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Giornale dei Biologi

Maggio 2021
Anno IV - N. 5

A SCUOLA
DI GENOMICA
Edizione mensile di AgONB, Agenzia di stampa dell’Ordine Nazionale dei Biologi. Registrazione n. 52/2016 al Tribunale di Roma. Direttore responsabile: Claudia Tancioni. ISSN 2704-9132

Intesa tra Ordine Nazionale dei Biologi e Dante Labs,


azienda leader nel sequenziamento del DNA umano.
D’Anna (ONB): “I biologi potranno formarsi
in laboratori tecnologicamente avanzati”

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del Professor Valter Longo e delle più significative recenti ricerche scientifiche.

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A partire dal 16 aprile 2021 sarà possibile iscriversi attraverso la pagina web
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Fondazione Valter Longo Onlus, grazie al contributo dell’ONB,
riconoscerà ai biologi con i requisiti richiesti 100 BORSE DI STUDIO
a copertura parziale della quota di partecipazione.
Sommario

Sommario
EDITORIALE

3 Aprire al futuro
di Vincenzo D’Anna

PRIMO PIANO
64
6 Covid: miglioramento in tutta Italia
di Rino Dazzo
SALUTE
8 Onb e Dante Labs per l’alta formazione
di Domenico Esposito 18 Scoperto enzima che controlla formazione
metastasi
10 Bio, una rivoluzione epocale di Emilia Monti
di Stefania Papa
20 Tumori: scoperto il pezzo che ne spiega
la crescita
di Domenico Esposito

21 Troppo raro test “anti-chemio” al seno


di Emilia Monti

22 Tumore al polmone e terapia personalizzata


di Pasquale Santilio

24 La dieta delle cellule staminali embrionali


di Marco Modugno

26 Virus Herpes: scoperto come si moltiplica


di Domenico Esposito

29 In Israele si lavora al farmaco anti-covid


di Chiara Di Martino

30 Il cervello e la proteina dell’invecchiamento


di Domenico Esposito

31 Cervello, luce sul ruolo delle cellule “stellate”


di Emilia Monti
24
32 Sclerosi: un canale blocca l’infiammazione
di Carmen Paradiso
INTERVISTE
33 La metodologia di Galeno, il medico filosofo
14 Covid-19, a Napoli si lavora al vaccino di Barbara Ciardullo
in pillole
di Chiara Di Martino 34 Binge drinking “abitudine” per 3,8 mln di italiani
di Emilia Monti
16 Nadir Arber: “ora somministrato in ospedale.
Puntiamo a terapia domiciliare” Trigliceridi, pericolosi anche per i sani
di Chiara Di Martino
36
di Domenico Esposito
Sommario

72 BENI CULTURALI

63 Dalla Grotta Guattari del Circeo nuove


38 Gli scarti del limone fanno bene al cuore scoperte sui Neanderthal
di Gianpaolo Palazzo di Pietro Sapia

40 I capelli delle donne di Huangluo 64 Giardino di Ninfa, “Il parco più bello del Pianeta”
di Biancamaria Mancini di Rino Dazzo

42 Cellulite e trattamenti mirati


di Carla Cimmino SPORT
AMBIENTE 68 Pedote, l’Ironman della vela
di Antonino Palumbo
44 Gli eroi dimenticati del suolo
di Giacomo Talignani 72 Dal volley giocato al training: la nuova Nadia
di Antonino Palumbo
46 La mobilità in città è sempre più green
di Gianpaolo Palazzo 74 Prove di normalità negli stadi: riecco i tifosi
di Antonino Palumbo
48 Proteggono noi, ma non l’ambiente
di Giacomo Talignani 75 Gregorio Paltrinieri, il signore delle acque
di Antonino Palumbo
50 Il sistema di navigazione degli squali
di Giacomo Talignani 76 BREVI
52 Ambiente: arrivano le arnie elettroniche
di Gianpaolo Palazzo LAVORO
54 La microbiologia contro le microplastiche 78 Concorsi pubblici per Biologi
di Michelangelo Ottaviano
SCIENZE
55 L’agricoltura sostenibile e il modello Grand Farm
di Michelangelo Ottaviano 80 Alterazioni dell’EEG durante veglia e sonno
nella malattia di Alzheimer
56 Neve e vegetazione: cambia il global warming di Valentina Arcovio
di Pasquale Santilio
84 Fibromi uterini, una nuova terapia diminuisce
57 Protesi ossee migliori grazie ai meteoriti perdite e dolore
di Pasquale Santilio di Laura Eduati

INNOVAZIONE 88 La funzione della Vitamina D sul nostro


organismo
58 In Liguria la prima “smart bay” italiana Emanuele Rondina
di Felicia Frisi
ECM
59 Nuova vita per le acque reflue urbane
di Felicia Frisi 90 Attività antivirale delle proteine del siero
di latte
60 Veicoli più leggeri con il materiale antifuoco di di Valentina Gallo, Francesco Giansanti e
di Pasquale Santilio Giovanni Antonini
Editoriale

Aprire al futuro
di Vincenzo D’Anna
Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi

Q
uel che è noto non è nuo- legato alle scienze biologiche, per poter-
vo e quel che è nuovo ne trarre spunto di indirizzo alle nuove
non è noto. È questo epi- generazioni. L’Ordine dei Biologi fin
gramma, espressione della dall’insediamento del nuovo consiglio si
logica, ad aver indirizzato il Consiglio è posizionato alla frontiera degli eventi
dell’Ordine ad organizzare scientifici, ha manifestato
due grossi eventi dedicati Guardare lontano prima ed organizzato poi
significa avere la capacità
alla più giovane e versatile tutta una serie di eventi
di recepire tutto quello
delle scienze biologiche: la che emerge nel mondo che hanno spaziato in tut-
genomica. Chi guida una scientifico legato te le molteplici direzioni
comunità di professionisti alle scienze biologiche, di inserimento e pratica
per poi trarne spunto
che svolgono una qualun- professionale che interes-
que delle ottanta diverse attività profes- sano gli iscritti all’Albo. Comunicare,
sionali che oggi praticano i biologi, deve informare, formare, fare esperienza pra-
saper guardare un poco più lontano di tica, sono i capisaldi attraverso i quali ab-
coloro che sono guidati. biamo inteso far passare il rinnovamen-
Guardare lontano significa innanzi- to gestionale ed organizzativo dell’Ente
tutto avere la capacità di recepire tutto pubblico, sussidiario della pubblica am-
quello che emerge nel mondo scientifico ministrazione che rappresenta i biologi
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Editoriale

italiani. Senza gli strumenti di comuni- figlia del sentito dire, della maldicenza,
cazione, la ripianificazione della macchi- dei luoghi comuni che ci siamo battuti
na organizzativa e dei servizi, la costante fin dal nostro insediamento. Superare i
apertura alla conoscenza del nuovo ed compartimenti stagni, avvicinare tutti i
al rilancio di quello di antico abbando- biologi al confronto ed all’informazione
nato a se stesso nel passato, non sarem- è stato lo strumento per dissipare malin-
mo oggi approdati alla conoscenza delle tesi e menzogne.
decine di nuove strade oppure ai vecchi Se ci accingiamo a parlare di genomi-
percorsi professionali rinnovati ed ag- ca, di medicina personalizzata, di meto-
giornati. Abbiamo innanzi diche di avanguardia sul
a noi, in quanto biologi, DNA, dei nuovi campi
Abbiamo innanzi a noi,
decine di possibili diver- in quanto biologi, decine dell’eco tossicologia, de-
se attività da esercitare, e di possibili attività da gli inquinamenti da nano
ciascuna di queste strade esercitare, e ciascuna particelle, delle nuove bio
di queste strade apre
apre ad inaspettate occa- coltivazioni, della nutri-
ad inaspettate
sioni lavorative. occasioni lavorative zione detossificante, della
Tanti nuovi itinerari che Biologia ambientale e del-
possono essere percorsi se sussistono le la epigenetica, di quella marina e della
condizioni cognitive della materia, teo- acqua cultura, della catena di trasforma-
riche e pratiche, in capo a coloro che le zione e distribuzione dei prodotti agroa-
percorrono. Indicare soluzioni è il mi- limentari e della loro sicurezza e salubri-
gliore deterrente verso i luoghi comuni tà, lo dobbiamo a quella nuova mentalità
e le solite lamentazioni. Un falso con- ed a quei propositi innovativi di ONB.
vincimento, ripetuto più volte innanzi a Importanti riconoscimenti legislativi per
molte persone si trasforma in una veri- i biologi ormai sono alle porte e la cate-
tà acquisita e come tale viene perpetra- goria nel suo insieme ha oggettivamente
ta nel tempo. È contro questa mentalità acquisito maggior peso e rappresentan-
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Editoriale

za e la incrementerà ulteriormente nel a governarla. Quindi l’aggiornamento


prossimo futuro. teorico e pratico è imprescindibile per
La genomica credo possa rappresenta- navigare. Apprendere che ogni anno mi-
re l’apice della vetta del rinnovamento e gliaia di studenti acquisiscono la Laurea
dell’inserimento dei biologi a pieno tito- LM 61 per la scienza della nutrizione e
lo nelle future prospettive professionali che si immetteranno in un’autostrada in-
sia sanitarie che altrove. Se le malattie golfata fino a divenire non percorribile,
possono essere predette e prevenute in- desta sconcerto e preoccupazione. Peg-
dagando direttamente sul DNA e se le gio ancora se chi acquisisce quel titolo
medesime possono essere di studio lo fa attraverso
meglio comprese e curate Università telematiche,
La genomica rappresenta
attagliando la cura sulle l’apice della vetta magari provenienti da lau-
singole individualità bio- del rinnovamento e ree triennali incongruenti,
logiche, con la medicina dell’inserimento dei se non del tutto estranee
biologi nelle future
personalizzata, i biologi alle scienze biologiche.
prospettive professionali
non saranno più subal- sia sanitarie che altrove Una babele di corsi che
terni ad altre categorie porta migliaia di laureati
in campo sanitario. Lo stesso vale se a bussare alle porte del nostro Ordine
gli eventi predittivi e terapeutici dettati infoltendo le schiere dei biologi improv-
dalla genomica potranno essere estesi al visati se non del tutto estranei alla bio-
mondo vegetale, al miglioramento delle logia stessa. Nel disegno di legge sulle
culture ed alla loro genuinità e salubrità. nuove lauree abilitanti si dovrebbe aver
Insomma, un vasto mare si para innanzi posto un sostanziale rimedio a questa si-
alle attuali generazioni di biologi. tuazione imbarazzante, che si è protratta
Ma se la nave può solcare nuove rotte per molto tempo (e molta incuria). Apri-
con fecondi approdi professionali, oc- re al futuro si può se si cura la qualità
corre che gli equipaggi siano preparati del presente.
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Primo piano

COVID:
MIGLIORAMENTO
IN TUTTA ITALIA
Calano i ricoveri e le terapie intensive. Diminuiscono
casi e decessi giornalieri e aumentano i vaccinati
Si procede con progressive riaperture delle attività

di Rino Dazzo

I
n fondo al tunnel s’intravede finalmen-
te la luce. Doveva essere il mese della
svolta e a maggio, in effetti, l’auspicata
accelerazione sui vaccini è arrivata. E,
con essa, un ulteriore miglioramento del
quadro complessivo in Italia. Un miglioramen-
to significativo. Gli ospedali si sono svuotati, le davvero pensare a un ritorno sempre più mar-
terapie intensive sono ben al di sotto dei livelli cato a condizioni vicine alla normalità. Scrive il
di guardia, il numero dei nuovi casi è diminuito Ministero della Salute nell’ultimo report sull’an-
giorno dopo giorno, insieme a quello dei deces- damento dell’epidemia nel Paese: «La pressione
si. Il «rischio ragionato» di aprile, dunque, non sui servizi ospedalieri si conferma al di sotto del-
ha provocato contraccolpi. Anzi, ora si possono la soglia critica in tutte le Regioni/PA e la stima
programmare con fiducia riaperture progressive dell’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato
per le prossime settimane, confortate da numeri sui casi sintomatici è stabilmente al di sotto della
e indicatori che evidenziano gli effetti positivi soglia epidemica».
della campagna di immunizzazione. Tre le regioni in zona bianca a partire da lune-
In trenta giorni il numero degli attualmen- dì 31 maggio: Friuli Venezia Giulia, Molise e Sar-
te positivi è sceso di quasi 200mila unità, dai degna. Via libera, in questi territori, alla riapertu-
442.771 del 28 aprile ai 246.270 del 28 mag- ra di parchi a tema e di divertimento, di piscine
gio. I ricoverati in terapia intensiva sono passati coperte e centri benessere, sale scommesse, ca-
da 2.711 a 1.142, quelli nei reparti ordinari da sinò, fiere ed esposizioni. Consentiti anche matri-
19.860 a 7.192. E la media dei decessi giorna- moni e cerimonie, che nelle regioni in zona gialla
lieri si è abbassata in modo drastico: dagli oltre – in pratica, tutto il resto d’Italia – sarà possibile
300 del mese di aprile ai 179 di maggio. Ancora festeggiare dal 15 giugno. Riaprono anche le di-
troppi, ma ben lontani dalle drammatiche cifre scoteche, ma solo per i servizi di bar e ristorante:
dei mesi invernali. Tanto che ora è possibile per ballare bisognerà attendere un altro po’. I

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Primo piano

(95,6%) e Puglia (95,5%). Quelle più in ritardo


sono Sardegna (86,4%) e Friuli (89,8%).
In tutta Italia ha ricevuto la prima dose il
93,7% degli over 90, la seconda l’82,3%. Dati
soddisfacenti anche per gli over 80: prima dose
per il 91%, seconda per l’82,6%. Più indietro
la campagna per gli over 70: l’81,1% ha ricevu-
to la prima dose, appena il 32,9% la seconda.
Ovviamente, la fascia 60-69 anni è ancor più in
ritardo: prima dose per il 67,3%, seconda per
il 25,6%. Meno significativi i dati per over 50
(prima dose per il 41,2%, seconda per il 17,1%)
e per over 40 (prima dose per il 23,2%, seconda
per l’11,8%). Quanto alle categorie a rischio, la
media nazionale è del 96,3% con seconda dose
per l’83,2%. Alcune regioni hanno già com-
pletato l’immunizzazione, almeno per le prime
dosi: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania,
Lazio, Lombardia, Molise, Provincia Autonoma
di Bolzano, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta.
Altre sono un po’ in ritardo, come Emilia Roma-
gna (88,5%), Liguria (87,5%) e Friuli (85,5%).
Viaggiando agli stessi standard di fine maggio
(media giornaliera di 499.657 dosi al giorno)
l’immunità di gregge nel Paese si raggiungereb-
be il 5 settembre, poco oltre la previsione gover-
nativa di fine agosto.
Molto dipenderà dalla velocità di sommini-
strazione nel mese di giugno, in cui è prevista
Robert Kneschke/shutterstock.com
la consegna di venti milioni di dosi. Con una
novità significativa: il richiamo, per i vaccini
che lo prevedono (di fatto, tutti tranne quello
monodose sviluppato da Johnson&Johnson),
timori di fine aprile, del resto, fortunatamente si sarà effettuato in ritardo. Quarantadue giorni
sono rivelati eccessivi. Tanto che uno dei virologi (35 in alcune regioni come Lazio, Campania e
più preoccupati, il professor Massimo Galli, ha Veneto) per Pfizer e Moderna in luogo dei ca-
ammesso: «I vaccini hanno spostato l’equilibrio nonici 21 e 28 indicati dalle case farmaceutiche.
© hedgehog94/shutterstock.com

più rapidamente di quanto mi aspettassi. Quan- Tra i 78 e gli 84 giorni per AstraZeneca. Il mo-
do il 26 aprile sono state riaperte molte cose la tivo? Consentire di immunizzare in tempi più
situazione non lo lasciava presagire. Invece sono rapidi il maggior numero possibile di persone
andate bene e ne sono molto felice». almeno con una dose, sulla falsariga di quanto
Già, i vaccini. La soglia delle 500mila dosi La soglia delle 500mila fatto – con ottimi risultati – nel Regno Unito.
giornaliere a cui aveva accennato il commissario dosi giornaliere a cui Per gli esperti dell’Aifa non ci saranno controin-
straordinario all’emergenza, generale Figliuolo, aveva accennato il com- dicazioni, anche se le aziende produttrici hanno
è stata raggiunta e superata in più occasioni, so- missario straordinario invitato ad attenersi alle indicazioni formulate in
prattutto nella seconda metà del mese. Alla data all’emergenza, generale
prima istanza. Nel frattempo, dal 3 giugno via
Figliuolo, è stata rag-
del 28 maggio in Italia sono state consegnate giunta e superata in più libera alla prenotazione delle vaccinazioni anche
35.817.739 dosi, di cui il 93,2% somministrate. occasioni. Le persone per gli under 40 in tutte le regioni. E presto po-
Le persone vaccinate con almeno una dose sfio- vaccinate con almeno una trebbe partire anche la vaccinazione dei ragazzi
rano i 22 milioni (21.955.970), 11.418.171 inve- dose sfiorano i 22 milioni dai 12 ai 15 anni, dopo che l’Ema ha approva-
ce quelle che hanno completato il ciclo vaccina- to il vaccino Pfizer-BioNTech per questa fascia
le. L’Umbria la regione più virtuosa col 95,8% d’età. Giugno, insomma, è il mese dell’ulteriore
delle dosi somministrate davanti a Lombardia accelerazione, quella decisiva.

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Primo piano

Da sinistra, Roberto Romanelli, Gennaro Lamberti, Vincenzo D’Anna, Andrea Riposati, Alberto Spanò e Pasquale Piscopo.

L’
Ordine nazionale dei Biologi e Dan- mei, punto di contatto tra l’Ordine nazionale dei
te Labs, eccellenza mondiale italia- Biologi e le due realtà imprenditoriali abruzzesi,
na per il sequenziamento del DNA ha costituito l’indispensabile punto di partenza
umano, hanno stipulato un protocol- da cui far prendere le mosse al progetto. L’idea
lo d’intesa per dar vita a un progetto di unire le rispettive forze e competenze, dan-
di alta formazione riservato ai biologi per la ri- do vita ad una partnership capace di qualificare
cerca in ambito genomico. Il percorso formativo giovani biologi mediante un percorso formativo
è stato presentato nei giorni scorsi a Roma, nella avanzato nel campo genomico è stato il passo
sede di via Piramide Cestia 1/c dell’Ordine dei successivo. Ad esprimere soddisfazione per il
Biologi, e avrà luogo nei laboratori dell’azienda risultato conseguito è stato Vincenzo D’Anna,
collocati nei locali del Tecnopolo d’Abruzzo, a presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi,
L’Aquila. L’Ordine nazionale dei Biologi con- che ha dichiarato: «Ringrazio tutti i componenti
tribuirà all’iniziativa finanziando delle borse di di un Consiglio dell’Ordine che, per la verità, mi
studio. Destinatari di questo ambizioso proget- hanno sempre assecondato in questa mia idea
to saranno 75 giovani biologi: prossimamente che noi si debba fare i rivoluzionari. Perché in
saranno comunicati i dettagli riguardanti l’ac- un mondo che cambia, le rivoluzioni sono an-
cesso al percorso formativo. che costruttive, non sono solo distruttive. Se noi
A quest’intesa si è arrivati dopo che lo scor- vogliamo guidare sessantamila biologi - e do-
so settembre Dante Labs, insieme con Vitha vremmo arrivare a ottanta-novantamila, perché
Group, Spa dell’Aquila specializzata nella ven- la dispersione e l’erosione è ancora molto alta
dita di prodotti per il benessere e la prevenzione ahinoi - dobbiamo essere all’avanguardia, non
della salute, ha lanciato Anima Genomic, ovvero possiamo stare nel gruppo o addirittura nella re-
il sequenziamento del DNA umano al 100%. Il troguardia. Oggi si apre una finestra sul futuro».
lavoro svolto dal concessionario autorizzato Vi- Alla base di queste parole la consapevolezza
tha Group “Dream & Dare” di Anna Maria To- che «lo studio e il sequenziamento del DNA rap-

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Primo piano

ONB E DANTE LABS


PER L’ALTA FORMAZIONE
Siglato un protocollo d’intesa riservato per 75 biologi
per la ricerca in ambito genomico

di Domenico Esposito

gato per le regioni Lazio e Abruzzo «un modo per


proporre nuovi modelli professionali di riferimen-
to e renderli disponibili anche alle società scienti-
La locandina dell’evento. fiche, alle università ed ai sistemi pubblici». Spanò
ha affermato che l’intento non è quello di scegliere
«aree», come appunto la genomica, «per metterle
presentano un po’ il simbolo di una strada che in contrapposizione»: l’obiettivo è invece quello di
si interseca e che conduce verso la medicina pre- lanciare «un ulteriore segnale di spinta sul fronte
dittiva e personalizzata». Il presidente D’Anna ha della ricerca, mettendo insieme risorse private e
poi spiegato come «lo sviluppo della genomica pubbliche nel segno dell’eccellenza». Alla confe-
potrà costituire il fulcro di una rivoluzione co- renza stampa di presentazione del progetto, dal
pernicana che cambierà per sempre la vita delle titolo “Genomica – La strada verso la medicina
persone». Il convincimento di essere dinanzi a predittiva e personalizzata” ha preso parte anche
una svolta epocale è condiviso anche da Andrea Gennaro Lamberti, presidente di FederLab Italia.
Riposati, amministratore delegato di Dante Labs. Nel corso del suo intervento, il vertice di una delle
Questi ha in primo luogo spiegato la mission della principali associazioni di categoria dei laborato-
sua azienda, nata «da una necessità ben precisa: ri d’analisi e dei centri poliambulatoriali privati
accorciare il tempo tra la ricerca scientifica e l’im- accreditati con il Servizio sanitario nazionale, ha
patto che questa ha sulle persone». dichiarato che «la genomica è già il presente e oc-
Il CEO di Dante Labs ha poi precisato come Il percorso formativo corre adeguarvisi». Secondo Lamberti, infatti, so-
la genomica sia equiparabile ad «internet nei è stato presentato nei lamente «conoscenza e avanzamento tecnologico
primi anni Novanta, quando lo si utilizzava solo giorni scorsi a Roma, ci permettono di poter sopravvivere e vincere la
nella sede di via Piramide
per le mail. Tra dieci, quindici anni, impatterà Cestia 1/c dell’Ordine dei
sfida all’interno di un mercato che, per i laboratori
un po’ in tutti i settori della nostra esistenza, Biologi, e avrà luogo nei di analisi, in particolari quelli piccoli, si fa sempre
dalla salute al cibo, dai rifiuti all’inquinamento, laboratori dell’azienda più complicata». Presente all’evento anche il di-
e, proprio come internet, rivoluzionerà comple- collocati nei locali del rettore del Tecnopolo d’Abruzzo dell’Aquila, Ro-
tamente non solo il modo di vivere, ma anche Tecnopolo d’Abruzzo, a berto Romanelli, che ha parlato del progetto come
L’Aquila.
quello di concepire la medicina». di un «aggregatore di eccellenze». Insomma, un’i-
Il protocollo d’intesa stipulato dall’Ordine Na- niziativa ambiziosa, secondo tutti gli esperti, che
zionale Biologi e Dante Labs è stato definito da promette di rivoluzionare la disciplina medica e di
Alberto Spanò, consigliere dell’ONB, di cui è dele- conseguenza la vita dei pazienti.

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Primo piano

BIO, UNA RIVOLUZIONE


EPOCALE
Il Senato approva il Ddl Agricoltura: si va verso il marchio “Biologico italiano”
Un’opportunità per i Professionisti del Comparto Agroalimentare

di Stefania Papa*

È
storia di questi giorni l’approvazio- Ma non basta. La nuova legge, infatti, ac-
ne, da parte del Senato, del disegno compagnerà le imprese verso un percorso più
di legge sull’agricoltura biologica. Il organico a tutela del “tricolore”, delle nostre
testo (atteso ora a Montecitorio per filiere e di tutti quegli imprenditori che hanno
la terza lettura) istituisce, tra le altre dimostrato di saper fare mercato meglio di altri,
misure, il marchio “Biologico italiano” di cui nel più totale rispetto del suolo e dell’ambiente
potranno fregiarsi “i prodotti biologici ottenuti che ci circonda. In particolare, giova sottolinea-
da materia prima italiana”. re, in questa stessa sede, come la principale mo-
Ora, al di là di alcuni punti controversi, tut- difica introdotta dal Senato al “Ddl Biologico”,
tora oggetto di discussione (lascia perplessi, da sia stata l’introduzione di un articolo aggiuntivo,
un punto di vista scientifico, l’equiparazione, contenente una delega al governo per emanare,
prevista dal Ddl, dell’agricoltura biodinamica a entro 18 mesi, uno o più decreti legislativi per
quella biologica), il provvedimento - una volta “procedere ad una revisione della normativa in
licenziato definitivamente nel successivo passag- materia di armonizzazione e razionalizzazione
gio alla Camera - andrà a disciplinare un settore sui controlli per la produzione agricola e agro-
in forte espansione, nel quale noi Italiani possia- alimentare biologica”. Tali decreti, negli intenti
mo vantarci, senz’altro, di essere tra i primi in del legislatore, dovranno “provvedere a miglio-
Europa, sia in relazione alla superficie agricola rare le garanzie di terzietà dei soggetti autorizza-
destinata al bio (quasi due milioni di ettari, pari ti al controllo”, eventualmente anche “attraver-
al 16%), sia come valore di mercato (si parla di so una ridefinizione delle deleghe al controllo
un fatturato di circa 7 miliardi di euro). Segno concesse dal Ministero delle politiche agricole
evidente, insomma, di come i prodotti nostra- alimentari e forestali”, e a “rivedere l’impianto
ni siano tra i più apprezzati al mondo, merito del sistema sanzionatorio connesso”.
del rapporto, ormai sempre più consolidato, tra Un “correttivo”, quest’ultimo, fondamen-
produttori e consumatori globali. tale, che chiama fortemente in causa la nostra
professione, in termini di “speciali competen-
ze”, dal momento che proprio nel campo della
*Consigliere dell’Ordine Nazionale dei Bio- consulenza esplicata nel settore agro-alimenta-
logi, delegata alla Sicurezza Alimentare e re, si sviluppa uno degli ambiti principali del
delegata per le regioni Toscana e Umbria. “mestiere” di Biologo, inteso in asse con quello
degli Agronomi.

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Primo piano

© Syda Productions/shutterstock.com

Non è un caso, d’altronde, che proprio sul po che, negli ultimi anni, ha avuto l’Agricoltura
ruolo del “consulente per la certificazione dei Biologica. Un incremento in parte dovuto anche
prodotti biologici”, dal 15 al 24 giugno prossi- alle preferenze del consumatore, sempre più
mo, la Delegazioni ONB di Toscana-Umbria, guidato dal criterio della sostenibilità, declinata
© Subbotina Anna/shutterstock.com

insieme con quelle di Emilia Romagna-Marche in maniera coerente dalle produzioni biologiche
e Piemonte, Liguria-Valle D’Aosta, agendo in il cui primo “sistema di qualità” normato di tipo
stretta collaborazione con l’Ordine dei Dottori orizzontale a livello europeo, risale al 1991.
Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia Proprio alla luce di questo cambiamento che
di Viterbo, e con il contributo di Accredia ed può senz’altro definirsi epocale, va segnalato l’e-
AIAB (è stato richiesto anche il patrocinio al Mi- sempio positivo della regione Marche dove, fin
I prodotti nostrani sono
paaf), abbia deciso di organizzare un corso teo- tra i più apprezzati
dal 2015, opera l’Associazione Cluster Agrifo-
rico-pratico della durata complessiva di 16 ore. al mondo, merito del od Marche CLAM. Si tratta di un’aggregazione
Tale proposta intende rivolgersi non solo ai rapporto, ormai sempre composta dalle quattro Università delle regione
Biologi ma, appunto, anche agli Agronomi, fi- più consolidato, tra (UNIVPM, UNICAM, UNIURB, UNIMC),
gura professionale con la quale spesso i primi si produttori e consumatori insieme con Istituti di Ricerca, imprese legate
globali.
interfacciano, operando in una misura stretta- al mondo agricolo, alimentare ed ittico, asso-
mente sinergica. L’idea di dedicare un percorso ciazioni di categoria e società di servizi, chia-
formativo alla figura del “consulente biologico” mate a collaborare per soddisfare le necessità
prende le mosse proprio dall’importante svilup- di innovazione lungo l’intero arco della filiera

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Primo piano

agro-alimentare del territorio marchigiano. Tale pubblico di figure specialmente competenti


associazione è nata proprio con l’obiettivo di sulla base di manifestazioni di interesse e avvi-
incrementare la competitività del settore agro-a- so pubblico (previo atto deliberativo). Tale ne-
limentare regionale attraverso la cooperazione e cessità, è bene tornare a ribadirlo, muove anche
il trasferimento di conoscenza tra i diversi attori dall’adeguamento dei metodi di produzione,
appartenenti alla filiera, coniugando innovazio- che sempre più si stanno evolvendo passando
ne e tradizione. Anche la Regione Toscana ha da convenzionale a biologico. Il che, manco a
imboccato tale direzione quando - è storia di dirlo, richiede, appunto, conoscenze accurate e
questi mesi - ha pubblicato alcuni bandi Psr specifiche, in uno con un’assistenza sempre più
per le misure agroambientali riservati a quelle costante e mirata da parte di professionisti che
aziende che intendano introdurre o mantenere siano veramente competenti del settore. Quegli
il metodo di produzione biologica, o che si af- stessi ai quali, lo scorso 20 maggio, è stato de-
facciano per la prima volta al mondo “bio”. In- dicato un apposito workshop organizzato dalle
somma: la rivoluzione Bio appare irrefrenabile, nostre tre delegazioni regionali, incentrato sul
estendendosi sempre più a macchia d’olio, fino biologico inteso come “opportunità”.
a toccare diverse tipologie produttive, specie In quella sede, infatti, grazie anche alla pre-
per quanto concerne la fase di trasformazione, senza dei rappresentanti di Accredia, del Mipaaf,
© Andrea Izzotti/shutterstock.com
commercio ed etichettatura dei prodotti. Un del Senato, del settore degli “affari regolatori” e
processo che comporta verifiche specifiche, di varie associazioni di categoria, si è simbolica-
minuziose e sempre più complesse, da parte mente toccata con mano un po’ tutta la filiera
degli Organismi di Controllo e delle Autorità dell’agro-alimentare, partendo dalla produzio-
di Vigilanza, i quali, a loro volta, per svolgere ne, fino ad arrivare alla distribuzione. Senza tra-
tali compiti in maniera ottimale, necessitano di scurare uno sguardo ai palazzi delle istituzioni.
Il provvedimento - una
figure professionali dotate di adeguate, appro- volta licenziato definiti-
Nel workshop si è parlato del “biologico”, della
fondite e comprovate competenze. E chi, se non vamente nel successivo sua “storia” e “dimensione professionale”, con
i Biologi, pronti ad operare in stretta sinergia ed passaggio alla Camera tanto di punto sullo “stato dell’arte” nella ricer-
in ambito multidisciplinare, con tutti quanti gli - andrà a disciplinare ca e nella formazione universitaria approfon-
altri rappresentanti delle professioni tecnico-sa- un settore in forte dendo anche tematiche legate ai vari regolamen-
espansione, nel quale noi
nitarie, per raccogliere una sfida del genere? Chi Italiani possiamo vantar-
ti europei (Regolamento UE 2018/848 è entrerà
se non loro per garantire che queste operazio- ci, senz’altro, di essere tra in vigore dal 1o gennaio 2022, essendo la sua
ni di verifica e controllo, possano svolgersi così i primi in Europa, sia in data di applicazione posticipata di un anno dal
come dettano leggi, norme e regolamenti? Tut- relazione alla superficie regolamento (UE) n. 2020/1693 alla luce della
to questo, si badi bene, senza perdere di vista agricola destinata al bio pandemia di COVID-19 e della conseguente
(quasi due milioni di
il fatto che la stessa “rivoluzione bio” sta por- ettari, pari al 16%), sia
crisi sanitaria pubblica. Sostituisce e abroga il
tando anche all’evoluzione di un nuovo mercato come valore di mercato regolamento (CE) n. 834/2007.). Perché, sì, il
professionale, rappresentato dall’insieme degli (si parla di un fatturato di “Bio” non è solo un modo di produrre diver-
operatori del settore agroalimentare che oggi si circa 7 miliardi di euro). so, nel rispetto della natura e dell’ambiente, ma
cimentano nel sistema di produzione biologico. anche un’opportunità che guarda ai mercati del
Un modello strettamente regolamentato, dove futuro. Ed in cui i Biologi sono chiamati a fare
la figura del consulente - e dunque anche del la loro parte.
Biologo e dell’Agronomo - diventa elemento
basilare per una corretta gestione dei requisiti
di qualità. Nasce da qui, dunque, da questi pre- Riferimenti
supposti, l’idea di mettere in campo un corso te- http://toscanaumbria.ordinebiologi.it/2021/05/20/biologico-30-anni-di-op-
orico-pratico altamente qualificato, come quello portunita-il-20-maggio-il-workshop-organizzato-dalle-delegazioni-onb-di-to-
organizzato a giugno dalle nostre tre delegazioni scana-umbria-ed-emilia-romagna-marche-in-collaborazione-con-lordi-
regionali, con lo scopo di qualificare “consulen- ne-dei-dottori-agronomi-e-dei-dott/ (30 anni del Biologico).
ti in campo biologico”. Professionisti, per dirla http://toscanaumbria.ordinebiologi.it/2021/05/15/professionisti-aziende-in-
in altre parole, capaci di fornire, con il proprio contrano-le-competenze-il-15-16-23-e-24-giugno-il-corso-teorico-pratico-or-
lavoro, un supporto qualificato alle aziende del ganizzato-dalle-delegazioni-onb-di-toscana-umbria-ed-emilia-romagna-mar-
settore agroalimentare che intendono intrapren- che-in-collaborazione-con/ (Corso Teorico-Pratico).
dere il percorso della certificazione con metodo http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Resaula/0/1298092/index.htm-
biologico, nonché la costituzione di un elenco l?part=doc_dc (Fonte del Senato).

12 GdB | Maggio 2021


Stage del corso teorico pratico

PESTICIDI E SALUTE:
DALL’AMBIENTE ALLA CATENA ALIMENTARE,
RISCHI E STRATEGIE DI PREVENZIONE

16 giugno 2021
Istituto Ramazzini di Bologna
Intervista


COVID-19, A NAPOLI SI LAVORA
AL VACCINO IN PILLOLE
Ingegnerizzato un probiotico che esprime la proteina Spike: Giovanni Sarnelli, docente
di Gastroenterologia, spiega le potenzialità della scoperta

di Chiara Di Martino

N
iente più aghi né boccette, la co e applicarlo al Covid-19. E abbiamo scelto
prossima generazione di vaccini l’Escherichia Coli Nissle 1917, una specie non
potrebbe essere in pillole e, so- patogena del batterio.
prattutto, potrebbe essere dietro Cosa lo caratterizza?
l’angolo. Arriva dall’Università Lo si conosce da sempre, fu isolato nei sol-
Federico II di Napoli un nuovo importante dati durante la Prima guerra mondiale: ci fu
tassello nella lotta al Covid-19 (ma non solo): una epidemia di dissenteria, e si scoprì che chi
una società spin-off dell’Ateneo, la NEXT- aveva quel batterio nel micriobiota veniva ri-
BIOMICS, ha depositato domanda di brevetto sparmiato. Così abbiamo pensato di utilizzarlo
per un vaccino batterico. Punto di partenza, il come vettore così come altri vaccini, per esem-
probiotico Escherichia Coli Nissle 1917 che pio, usano un Adenovirus.
stimola il sistema immune intestinale. Dietro Con quali risultati?
questa scoperta ci sono tre ricercatori: Gio- Il probiotico stimola la risposta immune
vanni Sarnelli, professore di Gastroenterologia contro la proteina Spike che il Coronavirus usa
della Università Federico II, Giuseppe Esposi- per infettare le cellule. I dati preclinici ci lascia-
to, Professore di Farmacologia presso la Uni- no ben sperare: la somministrazione per 5 gior-
versità Sapienza di Roma e Walter Sanseverino, ni a settimana, per un totale di 17 settimane,
CEO di Sequentia Biotech, tutti soci co-fonda- di Escherichia Coli Nissle 1917 ingegnerizzato
tori di NEXTBIOMICS. è stata in grado di stimolare significativamente
A raccontare il cammino percorso finora la risposta immune, con la produzione di anti-
è Giovanni Sarnelli, che spiega come si è ar- corpi circolanti di tipo IgM e IgG e, ancora più
rivati a questo rivoluzionario passo, portatore interessante, anche di IgA a livello mucosale,
di grandissime implicazioni soprattutto per i intestinale e bronchiale, offrendo un’ulterio-
paesi poveri del mondo. re protezione. Va assunto in maniera ciclica e
Professore, l’idea è nata “a freddo” oppure continuativa, poi raggiunge il plateau e si sta-
ci si è “inciampati” studiando altro? bilizza.
Non è stata casuale. Ci occupiamo da di- Con evidenti vantaggi, pare di capire.
versi anni di probiotici di nuova generazione, Non ha mostrato effetti avversi o collatera-
i “batteri buoni” per intenderci, e abbiamo già li, è sostenibile dal punto di vista ambientale,
altri 3 brevetti in questo campo. A un certo si conserva a temperatura ambiente (nei paesi
punto ci è sembrato naturale mettere il nostro caldi a 2-8 °C) e agisce in modo più fisiologico
know how al servizio di questo momento stori- rispetto ad altri. In più, ha il grande vantag-

14 GdB | Maggio 2021


Intervista

NEXTBIOMICS, ecco i
ricercatori che l’hanno fondata

Giovanni Sarnelli.

