Sei sulla pagina 1di 47

Editoriale seguenti laboratori di ricerca: i)

Laboratorio di Chimica Organica e


Prebiotica, Dipartimento di Scienze
Nasce l’Istituto Astrobiologico Italiano- Ecologiche e Biologiche (DEB), della
Rete dei laboratori Nazionali di Università della Tuscia di Viterbo (prof
Astrobiologia IAI-AstroBioLab
Raffaele Saladino); ii) Laboratorio di
Raffaele Saladino Enzimologia degli Estremofili e
Glicobiologia, Dipartimento di Biologia
È un momento importante per
(DiB), Università degli studi “Federico II”
l’Astrobiologia Italiana. La Società
di Napoli (prof Marco Moracci); iii)
Italiana di Astrobiologia (SIA), al fine di
Istituto di Biologia e Patologia Molecolari
promuovere le conoscenze di base ed
(IBPM) del Consiglio Nazionale delle
applicate dell’Astrobiologia e con lo scopo
Ricerche, Università la "Sapienza" di
di agevolare il coordinamento e lo
Roma (drssa Giovanna Costanzo); iv)
sviluppo congiunto di diverse discipline
Laboratorio di Astrobiologia INAF-
scientifiche e dei relativi programmi di
Osservatorio Astrofisico di Arcetri (dr
ricerca, ha promosso la fondazione
John Robert Brucato); v) Laboratorio di
dell’Istituto Astrobiologico Italiano-Rete
Astrobiologia e Biologia Molecolare dei
dei laboratori Nazionali di Astrobiologia
Cianobatteri, Dipartimento di Biologia
IAI-ASTROBIOLab
dell’Università di Tor Vergata di Roma
(www.astrobiologia.weebly.com), per il
(prof Daniela Billi); vi) Laboratorio di
raggiungimento dei seguenti obiettivi
Chimica Teorica (TEO) e Chimica Fisica
nella ricerca fondamentale ed applicata: i)
delle Superfici e delle Interfacce (SURFIN)
Promuovere il progresso delle
e del Centro delle Interfacce e Superfici
conoscenze; ii) Sviluppare e coordinare la
Nanostrutturate (NIS) del Dipartimento di
ricerca del settore; iii) Stimolare la
Chimica dell’Università di Torino (prof
collaborazione tra i ricercatori di diverse
Piero Ugliengo); vii) Istituto di Bioscienze
discipline; iv) Favorire lo sviluppo di
e BioRisorse del Consiglio Nazionale delle
tecnologie abilitanti per applicazioni
Ricerche -Sede di Napoli (drssa Beatrice
terrestri e spaziali. Alla fondazione dello
Cobucci Ponzano); viii) Laboratorio di
IAI-ASTROBIOLab hanno partecipato
Genomica Funzionale e Proteomica dei
numerosi laboratori di ricerca selezionati
Sistemi Modello, Dipartimento di Biologia
tramite apposito bando aperto e
e Biotecnologie C. Darwin (BBCD),
pubblicato sul sito della SIA da un panel
Università la “Sapienza” di Roma (prof
di esperti nazionali ed internazionali che
Rodolfo Negri); ix) Laboratorio di
hanno valutato e verificato la qualità delle
Spettroscopia Rotazionale e
competenze astrobiologiche dei
Computazionale, Dipartimento di
richiedenti. Lo IAI- ASTROBIOLab
Chimica “Giacomo Ciamician”,
rappresenta una struttura di ricerca
Università di Bologna (prof Cristina
diffusa e multidisciplinare avente come
Puzzarini); x) Laboratorio di Chimica dei
obiettivo principale lo studio della
Sistemi e dei prodotti Bioispirati del
astrobiologia, alla quale hanno aderito i
Dipartimento di Scienze Chimiche (DSC) umano, tra i quali Progetti di Rilevante
della Università degli studi “Federico II” Interesse Nazionale (PRIN) Originale
di Napoli (prof Marco d’Ischia); xi) Chemiae in Antiviral Strategy-Origin and
Laboratorio di Biofisica delle Radiazioni e Modernization of Multi-component
Fisica Medica, Dipartimento di Fisica, Chemistry as a source of Innovative Broad
Università di Trento (prof Chiara la Tessa); Spectrum Antiviral Stategy; Progetti
xii) Laboratorio di Chimica finanziati dalla Agenzia Spaziale Italiana
Organometallica e Catalisi, presso il (ASI) anche in collaborazione con
Dipartimento di Scienze Fisiche e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA)
Chimiche (DSFC), Università dell’Aquila condotti in ambiente terrestre, su satelliti,
(prof Marcello Crucianelli); xiii) o sulla Stazione Spaziale Internazionale
Laboratorio di strumentazione elettronica (ISS) tra i quali i) Vita nello Spazio -
del dipartimento di Ingegneria Elettrica e origine, presenza e persistenza della vita
Tecnologia della Informazione della nello spazio, dalle molecole agli
Università degli studi “Federico II” di estremofili; ii) BIOlogy and Mars
Napoli (prof Andrea Irace); xiv) Experiment and Biofilm Organisms
Laboratorio di Sintesi Farmaceutica, Surfing Space; iii) BIO-SIgnatures and
Dipartimento di Scienze degli Alimenti e habitable Niches; iv) MARS-PRE
del Farmaco, Università degli Studi di MARcatori biologici e funzionali per la
Parma (prof Marco Radi). Questi medicina aStronautica di PREcisione; v)
laboratori sono coinvolti con elevata Measurements of neutron production in
competenza e professionalità nella ricerca thick passive shielding and assessment of
fondamentale ed applicata nei principali LET distribution for radiobiological
settori della astrobiologia, che effects; vi) ABCS (AstroBio CubeSat);
comprendono l’origine della vita, Progetti finanziati dall’Istituto Nazionale
l’astrochimica, la chimica prebiotica, la di Fisica Nucleare (INFN) FOOT-
radiobiologia, la biologia sintetica, gli Fragmentation of Target per lo sviluppo di
estremofili, l’abitabilità, la ricerca della sistemi di radioprotezione; Progetti della
vita nello spazio, la ricerca della vita nei Comunità Europea H2020 AstroChemical
pianeti extra-solari, la panspermia, lo Origin (ACO) pensato per rivelare la
sviluppo di nuove procedure analitiche, e storia passata del Sistema Solare usando
l’identificazione di biomarcatori della vita. l’Astrochimica come strumento di
I risultati già conseguiti nell’ambito di indagine. Di rilevante interesse risulta
questi studi sono testimoniati dai anche essere la partecipazione a diverse
numerosi progetti di ricerca Nazionali ed missioni spaziali, tra le quali la missione
Internazionali attualmente in corso i cui OSIRIS-REx (Origins, Spectral
risultati trovano importanti applicazioni Interpretations, Resource Identification,
oltre che in ambiente spaziale anche nello Security - Regolith Explorer) diretta verso
sviluppo della tecnologia terrestre e nella l’asteroide 1999 RQ36 (Bennu), e la
definizione di nuovi protocolli e missione missione Exo-Mars. L’Istituto
procedure per la salute e il benessere Astrobiologico Italiano-Rete dei laboratori
Nazionali di Astrobiologia IAI- Un nuovo Comitato Editoriale
ASTROBIOLab avrà anche l’importante
funzione di educare alla ricerca una nuova
generazione di esperti di Astrobiologia Il bollettino della SIA “Astrobiologia” ha
con una formazione interdisciplinare e da questo numero un nuovo Comitato
multisettoriale. Editoriale. Un saluto ai neo-redattori
Bruno Mattia Bizzarri, Andrea Strazzulli,
Claudia De Micco e Luca Tonietti. A tutti un
Un nuovo ed importante stimolo per la
augurio di buon lavoro!
ricerca del settore, ed un valido regalo per
le sfide del domani.

Buone Feste!

Bruno Mattia Bizzarri

Bruno Mattia Bizzarri è attualmente


ricercatore presso il dipartimento di
Scienze Ecologiche e Biologiche dell’
Università degli studi della Tuscia
Raffaele Saladino
(Viterbo). Nel 2013 si è laureato in Chimica
Presidente della SIA
e Tecnologie Farmaceutiche presso
Università della Tuscia, Viterbo l'Università degli studi Siena ed ha
conseguito il Ph.D nell’ ambito del
Dottorato in Chimica Ecosostenibile
presso l'Università degli studi della Tuscia
nel 2017. La sua attività di ricerca si
concentra principalmente sulla estrazione,
caratterizzazione e sintesi organica di
prodotti naturali biologicamente attivi
mediante lo sviluppo di metodologie eco-
sostenibili e sull’ investigazione di sistemi
chemomimetici nel campo della chimica
multi-componente e della chimica
prebiotica.
Andrea Strazzulli Claudia De Micco
Sono un ricercatore in biochimica e faccio La mia passione per l'astrobiologia è
parte del gruppo di Enzimologia degli sempre stata forte, sin dal primo anno di
Estremofili e Glicobiologia, presso il università. Mi ci sono imbattuta
Dipartimento di Biologia (DiB), Università frequentando un corso tenuto dalla
degli studi di Napoli “Federico II”. I miei Prof.ssa Barbara Cavalazzi all’Università
interessi di ricerca sono principalmente di Bologna. In questi anni di studio ho
(ma non esclusivamente) rivolti all’ approfondito diversi aspetti della biologia
enzimologia, alla biologia molecolare e e delle biotecnologie che hanno alimentato
alla microbiologia degli estremofili, con il mio crescente interesse verso la ricerca
particolare interesse nello studio del ruolo della vita oltre la Terra, lo studio delle
degli ambienti estremi nell’origine ed biosignatures e di come la vita si sia
evoluzione della vita mediante approcci di adattata a condizioni estreme e come
tipo “-omico”. possa farlo in condizioni outer space. Mi
sono laureata in Biotecnologie presso
Ho mosso i miei primi passi
l'Università del Salento con una tesi
nell’astrobiologia durante il primo anno di
sperimentale in Biologia Cellulare dei
dottorato partecipando al “Primo
Vegetali. Ho scelto questo campo per il
Workshop della Società Italiana di
mio internato poiché ho sempre trovato
Astrobiologia” a Cortona nel 2008. Da
affascinante studiare forme di vita "aliena"
allora ho partecipato attivamente a diversi
come piante, funghi e batteri, organismi
meeting nazionali sul tema e a diversi
viventi che funzionano per alcuni versi in
gruppi di lavoro su progetti supportati
un modo così affascinante e sorprendente
dall’Agenzia Spaziale Italiana, mentre, più
rispetto alle cellule animali. Sono molto
recentemente, ho fatto parte del comitato
interessata allo studio degli organismi
organizzatore del 6° Workshop della
capaci di sopravvivere a condizioni
Società Italiana di Astrobiologia che si è
estreme, non solo per riuscire a capire
tenuto a Napoli nell’ottobre 2018. Far
come la vita si sia potuta evolvere sulla
parte del Comitato Editoriale del
Terra, ma anche per implicazioni
Bollettino della Società rappresenta per
tecnologiche. Ad esempio, attraverso
me una stimolante opportunità per
l'identificazione di enzimi potenzialmente
comunicare al pubblico (sia addetto ai
utili per diverse applicazioni
lavori che non) i più recenti studi e
biotecnologiche a supporto dell'uomo
scoperte d’interesse nel campo
nella permanenza e nell'esplorazione
astrobiologico.
spaziale. Attualmente sono studentessa di
Biotecnologie Industriali ed Ambientali all’interno di proteine ed enzimi.
presso l’Università degli Studi di Bari L’energetica molecolare e la chimica
Aldo Moro. quanto-meccanica sono diventate da quel
momento la mia passione, quello che
Ho partecipato all'AbGradE 2018 con un
volevo fare, sia dal punto di visto
talk "Communicating astrobiology in the
meccanicistico che evoluzionistico. Come
era of fake news", ho frequentato il corso
fanno gli esseri viventi a contenere atomi
di "Astrochimica e all' Astrobiologia"
metallici certe volte anche abbastanza
tenuto dal Professor Savino Longo
rari? Capire come funziona la vita sulla
dell'Università di Bari; ho frequentato e
Terra è il primo passo per comprendere
completato il corso on-line "Super-Earths
come la vita si possa formare nello spazio.
and Life" offerto dalla Harvard University.
È impossibile non pensare e non sognare
Curo da un anno e mezzo la creazione di
di incontrare un domani altri enti biologici
contenuti e la pubblicazione per la pagina
nell’Universo.
Facebook "Astrobiologia per Tutti”. Da
La passione per l’astrobiologia ed il fatto
ottobre di quest’anno sono diventata
che molti come me non sono a conoscenza
membro ordinario della Società Italiana di
della sua esistenza mi ha portato poi a
Astrobiologia e membro del Comitato
creare un sito web (astrobio.it) che tenta di
Editoriale della stessa.
divulgare questa materia a tutti quelli che
potrebbero essere interessati.

