercolosi-bovina-quattro-casi-a-torre-in-pietra.html
09/11/2011 - Veterinari e tangenti Scatta l'indagine: è bufera
http://www.livesicilia.it/2011/11/09/controlli-veterinari-e-tangenti-scatta-lindagine-e-bufera/
18/11/2011 - Un caso di Tbc pure in un allevamento bovino a Marsala. Ma è allarme brucellosi...
http://marsala.it/inchieste/item/53770-un-caso-di-tbc-pure-in-un-allevamento-bovino-a-marsala-ma-%C3%A8-allarme-
brucellosi.html
23/11/2011 - Palermo – tubercolosi e allevamenti: allevatore si scaglia contro i poliziotti
http://www.geapress.org/allevamenti-2/palermo-%E2%80%93-tubercolosi-e-allevamenti-allevatore-si-scaglia-contro-i-
poliziotti/21544
25/11/2011 - Avellino: a rischio sequestro il più grosso centro di macellazione della provincia
http://www.geapress.org/allevamenti-2/avellino-a-rischio-sequestro-il-piu-grosso-centro-di-macellazione-della-
provincia/21637
31/12/2012 - REGIONE - Tubercolosi bovina a Formello, i cittadini si rivolgono a Codici - Il Giornale Nuovo.it
http://www.ilgiornalenuovo.it/2012/01/regione-tubercolosi-bovina-a-formello-i-cittadini-si-rivolgono-a-codici/
09/05/2012 - Tbc bovina, allevamento sequestrato - Cronaca - La Nuova Sardegna
http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2012/05/09/news/tbc-bovina-allevamento-sequestrato-1.4484421
25/06/2012 - Tbc in allevamento? Indaga la Procura. L'Ordine: nessun decesso per tbc
http://www.anmvioggi.it/rubriche/regioni/57179-tbc-in-allevamento-inchiesta-della-procura-l-ordine-nessun-decesso-
per-tbc.html
25/06/2012 - Gioia dei Marsi - Allarme TBC, le “vacche sacre” al tempo della crisi
http://www.terremarsicane.it/node/22334
06/09/2012 - Tubercolosi, brucellosi, leucosi. Misure straordinarie in quattro Regioni
http://www.sivempveneto.it/vedi-tutte/9251-tubercolosi-bricellosi-leucosi-misure-straordinarie-polizia-veterinaria-in-
quattro-regioni.html
18/10/2012 - Falsi certificati sanitari all’insaputa dell’IZS
http://www.anmvioggi.it/rubriche/attualita/57613-falsi-certificati-sanitari-all-insaputa-dell-izs.html
04/12/2012 - Latina: false profilassi contro tbc in allevamenti bufale, arrestati 9 veterinari - Adnkronos...
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Latina-false-profilassi-contro-tbc-in-allevamenti-bufale-arrestati-9-
veterinari_313957523030.html
10/12/2012 - Bufale morte per falsi controlli TBC
http://www.cynze.com/notizie-animali/bufale-morte-per-falsi-controlli-tbc-1478.html
10/01/2013 - San Gallo, caso di tubercolosi bovina
http://www.cdt.ch/confederazione/cronaca/98665/san-gallo-caso-di-tubercolosi-bovina.html
19/04/2013 - Una mucca colpita da Tbc: abbattuta
http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2013/04/19/news/una-mucca-colpita-da-tbc-abbattuta-1.6917163
10/05/2013 - Enna. Tubercolosi bovina in due allevamenti
http://www.vivienna.it/2013/05/21/enna-tubercolosi-bovina-in-due-allevamenti/
25/06/2013 - Leonforte. Sequestrati quattro allevamenti per brucellosi e tubercolosi bovina | Vivienna.it
http://www.vivienna.it/2013/06/25/leonforte-sequestrati-quattro-allevamenti-per-brucellosi-e-tubercolosi-bovina/
10/07/2013 - Tubercolosi e brucellosi in due allevamenti. Emessa ordinanza sindacale
http://www.comunedipignataro.it/modules.php?name=News&file=article&sid=19859
10/07/2013 - GRAN BRETAGNA - Carne di buoi con tubercolosi immesse nel mercato
Dopo la mucca pazza e la frode della carne di cavallo, un nuovo problema di sicurezza alimentare e' emerso. Secondo il
Sunday Times, 28.000 carcasse di bue infettati con bacilli della tubercolosi sarebbero state esportate ogni anno...
http://www.aduc.it/notizia/carne+buoi+tubercolosi+immesse+nel+mercato_127694.php
15/07/2013 - Rischio brucellosi ad Enna: scatta il sequestro di 4 allevamenti
http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/enna/dettaglio/articolo/gdsid/274546/
15/07/2013 - Leonforte: sequestrati altri due allevamenti a causa della tubercolosi (sono 6)
http://www.ilgiornaledienna.it/index.php?option=com_content&view=article&id=27177:leonforte-sequestrati-altri-due-
allevamenti-a-causa-della-tubercolosi&catid=416:cronaca-en&Itemid=879
30/07/2013 - Tubercolosi bovina Abbattuti 31 capi
http://www.laprovinciadisondrio.it/stories/Cronaca/tubercolosi-bovina-abbattuti-31-capi_1018059_11/
08/08/2013 - Brucellosi e tubercolosi in alcuni allevamenti della provincia di Enna
http://www.vivienna.it/?p=238573
25/08/2013 - Enna. Dissequestro per due allevamenti con animali affetti da tubercolosi, altri tre sotto sequestro
http://www.vivienna.it/2013/08/25/enna-dissequestro-per-due-allevamenti-con-animali-affetti-da-tubercolosi-altri-tre-
sotto-sequestro/
30/08/2013 - Sequestato allevamento a Cinisi: animali positivi alla Tbc
http://www.palermotoday.it/cronaca/sequestro-allevamento-tubercolosi-cinisi.html
30/08/2013 - Sondrio - Altro caso di TBC bovina. Nessun pericolo per la salute -
http://www.gazzettadisondrio.it/cronaca/30082013/altro-caso-tbc-bovina-nessun-pericolo-salute
05/09/2013 - Tbc bovina in Valle, l'Apa annulla tutte le Mostre Zootecniche
http://www.ilgiorno.it/sondrio/cronaca/2013/09/05/945419-tbc-mostre-zootecniche-annullate.shtml
12/09/2013 - Tbc, Livigno contro Apa - Allevatori: faremo la mostra
Quando muore un paziente a Bari isolano l'interno obitorio mentre quando si tratta di cibo ($$$) "La Tbc bovino non
sembra far più paura." e come se non bastasse "le scuole resteranno chiuse per permettere ai bambini di ammirare gli
animali da vicino"
http://www.laprovinciadisondrio.it/stories/Cronaca/tbc-livigno-contro-apa-allevatori-faremo-la-mostra_1023405_11/
10/11/2013 - Allarme tubercolosi a Enna:sigilli a 5 allevamenti
http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/enna/dettaglio/articolo/gdsid/301050/
5/12/2013 Messina - AVVISO URGENTE PER LA CITTADINANZA
http://www.comune.castellumberto.me.it/wp-content/uploads/2013/12/animali-TBC.pdf
12/12/2013 - Sezze, bovini malati di tubercolosi. Il sindaco ne ordina l’abbattimento
http://onirikaedizioni.it/2013/12/12/sezze-bovini-malati-di-tubercolosi-il-sindaco-ne-ordina-labbattimento/
03/01/2014 - Enna. Focolai della tubercolosi bovina in due allevamenti
http://www.vivienna.it/2014/01/03/enna-focolai-della-tubercolosi-bovina-in-due-allevamenti/
14/02/2014 - Bovini malati ma senza cure: scatta il sequestro
https://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/14_febbraio_14/sei-bovini-malati-ma-senza-cure-scatta-sequestro-
88f624b0-9586-11e3-9c90-b9ccf089642e.shtml
17/03/2014 - Tubercolosi, dissequestrati sei allevamenti a Enna
https://enna.gds.it/articoli/archivio/2014/03/17/tubercolosi-dissequestrati-sei-allevamenti-a-enna-329607-ecf0b35d-
d49e-4cdd-82c4-685812aac6cd/
10/06/2014 - BOVINI INFETTI DA TUBERCOLOSI E FALSA CHIANINA. IL BUSINESS PARTIVA DA PERUGIA
Ennesime maxi epidemie coperte e diffuse.
"Nella rete sono finiti anche alcuni allevatori della Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Lombardia, Abruzzo, Marche,
Basilicata, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. Nelle ultime ore i carabinieri del Nas e dell’Arma territoriale hanno
eseguito ben 78 decreti di perquisizione e sequestro emessi dalla procura di Perugia in 21 province italiane, 65 le
persone indagate a vario titolo, 5 le aziende agricole coinvolte e 600 i capi sequestrati, di cui 500 già abbattuti. I reati:
associazione per delinquere, adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari
nocive, falso, diffusione di malattie e frode in commercio."
http://saperefood.it/bovini-infetti-spacciati-per-razza-pregiata-maxi-sequestro-in-corso/
https://www.ilmessaggero.it/umbria/
nas_bovini_controlli_infetti_marchi_contraffatti_contraffazione_sequestri_perugia_terni_umbria_carabinieri_tutela_tos
cana_lazio_viterbo_torino_verona_roma_rieti-450881.html
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/06/10/news/carne_bovina_infetta_sequestri_in_tutta_italia-88539467/
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-79506532-22ce-4bac-a4cb-cc7842183db6-tg1.html
12/06/2014 - FOCOLAIO DI TUBERCOLOSI: SOTTO SEQUESTRO UN ALLEVAMENTO DI SCIACCA
http://www.corrieredisciacca.it/?id=27699
12/06/2014 - Arezzo - Sotto sequestro cautelare un allevamento per due casi sospetti di tubercolosi bovina
http://www.letruria.it/Sotto-sequestro-cautelare-un-allevamento-per-due-casi-sospetti-di-tubercolosi-bovina
16/9/2014 - TBC BOVINA: ALLEVATORE DENUNCIATO PER DIFFUSIONE DELLA MALATTIA
http://www.abruzzoindependent.it/news/Tbc-bovina-allevatore-denunciato-per-diffusione-della-malattia/10926.htm
15/12/2016 – Macellazione illegale. Il silenzio assordante dell'Ordine dei Veterinari
https://www.nebrodinews.it/macellazione-illegale-silenzio-assordante-dellordine-dei-veterinari/?
10/02/2017 - Caserta, latte adulterato per mozzarella di bufala: 5 arresti e 3 aziende sequestrate
https://www.pupia.tv/2017/02/canali/cronaca/caserta-latte-adulterato-mozzarella-bufala-5-arresti-3-aziende-
sequestrate/377449
26/06/2017 - Scoperti tre casi di tubercolosi bovina ad Agira
https://enna.gds.it/articoli/cronaca/2017/06/26/scoperti-tre-casi-di-tubercolosi-bovina-ad-agira-0d96d352-1353-4888-
b9d5-5602e1f2e5ae/
09/07/2017 - Tubercolosi bovina, nuovo caso in provincia di Enna: il quarto in un mese
https://enna.gds.it/articoli/cronaca/2017/07/09/tubercolosi-bovina-nuovo-caso-in-provincia-di-enna-il-quarto-in-un-
mese-f33a6b53-cf11-4de2-b2d4-9478a771ec76/
22/07/2017 - Tubercolosi bovina a Nicosia: scatta il sequestro di un allevamento
https://enna.gds.it/articoli/cronaca/2017/07/22/tubercolosi-bovina-a-nicosia-scatta-il-sequestro-di-un-allevamento-
623a1411-84f8-4158-8f17-49cc2cf08d95/
02/09/2017 - Padula: scoperti dall’Asl focolai di tubercolosi bovina in due allevamenti locali
https://www.ondanews.it/padula-scoperti-dallasl-focolai-tubercolosi-bovina-due-allevamenti-locali/
27/11/2017 - Tubercolosi bovina, scoperto un caso a Regalbuto
https://enna.gds.it/articoli/cronaca/2017/11/27/tubercolosi-bovina-scoperto-un-caso-a-regalbuto-b4c90cb5-1bc1-4958-
ae0f-620da374bf92/
10/02/2018 - Tubercolosi bovina, sequestrato un allevamento ad Enna
https://enna.gds.it/articoli/cronaca/2018/02/19/tubercolosi-bovina-sequestrato-un-allevamento-ad-enna-19847da8-7474-
45df-81b5-4d0c9efcb150/
29/03/2018 - Allarme brucellosi e tubercolosi in Sicilia, ok dalla Regione: in arrivo misure di contrasto alle patologie
animali e al randagismo
http://www.strettoweb.com/2018/03/allerme-brucellosi-tubercolosi-sicilia-regione-misure-contrasto-patologie-animali/
681611/
06/04/2018 - Scoperta masseria degli orrori sul Gargano: nell'allevamento-lager bestiame affetto da tubercolosi bovina
https://www.foggiatoday.it/cronaca/san-marco-lamis-sequestro-allevamento-bovini.html
27/04/2018 - Casi di tubercolosi bovina in una cooperativa messinese, ordinato l’abbattimento e altre misure
http://www.messinaora.it/notizia/2018/04/27/casi-tubercolosi-bovina-cooperativa-messinese-ordinato-labbattimento-
misure/105071
12/05/2018 - Tubercolosi bovina a Caltanissetta, ordinato l'abbattimento degli animali malati
https://caltanissetta.gds.it/articoli/cronaca/2018/05/12/tubercolosi-bovina-a-caltanissetta-ordinato-labbattimento-degli-
animali-malati-fd67faa8-4d8c-412a-af4a-92813c86f25a/
30/05/2018 - Crotone, tra il 2004 e il 2005 fu venduta carne di bovini affetti da tubercolosi
https://www.crotonenews.com/cronaca/crotone-tra-il-2004-e-il-2005-fu-venduta-carne-di-bovini-affetti-da-tubercolosi/
09/07/2018 - Tubercolosi bovina, scoperto un focolaio sospetto in un allevamento di Enna
https://enna.gds.it/articoli/cronaca/2018/07/09/tubercolosi-bovina-scoperto-un-focolaio-sospetto-in-un-allevamento-di-
enna-f3c73fcb-f2ef-4b76-b453-d88a21f69b12/
23/10/2018 - Teglio, un caso di Tbc bovina in un'azienda di San Giacomo. L'Ats: "Tutto sotto controllo"
https://www.ilgiorno.it/sondrio/cronaca/tbc-bovina-azienda-1.4256601
05/11/2018 - Tubercolosi bovina a Urago Il Tar salva 500 animali
https://primabrescia.it/cronaca/tubercolosi-bovina-a-urago-il-tar-salva-500-animali/
15/11/2018 - Tubercolosi bovina in un allevamento a Lecce: abbattuti tre capi per evitare il contagio da latte
https://www.quotidianodipuglia.it/lecce/articolo-4109717.html
19/03/2019 - Tubercolosi bovina a Catanzaro: sequestrato un intero allevamento in località Santo Janni
https://www.ogginotizie.it/tubercolosi-bovina-a-catanzaro-sequestrato-un-intero-allevamento-in-localita-santo-janni/
30/07/2021 - Bufale connection: viaggio nella presunta epidemia che sta distruggendo il settore della mozzarella Dop
https://www.fanpage.it/napoli/bufale-connection-viaggio-nella-presunta-epidemia-che-sta-distruggendo-il-settore-della-
mozzarella-dop/
10/01/2022 – Report
https://www.raiplay.it/video/2022/01/Report---Puntata-del-10012022-953c0820-ddea-4d60-878e-04daff0f7240.html
Altre Fonti

