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SITOX INFORMA - Periodico della Società Italiana di Tossicologia - Fondata nel 1967 - Riconosciuta con DPR 16/05/1972, n.

376 - Codice fiscale: 96330980580


Iscritta Registro Persone Giuridiche Prefettura di Milano n. 351 pag. 606 vol. II - Dir. Resp. Sarah Vecchio - Anno XX n. 1 - Maggio 2017 - ISSN 2282-5738

Editoriale
Sarah Vecchio

In questo numero parliamo di principi


metodologici ed aspetti applicativi della
tossicologia forense, di metodi alternativi
di sperimentazione animale, di impatto sulla
popolazione degli impianti di smaltimento dei
rifiuti e di antidoti in termini di necessità e
disponibilità.
SITOX Informa si conferma quindi specchio
dell’eterogeneità del mondo tossicologico,
dove sperimentazione e clinica, ambiente
e uomo, laboratorio e corsia procedono
affiancati con l’unico fine di tutelare la salute
pubblica. Non è raro constatare che, pur
all’interno della stessa società e ambito di
studio, non si abbia idea del tipo di lavoro
che un tossicologo di un altro settore
svolge quotidianamente. Questo non deve
spaventare o tradursi nell’errato concetto di
“identità sfumata” della nostra società. Anzi,
Indice: è proprio la ricchezza e la diversità delle
figure professionali che compongono SITOX a
farne una società con un profilo unico, che va
Editoriale tutelato e stimolato. In occasione del
Sarah Vecchio...................................................... pag. 1 cinquantesimo anno dalla fondazione,
TOSSICOLOGIA FORENSE SITOX rinnova l’invito a tutti i soci a
Principi metodologici ed aspetti applicativi partecipare attivamente alla crescita della
Donata Favretto, Massimo Montisci, società, condividendo le proprie esperienze,
Rossella Snenghi ................................................ pag. 2 pubblicazioni, progetti e permettendo a tutti di
“Organ - on a chip”: la nuova frontiera dei conoscere meglio un’altra delle tante tessere
metodi alternativi alla sperimentazione animale che compongono il nostro mosaico.
Laura Turco, Emanuela Testai......................... pag. 4
Focus sulla gestione dei rifiuti urbani
“Arricchiamoci delle nostre
Primo Botti, Patrizia Hrelia, reciproche differenze”
Emanuela Masini................................................. pag. 9 (Paul Valéry)
Disponibilità di antidoti sul territorio nazionale
Eleonora Buscaglia, Giulia Scaravaggi...... pag. 13
pag. 2
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TOSSICOLOGIA FORENSE determinata dallo sviluppo di tecnologie di


analisi e la disponibilità di metodi diagnostici
di laboratorio specifici e sensibili è stato il
Principi metodologici ed aspetti punto di svolta dell’evoluzione tossicologica,
applicativi consentendo diagnosi e decisioni basate
Donata Favretto, Massimo Montisci, sull’evidenza, sia in ambito clinico che in
Rossella Snenghi ambito medico legale. Gli ambiti applicativi
UOC Medicina Legale e Tossicologia, Azienda maggiormente sviluppati attualmente sono
Ospedaliera – Università di Padova l’avvelenamento; la diagnostica di abuso/
dipendenza da sostanze psicoattive, anche
in soggetti sottoposti a misure cautelari e/o
La Tossicologia forense studia sotto il profilo detentive; l’identificazione di causa o concausa
forense la patologia indotta dagli xenobiotici. di morte; l’accertamento di idoneità a funzioni
Tale termine comprende tutte le sostanze o mansioni; la guida in stato di ebbrezza o
di provenienza esogena che non hanno un in stato di alterazione psicofisica da uso di
ruolo fisiologico nei processi biochimici sostanze; il controllo sui lavoratori adibiti a
dell’organismo. Si considerano xenobiotici mansioni rischiose per la salute e l’incolumità
i veleni, i farmaci, le droghe d’abuso, i di terzi; l’utilizzo di sostanze vietate a fini di
fitofarmaci, le sostanze dopanti e, in parte, gli doping. Per ragioni di brevità, si riporterà di
integratori alimentari. seguito la metodologia tossicologico-forense
La conoscenza delle proprietà chimiche idonea, allo stato dell’arte, per la diagnosi di
e biochimiche di piante, animali, insetti e avvelenamento, i cui principi comunque ben
minerali ha accompagnato lo sviluppo della si attagliano a tutti i diversi ambiti in cui la
civiltà nel corso dei secoli, e la tossicologia, disciplina si trova ad operare.
ovvero lo studio dei veleni, droghe, prodotti
chimici o tossine, è antica, come testimoniano
documenti risalenti al 1500 A.C. come il L’avvelenamento
papiro Smith & Ebers. Nei primi anni di In ambito tossicologico-forense, i concetti di
sviluppo della tossicologia molti importanti avvelenamento e di reazione avversa, siano
traguardi sono stati raggiunti, ma è solo a essi da xenobiotici, integratori alimentari,
partire dal 19° secolo che la scienza della prodotti omeopatici o di erboristeria, si
tossicologia si è evoluta in una disciplina ricomprendono nel concetto di intossicazione
scientifica. Come disciplina, la tossicologia secondo una visione criteriologica unitaria,
moderna comprende la tossicologia clinica e sempre finalizzata a risolvere il fondamentale
forense, che si completano a vicenda, anche quesito sul nesso di causalità tra l’azione di
se con aree specifiche di interesse. Mentre la uno o più xenobiotici e l’evento lesioni e/o
tossicologia forense ha bisogno di identificare morte. Si considerano veleni le sostanze
e quantificare i veleni in un ambiente medico- capaci di produrre lesioni già a bassi
legale, stabilire relazioni tra i livelli di sostanze dosaggi, ma anche i farmaci e, comunque,
tossiche nei fluidi biologici e una menomazione tutti gli xenobiotici possono esercitare una
o una probabile causa di morte, la tossicologia azione velenosa per iperdosaggio assoluto,
clinica si confronta con le emergenze in per effetti farmacocinetici-farmacodinamici
ambito ospedaliero, la gestione di casi di sinergici o per concause esogene o endogene.
overdose, avvelenamento, tentativi di suicidio. La classificazione dei veleni in Tossicologia
In entrambe le sotto-discipline, tuttavia, forense è tradizionalmente effettuata in base
i tossicologi hanno bisogno di strumenti alle caratteristiche chimico-fisiche delle
efficaci per identificare e quantificare veleni/ sostanze e alla conseguente possibilità di
droghe/sostanze tossiche, per comprendere i estratti dai fluidi biologici con una metodica
meccanismi di intossicazione e per affrontare specifica per classe. Si hanno così sei gruppi:
le sfide poste da sostanze nuove o nuovi veleni gassosi o allo stato di vapore che
utilizzi di sostanze note. La storia della inalati provocano intossicazione (monossido
tossicologia moderna è stata in gran parte di carbonio, acido solfidrico, etere etilico,
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acetone, etc.); veleni allo stato liquido dotati variazione di concentrazione di xenobiotici nel
di volatilità (benzene e derivati, glicoli, periodo post-mortale. In soggetti vittime di
aldeidi, olio essenziali di alcune piante, etc); incendi il sangue dovrebbe essere prelevato
acidi e basi forti (acido cloridrico, solforico, da vasi di regioni risparmiate dal fuoco, in
nitrico, idrato di sodio o di potassio, etc); quanto è stata osservata in letteratura la
anioni inorganici (permanganati, cromati); diffusione di monossido di carbonio. In caso di
metalli o sali di metalli (arsenico, tallio, cadaveri in avanzato stato di decomposizione
mercurio, piombo); composti organici non è necessario prelevare larve di ditteri e di
volatili di natura acida, neutra o basica (la altri artropodi repertati sul corpo al fine di
maggior parte dei farmaci di sintesi, alcaloidi, analisi entomotossicologiche. Nel caso di
stupefacenti, insetticidi, antiparassitari, etc.). accertamenti su viventi, a fini diagnostici
In molti casi l’avvelenamento rappresenta clinici o medico-legali, le matrici biologiche
un avvenimento ignoto che può essere più frequentemente oggetto di indagine sono
dimostrato solo attraverso una equilibrata sangue, urine, formazioni pilifere, saliva,
criteriologia di diagnosi differenziale medico- sudore. Le analisi devono comunque essere
legale, spesso inopportunamente trascurata espletate tramite determinazioni qualitative
nel novero degli esami da espletarsi nei e quantitative, impiegando tecnologie
casi di morte improvvisa. Tutto ciò porta avanzate, usando metodi validati, prevedendo
ad una sottostima dell’incidenza degli l’obbligatorietà dell’analisi di conferma con
avvelenamenti nell’ambito delle cosiddette standard certificati di riferimento per gli
patologie medico-legali. La metodologia xenobiotici identificati. Sono prevedibili
di accertamento nel cadavere deve essere in generale due tipi di estrazione: quella
finalizzata alla acquisizione della totalità liquido/liquido e quella solido/liquido o su
dei dati, circostanziali, clinici (documentali, fase supportata (SPE). Le analisi strumentali
anamnestici, obiettivi), necroscopici (autoptici, si avvalgono di tecnologie avanzate che
istologici, immunoistochimici, microbiologici, accoppiano la separazione degli analiti in
tanatochimici) e chimico-tossicologici. fase gassosa o liquida (gas chromatography
GC, or liquid chromatography LC) e la loro
L’analisi chimico-tossicologica dovrà essere
identificazione mediante detector specifici
articolata secondo due indirizzi:
quali UV, IR, FID, fluorescenza, spettrometria
- ricerca generica, quando sussiste il
di massa e spettrometria di massa multipla
sospetto di intossicazione, ma la sostanza è
(GC-MS, HPLC-MS, MS/MS, etc). In
misconosciuta;
particolare l’uso della spettrometria di massa
- ricerca mirata, quando i dati circostanziali e/o
ad alta risoluzione (HRMS) o bassa risoluzione
clinico-documentali consentono di ipotizzare
accoppiata a tecnica cromatografia è
un’esposizione a specifiche sostanze. considerato il golden standard delle tecniche
Il campionamento dei tessuti post-mortali deve analitiche. Sarà necessario inoltre determinare
riguardare encefalo, fegato, reni, polmoni, rapporti di concentrazione parenchimo-
sangue cardiaco e periferico, contenuto ematica, emato-urinaria, sostanza madre/
gastrico, bile, urina, capelli o altre formazioni metaboliti al fine di poter eseguire un corretto
cheratiniche, eventualmente anche frammenti inquadramento di dati in senso storico,
di ossa o altro. I prelievi devono essere biologico e statistico-epidemiologico.
conservati in contenitori separati e riempiti il Sia che si operi su fluidi biologici e tessuti
più possibile per minimizzare l’evaporazione di da cadavere che su fluidi biologici di vivente,
sostanze volatili e la ossidazione di farmaci. Il il laboratorio di Tossicologia forense ha il
prelievo ematico per analisi quantitativa deve compito primario di assicurare la correttezza
essere effettuato a livello della vena femorale del dato analitico mediante processi di qualità
in quanto tale sito risulta meno esposto alle analitica e logistico-organizzativo. La qualità
alterazioni post-mortali di concentrazione logistico-organizzativa implica l’adozione di
di xenobiotici. Prelievi ematici da distinti un protocollo volto a preservare la catena di
siti periferici e da cavità cardiaca, destra custodia dal luogo del prelievo di campioni
e sinistra, sono utili a rilevare la eventuale biologici, attraverso l’analisi e refertazione.
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Particolare attenzione deve essere posta alle “Organ-on a chip”:


