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Neopsiche Rivista di Psicologia e Scienze Umane

Organo Semestrale della Associazione Italiana di Analisi Transazionale


NeopsicheRivista di Psicologia e Scienze Umane
Organo Semestrale della Associazione Italiana di Analisi Transazionale
www.aiat.it
Registrazione del Tribunale di Milano n. 272 del 4/06/83

Sede e Redazione c/o Segreteria AIAT


Via Peyron, 58 10143 Torino - Tel. 0117743351 Email: neopsiche@aiat.it

Direttore Responsabile Lettori


Maurizio Martucci Giorgio C. Cavallero
Massimo Gaudieri
Direttore Scientifico Carla Giovannoli
Laura Quagliotti Marco Mazzetti
Carlo Moiso
Comitato Scientifico e di Redazione Dolores Munari Poda
Daniela Allamandri Michele Novellino
Dianora Casalegno Natoli M. Luisa Pisani
Nunzia di Prisco Fabio Ricardi
Simona Ramella Paia E. Sylvie Rossi
Imma Savastano
Salvatore Ventriglia

Hanno collaborato a questo numero


Anna Sanna, Paola De Andrea, Barbara Giacobbe, Pinuccia Casalegno, Maristella Fantini, Maria
Luisa Pisani

© 2008 ANANKE srl


Tutti i diritti riservati / All rights reserved
ANANKE srl
Via Lodi 27/C - 10152 Torino (Italy)
www.ananke-edizioni.com E-Mail: info@ananke-edizioni.com

ISBN 978-88-7325-274-0

Il Comitato di Redazione e l’Editore ringraziano il Maestro Ugo Nespolo per aver concesso l’uso delle sue opere
per la realizzazione delle copertine di Neopsiche.
Sommario

Editoriale
Maurizio Martucci..............................................................................................................5
Il quadro strategico della terapia
Carlo Moiso, Maurizio Martucci, anna Sanna................................................................... 7
Due casi emblematici come paradigmi di attenuazione della violenza insita nel dualismo
Giorgio Girard.................................................................................................................. 20
Il disturbo d’ansia generalizzato: riflessioni teoriche e interventi
Carla Giovannoli Vercellino............................................................................................24
La meditazione come strumento di decontaminazione e consapevolezza della propria identità
Giorgio Piccinino............................................................................................................. 32
Ti amo!... e poi? - Migliorare la relazione di coppia attraverso un percorso di counseling
Analitico Transazionale
Debora Magnavacca, Silvia Bassanini.............................................................................40
L’approccio analitico transazionale applicato all’orientamento e al bilancio delle competenze
Cosimo Russo.................................................................................................................... 48
AT e trading on line: nuove prospettive di ricerca
Simona Ramella Paia, Giorgio Sogliani..........................................................................57
Applicazione del modello della “pazienza del benessere psicofisico” su pazienti
reumatici con dolore cronico
A.O.U. San Giovanni Battista di Torino........................................................................... 63
Norme redazionali.................................................................................................................. 69
Condizioni generali per l’abbonamento................................................................................. 71

NEOPSICHE 
Editoriale

Questo numero di Neopsiche vi sarà recapitato nei giorni in cui a Torino si svolgerà il
Convegno biennale voluto dai Direttivi dell’IAT e dell’AIAT (7/8 Dicembre p.v.).
Momento significativo per le nostre Associazioni, luogo di incontro e confronto per gli
Analisti Transazionali tutti.
A Torino, dopo molti anni, si incontreranno tutte le “anime” dell’A.T. italiana e a
dare il senso di questo evento contribuiranno le presenze del Presidente della I.T.A.A.
(Gianpiero Petriglieri) e la Presidente dell’E.A.T.A. (M.Teresa Tosi).
In quanto Rivista organo dell’AIAT ci sentiamo fra i protagonisti di questo evento
oltre che attenti osservatori, pronti a “restituirne” i contenuti più significativi.
Il numero di Neopsiche che vi accingete a leggere contiene quei lavori presentati alle
Giornate di Novembre 2007 che non hanno trovato posto nel volume precedente.
Giorgio Piccinino ci offre un contributo sulla meditazione, visto come strumento per
la “decontaminazione” e per la ricerca e scoperta della propria identità. Le colleghe
Bassanini e Magnavacca con il titolo, allettante, Ti amo... e poi ? offrono un contributo
sulla attività di Counsellor con le coppie. Cosimo Russo ci racconta dell’approccio
A.T. all’Orientamento e bilancio delle competenze.
Carla Giovannoli propone un interessante ed istruttivo lavoro sul Disturbo d’ansia
generalizzato, offrendoci riflessioni teoriche e spunti per l’intervento clinico. È
curioso e stimolante il lavoro di Simona Ramella Paia che, in tempi come quelli che
stiamo vivendo, ci introduce al mondo del “trading on line”. Antonio Ventre ed un
ampio gruppo di collaboratori hanno sviluppato un lavoro sulla ricerca del benessere
psicofisico nei pazienti reumatici con dolore cronico.
Ospitiamo in questo numero un lavoro del Prof. Giorgio Girard (Ordinario di
Psicologia presso l’università di Torino, oggi in quiescenza). Il Professore sonda, in
questo contributo, i meccanismi di conoscenza basati sul dualismo cognitivo.
Mi permetto in ultimo di occupare una parte di spazio di questo editoriale per segnalarvi
il lavoro che apre questo numero di Neopsiche.
Con Carlo Moiso lavoro da molti anni ma è questa la prima volta che “co-laboriamo”
alla realizzazione di uno scritto. Il Quadro Strategico della Terapia (Q.s.T.) è un idea
che Carlo ha sviluppato nel corso di questi anni e che io ho appreso frequentando la
“Bottega di Analisi Transazionale” di Roma. La “Bottega” è un luogo in cui un gruppo
di Analisti Transazionali, provenienti dai diversi campi applicativi e a diverso livello,

NEOPSICHE 
si confrontano sulle proprie esperienze professionali e, a partire da queste, producono
pensiero. Il Sistema Diagnostico Dinamico (S.D.D.) è una mia visione delle diagnosi
degli Stati dell’IO.
Il S.D.D. ed il Q.s.T. compongono lo strumento che permette di monitorare il processo
terapeutico e di verificarne, passo dopo passo, le varie fasi. Prezioso è stato, per
questo lavoro, il contributo di Anna Sanna che ha riletto ed integrato con apporti suoi
l’elaborato. Considero questo il primo di una serie di lavori tesi a rendere fruibile il
materiale pensato e prodotto in “Bottega”. È questo un caloroso invito a tutti i colleghi
che con me la frequentano (molti dei quali soci AIAT) ad elaborare ed a produrre
pensiero. Così come invito i Colleghi di tutte le “botteghe” (Scuole/Istituti) di Analisi
Transazionale ad inviare quanto da loro pensato ed elaborato.
Con l’augurio di incontrarvi a Torino, buona lettura.

Maurizio Martucci

 NEOPSICHE
IL QUADRO STRATEGICO DELLA TERAPIA

Carlo Moiso, Maurizio Martucci, Anna Sanna

Premessa rizzano l’assetto teorico-clinico dell’Analisi


Transazionale, con un’integrazione di alcuni
Attraverso l’analisi della transazioni, l’Anali- importanti contributi di Carlo Moiso abbiamo
sta Transazionale indaga l’origine, il signifi- ripreso alcune fasi del percorso terapeutico.
cato profondo e il significante del comporta- La nostra attenzione è rivolta soprattutto alle
mento che il paziente assume nella relazione quattro diagnosi, il cui utilizzo è finalizzato
con sé e con gli altri, ricercandone l’origine, ad avere un quadro specifico della situazione
sia sul piano intrapsichico che interpersona- relativa al momento storico in cui il paziente
le. L’analisi della comunicazione sociale e di porta il suo problema, e al Quadro Strategi-
quella intrapsichica costituisce uno strumen- co della Terapia, strumento quest’ultimo, di
to essenziale per la realizzazione di un pia- elevata complessità, essendo esso compren-
no strategico volto a favorire nella persona, sivo di tutti gli interventi berniani e succes-
l’integrazione di elementi consci e inconsci, sive integrazioni dell’autore. Il nostro lavoro
altrimenti liberi di agire indipendentemen- di approfondimento e integrazione intende
te l’uno dall’altro. Il lavoro che si prospetta evidenziare la reale complessità dell’assetto
è quello di cogliere elementi provenienti da teorico di base, e a fornire un quadro d’in-
aspetti diversi che il paziente manifesta, agi- sieme della molteplicità degli interventi tera-
sce, o nasconde operando un’integrazione
peutici e delle variabili presenti al momento
con l’obiettivo di pervenire ad una maggior
della loro applicazione. A fronte di un’attenta
comprensione delle dinamiche psicologiche,
riflessione volta a sottolineare l’importanza
arcaiche e attuali, che danno vita nel presen-
te al disagio lamentato. Rispondere in modo della costruzione di un piano di trattamento
coerente alla richiesta di aiuto del paziente è specifico per ciascun paziente, che sia frut-
una responsabilità importante che comporta to di competenza e conoscenza consolidate,
da parte del terapeuta, non solo l’attivazione ripercorreremo le tappe necessarie alla rea-
delle risorse professionali ma anche di quel- lizzazione di un piano strategico d’intervento
le personali, poiché è indubbio che anche mirato. Consapevoli che il rischio di una ba-
la personalità stessa del terapeuta, incida in nalizzazione o svalutazione a livello teorico e
modo significativo sul corso dell’intero pro- metodologico, sia spesso causa di grossolani
cesso terapeutico. Le qualità professionali del errori, le cui conseguenze vanno a scapito del
terapeuta, quelle aspecifiche e l’applicazione benessere del paziente.
del modello berniano, costituiscono il cardi-
ne del lavoro analitico e insieme alle pecu- Verso un‘idea di “Sistema Diagnostico”
liarità distintive del paziente, concorrono alla
co-creazione della relazione terapeutica. A La riflessione sul nostro lavoro clinico ci ha
partire dai primi scritti di Berne, che caratte-
 “Il quadro Strategico della Terapia” - Schema di
Carlo Moiso – Dal Laboratorio: La Bottega Transa-
 Carlo Moiso zionale - Roma