"Dei 908 bovini dell'allevamento indice, 101 (11,1%..) erano INFETTATI da M bovis... Tutti i 115 bovini infetti avevano
lo stesso tipo genetico (spoligotipo) di M. bovis.Una percentuale sostanziale di bovini che avevano lasciato
l'allevamento indice durante i 5 anni precedenti l'identificazione del caso indice non erano rintracciabili per la
mancanza di un sistema di identificazione unico degli animali o a causa di registrazioni inadeguate."
http://www.vetjournal.it/approfondimento.php?codnotizia=5909

Relazione Annuale al Piano Nazionale Integrato - 2013


% aziende positive (prevalenza) su scala nazionale ... 0,95 % !!!
https://www.salute.gov.it/relazioneAnnuale2013/paginaAttivitaRA2013.jsp?
sezione=capitolo1&capitolo=sanitaanimale1&paragrafo=malattieinfettive1&id=2035
Dieta in relazione al COVID
Letteratura

Plant-based diets, pescatarian diets and COVID-19 severity: a population-based case-control study in six
countries
Conclusione: n sei paesi, le diete a base vegetale o le diete pescatarie erano associate a probabilità inferiori di
COVID-19 da moderato a grave. Questi modelli dietetici possono essere presi in considerazione per la protezione
contro il COVID-19 grave.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34308134/
Quality of Life of Vegetarians during the COVID-19 Pandemic in Brazil
I punteggi VEGQOL erano migliori per i vegani, per coloro che seguivano una dieta vegetariana più a lungo e per gli
individui che avevano persone vicine che seguivano anche una dieta vegetariana.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC8398275/
Lifestyle Adjustments in Long-COVID Management: Potential Benefits of Plant-Based Diets
ci sono prove da studi osservazionali e clinici pre-pandemia che una dieta a base vegetale può essere di beneficio
generale in relazione a diverse condizioni cliniche che possono essere riscontrate anche negli individui con COVID-19.
Questi includono ansia, depressione, disturbi del sonno e dolore muscoloscheletrico. L'adozione di una dieta a base
vegetale porta a un ridotto apporto di mediatori pro-infiammatori e potrebbe essere una strategia accessibile per
affrontare l'infiammazione sistemica prolungata associata a COVID a lungo. Le diete a base vegetale possono essere di
beneficio generale per quanto riguarda alcune delle sequele di COVID-19 più comunemente riscontrate.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34506003/
Diet quality and risk and severity of COVID-19: a prospective cohort study
una dieta caratterizzata da cibi sani a base vegetale è stata associata a un minor rischio e gravità di COVID-19.
Questa associazione può essere particolarmente evidente tra gli individui che vivono in aree con maggiore deprivazione
socioeconomica.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34489306/
The Young Age and Plant-Based Diet Hypothesis for Low SARS-CoV-2 Infection and COVID-19 Pandemic in
Sub-Saharan Africa
La "dieta a base vegetale" si traduce in tassi più bassi di obesità, diabete e disbiosi, che potrebbero contribuire a
infezioni più basse e meno gravi. Tuttavia, queste ipotesi devono essere supportate da più dati clinici e biostatistici. Ciò
ha un impatto significativo sul tasso di sopravvivenza di altre popolazioni.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34169470/
Diet, Gut Microbiota and COVID-19
Oltre ai vincoli normativi e scientifici, l'accettazione pubblica può essere un altro ostacolo che deve essere superato
educando e aumentando la consapevolezza per aumentare l'assunzione di probiotici/prebiotici insieme a una dieta ricca
di fibre a base vegetale al livello raccomandato
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC7521193/
Eating meat and not vaccinating: In defense of the analogy
Il consumo di carne è uno dei principali fattori di malattie infettive. Vendita di animali selvatici nei mercati umidi,
caccia alla selvaggina, e le operazioni di alimentazione concentrata degli animali (CAFO) sono tutte attività
eccezionalmente rischiose che facilitano la diffusione delle malattie e impongono danni immensi alle popolazioni
umane. Se c'è un dovere morale di vaccinare, dovremmo anche riconoscere un dovere morale di evitare la maggior
parte della carne.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33222212/
Placing a Well-Designed Vegan Diet for Slovenes
Inoltre, forniamo una guida per implementare una dieta vegana ben progettata nella vita quotidiana. Abbiamo condotto
una ricerca PubMed, fino a novembre 2021,12 , vitamina D, acidi grassi polinsaturi a catena lunga omega-3 (acido
eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA)), calcio, ferro, zinco, iodio e selenio) nelle diete vegane.
Data la quantità limitata di prove scientifiche, ci concentriamo principalmente sulla popolazione adulta in generale.
Una dieta vegana ben progettata che include un'ampia varietà di alimenti vegetali e un'integrazione di vitamina B 12,
vitamina D nei mesi invernali e potenzialmente EPA/DHA è sicuro e nutrizionalmente adeguato. Ha il potenziale per
mantenere e/o migliorare la salute. Per le popolazioni adulte fisicamente attive, atleti o individui con stili di vita
frenetici, c'è spazio per un'ulteriore integrazione appropriata di una dieta vegana convenzionale in base allo stato di
salute, alle esigenze e agli obiettivi degli individui senza compromettere la loro salute. Uno stile di vita vegano sano,
come incluso nelle linee guida del governo per uno stile di vita sano, include attività fisica regolare, evitare il fumo,
limitare l'alcol e un'adeguata igiene del sonno.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34960098/
Plant-Based Diet as a Strategy for Weight Control
I nostri dati suggeriscono che le diete a base vegetale/vegane potrebbero svolgere un ruolo significativo nelle strategie
future per ridurre il peso corporeo. Le caratteristiche principali di questa dieta sono la ridotta densità calorica e il
ridotto apporto di colesterolo. La combinazione di questi due fattori è l'essenza dell'efficienza di questo approccio al
controllo del peso.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34945602/
Letteratura sulla Integrazione in relazione al COVID

Vitamina D e COVID

Association of Vitamin D Status and COVID-19-Related Hospitalization and Mortality


"questo è il primo studio osservazionale che dimostra una relazione tra ... le concentrazioni più basse di [vitamina D]
e l'aumento dell'ospedalizzazione e della mortalità correlate alla COVID-19 ...
la carenza di vitamina D può essere associata a esiti più gravi legati alla COVID-19. Infatti, studi preclinici dimostrano
che [la vitamina D] stimola le cellule epiteliali immunitarie e respiratorie a secernere catelicidina, un peptide
antimicrobico che elimina i patogeni respiratori. [La vitamina D] innesca anche l'immunità adattativa per smorzare le
citochine pro-infiammatorie ("tempesta di citochine") che portano ad esiti sfavorevoli della COVID-19 ...”
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34981368/
Vitamin D deficiency is associated with higher risks for SARS-CoV-2 infection and COVID-19 severity: a
retrospective case-control study
È stata dimostrata una correlazione inversa tra il livello di vitamina D e i rischi di infezione da SARS-CoV-2 e di
malattia grave nei soggetti infetti. I pazienti con livelli di vitamina D molto bassi (< 30 nmol/L) presentavano i rischi
più elevati di infezione da SARS-CoV-2 e anche di COVID-19 grave quando infettati-OR 1,246 [IC 95% 1,210-1,304] e
1,513 [95% CI 1.230-1.861], rispettivamente. In questo ampio studio osservazionale sulla popolazione, mostriamo
un'associazione significativa tra carenza di vitamina D e rischi di infezione da SARS-CoV-2 e di malattie gravi nei
soggetti infetti.
https://pubmed-ncbi-nlm-nih-gov.translate.goog/35000118/
Association between vitamin D status and risk of covid-19 in-hospital mortality: A systematic review and meta-
analysis of observational studies
abbiamo riscontrato un'associazione significativa inversa tra ciascun incremento unitario delle concentrazioni sieriche
di vitamina D e il rischio di mortalità ospedaliera per COVID-19 (OR: 0,94; IC 95%: 0,89, 0,99).Abbiamo trovato
un'associazione diretta significativa tra carenza di vitamina D e rischio elevato di mortalità ospedaliera COVID-19.
Inoltre, ogni incremento di unità dei livelli sierici di vitamina D è stato associato a una significativa riduzione del
rischio di mortalità per COVID-19. Sono necessari ulteriori studi prospettici per confermare i nostri risultati.
https://pubmed-ncbi-nlm-nih-gov.translate.goog/34882024/
Evidence that Vitamin D Supplementation Could Reduce Risk of Influenza and COVID-19 Infections and
Deaths
Per ridurre il rischio d'infezione, si raccomanda che le persone a rischio d'influenza e/o COVID-19 prendano in