procedure di custodia e conservazione del
campione biologico, sia “a breve termine”
la nuova frontiera dei
(in frigorifero 2°- 4°C) che “a lungo termine” metodi alternativi alla
(congelatore a temperatura massima di sperimentazione animale
-18°C/-20°C). La qualità analitica deve essere Laura Turco, Emanuela Testai
raggiunta mediante la validazione dei metodi, Istituto Superiore di Sanità, Dipartimento
perseguendo principi di selettività, specificità, Ambiente e Prevenzione Primaria – Reparto
precisione, accuratezza e linearità. Il metodo Meccanismi di Tossicità, Roma
analitico deve inoltre essere caratterizzato
dal proprio limite di identificazione e dal
Le limitazioni dei metodi in vitro nella
proprio limite di quantificazione. È inoltre
ricerca, sia in ambito tossicologico che nello
opportuno che sia dichiarato il valore soglia
sviluppo di nuovi farmaci, possono essere
interpretativo (cut-off) del metodo, misura ricondotte a due principali problematiche:
arbitraria che viene adottata in determinati quella della loro reale rappresentatività della
ambiti al fine di discriminare il confine tra funzionalità fisiologica dell’organo o tessuto
risultato da considerare negativo e risultato da che sono deputati a mimare e quella della
considerare positivo. Il “cut-off” non è quindi loro condizione di isolamento rispetto alla
solo una misura tecnico-analitica, ma essa complessa rete di interconnesse relazioni/
viene stabilita anche in funzione dell’obiettivo comunicazioni tra comparti fisiologici diversi,
diagnostico. La “finalità” dell’indagine e la che nel loro insieme costituiscono l’omeostasi
“destinazione” del dato analitico devono generale dell’organismo in toto. Queste
influenzare e condizionare grandemente la limitazioni ne hanno ridotto o quantomeno
scelta del “cut – off”. È importante ricordare, rallentato l’applicazione nelle procedure
infine, che ogni procedura analitica deve regolatorie per la valutazione di sicurezza di
distinguere e dare il giusto peso ai metodi di prodotti con varie destinazioni d’uso.
screening e ai metodi di conferma. Il concetto Il miglioramento del livello di differenziamento
della “conferma” in Tossicologia forense è delle cellule in coltura e la possibilità di
irrinunciabile e la tecnica di conferma deve coesistenza in coltura di tipi cellulari diversi
necessariamente essere basata su principi rappresentano le soluzioni principali adottate
analitici e/o caratteristiche chimico fisiche, per superare alcune limitazioni dei sistemi
diversi dallo screening. in vitro. Grandi sviluppi in tal senso si sono
avuti grazie all’impiego di nuovi materiali di
Esaurita la fase accertativa si sviluppa la non
supporto delle colture che, consentendo il
facile fase valutativa, nella quale i risultati
ripristino delle condizioni reali in termini di
delle diverse tipologie d’esame devono essere
architettura tridimensionale, non solo hanno
valutati comparativamente e criticamente. migliorato i contatti e le comunicazioni cellula-
L’accertamento della intossicazione quale cellula, ma contemporaneamente, proprio
causa di rilevanza medico-legale può avvenire grazie a tali connessioni che riproducono in
in termini di certezza o di probabilità, la quale parte il reale micro-ambiente originario delle
a sua volta si distingue in probabilità statistica cellule, hanno favorito il differenziamento
e logica. Poiché in ambito tossicologico cellulare in strutture/funzioni di tessuti di
spesso non vi sono leggi scientifiche sistemi fisiologici altamente rappresentativi
generali, di copertura universali o statistico- delle reali condizioni in vivo.
epidemiologiche, le quali permettano di Questi progressi hanno portato alla
accertare od escludere l’esposizione a sostanze ricostituzione in vitro di strutture biologiche
tossiche come causa di rilevanza medico- sempre più complesse che spaziano da colture
legale, il tossicologo-forense deve fare allora cellulari tal quali, ma altamente differenziate,
ricorso al processo di credibilità razionale, ad alcuni tessuti epiteliali mono- o pluri-
secondo migliore scienza ed esperienza. stratificati (i modelli di cute umana ricostituita
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ne rappresentano l’esempio più noto e reale e l’impiego di metodi di indagine visiva con
riconosciuto anche in ambito regolatorio), tecniche di imaging in fluorescenza (Fig. 1).
fino a sistemi più complessi che possono
essere considerati veri e propri “organi” o
quantomeno “unità strutturali/funzionali
di organi”. Quello degli organi artificiali
rappresenta l’ultimo grande traguardo
raggiunto dal progresso nello sviluppo dei
metodi di sostituzione del modello animale
in termini di complessità di sistema biologico
ricostituito e, benché la definizione di “organi
artificiali” suoni per i più scettici presuntuosa
e utopistica, questi modelli consentono non
solo di disporre in vitro di unità strutturali/
funzionali caratteristiche dei vari organi, ma
soprattutto permettono indagini in tempo
reale della loro funzionalità nelle condizioni Fig. 1. Rappresentazione semplificata di un generico
di microambiente in cui queste operano “organ on a chip”. Le linee rappresentano le aree
nell’organismo. interessate dalla circolazione del flusso del mezzo di
coltura (o aria nel caso di interfaccia cellule/aria);
Tutto ciò è stato possibile grazie alla possibilità le cellule si trovano adese nel corpo centrale del
di ricostruire modelli sperimentali di cellule in canale in cui circola il mezzo; i cerchi rappresentano
coltura dinamici nella loro tridimensionalità, le connessioni con l’esterno per l’immissione delle
vale a dire sistemi in cui il mezzo circostante cellule e successivamente degli input delle condizioni
di esposizione introdotti attraverso il flusso di
le cellule non è stazionario, ma circola in circolazione o, analogamente, per gli output rilevati dalle
maniera laminare, senza turbolenze o ristagni: strumentazioni di analisi ivi connesse.
si ripristina in questo modo la reale condizione
vitale nell’organismo di connessione tra Questa tecnica di coltura permette così di
cellule vicine e, contemporaneamente, di ricostituire in vitro diverse tipologie di unità
comunicazione fluida tra cellule che risiedono strutturale/funzionale di organi. Queste
in distretti non adiacenti ma normalmente condizioni non sarebbero state possibili
comunicanti, attraverso canali di circolazione usando bioreattori, finora il mezzo più
mediata anche da molecole specifiche come utilizzato per ottimizzare il differenziamento
citochine o trasmettitori. Alla dinamicità del cellulare contemporaneamente in più tipi di
mezzo circostante si aggiunge la plasticità dei tessuti. Con i bioreattori infatti si rendono
materiali che fanno da substrato alle cellule necessari quantitativi di cellule elevati, non
adese: ciò permette di mimare specifiche sempre ottenibili o quantomeno non con tutti
caratteristiche meccaniche (pressioni, i tipi cellulari, necessari per ottenere una
alternanza di vuoto e mezzo fluido, movimenti completa unità funzionale. Inoltre i bioreattori
funzionali ecc.) che per alcuni tessuti non consentono un’ottimale contiguità di
rappresentano le condizioni necessarie per tessuti diversi.
funzionalità e differenziamento cellulare. Le unità funzionali di organi finora ricostituite in
La miniaturizzazione di questi modelli (da cui vitro con ottimi risultati riguardano il polmone,
deriva la terminologia usata “organs on chips”, i reni, le arterie, l’intestino tenue e anche il
unitamente al fatto che i primi prototipi erano fegato. Oltre che per studi tossicologici che
modificazioni di incisioni fotolitografiche permettano di valutare la sicurezza d’uso delle
analoghe a quelle utilizzate per i microchip sostanze chimiche, le piattaforme “organ-on-
dei computer) e la trasparenza ottica dei a-chip”, in cui vari tessuti 3D ingegnerizzati
materiali di supporto impiegati, consentono sono integrati da una rete microfluidica, sono
sia la crescita ottimale di più tipi cellulari state indicate anche come uno dei sistemi più
contemporaneamente, sia il collegamento con promettenti per lo studio di eventuali reazioni
più di una strumentazione di analisi in tempo avverse indotte da farmaci in fasi precoci dello
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sviluppo, o per verificare l’efficacia di sistemi di stata utilizzata una struttura polmonare nota
rilascio (es: nanoparticelle) per ridurre l’attrito come “small airway-on-a-chip” contenente
tra i risultati della fase preclinica rispetto ai cellule differenziate dell’epitelio bronchiolare
trial clinici. insieme a endotelio microvascolare.
Un altro settore nel quale l’uso di “organ on a L’esposizione dell’epitelio all’interleuchina-13
chip” è stato proposto è quello biomedico per (IL-13) è in grado di riprodurre l’iperplasia
lo sviluppo di modelli di malattia che possano cellulare, l’ipersecrezione di citochine nel
implementare le conoscenze meccanicistiche mezzo sotto flusso e la diminuita funzione
su alcune patologie indirizzando sia la ciliare tipica degli asmatici. L’uso di cellule
diagnostica che il trattamento terapeutico. epiteliali provenienti da individui affetti da
Infatti, nonostante passi avanti siano stati ostruzione polmonare cronica (COPD) mima
fatti grazie allo sviluppo di modelli animali esattamente la condizione patologica in vivo,
di malattia, ad esempio con l’uso di animali permettendo di identificare fattori che sono in
transgenici, in molti casi le differenze di grado di esacerbare lo stato patologico (es:
specie (soprattutto in relazione alle funzioni sostanze chimiche, infezioni batteriche) o di
del sistema immunitario) non permettono esercitare un effetto terapeutico (es: nuovi
una diretta estrapolazione alle condizioni farmaci anti-infiammatori capaci di inibire
della specie umana, e difficilmente possono il richiamo di neutrofili circolanti indotto da
fornire per la loro intrinseca complessità citochine nel fluido sotto flusso continuo).
indicazioni su eventi a livello molecolare o La struttura base del sistema renale
cellulare critici per l’insorgere dello stato ricostituito consiste generalmente di due
patologico. La disponibilità di tessuti e organi canali separati da una membrana porosa sulla
ingegnerizzati ha permesso di sviluppare cui superficie sono tenute in coltura cellule
modelli sintetici di malattie, nei quali specifici epiteliali di tubuli prossimali dei reni umani;
tipi cellulari e altri fattori possono essere nelle condizioni di coltura dinamica del mezzo
variati dall’esterno, misurando la risposta in circostante il differenziamento cellulare è tale
tempo reale, vedendone anche l’eventuale da permettere studi altamente rilevanti della
effetto terapeutico. fisiologia della funzionalità renale umana,
Una delle strutture polmonari che è stata attraverso analisi di trasporto trans-cellulare
ricostituita è stata denominata “breathing di sostanze o dell’accumulo/secrezione delle
lung on a chip” poiché ricapitola l’interfaccia stesse all’interno delle cellule, funzioni che nel
alveolo-capillare mediante due canali separati loro insieme rappresentano l’unità funzionale
da una membrana porosa sulla quale sono dei tubuli prossimali renali. Questo può
adese nelle due superfici opposte cellule permettere anche di studiare la funzionalità
endoteliali microvascolari e cellule epiteliali e il ruolo dei molti trasportatori di membrana
di alveoli polmonari umani. Parallelamente grazie ai quali le sostanze (endogene ed
all’asse centrale di questi due canali separati esogene) si muovono per trasporto attivo
dagli “strati cellulari”, decorrono altri due contro gradiente e le eventuali interazioni tra
canali distinti nei quali aspirazioni cicliche sostanze substrato degli stessi trasportatori.
imposte dall’esterno deformano ritmicamente Analogamente sono stati ricreati canali
i materiali delle pareti dei canali stessi e anche interamente ricoperti di cellule endoteliali
quelli del setto poroso che fa da supporto alle umane sfruttandone il differenziamento
cellule. Questa deformazione ritmica induce a indotto attraverso la creazione di gradienti
tutto il sistema una dinamicità strutturale, che fluidi di fattori stimolanti l’angiogenesi;
nel caso degli alveoli polmonari è strettamente questo sistema è stato caratterizzato anche
correlata alla funzionalità, promuovendo per la capacità di riprodurre la migrazione
fortemente il differenziamento cellulare verso dei neutrofili attraverso l’epitelio endoteliale
la ricostituzione della struttura funzionale in risposta a transienti gradienti di specifiche
respiratoria. molecole.
Per analizzare in vitro la patofisiologia Sfruttando la capacità di induzione del
polmonare in caso di malattie infiammatorie è differenziamento cellulare di questi sistemi di
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coltura, dovuto sia alla tridimensionalità del tempo reale, attraverso collegamenti diretti
sistema stesso che alla natura dei materiali di con le strumentazioni appropriate, gli effetti
supporto e alla creazione di stimoli in modalità di epatotossicità (es: risposta allo stress,
fluida e dinamica, è stato possibile anche fibrotica, immunitaria, effetti colestatici,
ottenere ottimi risultati nella ricostituzione di quindi non solo citotossicità).
epiteli di assorbimento comunemente indicati Man mano che aumenta la nostra conoscenza
come bio-barriere, molto utili per lo studio dei processi molecolari che portano a danni
di permeabilità delle sostanze all’interno epatici, diventa sempre più chiaro che le
dell’organismo; sono state infatti migliorate lesioni patologiche non si limitano alle
fortemente le caratteristiche di attendibilità cellule parenchimatiche, ma sono spesso
di questi modelli, rispetto a quelli classici dovute all’interazione tra gli epatociti e le
mantenuti in condizioni non dinamiche, cellule stellate, con funzioni immunologiche,
sia per la barriera emato-encefalica che di e con le endoteliali, che sono generalmente
quella intestinale finora utilizzati in sistemi diverse tra gli animali sperimentali e l’uomo. A
tridimensionali statici. La migliore predittività maggior ragione, un modello predittivo della
di questi modelli è strettamente correlata al condizione umana in vivo non può prescindere
maggior livello di differenziamento cellulare dal ricostruire una architettura in vitro che
raggiunto nelle condizioni di coltura che permetta queste interconnessioni.
permette di riprodurre più fedelmente i Questi modelli di tessuto epatico rappresentano
diversi pathway di assorbimento attraverso le una grande potenzialità per la tossicologia in
bio-barriere. Ad esempio, dal punto di vista vitro poiché, mantenendo inalterato per diversi
morfologico/funzionale il sistema intestinale giorni il loro corredo enzimatico, permettono
così ricostituito è in grado di riprodurre non di superare la grande limitazione che ha
solo i microvilli cellulari (già presenti anche caratterizzato le colture di epatociti fino ad
nelle colture monostrato della linea cellulare oggi, vale a dire la rapida perdita di alcune
CaCo2), ma anche le anse dei villi intestinali importanti attività enzimatiche (esempio i vari
(con cellule a diverso grado di differenziamento isoenzimi del citocromo P450), fondamentali
lungo l’asse longitudinale del villo), nonché i per gli studi di metabolismo epatico e delle
trasportatori implicati nel trasporto specifico implicazioni tossicologiche in termini di
e differenziale delle diverse molecole. bilancio tra bioattivazione e detossificazione.
Una particolare tecnica di semina e coltura Quelli fin qui descritti sono i modelli di
cellulare, che sfrutta i vantaggi sia dei organs-on-chips più sviluppati e caratterizzati,
materiali che della fluidità di queste nuove ma sono stati riprodotte diverse strutture di
tecniche di coltura, ha permesso di ricostituire etero-tessuti che permettono di studiare
in vitro anche tessuti epatici miniaturizzati particolari fenomeni fisiologici dinamici
con elevata capacità rappresentativa sia anche se parziali rispetto alla globale azione
strutturale che funzionale del tessuto dell’organo relativo considerato in toto quali
epatico umano. La tecnica prevede una cuore, muscolo liscio e striato, osso, tessuto
prima co-coltura di epatociti e fibroblasti nervoso e midollo osseo. Quest’ultimo caso
su un substrato di microcelle, all’interno è particolarmente rilevante perché permette
delle quali si creano micro-aggregati di simulare la risposta immunitaria a seguito
eterogenei dei due tipi cellulari, che vengono di stimoli esterni in virtù del ruolo chiave che
successivamente trasferiti all’interno di un il midollo osseo svolge con la sua attività
chip in cui vengono mantenuti ed esposti ematopoietica, anche se il mantenimento
alle varie sostanze in condizioni fluide. delle condizioni micro ambientali biochimiche
Oltre al mantenimento del fenotipo e fisiche che regolano l’ematopoiesi resta
associato alle varie attività enzimatiche degli ancora l’aspetto più difficoltoso di questi
epatociti (soprattutto relativamente alla modelli.
biotrasformazione), l’enorme vantaggio che La grande sfida dello sviluppo di queste
si ottiene con questo modello sperimentale promettenti nuove modalità di tecnica
consiste nella possibilità di monitorare in colturale e di sviluppo di modelli sperimentali
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consiste nell’approntare un sistema di più tossicologiche delle tecniche in vitro.