G iovanni Sarnelli è professore di Gastroente-


rologia presso l’Università di Napoli Federi-
co II, ha un dottorato di ricerca in Fisiopatologia
© eamesBot/shutterstock.com dell’apparato digerente e nutrizionale e un post
doc presso l’Università di Leuven (Belgio) dove
ha sviluppato la passione le ricerche sull’asse
intestino-cervello ed il mondo dei probiotici.
gio di poter essere somministrato per via orale. Giovanni è autore di oltre 120 articoli scientifici
Questo, soprattutto in una campagna vaccina- su riviste internazionali ed è co-inventore di 3
le su vasta scala, riduce i costi di gestione, di- brevetti su probiotici di prossima generazione.
stribuzione e personale, il che ha significative Con lui, tra i soci fondatori di NEXTBIOMICS,
Giuseppe Esposito (che ne è responsabile
implicazioni soprattutto nei paesi poveri del scientifico), attualmente professore di farma-
mondo. Lavorare sui batteri è facile se hai l’e- cologia alla Sapienza di Roma, e il managing
sperienza giusta, basta solo un fermentatore: ci director Walter Sanseverino, laureato in biotec-
farebbe piacere che il Sud del mondo – che sta nologie e CEO di Sequentia.
ancora a zero quanto a vaccini - potesse trarne
vantaggio, e indirettamente tutti, perché quel-
le zone costituiscono un serbatoio di Covid-19 punto di vista della ricerca, stiamo già imma-
che impedisce l’eradicazione della pandemia. ginando l’applicazione ad eventuali varianti:
Quindi è questo il vostro sogno? nella nostra miscela è facile poter inserire più
Sì. Siamo pur sempre ricercatori! Sarebbe varianti della proteina Spike. Peraltro, è alta-
meraviglioso porci in chiave puramente etica e Arriva dall’Università mente probabile che il nostro vaccino possa es-
spedire pillole a quei paesi che non hanno la Federico II di Napoli un sere usato anche come booster di stimolazione
forza economica e politica di importare tecno- nuovo importante tassel- anticorpale, come richiamo di altri vaccini. Im-
logie di alto livello, come i vaccini a mRna. lo nella lotta al Covid-19 portante, in tutto questo, è stato il dialogo con
(ma non solo): una so-
Quando il passaggio alla sperimentazione cietà spin-off dell’Ateneo,
la Sequentia Biotech, società Spagnola esperta
sull’uomo? la NEXTBIOMICS, ha in genomica.
Questo è difficile dirlo, perché per questa depositato domanda di Cosa c’è nel futuro della NEXTBIOMICS?
fase servono tempo e investimenti e la NEX- brevetto per un vaccino Per ora ci piace moltissimo il suo presente.
TBIOMICS da sola non potrebbe sostenerla. batterico. Abbiamo avuto l’onore di partecipare al recen-
Noi per ora ci siamo concentrati sul prodotto te workshop del Parlamento europeo intito-
ma stiamo già ricevendo richieste di collabo- lato proprio “How probiotics can change the
razione da fondi di investimenti, fondazioni e world”. Come spin-off della Federico II siamo
aziende farmaceutiche, ma naturalmente siamo contenti di smentire l’idea secondo cui la ricer-
ancora in fase interlocutoria. ca sia ancora lontana dal mondo applicativo. A
A che punto è lo studio? breve, tra l’altro, avremo una struttura dedica-
Dal punto di vista produttivo, ci stiamo ta nel campus universitario di San Giovanni a
guardando attorno, per ora abbiamo deposi- Teduccio, vero punto di riferimento per l’inte-
tato – il 12 aprile - domanda di brevetto. Dal ro settore dell’innovazione.

GdB | Maggio 2021 15


Intervista


NADIR ARBER: “ORA
SOMMINISTRATO IN
OSPEDALE. PUNTIAMO A
TERAPIA DOMICILIARE”
Il professore del Sourasky Medical Center di Tel Aviv spiega
i meccanismi di azione del farmaco EXO-CD24, utile per i pazienti
che mostrano sintomi da moderati a severi

È
membro di numerose associazioni via NFKB in due punti critici, viene erogato
israeliane, europee e statunitensi direttamente al polmone mediante semplice
per la ricerca sul cancro. Laureato inalazione. Può essere prodotto in modo ef-
alla Hebrew University, Hadassah ficace, efficiente e rapido a un costo relativa-
School of Medicine, è specializ- mente basso. Anche il trasferimento tecnolo-
zato in Gastroenterologia: Nadir Arber ha gico è molto semplice.
all’attivo oltre 100 pubblicazioni scientifiche Quali sono i prossimi step?
e negli ultimi mesi è rimbalzato sugli organi Uno studio di fase 2 per la determinazione
di stampa di tutto il mondo con la scoper- della dose, si tratta di uno studio sulla dose
ta di un farmaco facile da somministrare ed minima efficace che prende il via in questi
economicamente accessibile, che potrebbe, giorni in Grecia, ad Atene. Sto valutando un
in futuro, assestare un duro colpo alle for- rapido reclutamento, che dovrebbe conclu-
me moderate e severe di Covid-19. È stato dersi entro 1 mese dall’avvio: lì stiamo rice-
fin da subito disponibile a raccontarci come vendo sostegno dal governo, dalle autorità di
funziona, cos’abbia di tanto rivoluzionario e regolamentazione e da sponsor. In partico-
quante aspettative è lecito riporre in questa lare, ho incontrato il Primo ministro, il Mi-
scoperta. nistro della salute e il team medico guidato
Professore, come funziona EXO-CD24? dal Prof. Tsiodras (specializzato in malattie
Il nostro rimedio consiste di due piatta- infettive, ndr), la Società medica di Atene
forme principali: la proteina CD24, attore guidata dal Prof. Boumbas e il supporto di
importante in particolare come regolatore una Contract Research Organization (orga-
negativo del sistema immunitario, e gli eso- nizzazioni che conducono trial clinici) molto
somi. Il NF-κB- è la via principale per la pro- efficiente, EXCELYA, e di una delle princi-
duzione di citochine che causano la reazione pali aziende farmaceutiche greche, la Elpen.
eccessiva del sistema immunitario. Il nostro Qual è lo stato attuale delle sperimenta-
farmaco è espresso sugli esosomi e inibisce la zioni cliniche in Israele?

16 GdB | Maggio 2021


Intervista

© Photoroyalty/shutterstock.com

Abbiamo completato la fase 1b / 2a. At- are il farmaco? Tutto è iniziato con la pan-
tualmente, però, ci sono pochissimi pazienti demia?
in Israele, grazie al successo della campagna Abbiamo lavorato alle diverse parti negli
vaccinale. Stiamo aspettando l’approvazione ultimi 20 anni. Durante la pandemia abbia-
finale, da parte del Ministero israeliano della mo solo assemblato in modo efficace “pezzi”
Salute, di uno studio multicentrico interna- diversi di vari progetti per creare il farmaco
zionale (farmaco vs placebo). definitivo contro il Covid-19: il passaggio
Parteciperanno anche altri paesi? dall’idea alla prima fase sull’uomo è durato
C’è una grande richiesta in tutto il mon- sei mesi. Ma non sono l’unico ideatore: con
do, dalla Mongolia a Repubblica Ceca, Slo- me lavora il brillante Dr. Shiran Shapira,
vacchia e Ungheria fino a New York: faran- che ha fatto il dottorato nel mio laboratorio
no parte della sperimentazione di fase 3. In e ora lo dirige, è eccezionale. Noi siamo gli
Nadir Arber.
particolare, molte richieste sono arrivate da ideatori, il proprietario è centro medico di
“Abbiamo completato la
India e Brasile. fase 1b / 2a. Attualmen-
Tel Aviv, mentre OBCTCD24 è una società
In quali pazienti il farmaco sembra essere te, però, ci sono pochis- privata che ha concesso in licenza la tecno-
efficace? simi pazienti in Israele, logia.
In quelli con gravità moderata / severa al grazie al successo della Quanto è stata efficace la campagna vac-
fine di prevenire il deterioramento clinico campagna vaccinale”. cinale israeliana?
laddove è sussistente una insufficienza pol- Molto: ci sono pochissimi nuovi casi.
monare che può portare ad esiti infausti. Spingo molto su questo punto e il mondo
Al momento si applica solo ai pazienti deve essere pronto.
ospedalieri? Prossimo appuntamento?
Attualmente sì, ma spingo molto su un Si parlerà di tutto questo a “Medicine
monitoraggio preciso perché possa essere 2041”, un incontro internazionale che sto
utilizzato come “terapia domiciliare” a breve. organizzando in Israele per il prossimo 8 di-
Quanto tempo è stato impiegato per cre- cembre. (C. D. M.)

GdB | Maggio 2021 17


Salute

SCOPERTO
ENZIMA CHE
CONTROLLA
FORMAZIONE
METASTASI
Si apre la strada allo sviluppo di nuove terapie
per la cura dei tumori. Lo studio italiano
pubblicato sulla rivista Nature Immunology

I
risultati di uno studio su un nuovo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
biomarcatore per la prognosi del me- (Int), dell’Istituto clinico Humanitas di Roz-
lanoma metastatico aprono una stra- zano e dell’Università del Piemonte Orientale.
da, piena di speranze, allo sviluppo «È stato sviluppato un lavoro in sinergia tra
di innovative strategie terapeutiche. tre realtà con un ruolo importante nell’ambito
L’Istituto nazionale dei Tumori di Milano, l’I- della ricerca» – sottolinea Giovanni Apolone,
stituto clinico Humanitas e l’Università degli Direttore scientifico dell’Istituto nazionale dei
studi del Piemonte Orientale con il sostegno di Tumori di Milano. «Grazie al gruppo del pro-
Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, han- fessor Sica, di Humanitas e Università del Pie-
no unito le proprie competenze, dimostrando monte Orientale, è stato possibile ottenere dati
per la prima volta il ruolo cruciale dell’enzima preclinici, con evidenze successivamente valu-
eme-ossigenasi nel promuovere la formazione tate in casistiche cliniche dal team del dottor
di metastasi. Anichini presso il nostro Istituto».
L’immunoterapia ha rappresentato il gran- I ricercatori hanno indagato una popolazio-
de cambiamento nella cura del melanoma me- ne particolare di macrofagi, cioè di cellule della
tastatico, ma ad oggi non tutti i pazienti rispon- linea di difesa primaria dell’organismo chiama-
dono nello stesso modo ai farmaci utilizzati. ta immunità “innata”. È grazie a queste cellule
Una possibile svolta arriva dai risultati appena che l’organismo normalmente è in grado di at-
pubblicati su Nature Immunology di uno stu- tivarsi in modo imponente in caso di pericolo.
dio che ha visto la collaborazione di ricercatori Questo meccanismo però può incepparsi e i

18 GdB | Maggio 2021


Salute

Orientale e direttore del Laboratorio di Im-


munologia molecolare dell’Istituto clinico Hu-
manitas di Rozzano, Milano. «Le conseguenze
sono duplici: da una parte, la produzione di
nuovi vasi sanguigni che alimentano la proli-
ferazione delle cellule tumorali; dall’altra, il
gas prodotto agisce da immunosoppressore
spegnendo l’attività dei linfociti T, cioè delle
cellule del sistema immunitario in grado di ri-
conoscere e uccidere le cellule tumorali».
Da qui, la misurazione della concentrazione
di macrofagi che esprimono l’enzima Hmox1 a
cura del gruppo del professor Sica, e la succes-
siva verifica su pazienti, condotta invece all’I-
stituto nazionale dei Tumori di Milano. È stato
analizzato il sangue di 92 malati con melanoma
metastatico avanzato, di stadio III e IV, dia-
gnosticati presso la Struttura complessa “Me-
lanoma Sarcoma” dell’Int e i risultati sono stati
confrontati con quanto registrato sulle cartelle
cliniche.
«Abbiamo confermato la validità di Hmox1
quale biomarcatore. sia quando espresso nei
monociti del sangue periferico, sia come gene
espresso nei tessuti neoplastici» chiarisce An-
drea Anichini, Responsabile della Struttura
Semplice Dipartimentale Immunobiologia
dei Tumori Umani dell’Istituto nazionale dei
Tumori di Milano. «La sopravvivenza, infatti,
SciePro/shutterstock.com
era nettamente peggiore in caso di livelli ele-
vati di Hmox1 nel sangue periferico dei nostri
pazienti. Si tratta di un risultato estremamente
importante, perché a oggi non è disponibile un
macrofagi da “buoni” si possono trasformare biomarcatore con caratteristiche prognostiche,
in killer che contribuiscono alla crescita e alla che abbia la capacità di discriminare efficace-
diffusione delle cellule tumorali. A determinar- mente l’evoluzione della malattia. Abbiamo
ne il comportamento anomalo è l’espressione inoltre studiato Hmox1 non solo come protei-
dell’enzima eme-ossigenasi HO-1, codificato na, ma anche come gene espresso nei tessuti
© Vladimir Borovic/shutterstock.com

dal gene Hmox1. neoplastici, e anche a tale livello questo bio-


«Abbiamo notato che la crescita di un tu- marcatore si è confermato essere un predittore
more induce alterazioni della nostra emato- della sopravvivenza del paziente».
poiesi, il processo alla base della produzione Si aprono quindi nuove prospettive nella
delle nostre cellule immunitarie. In particolare, “Abbiamo notato che terapia del melanoma metastatico. «I nostri
il tumore induce l’espansione di un gruppo di la crescita di un tumore studi stanno proseguendo – sottolineano Sica e
induce alterazioni della
cellule immunitarie (monociti, macrofagi) che Anichini – abbiamo già visto che è possibile ri-
nostra ematopoiesi, il
esprimono alti livelli dell’enzima eme-ossigena- processo alla base della accendere la risposta antitumorale associando
si e capaci di raggiungere il tessuto tumorale. produzione delle nostre a farmaci già utilizzati in clinica, innovativi ap-
Come conseguenza, all’interno del tumore si cellule immunitarie”. procci genetici e farmacologici che inibiscono
verifica una produzione elevata di ferro e di l’attività dei macrofagi in caso di iperespressio-
monossido di carbonio» spiega Antonio Sica, ne di Hmox1. In parallelo stiamo indagando la
professore ordinario di Patologia Generale validità del biomarcatore anche in altre forme
presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco tumorali, come quelle della mammella e del
(DsF) dell’Università degli studi del Piemonte polmone». (E. M.).

GdB | Maggio 2021 19


Salute

Lo studio del Bambino Gesu,


infatti, descrive anche la sperimen-
tazione di una terapia per i tumori
basati sullo squilibrio di Ambra1 e
Ciclina D. Dal momento che ad oggi
non risultano disponibili farmaci
capaci di agire in maniera diretta
sulle due proteine per ripristinare la
giusta quantità necessaria ad evita-
re l’accumulo di una delle due, gli
studiosi hanno individuato una so-
luzione alternativa che sfrutta uno
dei punti deboli delle cellule tumo-
rali: ovvero il sistema di riparazione.
La grande velocità con cui le cellule
cancerose si dividono genera una se-
rie di errori nel loro DNA che sono
man mano corretti da un sistema di
enzimi (presente in tutte le cellule
del corpo umano) che permette loro
Glioblastoma al microscopio. © Anna Durinikova/shutterstock.com
di sopravvivere e proliferare. Se il
processo di riparazione viene però
inibito, le cellule tumorali malate ac-

TUMORI: SCOPERTO IL PEZZO


cumulano così tanti difetti da incor-
rere nell’autodistruzione. La terapia
descritta dal Bambin Gesù prevede

CHE NE SPIEGA LA CRESCITA


un mix di farmaci specifici - chiama-
ti inibitori del sistema di riparo - ed
è stata sperimentata con successo su
modelli cellulari e animali. Il risul-
Lo squilibrio tra le proteine Ambra1 e Ciclina D causa la proliferazione tato è che il tumore è regredito ed è
delle cellule tumorali: ora nuove prospettive terapeutiche e nuove possibilità di cura aumentata la sopravvivenza.
La ricerca, dunque, suggerisce
che questa strategia di cura, già im-
piegata per il trattamento di alcuni
tipi di tumore dell’uomo, potrà esse-

C
hanno notato che in caso di assenza re destinata anche ai pazienti con la
ome proliferano le cellu- o di scarsa quantità di Ambra1, la combinazione Ambra1-Ciclina D al-
le tumorali? Lo spiega la Ciclina D non viene distrutta come terata. Altri due studi internazionali,
scoperta dei ricercatori dovrebbe e, di conseguenza, finisce condotti negli Stati Uniti - precisa-
dell’ospedale Pediatrico per accumularsi. Proprio a causa di mente a New York e a San Francisco
Bambino Gesù e dell’U- questo accumulo, le cellule iniziano -, pur muovendo da punti di par-
niversità di Roma Tor Vergata che, a dividersi a velocità incontrollata, tenza differenti, hanno confermato
in collaborazione con altri Centri di il DNA si danneggia e ha così luogo i risultati della ricerca che ha visto
ricerca europei e statunitensi, han- la formazione di masse tumorali. Lo protagonisti i centri romani e sono
no individuato il tassello mancante squilibrio dei livelli delle proteine arrivati alla stessa conclusione: Am-
con cui dare risposta al quesito ini- Ambra1 e Ciclina D è stato osserva- bra1 controlla Ciclina D. I tre studi,
ziale, descrivendo per la prima volta to in molti tipi di tumore fra cui l’a- dato l’importante valore scientifico
il rapporto tra due particolari pro- denocarcinoma polmonare, il sarco- della scoperta, sono stati pubblicati
teine, Ambra1 e Ciclina D. Quan- ma e il glioblastoma. La scoperta di in sequenza sullo stesso numero del-
do questo legame è sbilanciato, si questo meccanismo, hanno spiegato la prestigiosa rivista “Nature”, pun-
innesca il processo tumorale. Nel i ricercatori, spalanca la strada ad to di riferimento in ambito scientifi-
corso delle loro ricerche, gli studiosi importanti prospettive terapeutico. co. (D. E.).

20 GdB | Maggio 2021


Salute

N
ella insidiosa battaglia
che tante donne com-
battono contro il tumore
al seno incide anche la
residenza. Alcuni tipi di
tumore del seno in fase iniziale, già
operati, possono essere analizzati con
un test genomico per definire la cura
con più precisione, evitando la che-
mioterapia e soprattutto il rischio di
ritorno della malattia: sono quelli con
recettori ormonali postivi e Her2 ne-
gativo (oltre 70.000 nuovi casi all’an-
no). Eseguire il test nelle pazienti in
cui è “incerto” il beneficio derivan-
te dall’aggiunta della chemioterapia
all’ormonoterapia adiuvate presenta
3 importanti vantaggi.
Innanzitutto, aiuta il medico a de-
finire l’utilità reale di proporre una
chemioterapia combinata all’ormo- © Gorodenkoff/shutterstock.com
noterapia, inoltre può evitare, ogni
giorno, a 22 donne di utilizzare una
terapia pesante e inutile. E infine
rappresenta un risparmio per il Siste-
ma Salute, evitando i costi di chemio-
terapie inutili. Eppure, questo test
TROPPO RARO TEST
ha ancora scarsa disponibilità di ac-
cesso: è infatti garantito dal Sistema
sanitario nazionale solo a donne resi-
“ANTI-CHEMIO” AL SENO
denti in Lombardia, Toscana o a Bol- Si tratta di un’analisi genomica disponibile solo in Lombardia, in Toscana
zano, mentre nel restante territorio e a Bolzano. Potrebbe evitare di utilizzare terapie più pesanti
non è autorizzata la rimborsabilità,
nonostante esista “sulla carta” uno
stanziamento governativo di 20 mi-
lioni di euro, non ancora esecutivo.
Per “mobilitare” questo obiettivo
è scesa in campo una campagna di 3 linfonodi metastatici, rappresenta ca avanzata, Università di Palermo
sensibilizzazione “Chemio, se pos- uno strumento efficace per stimare il – studia comportamento e intera-
so la evito”, promossa da Europa reale beneficio di una chemioterapia zioni di specifici geni, calcolando in
Donna Italia che da sempre difende in aggiunta alla terapia ormonale sul maniera precisa il rischio, ovvero la
e promuove i diritti delle donne con controllo di sviluppare una recidiva di probabilità che la malattia si possa ri-
tumore del seno, con il supporto di malattia dopo la chirurgia. In posses- presentare dopo l’intervento chirur-
società scientifiche, di Fondazione so del risultato di rischio, l’oncologo gico, in un tumore con le caratteristi-
Aiom, Ropi (Rete oncologica pazienti potrà prescrivere con appropriatezza che descritte. Sulla misura di questo
Italia) e altre Associazioni pazienti. una chemioterapia adiuvante solo se rischio verrà dunque definita, oppure
«Poche donne lo conoscono, inve- di beneficio, e la donna potrà avere la no, la necessità di proporre cicli di
ce il test genomico - spiega la presiden- certezza di non sottoporsi inutilmente chemio aggiuntivi alla terapia stan-
te di Fondazione Aiom-Ropi, Stefania a una cura pesante e con importanti dard. In Italia attualmente ci sono 5
Gori - in pazienti affette da tumori effetti collaterali». test di analisi di espressione genica,
del seno iniziale, operato, con recet- «Il test genomico – aggiunge Lo- che si differenziano per il numero di
tori ormonali positivi, Her2 negativo, rena Incorvaia, dipartimento di Bio- geni studiati e per tipo di studi clinici
linfonodi ascellari sani o con massimo medicina, Neuroscienze e Diagnosti- di validazione eseguiti». (E. M.)

GdB | Maggio 2021 21


Salute

trascrittoma (corredo di RNA) pre-


sente in ciascuna cellula del tumore
polmonare. Mediante i nostri espe-
rimenti, abbiamo individuato degli
importanti marcatori genici che ci
consentono di identificare cellule
tumorali specificamente presenti nel
sottotipo di tumori causati da muta-
zioni nell’oncogene K-RAS e di attac-
carle con un nuovo farmaco».
Tale sottotipo molecolare interes-
sa il 10-30%dei pazienti con patolo-
gia polmonare tumorale a non-picco-
le cellule ed è stato finora considerato
intrattabile, poiché non è ancora sta-
ta approvata alcuna terapia farmaco-
logica per la stragrande maggioranza
dei tumori mutati in K-RAS. La piat-
taforma sperimentale ha permesso di
identificare e comparare differenti
sottotipi di cellule tumorali, eviden-
© SciePro/shutterstock.com
ziando importanti sottopopolazioni
cellulari conservate fra l’uomo e il
modello murino.

TUMORE AL POLMONE Elena Levantini ha aggiunto:


«Avendo identificato una specifica
popolazione di cellule tumorali con-

E TERAPIA PERSONALIZZATA servata nelle due specie e presente


solamente in tumori positivi all’on-
cogene mutato K-RAS, non in cellule
Lo studio, pubblicato su Communications Biology, ha rivelato sane del polmone, abbiamo sperimen-
l’efficacia del trattamento farmacologico sul sottotipo molecolare K-RAS mutato tato nel modello murino una terapia
mirata a eliminare le cellule tumorali.
Abbiamo contrastato l’evolversi del
tumore polmonare utilizzando un

L
nuovo farmaco che inibisce l’attività
a prima causa di morte per ol di Boston, ha diretto uno studio su dell’oncogene BMI1 e attualmente in
cancro è il tumore al pol- un nuovo farmaco in grado di diminu- fase di sperimentazione clinica negli
mone, ritenuto responsabile ire la crescita tumorale in studi precli- Stati Uniti.
di circa un terzo dei decessi nici condotti in laboratorio sul model- Si tratta di un passo importante,
per malattie oncologiche. lo murino con tumore al polmone del dato che al fine di migliorare la so-
Nonostante siano stati compiuti enor- sottotipo molecolare K-RAS mutato. pravvivenza dei pazienti è necessa-
mi progressi scientifici, al momento le Lo studio, che ha coinvolto anche il rio identificare i network molecolari
opzioni terapeutiche sono ancora limi- Cancer Science Institute di Singapo- coinvolti nella tumorigenesi e produr-
tate. Un team di ricerca internazionale, re, è stato pubblicato su Communica- re così nuovi farmaci diretti contro
guidato da Elena Levantini dell’Istitu- tions Biology. tali bersagli molecolari (la cosiddetta
to di tecnologie biomediche del Consi- Ha spiegato la ricercatrice: «Ab- terapia molecolare o personalizzata).
glio nazionale delle ricerche (Cnr- Itb) biamo messo a punto una importan- Detto in altri termini, piuttosto che
di Pisa dove coordina il Laboratorio di te metodologia innovativa basata sul ricorrere alla chemioterapia genera-
oncologia molecolare, e con incarichi sequenziamento del RNA su singola lizzata, che non va contro uno speci-
da ricercatrice anche nel reparto di cellula, nota anche col nome di tra- fico gene, andiamo a trattare questo
Ematologia/Oncologia dell’ospedale scrittomica ad alta risoluzione, che ci sottotipo di cellule tumorali con un
BIDMC della Harvard Medical Scho- ha consentito di individuare l’intero farmaco mirato». (P. S.).

22 GdB | Maggio 2021


DELEGAZIONE REGIONALE LOMBARDIA
DELEGAZIONE REGIONALE VENETO
FRIULI-VENEZIA GIULIA E TRENTINO-ALTO ALDIGE

IL BIOLOGO E IL TRATTAMENTO
DEI RIFIUTI: I FANGHI
BIOLOGICI DI DEPURAZIONE
23, 24, 30, GIUGNO e 1 LUGLIO 2021
ORE 17:30

ECM

www.onb.it
GdB | Maggio 2021 23
Salute

LA DIETA cellule che danno origine a tutti i tessuti del no-


stro corpo, diventano incapaci di differenziarsi
correttamente».
I ricercatori durante il loro studio per capire

DELLE CELLULE
bene quale fosse il ruolo svolto dalla glutammi-
na, hanno studiato approfonditamente il mec-
canismo attraverso cui il metabolismo influenza
la differenziazione delle staminali embrionali.

STAMINALI
Una volta analizzati i dati del loro studio, il team
di ricerca è giunto alla conclusione che non è
la sequenza del DNA delle cellule a cambiare,
bensì solo alcune proprietà chimiche che di con-
seguenza rendono regioni specifiche del DNA

EMBRIONALI
meno attive. «Possiamo dire che l’ambiente,
in questo caso attraverso la dieta, può modifi-
care l’attività del nostro DNA influenzando il
comportamento delle nostre cellule - afferma il
Prof. Salvatore Oliviero, esperto internazionale
di epigenetica all’Università di Torino e all’Ita-
lian Institute for Genomic Medicine (IIGM),
Come accade per il nostro organismo, che ha bisogno di ente strumentale della Fondazione Compagnia
un regime alimentare corretto per funzionare al meglio, di San Paolo -. Possiamo ipotizzare che si tratti
di un meccanismo evolutivo: in carenza di de-
lo stesso avviene a livello cellulare terminati nutrienti, magari dovuta a condizio-
ni ambientali sfavorevoli, l’organismo si tutela
bloccando il differenziamento cellulare e l’evo-
di Marco Modugno luzione di una nuova vita».
Questa particolare scoperta apre così la stra-
da verso nuove potenziali scoperte, forte anche
dalle conferme arrivate dai meccanismi descritti
in vitro che si riscontrano anche negli embrioni

U
di topo da cui esse derivano. «Questo riscon-
n gruppo di ricercatori guidati da tro ci porta a pensare che la glutammina possa
Graziano Martello, dell’Università avere un ruolo fondamentale durante le prime
di Padova, ha scoperto che, come fasi dello sviluppo embrionale - sottolinea Gra-
avviene per il nostro organismo, ziano Martello, leader dell’Armenise-Harvard
dove è necessario osservare una Pluripotent Stem cell laboratory dell’Università
corretta dieta alimentare se vogliamo che esso di Padova –. In futuro sarà necessario studiare,
funzioni nel migliore dei modi, anche per le per esempio, quanto sia importante la corretta
cellule, il meccanismo che determina il loro assunzione di alimenti con apporto di glutam-
corretto funzionamento ne deve necessaria- mina dalla dieta durante le prime fasi della gra-
mente osservare una. vidanza». «Questa scoperta può avere ricadute
Andando nello specifico, i ricercatori han- anche nella ricerca sulle patologie, poiché tali
no capito che il metabolismo delle cellule sta- meccanismi sono stati osservati anche in cellule
minali di tipo embrionale è condizionato da un tumorali e in altri contesti patologici - conclude
particolare aminoacido, la glutammina, il più il Prof. Nico Mitro dell’Università Statale di Mi-
abbondante amminoacido presente nel corpo lano, esperto di metabolismo cellulare e anche
umano, che si presuppone sia fondamentale per lui vincitore della borsa della Fondazione Ar-
il loro corretto funzionamento. «Eliminando la menise Harvard –. Studiare come il DNA della
glutammina dalla dieta delle cellule - commenta cellula si modifica in risposta a cambiamenti del
Riccardo Betto, giovane ricercatore dell’Ateneo metabolismo e della dieta delle cellule potrebbe
patavino e prima firma dello studio – o renden- diventare una promettente strada per contrasta-
dole incapaci di metabolizzarla, le staminali, le re queste malattie».

24 GdB | Maggio 2021


Salute

Lo studio è frutto della cooperazione inter-


nazionale di team di ricercatori, che oltre alle
La glutammina
L
tre Università italiane già menzionate, Padova, a glutammina è l’aminoacido più abbon-
Milano e Torino, ha visto anche il coinvolgimen- dante del corpo umano e il suo fabbiso-
to della prestigiosa Università di Cambridge e gno può aumentare in casi di stress, traumi
quella di Parigi, ed è stato reso possibile grazie chirurgici, nel contrasto ad effetti collaterali

© Danijela Maksimovic/shutterstock.com
di trattamenti medici, come la chemiotera-
al supporto proveniente dall’European Resera- pia, per migliorare le performance sportive o
ch Council, dalla Fondazione Armenise-Har- in caso di esercizio fisico intenso. Si utiliz-
vard e dall’Associazione Italiana per la Ricerca za per proteggere il sistema immunitario e
sul Cancro. Un ruolo importante è stato svolto l’apparato digerente in caso di radioterapia
da Salvatore Oliviero, grazie alla sua pluriennale contro il cancro all’esofago, per migliorare il
recupero da un trapianto di midollo osseo,
esperienza all’estero, prima all’Istituto di ricerca prevenire infezioni e migliorare il recupero
Europeo di Biologia Molecolare EMBL, dove Il metabolismo delle dopo incidenti traumatici. Viene anche usata
si è interessato dello studio della regolazione cellule staminali di tipo in caso di problemi all’apparato digerente,
dei geni coinvolti nella risposta infiammatoria, embrionale è condizio- depressione, umore mutevole, irritabilità, an-
e successivamente alla Harvard Medical School nato da un particolare sia, insonnia, disturbo da deficit di attenzio-
aminoacido, la ne-iperattività, anemia falciforme e astinenza
di Boston, dove si è occupato dello studio dei glutammina, il più ab- da alcolici. In natura è presente in alimenti
meccanismi molecolari di oncogeni nucleari nel- bondante amminoacido ricchi di proteine come carne, pesce (so-
la trasformazione tumorale. Nel 2013 ha fatto presente all’interno del prattutto il salmone), uova e nei latticini, ma
rientro in Italia, prima Siena poi a Torino, dove corpo umano anche nei fagioli, e nella frutta secca. In
dirige un gruppo di ricerca che studia il ruolo ambito sportivo ha proprietà detossificanti.
Svolge attività immunoprotettive preziose,
delle modificazioni epigenetiche coinvolte nelle proteggere il muscolo dall’azione lesiva dei
prime fasi di differenziazione delle cellule stami- radicali liberi in caso di allenamento intenso.
nali embrionali.
© royaltystockphoto.com/shutterstock.com

GdB | Maggio 2021 25


Salute

VIRUS HERPES:
SCOPERTO COME
SI MOLTIPLICA
Lo studio dell’Università di Padova spiega il comportamento del patogeno
e individua un nuovo bersaglio farmacologico

di Domenico Esposito

C
ome e perché l’herpes simplex si dato dalla professoressa Richter si interessa da
moltiplica? A rispondere a questi anni. Il patogeno, infatti, colpisce il 90% della
interrogativi, rispetto a uno dei vi- popolazione mondiale, ma nonostante la vasta
rus più comuni e allo stesso tempo diffusione non è ancora compreso del tutto da
misteriosi tra quelli che infettano parte della scienza.
l’organismo umano, è stato lo studio condotto Lo studio condotto dall’ateneo patavino ha
dalla professoressa Sara Richter del Diparti- messo in luce come HSV-1, una volta entrato
mento di Medicina Molecolare dell’Università nel corpo umano, vada a nascondersi rimanen-
di Padova e dal suo gruppo di ricerca. Lo stu- do latente all’interno di gruppi di cellule nervo-
dio, pubblicato dalla rivista “Nature Commu- se (gangli) accanto al midollo spinale da cui si
nications Biology”, ha illustrato la scoperta di dipartono le fibre nervose che innervano l’area
un nuovo meccanismo molecolare impiegato infetta. Il virus può riattivarsi diverse volte, ini-
appunto dal virus dell’herpes simplex di tipo 1 ziando nuovamente a moltiplicarsi migrando
(HSV-1) quando infetta l’uomo. lungo le fibre nervose, fino a raggiungere la pel-
Se è vero che di solito siamo abituati ad as- le, dove si manifesta causando eruzione vesci-
sociare il virus herpes simplex di tipo 1 (HSV- colare nella stessa sede in cui aveva fatto com-
1) unicamente alle caratteristiche - e fastidiose parsa la prima volta. Può capitare anche che
- vescicole che fanno la loro comparsa a livel- il virus sia presente sulla pelle o sulle mucose
lo della bocca, lo è pure che questo patogeno anche se le vescicole non sono visibili. La riat-
rappresenta anche la causa principale di ceci- tivazione di un’infezione da HSV latente, orale
tà infettiva, nonché di gravi patologie a carico o genitale, può essere scatenata, provocando
del sistema nervoso, quali l’encefalite erpetica. sintomi molto sgradevoli, come conseguenza
Negli ultimi anni, poi, è stato stabilito un lega- a stimoli quali l’esposizione alla luce solare,
me tra il virus herpes e l’insorgenza di malattie sbalzi ormonali, un periodo di forte stress o in
neurodegenerative, tra cui il morbo d’Alzhei- cui le difese immunitarie sono particolarmente
mer. Basta questo elenco a definire l’impor- basse, e febbre. I risultati dello studio, che por-
tanza di una conoscenza più approfondita di ta il nome di Ilaria Frassone, ricercatrice del
questo virus, del quale il gruppo di ricerca gui- gruppo Richter, evidenziano che la principale

26 GdB | Maggio 2021


Salute
© Spectral-Design/shutterstock.com

che viene riconosciuta da ICP4, a confer-


ma della specificità del riconoscimento.
Per rendere di facile comprensione il
meccanismo si potrebbe semplificare
dicendo che è come se una chiave ri-
conoscesse esattamente una partico-
lare serratura che apre.
Queste speciali strutture tri-
dimensionali sono da molti anni
oggetto di studio da parte di Sara
Richter, che ne ha mostrato l’im-
portanza nella regolazione anche
del virus dell’Immunodeficienza
umana (HIV-1), oltre che di par-
ticolari tumori noti come sarco-
mi. Mediante il riconoscimento di
queste strutture di Dna la proteina
ICP4 dell’herpes simplex di tipo 1
stimola la produzione di nuovi virus,
sempre di tipo HSV-1, e convince la
cellula umana ad aiutare il virus a mol-
tiplicarsi, aumentando i danni causati
dall’infezione.
I risultati ottenuti dallo studio delinea-
no nuovi e fondamentali aspetti della biolo-
gia non solo di questo virus, ma della stessa
cellula umana. Una notizia rilevante, inoltre,
è quella che fa venire alla luce un nuovo ber-
saglio farmacologico. Ad oggi il trattamento
dell’infezione da HSV-1 è possibile mediante
pochissimi farmaci che stanno, purtroppo, via
protei- via perdendo rapidamente efficacia a causa
na impiegata dell’insorgenza di nuovi ceppi virali resistenti
dal virus per moltiplicar- si, ovvero ai farmaci in uso. Nessun trattamento antivirale
il fattore di trascrizione ICP4, agisce muoven- disponibile è infatti in grado di eradicare l’in-
dosi all’interno del nucleo della cellula umana fezione da HSV e il trattamento del primo epi-
riconoscendo delle particolari strutture del sodio di infezione orale o genitale non previe-
Dna chiamate G-quadruplex, che una ricerca ne l’infezione cronica dei nervi. Farmaci come
recentissima ha indicato ricoprire un importan- aciclovir, valaciclovir o famciclovir possono
te ruolo di regolazione dell’espressione genica. solo alleviare leggermente il disagio e facilitare
Come spiegato in un comunicato pubblicato la risoluzione dei sintomi con uno o due gior-
sul portale dell’Università di Padova, se da un ni di anticipo. Il trattamento è più efficace se
Lo studio, pubblicato
lato solo l’herpes simplex di tipo 1 possiede dalla rivista “Natu- iniziato precocemente, in genere entro poche
ICP4, i G-quadruplex si stanno rivelando im- re Communications ore dall’esordio dei sintomi, preferibilmente
portantissimi regolatori della trascrizione della Biology”, ha illustrato alla comparsa sensazione di formicolio o di fa-
cellula, al punto da definirne il tipo cellulare. la scoperta di un nuovo stidio, prima che compaiano le vescicole. Lo
meccanismo molecolare
Il legame che si instaura tra la proteina e studio potrà invece aiutare ad invertire questa
impiegato appunto dal
queste strutture è tutto tranne che casuale. virus dell’herpes simplex tendenza visto che i risultati in esso descritti
ICP4 è infatti in grado di riconoscere e lega- di tipo 1 (HSV-1) quando permetteranno di disegnare molecole capaci di
re solo i G-quadruplex che hanno una deter- infetta l’uomo. bloccare il legame della proteina ICP4 con le
minata conformazione: sebbene questi ultimi strutture G-quadruplex, bloccando molto spe-
abbiano più conformazioni, quelli nel genoma © anatoliy_gleb cificamente il ciclo vitale e i numerosi danni
di HSV-1 sono quasi tutti nella conformazione /shutterstock.com causati dal virus.