considerazione l'assunzione di 10.000 UI/dì di vitamina D3 per alcune settimane per aumentare rapidamente le
concentrazioni di 25(OH)D, seguite da 5.000 UI/giorno...
L'integrazione di magnesio è raccomandata durante l'assunzione di integratori di vitamina D. Il magnesio aiuta ad
attivare la vitamina D, che a sua volta aiuta a regolare l'omeostasi del calcio e del fosfato per influenzare la crescita e
il mantenimento delle ossa. Tutti gli enzimi che metabolizzano la vitamina D sembrano richiedere il magnesio, che
agisce come cofattore nelle reazioni enzimatiche nel fegato e nei reni.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32252338/
Vitamin D for COVID-19 on Trial: An Update on Prevention and Therapeutic Application
Il primo compito della vitamina D nel ridurre il rischio di COVID-19 è limitare la vitalità e la replicazione del SARS-
CoV-2...
Un'analisi osservazionale retrospettiva della positività al SARS-CoV-2 in relazione alle misurazioni della
concentrazione sierica di 25(OH)D negli Stati Uniti, ha riportato che la vitamina D è efficace nel ridurre l'infezione da
SARS-CoV-2. Coloro che avevano raggiunto una concentrazione sierica di 55 ng/mL positivi al SARS-CoV-2 erano
circa la metà rispetto a quelli positivi con una concentrazione sierica di 20 ng/mL...
Il secondo compito della vitamina D è ridurre il rischio di una tempesta di citochine, che è associata alla sindrome da
distress respiratorio acuto indotta dalla COVID-19 e può portare a gravi danni multiorgano.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34648940/
Vitamin D supplementation to treat SARS-CoV-2 positive patients. Evidence from meta-analysis
l'integrazione di vitamina D nei pazienti positivi per SARS-CoV-2 ha il potenziale per avere un impatto positivo sui
pazienti con sintomi sia lievi che gravi. Poiché diversi studi di controllo randomizzati di alta qualità hanno dimostrato
un beneficio nella mortalità ospedaliera, la vitamina D dovrebbe essere considerata una terapia supplementare di forte
interesse. Se la vitamina D dovesse rivelarsi in grado di ridurre i tassi di ospedalizzazione e i sintomi al di fuori
dell'ambiente ospedaliero, il costo e il beneficio degli sforzi di mitigazione della pandemia globale sarebbero
sostanziali.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34642923/
Serum Levels of Vitamin C and Vitamin D in a Cohort of Critically Ill COVID-19 Patients of a North American
Community Hospital Intensive Care Unit in May 2020: A Pilot Study
il nostro studio pilota ha rilevato bassi livelli sierici di vitamina C e vitamina D nella maggior parte dei nostri pazienti
in terapia intensiva con COVID-19 in condizioni critiche. L'età avanzata e il basso livello di vitamina C sono apparsi
fattori di rischio co-dipendenti per la mortalità. Molti erano anche insulino-resistenti o diabetici, in sovrappeso o obesi,
noti come fattori di rischio indipendenti per bassi livelli di vitamina C e vitamina D e per COVID-19. Questi risultati
suggeriscono la necessità di esplorare ulteriormente se la cura dei pazienti COVID-19 debba includere regolarmente la
misurazione e la correzione dei livelli sierici di vitamina C e vitamina D e se il trattamento di COVID-19 in condizioni
critiche giustifica la sostituzione parenterale acuta di vitamina C e vitamina D.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32964205/
Zinc, Vitamin D and Vitamin C: Perspectives for COVID-19 With a Focus on Physical Tissue Barrier Integrity
L'evidenza trovata in letteratura mostra che la carenza di uno o più di questi tre elementi compromette la risposta
immunitaria, rendendo un individuo più vulnerabile alle infezioni virali e ad una prognosi peggiore della malattia.
Pertanto, durante la pandemia da COVID-19, l'adeguato apporto di zinco e vitamine C e D può rappresentare uno
strumento farmacologico promettente per l'elevata richiesta di questi nutrienti in caso di contatto con il virus e di
insorgenza del processo infiammatorio. Le sperimentazioni cliniche in corso aiuteranno a chiarire il ruolo di questi
nutrienti per la gestione del COVID-19. l'adeguato apporto di zinco e vitamine C e D può rappresentare uno strumento
farmacologico promettente per l'elevata richiesta di questi nutrienti in caso di contatto con il virus e di insorgenza del
processo infiammatorio. Le sperimentazioni cliniche in corso aiuteranno a chiarire il ruolo di questi nutrienti per la
gestione del COVID-19. l'adeguato apporto di zinco e vitamine C e D può rappresentare uno strumento farmacologico
promettente per l'elevata richiesta di questi nutrienti in caso di contatto con il virus e di insorgenza del processo
infiammatorio.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33365326/
The Role of Vitamin C, Vitamin D, and Selenium in Immune System against COVID-19
La terapia nutrizionale dovrebbe far parte della cura del paziente per la sopravvivenza di questa malattia pericolosa
per la vita (COVID-19), nonché per un recupero migliore e più breve. Soprattutto, controllare la malnutrizione e fornire
un'integrazione nutrizionale ottimale sono passaggi critici per il funzionamento ottimale del sistema immunitario nel
corpo umano. È più probabile che i pazienti con malnutrizione provengano da gruppi socioeconomici inferiori; quindi,
l'integrazione nutrizionale è importante per il gruppo a rischio così come per gli anziani che hanno un sistema
immunitario relativamente debole. In questa recensione, ci siamo concentrati sull'importanza della vitamina C,
vitamina D e selenio per il potenziamento dell'immunità. Le proprietà immunomodulatorie e le conseguenze di carenze
o integrazioni di questi micronutrienti contro le malattie infettive virali, compreso il COVID-19, sono riassunte
inTabella 1. Poiché è stato segnalato che i pazienti gravemente malati di COVID-19 sono carenti di più di un nutriente,
suggeriamo che le carenze nutrizionali possono favorire l'insorgenza di COVID-19 e aumentare la gravità della
malattia. La combinazione di alcuni di questi micronutrienti (vitamina C, vitamina D e selenio) può aiutare a rafforzare
il sistema immunitario, prevenire la diffusione del virus e ridurre la progressione della malattia in fasi gravi.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC7696052/
Relationships between hyperinsulinaemia, magnesium, vitamin D, thrombosis and COVID-19: rationale for
clinical management
I pazienti con COVID-19 ricoverati con iperglicemia e/o iperinsulinemia devono essere sottoposti a una dieta a basso
contenuto di carboidrati raffinati, con uso limitato di soluzioni di destrosio per via endovenosa. Il grado/livello di
restrizione è determinato da test seriali di glicemia, insulina e chetoni. Devono essere somministrati supplementi di
magnesio, vitamina D e zinco.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32938758/
The sufficient vitamin D and albumin level have a protective effect on COVID-19 infection
I nostri risultati mostrano un'associazione diretta tra carenza di vitamina D e infezione da COVID-19 e gravità.
Secondo i nostri risultati, l'84,4% dei pazienti con COVID-19 in questo studio aveva carenza di vitamina D. Inoltre, il
livello medio di albumina era significativamente diminuito in quei pazienti infetti che avevano sintomi respiratori. In
questo studio, è stata stabilita una notevole correlazione negativa tra i livelli di vitamina D e la gravità dell'infezione
da COVID-19. Ciò si riflette sulla natura immunomodulante e inibitoria della vitamina D alla replicazione virale.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34331101/
SARS-CoV-2 positivity rates associated with circulating 25-hydroxyvitamin D levels
La positività al SARS-CoV-2 è fortemente e inversamente associata ai livelli circolanti di [vitamina] D-25(OH), una
relazione che persiste a [diverse] latitudini, etnie, sessi e fasce di età. I nostri risultati forniscono uno stimolo per
esplorare il ruolo della supplementazione di vitamina D nel ridurre il rischio di infezione da SARS-CoV-2 e della
malattia COVID-19
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32941512/
Vitamin D deficiency and COVID-19: A case-control study at a tertiary care hospital in India
Lo stato della vitamina D sembra essere fortemente associato alla gravità clinica del COVID-19. Dopo la conferma
della COVID-19, il livello di vitamina D dovrebbe essere misurato in tutti i pazienti e dovrebbe essere iniziata la
terapia curativa e preventiva.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34377451/
A systematic review and meta-analysis of effect of vitamin D levels on the incidence of COVID-19
Bassi livelli sierici di vitamina D sono associati in modo statisticamente significativo al rischio di infezione da COVID-
19. È indicata la supplementazione di vitamina D soprattutto nei gruppi a rischio di carenza
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34308537/
Canarino e COVID