modelli, tra loro connessi sempre attraverso
una comunicazione dinamica e fluida, in una BIBLIOGRAFIA
architettura di canali paralleli o seriali tali Benam KH, Dauth S, Hassell B, Herland A, Jain A, Jang
da riprodurre il percorso fisiologico delle KJ, Karalis K, Kim HJ, MacQueen L, Mahmoodian R,
sostanze dalla loro penetrazione all’interno Musah S, Torisawa YS, van der Meer AD, Villenave R,
dell’organismo attraverso le biobarriere Yadid M, Parker KK, Ingber DE. Engineered in vitro
alla loro eventuale biotrasformazione fino disease models. Annu Rev Pathol. 2015; 10: 195-262.
doi: 10.1146/annurev-pathol-012414-040418.
all’azione finale a livello di organo target e
definitiva escrezione. Si tratta di un progetto Benam KH, Villenave R, Lucchesi C, Varone A, Hubeau
definito come “body-on-a-chip” (Fig. 2) C, Lee HH, Alves SE, Salmon M, Ferrante TC, Weaver
JC, Bahinski A, Hamilton GA, Ingber DE. Small airway-
on-a-chip enables analysis of human lung inflammation
and drug responses in vitro. Nat Methods. 2016 Feb;
13(2): 151-7. doi: 10.1038/nmeth.3697. Epub 2015 Dec 21.
Bhise NS, Ribas J, Manoharan V, Zhang YS, Polini A,
Massa S, Dokmeci MR, Khademhosseini A. Organ-on-
a-chip platforms for studying drug delivery systems.
J Control Release. 2014 Sep 28; 190: 82-93. doi:
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Huh D, Matthews BD, Mammoto A, Montoya-Zavala
M, Hsin HY, Ingber DE. et al. Reconstituting organ-level
lung functions on a chip. Science 2010, 328: 1662-1668.