GdB | Maggio 2021 27


Workshop in sei giornate
QUALITÀ & MEDICINA DI LABORATORIO
LO STATO DELL'ARTE NEL CENTRO ITALIA
Presentazione Corso Prelievi Regioni
Emilia Romagna-Marche e Toscana-Umbria

Organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi


Delegazione Regionale Toscana-Umbria, Delegazione Regionale Emilia Roma-
gna-Marche e Delegazione Piemonte, Liguria e Val D’Aosta
Organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi
Delegazione Regionale Toscana-Umbria e Delegazione Regionale Emilia-Romagna-Marche
http://toscanaumbria.ordinebiologi.it/
http://emiliaromagnamarche.ordinebiologi.it/
28 GdB | Maggio 2021 http://piemonte.ordinebiologi.it/
Salute

N
egli ultimi mesi è diven-
tato il paese simbolo
dell’uscita dal tunnel del
Covid, grazie a una mas-
siccia campagna vaccinale
che nei primi due mesi dall’inizio delle
somministrazioni è riuscita a immu-
nizzare con doppia dose l’85% degli
individui di età superiore ai 60 anni,
registrando – come evidenziato da uno
studio pubblicato su Nature ad apri-
le (https://www.nature.com/articles/
s41591-021-01337-2#Abs1) - un calo
del 77% circa dei casi, un calo del 45%
della percentuale di test positivi, del
68% dei ricoveri e del 67% dei rico-
veri gravi rispetto ai valori di picco. Ma
Israele è anche ricerca: così, un grup-
po di ricercatori del Sourasky Medical
Center di Tel Aviv ha sperimentato un
farmaco in grado di accelerare la ripre- © PopTika/shutterstock.com
sa di pazienti affetti da Covid-19.
La sostanza, ideata dal team del
professor Nadir Arber e battezzata
“EXO-CD24”, è stata somministrata
a 30 pazienti le cui condizioni erano
moderate o gravi – ricoverati ma non
IN ISRAELE SI LAVORA
intubati -, e tutti e 30 si sono ripresi:
29 sono stati dimessi entro 3-5 giorni
(il 30esimo ha solo avuto bisogno di
AL FARMACO ANTI-COVID
qualche giorno in più). Il medicinale Si chiama EXO-CD24, viene somministrato per inalazione e finora non ha mostrato
combatte la famigerata tempesta ci- effetti collaterali. Su 30 pazienti, 29 sono stati dimessi in 3-5- giorni
tochinica, una reazione immunitaria
potenzialmente letale dell’infezione
da coronavirus che si ritiene sia re-
sponsabile di gran parte dei decessi
associati alla malattia. E lo fa usando
gli esosomi, particelle minuscole (30- vanno a finire nel liquido dove vivono andare nel tessuto dove c’è bisogno di
130 nanometri) a forma di sacche che queste cellule. loro. In pazienti Covid-19 in cui si sia
trasportano i materiali tra le cellule, La proteina CD24 si trova sulla sviluppata una polmonite – quando in
per fornire la proteina CD24 (da qui il membrana di alcune cellule, ma anche sostanza si verifica la tempesta citochi-
nome di EXO-CD24) ai polmoni. degli esosomi prodotti dalle cellule del nica – la principale azione del farmaco
Il farmaco, consistente in piccole nostro organismo. È presente in alcu- israeliano è portare la proteina CD24
palline contenenti un’elevata quantità ne cellule del sistema immunitario, in ai linfociti T che così lottano contro il
della proteina, è stato somministrato particolare sui linfociti T, linfociti B, virus senza fare troppi danni al polmo-
per inalazione una volta al giorno per macrofagi e neutrofili, modificandone ne. Organo che riesce a raggiungere
cinque giorni, e in questa prima fase il comportamento. Assiste i linfociti T tramite aerosol che gli consente di de-
non ha mostrato effetti collaterali. Il nel reagire contro i virus con l’enorme positarsi nell’albero respiratorio: mu-
team israeliano ha fatto sì che cellule vantaggio di non determinare una ri- cose del naso, bronchi e polmoni. Ad
cresciute in laboratorio venissero “co- sposta infiammatoria che danneggi le oggi, la scoperta israeliana ha superato
strette”, tramite ingegneria genetica, a cellule dell’organismo e aiuta linfociti lo studio clinico di fase 1 ma già grandi
produrre esosomi che hanno sulla su- T, linfociti B, macrofagi e neutrofili aspettative sono riposte sulla fase 2 e
perficie molte molecole di CD24 e che ad aderire alle pareti dei capillari per sulla fase 3. (C. D. M.)

GdB | Maggio 2021 29


Salute

di svilupparsi con l’a-


vanzare dell’età.
Il Parkinson, ma-
lattia che a sintomi
caratteristici come
tremore a riposo, ri-
gidità, bradicinesia e
instabilità posturale
aggiunge spesso e volen-
tieri anche depressione e de-
menza, colpisce soprattutto gli
uomini. Ma mentre le differenze
biologiche di genere, che derivano
da una combinazione di influenze
ormonali, genetiche e ambienta-
li, sembrano spiegare come mai le
donne risultino protette nelle pri-
© SciePro/shutterstock.com
me fasi, il regolatore di queste pro-
tezioni era, fino alla pubblicazione
di questo studio, sconosciuto. Silas
Buck, uno degli autori della ricerca,
ha spiegato il significato scientifico
del lavoro del team di ricerca ame-
ricano: «Abbiamo scoperto che i li-

IL CERVELLO E LA PROTEINA velli di VGLUT sono più alti negli


organismi femminili che in quelli
maschili, che aumentano con l’avan-

DELL’INVECCHIAMENTO zare dell’età, e che è proprio questa


proteina a proteggere dall’insorgere
di disturbi neurodegenerativi. Que-
Si chiama VGLUT e causa perdita di neuroni e vulnerabilità del nostro organo sto - ha continuato lo scienziato - ci
cerebrale. La scoperta della University of Pittsburgh Schools of the Health Sciences suggerisce che la proteina può avere
un ruolo nel regolare le differenze
di sesso nella vulnerabilità alla neu-
ro-degenerazione nel Parkinson, e in

U
altri disturbi neurologici la cui l’in-
na proteina che determina I ricercatori hanno potuto collegare cidenza risulta minore nelle donne».
la vulnerabilità del cervel- questa scoperta alla maggiore resilien- Siamo dunque in presenza di una
lo, causando perdita di za delle donne alla perdita di neuroni scoperta importante, in grado di
neuroni e invecchiamento, legati all’invecchiamento e all’insorge- contribuire ad individuare i gruppi
diversa tra uomo e donna, re di problemi motori. a più alto rischio di sviluppare una
è stata individuata nell’ambito di una Utilizzando una combinazione di patologia che si presenta come alta-
ricerca della University of Pittsburgh tecniche genetiche e biochimiche, mente invalidante per la singola per-
Schools of the Health Sciences, legata gli studiosi dell’ateneo statuniten- sona, nonché ad elevato impatto per
all’Italia attraverso UPMC, gruppo sa- se sono stati in grado di dimostrare l’intero nucleo familiare del pazien-
nitario affiliato all’ateneo americano. che attraverso una riduzione sotto il te, che finisce per ammalarsi insieme
La scoperta è stata annunciata in un profilo genetico dei livelli di protei- a lui, e per la società. La previsione
articolo pubblicato su “Aging Cell”. na “VGLUT” nelle mosche femmine è che il numero di persone colpite
La proteina in questione, chiamata si diminuisce anche la loro resistenza dalla malattia raggiunga i 20 milioni
“VGLUT”, risulta più abbondante alla neuro-degenerazione associata entro il 2040, per questo gli studiosi
nei neuroni di dopamina di moscerini all’invecchiamento. I disturbi neuro- sperano di sondare ulteriormente il
della frutta, roditori ed esseri umani di degenerativi come il morbo di Par- ruolo di VGLUT nella neuro-prote-
sesso femminile rispetto che maschile. kinson hanno probabilità più elevate zione negli esseri umani. (D. E.).

30 GdB | Maggio 2021


Salute

G
li astrociti rivestono un
ruolo di primo piano nei
processi di sviluppo cere-
brale neonatale. Rappre-
sentano un importantissi-
mo contingente strutturale del nostro
cervello, più numeroso di circa dieci
volte rispetto a quello formato dai
neuroni. Queste cellule stellate sono
sicuramente meno conosciute dei
neuroni, ma non meno importanti da
un punto di vista funzionale.
Un nuovo studio coordinato da
Paola Bezzi del Dipartimento di Fi-
siologia e farmacologia della “Sapien-
za” di Roma, realizzato insieme con
ricercatori delle Università di Losan-
na e di Zurigo, mette in luce come la
crescita e la maturazione delle cellule
subito dopo la nascita sia fondamen-
tale per la sopravvivenza dei neuroni © sutadimages/shutterstock.com
e quindi per la corretta formazione e
funzione dei circuiti nervosi nel cer-

CERVELLO, LUCE SUL RUOLO


vello adulto.
La funzione cerebrale si basa
sull’attività dei circuiti nervosi e sui

DELLE CELLULE “STELLATE”


processi di trasmissione del segnale
tra neuroni che avviene in piccole
strutture chiamate sinapsi. Appena
dopo la nascita, durante il periodo
dell’allattamento, i neuroni sono an- Meccanismi molecolari alla base di molte patologie psichiatriche in uno studio
cora immaturi e le sinapsi sono anco- coordinato dalla “Sapienza” in collaborazione con le Università di Losanna e di Zurigo
ra in via di formazione. Poco si sapeva
invece sullo sviluppo e sul ruolo delle
cellule stellate nei processi di svilup-
po cerebrale neonatale. I ricercatori
hanno sviluppato un nuovo approc- duzione di energia - spiega Paola Nel campo delle neuroscienze, l’a-
cio metodologico basato sull’iniezio- Bezzi della Sapienza -. Gli astrociti strocita rappresenta attualmente uno
ne di coloranti fluorescenti in grado sono dei veri e propri “baby-sitter” degli argomenti più entusiasmanti in
di fornire una visione più dettagliata dei neuroni in via di sviluppo e usa- quanto le ricerche sulla maturazione
dell’organizzazione strutturale degli no molta energia per svolgere questo perinatale del cervello sono alla base
astrociti. ruolo fondamentale. Usando delle della comprensione delle malattie ad
Lo studio ha fatto emergere che la tecniche genetiche di recente svilup- esso collegate.
funzionalità dei circuiti neuronali e po, abbinate alla colorazione di una I risultati ottenuti dai ricercatori
delle sinapsi dipendono dal corretto singola cellula, abbiamo dimostrato permettono di approfondire i mec-
sviluppo delle cellule stellate che du- che in caso di malfunzionamento de- canismi cellulari e molecolari di nu-
rante il periodo neonatale hanno una gli organelli deputati alla produzio- merose patologie psichiatriche che
riserva energetica particolarmente ne di energia (i mitocondri), le cel- insorgono nel periodo perinatale e
sviluppata. lule stellate non si sviluppano, non colpiscono prevalentemente la ma-
«Abbiamo scoperto che tra le si prendono cura dei neuroni e così turazione dei circuiti nervosi, come
varie funzioni di queste cellule, ce facendo inducono problemi nella l’autismo, la schizofrenia o il deficit
ne è una che è fondamentale per il formazione e maturazione delle cel- dell’attenzione, e di individuare così
funzionamento dei neuroni: la pro- lule nervose e nelle sinapsi». nuovi potenziali farmaci. (E. M.)

GdB | Maggio 2021 31


Salute

SCLEROSI: UN CANALE “mimetica” di uno stato di “restrizione


calorica (RC)” (definito come pseu-
do-starvation), e dunque questi risultati

BLOCCA L’INFIAMMAZIONE avrebbero conseguenze terapeutiche,


identificando SLC7A11 come poten-
ziale nuovo bersaglio per una terapia
Lo dimostra uno studio nazionale coordinato da Giuseppe Matarese della Federico II “immunometabolica” più mirata della
insieme a dell’IRCCS MultiMedica di Milano e IEOS-CNR di Napoli SM». Inoltre, uno studio clinico in cor-
so, finanziato da FISM, sta valutando
di Carmen Paradiso gli effetti anti-infiammatori che si hanno
associando le classiche di terapie farma-
cologiche della sclerosi multipla asso-

È
ciata ad una restrizione calorica. Al fine
italiana l’ultima scoperta che questo trasporto. Quindi, nei pazienti di verificare se ci possa essere, attraver-
riguarda la sclerosi multipla. Il affetti da sclerosi multipla, è evidente la so questo approccio, un potenziamento
team di ricercatori coordinato ridotta capacità di produrre la proteina dell’efficacia terapeutica dei farmaci.
da Giuseppe Matarese della SLC7A11 delle cellule Treg. Inoltre, gli Questo apre la strada ad una tera-
Federico II insieme a dell’IRC- studiosi hanno evidenziato che attra- pia “immunometabolica” più mirata.
CS MultiMedica di Milano e IEOS-CNR verso una restrizione calorica si verifica La ricerca, infine, ha mostrato come,
di Napoli ha scoperto il canale di traspor- aumento della produzione di SLC7A11. grazie ad una terapia farmacologica,
to che blocca l’infiammazione alla base «Nessuno sa perché o per quale difet- nello specifico il “dimetil fumarato –
della sclerosi multipla. Tutto si concentra to metabolico le Treg perdano la loro DMF”, le cellule Treg nei soggetti con
sulla funzione delle cellule T regolatorie capacità di crescita e la loro funzione sclerosi multipla possono recuperare la
(Treg) che bloccano l’infiammazione. nella SM – spiega il coordinatore dello capacità di produrre l’SLC7A11 con
Lo studio, finanziato da Fondazione studio Prof. Giuseppe Matarese – ma Il un conseguente riequilibrio della loro
Italiana Sclerosi Multipla (FISM), dal DMF sembrerebbe mediare una azione capacità di crescita.
Ministero dell’Università e della Ricer-
ca (MUR) e dal Ministero della Salute,
pubblicato sulla prestigiosa rivista scien-
tifica Immunity (Cell Press) ha visto la © Lightspring/shutterstock.com
collaborazioni di diversi di altri enti di
ricerca nazionali (l’Università dell’Insu-
bria di Varese, la Fondazione Ri.MED di
Palermo e AORN “Dei Colli” di Napoli)
e internazionali (Università di Tampe-
re e l’Università di Helsinki, Finlandia).
La ricerca ha evidenziato che alterazioni
del canale che trasporta gli amminoacidi
cistina/glutammato nella funzione delle
cellule T regolatorie (Treg), che bloccano
l’infiammazione, provocano una ridotta
crescita di queste cellule nella sclerosi
multipla. La crescita di queste cellule sen-
tinelle che garantiscono il mantenimento
della cosiddetta “tolleranza immunita-
ria” dipende dalla capacità di produrre la
proteina SLC7A11, una sorta di “canale
di trasporto” sulla membrana delle Treg
che permette l’ingresso dell’amminoaci-
do cistina e l’uscita del glutammato.
L’equilibrio dei radicali liberi, dan-
nosi per la funzione e la crescita di que-
ste cellule, viene proprio garantito da

32 GdB | Maggio 2021


Salute

U
na delle figure più rap-
presentativa della me-
dicina i tempi di Roma
imperiale sicuramente è
quella di Claudio Galeno
di Pergamo, che vive tra i 120 ed il
201 d. C.
Come Ippocrate nel suo “Corpus”
elabora i suoi studi di medicina tan-
to da meritare l’appellativo di grande
divulgatore scientifico ed Aristotele
attraverso ricerche approfondite ar-
riva a concludere che l’anatomia e la
fisiologia sono le colonne importan-
ti della cultura medica, così Galeno
nella sua vita preferisce attendere a
studi multidisciplinari: infatti, la cri-
tica storico-scientifica ne tesse le lodi
definendolo filosofo, architetto, ma-
tematico e medico.
Galeno sin da giovane applica
tutta la sua attenzione alle concezio-
ni filosofiche di Platone e, successi-
vamente, si dedica con interesse alla
conoscenza delle opere scientifiche
di Ippocrate e Aristotele. Dopo que- © Simona Sirio/shutterstock.com

sti suoi impegni applicativi, Galeno

LA METODOLOGIA DI GALENO,
sviluppa la cosiddetta “metodologia
galenica”, che rappresenta il primo
avvicinamento o contatto a determi-

IL MEDICO FILOSOFO
nate patologie e singoli organi.
Questo approcciarsi di Gale-
no alla conoscenza “de visu” delle
cause delle malattie e alla ricerca
di eventuali rimedi per attenuarle Filosofo, architetto, matematico e medico. Con la cosiddetta “metodologia galenica”,
o eliminarle è tanto importante che rappresenta il primo avvicinamento a determinate patologie e singoli organi
viene definito iniziatore della scien-
za specialistica in campo medico. di Barbara Ciardullo
Poi, essere medico dei gladiatori a
Roma gli permette di specializzarsi
in chirurgia. La metodologia galeni-
ca viene portata avanti come attività importanza fondamentale, costituisce turalmente preparato indagatore del-
medica per tanti secoli, addirittura la possibilità di verificare e conoscere la realtà circostante: deve così servirsi
fino al Rinascimento. Anche oggi noi le origini e le cause di una malattia. con saggezza della logica, della fisica
moderni, quando un “rimedio” vie- Infine, in un suo opuscolo teorico dal e dell’etica
ne realizzato nel laboratorio di una titolo “Il migliore medico”, Galeno Diversamente si comportano i
farmacia, lo definiamo “preparato dice che il medico è anche filosofo e medici mestieranti che, tradendo i
galenico” cioè un prodotto effettua- questo suo dire è in linea con il mora- veri scopi della medicina ed anche i
to direttamente dal farmacista. lismo dell’età imperiale: il buon me- principi del giuramento di Ippocra-
Il contributo più originale di Ga- dico deve essere prima di tutto culto- te, esercitano la loro professione solo
leno consiste nello studio della strut- re delle virtù. La medicina, infatti, è per lucro. Il vero medico, per Gale-
tura e delle funzioni degli organi; l’a- una professione filantropica. Il buon no, sceglierà una vita virtuosa e lon-
natomia, che nel sistema galenico ha medico, però, è anche attento e cul- tana da ogni tipo di corruzione.

GdB | Maggio 2021 33


Salute

BINGE DRINKING “ABITUDINE”


PER 3,8 MLN DI ITALIANI
Secondo l’Istituto Superiore di Sanita molti i i giovanissimi coinvolti. Assunti, in un’unica
occasione, 6 o più bicchieri di bevande alcoliche. Impennata dei consumi domestici

di Emilia Monti

I
l binge drinking, il bere per ubriacarsi, registrare un ulteriore decremento del 3,4%
l’abbuffata di 6 o più bicchieri di be- rispetto all’anno precedente. Criticità nei mo-
vande alcoliche in un’unica occasione, delli del bere è stata registrata soprattutto per i
è una pessima abitudine che lo scorso minori e gli adolescenti, le donne e gli anziani;
anno ha visto protagonisti ben 3,8 mi- nel 2019, sono state circa 8,2 milioni le persone
lioni di italiani. Uso e abuso di alcol è sempre di età superiore agli 11 anni (5,7 milioni ma-
più diffuso nel nostro Paese, soprattutto fra i schi - 21,5% e 2,5 milioni femmine - 8,9%),
giovanissimi. Trascinato da aperitivi digitali, che hanno adottato su base regolare, quotidia-
consegne a domicilio e stress da pandemia, na, modalità di consumo a rischio di bevande
l’approvvigionamento delle bevande alcoli- alcoliche con evidente e sostanziale invarianza
che non ha conosciuto pause nel periodo del da oltre 8 anni, fatta eccezione per una riduzio-
lockdown. Anzi, la pandemia ha cambiato le ne tra i consumatori a rischio di sesso maschile
abitudini degli italiani e il mercato si è subito dal 23,4 % del 2018 al 21,5 % del 2019. I dati
adeguato, rafforzando nuovi canali alternativi pre-Covid del 2019 evidenziano nell’analisi
e anche meno controllati relativamente al di- per classi di età che le fasce di popolazione con
vieto di vendita a minori. Tanto che, con l’au- consumatori più a rischio è stata, per entram-
mento dei consumi domestici, gli acquisti su bi i generi, quella dei circa 750.000 minorenni,
canali online di e-commerce per il settore delle prevalentemente 16-17enni (maschi 42,2%;
bevande alcoliche si stima abbiano conosciu- femmine 39,2%), seguita da oltre 2,7 milioni
to un’impennata nel 2020 tra il 181 e il 250% di anziani ultra-65enni (maschi 34%; femmine
nell’home delivery. A metterlo in luce sono i 8,6%), fascia in cui un maschio su tre e una
dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità donna su dieci consuma secondo modalità a
(Iss) in occasione dell’Alchool Prevention Day rischio. La prevalenza di consumatori a rischio
celebrato a metà maggio. di sesso maschile è stata superiore a quelle del-
Sono stati più di 36 milioni i consumatori di le donne per tutte le classi di età a eccezione
alcolici nel 2019 (20 milioni maschi e 16 milio- dei minorenni.
ni femmine): il 77,8% degli italiani di 11 anni La persistenza di uno zoccolo duro, rap-
e più e il 56,5%, delle italiane, per le quali si è presentato da un numero così elevato di con-
confermato il trend in crescita dal 2014. La pre- sumatori e consumatrici a rischio, appare, pe-
valenza degli astemi nel 2019 è stata del 18,3% raltro, ulteriormente aggravato dal riscontro
tra gli uomini e del 38,1% tra le donne, e per recentissimo di un incremento al 23,6% per i
queste il trend continua a diminuire, facendo maschi e al 9,7% per le femmine nel corso del

34 GdB | Maggio 2021


Salute

2020, che consumano a rischio. A preoccupare L’isolamento ha portato ad un incremento di


in particolar modo è stato l’aumento registrato consumo incontrollato, anche favorito da aperi-
nel 2020 delle giovani consumatrici a rischio, tivi digitali sulle chat e sui social network, spes-

© Vicky Gosselin/shutterstock.com
le 14-17enni, che superano per numerosità, per so in compensazione della tensione conseguente
la prima volta, i loro coetanei consumatori a ri- all’isolamento, alle problematiche economiche,
schio (30,5% contro il 28,4% dei maschi) in un lavorative, relazionali e dei timori diffusi nella
quadro complessivo d’incremento del rischio al popolazione resa sicuramente più fragile dalla
femminile diffuso a tutte le classi di età sino ai pandemia. I servizi di alcologia e i dipartimenti
60 anni e di incrementi registrati tra i maschi, per le dipendenze e di salute mentale, a causa
più evidenti tra i 35-e i 60 anni. delle chiusure obbligate dall’impossibilità di ri-
L’approvvigionamento delle bevande alco- L’approvvigionamento cevere utenti in presenza, hanno registrato una
liche non ha conosciuto pause nel periodo del delle bevande alcoliche crescita di difficile gestione prima, durante e
non ha conosciuto pause
lockdown e il mercato ha rafforzato nuovi canali dopo i lockdown per la scarsità delle risorse a
nel periodo del lockdown
alternativi e anche meno controllati relativamen- e il mercato ha rafforzato disposizione, per la quantità di richieste inevase
te al controllo del divieto di vendita a minori, nuovi canali alternativi per le restrizioni anti-COVID-19 e l’imprepa-
cambiando molte abitudini, tra le altre anche gli e anche meno controllati razione relativa a soluzioni digitali solo tardiva-
acquisti su canali online di e-commerce, che, per relativamente al control- mente introdotte in maniera disomogenea sul
lo del divieto di vendita
il settore delle bevande alcoliche, si stima abbia- territorio dimostrando i gap da colmare con una
a minori
no conosciuto un’impennata nel 2020 tra il 181 indispensabile riorganizzazione degli aspetti or-
e il 250% nell’home delivery, con un aumento ganizzativi, gestionali, funzionali e logistici delle
dei consumi domestici registrati da più settori. strutture del SSN.

Brusaferro: bisogna
potenziare la prevenzione
«U na volta
che riusci-
remo a trovare un
modo per con-
vivere con il co-
ronavirus, grazie
alle vaccinazioni,
tutta l’attenzione
ai programmi
di prevenzione
dovrà essere
ulteriormente po-
tenziata, inclusa
quella nei con-
fronti dell’abuso
di alcol, che è
Silvio Brusaferro. una delle priorità
su cui dobbiamo
concentrarci, con un’attenzione particolare
alle giovani generazioni». A spiegarlo è stato
© G-Stock Studio/shutterstock.com

il presidente dell’Istituto superiore di Sanità


(Iss) Silvio Brusaferro. «Anche se in Italia le
condizioni della circolazione del Sars-Cov-2
sono significative - ha precisato - l’attenzio-
ne verso questo tipo di problematica non
deve scemare, così come la formazione e
l’educazione. Bisogna tenerla alta per un uso
consapevole dell’alcol ed evitare abuso e
dipendenza».

GdB | Maggio 2021 35


Salute

TRIGLICERIDI, PERICOLOSI
ANCHE PER I SANI
Lo studio TG-real su 158mila pazienti: bastano lievi innalzamenti
dei livelli per aumentare i rischi. Attenzione anche a chi non ha fattori di rischio

A
nche lievi innalzamenti dei livelli nel 10% della popolazione indagata», ha sotto-
di trigliceridi possono essere pe- lineato come ci siano voluti tre anni per portare
ricolosi per l’organismo. È quan- compimento questo importante studio. A detta
to emerge da “TG-real”, studio degli esperti, la rilevanza della ricerca è da ricon-
epidemiologico mondiale sui tri- durre principalmente a due motivi: «Il primo è
gliceridi pubblicato sul “Journal of American che ha dimostrato come l’ipertrigliceridemia
Heart Association” (Jaha) e realizzato con il possa aumentare la probabilità di un soggetto di
contributo non condizionato di Alfasigma. andare incontro alle malattie ischemiche causate
Già a partire dai 150 milligrammi per decilitro dalla aterosclerosi, il secondo è che questa osser-
(mg/dL), infatti, aumentano il rischio di svi- vazione è stata compiuta in un grande gruppo di
luppare eventi aterosclerotici e mortalità per soggetti, ben 158mila, che non presentavano pa-
tutte le cause, anche in una popolazione a lie- tologie particolari e quindi potevano essere defi-
ve-moderato rischio cardiovascolare. niti a basso rischio». La correlazione tra alti livelli
Proprio Alfasigma, uno dei cinque prin- di trigliceridi ed eventi aterosclerotici e mortalità
cipali player dell’industria farmaceutica in per tutte le cause emersa grazie allo studio non
Italia, sottolinea come i risultati della ricerca era mai stata indagata a sufficienza in pazienti a
suggeriscano che «è fondamentale tenere sotto basso rischio cardiovascolare. La ricerca, inve-
controllo questi livelli e che adottare uno stile ce, ha infatti chiarito che «valori di trigliceride-
di vite sano, seguendo un’appropriata alimen- mia superiori a 150 mg/dL e fino a 500 mg/dL
tazione e svolgendo un’adeguata attività fisica, aumentano di circa due volte la probabilità di
riduce il rischio». Allo stesso modo, l’indica- andare incontro alle malattie ischemiche legate
zione proveniente da TG-real è che «quando le all’aterosclerosi come infarto acuto del miocardio
misure adottate non sono sufficienti e diventa e angina di petto, e di circa tre volte la probabilità
necessario assumere farmaci» si può fare ricor- di morire per tutte le cause».
so a fibrati e acidi grassi omega-3. Ad essere esaminato è stato un gruppo di circa
Marcello Arca, professore associato del Di- 158mila partecipanti. I pazienti, che al momento
partimento di Medicina traslazionale e di pre- della prima osservazione non presentavano pato-
cisione dell’università La Sapienza di Roma, logie di rilievo, sono stati monitorati per più di
capofila del lavoro multicentrico che «per la tre anni, così da verificare l’eventuale comparsa
prima volta a livello mondiale ha dimostrato, su di complicanze, quali ad esempio un ricovero per
una vasta popolazione italiana a basso-mode- infarto acuto del miocardio. Lo studio si è svi-
rato rischio cardiovascolare, che livelli di trigli- luppato attraverso un metodo innovativo, basato
ceridi tra 150 e 500 mg/dL sono associati a un sulla messa in comune di informazioni derivanti
aumento significativo di eventi cardiovascolari dalle schede dei ricoveri ospedalieri, dalle infor-
e mortalità, e che questi valori si riscontrano mazioni sulla dispensazione dei medicinali e dai

36 GdB | Maggio 2021


Salute
© Naeblys/shutterstock.com

dati in possesso dei medici di


famiglie e dei laboratori di
analisi. Un sistema dunque
molto complesso e artico-
lato che, nel rispetto delle
autorizzazioni previste dalla
legge, ha conseguito me-
diante l’utilizzo di sofisticati
sistemi informatici l’obietti-
vo di tracciare e ricostruire la
storia clinica di ogni soggetto
coinvolto. Come rimarcato
dal dottor Arca, i risultati del
lavoro suggeriscono per il fu-
turo di «includere sempre nel-
la valutazione clinica dei nostri
pazienti la misura della triglice-
ridemia, cosa che troppo spesso
oggi viene trascurata e dimentica-
ta a vantaggio della sola attenzione
nei confronti della colesterolemia. La
conoscenza dei valori della trigliceridemia
può darci una guida e un indirizzo utile per mi-
gliorare gli interventi terapeutici e quindi la salute
dei cittadini».
Secondo il professore dell’ateneo capitolino,
«al di là di alcune malattie genetiche che causano
un aumento anche molto marcato dei trigliceridi,
la causa più frequente della ipertrigliceridemia
è rappresentata dalla combinazione di fattori di
predisposizione genetica con il sovrappeso, so-
prattutto quello che fa aumentare il girovita, e un
cattivo funzionamento dell’insulina: una condi-
zione che modernamente viene definita sindrome
metabolica. Sappiano che la sindrome metabolica La correlazione tra alti
ha tra le sue cause remote una dieta troppo ric- livelli di trigliceridi ed
eventi aterosclerotici e
ca in calorie rispetto alle necessità e una ridotta mortalità per tutte le
attività fisica». Per prevenire l’innalzamento dei cause non era mai stata
trigliceridi è importante evitare l’aumento di peso indagata a sufficienza in
e non superare la quantità di calorie necessarie, pazienti a basso rischio
come accade in particolare durante certi perio- cardiovascolare. La
ricerca, invece, ha infatti
di dell’anno, come le feste natalizie. Tenere alto chiarito che «valori di
il livello di guardia è importante soprattutto se si trigliceridemia superiori
è sovrappeso o si soffre di malattie metaboliche a 150 mg/dL e fino a
come il diabete. Dinanzi ad un eccesso di peso 500 mg/dL aumentano
c’è un bivio, ha spiegato Arca: «O si interviene di circa due volte la
probabilità di andare
sul fronte delle entrate, riducendo la quantità di incontro a infarto acuto
cibo, oppure si aumenta il dispendio energetico, del miocardio e angina
incrementando il proprio livello di attività fisica. di petto.
Il tutto sempre in modo graduale e controllato.
Se tutto questo non è sufficiente ed è necessario © Suttipun

usare farmaci, al momento quelli disponibili sono /shutterstock.com

i fibrati e gli acidi grassi omega-3». (D. E.).

GdB | Maggio 2021 37


Salute

GLI SCARTI DEL LIMONE


FANNO BENE AL CUORE
Dal frutto possono essere creati integratori e nutraceutici da utilizzarsi nella prevenzione
di alcune patologie come obesità, diabete, ipercolesterolemia e disturbi cardio-vascolari

di Gianpaolo Palazzo

«D
ella limonata / (Cha cha cha) nosciuti come esosomi e vengono utilizzati dalle
seduti in riva al mar / (Cha cellule per comunicare tra loro.
cha cha) della limonata / (Cha Alcuni studi in vivo e in vitro portati avanti
cha cha) seduti in riva al mar». dalla start-up “Navhetec” (acronimo di Nanove-
Nel marzo del 1984 il brano sicles in health and technology), spin-off accade-
“Limonata Cha Cha Cha” viene pubblicato da mico dell’Università di Palermo, incubata presso
Giuni Russo come lato B del suo undicesimo il Consorzio Arca, hanno dimostrato la capacità
singolo. Al testo collabora Franco Battiato, con di diminuzione nella crescita di cellule tumorali,
le pseudonimo di Tripolino, due siciliani fieri mentre studi ancora in corso ne mostrano le pro-
delle proprie origini e dell’agrume con un frutto prietà antinfiammatorie. Inoltre, nel 2019, dopo
ovoide giallo. Trentasette anni dopo, in collabo- la sperimentazione del sistema brevettato su al-
razione con Enea, due aziende sicule “Navhetec cuni volontari sani, è stata confermata una ridu-
srl” e “Agrumaria Corleone spa”, scelgono an- zione di alcuni fattori di rischio cardiovascolare,
cora il Citrus limon e brevettano una metodolo- come colesterolo-LDL e circonferenza vita.
gia per convertire gli scarti della lavorazione in Paola Sangiorgio ricercatrice del Laborato-
integratori e nutraceutici. Il cosiddetto pastazzo, rio bioprodotti e bioprocessi, presso il Centro
residuo di limoni e altri agrumi che hanno subito ricerche Trisaia a Rotondella (MT) racconta che
un processo di spremitura, prima era destinato la “Navhetec” li abbia contattati qualche anno fa
prevalentemente all’alimentazione del bestiame, per risolvere un problema: «trovare una soluzio-
alla concimazione e anche all’estrazione della ne tecnologica alternativa per la separazione su
pectina. I nuovi prodotti, invece, si potranno uti- larga scala di nanovescicole col fine di selezio-
lizzare nella prevenzione di alcune patologie qua- narle dagli scarti lavorativi del succo di limone
li diabete, obesità, ipercolesterolemia e disturbi prodotto da “Agrumaria Corleone”. Il sistema
cardio-vascolari. consta di due fasi: la prima è la separazione delle
Partito nel 2016, il progetto si basa sull’utiliz- nanovescicole dalla matrice, mediante tecnologie
zo della tecnologia “separazione su membrana”, a membrana, la seconda essiccazione del perme-
condotto dall’Enea, cui si aggiungono fasi di in- ato derivante dalla prima». Il brevetto può essere
capsulamento ed essiccazione grazie alla tecnolo- adatto anche con altre matrici vegetali e permette
gia di spray-drying essiccazione a spruzzo. Dagli di avere un prodotto facilmente utilizzabile e do-
avanzi e dai sottoprodotti venuti fuori durante la sabile, con alta stabilità e conservabilità, agevol-
lavorazione si ricavano delle nanovescicole, pic- mente trasferibile su scala industriale, con costi e
colissime sfere ricche di composti bioattivi come tempi di produzione minori se comparati con le
acidi nucleici, polifenoli, lipidi e proteine. La loro tecniche tradizionali di ultracentrifugazione.
dimensione è compresa fra i 50 e 70 nm, sono co- «Utile anche per la formulazione di cibi e be-

38 GdB | Maggio 2021


Salute
© Africa Studio/shutterstock.com

vande con proprietà


nutraceutiche - con-
tinua Paola San-
giorgio - il brevetto
si ispira al princi-
pio zero waste nei processi
produttivi ed è in grado di rispondere sia a esi-
genze ambientali che economiche, legate da una
parte all’abbattimento dei costi di smaltimento e
dall’altra alla trasformazione degli scarti agroin-
dustriali in bioprodotti ad alto valore aggiunto».
La microfiltrazione trattiene nel concentrato
tutte le sostanze sospese e produce «un perme-
ato, quella frazione di liquido che supera il filtro,
diventando un prodotto intermedio. Nel permea-
to - spiega Daniele Pizzichini del Laboratorio bio-
prodotti e bioprocessi, Centro ricerche Casaccia
di Roma - si raccolgono le vescicole e gli elementi
polifunzionali come polifenoli e flavonoidi, con-
vertiti poi in una frazione stabile sotto forma di
polvere». Dopo la microfiltrazione il permeato
viene avviato all’atomizzazione e trasformato in
polvere. «Con l’aggiunta di opportune sostanze
- prosegue Gian Paolo Leone, sempre del Centro
ricerche Casaccia - è possibile creare un coating
attorno alle nanovescicole ottenendo un incapsu-
lamento delle stesse e, dunque, una migliore sta-
bilità microbiologica e conservabilità nel tempo».
Le loro caratteristiche fisiche permettono
d’ipotizzare che, secondo il gruppo di ricerca
“Navhetec”, anche se già utilizzabili allo stato
attuale, per mezzo dell’ingegnerizzazione po-
trebbero consentire di veicolare altri composti Le varietà
naturali e non, direttamente dove ce ne fosse
bisogno. Considerata la presenza di vitamine e
antiossidanti nelle nanovescicole dei limoni, il E sistono numerose varietà di limoni: a frutto globoso, piriforme, senza
umbone, a polpa sanguigna, dolce, a foglie strette ecc. Se le condi-
zioni climatiche lo permettono, è rifiorente e i frutti maturano per gran
prossimo obiettivo della start-up palermitana parte dell’anno; i più importanti nella produzione sono i “Primofiore”, che
sarà quello di valutare il loro impiego in altri provengono dalla fioritura di aprile-maggio. Con una pratica di forzatura
campi applicativi, come la cosmetica. L’ipote- se ne può avere un’altra nel mese di settembre, per fare nascere i ver-
si accattivante è servirsene per combattere le delli, che maturano da maggio a settembre (maggiolini o verdelli prima-
specie reattive dell’ossigeno, causa di danni alle ticci, bastardi o verdelli tardivi). Oltre ad essi, ci sono i limoni invernali,
quelli comuni raccolti da novembre ad aprile. I lunari, con scorza grossa
strutture cutanee e cellulari, tramite la vendita e rugosa, sono poco acidi, maturano tra luglio e agosto ma, in climi par-
di creme e cosmetici, un settore che sempre più ticolarmente idonei, possono fruttificare ad ogni luna, cioè tutti i mesi.
ricerca prodotti di origine naturale e vegetale.

GdB | Maggio 2021 39


Salute

I CAPELLI
DELLE DONNE
DI HUANGLUO
A Guangxi nel sud della Cina,
c’è il “Paese dei capelli lunghi“
di Biancamaria Mancini
© Tom Wang/shutterstock.com
40 GdB | Maggio 2021
Salute

I
capelli lunghi sono da sempre un obbedire a delle regole precise su come ge-
simbolo di fascino ma anche di forza. stirli. La regola primaria è di poter tagliare i
Non è sempre facile farli allungare capelli soltanto una volta nella propria vita,
e ancora meno farli rimanere sani, esattamente al compimento del loro 18° esi-
lucenti e ben pigmentati. Il capello mo anno. Al momento del matrimonio inve-
non si allunga all’infinito, infatti questo pas- ce, la capigliatura della donna viene donata
sa attraverso un ciclo vitale composto da tre allo sposo che non ne permetterà più alcun
macro fasi: la fase di “Aanagen” che rappre- taglio. I capelli sono trattati quasi come og-
senta la fase di crescita, il “Catagen” in cui si getti sacri, persino i capelli che cadono natu-
interrompono le divisioni cellulari e il “Te- ralmente vengono raccolti e curati, e magari
logen” che è la fase finale di invecchiamento venduti per fare delle parrucche. Parlando
e caduta. La fase di Anagen è il momento in dello status sociale di appartenenza, il rego-
cui il capello si allunga e dura in media dai lamento dice che se la donna è sposata do-
3 ai 5 anni, nelle donne anche fino ai 7 anni. vrà portare i capelli in cima alla testa come
Considerato che l’allungamento del ca- un vassoio. Nel caso invece la donna sia alla
pello è di circa 1 cm al mese, capiamo che i ricerca di marito, lo comunicherà mettendo
capelli possono diventare molto lunghi, ma un foulard sui capelli, infatti i capelli sono
con un limite legato proprio alla vita del ca- nascosti come le sue parti intime da svelare
pello e alla sua salute. Durante il corso della solo al futuro marito.
vita infatti, sia uomini che donne possono Tutti si sono sempre domandati quale
andare incontro ad alterazioni del capillizio Il capello non si allunga fosse il segreto di tale forza e bellezza nella
che portano la chioma ad impoverirsi, assot- all’infinito, infatti questo chioma. Da alcune pubblicazioni sembra che
passa attraverso un
tigliarsi ed in alcuni casi a diradarsi. ciclo vitale composto
il segreto consista proprio nel lavare i lunghi
Se pensiamo che circa l’80% degli uomi- da tre macro fasi: la capelli con un particolare shampoo a base di
ni e il 50% delle donne ha sofferto di un fase di “Aanagen” che acqua di riso fermentato. Tale pratica nasce
problema di capelli nell’arco della propria rappresenta la fase di da un’antica tradizione Huangluo, ma ha in
vita, è sorprendente sapere che a Huan- crescita, il “Catagen” in relatà solide basi scientifiche tanto da occu-
cui si interrompono le
gluo, un villaggio situato nella provincia divisioni cellulari e il
pare le pagine di un articolo nell’Internatio-
del Guangxi tra le montagne del sud della “Telogen” che è la fase nal Journal of Cosmetic Science.
Cina, tutte le donne hanno dei capelli me- finale di invecchiamento Infatti, l’acqua di riso fermentata è ricca
ravigliosi, considerati di una bellezza unica e caduta. La fase di di minerali, antiossidanti, aminoacidi e vi-
al mondo. I capelli di queste donne pos- Anagen è il momento in tamine del gruppo B ed E. In particolare le
cui il capello si allunga e
sono raggiungere 2,10 metri di lunghezza dura in media dai 3 ai 5
vitamine del gruppo B rallentano l’incanuti-
sfoggiando una qualità ottimale. Tali donne anni, nelle donne anche mento stimolando i melanociti. Inoltre, l’ac-
reputano un bene preziosissimo i propri ca- fino ai 7 anni. qua di riso è ricca di Inositolo che aumenta
pelli e seguono scrupolosamente dei tratta- l’elasticità e diminuisce l’attrito superficia-
menti tradizionali per lavarli e curarli. Le © d1sk/shutterstock.com le della cuticola dei fusti preservandone la
nere capigliature delle donne “Yao“, man- compattezza. In ultimo, ma di grande impor-
tengono un aspetto forte e brillante sino alle tanza tricologica, tale composto rilascia la
età più avanzate, senza mostrare un singolo pitera, una sostanza chimica che promuove
capello bianco anche oltre gli 85 anni. Per la rigenerazione cellulare ed ha un pH acido,
tale particolarità il villaggio è noto come il proprio come il pH dei nostri capelli, per-
“Paese dei capelli lunghi“, ed è riconosciu- mettendo così alle cellule della cuticola di ri-
to dal Guinness dei Primati come il luogo manere ben chiuse, compatte con il risultato
con la media di capelli più lunghi al mondo. di una chioma lucente e resiste ai danni.
I capelli sono considerati un elemento Concludendo, anche se non siamo appar-
della propria femminilità più privata, per tenenti a questa sorprendente etnia, abbiamo
questo vengono sciolti soltanto in presenza la possibilità di usufruire dei grandi vantaggi
del marito e dei figli, mentre in pubblico dell’acqua di riso fermento e di altri estratti
l’acconciatura è tipicamente raccolta. Per vegetali dalle importanti proprietà che la na-
le donne Yao la capigliatura testimonia uno tura stessa ci mette a disposizione e che oggi
status sociale e sono un elemento fondamen- conosciamo sempre meglio in ambito cosme-
tale della propria identità di donna, tanto da tico tricologico.