Flavonoidi

Flavonoids are promising safe therapy against COVID-19


I dati descritti in questo studio hanno evidenziato con forza che i flavonoidi, in particolare la quercetina e la luteolina,
possono esibire un'attività multi-bersaglio promettente contro SARS-CoV-2, che ne promuove l'uso nei focolai attuali e
futuri previsti. Pertanto, un regime di piante ricche di flavonoidi può essere raccomandato per integrare una quantità
sufficiente di flavonoidi per la protezione e il trattamento dall'infezione da SARS-CoV-2.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34054380/
Flavonoids against the SARS-CoV-2 induced inflammatory storm
Questa recensione evidenzia lo stato attuale delle conoscenze sull'utilità dei flavonoidi nella gestione del COVID-19 e
indica anche i molteplici effetti biologici dei flavonoidi sulle vie di segnalazione associate ai processi infiammatori che
sono deregolati nella patologia indotta da SARS-CoV- 2. L'identificazione degli agenti, comprese le sostanze presenti in
natura come i flavonoidi, rappresenta un ottimo approccio potenzialmente utilizzabile nella gestione del COVID-19.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33662680/
Flavonoids: A complementary approach to conventional therapy of COVID-19?
In questa recensione, ci siamo concentrati in particolare sulla ricerca di flavonoidi, composti polifenolici, che si sono
dimostrati efficaci contro i CoV umani. Abbiamo quindi riassunto e analizzato gli ultimi progressi nella ricerca per
identificare i flavonoidi per la terapia antivirale e proposte strategie per il lavoro futuro sulle piante medicinali contro i
coronavirus come SARS-CoV-2. Abbiamo scoperto quercetina, erbacetina e isobavachalcone come i flavonoidi più
promettenti con potenziale anti-CoV.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32982616/
Flavonoids as potential therapeutics against novel coronavirus disease-2019 (nCOVID-19)
Studi di simulazione della dinamica molecolare e calcoli sull'energia libera di legame MM-PBSA hanno mostrato che
la luteolina è un candidato più efficace contro la proteina virale Mpro. La novità dell'approccio risiede principalmente
nell'identificazione di potenti molecole naturali antivirali dal gruppo di molecole flavonoidi di prodotti naturali per
essere efficaci contro l'ultima infezione da coronavirus.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33682606/
Flavonoids as Promising Antiviral Agents against SARS-CoV-2 Infection: A Mechanistic Review
Gli effetti precedentemente riportati dei flavonoidi su cinque virus a RNA con manifestazioni cliniche simili e/o
trattamenti farmacologici, inclusi influenza, virus dell'immunodeficienza umana (HIV), sindrome respiratoria acuta
grave (SARS), sindrome respiratoria mediorientale (MERS) ed Ebola, sono stati considerato. I flavonoidi agiscono
attraverso proprietà antivirali dirette, dove inibiscono diversi stadi del ciclo infettivo del virus e gli effetti indiretti
quando modulano le risposte dell'ospite all'infezione virale e alle successive complicanze. I flavonoidi hanno mostrato
attività antivirale attraverso l'inibizione della proteasi virale, dell'RNA polimerasi e dell'mRNA, della replicazione del
virus e dell'infettività. I composti erano anche efficaci per la regolazione di interferoni, citochine pro-infiammatorie e
vie infiammatorie subcellulari come il fattore nucleare-κB e le chinasi Jun N-terminali. Baicalin, quercetina e suoi
derivati, esperidina e catechine sono i flavonoidi più studiati a questo proposito. In conclusione, i flavonoidi alimentari
sono promettenti opzioni di trattamento contro l'infezione da COVID-19;
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34202374/