Articolo

Il ruolo dei composti


inorganici nella chimica della
vita
Luca Tonietti
Luca Tonietti, Luca De Gioia
L’interesse per l’astrobiologia,
l’astrochimica e per l’origine della vita Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze,
deriva in realtà da una pura casualità Università degli Studi di Milano-Bicocca
cercando un campo di studi che unisse la Fin da quando, sulla Terra
vita con la fisica dello spazio. Un amico primordiale, l’acqua, le rocce e le correnti
laureato in fisica mi ha raccontato idrotermali si incontravano per loro stessa
l’esistenza di queste discipline. Da quel natura sul fondo dell’oceano, un elemento
momento è stato tutto un crescendo di forniva i presupposti chimico-fisici
scoperte di interessi fino a che non ho necessari al futuro sviluppo della vita. Tra
affrontato nei miei percorsi di studi alcuni questi vi erano e vi sono tuttora i metalli,
corsi di evoluzione e relazione funzione- come il ferro ed il nichel.
struttura. Grazie a questi ho scoperto che
esistono discipline che studiano il ruolo di
molecole prettamente inorganiche
In apparente contrasto con il elettronico fornito dall’idrogeno
secondo principio della termodinamica, molecolare. I singoli componenti di questo
che prevede una naturale degradazione minerale sono noti alla scienza per essere
della materia, l’esistenza della vita è in grado di catalizzare la formazione di
garantita da un flusso costante di materia prodotti organici come il formiato, il
ed energia (che tiene il sistema lontano metanolo, l’acetato ed il piruvato:
dall’equilibrio chimico) necessario a intermedi fondamentali nel ciclo
permettere le reazioni chimiche essenziali dell’AcCoA. Si evince di conseguenza che
per la costruzione, il mantenimento ed il
funzionamento degli esseri viventi. Il
metabolismo, ossia l’insieme delle
reazioni chimiche fondamentali per la
vita, è un processo catalitico che necessita
di alcune macromolecole specifiche per
1. Struttura del sito attivo della CODH (sx) e della
rientrare in tempi compatibili con Nitrogenasi (dx)
l’esistenza degli organismi. Queste
negli stadi ancestrali della Terra, sui
molecole, bio-chimicamente, prendono il
fondali oceanici, in presenza di elementi
nome di enzimi, ovvero delle strutture
metallici e di un gradiente protonico i
molecolari proteiche deputate alla
prodotti organici e le altre molecole
catalizzazione dei processi biologici. Il
fondamentali per lo sviluppo della vita
funzionamento di queste proteine (arc.
erano sintetizzati a partire da componenti
fermenti) è spesso garantito dalla presenza
inorganiche come la CO2 e azoto
di un composto inorganico, spesso
molecolare (fonti primordiale di atomi di
metallico, nella loro struttura. Ad oggi,
carbonio e azoto per alcune biosintesi).
pare chiaro che sia nel mondo dei viventi
Oltre ai minerali sopra-elencati, ne
che in quello dei non viventi i metalli
esistono altri con caratteristiche simili, che
giochino spesso un ruolo fondamentale.
possono effettuare processi simili, tra
Ad esempio, nella sfera abiotica i composti
questi le olivine e i pirosseni: cristalli in
inorganici necessari a catalizzare le
grado di effettuare l’ossidazione da Fe(II)
reazioni chimiche si possono riscontrare
a Fe(III)in assenza di Silicio (Si), il quale
nel processo noto come
funziona da inibitore.
serpentinizzazione, il quale prevede
I minerali, e le strutture necessarie
alcuni passaggi fondamentali: i minerali
alla sintesi organica dei componenti della
contenenti Fe(II) in presenza di acqua
vita si possono ritrovare anche oggi negli
diventano magnetite, contenente Fe(III), e
organismi viventi. Alcuni esempi sono gli
idrogeno molecolare. L’idrogeno
enzimi presenti nei batteri acetogeni e
molecolare può, grazie alle sue proprietà
metanogeni, i quali hanno conservato
riducenti, a sua volta dare origine a metalli
come ricordo ancestrale Nichel e Ferro
nativi e minerali come l’awaruite, la
metallico. Le monossido di carbonio
taenite e la kamacite, i quali contengono
deidrogenasi (CODH), ad esempio, sono
Ferro e Nichel, cruciali nella trattazione.
in grado di ridurre la CO2 a CO (necessario
L’awaruite (Ni3Fe) catalizza la
nel ciclo dell’ AcCoA) per mezzo di un
riduzione della CO2 a CH4 e carburi
processo catalitico mediato da un sito
servendosi principalmente di un gradiente
attivo contenente un atomo di Ni(0) legato
ad un cubo di atomi di Fe(II) e zolfo, Le CODH sono probabilmente coinvolte
chiamato comunemente cluster Fe-S. Una in una via metabolica molto più antico
processo simile si può riscontrare anche dell’enzima stesso, ossia quella
nelle nitrogenasi, una classe di enzimi in dell’Acetil-coenzima-A (AcCoA). La
grado di ridurre principalmente l’azoto bi- reazione esoergonica che catalizzano
molecolare (N2) ad ammoniaca (NH3) permette agli organismi acetogeni e
servendosi di un gradiente elettronico e metanogeni di generare un flusso di ioni
protonico. Queste ultime all’interno del transmembrana in un processo che
loro centro catalitico possiedono anch’esse coinvolge presumibilmente un
dei cubi (o cubani) di Fe e S, con un meccanismo di biforcazione elettronica
peculiare anione carburo a ponte tra due basato sulle flavine, al fine di fissare la
cubani distorti. Probabilmente, ad oggi, è CO2. Il potenziale medio dell’H2 che sta
l’unico esempio di enzima contenente tale intorno ai -414mV non è sufficientemente
atomo in questo stato di ossidazione. Le negativo per generare un basso potenziale
nitrogenasi contengono, inoltre, in in grado di ridurre la ferrodossina (-
funzione delle condizioni ambientali di 500mV) che a sua volta può ridurre
crescita dell’organismo, anche un atomo l’anidride carbonica. A tal fine gli
di Molibdeno (Mo) o di Vanadio (V e Mo acetogeni ed i metanogeni si sono serviti
da Azotobacter vinelandii) o di Ferro (Fe) del meccanismo di biforcazione
all’interno del sito catalitico. elettronica, che in breve si può spiegare
Fin qui si può già notare, che alcuni così: la coppia elettronica della molecola di
atomi prettamente caratteristici del idrogeno viene trasferita a delle
mondo della chimica inorganica si flavoproteine; le flavine separano il
ritrovano anche, e sorprendentemente, nel doppietto elettronico e mandano un
mondo degli esseri viventi. Esistono elettrone verso la ferrodossina, ed un
inoltre enzimi contenenti atomi di elettrone ad un accettore di elettroni più
Tungsteno (W) o addirittura, secondo le positivo come il NAD+ (-320mV) o un
ultime scoperte, enzimi di etero-disolfuro (-140mV). La riduzione
Methylacidiphilum fumariolicum contenenti dell’accettore di elettroni più positivo
atomi di Europio (Eu), un metallo del finanzia energeticamente la riduzione
gruppo “f” della tavola periodica. dell’accettore a potenziale più negativo
Tornando alle CODH, queste (che nel nostro caso è la ferrodossina),
possiedono un meccanismo catalitico permettendo così la fissazione della CO2
molto antico che coinvolge un atomo di nel pathway desiderato.
Per formare AcCoA è però
necessario prima di tutto un intermedio
fondamentale, ovvero il CO, che viene
prodotto dalla sopracitata CODH; la
conversione avviene passando per un
2. Struttura del sito attivo delle idrogenasi (sx) e dell'emocianina intermedio in cui il carbonio del substrato
(dx) si trova legato al Nichel.
Un discorso simile può essere fatto
nichel metallico all’interno del sito attivo
per le nitrogenasi che coinvolgono un
dell’enzima, che ha lo scopo di catalizzare
carburo nella riduzione dell’azoto
la sintesi del monossido di carbonio (CO).
molecolare ad ammoniaca (o ione Si può notare un parallelismo tra il
ammonio NH4+). Ni(0) delle CODH e il C4- delle nitrogenasi
Le nitrogenasi come ricordo o nel fatto che sono pochi, se non gli unici
relitto del mondo abiotico posseggono pathways naturali per la riduzione di
principalmente un cluster 7Fe-9S legato ad molecole come la CO2 e l’N2.
un C4- e ad un atomo metallico che può Il ruolo dei metalli negli enzimi non
essere Fe, Mo o V. Il carburo, non viene si ferma però solo agli esempi sopra
formato da un processo di esposti. Numerose altre proteine
serpentinizzazione, ma si trova alla fine in catalitiche e -non contengono ioni
una struttura che morfologicamente metallici al proprio interno che sono
ricorda quella dei minerali sopracitati. In fondamentali per le reazioni chimiche
questo caso, questo particolare anione coinvolte. Il citocromo P450, un enzima in
deriva da un processo biologico che grado di ossidare praticamente tutte le
include la maturazione della nitrogenasi molecole organiche, contiene all’interno
stessa con la donazione di un gruppo del suo anello porfirinico un atomo di Fe
metilico ad un centro di Fe-S da parte della che nel ciclo catalitico raggiunge anche lo
SAM (S-adenosilmetionina), la quale in stato di ossidazione di Fe(V).
seguito alla donazione diventa SAH (S- L’emocianina contiene del rame (Cu), la
adenosilomocisteina). Il carburo si lega metanol-deidrogenasi contiene l’europio,
allo zolfo del K-cluster formando un etc.
radicale H2·H. Il radicale si sposta poi Nel mondo delle molecole
sull’atomo di carbonio e si perdono due biologiche, i metalli giocano un ruolo
ioni H+ formando l’L-Cluster, il quale lega estremamente importante, analogamente
il molibdeno dando origine all’M-cluster a quanto dedotto dallo studio delle rocce
catalitico. Le nitrogenasi sono enzimi primordiali che hanno dato origine ai
molto antichi, forse addirittura risalenti a primi composti organici. Molti ioni
LUCA (Last Universal Common metallici o metalli nativi possono per cui
Ancestor), e analisi genomiche essere un punto di collegamento tra il
suggeriscono che si siano conservate mondo dei non viventi e quello dei viventi
durante il corso dell’evoluzione. La (sia sulla Terra che su altri corpi celesti), o
presenza di questo ione carburo pare, ad quanto meno essere un ricordo di come si
oggi, essere fondamentale per la riduzione è originata la vita stessa. La sintesi ed il
catalitica del triplo legame dell’azoto trasporto di numerosi composti avviene
bimolecolare, in un complicato processo oggi come avveniva 4 miliardi anni fa, solo
che si riassume in otto intermedi. che le condizioni “sperimentali” sono
Ad oggi, è noto anche che le migliorate, non servono più alte pressioni
nitrogenasi, sia quelle contenenti Mo, che ed alte temperature, ma bastano le
quelle contenenti V e Fe, sono in grado di condizioni fisiche standard. In questo
ridurre anche la CO2 a idrocarburi. Il senso lo sfruttamento dei flussi si è
meccanismo nello specifico non è ancora ottimizzato nel tempo. La vita ha trovato
noto, ma attualmente ci sono delle ipotesi un modo di sfruttare gli atomi inorganici a
basate su studi di chimica proprio favore per continuare a produrre
computazionale. composti organici cruciali nello sviluppo
della biosfera.
Comprendere alcuni tasselli riguardanti
l’origine e le caratteristiche della vita sul
nostro pianeta permetterà magari in un
futuro non troppo remoto di comprendere
se e come questo straordinario fenomeno
possa originarsi su altri pianeti sia nel
nostro sistema solare sia nello spazio
profondo.

Luca De Gioia
Bibliografia:
Università di Milano-Bicocca. Dipartimento di
-Jared A. Wiig, Yilin Hu & Markus W. Ribbe. Refining Biotecnologie e Bioscienze.
the pathway of carbide insertion into the nitrogenase M-
cluster. Nature Comm. 2015, 6, 8034.

-Martina Preiner, Joana C. Xavier, Filipa L. Sousa,


Verena Zimorski, Anna Neubeck, Susan Q. Lang, H.
Chris Greenwell, Karl Kleinermanns, Harun Tuysuz,
Tom M. McCollom, Nils G. Holm and William F. Martin.
Serpentinization: Connecting Geochemistry, Ancient
Metabolism and Industrial Hydrogenation. Life 2018,
8,41;

-Baross, J.A.; Hoffman, S.E. Submarine hydrothermal


vents and associated gradient environments as sites for
the origin and evolution of life. Orig. Life Evol. Biosph.
1985, 15, 327-345. Luca Tonietti
Università di Milano-Bicocca. Dipartimento di
-Lancaster, K.M.; Roemelt, M.; j
Biotecnologie e Bioscienze
Ettenhuber, P.; Hu, Y.; Ribbe, M.W.; Neese, F.;
Bergmann, U.; DeBeer, S. X-ray emission spectroscopy
evidences a central carbon in the nitrogenase iron-
molybdenum cofactor. Science 2011, 334, 964-977.

-Horita, J.; Berndt, M.E. Abiogenic methane formation


and isotopic fractionation under hydrothermal
conditions. Sci. Rep. 1999, 285, 1055-1057. Articolo
-Buckel, W.; Thauer, R.K. Flavin-based electron
bifurcation, ferrodoxin, flavodoxin, and anaerobic
respiration with protons (Ech) or NAD+(Rnf) as electron
acceptors: A historical review. Front Microbiol. 2018, 9,
401. Metabolism as we might find
-Dos Santos, P.C.; Igarashi, R.Y.; Lee, H.; Hoffman, B.M.;
Seefeldt, L.C.; Dean, D.R. Substrate interactions with the it in space
nitrogenase active site. Acc Chem. Res. 2005, 38, 208-214.
-Burgess, B.K.; Lowe, D.J. Mechanism of molybdenum William F. Martin
nitrogenase. Chem. Rev. 1996, 96, 2983-3011.
-Jahn B.; Pol A.; Lumpe.; Barends T. R. M.; Dietl A.;
Institute for Molecular Evolution, Heinrich
Hogendoorn C.; Op den Camp H. J. M. and Daumann L.
J.; Similar but not the same: first kinetic and structural Heine University Düsseldorf,
analyses of methanol dehydrogenase containing a Universitätsstraße 1, 40225 Düsseldorf,
europium ion in the active site. ChemBioChem 2018, 19,
1147-1153. Germany. bill@hhu.de

Life is a chemical reaction. In terms


of thermodynamics, the main thing that
life does is to catalyze exergonic reactions
and to harness a portion of the energy
thereby released to synthesize molecules phosphate, mainly as ATP, but also as
that serve as energetic currencies. This GTP, phosphoenolpyruvate and acyl
process is called energy metabolism. phosphates.
Energy metabolism is essential to stay
Life is not only about energy it is
alive even if the cell is not growing,
also about carbon. By dry weight, the main
dividing or otherwise proliferating, that is
thing that cells do when growing is
called maintenance energy. Energy
assimilate carbon. One might argue that
metabolism is also required for net
life need not be based on carbon, that
growth, because the assimilation of
silicates would also work. But silicates will
nutrients and their conversion into the
not work, the structures are too rigid, and
constituents of life requires energy input,
the stability is too high (Wald, 1962):
which usually means hydrolysis of a
Silicates make excellent rocks, carbon
phosphoanhydride bond in ATP into ADP
makes excellent cells. Prokaryotic cells are
and phosphate (Pi), or in some reactions
about 50% carbon and 10% nitrogen by
AMP and PPi. ATP expenditure in the
dry weight. The empirical formula for the
form of phosphoanhydride hydrolysis
elemental composition of E. coli as a
means that the anhydride bond in ATP has
representative bacterium is
to be resynthesized, the job of energy
C1H1.77O0.49N0.24 (Grosz and
metabolism. In the overall scheme of
Stephandopolous, 1983). A typical
things, energy harnessing is the most
prokaryotic cell is about 55% protein, 15–
important reaction that cells perform,
20% RNA, 3% DNA and 10% lipids by
because without energy conservation, all
weight (Schönheit et al., 2016).
else is immaterial. There are other energy
currencies besides ATP, but ATP is by far Energy conservation (ATP synthesis) and
the most important. utilization (ATP hydrolysis) means that a
lot of phosphate is being recycled by the
In an astrobiological context, it is easy to
cell. A prokaryote like E. coli needs about
imagine that there exist other life forms
20 billion ATP per cell division during
that arose and inhabit places beyond
exponential growth under aerobic
Earth. They might have a different energy
conditions (Stouthamer, 1978), that
currency than terrestrial life, something
corresponds to 14 x 10–12 g, or 14 times the
other than ATP. But it is not possible to
mass of the cell, because E. coli has a mass
imagine anything that we would
of about 1 pg. The ATP demand is
recognize as a life form, or call a life form,
probably less under anaerobic conditions,
that does not harness environmentally
because about 13x less energy is required
available energy. It is energy harnessing
to synthesize cell mass in anoxic
that makes life alive. Without energy flux,
conditions as compared to cell mass
the cell is just a collection of molecules that
synthesis in the presence of 21% oxygen
is doomed to eventual decay. All cell
(McCollom & Amend, 2005; Lever et al.,
activities — metabolic, sensory or
2015). The reason is that in the presence of
otherwise — require energy conversion,
oxygen, the equilibrium in the reaction of
and that energy has to be supplied on
O2 with organic carbon lies far on the side
some form that can be used by other
of water and CO2, which is where the
processes in the cell. All life we know uses
energy release in the respiratory reaction
in our mitochondria comes from. carbon needs is called carbon metabolism.
Phosphorous is roughly 10% of nucleic The question of life elsewhere and how it
acids by weight and roughly 5% of might get started leads directly to the
phospholipids by weight, corresponding question of how life on Earth, with its two
to 0.8–3% P w/w depending on nutrient main pillars, carbon and energy
limitation (Vrede et al., 2002), or a total of metabolism, got started. That is, what is
about 2% of the cell by weight on average, the origin of carbon end energy
corresponding to C1H1.77O0.49N0.24P0.016 for metabolism? That is not an astrobiological
a rough formula, or a molar ratio of about question (life in space), it is an
60:1 C:P, which reaches roughly 100:1 in evolutionary question (life on Earth). But
modern marine plankton, where since life on Earth serves as the only model
phytoplankton produce polysaccharides for what to expect elsewhere, there are
on their surface that are very low in P. clear astrobiological implications.

Despite its low contribution to dry For the origin of carbon and energy
weight, P is widespread in metabolism. Pi metabolism there are basically two
comprises about 1/5 the mass of ATP, so options. Either they somehow arose
we can say that E. coli liberates 3 times its independently and later merged or they
bodyweight in Pi from ATP per arose together. The simplest suggestion
generation. E. coli harbors roughly 1714 for the origin of carbon and energy
metabolites, of which 650 contain metabolism, in my view, is that carbon
phosphate. That is, P comprises about 2% and energy metabolism did not evolve
of E. coli's cell mass, and almost all of that independently, later merging so that the
2% contribution is sequestered in reactions of life could become possible,
phospholipids and nucleic acids, but rather that they were ancestrally one and
phosphate occurs in almost 40% of the the same pathway: Exergonic, H2
metabolites that exist as intermediates en dependent CO2 reduction generating
route to the synthesis of an E. coli cell. That thioesters and acyl phosphates via the
means that phosphate resides on each acetyl-CoA pathway (Martin and Russell,
metabolic intermediate for just a very 2007). There are six pathways of CO2
short period of time. Phosphate fixation (Fuchs, 2011; Berg et al., 2010;
furthermore occurs in 2165 out of about Hügler and Sievert, 2011), five of them
17,812 molecules that participate in global require energy input in the form of ATP.
metabolism across all cells, as measured Only one of them, the acetyl-CoA
by the KEGG metabolic database. pathway, releases energy when H2 is the
Phosphate not only activates compounds electron donor, so that cells using it for
for further reactions, it marks compounds carbon assimilation can synthesize ATP
as intermediates metabolites until it ends while reducing CO2 (Fuchs 1986;
up deposited in nucleic acids or lipids. Ragsdale, 1991).
Phosphate is a cofactor, the vitamin of
There are many reasons why the
energy.
acetyl-CoA pathway is the most ancient of
The reactions that a cell harnesses CO2 fixing pathways known (Fuchs, 2011).
to satisfy its energy needs is called energy It is linear and exergonic (Martin and
metabolism. The way that a cell satisfies its Russell, 2007), it occurs in archaea and
bacteria (Berg, 2011), it is a strictly proposal in energetic terms (Lane and
anaerobic pathway (Fuchs, 2011), it is Martin, 2012) and it explains why the
replete with Fe and Ni atoms functioning protein machinery of chemiosmotic
as transition metal catalysts (Sousa and energy harnessing is conserved across all
Martin, 2014), its enzymes trace to the last life forms, but the machinery to generate
universal common ancestor LUCA (Weiss ion gradients is not (Martin and Russell,
2007; Lane, Allen and Martin, 2010).
et al., 2016) and it emerges as central in
reconstructions of ancestral metabolism
(Goldford et al., 2017; Xavier et al., 2019).