NEOPSICHE 
portati a considerare la complessità del pen- - Che cosa sta succedendo qui nella situa-
siero berniano a proposito dei processi dia- zione terapeutica?
gnostici. Alla luce della nostra esperienza ci - Quanto quello che succede qui succede an-
proponiamo, qui di seguito, di inquadrare la che fuori di qui?
“questione” diagnostica in un’ottica psicodi- - Quali comportamenti osservati indicano
namica. un modo di essere della persona in rela-
Nell’osservare i tre Stati dell’Io, Berne ne ha zione con gli altri?
descritte le loro proprietà: - Quali comportamenti possono esprimere il
Sé Profondo?
- Il potere esecutivo: ossia il potere dato a - Quali comportamenti possono rimandare
ciascuno Stato dell’Io di assumere il con- a modalità ripetitive?
trollo dell’attività neuromuscolare dell’or- - Che cosa i comportamenti della persona
ganismo; stimolano nel terapeuta?
- L’adattabilità: la loro intrinseca capacità - I diversi segnali osservati, sono in sintonia
di rispondere comportamentalmente a sti- tra loro? Ci sono delle incongruenze?
moli sociali;
- La fluidità biologica: la capacità propria, Sono diversi gli elementi di cui tener conto,
di ciascuno Stato dell’Io, di evolversi, di tra i quali, anche quello controtransferale,
cambiare; evidenziato in particolare, dall’ultimo inter-
- L’intelliggibilità: per cui, attraverso l’in- rogativo. La diagnosi comportamentale, può
trospezione, ciascun individuo può dichia- fornire molte informazioni utili, purchè non
rare in quale Stato dell’Io si trovi in un dato diventi puro strumento di indagine slegato dai
momento. processi che lo accompagnano. Non è possi-
Le proprietà distintive sopraelencate, rendo- bile infatti, pensare alla diagnosi comporta-
no possibile la diagnosi degli Stati dell’Io, sia mentale come ad un lavoro di pura osserva-
negli altri che in se stessi, purchè tutte le ca- zione rivolta esclusivamente al paziente, è
ratteristiche che contraddistinguono ciascuno necessario porre un’attenzione particolare al
di essi, vengano prese in esame e siano tra processo, nel quale è inevitabilmente coin-
loro correlate. Berne propone una sequenza volto anche il terapeuta con i propri compor-
attraverso cui, la diagnosi tende a procedere. tamenti. Inoltre, occorre aver sempre presen-
te che osservare non significa interpretare,
Diagnosi comportamentale
Diagnosi sociale
} diagnosi funzionali nè dare un giudizio.
La fretta di avere dati disponibili in breve
tempo, può ostacolare il processo di indagine
Diagnosi storica e portare il terapeuta a considerazioni fasul-
Diagnosi fenomenologica } diagnosi strutturali le, contaminate dal pre-giudizio. E ancora,
ci preme sottolineare, come nessun singolo
Diagnosi Comportamentale segnale rilevato sia sufficiente da solo per
giungere ad una conclusione. L’obiettivo del-
Si esplica a partire dall’osservazione del la diagnosi e deve essere chiaro, il terapeuta
comportamento: tono della voce, parole uti- deve sapere dove vuole arrivare e come inten-
lizzate, atteggiamento, espressioni corporee, de utilizzare i dati ottenuti dall’osservazione,
gesti. L’atteggiamento mentale dell’Analista sapendo a priori che dovranno essere integra-
Transazionale, quindi il suo modo di pensa- ti con gli altri aspetti diagnostici. Non avere
re, deve essere indirizzato ad analizzare e ad chiaro un progetto di indagine diagnostica e
osservare, ponendo al contempo uno sguardo di successiva sua integrazione nel piano di
d’insieme a ciò che accade nella relazione. trattamento, contribuisce ad orientare il lavo-
Possono essere utili alcune interrogazioni ro terapeutico in modo dispersivo e in ultima
volte a facilitare la raccolta dei dati: analisi, inefficace. Nel tempo, ciò può portare
 NEOPSICHE
ad un fallimento nella comprensione delle di- può produrre informazioni importanti, utili ad
namiche del mondo interno del paziente, non- orientare in modo mirato ed efficace, il piano
ché a momenti di rallentamento o arresto del di trattamento.
processo terapeutico.
Diagnosi sociale
Diagnosi storica
Si basa sul presupposto che spesso gli altri si
La diagnosi storica si interessa sia del proces- rapportino a noi a partire da uno Stato dell’Io
so che del contenuto. In questa fase, possia- che è complementare a quello in cui noi ci
mo fare alcune domande al paziente, con il troviamo. Ciò ci permette di verificare, a par-
fine di verificare le nostre impressioni sugli tire dal nostro sentire, da quale Stato dell’Io
Stati dell’Io Funzionali. Anche in questo caso l’”Altro si sta muovendo”. L’informazione
è importante che il terapeuta si interroghi su ricavata da questo tipo di diagnosi, consente
alcuni aspetti: al terapeuta di intervenire in funzione degli
- Che cosa della e nella storia del paziente obiettivi volti a favorire il processo terapeuti-
ci informa su quello che lui oggi racconta co. È importante anche in questo caso, inter-
di sé? rogarsi su alcuni aspetti importanti:
- Che cosa c’è nella storia del paziente che - Quale “socialità” (s’intende tipo di re-
informa il paziente stesso su ciò che lui lazionalità) si evidenzia attraverso la co-
oggi vive? municazione, ovvero, a livello sociale che
cosa il paziente tende a stimolare negli al-
Risulta qui interessante l’intreccio con la tri?
diagnosi fenomenologica. Nel momento in - Che cosa la persona esprime del suo mon-
cui il paziente diviene consapevole che il do interno nella relazione con gli altri?
“là ed allora” si ripresenta nel “qui ed ora”, - Quali risposte si aspetta dagli altri?
siamo nell’ambito della diagnosi storica; nel - Quali risposte potrebbero perturbare il
momento in cui la scoperta dell’esistenza di suo mondo interno?
questo legame produce un’emozione – in - Quali stati dell’Io energizza il paziente e
altre parole il paziente evidenzia un partico- quali stimola nel terapeuta? (questa è la
lare Stato dell’Io - si entra nell’ambito della parte della diagnosi sociale classica). In
diagnosi fenomenologica. Aiutare il pazien- altre parole: come si muove nel sociale,
te a ricollegare situazioni passate al vissuto come si muove all’interno delle relazioni
presente, consente di promuovere le funzioni con gli altri?
riflessive e di conseguenza, di energizzare lo - Quali le strategie (in quanto terapeuta),
Stato dell’Io Adulto, ma gli permette anche tattiche, modalità, osservazioni metto in
di entrare in contatto con elementi relativi al atto nel tentativo di energizzare degli stati
passato, in modo tale da poterli ri-pensare. dell’Io dell’altro,? Con quale finalità?
Tale materiale, pur avendo una sua precisa
collocazione nei magazzini della memoria, e Diagnosi fenomenologica
pur essendo passibile a volte di facile recu-
pero, se non è stato oggetto di adeguata in- Un lavoro di elaborazione e ricostruzione,
tegrazione ad opera delle funzioni emotivo- permette al paziente, attraverso l’analisi delle
cognitive, continua a generare una sua forza sue transazioni, di giungere a fare esperienza
di azione, che è conseguenza diretta del si- di un fenomeno del passato, quindi a speri-
gnificato parziale che a suo tempo gli è stato mentare nuovamente una situazione di un
attribuito. Da qui, l’importanza di aiutare i particolare stato dell’Io, nel “qui ed ora” del-
pazienti a ri-pensare e dare un nuovo signi- la vita presente. Perché definire questo pro-
ficato agli eventi che hanno caratterizzato la cesso “fenomenologico”? Perché è qualcosa
loro storia. È evidente che la diagnosi storica che non solo il paziente vive, ma, attraverso
NEOPSICHE 
l’espressione degli aspetti emotivo-affetti- finito attraverso il contratto che un progetto
vi, può anche essere osservato dal terapeuta. per un piano di intervento terapeutico che sia
Infatti, trattandosi di un’esperienza emotiva, in linea con le esigenze del caso. Il proces-
anche il terapeuta può esperirla, coglierla per so terapeutico è a tutti gli effetti un processo
poi restituirla e renderla “materiale” di ana- “psicodinamico”.
lisi. Quando si parla di “fenomeno” non s’in- Ma vediamo nel dettaglio come, i quattro
tende unicamente la manifestazione emotiva aspetti diagnostici proposti da Berne, siano
che è direttamente osservabile, ma ci si riferi- meglio definibili come Sistema Diagnostico.
sce anche a ciò che a questa espressione è col- Intanto iniziamo col dire che il rischio deri-
legato, ovvero all’esperienza emotiva riguar- vante dall’utilizzare in modo disgiunto, auto-
dante un fatto realmente accaduto nel passato. nomo i diversi aspetti del “Sistema”, equivale
Ad esempio, se il paziente vive l’esperienza a separare le “parti” del paziente, a non tenere
della paura e la manifesta, ciò che va indagato conto dello stretto legame esistente tra l’uno
è il fenomeno che la promuove. e l’altro (Sistema e paziente). È importante,
Quindi il terapeuta vede la manifestazione, “vedere” e “accogliere” la persona, facendo
vale a dire l’esperienza che il paziente fa di un riferimento ad un “Sistema Dinamico”, le cui
particolare Stato dell’Io collegato ad un’espe- parti non possono esistere autonomamente ma
rienza del “là ed allora” che torna presente che anzi, si alimentano e si muovono insieme,
nella seduta nel “qui ed ora”. Se il terapeuta, anche se è possibile osservare accenti più o
di fronte alla fase acuta del disturbo presentato meno pronunciati su un livello anzichè su un
dal paziente, si ferma ad esaminarne i compor- altro. Sta alla competenza e qualità specifiche
tamenti, opera una diagnosi comportamentale; e aspecifiche del terapeuta, tradurre i detta-
tuttavia se vede questo come l’espressione di gli, le informazioni, le emozioni, le richieste
un possibile fenomeno e dal comportamen- velate o meno, provenienti da tutti e quattro
to risale alle radici storiche, ecco che lo farà gli aspetti del “Sistema”. Tale strumento, se
riemergere. Questo processo, per essere ali- utilizzato correttamente, contribuisce alla de-
mentato, necessita di un meticoloso lavoro di finizione di un piano strategico di intervento
recupero dei dati, di analisi e successive inte- mirato per “quella” specifica persona, di volta
grazioni che il terapeuta opera a partire da ciò in volta, diversa da qualsiasi altra. Per questi
che accade nella relazione terapeutica, dove le motivi ci riferiamo ai quattro tipi di Diagnosi
dinamiche inconsce che governano il mondo degli Stati dell’Io, come a un “Sistema Dia-
interno del paziente, sono libere di agire la loro gnostico Dinamico” (vedi Fig.1 ). È auspica-
forza. Da qui nasce l’idea di un “Sistema Dia- bile che la definizione si trasformi, per il tera-
gnostico Dinamico”, in costante movimento, peuta, in un “modo di pensare”, diventi cioè,
che necessita di continue acquisizioni e suc- parte di una forma mentis che gli permetterà
cessive analisi e integrazioni. di utilizzare con genialità e agilità gli stru-
menti di cui dispone. E ancora, la connotazio-
Il Sistema Diagnostico Dinamico (S.D.D.) ne di Sistema Diagnostico Dinamico richiama
il concetto di evoluzione, dove nel corso del
Anche se nella letteratura berniana non si parla tempo, i dati riportati, gli eventi osservabili o
espressamente di un “Sistema Diagnostico” è esperibili dal terapeuta all’interno della diade
facile intuire che di questo si tratta se pensia- terapeutica, sono oggetto di cambiamento, di
mo alle quattro modalità di diagnosi degli Sta- “trasformazione”. Il processo procede infatti
ti dell’Io, alla sequenza e alla loro circolarità. seguendo uno svolgimento che progredisce e
Sistema che, nel suo insieme, rappresenta un si modifica, e che di volta in volta, richiama
vero e proprio strumento esaustivo. È molto all’attenzione del terapeuta, la personale re-
importante soffermarsi sull’aspetto diagno- sponsabilità, sia in termini etici che in termini
stico, con l’obiettivo di lavorare avendo ben di “vera” conoscenza della cornice teorica di
chiaro sia il raggiungimento della meta, de- riferimento.
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di forte disagio emotivo, di grande vulnerabi-
lità. Tale richiesta, si configura come speran-
za di trovare una cura, un rimedio al dolore
psichico, in alcuni casi, rappresenta l’ultima
spiaggia. Ma le radici di tale asimmetria, af-
fondano anche nella nostra cultura, dove le
figure “curanti”, hanno da sempre avuto un
ruolo sociale di preminenza e carattere di
inavvicinabilità. Inoltre, tale asimmetria vie-
ne ulteriormente alimentata dalle fantasie che
Fig. 1 – Il Sistema Diagnostico Dinamico (S.D.D.) -
riguardano la natura stessa del ruolo del tera-
Maurizio Martucci
peuta, il quale viene investito di aspettative,
che spesso assumono una connotazione ma-
Come abbiamo visto, lo strumento del Siste- gica: “Mi leggerà dentro, capirà l’origine del
ma Diagnostico, consente all’Analista Tran- mio malessere, del mio disturbo, mi guarirà”.
sazionale, di delineare un quadro iniziale di Ma viene altresì investito di un grande potere
riferimento rispetto alla costruzione del Piano poiché è da lui che dipende l’evoluzione della
Strategico di Intervento. Ma non basta racco- terapia. Di questo potere, è importante avere
gliere meccanicamente le informazioni via consapevolezza. Se a priori non conosciamo i
via individuate. Il lavoro da farsi è ben più motivi per cui il paziente si è rivolto a noi, di
complesso. Un utilizzo corretto del sistema certo possiamo ipotizzare che di fronte a noi,
diagnostico comporta una revisione e un’in- inizialmente, vi sia un bambino bisognoso e
tegrazione continue degli elementi acquisiti probabilmente anche spaventato, disorienta-
nel tempo, è un lavoro che avanza parallelo al to.
processo terapeutico e che gli si integra, con- Attraverso l’utilizzo di domande mirate ad
correndo alla sua evoluzione. Tale sistema, se energizzare la parte adulta, è importante fa-
pensato nelle sue caratteristiche di dinamici- vorire uno spazio per l’espressione del mon-
tà, e ciclicità, può fornire un contributo essen- do interno della persona:
ziale, poiché consente di costruire progressi-
vamente un progetto di cura che tenga conto ”Quale è il disagio o disturbo che in questo
dei costanti movimenti nel tempo indicatori momento della sua vita l’ha stimolato a ri-
importanti nel processo di cambiamento. volgersi a me ?” “Questo tipo di esperienza
che cosa produce in lei?” .
Fare il Terapeuta Essere Terapeuta
Il primo obiettivo è quello di lavorare a favo-
“ . . . i pazienti vengono dal terapeuta perché re dell’okness, con il fine di creare un clima
egli sa qualcosa in più circa il loro disturbo relazionale caldo, paritario, che consenta alla
. . .” diade terapeutica di porre le basi per un lavo-
(Berne, 1966) ro co-narrativo, la cui meta strategica è la co-
costruzione della relazione terapeutica. Per
È questa la condizione di partenza che ca- favorire tale processo, il terapeuta trasferisce
ratterizza la nascente relazione terapeutica. al paziente, nei tempi e nei modi che ritiene
Il terapeuta possiede strumenti e conoscen- più utili, alcune chiavi di lettura, una cornice
ze che gli permettono di sapere qualcosa in di riferimento teorico che possa essere condi-
più del disturbo, disagio o sofferenza portati visa, una terminologia comune, con l’obietti-
dal paziente. È innegabile che all’inizio di un vo di promuovere l’unione di intenti, ma an-
percorso terapeutico, la relazione sia asim- che di favorire il processo terapeutico. Ecco
metrica. La Persona che chiede aiuto, versa che allora, in quest’ottica, trovano spazio
comprensibilmente in uno stato di bisogno e esemplificazioni sul diagramma strutturale,
NEOPSICHE 11
sull’analisi delle transazioni, sull’economia È inoltre molto attento a cosa accade nella re-
di carezze o quant’altro serva con “quel” pa- lazione terapeutica. Utilizza tutti i “segnali”,
ziente in quella situazione specifica. i messaggi verbali e non, le informazioni ne-
cessarie a costruirsi un’idea sufficientemente
Paziente e terapeuta formulano un… chiara di ciò che sta accadendo, questo sem-
”preciso accordo… che stabilisce lo scopo pre nell’ottica di formulare un’ipotesi d’inter-
del trattamento durante ogni fase…” vento. Il terapeuta deve avere chiari in men-
(Berne 1972) te le strategie e gli interventi terapeutici che
intende adottare, ma deve anche interrogarsi
Un “buon” processo di negoziazione e formu- su quale potrà essere l’effetto che dalla loro
lazione del contratto è la premessa necessa- applicazione ne scaturirà, quale potrà essere
ria affinché lo svolgersi dell’intero percorso la reazione del paziente:
terapeutico, sia orientato a rispondere alla
richiesta di aiuto, implicita ed esplicita, del “Che cosa potrà accadere? Che cosa mi
paziente. È un “accordo” tra le parti, che, aspetto che accada? Quale Stato dell’Io ver-
per quanto riguarda il terapeuta, consente di rà energizzato nel paziente?” Che cosa potrà
programmare un piano di intervento strate- provocare questo nella situazione?”
gico mirato e di far confluire la narrazione
del paziente, sull’area di disagio, evitando Può essere che l’ipotesi di intervento si basi su
dispersione e perdita di contatto rispetto al- un’intuizione, e, così come sosteneva Berne,
l’obiettivo, ma anche il rischio di analisi in- ci piace sottolineare quanto questa funzione,
terminabili. Inoltre, permette di monitorare in sia utile e quanto sia importante coltivarla.
itinere, insieme al paziente, l’evoluzione del In ogni caso, nell’assumere qualunque deci-
lavoro terapeutico, consentendo, per piccoli sione operativa, il terapeuta deve sottoporre
passi, di procedere lasciando una traccia ri- le sue ipotesi a quella che Berne chiamava
visitabile nel tempo. Ripercorrere a ritroso, una “spietata autoanalisi”, che è la capacità di
le diverse tappe che hanno caratterizzato il guardarsi dentro senza barare, di vedere e fare
contratto, può divenire strumento importante, i conti con i propri limiti, interrogandosi:
volto a favorire un maggior consolidamento
del processo di trasformazione, inoltre, tale “Che cosa accade in me quando il paziente
“rivisitazione”, si configura come lavoro in- fa un agito particolare?” – “Quali sono le
termedio in vista di un avanzamento del livel- emozioni e gli stati d’animo che io provo,
lo di analisi o dell’eventuale formulazione di che sto provando?” – “Come potrò reagire
un nuovo contratto. Ma tale “accordo” deve quando rivedrò ‘quella’ Persona?” – “In che
anche essere letto in chiave “relazionale”, modo la mia reazione potrà interagire con il
poiché il suo apporto in questi termini è di paziente?” –“Saprò gestire eventuali rispo-
grande valenza. È compito del terapeuta faci- ste impreviste?”.
litare lo scambio relazionale con stimoli ap-
propriati: “A che punto di questo percorso si Fare “chiarezza” sulla propria esperienza, su
sente?”…..”Che cosa sente essere cambiato ciò che si sta provando nel corso della relazio-
in lei nel tempo?”. ne di terapia, mette l’Analista Transazionale
in condizioni di operare scelte metodologiche
“La funzione intuitiva è favorita notevol- congruenti con gli obiettivi del percorso te-
mente da un certo atteggiamento mentale, rapeutico. Tuttavia, avere chiaro ciò che si
‘la disposizione intuitiva’. (Berne – Intui- vuole ottenere nel corso della terapia, non è
zione e Stati dell’Io). sufficiente; è altresì importante che l’Analista
Rispetto alle tecniche e agli strumenti di la-  E. Berne (1992), Intuizioni e Stati dell’Io, Astrola-
voro, l’Analista Transazionale, è ben fornito. bio, Roma – pag. 41

12 NEOPSICHE
Transazionale sappia scegliere gli strumenti professionali e che più ben si avvicinano alle
da lui conosciuti e sui quali è competente, peculiarità personali, che contraddistinguono
valutando quale possa essere più opportuno la Persona del terapeuta e che non escludo-
al fine di permettere al paziente il raggiungi- no le capacità intuitive, ossia quell’atteggia-
mento dei suoi obiettivi. Questo lavoro con- mento mentale che Berne, come già abbiamo
durrà il terapeuta a darsi delle risposte con- sottolineato, amava definire “disposizione
gruenti con il contesto del lavoro terapeutico, intuitiva”. Le caratteristiche aspecifiche del
che terranno conto della storia personale e terapeuta, concorrono in modo rilevante al-
di tutto ciò che il paziente “ha messo in gio- l’esito del processo terapeutico, favorendo o
co” nella relazione con lui. Prima di tutto è in alcuni casi, limitandone l’evoluzione. Oggi
importante pensare alla protezione della Per- vi sono evidenze che testimoniano come tali
sona. Ancora un elemento da non sottovalu- particolarità, indipendentemente dall’orienta-
tare, è quello relativo ai movimenti interni al mento teorico di base, siano determinanti per
paziente, alle reazioni al lavoro terapeutico, il processo terapeutico. Nella stanza d’analisi
alla resistenza al cambiamento. Il terapeuta infatti, vi sono prima di tutto “due persone”
deve saper tollerare la frustrazione di non che con le loro qualità personali, daranno
vedere risultati subito, e attraverso un’attenta vita ad una diade terapeutica “unica” e irri-
autoanalisi e lo strumento del controtransfert, producibile. Berne parlava di “dottore vero”,
deve interrogarsi rispetto ad eventuali suoi er- in tale affermazione è racchiuso il senso del-
rori o mancanze. Seguire i ritmi del paziente l’”Essere” terapeuta aldilà del titolo stesso
è fondamentale, non dimentichiamo che è il che pure, ne definisce il ruolo. Riflettere su
terapeuta a doversi adattare ai tempi del pa- questi aspetti, a noi è sembrato importante.
ziente e non viceversa. Ma qui entrano in gio- Vista la complessità del lavoro terapeutico, è
co anche altre componenti importanti che in importante avere una quadro di riferimento,
parte esulano dalle conoscenze e competenze che faccia da contenitore a tutte le fasi del
Fig. 2 IL QUADRO STRATEGICO DELLA TERAPIA

 Segnali di copione
Fasi evolutive
 Egogramma funzionale (descrittivo)
Eventi traumatici
 Transazioni
Contesto familiare
 Comportamenti passivi
 Giochi, incluso ganci
 Sequenze di copione
Stati dell’Io (strutturale)
 Losanga del benessere
STORICHE
 Diamante di interferenza
Livelli d’Identità
(BArF;BAP,BAS)
OSSERVATA
SITUAZIONE Analisi CAUSE PSICODINAMICHE

RIFERITA STRUTTURALI Caratteristiche fisiche e


metafisiche(BN)
(Cosa c’è nella sua vita...
Elaborazione contratto

Operazioni terapeutiche

- Sottolineatura
- Interrogazione
- Specificazione
- Contestazione
A - Spiegazione
- Illustrazione
- Conferma
- Interpretazione
- Cristallizzazione

- Sostegno
- Rassicurazione
- Persuasione
OBIETTIVI Sostegno CAMBIAMENTO G - Esortazione
- Tecniche di
rigenitorizzazione
- Decontaminazione
Contestuale (Contratto): controllo sociale - Rienergizzazione
- Chiarificazione - Analisi
- Consapevolezza - Riorganizzazione regressiva
- Spontaneità - Integrazione ideo-affettiva - Tecniche
- Intimità Esistenziale:Autonomia - Espressività (giochi o B ridecisionali
- Eticità intimità) - Disinnesco
- Deconfusione di B elastico
- Recupero di G -
- Riconcettualizzazione 1
- Ridecisione
© CarloMoiso – La Bottega di Analisi Transazionale

Fig. 2 - Il quadro strategico della terapia

NEOPSICHE 13
processo terapeutico e che possa accompa- versi seguendo il mondo interno del paziente,
gnare l’Analista nel corso del suo lavoro. Un senza perdere mai di vista il processo, che si
contenitore che possa divenire uno strumento dispiega nel tempo tra i quattro vertici.
di monitoraggio, di verifica del piano strate-
gico, e che faccia da cornice e struttura alla
diade terapeutica, alla relazione.
Carlo Moiso co-autore del presente lavoro, e
ideatore ed “animatore” della Bottega di Ana-
lisi Transazionale di Roma, ha elaborato un
modello che egli stesso ha denominato “Qua-
dro Strategico della Terapia”. Presentiamo
qui i contenuti scomponendone, al fine solo
di facilitarne la lettura, le parti.