GdB | Maggio 2021 41


Salute

CELLULITE
E TRATTAMENTI
MIRATI
Agenti topici, dispositivi a base energetica, sottocisione,
farmaci biologici iniettabili e filler dermici
di Carla Cimmino

L
a cellulite (pannicolopatia fibroscle- Da studi fatti è emerso che alcune formu-
rotica edematosa) è una condizione lazioni possono migliorare la produzione di
della pelle che colpisce fino all’80% collagene e ridurre la lassità cutanea, ma sono
delle donne postpuberali (Luebber- raramente efficaci sulla cellulite, che richiede
ding et al., 2015), è caratterizzata da un ampio rimodellamento di grasso, collagene
adipociti grandi e metabolicamente stabili pre- e tessuto connettivo (Bertin et al., 2001, Green
senti sul bacino, cosce e addome (Quatresooz et al., 2015, Lupi et al., 2007, Pierard-Franchi-
et al., 2006). I lobuli adiposi presenti nel tessuto mont et al., 2000).
sottocutaneo vanno incontro ad un processo di Le ipotesi sono che: le metilxantine mi-
erniazione attraverso la giunzione dermo-ipo- gliorino la cellulite stimolando la lipolisi e ini-
dermica, così i setti di collagene vanno incontro bendo l’enzima fosfodiesterasi, che aumenta
a fibrosi, che porta al loro accorciamento e alla la concentrazione di adenosina monofosfato
loro retrazione, provocando le depressioni che ciclico; i retinoidi, riducano la cellulite aumen-
caratterizzano la cellulite (buccia d’arancia). I tando lo spessore del derma, aumentando l’an-
fattori che contribuiscono allo sviluppo della giogenesi, sintetizzando nuovi componenti del
cellulite sono tanti: sesso, genetica, stile di vita tessuto connettivo e aumentando il numero di
(Querleux, 2004, Querleux et al., 2002), ma l’e- fibroblasti attivi.
satta fisiopatologia non è ancora compresa, le Dispositivi ad energia
ipotesi vanno da problemi vascolari / infiamma- Per il trattamento delle adiposità localizzate
tori a problemi ormonali e / o strutturali. e / o della lassità cutanea sono stati testati: La-
Nel trattamento della cellulite vengono uti- ser, luce, radiofrequenza (RF) e onde acustiche
lizzati: agenti topici, dispositivi a base energe- Frequenza radio:
tica, sottocisione, farmaci biologici iniettabili, I dispositivi RF forniscono energia termica
filler dermici. al piano dermico / sottocutaneo tramite uno o
Agenti topici più elettrodi. Aumentando la temperatura del
Le metilxantine (aminofillina, teofillina e tessuto nell’area interessata, viene stimolata la
caffeina) e i retinoidi sono gli ingredienti più denaturazione, il rimodellamento e la neocol-
ampiamente utilizzati nelle formulazioni per lagenesi del collagene, e attivata la lipolisi. Al-
Tratto da “Treatment for cellulite”
Neil Sadick, Department of Der-
uso topico associate a massaggi vigorosi, in una cuni dispositivi RF integrano anche altre ener-
matology, Weill Cornell Medical concentrazione sufficiente, per avere l’effetto gie come luce infrarossa, aspirazione a vuoto
College, New York. sperato nel trattamento della cellulite. e campi elettromagnetici pulsati. Studi clinici,

42 GdB | Maggio 2021


Salute

con lidocaina), un ago (18 G) viene inserito


sotto la pelle e viene utilizzata una tecnica a
ventaglio, per rilasciare le corde fibrose della
cellulite. Sebbene efficace, i principali svan-
taggi di questo trattamento sono gli effetti col-
laterali, tra cui edema, disagio, dolore e lividi
(Hexcel e Mazzuco, 2000).
E’ stato sviluppato e approvato dalla FDA
un nuovo sistema TS-GS (tissue stabilised-dri-
ven subsicion) (sistema Cellfina). I vantaggi
di Cellfina sono: il controllo preciso della pro-
fondità del trattamento e dell’area del tessuto
(setti fibrosi di cosce e glutei). Cellfina ha di-
mostrato in studi clinici multicentrici di mi-
gliorare la cellulite con risultati che durano> 3
anni (Kaminer et al., 2017).
Collagenasi Clostridium histolyticum
Collagenasi I (AUX-I, Clostridial class I col-
lagenase) e Collagenase II (AUX-II; Clostridial
© Billion Photos/shutterstock.com class II collagenase) non sono immunologica-
mente cross-reattive e hanno specificità diffe-
renti; miscelati in un rapporto 1: 1, diventano
hanno dimostrato la loro efficacia nel ridurre sinergici e forniscono una reattività idroliz-
la comparsa della cellulite (Luebberding et al., zante molto ampia nei confronti del collagene
2015, Romero et al., 2008, Sadick, 2009, Sadi- (Yang e Bennett, 2015). Idrolizzano la regione
ck e Magro, 2007, Sadick e Mulholland, 2004, a tripla elica del collagene e sono efficaci nel-
Wanitphakdeedecha et al., 2017). la lisi del collagene sottocutaneo, come quel-
Laser e luce: li presenti nei setti dermici (causa sottostante
Questi dispositivi emettono energia al piano della cellulite).
derma / sottocutaneo; riscaldano il tessuto lo- Filler dermici
cale, stimolano il rimodellamento del collagene Le iniezioni di filler dermici di nuova gene-
e aumentando la microcircolazione, che miglio- razione, come l’idrossiapatite di calcio (CaHa)
ra l’aspetto della cellulite. L’impatto di questi e le microsfere di acido polilattico, possono
dispositivi può migliorare l’aspetto della pelle e servire per levigare le irregolarità della pelle in-
levigare la superficie, ma non favorire la lipolisi dotte dalla cellulite. Un recente studio ha valu-
Terapia delle onde acustiche: tato gli effetti degli ultrasuoni microfocalizzati
Le onde di pressione vengono trasmesse al in combinazione con idrossiapatite di calcio
tessuto sottocutaneo e promuovono la lipoli- Le onde di pressione
diluita (CaHA; Radiesse) sull’aspetto della cel-
si, migliorano il flusso sanguigno locale, con- vengono trasmesse al lulite in 20 donne. I risultati hanno mostrato
sentono il drenaggio linfatico e stimolano la tessuto sottocutaneo e miglioramenti significativi
produzione di nuovo collagene. In uno studio promuovono la lipolisi, Nonostante i numerosi approcci terapeuti-
fatto sono state utilizzate due tipi di onde acu- migliorano il flusso san- ci per il trattamento della cellulite, nessuno di
guigno locale, consento-
stiche: onde d’urto focalizzate (ESWT) e onde no il drenaggio linfatico e
questi riesce a mantenere un’efficacia prolun-
d’urto radiali. stimolano la produzione gata e duratura. I trattamenti topici, iniettabili
Nassar et al. (2015) hanno valutato l’effi- di nuovo collagene e dispositivi a base di energia possono miglio-
cacia dell’ESWT dopo 8 sessioni trattando 15 rare l’aspetto della cellulite, anche in maniera
© Ksenija Ok/shutterstock.com
individui per 4 settimane, si è notata una ridu- soddisfacente ma mai eliminarla del tutto. L’
zione della circonferenza e dello strato di gras- approccio combinato di interventi esterni ed
so così come nell’aspetto della cellulite 3 mesi interni utilizzati strategicamente e in modo gra-
dopo il trattamento. duale può portare a ottimi risultati, è indispen-
Subcisione: sabile condurre studi approfonditi, soprattutto
Le aree da trattare vengono intorpidite con rispetto alla combinazione dei trattamenti, per
un agente anestetico topico (vasocostrittore valutare i risultati a lungo termine.

GdB | Maggio 2021 43


Ambiente

E
roi, non bellissimi o particolarmente possono subirne delle conseguenze. I risultati
coraggiosi, ma pur sempre eroi. Anzi, di questo approfondimento hanno portato a
eroi dimenticati, perché svolgono ogni comprendere che i pesticidi e i prodotti usati
giorno un lavoro preziosissimo, ma nes- dall’uomo per avere alte rese e coltivare hanno
suno li celebra o si ricorda di loro: sono un impatto anche sugli “eroi non celebrati”, fra
gli eroi del suolo, i lombrichi, i collemboli, tutti cui per esempio lombrichi, collemboli. millepie-
quegli insetti e organismi vitali a cui noi umani di, coleotteri e diversi altri insetti che con le loro
non diamo particolare importanza, ma che invece funzioni mantengono il suolo vitale e sano. Se
stanno facendo un lavoro straordinario per man- finora ci si era concentrati soprattutto sul ruo-
tenere i terreni in cui coltiviamo fertili e ricchi di lo delle sostanze chimiche nei confronti sia dei
nutrienti. Dimenticandocene, ci siamo però an- vegetali che degli impollinatori, adesso il nuovo
che scordati che a furia di usare sostanze chimi- sguardo degli scienziati è rivolto a come i pesti-
che, pesticidi, fitofarmaci, fertilizzanti vari, non cidi, insieme alla crisi climatica, possano impat-
abbiamo scombussolato la vita solo degli animali tare su altre specie meno celebrate.
in superficie, ma anche di quelli nascosti nel suo- Gli esperti di Portland hanno così studiato
lo. Gli eroi non celebrati, appunto, senza i quali oltre 275 specie e 284 diversi tipi di pesticidi
i terreni potrebbero perdere vita e biodiversità. (quelli considerati leciti) e stabilito di conse-
Di come le tecniche legate all’agricoltura guenza parametri su tassi di mortalità, abbon-
intensiva e non solo stiano contribuendo a de- danza e hanno analizzato i comportamenti degli
cimare gli abitanti del terreno, gli insetti e le insetti, la riproduzione e i cambiamenti biochi-
creature che vivono nel suolo, si è occupato un mici di diversi organismi. Quello che è emer-
nuovo studio da poco pubblicato sulla rivista so è che il 71% dei parametri testati mostrava
Frontiers in Environmental Science chiamato “effetti negativi all’esposizione di pesticidi” per
“Pesticides and soil invertebrates: a hazard as- questi organismi e se il 28% invece non mostra-
sessment” e condotto da un team di scienziati va effetti significativi, nell’1% dei casi si è visto
guidati dal Center for Biological Diversity di anche qualche effetto positivo.
Portland negli Usa. Gli scienziati hanno analiz- Inoltre, secondo la maggioranza (84%)
zato oltre 400 articoli scientifici che affrontano dei parametri testati nei lombrichi c’è una
il tema dei pesticidi e i loro possibili effetti sugli influenza negativa dei pesticidi su questi
invertebrati e quelle creature del suolo che nor- animali che possono essere danneggiati
malmente non sono il diretto obiettivo di pro- da vari tipi di sostanze chimiche, da
dotti fitosanitari ma che, per vicinanza e impatti, insetticidi a erbici-

GLI EROI DIMENTICATI


DEL SUOLO
Così i pesticidi impattano su gli insetti che mantengono fertili i nostri terreni
Lo racconta uno studio da poco pubblicato sulla rivista Frontiers in Environmental Science
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Maggio2021
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Ambiente

di sino a fungicidi. Stesse sostanze che possono sugli organismi del suolo dalla grande maggio-
mettere in difficoltà anche i collemboli, insetti che ranza dei pesticidi testati sono allarmanti».
notiamo quando per esempio spostiamo tronchi «È importante avere suoli fertili per l’agricol-
o altri elementi naturali, degli entognati che si nu- tura, ma questo dimostra che i pesticidi che stia-
trono di alghe, batteri, polline, e che popolano il mo usando danneggiano la fertilità degli animali
bosco mantenendo i terreni vitali. che vivono nel suolo e, conseguentemente, il suo-
Mentre i suoli sono sempre più degradati, lo stesso. Se vogliamo avere terreni in salute dob-
come ha ricordato anche un recente rapporto biamo considerare anche i piccoli animali che vi
delle Nazioni Unite, e necessitano di una azione abitano quando scegliamo il pesticida da utilizza-
di recupero urgente dato che ospitano quasi un re» sostiene inoltre Matt Shardlow dell’associa-
quarto della biodiversità del Pianeta, gli autori zione Buglife in difesa dei piccoli insetti.
dello studio si dicono preoccupati per il livello del Uno degli allarmi evidenziati dal nuovo stu-
danno anche sugli “eroi dimenticati”. Gli esperti di Portland dio è infatti proprio quello che i pesticidi attac-
Nathan Donley del Center for Biological Di- hanno così studiato oltre cano e impattano anche sulla riproduzione degli
versity, uno degli autori del paper, afferma che «il 275 specie e 284 diversi insetti e sulla presenza di quegli organismi che
livello di danno che stiamo vedendo è molto mag- tipi di pesticidi (quelli permettono solitamente i corretti equilibri della
considerati leciti) e
giore di quanto pensassi. I terreni sono incredi- vita del suolo.
stabilito di conseguenza
bilmente importanti. Ma il modo in cui i pesticidi parametri su tassi di Mentre da altre ricerche emerge, per
possono danneggiare gli invertebrati del suolo ha mortalità, abbondanza esempio, la sempre maggiore importanza di
molta meno copertura ed è molto meno raccon- e hanno analizzato i preservare i lombrichi, che migliorano il suo-
tato rispetto a impollinatori, mammiferi e uccelli: comportamenti degli lo aerando, scomponendo materia organica,
insetti, la riproduzione e
è incredibilmente importante che questo cambi». minrealizzando i nutrienti e perfino riducendo
i cambiamenti biochimici
Sostiene inoltre che «coleotteri e collemboli han- di diversi organismi l’abbondanza relativa dei geni di resistenza agli
no un impatto enorme sulla porosità del suolo antibiotici, i ricercatori chiosano lanciando un
e vengono continuamente colpiti, così come i © Novakovav appello per una revisione dell’uso di sostanze
lombrichi». Come lui la pensa anche il professor /shutterstock.com nei suoli. Sostanze troppo spesso autorizzate
Dave Goulson dell’Università del Sussex senza renderci conto che potrebbero cambiare
che non fa parte dello studio ma che e impattare negativamente nel tempo su cen-
si occupa del problema, il qua- tinaia di organismi vitali per i nostri suoli e,
le sostiene che «i senza gli “eroi dimenticati”, la biodiversità dei
risultati degli terreni potrebbe rimanere compromessa anche
effetti nocivi per migliaia di anni. (G. T.).

GdB
GdB| Maggio
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Ambiente

LA MOBILITÀ IN CITTÀ
È SEMPRE PIÙ GREEN
Aumentano le reti ciclabili, bene il bike sharing, boom della micromobilità
e crisi del trasporto collettivo

G
iretti di quartiere, spostamenti km), Palermo (+ 4 km) e Cagliari (+ 11 km).
brevi e di prossimità, fino a die- I servizi di sharing mobility sono andati
ci chilometri a piedi o in bici, avanti, ma tanti sono stati conquistati dalla
hanno portato nel 2020 ad un micromobilità: Torino ha accresciuto la pro-
lieve miglioramento in Italia del pria del 14%, mentre a Milano (3750 mez-
tasso di mobilità sostenibile, vale a dire la zi), Bari (1000), Napoli (1050) è stato atti-
quota complessiva di trasferimenti effettua- vato il servizio. Cala l’auto condivisa, tiene
ti con mezzi a basso impatto. I centri grandi la bici in affitto. Per entrambi una flessione
e medi si stanno riorganizzando per essere nella domanda si è notata a Milano, Geno-
sempre più “amici dell’Ambiente” puntan- va, Firenze, Roma, discorso diametralmente
do su reti ciclabili, micromobilità (con mo- opposto per Torino, Venezia, Genova, Fi-
torette, skateboard, monopattini elettrici, renze e Palermo.
biciclette a pedalata assistita) e trasporto Pur se spicca un interessante rafforza-
pubblico. I dati arrivano dal quarto Rap- mento delle autovetture elettriche e ibride,
porto “MobilitAria 2021”, realizzato da il tasso di motorizzazione delle auto è lie-
Kyoto Club e dall’Istituto sull’inquinamen- vemente diminuito specialmente al Nord e
to atmosferico del Consiglio nazionale delle nel Centro, con dati che non superano in
ricerche (CNR-IIA), che ha analizzato i dati ogni caso l’1% di scostamento. Il Sud con
dei movimenti e della qualità aria nelle 14 Napoli, Reggio Calabria, Messina, Catania e
città metropolitane e nelle 22 cittadine che Palermo ha visto, al contrario, una risalita,
hanno approvato i Piani urbani di mobilità nonostante le realtà già tanto congestionate.
sostenibile (Pums). Che cosa respiriamo, quindi? Riguardo
Nonostante la pandemia, le diverse am- al diossido di azoto NO2 abbiamo avuto
ministrazioni comunali hanno saputo re- una riduzione delle concentrazioni, fatta
agire e si sono rimboccate le maniche per eccezione per Milano. Il capoluogo lombar-
ridisegnare come muoversi, consentendo ai do è in controtendenza, giacché ha un +7%
propri concittadini di andare in giro, restri- rispetto all’anno precedente. Le maggiori
zioni permettendo, in maniera più comoda diminuzioni nei concentramenti medi han-
e pulita, pensando agli spazi aperti come no fatto felici gli abitanti di Cagliari (-38%)
zone di condivisione, mettendo in sicurezza e Catania (-37%) seguiti da Palermo con un
le strade per tutelare quanti hanno scelto di -31% rispetto al 2019. Allora a oltrepassa-
pedalare. Un potenziamento delle reti cicla- re le diciotto ore annuali consentite dal li-
bili è stato registrato in più Comuni. Tra i mite normativo erano state Roma, Torino,
casi virtuosi ci sono: Torino (+ 11 km), Mi- Milano e Napoli. Se nella media annua del
lano (+ 67 km), Venezia (+18 km), Bologna PM10 in tutti i centri analizzati i valori sono
(+ 16 km), Genova (+25 km), Roma (+ 33 al di sotto dei limiti, restano, tuttavia, diver-

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Ambiente

se eccezioni andate oltre le 35 volte la soglia


giornaliera per anno. Maglia nera per Torino
(98 superamenti), inseguita da Milano con 90,
Venezia 88, Napoli 57 e Cagliari 38; pure Bo-
logna e Roma, dopo rispettivamente due e tre
anni, sono tornate a passare il confine vieta-
to. Non sono indicate criticità riguardanti il
PM2,5 termine che identifica particelle di dia-
metro aerodinamico inferiore o uguale ai 2,5
µm, detto anche “particolato fine”.
«La fase di sospensione della normalità - ha
dichiarato il Direttore del CNR-IIA, France-
sco Petracchini - può essere impiegata per la
pianificazione di una mobilità davvero soste-
nibile che prenda vita anche grazie alle ingenti
risorse destinate al futuro del Paese Nonostan-
te le azioni intraprese per migliorare la qua-
Molti Piani urbani di lità dell’aria in tutto il territorio dell’Unione,
mobilità sostenibile gli standard di qualità fissati dalla normativa
prevedono nuove zone
con il limite di 30 km/h
vigente sono ancora superati in vaste aree del
o di potenziare quelle territorio italiano. Occorre accelerare sulle
esistenti, particolarmente misure e prepararci alla revisione della nor-
nei centri storici. Ad mativa verso nuovi limiti e inquinanti, agire
Arezzo e Cuneo il Pums è per l’adozione della strategia nazionale sull’in-
“scortato” da un Biciplan,
documento per la mobi-
quinamento atmosferico e potenziare gli studi
lità ciclistica. Si punta sul scientifici per la comprensione delle cause e
ciclopedonale a Parma, dell’effetto dell’inquinamento atmosferico sul
proponendo di arrivare nostro territorio».
a un +136% nella rete Vorrebbe una maggiore attenzione sui tra-
ciclabile, andando dai
125,5 km esistenti a 296
sporti dal Piano nazionale di ripresa e resilien-
itinerari per le due ruote. za Anna Donati, coordinatrice del gruppo di
Il Comune di Pesaro lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club:
vuole ampliare i percorsi «Le città e la mobilita urbana continuano ad
pedonali e propone, essere i grandi assenti nel Pnrr, anche in quel-
sul modello della città
spagnola di Pontevedra,
lo presentato dal Governo Draghi. Davvero
il lancio del “Pesaro insufficienti le risorse dedicate alle nuove reti
MetroMinuto”, al fine tramviarie, metropolitane (3,6 mld) e per nuo-
d’indicare i tempi esatti vi autobus (3 mld), limitate le risorse per la
di percorrenza, progetto mobilità ciclabile (600 milioni), che non col-
già attivo, per esempio, a
Milano, Piacenza, Ferrara,
meranno il grave deficit attuale, come dimo-
Mantova, Fano, Voghera stra il Rapporto “MobilitAria 2021”. Per gli
e Bolzano. investimenti ferroviari, a cui il Pnrr conferisce
26 miliardi, si dedica alle reti locali regionali e
© Girts Ragelis ai pendolari solo il 30% delle risorse, mentre il
/shutterstock.com resto è impiegato per l’Alta Velocità, in parti-
colare per il Nord. Resta marginale l’obiettivo
della elettrificazione dei trasporti. C’è da au-
gurarsi che dal confronto in corso, dai progetti
che saranno presentati, dal Fondo Comple-
mentare, dall’ulteriore fondo per investimenti
di 26 mld annunciato dal Presidente Draghi,
sia possibile riequilibrare la spesa verso la mo-
bilità sostenibile delle nostre città». (G. P.).

GdB
GdB| Maggio
| Aprile 2021 47
Ambiente

© Chaiyasit Pila/shutterstock.com

N
on si sa per quanto tempo dovremo va ricordato, una volta usati questi dispositivi do-
ancora portarle e se davvero, grazie vrebbero sempre finire nell’indifferenziata e da
ai vaccini, riusciremo a sconfiggere lì in discariche e inceneritori, quando non sono
ed arginare la pandemia. Ma c’è un programmati percorsi di riciclo.
fatto inequivocabile: tutte quelle che Spesso però, anche per la natura usa e getta
abbiamo consumato, per proteggere noi stessi, se di questo prodotto, prendono un’altra strada: dai
finite accidentalmente in ambiente finiscono per parchi ai mari, dai fiumi alle spiagge, le vediamo
aggravare lo stato di salute del Pianeta. ovunque come nuova forma di inquinante. Si sti-
Il problema dell’inquinamento da mascherine ma che a livello globale siano utilizzate quasi 130
e dispositivi di protezione (come i guanti) non è miliardi di mascherine al mese, 3 milioni al minu-
affatto da sottovalutare: sono un nuovo pesan- to e oltre 3 miliardi gettate quotidianamente.
te tassello che si aggiunge alla già grave piaga In una nuova ricerca l’Università di Swansea
dell’inquinamento da plastica, ma probabilmente ha approfondito il problema spiegando che se
con una aggravante in più. Di recente, infatti, un per esempio vengono disperse in acqua, rilascia-
team di scienziati ha dimostrato che le mascheri- no non solo fibre di plastica ma anche metalli pe-
ne disperse nell’ambiente e negli oceani non solo santi. Il dottor Sarper Sarp dell’ateneo di Swan-
inquinano in quanto costituite principalmente da sea ci ricorda che «tutti noi dobbiamo continuare
fibre di plastica, non solo con i loro lacci possono a indossare maschere poiché sono essenziali per
uccidere e intrappolare animali, ma rilasciano an- porre fine alla pandemia. Ma abbiamo anche ur-
che in natura una serie di metalli pesanti, piom- gente bisogno di più ricerca e regolamentazione
bo, antimonio, rame e altri inquinanti dannosi. Si sulla produzione di maschere, in modo da ridur-
tratta di piccole quantità ma se ci immaginiamo re i rischi per l’ambiente e la salute umana».
che soltanto lo scorso anno, stimano alcune Ong, Dopo una serie di test i ricercatori hanno in-
sono finite in natura e in mare almeno 1,65 mi- fatti accertato che nelle più comuni mascherine,
liardi di mascherine, allora ecco che si delinea la disperse in acqua, si rilevano «livelli significativi
portata del problema. di inquinanti in tutte le maschere testate» con la
Se i dispositivi che usiamo per proteggerci presenza di «micro/nano particelle e metalli pe-
dal coronavirus e l’infezione da Covid-19 sono santi rilasciati nell’acqua durante tutti i test».
fondamentali per la nostra salvezza, dovrebbe Un allarme che potrebbe nel tempo portare
esserla anche la gestione di questi dispositivi e, a un impatto ambientale importante e «l’esposi-

48 GdB | Maggio 2021


Ambiente

PROTEGGONO NOI
MA DANNEGGIANO
L’AMBIENTE Dai metalli pesanti alle microfibre di plastica
ecco cosa rilasciano le mascherine disperse
di Giacomo Talignani

zione ripetuta potrebbe essere pericolosa poiché fino a 173mila microfibre al giorno nell’ambiente
le sostanze trovate hanno legami noti con la mor- marino. La ricerca ha approfondito il meccani-
te cellulare, la genotossicità e la formazione del smo di degradazione foto-ossidativa delle fibre
cancro». Inoltre, ricordano gli scienziati, «molti di polipropilene presenti nei tre strati delle ma-
degli inquinanti tossici trovati nella nostra ricerca scherine chirurgiche. Sono stati fatti test di in-
hanno proprietà bioaccumulative quando vengo- vecchiamento artificiale, simulazioni di ciò che
no rilasciati nell’ambiente e i nostri risultati mo- avviene per una mascherina dispersa in ambiente
strano che i dispositivi di protezione potrebbero ed esposta ad eventi atmosferici e soprattutto alla
essere una delle principali fonti di questi conta- radiazione solare, così come in mare sottoposta
minanti ambientali durante e dopo la pandemia al moto ondoso. Gli esperimenti, per esempio,
di Covid-19». Si parla di tracce di piombo, rame, hanno sottolineato come una singola mascherina
antimonio, cadmio e diversi metalli pesanti che esposta alla luce UV-A per 180 ore possa rilascia-
possono essere tossici anche a basse dosi. Mo- Un team di scienziati re centinaia di migliaia di particelle del diametro
tivo per il quale gli esperti indicano la necessità ha dimostrato che le di poche decine di micron.
mascherine disperse
di un approfondimento a livello globale proprio nell’ambiente e negli
«Speriamo che questo nostro lavoro - hanno
sull’inquinamento da mascherine e il bisogno di oceani non solo inquina- commentato Francesco Saliu e Marina Lasagni,
normative più severe per produzione, smaltimen- no in quanto costituite rispettivamente ricercatore e docente del dipar-
to e riciclaggio per «ridurre al minimo l’impatto principalmente da fibre timento - possa sensibilizzare verso un corretto
ambientale». di plastica, non solo conferimento delle mascherine a fine utilizzo e
con i loro lacci possono
Un altro ricercatore coinvolto nello studio, il uccidere e intrappolare
promuovere l’implementazione di tecnologie
dottor Geraint Sullivan, parla di risultati “piutto- animali, ma rilasciano an- più sostenibili». Comprendendo gli impatti delle
sto scioccanti” soprattutto per il fatto che i metal- che in natura una serie di mascherine usa e getta in ambiente, i ricercato-
li trovati essendo bioaccumulativi si accumulano metalli pesanti, piombo, ri delle varie università che si stanno occupando
nel tempo in ambiente. Se a questi dati si aggiun- antimonio, rame e altri del problema lanciano inoltre un appello per un
inquinanti dannosi.
gono poi quelli evidenziati da altre ricerche (ol- ripensamento globale sulla natura di questi di-
tre 40 quelle dedicate al tema) emerge un qua- © Marti Bug Catcher spositivi: utilizzare in futuro - nel caso dovessimo
dro sempre più allarmante. Uno studio italiano /shutterstock.com ancora indossarle a lungo - dispositivi lavabili, ri-
dell’Università di Milano-Bicocca pubblicato sul- utilizzabili, oppure compostabili e biodegradabili
la rivista Environmental Advances racconta per (non composte da plastica) che molte start-up nel
esempio che una mascherina chirurgica rilascia mondo stanno oggi provando a rilanciare.

GdB | Maggio 2021 49


Ambiente

IL SISTEMA DI NAVIGAZIONE
DEGLI SQUALI
Il segreto del loro sistema di orientamento è nei campi magnetici
che rappresentano un “GPS” naturale

P
iù che
“ m a
dove van-
no i marinai”
e “come fanno
i marinai”, come cantavano
Francesco De Gregori e Lucio
Dalla, in mare vien da chiedersi “ma
dove vanno gli squali” e “come fanno
gli squali”? Già, come fanno per esempio
ogni anno molte specie di squali a migrare per
centinaia di miglia, ad attraversare gli oceani e
tornare sempre nello stesso punto? Ad esempio i squali
grandi squali bianchi che nuotano dalla Califor- martello,
nia al mezzo del Pacifico, o altri ancora che fanno i bonnethead
la spola fra Sudafrica e Australia. Una risposta, (Sphyrna tiburo).
potrebbe esserci: usano anche loro una sorta di Come spiega Keller fi-
Gps, i campi magnetici. nora «non è stato risolto il
Affrontano, grazie alla capacità di sfruttare i modo in cui gli squali sono riu-
campi magnetici terrestri, lunghissime migrazio- sciti a navigare con successo durante
ni, come fanno già diverse altre specie, tra cui le le migrazioni verso precise località e questa
tartarughe. L’ipotesi dell’uso dei campi da parte ricerca supporta la teoria secondo cui usano il
dei biologi marini è teorizzata da tempo, ma es- campo magnetico terrestre per trovare la loro
sendo questi animali complessi da studiare e mo- strada, in sostanza si muovono grazie a quello che
nitorare, non è stato facile negli ultimi decenni af- è il Gps della natura».
fermare la capacità degli squali di usare una sorta Per scoprire questa capacità il team di Keller
di mappa magnetica. Ora sulla rivista Current ha realizzato delle piccole piscine all’interno di
Biology un team di ricercatori guidati da Bryan una gabbia di rame attraversata da corrente in
Keller, capo progetto della Save Our Seas Foun- modo da ottenere un campo magnetico, simile a
dation e del Coastal and Marine Laboratory del- quello che portava gli animali a nuotare seguendo
la Florida State University, sostiene nello studio una direzione precisa, verso il loro habitat. Dopo
“Map-like use of Earth’s magnetic field in shar- diversi test effettuati su 20 giovani esemplari di
ks” grazie ad alcuni test effettuati di aver trovato squali martello gli scienziati hanno ipotizzato l’u-
le prove dell’uso dei campi magnetici. Una teoria so dei campi spiegando anche che i risultati po-
basata su alcuni esperimenti effettuati su giovani trebbero essere estesi anche ad altre specie, come

50 GdB | Maggio 2021


Ambiente

© frantisekhojdysz/shutterstock.com magnetico meridionale e l’orientamento verso


sud in quello settentrionale, visto che gli squali
hanno tentato ogni volta di compensare
il loro spostamento percepito.
In poche parole, gli squali
hanno agito come suppo-
sto dagli scienziati quan-
do sono stati esposti a
campi nel loro raggio
d’azione naturale. Ora i
biologi marini si chiedono
se questa capacità di navigare
in base ai campi magnetici pos-
sa anche contribuire per esempio
alla struttura della popolazione de-
gli squali e se gli stessi comportamenti
registrati siano tipici anche di altre specie,
come il grande squalo bianco che è stato os-
servato mentre migra tra il Sudafrica e l’Australia
per poi tornare.
«Quanto è bello che uno squalo possa nuo-
tare per 20mila chilometri tra andata e ritorno in
un oceano tornando nello stesso sito? È davvero
strabiliante. In un mondo in cui le persone usano
il Gps per navigare quasi ovunque, loro hanno
questa capacità naturale che è davvero notevole»
dice Keller. Lui e il suo team si chiedono anche
se le attività antropiche, legate per esempio a
cavi sottomarini, possano interferire con con la
lo squalo bianco. capacità degli squali di usare i campi magnetici
«Sarà necessario approfondi- e la Save Our Seas Foundation e il Coastal and
re gli studi per comprendere i meccani- Marine Laboratory della Florida State University
smi alla base di questa capacità - commenta stanno cercando di approfondire proprio questo
Michael Winklhofer, biofisico presso l’Universi- aspetto. Altri ricercatori, come Alex Fox, ricor-
tà Carl von Ossietzky di Oldenburg in Germa- dano che «è noto che gli squali hanno recettori
nia e non coinvolto nello studio - le ipotesi più speciali – minuscole fosse piene di gelatina chia-
accreditate attualmente riguardano la presenza di mate ampolle di Lorenzini che sono raggruppa-
cellule contenenti un minerale ferromagnetico o i te intorno ai loro nasi – che possono percepire i
criptocromi, delle proteine coinvolte nei ritmi cir- cambiamenti di tensione nell’ambiente circostan-
cadiani e nel rilevamento dei campi magnetici in te. In teoria, questi elettrorecettori, che di solito
un certo numero di specie». vengono utilizzati per rilevare gli impulsi nervosi
«Ad essere onesti - aggiunge Keller - sono sor- elettrici della preda, potrebbero captare il campo
preso che abbia funzionato. Uno dei motivi per magnetico terrestre». C’è però chi contesta l’idea
cui questo enigma è stata irrisolto per 50 anni è della “mappa”, come James Anderson della Cali-
perché gli squali sono difficili da studiare». fornia State University, che sostiene che quello di
La scelta di studiare i bonnethead è legata al Ora i biologi marini Keller «è un buon studio, ma quello che non mi
fatto che sono squali che affrontano lunghi spo- si chiedono se questa piace è che dimostri l’uso di una mappa magne-
stamenti e ritorni in luoghi specifici ogni anno capacità di navigare in tica. Dimostra che gli squali martello potrebbero
base ai campi magnetici
dimostrando di sapere dove si trova “casa”. Da- possa essere tipica anche
orientarsi verso casa, ma una mappa magnetica
gli esperimenti fatti gli esperti hanno dedotto che di altre specie. implica che l’animale non sa solo dove si trova e
gli squali ricavano informazioni sulla posizione dove sta andando, ma anche la sua destinazione
dal campo geomagnetico e i ricercatori hanno © EDGAR PHOTOSAPIENS/ finale, ad esempio. E non sono sicuro che lo ab-
previsto l’orientamento verso nord nel campo shutterstock.com biano dimostrato». (G. T.).