Moreover, the backbone of the


acetyl-CoA pathway entails the H2
dependent reduction of CO2 to generate
formate, acetate, and pyruvate. Precisely
this reaction sequence unfolds in the
laboratory overnight without enzymes,
using only Fe and Ni minerals as catalysts:
In the presence of Fe and Ni as transition
metal catalysts there is a pronounced
Figure 1. A reconstruction of the last
natural tendency for CO2 and H2 to self-
universal common ancestor from genomes
organize into exactly the backbone of the sequence data. Figure reprinted from Weiss et
acetyl-CoA pathway, the most ancient al. (2018) under the Creative Commons
pathway of carbon and energy attribution license. For details concerning the
physiology of Luca see Weiss et al. (2016) and
metabolism (Preiner et al., 2019).
Weiss et al. (2018). Transition metal clusters
In acetogens, which are strictly are symbolized. Methyl groups: CH3-R;
CODH/ACS, carbon monoxide
anaerobic autotrophs and perhaps the
dehydrogenase/acetylCoA synthase; GS,
most ancient lineage of bacteria (Sousa glutamine synthetase; HS-R, organic thiols;
and Martin, 2016), phosphate is LUCA, last universal common ancestor;
incorporated via phosphorylysis of an Mrp, MrP type Na+/H+ antiporter; Nif,
nitrogenase; SAM, S-adenosyl methionine.
acetyl thioester (acetyl-CoA) yielding
acetyl phosphate, which can
Acetyl-P is an interesting energy currency.
phosphorylate almost anything in the cell
Its concentrations can reach 3 mM in E. coli
that needs activation, including ADP. This
cells (Klein et al., 2007). That is roughly
led to the suggestion that acyl phosphates
1000-fold higher than the phosphate
were the precursors of ATP in evolution
concentration in modern oceans or
and that ATP only rose to prominence as
modern hydrothermal vent effluent
the universal energy currency because of
(Wheat et al. 1996). The low availability of
the substrate specificity of the ancestral
phosphate lies to some extent to its
rotor stator ATP synthase (Martin and
sequestering by life and to some extent to
Russell, 2007). The proposal that the
the low solubility of apatite, a calcium
ancestral ATP synthase could harness
phosphate mineral. The latter factor has
energy from geochemical gradients is not
been referred to in the early evolution
without staunch critics but it is a viable
literature as "the phosphate problem"
(Schwartz, 2006; Pasek et al., 2017; Dass et Because it had genes and proteins,
al., 2018). How did life solve the it had the genetic code, meaning that it had
phosphate problem? Perhaps at life's ribosomes, meaning that is had enough
origin PO43– levels were always close to phosphate. Among the elements, there are
their current value of 3 µM and perhaps no genuinely good alternatives to carbon
that was sufficient for incorporation as or phosphorus for biomass and energy
acyl phosphate. Perhaps the state of (Wald, 1962). The only other place beyond
phosphate in the primordial crust was Earth where we have seen carbon
such that when rock water interactions set chemistry in action is on Enceladus. There
in phosphate was not fully sequestered as is serpentinization on Enceladus (Waite et
apatite and easily mobilized in primordial al., 2017) and evidence for the existence of
rock-water interactions, yielding much small organic compounds (Khawaja et al.
higher phosphate concentrations. Today, 2019). That is a hint perhaps, that the same
life sequesters phosphate by cleaving kinds of reactions and similar kinds of
phosphoanhydride bonds with residues in condition that gave rise to life on Earth
small organic molecules, generating might give rise to life elsewhere. The
phosphoesters. Maybe it has always been chances that anything similar to life is
that way. Whatever the phosphate arising now on Enceladus or might do so
problem was, if there was one, incipient soon is very low in my view because most
life solved it. of the carbon on Enceladus appears to be
polyaromatic hydrocarbons (Postberg,
If we ever see evidence for life
2018). Enceladus is much smaller than
elsewhere, chances are that it will look
Earth, and it was never molten, meaning
chemically very similar to life we know,
in an origins context that its polyaromatic
because of the constraints imposed by the
hydrocarbons were not converted to CO2
conversion of chemical energy via
by magma, as happened on the early Earth
metastable bonds. If we were to observe
(Preiner et al., 2019). That means that it has
new life arising somewhere, it might look
a much weaker H2-CO2 redox couple,
like the last universal common ancestor of
hence probably not enough energy for life.
all life on Earth, LUCA, the physiology
and habitat of which has been Acknowledgement. I thank Joana Xavier,
reconstructed from genome data, as who extracted the numbers about
outlined in Figure 1 (Weiss et al., 2016; phosphorylated compounds from the
2018). In brief, LUCA appears to have database, and Verena Zimorski, who
inhabited a hydrothermal vent helped prepare the paper. I thank ERC
environment with a carbon and energy (666053), DFG (MA 1426/21-1) VW (93 046
metabolism based on the acetyl-CoA and 96 742) for funding.
pathway. Its carbon metabolism was
based on exergonic, H2 dependent CO2
reduction. Its energy metabolism likely References
involved acyl phosphates and, because it
-Berg IA. Ecological aspects of the distribution of
clearly had genes and proteins, ATP via different autotrophic CO2 fixation pathways.
the ATPase appears to have played a role Appl Environ Microbiol (2011) 77: 1925–1936.
in its energy metabolism.
-Berg IA, Kockelkorn D, Ramos-Vera WH, Say RF, et al. -Martin W, Russell MJ. On the origin of biochemistry at
Autotrophic carbon fixation in archaea. Nat Rev an alkaline hydrothermal vent. Philos Trans R Soc
Microbiol (2010) 8: 447–460. Lond B (2007) 362: 1887–1925.
-Dass AV, Jaber M, Brack A, Foucher F, Kee TP, -McCollom TM, Amend JP. A thermodynamic
Georgelin T, Westall F. Potential role of inorganic assessment of energy requirements for biomass
confined environments in prebiotic synthesis by chemolithoautotrophic
phosphorylation. Life (2018) 8: 7. microorganisms in oxic and anoxic
-Eickenbusch P, Takai K, Sissman O, Suzuki S, Menzies environments. Geology (2005) 3: 135–144.
C, Sakai S, Sansjofre P, Tasumi E, Bernasconi SM, -Pasek MA, Gull M, Herschy B. Phosphorylation on the
Glombitza C, Jørgensen BB, Morono Y, Lever early earth. Chem Geol (2017) 475: 149–170.
MA. Origin of short-chain organic acids in -Postberg F, Khawaja N, Abel B, Choblet G, Glein CR,
serpentinite mud volcanoes of the mariana Gudipati MS, Henderson BL, Hsu HW, Kempf S,
convergent margin. Front Microbiol (2019) 10: Klenner F, Moragas-Klostermeyer G, Magee B,
1729. Nölle L, Perry M, Reviol R, Schmidt J, Srama R,
-Fuchs G. CO2 fixation in acetogenic bacteria: Variations Stolz F, Tobie G, Trieloff M, Waite JH.
on a theme. FEMS Microbiol Rev (1986) 39: 181– Macromolecular organic compounds from the
213. depths of Enceladus. Nature (2018) 558: 564–568.
-Fuchs G. Alternative pathways of carbon dioxide -Preiner M, Xavier JC, Sousa FL, Zimorski V, Neubeck A,
fixation: Insights into the early evolution of life? Lang SQ, Greenwell HC, Kleinermanns K,
Annu Rev Microbiol (2011) 65:631–658. Tüysüz H, McCollom TM, Holm NG, Martin WF.
-Goldford JE, Hartman H, Smith TF, Segrè D. Remnants Serpentinization: Connecting geochemistry,
of an ancient metabolism without phosphate. Cell ancient metabolism and industrial
(2017) 168: 1126–1134. hydrogenation. Life (2018) 8: 41.
-Grosz R, Stephanopoulos G. Statistical mechanical -Preiner M, Igarashi K, Muchowska KB, Yu M, Varma SJ,
estimation of the free energy of formation of E. Kleinermanns K, Nobu MK, Kamagata Y, Tüysüz
coli biomass for use with macroscopic bioreactor H, Moran J, Martin WF. A hydrogen dependent
balances. Biotechnol Bioeng (1983) 25: 2149–2163. geochemical analogue of primordial carbon and
-Hügler M, Sievert SM. Beyond the Calvin cycle: energy metabolism. bioRxiv (2019) 682955.
Autotrophic carbon fixation in the ocean. Annu -Ragsdale SW. Enzymology of the Acetyl-CoA Pathway
Rev Mar Sci (2011) 3: 261–289. of CO2 fixation. Crit Rev Biochem Mol Biol (1991)
-Khawaja N, Postberg F, Hillier J, Klenner F, Kempf S, 26: 261–300.
Nölle L, Reviol R, Zou L, Srama R. Low-mass -Schönheit P, Buckel W, Martin WF. On the origin of
nitrogen-, oxygen-bearing, and aromatic heterotrophy. Trends Microbiol (2019) 24: 12–25.
compounds in Enceladean ice grains. Mon Not R -Sousa FL, Martin WF Biochemical fossils of the ancient
Astron Soc (2019) 489: 5231–5243. transition from geoenergetics to bioenergetics in
-Klein AH, Shulla A, Reimann SA, Keating DH, Wolfe prokaryotic one carbon compound metabolism.
AJ. The intracellular concentration of acetyl Biochim Biophys Acta (2014) 1837: 964–981.
phosphate in Escherichia coli is sufficient for direct -Schrenk MO, Brazelton WJ, Lang SQ. Serpentinization,
phosphorylation of two-component response carbon and deep life. Rev Mineral Geochem
regulators. J Bacteriol (2007) 189: 5574–5581. (2013) 75: 575–606.
-Lane N, Allen JF, Martin W. How did LUCA make a -Schuchmann K, Müller V. Autotrophy at the
living? Chemiosmosis in the origin of life. thermodynamic limit of life: A model for energy
BioEssays (2010) 32:271–280. conservation in acetogenic bacteria. Nat Rev
-Lane N, Martin WF. The origin of membrane Microbiol (2014) 12: 809–821.
bioenergetics. Cell (2012) 151:1406–1416. -Schwartz AW. Phosphorus in prebiotic chemistry. Phil
-Lang SQ, Früh-Green GL, Bernasconi SM, Brazelton WJ, Trans R Soc B (2006) 361: 1743–1749.
Schrenk MO, McGonigle JM. Deeply-sourced -Thauer RK, Kaster AK, Seedorf H, Buckel W, Hedderich
formate fuels sulfate reducers but not R. Methanogenic archaea: Ecologically relevant
methanogens at Lost City hydrothermal field. Sci differences in energy conservation. Nat Rev
Rep (2018) 8: 755. Microbiol (2008) 6: 579–591.
-Lever MA, Rogers KL, Lloyd KG, Overmann J, Schink -Martin WF, Sousa FL. Early microbial evolution: The
B, Thauer RK, Hoehler TM, Jørgensen BB. Life age of anaerobes. Cold Spring Harb Perspect Biol
under extreme energy limitation: A synthesis of (2016) 8: a018127.
laboratory-and field-based investigations. FEMS -Stouthamer AH. Energy-yielding pathways. In: The
Microbiol Rev (2015) 39: 688–728. Bacteria Vol VI: Bacterial Diversityi. Gunsalus,IC
(ed), Academic Press, New York, (1978) pp. 389– Articolo
462.
-Vrede K, Heldal M, Norland S, Bratbak G. Elemental
Encelado e l’oceano che
composition (C, N, P) and cell volume of
exponentially growing and nutrient-limited potrebbe ospitare la vita
bacterioplankton. Appl Environ Microb (2002) 68:
2965–2971. Daniela Ascenzi
-Waite JH, Glein CR, Perryman RS, Teolis BD, Magee BA,
Miller G, Grimes J, Perry ME, Miller KE, Bouquet Dipartimento di Fisica.
A, Lunine JI, Brockwell T, Bolton SJ. Cassini finds
molecular hydrogen in the Enceladus plume: Università di Trento
Evidence for hydrothermal processes. Science
(2017) 256: 155–159.
Encelado è una delle lune minori di
-Wald G. Life in the second and third periods; or why Saturno, la sesta in termini di grandezza
phosphorus and sulfur for high-energy bonds? con un diametro di circa 500 chilometri.
In: Horizons in Biochemistry. Kasha M and Assieme all’altra luna “sorella maggiore”,
Pullman B (eds), Academic Press, New York,
(1962) pp.127–142.
Titano, anche Encelado è stato oggetto
-Weiss MC, Sousa FL, Mrnjavac N, Neukirchen S, della missione NASA/ESA Cassini-
Roettger M, Nelson-Sathi S, Martin WF. The Huygens, che è giunta al suo “Gran finale”
physiology and habitat of the last universal con un tuffo nell’atmosfera di Saturno nel
common ancestor. Nat Microbiol (2016) 1: 16116.
-Weiss M, Preiner M, Xavier JC, Zimorski V, Martin WF.
settembre 2017, dopo quasi venti anni di
The last universal common ancestor between carriera spaziale costellati da scoperte
ancient Earth chemistry and the onset of genetics. eccezionali [Missione Cassini e Gran
PLoS Genetics (2018) 14: e1007518. finale].
-Wheat CG, Feely RA, Mottl MJ. Phosphate removal by
oceanic hydrothermal processes: An update of Quando si parla della missione
the phosphorus budget in the oceans. Geochim
Cassini-Huygens alla mente tornano le
Cosmochim Acta (1996) 60: 3593–3608.
-Xavier JC, Hordijk W, Kauffman S, Steel M, Martin WF. immagini dei monti, dei fiumi di
Autocatalytic chemical networks preceded idrocarburi e delle nebbie rossicce rivelate
proteins and RNA in evolution. bioRxiv (2019) sulla superficie e nell’atmosfera di Titano,
693879.
la più grande delle lune di Saturno. Titano
è certamente anche la luna più famosa, tra
gli astrobiologi, per la presenza di
molecole organiche potenzialmente
prebiotiche, e per il fatto che la sua
atmosfera, composta essenzialmente di
azoto e metano, assomiglia molto
all’atmosfera primordiale del nostro
Pianeta, prima che si accumulasse
ossigeno al suo interno [C.A. Nixon et al.
2018, Hörst 2017].