Fig. 3

Nella Fig. 3 è raffigurata la parte centrale del


Quadro Strategico che evidenzia i quattro
vertici che a tutti gli effetti, possono essere
considerati i momenti-movimenti del pro-
cesso terapeutico. È possibile immaginare
tale schema come una mappa che consente
al terapeuta di muoversi agevolmente su un
territorio in parte sconosciuto, con la consa-
pevolezza di poter ripercorrere più e più volte
le singole tappe, definendo in itinere quale di-
rezione seguire a seconda del lavoro che ca-
ratterizza i diversi momenti del percorso tera-
peutico. È un lavoro minuzioso, che richiede
la capacità di procedere per piccoli passi, di
riprendere a livelli differenti contenuti emersi
durante le sedute, seguendo i tempi del pa-
ziente e avendo ben chiari i termini del con-
tratto. Il Quadro Strategico di Intervento, è Fig. 4
uno strumento di lavoro importante, poichè
racchiude gli elementi centrali della teoria
analitico transazionale e consente di poter La lettura del Quadro Strategico parte dalla
fruire attraverso una visione d’insieme data situazione che il paziente porta e che racchiu-
dallo Schema, di quegli elementi utili a muo- de la sofferenza, il disagio, che caratterizzano

14 NEOPSICHE
il momento specifico della sua vita. La richie- loro scomposizione, le sequenze di copione,
sta di aiuto esplicita e implicita, viene accolta la losanga del benessere (nota) e il diaman-
dal terapeuta che orienta la sua attenzione al- te d’interferenza. La situazione osservata ci
l’ascolto, con l’obiettivo di entrare in contatto consente di raccogliere elementi utili per la
con il mondo interno della persona che ha di diagnosi comportamentale, quella ascolta-
fronte. A partire dalla situazione presentata, ta ci permette di addentrarci nella diagnosi
ecco che ci si orienta verso l’obiettivo, in vista storica e sociale, infine, quella percepita, ci
di formulare un primo “accordo”. L’obietti- consente di procedere nell’area della diagnosi
vo, inizialmente coincide con l’analisi della fenomenologica. Nell’analizzare e verificare
domanda: la situazione, si fa costantemente riferimento
al Sistema Diagnostico Dinamico. In questa
“Perché mi trovo qui? Qual è il mio proble- fase si va a completare la parte del quadro
ma? Quali sono le mie aspettative?”. sugli obiettivi che può contemplare richieste
diverse. Gli obiettivi di contesto sono volti
Attraverso un lavoro di decodificazione della al controllo sociale e sollievo dai sintomi; il
richiesta di aiuto, il paziente diviene consa- paziente può ritenersi soddisfatto del conse-
pevole del disagio o disturbo “reale” e qui, guimento di questo obiettivo e non desiderare
mette in gioco la sua competenza, poiché egli di proseguire verso un’analisi del profondo.
è il maggior esperto rispetto al suo mondo in- In altri casi, si possono perseguire obiettivi
terno. In questa prima fase avviene l’incontro di tipo esistenziale finalizzati all’autonomia.
vero e proprio tra le due persone che daranno Il concetto di autonomia racchiude elementi
vita alla diade terapeutica, che porta con sé, quali: consapevolezza, spontaneità, intimità,
sin dai primi istanti, caratteristiche di unicità, eticità, quest’ultima, nell’accezione di attri-
di irripetibilità. Questo momento rappresenta buire un nuovo senso alla propria vita, dal
il primo movimento che contraddistingue la momento in cui si sperimenta il cambiamento.
diade terapeutica e che consente, attraverso Ecco che si affacciano nuovi interrogativi:
l’utilizzo del Sistema Diagnostico Dinamico,
di procedere per piccole tappe, verso l’evo- “Quali decisioni prenderò da questo momen-
luzione del processo terapeutico. Nuove ed to in avanti? Quali scelte farò? Come orien-
ulteriori informazioni consentiranno in itine- terò la mia vita?”.
re di definire con maggior chiarezza la stra-
da da percorrere. Le frecce rappresentate nei È questo l’obiettivo ultimo che si realizza
due sensi, indicano la possibilità ma anche la quando avviene la guarigione dal copione
necessità di una continua verifica e revisione che ha più senso tradurre con “uscita” dal
degli obiettivi per renderli congruenti alle di- copione, cioè da quella parte restrittiva del
verse fasi del percorso terapeutico. Dunque, piano di vita che condiziona la nostra esisten-
dall’obiettivo, un movimento di ritorno alla za. Ci chiediamo se a questo punto della no-
situazione, consentirà di individuare nuovi stra conoscenza sull’analisi e sul trattamento
elementi utili a procedere. del copione di vita non si possa cominciare
Nel grafico (Fig. 4), in alto a sinistra, è ri- a parlare di “guarigione dal copione”, come
portato un elenco di specifici strumenti che, acquisizione delle capacità di “gestione dei
se utilizzati metodicamente, consentono al- tratti copionali” (?). Il punto interrogativo
l’Analista di tracciare un quadro utile a com- tra parentesi indica che su questo aspetto ci
prendere le dinamiche interne del paziente stiamo interrogando e proponiamo con que-
con i suoi meccanismi inconsci. La situazio- sto, la riflessione a chi ci legge. Ritornando
ne può essere: osservata, ascoltata, percepi- al Quadro Strategico, ribadiamo quanto sia
ta. Si possono osservare segnali di copione, importante tenere presente il continuo movi-
valutare l’egogramma funzionale, le transa- mento all’interno del processo terapeutico,
zioni, i comportamenti passivi, i giochi nella che corrisponde allo spostamento virtuale
NEOPSICHE 15
Fig. 5

Fasi evolutive
Eventi Traumatici
Contesto Famigliare

STORICHE

Stati dell’Io (strutturale)


SITUAZIONE Analisi CAUSE PSICODINAMICHE Livelli di Identità

STRUTTURALI Caratteristiche fisiche e metafisiche

Fig. 5

tra
Lei cause
verticistoriche
del Quadro Strategico
per essere che luce,
portate alla tanti e necessita
con- necessitano di essere
di un’indagine che accolto
ripercorree indagato
le Fasi
sente al terapeuta
Evolutive, di verificare
ricercando gli eventuali obiettivi
gli eventi rispettando
traumatici, i tempi della
e procedendo versoPersona, l’obiettivo
una lettura delle
a dinamiche
seconda relazionali
del momento terapeutico in
che caratterizzano cui è quello
il Contesto di “esplorare”
Famigliare. con il fine
Il vissuto profondo deldipaziente
perveni-
cirispetto
si trova. Ogni fase
al “Sistema ha necessità
Famiglia”, diséesse-
porta con re ad alcune
informazioni ipotesi
importanti comunque
e necessita ancora
di essere passi-
accolto e
reindagato rispettando i tempi della Persona, l’obiettivo è quello di “esplorare” con il fine Sia-
“negoziata” e per ogni fase occorre “rag- bili di revisioni, di futuri aggiustamenti. di
giungere
pervenireun accordo”
ad alcune checomunque
ipotesi sia condiviso
ancorada mo in
passibili una fase di
di revisioni, difuturi
conoscenza, di completa-
aggiustamenti. Siamo
entrambe le parti. mento di un quadro, che
in una fase di conoscenza, di completamento di un quadro, che ancora, precede gli interventi
ancora, precede gli
interventi terapeutici. Gli aspetti psicodina-
terapeutici. Gli aspetti psicodinamici, anch’essi di estrema importanza, forniscono elementi utili
L’analisi delle cause mici, anch’essi di estrema importanza, for-
grazie all’analisi degli Stati dell’Io in termini strutturali e dei diversi Livelli di Identità. Rispetto a
niscono elementi utili grazie all’analisi degli
quest’ultimo elemento, è importante soffermarci. Noi nasciamo con una identità potenziale che, al
La comprensione delle dinamiche inconsce Stati dell’Io in termini strutturali e dei diver-
(odiintrapsichiche)
là della sua origine (fisica e metafisica),
e interpersonali, attraverso muta e si evolve,
si Livelli determinando
di Identità. Rispetto nela tempo, le
quest’ulti-
caratteristiche
l’Analisi (vedipersonali, influenzate dal
Quadro Strategico), rapporto con
consente moilelemento,
mondo circostante familiare
è importante più prossimo
soffermarci. Noi
di avanzare nella lettura dello Schema, nel- nasciamo con una identità potenziale
(ambiente) e con quello socioculturale più vasto in cui vive (contesto). I percorsi che, al
evolutivi
13
la direzione di ipotizzare le cause del disa- di là della sua origine (fisica e metafisica),
gio (Fig. 5). Sappiamo che l’origine della muta e si evolve, determinando nel tempo,
sofferenza portata dal paziente, può avere le caratteristiche personali, influenzate dal
origini storiche, psicodinamiche e struttura- rapporto con il mondo circostante familiare
li. Rispetto alle cause, andiamo a recupera- più prossimo (ambiente) e con quello socio-
re materiale acquisito sin dai primi incontri, culturale più vasto in cui vive (contesto). I
attraverso l’utilizzo del Sistema Diagnosti- percorsi evolutivi dell’identità sono due. Il
co Dinamico, con l’obiettivo di integrare le primo parte da contesti nei quali si realizza il
nuove informazioni scaturite dal movimento soddisfacimento dei bisogni del bambino, ed
precedente che a partire dalla situazione pro- ha come risultato il raggiungimento dell’au-
blematica presentata dal paziente ha consen- tonomia. In questo caso, dal punto di vista
tito di muoversi nella direzione dell’obiettivo, egoico, la persona sarà costituita da Bambi-
verso la stipulazione di un primo contratto. no Libero (BL) + Adulto (A), quest’ultimo
inteso come struttura che integra ethos, logos
Le cause storiche per essere portate alla luce, e pathos. L’insieme di A + BL costituisce la
necessitano di un’indagine che ripercorre struttura dell’Io dell’individuo autonomo. Il
le Fasi Evolutive, ricercando gli eventuali secondo percorso, invece, parte da contesti
eventi traumatici, e procedendo verso una nei quali, legittimi bisogni e desideri vengo-
lettura delle dinamiche relazionali che carat- no frustrati. In questa situazione, l’individuo
terizzano il Contesto Famigliare. Il vissuto costruisce la propria identità su più livelli e
profondo del paziente rispetto al “Sistema attribuisce significato alla propria vita intor-
Famiglia”, porta con sé informazioni impor- no alla frustrazione indebita. Il risultato di
16 NEOPSICHE
Sottolineatura
Interrogazione
Specificazione
Contestazione
Spiegazione
Illustrazione
Conferma
Interpretazione
Cristallizzazione

Sostegno
Rassicurazione
Persuasione
Esortazione
Tecniche di
rigenitorizzazione

Analisi regressiva
Tecniche
Ridecisionali
Disinnesco elastico
Fig. 6


queste esperienze, è la costituzione di una Bambino, e ogni intervento terapeutico deve
pseudo identità, in cui egli, bloccato nel suo tenerne conto. Sembra che l’Adulto possa
cammino verso l’autonomia, giunge a quel- ottenere
L’Analisi delle Cause è a tutti gli effetti, un momento-movimento il permesso
importante dall’esterno
poiché consente per mo-
al terapeuta
un passaggio fluido nella direzione di scegliere ed utilizzare le Operazioni Terapeutiche in modo congruente
le conclusioni su sé, la vita e il mondo che bilitare la propria energia, o possa esserne
al caso (Fig. 6) . Tale movimento concorre a facilitare il raggiungimento degli obiettivi di Cambiamento che
determineranno i diversi aspetti della sua caricato da una sorgente esterna. Si trova
il paziente si è posto nel corso del lavoro terapeutico e che il terapeuta, ha accolto e integrato nel Piano
identità di
Strategico di Intervento
copione, anonché delContratto.
partire dal suo destino. quindi in una posizione di mediazione tra
Le operazioni terapeutiche, trovano una collocazione
Il primo livello di identità, dato dal Bambi- il Genitore ed il Bambino. Affronta 15 il Ge-
no Arcaico Fissato (B.ar.F.), con il secondo nitore, lasciando così il Bambino libero di
livello di identità definito Bambino Adatta- andare avanti… da ciò risulta che il fattore
to Privato (BAP) o Rospo, e il terzo livello decisivo nella terapia sarà innanzitutto l’ag-
di identità, del Bambino Adattato Sociale gancio dell’Adulto del paziente…
(B.A.S.) o Maschera, danno vita al “Perso- (Berne, 1972)
naggio”, la cui identità e le cui vicissitudini
contribuiranno a portare avanti il copione. L’Analisi delle Cause è a tutti gli effetti,
L’Analisi Strutturale riguarda invece le ca- un momento-movimento importante poiché
ratteristiche fisiche e metafisiche del BN del consente al terapeuta un passaggio fluido
paziente, che contemplano ad esempio, i bi- nella direzione di scegliere ed utilizzare le
sogni insoddisfatti, le tensioni verso il dive- Operazioni Terapeutiche in modo congruente
nire rimaste inespresse, i desideri, ecc. al caso (Fig. 6). Tale movimento concorre a
facilitare il raggiungimento degli obiettivi di
Le Operazioni Terapeutiche Cambiamento che il paziente si è posto nel
corso del lavoro terapeutico e che il terapeuta,
“…è l’Adulto la sola forza in grado di in- ha accolto e integrato nel Piano Strategico di
tervenire con efficacia tra il Genitore ed il Intervento a partire dal Contratto. Le opera-
zioni terapeutiche, trovano una collocazione
 Per approfondimento vedi C. Mosio Neopsiche n. all’interno del Quadro Strategico, suddivise
2/2007 - “Livelli di identità e giochi di coppia” a seconda che l’intervento sia orientato ad
NEOPSICHE 17
Fig. 7

uno specifico Stato dell’Io e possono essere Carlo Moiso – Psicoterapeuta – T.S.T.A.
considerate “strumento” di lavoro importan- (EATA-ITAA). È stato tra i primissimi ana-
te. Il loro utilizzo attento e mirato, concorre listi transazionali didatti europei, ed ha intro-
al raggiungimento delle mete che scandisco- dotto in Italia questo approccio psicoterapico
no il tempo della terapia: Decontaminazio- organizzando a Roma e Milano i primi corsi
ne, Rienergizzazione, Chiarificazione etc. di formazione riconosciuti dall’Associazione
(Fig. 7), che si susseguono in un conti- Internazionale. Ha fondato L’associazione
nuum ciclico i cui “cambiamenti” saranno Italiana di Analisi Transazionale (AIAT) e
sottoposti alla verifica e confrontati con gli l’istituto di Analisi Transazionale di cui è Pre-
obiettivi così da renderne cosciente il rag- sidente Onorario. È stato insignito nel 1987
giungimento. del Premio Scientifico Internazionale Eric
Il Quadro strategico della Terapia si rivela al Berne per i suoi studi sulla struttura dell’Io
fine uno strumento di sintesi, nonché di mo-
nei fenomeni transferali. A Roma dirige la
nitoraggio del lavoro terapeutico, che con-
“Bottega Transazionale”. Email: dr.moiso@
sente in itinere di avere una fotografia della
tiscali.it
situazione, mano a mano che si sviluppa. Il
suo utilizzo non si presta però solo all’inter-
no del processo terapeutico “classico” che Maurizio Martucci – Psicoterapeuta
vede terapeuta e paziente come unici fruito- – C.T.A. - P.T.S.T.A., (EATA-), Docente
ri, infatti, il suo utilizzo trova un eccellente presso L’ITAT di Torino, Centro LOGOS di
accesso anche nell’ambito formativo e su- Caserta, Facoltà di Scienze Biologiche del-
pervisivo, in quanto offre un quadro chiaro e l’Università di Torino. Membro del Direttivo
fluido del procedere terapeutico, favorendo AIAT – Direttore Responsabile della Rivista
i processi di comprensione e acquisizione di Neopsiche . mauriziopsi@libero.it
nuovo significato all’interno dell’esperienza,
sia essa di analisi, relazionale o formativa. Anna Sanna – Psicologa – Allieva in
In conclusione, il Sistema Diagnostico Di- Contratto di Supervisione con l’EATA –
namico e il Quadro Strategico della Terapia, d.annasanna@tiscali.it
a nostro avviso rappresentano quell’insieme
di strumenti teorico-clinici necessari a forni- Bibliografia
re una cornice di lavoro, struttura portante
del processo terapeutico tipicamente anali- E. Berne (1947), The Mind in Action, Simon
tico transazionale. and Schuster, New York – trad it. La mente
18 NEOPSICHE
in azione (1951), E. E. Berne (1967), A che C. Moiso (1991), Psicologia clinica dell’Io,
gioco giochiamo, Bompiani, Milano. Astrolabio, Roma
E. Berne (1971), Analisi Transazionale e psi- C. Moiso (2007), Art. , Livelli di Identità e
coterapia, Astrolabio, Roma. giochi di coppia, Neopsiche n. 2
E. Berne (1976), Ciao e…poi?, Bompiani, C. Steiner (1999), Copioni di vita, Edizioni
Milano. La Vita Felice
E. Berne (1992), Intuizione e Stati dell’Io, I. Stewart (2003), Eric Berne, Centro Scien-
Astrolabio, Roma tifico Editore