Fig. 2. Schema semplificato di un possibile sistema di Kim HJ, Li H, Collins JJ and Ingber DE. Contributions of
organs-on chips tra loro connessi per studi tossicologici microbiome and mechanical deformation to intestinal
in vitro di ADME bacterial overgrowth and inflammation in a human gut-
on-a-cip. PNAS 2015, www.pnas.org/cgi/doi/10.1073/
pnas.1522193112.
che, seppure possa sembrare presuntuoso,
Kim J, Lee H, Selimovic’ Š, Gauvin R, Bae H. Organ-
ha delle grandi ed importanti implicazioni on-a-chip: development and clinical prospects toward
negli studi tossicologici e nello sviluppo di toxicity assessment with an emphasis on bone marrow.
nuovi farmaci per quanto riguarda gli aspetti Drug Saf. 2015 May; 38(5): 409-18. doi: 10.1007/
tossicocinetici di ADME (Assorbimento, s40264-015-0284-x.
Distribuzione, Metabolismo ed Escrezione) Lee PJ, Hung PJ, Lee LP. An artificial liver sinusoid
e di tossicodinamica. Questi aspetti della with a microfluidic endothelial-like barrier for primary
tossicologia sono sempre stati i maggiori hepatocyte culture. Biotechnology and Bioengineering
ostacoli nell’impiego delle tecniche in vitro 2007, 97 (5): 1340-1346.
che, oltre a presentare le ovvie problematiche Sangeeta N Bhatia and Donald E Ingber. Microfluidic
di semplicità di sistema sperimentale rispetto organs-on-chips. Nature biotechnology 2014, 32 (8):
all’intero organismo, hanno sempre presentato 760-772.
un livello di differenziazione cellulare che,
seppure elevato in alcuni casi, è comunque
di breve durata. Le condizioni sperimentali
di questi nuovi modelli, quali le
proprietà dei materiali di supporto e
le caratteristiche chimico/fisiche del
microambiente ricreato, instaurano un effetto
sinergico nel raggiungimento e mantenimento
di elevati livelli di differenziazione cellulare
e complessità di struttura fisiologica che,
unitamente alla possibilità di mantenere nel
tempo tali caratteristiche e alla possibilità
di indagine in tempo reale, hanno aperto un
nuovo, più vasto orizzonte nelle applicazioni
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Anno XX n. 1 - Maggio 2017

