» CARPEGNA prio universi differenti, di cui an- cora oggi possiamo vederei cip- «Nella storia la Conteadi Carpe- pi di confine. Questaconteaa gna ha avuto un ruolo fonda- metà strada serviva a entrambi mentale, un cuscinetto tra il gli stati, era un cuscinettoche Granducato di Toscana e il Du- evitava i contrasti diretti fungen- cato di Urbino, qui era possibile do da elemento di decompres- commercializzare polvere da sione. Per questoaveva dei be- sparoe carteda gioco, qui era il nefit particolari, riconosciuti ta- rifugio dei briganti ». Tommaso citamente da entrambi i confi- di CarpegnaFalconieri ( foto), professoreassociatodi Storia nanti: ad esempio era tollerato il Medievale all’Università degli contrabbando ». Studi di Urbino, saràtra i relato- Carpegnafu un feudo imperia- le rimasto in vita fino al 1800 e ri dell’evento Un Parco,Due Ca- poi venne inglobato nello Stato stelli chesi terràdomenicaaSe- della Chiesa, tra le protestedel stino, la mattina alle 11, e a Car- Granducatodi Toscana che poi pegna, il pomeriggio alle 16. fece la stessafine. « Nell incon- Tra storia, archeologia e am- tro di domenica alleore 16 a Car- biente l’occasione sarà un pun- pegna ragioneremo sulla fisio- to di incontro per accenderei ri- nomia che aveva questofeudo flettori sul Parco e sulla storia e sull’impatto che una presenza dei luoghi chelo compongono, di questogenereha sull antro- con la presentazionedel docu- pizzazione e sul paesaggio– mentario la “ Città delSasso“fat- concludeil prof di CarpegnaFal- to per Due minuti di storia da conieri –. A questograndepatri- Giovanni Lani col prof Daniele monio ambientale ben conser- Sacco.Sul Parcointerregionale vato che abbiamo oggi ha con- delSassoSimone e Simoncello, tribuito sicuramentela distanza il professor di CarpegnaFalco- dai grandi centri ma anchela fi- nieri ha le idee chiare:« Un terri- sionomia istituzionale peculiare torio tutelatoche unisce tre re- gioni e racchiudeuna storia co- mantenutaper un periodo così sì grande dovrebbe diventare lungo. Nella tutela del Parco va un parco nazionale – spiega – ricordata anchela demanializza- zione di grandi areedel territo- ancheperchéla suastoria parte rio che ha evitato lottizzazioni da lontanoe quel territorio ben selvaggee cheoggi ci regalava- conservatoche possiamo vede- ste porzioni ben conservate. re ancoraoggi è frutto non sol- Dell’aspetto di oggi sene ha no- tanto di grandi peculiarità am- tizia già da fine ‘ 700 nei detta- bientali, come la cerreta più gliati atti del passaggio allo Sta- grande d’Europa, ma anche di to Pontificio ma già da prima scelte umane epolitiche. Il Sas- dobbiamoaspettarcidei territo- so Simone e il Simoncello era- ri molto più densamenti popola- no, infatti, il punto di incontro di ti, la montagna era molto più vi- domini separati cheerano pro- va di oggi. L’antropizzazione
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PAESE :Italia DIFFUSIONE :(5406) PAGINE :27 AUTORE :Andrea Angelini SUPERFICIE :25 % PERIODICITÀ :Quotidiano 24 novembre 2023 - Edizione Pesaro
non era invasivama erapresen-
te, adesempioper mantenereil tantissimo bestiame e le greggi si interveniva modificando il paesaggio,disboscandoampie areeper crearepascoli». AndreaAngelini