Flavonoids with inhibitory activity against SARS-CoV-2 3CLpro


Alcuni flavonoidi sono noti per inibire 3CLpro da SARS-CoV che causa la SARS. Poiché la loro identità di sequenza è
del 96%, un approccio simile è stato eseguito con una libreria di flavonoidi. È stato scoperto che baicalina, erbacetina
e pectolinarina bloccano l'attività proteolitica di SARS-CoV-2 3CLpro. Uno studio di docking in silico ha mostrato che
le modalità di legame dell'erbacetina e della pectolinarina sono simili a quelle ottenute dal dominio catalitico di SARS-
CoV 3CLpro. Tuttavia, le loro affinità di legame sono diverse a causa dell'utilizzo dell'intero SARS-CoV-2 3CLpro in
questo studio. La baicalin ha mostrato un'efficace attività inibitoria contro SARS-CoV-2 3CLpro e la sua modalità di
aggancio è diversa da quelle dell'erbacetina e della pectolinarina. Questo studio suggerisce importanti impalcature per
progettare inibitori 3CLpro per sviluppare agenti antivirali o alimenti salutari e integratori alimentari per far fronte a
SARS-CoV-2.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32746637/
Flavonoids as potential phytotherapeutics to combat cytokine storm in SARS-CoV-2
Basato sull'effetto inibitorio di importanti citochine, ad esempio IL-6, IL-1β e TNF-α, con le loro vie d'azione in studi in
vitro e in vivo su modelli preclinici e clinici, studi di docking molecolare, informazioni sull'interferenza con SARS-
Infezione da CoV-2, attività antivirale e livello di assunzione come nutraceutico sicuro, è stato scoperto che un certo
numero di flavonoidi possiede un eccellente potenziale per combattere l'infezione da SARS-CoV-2.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC8250405/
New perspectives on natural flavonoids on COVID-19-induced lung injuries
il nostro gruppo e altri hanno dimostrato che i flavonoidi possono inibire le vie NF-kB e MAP chinasi e la segnalazione
cellulare coinvolta nell'ALI. Inoltre, i flavonoidi possono ridurre il rilascio di citochine nel polmone e rispettivamente il
reclutamento e l'attivazione dei neutrofili e dei macrofagi, il che potrebbe essere interessante per inibire la tempesta di
citochine e l'infiammazione acuta. Abbiamo precedentemente dimostrato che la sakuranetina inibisce diverse
caratteristiche dell'ALI indotta da LPS nei topi, migliorando la funzione respiratoria e riducendo la perdita di peso
indotta dall'infezione sistemica (Bittencourt-Mernak et al., 2017 ).
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC8242604/
Potential role of flavonoids against SARS-CoV-2 induced diarrhea
Studi preclinici dimostrano che i flavonoidi possono prevenire la diarrea infettiva. Studi recenti mostrano che i
flavonoidi possono inibire la moltiplicazione di SARS-CoV-2. In combinazione con la vitamina D, i flavonoidi possono
attivare il fattore 2 correlato all'eritroide-derivato-2 che riduce l'espressione di ACE2 nelle cellule. Suggeriamo che i
flavonoidi abbiano il potenziale per prevenire la diarrea indotta da SARS-CoV-2.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34508344/
Potential of Flavonoid-Inspired Phytomedicines against COVID-19
I nostri studi in silico mostrano che queste molecole a base di flavonoidi possono legarsi con alta affinità ai siti della
proteina spike, dell'elicasi e della proteasi sul recettore ACE2 utilizzato dal coronavirus 2 della sindrome respiratoria
acuta grave per infettare le cellule e causare COVID-19. Nel frattempo, studi in vitro mostrano il potenziale del
caflanone di inibire i fattori di ingresso del virus tra cui ABL-2, catepsina L, citochine (IL-1β, IL-6, IL-8, Mip-1α, TNF-
α) e PI4Kiiiβ pure come AXL-2, che facilita la trasmissione da madre a feto del coronavirus.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32545268/
Roles of flavonoids against coronavirus infection
Dai dati riportati nelle sezioni precedenti, la natura pleiotropica dei polifenoli e, tra questi, la classe dei flavonoidi, sta
emergendo come una promettente e potente cornucopia di composti naturali con potenziale capacità antivirale.
Abbiamo riportato e commentato i risultati di diversi studi in gran parte basati su simulazioni di docking che
suggeriscono la possibilità che specifici flavonoidi possano interagire e inibire i fattori chiave responsabili del ciclo di
vita del virus.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC7385538/
Inhibition of SARS-CoV 3CL protease by flavonoids
L'interazione dei tre flavonoidi è stata confermata anche utilizzando un metodo di fluorescenza a base di triptofano.
Un'analisi dell'aggancio indotto ha indicato che i siti S1, S2 e S3' sono coinvolti nel legame con i flavonoidi. Il
confronto con studi precedenti ha mostrato che Triton X-100 ha svolto un ruolo fondamentale nell'obiettare l'attività
inibitoria dei flavonoidi falsi positivi o sovrastimati.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31724441/
Therapeutic Potential of Glycosyl Flavonoids as Anti-Coronaviral Agents
Nella ricerca di farmaci anti-coronavirali, i ricercatori hanno presto girato la testa verso i flavonoidi glicosilati. I
glicosilflavonoidi, diffusi nel regno vegetale, hanno ricevuto molta attenzione per le loro ampiamente riconosciute
proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, neuroprotettive, antitumorali, antidiabetiche, antimicrobiche, e proprietà
antivirali insieme alla loro capacità di modulare le funzioni cellulari chiave. L'ampia gamma di attività biologiche
mostrate dai glicosil flavonoidi, insieme alla loro bassa tossicità, li rendono candidati ideali per lo sviluppo di farmaci.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34200456/
Evaluation of flavonoids as 2019-nCoV cell entry inhibitor through molecular docking and pharmacological
analysis
I flavonoidi selezionati (esperidina, naringina, ECGC e quercetina) hanno mostrato un'eccellente farmacocinetica con
corretto assorbimento, solubilità, permeabilità, distribuzione, metabolismo, tossicità minima ed eccellente
biodisponibilità. Studi di simulazione di dinamica molecolare fino a 100 ns hanno mostrato una forte affinità di legame
dei flavonoidi selezionati con l'RBD di nCoV-SP e ACE-2, e i complessi proteina-ligando erano strutturalmente stabili.
Questi flavonoidi di piombo identificati possono agire come potenziali composti per lo sviluppo di farmaci efficaci
contro SARS-CoV-2 inibendo potenzialmente l'ingresso del virus nella cellula ospite.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33748510/

Vitamina C (o ascorbato) e COVID

Vitamin C as prophylaxis and adjunctive medical treatment for COVID-19?


La sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 causa la malattia da coronavirus potenzialmente fatale 2019
(COVID-19). Già durante lo scoppio della sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 1, è stato suggerito l'uso
della vitamina C. Molti pazienti con COVID-19 grave hanno livelli elevati dei mediatori interleuchina-6 ed endotelina-
1. Questi mediatori possono spiegare la dipendenza dall'età della polmonite da COVID-19, la preponderanza di
pazienti maschi e obesi o ipertesi, nonché di persone di colore e fumatori. Ci sono prove evidenti che la vitamina C in
dosi elevate può ridurre questi mediatori. La vitamina C è economica e sicura. Pertanto, l'utilizzo di una dose
relativamente bassa di vitamina C come profilassi e, nei casi di COVID-19 grave, un regime (per via endovenosa) ad
alte dosi può essere utile.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32911430/

Vitamin C and COVID-19


Una meta-analisi di 12 studi con 1.766 pazienti ha calcolato che la vitamina C ha ridotto la durata della degenza in
terapia intensiva in media dell'8%. Un'altra meta-analisi ha rilevato che la vitamina C ha ridotto la durata della
ventilazione meccanica nei pazienti in terapia intensiva. Due studi randomizzati controllati con placebo hanno
riscontrato una riduzione statisticamente significativa della mortalità dei pazienti con sepsi. Dovrebbero essere presi in
considerazione gli effetti della vitamina C sulla sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) che complica
frequentemente la polmonite da COVID-19. La vitamina C è un nutriente essenziale sicuro ed economico.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33537320/

The Emerging Role of Vitamin C in the Prevention and Treatment of COVID-19


A causa dell'eccellente profilo di sicurezza, del basso costo e del potenziale per un rapido aumento della produzione, la
somministrazione di vitamina C a pazienti con ipovitaminosi C e gravi infezioni respiratorie, ad esempio COVID-19,
sembra giustificata.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33121019/

Intravenous high-dose vitamin C for the treatment of severe COVID-19: study protocol for a multicentre
randomised controlled trial
È stato dimostrato che una dose elevata di VC per via endovenosa (HIVC) blocca diversi componenti chiave delle
tempeste di citochine e l'HIVC ha mostrato sicurezza e vari gradi di efficacia negli studi clinici condotti su pazienti con
sepsi indotta da batteri e sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS).
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32641343/

COVID-19: Up to 82% critically ill patients had low Vitamin C values


Siamo stati sottoposti a uno studio osservazionale con l'obiettivo di misurare i livelli plasmatici di vitamina C in una
popolazione di pazienti adulti affetti da COVID-19 in condizioni critiche che soddisfacevano i criteri ARDS secondo la
definizione di Berlino. Questo studio epidemiologico porta alla luce che fino all'82% aveva bassi valori di vitamina C.
Nonostante la limitazione che questo è uno studio a centro unico, mostra comunque una questione importante. Dato il
potenziale ruolo della vitamina C nella sepsi e nell'ARDS, sta crescendo l'interesse sul fatto che l'integrazione possa
essere benefica in COVID-19.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34243781/

The Effects of Vitamin C on the Multiple Pathophysiological Stages of COVID-19


Per quanto riguarda il COVID-19, la vitamina C può sopprimere la tempesta di citochine, ridurre le complicanze
trombotiche e diminuire il danno alveolare e vascolare, tra gli altri vantaggi. Per questi motivi, l'uso di HDIVC
dovrebbe essere preso in seria considerazione nei pazienti con COVID-19 complicati. In questo articolo, sottolineeremo
i molteplici ruoli della vitamina C nei processi fisiopatologici più importanti presentati dalla malattia COVID-19.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34947872/