GdB | Maggio 2021 51


S
i dice spesso che le api fanno il
miele e il miele le api. Il consi-
glio per l’apicoltore è, appun-
to, che con la smielatura non
si deve asportare tutto il miele
dai favi, per non recare danno all’alveare;
esso, infatti, è il cibo delle api operaie e
senza morirebbero. Per tutelare ulterior-
mente questi preziosi insetti dell’ordine
imenotteri e gli ambienti naturali nei quali
vivono e si riproducono, “Veneto Agricoltu-
ra”, un ente strumentale della Regione Vene-
to, sta portando avanti un progetto con del-
le arnie elettroniche. Sono state pensate per
monitorare sia le condizioni ambientali in cui
sono poste sia la salute delle colonie di api.
Grazie alla creazione di una rete per rile-
vare e monitorare in tempo reale tra aprile
e maggio sono state installate in alcune lo-
calità di tutte le province venete nove ar-
nie. I dati e le informazioni confluiscono
direttamente nel “Bollettino Apistico
Regionale”. Le prime notizie dal mon-
do della cera e del miele sono arrivate
da ValleVecchia di Caorle (Ve) presso
l’Azienda dimostrativa di Veneto
Agricoltura. Lì tra il 29 marzo e il
10 aprile sono state effettuate le se-
mine del mais, un momento critico
della convivenza agricoltura - api,
poiché sono state associate a mo-
rie, maggiormente per l’effetto
degli insetticidi utilizzati alla semi-
na. Nonostante gli appezzamenti
seminati fossero vicino alle arnie o
nel raggio di poche centinaia di me-
tri, non è stato segnalato alcun effet-
to negativo. «Le stazioni elettroniche di
rilevazione di ValleVecchia - si legge nel
Bollettino del 4 maggio - confermano
la bontà dei protocolli di gestione
del mais (corretta applicazione dei
disciplinari di Difesa Integrata del-
le Colture, come previsto dalla Dir.
CE n. 128/09 e dal PAN Nazionale).
Non si riscontrano, infatti, variazioni
di peso delle arnie, e la vigoria delle
famiglie continua ad aumentare con il
miglioramento della stagione».
Le “casette” sono dotate di sensori che
accertano il numero di api in entrata e in usci-
ta, la temperatura interna ed esterna e il peso.
© petrmalinak/shutterstock.com I numeri raccolti, trasmessi da una centralina
© Lotus_studio/shutterstock.com
52 GdB | Maggio 2021
Ambiente

AMBIENTE: ARRIVANO
LE ARNIE ELETTRONICHE
Un progetto per monitorare le condizioni di salute delle colonie di api,
messe sempre più a repentaglio dall’inquinamento terrestre
di Gianpaolo Palazzo

in remoto, hanno permesso di dire che: «la si- con il numero più cospicuo di alveari pos-
tuazione delle famiglie e la loro forza varia da seduti da professionisti è il Piemonte con
zona a zona; in alcune aree che hanno risenti- 165.589 per il commercio su 193.502 ovvero
to meno delle gelate di aprile, le famiglie han- l’85%. Nella Banca Dati Apistica Nazionale
no iniziato a produrre riempiendo il primo sono iscritti 68.684 apicoltori di cui 47.957
melario, in altre - scrivono nel Bollettino - si produce per autoconsumo (69,8%) e 20.727
nota comunque una buona consistenza della hanno aperto una partita iva e producono per
covata e delle scorte a nido, ma i melari sono il mercato (30,2%).
ancora vuoti». Altre informazioni da conside- Nel 2020, secondo i dati sui consumi di
rare riguardano le fioriture dell’acacia e quel- “BeeDiversity” integra fonte Ismea (Istituto di servizi per il merca-
un processo di raccolta,
la prolungata della colza, oltre alle sciamatu- to agricolo alimentare) - comprendenti sia le
semina e diffusione di
re, l’atto riproduttivo dell’organismo alveare. piante erbacee autoctone vendite a scontrino registrate presso la gran-
La vecchia regina si allontana dall’alveare ma- con monitoraggio dello de distribuzione organizzata, sia le vendite al
dre con moltissime api, che hanno nel proprio stato di salute delle aree dettaglio sono stati commercializzate circa
corpo un quantitativo di miele necessario per con impollinatori. È stato 16.248 tonnellate di miele con un valore che
previsto un sistema per
sostenere il processo: «In questa primavera sfiora i 159 milioni di euro e una dinamica su
valutare il benessere
atipica le cause delle sciamature sono ascrivi- delle api e un’applica- base annua positiva, sia in volume (+14,6%)
bili, oltre alle classiche cause naturali, anche zione, per divulgare sia in valore (+16,3%), ribaltando l’andamen-
alle temperature rigide di aprile, alla carenza notizie più precise. Il to osservato nel 2019 (quantità, -3%; valore,
di fioriture e conseguente scarsità di nettare, sistema attraverso l’app -3%). I prezzi nella Gdo si aggirano attorno
comunicherà, con diverse
che hanno indotto le famiglie a “riprodursi”, ai 9,57 euro/kg, in lieve aumento rispetto al
modalità, informazioni
per garantire la sopravvivenza». tecniche agli addetti ai 2019 (+1%), per il dettaglio, invece, circa
Ogni anno sempre più persone si avvicina- lavori e informazioni 10,85 euro/kg.
no all’apicoltura attratte da un’attività a con- generali. Le dieci aree L’iniziativa veneta con le arnie tecnolo-
tatto con la natura, che per tanti è soltanto pilota sono differenziate giche mira ad aumentare la qualità del mie-
in tre categorie: area
un passatempo, per altri può diventare una le e si collega ad un altro progetto europeo
naturale ad elevata
professione. Dal rapporto sull’andamento valenza ambientale; area “Interreg Italia-Slovenia BeeDiversity”, il cui
produttivo e di mercato del 2020, preparato ad agricoltura sosteni- obiettivo è migliorare la biodiversità tramite
dall’Osservatorio nazionale miele, si scopre bile; area ad agricoltura una gestione degli ecosistemi e un’osservazio-
che gli apicoltori italiani hanno 1.412.792 al- tradizionale e a forte ne costante dell’ape, apprezzata nel libro del
impatto ambientale.
veari e 220.033 sciami (totale 1.632.825). Il Siracide (11, 3) perché: «piccola tra gli esseri
75,2% degli alveari totali (1.062.774), sono © oatawa/shutterstock.com alati, ma il suo prodotto ha il primato fra i
gestiti da apicoltori commerciali. La regione dolci sapori».

GdB | Maggio 2021 53


Ambiente

urgente e necessario trovare un modo


per liberarsene, e un gruppo di micro-
biologi della Hong Kong Polytechnic
University ha forse trovato una solu-
zione che per ora funziona nel contesto
più problematico, ovvero l’acqua. Il
metodo scoperto si basa sull’impiego
di un biofilm, una sostanza appicci-
cosa creata dai batteri, che è in grado
di intrappolare le particelle. I batteri
tendono naturalmente a raggruppar-
si e ad aderire alle superfici, creando
una pellicola adesiva per protegger-
si. Milioni di cellule si impacchettano
una sull’altra, formando delle vere e
proprie masse, producendo degli eso-
polimeri collosi. Al loro interno hanno
dei canali che contengono fluidi e fun-
zionano al pari del sistema circolatorio
degli organismi superiori, permettendo
© xalien/shutterstock.com
lo scambio delle sostanze nutritive e
dei prodotti di scarto. Le reti vischiose
che si creano sono in grado di cattu-

LA MICROBIOLOGIA CONTRO
rare le microplastiche, in questo modo
diventano pesanti e dunque possono
precipitare sul fondo. I ricercatori di

LE MICROPLASTICHE
Hong Kong hanno utilizzato il batterio
Pseudomonas aeruginosa.
Esso agisce in modo meccanico, si
trova in tutti gli ambienti ed è partico-
Si trovano in frutta, verdura, pesce e nell’uomo. Sono particolarmente assorbenti larmente efficiente perché in grado di
e possono intrappolare sostanze inquinanti come pesticidi e metalli pesanti creare una massa pesante recuperabile.
A quel punto è possibile sfruttare un
di MIchelangelo Ottaviano gene che provoca il rilascio della mi-
croplastica che, una volta recuperata,
può entrare in un processo di tratta-
mento. L’esperimento è però in fase

L
preliminare: è stato solo presentato alla
a questione dello smaltimen- statica, esse hanno avuto la capacità Conferenza annuale di Microbiologia
to delle microplastiche è un di penetrare nella catena alimentare della Microbology Society, ed è stato
nodo che sembra sempre umana. Quasi tutti gli organismi sono condotto solo in situazioni controllate,
più impossibile da scioglie- contaminati: sono state trovate in frut- dato che lo Pseudomonas è un patoge-
re. È una lotta ad un nemico ta e verdura, nel pesce e, ovviamente, no per l’uomo. Una sua applicazione è
ubiquo e quasi invisibile: 150 volte più anche nell’uomo. Sono particolarmen- però possibile nella pulizia delle acque
piccole di un capello umano e presen- te assorbenti e possono intrappolare di scarico, dove si accumulano un gran
ti in diversi contesti naturali, vengono sostanze inquinanti come pesticidi, numero di microplastiche primarie.
trasportate dall’aria, sono conseguente- metalli pesanti, farmaci in alte concen- Gli attuali depuratori sono progettati
mente nella pioggia e nella neve, e po- trazioni, peggiorando ulteriormente la per rimuovere dalle acque reflue so-
polano in gran parte i mari e gli oceani. loro tossicità. lamente sostanza organica e nutrienti,
Proprio questi ultimi sono i soggetti Gli effetti non sono ancora del tutto ma non sono efficaci nella rimozione di
più inquinati e destano molta preoc- chiari, ma si sa che potrebbero causare altri contaminanti. Riuscire a protegge-
cupazione tra gli studiosi. Inoltre la lesioni infiammatorie, stress ossidativo re il nostro bene primario sarebbe un
presenza delle microplastiche non è e, nei peggiori casi, cancro. È quindi primo passo importante.

54 GdB | Maggio 2021


Ambiente

D
a sempre l’uomo è stato
chiamato ad affrontare
sfide destinate a segna-
re indelebilmente i secoli
della storia. Tra le nume-
rose prove lanciate dal XXI secolo alle
nostre generazioni e a quelle future,
salvare la Terra è senz’altro tra le più
difficili. Il guanto, seppur timidamen-
te, era stato già raccolto negli ultimi
anni dello scorso millennio, ma è stato
fatto ancora troppo poco. Il 2030 vie-
ne visto da molti paesi come un anno
crocevia, un appuntamento a cui l’u-
manità deve arrivare con risultati e so-
luzioni concrete a tanti problemi. Una
questione tra le tante riguarda l’inqui-
namento del suolo e la conseguente
missione di risanamento.
Il suolo è fondamentale per tutti i
cicli vitali del nostro pianeta dato che © Angyalosi Beata/shutterstock.com
oltre il 95% del nostro cibo proviene
da processi legati alla terra. Secondo
i dati del Soil Health and Food Mis-
sion Board and Joint Research Cen-
tre, fra il 60% e il 70% dei terreni
d’Europa non sono in buona salute
L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE
e mancano delle materie organiche e
dei minerali necessari a nutrire piante
e microorganismi. È il risultato di una
E IL MODELLO GRAND FARM
serie di scelte e pratiche inappropria- Il 2030 sarà per molti Paesi un anno cruciale, a cui l’umanità dovrà arrivare
te, oltre che di altri fattori ambien- con soluzioni concrete a tanti problemi, tra i quali c’è l’inquinamento del suolo
tali. Un esempio di come scienza e
natura possano andare a braccetto ci
è dato dalla fattoria austriaca Grand
Farm, sorta nell’ambito del progetto
europeo Best4Soil.
Questa fattoria sperimenta un mentale per il suolo: più ce ne sono La biomassa è una fonte di ener-
nuovo approccio alle colture per mi- e più sono vari, maggiori saranno la gia importante, soprattutto di azoto,
gliorare la salute del suolo attraver- sua salute, purezza e stabilità. Oltre e in quanto tale bisogna preservarne
so diversi metodi a cui gli agricoltori al vermicompost viene testato anche quanta più possibile. Il “Grand Gar-
fanno ricorso: la fertilizzazione tra- il compost termofilico, un altro ferti- ten” è un in scala ridotta di questo
mite compost, le colture invernali per lizzante naturale costituito da materia approccio, poiché in Canada, per
mantenere in buona salute il suolo, la organica con apporti di carbonio e esempio, è già stato sviluppato un
rotazione delle colture. Nella fattoria azoto. Alcuni ricercatori ne analizza- modello simile dove si produce cibo
Grand, anche detta “Grand Garten”, no dei campioni per verificare quali- sano e di grande varietà su appezza-
è proprio il “terricciato” a svolgere un tà e componenti rilasciate in suolo e menti di terreno non più grandi di
ruolo centrale per biodiversità e tu- atmosfera, al fine di evitare ogni con- un ettaro, al fine di approvvigionare
tela della qualità del suolo. Vengono taminazione. Durante il processo di le comunità locali. Il modello Grand
adottate anche soluzioni preventive formazione del compost possono rag- Farm deve far riflettere quanto la ge-
come il vermicompost, ottenuto con giungersi temperature fino a 70°, che stione sostenibile del suolo sia cru-
i lombrichi e la semina di piante. La eliminano gli organismi all’origine di ciale per l’equilibrio dei nostri ecosi-
moltitudine di microrganismi è fonda- alcune malattie delle colture. stemi. (M. O.).

GdB | Maggio 2021 55


Ambiente

ha spiegato: «Le analisi innovative,


condotte combinando insieme per la
prima volta i dati climatici con ol-
tre 30 anni di osservazioni satellitari
di copertura nevosa, vegetazione e
riflettività delle superfici alla radia-
zione solare, hanno quantificato una
notevole diversità spaziale dell’effet-
to dovuto alla neve e alla vegetazio-
ne. Nelle regioni dominate dall’ef-
fetto della riduzione della neve (alte
latitudini e/o grande elevazione sul
livello del mare) è stimato un ampio
incremento della radiazione solare
assorbita, che contribuisce a un’am-
plificazione dell’aumento delle tem-
perature dovute al riscaldamento
globale. Diversamente, l’espansione
della vegetazione (foreste boreali,
temperate e tropicali) può produrre
© OlegRi/shutterstock.com
effetti di retroazione sia positivi che
negativi in diverse regioni e stagioni,
a seconda delle caratteristiche della

NEVE E VEGETAZIONE:
superficie che viene sostituita».
Se la espansione della vegetazio-
ne rimpiazza una superficie con ri-

CAMBIA IL GLOBAL WARMING


flettività maggiore alla radiazione
solare (es. la neve) l’effetto sarà un
aumento della radiazione assorbita
(retroazione positiva al riscaldamen-
I risultati della ricerca, pubblicati su ERL, mostrano come la neve to globale); se, invece, la superficie
e la vegetazione modulano il riscaldamento climatico sostituita ha minore riflettività (es.
suoli scuri) l’effetto dell’espansione
della vegetazione sarà un aumento
della radiazione riflessa (retroazione

L’
negativa al riscaldamento globale).
analisi dei dati, gene- copertura nevosa ed estese espan- Andrea Alessandri del Cnr-Isac
rati dagli ultimi rilievi sioni della vegetazione in grado di e Franco Catalano dell’Enea, hanno
satellitari, ha reso pos- amplificare o controbilanciare l’in- concluso: «I nostri risultati hanno
sibile l’osservazione dei cremento delle temperature nelle dimostrato che, nel complesso, la
cambiamenti nella co- diverse regioni dell’emisfero setten- vegetazione ha esercitato un effet-
pertura di neve e vegetazione asso- trionale. Dell’equipe che ha condot- to di retroazione negativo durante
ciati al climate change e come essi to la ricerca, pubblicata sulla rivista gli ultimi 30 anni con una tendenza
abbiano modificato la quantità di Environmental Research Letters, a contrastare l’aumento delle tem-
radiazione solare riflessa localmente hanno fatto parte l’Enea- Agenzia perature dovute al riscaldamento
dalle superfici continentali. I risul- nazionale per le nuove tecnologie, globale. Questi risultati forniscono
tati del lavoro, coordinato dall’Isti- l’energia e lo sviluppo economico un riferimento osservazionale senza
tuto di scienze dell’atmosfera e del sostenibile- l’European Centre for precedenti per lo sviluppo dei mo-
clima del Consiglio nazionale delle Medium Range Weather Forecasts delli del sistema Terra di nuova ge-
ricerche (Cnr-Isac) di Bologna, han- (ECMWF, Gran Bretagna), il Royal nerazione che sono necessari per la
no evidenziato che, i cambiamenti Netherlands Metereological Institu- valutazione delle strategie da intra-
climatici degli ultimi decenni hanno te (KNMI, Olanda) e Dealtares. prendere per mitigare i cambiamenti
determinato larghe riduzioni della Andrea Alessandri del Cnr-Isac climatici futuri». (P. S.).

56 GdB | Maggio 2021


Ambiente

U
na ricerca condotta dall’I-
stituto di cristallografia
del Consiglio nazionale
delle ricerche (Cnr- Ic)
in collaborazione con le
Università Sapienza e Roma Tre e
con l’ISIS Neutronand Muon Sour-
ce (UK) ha proceduto ad analizzare
per la prima volta, in modo molto
dettagliato, la struttura del minerale
whitlockite, un raro fosfato di calcio
naturale presente in rocce granitiche
terrestri e nei meteoriti condriti.
Questo studio è stato pubblicato
sulla rivista Crystals. L’importanza
di conoscere nei dettagli la struttura
di questo minerale, è stata spiegata
ed argomentata da Francesco Capi-
telli, ricercatore del Cnr-Ic e autore
della ricerca: «La whitlockite è la
controparte naturale del biomate- © Marko Aliaksandr/shutterstock.com
riale sintetico tricalcio fosfato (Tcp),
utilizzato in ortopedia e in odonto-
iatria sotto forma di cementi, filler
e rivestimenti. Grazie allo studio di
questi materiali naturali gli scienzia-
ti possono migliorare i loro analoghi
PROTESI OSSEE MIGLIORI
sintetici, per meglio adattare la fun-
zione attesa nelle applicazioni bio-
mediche. In particolare, il Tcp è una
GRAZIE AI METEORITI
alternativa alla idrossiapatite sinte- Pubblicato sulla rivista Crystals uno studio sul whitlockite,
tica, che è molto simile alla compo- un minerale presente nei meteoriti
nente minerale delle ossa e dei denti
umani, ma che risulta essere fragile
da utilizzare in alcuni contesti, come
negli impianti metallici di protesi os-
see». Ricordiamo che l’idrossiapatite
è un minerale appartenete al gruppo ra della whitlockite o di altri fosfati fondamentale ad uno stato vibrazio-
delle apatiti e contiene un gruppo naturali di calcio, può contribuire nale eccitato. «Abbiamo utilizzato la
OH. I cristalli di idrossiapatite han- in campo biomedico a offrire nuo- capacità unica della diffrazione da
no la forma di un prisma molto sotti- vi prodotti di sintesi a beneficio neutroni per localizzare l’atomo di
le dalla forma esagonale. L’obiettivo del paziente». Per questo studio, è idrogeno all’interno della whitlocki-
è anche quello di ridurre il rischio di stata utilizzata per la prima volta la te, dopo una analisi preliminare con
rigetto da parte del corpo. Prosegue spettroscopia infrarossa. È una tec- la diffrazione da raggi x. Il campione
Capitelli: «Le informazioni raccolte nica spettroscopica di assorbimento è stato anche studiato con la micro-
dallo studio dei materiali naturali normalmente utilizzata nel campo sonda elettronica per confermare il
possono essere usate per modificare della chimica analitica e della carat- contenuto chimico, e per la prima
i corrispondenti materiali sintetici, terizzazione dei materiali, oltre che volta su questo minerale, tramite
in modo da diminuire la fragilità e in chimica fisica per lo studio dei le- spettroscopia infrarossa a comple-
il rischio di rigetto delle protesi, mi- gami chimici. mento dei risultati della diffrazione»
gliorando quindi le loro prestazioni Quando un fotone infrarosso vie- ha concluso il ricercatore dell’Isti-
generali. Ecco perché conoscere in ne assorbito da una molecola, que- tuto di cristallografia del Consiglio
modo così approfondito la struttu- sta passa dal suo stato vibrazionale nazionale delle ricerche. (P. S.).

GdB | Maggio 2021 57


Innovazione

«Intendiamo promuovere ricer-


ca e tecnologie, rafforzare il nostro
supporto alle realtà locali e allo stes-
so tempo proteggere e valorizzare il
capitale naturale del golfo», eviden-
zia Roberto Morabito Direttore del
Dipartimento ENEA di Sostenibilità
dei sistemi produttivi e territoriali. «Il
nostro obiettivo – aggiunge Morabito
- è di implementare la conoscenza de-
gli ecosistemi marini e dei servizi che
offrono anche con riferimento agli
obiettivi della transizione ecologica».
Nell’ambito del progetto pilota si
studierà il ruolo svolto da questi eco-
sistemi marini presenti nella baia e nel
golfo nel fornire “servizi ecosistemi-
ci”, quali la regolazione del clima, il
supporto e la fornitura di habitat oltre
che il contributo culturale ed estetico.
© underworld/shutterstock.com
Partecipano al progetto CNR, Comune
di Lerici, Cooperativa Mitilicoltori As-
sociati, Scuola di Mare, le università di

IN LIGURIA LA PRIMA
Firenze, Pavia, Portsmouth e Sapienza,
la Stazione zoologica di Napoli e l’a-
zienda W·SENSE. Oltre ai dati sulla

“SMART BAY” ITALIANA


fisiologia degli ecosistemi (respirazio-
ne, fotosintesi, calcificazione, crescita)
in condizioni attuali e future, tramite
l’uso di droni terrestri e marini verran-
ENEA, CNR e comuni costieri promuovono una piattaforma che servirà no acquisite anche la distribuzione ed
per studiare i cambiamenti climatici, proteggendo il patrimonio naturale del golfo estensione di alcune specie.
Sonde in situ e campagne di mi-
di Felicia Frisi sura settimanali e mensili consenti-
ranno inoltre di rilevare parametri

I
quali pH, pCO2, calcite, aragonite e
l cambiamento climatico si da ENEA insieme a CNR, INGV, Co- nutrienti, mentre dalla stazione meteo
combatte promuovendo com- mune di Lerici, Scuola di Mare Santa ENEA giungeranno le misure di tem-
portamenti virtuosi, nel rispet- Teresa e Cooperativa Mitilicoltori As- peratura, salinità e ossigeno. Grazie
to delle risorse naturali, ma sociati. L’iniziativa, presentata il 20 alla collaborazione con l’università
anche attraverso una maggiore maggio scorso in occasione della Gior- Sapienza, verranno testati sistemi di
consapevolezza dei dati scientifici sul- nata europea del mare, mira alla gestio- sensori ad alta tecnologia ideati dall’a-
le mutazioni degli habitat. ne coordinata delle infrastrutture di zienda W·SENSE che acquisiranno
Per questo, nelle acque della baia ricerca marina e atmosferica e alla spe- dati di temperatura, corrente ed ossi-
di Santa Teresa (La Spezia) nasce un rimentazione di tecnologie avanzate a geno nella baia e in altri siti nel golfo,
laboratorio hi-tech per lo studio di supporto di settori ad alto potenziale compresa la mitilicoltura, rendendoli
alghe, briozoi, molluschi e coralli, or- di crescita e occupazione sostenibili fruibili in tempo reale via wi-fi dagli
ganismi di estrema importanza per le quali: acquacoltura, turismo, biotec- stakeholder locali. Le informazioni
strategie di adattamento e mitigazione nologie marine ed energia dal mare, in raccolte verranno poi analizzate anche
al cambiamento climatico. Con questo linea con le finalità del cluster tecnolo- con un approccio economico, sociale
progetto pilota prende il via ufficial- gico Blue Italian Growth (BIG) nel più ed ecologico, con l’obiettivo di asse-
mente la prima Smart Bay italiana, una ampio contesto della strategia europea gnare a questi ecosistemi un valore
piattaforma collaborativa promossa Blue Growth. economico.

58 GdB | Maggio 2021


Innovazione

I
l Covid ha rallentato e, in alcuni
casi, bloccato le attività di ricerca
sul campo. Con la graduale ria-
pertura, può tornare a pieno re-
gime la ricerca scientifica. Come
nel caso di un progetto nato dall’accordo
tra l’Istituto per la protezione sostenibi-
le delle piante (Ipsp), l’Istituto di ricerca
sulle acque (Irsa) del Consiglio Nazionale
delle Ricerche, CISA S.p.A., Acquedotto
Lucano S.p.a. e la Scuola di Ingegneria
dell’Università degli Studi della Basili-
cata. L’intesa prende le mosse dal Joint
Research Agreement che il Cnr ha stipu-
lato con Eni per la costituzione sul terri-
torio italiano di quattro centri di ricerca
di eccellenza inerenti altrettanti grandi
temi fusione a confinamento magnetico,
gestione sostenibile del ciclo dell’acqua,
agricoltura a basse emissioni di CO2 e
cambiamenti climatici in Artico. © People Image Studio/shutterstock.com
A Metaponto (Matera), in particola-
re, è stato costituito nel 2019 il Centro di
Ricerca Acqua, intitolato ad Ipazia d’A-
lessandria, dedicato alla promozione di
soluzioni e tecnologie innovative per l’ef-
ficienza e l’ottimizzazione della gestione
NUOVA VITA PER LE
delle acque in agricoltura. I partner fir-
matari dell’accordo opereranno per valu-
tare schemi di trattamento alternativi dei
ACQUE REFLUE URBANE
reflui municipali che consentano la ridu- CNR, CISA, Acquedotto Lucano S.p.a. e la Scuola di Ingegneria dell’Università
zione della produzione dei fanghi ed il degli Studi della Basilicata insieme per il recupero di risorse idriche
recupero della risorsa idrica a fini irrigui.
Per le attività operative è stato indi-
viduato il sito di Ferrandina (Matera)
dove sono attive, da oltre 15 anni, speri-
mentazioni sul campo nell’ambito della
depurazione e del riutilizzo delle acque zanti indispensabili alle colture, sono co- Ferrandina verrà testato un sistema di
reflue urbane condotte dai gruppi di ri- stituite per oltre il 99% da “acqua dolce” trattamento innovativo (noto con l’acro-
cerca di Ingegneria Ambientale ed Agra- e quindi sono particolarmente preziose. nimo SBBGR- Sequencing Batch Biofil-
ria dell’Università della Basilicata e con Recuperare e valorizzare gli ingenti quan- ter Granular Reactor) in grado di ridurre
il sostegno dell’amministrazione comu- titativi di acqua che vengono scaricati dai fino all’80% la produzione di fango. Tale
nale di Ferrandina. Le attività promosse depuratori non solo può contribuire a sistema verrà integrato con sistemi di af-
dall’accordo si inquadrano nelle strategie mitigare le ricorrenti crisi idriche che af- finamento di ultima generazione al fine
di sostenibilità e circolarità del ciclo di fliggono il mondo agricolo, ma possono di produrre effluenti di elevata qualità
trattamento delle acque reflue che rap- dare concreto sviluppo a nuove filiere nel per la valorizzazione agricola.
presentano un rilevante costo economico settore delle bio-agro energie. Le attività programmate potranno
ed ambientale, ma, allo stesso tempo, se La riduzione dei fanghi della depura- costituire una preziosa opportunità di
adeguatamente gestite, possono costitui- zione è un altro tema di rilievo dell’ac- formazione sul campo per studenti e gio-
re una potenziale opportunità di svilup- cordo. Infatti, la gestione dei fanghi della vani ricercatori chiamati a svolgere un
po economico. depurazione rappresenta oggi un punto ruolo attivo negli ambiziosi programmi
Le acque reflue, infatti, oltre al loro di attenzione dell’intero ciclo idrico in- di sviluppo che si prospettano per l’im-
rilevante contenuto in sostanze fertiliz- tegrato. Presso il sito sperimentale di mediato futuro della nazione. (F. F.)

GdB | Maggio 2021 59


Innovazione

di Sostenibilità dei sistemi produtti-


vi e territoriali, a cui afferisce il no-
stro laboratorio». Oltre a consentire
l’alleggerimento di auto elettriche
e ibride, il nuovo processo, che ha
TRL medio- alto, raggiunge il mede-
simo obiettivo anche nei veicoli da
trasporto collettivi come navi e tre-
ni. Il TRL, acronimo di Technology
Readiness Level, che si può tradurre
con Livello di Maturità Tecnologica,
indica una metodologia per la valu-
tazione del grado di maturità di una
tecnologia, sviluppata originariamen-
te dalla NASA nel 1974 e, successiva-
mente, modificata. Attualmente, vie-
ne utilizzata da vari enti americani ed
europei, quali il Dipartimento della
Difesa americano, la NASA, l’Agen-
zia Spaziale Europea, la Commissio-
© Artem Furman/shutterstock.com
ne europea ed altri. È basata su una
scala di valori da 1 a 9, dove 1 è il più
basso (definizione dei principi base)

VEICOLI PIÙ LEGGERI CON IL


e 9 il più alto (sistema già utilizzato in
ambiente operativo). Nel 2013, l’Or-
ganizzazione internazionale per la

MATERIALE ANTIFUOCO
normazione (ISO) ha pubblicato un
proprio standard per definire i livelli
di maturità tecnologica ed i relativi
criteri di valutazione.
Trasporti, elettronica e costruzioni i beneficiari dell’innovazione brevettata da Enea «Per spiegare l’importanza
nell’ambito del progetto FireMat cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna dell’alleggerimento nel settore tra-
sporti, è utile partire dall’esempio
di Pasquale Santilio dell’auto elettrica, che ora raggiun-
ge un’autonomia tipica di 300 Km:

U
riducendo il peso della vettura del
n procedimento in grado tifuoco, protezioni e supporti per 30%, con una singola ricarica si ar-
di produrre un materia- elettronica di potenza, ovvero tutti riverebbe a quasi 400 Km di auto-
le innovativo antifuoco quei componenti potenzialmente nomia. In questo modo si riducono
che permette di alleg- soggetti a surriscaldamento per la contemporaneamente anche le emis-
gerire il peso dei veicoli grande quantità di energia concen- sioni di CO2 per Km della stessa
e aumentare il livello di sicurezza al trata in piccoli spazi. percentuale, aumentando sia l’inte-
fuoco. È stato brevettato da Enea Claudio Mingazzini, l’inventore resse del mercato che i vantaggi am-
nell’ambito del progetto FireMat del brevetto e ricercatore Enea del bientali» ha concluso il ricercatore
del valore di 1,1 milioni di euro, co- Laboratorio Tecnologie dei Materiali Claudio Mingazzini.
finanziato dalla Regione Emilia Ro- Faenza, ha spiegato: «Il procedimen- Partendo da una tecnologia di ori-
magna. La soluzione multimateriale to sviluppato mira ad ottimizzare il gine aeronautica, il brevetto è in grado
si caratterizza per essere costituita compromesso tra caratteristiche an- di determinare la riduzione dei pesi,
da strati alternati di materiale com- tifuoco, meccaniche, riciclabilità a ma anche dei costi e dei tempi di pro-
posito fibrorinforzato e alluminio al fine vita e uso delle materie prime cesso in produzioni caratterizzate da
fine di realizzare elementi anche per seconde, ovvero di tutti i principali numeri decisamente più grandi rispet-
l’elettronica e le costruzioni, come dettami dell’economia circolare, at- to a quelli dei componenti utilizzati
contenitori per batterie, paratie an- tività “core” del dipartimento Enea per gli aerei.

60 GdB | Maggio 2021


LE SETTIMANE ONB DI ALTA FORMAZIONE IN

BIOLOGIA E GENOMICA
DELLA RIPRODUZIONE

2021

GdB | Maggio 2021 61


Webinar
Corso Teorico-Pratico 16 Ore
Organizzato dalle Delegazioni Regionali ONB Toscana-Umbria,
Emilia Romagna-Marche, Piemonte,Liguria e Valle d’Aosta e
Ordine dei Dottori Agronomi
e dei Dottori Forestali della Provincia di Viterbo

Consulente per la certificazione dei prodotti biologici.


Trasformazione, Commercio ed Etichettatura.
DATA GIORNATE:
15-16-23-24 Giugno 2021

RICHIESTO IL PATROCINIO A:
Mipaaf

PATROCINATO DA:
Beni culturali
Monte Circeo.

D
urante un lavoro di ricerca
condotto dalla Soprinten-
denza archeologica, belle arti
e paesaggio di Frosinone e
Latina e dall’Università degli
Studi di Roma “Tor Vergata” sono emer-
si dei reperti fossili attribuibili a nove
individui di uomo di Neanderthal. Il ri-
trovamento, avvenuto all’interno della
Grotta Guattari al Circeo, sito preistori-
co del Lazio tra i più importanti al mon-
do per la storia dell’uomo, ha portato alla
luce otto individui risalenti a un periodo
compreso tra i 50mila e i 68mila anni fa,
e uno, il più antico, databile tra i 100mila
e i 90mila anni fa.
© ValerioMei/shutterstock.com
«Una scoperta straordinaria di cui
parlerà tutto il mondo – dice Dario Fran-
ceschini, ministro della Cultura – per-
ché arricchisce le ricerche sull’uomo di
Neanderthal. È il frutto del lavoro della
nostra Soprintendenza insieme alle Uni-
DALLA GROTTA GUATTARI DEL CIRCEO
versità e agli enti di ricerca, davvero una
cosa eccezionale». Gli scavi hanno fat-
to emergere migliaia di reperti ossei di
NUOVE SCOPERTE SUI NEANDERTHAL
animali che aiutano a costruire un’idea Il ministro della Cultura, Dario Franceschini: «scoperta straordinaria di cui parlerà
più precisa di quale fosse la biodiversità tutto il mondo che arricchisce le ricerche sull’Uomo di Neanderthal»
animale, vegetale e climatica dell’epoca.
Oltre a resti di iena, le indagini hanno di Pietro Sapia*
individuato reperti associabili ad anima-
li come l’uro, un grande bovino estinto,
rinoceronte, elefante del cervo gigante
(Megaloceros), orso delle caverne e ca- dividui, una scoperta che permetterà di merosa in zona. Stiamo portando avanti
valli selvatici. gettare una luce importante sulla storia gli studi e le analisi, non solo genetiche,
Le ricerche, alle quali stanno pren- del popolamento dell’Italia. L’uomo di con tecniche molto più avanzate rispetto
dendo parte anche istituti ed enti di Neanderthal è una tappa fondamentale ai tempi di Blanc, capaci di rivelare molte
ricerca come Cnr, Università di Pisa e dell’evoluzione umana, rappresenta il informazioni». Mario Rolfo, docente di
Università di Roma “Sapienza”, stanno vertice di una specie ed è la prima società archeologia preistorica dell’Università
spaziando in aree della Grotta mai stu- umana di cui possiamo parlare». degli studi di Roma Tor Vergata, spiega
diate finora, come quella del “laghetto”, Saranno le analisi biologiche e ge- come «lo studio geologico e sedimento-
caratterizzata dalla presenza di acqua netiche a ricostruire l’habitat faunistico logico di questo deposito ci farà capire
nei mesi invernali, nella quale sono sta- e floristico in cui vivevano i nostri pre- i cambiamenti climatici intervenuti tra
te rinvenute calotte craniche, frammenti decessori e a far luce sull’alimentazione 120 mila e 60 mila anni fa, attraverso lo
occipitali e di cranio, resti di mandibola, dei Neanderthal e delle specie animali studio delle specie animali e dei pollini,
denti e femori. «Con questa campagna di che con lui coesistevano. «Sono tutti in- permettendoci di ricostruire la storia del
scavo – spiega Mauro Rubini, direttore dividui adulti – ha rilevato Francesco Di Circeo e della pianura pontina».
del servizio di antropologia della Soprin- Mario, funzionario archeologo della So- Il lavoro di ricerca ha coinvolto an-
tendenza - abbiamo trovato numerosi in- printendenza per le province di Frosino- che gli spazi esterni alla Grotta, dove
ne e Latina e direttore dei lavori di scavo sono state scoperte stratigrafie e paleo-
e fruizione della grotta Guattari – tranne superfici risalenti a un periodo che va
*
Consigliere tesoriere dell’Onb, delegato
uno forse in età giovanile. È una rappre- tra i 60mila e i 125mila anni fa e che ri-
nazionale per le regioni Emilia Romagna
sentazione soddisfacente di una popola- portano momenti di vita quotidiana dei
e Marche.
zione che doveva essere abbastanza nu- neanderthaliani.

GdB | Maggio 2021 63


Beni culturali

N
el 2015 è stato eletto il «giardino colori, i profumi e le ricchezze del giardino di
privato più bello d’Italia», mentre Ninfa, il cui nome deriva da un tempietto di
il New York Times lo ha definito età classica dedicato alle ninfe presente su un
«il parco più bello e romantico isolotto del piccolo lago, è il direttore Antonel-
del mondo». Il giardino di Ninfa la Ponsillo, che cura il giardino per conto del-
è un’oasi di bellezza, di pace e di riflessione la Fondazione Roffredo Caetani: «L’unicità di
a un’oretta da Roma e non troppo distante Ninfa risiede nel fatto che è un giardino sorto
neppure da Napoli. Otto ettari di territorio su una città medievale con le sue strade, sette
nel comune di Cisterna di Latina che ospitano chiese, ben 150 edifici, ognuno costituente un
1300 specie botaniche provenienti dai cinque piccolo scrigno di biodiversità. La città antica
continenti, con la presenza costante dell’ac- non soccombe alla vegetazione, ma la integra,
qua a fare da filo conduttore. E non solo. Lo con una molteplicità e diversità di ambienti
splendido sito, dichiarato monumento natu- che è la vera ricchezza di questo posto. Tutte le
rale nel 2000 dalla Regione Lazio, sorge sulle case diventano nicchie, fanno da scenario agli
rovine di un’antica città che lo storico tedesco attori che sono le piante, mentre l’elemento
Ferdinand Gregorovius nelle sue Passeggiate unificante è rappresentato dall’acqua. La pri-
romane definì«la Pompei del Medioevo». Un ma diga fu realizzata nell’antichità, il fiume è
passato che riaffiora in ogni scorcio, in ogni alimentato da sorgenti di origine carsica».
angolo del giardino e che rende questo luogo Tra magnolie e ciliegi, meli e betulle, aceri
davvero unico. giapponesi e piante rampicanti si possono am-
Da 700 anni la famiglia Caetani è proprieta- mirare vere e proprie primizie come la gunne-
ria di questo territorio e di altri siti circostan- ra manicata tipica del Sudamerica, l’avocado, i
ti, come il castello di Sermoneta. E fu proprio banani e soprattutto le rose. Ma, oltre alle bel-
Gelasio Caetani, nel 1920, a dar inizio alla re- lezze della natura, ci sono anche le meraviglie
alizzazione dello splendido giardino all’inglese create dall’uomo: «Le chiese presentano affre-
che oggi è diventato una delle attrazioni più schi ancora visibili, tutti databili tra il 1000 e
ammirate in Italia e nel mondo. Ad il 1300. E l’Hortus conclusus del XVI secolo
accompagnarci idealmen- contiene decorazioni cinquecentesche, oltre a
te nel tour tra i un portale d’ingresso del 1595, una vasca ot-

GIARDINO DI NINFA
“IL PARCO PIÙ BELLO DEL PIANETA”
Oltre 1300 piante provenienti che si sviluppano tra le rovine di un’antica città medievale

di Rino Dazzo

64 GdB | Maggio 2021


Beni culturali

tagonale e un meraviglioso ninfeo», prosegue il


direttore Ponsillo che passa poi a spiegare qual
è il periodo migliore per una visita al giardino:
«Ogni stagione ha i suoi colori predominanti.
Il verde è una costante di tutto l’anno, mentre
in primavera prevalgono le tinte chiare, soprat-
tutto a causa delle fioriture dei ciliegi giappo-
nesi, dei meli e dei prunus. Ad aprile, maggio
e giugno è tutta un’esplosione di rose, mentre
d’estate c’è un alternarsi tra luce e ombra, col
boschetto che offre una piacevole frescura.
Molto belli anche i colori autunnali degli aceri,
mentre in inverno peccato che il sito non sia
visitabile perché gli arbusti offrono dei profumi
e delle essenze eccezionali».
L’insidia maggiore nella cura di piante pro-
venienti da ecosistemi spesso molto diversi è
rappresentata soprattutto dall’acqua: «La pre-
senza di una falda acquifera superficiale per
i grandi alberi è un problema, manca loro un
apparato radicale tale da poterli ancorare bene
al suolo. Più crescono rapidamente, più sono
fragili. Ci sono alberi secolari che manifestano
segni di debolezza, c’è bisogno di attenzioni e
costanti e ovviamente qui i normali mezzi di
manutenzione non possono accedere, bisogna
fare tutto manualmente. L’altro aspetto è legato
alla quantità di alberi e al clima. Vero è che una
catena collinare ci ripara dai venti che arrivano

© LifeCollectionPhotography/shutterstock.com

GdB | Maggio 2021 65


Beni culturali

dal nord, ma è vero anche che il caldo favorisce nutrono di noci e nocciole, molto spesso è pos-
la crescita a dismisura delle piante spontanee, sibile vederli».
che vanno a danneggiare le altre». Della manu- Due i grandi progetti in cantiere per il
tenzione si occupano otto giardinieri, mentre giardino di Ninfa, che nel 2020 ha festeggia-
intorno al giardino vero e proprio è stata creata to – purtroppo tra chiusure a singhiozzo – il
un’area di circa cento ettari, una sorta di fascia suo centenario: «Il primo è la creazione di una
di protezione dall’aspetto simile a quello che scuola di giardinaggio per perfezionare la ma-
era il territorio pontino prima della bonifica, in Logo Fondazione Caetani.
nutenzione delle piante, a vantaggio del terri-
cui si è sviluppata una ricca fauna fondamen- torio. Il secondo, più prossimo alla realizzazio-
tale per evitare lo sviluppo di patogeni. «Sia il “L’unicità di Ninfa ne, è la creazione di un vivaio in cui si possano
risiede nel fatto che è
fiume Ninfa che le zone circostanti sono state un giardino sorto su una
vendere al pubblico delle piante cresciute in
dichiarate Sic, sito di importanza comunita- città medievale con le sue loco». Allo studio, come racconta il direttore,
ria», prosegue Antonella Ponsillo. «Attorno al strade, sette chiese, ben anche un’altra importante novità per i visitato-
fiume è sorta una vegetazione acquatica spon- 150 edifici, ognuno costi- ri: «La realizzazione, all’interno di una chiesa
tanea molto rara, nelle acque sono presenti tuente un piccolo scrigno di Ninfa, di una sala multimediale dove, dopo
di biodiversità”.
specie rarissime come delle particolari varietà il tour, si possa ammirare la ricostruzione della
di trota e di rovella. Tra gli alberi, poi, vivono città fatta dai tecnici della Sapienza. Entro un
diverse famigliole di scoiattolo nero italiano. Si paio d’anni dovrebbe essere pronta».

