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17 maggio 2023 - 12:57 > Versione online

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Cronaca e Attualità
• 17 Maggio 2023
By
Redazione
-
39 minuti ago
15
UniUrb. Ospiti internazionali a Urbino per il workshop sull’imprenditorialità
Il Futuro dell’Imprenditorialità a Convegno
• Il 19 e 20 maggio a Palazzo Battiferri esperti e docenti a confronto –

Venerdì 19 e sabato 20 maggio a Palazzo Battiferri, sede della scuola di Economa dell’
Università degli Studi di Urbino, si svolgerà un workshop internazionale organizzato
dalla rivista Piccola Impresa/Small Business in collaborazione con l’Associazione per lo
studio delle PMI, il Centro di ricerca su imprenditorialità e PMI e European Council for
Small Business and Entrepreneurship, per discutere il tema dell’imprenditorialità in
una prospettiva interdisciplinare.

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L’evento culturale dal titolo “New perspectives and interdisciplinary approaches to


entrepreneurship” è di estrema attualità, essendo il fenomeno imprenditoriale un
motore importante e insostituibile per favorire l’innovazione e la creazione di valore
economico e sociale nel nostro Paese. Oggi la sfida è accrescere lo spirito
imprenditoriale nelle nuove generazioni, chiamate non solo a subentrare negli assetti
proprietari e di governo delle aziende fondate dai genitori, ma soprattutto a creare start
up innovative, capaci di cogliere le sfide dell’economia circolare e della sostenibilità,
avvalendosi dei nuovi strumenti finanziari disponibili nel mercato. Il convegno affronta
vari temi emergenti nel dibattito scientifico e manageriale, tra cui il ruolo della donna
nel fare impresa, l’importanza della passione, le sfide della transizione digitale,
l’innovazione nei business model, tutti fattori propulsivi della nuova imprenditorialità in
un contesto ambientale fortemente perturbato come quello attuale.
Oltre ai saluti del Magnifico Rettore Giorgio Calcagnini e degli organizzatori, il worhsop
farà introdurre i lavori a due key note speaker di elevato standing accademico: la
prof.ssa Silke Tegmeier della University of Southern Denmark e il prof. Simone
Guercini dell’ Università di Firenze.
“Sono molto soddisfatto per l’ampia adesione all’iniziativa” afferma il prof. Tonino
Pencarelli, coordinatore dei lavori. “Durante il workshop si esporranno 33 contributi
scientifici con il coinvolgimento di ricercatori provenienti da varie Università italiane ed
estere. Fin dalla sua nascita, la Facoltà di Economia dedica notevole attenzione ai temi
dell’imprenditorialità e delle PMI, nella consapevolezza che il tessuto economico
nazionale è formato per oltre il 95% da PMI e che pertanto anche la ricerca e la
formazione economico-manageriale devono tenerne conto negli studi e nell’erogazione
della didattica rivolta alle studentesse ed agli studenti che scelgono Urbino per la propria
istruzione”.
Tutti i dettagli e il programma al link https://journals.uniurb.it/index.php/piccola ">
https://journals.uniurb.it/index.php/piccola
Giovedì 18 maggio ore 16
Aula Magna di Lingue collegio Raffaello
Tramonto di civiltà? Canto per Europa

conferenza di Paolo Rumiz


nell’ambito del seminario ‘Europamerica’
Introduce Federico Losurdo
https://uniurb-it.zoom.us/j/84406097924?pwd=cGJwdHl3
M0dTWWJldVFXd09FTFhzZz09
ID riunione: 844 0609 7924 – Passcode: 915382
Ingresso libero
UniUrb: Inquinanti emergenti e foraminiferi
bentonici, la nuova frontiera delle biotecnologie per il biorisanamento da nanoparticelle
• Pubblicato su Environmental Pollution un importante passo avanti contro
l’inquinamento ambientale: il ruolo dell’ Università di Urbino –

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Valutare la risposta di organismi marini al biossido di titanio per comprendere gli


effetti ambientali di inquinanti emergenti e sviluppare tecnologie per il biorisanamento. È
uno dei principali risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Environmental
Pollution, che nasce da una collaborazione fra diversi gruppi di ricerca italiani e stranieri
( Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Japan Agency for Marine-Earth Science
and Technology, Università di Kochi, Marine Works Japan Ltd, e Università di
Tsukuba).
Grazie alle loro proprietà chimico-fisiche, i nanomateriali ingegnerizzati sono
ampiamente utilizzati in una vasta gamma di prodotti, come i cosmetici, i
dispositivi elettronici e le vernici. Le crescenti applicazioni e il consumo di questi
materiali come le nanoparticelle a base metallica possono causare danni ambientali e
alla salute umana. Le nanoparticelle di biossido di titanio sono i secondi nanomateriali
ingegnerizzati più rilevanti in termini di volumi di produzione globale (68.000
tonnellate/anno nel 2016). Tuttavia, i meccanismi e le vie metaboliche che mediano la
citotossicità delle nanoparticelle rimangono in gran parte sconosciuti.
“Ciò è aggravato, da un lato, dalla difficoltà di analizzare reti metaboliche complesse in
organismi multicellulari e, dall’altro, dalla scarsa disponibilità di informazioni
relativamente a piccoli organismi unicellulari”, spiega Fabrizio Frontalini, docente del
Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell’ Università degli Studi di Urbino. Gli
autori dello studio hanno superato questi vincoli esplorando la risposta metabolica in
microrganismi eucariotici unicellulari di grandi dimensioni (circa 0.3 mm) foraminiferi,
all’esposizione di nanoparticelle di biossido di titanio in condizioni controllate in
laboratorio. Attraverso un approccio integrato basato su analisi al microscopio confocale
e trascrittomica, il gruppo di ricerca ha descritto gli effetti tossicologici e le interazioni
biologiche delle nanoparticelle di biossido di titanio e rivelato la capacità degli organismi
utilizzati di catturare e rimuovere le nanoparticelle rivestite da muco. Per gli scienziati
coinvolti nello studio, questo approccio biotecnologico potrebbe rappresentare una
soluzione sostenibile e a basso costo per affrontare la crescente minaccia
rappresentata dalle nanoparticelle in ambiente marino.
“Questa ricerca si aggiunge a quelle già condotte nei nostri laboratori con altri organismi
marini” aggiunge Caterina Ciacci del Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’
Università di Urbino “ampliando le conoscenze relative alle interazioni tra nanomateriali
e sistemi biologici ed ecologici e soprattutto trasformando un problema emergente in
una potenziale soluzione”.
In definitiva, “

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la scoperta che i foraminiferi possono essere utilizzati per il biorisanamento di


ambienti marini contaminati da nanoparticelle grazie all’applicazione di
biotecnologie rappresenta un importante passo avanti nella ricerca di soluzioni
sostenibili per proteggere il nostro ambiente e la nostra salute”, conclude Fabrizio
Frontalini, e l’ Università Carlo Bo è in prima linea in questa nuova sfida.
Ishitani, Y., Ciacci, C., Ujiié, Y., Tame, A., Tiboni, M., Tanifuji, G., Inagaki, Y., and
Frontalini, F., 2023. Fascinating strategies of marine benthic organisms to cope with
emerging pollutant: Titanium dioxide nanoparticles. Environmental Pollution 121538.
https://doi.org/10.1016/j.envpol.2023.121538

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