Focus sulla gestione dei


rifiuti urbani
Primo Botti 1, Patrizia Hrelia 2 ,
Emanuela Masini 3
1
Dipartimento NEUROFARBA, Sezione di
Farmacologia e Tossicologia, Università di
Firenze – Consiglio Direttivo SITOX
2
Professore di Tossicologia, Università di
Bologna. Coordinatore Dottorato in Scienze
farmacologiche, tossicologiche, dello sviluppo
e del movimento umano. Presidente Società
Italiana Tossicologia
3
Professore di Farmacologia e Tossicologia,
Università di Firenze. Direttore SODc e Scuola di
Specializzazione in Tossicologia Medica

Abstract: è comprensibile che la popolazione,


sede dell’Ordine, a cui hanno partecipato,
specie quella residente nelle aree dove
insistono o insisteranno impianti di come relatori, alcuni fra i maggiori esperti
smaltimento dei rifiuti, ponga attenzione alle nazionali in materia.
possibili ricadute in termini di salute pubblica. Nel presente articolo vengono riportati
È opportuno che l’informazione, necessaria e in sintesi i punti salienti discussi dai vari
corretta, si basi su dati scientifici concernenti relatori. L’introduzione alla tematica e il suo
gli impianti attuali, in tema di monitoraggio rilievo sociale e sanitario sono stati svolti dal
delle emissioni e biomonitoraggio nelle Presidente dell’Ordine, Dr. Antonio Panti, e
popolazioni esposte. Il problema della dal Presidente della SITOX, Prof.ssa Patrizia
gestione dei rifiuti riveste certamente un ruolo Hrelia.
sempre più importante, sia dal punto di vista
Gli aspetti generali sulla “Gestione dei rifiuti
economico che sanitario. Le sue ricadute, in
solidi nel mondo, tra desideri e realtà” sono stati
termini di tossicologia ambientale nel breve e
trattati dal Prof. Raffaello Cossu (Professore
nel lungo periodo e i relativi aspetti di salute
di Gestione dei rifiuti solidi, Dipartimento
pubblica, focalizzano non solo l’attenzione
di Ingegneria Industriale dell’Università di
dei medici, come richiamato dal Codice
Deontologico, ma anche di tutta la popolazione. Padova). I rifiuti urbani solidi rappresentano
Infatti, nell’estate 2016 nell’hinterland “solo” il 3% della quantità complessiva annua
fiorentino è iniziato un ampio e animato di rifiuti in Europa, circa 5Gton = 5 miliardi di
dibattito riguardante i rischi ambientali e tonnellate, e in questa misura contribuiscono
sanitari che sarebbero potuti derivare dalla all’inquinamento ambientale, ma sono
costruzione di un termovalorizzatore di ultima quelli che, più degli altri rifiuti (industriali,
generazione nella piana di Sesto Fiorentino. minerari, agricoli, zootecnici, scarti di energia,
Il dibattito ha investito i cittadini e i medici demolizioni etc.), preoccupano la popolazione,
della piana, organizzati in comitati, nonché soprattutto e comprensibilmente, quella delle
gli amministratori dei comuni interessati, aree dove insistono o dovranno essere costruiti
schierati per lo più su posizioni contrarie al impianti di smaltimento. La sindrome NIMBY
progetto regionale. (Not In My Back Yard) e una informazione non
A questo proposito la Società Italiana di sempre scientificamente corretta influenzano
Tossicologia (SITOX), con il patrocinio certamente l’opinione pubblica, che troppo
dell’Ordine dei Medici di Firenze, ha spesso dimentica che ognuno di noi è un
organizzato, nel novembre 2016, un “Focus produttore di rifiuti (601 kg/anno pro capite in
sulla gestione dei rifiuti” tenutosi presso la Toscana nel 2014, Fig. 1).
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Anno XX n. 1 - Maggio 2017

Fig. 1. Produzione regionale di rifiuti organici pro capite negli anni 2013-2014 (ISPRA - Rapporto rifiuti urbani 2015).

A fronte di questi dati, esistono varie Numerosi altri sistemi di trattamento


possibilità di gestione e smaltimento dei rifiuti, termico come la gasificazione, la pirolisi e
che vanno dal trattamento biologico a quello gli inceneritori al plasma sono in avanzato
termico, con diverse tecnologie. Al primo sono stato di progettazione. La realtà è che i due
attribuibili il compostaggio e le discariche, sistemi, seppure evoluti e controllati, non
dalle bandite discariche indifferenziate a sono a rischio zero, riguardo alle emissioni in
cielo aperto, che evocano scenari tipo “terra atmosfera e all’inquinamento del suolo e delle
dei fuochi”, alle discariche controllate, intese acque, anche se la gestione dei rifiuti urbani
come deposito sul terreno “landfilling”, reso riuscisse a rispettare pienamente la regola
sostenibile dal punto di vista ambientale per delle 3R (Riduzione, Riutilizzo, Riciclaggio)
mezzo di appropriate e normate tecniche di a cui si può aggiungere oggi una quarta R
costruzione. Al secondo appartengono le (Recupero di energia) (Fig. 2).
diverse tipologie di inceneritori, che vanno Il desiderio del rischio zero, che oggi appare
da quelli di prima generazione a combustione utopistico, si avvererà solo quando, forse, le
indifferenziata e altamente inquinante, società evolute raggiungeranno la soglia di
ormai desueti, ai più recenti, a combustione rifiuti zero e non ci sarà più bisogno né di
controllata, con abbattimento di fumi e polveri discariche né di inceneritori.
e recupero di energia termica e/o elettrica,
conosciuti come termovalorizzatori.
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Anno XX n. 1 - Maggio 2017

Fig. 2. Gestione rifiuti nei paesi EU27: evidenziato in giallo l’invio ai termovalorizzatori (Credits: Prof. Raffaello Cossu, UniPD).