© Luca Lorenzelli/shutterstock.com

66 GdB | Maggio 2021


Sport

PEDOTE
L’IRONMAN
DELLA VELA
Il toscano ha concluso all’ottavo posto al Vendée Globe, giro
del mondo in solitaria, senza possibilità di attracco o assistenza esterna

di Antonino Palumbo

68 GdB | Maggio 2021


Sport

P
iù che una regata velistica, un
test di resistenza fisica, emotiva
e mentale. Si chiama “Vendée
Globe” ed è un giro del mondo
in solitaria, la circumnavigazione
completa dell’Antartide, senza possibilità di
attracco e di assistenza esterna, con partenza e
arrivo a Les Sables-d’Olonne, in Francia. Fra
i protagonisti dell’Everest del mare, nell’edi-
zione 2020-2021, c’è stato il navigatore filoso-
fo Giancarlo Pedote, sostenuto da Prysmian
Group. Oltre all’ottavo posto finale, che ne ha
fatto il miglior italiano di sempre alla Vendée
Globe, Pedote ha ottenuto un risultato im-
portante anche sul piano della solidarietà con
Electriciens sans frontières. E oggi, malgrado
la fatica fisica e mentale della competizione,
non vede l’ora di ripeterla, come racconta ai
lettori de “Il Giornale dei Biologi”.
Giancarlo, il Vendée Globe, giro del mon-
do in solitaria e senza scalo, era il suo sogno
nel cassetto. Cosa è cambiato tra il sogno e
la realtà?
Quando sogni qualcosa hai un’immagine
artificiale, la realtà è diversa dall’immagina-
zione. Indubbiamente, essendo un navigatore
solitario già da 15 anni, alla partenza del Ven-
dée Globe mi aspettavo che sarebbe stata una
regata dura, una prova difficile, che sarei stato
messo a dura prova. Ho trovato tutto quello
che immaginavo, ma quando vivi le cose per
esperienza diretta ne rimani marcato, perché
la vivi sulla tua pelle.
Quali esperienze l’hanno segnata mag-
giormente?
È una competizione estrema, sono rimasto
da solo in una barca per ottanta giorni. Sono
tanti i fattori che agiscono contemporane-
amente: la solitudine, la stanchezza, il fatto
che la barca non si ferma mai, non riesci mai
a fare un sonno senza sobbalzare sulla bran-
dina o concludere un pasto senza che tutto
salti. Anche se la barca è ferma perché non c’è
vento, devi farla ripartire. E quando va lenta,
c’è qualche danno da riparare. Non esiste mai
relax, sono ottanta giorni non stop.
Completare il Vendée Globe è più raro
che scalare l’Everest. Lei si è addirittura clas-
sificato fra i primi 10: come si raggiunge un
simile traguardo?
Devi cercare di preparare bene te stesso
e la barca, senza lasciare nulla al caso. Devi
accantonare l’emotività e l’impulsività, basa-

GdB | Maggio 2021 69


Sport

re le scelte su fondato raziocinio, freddezza, Navigare è la base. Poi sono fondamental-


esperienza, visione a lungo termine. Impresa mente una persona molto sportiva, mi piace
non facile, perché sono tutte scelte che non praticare svariate discipline, dallo sci al surf
si prendono mai a mente riposata ma in uno da onda, dal triathlon all’ultra trail, fino al
stato di stanchezza crescente. golf. Questo contribuisce ad aumentare l’ela-
24.365 miglia: quali sono state quelle che sticità e la mia capacità di reazione e di adat-
le sono sembrate più lunghe? tamento.
Senz’altro il passaggio nell’Oceano India- Ipotizziamo che l’alimentazione giochi un
no, complesso per tutta la flotta. Quando ci ruolo di primo piano in una simile avventu-
trovavamo nel Pacifico sono invece andato in ra: come si è alimentato durante le giornate
testa d’albero, per problemi all’anemometro. e quali alimenti ha privilegiato, durante l’in-
Altri giorni sono stati resi lunghi dalla nostal- Giancarlo Pedote. tera Vendée o in particolari momenti della
gia per la famiglia e dalla solitudine. Invece giornata?
“Faccio molta atten-
l’ultima settimana è volata, ero concentrato zione alla qualità dei
Faccio molta attenzione alla qualità dei
nel portare la barca al massimo della velocità. cibi e cerco di evitare cibi e cerco di evitare prodotti particolar-
E i momenti più duri, fisicamente? prodotti particolarmente mente confezionati. Cerco di avere un’ali-
Il passaggio di Capo Horn, dove ho dovu- confezionati. Cerco di mentazione equilibrata in termini di apporto
to fare un’impegnativa sequenza di manovre. avere un’alimentazione calorico, fra proteine e carboidrati, vitami-
equilibrata in termini
Le tempeste tropicali. E la rottura di una cima di apporto calorico, fra
ne e fibre e via discorrendo. Utilizzo inoltre
molto importante, che determina la possibili- proteine e carboidrati, complementi alimentari, visto che a bordo
tà di aprire e chiudere le vele, un’avaria che vitamine e fibre”. utilizzo acqua desalinizzata. Per il resto, die-
mi ha estenuato. ta libera senza ossessione del grammo in più
Ha svolto una preparazione atletica speci- o in meno.
fica per questa avventura? Su cosa si insiste, Di tanti posti ai confini del mondo, quali
prima di questo tipo di imprese? sono le immagini e i luoghi che le sono rima-
sti più impressi?
Navigare vicino all’Antartide è stato mo-
mento molto particolare, perché quei luoghi
disabitati, lontani da ogni forma di vita, han-
no un fascino unico.
La Vendée Globe è stato il culmine di anni
di sacrifici e privazioni. Qual è il primo sfizio
che si è tolto, ad avventura conclusa?
Due o tre settimane dopo la conclusione
del Vendée Globe, sono andato a sciare con la
mia famiglia al gran completo. E anche se ho
dovuto lavorare abbastanza, perché sollecita-
to mediaticamente, sono riuscito a conceder-
mi delle giornate di riposo assoluto.
Ha concluso con ottimo risultato sportivo,
ma non solo: l’operazione “1 click - 1 metro”
permetterà la realizzazione di tre progetti di
Electriciens sans frontiéres con il supporto
del suo partner Prysmian Group. Quanto è
stato gratificante?
Sapere che la nostra avventura ha aiutato
persone in difficoltà è una grande soddisfa-
zione, ci si sente utili per qualcuno che ha bi-
sogno.
Qual è il prossimo sogno nel cassetto?
Rifare il Vendée Globe e migliorare in
modo considerevole il risultato ottenuto la
prima volta.

70 GdB | Maggio 2021


DELEGAZIONE REGIONALE LAZIO E ABRUZZO

Seminario formativo
in videoconferenza

EMERGENZA
COVID-19:
I VACCINI
Cultura
Cultura della prevenzione
della prevenzione 7 GIUGNO
2021
ORE 15:30

PROGRAMMA

PRESENTAZIONE
Sen. Dott. Vincenzo D’Anna (Presidente dell’ONB)

INTRODUZIONE
Dott. Alberto Spanò (Consigliere ONB – Delegato Lazio Abruzzo)

“TECNICHE E STRATEGIE PER LA IDENTIFICAZIONE DELLA INFEZIONE DA SARS COV 2”


Prof. Liborio Stuppia (Università degli Studi “G. D’Annunzio” - Chieti)
“IL PATOGENO, L’OSPITE E L’AMBIENTE ALLA BASE DEL COVID-19”
Prof. Giuseppe Novelli (Università degli Studi “Tor Vergata” – Roma)

http://lazioabruzzo.ordinebiologi.it lazio.abruzzo@onb.it
Sport

DAL VOLLEY
GIOCATO AL
TRAINING: LA
NUOVA NADIA
Leggenda della pallavolo azzurra con 315 presenze
e un argento europeo, la Centoni lavora oggi come
preparatrice atletica con Il Bisonte Firenze
e i gruppi giovanili della Nazionale

«S
mettere, a volte, è più difficile
che cominciare» recitava Henry
Fonda in un noto western all’ita-
liana. È così anche nello sport e lo
sanno bene atleti di primo piano, Nadia Centoni con il suo cane.
tornati alle competizioni dopo il primo annun-
cio di ritiro: da Michael Schumacher (F1) a Juan (Lucca) ha fatto del suo interesse per la prepa-
Sebastian Veron (calcio), da Filippo Magnini razione atletica un lavoro e oggi si divide fra Il
(nuoto) a Francesca Piccinini (pallavolo). Così Bisonte Firenze, giovanili azzurre e il ruolo di
come lo sanno il portiere della Juventus, Gigi segretario della commissione atleti della Con-
Buffon (calcio), il pluri-iridato della Moto GP, fédération Européenne de Volleyball (CEV),
Valentino Rossi, l’asso del football americano organo di governo della pallavolo e del beach
Tom Brady, over 40 che continuano senza sosta volley europei.
a calcare con diverse fortune la scena agonistica. «Negli anni ho cercato di costruirmi il mo-
Smettere, del resto, è un salto del buio. A meno mento in cui avrei smesso. Ho deciso quando,
che non si inizi, quando si è ancora in attività, a alzandomi la mattina, la passione e la voglia
porre le basi per la seconda vita. si sono scontrati con il “non ce la faccio più”.
È quanto ha fatto Nadia Centoni, 40 anni il Dopo sette anni in Francia e tre in Turchia, ho
prossimo 19 giugno, pallavolista toscana più vol- iniziato a sentire nostalgia della famiglia, così ho
te regina di Franca con la RC Cannes e argento giocato un’ultima stagione a Cannes e ho smes-
europeo con la nazionale italiana nel 2005. Riti- so. Tanto, i miei obiettivi li avevo raggiunti e sa-
ratasi senza rimpianti tre anni fa - “quando ero rebbe stato difficile far meglio» racconta Nadia.
al top”, ama sottolineare - l’opposto di Braga Aggiungendo: «Ci tengo a dire con orgoglio che

72 GdB | Maggio 2021


Sport

e Coni per diventare preparazione atletico: mi


sono messa subito all’opera, lavorando con bra-
vi ed esperti professionisti».
L’atleta lucchese di sfide ne ha affrontate
tante, sul campo: campionessa del mondo U19
in azzurro, 315 volte in campo con la Naziona-
le maggiore, è stata sette volte campionessa di
Francia, più volte miglior giocatrice e miglior
opposto della Ligue A, miglior attaccante del-
la Champions League 2009/2010. La sfida più
difficile, però, è stata confrontarsi con un uni-
verso totalmente nuovo: le giovanissime. «Ven-
go dal professionismo d’élite – spiega – e quello
è il mondo che mi è più familiare. Invece negli
ultimi tre anni mi sono messa in gioco con le
ragazzine, un mondo più difficile che mi ha fatto
confrontare con aspetti che non conoscevo. È
diventato l’ambito che mi sta appassionando di
più, tant’è che ho la possibilità di lavorare anche
con le nazionali giovanili: ora partirò con l’un-
der 16, l’estate scorsa ho lavorato con la pre-ju-
niores, categorie di ragazze abbastanza giovani,
così come l’U18 e l’U16 del Bisonte Firenze».
Una sfida nuova, stimolante, motivante. Una
ricerca continua di suggerimenti, per provare
a trasformare delle ragazze in atlete, per stare
bene prima ancora che per arrivare in Serie A:
«Devono capire che il benessere fisico è impor-
tante e le aiuta a giocare meglio, ma anche a sta-
re meglio. Essere riuscita a far capire loro che
la preparazione fisica è fondamentale per saltare
di più, giocare meglio, divertirsi di più, è stata la
mia vittoria più grande».
Chi si confronta con i giovani, oggi, sa che
ogni generazione ha caratteristiche differenti. E
se a Nadia non piacere dire “ai miei tempi”, per-
ero all’apice della forma e ho ricevuto più pro- ché i tempi cambiano, la leggenda azzurra non
poste quell’anno che in tutte le altre stagioni». può fare a meno di osservare che oggi c’è meno
Superati i 30 anni, Nadia ha iniziato a chieder- spirito di sacrificio, perché in generale si dà meno
© Scarc/shutterstock.com

si cosa fare da grande, da un lato godendosi gli importanza al fare fatica, all’appassionarsi, per-
anni migliori dal punto di vista sportivo, dall’al- ché sembra che tutto arrivi facilmente e basta
tro ascoltando quella “vocina” che le diceva di poco per essere al settimo cielo o per dire “faccio
preparare il futuro. Per una ragazza cresciuta a schifo”. Nell’epoca dell’apparire, del successo,
pane e volley, il futuro però non poteva che es- diventa fondamentale saper crescere senza neces-
sere in palestra. «Mi hanno sempre incuriosito sariamente vincere: «Chi fa, sbaglia. E sbagliando
La leggenda azzurra
gli aspetti legati alla preparazione atletica e così non può fare a meno di si impara. L’importanza dell’errore è fondamen-
mi sono appassionata. Mi sono messa a studia- osservare che oggi c’è tale nel processo di crescita e di apprendimento.
re per capire cosa servisse per farmi stare bene meno spirito di sacrificio, Può far migliorare o può indirizzare verso altri
ed essere performante, perché volevo essere al perché in generale si dà percorsi, insegnare qual è la propria strada. Ci
meno importanza al fare
cento per cento, mentalmente e fisicamente. Ho sono tante ‘promesse’ che si perdono perché ma-
fatica.
un po’ sperimentato su me stessa. Poi mi sono gari non hanno la testa per diventare professio-
iscritta a Scienze Motorie – racconta la Centoni nisti o magari perché praticavano una disciplina
- e seguito fatto corsi specifici con federazione solo perché spinti dai genitori». (A. P.)

GdB | Maggio 2021 73


Sport

in tre cluster, non comunicanti fra loro,


nei quali il pubblico ha occupato rigo-
rosamente posti numerati. Il cluster più
ampio è stato quello del Campo centrale,
con 2mila e 500 appassionati ammessi su
un totale di 10mila posti (il 25 per cento),
gli altri sono stati quello arancione dello
stadio Pietrangeli e dei campi laterali e
quello azzurro della Grand Stand Arena,
per un totale di 5mila e 272 spettatori.
Numeri lontanissimi, è vero, dal record
giornaliero di 33mila e 770 ospiti regi-
strato due anni fa, ma quanto basta per
guardare al futuro con ottimismo.
Se il gol di Cavani all’Old Trafford ci

© ph.FAB/shutterstock.com
ha ricordato quanto lo sport sia più bel-
lo in presenza dei tifosi, la cavalcata del
tennista italiano Lorenzo Sonego ci ha
confermato come il calore del pubblico
possa far tirar fuori a un atleta qualcosa
in più. A Sonego è legato peraltro un epi-
Cristiano Ronaldo (Juventus) e, sullo sfondo, gli spettatori della finale di Coppa Italia di calcio 2020-21. sodio curioso, avvenuto in occasione del
match fra l’atleta piemontese e l’austria-
co Dominic Thiem, nella prima giornata

PROVE DI NORMALITÀ NEGLI di aperture al pubblico. Alle 21.30, dopo


il secondo set, in mancanza di deroghe
specifiche gli spettatori accorsi al Foro

STADI: RIECCO I TIFOSI Italico sono stati invitati a lasciare l’im-


pianto per poter rientrare nelle rispettive
abitazioni, nel rispetto del coprifuoco
Dopo le chiusure, gli Internazionali d’Italia di tennis e la finale di Coppa Italia di calcio alle 22. Qualche fischio di disapprova-
hanno aperto al pubblico. La Premier League accoglie 10mila appassionati zione, poi tutti a casa, tranne Sonego che
è rimasto carico e concentrato, vincendo
l’incontro al terzo set.
Al Mapei Stadium di Reggio Emi-

Q
lia, 4mila e 300 spettatori - ovvero il 20
uanto il calcio sia più bello, rezza dai tifosi adiacenti, fatta eccezione per cento della capienza - hanno invece
con i tifosi sugli spalti, ce l’ha per le famiglie o conviventi. assistito lo scorso 19 maggio alla fina-
ricordato “oooooh... goool” Segnali di speranza, per lo sport e le di Coppa Italia fra Juve e Atalanta.
dei 10mila tifosi di Manche- non solo, anche in Italia dove sono sta- Attraverso la app Mitiga, realizzata ad
ster-Fulham, che ha accom- te aperte al pubblico sia le tribune de- hoc per questo tipo di eventi, gli utenti
pagnato il meraviglioso pallonetto dai 40 gli Internazionali Bnl d’Italia di tennis, hanno caricato il biglietto della partita,
metri di Edinson Cavani per il momenta- sia quelle del Mapei Stadium di Reggio l’esito del tampone (da effettuarsi non
neo 1 a 0. La Premier League, il massimo Emilia, per la finale di Coppa Italia fra prima del giorno precedente l’incontro)
campionato inglese, ha infatti deciso di Atalanta e Juventus. e un’autocertificazione da compilare.
sperimentare il nuovo limite di 10mila ti- Il torneo di tennis del Foro Italico Con i documenti in regola, la app gene-
fosi per le ultime due giornate. Rigorose aveva ospitato, nell’inedita edizione set- ra un codice QR di colore verde, vali-
le misure di prevenzione anti-Covid: un tembrina del 2020, un migliaio di spetta- do come pass per l’accesso allo stadio.
questionario sul proprio stato di salute, tori a sessione nelle semifinali e in finale. Postazioni esterne allo stadio sono state
a 72 ore dal calcio d’inizio; ingresso allo Stavolta il pubblico ha avuto accesso alle allestite per validare il certificato vacci-
stadio scaglionato; possibilità per i tifosi ultime quattro giornate della manife- nale o quello di avvenuta guarigione dal
di misurare la temperatura prima di en- stazione, da giovedì 13 a domenica 16 Covid-19. Piccoli passi verso una nuova
trare; posti assegnati a distanza di sicu- maggio. L’accesso è stato organizzato normalità. (A. P.)

74 GdB | Maggio 2021


Sport

© katacarix/shutterstock.com
S
traordinario negli straordi-
nari. Gregorio Paltrinieri,
26enne nuotatore emiliano
campione di tutto in vasca,
ha ampliato gli orizzonti e
le distanze agli Europei di Budapest,
dominando le prove in acque libere pri-
ma di tornare a cimentarsi in vasca con
conquistare due medaglie d’argento in
piscina negli 800 e nei 1500 metri stile
libero. L’olimpionico di Carpi ha vinto
la medaglia d’oro nei 5 km, nei 10 km
e nella staffetta 4x2,5 km, trascinando
l’Italia al successo nel medagliere di
specialità con tre ori, due argenti e tre
bronzi. E pensare che quella del Lupa
Lake è stata la sua prima avventura con-
tinentale in acque libere, dopo l’argento
ai Mondiali di Gwangju nella 5 km.
Paltrinieri ha debuttato nel miglio-
re dei modi agli Europei d’Ungheria, Gregorio Paltrinieri.
trionfando nella 5 km con il tempo di
55’43”3. La progressione dell’azzurro
non ha lasciato scampo ai quotati avver-
sari a partire dal francese Marc Antoine
Olivier, secondo a 1”8, mentre sul terzo
gradino del podio è salito Dario Verani,
GREGORIO PALTRINIERI
compagno di allenamento di Greg sotto
la guida di Fabrizio Antonelli. A venti-
quattro ore dall’impresa sui cinquemila
IL SIGNORE DELLE ACQUE
metri, Paltrinieri ha solcato regalmen- Dopo i trionfi iridati e olimpici in piscina, agli Europei di Budapest il nuotatore
te le acque del Lupa Lake anche nella italiano ha conquistato tre medaglie d’oro in acque libere e due argenti in vasca
10 km, unica specialità olimpica. Una
progressione magistrale, quella dell’az-
zurro, che ha lasciato a bocca aperta
anche i favoriti della vigilia, dall’iridato
2019 Florian Wellbrock, tedesco, all’o- lasciato ad Acerenza 14” da difendere sul Giulia Gabrielleschi nella 5 km fem-
landese Ferry Weertman, re d’Europa tedesco Wellbrock. Da Paltrinieri, così minile. La 25enne poliziotta pistoiese,
nelle precedenti tre occasioni. Greg ha come dagli altri azzurri, una dedica spe- erede sportiva dell’altra toscana Rache-
firmato così il primo oro italiano della ciale per un oro che era stato solo sfio- le Bruni, è giunta a soli quattro secon-
storia nella 10 km, mettendosi alle spal- rato ai mondiali di Gwangju: “Questa di dall’olandese volante Sharon Van
le nell’ultimo giro il gotha mondiale del medaglia è per i bambini che non pos- Rouwendaal. Lei, Rachele, si è presa
nuoto in acque libere. sono nuotare, è indispensabile riaprire le la sua ennesima ribalta il giorno dopo,
Dopo i successi nella 5 e nella 10km, piscine anche al chiuso. Se mi avessero nella 10 km, pigliandosi il bronzo dopo
il terzo oro di Greg è arrivato nella prova tolto la piscina sarei impazzito”. una volata mozzafiato con la spagnola
a squadre (4x2,5 km) insieme a Rachele Paltrinieri è stato la punta di dia- Paula Ruiz bravo, a 15 anni dal debutto
Bruni, Giulia Gabbrielleschi e Mimmo mante di un movimento in gran forma. in azzurro proprio in Ungheria. Com-
Acerenza, con Paltrinieri autentico tra- Detto di Verani, applausi nella 25 km pleta il palmares dell’Italia, per quan-
scinatore. Dopo il buon lavoro dell’ar- per Matteo Furlan, medaglia d’argento to riguarda il nuoto in acque libere, il
gento olimpico Bruni e della medagliata dietro al francese Axel Reymond, per bronzo di Barbara Pozzobon nella 25
europea Gabbrielleschi nelle priem due Alessio Occhipinti e Simone Ruffini, ri- km femminile, alle spalle dell’impren-
frazioni, il fuoriclasse emiliano ha recu- spettivamente quarto e sesto all’arrivo. dibile tedesca Lea Boy e della francese
perato 20 secondi alla russa Sorokina e Secondo gradino del podio anche per Lara Grangeon. (A. P.)

GdB | Maggio 2021 75


Brevi

LA BIOLOGIA IN BREVE
Novità e anticipazioni dal mondo scientifico

a cura di Rino Dazzo

RICERCA
Trombosi post vaccino Covid, c’è il protocollo

È stato pubblicato sulla rivista scientifica Blood Transfus, fissan-


do le linee guida per un adeguato protocollo diagnostico in
caso di trombosi post vaccino anti-Covid. Lo studio, già inviato
ad altre strutture ospedaliere e ai vari centri di riferimento nazio-
nali, è stato completato dai medici dell’Aou Careggi di Firenze,
che hanno seguito a distanza una donna che, dopo aver ricevuto
la prima dose di un vaccino a vettore virale, aveva accusato una
rara reazione allergica con effetti di coagulazione sul sangue. La
trombosi non ha avuto effetti letali, la paziente è stata salvata
e ora è in buone condizioni grazie alle terapie messe a punto,
che si sono rivelate più che efficaci. La definizione di protocolli
diagnostici tempestivi per i rari casi di reazione allergica post
vaccino consentirà, secondo i medici dell’ospedale Careggi, di
© MattLphotography/www.shutterstock.com
affrontare con serenità la vaccinazione contro il Covid.

INNOVAZIONE
Esami del sangue per diagnosi Alzheimer

P er diagnosticare il morbo di Alzheimer potrebbe bastare un


semplice esame del sangue: è l’obiettivo del progetto Sen-
sApp, finanziato dall’Unione Europea e coordinato dal Cnr, fi-
nalizzato allo sviluppo di un super-sensore capace di riconoscere
i livelli anormali di specifiche proteine nel plasma umano, legate
allo sviluppo della malattia. A oggi l’unico modo di riconoscere
queste proteine è attraverso un prelievo di liquido cerebrospi-
nale a livello lombare. Nell’ambito del progetto di ricerca sono
coinvolti biologi, fisici, ingegneri e scienziati clinici. La prima
sfida è la messa a punto di un prototipo a tecnologia innovativa,
la DSS (droplet split-and-stack), capace di riconoscere le pro-
teine biomarcatrici in campioni modello minuscoli. La seconda,
poi, sarà quella di rilevare le molecole del morbo di Alzheimer
© Robert Kneschke/www.shutterstock.com
in campioni di plasma veri e propri, per una diagnosi precoce.

76 GdB | Maggio 2021


Brevi

GENETICA
Un nuovo test genetico per prevenire il rischio infarto

U n test genetico sul rischio di avere un infarto. Lo hanno mes-


so a punto gli studiosi di Allelica, start up specializzata nel-
la genomica, che hanno sviluppato un software di analisi PRS
(Punteggio di Rischio Poligenico) capace di combinare le infor-
mazioni sul rischio genetico con il livello di colesterolo LDL del
paziente. Grazie a questo test, approvato e recepito dalle più im-
portanti società scientifiche di cardiologia, è possibile identifica-
© Lightspring/www.shutterstock.com
re tempestivamente le persone che presentano i maggiori rischi.

AMBIENTE
Nel Dna del miele i segreti delle api italiane

D immi che miele fai e ti dirò chi sei. È nato BEE-RER-2, proget-
to di ricerca finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che si
propone di ricostruire il genoma completo dell’ape italiana ana-
lizzando le tracce lasciate proprio nel miele. Un progetto che ha
l’obiettivo di mappare e tutelare la diversità delle api garantendo
la qualità e la tracciabilità del loro prodotto più nutriente, il mie-
le. Gli studiosi dell’Università di Bologna, che si occuperà della
ricerca, hanno messo a punto un metodo in grado di analizzare il
genoma degli insetti attraverso lo studio del Dna ambientale del
miele, vale a dire il Dna che deriva da tutti gli organismi venuti
a contatto col miele dal nettare delle piante fino al suo confezio-
namento. Il fine è quello di monitorare eventuali patogeni peri-
colosi per le api, insieme a una più compiuta valorizzazione del
© Subbotina Anna/www.shutterstock.com
miele regionale.

RICERCA
Sclerosi multipla: il marcatore di lesioni cerebrali

I ricercatori dell’Università degli Studi di Milano hanno in-


dividuato una spia precoce delle lesioni cerebrali legate alla
sclerosi multipla umana. Si chiama GPR17 ed è un recettore
normalmente presente sulla superficie degli OPC, le cellu-
le progenitrici neuronali che entrano in gioco per riparare la
perdita di mielina legata alla malattia, riparazione che falli-
sce a causa dell’ambiente infiammatorio locale. Nel corso del
loro studio i ricercatori milanesi hanno accertato che, quando
GPR17 rimane troppo a lungo nella membrana degli OPC, il
processo si blocca e la riparazione della lesione è inficiata. Il
recettore, in ogni caso, è un utilissimo sensore, precursore del
danno: quando è presente, può indicare in modo precoce l’in-
sorgenza di lesioni, dando la possibilità di intervenire con tem-
© Shidlovski/www.shutterstock.com
pestivi e opportuni interventi farmacologici.

GdB | Maggio 2021 77


Lavoro

CONCORSI PUBBLICI
PER BIOLOGI
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICER- LARE DI PAVIA Procedura di selezione per la chiamata di un
CHE - ISTITUTO DI SCIENZE DELLE PRO- Scadenza, 3 giugno 2021 professore di seconda fascia, settore concorsuale
DUZIONI ALIMENTARI DI FOGGIA È indetta una pubblica selezione per titoli, 05/F1 - Biologia applicata, per la Facoltà diparti-
Scadenza, 3 giugno 2021 eventualmente integrata da colloquio, per il con- mentale di medicina e chirurgia, in lingua ingle-
È indetta una pubblica selezione per tito- ferimento di n. 1 borsa di studio per laureati, per se. Gazzetta Ufficiale n. 35 del 04-05-2021.
li, eventualmente integrata da colloquio, per il ricerche inerenti l’Area scientifica “Medicina
conferimento di n. 1 (una) borsa di studio per e Biologia”. Tematica: “Studio della regolazio- UNIVERSITÀ DI ROMA “TOR VERGATA”
laureati, per ricerche inerenti l’Area scientifica ne dello splicing alternativo operata dal fattore Scadenza, 3 giugno 2021
Scienze Agrarie, Agroalimentare e Veterinarie”. Nova2 durante lo sviluppo della vascolare tumo- Procedura di selezione per la copertura di un
Per informazioni, visitare il sito internet www. rale”. Per informazioni, visitare il sito internet posto di ricercatore a tempo determinato, settore
cnr.it, sezione concorsi. www.cnr.it, sezione concorsi. concorsuale 05/E2 - Biologia molecolare, per il
Dipartimento di biologia. Gazzetta Ufficiale n.
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICER- UNIVERSITÀ DI NAPOLI “FEDERICO II” 35 del 04-05-2021.
CHE - ISTITUTO DI NANOTECNOLOGIA Scadenza, 3 giugno 2021
DI LECCE Procedura di selezione, per titoli e colloquio, UNIVERSITÀ DI MILANO
Scadenza, 3 giugno 2021 per la copertura di un posto di ricercatore a tem- Scadenza, 4 giugno 2021
È indetta una pubblica selezione per titoli, po determinato della durata di tre anni, settore Procedura di selezione, per titoli e discus-
eventualmente integrata da colloquio, per il con- concorsuale 05/F1 - Biologia applicata, per il sione pubblica, per la copertura di un posto di
ferimento di n. 1 borsa di studio per laureati, Dipartimento di medicina molecolare e biotec- ricercatore a tempo determinato della durata
per ricerca inerente l’Area scientifica “Biological nologie mediche. Gazzetta Ufficiale n. 35 del 04- di tre anni, con finanziamento esterno, settore
Sciences”. Tematica: “Nanoparticelle per deter- 05-2021. concorsuale 05/F1 - Biologia applicata, per il Di-
minare morte immunogenica nei tumori”. Per partimento di biotecnologie mediche e medicina
informazioni, visitare il sito internet www.cnr.it, UNIVERSITÀ DI CATANZARO “MAGNA traslazionale. Gazzetta Ufficiale n. 35 del 04-05-
sezione concorsi. GRAECIA” 2021.
Scadenza, 3 giugno 2021
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICER- Procedura di selezione per la copertura di un CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICER-
CHE - ISTITUTO DI SCIENZE E TECNO- posto di ricercatore, settore concorsuale 05/E3 - CHE - ISTITUTO PER LA BIOECONOMIA
LOGIE PER L’ENERGIA E LA MOBILITÀ Biochimica clinica e biologia molecolare clinica, DI ROMA
SOSTENIBILI DI TORINO a tempo determinato. Gazzetta Ufficiale n. 35 Scadenza, 7 giugno 2021
Scadenza, 3 giugno 2021 del 04-05-2021. È indetta una pubblica selezione per tito-
È indetta una pubblica selezione per titoli, li, integrata eventualmente da colloquio, per il
eventualmente integrata da colloquio, per il con- UNIVERSITÀ DI PAVIACONCORSO conferimento di n. 1 borsa di studio per lau-
ferimento di n. 1. borsa di studio per laureati, per Scadenza, 3 giugno 2021 reati, per ricerche inerenti l’Area scientifica
ricerche inerenti l’Area scientifica “Ingegneria Procedura di selezione per la chiamata di un “Ecologia e Biodiversita”. Tematica: Rilievi di
Industriale”. Tematica della ricerca: “Studio ed professore di prima fascia, settore concorsuale campo, raccolta dati e loro georeferenziazione
ottimizzazione del processo di separazione della 05/I1 - Genetica, per il Dipartimento di biologia su piattaforma GIS, per definire la distribuzio-
fibra della canapa dal canapulo e valorizzazione e biotecnologie L. Spallanzani. Gazzetta Ufficia- ne delle differenti specie di Rettili nel territorio
degli scarti della lavorazione della canapa”. Per le n. 35 del 04-05-2021. del Parco Nazionale Del Cilento, Vallo di Diano
informazioni, visitare il sito internet www.cnr.it, e Alburni; Raccolta dati di campo su possibili
sezione concorsi. UNIVERSITÀ SAINT CAMILLUS INTER- minacce (impatti di investimenti stradali, alte-
NATIONAL UNIVERSITY OF HEALTH razione o distruzione di Habitat). Per informa-
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICER- SCIENCES DI ROMA zioni, visitare il sito internet www.cnr.it, sezione
CHE - ISTITUTO DI GENETICA MOLECO- Scadenza, 3 giugno 2021 concorsi.

78 GdB | Maggio 2021


Lavoro

UNIVERSITÀ DI FERRARA AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE DI tare il sito internet www.cnr.it, sezione concorsi.
Scadenza, 9 giugno 2021 PIACENZA
Procedura di selezione per la copertura di un Scadenza, 10 giugno 2021 UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
posto di ricercatore a tempo determinato della Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la Scadenza, 22 giugno 2021
durata di trentasei mesi e definito, settore con- copertura di un posto di dirigente biologo, disci- Procedura di selezione per la copertura di un
corsuale 06/A3 - Microbiologia e microbiologia plina di patologia clinica, a tempo indeterminato. posto di ricercatore a tempo determinato della
clinica, per il Dipartimento di scienze chimiche, Gazzetta Ufficiale n. 37 del 11-05-2021. durata di trentasei mesi e pieno, settore con-
farmaceutiche ed agrarie. Gazzetta Ufficiale n. corsuale 05/A1 - Botanica, per il Dipartimento
41 del 25-05-2021. UNIVERSITÀ DI SIENA di scienze biologiche, geologiche e ambientali.
Scadenza, 13 giugno 2021 Gazzetta Ufficiale n. 39 del 18-05-2021.
UNIVERSITÀ DI MESSINA Valutazione comparativa, per titoli e discus-
Scadenza, 10 giugno 2021 sione pubblica e prova orale, per la copertura UNIVERSITÀ DI PAVIA
Valutazione comparativa per la copertura di tre posti di ricercatore a tempo determinato Scadenza, 24 giugno 2021
di un posto di ricercatore a tempo determinato, della durata di tre anni e pieno, vari settori con- Procedura di selezione per la chiamata di un
settore concorsuale 05/E1 - Biochimica gene- corsuali, per il Dipartimento di biotecnologie, professore di seconda fascia, settore concorsuale
rale, per il Dipartimento di medicina clinica e chimica e farmacia. Gazzetta Ufficiale n. 38 del 05/E2 - Biologia molecolare, per il Dipartimento
sperimentale. Gazzetta Ufficiale n. 37 del 11- 14-05-2021. di biologia e biotecnologie L. Spallanzani. Gaz-
05-2021. zetta Ufficiale n. 41 del 25-05-2021.
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICER-
UNIVERSITÀ DI ROMA “TOR VERGATA” CHE - ISTITUTO DI GENETICA E BIOFI- ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERI-
Scadenza, 10 giugno 2021 SICA “ADRIANO BUZZATI TRAVERSO” DI MENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL’E-
Procedura di selezione per la copertura di NAPOLI MILIA-ROMAGNA “BRUNO UBERTINI”
due posti di ricercatore a tempo determinato, Scadenza, 17 giugno 2021 DI BRESCIA
settori concorsuale 05/E3 - Biochimica clinica e È indetta una pubblica selezione per tito- Scadenza, 27 giugno 2021
biologia molecolare clinica e 06/A3 - Microbio- li, eventualmente integrata da colloquio, per il Concorsi pubblici, per titoli ed esami, per la
logia e microbiologia clinica, per il Dipartimento conferimento di n. 1 borsa di studio per laureati, copertura di un posto di dirigente veterinario ed
di medicina sperimentale. Gazzetta Ufficiale n. per ricerche inerenti l’Area scientifica “Scienze un posto di dirigente biologo, a tempo indeter-
37 del 11-05-2021. biomediche” da usufruirsi presso l’Istituto di minato e pieno, per la sede di Brescia. Gazzetta
Genetica e Biofisica “A. Buzzati Traverso” del Ufficiale n. 42 del 28-05-2021.
AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA CNR di Napoli. Tematica: “Fattori extracellulari
Scadenza, 10 giugno 2021 nella regolazione della staminalità”. Per informa- AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE DI
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per zioni, visitare il sito internet www.cnr.it, sezione LATINA
la copertura di un posto di dirigente biologo, concorsi. Scadenza, 27 giugno 2021
disciplina di biochimica clinica, a tempo indeter- Concorso pubblico, per titoli ed esami, per
minato. Gazzetta Ufficiale n. 37 del 11-05-2021. UNIVERSITÀ “LA SAPIENZA” DI ROMA la copertura di un posto di dirigente biologo a
Scadenza, 20 giugno 2021 tempo pieno ed indeterminato, disciplina di pa-
AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITA- Valutazione comparativa, per titoli e collo- tologia clinica. Gazzetta Ufficiale n. 42 del 28-
RIA DI FERRARA quio, per la copertura di un posto di ricercatore a 05-2021.
Scadenza, 10 giugno 2021 tempo determinato e pieno, settore concorsuale
Concorso pubblico per la copertura di un 05/E1, per il Dipartimento di biologia e biotec- CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICER-
posto di dirigente biologo, disciplina di patolo- nologie C. Darwin. Gazzetta Ufficiale n. 40 del CHE - ISTITUTO DI SCIENZE APPLICATE
gia clinica, per il Laboratorio analisi. Gazzetta 21-05-2021. E SISTEMI INTELLIGENTI “EDUARDO
Ufficiale n. 37 del 11-05-2021. CAIANIELLO” DI NAPOLI
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICER- Scadenza, 28 giugno 2021
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO4 DI CHE - ISTITUTO DI GENETICA MOLECO- È indetta una pubblica selezione per tito-
CHIVASSO LARE DI PAVIA li, eventualmente integrata da colloquio, per il
Scadenza, 10 giugno 2021 Scadenza, 21 giugno 2021 conferimento di n. 1 borsa di studio per laureati
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per È indetta una pubblica selezione per titoli, di mesi 12 (dodici), per ricerche inerenti l’Area
la copertura di cinque posti di dirigente biologo, eventualmente integrata da colloquio, per il con- scientifica “Micro e Nano elettronica, Sensoristi-
disciplina di microbiologia e virologia, nonché ferimento di n. 1 borsa di studio per laureati, per ca, Micro e Nano sistemi”. Tematica: “Strategie
ulteriori posti del medesimo profilo presso le ricerche inerenti l’Area scientifica “Medicina e biochimiche per la realizzazione di biosensori”.
aziende dell’area metropolitana di Torino. Gaz- Biologia”. Tematica: “Nuovi modelli tecnologici Per informazioni, visitare il sito internet www.
zetta Ufficiale n. 37 del 11-05-2021. e reti per curare la SLA”. Per informazioni, visi- cnr.it, sezione concorsi.