William F. Martin.
Institute for Molecular Evolution, Heinrich Heine
University Düsseldorf
ad un potente geyser. Nel corso della sua
lunga esplorazione la sonda Cassini si è
avvicinata più volte a Encelado, in alcuni
casi fino a circa 50 km dalla superficie in
una serie “incontri ravvicinati” (i
cosiddetti “flybys” nel gergo dei
responsabili della missione) che hanno
permesso di investigare in dettaglio la
“plume”. Incrociando i dati provenienti da
In questa immagine presa da Cassini sono ben vari strumenti di bordo, è stato possibile
visibili, in quanto retroilluminati dalla luce solare, i stabilire che questo soffione ha origine nel
getti di acqua e ghiaccio che costituiscono il sottosuolo, da un oceano sotterraneo
pennacchio di Encelado. Fonte: NASA/JPL- ricoperto da una coltre di ghiaccio di
Caltech/SSIA spessore variabile dai 10 ai 40 km, ma che
Ma anche Encelado, il piccolo nella regione del polo sud potrebbe essere
satellite ghiacciato, si è rivelando un più sottile, anche meno di 5 km [Čadek et
oggetto estremamente interessante al. 2016, Thomas et al. 2016, Iess et al.
l’astrobiologia. Cassini ha infatti permesso 2014].
di rivelare che questa luna potrebbe essere
un ambiente ideale in cui investigare le
condizioni che portano all’emergere di
alcune semplici forme di vita. Cosa
estremamente sorprendente in quanto,
prima della missione Cassini, Encelado
era considerato alla stregua di uno dei
tanti oggetti nel nostro sistema solare:
freddo, inattivo e ben al di fuori della
cosiddetta zona abitabile; insomma non
proprio il luogo ideale dove andare a
Meccanismo di formazione delle particelle
ricercare condizioni adatte alla vita,
ghiacciate contenenti composti organici HMOCs
passata o presente. Ciononostante, gli rivelate nella plume di Encelado. Fonte: Postberg
scienziati lo ritenevano degno di uno et al. 2018
sguardo più attento. E Cassini non li ha
delusi!
Cassini dimostra quindi la presenza
Encelado ha affascinato ricercatori
di uno dei requisiti indispensabili affinché
e pubblico fin dal 2005 in seguito alle
la vita abbia una chance di manifestarsi e
spettacolari immagini ottenute da Cassini
prosperare: la presenza di acqua liquida.
del suo cosiddetto “pennacchio”
Ma non finisce qui. Lo strumento INMS
(Enceladus’ plume), uno sbuffo di
(Ion and Neutral Mass Spectrometer), uno
particelle di ghiaccio e vapore acqueo,
spettrometro di massa in grado di
paragonato ad una grande piuma bianca,
misurare sia specie neutre che a carica
che si erge nella regione polare sud della
positiva, ha rivelato la composizione
luna [J. R. Thompson 2017], molto simile
chimica del pennacchio: acqua (per oltre il
90%), anidride carbonica (ca 3%), una materiale con un equivalente rapporto
specie a massa 28 che potrebbe essere sia massa/carica pari a 31.
N2 che CO, vista la sovrapposizione nel
Oltre all’acqua e alle sostanze
loro rapporto massa/carica (ca 4%) e
contenenti gli elementi essenziali per la
metano (ca 1.6%). In aggiunta a questi
costruzione delle biomolecole, un terzo
composti sono stati anche identificati, in
requisito indispensabile per lo sviluppo di
tracce, molecole organiche quali acetilene
forme di vita è la presenza di fonti di
(C2H2) e propano (C3H8) [Waite et al 2006].
energia. Ma quali possono essere tali fonti
Anche l’azoto è presente sotto forma di
nell’oceano sommerso di Encelado? Una
ammoniaca (NH3) ed ammine, mentre lo
possibile risposta arriva dalla recente
zolfo si ritrova sotto forma di acido
scoperta, sempre nel pennacchio e sempre
solfidrico (H2S) [Waite et al. 2009, F.
grazie a INMS, di idrogeno molecolare
Postberg et al. 2015]. La presenza di sodia
(H2) [Waite et al. 2017, vedi anche il post
(Na) nelle particelle emesse dalla “plume”
su astrobiology.com
ha permesso inoltre di stabilire che il
http://astrobiology.com/2017/04/hydro
grado di salinità dell’oceano sommerso è
thermal-activity-in-the-seas-of-enceladus-
tra lo 0.5 e il 2%.
implications-for-habitable-zones.html].
Gli autori dello studio suggeriscono che la
fonte più plausibile di H2 siano le reazioni
idrotermiche tra acqua e rocce contenenti
minerali in forma ridotta e materiale
organico. L’abbondanza di H2
relativamente elevata, e la già menzionata
presenza di CO2, segnalano uno stato di
disequilibrio termodinamico che potrebbe
rappresentare la sorgente di energia
chimica in grado di supportare la vita. Un
paragone con quanto è noto avvenire negli
Spettro in massa che mostra la composizione
oceani della Terra permette di
chimica delle specie neuter rivelate nella plume di
Encelado dallo strumento INMS di Cassini durante comprenderne il meccanismo. La
un flyby del marzo 2018. Fonte: NASA produzione primaria di energia per vasti
https://www.nasa.gov/mission_pages/cassini/multi ecosistemi negli abissi oceanici terrestri
media/pia10356.html viene sostenuta in assenza di luce solare
Cassini rivela quindi la presenza di grazie all'energia chimica disponibile dai
tutti gli elementi necessari alla vita: fluidi acquosi che fuoriescono dalle
carbonio (C), idrogeno (H), azoto (N), sorgenti idrotermali. Alcune delle vie
ossigeno (O) e zolfo (S). In realtà è più metaboliche più primitive utilizzate dai
corretto dire “quasi tutti” in quanto manca microbi in questi ambienti implicano la
il fosforo (P). Quest’ultimo potrebbe riduzione di CO2 da parte di H2 per
originarsi, all’interno dell’oceano, da formare CH4 tramite un processo noto
interazione tra le rocce e l’acqua. Putroppo come metanogenesi: CO2 (aq) +4H2 (aq) →
però la risoluzione in massa di INMS non CH4 (aq) + 2H2O (aq). Un meccanismo simile
è adeguata a separare il P da altro potrebbe sostenere la vita anche
nell’oceano nascosto sotto la crosta generati per evaporazione dai grani
ghiacciata di Encelado, come suggeriscono ghiacciati durante la formazione del
alcuni esperimenti e modellazioni “pennacchio” e poi ionizzati all’interno
effettuati sulla Terra su archeobatteri della sorgente dell’INMS
metanogeni in condizioni simili a quelle
Ma quali sarebbero le strutture di
del satellite di Saturno [Taubner et al.
queste macromolecole organiche? Per
2018].
individuarle i ricercatori hanno lavorato
Ma Encelado e Cassini non come veri e propri detective, mettendo
finiscono di stupire. È del 27 giugno del assieme tanti differenti indizi provenienti
2018 la notizia [Postberg et al. 2018, sia dagli strumenti di Cassini, sia da
Lemonick S. 2018 vedi anche post su misure effettuate in laboratorio. Ad
astrobiology.com esempio, le sequenze di picchi in massa
http://astrobiology.com/2018/06/evide registrate dal CDA suggeriscono la
nce-of-complex-organic-molecules-in- presenza di catene idrocarburiche.
plumes-from-enceladus.html] che un Mentre un intervallo di 14 uma tra due
team di scienziati ha identificato la picchi successivi è indicativo della
presenza di granelli ghiacciati contenenti presenza di gruppi ̵ CH2 e quindi di catene
molecole organiche complesse nei geyser alifatiche sature, la differenza di massa
emessi dalle crepe nei ghiacci che media effettivamente osservata è pari a
nascondono l’oceano sommerso. I 12.5 uma e il confronto con spettri di
campionamenti sono stati effettuati sia nei frammentazione di polimeri organici (e.g.
pennacchi che nell’anello E di Saturno, un polistirene) misurati in laboratorio ha
disco di materiale ghiacciato e polveroso permesso di ipotizzare la presenza di
che sfugge alla gravità di Encelado. I dati catene carboniose prevalentemente
analizzati sono quelli acquisiti dai due insature. Inoltre, la presenza di frammenti
spettrometri di massa a bordo di Cassini: caratteristici alle masse 30, 31, 44 e 45 non
il Cosmic Dust Analyzer (CDA) e il già compatibili con frammenti idrocarburici,
citato INMS. Lo strumento CDA ha fa supporre che le macromolecole
registrato spettri di cationi fino a circa 2000 contengano anche atomi di O, nella forma
uma (unità di massa atomica), sebbene con di gruppi funzionali di tipo idrossile
una risoluzione in massa alle alte masse (> (CH2OH+, CH3–CH–OH+), etossile
200 uma) troppo bassa per caratterizzare (CH3CH2O ), carbonile (COOH ) oppure
+ +

in dettaglio le molecole. L’integrazione atomi di N (ad esempio CH2NH2+ e CH3–


con i dati ottenuti da INMS (strumento che CH–NH2+). Alcuni picchi inoltre fanno
lavora fino a 100 uma ma risoluzione sospettare la presenza di anelli aromatici,
migliore) ha però permesso di identificare ma non fusi come quelli presenti nei
frammenti molecolari a basse masse cosiddetti PAH (idrocarburi policiclici
indicativi della presenza di composti aromatici) [1], bensi facenti parte di
organici ad alto peso molecolare. Infatti, a strutture macromolecolari in cui singoli
differenza dello strumento CDA che è in anelli aromatici siano collegati tra loro
grado di rivelare direttamente specie tramite catene alifatiche.
cariche, l’INMS rivela composti neutri, sia
Mettendo assieme i vari pezzi del
presenti come tali in fase gassosa che
puzzle i ricercatori suggeriscono che il
materiale organico sia di natura fosse, il rapido congelamento dell’acqua
polimerica, costituito da catene carboniose durante l’ascensione in superficie
prevalentemente insature con un numero attraverso le fratture presenti nella calotta
crescente di atomi di C (da C7 a C15), a cui polare, avrebbe preservato il contenuto di
sono collegati gruppi funzionali aromatici sale nelle particelle. I ricercatori
e gruppi contenenti atomi di O e/o N. propongono invece che le macromolecole
Varie evidenze sperimentali confermano siano presenti sotto forma di film
che i composti organici rivelati galleggianti sulla superficie oceanica, e
provengono effettivamente da Encelado e che il meccanismo di formazione delle
non sono un prodotto dell’evoluzione via particelle nella plume sia simile a quello
fotolisi di semplici molecole organiche con cui si formano gli aerosol marini (sea
nella regione dell’anello E di Saturno. Gli sprays) dagli oceani sulla Terra. Tali
autori di questa eccezionale scoperta aerosol sono emessi in atmosfera dalla
escludono inoltre che le evidenze superficie dell'acqua, come goccioline
sperimentali possano essere il risultato di costituite da composizione marina e
contaminazione strumentale (ad esempio arricchite da composti chimici che
di INMS durante i precedenty flybys provengono dal film che può coprire la
nell’atmosfera di Titano, anch’essa ricca di superficie d'acqua. Il meccanismo
materiale organico). principale di formazione degli aerosol
marini terrestri è la rottura di bolle d'aria
Ci sono quindi numerosi indizi per
prodotta dall'impatto con le onde (bubble
poter avanzare l’interessante ipotesi che
bursting). Il fenomeno è ampiamente
l’oceano di Encelado sia abitabile e che le
studiato negli oceani terrestri, dove il sea
particelle nella plume siano dei
spray contenente materiale organico (ma
preziosissimi campioni che permettono di
anche batteri e virus) funge da efficiente
rivelare la composizione di questo oceano
centro di nucleazione per la formazione di
e l’eventuale presenza di molecole
nuvole ghiacciate nel boundary layer
prodotte durante processi biologici.
sopra i mari artici e antartici. In maniera
La successiva domanda è quindi: simile possiamo ipotizzare, su Encelado,
come si sono originati questi composti la formazione di bolle di gas volatili (CO2,
organici provenienti dall’oceano di CH4, H2) nell’oceano sommerso che
Encelado? Sebbene ci possano essere una salgono per decine di chilometri lungo i
moltitudine di opzioni speculative, i dati camini nella calotta polare prima di
di Cassini dimostrano che la formazione di raggiungere la superficie, dove si
grani ghiacciati arricchiti di materiale rompono, disperdendo il materiale
organico avviene in condizioni abbastanza organico accumulatosi sulla superficie
specifiche. In particolare, i composti delle bolle sotto forma di aerosol. La
organici non sono stati rivelati in tutti i tipi condensazione di molecole di acqua
di grani, ma solo in quelli con un attorno agli aerosol porta alla formazione
contenuto basso di sale. Tale evidenza non dei granelli di ghiaccio e molecole
è compatibile con l’ipotesi che il materiale organiche osservati da Cassini.
organico si trovi disciolto nelle profondità
Uno dei goal dell’astrobiologia è la
dell’oceano e sia stato spruzzato in
rivelazione di un oggetto extraterrestre in
superficie sotto forma di spray. Se così
cui siano presenti acqua allo stato liquido, -Lemonick S. “Ocean geysers on Enceladus harbor large
organic molecules” Chemical &Engineering News, 96, 27
una fonte di energia, e molecole organiche. (2018)
Encelado soddisfa tutte queste condizioni,
-McGuire B.A. “Detection of the aromatic molecule
ed è affascinante speculare sul fatto che le benzonitrile (c-C6H5N) in the interstellar medium”
specie organiche possano avere una Science 359, 202-205 (2018)
origine biotica. Pur non essendo un segno -Missione Cassini e Gran finale:
della presenza di forme di vita, sarebbe https://solarsystem.nasa.gov/missions/cassini/overvi
una forte indizio che la vita, o qualche ew/

processo biochimico che potrebbe -Nixon C.A. et al. “Titan's cold case files - Outstanding
condurre ad essa, possa essere presente su questions after Cassini-Huygens” Planetary and Space
Science 155, 50–72 (2018)
questa piccola luna ghiacciata.
-Postberg F. et al. “Macromolecular organic compounds
[1] Per PAH, ovvero idrocarburi from the depths of Enceladus” Nature 558, 564 (2018)
policiclici aromatici, si intendono quei -Postberg F. et al. “Refractory Organic Compounds in
composti di C e H costituiti da due o più Enceladus’ Ice Grains and Hydrothermal Activity” San
anelli aromatici quali quello del benzene Francisco: American Geophysical Union (2015)

fusi fra loro in un'unica struttura. Si ritiene -Taubner R.-S. et al. “Biological methane production
che i PAH siano ampiamente diffusi under putative Enceladus-like conditions” Nature
Communications 9, 748 (2018)
nell’Universo e si pensa che queste classi
di molecole si siano responsabili delle -Thomas et al. “Enceladus’s measured physical
libration requires a global subsurface ocean” Icarus 264,
bande di emissione nell’infrarosso (IR) 37–47 (2016).
ancora non identificate (le cosiddette UIR,
-Thompson J.R. “The Moon with the Plume” (2017)
unidentified infrared bands), osservate in https://solarsystem.nasa.gov/news/13020/the-moon-
numerose sorgenti galattiche ed with-the-plume/
extragalattiche. Tuttavia, l’unico -Waite Jr. J. H. et al. “Cassini finds molecular hydrogen
composto aromatico identificato senza in the Enceladus plume: Evidence for hydrothermal
ombra di dubbio tramite la processes” Science, 356, 155-159 (2017)

radioastronomia, ovvero mediante -Waite Jr. J. H. et al. “Liquid water on Enceladus from
l’identificatione di una serie di transizioni observations of ammonia and 40-Ar in the plume”
Nature 460, 487–490 (2009)
rotazionali in emissione, è il benzonitrile
(c-C6H5CN) che è costituito da un singolo -Waite Jr. J. H. et al. “Cassini Ion and Neutral Mass
Spectrometer: Enceladus Plume Composition and
anello in cui un atomo di H è rimpiazzato Structure” Science, 311, 1419 (2006)
da un gruppo CN (ciano) [McGuire et al.
Bibliografia (divulgativa, articoli da giornali, in
2018] italiano)

Bibliografia -Molecole amiche della vita nel pennacchi di Encelado,


Le Scienze, 2 luglio 2018
-Čadek O. et al. “Enceladus’s internal ocean and ice http://www.lescienze.it/news/2018/07/02/news/ma
shell constrained from Cassini gravity, shape, and cromolecole_organiche_encelado-4033312/
libration data” Geophysical Research Letters 43(11), 5653–
5660 (2016). -La sonda Cassini ha visto molecole organiche nei
geyser di Encelado, La Repubblica, 27 giugno 2018
-Hörst, S. M. “Titan’s atmosphere and climate” J. https://www.repubblica.it/scienze/2018/06/27/news
Geophys. Res. Planets, 122, 432–482 (2017) /la_sonda_cassini_ha_visto_molecole_organiche_nei_g
eyser_di_encelado-200191036/
-Iess et al. “The gravity field and interior structure of
Enceladus” Science 78, 78–80 (2014) -Possibile la vita nell’oceano di una luna di Saturno, di
A. Lo Campo La Stampa, 13 aprile 2017
https://www.lastampa.it/2017/04/13/scienza/possibi
le-la-vita-nelloceano-di-una-luna-di-saturno- Articolo
W7xihbcCJX4piWlqA0uozM/pagina.html

I giochi della vita e la chimica


prebiotica

Savino Longo

Dipartimento di Chimica,

Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Uno dei problemi più importanti in


origine della vita e astrobiologia è il
tentativo di spiegare la predominanza
delle molecole biologiche, nonché di interi
Daniela Ascenzi organismi, che hanno una chiralità ben
definita (L levo o D destro).
Dipartimento di Fisica, Università di Trento.
La chiralità è la proprietà geometrica di
una molecola, di essere simile a una mano

Figura 1: illustrazione delle due forme chirali di un


amminoacido.

destra o a una mano sinistra, che come è


noto sono immagini speculari l’una
dell’altra e non si possono far sovrapporre
semplicemente spostandole o ruotandole
nello spazio a tre dimensioni: la loro
diversità è evidente quando si prova ad
usare un guanto sinistro per la mano
destra o viceversa (Figura 1).