NEOPSICHE 19
Due casi emblematici come paradigmi di
attenuazione della violenza insita nel
dualismo
Giorgio Girard

Questo articolo si propone di sollecitare ri- zarmi sopratutto sul suo versante distruttivo
flessioni inconsuete in quanto tentativo di in- (senza dunque escluderne la valenza di neces-
dagine sulle basi inconsapevoli del comune sità). Se pensiamo alla virulenza dei dibattiti
ragionare umano, anche se in una loro ovvie- televisivi - sopratutto da quando, si potrebbe
tà apparente. dire, nei primi anni novanta si è affacciato
Su questa linea programmatica ci accingiamo all’orizzonte della politica il sistema bipola-
a considerare l’indispensabilità del due, in re maggioritario - non abbiamo forse troppa
quanto in ciascun stato di cose sia indispen- difficoltà a veder di tutto ciò un’estremizza-
sabile il negativo, il no da cui il si trae la sua zione nella guerra che affligge l’umanità da
certezza e la sua rassicurazione. Si potrebbe sempre. La guerra è l’estremizzazione del-
dire che la vita dell’uomo consista nell’essere l’esclusione e del rifiuto (i quali, lo abbiamo
sempre lì a scegliere tra un si e un no.Quando detto, pur hanno una loro benefica vitalità nel
durante un dibattito sosteniamo una tesi stabi- coagulo delle identità e delle appartenenze, e
lendo lo stato di fatto di una certa situazione nelle urgenze decisionali della nostra vita).
che per noi in quel momento è così e così, e Riconnettendoci alla religione pensiamo alle
non altrimenti, il nostro si esclude il suo no guerre di religione, o riconsiderando la fami-
che è appunto l’altrimenti da così e così. Il glia pensiamo alle faide moderne della mafia
mio interesse da tempo si rivolge a sondare o della camorra, oppure a certe sottolineature
le radici remote di questo meccanismo di co- particolarmente distruttive che spesso la cro-
noscenza del mondo basato sul dualismo co- naca registra e che sono in stretta relazione
gnitivo. con quell’intimità dei rapporti del tutto par-
Ho fatto questo attraverso riferimenti e ri- ticolare che s’instaura appunto in famiglia.
chiami che possono a prima vista apparire Guerra dunque come distillato nefasto della
impropri, come la religione, oppure la fa- bipartizione che fonda le identità contrappo-
miglia. Essi vengono comunque evocati dal ste di tutto il discorso sul due. Forse la guerra
fatto che in ogni decisione che assumiamo è allora, come il due, un fisso ineluttabile del
escludiamo o rifiutiamo qualcosa: nell’ambi- vivere in questo mondo. Inoltre le opinioni,
to religioso viene rifiutato il peccato e le varie le quali preludono alle scelte e alle successive
sue assonanze, nella famiglia si identifica un prese di posizione più o meno esplicite che ne
dentro dal quale viene escluso il fuori. A Na- emergono, implicano giudizio, e implicano
tale questa esclusione “santa” la si tocca con l’etica del giudizio, (cfr. Girard, 2007a), che
mano.Sono stato indotto a soffermarmi sulla è espressione basilare del due del dualismo
violenza potenzialmente insita in questo rifiu- fondativo di ogni pensiero sul mondo. Pos-
to. Anche se il mio discorso si appunta sulla siamo pensare che l’essere umano sia indotto
funzionalità del due per la vita - perché è im- a “giudicare come a respirare”. Osserviamo
possibile vivere senza decidere e quindi senza poi che il due è maschile nella misura alme-
rifiutare qualche cosa - mi soffermo partico- no in cui sia accettabile assumere maschile
larmente a scorgerne il limite, per focaliz- la definitezza e la chiarezza di una logica in-
20 NEOPSICHE
tesa in senso aristotelico, e cioè fondata sul lano gli aspetti problematici che il dualismo
principio di sostanza e di non contraddizione. come abbiamo visto esprime.
Ogni cosa è quella cosa ben precisa, e non
un’altra. E se dico che questo è A diverso Rivolgendomi ora a presentare sinteticamen-
da quello che è B, mi contraddico quando te il versante per così dire propositivo del mio
eventualmente, per errore o per calcolo, af- pensiero, prenderò spunto da due concetti su
fermi che A è uguale a B. In questo senso è cui gravitano gli argomenti svolti nei miei due
maschile sia la logica del senso comune che ultimi libri (2007a, 2007b): contemplazione e
quella scientifica che si fondano sull’ aut-aut, omosessualità come paradigmi. Mentre come
per cui le cose stanno o così o così. Tutto ciò abbiamo visto l’etica del giudizio consiste
premesso, vorrei ora prospettare all’attenzio- fondamentalmente nel dualismo che sin qui
ne le lontane e per lo più inconsapevoli radici ho tentato di descrivere, l’etica della con-
religiose che secondo me presiedono al sen- templazione tenta, per quanto sia possibile
so dicotomico del mondo complessivamente all’essere umano, di sganciarsene. Infatti nel
raffigurato sopra. Sopratutto nei miei libri più primo dei due libri citati si prende variamen-
recenti (cfr. Girard, 1999; 2001, 2005, 2007a, te in esame, oltreché il paradigma espresso
2007b) il riferimento alla matrice monoteisti- dalle religiosità buddista e indù, l’ottica del
ca del dualismo si è fatto via via più pressan- misticismo, la quale s’incentra sull’immagine
te, probabilmente sollecitato dal macroscopi- eckhartiana (Vannini, 2002) della trasfigura-
co evento delle torri gemelle di New York del zione dell’uomo in Dio, paradigmaticamen-
11 settembre 2001. Mi parve subito del tutto te annullando (mitigando) il dualismo insito
naturale che solo una matrice monoteistica di nel rapporto dell’uomo verso Dio, con una
pensiero potesse portare ad un dualismo che tensione dell’io a divenire Dio (Io tenden-
così catastroficamente emetteva il suo giudi- zialmente uguale Dio, anziché io di fronte a
zio in una definitiva asserzione sul bene e sul Dio). Equiparazione che tende ad annullare il
male del mondo. Ho poi progressivamente dualismo e il giudizio che gli si collega nella
pensato che il due, che paradigmaticamen- sua implicita tendenza a far corrispondere il
te presiede dunque all’ordine distintivo del bene con chi giudica e il male con chi è giu-
mondo quale lo concepiamo, sia contenuto e dicato, entro la classica contrapposizione tra
pre-visto già nella dualità del rapporto del Dio io e non io.Nell’etica della contemplazione
monoteistico col “popolo eletto”, sia nel due c’é dunque una tensione orizzontalmente tesa
“Dio-Israele”, sia nell’esclusione che auto- alla realizzazione “impossibile” di annulla-
maticamente si elaborava verso “i non eletti” mento del dualismo necessario alla vita, nel-
(popolo eletto-altri). Il paradigma io-altro ve- la sua, invece, fondamentale verticalità (ma
niva inoltre sottolineato dalla storia d’Israele anche nella sua essenza conflittuale). Penso
come progressiva conquista di una nuova ter- che l’epoca che stiamo vivendo esprima per
ra dopo l’esodo dall’Egitto: come si è visto l’appunto il tentativo di affiancare un’etica
ogni conquista, ogni guerra, sottolinea massi- della contemplazione all’etica del giudizio
mamente il due paradigmatico. Infine il due è che pur regge l’asse portante del mondo nel
rafforzato dalla bipartizione essenziale che il suo semplicismo dualistico essenziale. È un
testo biblico sottolinea con la massima forza affiancamento dunque di mitigazione e non di
e cioè la separazione basilare tra monoteismo annullamento, una mitigazione consona alla
e paganesimo idolatrico verso una plurali- complessità del nuovo soggetto che l’epoca
tà di dei. La scontatezza e l’ovvietà con cui elabora e che nei miei libri indico come sog-
inconsapevolmente noi oggi consideriamo il getto rappresentativo, cioè assai più avverti-
monoteismo un progresso rispetto all’antico to della “vita come palcoscenico” , essendovi
politeismo pagano evocano dibattiti recenti indotto dal clima mediatico contemporaneo.
sulla costituzione “giudaico-cristiana” della Un soggetto che si analizza, e si vede vivere,
civiltà europea, ma nello stesso tempo ne ce- in qualche misura de-personalizzandosi; che
NEOPSICHE 21
tende sempre più a perseguire deliberatamen- mente intesa (che Jung chiama unilaterale).
te il proprio utile, anche a-moralmente consi-
derato. Un soggetto quindi assai più comples- In questo articolo si è fatto cenno alla con-
so che elabora contradditoriamente se stesso templazione ed all’omosessualità come due
in modo da corrispondere sempre di meno fattispecie fenomenicamente e disciplinar-
ad analisi psicologiche “scientificamente” mente assai dissimili, le quali però a mio
aderenti ai principi di sostanza e di non con- avviso convergono nel correggere o mitiga-
traddizione. Già l’istanza contemplativa fin re l’impatto dualistico fondamentale con cui
qui considerata oltrepassa tali principi (che l’individuo inquadra basilarmente il proprio
invece sostengono l’etica del giudizio). Se ci mondo, e che è stato indicato come “etica
volgiamo al paradigma omosessuale (Girard, del giudizio”.Questa matrice di pensiero si è
2007b) troviamo ora un’orizzontalità nella fatta corrispondere a quella religiosa basata
mitigazione di quella particolare forma di dua- sul monoteismo che bipartisce dualistica-
lismo che consiste nella differenza sessuale. mente i propri segnali secondo un grandioso
Qui la mitigazione non va più nel senso di un paradigma dell’impensato. Si è pensato al
abbassamento, per così dire, dell’io di fron- misticismo e al paradigma religioso estremo
te al non-io, come nella contemplazione, ma orientale come a una correzione tendenziale
s’instaura come simiglianza che interrompe del dualismo predominante in occidente (più
l’alterità sessuale; un po’ come avviene “nel nella sua efficienza che nella sua moralità).
paradosso omeopatico” (paradosso sempre Vorrei infine aggiungere che in questo artico-
ancora rispetto al paradigma dualistico) dove lo, ben lungi dal “raccontare” i miei libri, non
la cura non avviene attraverso l’asportazione ho fatto quasi nessun cenno al loro contenuto
del male, secondo la logica del contrastarsi considerato in qualche dettaglio, e mi sono
dualistico delle differenze, ma nell’insistenza per così dire limitato a ripercorrerne le linee
del simile verso il simile secondo un moni- guida teoriche tali da facilitarne la lettura.
smo formale entro cui “la logica del veleno
non si oppone più a quella del rimedio” come Prof. Giorgio Girard - Email: girard@
avviene invece nella medicina allopatica, o psych.unito.it
nell’asportazione chirurgica della parte mala-
ta. In questo senso l’omosessualità nella sua Bibliografia
orizzontalità evoca l’annullamento del duali-
smo che per la sensibilità collettiva sorregge Berra, L. E., D’angelo, M., (a cura di) Coun-
il mondo e il suo ordine, non solo nel suo ma- seling filosofico e ricerca di senso, Liguori,
schile e femminile, ma anche nel suo bene e Napoli, 2008.
nel suo male, nel suo vero e nel suo falso, nel Galimberti, U., Il tramonto dell’occidente
suo bello e nel suo brutto (come in un’etica nella lettura di Heidegger e Jaspers, Fel-
del giudizio). L’omosessualità sembrerebbe trinelli, Universale economica, 2005.
di primo acchito in questo senso negare etica, Galimberti, U., La casa di psiche. Dalla psi-
estetica e scienza; e difatti non troppo diver- coanalisi alla pratica filosofica, Feltri-
samente viene considerata l’omeopatia dal nelli, Milano, 2005.
“dualista serio”.Tuttavia, come si diceva, la Girard, G., Etica del giudizio e etica della
mutata configurazione del soggetto ammette contemplazione, L’economia si regge sul-
oggi delle rispondenze e delle sottolineature l’ignoranza?, Moretti&Vitali, Bergamo,
emotive che tollerano assai più di prima vi- 2007a.
sioni plurime che oltrepassano almeno in par- Girard, G., Omosessualità paradigma di
te il dualismo fondato sulla chiarezza della emancipazione?, Psicologia debole e psi-
distinzione aut-aut, junghianamente, e dialet- coterapia, Ananke, Torino, 2007b.
ticamente, proponendo compendi simbolici Hillman, J., La vana fuga dagli dei, Adelphi,
che complementano una ragione pedissequa- Milano 1991.
22 NEOPSICHE
Hutton, P.H., Foucault, Freud, and the tech- Weil, Mondadori, Milano 1999.
nologies of the self, 1988, trad. it. Foucault, Vannini, M., (a cura di), Meister Eckhart, I
Freud e le tecnologie del sé, in: Martin e sermoni, Paoline, Milano 2002.
al., op. cit., 1988. Vannini, M., Mistica delle grandi religioni,
Jung, C. G. Psychologische Typen, Rascher, Induismo, Buddismo, Islam, Ebraismo,
Zürich 1921, trad. it. Tipi psicologici, in Cristianesimo, Mondadori, Milano 2004.
Opere, VI, Boringhieri, Torino 1969. Zolla, E., La filosofia perenne, L’incontro
Vannini, M., Il volto del Dio nascosto. fra le tradizioni d’Oriente e d’Occidente,
L’esperienza mistica dall’Iliade a Simone Mondadori, 1999.

NEOPSICHE 23
Il disturbo d’ansia generalizzato:
riflessioni teoriche e interventi
Carla Giovannoli Vercellino