The Effect of Vitamin C on Pathological Parameters and Survival Duration of Critically Ill Coronavirus Disease
2019 Patients: A Randomized Clinical Trial
La supplementazione di vitamina C ha determinato una durata media di sopravvivenza più elevata rispetto a quella del
gruppo di controllo (8 vs. 4 giorni, p < 0,01). C'era un'associazione lineare tra il numero di giorni di assunzione di
vitamina C e la durata della sopravvivenza (B = 1,66, p< 0,001). La supplementazione di vitamina C non ha avuto
alcun effetto su glicemia, pressione arteriosa media, parametri di emogasanalisi (ABG), Glasgow Coma Scale (GCS),
funzionalità renale, emocromo cellulare (CBC), emoglobina (Hb), piastrine (Plt), tempo di tromboplastina parziale
(PTT), albumina, ematocrito (Hct) e altri elettroliti sierici tra cui sodio (Na), calcio e fosforo (P).
Conclusione: Il presente studio ha dimostrato il potenziale dell'integrazione di vitamina C nel migliorare la durata
della sopravvivenza dei pazienti critici con COVID-19.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34975830/

The Role of Vitamin C as Adjuvant Therapy in COVID-19


Conclusione La VC può migliorare significativamente i sintomi clinici nei pazienti affetti da COVID-19;
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33409026/

Ascorbate as Prophylaxis and Therapy for COVID-19—Update From Shanghai and U.S. Medical Institutions
Riportiamo progressi preliminari nell'utilizzo di questo trattamento per 50 casi consecutivi trattati negli ospedali di
Shanghai, coerenti con i precedenti rapporti di una meta-analisi sull'uso dell'ascorbato IV per il trattamento della
sepsi. Forniamo un aneddoto clinico istruttivo riguardante una singola famiglia in cui un membro anziano con
comorbilità cardiache e altre comorbidità maggiori ha sviluppato ed è sopravvissuto a sepsi correlata all'ARDS dopo
trattamenti giornalieri che includevano 15 g di ascorbato IV. Nessuno dei suoi assistenti adulti che avevano ingerito tra
2 e 10 g di ascorbato al giorno ha sviluppato COVID-19.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC7372609/

Citrati e COVID

EFFECTS OF SODIUM CITRATE ON BLOOD COAGULATION


Richard Lewisohn – 1922
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1400199/
Automatic platelets numbering with citrate as anticoagulant: is the result valid?.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21896411

Lisozima e COVID

http://www.dottormaurotodisco.it/lisozima-e-covid19/
Letteratura sulla Integrazione in Generale
Canarino
(non sono elencati i benefici dei flavonoidi e le proprietà
antibiotiche/antinfiammatorie/antidolorifiche del limone)
Tale antica usanza salutare perduta fornisce le principali molecole base per il ripristino
cellulare e per un rinforzo basilare contro agenti infettivi e tossiemici con attenzione ad
eventuali polimorfismi.
La coagulazione del sangue sembra svolgere un ruolo importante nella comparsa del cancro ed
i suoi effetti possono essere molteplici sopratutto nei pazienti con cancro (1) ed in molte altre
malattie degenerative. E' noto inoltre da tempo l’effetto dei citrati sulla coagulazione del
sangue (2). E' usato da sempre come anticoagulante (3).
Thomas Riddick (4) nel suo "Control of Colloid Stability Through Zeta Potential" (5) ne ribadiva
l'importanza. I citrati sono ottimi alleati anche contro calcificazioni di reni (6,7), aorta (8) e
carcinomi (9,10,11). Inoltre la letteratura suggerisce che l'integrazione di citrato può essere
utile nella gestione del diabete e delle sue complicanze quali ad esempio la cataratta (12).
Il citrato è anche una delle molecole di cui le ossa sono costuituite (13) e circa 1/6 della
superficie dei cristalli di apatite ossea è coperta da molecole di citrato, che hanno un effetto
stabilizzante.
E’ noto che le cellule sane sono piene di potassio mentre quelle malate sono cariche di sodio
(14). Si ipotizza un danno al cofattore K (pompa Na/K) per fori o increspature facendo
fuoriuscire il K e facendo entrare il Na, dannoso per il nucleo. L’RDA di Potassio è stato da poco
portato a 3,5g al giorno dall’OMS. Una integrazione di potassio genera molti benefici
regolarizzando la pressione (15...20), regolando la glicemia nel sangue (21...23), combatte la
ritenzione idrica (24…26), aumenta la densità ossea(27…30), abbassa il rischio di calcoli
renali(31…33), è importante per la contrazione muscolare(34), abbassa il rischio di Ictus
(35,36), è cofattore degli enzimi cruciali l'ATPasi (37) - che utilizza l’ATP per rilascio energia) -
ed il piruvato chinasi (38) - per il metabolismo del glucosio - ed abbassa i rischi
cardiovascolari (39).
L’acido ascorbico, è la molecola base per la sintesi di collagene ed il ripristino della parete
cellulare. Una integrazione di Acido ascorbico (potente antiossidante in dosi basse), magnesio
e potassio, pertanto si ipotizza ripristini la membrana cellulare, integri ioni di K e Mg e riattivi
la pompa Na/K. L’emivita dell’acido ascorbico è di circa 3,5 ore mentre in forma di ascorbato è
di circa 10 ore. La Fondazione Pantellini promuove e raccoglie gli studi sull’ascorbato di
potassio (40).
L’eziopatogenesi di molte malattie è stata associata ad agenti patogeni quali micobatteri tipici
e non. Hanno anche un forte impatto sulla salute germi quali Clostridi (presenti in miele, carni
e formaggi che causano tossinfezioni croniche con implicazioni in coliti e le neurotossine
emesse dalla sporulazione di questi causano cardiopatie, neuropatie, dolori cervicali e
reumatologici ed articolari) e Borrelia. Questi tre agenti patogeni sono implicati in molte
sindromi che spaziano parecchio. Le tossine aggravano la risposta immunitaria e facilitano
(booster) parecchie infezioni. L’acido ascorbico, il magnesio ed il potassio inoltre legano alcuni i
metalli pesanti con un effetto chelante.