Gli amminoacidi per esempio


hanno una versione L e una versione D,
ma solo la prima è impiegata nella
costruzione delle proteine sulla Terra, con
rarissime eccezioni. Quindi un processo riprodursi, e quindi vengono chiamate
chiamato “chirogenesi” ovvero la genesi “replicatori”. Questa è un’ipotesi
della chiralità, o meglio la sua selezione, è plausibile, anche se difficilmente potrà
avvenuto sulla Terra poco prima o in mai ottenere conferma o smentita
concomitanza con lo sviluppo delle prime sperimentale dalla analisi dei resti
forme di vita. Le spiegazioni classiche, organici nelle rocce, dato che questi
alcune considerate più plausibili e altre
meno, di questa predominanza di una
singola chiralità nelle biomolecole
includono l’effetto delle superfici
cristalline su cui sono state prodotte per la
prima volta le biomolecole, la distruzione
selettiva da parte di luce polarizzata,
l'effetto dei vortici in fluidi primordiali
sulla cristallizzazione di alcune proteine.

Alcuni anni fa nell’ambito delle


ricerche in astrochimica e astrobiologia
computazionale svolte qui a Bari ormai da
un decennio, è stata formulata l'idea che la
organismi primordiali devono essere stati
presenza di una sola variante chirale di
estremamente semplici e quindi tra le
proteine ed enzimi nelle forme di vita
prime forme di vita in assoluto. Un altro
attuali possa derivare da un processo di
presupposto molto importante dell’idea è
estinzione selettiva [1].
un concetto formulato dal premio Nobel
per la chimica Ilya Prigogine già negli anni
80: la cosiddetta “rottura della legge dei
grandi numeri”. La rottura della legge dei
grandi numeri implica che le popolazioni
delle specie non convergono alla media,
ma possono deviare di molto. A causa di
queste forti fluttuazioni è possibile che
una specie si estingua per un fatto casuale,
anche quando le probabilità a priori sono
molto basse.
Figura 2: rappresentazione qualitativa delle
distribuzioni del numero di replicatori che si La figura 2 mostra in modo
osservano in condizioni tipiche (curva verde) ed in schematico il concetto: la distribuzione che
presenza di fluttuazioni anomale (curva rossa). La
freccia indica l’evento di estinzione. si osserva normalmente del numero
fluttuante di replicatori è piuttosto stretta,
Ci sono alcuni presupposti alla base
e di conseguenza l'estinzione è un evento
di questa idea: Il primo è che siano esistite
estremamente improbabile a meno di non
forme di vita estremamente primordiali,
avere un numero molto piccolo di
portatrici dell'una o dell'altra variante
replicatori. Al contrario, lo sviluppo di
chirale di una certa molecola. Queste
fluttuazioni anomale, ovvero la rottura
forme di vita sono, in quanto tali, capaci di
della legge dei grandi numeri, produce che fa eseguire un programma
una distribuzione molto ampia che rende appositamente realizzato.
possibile l'evento di estinzione, ovvero
Questa non è una idea nuova: già
raggiungere la popolazione zero.
nel 1993 appare infatti la traduzione
inglese [2] di un libro che già era stato
stampato in tedesco nel 1981 di cui gli
autori sono il Premio Nobel per la chimica
Manfred Eigen e Ruthild Winkler,
chiamato “Das Spiel” ovvero “il gioco”,
basato sull'idea che i principi costruttivi e
dinamici delle forme di vita possano
essere simulati mediante giochi su
Figura 3: la copertina di “Laws scacchiera con pedine, giochi del genere
of the Game” di M.Eigen e
della dama, purché vengano impiegati
R.Winkler.
occasionalmente dei dadi e vengano
formulate delle regole appropriate.
Ora, è noto che per reazioni chimiche del Possiamo quindi parlare di un paradigma
tipo A->2A, A->A, ovvero reazioni dove per la formulazione di nuove ricerche in
una specie A genera sé stessa chimica e biologia basato sui “giochi della
(“riproduzione”) mentre è soggetta ad una vita”.
probabilità di scomparsa per attacco
chimico (“morte”), si osserva
effettivamente la rottura della legge dei
grandi numeri, e quindi grandi
fluttuazioni della popolazione della specie
A coinvolta nelle due reazioni. Da qui
nasce l’idea, che un meccanismo simile si
applichi a popolazioni con due varianti
(chiamiamole 1 e 2) portando alla
estinzione di una delle due varianti con
una rapidità infinitamente superiore di
Figura 4: risultati di una simulazione di un gioco della vita
quella prevista non tenendo conto della con due specie di replicatori. A sinistra dopo 2000 unità di
rottura della legge dei grandi numeri. Per tempo, a destra dopo 5000 unità di tempo.
poter verificare la plausibilità dell'idea
complessiva, si è pensato di usare una In una prima versione del gioco,
simulazione al computer. In pratica viene che è stata presentata alla conferenza della
quindi ridotta la storia delle prime società europea di astrobiologia EANA ad
popolazioni di forme di vita primordiali Orleans lo scorso settembre [3], la
ad un gioco basato su regole ben definite e “scacchiera” rappresenti una superficie
su qualche elemento di casualità, che cristallina sulla quale vivevano i
viene poi fatto "giocare" ad un computer replicatori, e che l’energia chimica arrivi
da una soluzione in cui cristallo era
immerso. Si assume che la velocità di
replicazione sia inversamente chirali esterne. Si spera che questo
proporzionale al numero totale di approccio molto interdisciplinare, che
replicatori presenti: lo scopo di questa mescola biologia e programmazione di
ipotesi è di tener conto in un modo computer, possa fornire nuovi elementi di
empirico della limitata disponibilità di intuizione riguardo alla natura del
energia chimica che giunge dalla processo che ha cambiato le “regole del
soluzione. gioco” della vita, miliardi di anni fa.

Il risultato di un modello di questo Bibliografia


tipo è mostrato nella figura 4. All’inizio si -[1] Longo, S., & Coppola, C. M. (2013). Stochastic
osserva un regime di “separazione” nel models of chiral symmetry breaking in autocatalytic
quale lo spazio disponibile viene networks with anomalous fluctuations. Rendiconti
Lincei, 24(3), 277-281.
suddiviso tra regioni dominate dal
replicatore di tipo 1 e regioni dominate dal -[2] Eigen, M., & Winkler, R. (1993). Laws of the game: how
the principles of nature govern chance (Vol. 10). Princeton
replicatore di tipo 2. In seguito, si osserva University Press.
l’estinzione selettiva di una delle due
-[3] Longo, S. (2019). Anomalous fluctuations and
specie. Facendo ripetere il gioco al selective extinction in populations of primordial, EANA
computer molte volte, si osserva che una 2019, Orléans
delle due specie si estingue sempre,
mentre la popolazione totale di replicatori
resta costante. In nessun caso entrambe le
specie si estinguono, mentre l’estinzione
selettiva di una delle due si osserva
sempre.

Attualmente, insieme con la


Dott.ssa Gaia Micca Longo la laureanda
Miriana Carmela Chincoli stiamo
realizzando un programma di calcolo
molto più complesso. In questo nuovo
programma, le molecole che trasportano
Savino Longo
energia disponibile per il funzionamento
dei replicatori vengono simulate in modo Dipartimento di Chimica, Università degli Studi di
esplicito e rappresentate da pedine di tipo Bari Aldo Moro
diverso, poste casualmente sulla
scacchiera.

Grazie allo sviluppo e all’uso di


modelli di questo tipo, abbiamo
indicazioni della plausibilità di un
meccanismo di selezione tra due isomeri L
e D inizialmente entrambi presenti in
forme primordiali di vita. Una
caratteristica molto interessante di questo
meccanismo è che non si basa su influenze
Articolo Diversi sono gli attribuiti che
possono essere riferiti alla vita, a seconda
se si esaltino gli aspetti energetici,
La vita, l’intelligenza ed il ruolo biochimici, genetici di un essere vivente.
dell’informazione Navigando nel mondo del web, alla
ricerca di una definizione, rimaniamo
Rosario Muleo sorpresi poiché ne troviamo un centinaio,
Università degli Studi della Tuscia tra queste, quella della NASA definisce la
vita come "un sistema chimico
La rivista le Scienze, nel numero di autosufficiente capace di evoluzione
settembre 2019, ha dedicato la copertina a darwiniana". Il riferimento darwiniano
“Il big bang della vita”. Gli articoli si forse implica, ma non esplicita
soffermano sull’esplosione delle diverse chiaramente la capacità intrinseca di
forme assunte dalla vita, ma non replicazione, autoriproduzione e
chiariscono il mistero di come essa si sia trasmissione delle caratteristiche. Queste
originata. Per ciascuno di noi è intuitivo capacità della vita senza interventi esterni,
indicare che cos’è la vita, una pletora di di natura intellegibili, sono basate
esempi ci sovvengono alla mente: un sull’esistenza del patrimonio genetico,
sasso, l’acqua, i gas, gli artefatti umani ossia un insieme di basi nucleotidiche
come le macchine, non sono vita; invece, presenti in ciascuna cellula vivente,
Homo sapiens, animali, piante, funghi sono strutturate in unità biologiche discrete: i
vita. Con questa comparazione però non geni, con i quali è trasmessa
spieghiamo cos’è la vita ma, semmai, l’informazione da un organismo ad un
indichiamo solamente cosa essa non è. altro.
In realtà, a livello scientifico e ancor L’informazione trasmessa rende
prima a livello filosofico è da millenni che l’individuo ricevente autonomo, in grado
l’uomo cerca di spiegare cosa distingua la di seguire un proprio precorso di vita
vita. Tralasciando le spiegazioni religiose - indipendente dal donatore. La nuova vita
che considerano la vita il dono di una possiede intrinsecamente l’insieme delle
entità suprema che si manifesta con informazioni che, interagendo con
l’anima - che per millenni hanno l’ambiente, regolano i processi dello
condizionato l’ambiente della filosofia e sviluppo e le risposte adattative,
quello della nascente moderna indagine permettendo la vita in una molteplicità di
scientifica, dobbiamo assumere che non nicchie ambientali, anche estreme.
esiste un’affermazione semplice ed L’insieme dell’informazione
esauriente che spieghi integralmente la genetica è stato paragonato ad un
vita. Non abbiamo, cioè, un significato programma informatico: una serie di
della vita nel vero senso letterale del algoritmi definiti. Le recenti conoscenze
termine. Ovviamente, spiegare la vita acquisite, tuttavia, indicano che pur
come un accadimento “speciale” dovuto essendo organizzato in strutture definite e
ad un’anima intangibile che dà la “scintilla discrete, l’insieme non è statico, definito,
vitale” è molto elegante e rasserenante. Ma inerte, ma plastico ed auto-rimodellante,
il mistero scientifico e filosofico resta. tale che sotto l’influenza di stimoli
riarrangia l’insieme dell’informazione
genetica, producendo risposte e nuove e organiche differenti. Insomma, la vita
istruzioni, che generano comportamenti e assume forme diverse, poiché ha in sé la
forme - fenotipi - diversi. Il proprietà di produrre organizzazioni
riarrangiamento può insorgere in ciascun diverse che, iterandosi e combinandosi
individuo e non è solo genetico (mutazioni nello spazio, nel tempo e in quantità
di basi) ma è anche epigenetico differenti, come un sistema di mattoncini
(epimutazione), cioè non presente e non “Lego” costruisce forme diverse adatte
determinabile sin dall’origine all’ambiente (selezione).
dell’individuo, anche se l’individuo sin Gli studi paleontologici ci dicono
dalla sua prima cellula (zigote) possiede le che la vita è esplosa nel tempo, in un
potenzialità affinché si attui. In base a ciò, numero inimmaginabile di forme, in gran
la vita non è solo la possibilità di parte estinte, delle quali, quindi, è andata
autoriprodursi, ma è anche la possibilità di perduta l’informazione genetica, se non
modificarsi per adattarsi agli ambienti che per tratti che ancora sopravvivono nelle
cambiano continuamente; è anche la forme esistenti. L’insieme di tutte le forme
possibilità di evolversi con un processo che sono esistite e che esistono sono tutte
continuo ed iterativo (fitness). coerenti con lo stato delle leggi della fisica
Anche questa spiegazione però non e della chimica che, pur essendo
è esauriente, poiché la vita non può fare a universali, di volta in volta assunsero,
meno del metabolismo che sottende il hanno assunto ed assumono intensità ed
continuo scambio tra mondo vivente e non importanza relativa diverse secondo le
vivente, alla sintesi e all’impiego di nicchie geografiche ed ecologiche
composti chimici e biochimici, e non può succedutesi. La vita è quindi un insieme di
fare a meno dell’attività fisica delle molecole ed informazioni che impiega
molecole e delle loro attività energia, in grado di assemblarsi in modi
termodinamiche. diversi sfruttando le proprietà fisico-
La vita su Gaia non può prescindere chimiche di ciascun componente. Inoltre,
dalle leggi della fisica e della chimica, la vita organizza anche il proprio processo
poiché essa emerge dalla materia non vitale per replicare, modificare ed
vivente secondo queste stesse leggi, che impiegare le molecole e le informazioni
regolano il comportamento dei con il fine di riprodurre sé stessa, adattarsi
componenti più semplici ed elementari all’ambiente ed evolversi.
della materia. La vita è, quindi, un “salto” Quanto detto può apparire
rispetto alla materia non vivente poiché la semplice e sufficiente per definire la vita,
organizza in maniera specifica e la plasma ma anch’esso non è esaustivo. Ci sono
in vari modi. molte cose che non si possono definire
La pluralità di forme della vita vita, pur manifestando comportamenti
esiste perché esistono modi diversi in cui tipici degli esseri viventi: il movimento, la
stati di energia si organizzano formando respirazione, la sensibilità, la crescita, la
bosoni e fermioni, da questi emergono riproduzione, l’escrezione e la nutrizione
modi diversi di organizzarsi, formando (nella terminologia inglese l’insieme dei
così la pluralità di atomi, i quali, a loro sette comportamenti definiti con
volta, si organizzano in una pluralità di l’acronimo MRS GREN). Per esempio,
forme che generano molecole inorganiche alcuni cristalli, proteine infettive come i
prioni e, in tempi recenti, alcuni algoritmi forme assunte ha sviluppato la sensibilità.
impiegati come programmi per Ogni organismo vivente, infatti, ha
l’intelligenza artificiale hanno attività recettori ambientali, che traducono le
riconducibili ai comportamenti MRS informazioni fisiche e chimiche presenti
GREN. Ma il caso più paradigmatico è nell’ambiente in informazione biochimica
quello dei virus e retrovirus: materiale che interagisce con quella genetica,
organico costituito da un core di acidi attivando la trascrizione genica, la sintesi
nucleici (DNA, RNA) rivestito da proteine di proteine e di nuovi metaboliti, che, a
che proteggono e guidano virus e loro volta, generano risposte adattative
retrovirus verso un organismo vivente che complesse tali da mantenere la vita in
lo colonizza e ne impiega il metabolismo svariate condizioni ambientali, anche
per replicarsi e produrre progenie. Il virus, estreme. La sensibilità, come proprietà di
quindi, è borderline alla vita: non è una un organismo vivente, ha basi recettoriali
cellula con un proprio metabolismo ma, comuni, che sono organizzati in maniera
pur non essendo vita sensu stricto, diversa generando sensibilità differenti.
costituisce un punto di partenza per la La sensibilità di una cellula,
vita. allorché è integrata in una comunità quale
La vita emerge dalla materia, la quella di un organismo pluricellulare, è
modella e la modifica e nel farlo genera mantenuta nella sua integrità senza
nuove condizioni per una ulteriore entrare in conflitto con la sensibilità e le
differenziazione ed evoluzione; replica e funzioni dell’organo e/o dell’organismo?
ricompone le molecole e nel riprodurle Esiste un coordinamento delle sensibilità
può commettere errori, Se queste molecole delle singole cellule che è funzionale alla
errate mantengono la compatibilità con la sensibilità di un organo pluricellulare? E
vita generano nuove forme di vita e nuovi qui si apre un mistero della moderna
percorsi evolutivi. Gli organismi sono ed biologia, che è anche dibattuto nel
appaiono diversi, complessi, ciascuno con contesto filosofico e religioso: la sensibilità
un altro grado di adattamento, ma di un organo e di un organismo può
qualunque organismo, per quanto evolversi in intelligenza? Qual è la
efficiente e complesso sia, se messo in un relazione tra vita, sensibilità ed
crematorio darà origine a calore e cenere, intelligenza? Che cos’è l’intelligenza?
ossia molecole per lo più inorganiche. Come possiamo definire l’intelligenza?
Cessa, così, qualsiasi informazione Essa trascende la materia organica e la
organizzata in materia vivente, scompare sensibilità, anche se è generata dalla prima
la singolarità del fenotipo, scompare la ed impiega la seconda.
vita. La vita, quindi, emerge dalla materia L’intelligenza è la proprietà di un
inorganica con un “salto informativo”. La organismo di interpretare il presente e di
molteplicità delle forme viventi indica che analizzare il passato, fino a comprendere
esistono moltissimi “salti” che come si è evoluto, di immaginare scenari
determinano la ricchezza delle forme della futuri e agire sul presente per realizzarli.
vita. Intelligenza è una delle forme di
La vita emerge dal contesto chimico adattamento ed è capace di plasmarlo,
e fisico in cui si trova ed è in grado di ponendo così essa stessa al ciclo
interagire con esso, poiché nelle diverse selezione/evoluzione; sotto questo
aspetto essa presenta due nature, una Articolo
biologica ed una culturale. Quella
biologica permette all’organismo, tra
l’altro, di costruire artefatti, che gli Microbes from planet Earth
permettono di progredire culturalmente.
L’evoluzione culturale, a sua volta, ha
will be needed to pave the way
profonde ripercussioni sui processi between exploration and space
biologici, rendendo l’organismo colonization
indipendente dai processi evolutivi dettati
dalle leggi della biologia, o quantomeno di Alexandre Soares Rosado 1, 2
provarci. Ma questa è una storia a sé! Una
1Instituteof Microbiology Federal University of Rio de
storia che richiede un “altro salto”: la
Janeiro- UFRJ
memoria mentale!
2Department of Land, Air, and Water Resources,
University of California -Davis, CA, USA

We are living through a time of


great technological advances and research
into space exploration. In addition to
advances in space exploration, space
agencies in many countries agree that the
next step will be the probable colonization
of other planets (or moons) for the future
establishment of human colonies.
Moreover, some billionaires like Elon
Musk (Tesla owner among others) and Jeff
Rosario Muleo Bezos (Amazon owner among others)
have launched independent projects with
Università degli Studi della Tuscia
different visions for the future of
humanity in space. Musk is the founder of
SpaceX, which aims to send people to
Mars, establish a self-sustaining city there,
and use the red planet as a base to further
explore the solar system. Meanwhile,
Bezos owns a rocket company, Blue
Origin, and intends to place a permanent
base on the moon, build huge space
colonies and eventually have people
living and working in space.