Prima premessa: brevi cenni storici viene introdotto il Disturbo di Panico; i Di-
sturbi d’Ansia sono divisi in: Ansia Genera-
Fin dall’inizio Freud riconosce l’isteria da lizzata, Attacchi di Panico, Disturbo Ossessi-
angoscia, insieme a quella ossessiva, come vo Compulsivo, Disturbo Post-Traumatico da
tipologie di nevrosi. La nevrosi d’angoscia in Stress e Disturbo Fobico.
un primo momento assume la connotazione Nel DSM-III-R il Disturbo d’Ansia ha una
di una “nevrosi attuale” che è collegata da sua precisa individuazione nosografica e ciò
Freud (1889) alla cumulazione dell’eccitazio- costituisce un grosso stimolo per la ricerca.
ne sessuale con una insufficiente elaborazio- Nel DSM-IV e DSM-IV-TR sono ammesse
ne psichica della stessa. Molto interessante, a le diagnosi multiple e ciò comporta una dif-
questo proposito, risulta una nota dello stesso ficoltà a considerare il Disturbo d’Ansia Ge-
Freud (1895, caso di Annie, Studi sull’isteria) neralizzato come entità autonoma a causa del
in cui afferma: “Ero incline allora a presu- suo alto grado di comorbilità soprattutto con
mere un’origine psichica per tutti i sintomi il Disturbo Depressivo Maggiore Unipolare
di una isteria. Oggi spiegherei la tendenza per cui è probabile che nel prossimo DSM-V
all’angoscia in questa donna che viveva in il Disturbo d’Ansia Generalizzato costituisca
astinenza, come nevrotica (nevrosi d’ango- un’unica categoria con la Depressione.
scia)”. Qui il termine nevrotico è inteso nel
suo senso primitivo di perturbazione nel fun- Seconda premessa: cenni di fisiopatologia
zionamento del sistema nervoso (Laplanche e e biologia
Pontalis, pag. 339).
Nel dopo guerra la classificazione maggior- La ricerca ha dimostrato che l’ansia è uno sta-
mente riconosciuta per i disturbi nevrotici to emotivo che accompagna la vita dell’uomo,
(Faravelli, 2006) è la seguente: la paura che ne costituisce il nucleo centrale e
• La neurostenia che comprende a volte la relativa reazione di fronte al pericolo sono
“l’ansia” e a volte no risposte innate risalenti a complessi circuiti
• L’isteria neurologici.
• La nevrosi ossessivo-fobica L’ansia può essere normale o patologica.
• La nevrosi depressiva La maggior parte degli studiosi è d’accordo
Negli anni ’80 la scoperta degli psicofarmaci nel considerare la differenza in base all’en-
porta cambiamenti significativi nella classi- tità della reazione agli stimoli, piuttosto che
ficazione diagnostica. Infatti, grazie a Klein alla qualità e al successo della risposta (fuga,
(1980-90 circa) viene utilizzato il primo trat- allontanamento del pericolo, soluzione del
tamento farmacologico a base di antidepres- problema, piuttosto che l’aumento della per-
sivi triciclici con esiti positivi. cezione dello stesso e paralisi dell’azione).
Il DSM-III porta un grande cambiamento a Il Disturbo d’Ansia secondo il DSM-IV-R
livello diagnostico introducendo l’Asse I e deve essere distinto da una condizione me-
l’Asse II. Scompare il concetto di nevrosi, dica (per esempio l’ipertiroidismo) o da un
24 NEOPSICHE
disturbo indotto da sostanze (cocaina, alcool,
ecc.). Essa è “normale” quando consiste nel-
la reazione d’allarme ad una minaccia reale
e specifica. Lo stimolo esterno, attraverso
le aree sensoriali, attiva immediatamente
l’ipotalamo (che coordina il sistema nervoso
autonomo) provocando una tensione psichi-
ca con l’aumento della frequenza cardiaca e
respiratoria, della secrezione delle ghiandole
sudoripare e della vasoregolazione. L’atti-
vazione catecolaminergica produce circa tre Figura 1 – Neurocircuiti dell’ansia: il ruolo centrale
volte tanto di adrenalina e dieci volte di nora- dell’amigdala in Antonini, Pallanti (2006), Facts News
drenalina con sensibili alterazioni cardiova- & Views n. 2
scolari, aumento della pressione e possibili
aritmie. Tutto ciò costituisce una reazione di Un ulteriore aspetto biochimico che da un
difesa per mettere l’individuo nella condizio- lato complica la situazione, ma dall’altro
ne di allontanare o allontanarsi dall’oggetto rappresenta un terreno suscettibile agli psico-
o dalla situazione. L’ansia normale, quindi, farmaci è quello relativo al gene trasportato-
è una reazione automatica a stimoli di paura re della serotonina. “Il promoter per il gene
che porta il soggetto ad attivare le sue risorse trasportatore della serotonina esiste sotto
per risolvere la situazione con un rilassamen- forma di due alleli, uno lungo e uno corto.
to finale della tensione. L’allele corto è associato a una minor produ-
L’ansia è patologica quando la reazione di pau- zione del trasportatore stesso, ha una ridotta
ra è esagerata rispetto allo stimolo o diventa trasmissione serotoninergica e, infine, a una
una costante (cioè gli stimoli sono continui) e maggiore suscettibilità nei disturbi d’ansia”
in genere il comportamento non porta alla so- (Antonini, Pallanti, 2006, pag. 10-11).
luzione del problema, anche se a volte ciò può La risposta a tale mal funzionamento può
apparire. In genere l’individuo ansioso può essere farmacologica (attualmente risultano
trovare soluzioni immediate di comportamento più efficaci i farmaci di tipo antidepressivo)
che non sono di evitamento, ma anzi sembrano oppure di sostituzione o cancellazione della
dirette a superare il problema stesso (per esem- paura appresa collegata allo stimolo X con
pio l’ansia per un esame che non impedisce il l’apprendimento di stimoli che fanno un per-
superamento dello stesso), ma immediatamen- corso inverso, cioè dalla neocorteccia arriva-
te insorge nell’individuo la preoccupazione no all’amigdala. Ciò viene ammesso anche
per successive vicende come la media dei voti, da un punto di vista neuroscientifico anche se
la tesi, il posto di lavoro, ecc.. non risulta chiaro se il fear learning scompare
Le neuroscienze, hanno negli ultimi anni, del tutto o viene in qualche modo messo in
fatto scoperte interessantissime circa il fun- minoranza dal fear extintion.
zionamento del cervello. In particolare nel- La stessa ricerca neuroscientifica (vedi Facts
l’ambito dell’ansia la funzione dell’amigdala News & Views n. 2, 2006) dà molta impor-
è fondamentale sia nelle risposte alla paura tanza alla resilience cioè alla capacità dell’in-
sia nell’emozione stessa. dividuo di affrontare le avversità della vita in
L’amigdala riceve gli stimoli sensoriali della maniera duttile, attiva, propositiva.
paura attraverso il talamo, prima della cor- L’apprendimento di nuovi stimoli che posso-
teccia prefrontale e li trasmette alla corteccia no sostituire altri arcaici collegati alle paure
stessa rendendo lo stimolo da non consape- non è detto che sia un apprendimento soltanto
vole a consapevole, in modo che l’individuo cognitivo e per quanto riguarda la resilience
possa controllare il suo comportamento di ri- essa ha molto a che fare con l’identità del-
sposta in modo funzionale. l’individuo. Questi due ultimi aspetti possono
NEOPSICHE 25
essere oggetto di specifiche strategie psicote- ne, dalla vita, con apatia, abulia, rimpianto
rapeutiche. del passato come nel disturbo depressivo. Ci
possono essere casi, invece, in cui la sindro-
Il punto di vista terapeutico: alcune me depressiva è prevalente su quella ansiosa
strategie possibili ed allora anche l’approccio psicoterapeutico
deve essere diversificato.
La diagnosi clinica è senza dubbio un punto Raccogliendo alcune considerazioni su questa
di riferimento importante per comprendere patologia, anche da un punto di vista eziologi-
sia l’eziologia di una patologia sia gli effetti co, sull’efficacia o meno di alcuni interventi,
farmacologici. la ricorrenza di certi elementi comuni, si può
La posizione della psicoterapia, in partico- giungere a formulare una sorta di “strategia”
lare quella analitico transazionale, lavora su di intervento. Ferme restando le fasi terapeu-
più concause. L’ansia, come la depressione, tiche del processo analitico transazionale, il
l’attacco di panico, ecc., sono sintomi di un punto di riferimento teorico, le tecniche via
disagio psichico che può essere sia struttura- via adottate o adottabili, una strategia non
le (per esempio un Disturbo di Personalità) vuole essere altro che una riflessione a priori
o funzionale (per esempio come il Disturbo sul trattamento per ricercare possibili punti
d’Ansia Generalizzato). focali e poter quindi scegliere, in caso affer-
Per quanto già premesso il quadro eziologico mativo, alcuni interventi piuttosto che altri
dell’ansia sembra aver acquisito una conside- con più successo e minor tempo.
revole complessità. Ciò non deve essere assolutamente uno sche-
I principali fattori costituenti di tale patolo- ma fisso, applicabile automaticamente, ma-
gia si possono così sintetizzare: gari denominato “il copione della persona
1. un aspetto genetico; ansiosa”, ciò è pienamente scorretto da un
2. un’influenza evolutiva (dell’ambiente ar- punto di vista teorico (il valore della indivi-
caico); dualità per l’analisi transazionale è irrinun-
3. un modellamento o apprendimento cultu- ciabile), inoltre rischia di rendere il terapeu-
rale; ta disattento rispetto al qui ed ora (relazio-
4. una percezione-convinzione dell’individuo ne terapeutica) per applicare una strategia
rispetto alla sua identità; pre-ordinata che risulterebbe disfunzionale
5. elementi specifici di tipo copionale. proprio perché tale, perciò, inefficace e poco
La comorbilità riscontrata tra ansia e depres- producente.
sione da un punto di vista clinico, confermata Quindi che valore possono avere queste “stra-
dall’effetto positivo degli psicofarmaci, può tegie” possibili? Esperienze di trattamenti,
avere un riscontro anche psicologico. Infatti, letteratura, possono costituire stimoli di ri-
esiste in tale forma di patologia un fondo de- flessione, di indagine, e sono utili nel singolo
pressivo di autosvalutazione, sfiducia, timore caso solo se conservano la caratteristica della
di non essere all’altezza. plasticità, duttilità e relativismo nell’ambito
Alcuni ricercatori (Bogetto, Pezzina, Maina, delle continue diversità intersoggettive.
2006) indicano una percentuale alta di co-
morbilità fra il 30 e il 90 % che non copre Il trattamento
però totalmente le varie situazioni.
Secondo la mia esperienza, raccogliendo Una delle possibili contaminazioni più comu-
le riflessioni relative ad una trentina di casi ni in tale patologia deriva, a mio avviso, da
trattati direttamente o in supervisione, il Di- preconcetti atavici circa il binomio pericolo-
sturbo d’Ansia con tutte le sue connotazioni paura. Ritengo che questo quadro generale
di irrequietezza, di “fare” molto, anche se in possa ricorrere sovente producendo contami-
modo confuso, ma comunque di agire, non nazione spesso non consapevoli. Una sintesi
sempre è accompagnato dal ritiro dall’azio- potrebbe essere la seguente:
26 NEOPSICHE
Può “sempre” succedere qualcosa di
G
imprevisto
La paura non è gestibile, può paralizzare
(mancanza di protezione e modellamento)
A Poco informato sulla paura e sulla reazione
del corpo, ai pericoli, al modo di affrontarli

B Immagini mentali catastrofiche, paura della


paura.
Figura 2

Praticamente gran parte della letteratura me- dalla spinta della società odierna alla com-
dica, psicologica e filosofica sono d’accordo petizione, al fare bene, tanto… richiesta che
nel far risalire l’origine dell’ansia nella pri- sollecita il desiderio di affermazione, di po-
Praticamente gran parte della letteratura medica, psicologica e filosofica sono d’accordo nel far
mitiva paura (panico). Già nell’antica Grecia tenziamento della propria identità. Gli indivi-
l’eccessiva
risalire pauradell’ansia
l’origine (che sinella
fa risalire
primitivaalpaura
miste- duiGià
(panico). si trovano
nell’anticasovente coinvoltipaura
Grecia l’eccessiva in un vortice
rioso
(cheesiterrificante Dio Pan)e terrificante
fa risalire al misterioso era considerata
Dio Pan) era continuo
consideratadi una
istanze ambientali
patologia (affrontatafatte
con proprie a
unasvariate
patologia (affrontata con svariate mo- cui vogliono rispondere,
modalità dal bagno caldo, alla ginnastica ecc.). L’uomo si è sempre trovato ad affrontare
ma nello stesso tem-
dalità dal bagno caldo, alla ginnastica ecc.). po, temono di non farcela per capacità, ener-
L’uomo si è sempre
nell’ambiente, trovato dagli
molti pericoli: ad affrontare nel- ai propri
animali feroci, gia, tempo,
simili, ecc..
in tutteCiò può riguardare
le epoche, oppure le lo studio,
l’ambiente,
malattie delmolti pericoli:
Medioevo dagli
(peste, animali
lebbra, ecc.), fero-
il terrorel’aspetto
per la fine professionale, il lavoro
del Mondo nell’anno Mille casalingo
ci,(Fabbroni,
ai propri2006),simili,la in
paura del peccato, dell’Inquisizione per arrivare alla paura dei nostri giornidedizione
tutte le epoche, oppure (casa in ordine, figli perfetti, totale
le malattie del Medioevo (peste, lebbra, ecc.), alla famiglia ecc.), la propria performance.
(nucleare, rapine, aggressioni, guerre, ecc.).
il terrore per la fine del Mondo nell’anno La sensazione di insufficienza delle proprie
Mille (Fabbroni,
L’uomo 2006),
deve quindi la paura
imparare del peccato,
a far fronte continuamente risorse per reali,
a pericoli aspirazioni
ma forse hae/ogiàrichieste
nel suo esterne
dell’Inquisizione per arrivare
“corpo”, reazioni arcaiche di paurealla paura
vissute delladei
specieche vengono l’immensa
e, soprattutto, consideratepaura proprie,
che ogni ma che
nostri giorni (nucleare, rapine, aggressioni, sono per
bambino ha, sia pure a livello inconsapevole, dell’abbandono e del non amore. lo più egodistoniche e la visione di
guerre, ecc.). una vita faticosa costituita da continui perico-
Accanto a ciò poco o nulla viene detto a livello educativo o culturale circa l’emozione della paura
L’uomo deve quindi imparare a far fron- li-mete da superare, può giustificare il fondo
te econtinuamente
le sua gestione. Quindia pericoli reali, mentali
le immagini ma forse depressivo
catastrofiche dell’umore
che si ipotizza esistanogenerale che spesso
già a livello
ha somatico,
già nel possono
suo “corpo”, reazioni arcaiche di accompagna i sintomi ansiosi.
dar luogo ad un disturbo d’ansia generalizzato o un attacco di panico (questo
paure vissute della specie e, soprattutto, l’im- Le decisioni copionali nei diversi gradi di im-
ultimo quando la situazione riguarda l’aspetto specifico della individuazione-separazione).
mensa paura che ogni bambino ha, sia pure passe possono essere differenziate e/o avere
a livello
Se a ciòinconsapevole, dell’abbandono
si unisce una identità e deldi riconoscimento
poco solida (sistema elementi comuni.non equilibrato) il divario tra
non amore. del rischio e la propria capacità ad affrontarlo
valutazione A diventa
solo titolo di esempio citerò il caso di
intollerabile.
Accanto a ciò poco o nulla viene detto a livel- Anna.
Un’altra contaminazione, è rappresentata dalla spinta della società odierna alla competizione, al
lo educativo o culturale circa l’emozione del-
fare bene, tanto… richiesta che sollecita il desiderio di affermazione, di potenziamento della
la paura e le sua gestione. Quindi le immagini Anna è una donna sposata di 40 anni con due
mentali
propriacatastrofiche che si ipotizza
identità. Gli individui si trovanoesistano figli. Siinpresenta
sovente coinvolti un vorticespigliata,
continuo curata,
di istanzedisinvolta,
giàambientali
a livellofattesomatico,
proprie apossono darrispondere,
cui vogliono luogo ad ma loquace,
nello stessoracconta tanti aspetti
tempo, temono della sua vita,
di non farcela
unper
disturbo d’ansia generalizzato o un attacco spesso non concludendo
capacità, energia, tempo, ecc.. Ciò può riguardare lo studio, l’aspetto professionale, il lavoro l’argomento per la
di panico (questo ultimo quando la situazione fretta di passare ad un altro. È angosciata dal-
casalingo (casa in ordine, figli perfetti, totale dedizione alla famiglia ecc.), la propria performance.
riguarda l’aspetto specifico della individua- la paura di non riuscire a fare bene il suo la-
zione-separazione). voro, di non educare bene i figli, di6non accu-
Se a ciò si unisce una identità poco solida (si- dire i genitori che possono morire da un mo-
stema di riconoscimento non equilibrato) il mento all’altro, di non riuscire a risparmiare
divario tra valutazione del rischio e la propria denaro per la vecchiaia. Tutti timori di fatti in
capacità ad affrontarlo diventa intollerabile. qualche modo possibili. Non dorme, è sempre
Un’altra contaminazione, è rappresentata tesa, litiga spesso con tutti. Il primo grado di
NEOPSICHE 27
morire.
Figura 3

G Devi farcela per valere. Sbrigati,


Società compiaci, dacci dentro non fermarti
Devi finché tutto non è a posto.
riuscire!