Relativamente a questi aspetti, l’Italia (Fig. 2) di energia: di fatto, i termo-utilizzatori di


si trova in una posizione intermedia fra i paesi ultima generazione non sono altro che
UE, ma è evidente che l’utilizzo del riciclaggio centrali termoelettriche che utilizzano i
e dei termovalorizzatori è ancora minoritario rifiuti come combustibile. L’evoluzione
rispetto alle discariche; la Toscana, in della tecnologia ha consentito da un lato il
particolare, invia a termovalorizzazione solo miglioramento dell’efficienza degli impianti
e, dall’altro, l’adozione di sofisticati sistemi
il 12% dei rifiuti urbani, contro una media
di trattamento dei fumi e depurazione dei
europea del 27% . Il tema del “Passato,
gas prima dell’invio al camino. Il controllo
presente e possibile futuro per il recupero di
di questi sistemi e il monitoraggio delle
energia da rifiuti” è stato affrontato dal Prof. emissioni al camino permettono di ridurre
Stefano Consonni (Professore di Sistemi per al minimo l’impatto ambientale. Si considera
l’energia e l’ambiente, Politecnico di Milano). che 1 Kg di Rifiuto Urbano Residuo (RUR),
I vecchi inceneritori costruiti fino agli anni ovvero tutto ciò che, del rifiuto, rimane a valle
’80, che prevedevano la termodistruzione dei della raccolta differenziata, generi:
rifiuti indifferenziati, sono oggi sostituiti, per • 0,180 kg di ceneri pesanti deferrizzate
legge, sia in Italia che in Europa, da impianti (riutilizzabili)
di termovalorizzazione, definita meglio come • 0,080 kg di polveri inertizzate da smaltire in
termo-utilizzazione, finalizzati al recupero discarica
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Anno XX n. 1 - Maggio 2017

• 7 kg di prodotti di combustione (fumi), di Superiore di Sanità (ISS), presentando


cui: “Le evidenze sulla salute che emergono dagli
- 6,9995 kg di CO 2,vapore acqueo, O 2 e N2 studi epidemiologici nella gestione dei rifiuti”.
Alcuni studi epidemiologici pubblicati dal
- 0,0005 kg di inquinanti (N2O 4 , CO, SO 3 ,
1999 al 2014, riguardanti popolazioni residenti
HCl, etc.)
in aree adiacenti ad impianti di smaltimento,
- 0,000001 kg di polveri ultrasottili (0,001 g) discariche e/o inceneritori di vecchia
• 2.400 kilocalorie = ~ 10 MJoules generazione, forniscono dati suggestivi ma
In assenza di controllo delle emissioni, gli non conclusivi su un aumento di incidenza di
inquinanti sarebbero 10-20 g per kg di RUR patologie neoplastiche, linfomi non Hodgkin
e le polveri 10-40 g per kg. L’emissione di e delle parti molli, patologie croniche
diossine è 300 volte inferiore a quella di cardiocircolatorie e respiratorie e difetti
un caminetto domestico (0,005-0,15 g vs della riproduzione. Come riportato anche
1-30x 10 -6 g per tonnellata) e contribuisce dal Meeting Report dell’OMS del novembre
in maniera infinitesimale al valore di fondo 2015, il rispetto di norme più stringenti nella
nell’area di un grande impianto, così come la gestione dei rifiuti ha portato a progressi
concentrazione di polveri ultrasottili (PU) per significativi: 1) riduzione delle emissioni totali
cm3 è molte migliaia di volte inferiore a quella da inceneritore di 3-4 volte a partire dagli
dagli impianti di riscaldamento e del traffico anni ‘80; 2)riduzione del rilascio di particolato
veicolare su gomma. Nelle ceneri, da smaltire e metalli e 3) riduzione di quattro ordini di
nelle discariche controllate, sono presenti grandezza delle diossine a partire dagli
tracce di metalli come alluminio, ferro, silicio, anni 2000. Tuttavia, le possibili implicazioni
magnesio, piombo, ma questi sono in rapporto sulla salute pubblica vengono tutt’ora
inverso alla qualità della raccolta differenziata. monitorizzate da un’apposita Commissione
Inoltre, il calore generato nella combustione Europea (European Environment and Health
può essere utilizzato per produrre vapore, Process - EHP) e i risultati di tali indagini
che a sua volta, può essere impiegato per il sono riferite nelle conferenze indette ogni
riscaldamento, attività industriali, produzione cinque anni dai vari ministeri e coordinate
di elettricità e/o calore (cogenerazione). In dall’OMS. È evidente che la sorveglianza
sintesi la sostenibilità di un sistema di questo sanitaria in materia richiede un monitoraggio
tipo poggia su due pilastri essenziali: continuo delle emissioni inquinanti, un bio-
• recupero di materia attraverso la riduzione monitoraggio permanente della popolazione
complessiva della produzione di rifiuti, esposta e, non meno importante, risorse
raccolta differenziata, riutilizzo, riduzione dei adeguate per l’implementazione di metodi di
RUR; ricerca.
• recupero di energia con una miglior “La valutazione dell’esposizione a inquinanti
efficienza/rendimento degli impianti e un organici persistenti nella popolazione
abbattimento delle emissioni nocive. residente nei pressi di un termovalorizzatore:
gli studi di bio-monitoraggio” è stato
I dati piuttosto rassicuranti enunciati l’argomento affrontato dalla Dr.ssa Elena
dai precedenti relatori non esimono la De Felip, Direttore del Reparto di Chimica
comunità scientifica da una valutazione Tossicologica, afferente al Dipartimento
attenta e documentata del rischio sanitario Ambiente e Salute dell’ISS.
da smaltimento dei rifiuti, che rimane un Le maggiori preoccupazioni per le
obiettivo impegnativo e stimolante in tutti popolazioni residenti in prossimità di impianti
i paesi europei, con importanti implicazioni di incenerimento sono legate all’emissione
per la salute umana, il benessere e la tutela di sostanze organiche ad elevata tossicità,
dell’ambiente. Questa tematica è stata quali policloro-dibenzo-diossine (PCDD),
affrontata dal Dr. Pietro Comba, Direttore policloro-dibenzo-furani (PCDF), policloro-
del Reparto di Epidemiologia Ambientale, bifenili (PCB) e idrocarburi policiclici aromatici
Dipartimento Ambiente e Salute, Istituto (IPA). PCDD e PCDF, comunemente indicati
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Anno XX n. 1 - Maggio 2017

come diossine, e PCB sono caratterizzati da Considerazioni degli Autori


elevata tossicità, persistenza ambientale, Toscana Medica (n. 5/2016) ha già dedicato
concentrazione negli organismi viventi ed al tema una sezione “Ambiente e Salute” con
amplificazione nella catena alimentare; infatti, l’intervento di autorevoli esperti regionali. Ci
l’esposizione avviene in misura superiore al pare che le loro conclusioni siano in linea
90% attraverso gli alimenti, trascurabile è la con quelle dei relatori che hanno partecipato
via inalatoria. Anche per gli IPA, idrocarburi al Convegno del quale abbiamo riferito e
costituiti da due o più anelli aromatici che sentitamente ringraziamo per la loro
condensati, presenti nell’ambiente in miscele partecipazione. In particolare l’articolo del
Dr. Francesco Cipriani, Direttore dell’Agenzia
complesse di centinaia di composti, la via
Regionale di Sanità (la valutazione dello
alimentare rappresenta la più importante via
stato di salute della popolazione residente
di esposizione, soprattutto per i composti a nell’area della piana, confrontato con quello
maggiore tossicità. Lo strumento più efficace di chi risiede nelle zone fiorentine intorno
per valutare l’esposizione umana a inquinanti alla piana, ha evidenziato poche criticità),
ambientali ed effettuare un adeguato e quello del Dr. Giuseppe Petrioli, Direttore
risk assessment è rappresentato dal bio- del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda
monitoraggio, che fornisce una misura della Sanitaria di Firenze (…procedere con giudizio
reale “dose interna” risultante da tutte le e monitorare attentamente) non differiscono
possibili vie e fonti espositive. nelle loro conclusioni da quanto riportato. Pur
condividendo le considerazioni della D.ssa
Numerosi sono gli studi di bio-monitoraggio
Patrizia Gentilini del Comitato Scientifico
condotti negli ultimi 15 anni in vari Paesi
dell’ISDE (…una piana troppo piena…) sulle
europei (Portogallo, Francia) in popolazioni difficoltà di separare gli effetti sanitari dovuti
residenti intorno a impianti di incenerimento. alla gestione dei rifiuti dal rumore di fondo
Con l’eccezione di alcuni studi che hanno derivante da altre fonti di inquinamento
rilevato un contenuto incremento dei livelli ambientale (traffico autostradale ed
ematici nei residenti intorno a inceneritori aeroportuale), vorremmo concludere con le
di vecchia generazione che consumavano dichiarazioni rilasciate alla stampa (Corriere
alimenti di produzione locale/propria, Fiorentino, 14/6/2016) dalla D.ssa Loredana
un’associazione tra livelli ematici nei residenti Musumeci, Direttrice del Dipartimento
e residenza in prossimità di inceneritori Ambiente e Prevenzione dell’ISS: “non voglio
generalmente non è stata osservata. Un certo dire che le emissioni degli inceneritori
non siano inquinanti. Ma tra gli impianti
contributo particolarmente importante alla
di vecchia e di nuova generazione c’è una
valutazione dell’impatto sulla salute umana
differenza evidente, e negli impianti di nuova
delle emissioni da inceneritori è atteso da
generazione le emissioni sono ridottissime….
uno studio in corso a Torino. Lo studio (SPoTT la correlazione tra inceneritori e tumori esiste
“Sorveglianza sulla salute della Popolazione ma riguarda i vecchi impianti. Gli impianti
nei pressi del Termovalorizzatore di Torino” moderni inquinano meno del traffico”.
www.dors.it/spott/) è un programma
di monitoraggio che nasce per volontà
della Provincia di Torino a seguito della Disponibilità di antidoti sul
costruzione di uno dei più grandi impianti per territorio nazionale
la combustione di rifiuti presenti in Europa. Eleonora Buscaglia, Giulia Scaravaggi
Include la valutazione delle concentrazioni Centro Antiveleni di Pavia – Centro Nazionale di
di diossine, PCB e IPA in un gruppo di Informazione Tossicologica, ICS Maugeri, Pavia
residenti in prossimità dell’impianto e in
un gruppo di controllo, effettuata prima Dal punto di vista clinico-tossicologico, gli
dell’avvio dell’impianto, e dopo 1-2 anni di antidoti sono sostanze che, con meccanismo
funzionamento dello stesso. specifico o aspecifico, consentono il
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Anno XX n. 1 - Maggio 2017