GdB | Maggio 2021 79


Scienze

Alterazioni dell’EEG durante veglia


e sonno nella malattia d’Alzheimer
Per la prima volta sono state evidenziate specifiche differenze nell’attività elettrica cerebrale durante il sonno
che discriminano la malattia di Alzheimer dal decadimento cognitivo lieve e dagli anziani sani

di Valentina Arcovio

L
a malattia di Alzheimer (AD) è una sindrome sonno che la densità del complesso K sembrano associate al
neurodegenerativa che rappresenta la causa più grado di declino cognitivo [1].
comune di demenza nella popolazione anziana. Il pattern che caratterizza l’attività corticale in questi pa-
L’elettroencefalografia (EEG) consente di rileva- zienti imita l’effetto della privazione del sonno in soggetti
re i cambiamenti nell’attività corticale associata sani, suggerendo che potrebbe essere, almeno in parte, una
all’AD, anche nelle fasi iniziali. Il segno distintivo dell’E- conseguenza diretta della loro scarsa qualità del sonno. In
EG a riposo nei pazienti con AD è il rallentamento dei rit- altre parole, l’aumento dell’attività corticale a bassa frequen-
mi corticali, costituito da un aumento delle basse frequenze za durante la veglia potrebbe anche riflettere una forte spin-
(0,5-7,0 Hz) e una diminuzione dell’attività ad alta frequen- ta al sonno, legata a una disfunzione dei processi di regola-
za [1]. Caratteristiche EEG simili colpiscono soggetti con zione omeostatica legati al sonno. Alcuni studi supportano
deficit cognitivo lieve (MCI), una condizione che è prodro- l’idea di un legame tra la progressione dei fenomeni neuro-
mica all’AD in più della metà dei casi [2]. Il rallentamento degenerativi e la compromissione del ciclo sonno-veglia [8]
dell’EEG è correlato ai cambiamenti funzionali, strutturali e Secondo questa visione, il deposito precoce delle placche
cognitivi tipici della progressione della malattia [2] ed è stata amiloidi in specifiche regioni del cervello, tipico dell’AD,
considerata un’espressione nell’EEG del processo neurode- potrebbe interferire con la regolazione del ciclo sonno-ve-
generativo [3]. glia, con conseguente frammentazione del sonno e riduzio-
Anche l’attività EEG durante il sonno è influenzata da ne del sonno a onde lente (SWS). D’altra parte, una buona
MCI e AD. Studi recenti hanno riportato una significativa qualità del sonno sembra svolgere un ruolo protettivo con-
riduzione dei fusi del sonno [4] e complessi K [5] durante tro l’accumulo di amiloide: i livelli di β-amiloide aumentano
la fase Non Rem o Nrem (Non rapid eye movement) in pa- con il tempo di veglia nei topi, mentre il sonno NREM pre-
zienti con AD e MCI. Invece, le osservazioni preliminari nel vede la clearance della β-amiloide [9]. Segni di interruzioni
sonno REM hanno suggerito un aumento dei ritmi a bassa del sonno sono associati ai biomarcatori di AD negli esseri
frequenza parallelamente alla riduzione delle alte frequenze, umani [10] e animali [11]. La privazione del sonno e l’inter-
rispecchiando quelli che si verificano nell’EEG durante la ruzione selettiva dell’SWS aumentano i livelli di β-amiloide
veglia [6]. Vale la pena notare che le oscillazioni dell’EEG [12] e la diffusione della tau [13]. Infine, studi longitudinali
nel sonno hanno un ruolo cruciale nei processi di apprendi- suggeriscono che l’interruzione del sonno è associata a esiti
mento e nei meccanismi plastici. In particolare, diversi segni correlati all’AD [14]. Pertanto, i disturbi del sonno, aumen-
elettrofisiologici sia dell’NREM (cioè, onde lente, fusi del tando il tempo trascorso nella veglia, potrebbero contribui-
sonno, ecc.) che del sonno REM (cioè, attività theta) sono re negativamente alla condizione di AD.
attivamente coinvolti nel consolidamento della memoria [7]. Sorprendentemente, nessuno studio ha studiato la rela-
A partire da questa evidenza, la valutazione delle alterazioni zione tra le caratteristiche EEG durante la veglia e il sonno
locali del sonno e del loro significato funzionale ha una rile- nei pazienti con AD. Nel nuovo studio [15] coordinato da
vanza clinica essenziale nel campo dei disturbi neurodegene- ricercatori della Sapienza e dell’IRCCS San Raffaele Roma,
rativi. È interessante notare che recenti scoperte suggerisco- in collaborazione con l’IRCCS Fondazione Policlinico Uni-
no che l’alterazione dell’elettrofisiologia del sonno potrebbe versitario Gemelli e dell’Università dell’Aquila - Aurora
essere correlata allo stato cognitivo dei pazienti con AD e dei D’Atri, Serena Scarpelli, Maurizio Gorgoni, Ilaria Truglia,
soggetti con MCI. Ad esempio, sia la riduzione del fuso del Giulia Lauri, Susanna Cordone, Michele Ferrara, Camillo

80 GdB | Maggio 2021


Scienze

© Motortion Films/shutterstock.com

Marra, Paolo Maria Rossini, Luigi De Gennaro – è stato re- particolare, i gruppi AD e MCI avevano bisogno di molto
gistrato l’EEG in un’ampia coorte di soggetti con AD, con più tempo per addormentarsi e trascorrevano molto meno
MCI e sani durante la veglia e il sonno al fine di descrivere tempo in SWS rispetto al gruppo di controllo.
i cambiamenti topografici durante il ciclo veglia-sonno, in Lo studio descrive il complesso modello di cambiamenti
particolare durante il sonno NREM e REM e durante la ve- topografici e frequenza-specifici nell’attività EEG di AD e
glia la sera prima di dormire e la mattina dopo il sonno. Tale MCI rispetto a al gruppo di controllo attraverso diversi stati
indagine, pubblicata sulla rivista IScience, aveva lo scopo di comportamentali [veglia serale, sonno (NREM e REM) e ve-
determinare se una qualsiasi delle caratteristiche EEG va- glia mattutina], indagando anche la loro relazione.
lutate (o una combinazione di esse) sarebbe stata utile per In sintesi i ricercatori italiani hanno scoperto che i princi-
discriminare tra AD, MCI e nessuna condizione. Partendo pali indici EEG che differenziano AD e MCI dal gruppo di
dai risultati riportati sull’elettrofisiologia alterata durante la controllocoinvolgono la diminuzione temporo-parieto-occi-
veglia, il sonno NREM e REM associati alla patologia AD, pitale dell’attività EEG alfa e sigma durante il sonno NREM
ci aspettavamo di osservare pattern EEG topografici speci- e REM, influenzando anche la banda beta in quest’ultimo
fici per stato e frequenza in AD, MCI e in assenza di malat- caso, e l’aumento temporo-frontale dell’attività delta duran-
tia, e una relazione tra le principali alterazioni EEG locali te il sonno REM e la veglia. Hanno anche dimostrato che
che caratterizzano i campioni clinici e il grado di declino l’attività corticale al risveglio subisce solo piccoli cambia-
cognitivo. Con l’obiettivo di valutare l’ipotesi che l’aumen- menti dopo il sonno in queste popolazioni cliniche rispetto
to dell’attività a bassa frequenza durante la veglia nell’AD al gruppo di controllo. Le modifiche EEG durante la veglia
/ MCI possa parzialmente rappresentare un segno di una e il sonno sono reciprocamente correlate e correlate al grado
maggiore spinta al sonno, abbiamo anche valutato se i fattori di deterioramento cognitivo, con il rallentamento dell’EEG
omeostatici legati al sonno modulino diversamente l’attività REM che mostra l’associazione più forte.
EEG della veglia in questi gruppi. Infine, poiché è stato os- Sebbene un ampio corpo di prove indichi un peggiora-
servato un rallentamento dell’EEG sia nella veglia che nel mento della macrostruttura del sonno nell’AD [16] e MCI
sonno REM nell’AD e nel MCI, abbiamo ipotizzato l’esi- [17], che rappresenta un’esacerbazione dei disturbi del son-
stenza di un meccanismo neuropatologico comune alla base no osservati negli anziani sani, i risultati dello studio replica-
di questi fenomeni. Per questo motivo, abbiamo valutato la no solo parzialmente tali prove. I ricercatori hanno riscon-
correlazione tra il rallentamento dell’EEG durante la veglia trato un aumento della latenza dell’inizio del sonno e una
e il fenomeno corrispondente durante il sonno REM. diminuzione della durata dell’SWS in entrambi i gruppi AD
Inaspettatamente, non era presente alcuna differenza tra e MCI, confermando una macrostruttura del sonno alterata,
i gruppi per nessuno dei parametri esplorati della macro- ma i campioni clinici utilizzato hanno mostrato una qualità
struttura del sonno, ad eccezione della latenza dell’inizio del sonno più preservata del previsto. Tuttavia, il modello
del sonno e della durata del sonno a onde lente (SWS). In specifico di interruzione macrostrutturale nei partecipan-

GdB | Maggio 2021 81


Scienze

come caratteristica principale dell’E-


EG al risveglio in AD e MCI, suppor-
tando uno dei risultati più consolidati
nel campo [2].
Approfondendo l’indagine sull’in-
fluenza dei fattori omeostatici, lo stu-
dio evidenzia un nuovo fenomeno che
caratterizza i gruppi AD e MCI: la
graduale scomparsa dei cambiamenti
notturni nel delta power con il peggio-
ramento della malattia. In condizioni di
salute, l’attività EEG a bassa frequenza
è più bassa al mattino, progressivamen-
te più alta con il tempo trascorso sve-
glio durante il giorno e ritorna ai livelli
basali dopo una notte di sonno . È con-
siderato un indice EEG affidabile della
pressione del sonno, ovvero la necessi-
tà di dormire per ripristinare i processi
corticali saturati durante la veglia. Di
conseguenza, i cambiamenti nell’EEG
a riposo dopo il sonno potrebbero es-
sere considerati un indice dell’efficien-
za dei processi di ripristino dipendenti
© nobeastsofierce/shutterstock.com
dal sonno. In questa prospettiva, i ri-
sultati dello studio suggeriscono che il
sonno nell’AD, e in misura minore nel
ti AD e MCI sembra variabile tra gli studi. Al di là delle MCI, non soddisfa completamente questa funzione com-
possibili fonti metodologiche e demografiche di variabilità, pensativa. La correlazione significativa e per lo più esclusiva
i cambiamenti del sonno in questa popolazione sembrano nel gruppo AD tra i cambiamenti notturni nell’attività delta
strettamente legati alla progressione della malattia, ma tale della veglia e la riduzione dell’attività EEG ad alta frequenza
relazione potrebbe non essere necessariamente lineare. Alla durante il sonno NREM e REM suggerisce che le alterazioni
luce dell’ampia dimensione del campione, l’osservazione di del sonno sono strettamente associate alla mancanza di cam-
alterazioni comparabili nell’AD e nell’MCI indica l’aumento biamenti EEG mattutini rispetto a quelli serali.
della latenza del sonno e la ridotta durata dell’SWS come i Lo studio ha evidenziato che l’EEG rallenta durante la
segni più affidabili di interruzione della macrostruttura del veglia e il sonno REM. La valutazione dell’indice sintetico
sonno in queste popolazioni cliniche. di rallentamento dell’EEG indica una maggiore sensibilità
La principale caratteristica del sonno NREM nel grup- del sonno REM rispetto alla veglia nel rivelare differenze
po AD rispetto al gruppo di controllo è rappresentata dalla significative tra i tre gruppi e le regioni temporo-occipitali
significativa riduzione dell’attività EEG nella banda sigma come marker regionali di questo fenomeno. Inoltre, esiste
nelle aree temporo-posteriori. La riduzione dell’attività sig- una forte correlazione lineare nell’AD tra il rallentamento
ma può rappresentare un’espressione EEG dei danni tala- dell’EEG in queste aree durante il sonno REM e il rallen-
mici e ippocampali e la perdita di connettività corticale con tamento dell’EEG durante la veglia, che è chiaramente rin-
tali strutture subcorticali che caratterizzano l’AD e l’MCI. tracciabile nella condizione MCI e molto più debole negli
I risultati dello studio mostrano chiaramente che, duran- anziani sani. L’indice EEG che ha mostrato la più forte cor-
te il sonno REM, il rallentamento dell’EEG è il principale relazione con il deterioramento cognitivo è l’indice sintetico
fenomeno che differenzia i tre gruppi. Inoltre, i nostri ri- del rallentamento dell’EEG durante il sonno REM. Questo
sultati confermano che il profilo spettrale del sonno REM risultato suggerisce che questo indice composito può essere
potrebbe rappresentare un marker EEG di AD migliore di più adatto come marker di malattia rispetto ad altri basati
quello della condizione di veglia, almeno in termini di indice sull’attività corticale in una singola banda di frequenza mi-
dell’attività colinergica basale. surata durante il sonno REM e NREM o lo stato di riposo,
I risultati confermano sostanzialmente l’aumento dell’at- nonché dello stesso indice valutato durante la veglia.
tività corticale a bassa frequenza nelle aree frontotemporali L’attuale studio fornisce un quadro dettagliato delle alte-

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Scienze

razioni topografiche e frequenza-specifiche nell’EEG delle Disease and Amnesic Mild Cognitive Impairment”. Neural Plasticity. Volu-
popolazioni AD e MCI durante il sonno e la veglia rispetto me 2016.
agli anziani sani, evidenziando le loro relazioni e valutandole [5] Luigi De Gennaro, Maurizio Gorgoni, Flaminia Reda, Giulia Lauri, Ilaria
nella più ampia coorte ben controllata studiata finora. Truglia, Susanna Cordone, Serena Scarpelli, Anastasia Mangiaruga, Auro-
Oltre alla difficoltà di addormentarsi e alla riduzione ra D’atri, Giordano Lacidogna, Michele Ferrara, Camillo Marra & Paolo Ma-
ria Rossini. “The Fall of Sleep K-Complex in Alzheimer Disease”. Scientific
dell’SWS, i ricercatori scoperto che l’architettura del sonno Reports. Volume 7, Article number: 39688. Published: 03 January 2017.
è abbastanza preservata nei nostri campioni di AD e MCI. [6] Pauline Brayet, Dominique Petit, Birgit Frauscher, Jean-François
In questo senso, il rallentamento dell’EEG in queste popola- Gagnon, Nadia Gosselin, Katia Gagnon, Isabelle Rouleau, Jacques
zioni, secondo i ricercatori, non dovrebbe essere visto come Montplaisir. “Quantitative EEG of Rapid-Eye-Movement Sleep: A Marker
una diretta conseguenza secondaria di un sonno scarso. Tut- of Amnestic Mild Cognitive Impairment”. Clinical EEG and Neuroscience.
First Published August 30, 2015.
tavia, il ritardo dell’inizio del sonno e la compromissione [7] Jens G. Klinzing, Niels Niethard & Jan Born. “Mechanisms of systems
dell’SWS supportano un coinvolgimento del sistema di con- memory consolidation during sleep”. Nature Neuroscience volume 22,
trollo sonno-veglia nel processo neurodegenerativo. Lungo pages1598–1610 (2019).
questa linea, la scoperta originale della graduale scomparsa [8] Susanna Cordone, Ludovica Annarumma, Paolo Maria Rossini e Luigi
dei cambiamenti notturni nell’attività EEG da veglia in MCI De Gennaro. “Sleep and β-Amyloid Deposition in Alzheimer Disease:
Insights on Mechanisms and Possible Innovative Treatments”. Frontiers in
e AD, la cui riduzione segue la gravità della malattia, indica Pharmacology. 20 June 2019.
una progressiva perdita della funzione riparatrice del sonno [9] Jae-Eun Kang, Miranda M. Lim, Randall J. Bateman, James J. Lee,
sull’attività EEG diurna . Tuttavia, questo fenomeno non Liam P. Smyth1, John R. Cirrito, Nobuhiro Fujiki, Seiji Nishino, David
dovrebbe dipendere strettamente da una maggiore veglia M. Holtzman. “Amyloid-β Dynamics Are Regulated by Orexin and the
intra-sonno o da una riduzione del tempo totale di sonno, Sleep-Wake Cycle”. SCience 13 Nov 2009: Vol. 326, Issue 5955, pp. 1005-
1007.
Infine, i ricercatori hanno trovato una forte correlazione li- [10] Brendan P. Lucey, Austin McCullough, Eric C. Landsness, Cristina D.
neare tra il rallentamento dell’EEG durante il sonno REM e Toedebusch, Jennifer S. McLeland, Aiad M. Zaza, Anne M. Fagan, Lena
durante la veglia nell’AD e nel MCI, suggerendo che i due fe- McCue, Chengjie Xiong, John C. Morris, Tammie LS Benzinger, David M.
nomeni possono condividere gli stessi meccanismi neuropato- Holtzman. “Reduced non–rapid eye movement sleep is associated with
logici. I risultati dello studio indicano anche che il sonno REM tau pathology in early Alzheimer’s disease”. Science Translational Medici-
ne 09 Jan 2019: Vol. 11, Issue 474, eaau6550.
potrebbe essere un marker più sensibile del processo neurode- [11] Jerrah K. Holth, Thomas E. Mahan, Grace O. Robinson, Andreia Ro-
generativo sin dalle prime fasi rispetto allo stato di veglia, dato cha, David M. Holtzman. “Altered sleep and EEG power in the P301S Tau
che è meno influenzato dalla possibile confusione dei fattori transgenic mouse model”. Annals of Clinical and Translational Neurology.
omeostatici e il rallentamento dell’EEG durante il sonno REM Volume4, Issue3 March 2017 Pages 180-190.
è l’indice EEG più correlato al declino cognitivo. [12] Yo-El S Ju, Sharon J Ooms, Courtney Sutphen, Shannon L. Macauley,
Margaret A. Zangrilli, Gina Jerome, Anne M. Fagan, Emmanuel Mignot,
John M. Zempel, Jurgen A.H.R. Claassen, David M. Holtzman. “Slow wave
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Scienze

Fibromi uterini, una nuova terapia


diminuisce perdite e dolore
Il ruolo del relugolix in combinazione con estradiolo e noretisterone
può diventare una alternativa alla chirurgia

di Laura Eduati

L
e donne che soffrono di fibromi uterini spesso sulla densità minerale ossea.
accusano mestruazioni abbondanti e dolore nella I fibromi uterini sono molto comuni. Entro i 50 anni di
zona pelvica. Ora una doppia ricerca internazio- età interessano all’incirca il 70% delle donne caucasiche e
nale di sperimentazione clinica di fase 3 ha stabili- l’80% delle donne nere [1,2]. Un quarto manifesta sintomi
to che la somministrazione giornaliera di relugolix spesso debilitanti [3,4] come le mestruazioni abbondanti,
(recettore ormonale antagonista per via orale che rilascia che a loro volta provocano anemia [5,7]. L’utilizzo dei con-
gonadotropina), estradiolo e noretisterone acetato può risul- traccettivi non è realmente efficace [11]. Più utile è l’iniezio-
tare efficace per evitare il pesante sanguinamento mestruale, ne degli agonisti dell’ormone di rilascio delle gonadotropine
evitando allo stesso tempo gli effetti dovuti alla deficienza di (GnRH), nonostante le conseguenze sui bassi livelli di estro-
estrogeni. Il team di ricerca, che ha pubblicato lo studio sul geni suggeriscano di limitarne l’uso oppure comportino la
British Medical Journal, ha condotto due sperimentazioni somministrazione di una terapia ormonale aggiuntiva per
di fase 3 a doppio cieco, durate 24 settimane, coinvolgendo mitigare gli effetti collaterali [5,13]. Ugualmente, l’utilizzo
circa 800 donne, divise casualmente in tre gruppi ai quali è dell’antagonista GnRH elagolix deve durare al massimo 24
stata somministrata su base giornaliera la terapia combinata mesi [14,15] e già dopo un anno provoca la diminuzione
a base di relugolix (40 mg di relugolix, 1 mg di estradiolo e della densità ossea e pesanti effetti sulla pressione sangui-
0,5 di noretisterone acetato), oppure un placebo o una te- gna, sul livello dei lipidi e sugli enzimi del fegato. L’interven-
rapia ritardata a base di relugolix (40 mg di solo relugolix to chirurgico spesso rimane l’unica opzione [19], sebbene vi
seguiti dalla terapia combinata a base di relugolix, ciascuna sia il rischio della necessità di una seconda operazione: inol-
di 12 settimane). tre l’isterectomia (lasciando o meno le ovaie in loco) è asso-
Grazie a questo percorso clinico, la riduzione della per- ciata all’incremento della mortalità e alle malattie dell’appa-
dita mestruale grazie alla terapia combinata a base di relu- rato cardio-circolatorio [20-22].
golix è risultata importante se paragonata alle partecipanti Proprio dalla necessità di trovare una terapia alternati-
nel gruppo placebo. Nello specifico, il 73% delle donne nel va alla chirurgia è partito lo studio internazionale con l’uso
gruppo L1 e il 71% delle donne nel gruppo L2 sottoposte della terapia combinata a base di relugolix, antagonista non
alla terapia combinata a base di relugolix hanno osservato peptidico dei recettori GnRH oralmente attivo, adatto all’uso
un minore flusso mestruale, contro rispettivamente il 19% e quotidiano. Il suo vantaggio consiste nel legarsi ai recettori
il 15% delle partecipanti nei gruppi placebo. GnRH dell’ipofisi, arrivando a bloccare il legame e il segnale
La terapia al centro di questa sperimentazione, inoltre, dei GnRH23 endogeni [23], portando così alla diminuzione
ha ottenuto risultati confortanti anche per sette degli obiet- reversibile e dose-dipendente delle concentrazioni di gona-
tivi secondari dello studio: amenorrea, perdita del volume di dotropina e la conseguente soppressione della produzione
sangue mestruale, disagio dovuto alle mestruazioni, disagio di estradiolo ovarico e del progesterone. La terapia a base di
pelvico, anemia, dolore, grandezza dei fibromi e dell’utero. relugolix sperimentata nella nuova ricerca è stata sviluppata
Il team ha anche valutato gli effetti sulla sicurezza e la den- proprio per mantenere i livelli di estradiolo all’interno dei pa-
sità minerale delle ossa, spesso a rischio con le terapie far- rametri fisiologici tipici della fase follicolare iniziale del ciclo
macologiche tradizionalmente utilizzate nei casi di fibromi mestruale [26,27], con l’aggiunta di un progestinico per com-
dell’utero: la terapia a base di relugolix e la somministrazio- primere gli effetti dell’azione degli estrogeni incontrastati che
ne di placebo hanno dimostrato di incidere allo stesso modo potrebbero causare iperplasia endometriale [28].

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Nello specifico, la doppia sperimentazione ha coinvolto di più di 2g per decilitro; la percentuale di donne con dolo-
donne con fibrosi uterine reclutate in ottanta luoghi diffe- re forte o molto forte; la variazione percentuale nel volume
renti in Africa, Europa, Nordamerica e nel Sudamerica. Tra dei fibromi più grandi e infine la variazione percentuale nel
le pazienti sono state annoverate anche donne in premeno- volume dell’utero.
pausa dai 18 ai 50 anni di età con diagnosi di fibroma con- Come già esposto, il 73% delle donne nella sperimen-
fermata da una ecografia e che presentavano un consistente tazione L1 e il 71% delle donne nella sperimentazione L2
flusso mestruale, misurato con la tecnica ematina alcalina hanno risposto positivamente alla terapia combinata a base
[29]. Per sanguinamento mestruale abbondante si intende di relugolix, contro i rispettivi 19% e 15% del gruppo pla-
un volume uguale o maggiore a 80ml a ciclo per due cicli, cebo.
oppure un volume uguale o maggiore a 160ml durante un Inoltre, grazie alla medesima terapia combinata oltre
solo ciclo. il 50% delle partecipanti che manifestavano un quadro di
La modalità di somministrazione delle terapie in speri- anemia all’inizio del trattamento hanno potuto registrare
mentazione sono state assegnate casualmente tramite un sito un incremento di oltre 2 grammi per decilitro nei livelli di
web interattivo dividendo le partecipanti in tre gruppi omo- emoglobina. Circa la metà delle pazienti ha riferito al termi-
genei con ratio 1:1:1 e con sistema doppio-cie- ne della terapia una diminuzione significativa
co: al primo gruppo è stato consegnato del dolore stesso (stiamo parlando del
un farmaco placebo in pillola da 43% delle donne nella sperimen-
prendere continuativamente tazione L1 e del 47% in L2),
per 24 settimane; al secon- percentuali molto maggio-
do gruppo una pastiglia ri rispetto al gruppo pla-
contenente 40 mg di cebo (10% e 17%, ri-
relugolix e una cap- spettivamente). Un
sula con estradiolo ulteriore risultato
e noretisterone molto soddisfa-
acetato; il terzo cente include la
gruppo ha rice- riduzione gene-
vuto la terapia rale del volume
ritardata tramite uterino.
una pillola da Per quanto
40mg di relugo- riguarda la sicu-
lix e una pastiglia rezza della terapia
placebo da pren- qui sperimentata,
dere insieme per le l’effetto collaterale
prime dodici settima- più riportato dalle
ne, mentre le restanti partecipanti a L1 sono
dodici la pastiglia placebo state le vampate di calo-
è stata sostituita dalla capsu- re per l’8% del gruppo pla-
la con estradiolo e noretisterone cebo, l’11% del gruppo con la
acetato. © Fancy Tapis/shutterstock.com terapia combinata e il 36% della te-
In entrambe le sperimentazioni, l’anali- rapia ritardata. Incidenze simili alle donne
si dell’efficacia primaria è consistita nella valutazione di L2: 4%, 6% e 35%. Un secondo effetto collaterale,
sia del volume di sangue mestruale perso minore di 80ml, l’ipertensione, ha riguardato in L1 nessuna partecipante del
sia della riduzione di almeno il 50% del volume iniziale di gruppo placebo, il 5% delle partecipanti alla terapia combi-
sangue mestruale, attraverso la misurazione con la tecnica nata a base di relugolix e il 2% delle donne con la terapia ri-
dell’alcalina ematina, negli ultimi 35 giorni di terapia. Per tardata. In L2 le percentuali sono state rispettivamente 3%,
quanto invece riguarda gli obiettivi secondari, è stata valuta- 4% e 6%. La modifica percentuale della densità minerale
ta la percentuale di donne con amenorrea; la percentuale di ossea nella spina lombare e nell’anca totale, invece, è prati-
riduzione del volume di sangue mestruale; la riduzione del camente identica nelle donne del gruppo placebo e in quelle
fastidio provocato dall’emorragia; la presenza di grumi di del gruppo cui è stata somministrata la terapia in sperimen-
sangue, e la pressione sulla zona pelvica, misurata secondo tazione a base di relugolix.
la scala del sanguinamento e del disagio pelvico [31]; la per- Test di laboratorio e parametri vitali, inclusa la pressione
centuale di donne che da una base di partenza di non più di sanguigna diastolica e sistolica, sono risultati simili nei dif-
10,5 g di emoglobina per decilitro hanno visto una crescita ferenti gruppi. Ugualmente non si sono verificate differenze

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© Kateryna Kon/shutterstock.com

rilevanti rispetto alle condizioni iniziali circa, per esempio, ne del dolore è stato un diario elettronico giornaliero che
gli esami delle funzioni del fegato e per i livelli dei lipidi. Al prevedeva una misurazione validata del dolore. All’inizio
termine della sperimentazione, e cioè alla ventiquattresima delle sperimentazioni le partecipanti hanno riportato nel
settimana, nessuna delle partecipanti nei gruppi con relu- diario un livello considerevole di dolore. Dopo qualche
golix ha registrato casi di iperplasia o tumore endometriale, settimana, il gruppo cui è stata somministrata la terapia
mentre due donne appartenenti al gruppo placebo L1 hanno combinata a base di relugolix, a differenza del gruppo
scoperto di soffrire di iperplasia endometriale senza atipie. trattato con il placebo, ha ammesso una diminuzione del
Grazie a tutto quanto appena esposto, secondo gli au- dolore dovuto al sanguinamento e una minore presenza di
tori delle due sperimentazioni non sussiste alcun dubbio grumi di sangue, così come una riduzione della pressione
sulla validità della terapia combinata a base di relugolix sulla zona pelvica. L’ecografia eseguita su queste pazien-
per le donne sofferenti di fibroma uterino. Non soltan- ti ha certificato un rimpicciolimento del volume uterino,
to la somministrazione di relugolix in asssociazione con che a sua volta suggerisce una diminuzione della consi-
estradiolo e noretisterone acetato porta come abbiamo vi- stenza dei fibromi.
sto alla riduzione della perdita sovrabbondante di sangue La crescita dei fibromi e la produzione extracellula-
mestruale, ma innesca dei benefici in sei dei sette obiettivi re uterina sono stimolate sia dagli estrogeni che dal pro-
secondari della ricerca: metà delle partecipanti trova sol- gesterone attraverso i meccanismi del paracrino [34]. Il
lievo dall’amenorrea; una media dell’84,3% osserva una fatto che gli antagonisti del GnRH riescano a bloccare
diminuzione del ciclo; coloro che soffrono di anemia re- la proliferazione delle cellule del fibroma umano è noto,
gistrano un miglioramento nei livelli di emoglobina; e il ma si tratta di un effetto molto modesto [35,36]. Per que-
dolore tipicamente associato alla presenza di fibromi ute- sto l’ipotesi della soglia degli estrogeni, secondo la quale
rini, moderato o quasi invalidante, smette di essere tale. occorre mantenere la concentrazione di estradiolo tra i
La ricerca ha cercato di coinvolgere nella sperimentazio- 20 e i 50 pg per millilitro (o tra 70 e 180 pmol per litro),
ne un campione rappresentativo delle donne con fibromi può rallentare la crescita dei fibromi e allo stesso tempo
uterini che potesse rispecchiare la popolazione generale limitare gli effetti collaterali pesanti dovuti alla mancanza
[5,8,13,32]. La metà è nera e in generale l’indice di massa di estrogeni [26]. Durante la fase 1 della sperimentazio-
corporea si trova nell’area di obesità, mentre il volume ne, la concentrazione media di estradiolo si attestava a un
medio di perdita di sangue mestruale (da 218,8 a 239,4 ml valore significativamente minore di 10 pg per millilitro (o
nei gruppi della sperimentazione L1, e da 211.8 a 246,7 40pmol per litro) con la somministrazione di 40mg di solo
nei gruppi della sperimentazione L2) rappresenta tre vol- relugolix per sei settimane, ma è rimasta sopra i 20 pg per
te il volume di quanto viene considerato tradizionalmente millilitro quando relugolix è stata somministrata insieme
un parametro normale. La maggioranza delle pazienti che a 1 mg di estradiolo e 0,5 mg di noretisterone acetato.
hanno partecipato alla ricerca accusava dolore soppor- I ricercatori hanno voluto includere nella sperimenta-
tabile o molto grave, associato alla presenza di fibromi zione Liberty (L1 e L2) gli effetti di una terapia ritardata
uterini, e sempre la maggioranza riportava di soffrire in a base di relugolix per studiare i suoi effetti sulla perdita
maniera acuta i sintomi collegati alla loro condizione e in di densità minerale nelle ossa e sugli effetti avversi di tipo
generale di presentare una qualità della vita certamente vasomotorio che, come si è visto, risultano peggiori nelle
menomata. Per molte delle partecipanti la terapia combi- pazienti cui è stata somministrata la terapia ritardata. Dopo
nata a base di relugolix ha causato un sollievo impareg- 12 settimane, a questo gruppo è stata cambiata la terapia
giabile, a prescindere dalla condizione di partenza. Un somministrando quella combinata a base di relugolix ma
risultato che per i ricercatori va ulteriormente sottolinea- questo non ha riportato la densità minerale ossea nei para-
to, in quanto il dolore provocato dai fibromi uterini viene metri originali, né ha mostrato efficacia circa la riduzione
spesso sottovalutato. Il mezzo con il quale la doppia spe- del volume di sangue mestruale perduto, dimostrando che
rimentazione Liberty (L1 e L2) ha registrato la diminuzio- la terapia più adatta è dunque quella combinata.

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gonadotropin-releasing hormone (GnRH) receptor antagonist, as
associated with oophorectomy compared with ovarian conservation
mono-therapy and in combination with estradiol/norethindrone
in the Nurses’ Health Study. Obstet Gynecol 2013;121:709-16.
acetate add-back therapy. Hum Reprod 2017;32:Suppl:i267-i268.
21. Laughlin-Tommaso SK, Khan Z, Weaver AL, Smith CY, Rocca
abstract.

GdB | Maggio 2021 87


Scienze

La funzione della Vitamina D


sul nostro organismo
Conosciuta per favorire l’assorbimento di calcio e fosforo a livello intestinale, aumentare il riassorbimento osseo
e la capacità del paratormone di riassorbire calcio a livello renale

di Emanuele Rondina

C
on l’arrivo della bella stagione passeggiare all’a- i meccanismi omeostatici (stabilità della concentrazione in
ria aperta fa bene al nostro organismo anche calcio nelle ossa).
per la produzione di una vitamina–ormone, la La vitamina D3, è riconosciuta dal suo recettore presen-
vitamina D. te sugli osteoblasti attraverso la 1,25-diidrossivitamina D
E’ proprio il sole infatti che ci permette di plasmatica e il VDR, stimolando l’espressione di RANKL
formare il 90% della vitamina D, questo avviene attraverso che indice la maturazione del preosteoclasto in osteoclasto
la reazione biochimica che avviene nella nostra cute tra i maturo. L’osteoclasto maturo rimuove il calcio e il fosforo
raggi UV e il deidrocolesterolo (una molecola che si trova dall’osso, mantenendo i livelli necessari di calcio e fosforo
sulla pelle derivate dal colesterolo). nel sangue per permettere la formazione di nuovo tessu-
to, ed è proprio tale equilibrio tra, la formazione di nuovo
Come si forma la vitamina D? tessuto osseo e la distruzione del vecchio, a fare in modo
La vitamina D non viene formata immediatamente, ma che non ci sia uno sbilanciamento verso la perdita di massa
la prima molecola che si forma a partire dalla reazione tra ossea.
deidrocolesterolo e raggi UV e’ un composto intermedio Per le donne, avere una carenza di questa vitamina-or-
e instabile chiamato previtamina D3. Tale molecola inter- mone è molto più frequente rispetto agli uomini e molte
media, nell’arco di 48 ore si converte spontaneamente in non sanno di vivere in questa condizione se non solo in
un composto termodinamicamente più stabile chiamato tarda età. Proprio perché sono più esposte a una carenza
Vitamina D3 o colecalciferolo. La vitamina D3 sintetizzata di vitamina D le donne (in età fertile), hanno una pelle del
a livello cutaneo, similmente a quella di origine alimentare, 20% meno spessa rispetto all’uomo (l’ispessimento è ge-
deve essere attivata, prima a livello epatico e poi a livel- nerato dal testosterone) per favorire la trasformazione del
lo renale, in 1,25-(OH)2-colecalciferolo. Tale molecola, di colesterolo cutaneo in vitamina–ormone D sotto l’azione
fatto è un ormone biologicamente attivo. dei raggi solari.
Oltre a queste importanti funzioni per mantenere sane
Perché è importante e cosa comporta la sua mancanza? e forti le nostre ossa, è importante sapere che tale molecola
L’ormone–vitamina D, è conosciuta per favorire l’assor- entra all’interno di ogni cellula, dove agisce direttamen-
bimento di calcio e fosforo a livello intestinale, aumentare te sul DNA, attivando almeno 200 geni, responsabili delle
il riassorbimento osseo e aumentare la capacità del parator- sue azioni nel metabolismo cellulare.
mone di riassorbire calcio a livello renale. L’ormone–vitamina D entra all’interno di ogni cellula,
Queste azioni comportano un incremento delle concen- dove agisce direttamente sul DNA, attivando almeno 200
trazioni di calcio nel sangue che inducono la liberazione di geni, responsabili delle sue azioni nel metabolismo cellula-
calcitonina da parte delle cellule parafollicolari della tiroi- re, pertanto è davvero riduttivo guardare all’ormone-vita-
de, favorendo il deposito di calcio nell’osso. mina D limitando la sua azione sulle ossa.
Inoltre esiste una azione diretta della vitamina D sul La vitamina D interviene anche nel sistema immunita-
tessuto osseo che si esplica attraverso l’interazione con i rio, attivandolo, studi recenti hanno evidenziato come l’at-
recettori per la vitamina D3 espressi dagli osteoblasti. E tivazione della vitamina D determina la produzione di una
stato osservato che la vitamina D promuove la sintesi di al- proteina battericida, la catelicidina, e funzioni paracrine di
cune proteine, soprattutto l’osteocalcina, fondamentali per modulazione dei linfociti T e B.