In parallel (and timely), we


increasingly understand that microbiomes
are key to the functioning of virtually all
living systems on Earth. Every day new
discoveries confirm and broaden our In a recent publication by our group
understanding of the importance of (Lopez et al., 2019), we propose a major
microorganisms in maintaining all life revision in current space exploration
forms on our planet. In particular to the philosophy and planetary protection
Astrobiology field, we have seen the policy, especially regarding
discovery of many organisms that are microorganisms in space. In an
capable of inhabiting extreme intentionally provocative way, we argue
environments considered lethal to that current planetary protection protocols
humans and other forms of life, can be considered a financially costly and
increasingly expanding the known limits perhaps futile "disadvantage" since space
of living beings (Schultz & Rosado, 2019). vehicles are likely to pick up viable
microbial spores and hitchhike the Earth's
stratosphere. These activities highlight the
need for a broader discussion of microbes
in space.

The Gaia microbiome (here defined


as "the complete set of microbes living on
planet Earth and living creatures") are key
elements in sustaining life, health and
quality, as it - both by composition and
activity - drives biogeochemical and life
sustaining processes. Clearly, microbiome
Extremophiles (Bacteria) on Agar plates. parameters must be included as major
factors in the equation to achieve
Microbial policy in space sustainable colonization of other planets
and moons. The microbes will be essential
International space microbial policy
for food production and several other
started with the 1967 United Nations
trades etc.
Outer Space Treaty (OST) and was further
elaborated upon in the Committee for This paradigm shift stems partly
Space Research’s (COSPAR) Planetary from the overwhelming evidence of
Protection Guidelines microorganisms’ diverse roles in
(http://w.astro.berkeley.edu/~kalas/eth sustaining life on earth, such as symbioses
ics/documents/environment/COSPAR% and ecosystem services. Therefore, we
20Planetary%20Protection%20Policy.pdf). propose a framework for new discussion
based on the scientific implications of
These conservative guidelines
future colonization and terraforming: (i)
comprise a well-intentioned set of actions
focus on methods to track and avoid
meant to avoid unintentional
accidental delivery of Earth’s harmful
contamination of extraterrestrial habitats
microorganisms and genes to
during the exploratory phase of the solar
extraterrestrial areas; (ii), begin a rigorous
system with earthly organisms (e.g.
program to set up and explore “Proactive
microbes).
Inoculation Protocols” (PIP). We outline a
rationale and solicit feedback to drive a
public and private research agenda that more effort, funding and analyses that
optimizes diverse organisms for potential should be done on earth first. PIP should
space colonization (Lopez et al., 2019). be developed under controlled conditions.
However, it is important to stress that we
We consider, perhaps untimely, to
do not promote or advocate to the
send people to space at this point now,
unleashing of microbes in space. It is
when we have so much more to learn
worthy to note that many microbial life
about what microbes could do in space
forms are still - unfortunately - still poorly
first. Sending people to Mars does not
understood and explored in the
promote “colonization per se”, but only
ecosystems of planet Earth. Again we
would show that they could travel the
rather argue to promote in depth studies
distance and hopefully return intact. But
to perhaps allow controlled release.
viability of life exposed to space
We need to discuss the ethical and conditions have been already performed
scientific details for the rational use of while in orbit (and should continue like
earthly microbes to bridge the gap this) closer to home with the better chance
between space exploration and of rescue should an emergency arise.
colonization. It is important not be naïve
Apparently, the new approach
and realize that countless microbial
chosen by space agencies has a strong
transfers do not take place without
prospect of moving toward projects that
adequate monitoring around the globe
aim for space colonization. If this new
every day even in large metropolitan
strategy is really taken seriously, the
centers. For example, there are few
concept of "terraforming" (the
restrictions on the dumping of ballast
hypothetical practice of geo-engineering a
water from one port to the next around the
planet to make it more Earth like,
world. The problem of invasive eukaryotic
especially so it can support human /
species has been better recognized
terrestrial life) should be widely discussed
recently, but the authors know of no
in the future. To date, only a few academic
systematic microbial testing of ballast
papers have considered this activity
water, which would be very expensive for
scientifically rigorous and the use of
shipping companies to carry out. Millions
microbiomes has been approached, in our
of people travel and shuffle in and out of
view, in a timid almost scared manner by
airplanes, which are efficient vectors for
space agencies. If the purpose of space
microbial transfer, but no one is routinely
agencies and billionaire groups is to
screened or quarantined unless there is a
actually colonize space, it is fundamental
large or potentially lethal outbreak.
and essential that microorganisms are
In fact, we are far from developing indeed placed in this equation. This
a proper concept around this. We still exercise will involve the deliberate or
need much more basic research on Earth - random identification and introduction of
under responsible and controlled desirable beneficial microbes, preceded by
conditions (Blaser et al., 2016). This is why many studies, simulations and tests using
we propose a systematic and large scale micro and mesocosms (Lopez et al., 2019).
programs – proactive inoculation
protocols (PIP), which will require MUCH
Moreover, advancements in Rosado, A.S.; Nannipieri, P.; Van Elsas, J.D.
"Management strategies for agricultural soil, including
microbiome modulation methods could modulation of the soil microbiome " In: Modern Soil
eventually point to a way forward (Foo et Microbiology, 3th Edition. Van Elsas, J.D., Trevors, J.,
al., 2017). It may be helped by using Rosado, A.S., Nannipieri, P. CRC Press, Boca Raton,
Florida, U.S.A. 2019.
principles from synthetic biology, in
which microbes may be designed that Shultz, J.; Rosado, A.S. “Use of Microbes from Extreme
Environments for Biotechnological Applications.” In
have desired trait combinations for help in Yergeau, E. (Org). Advanced Techniques for Studying
projects of space colonization (e.g. Microorganisms in Extreme Environments. De Gruyter
agricultural applications, food processing GmbH. Berlin. 2019.

etc.). Bioinformatics tools now allow us to


identify members and features of "core
microbiomes", which can be used to
organize uncontrollable dynamics of
resident microbiomes. The integration of
other techniques from non-biology
disciplines, such as microfluidics, robotics
and machine learning, may provide new
ways of harnessing the microbiomes in
order to increase resource efficiency and
resistance to stress factors on planet Earth
(Rosado et al., 2019) as well as in any other
Alexandre Soares Rosado
planetary ecosystems. Institute of Microbiology Federal University of
We are experiencing a great Rio de Janeiro- UFRJ
Department of Land, Air, and Water Resources,
momentum in developments in the area of University of California -Davis, CA, USA
Astrobiology and space exploration. The
large multidisciplinary arsenal of
techniques that is now available will
enable understanding of the functioning
of Earth's microbiomes and could help to
promote sustainability in any serious
effort of space colonization
References
Blaser, M.J., Cardon, Z.G., Cho, M.K. et al. 2016. Toward
a predictive understanding of Earth’s microbiomes to
address 21st century challenges. mBio 7, e00714-16.

Foo, J. L., Ling, H., Lee, Y. S. and M.W. Chang. 2017.


Microbiome engineering: Current applications and its
future. J. Biotechnol. 12, 600099.
doi:10.1002/biot.201600099

Lopez, J. V., Peixoto, R. S., & Rosado, A. S. (2019).


Inevitable future: space colonization beyond Earth with
microbes first. FEMS microbiology ecology, 95(10),
fiz127. doi:10.1093/femsec/fiz127
Articolo a causa delle variazioni di pressione
durante l’anno: circa il 30% della CO2
marziana si congela in prossimità dei poli
Variazioni anomale della concentrazione durante l’inverno, creando uno spesso
di Ossigeno su Marte strato di un metro, per poi evaporare in
primavera ed estate, rimescolandosi ed
Matteo De Fazio
aumentando nuovamente la pressione in
C’è ossigeno sul Pianeta Rosso e non si tutto il pianeta. In questo scenario l’azoto
comporta come previsto dai modelli molecolare e l’argon si comportano come
atmosferici. Questa è la scoperta della ci si aspetterebbe, aumentando e
NASA, che grazie allo strumento “Sample diminuendo in base allo stato chimico
Analysis at Mars” (SAM) equipaggiato dal dell’anidride carbonica. Questo non
rover Curiosity ha potuto analizzare per avviene per l’ossigeno che nelle stagioni
tre anni marziani (quasi sei terrestri) la più calde ha fatto registrare un picco di 400
composizione dell’atmosfera nella zona parti per milione, circa il 30% in più di
del cratere Gale, osservando come quello che si aspettavano i ricercatori, per
l’ossigeno sia presente in quantità poi tornare a dei livelli simili a quelli degli
maggiori di quelle che si aspettavano i altri gas in autunno. La nostra conoscenza
ricercatori. Lo studio, pubblicato sul dell’atmosfera marziana era limitata alle
“Journal of Geophysical Research: osservazioni effettuate da telescopi
Planets”, ha confermato come le terrestri o sonde orbitanti intorno al
concentrazioni dei principali gas pianeta e l’ossigeno era già stato studiato:
dell’atmosfera superficiale siano del 95% la produzione abiotica di questo gas è
di CO2, 2.6% di N2 e 1.9% di Ar. L’ossigeno dovuta all’impatto della luce ultravioletta
molecolare è presente solamente al 0.16%, con anidride carbonica e vapore acqueo
una percentuale esigua confrontandola nell’atmosfera. L’ossigeno molecolare così
con quella terrestre che corrisponde al ottenuto costituisce circa lo 0.13% del
20.9%, ma dovuta in gran parte a processi totale presente su Marte e tramite un’altra
biologici in atto sul nostro pianeta. serie di reazioni completa il ciclo
formando CO2, ma nel mentre può
rimanere in forma stabile per decenni
nell’atmosfera. Proprio per via di questa
stabilità l’andamento previsto della sua
concentrazione doveva essere in linea con
quello di un gas inerte e non reattivo,
come argon e anidride carbonica, ma a
causa di condizioni limitanti per lo studio
da remoto ci si è affidati ai dati rilevati dal
rover Curiosity. Quest’ultimo, in funzione
dal 2012, non solo ha riportato
l’andamento anomalo della
Curiosity rover self-portrait. Tratto da
concentrazione descritto in precedenza,
NASA/JPL-Caltech/MSSS (2019) ma anche una irregolarità annuale nei
picchi stessi, osservando come in realtà il
La concentrazione di ossigeno su Marte comportamento del gas risulti molto più
però non segue la stessa curva degli altri simile a quello del metano, che sulla Terra
gas, che si mescolano e ricircolano nell’aria è spesso associato a dei processi biologici.
Melissa Trainer, lo scienziato della NASA metabolici, in parte in forma gassosa. Tali
a capo di questa ricerca, suggerisce la gas possono essere suddivisi in due
possibile presenza di una fonte sulla categorie: La prima è costituita dai gas
superficie del pianeta, ma non essendo prodotti sulla Terra da reazioni
ancora in possesso di dati chiari non metaboliche che utilizzano l’energia dei
possono definire se la sorgente sia la potenziali gradienti energetici chimici di
stessa. ossido- riduzione (come il CH4 della
metanogenesi), probabilmente
abbondanti ma sempre carichi di falsi
positivi, perché creati da sostanze
chimiche molto diffuse. Una seconda
categoria sono i prodotti chimici dovuti a
processi diversi dalla cattura di energia o
dalla costruzione dei componenti base
della vita. Saranno prodotti in quantità
minori ma avranno una più ampia varietà
e possibilità molto più basse di falsi
positivi rispetto ai precedenti, perché non
direttamente collegati alla situazione
chimica e termodinamica dell’ambiente
Immagine a mosaico colorata del polo nord esterno (Seager, 2014).
marziano. Tratto da ESA.int (2017) Un gas con una evidente difficoltà di
produzione abiotica nell’ambiente preso
Questa correlazione tra ossigeno e metano in esame, se rilevato in quantità elevate,
è di notevole rilevanza per gli studi rappresenterebbe una ipotetica bio-firma
biologici sul Pianeta Rosso in quanto aliena.
entrambi possono essere prodotti sia
L’ossigeno fa parte (così come il metano)
biologicamente che abioticamente (a causa
della prima categoria, ma non è ancora
delle interazioni acqua-rocce).
chiara la fonte che causa il picco di
Tuttavia, quando si approccia lo studio di concentrazione. Di sicuro il processo
un nuovo pianeta (tra le altre cose con una guidato dalla luce solare nell’atmosfera
composizione del suolo molto diversa da marziana non è così rapido da garantire
quella terrestre) la vita deve essere presa delle variazioni repentine, per questo
come ultima ipotesi possibile. l’attenzione dei ricercatori della NASA si è
rivolta alla superficie del pianeta dove
Gas come bio-firme sono presenti dei composti contenenti
Questo concetto deve essere preso come ossigeno e quindi individuati come
regola nell’utilizzo del telerilevamento dei potenziale causa. I perclorati per esempio
gas nell’atmosfera di un pianeta per la vengono trasformati in composti reattivi
ricerca di “bio-firme”. Circa a metà del dalla radiazione cosmica che colpisce
secolo scorso ci si rese conto che i segni Marte e successivamente possono
della vita potevano essere riconosciuti su rilasciare ossigeno, ma neanche questo
un pianeta distante tramite questa tecnica. processo non è abbastanza veloce da
Un presupposto chiave è che la vita giustificare i dati raccolti (circa un
utilizza la chimica per immagazzinare e milionesimo di quella necessaria).
sfruttare l'energia, emettendo prodotti Un’altra ipotesi è basata sul perossido di
idrogeno, che viene anch’esso prodotto la mancanza stessa di informazioni
nella reazione tra raggi ultravioletti, CO2 e complete sul substrato dove tali processi
vapore acqueo descritta in precedenza. avvengono a rendere anomale le
Può diffondere nel suolo marziano fino osservazioni. Per questo il prossimo passo
alla profondità di 3 metri e costituire un dovrebbe essere l’aumento dei siti di
serbatoio di ossigeno sepolto e schermato osservazione e della frequenza dei dati
dalle radiazioni cosmiche. Ma i ricercatori raccolti, per permettere lo studio di Marte
affermano che questo potrebbe come un unico sistema.
giustificare solamente un decimo della
Bibliografia
concentrazione totale di O2 osservata. Va
considerato che l’atmosfera superficiale di -Trainer, M. G., Wong, M. H., McConnochie, T. H.,
Marte a differenza di quella terrestre non
Franz, H. B., Atreya, S. K., Conrad, P. G., et al. (2019).
garantisce nessuna protezione da qualsiasi
Seasonal Variations in Atmospheric Composition as
radiazione provenga dallo spazio (dalla
radiazione cosmica ai raggi UV) e non si Measured in Gale Crater, Mars. Journal of Geophysical

conoscono ancora a fondo le né le reali Research: Planets, 124.