miglioramento della prognosi quoad vitam Survey antidoti


o quoad functionem dell’intossicazione. L’Accordo Stato-Regioni del 2008
Alcuni di essi sono farmaci salvavita poiché (Riconoscimento dei Centri Antiveleni e loro
costituiscono l’unica terapia in grado di integrazione nei Sistemi Sanitari Regionali e
modificare drasticamente il decorso clinico Nazionale, 28.02.2008) indica esplicitamente
e la prognosi di gravi intossicazioni (es. che “il monitoraggio del fabbisogno e la
Fab antidogossina, idrossocobalamina, valutazione di efficacia e sicurezza degli
glucagone, atropina). Altri hanno un ruolo antidoti impiegati nei Sistemi Sanitari
determinante nella gestione del paziente Nazionale e Regionali” costituisce una delle
intossicato anche quando vengono utilizzati funzioni e attività specifiche dei CAV.
nel contesto di trattamenti plurifarmacologici, È noto da studi effettuati in diversi Paesi
contribuendo inoltre al contenimento delle (inclusi Stati Uniti, Canada, UK, Francia,
risorse mediche altrimenti necessarie per la Spagna) che spesso antidoti importanti
cura di un paziente intossicato. non sono disponibili o lo sono in quantità
Nel trattamento delle intossicazioni acute insufficiente, anche in ospedali di riferimento
vengono spesso utilizzati anche farmaci nazionali o regionali. In Italia il CAV di
non registrati come antidoti e/o impiegati a Pavia ha effettuato, in collaborazione con il
dosi diverse da quelle riportate sul foglietto Ministero della Salute, due indagini (2003 e
illustrativo (uso off-label rispetto alle 2012) per valutare e migliorare la disponibilità
indicazioni registrate). Tali dosi possono: di antidoti su scala nazionale.
a) generare effetti farmacologici diversi e/o Nel 2012, è stato inviato un questionario
aggiuntivi rispetto a quelli sviluppati alle dosi ai servizi d’urgenza (Pronto Soccorso,
usuali (es. per attivazione di vie metaboliche Rianimazione, 118, Centro Antiveleni) e
alternative o inducibili); b) causare l’insorgenza alle farmacie di tutti gli ospedali italiani
di effetti collaterali poco noti; c) conferire al relativamente a 94 antidoti/farmaci utilizzati
farmaco un profilo cinetico completamente a scopo antidotico. Sono pervenute risposte
diverso; d) causare interazioni cinetiche e da 192 servizi d’urgenza e 155 farmacie
metaboliche significative con altri farmaci. ospedaliere con informazioni esaustive
L’uso degli antidoti e l’impiego antidotico riguardanti 23 antidoti: acido folico,
off-label di farmaci non può quindi basarsi fisostigmina, carbone vegetale attivato,
solo sulle informazioni riportate sul foglietto etanolo, fomepizolo, amile nitrito, sodio
illustrativo, ma necessita di un’appropriata tiosolfato, idrossicobalamina, dicobalto
prescrizione medica; in particolare, lo edetato, pralidossima, frammenti anticorpali
(Fab) antivipera e antidigossina, glucagone,
specialista del Centro Antiveleni (CAV) assume
N-acetilcisteina (NAC), blu di metilene,
un ruolo fondamentale per l’approfondita
blu di prussia, PEG 400, DMSA (succimer),
conoscenza di tutte le problematiche non
DMPS (unitiolo), Ca-DTPA/Zn-DTPA
comuni connesse all’impiego di antidoti.
(dietilentriaminopentaacetato di calcio e
L’indicazione all’uso di antidoti può essere
zinco), BAL (dimercaprolo), vitamina C. Le
basata sul solo quadro clinico, sul solo dato
carenze principali sono risultate relative
anamnestico della sostanza implicata, sul
ad alcuni antidoti esteri e quindi più
dato anamnestico in associazione al quadro
difficilmente reperibili in Italia: DMSA, DMPS,
clinico, oppure può richiedere il preventivo Ca-DTPA/Zn-DTPA in Pronto Soccorso e
accertamento mediante esami tossicologici fomepizolo, dicobalto edetato, DMPS e Ca-
che documentino il tipo e/o la gravità DTPA/Zn-DTPA nelle Rianimazioni. Per
dell’intossicazione. confronto con i dati raccolti nella survey
Condizioni essenziali per l’impiego corretto del 2003 [Locatelli et al. Ann Ist Super
e ottimale degli antidoti sono la pronta Sanita, 2006], si è evidenziato un aumento
disponibilità nei servizi d’urgenza del Sistema della disponibilità di fomepizolo, sodio
Sanitario Nazionale (SSN) e la presenza in tiosolfato, idrossocobalamina e glucagone
quantità adeguata. nei Pronto Soccorso e di idrossocobalamina
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Anno XX n. 1 - Maggio 2017