Ci provo, ho paura…
Non ci sono soluzioni
Figura 3

impasse (G2 – B2) esprime, fra l’altro, una ci siano alcuni aspetti cui prestare maggiore
decisione di copione del tipo “devo fare tutto attenzione. Per esempio un atteggiamento pre-
bene, così posso permettermi diFigura
essere
4 –con-
Sistemasente,
ricattocalmo
di Annadel terapeuta (che bilancia, ma
tenta di me, di non avere rimorsi, di sentimi non contrasta quello più ansioso del pazien-
brava”. 7 so-
te), empatico, interessato anche ai disturbi
Il secondo grado di impasse evidenzia, fra le matici che probabilmente vengono da tempo
altre, la decisione: “non posso godere della sottovalutati o scherniti in famiglia, può esser
vita, per me è una perdita di tempo, non ne ho funzionale. Ho normalmente riscontrato ab-
diritto”… Anna piccola: “hanno fiducia in me, bastanza utile spiegare già nei primi incontri
mi vogliono tanto bene, non posso deluderli”. in modo semplice, ma corretto, i meccanismi
Nel terzo grado di impasse emerge la perce- fisiologici dell’ansia con l’obiettivo di infor-
zione corporea che fermarsi (anche solo per mare, ma anche di rassicurare che la persona
poco) significa morire. non è pazza o “isterica”. Il portare, da subito,
una certa attenzione ai sintomi senza cadere
Strategie specifiche nel disturbo d’ansia nel gioco di renderli il centro dell’attenzione
può aprire la strada a considerare la dimensio-
1 - Alleanza ed empatia ne corporea in modo via via più complesso. La
Spesso una persona ansiosa si presenta con frase: “Il suo corpo le sta dicendo qualcosa,
molti, troppi, avvenimenti della vita quotidia- sta comunicando” può essere l’inizio di una
na da raccontare o da elaborare. Riferisce nu- consapevolezza che può aiutare a ridimen-
merosi sintomi fisici che le danno disturbo. sionare l’immagine del pericolo (e per con-
Per esempio Anna si muoveva sulla sedia, seguenza la propria incapacità ad affrontarlo)
cambiando sovente posizione, prendeva e po- a livello della corteccia prefrontale, stimolo
sava la borsa, guardava spesso l’orologio. Ri- che unito a degli psicofarmaci, se necessari,
cordo di averle fatto notare questo particolare può interrompere il circuito del fear learning
e la sua risposta fu: “Non voglio far tardi, non (apprendimento della paura) a favore del fear
voglio rubarle del tempo”. Infatti il rapporto extintion (estinzione della paura). In questo
con il tempo è un fattore di base fondamenta- periodo è funzionale aiutare la persona a rior-
le che finisce per entrare pesantemente nella dinare idee, bisogni, mete, secondo una suc-
relazione terapeutica anche sotto forma di ri- cessione nel tempo scandita da una priorità
chieste pressanti di risultati positivi a breve o da una possibilità realistica di attuazione,
termine del trattamento con richieste del tipo fermarsi su alcuni aspetti della sua vita per
ma quando starò meglio? Ma cosa posso fare affrontarli in maniera più approfondita. La
per guarire? Guarirò? relazione terapeutica deve essere più che mai
Per favorire l’alleanza terapeutica penso che improntata sulla comprensione – fermezza,
28 NEOPSICHE
Opinioni su Sé Comportamenti Ricordi di rinforzo
Valgo solo se riesco Irrequietezza. Incapacità di A scuola = avere tanta paura della
scegliere mete primarie maestra, non sapere mai cosa
Non ce la farò…
poteva succedere
Movimenti affrettati
Non posso tradire la fiducia…

Opinioni sugli altri Sintomi In famiglia, la mamma:


Non si accontentano mai… Scarsa concentrazione, non devi deludere chi ha fiducia in
tachicardia, insonnia, tensione, te
Se li deludo non mi amano
ecc.
Gli altri ce la fanno

Emozioni Fantasie Le zie = chi si ferma è perduto.


Ricatto = paura Non ce la farò mai Solo se hai finito tutto puoi
rilassarti.
Represse = rabbia, gioia Morirò
Scoppierò

Figura 4 - Sistema di ricatto di Anna

accettazione e successivo ridimensionamento rivolta a dare informazioni all’adulto (sul-


dei sintomi,
Strategie condivisione
specifiche e trasparenza.
nel disturbo d’ansia.Poco la paura, sui pericoli, sulle difficoltà del-
per volta la persona dovrebbe essere in grado la vita) per stimolare la persona a trovare
di iniziare a considerare l’ansia come una di- poco per volta una sua strada del problem
fesa,1.i sintomi
Alleanzacome
ed empatia.
dei segnali, riducendo il solving;
loro impatto doloroso con o senza i farmaci a • la conferma serve per iniziare a collegare
seconda delle diverse situazioni. i sintomi attuali ai significati e a situazioni
Spesso una persona ansiosa si presenta con molti, troppi, avvenimenti della vita quotidiana da
di momenti diversi;
2raccontare
- Decontaminazione
o da elaborare. Riferisce numerosi sintomi • l’illustrazione,
fisici che le danno in genere,
disturbo.risulta molto fun-
Man mano che l’adulto della persona risulta zionale, se comporta
Per esempio Anna si muoveva sulla sedia, cambiando sovente posizione, prendeva e posava la
l’utilizzo di metafore,
decontaminato è possibile iniziare a formula- storielle, paradossi, umorismo.
reborsa,
contratti di lavoro
guardava specifici
spesso e mete
l’orologio. da rag-di averle
Ricordo La strategia in questo
fatto notare periodo
questo è rivolta,
particolare e laquin-
sua
giungere più“Non
risposta fu: realistiche
voglio farin tardi,
sostituzione
non vogliodelle di, del
rubarle a parlare
tempo”.della
Infattipaura, a ridimensionare
il rapporto con il tempo è i
iniziali frasi: “Ce la farò?, Guarirò?, Quanto problemi nella vita e le proprie risorse e a ri-
tempo ci vorrà?”.
un fattore di base fondamentale che finisce per entrare solverepesantemente
e confrontare, se relazione
nella emerge, il mito o la
terapeutica
Nella decontaminazione tutti gli interven- speranza del B in una possibile
anche sotto forma di richieste pressanti di risultati positivi a breve termine del trattamento con onnipotenza
ti berniani sono ovviamente utili e ciascuno come liberazione dal sintomo ansioso (se po-
richieste
deve del tipo
essere usatoma per
quando
quelstaròsuomeglio? Ma cosatessi
particolare posso fare per
essere guarire?
perfetto fareiGuarirò?
tutto bene, non avrei
aspetto di utilità
Per favorire congruoterapeutica
l’alleanza con la patologia:
penso che cipiùsiano nullaalcuni
da risolvere,
aspetti potrei rilassarmi).
cui prestare maggiore
• l’interrogazione stimola la persona a “pen- L’indagine sulle spinte e la ricerca di un even-
attenzione. Per esempio
sare la risposta” un atteggiamento
iniziando così a stare nellapresente,
tualecalmo del terapeuta
modellamento (che (una
attuale bilancia,
o piùmaperso-
non
realtà e quello
contrasta ad utilizzare il pensiero;
più ansioso del paziente), empatico, ne ansiose in famiglia)
interessato devonosomatici
anche ai disturbi precederecheo
• la specificazione serve per evidenziare alternarsi all’indagine sulla percezione del
probabilmente vengono da tempo sottovalutati o scherniti in famiglia, può esser funzionale. Ho
aspetti importanti in una successione a vol- proprio Sé (fragile, malato, incapace, picco-
te confusivariscontrato
normalmente e per metterli in risalto
abbastanza proprio
utile spiegarelo)
giàrispetto alleincontri
nei primi aspettative dell’ambiente.
in modo semplice, ma
come in una Gestalt;
corretto, i meccanismi fisiologici dell’ansia con l’obiettivo di informare, ma anche di rassicurare
• la confrontazione è particolarmente signi- 3 - La deconfusione
ficativa
che per collegare
la persona non è pazza fatti, situazioni,Il com-
o “isterica”. portare, In
da questa
subito, unaparte delattenzione
certa trattamento è necessario
ai sintomi senza
portamenti,
cadere emozioni
nel gioco tra loroil ecentro
di renderli la realtà del verificare
dell’attenzione puòattraverso
aprire la lastrada
diagnosi fenomenolo-
a considerare la
setting; gica quali sono le decisioni prese a livello di
• dimensione
una parte corporea in modo viadeve
della spiegazione via più complesso.
essere Impasse Ladifrase:
II° e “Il suogrado.
di III° corpo Lele tecniche
sta dicendo
che
8
NEOPSICHE 29
si possono usare sono quelle disponibili nel- una sua rilevanza perché il suo obiettivo è
l’ambito analitico transazionale (dalla tecnica quello di intervenire sul sistema di riferimento
delle due sedie, all’interpretazione al reperi- complessivo, dopo che importanti ridecisioni
mento dell’elastico) molto utile può risulta sono state prese dall’interessato (Giovannoli,
l’analisi dei sogni. Vercellino, 2002). Nell’ambito della patolo-
Un’annotazione personale: ho riscontrato che gia ansiosa, questo aspetto è particolarmente
le donne che soffrono di un disturbo d’ansia delicato. Una persona che sia patologicamen-
hanno per lo più un buon canale di accesso te ansiosa può tendere ad esserlo in situazioni
del sentire, il comportamento nel qui ed ora di crisi. Tale possibilità può essere molto ri-
può essere una buona area bersaglio, l’ultima dotta, se non annullata, aumentando la resi-
meta può essere rappresentata dalla formula- lience. Questo termine, usato attualmente, per
zione di un pensiero personale organizzato e indicare la resistenza opposta dall’individuo
costruttivo. Naturalmente tutto ciò avviene al trauma o al pericolo, può trovare corrispon-
gradatamente lungo il percorso e in un cer- denza su un piano psicoterapeutico secondo
to senso, contemporaneamente. Per esempio i principi dell’Analisi Transazionale, su due
Anna nella stessa seduta è stata consapevole fronti che sono naturalmente interdipenden-
di una percezione corporea intensa e relativa ti: il consolidamento della propria identità e
emozione. L’agito corporeo da me rispecchia- l’acquisizione di un punto di vista nuovo ri-
tole l’ha confermata e al termine della seduta, spetto alla vita, al mondo ecc. (cambiamento
Anna ha così concluso: nel quadro di riferimento). Dato che il qua-
“Allora questo è il modo che uso da sempre dro di riferimento ha proprio la funzione di
per farmi paura da sola e star male”. fornire all’individuo un insieme percettivo,
Gli uomini ansiosi, invece, hanno sovente un concettuale, affettivo e di azione, usato per
modo diverso di manifestare il disagio, meno definire se stessi, gli altri e il mondo (Schiff,
parole, a volte più frenesia nei movimenti, 1975, Mellor, 1980), esso è particolarmente
gesti stizziti, o chiusura come se il negare significativo nell’ambito dell’intervento del-
l’ansia potesse essere una soluzione. La porta l’ansia generalizzata.
di accesso può essere diversa, a volte quella Il riapprendimento ha proprio la funzione di
del pensiero, a volte il comportamento nel qui rendere lo schema di riferimento più duttile,
ed ora. Più difficile risulta, per evidenti pro- adeguato, alla sua funzione di mediatore tra
blemi culturali il contatto con le emozioni e l’intrapsichico e il mondo esterno. Il questo
l’ammissione della paura. ambito possono essere funzionali i seguenti
L’Impasse di III° normalmente si può affron- interventi (Giovannoli, Vercellino, 2002):
tare con una graduale attenzione e richiamo a) La conflittualizzazione (dal principio dia-
al contatto corporeo positivo nel qui ed ora in logico dell’epistemologia della complessi-
modo che, seppur in minima parte, la “memo- tà) cioè la capacità di convivere con i con-
ria del corpo” (Attanasio, 2002) emerga alla flitti e trarre da essi l’aumento delle opzio-
consapevolezza. ni possibili, per esempio accettare l’idea e
Il trattamento, a mio avviso, non avrebbe relativo disagio che ogni scelta implica una
un’efficacia duratura nel tempo se contem- rinuncia che produce sofferenza. Inoltre di
poraneamente l’azione terapeutica non fosse fronte ad un bivio (l’università o il lavo-
diretta ad indagare la solidità dell’identità ro?) è necessario imparare a non bloccare
soggettiva soprattutto per quanto riguarda, in la decisione oltre un tempo ragionevole,
genere, l’esserci come persona con diritti, bi- ma ascoltare gli stimoli che la situazione
sogni, risorse e con una buona valutazione di porta (informazioni, contatti, alternative,
Sé ai propri occhi. ecc.);
b) La strategizzazione (dal principio auto-
4 - Il riapprendimento eco-organizzativo dell’epistemologia della
Questo aspetto del processo terapeutico ha complessità) che mira a una maggiore ca-
30 NEOPSICHE
pacità di collegamento tra la realtà interna Carla Giovannoli Vercellino TSTA Diretto-
e quella esterna in senso allargato e con un re dell’Istituto Torinese di Analisi Transazio-
pensiero organizzato. Proprio l’interrela- nale. E-mail: segreteria@itat-formazione.it
zione equilibrata tra sensazioni, emozio-
ni, vissuti interni e informazioni, stimoli Bibliografia
esterni è sintomo di benessere. Quindi è
importante che la persona impari ad ascol- Antonini S., Pallantini S., (2006), Fisiopa-
tare il messaggio corporeo e lo utilizzi per tologia e correlati biologici dei disturbi
capire meglio se stesso, ma anche l’even- d’ansia, Facts News & Views, Volume 7,
to esterno (ho paura, sono in ansia, c’è un n. 2, Masson, Milano
pericolo, valuto quali sono gli aspetti con- Attanasio S., (2002), Le memorie del corpo,
creti sociali del pericolo per scegliere una Rivista Italiana di analisi transazionale e
soluzione possibile). metodologie terapeutiche, Roma
c) La contestualizzazione che significa acqui- Beck A., (1974), Ideational Components of
sire la capacità di inserire un evento temuto Anxiety Neurosis, Arch. Gen. Psychiatry,
(o una nuova ridecisione) in un contesto più XXXI, 3, pag. 319 – 325
ampio e più specifico per avere correlazioni Berne E., (1979), Ciao e … poi?, Bompiani
come supporto ad una migliore integrazio- Editore, 2003
ne (esempio, un uomo decide di separarsi Bogetto F., Pessina E., Maina G., (2006), Cli-
e contestualizza questa sua decisione, in nica e terapia farmacologica dei disturbi
modo approfondito, nel suo ambiente fami- d’ansia, Fact News & Views, Volume 7, n.
liare, lavorativo, culturale, riflettendo sul- 2, Masson, Milano
le conseguenze e le reazioni possibili). La Drego P., (1996), Cultural Parents oppres-
contestualizzazione si può ricondurre al set- sion and Regeneration, TAJ, 26, pag. 58
timo principio della teoria della complessità – 77
(Reintegrazione del Soggetto nel processo Fabbroni B., (2006), Io ho paura, EUR,
di conoscenza) per cui paziente e terapeuta, Roma
insieme, argomentano gli eventi, accoglien- Faravelli A., (2006), L’evoluzione delle clas-
do anche le visioni altrui. sificazioni dei disturbi d’ansia, News &
Questi interventi, rivolti all’A della persona Views, Volume 7, n. 2, Masson, Milano
non sono comportamentistici, anche se hanno Giovannoli C., Vercellino F., (2003), Il riap-
uno stretto collegamento con un nuovo ap- prendimento secondo l’epistemologia del-
prendimento, ma rappresentano un modo di la complessità, Convegno AIAT, Torino
“curare” lo schema di riferimento più gene- Giovannoli Vercellino C., (1997), Ansia del
rale (fatto, appunto, di percezioni, opinioni, fare e identità, Rivista Italiana di Analisi
emozioni, su sé, gli altri e la vita). Essi sono Transazionale, Anno XVII, 33, Roma
costituiti da stimoli e riflessioni che il tera- Giovannoli Vercellino C., (1998), Ansia ge-
peuta può via via fare al paziente in base al neralizzata e copione, in Donne e Psicote-
materiale presentato dallo stesso. rapia, Imprimitur, Padova
Laplanche e Pontalis, (1968), Enciclopedia
Concludendo: quanto esposto rappresenta della Psicoanalisi, Laterza, Bari
delle riflessioni nell’ambito di una patologia Morin E., (2001), L’identità umana, Cortina,
abbastanza comune, quella dell’ansia genera- Milano, 2002
lizzata, quando il sintomo ansioso è dominan- Steiner C., (1974), Scrips people leave, Grove
te rispetto ad altri, riflessioni che possono co- Press, New York
stituire delle possibili indicazioni di attenzio- Wells A., (1999), Trattamento cognitivo dei
ni da utilizzare rispetto a determinati aspetti disturbi d’ansia, M.Grow-Hill
delle problematiche presentate e dei probabili Wilmotte J., (1982), Trattamento delle nevro-
interventi funzionali. si d’ansia, Neopsiche, 1983
NEOPSICHE 31
LA MEDITAZIONE COME STRUMENTO DI
DECONTAMINAZIONE E DI CONSAPEVOLEZZA
DELLA PROPRIA IDENTITÀ
Giorgio Piccinino

La meditazione presentata in questo conve- inalterata la struttura generale.