proprietà chimiche del suolo marziano né
tutte le reazioni che possono essere -Seager, S. (2014). The future of spectroscopic life
innescate. A ciò tenterà di dare una detection on exoplanets. Proceedings of the National
risposta Exomars 2020, una missione che il Academy of Sciences, 111(35), 12634–12640.
prossimo maggio porterà sul pianeta un https://doi.org/10.1073/pnas.1304213111
rover in grado di effettuare carotaggi per -ASI (2019). Exomars www.asi.it/esplorazione/sistema-
accedere allo studio del sottosuolo,
solare/exomars/
prelevando campioni da analizzare in situ
grazie ad un laboratorio on-board. Nello
specifico, la missione ha come obiettivo
quello di indagare le tracce di vita passata
e presente su Marte e la caratterizzazione
geochimica del pianeta, in modo da
migliorare la conoscenza dell’ambiente
marziano e dei suoi aspetti geofisici. Il
rover sarà inoltre equipaggiato, tra gli
altri, con strumenti di telerilevamento dei
gas superficiali come O2 e CH4 nell’ottica
della ricerca di bio-firme (ASI, 2019).
Questa missione, così come tutte quelle
future sul Pianeta Rosso, permetterà di
approfondire ricerche come quella presa
in esame in questo articolo.
Matteo De Fazio
Trainer e colleghi della NASA Sapienza Università di Roma
sottolineano infine come sulla Terra questi
processi si sovrappongono agli effetti
della biosfera (Trainer et al., 2019).
Studiando il comportamento dell’ossigeno
su Marte e comparandolo con quello che
avviene nel nostro pianeta si evince che è
l'uomo ad avviare il processo di
Recensione terraformazione di Marte proprio com'è
avvenuto sul nostro pianeta miliardi di
anni fa.
Inevitable future: space colonization
beyond Earth with microbes first La terraformazione è un ipotetico
processo che ha come scopo il rendere
Giovanni Gallo abitabile per l’uomo un pianeta,
Articolo originale: Lopez, Jose V., Raquel S. intervenendo sull’atmosfera, in modo da
Peixoto, and Alexandre S. Rosado. renderla simile a quella della Terra ed in
FEMS microbiology ecology 95.10 (2019): fiz127. grado di sostenere un ecosistema. Allo
doi: 10.1093/femsec/fiz127 stadio attuale, la terraformazione è al di là
Basato sulla moderna delle possibilità della tecnologia odierna e
microbiologia, la teoria del Prof. Jose gli studi su di essa sono solo speculativi.
Lopez, pubblicata su FEMS Microbiology
Ecology nell’ottobre 2019 propone Colonizzazione di batteri fotosintetici
Piante su Marte

un'importante revisione dell'attuale


filosofia di esplorazione dello spazio e
Incremento della CO2
della politica di protezione planetaria; in L’uomo colonizza il Pianeta Rosso

particolare per quanto riguarda i Colonizzazione di batteri estremofili

microrganismi nello spazio.

Secondo i firmatari di questa


ricerca, per rendere davvero abitabile
Schema di un possibile processo di terraformazione di
Marte occorre cambiare completamente Marte
approccio all'esplorazione spaziale e
affidare l'avanguardia della Per perseguire l’obiettivo della
colonizzazione a batteri, virus e funghi colonizzazione e terraformazione è
capaci di fare da catalizzatori ai molti dei pertanto necessario ricercare metodi per
processi essenziali alla nostra vita. tracciare ed evitare la dispersione
accidentale di microrganismi dannosi
Questo cambiamento di paradigma della Terra nelle aree extraterrestri e
deriva in parte dalla schiacciante evidenza avviare un rigoroso programma per
dei diversi ruoli dei microrganismi nel sviluppare ed esplorare i "Protocolli di
sostenere la vita sulla Terra, come inoculazione proattiva"; che preveda la
simbionti e come responsabili di alcuni diffusione di microrganismi fondamentali
processi indispensabili per la vita per la vita. In questo modo il Pianeta
(decomposizione, effetti dell'atmosfera, Rosso potrebbe prepararsi ad accogliere la
fissazione dell'azoto, ecc.). vita.
Secondo questa teoria, per Focalizziamoci per un momento sul
diffondere la vita e sopravvivere su un “Pianeta Rosso”, che è inabitabile perché
pianeta “ritenuto sterile” è necessario la sua atmosfera, estremamente rarefatta,
partire dalle basi, infatti il Prof. Lopez e è quasi priva di ossigeno e ha una
colleghi sostengono che l'introduzione dei temperatura media molto inferiore a
microrganismi giusti potrebbe aiutare quella terrestre. Un esempio di progetto
per la terraformazione di Marte prevede di sommato hanno fatto un ottimo lavoro,
liberare grandi quantità di gas serra rendendo abitabile il pianeta!
nell'atmosfera del pianeta, innalzandone
la temperatura. Questo causerebbe la
sublimazione di anidride carbonica dalle
calotte polari, aumentando ancora l'effetto
serra e facendo fondere il ghiaccio
presente nel sottosuolo marziano.

Il ghiaccio, con l'aumento della


temperatura, creerebbe grandi distese di
acqua, che rimarrebbe liquida nelle
stagioni estive o intermedie. Ciò
porterebbe Marte ad avere acqua liquida, Giovanni Gallo
Dipartimento di Biologia
un clima più simile a quello terrestre e
Università di Napoli “Federico II”
un'atmosfera più densa, a base di anidride
carbonica. Infine, si importerebbero sul
pianeta microorganismi fotosintetici e,
successivamente, piante che arricchiscano
di ossigeno l'atmosfera tramite la
fotosintesi.

Secondo i ricercatori, i primi


organismi da inviare su Marte dovrebbero
essere microorganismi estremofili, sia
perché da un punto di vista evolutivo si
pensa che siano stati i primi
microrganismi a colonizzare la terra e sia
perché sono capaci di vivere per periodi
lunghissimi in condizioni particolarmente
avverse. Quello che i ricercatori auspicano
è quindi un cambio di paradigma nel
futuro dell'esplorazione spaziale: questo
non vuol dire sganciare su Marte delle
bombe batteriologiche, ma selezionare i
microrganismi giusti a seconda degli
obiettivi. Tra l’altro, quando l’uomo sarà
su Marte, inevitabilmente porterà con sé
una gran quantità di microrganismi, che
sarà impossibile tenere separati
dall’ambiente. I ricercatori concludono
dicendo che effettivamente per milioni di
anni gli unici abitanti della Terra sono stati
degli organismi unicellulari, che tutto
nel 1949, Von Neumann (matematico,
Dissertazioni Astrobiologiche fisico e informatico ungherese), con la sua
fine mente calcolatrice, e anche un po’
visionaria, definisce gli organismi viventi
Sulla Vita: Definizione, Caratteristiche, come “semplici automi in grado di
Nascita e Curiosità replicarsi”. Passano quasi quaranta anni e
nel 1986, Maynard-Smith (biologo e
Luca Tonietti, riflessioni dal Corso di Evoluzione dei genetista inglese) dichiara che gli
Genomi Animali del Professore Maurizio Casiraghi
(Milano-Bicocca) organismi pensanti sono “entità con
proprietà di moltiplicazione, variazione
Il concetto di Vita è sempre stato ed eredità”. Nel 1994 Gerald Joyce
uno di quelli più complessi da enunciare; (ricercatore della NASA) definisce la Vita
dare una definizione di Vita è come dare come un “sistema auto-sostenibile capace
la definizione esatta di Energia, una cosa di sottoporsi all’evoluzione Darwiniana”.
pressoché impossibile. Fin dall’antichità Questa pare essere una definizione
numerosi pensatori si sono dibattuti su abbastanza soddisfacente, una critica può
quale fosse la vera definizione di questa tuttavia essere mossa nei confronti del
parola. Non solo biologi hanno tentato di termine “auto-sostenibile”. Un organismo
darne una chiara ed esaustiva visione, ma è realmente in grado di sostenere un
anche filosofi, matematici, fisici, e processo autonomo di flusso energetico?
quant’altro. A tal fine durante il corso dei Gli animali come noi li conosciamo si
secoli sono stati proposti numerosi alimentano dall’esterno nutrendosi di
modelli per definire il concetto filosofico e piante o di altri animali, le piante, viste in
scientifico di essere vivente. senso lato, si alimentano principalmente
Secondo Aristotele nel 350 a.C. la con il Sole, alcuni parassiti, dipendono
Vita è definita come “un corpo che si nutre fortemente dall’organismo in cui si
e poi declina in un tempo definito”. Una trovano e via dicendo. Utilizzando
definizione decisamente macroscopica, strettamente questa definizione si rischia
valida, ma tuttavia generica. Passano più di considerare non-vivi molti organismi
di due millenni in cui i grandi pensatori si che altresì lo sono. Passano ancora alcuni
confrontano e nel 1894 arriva Engels anni e nel 2004 Ruiz Mirazo propone una
(filosofo e sociologo tedesco) che la nuova definizione “la vita è un sistema
definisce come “l’esistenza di forme autonomo con capacità evolutiva open-
strutturali proteiche con componenti ended”, simile a quella precedente gli si
chimiche rinnovabili”. I progressi possono porre all’incirca le stesse critiche.
scientifici dell’epoca non comprendevano Dal 2009 in poi, la comunità scientifica
ancora la centralità degli acidi nucleici e sceglie una definizione abbastanza
del DNA nella fisiologia cellulare. Nel unanime adottata anche oggi dalla NASA
1944 Schrodinger (fisico austriaco), nei suoi progetti di esplorazione spaziale;
aggiunge il concetto di “leggi che “la vita è caratterizzata da materia
ordinano la materia” e definisce la Vita organizzata che è capace di sottostare alla
come “entità ordinate e materia sottoposta riproduzione e alla selezione naturale”.
ad un ordine esistente che le mantiene ad
uno stato stazionario”. Pochi anni dopo,
In questo dibattito che dura da corrisponde al termine
millenni, nel 2002 Daniel E. Koshland Jr. “compartimentalizzazione”. La Vita, per
tenta di chiudere la questione riguardo le avere origine, deve svilupparsi in spazi
possibili caratteristiche che un organismo delimitati. Oggi, possiamo osservare la
deve possedere per essere considerato cellula, la quale è un compartimento
vivo pubblicando sulla nota rivista delimitato dalla membrana plasmatica.
“Science” un articolo nel quale elenca sette Questa pare tuttavia solo un punto di
possibili prerequisiti che un ente fisico arrivo, il punto di partenza è stato
necessita per entrare nel cerchio della vita. probabilmente nelle rocce porose degli
Al fine di rendere tutto più chiaro il Signor stadi giovanili della Terra. Il quarto
Koshland si immagina che ci siano sette pilastro (E) è l’energia. Ogni organismo
pilastri fondamentali che sorreggono la vivente necessita di mantenere un flusso
volta di un tempio greco a quale da il di energia che corrisponde al suo
nome di “Tempio di PICERAS”. metabolismo. Il quinto pilastro (R),
corrisponde al termine “rigenerazione”. Il
programma di un essere vivente deve
essere in grado di ripararsi poiché
sottoposto ad usura. Da questo concetto si
deriva quello di riproduzione e di
duplicazione. Il sesto pilastro (A)
corrisponde al termine “adattamento”.
Qui, entra in gioco il processo evolutivo, il
programma diventa variabile grazie
all’improvvisazione, la quale da origine
all’adattamento. Un organismo si adatta
all’ambiente in cui si trova nel miglior
modo possibile. Il settimo ed ultimo
Il primo pilastro (P), corrisponde al pilastro (S) non trova una traduzione in
termine “programma”, un’entità definita italiano, ma può essere descritto come
viva deve essere caratterizzata da “seclusion”. È un concetto complesso che
qualcosa che ne renda stabile la si può riassumere nel fatto che nei sistemi
morfologia, il comportamento e la viventi esistono delle reti di processi che
fisiologia. È necessario un programma che sono sempre rispettate nella loro
possa trasmettere l’informazione genetica direzionalità. Da A si arriva a C passando
(acidi nucleici) per il corretto per B, con una certa e discreta dose di
funzionamento di tutto l’organismo. Il elasticità. Mai, se non in tempi consoni
secondo pilastro (I), corrisponde al
termine “improvvisazione”, una forma di
vita deve possedere un programma in
grado di improvvisare in funzione
dell’ambiente e delle condizioni esterne
senza in prima istanza adattarsi, il
concetto di adattamento viene dopo
l’improvvisazione. Il terzo pilastro (C),
all’evoluzione, si passa da A a C partendo attività vulcanica, dalle tempeste di
da B. fulmini e dalle tempeste magnetiche.
Se un ente possiede tutte queste
caratteristiche, con una buona
approssimazione può essere considerato
vivo per la maggior parte della comunità
scientifica. Queste qualità elencate non
definiscono il concetto di Vita, ma solo le
caratteristiche necessarie per poterne fare
parte.
Fin qui si è parlato del lato
semantico e filosofico della Vita, ma da
dove origina questo fenomeno unico? Nel
tempo sono state proposte diverse teorie, Grazie a queste condizioni sperimentali
dall’abiogenesi, alla Panspermia, al probabilmente si sono formate numerose
mondo a RNA, DNA, Amiloidi e quantità di composti organici primitivi i
quant’altro. Nessuna di queste è stata per quali si sono poi accumulati nei mari ed in
ora confermata con assoluta certezza. Di pozze d’acqua poco profonde. Qui,
mondo a RNA e DNA si sente parlare insieme alla giusta composizione del
spesso, lo stesso vale per le teorie sulla suolo, come le rocce porose citate in
Panspermia, il concetto di abiogenesi precedenza, hanno avuto origine le prime
viene invece spesso dimenticato, ma nella vere e proprie molecole biologiche (lipidi,
storia della biologia e dell’evoluzione ha amminoacidi, purine e pirimidine).
giocato un ruolo fondamentale. Questa ipotesi ha consentito di superare il
La Vita sulla Terra ha concetto che per avere un vivente sia
probabilmente avuto origine dalla materia necessario partire da un vivente.
inorganica. Attraverso reazioni chimiche Chiaramente il passaggio da sistema non-
di sintesi avvenute sul nostro pianeta tra i vivente ad organismo vivente non è stato
4.4 e i 2.7 miliardi di anni fa si potrebbero un singolo evento, ma un processo lento e
essere create le prime molecole biologiche graduale che ha sempre di più aumentato
che oggi noi tutti conosciamo come gli la complessità del sistema.
acidi nucleici e le proteine. Intorno al 1920 Le ipotesi di Oparin e Haldane sono
Ivanovich Oparin (biochimico russo) e state poi “dimostrate” dal famoso
John Haldane (genetista inglese) iniziano esperimento di Miller e Urey in cui nelle
ad ipotizzare che l’atmosfera terrestre giuste condizioni sperimentali le molecole
primordiale sia ricca di materiale organiche come gli amminoacidi si
“inorganico” (ammoniaca, metano, possono formare spontaneamente a
anidride carbonica e acqua) che nelle partire da sostanze inorganiche presenti
opportune condizioni sarebbe in grado di nell’ambiente.
trasformarsi in materiale organico. Le Stanley Miller (biochimico
reazioni necessarie a questa incredibile statunitense) e Harold Urey (premio
trasformazione richiedevano elevate dosi Nobel statunitense per la chimica) negli
di energia che all’epoca venivano fornite anni ’50 del 1900 sono riusciti a ricreare le
dalle radiazioni ultraviolette, dall’intensa condizioni ambientali che si pensava
componessero l’atmosfera primordiale biochimiche ipotetiche come quelle
della Terra. Con una miscela di gas come mostrate nei film di fantascienza. Ad oggi,
ammoniaca, metano, idrogeno e acqua e questa teoria non è affatto dimostrabile
una fonte di energia data da scariche perché richiederebbe in linea di principio
elettriche i due scienziati sono riusciti, per di poter descrivere e studiare tutte le
mezzo di un semplice complesso possibili disposizioni di tutti gli elementi
sperimentale (composto da varia vetreria) in tutti gli ambienti naturali possibili.
a trasformare il 15% del carbonio presente Secondo Carl Sagan, coniatore del termine
nella loro atmosfera in composti organici, e padre di questa filosofia, gli esseri
tra i quali, alcuni amminoacidi, acido umani, in quanto forme di vita basate sul
formico, acido lattico, acido acetico, etc. carbonio, trovano complesso, se non
All’epoca questo esperimento, impossibile, considerare altre
apparentemente senza precedenti, subisce biochimiche, rendendo quasi impossibile
però una forte critica. Miller viene l’imbattersi in altre forme di vita
aspramente criticato poiché le sue sviluppate al di fuori dell’ambiente della
condizioni sperimentali non assomigliano Terra.
effettivamente a quelle presenti sulla Terra
Bibliografia:
ai suoi albori e perché i suoi risultati sono
scarsi in termini di resa. L’importanza -Nature review (microbiology), vol 7 Aprile 2009;
dell’esperimento non risiede tuttavia in -Astrobiology vol 15, 2015. DOI:10.1089/ast.2015.1113 (A
quantità finali di composti o in altre strategy of Life Research);
critiche pure, ma nel fatto che con -Science Magazine, vol 295, 22 Marzo 2002;
apparecchiatura rudimentale in poco più -PNAS (Proceedings of the National Academy of
di una settimana due uomini siano riusciti
Sciences of the United States of America), 5 Aprile 2015
a “dimostrare” l’abiogenesi e produrre
- Primordial synthesis of amines and amino acids in a
materia organica dalla materia inorganica.
1958 Miller H2S-rich spark discharge experiment.
In una settimana sono riusciti a fare quello
che la Terra ha impiegato milioni di anni.
Il nostro pianeta ha avuto risultati
migliori, tuttavia la critica mossa a Miller
e Urey è stata più dura del necessario.
Una curiosità magari non ancora
considerata è che di tutto quello di cui è
stato discusso nell’articolo è sempre stato
dato per scontato che la Vita si basa, per
noi, sul carbonio. Questo assunto che
viene dato per scontato prende il nome di
sciovinismo del carbonio, ossia la tesi
secondo la quale, di tutti gli elementi che
compongono la tavola periodica, solo il
carbonio sia in grado di costruire
un’ossatura molecolare stabile da
permettere la Vita. Questa tesi deriva dagli
studi effettuati negli anni sulle
Eventi Libri sulla Vita

