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Molestie olfattive
ternazionali. e la individuazione delle loro sorgenti, accomunati nell’o- Vincenzo Infantino
Gianluigi de Gennaro. Chimico dell’am- biettivo di prevenire i fenomeni indesiderati e minimizza-
biente, Dipartimento di Biologia dell’Uni- re le molestie.
versità di Bari. Responsabile Scientifico del- Questo volume, per l’attenzione rivolta ai legami tra am-
la Rete di Laboratori Pubblici «VOC and
biente e salute con un occhio attento al ruolo degli attori
ODOR».
sociali, si colloca bene come terzo libro della collana Pi-
Vincenzo Infantino. Chimico dell’ambien- Greco. Clima, ambiente, salute.
te, Direttore generale dell’Agenzia Regionale
per la Prevenzione e la Protezione dell’Am-
biente, ARPA Sicilia.
PiGRECO Edizioni ETS
3 Clima, Ambiente, Salute
€ 16,00
ETS
Direzione
Fabrizio Bianchi, epidemiologo, Pisa, Istituto di Fisiologia Clinica del CNR
Comitato scientifico
Roberto Bertollini, epidemiologo,
Doha, Comitato Scientifico SCHEER Commissione Europea
Andrea Cerase, docente di Sociologia dei Processi culturali e comunicativi,
Roma, Università La Sapienza
Liliana Cori, comunicatrice della scienza,
Pisa, Istituto di Fisiologia Clinica del CNR
Elena Gagliasso, docente di Filosofia della Scienza
Roma, Università La Sapienza
Maurizio Alfonso Iacono, filosofo, Pisa, Università degli Studi
Giovanni Leonardi, epidemiologo ambientale, Londra,
Public Health England e London School
of Hygiene and Tropical Medicine
Gaetano Licitra, fisico sanitario, Pisa, ARPAT e Università della Calabria
Luca Masera, docente di Istituzioni di diritto penale,
Brescia, Università degli Studi
Paola Michelozzi, epidemiologa,
Roma, Dipartimento di Epidemiologia, Regione Lazio
Luigi Pellizzoni, docente di Sociologia dell’ambiente,
Pisa, Università degli Studi
Mario Sprovieri, biogeochimico, Palermo, Istituto per lo studio
degli Impatti antropici e Sostenibilità in ambiente marino del CNR
Valeria Termini, docente di economia, energia, sviluppo sostenibile,
Roma, UniRoma3
a cura di
Paolo Bonasoni, Stefania Gilardoni, Pierluigi Barbieri,
Sara Moraca, Gianluigi De Gennaro, Vincenzo Infantino
Edizioni ETS
ebookecm.it
© Copyright 2022
Edizioni ETS
Palazzo Roncioni - Lungarno Mediceo, 16, I-56127 Pisa
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Distribuzione
Messaggerie Libri SPA
Sede legale: via G. Verdi 8 - 20090 Assago (MI)
Promozione
PDE PROMOZIONE SRL
via Zago 2/2 - 40128 Bologna
ISBN 978-884676265-8
Introduzione
Bibliografia
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contaminati, Pisa, Edizioni ETS.
Acronimi
Introduzione
sioni previsto dall’art. 281 comma 9 del DLgs 152/2006, istituito presso
l’ex Ministero dell’ambiente, che prevede la partecipazione di rappre-
sentanti di tale Ministero, del Ministero della salute, delle regioni e pro-
vince autonome, dell’UPI, dell’ANCI, del SNPA (l’ISPRA e le Agenzie
regionali e provinciali per l’ambiente), dell’ENEA, del CNR e dell’ISS.
Tale avvicinamento appare opportuno in quanto in tal modo si tratterà
con le stesse modalità in tutto il paese la materia.
Molte regioni (Puglia, Veneto, Piemonte, Basilicata, Lombardia,
Sicilia e Abruzzo) avevano indicato una prima serie di indicazioni tec-
niche con approcci e impostazioni molto diversificati legalmente vinco-
lanti, già prima della pubblicazione del DLgs 152/06, su un ristretto,
ma significativo numero di parametri chimici specifici (Settimo e Zie-
macki 2008).
Con le Linee guida per gli impianti esistenti per le attività rientran-
ti nelle categorie IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control)
sulla gestione dei rifiuti nel DLgs 372/99, Linee guida recanti i criteri
per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili
ex art. 3 comma 2 del DLgs 372/99 è apparso per la prima volta nella
legislazione nazionale il valore di 300 uoE/m3 (European Odor Unit)
accompagnato dalla periodicità dei rilevamenti. Tale valore è stato ri-
preso da alcune regioni nei propri atti riguardanti la valutazione delle
emissioni odorigene.
Per quanto riguarda i controlli delle emissioni odorigene, una serie
di indicazione sugli orientamenti, sulle modalità tecniche e sui tempi
(es. metodologie di campionamento, di analisi e di valutazione delle
emissioni) sono scaturiti dai gruppi di lavoro tecnico-scientifici nazio-
nali e regionali tenendo conto del programma di attività e delle metodi-
che del Comitato Europeo di Normalizzazione (CEN). A tale proposito
va ricordato il documento dell’SNPA Metodologie per la valutazione
delle emissioni odorigene, pubblicato nel 2018 (SNPA 2018).
A livello europeo, l’UE ha emanato la direttiva IPPC che è stata
più volte aggiornata (96/61, 2008/1 e 2010/75), recepita integralmente
in Italia con i DLgs 18/2/05 n. 59 e con il 46/2014 che ha definito il
concetto e l’applicazione delle Best Available Techniques-BAT (Italia
2005, 2014).
a) Emissioni puntuali
1) sostanze con livello olfattivo <= 0,001 ppm VLE (valore limite emis-
sione) <= 5 ppm.
2) sostanze con livello olfattivo <= 0,010 ppm VLE (valore limite emis-
sione) <= 20 ppm.
b) emissioni diffuse
Per le attività lavorative poste a meno di 2000 m dal perimetro ur-
bano, con esclusione di quelle ubicate in zone industriali, dovrà essere
vietata l’emissione diretta in atmosfera di sostanze inquinanti e/o a bas-
so livello olfattivo (leq 0,010 ppm) derivanti da vasche, serbatoi aperti,
stoccaggi in cumuli, ecc.
Un’ulteriore legge regionale la n. 23 del 16 aprile 2015 Modifiche alla
legge regionale 22 gennaio 1999, n. 7, come modificata e integrata dalla
legge regionale 14 giugno 2007, n. 17, ha proceduto all’aggiornamento
del campo di applicazione a tutte quelle attività che durante l’eserci-
zio davano luogo ad emissioni odorigene (derivanti da vasche, serbatoi
aperti, stoccaggi in cumuli, o altri processi che generino emissioni dif-
fuse di tipo attivo e passivo), alle autorizzazioni VIA (valutazione im-
patto ambientale) o a verifica di assoggettabilità, all’AIA (autorizzazio-
ne integrata ambientale), a quelle di gestione dei rifiuti (DLgs 152/06