gno è una versione elaborata personalmente L’ultima sezione, prima della chiusura, ser-
sulla base di diverse e prolungate esperienze ve invece a concentrare l’attenzione sui lobi
a cui ho partecipato in questi ultimi anni. frontali, spostando tutta l’energia mentale
Di meditazione ce ne sono ovviamente di verso le aree del cervello deputate alla per-
moltissimi tipi e dunque innumerevoli posso- cezione, al controllo e all’elaborazione logico
no esserne anche gli utilizzi, tanto che, in fon- razionale del presente, l’obiettivo è quello di
do, qualsiasi momento di riflessione intensa e allenare ulteriormente al distacco dalle aree
prolungata, volta ad aumentare la percezione emozionali profonde e dalle elaborazioni au-
e la sensibilità può essere considerata una me- tomatiche del passato per sviluppare la capa-
ditazione. La religiosità occidentale da questo cità di stare nel qui e ora.
punto di vista non avrebbe molto da invidiare I lobi frontali sono infatti “i leader del cervel-
a quella orientale solo che il buddismo, per lo che guidano l’individuo nelle novità, nel-
esempio, in oltre duemila anni ne ha fatto una le innovazioni e nelle avventure della vita”
vera e propria filosofia di vita monacale e re- come dice Oliver Sachs, citato da Enzo Sore-
centemente una tecnica, se così posso dire, di si ne “il cervello anarchico”.
“gestione della mente” anche per i laici. Con una pratica paziente e costante nel tempo
In quest’ultima accezione le linee guida di si possono, tra l’altro, provare straordinarie
“anapana” e “vipassana”, come le ho cono- sensazioni di leggerezza, purezza, presenza e
sciute da John Coleman, primo occidentale concentrazione.
e anche primo laico ad essere introdotto in Vediamo ora la meditazione nel suo insieme
Birmania a queste pratiche negli anni 50, mi così come è stata attuata durante il work shop
sono sembrate particolarmente utilizzabili in del convegno.
un contesto terapeutico.
Questa versione ha poi due ulteriori sezioni, Mettetevi seduti comodi, trovate una vostra
la prima, che qualcuno chiama di meditazione posizione tenendo conto che starete così in
su oggetto, è centrata su un tema particolare, questa posizione per mezz’ora circa, forse
quello della pulsione alla sopravvivenza cor- anche un po’ di più,
porea, è un modo per orientare i meditatori a mettetevi a gambe incrociate con la schiena
prendersi cura del proprio corpo e della pro- dritta, il viso in avanti,
pria vita materiale. Questa parte può essere se volete cambiare posizione durante la me-
ovviamente sostituita a piacimento sulla base ditazione fatelo pure
delle finalità meditative. Nel mio caso, come restando però seduti diritti e ad occhi chiusi
dirò in seguito, poiché uso la meditazione du- senza creare disturbi o distrazioni agli altri
rante le maratone o i gruppi di 4 ore, posso questa comunque non deve essere una gara
sviluppare anche l’attenzione e la cura alle con voi stessi
altre pulsioni esistenziali (conoscenza, ap- per stare fermi e immobili,
partenenza e auto realizzazione) mantenendo cercate semplicemente di mantenere una con-
32 NEOPSICHE
dizione di stabilità vasi dai pensieri
e di concentrazione dentro di voi, senza sforzo, più o meno importanti, ma voi lasciateli veni-
cominciate facendo alcuni respiri abbastanza re ed andare,
profondi e lunghi, senza nemmeno cercare di controllarli,
respirate col naso senza strappi e senza for- potrebbero essere fantasie, ricordi, preoccu-
zare pazioni, immagini,
poi trovate un ritmo più lento e regolare pensieri rivolti al passato o al futuro, impe-
pian piano regolarizzate il ritmo rilassandovi gni o incombenze da affrontare
completamente semplicemente non dategli importanza,
trovate in voi calma e piacevolezza, mante- potrete pensarci in ogni altro momento del
nendovi tuttavia ricettivi, giorno, non ora,
attenti e vigili alle mie parole e a quello che appena notate questo fenomeno fate una nota
succede dentro di voi mentale
non addormentatevi, questa meditazione non che descrive questo fenomeno, dite: ecco che
ha lo scopo di rilassarvi e farvi riposare, ma di arrivano dei pensieri
acuire la percezione della vostra identità, dite mentalmente: pensieri, pensieri, pensieri
l’attenzione a voi stessi e alla vostra centra- come se descriveste quello che accade dentro
lità. di voi
Lasciatevi indietro preoccupazioni e tensioni, ricordi, ricordi, ricordi, oppure preoccupa-
sentite il piacere di ascoltare il vostro corpo zioni, preoccupazioni, preoccupazioni,
che respira ritmicamente. e lasciateli andare
Vi aiuterò a svuotare la mente e a trovare tornate semplicemente a sentire la respira-
calma e rilassatezza. zione sul punto
Mentre mandate fuori e inalate l’aria indivi- la mente ridiventerà quieta ed occupata a
duate un punto fra il naso e la bocca in cui contemplare la respirazione
potete sentire il vostro respiro, può essere un tutto è impermanente i vostri pensieri così
punto esterno o appena sotto la pelle, come arrivano così se ne possono andare, voi
un punto grande o piccolo, preciso o anche semplicemente notate il fenomeno
approssimativo e poi tornate al punto, mentre i pensieri si
cercate il punto in cui l’aria che inspirate ed dissolvono da soli.
espirate sfiora la zona fra naso e bocca, la- - pausa -
sciate ora che il respiro si regolarizzi e torni Possono arrivare anche sensazioni fisiche:
normale pruriti, tremori, fastidi
quindi cercate il vostro punto e respirate quando ve ne accorgete, anche in questo caso,
prestate attenzione al momento esatto in cui oggettivate queste sensazioni, dite: ecco una
il respiro tocca il punto da qualche parte sot- sensazione fisica: fastidio, fastidio, prurito
to le narici, non prima e non dopo, prurito prurito
ma nei momenti in cui l’inspirazione e l’espi- forse il vostro corpo vi manda dei segnali di
razione toccano il punto, fastidio per la posizione assunta,
restate così per un po’ piacevolmente, se riuscite, provate a lasciar arrivare le sen-
mantenete la consapevolezza dell’atto che sazioni
state facendo, senza sforzarvi provate a mantenere la posi-
restate concentrati sulla respirazione, inspi- zione iniziale
razione, espirazione. senza modificarla subito, vedrete che la sen-
- pausa - sazione fisica tenderà a sparire,
Ad un certo punto di solito, senza che lo vo- dite fastidio fastidio, oggettivate la sensazio-
gliate, ne e poi tornate al punto
vi accorgerete di pensare ad altro, sarete in- ad ascoltare il respiro e l’aria che entra ed
NEOPSICHE 33
esce centratevi su quel punto
tornate semplicemente al punto potrebbe essere grande come una moneta o
spesso le sensazioni se ne vanno come i pen- un bottone
sieri, non andateci dietro con l’attenzione. poi scendete piano piano sentite i vostri oc-
Se non ce la fate o provate dolore allora cam- chi, prima il destro e poi il sinistro
biate pure posizione, sentite gli occhi e le proprietà della vostra
a volte la prima posizione non è così comoda vista
come sembrava, allora spostatevi pure, solo provate le sensazioni che gli occhi anche se
prima di farlo, provate a tornare al punto e chiusi vi rimandano
a mettere l’attenzione alla respirazione, fate prestate attenzione poi alle tempie, ai lati
questo come se fosse un esperimento, della testa,
nel frattempo notate come tutto è imperma- ascoltate i rumori dell’ambiente
nente e siate consapevoli delle proprietà delle vo-
e dopo un po’ sensazioni e pensieri se ne van- stre orecchie
no nel nulla. prima a destra e poi a sinistra e poi tutte e
- pausa - due insieme.
Qualcuno di voi lo fa per la prima volta, e Ascoltate le sensazioni che provate soffer-
non è facile all’inizio mandovi sulla fronte
è un allenamento a mantenere la mente e il e poi sui muscoli delle sopracciglia e della
corpo concentrati fronte
su quello che accade nel presente, col tempo concentratevi in tutta questa zona e sentite
e la pratica ci riuscirete sempre meglio quello che provate
e comunque dopo tornate sempre al punto e a acuite l’attenzione, aumentate la ricezione
prestare attenzione alla respirazione delle sensazioni corporee
la vostra mente rimanga vigile, aperta, atten- poi passate a concentrarvi sul naso
ta odorate e siate consapevoli delle proprietà
e allo stesso tempo quieta e silenziosa, in del naso e dell’odorato.
ascolto, in pace E poi passate alla bocca e alla lingua,
utilizziamo il respiro, fonte della vita, per fo- sperimentate le sensazioni di quest’altro or-
calizzare la nostra attenzione su noi stessi, gano di senso, il gusto
mantenete uno stato di calma e di accoglien- percepite, ciò che arriva alla vostra consa-
za pevolezza
per tutto quello che succede dentro e fuori di provate sensazioni alla mandibola, alle lab-
voi, bra e a i denti
i pensieri vanno e vengono osservateli come percepite il continuo mutare della vostra
si trasformano da soli, realtà fisica, è l’impermanenza.
come passano senza che voi facciate nulla Poi il collo e infine tutta la testa, scendete e
osservate come ad essi si collegano sensazio- sentite le spalle,
ni ed emozioni soffermatevi un po’ di più anche qui, ascolta-
ma poi se ne vanno come sono venuti, sosti- te se ci sono delle tensioni,
tuiti da altri rilassatele, se serve, sentite la vostra posizio-
è l’impermanenza, tutto si trasforma e passa ne del dorso e la vostra postura,
continuamente. diritta e vigile, eretta e dignitosa,
- pausa - esprime il vostro essere presenti e partecipi a
Portate ora l’attenzione alla parte superiore voi stessi e al mondo.
della vostra testa Dalle spalle poi passate a prestare attenzione
nel mezzo in alto, quella che nei bambini si alle braccia
chiama fontanella e poi alle mani e all’intera superficie cutanea
ascoltate le sensazioni di quell’area e con- siate consapevoli delle proprietà del tatto che
34 NEOPSICHE
sentite con tutta la pelle vostra mente,
anche così potete sentire il contatto dei vestiti questo corpo ora è nelle vostre mani
sulla vostra pelle prezioso e delicato, perfetto e in costante
e delle parti del corpo fra loro evoluzione
sentite globalmente la straordinaria utilità vi è stato donato come la vita, insieme alla
dei vostri organi di senso vita
fate l’esperienza del loro continuo funziona- e come la vita lo potete sentire come un dono
mento da valorizzare
e del loro continuo mutare senza che dobbia- curare, riverire, onorare e proteggere,
te fare nulla. scegliete un verbo che sentite vostro e fatelo
Poi orientate l’attenzione al torace e al cuo- diventare la vostra priorità come volete trat-
re, ascoltate il suo battito incessante e tran- tare d’ora in avanti il vostro corpo?
quillo, poi passate alla pancia e ai genitali, Di cosa ha bisogno ora?
scendete infine lungo le gambe, Fate una nota mentale da ricordare poi, alla
prestate attenzione alle sensazioni che vi in- fine della meditazione.
viano i glutei, La materia di cui siete costituiti è sacra, in-
prima il destro e poi il sinistro, e poi ad en- toccabile come una divinità,
trambe insieme siete terra e materia viva, da amare,
e poi le cosce, le ginocchia, le caviglie e le siete responsabili della vostra esistenza cor-
gambe tutte intere porea e della vostra sanità
infine i piedi, prima il destro e poi il sinistro, siete responsabili della cura con cui trattate
provate sensazioni alle piante e poi alle dita voi stessi
e le funzioni necessarie alla vita,
poi tornate al punto, all’inspirazione e al-
la cura del vostro corpo è l’omaggio ricono-
l’espirazione.
scente per il dono ricevuto di essere vivi
Quando tornate al punto siete nel presente,
ogni gesto di nutrimento e di cura del corpo è
nel qui e ora istantaneo
intriso di gioia e gratitudine,
e da questo “qui e ora” percepite la globalità siate felici di ciò che siete fisicamente, questo
del vostro corpo e di ogni sua parte. corpo è l’unico che avete,
- pausa - conservate il piacere di accudire voi stessi in
Voi non avete un corpo, voi siete il corpo questa continua evoluzione,
l’identità è corporea, siete un insieme di ma- vostra e del mondo che vi ospita
teria viva salvaguardate con amore la vostra sopravvi-
in continuo mutamento, non la abitate, la siete venza.
siete il corpo che a volte osservate con la - pausa -
mente Ora, in questo stato di vigile rilassatezza,
ma siete anche il corpo che dialoga con la immaginate di guardare l’interno delle vostre
mente palpebre, un po’ verso l’alto,
e la vostra stessa mente è corpo, concentrate l’attenzione nella parte frontale
noi siamo corpo che vive e agisce per soprav- della vostra testa,
vivere. come a seguire una luce davanti a voi
Fate ora questa esperienza di sentirvi mate- in corrispondenza dei vostri lobi frontali,
ria impermanente senza sforzo,
potete percepire voi stessi in ogni luogo den- quasi senza volere, lasciate che la vostra at-
tro di voi tenzione si situi tranquilla
provate a essere una spalla e poi polmoni nella parte frontale della vostra testa,
e poi cuore, sentitevi battere e poi provate cercate di fermare la vostra mente in questo
la sensazione di essere il sangue che scorre luogo del presente,
e poi siate consapevoli delle proprietà della della consapevolezza del sè senza giudizio e
NEOPSICHE 35
senza storia, spiro
lasciatevi, se vi viene, trasportare in avanti fate qualche respiro più profondo, sentite
i lobi frontali sono i luoghi della contempla- l’aria benefica che vi riempie i polmoni,
zione della coscienza attuale sentite il fiato che espellete con calma, siete
senza pensieri arcaici, senza pregiudizi, sen- presenti a voi stessi ora,
za paure, assaporate il potere che avete in voi di sen-
solo osservazione e attenzione e accoglimen- tire,
to della realtà di pulire la vostra mente e di andare nel luo-
stando lì davanti la mente lascia indietro la go della contemplazione,
storia, bella o brutta che sia, si riposa, stacca in ogni istante della vostra vita potete gio-
la spina dalle preoccupazioni e dalle previ- strare la vostra attenzione
sioni spostandola in ogni parte del vostro corpo
fermatevi semplicemente a riposare oppure avere la sensazione globale ed intera
quando vi arrivano i pensieri ora sapete da del vostro sistema mente-corpo
dove vengono: così sarete consapevoli di quanto potete gui-
vengono dal passato, dalle elaborazioni anti- dare voi stessi e la vita.
che della vostra mente Avendo costantemente cura di voi stessi,
ora sapete come lasciarli andare e rimanere assaporate la gioia di essere al mondo,
lucidi nel presente sentite la vostra mutevole e differenziata
pensieri pensieri pensieri, sensazioni sensa- identità
zioni sensazioni sentitevi proprietari di voi stessi, dei vostri
preoccupazioni preoccupazioni preoccupa- pensieri e delle vostre sensazioni,
zioni sempre mutevoli, com’è mutevole l’universo.
noi siamo tutto, passato, presente e futuro Ora pian piano cominciate a lasciare la vo-
reazioni arcaiche e abitudini, stra osservazione interiore
ma qui nel presente siamo noi ad essere pro- preparatevi ad entrare in contatto con il mon-
prietari di noi stessi, do esterno a voi
osserviamo la realtà senza alcun desidero o e ad incontrare altri esseri viventi, anch’essi,
bisogno che sia diversa da ciò che è, come voi, donati alla vita,
contempliamo ciò che c’è accettando quello lentamente potete cambiare posizione, sgran-
che viene chirvi anche un po’ e poi, quando vi sentirete,
mantenete ancora un po’ questa attenzione aprire gli occhi.
alla zona frontale della testa,
se vi sentite trasportare in avanti lasciatevi Al termine della meditazione abbiamo potu-
pure andare, to approfondire alcuni temi sulla base delle
entrate nella luce e seguite le vostre sensa- domande dei partecipanti, questa è una sin-
zioni tesi delle risposte redatta da Luciana Zanon
a volte ci si sente sollevare, a volte ci sembra e da me parzialmente integrata con qualche
di entrare in un’altra dimensione informazione che mi sembrava necessaria per
di entrare nella stanza della beatitudine, nel completare alcuni pensieri.
luogo della pulizia mentale
nel luogo della contemplazione pura e acco- • La meditazione sviluppa la capacità di ri-
gliente del mondo intero, prendere il potere su di sé, di riscoprire le
questo è il luogo dove potrete tornare quando proprie molteplici parti in continuo mu-
vorrete tamento: concentrarsi negli occhi, nella
per riassaporare la pulizia della vostra mente pancia o nella bocca consente di percepire
- pausa - sensorialmente il cambiamento in atto e di
La meditazione ora volge al termine, attuarlo volontariamente, dato che la realtà
tornate di nuovo concentratevi sul vostro re- cambia nel momento in cui ne selezionia-
36 NEOPSICHE
mo una parte per osservarla. Questo vale esigenze etero dirette, sciocchi e fatui desi-
anche per i pensieri, osservando ed ogget- deri.
tivando i pensieri, guardandoli arrivare, È orientare la nostra vita, ma anche quella
lasciandoli andare noi agiamo sulla nostra dei nostri clienti, tenendo conto delle reali
realtà mentale modificandola. È così che motivazioni umane, perseguendo la soddi-
non ne siamo invasi, è così che non ne sia- sfazione dei bisogni profondi di sopravvi-
mo più prigionieri inconsapevoli. venza, amore, auto realizzazione e crescita,
Seguire i propri pensieri, le emozioni e senza lasciarsi fuorviare dalle richieste del
perfino le sensazioni fisiche diventa una mercato del lavoro che segue fini diversi e
scelta che possiamo attuare o meno in ogni spesso contrastanti con quelli degli esseri
momento. umani. Queste tre qualità sono il meta mo-
• Mi interessa molto anche un altro aspetto dello dalla meditazione e il modo con cui
fondamentale per chi fa il terapeuta o il viene proposta.
counselor (ma riguarda tutti anche a pre- • Un altro elemento importante è la rifles-
scindere dal momento professionale) ed è sione sul corpo, era mia intenzione aiuta-
un certo modo di vivere, uno stile di rela- re le persone a sentire la propria identità
zione interpersonale, un ritmo, un atteggia- materiale, fisica, a riprendersene la respon-
mento interiore ed esteriore, un un insieme sabilità come un’attenzione ed una cura
di valori che riassumerei con tre qualità: ecologica. Il concetto che ciascuno è il suo
lentezza, profondità e essenzialità. corpo cambia un po’ la prospettiva, induce
Ridurre il ritmo di vita, di parola, di movi- ad accettarlo ed amarlo così com’è, a va-
mento consente di sentire meglio le sensa- lorizzarlo anche, ma soprattutto a trattarlo
zioni corporee, i sentimenti e le emozioni come costitutivo della propria identità.
propriocettive, di distinguere dentro di sé • La meditazione è una pratica inizialmente
fra pensieri ed emozioni, per esempio, ma un po’ faticosa, ma poi con l’allenamen-
anche di ascoltare con attenzione gli altri, to risulta piuttosto facile e fruttuosa e può
di entrare in contatto veramente e di am- esser fatta in ogni momento, e ovunque,
pliare l’intensità delle emozioni di dolore e basta chiudere gli occhi e respirare ritmi-
di felicità. La lentezza così allunga la vita, camente, non ci vuole altro, con il tempo
rende l’attimo “persistente” perchè perce- diventa un modo per stare con se stessi e
pito più chiaramente. sentire la propria presenza viva.
La profondità è l’allenamento a sentire cosa • La meditazione non è una terapia, né la so-
succede oltre il primo impatto, consente di stituisce, semplicemente aiuta a rallentare
ascoltare anche le sensazioni sottili e più a sentire maggiormente quello che si fa e
arcaiche, proprie ed altrui, di entrare in si dice e quindi anche a scegliere compor-
contatto con la vita interiore delle persone, tamenti e parole, pian piano si acquisisce
di guardare la gente come un prodotto di sensibilità e presenza a se stessi. Si usano
esperienze diverse dalle nostre, di sfumare le parole con più attenzione e intensità,
le differenze superficiali cogliendone inve- ogni espressione tende a “pesare” mag-
ce la realtà umana ed esistenziale, la comu- giormente sia per i pazienti che per noi.
ne condizione di imperfezione e bellezza al • Non sempre utilizzo ciò che mi dicono i
di là dei sistemi difensivi e ricattatori accu- pazienti al termine dell’esperienza, non su-
mulati nella vita. bito, di solito gli faccio i complimenti per
L’essenzialità consente di selezionare ciò la capacità di meditazione, più che altro
per cui vale la pena vivere, è la scoperta siamo da quel momento in avanti tutti più
di ciò che rende la vita meritevole di esse- centrati e si può cominciare a fare terapia.
re vissuta, è la concezione che favorisce il Successivamente, durante i lavori terapeu-
raggiungimento della felicità, che pulisce tici, spesso riprendo quello che mi hanno
via dalla vita falsi miti, inutili obiettivi, detto come esempio del loro comporta-
NEOPSICHE 37
mento, delle loro difficoltà o capacità. nostri comportamenti e dei nostri vissuti.
• Ho chiamato questa meditazione “laica” Questo è essere insensati e fuori dalla real-
perché è a-confessionale, mi è venuto in tà.
mente questo aggettivo quando mi hanno Tutte le meditazioni hanno l’obiettivo di
chiesto un titolo per il WS, in realtà dove- sviluppare una percezione della realtà più
va essere provvisorio, ma poi per qualche esatta e il più possibile “pulita” da precon-
intoppo è rimasto così fino all’ultimo mo- cetti e pensieri arcaici, un allenamento a ve-
mento. Il titolo più completo da convegno dere la realtà così com’è, senza la necessità
è: “La meditazione come strumento di de- di volerla piegare alle proprie aspettative,
contaminazione e di consapevolezza della noi diremmo che si tratta di decontaminare
propria identità”. l’Adulto.
• È vero che il senso di riconoscenza che • La meditazione può essere, certamente, an-
suggerisco per il dono di questo corpo è che un modo per pregare e ringraziare Dio,
qualcosa di sacro, ma non necessariamente così come per chi crede alla natura evolu-
in un senso religioso. È un concetto che ho tiva delle cose può essere un modo per rin-
preso da Raimond Panikkar, per lui, e a me graziare i propri genitori, la specie umana,
sembra una riflessione che può cambiare anche il caso, naturalmente, che ci ha fatto
la vita, nascendo noi siamo dati al mon- nascere qui, sani e con una previsione di
do, la vita c’è prima e dopo di noi, siamo vita piuttosto vantaggiosa rispetto ad una
noi il dono immesso nella vita, è la specie parte cospicua degli altri esseri umani.
umana che si riproduce per sopravvivere, • Come accennavo prima io uso la medita-
e in quanto dono ciascuno ha qualcosa da zione in genere all’apertura delle giornate
rappresentare per il genere umano, siamo il di maratona, ma anche nei gruppi che ogni
contributo all’evoluzione della specie che tanto tengo per mezza giornata all’inizio
noi stessi riusciamo a creare. Per lui non ci dell’anno o prima o dopo qualche inter-
sono credenti e non credenti, ma persone ruzione vacanziera. L’obiettivo è quello
che credono a cose diverse, chi al Dio e chi di “rompere” con il ritmo di vita abituale,
alla natura evolutiva di tutte le cose. con le chiacchiere, con l’attenzione al fuo-
• Qualcuno durante la meditazione ha la ri ecc. È anche un modo per stimolare una
sensazione di uscire dalla realtà, di non pratica che aiuta a sviluppare un Adulto
sapere quanto tempo è passato, per qual- osservatore e contemplativo, che oggettiva
cuno qui sembrava fosse durata 20 minuti, i pensieri, non per cambiarli, che questo è
mentre invece erano 40. Qualcuno prova compito della terapia, ma per accettarli e
un senso di implosione o anche un’ansia conoscerli, e poi se si vuole per occuparse-
generica e fastidiosa. Credo che questo ne successivamente.
evidenzi quanto poco siamo abituati a sta- Mi sembra non solo un processo di decon-
re in contatto con noi stessi, quanta paura taminazione, di più, mi sembra un modello
abbiamo del silenzio e della concentrazio- di vita che privilegia il presente, il qui e ora,
ne. Non è certo meditando che siamo fuori che aiuta ad essere consapevoli dei propri
dalla realtà, anzi è proprio il contrario, noi automatismi considerandoli però per quel-
siamo fuori della realtà quando non sen- lo che sono: vecchie identità automatizzate
tiamo, quando perdiamo di vista l’essen- dal tempo e dalla limitatezza del funzio-
ziale, quando facciamo le cose senza sen- namento umano, pre-giudizi in ogni caso,
tire e senza essere presenti in quello che una delle molte e diverse possibili identità
facciamo. Siamo fuori della realtà quando che ci caratterizzano. Un’altra mia identità
non ci ascoltiamo o andiamo in automati- è questa qui, quella di adesso, nel presente,
co senza riflettere, quando viviamo senza contemplativa e accettante, osservatrice e
dare un senso e un significato alla nostra libera, il più possibile, dagli apprendimenti
esistenza, quando siamo inconsapevoli dei precedenti, è anche la parte più mia, quella
38 NEOPSICHE
in cui mi identifico maggiormente. La me- ne e di rilassamento, prima della giornata
ditazione è poi uno strumento molto utile o degli incontri in cui ci si deve prendere
per gli stessi motivi anche per noi terapeuti cura dell’altro.
e counselor, può essere uno strumento uti- Come racconta una storiella zen (credo)
le per la nostra consapevolezza, per man- non si può aggiungere nulla ad una ciotola
tenere le qualità di lentezza, profondità ed già colma, prima bisogna vuotarla.
essenzialità, quando entriamo in rapporto • In ogni caso la meditazione è una pratica
con una persona in difficoltà dobbiamo che va vissuta ed imparata in prima per-
essere presenti, attenti, vigili e sensibili, sona, si deve provare su se stessi, anche
capaci di lasciar fuori dal setting emozio- solo per capire e per superare possibili
ni che non c’entrano nulla con quello che pregiudizi. Suggerisco quindi di rivolger-
stiamo facendo e con la persona che abbia- si a scuole di meditazione serie e di fare
mo di fronte. una certa pratica prima di proporla a chic-
chessia, io ho trovato molto professionali
• Voglio aggiungere che questa meditazione
e “laiche” le persone dell’International
è molto parlata, ma è anche un allenamento
Meditation Center, l’istituto che organizza
a fare silenzio dentro di sé da pensieri ed la pratica con John Coleman. Se siete inte-
emozioni relativi al passato e al futuro, con ressati contattate pure Edoardo Parisi, che
un po’ di pratica si riesce poi a farla da soli svolge sessioni di meditazioni, anche brevi
senza induzione verbale esterna e senza per principianti o avanzati, in modo molto
oggetto, in silenzio appunto. accogliente e confortevole.
Così inizia un’altra esperienza, l’esperien-
za della pulizia dal rumore e dai disturbi edoardoparisi@imcitalia.it
inessenziali che vengono dall’esterno, ma tel. 347 7189261
anche dall’interno, è l’ampliamento dello
spazio interiore e delle possibilità di ascol- Giorgio Piccinino, Centro E. Berne, P.zza
to e di successivo contatto reale con le per- Vesuvio 19, Milano
sone, una sorta di pausa, di concentrazio- giorgio@giorgiopiccinino.191.it