Biennial European Astrobiology


Conference
(La Palma Island, Canaries, Spain 20-24
September 2020)

Dal 20-24 aprile 2020 presso l’Isola Che Cos’è la Vita?


di La Palma nelle Canarie si terrà la
Erwin Schrodinger
Conferenza Europea Biennale di
Astrobiologia. Il luogo della conferenza è A cura di Fabio Rizza, MD Milano-Bicocca
il Teneguia Princess Hotel. La sessione
Un classico sull’argomento, scritto
scientifica dell’evento comprenderà i da uno dei più autorevoli fisici teorici del
seguenti temi: formazione ed evoluzione
‘900, scopritore della teoria ondulatoria e
dei sistemi planetari e rilevazione di
considerato trai i padri fondatori della
mondi abitabili, i percorsi complessi: dalle
meccanica quantistica. Con questo
molecole semplici alla prima vita,
volumetto, tratto da una serie di
ambienti planetari abitabili, storia,
conferenze tenute nel 1943 dallo stesso
filosofia ed etica dell’astrobiologia, etc.
autore, il premio Nobel Erwin
L’incontro è aperto a tutti gli Schrodinger si pone il problema di
studenti e scienziati interessati. definire la vita dal punto di vista di un
“fisico ingenuo”.
L’isola di La Palma offre una
moltitudine di rilevanti infrastrutture di Motivato dal fatto che, secondo lui,
ricerca (telescopi) e locations interessanti la vita possa effettivamente essere
come vulcani attivi, paesaggi analoghi a spiegata in termini fisici e chimici,
quello Marziano, etc, visitabili durante il nonostante la complessità intrinseca che
periodo di permanenza. ne rende difficile la trattazione
matematica, vengono affrontati temi quali
Per ogni ulteriore informazione si
la stabilità degli organismi viventi, la
può consultare il sito
natura del materiale genetico e l’apparente
europeanastrobiology.eu/BEACON2020
violazione del secondo principio della
A cura della Redazione. termodinamica. In particolare, l’autore
introduce i concetti di cristallo aperiodico deterministica, collo di bottiglia selettivo,
per spiegare la struttura e il collo di bottiglia restrittivo, pseudo collo
funzionamento del materiale genetico, e di di bottiglia, accidente congelato, fortuna
entropia negativa come fonte di fantastica, disegno intelligente.
sostentamento degli organismi viventi.

Ccontinua con una breve revisione


UN APPUNTAMENTO DA NON
dei principali concetti di genetica in modo
MANCARE
da fornire le basi alla formulazione della
prima idea originale del lavoro: il cristallo
aperiodico. Questo garantirebbe
contemporaneamente stabilità (resistenza
alle mutazioni) e capacità di trasportare
informazione al cromosoma, identificato
come portatore dell’informazione
ereditaria.

Passa quindi al secondo problema


affrontato dall’autore, ovvero il fatto che
gli organismi viventi preservano sé stessi Libri sullo Spazio
per tutta la durata della loro vita
contrastando la naturale tendenza a
degradarsi, aumentando l’entropia.
Schrodinger propone che essi si nutrano di
entropia negativa.

L’opera è di fondamentale di
importanza tanto dal punto di vista
scientifico quanto da quello storico. Non
solo infatti presenta delle soluzioni
originali a problemi aperti nell’ambito
delle scienze biologiche dell’epoca ma
possiede un’influenza tale da ispirare i
giovani scienziati dell’epoca ad
interessarsi di biologia. Tra questi, i più
famosi sono probabilmente James Watson
e Francis Crick. In pratica da questo
piccolo volumetto sarebbe nata la biologia Astrochemistry: From Astronomy to
Astrobiology
molecolare.
Andrew M. Shaw
Una singolarità è un meccanismo
tramite cui una caratteristica comune a Il Professor Andrew M. Shaw,
tutte le forme di vita, di per sé altamente associato di Chimica-Fisica presso la Exter
improbabile, potrebbe essersi originato University (UK), si cimenta nel redigere
una sola volta nella storia evolutiva. un libro che, come da titolo, tenta di unire
L’autore ne individua sette: necessità diversi campi di studi. Astrochemistry
esplora la chimica in vari ambienti fisici Note sugli autori
inclusi il mezzo interstellare, le comete, i
meteoriti, etc. Include anche una
trattazione sulla formazione dei pianeti e Luca Tonietti
sulla chimica prebiotica richiesta per la si laurea in Scienze Biologiche nel 2018
formazione dei primi organismi. Il libro si (Milano-Bicocca) con una tesi in Biofisica
fonda sul corso che il Prof. Shaw tiene intitolata “Sintesi di peptidi prebiotici
all’Università di Exter. Più nello specifico, basata su un modello replicativo
il libro inizia introducendo il concetto di amiloide”. Durante il percorso triennale
Molecular Universe coprendo lavora come insegnante di laboratorio di
successivamente temi come la formazione chimica sperimentale presso l’I.S.S.
degli elementi, piccoli e semplici modelli Vittorio Bachelet a Lecco. Nell’autunno
di stelle con rispettiva classificazione. Nel 2018 si iscrive alla Laurea Magistrale in
continuo si focalizza sul tema dell’origine Biologia sempre presso l’Università degli
della vita studiando la chimica studi di Milano-Bicocca. Nel Luglio 2019
interstellare, la chimica delle comete, dei inizia il percorso di tesi sperimentale nel
meteoriti e dei pianeti. laboratorio di Modellistica Molecolare e
Chimica QM in cui si occupa di studi
Da un punto di vista di
struttura-funzione (ruolo dei metalli di
accessibilità, Astrochemistry prevede una
transizione del blocco “d”) in metallo-
basilare famigliarità con i principi della
enzimi (V-Nitrogenasi) tramite approcci
fisica e della chimica organica, ma nessuna
DFT (Density Functional Theory). Nello
conoscenza pregressa di biologia e
stesso anno si occupa anche di attività
astrofisica.
didattiche curricolari, come professore a
È un libro ideale per i laureandi nei contratto, relative ai laboratori di Chimica
corsi di Astrobiologia e Astrochimica e Generale per il Corso di Studio in Scienze
anche per chi si sta avvicinando a questo e Tecnologie Chimiche presso il
mondo partendo circa da “zero”. Dipartimento di Scienze dei Materiali e di
Tutoraggio delle matricole del primo anno
A cura della Redazione.
della Laurea Triennale in Scienze
Biologiche.
Da Febbraio 2019 gestisce, come
fondatore, un sito web di divulgazione
scientifica a tema Astrobiologico
chiamato: “astrobio.it”. Dal 2018 è Socio
Ordinario presso la SIA (Società Italiana di
Astrobiologia).
Luca De Gioia 2013 - Visiting Professor, Instituto de
è professore ordinario di chimica generale Tecnologia Química e Biológica, Oeiras,
e inorganica, presso il Dipartimento di Portugal;
2012 - Elected Member of EMBO
Biotecnologie e Bioscienze dell’Università
(European Molecular Biology
di Milano Bicocca. L’attività di ricerca del Organisation);
gruppo coordinato dal Prof. Luca De Gioia 2009 - European Research Council
è attualmente indirizzata allo studio delle Advanced Investigator Grant;
relazioni tra le proprietà 2008 - Elected Member of the Nordrhein-
stereoelettroniche e la reattività in sistemi Westfälische Akademie der
bioinorganici, con particolare riferimento Wissenschaften;
2006 - Elected Fellow of the American
alle proprietà catalitiche di enzimi
Academy for Microbiology;
contenenti metalli di transizione e dei loro 2006-2009 - Julius von Haast Fellow, New
modelli biomimetici di derivazione Zealand Ministry for Research, Science &
sintetica. Il gruppo del Prof. De Gioia è Technology;
anche attivamente coinvolto in ricerche Referee service for 46 different research
riguardanti le proprietà strutturali, funding agencies and 111 different
dinamiche e catalitiche di sistemi proteici journals;
Editorial board service for 17 different
di rilevanza biotecnologica, medica e
journals in microbiology and evolution;
farmacologica, e nello studio della loro Invited presentations: 305 since 2004 (80
interazione con ligandi organici e others 1989-2003);
inorganici. Publications: 350 peer reviewed papers,
32000 citations, h-index 87 (Google
Scholar) ID O-5446-2015.

William F Martin
Daniela Ascenzi
PhD thesis: 1985-1989, Max-Planck-
Institut für Züchtungsforschung, Cologne; È professore associato di Chimica
Postdoc: 1989-1999, Institut für Genetik, Generale e Inorganica presso il
Technische Universität Braunschweig; Dipartimento di Fisica dell’Università di
Full professor: 1999- present for "Molecular Trento. Si laurea in Chimica presso
Evolution" (C4), Universität Düsseldorf. l’università’ di Perugia nel 1993. Nel 1995
Honours and Awards: sempre presso l’Università di Perugia
2019 - Elected Corresponding Foreign
prende l’abilitazione alla Professione di
Member, Accademia delle Scienza di
Chimico e nel 1998 prende il Dottorato di
Bologna;
2018 - Klüh Foundation Award for Science ricerca in Chimica. I suoi interessi di
and Research; rice3rca sono l’astrochimica e l’astrofisica
2018 - President, Society for Molecular molecolare, la dinamica di reazione in fase
Biology and Evolution; gas, l’astrobiologia, la chimica
2017 - Spiridion Brusina Medal, Croatian dell’atmosfera e dei plasmi, processi di
Society for Natural Sciences, Zagreb, HR; fotodissociazione e fotoionizzazione e
2017 - Distinguished Lectureship Award,
spettrometria di massa. E’ Socio della
Ministry of Science and Technology,
Taiwan; Società Chimica Italiana, Componente del
2015 - European Research Council Comitato Scientifico del simposio
Advanced Investigator Grant; internazionale SASP e componente del
Consiglio Scientifico della SIA dal 2018. E’
inoltre componente del comitato di memorizzazione nel DNA; sistemi alla
programma del Computational base dell’interazione tra organismi e tra
Astrochemistry, delegata del questi e l’ambiente. Indaga, inoltre, la
Dipartimento per le politiche di Equità e relazione tra informazione genetica e
Diversità di Ateneo dell’Università di comportamento biologico degli
Trento, componente del comitato organismi, in particolare: l’evoluzione e la
esecutivo della scuola di Dottorato in conservazione dell’adattamento e
Fisica, chairperson e componente del resistenza all’asfissia e al freddo, della
comitato organizzativo del MOLEC XVI e percezione della luce e della visione degli
Referee per riviste scientifiche altri individui, nonché gli scambi di
internazionali (Journal of Physical materiale informativo (small RNA) tra le
Chemistry, Journal of the American specie appartenenti al regno vegetale ed
Chemical Society, National Science animale, compreso Homo sapiens.
Foundation USA ed ASI)
Alexandre Soares Rosado
Savino Longo Prof. Alexandre Soares Rosado is a full
è professore ordinario di Chimica Professor at the Federal University of Rio
Generale ed Inorganica presso l'Università de Janeiro (UFRJ), Brazil and Visiting
degli Studi di Bari Aldo Moro. Dal 2018 Professor at the Department of Land, Air
tiene un corso di introduzione all’ and Water Resources, University of
Astrochimica e Astrobiologia. La sua California - Davis, USA. He is the former
attività di ricerca riguarda la simulazione the Director of the Institute of
al computer dei fenomeni in gas ionizzati, Microbiology at UFRJ (IMPG-UFRJ),
le proprietà chimico-fisiche delle meteoriti where he leads a productive laboratory,
e la chimica primordiale. with more than 20 years of experience
working with multidisciplinary research
Rosario Muleo groups. He was also the Vice-President of
è professore ordinario nell’Università the Brazilian Society of Microbiology
degli studi della Tuscia (Viterbo) ed (SBM) and led different research consortia
insegna discipline biotecnologiche e di and international projects by raising funds
coltivazioni delle piante arboree. E’ from different sources. He received his
membro della Società Orticola Italiana, bachelor’s degree in Biology, and Master
della Società Italiana di Genetica Agraria, and PhD in Microbiology from the Federal
dell’American Association for the University of Rio de Janeiro (and part of
Advancement of Science, dell’Accademia his thesis developed at the Wageningen
Nazionale dell’Olivo e dell’Olio e University & Research, WUR, The
dell’Accademia dei Georgofili. L’attività Netherlands). Prof. Rosado has mentored
di ricerca riguarda la fisiologia e il over 60 graduate students and post- docs.
miglioramento genetico (classico e During the past 20 years he published
biotecnologico), la comprensione more than 200 peer reviewed manuscripts,
biologica dei sistemi sensoriali degli book chapters and books (including the
organismi, dei sistemi di comunicazione new edition of the “Modern Soil
tra organismi, e dell’acquisizione Microbiology”, one of the most frequently
dell’informazione acquisita e la cited and used textbooks in soil
microbiology, Released in April 2019). His II. La sua attività di ricerca è focalizzata
background is on environmental sullo sviluppo di biosensori per il
microbiology, with focus on molecular monitoraggio ambientale di metalli tossici
microbial ecology, soil ecogenomics and partendo dallo studio dei meccanismi
biotechnology, extreme environments, molecolari di resistenza ai metalli pesanti
evolution of metabolisms and new dei batteri termofili. È membro giovane
metabolic pathways and bioremediation. della SIB (Società Italiana di Biochimica e
Matteo De Fazio Biologia Molecolare).
Ha conseguito il titolo di laurea triennale
in scienze biologiche presso la ‘Sapienza’
Università di Roma nel 2019, con una tesi
compilativa dal titolo “Astrobiologia:
origine della vita sulla Terra ed ambienti
nel Sistema Solare potenzialmente adatti
ad ospitarla”. Il lavoro di tesi, sviluppato
in ambito ecologico, è stato incentrato
sullo studio della biosfera e sul limite
ecologico dell’esplorazione spaziale.
Frequenta la laurea magistrale di
Ecobiologia presso la stessa università.

Ha partecipato a diversi workshop e


congressi di argomento astrobiologico,
come, ad esempio, al convegno ‘Exomars
2016’ (presso la sede dell’Esa), e al
workshop della Società Italiana di
Astrobiologia nel 2018 (presso l’Università
Federico II di Napoli). Inoltre, ha
frequentato corsi formativi sul tema
dell’educazione ambientale e sulla
salvaguardia degli ecosistemi ambientali
(in particolare marini) organizzati da
onlus, come ad esempio l’organizzazione
‘Marevivo’ (che lavora nella protezione
del mare e delle sue risorse).

Giovanni Gallo
Dottore magistrale in Biologia ed
attualmente Dottorando in Scienze
Biotecnologiche, indirizzo Biotecnologie
Industriali e Molecolari presso
l'Università degli Studi di Napoli Federico

Potrebbero piacerti anche