References:
1 - Panoramica dei meccanismi postulati che collegano il cancro e la trombosi.
Overview of the postulated mechanisms linking cancer and thrombosis.
ten Cate H 1
, Falanga A .
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19176985
2 - EFFETTI DEL CITRATO DI SODIO SULLA COAGULAZIONE DEL SANGUE
EFFECTS OF SODIUM CITRATE ON BLOOD COAGULATION
Richard Lewisohn – 1922
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1400199/
3 - Automatic platelets numbering with citrate as anticoagulant: is the result valid?.
Védy S1
, Boom B, Perez P, Schillinger S, Ragot C, Bakkouch S, Puyhardy JM.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21896411
4 - La storia di Zeta Potential 3
The Story of Zeta Potential 3
http://www.biomedx.com/zeta/page4.html
5 - Controllo della stabilità colloidale attraverso il potenziale di Zeta : con un capitolo conclusivo sulla sua relazione
con la malattia cardiovascolare
Control of Colloid Stability Through Zeta Potential:With a Closing Chapter on Its Relationship to Cardiovascular
Disease, Volume 1
Thomas M. Riddick - Zeta-Meter, Incorporated, 1968
http://books.google.it/books/about/Control_of_Colloid_Stability_Through_Zet.html?
id=6KQsAQAAMAAJ&redir_esc=y
6 - Calcificazione corticale renale in ratti singenici intatti e in quelli che ricevono un innesto aortico toracico
infrarenale: possibili ruoli eziologici di endotelina,
nitrato e minerali e diversi effetti preventivi del trattamento orale a lungo termine con magnesio, citrato e preparati
contenenti alcali.
Renal cortical calcification in syngeneic intact rats and those receiving an infrarenal thoracic aortic graft: possible
etiological roles of endothelin, nitrate and
minerals, and different preventive effects of long-term oral treatment with magnesium, citrate and alkali-containing
preparations.
Schmiedl A, Schmiedl PO, Bonucci E, Seitz T, Schwille RM, Manoharan M.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11585277
7 - Valore dello studio metabolico di pazienti che presentano calculosi renale di calcificazioni. Nota sull'effetto
metabolico di eparina e citrato di sodio
[Value of the metabolic study of patients presenting renal calculosis of calcifications. Note on the metabolic effect of
heparin and sodium citrate].
VERBANCK M, TOPPET N, KAHN R.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/13841726
8 - Studi sulla riduzione della calcificazione aortica da parte dei citrati alcalini in una preparazione di tessuto ex vivo nel
ratto.
Studies on the reduction of aortic calcification by alkali citrates in an ex vivo tissue preparation in the rat.
Schick CH1
, Schwille PO.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8216437
9 - Inibizione della crescita del carcinoma polmonare: il Knockdown della citasi ATP e il trattamento con statine portano
al doppio blocco della chinasi proteica
mitogenica attivata (MAPK) e fosfatidilinositolo-3-chinasi (PI3K) / AKT
Inhibition of Lung Cancer Growth: ATP Citrate Lyase Knockdown and Statin Treatment Leads to Dual Blockade of
Mitogen-Activated Protein Kinase (MAPK) and
Phosphatidylinositol-3-Kinase (PI3K)/AKT Pathways
JUN-ICHI HANAI, NATHANIEL DORO, ATSUO T. SASAKI, SUSUMU KOBAYASHI,LEWIS C. CANTLEY,
PANKAJ SETH, and VIKAS P. SUKHATME
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3407542/
10 - Effetto del citrato sulle cellule del mesotelioma pleurico maligno: un effetto sinergico con il cisplatino.
Effect of citrate on malignant pleural mesothelioma cells: a synergistic effect with cisplatin.
Zhang X, Varin E, Allouche S, Lu Y, Poulain L, Icard P.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19414371
11 - L'effetto del citrato di sodio sulla crescita dei tumori trapiantabili
The effect of sodium citrate on the growth of transplantable tumors.
Prizhivoit GN.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/5002347
12 - L'acido citrico inibisce lo sviluppo di cataratta, proteinuria e chetosi nei ratti diabetici di streptozotocina (tipo 1)
Citric acid inhibits development of cataracts, proteinuria and ketosis in streptozotocin (type1) diabetic rats
Ryoji Nagai, Mime Nagai, Satoko Shimasaki, John W. Baynes, and Yukio Fujiwara
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2917331/
13 - Il citrato fortemente legato stabilizza i nanocristalli di apatite nell'osso
Strongly bound citrate stabilizes the apatite nanocrystals in bone
Y.-Y. Hu, A. Rawal, and K. Schmidt-Rohr
http://www.pnas.org/content/107/52/22425
14 – 1932 - Morawek e Kishi.
"Comunicato Andromeda" n.6/1991 alle pp. 111 e segg.
15 - Sensibilità al sale e ipertensione: un cambio di paradigma da disfunzione renale a disfunzione endoteliale vascolare
Salt Sensitivity and Hypertension: A Paradigm Shift from Kidney Malfunction to Vascular Endothelial Dysfunction
Hoon Young Choi, M.D., Hyeong Cheon Park, M.D., and Sung Kyu Ha, M.D.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4520886/
16 - Dovremmo mangiare più potassio per controllare meglio la pressione sanguigna nell'ipertensione?
Should we eat more potassium to better control blood pressure in hypertension?
Burnier M1
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29301002
17 - L'effetto della supplementazione di potassio sulla pressione sanguigna nei soggetti ipertesi: una revisione
sistematica e una meta-analisi.
The effect of potassium supplementation on blood pressure in hypertensive subjects: A systematic review and meta-
analysis.
Filippini T, Violi F, D'Amico R, Vinceti M
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28024910
18 - Sodium-to-Potassium Ratio and Blood Pressure, Hypertension, and Related Factors1,2
Vanessa Perez,* and Ellen T. Chang
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4224208/
19 - Role of potassium in regulating blood flow and blood pressure
Haddy FJ1
, Vanhoutte PM, Feletou M.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16467502
20 - The relationship between sodium excretion and blood pressure, urine albumin, central retinal arteriolar equivalent
Feng Huang, Peng Yu, Yin Yuan, Qiaowei Li, Fan Lin, Zhonghai Gao, Falin Chen, Pengli Zhu
https://bmccardiovascdisord.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12872-016-0369-1
21 – Potassium and risk of Type 2 diabetes
Ranee Chatterjee,Hsin-Chieh Yeh , David Edelman , Frederick Brancati
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3197792/
22 – Potassium Measures and Their Associations with Glucose and Diabetes Risk: The Multi-Ethnic Study of
Atherosclerosis (MESA)
Ranee Chatterjee , Leila Zelnick, Kenneth J. Mukamal, Jennifer A. Nettleton, Bryan R. Kestenbaum, David S.
Siscovick, Joachim H. Ix, Russell Tracy, Andrew
N. Hoofnagle, Laura P. Svetkey, David Edelman, Ian H. de Boer
https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0157252
23 – Potassium measurements and risk of type 2 diabetes: a dose-response meta-analysis of prospective cohort studie
Yang Peng, Guo-Chao Zhong, Qiao Mi, Kejia Li, Ao Wang, Ling Li, Hua Liu, and Gangyi Yang1
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5725047/
24 – L'importanza dell'equilibrio dei fluidi nella pratica clinica.
Bilance K , Pilsworth J .
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18777823
25 – Too much of a good thing?
The danger of water intoxication in endurance sports
Angus H N Whitfield
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1872071/
26 - On the mechanism of the effects of potassium restriction on blood pressure and renal sodium retention.
Gallen IW1, Rosa RM, Esparaz DY, Young JB, Robertson GL, Batlle D, Epstein FH, Landsberg L.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9428447
27 - Effetto del citrato di potassio sulla densità ossea, la microarchitettura e il rischio di fratture negli anziani sani senza
osteoporosi: uno studio randomizzato
controllato.
Jehle S 1 , Hulter HN , Krapf R .
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23162100
28 - Potassium citrate prevents increased urine calcium excretion and bone resorption induced by a high sodium
chloride diet.
Sellmeyer DE1, Schloetter M, Sebastian A.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11994333
29 – The role of nutrients in bone health, from A to Z.
Palacios C1.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17092827
30 – Dietary influences on bone mass and bone metabolism: further evidence of a positive link between fruit and
vegetable consumption and bone health?
Susan A New, Simon P Robins, Marion K Campbell, James C Martin, Mark J Garton, Caroline Bolton-Smith, David A
Grubb, Sue J Lee, David M Reid
https://academic.oup.com/ajcn/article/71/1/142/4729315
31 – Urinary citrate and renal stone disease: the preventive role of alkali citrate treatment.
Caudarella R1, Vescini F.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19911682
32 – Dietary Protein and Potassium, Diet-Dependent Net Acid Load, and Risk of Incident Kidney Stones.Ferraro PM1,
Mandel EI, Curhan GC, Gambaro G,
Taylor EN
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27445166
33 – Medical and Dietary Therapy for Kidney Stone Prevention
Zeynep Gul and Manoj Monga
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4265710/
34 – Quantification of Na+,K+ pumps and their transport rate in skeletal muscle: Functional significance
Torben Clausen
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3787770/
35 – Serum Potassium Is Positively Associated With Stroke and Mortality in the Large, Population-Based Malmö
Preventive Project Cohort
Linda S. Johnson, MD, PhD; Nick Mattsson, MD; Ahmad Sajadieh, MD, DMSc; Per Wollmer, MD, PhD; Martin
Söderholm, MD, PhD
https://www.ahajournals.org/doi/pdf/10.1161/STROKEAHA.117.018148
36 – Dietary sodium, sodium-to-potassium ratio, and risk of stroke: A systematic review and nonlinear dose-response
meta-analysis.
Jayedi A, Ghomashi F, Zargar MS, Shab-Bidar S.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29907351
37 – Mechanism of potassium ion uptake by the Na+/K+-ATPase
Juan P. Castillo, Huan Rui, Daniel Basilio, Avisek Das, Benoît Roux, Ramon Latorre, Francisco Bezanilla & Miguel
Holmgren
https://www.nature.com/articles/ncomms8622
38 – The effect of potassium concentration on glycolysis and pyruvate kinase in high potassium and low potassium
possum erythrocytes
E. OgawaM. L. BakerN. S. Agar
https://link.springer.com/article/10.1007/BF02600372
39 – Dietary potassium regulates vascular calcification and arterial stiffness
Yong Sun, Chang Hyun Byon, Youfeng Yang, Wayne E. Bradley, Louis J. Dell’Italia, Paul W. Sanders, Anupam
Agarwal, Hui Wu, and Yabing Chen
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5841863/
40 – Raccolta Pubblicazioni Ascorbato Potassio
https://valsepantellini.org/studi/

Magnesio
Rassegna di Letteratura Medica sul Magnesio ad opera di Lorenzo Acerra.
http://www.ilmagnesiochecura.org/letteratura_medica.php

Lisozima
Cose da sapere che segnalo:

Il Lisozima è innocuo per i lattobacilli (con cui coesiste nel latte materno) ed è stato testato
come completamente atossico nell’adulto fino a 7 grammi/die e non genera farmacoresistenze.
E’ consigliato affiancarlo appunto ad alcalinizzanti (1) per evitare sporulazione di batteri
fungosi come micobatteri e clostridi o polimorfismo in batteri L-Form o CWD (Cell Wall
Deficent). In caso di infezioni “latenti” da micobatteri ne è utile una integrazione in quanto vi
può esserci un deficit (2).
Dal sito Di Bella “Il lisozima trova frequente indicazione per le sue capacità batteriolitiche e per
l’attivazione dell’immunità naturale, di cui è un costituente. È documentato il suo ruolo nella resistenza
alle flogosi batteriche e virali e la sua carenza è spesso associata a fragilità degli epiteli aerodigestivi
superiori e alla frequenza ed intensità di recidive. Anche se non ha una rilevante efficacia antitumorale
diretta, può agire attivando macrofagi e cellule immunitarie e l’immunogenecità delle popolazioni
neoplastiche. Attraverso la lisi di cellule batteriche e virali, può liberare molecole ad attività immunitaria e
antitumorale. L’azione del lisozima si estende alla flora patogena protozoaria, raggiungendo un ampio
spettro terapeutico esteso alle patologie gastrointestinali e del cavo orale. Potenzia decisamente l’effetto
antibatterico degli antibiotici, che a seconda delle condizioni può sostituire o integrare, limitando
notevolmente il deficit immunitario spesso associato alla patologia neoplastica e aggravato dai
trattamenti chemioterapici. La sua assenza di tossicità, in quanto molecola biologica, e l’efficacia ne
consigliano un uso frequente e soprattutto nelle situazioni conclamate di immunodepressione
neoplastica.”