88 GdB | Maggio 2021


Scienze

In particolare nelle donne, più esposte a patologie au- Può essere assunta anche con il cibo?
toimmunitarie, questa molecola, può essere considerata La vitamina D3 oltre che dall’esposizione alla luce, deve
molto importante, inoltre, ha effetti sulle infezioni ridicen- essere in minima parte anche assorbita dal cibo.
done il rischio. In particolare le linee guida sull’alimentazione indicano
Ecco spiegato anche perché, nei mesi autunnali e inver- che il fabbisogno giornaliero di vitamina D (RDI) prove-
nali, in carenza di vitamina–ormone D, una persona può niente dagli alimenti, è pari a 400 IU, ma molte organizza-
ammalarsi di più e avere la sensazione di mancanza di ener- zioni sanitarie, raccomandano caldamente di assumere 600
gia. IU di vitamina D al giorno.
Per quanto riguarda il cancro, la vitamina D sembra Se invece non ci si espone sufficientemente alla luce so-
avere un effetto sull’adesione cellulare, sulla divisione cel- lare, il fabbisogno giornaliero di vitamina D cresce fino a
lulare e un effetto anti angiogenetico. circa 1.000 IU al giorno.
Studi sperimentali hanno dimostrato un In particolare, la dose consigliata dall’Associazione per
effetto biologico indiretto della vitamina sui la Terapia delle Malattie Metaboliche e Cardiovascolari
processi di lipogenesi, lipolisi e sulla distri- (AMEC) considera che un apporto giornaliero di vita-
buzione del grasso corporeo e nei soggetti mina “D” dalle 800 alle 1.000 UI
che presentano basse concentrazioni della sono una dose ragionevole
vitamina è comune l’iperparatiroidismo e la per gli adulti per mantene-
presenza di livelli elevati di ormone para- re i suoi livelli > 32 ng/
tiroideo (paratormone PTH). Questa mL (80 nmol/L).
situazione sembra favorire indiret- Gli alimenti che
tamente l’accumulo di grasso apportano tale vitami-
corporeo, in quanto predispo- na sono (per 100gr):
ne alla resistenza all’insulina
e inibisce la lipolisi. Per • salmone fresco na-
concludere nel 2012 si è turale - 600-1000 UI
evidenziata la stretta re- • salmone fresco alle-
lazione tra la carenza di vato -100-250 UI
questa molecola e l’in- • salmone in scatola -
sorgenza della sclerosi 300-600 UI
multipla. • sardine in scatola -
300 UI
Esiste un solo tipo di • sgombro in scatola
Vitamina D? - 250 UI
La vitamina D può • tonno in scatola -
essere di due tipi: 230 UI
• VITAMINA D3 • olio di fegato di
o colecalciferolo: merluzzo (1 c) - 400-
contenuta in piccola 1000 UI
quantità in prodotti di • funghi shiitake
origine animale ma per freschi - 100 UI D2
la maggior parte è prodot- • funghi seccati al sole -
ta nella cute umana dopo ir- 1.600 UI D2
radiazione ultravioletta a par- © wanpatsorn/shutterstock.com • rosso d’uovo - 20 UI
tire dal 7-deidro-colesterolo; • esposizione alla luce del sole -
• VITAMINA D2 o ergocalciferolo: 3.000 UI (30 min braccia e gambe)
presente solo nei vegetali e può esser as-
sunta dall’uomo solo con la dieta. Il salmone
Per attivare la produzione di vitamina D basta l’esposi- E’ una grande fonte di vitamina D. Secondo le banche
zione delle braccia e della gambe per 5-30 minuti (a secon- dati sui nutrienti, 100 grammi di apportano grandi quanti-
da dell’ora della giornata, della stagione, della latitudine e tativi di vitamina D ma la concentrazione di questa vitami-
della pigmentazione della cute) fra le 10 del mattino e le 3 na-ormone può variare decisamente in virtù del confezio-
del pomeriggio, due volte alla settimana. namento e della qualità del prodotto.
Uno studio, infatti, ha mostrato che il salmone pescato

GdB | Maggio 2021 89


Scienze

© Yulia Furman/shutterstock.com

contiene in media 988 IU di vitamina D per 100 grammi di 250 IU per il prodotto confezionato in scatola.
prodotto. Quindi il 247% del fabbisogno giornaliero.
Però gli studi successivi hanno hanno rivelato che i li- Quali sono le cause del mancato assorbimento della vita-
velli più elevati si trovano nel salmone selvatico, che arri- mina D?
vano fino a 1.300 IU di vitamina D per porzione, mentre Le carenze nutrizionali sono di solito il risultato di una
il salmone d’allevamento contiene, in media, solo il 25% inadeguatezza alimentare, un diminuito assorbimento e/o
di tale quantità. Ciò significa che una porzione di salmone un aumento del fabbisogno o dell’escrezione. Una carenza
d’allevamento contiene circa 250 IU di vitamina D, che è di vitamina D può verificarsi quando:
pari al 63% del del fabbisogno giornaliero. • l’assunzione dietetica abituale è scarsa

Aringhe e sardine
© Bogdan Sonjachnyj/shutterstock.com
L’aringa è un pesce mangiato in tutto il mondo. Può es-
sere servito crudo, in scatola, affumicato o marinato. È an-
che una delle migliori fonti di vitamina D dopo il salmone.
L’aringa fresca fornisce 1.628 IU per una porzione di
100 grammi, che è quattro volte il fabbisogno giornaliero.
Se il pesce fresco non fa per voi, anche le aringhe in sa-
lamoia sono una grande fonte di vitamina D, e forniscono
680 IU 100 grammi, che è pari al 170% del fabbisogno
giornaliero. Tuttavia, le aringhe in salamoia contengono
anche una quantità elevata di sodio, che alcune persone
consumano in quantità eccessiva.
Le sardine sono un tipo di aringa, anche esse rappre-
sentano una buona fonte di vitamina D. Una dose contiene
272 IU, che è pari al 68% il fabbisogno giornaliero.
Altri tipi di pesci grassi fonti di vitamina D sono lo
sgombro fresco che contiene 360 IU per porzione che e

90 GdB | Maggio 2021


Scienze

• l’esposizione alla luce solare è limitata


• i reni non possono convertire la 25-idrossivi-tamina D Bibliografia
nella sua forma attiva
• l’assorbimento della vitamina D da parte del tratto di- • Boullion R, Carmeliet G, Verlinden L, et al. Vita-
min D and human health: lesson from vitamin D
gestivo è insufficiente. receptor null mice. Endocr Rev 2008;29:726-76.
• Diete carenti di vitamina D sono associate ad allergia • Christakos S, Hewinson M, Gardner DG, et
al latte, intolleranza al lattosio, ovo- vegetarianismo e al. Vitamin D: beyond bone. Ann NY Acad Sci
veganismo. 2013;1287:45-8.
Va tenuto presente che alle nostre latitudini circa l’80% • Lips P. Vitamin D physiology. Prog Biophys Mol
Biol 2006;92(1):4-8.
del fabbisogno di vitamina D è garantito dall’irradiazione • Suda T, Takahashi F, Takahashi N. Bone effects
solare e il restante 20% viene assicurato dall’alimentazione. of vitamin D. Discrepancies between in vivo
and in vitro studies. Arch Biochem Biophys
Chi è più soggetto alla carenza di vitamina D? 2012;523(1):22-9.
Gli anziani sono a maggior rischio di sviluppare insuffi- • Holick, 2006, mod.
• Bendik I, Friedel A, Roos FF, Weber P, Egger-
cienza di vitamina D sia perché: sdorfer M. Vitamin D: a critical and essential
• con l’invecchiamento cala l’efficienza di sintesi di vita- micronutrient for human health. Front Physiol
mina D per l’invecchiamento dei processi di sintesi che 2014;5:248.
avvengono nella cute e dei reni (a parità di esposizione • Bikle DD. Vitamin D metabolism, mechanism of
solare il soggetto anziano ne produce circa il 30% in action, and clinical ap- plications. Chem Biol
2014;21:319-29.
meno) • Holick MF. Resurrection of vitamin D deficiency
• tendono a passare più tempo in casa and rickets. J Clin Invest 2006;116:2062-72.
• possono avere un insufficiente apporto dietetico di vi- • Jones G. Metabolism and biomarkers of vitamin
tamina D. D. Scand J Clin Lab In- vest Suppl 2012;243:7-
Nell’anziano le condizioni di ipovitaminosi D sono stati 13.
• Morris HA. Vitamin D activities for health outco-
spesso descritti quadri di miopatia dei muscoli prossimali mes. Ann Lab Med 2014;34:181-6
degli arti, di sarcopenia e di riduzione della forza muscola- • Ryan JW, Anderson PH, Turner AG, et al. Vitamin
re, con disturbi dell’equilibrio e con conseguente aumento D activities and meta- bolic bone disease. Clin
del rischio di cadute e quindi di fratture, specie in età se- Chim Acta 2013;425:148-52.
nile. La vitamina D infatti è in grado di stimolare la pro- • Turner AG, Anderson PH, Morris HA. Vitamin D
and bone health. Scand J Clin Lab Invest Suppl
duzione di proteine muscolari, ma soprattutto di attivare 2012;243:65-72.
alcuni meccanismi di trasporto del calcio a livello del reti- • Wacker M, Holick MF. Vitamin D - effects on
colo sarcoplasmatico, che sono essenziali nella contrazione skeletal and extraskeletal health and the need for
muscolare. supplementation. Nutrients 2013;5:111-48.
Gli individui che hanno una ridotta capacità intestinale • Bouvard B, Annweiler C, Sallé A, et al. Extraske-
letal effects of vitamin D: facts, uncertainties, and
di assorbire i grassi potrebbero richiedere una supplemen- controversies. Joint Bone Spine 2011;78:10-6.
tazione maggiore di vitamina D, dal momento che la vita- • Holick MF. Vitamin D deficiency. N Engl J Med
mina D è una vitamina liposolubile e il suo assorbimento 2007;357:266-81.
quindi dipende dalla capacità dell’intestino di assorbire i • Norman AW. From vitamin D to hormone D:
grassi alimentari. Il malassorbimento dei grassi è associato fundamentals of the vi- tamin D endocrine sy-
stem essential for good health. Am J Clin Nutr
a una serie di condizioni mediche, tra cui alcune forme di 2008;88:491S-499S.
epatopatie, la fibrosi cistica, la malattia celiaca e la malattia • Wolden-Kirk H, Gysemans C, Verstuyf A, et al.
di Crohn, così come la colite ulcerosa quando vi sia interes- Extraskeletal effects of vitamin D. Endocrinol
samento dell’ileo terminale. Inoltre, le persone con alcune Metab Clin North Am 2012;41:571-94.
di queste condizioni potrebbero avere introiti più bassi di • Wood Rj, Nutr Rev. 2008 Jan;66(1):40-6) (Disanto
G, Sandve GK, Berlanga-Taylor AJ, Ragnedda
alcuni alimenti, come i prodotti lattiero-caseari ricchi di G, Morahan JM, Watson CT, Giovannoni G, Ebers
vitamina D. GC, Ramagopalan SV. Hum Mol Genet. 2012
Le persone in obesità (indice di massa corporea ≥ 30) May 30
possono avere bisogno di un maggior apporto di vitamina • Alshahrani F, Aljohani N. Vitamin D: deficiency,
D per ottenere livelli di 25-idrossivitamina D paragonabili sufficiency and toxicity. Nutrients 2013;5:3605-
16.
a quelle di peso normale. L’obesità non influisce sulla capa- • Wimalawansa SJ. Vitamin D in the new millen-
cità della pelle di sintetizzare la vitamina D, ma una mag- nium. Curr Osteoporos Rep 2012;10:4-15.
giore quantità di grasso sottocutaneo sequestra la maggior
parte della vitamina e modifica il suo rilascio in circolo.

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Ecm
Questo articolo dà la possibilità agli iscritti
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Attività antivirale delle proteine


del siero di latte
Recenti pubblicazioni riguardanti le proprietà antivirali delle proteine del siero di latte
e le loro potenziali applicazioni nel campo della protezione della salute umana

di Valentina Gallo*, Francesco Giansanti** e Giovanni Antonini*, ***

L
e proteine del siero di latte sia nella loro forma nità passiva al neonato (Chirico et al., 2008) e la sua com-
nativa che chimicamente modificata e i loro de- posizione è talmente complessa che varia a seconda dell’età
rivati peptidici hanno incontrato già da diversi gestazionale, nell’arco delle 24 ore della giornata, con il
anni molto interesse fra i ricercatori del settore passare dei mesi di allattamento, con le maternità successi-
nutraceutico e farmaceutico per le loro numero- ve e nel corso della singola poppata, adattandosi perfetta-
se proprietà tra cui quelle antimicrobiche, immunomodu- mente alle esigenze del neonato (A.A.P., 2012).
lanti e antitumorali, tali da rendere il latte e le sue proteine Il latte contiene numerosi componenti bioattivi, tra
utilizzabili in un ampio spettro di trattamenti sanitari e di cui proteine, lipidi e oligosaccaridi che assolvono funzio-
prevenzione. Recentemente è stata riscontrata una impor- ni diverse fisiologicamente dirette a sostenere la crescita
tante attività antivirale di queste molecole e bisogna sot- (Richter et al., 2019) ed il sano sviluppo di neonati (Kim
tolineare come lo studio di molecole antivirali con bassa et al., 2020; Eriksen et al., 2018; Hill et al., 2015; Mosca et
o nulla tossicità, come quelle derivate dagli alimenti, sia al., 2017). Tuttavia, il latte continua ad essere un alimento
attualmente considerato cruciale come trattamento aggiun- di base anche per gli adulti e, grazie alle sue proprietà, è
tivo alle terapie convenzionali per contrastare le infezioni considerato come uno dei più importanti nutraceutici (Gill
virali già note e quelle più recenti e meno conosciute come et al 2000; Chiara et al., 2003; Kim et al., 2020).
il COVID-19. Nella presente rassegna vengono riportate In effetti, molte ricerche in campo nutraceutico si sono
le recenti pubblicazioni riguardanti le proprietà antivirali incentrate sui componenti del latte e sui loro derivati per
delle proteine del siero di latte e le loro potenziali applica- l’identificazione e l’isolamento delle molecole bioattive da
zioni nel campo della protezione della salute umana. utilizzare per il trattamento delle malattie e la loro pre-
venzione e anche con l’obiettivo di trovare nuovi farmaci
Introduzione da esse derivate per migliorare o da affiancare alle tera-
Il latte è un liquido bianco-bluastro secreto dalle ghian- pie convenzionali (Artym and Zimecki, 2013; Galley et al.,
dole mammarie costituito da particelle di grasso immerse 2020 ; Davies et al., 2018 ; Dybdahl et al., 2021 ; Kennedy
in un fluido acquoso. Il latte umano è un alimento pecu- et al., 1995 ; Sánchez et al., 2021).
liare per la specie e qualsiasi nutrimento di tipo artificiale Il latte umano comprende, oltre alla caseina (40% delle
(latte formulato in polvere o liquido) differisce in maniera proteine totali), le proteine del siero di latte (Yamada et
molto marcata da esso, rendendolo difficilmente sostitui- al., 2002) ed una terza classe di proteine note come mucine
bile per l’alimentazione del neonato (A.A.P., 2012). Il latte presenti nella membrana del globulo di grasso ( Lönnerdal
materno, infatti, oltre al suo potere nutrizionale, contiene et al., 2017). Le proteine del siero di latte costituiscono cir-
numerosi fattori protettivi necessari a conferire un’immu- ca il 60% delle proteine totali presenti nel latte umano ma
questa percentuale è molto variabile sia tra le specie, sia in
base allo stadio di lattazione, essendo presenti in maggiore
*
Istituto Nazionale Biostrutture e Biosistemi, Roma. quantità nel colostro rispetto al latte maturo. Questa gran-
**
Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica e Scienze de variazione evidenzia la loro funzione protettiva, oltre
della Vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila, che nutrizionale, relativa alla cosidetta “immunità natu-
L’Aquila.
***
Dipartimento di Scienze, Università degli Studi Roma Tre, rale”, particolarmente importante nei primi giorni di vita
Roma. del neonato (Lemay et al., 2013; Atkinson e Lönnerdal ,
1995).

92 GdB | Maggio 2021


Ecm

A causa delle loro proprietà salutari e della loro grande


biodisponibilità e sicurezza, le proteine del siero di latte, i
loro derivati peptidici o le proteine del siero di latte modi-
ficate chimicamente sono state ampiamente studiate per le
loro attività farmacologiche, sia da sole che in sinergia con
altri farmaci, per la terapia o la prevenzione di diversi tipi
di malattie, comprese le infezioni virali (Małaczewska et
al., 2019). Recentemente, le proteine del siero di latte pro-
teine e soprattutto la lattoferrina, già note per un forte anti-
virale attività contro diversi virus capsulati e non capsulati
(Wakabayashi et al., 2014), stanno ricevendo un grande
interesse da parte della comunità scientifica in quanto
numerosi studi condotti su diversi tipi cellulari hanno di-
mostrato che esercitano una forte attività antivirale anche
contro SARS-CoV-2. A seguiito di questi riscontri nume-
rosi ricercatori stanno valutando l’efficacia dell’uso della
Figura 1. Struttura di Lattoferrina, Lisozima, β-lattoglobulina e α-lattoalbumina
lattoferrina e delle altre proteine del siero di latte per co-
da Protein Data Bank (https://www.rcsb.org/ :
adiuvare le terapie convenzionali sia nella prevenzione che
• 1B0L Recombinant human diferric lactoferrin DOI: 10.2210/pdb1B0L/pdb;
nel trattamento della malattia COVID - 19.
• 1IY4 Solution structure of the human lysozyme at 35 degree C DOI: 10.2210/pdb1IY4/pdb;
Questo articolo si propone di fornire una rassegna degli
• 3BLG Structural basis of the tanford transition of bovine beta-lactoglobulin from crystal structures
articoli scientifici riportanti studi sulle proprietà antivirali
at pH 6.2 DOI: 10.2210/pdb3BLG/pdb;
delle proteine del siero di latte e di loro derivati peptidici,
• 1HFX Alpha-lactalbumin DOI: 10.2210/pdb1HFX/pdb
illustrando anche le loro potenziali applicazioni nella pro-
tezione della salute umana dalle infezioni virali.
Fra le proteine del siero di latte maggiormente rappre-
sentate nel latte umano vi sono α-lattoalbumina (ca. 21 % Proprietà antivirali delle proteine del siero di latte
delle proteine totali), immunoglobuline (ca. 10 % delle È stato riscontrato che le proteine del siero di latte
proteine totali), lattoferrina (ca. 15 % delle proteine tota- esercitano importanti effetti antivirali contro diversi virus
li), albumina sierica (ca. 4 % delle proteine totali), lisozima capsulati e non capsulati. Tra questi sono inclusi il cito-
(ca. 4 % delle proteine totali) e una frazione minore in ter- megalovirus umano, il virus dell’immunodeficienza umana
mini di quantità che è rappresentata da glicomacropeptide (HIV-1), il virus dell’epatite B e C (Florian et al 2013; Liao
e lattoperossidasi (Artym and Zimecki, 2013; Haschke et et al.,2012; Redwan et al. 2014 ) , il virus dell’influenza
al., 2016; Donovan et al., 2019). Molte delle proprietà bio- aviaria A (H5 N1) (Taha et al. 2010 ), l’herpes simplex virus
logiche e funzionali del latte sono dovuti a queste proteine tipo 1 e 2, l’hantavirus , il poliovirus, Il virus dell’influenza
(Donovan et al, 2019; Zhu et al, 2020; Lönnerdal et al., A (H1N1) (Sitohy et al. 2010) , il rotavirus umano, il virus
2003; Li et al 2017 ; Haschke. Et al 2016). Il latte bovino del papilloma umano e l’enterovirus (Ng et al., 2015) .
ha una composizione di proteine del siero di latte simile Numerosi studi hanno dimostrato che, tra le proteine
a quella umana ad eccezione della presenza di un’elevata del siero di latte, i più significativi effetti antivirali sono
quantità di β-lattoglobulina che è completamente assente da attribuire alla lattoferrina sia nella sua forma nativa che
nel latte umano, ed una minore quantità di α-lattoalbum- ai suoi derivati peptidici da idrolisi parziale, la quale può
ina rispetto al latte umano (Schack et al., 2009). avvenire durante la digestione (Oevermann et al., 2003).
Le proteine del siero di latte hanno un alto indice di Mentre per le altre proteine del siero di latte, quali β -lat-
qualità proteica grazie al loro contenuto di aminoacidi es- toglobulina bovina, α-lattoalbumina e lisozima umane, è
senziali ma, oltre al loro potere nutritivo, le proteine del stata dimostrata una importante azione antivirale non nella
siero di latte esercitano numerose attività biologiche e fun- loro forma nativa ma solo a seguito di modifiche chimiche
zionali che influenzano diversi processi biologici tra cui la quali acetilazione o aggiunta di residui chimici che deter-
promozione della crescita ossea e della forza muscolare, minano un aumento della carica negativa e influenzano la
l’abbassamento del colesterolo, il miglioramento delle fun- sua distribuzione spaziale. (Pan et al., 2006). Infatti, studi
zioni cognitive e la regolazione dell’umore oltre ad eserci- cinetici hanno dimostrato che l’aggiunta di cariche negati-
tare un’azione antiossidante, antitumorale, antimicrobica, ve aumenta fortemente l’affinità delle proteine del siero di
antinfiammatoria e immunomodulatrice ( Krissansen , latte sia per i recettori cellulari che sono necessari all’en-
2007 ; Teixeira et al., 2019 ; Layman et al., 2018 ; Akhavan trata del virus che per le proteine virali (Zeder-Lutz et
et al., 2014 ; Morniroli et al., 2021 ). al., 1999).

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In tal senso è importante ricordare la lattoferrina, già 2020 ). La lattoferrina, come il lisozima e contrariamente
nota e studiata da lungo tempo per la sua attività anti- alla maggior parte delle proteine, ha un Punto Isoelettri-
batterica (Bullen et al. 1972) ed antivirale (Valenti et al, co alcalino, ciò vuol dire che a pH fisiologico prevalgo-
1998). La lattoferrina , costituita da circa 700 aminoaci- no le cariche positive dovute ad un’alta concentrazione di
di, si compone di due lobi aventi sequenza amminoacidica aminoacidi basici ed è interessante notare che entrambi i
molto simile, probabilmente derivante da una antica du- frammenti attivi della lattoferrina appartengono al cosid-
plicazione genica. Ciascuno dei due lobi lega un atomo detto lobo N della lattoferrina, caratterizzato dalla maggior
di ferro , tuttavia, al contrario della parzialmente omolo- presenza di aminoacidi carichi positivamente con i gruppi
ga sierotransferrina, presente nel siero dei mammiferi, la amminici protonati particolarmente presenti verso la estre-
funzione della lattoferrina nel latte materno non è quella mità N-terminale della proteina.
di trasportare ferro ma la sua funzione principale è quella Nonostante la lattoferrina ed altre siero proteine come
di svolgere attività protettiva nei confronti del lattante, in β-lattoglobulina, α-lattoalbumina e lisozima, in forma na-
particolare verso infezioni batteriche e virali (Valenti and tiva o chimicamente modificata, condividano uno spettro
Antonini, 2005). È interessante notare che nel bianco d’uo- molto ampio e sovrapponibile di attività antivirale il loro
vo degli uccelli, che in alcuni aspetti ricopre le funzioni meccanismo di azione non è stato ancora completamente
del latte nei mammiferi, è presente una proteina simile alla chiarito (NB et al., 2015). La maggior parte dei meccani-
lattoferrina, la ovotransferrina, che assolve molte funzioni smi di azione noti coinvolgono le interazioni delle proteine
antibatteriche simili a quelle della lattoferrina, compresa del siero di latte con i recettori delle cellule ospiti o con il
l’attività antivirale verso virus aviari (Giansanti et al, 2002; genoma ed alcune proteine virali, che inibiscono l’infezio-
Giansanti et al. 2012). Come accennato precedentemente, ne interferendo con l’ingresso e con la replicazione vira-
le proprietà antivirali più importanti sono state attribuite le. Infatti, studi sul virus dell’immunodeficienza umana di
alla lattoferrina in forma nativa ed ai suoi derivati peptidici tipo 1 umana (HIV-1) hanno dimostrato che la lattoferrina
come la lattoferricina (che comprende la sequenza amino- bovina e il suo peptide di idrolisi lattoferricina inibiscono
acidica 17-41: FKCRRWQWRM KKLGAPSITCVRRAF) l’ingresso del virus agendo sui recettori CXCR4 e CCR5
e la lattoferrampina (che comprende la sequenza amino- (Berkhout et al.2002), ed è stato dimostrato che la forma
acidica 269-285: WNLLRQAQEKFGKDKSP) ( Van der apo della lattoferrina bovina (cioè priva degli atomi di fer-
Strate et al., 2001; Wakabayashi et al., 2014 ; Kell et al., ro) ha un ruolo nell’inibizione della replicazione dell’HIV-1
(Puddu et al. 1998). D’altra parte,
è stato dimostrato che l’inibizio-
ne dell’ingresso dell’HIV-1 sul-
le cellule CD4 positive da parte
della β-lattoglobulina modificata
e dell’α-lattoalbumina coinvolge
principalmente le interazioni con
la proteina del rivestimento vira-
le gp120 ( Neurath et al., 1995).
Nell’infezione da citomegalovirus
umano, sia la lattoferrina che le for-
me metilate della β-lattoglobulina
e dell’α-lattoalbumina inibiscono
principalmente la replicazione e la
trascrizione del virus interagendo

Figura 2. Distribuzione superficiale di carica della


Lattoferrina umana e bovina.
Blu: cariche positive; Rosso: cariche negative, (modificata
da Baker, 2012). Si notino i cluster di cariche positive
(dovuti ad un’alta concentrazione di aminoacidi basici)
prossimi alla estremità N-terminale della proteina (a
sinistra nella immagine), considerata la porzione della
proteina responsabile di molte delle attività protettive
della lattoferrina (Baker and Baker, 2005).

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con il genoma virale (Swart et al.1998; Chobert et al.2007). dove la proteina inibisce l’entrata del virus con un meccani-
Meccanismi d’azione simili sono stati dimostrati in studi smo che coinvolge il legame con le molecole di eparan sol-
condotti sul virus dell’epatite B e C e sul virus dell’her- fato presenti sulla superficie delle cellule bersaglio (Lang et
pes simplex di tipo 1 e 2, dove l’inibizione da parte della al., 2011). Recentemente, diversi autori hanno considerato
lattoferrina sia umana che bovina e dei suoi peptidi deri- il potenziale uso della lattoferrina per applicazioni sul trat-
vati e della , α-lattoalbumina, β-lattoglobulina e lisozima, tamento del COVID-19, soprattutto a causa dei suoi effetti
è dovuta alla loro interazione con le proteine virali e con antinfiammatori e immunomodulatori (Wang et al., 2020;
alcune proteine cellulari che inibisce l’ingresso e la molti- Campione et al., 2020; Chang et al., 2020; Zimecki et al.,
plicazione del virus ( Sitohy et al. , 2007). Studi condotti 2021).
sull’infezione da alfavirus hanno dimostrato che la latto- Recentemente, Fan e colleghi (2020) hanno dimostrato
ferrina agisce anche interagendo con i proteoglicani di epa- per la prima volta che le proteine del siero di latte mater-
ran solfato sulla superficie della cellula ospite.( Waarts et no sia umano che di altre specie, compresi il latte di ca-
al., 2005). Inoltre, è stato dimostrato che l’azione antivirale pra e di mucca, sono efficaci nell’inibire sia SARS-CoV-2
di proteine del siero di latte coinvolge anche altri meccani- che il coronavirus del pangolino (GX_P2V). Questi studi,
smi che mediano effetti diversi tra cui l’inibizione della dif- condotti su diverse linee cellulari incluse le Vero E6 e le
fusione virale, come riportato in vitro da studi sugli effetti A549, hanno dimostrato che le proteine del siero di latte
della lattoferrina contro Hantavirus, ed effetti citopatici, bloccano l’ingresso virale e la replicazione del virus SARS-
come riportato da studi riguardanti la azione della latto- CoV-2 e GX_P2V con un EC50 di circa 0,13 e 0,5 mg/ml
ferrina e della lattoperossidasi contro il virus dell’influenza di proteine totali, rispettivamente. Inoltre, un effetto simi-
A (H1N1) e contro, l’echovirus umano (Pietrantoni et al, le è stato dimostrato per le formulazioni commerciali di
2006; Shin et al., 2005). Un altro meccanismo di azione è latte artificiale bovino analizzate in questo studio (Huahao
stato osservato in uno studio effettuato sul virus dell’iin- et al., 2020). Sono stati descritti due diversi meccanismi
fuenza. In questo lavoro è stato dimostrato che l’interazio- di azione: un’interazione diretta delle proteine del siero di
ne tra lattoferrina bovina ed emoagglutinina virale porta latte con le proteine cellulari e virali che interferiscono con
all’inibizione dell’emoagglutinazione indotta dal virus e ad l’ingresso del virus riducendo l’affinità della proteina spike
una conseguente riduzione dell’infezione (Ammendolia et con il recettore ACE-2; e l’interazione con la RNA-poli-
al. 2012 ) e un simile meccanismo d’ azione è stato osserva- merasi RNA-dipendente virale che determina una azione
to anche in studi precedenti su virus influenzale A e glico- inibitoria sulla replicazione. In questo studio, è stato anche
macropeptide ( Kawasaki et al., 1993). La quasi totalità dei analizzato il contributo della lattoferrina in questi proces-
meccanismi di azione antivirali riportati negli studi con- si ed è stato dimostrato che la lattoferrina è la principale
dotti sull’attività antivirale delle proteine del siero di latte responsabile dell’attività antivirale riscontrata nelle protei-
implica un effetto diretto sull’ingresso e sulla replicazione ne del siero di latte. In questi studi sia la lattoferrina ri-
del virus. Questo effetto, indotto dall’interazione proteina/ combinante umana che quella bovina hanno mostrato una
virus, è fortemente dovuto alla distribuzione della carica significativa attività nell’ridurre la carica virale infettante,
proteica, in particolar modo ai cluster di cariche positive o tuttavia da questi studi è emerso che l’inibizione della lat-
negative. D’altra parte recenti studi condotti su lattoferrina toferrina è minore di quella dell’intero pool di proteine del
e norovirus hanno dimostrato mostrato un possibile, ma siero di latte, suggerendo che anche altre proteine del siero
non ancora pienamente compreso, meccanismo indiretto potrebbero essere coinvolte nell’inibizione dell’infezione
di azione nel ridurre l’infezione norovirus, che coinvol- da SARS-CoV-2, presumibilmente mediante un meccani-
ge l’induzione della produzione di interferone lattoferri- smo sinergico.
na-mediata (Oda et al. 2021). Altri ricercatori hanno condotto studi in vitro sull’atti-
vità anti SARS-CoV-2 della lattoferrina, utilizzando come
Effetti anti SARS-CoV-2 delle proteine del siero di latte modello di infezione diverse linee cellulari. Hu et al. (2021)
A seguito dell’emergenza COVID-19, diversi ricercatori hanno dimostrato, in studi condotti su cellule Vero E6,che
stanno studiando molecole bioattive derivate dagli alimenti la lattoferrina, sia bovina che umana inibisce efficacemente
per trovare nuove molecole antivirali in grado di adiuvare e l’entrata del SARS-CoV-2 pseudovirus e di altri coronavi-
implementare le attuali terapie convenzionali nella preven- rus umani quali HCoV-OC43, HCoV-NL63 e HCoV-229E
zione e nel trattamento del COVID-19. La maggior parte di impedendo il legame del virus alla cellula ospite attraverso
questi studi è incentrata sulle proteine del latte e del siero l’interazione con l’eparan solfato presente sulla membrana
di latte ed in particolare sulla lattoferrina in considerazione cellulare. In particolare, l’inibizione mediata dalla lattofer-
della sua ben nota attività antivirale verso molteplici virus. rina bovina è superiore a quella della lattoferrina umana,
Precedenti studi avevano già dimostrato l’azione anti- con valori di EC50 per i virus HCoV-OC43, HCoV-NL63
virale della lattoferrina contro lo pseudovirus SARS-CoV, e HCoV-229E virus da 11,2 a 37,9 ug/ml (per la lattofer-

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rina bovina) e da 35,7 a 117,9 μg/ml (per la lattoferrina Un’interessante e recente studio ha messo in luce un ul-
umana). Relativamente a SARS-CoV-2 il valore EC50 della teriore putativo ruolo anti SARS-CoV-2 della Lattoferrina.
lattoferrina bovina è stato stimato di circa 500 μg/ml. Inol- La lattoferrina possiede attività inibitorie nei confronti di
tre, è stato dimostrato che sia la lattoferrina umana che bo- alcuni enzimi tra i quali la Catepsina L (proteasi a cisteina
vina mostrano una azione indipendente dal tipo cellulare endosomale) che nell’infezione da SARS-CoV-2 riveste un
inibendo il legame e l’ingresso di SARS-CoV-2 in più linee ruolo cruciale nell’escape endosomale del virus. In par-
cellulari incluse Vero E6, Calu-3 e 293T-ACE2. ticolare la lattoferrina in toto mostra IC50 pari a10-7 M,
In un altro studio sono stati dimostrati gli effetti anti- mentre un suo peptide individuato sul lobo C possiede una
SARS-CoV-2 della lattoferrina anche su altre linee cellulari IC50 nei confronti della Catepsina L pari a 10-5 M (Ma-
comprese le iAEC2 e Huh7. Questo studio ha anche di- dadlou A. 2020). Questa peculiarità della proteina e/p del
mostrato che la lattoferrina modula la risposta immunitaria suo peptide derivato potrebbero impedire la fuoriuscita
inducendo nella cellula ospite un’aumentata espressione del virus nel citoplasma, interrompendo il suo ciclo vitale.
di interferone e dei geni regolati da interferone (Mirabel- Oltre ai meccanismi finora citati, Habib e collaboratori
li et al., 2020). Anche altri ricercatori hanno dimostrato hanno evidenziato un importante ruolo del ferro nell’in-
che la lattoferrina induce in modo significativo non solo fiammazione da COVID-19 e la conseguente potenziale
l’espressione di interferone ma anche di citochine antin- attività protettiva degli agenti chelanti del ferro, inclusa la
fiammatorie e proinfiammatorie. Questi studi, condotti lattoferrina, nel trattamento dell’infiammazione da SARS-
in cellule CaCo-2 infettate da SARS-CoV-2, hanno infat- CoV-2 (Habib et al. , 2021 ).
ti dimostrato l’induzione mediata da lattoferrina dei geni Oltre alla lattoferrina, altre proteine del siero tra cui be-
IFNA1, IFNB1, TLR3, TLR7, IRF3, IRF7 e MAVS (Salaris ta-lattoglobulina e il lisozima hanno mostrato una loro po-
et al., 2021). Inoltre, è stato anche dimostrato che la latto- tenziale attività antivirale contro SARS-CoV-2 nel ridurre
ferrina determina una riduzione della produzione di IL-6 l’infiammazione e nel promuovere l’infiltrazione e l’attiva-
che può essere utile per diminuire la produzione massiccia zione delle cellule coinvolte nella risposta immune innata
di citochine promossa da SARS-CoV-2 e quindi la grave ri- come i neutrofili e macrofagi (Mann et al., 2020).
sposta infiammatoria che caratterizza la malattia Covid-19 Infine, utilizzando approcci computazionali è stata ana-
(Cutone et al., 2014). lizzata l’attività di peptidi derivati dall’idrolisi della be-
Di grande interesse sono gli studi che hanno riguardato ta-lattoglobulina del latte di capra in particolare contro le
l’individuazione di sinergie tra lattoferrina e altre moleco- proteasi SARS-CoV-2 e la contro la proteina Spike ed è sta-
le nel tentativo di trovare nuove possibili terapie antivi- ta dimostrata la loro potenziale attività inibitoria su ACE,
rali combinate più efficaci di quelle attuali contro SARS- DPP-4 e sugli enzimi furinici. Gli studi computazionali di
CoV- 2. Da questi studi è emerso che la lattoferrina bovina docking molecolare hanno anche dimostrato la possibile
mostra un effetto antivirale sinergico con remdesivir, un interazione tra i peptidi derivati dalla beta-lattoglobulina e
farmaco antivirale approvato dalla FDA che inibisce la po- la proteina spike, suggerendo il loro potenziale ruolo nell’i-
limerasi di SARS-CoV -2 (Hu et al., 2021). È stato anche nibire l’infezione da SARS-CoV-2 (Çakır et al., 2021).
dimostrato che la lattoferrina aumenta l’attività antivirale
dell’anione ipotiocianito (OSCN -) contro SARS-CoV-2 in Conclusioni
trattamenti combinati eseguiti su linee cellulari Vero E6 e Le proteine del siero di latte ed i loro peptidi biologi-
HEK293T ( Cegolon et al., 2021). camente attivi hanno riscontrato grande interesse scientifi-
In aggiunta a questi studi sperimentali, Miotto e colla- co come nutraceutici da utilizzare come coadiuvanti nella
boratori (2021) hanno condotto uno studio computazio- prevenzione e cura di numerose malattie virali, per le loro
nale per individuare o confermare i possibili meccanismi importanti proprietà antivirali e antinfiammatorie e per
molecolari alla base dell’attività anti-SARS-CoV-2 della la loro ampia disponibilità e biosicurezza. L’attuale emer-
lattoferrina utilizzando un protocollo basato sui polinomi genza COVID-19 ha portato gli scienziati a indagare sulle
di Zernike 2D. In questo lavoro è stata studiata la capacità proprietà anti-SARS-CoV-2 del latte e delle proteine del
della lattoferrina di legarsi o di interagire con diversi sub- siero di latte. Diversi studi in vitro hanno dimostrato una
strati cellulari e virali considerati coinvolti nell’infezione attività antivirale e antinfiammatoria della lattoferrina con-
da SARS-CoV-2, tra cui l’acido sialico, i recettori eparan tro SARS-CoV-2. Questi risultati suggeriscono che la latto-
solfato, il recettore ACE2, la proteina Spike, e altre protei- ferrina e i suoi derivati peptidici potrebbero rappresentare
ne di membrana e dell’involucro virale. È importante sot- eccellenti candidati nella scoperta di nuovi antivirali e di
tolineare che i loro risultati suggeriscono che la lattoferrina molecole ad azione immuno-modulatrice, soprattutto in
possa competere con la proteina Spike di SARS-CoV-2 per associazione con altri farmaci anti-COVID-19, da affian-
il legame al recettore ACE-2, necessario per l’entrata del care alle terapie convenzionali per il trattamento dell’infe-
virus nella cellula. zione e nella riduzione dell’infiammazione.

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Giornale dei Biologi

Anno IV - N. 5 maggio 2021

Edizione mensile di AgONB (Agenzia di stampa dell’Ordine Nazionale dei Biologi)


Testata registrata al n. 52/2016 del Tribunale di Roma
Diffusione: www.onb.it

Direttore responsabile: Claudia Tancioni


Redazione: Ufficio stampa dell’Onb

Hanno collaborato: Giovanni Antonini, Valentina Arcovio,


Barbara Ciardullo, Carla Cimmino, Rino Dazzo,
Giornale dei Biologi Chiara Di Martino, Laura Eduati, Domenico Esposito,
Felicia Frisi, Valentina Gallo, Francesco Giansanti,
Maggio 2021
Anno IV - N. 5
Biancamaria Mancini, Marco Modugno, Emilia Monti,
Michelangelo Ottaviano, Gianpaolo Palazzo,
Antonino Palumbo, Stefania Papa, Carmen Paradiso,
Emanuele Rondina, Pasquale Santilio,
Pietro Sapia, Giacomo Talignani.
A SCUOLA
DI GENOMICA
Edizione mensile di AgONB, Agenzia di stampa dell’Ordine Nazionale dei Biologi. Registrazione n. 52/2016 al Tribunale di Roma. Direttore responsabile: Claudia Tancioni. ISSN 2704-9132

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azienda leader nel sequenziamento del DNA umano. Ufficio stampa dell’ONB.
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in laboratori tecnologicamente avanzati” Questo magazine digitale è scaricabile
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edito dall’Ordine Nazionale dei Biologi.
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Borse di studio per la partecipazione
ai corsi di Alta Formazione della
HARVARD MEDICAL SCHOOL
ONLINE LEARNING
DELLA HARVARD UNIVERSITY
DI CAMBRIDGE (USA)

L’Onb finanzierà BORSE DI STUDIO


del valore di 500 euro per tutti i biologi fino
alla concorrenza di 75 partecipanti,
ovvero 3 classi da 25 biologi ciascuna,
per favorire la partecipazione a corsi di alta formazione
finalizzati alla formazione ed upgrade
nell’ambito della genomica

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