e glucagone nelle Rianimazioni. Per quanto antidoti disponibili in ogni singolo servizio
riguarda invece NAC, pralidossima e Fab ospedaliero del territorio nazionale che
antidigossina è stata registrata una minore intenda condividere tali dati. La BaNDA è
disponibilità. Questo è probabilmente stata creata per rendere accessibile a tutte
dovuto a difficoltà di approvvigionamento le strutture sanitarie del SSN l’informazione
(Fab antidigossina) e alla disponibilità di su tipologia e quantità di antidoti presenti sul
tali antidoti (pralidossima e NAC) negli territorio nazionale, regionale e provinciale
stockpile strategici per il terrorismo dislocati (specie per quelli di impiego più raro e costo
su tutto il territorio nazionale. Considerando elevato). Questo database è stato creato nel
la dose raccomandata per il trattamento di 2006 sulla base dei dati raccolti dalla prima
un’intossicazione in un paziente adulto (100 survey antidoti condotta dal CAV di Pavia nel
Kg) per 24 h, si è evidenziata una drastica 2003.
riduzione della percentuale di ospedali con
Un adeguato approvvigionamento e
un quantitativo adeguato di antidoto.
un’adeguata gestione delle singole scorte per
Come tutte le ricerche scientifiche effettuate la cura ottimale di ogni paziente non possono
nel mondo hanno dimostrato, la corretta essere affrontati in modo separato da ogni
dotazione di antidoti rimane ancora un Regione o da ogni azienda sanitaria: recenti
problema comune nei sistemi sanitari di tutti esperienze in tal senso hanno dimostrato
i paesi sviluppati: carenze di diponibilità, di scarsa efficacia e ridotte performance,
conoscenze e di tempestivo impiego sono rispetto a modelli sovraregionali. Solo un
causa di inappropriatezza delle cure, e ogni sistema unico e centralizzato può oggi
singola struttura sanitaria non sembra oggi consentire una reale copertura antidotica a
in grado di poter organizzare e disporre di livello di ogni struttura ospedaliera del SSN e
tutte le risorse antidotiche che possono di tutti i Sistemi Sanitari Regionali.
essere necessarie nelle diverse tipologie
di intossicazioni. Tuttavia, le due indagini L’accesso autorizzato alla banca dati
effettuate dal Centro Antiveleni di Pavia, consente on-line di (a) comunicare la propria
unitamente alla continua attività formativa disponibilità di antidoti, (b) aggiornare i dati
sugli antidoti e sul loro impiego, sembrano relativi a tipo e quantità di antidoti presenti
aver comunque contribuito a migliorare nel proprio servizio/dipartimento, oppure
le conoscenze su questi presidi medici (c) effettuare ricerche per identificare gli
fondamentali e a migliorarne la disponibilità antidoti disponibili (e la relativa quantità)
sul territorio nazionale. nelle strutture che aderiscono alla banca dati
effettuando la ricerca per città, province o
Pertanto, in accordo con il Ministero della
regioni più vicine. Questo permette di reperire
Salute – Direzione Generale della Prevenzione
rapidamente in urgenza l’antidoto necessario
Sanitaria, il CAV di Pavia sta nuovamente
al trattamento del paziente e di ottimizzare
avviando un programma di monitoraggio
l’approvvigionamento dei farmaci.
della disponibilità degli antidoti nel SSN, al
fine di aumentare sempre di più la presenza Alla BaNdA attualmente partecipano più di
capillare degli antidoti in tutti gli ospedali 450 servizi (CAV, PS-medicina d’urgenza,
del territorio nazionale, anche in un’ottica di rianimazioni, 118, farmacie ospedaliere)
ottimizzazione delle risorse sanitarie. presenti in circa 220 strutture sanitarie di
tutte le regioni (corrispondenti a circa il
35-40% degli ospedali dotati di strutture
Banca Dati Nazionale degli Antidoti
d’urgenza del territorio nazionale).
(BaNDA)
Uno dei risultati pratici derivante dall’attività
di monitoraggio degli antidoti prevista Guida Antidoti
dall’Accordo Stato-Regioni del 2008 è stato Oltre alle attività già rese disponibili agli
la creazione della Banca dati Nazionale ospedali e agli operatori del SSN (consulenza
degli Antidoti (BaNdA), un database on- specialistica h24, Banca Dati Nazionale
line (www.cavpavia.it) che riporta tutti gli Antidoti, disponibilità di uno stockpile
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Anno XX n. 1 - Maggio 2017

completo e consistente con fornitura di [Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee,


antidoti in urgenza, formazione specifica C 329/6 del 31.12.90], i dati della letteratura
e aggiornamento scientifico continuo, scientifica degli ultimi 10 anni, e l’esperienza
monitoraggio della disponibilità di antidoti clinica del CAV di Pavia.
in Italia), il CAV di Pavia ha predisposto una Nella Guida sono anche riportati i nomi e le
guida all’uso clinico e all’approvvigionamento indicazioni di alcuni farmaci orfani o di raro
degli antidoti. impiego che potrebbero essere utili/necessari
La guida, disponibile gratuitamente e per la gestione in urgenza di malattie rare,
costantemente aggiornata anche on-line sul nonché di presidi difficilmente reperibili.
sito www.cavpavia.it, è un documento pratico Informazioni sulla singola molecola potranno
creato per fornire agli operatori sanitari sia essere richieste, in caso di necessità, al CAV
indicazioni per il pronto e rapido utilizzo di Pavia.
degli antidoti in urgenza, sia una guida
ragionata all’approvvigionamento antidotico
Questi strumenti (BaNDA, Guida Antidoti)
in ambito pre-ospedaliero e ospedaliero. La
sono stati creati in linea con gli obiettivi del
guida comprende indicazioni su antidoti utili
Ministero della Salute e dell’International
anche nei settori delle emergenze chimiche
Programme on Chemical Safety dell’OMS
industriali e non convenzionali. Nella guida
e hanno un impatto rilevante nell’ambito
sono stati inclusi farmaci non sempre
del miglioramento dell’appropriatezza delle
classificati come antidoti, quali (a) molecole
cure e dell’ottimizzazione delle risorse
utili per contrastare gli effetti di farmaci (es.
sanitarie. Pertanto il CAV di Pavia implementa
stravaso di antineoplastici) e veleni o per
costantemente l’aggiornamento e l’attività di
patologie/carenze enzimatiche, (b) vaccini
formazione/informazione relativi a questi
e immunoglobuline, nonché (c) farmaci
modelli nazionali di disponibilità di antidoti.
che vengono utilizzati nel trattamento delle
intossicazioni acute in dosi assolutamente
inusuali per le patologie organiche,
indipendentemente dalla categoria assegnata
in Farmacopea Ufficiale (impieghi off-label ).
Gli antidoti riportati nella Guida sono
suddivisi in classi di priorità di utilizzo,
Seguici su Facebook e Twitter
in base a efficacia, sicurezza e urgenza
d’impiego: priorità 1 = il farmaco deve essere SITOX Informa è scaricabile online.
disponibile entro 30 minuti (quindi presente Visita il nostro sito www.sitox.org
in tutti i servizi di emergenza); priorità 2 =
il farmaco deve essere disponibile entro
2 ore (quindi può essere disponibile nelle SITOX INFORMA - Periodico della Società Italiana di Tossicologia Fondata nel 1967
Riconosciuta con DPR 16/05/1972, n. 376 - C.F.: 96330980580
farmacie ospedaliere – operative h 24 o con Iscritta Registro Persone Giuridiche Prefettura di Milano n. 3512 pag. 606 vol. II
reperibilità – oppure presso servizi clinici Anno XX n. 1 - Maggio 2017
d’urgenza di ospedali di riferimento); priorità Direttore Responsabile: Sarah Vecchio
3 = il farmaco deve essere disponibile entro Comitato Editoriale: Isabella Andreini, Emanuela Corsini, Elena De Felip, Ivano Eberini,
Marco Pivato, Aurelia Tubaro
6 ore (ospedali di riferimento regionale/ Segreteria Editoriale: Ida Ceserani
sovraregionale, centri antiveleni); priorità 4 = CONSIGLIO DIRETTIVO
la disponibilità di questi antidoti può essere Presidente: Patrizia Hrelia
Presidente Eletto: Corrado Lodovico Galli
superiore alle 6 ore e/o può essere sufficiente Consiglieri: Isabella Andreini, Primo Botti, Orazio Cantoni, Angelo Moretto, Michele
a livello sovraregionale oppure possono Navarra, Sarah Vecchio
essere centralizzati in un unico servizio a Segretario: Francesca Maffei
Past President: Carlo Alessandro Locatelli
livello nazionale. Sede Legale & Sede Operativa: Via Giovanni Pascoli, 3 - 20129 Milano - Tel 02 29520311 -
Il criterio utilizzato per identificare la Fax 02 700590939 - E-mail: sitox@comm2000.it - Sito Internet: http://www.sitox.org
dotazione necessaria di antidoti integra Impaginazione e stampa: RBS Graphic Productions - Torino
quanto indicato relativamente agli antidoti SITOX Informa - Registrazione del Tribunale di Milano, N. 332 del 31.05.97
dalla Risoluzione CEE del 3 dicembre 1990

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