Fonti:
1 – Lysis of Mycoplasma, Bacterial Protoplasts, Spheroplasts and L-forms by Various Agents S. Razin and M. Argaman
https://www.microbiologyresearch.org/content/journal/micro/10.1099/00221287-30-1-155?
fbclid=IwAR3VBR0DBJuYOoVK0MlM1dhj2p3X4ppjcq8hRdibrtTVHfI-fiMvHgZpn0
2 - La lipoproteina LprI del Mycobacterium tuberculosis agisce come inibitore del lisozima * Lipoprotein LprI of
Mycobacterium tuberculosis Acts as a Lysozyme Inhibitor* Deepti Sethi, Sahil Mahajan, Chaahat Singh, Amrita Lama,
Mangesh Dattu Hade, Pawan Gupta, and Kanak L. Dikshit https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4742756/

Letture Consigliate sul Lisozima:

In principio Dio creò il cielo, la terra e il Lisozima…


https://www.dibellainsieme.org/2020/01/19/in-principio-dio-creo-il-cielo-la-terra-e-il-lisozima/

Raccolta di letteratura sul Lisozima


http://www.metododibella.org/it/Lisozima.html
LETTERATURA SULLA TERAPIA

Bicarbonato e COVID

Case reports of observed significant improvement in patients with ARDS due to COVID-19 and maximum
ventilatory support after inhalation of sodium bicarbonate
La nostra serie di casi includeva quattro pazienti trattati con protocollo di inalazione di bicarbonato di sodio mentre
erano sul ventilatore in coordinamento con la gestione del ventilatore ARDSnet come indicato sopra [6]. Tutti sono
migliorati clinicamente e radiologicamente e due pazienti hanno proceduto all'estubazione entro 24-72 ore. Gli altri
due pazienti hanno mostrato un miglioramento ma non è stato possibile estubare al momento della stesura di questo
articolo.
https://www.heighpubs.org/jcicm/jcicm-aid1029.php

Aglio e COVID

The effects of allium sativum on immunity within the scope of COVID-19 infection
In conclusione, Allium sativum può essere una misura preventiva accettabile contro l'infezione da COVID-19 per
potenziare le cellule del sistema immunitario e per reprimere la produzione e la secrezione di citochine
proinfiammatorie, nonché un ormone leptina derivato dal tessuto adiposo avente natura proinfiammatoria.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7265825/
Investigation into SARS-CoV-2 Resistance of Compounds in Garlic Essential Oil
È interessante notare che i risultati del docking indicano le interazioni sinergiche delle 17 sostanze, che mostrano una
buona inibizione delle proteine ACE2 e PDB6LU7. I risultati suggeriscono che l'olio essenziale di aglio è una preziosa
fonte antivirus naturale, che contribuisce a prevenire l'invasione del coronavirus nel corpo umano
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7123907/
In silico allicin induced S-thioallylation of SARS-CoV-2 main protease
I risultati indicano che l'allicina provoca la doppia S-tioalllazione di SARS-CoV-2 M pro che potrebbe essere di
interesse per il trattamento e l'attenuazione dell'infezione da coronavirus in corso.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7544924/
Garlic (Allium sativum L.): a potential unique therapeutic food rich in organosulfur and flavonoid compounds to
fight with COVID-19
La formazione di legami idrogeno tra questa proteasi di tipo serina e i bioattivi dell'aglio nelle regioni del sito attivo
inibisce l'epidemia di COVID-19. L'assunzione alimentare giornaliera di aglio e suoi derivati come terapia adiuvante
può migliorare gli effetti collaterali e la tossicità dei principali farmaci terapeutici con la riduzione della dose
utilizzata.
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2021.05.15.444275v1.full
https://nutritionj.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12937-020-00643-8
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7673072/

Cisteina (NAC) e COVID


Nutraceuticals have potential for boosting the type 1 interferon response to RNA viruses including influenza and
coronavirus
Alla luce di quanto sopra, la somministrazione di spirulina (o un estratto di spirulina arricchito in PCB), un induttore
di fase 2 (come acido ferulico, acido lipoico o sulforafano), N -acetilcisteina, selenio e glucosamina ad alto dosaggio,
in quantità adeguate dosi, ci si potrebbe aspettare che aiutino a prevenire e controllare le infezioni da virus RNA
amplificando le funzioni di segnalazione di TLR7 e MAVS nell'evocare la produzione di interferone di tipo 1.
Per quanto riguarda gli sforzi pratici per prevenire e controllare le infezioni da virus RNA, i preparati nutraceutici
destinati a fornire protezione a questo riguardo potrebbero ragionevolmente includere anche il beta-glucano del lievito
di birra, che può amplificare l'attivazione delle cellule dendritiche tramite i recettori dectina-1 e CR3; questo agente ha
effetti immunostimolanti clinicamente documentati e ha dimostrato di proteggere i topi affetti da virus dell'influenza. 33
, 34 (Le preparazioni della parete cellulare polisaccaridica di alcuni funghi e alghe hanno un'attività comparabile).
Anche l'assicurazione di un buono stato di zinco, in particolare nei giovanissimi e negli anziani, sembrerebbe prudente,
poiché lo zinco supporta l'efficace funzione e la proliferazione di varie cellule immunitarie.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC7130854/
Attenuation of influenza-like symptomatology and improvement of cell-mediated immunity with long-term N-
acetylcysteine treatment
La somministrazione di N-acetilcisteina durante l'inverno, quindi, sembra fornire una significativa attenuazione
dell'influenza e degli episodi simil-influenzali, soprattutto negli anziani ad alto rischio. La N-acetilcisteina non ha
prevenuto l'infezione influenzale da virus A/H1N1, ma ha ridotto significativamente l'incidenza della malattia
clinicamente evidente.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9230243/
Dichiarazione di non responsabilità (disclaimer)
Quanto trovate scritto qui sopra non costituisce in nessun caso una indicazione terapeutica. La lettura delle seguenti
informazioni non può sostituire un processo di diagnosi e di valutazione accurata dello stato di salute da parte di uno o
più medici di base o medici specialisti. Chi scrive è convinto che non esiste la malattia bensì il malato, ovvero che non
esistono rimedi sempre uguali per la stessa malattia, ma percorsi di cura differenziati in base alle caratteristiche
peculiari del singolo malato. Qui di seguito trovate semplicemente informazioni, in base alle quali potete rivolgervi
presso un professionista qualificato (medico, odontoiatra, naturopata, nutrizionista, osteopata) avendo voi stessi, si
spera, una maggior conoscenza di causa. Un paziente informato, secondo chi scrive, ha delle possibilità molto maggiori
di guarigione, anche perché (è ben noto) due professionisti con la stessa specializzazione a volte danno della stessa
sintomatologia (e delle stesse analisi di laboratorio) un’interpretazione differente, oppure a parità di interpretazione
consigliano due percorsi terapeutici molto differenti.
L’estensore di questa sorta di protocollo non si prende alcuna responsabilità per eventuali effetti avversi di una qualsiasi
terapia adottata senza un consulto ed una prescrizione medica, senza un professionista che segue il percorso terapeutico
del paziente.
Lo scopo di questo documento è quindi informativo e le informazioni in esso contenuto non vanno intese come
consiglio medico o terapeutico. Qualsiasi terapia, anche la più apparentemente semplice e banale può comportare dei
rischi; anche una semplice aspirina, è noto, può avere in taluni casi dei gravi effetti collaterali. Le terapie naturali cui
qui si accenna possono avere degli “effetti collaterali” dovuti alla disintossicazione; guarire significa anche uccidere dei
patogeni e/o dei parassiti e causare il rilascio di tutte le tossine in essi contenuti, con un temporaneo aggravamento di
molti sintomi già presenti e la comparsa (temporanea) di sintomi nuovi. Nessuno può dire a priori quale sarà la risposta
di una singola persona a questo processo e quanto ciò possa essere debilitante, per temporaneo che sia.
Consultatevi quindi con medici di base, specialisti, biologi nutrizionisti prima di fare qualsiasi cambiamento dietetico
particolarmente rilevante, di assumere integratori o di intraprendere un qualsiasi percorso curativo.
Per quanto sforzo abbia fatto l’autore nel cercare di appurare la verità, egli non può garantire in maniera assoluta della
correttezza e della completezza di quanto qui scritto, e (lo ripeto) si tratta di un testo informativo; se volete provare a
mettere ad utilizzare praticamente alcune delle informazioni in esso contenuto vi prendete la piena responsabilità delle
vostre azioni. Se un uso improprio delle informazioni qui contenute, senza previo consulto con medico o altro
professionista qualificato dovesse arrecarvi dei danni, l’autore non si assume di conseguenza alcuna responsabilità e
non offre nessuna garanzia. Lo stesso dicasi per tutti i libri ed i siti internet citati.

Per fare alcuni esempi concreti di come qualcosa che faccia bene “quasi a tutti” possa anche causare danno a qualcuno:
- il magnesio, panacea universale, è controindicato in caso di disfunzione renale
- la vitamina C se assunta assieme a integratori di calcio può causare calcoli renali, più in generale i pazienti con
insufficienza renale devono stare attenti a integrarla; le rare persone che mancano dell’enzima “Glucosio-6-fosfato
deidrogenasi” non possono utilizzare in maniera sicura la vitamina C, e nemmeno le persone che soffrono di
ematocromatosi (eccesso di ferro nel sangue) perché tale vitamina aumenta la capacità di assorbire il ferro dal cibo
ingerito; per un simile motivo i pazienti talassemici non possono assumere dosi rilevanti di vitamina C.

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