NEOPSICHE 39
“TI AMO!”...E POI?
Migliorare la relazione di coppia attraverso un percorso di counseling Analitico
Transazionale

Debora Magnavacca, Silvia Bassanini

1. Il disagio relazionale in cui noi tutti ni, là dove tutto dovrebbe essere perfetto ed
viviamo idilliaco…l’Amore!
Sicuramente le nostre esperienze personali
Tutti vorremmo che le nostre relazioni d’af- hanno fatto si che desiderassimo approfondire
fetto fossero durature ed eterne, promettiamo le problematiche della coppia con grande in-
di amarci reciprocamente per sempre. Ma teresse, ma altro motivo di approfondimento
spesso le relazioni non funzionano. è stato iniziare a vedere i primi clienti come
Finiscono, non sembrano quello che erano, counselor e renderci conto di come molto
quello che ci aspettavamo dovessero essere, spesso, dopo aver fatto un percorso sulla loro
ci spezzano il cuore e si frantumano. persona, si finisce quasi sempre con il parlare
Molti matrimoni si concludono con il divor- della loro relazione d’amore e spesso con sof-
zio e chissà quanti altri amori di prova, di pra- ferenza e delusione.
tica e part-time naufragano sugli scogli. Così ci è sembrato che lo stare insieme, la
Nessuno di noi può dire di essere passato in- condivisione, la coppia, le relazioni, fosse-
denne attraverso il tunnel dell’amore e attraver- ro per tutti un grande desiderio (forse il più
so tanta delusione: la nostra identità di amanti grande), ma al momento stesso una grande
muore e allo stesso tempo cerca di diventare paura, un luogo dove si aprono grandi ferite,
adulta attraverso percorsi che a volte sembrano conflitti, illusioni e delusioni.
sfuggire alla nostra consapevolezza. Il primario desiderio di amare e di essere
Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una amati incondizionatamente, e la continua do-
serie di profonde trasformazioni nei rapporti manda del perché troviamo sempre la perso-
di coppia: il modello tradizionale incentrato na sbagliata, e del perché dopo esserci inna-
sul matrimonio è sempre più entrato in cri- morati perdutamente l’incantesimo svanisce,
si, sia per l’emergere di una maggiore libertà sono stati per noi motivo di studio, di ricerca
sessuale, sia per la crescente intolleranza de- e ovviamente di curiosità…
gli individui verso quelli che sembrano esse- Attraverso l’ascolto in primo luogo delle no-
re i vincoli, gli obblighi, le formalità. Non si stre esperienze personali e delle nostre rela-
vive più il rapporto come un’importante in- zioni passate e presenti abbiamo cercato di
vestimento. mettere insieme quanto appreso, studiato e
Le relazioni sembrano essere sempre più dif- vissuto, per poter dare agli altri qualcosa che
ficili da vivere: sopraggiungono incompren- fosse utile e per poter strutturare un percorso
sioni, litigi e crisi. Anche le statistiche di- di intervento di counseling sulle coppie che ci
mostrano che la durata media delle relazioni aiutasse nel nostro lavoro.
diminuisce vertiginosamente.
Abbiamo deciso di trattare questo argomento 2. I segreti della coppia sana
con passione e attenzione perchè sempre di
più si sente la necessità di capire e trovare un In un mondo dove molto spesso si sente par-
perché a sofferenze e continue incomprensio- lare di coppie in crisi è importante capire

40 NEOPSICHE
quali sono le basi per costruire una coppia Per riuscire a sostenere l’altro facendogli
funzionale. sentire la protezione è necessario che la per-
Il counselor che vuole lavorare con le coppie sona sappia proteggere se stessa e che abbia
deve: sviluppato un buon Genitore Affettivo che si
- sapere individuare i comportamenti e le di- prende cura prima di tutto del suo Bambino
namiche che non facilitano il rapporto di nel quotidiano. Lavorare su di sé è quindi
coppia importantissimo per costruire rapporti in-
- avere una chiara idea di quali comporta- terpersonali sani e per riuscire ad essere da
menti sono efficaci e funzionali, per indi- sostegno all’altro quando lo richiede. Non è
rizzare la coppia verso di essi. possibile dare all’altro ciò che non si ha
A tal fine è importante mettere in luce gli dentro di sé.
aspetti che caratterizzano come coppie felici
quelle che riescono a superare con successo Non esercitare potere sull’altro
le crisi che si presentano nel corso della vita Nelle coppie sane le differenze di potere
e che traggono soddisfazione dalla relazione sono minime. I membri di queste coppie
con l’altro. rispettano le percezioni dell’altro, sono in
grado di negoziare e di scontrarsi senza che
Caratteristiche della coppia sana l’uno o l’altro prenda la supremazia. Questa
caratteristica è particolarmente importan-
Esprimere affetto te, perché potere manifesto e intimità sono
Il legame di affetto è essenziale per una vita strettamente correlati.
di coppia sana. È importante che l’affetto Solo in situazioni di pari potere, infatti, può
sia manifestato all’altro. Può essere espres- nascere un’intimità che facilita l’apertura, la
so con carezze fisiche (abbracci, braccio sul- possibilità di sentirsi vulnerabili e la capaci-
la spalla) o con carezze verbali (“ti voglio tà di condividere i pensieri e i sentimenti più
bene”, “sei importante per me”). intimi. La ricerca del potere è strettamente
Lo scambio di carezze positive contribuisce collegata ai giochi ed al triangolo dramma-
a formare una base di sicurezza. Quando al- tico di S. Karpman. Infatti giocando i due
l’interno della coppia lo scambio di carezze partner possono in qualche modo acquisire
positive è ridotto, aumentano i litigi dove i un maggiore senso di potere passando dal-
partner riescono si a scambiarsi carezze, ma le diverse posizioni descritte nel triangolo:
negative (insulti, rimproveri). Salvatore, Persecutore e Vittima. Il Salva-
Per una vita affettiva soddisfacente è impor- tore e Persecutore sentono di avere potere
tante che ognuno possa chiedere all’altro la sull’altro perché partono da una posizione di
carezza di cui ha bisogno, che faccia sapere superiorità, la Vittima può sentire di avere
come vuole riceverla e che esprima la sensa- il potere quando induce senso di colpa nel-
zione dell’effetto prodotto da quella carezza, l’altro.
superando il pregiudizio che se chiedo “non è Il concetto di potere è correlato al tema della
spontaneo” e quindi “non vale” e ricordando complementarietà. Nelle coppie sane i ruo-
che se l’affetto si sente non perde spontaneità li sono complementari più che simmetrici:
perché lo si è richiesto. l’uno insegna e l’altro impara, l’uno parla e
l’altro ascolta, l’uno ha un ruolo aggressivo e
Sapersi proteggere e sostenere reciproca- l’altro di sostegno… Una tale complementa-
mente rietà è indispensabile perché vi possa essere
La protezione si esprime attraverso lo stato una buona interazione nella quale entrambi
dell’io del Genitore Affettivo o dell’Adulto abbiano pari dignità e permette l’esistenza
nei confronti del partner che, trovandosi in di una maggiore misura di potere manifesto
un momento di difficoltà è nello Stato dell’Io senza che questa sia accompagnata da com-
Bambino. petitività e rivalità.

NEOPSICHE 41
Essere intimi due componenti sono +/+ (io sono ok, tu sei
Essere intimi significa stare in una relazione ok). Infatti in un’ottica di okness reciproca le
liberi da meccanismi di difesa e quindi esse- coppie possono tollerare manifestazioni di
re sé stessi, potersi esprimere liberamente, sentimenti negativi senza utilizzare queste
essere fiduciosi, chiedere collaborazione, esperienze per dimostrare un intento malevo-
aiuto e protezione. Per raggiungere l’intimità lo verso l’altro ma come occasione di arric-
è importante che le persone stiano bene prima chimento e di negoziazione.
di tutto con sé stesse perché il benessere perso-
nale si riflette sempre sulla coppia. Le difficol- Fare l’amore
tà ad essere intimi all’interno di una coppia è La sessualità è la protagonista della fase ini-
spesso legata alla scarsa stima di sé dei partner: ziale della coppia. È chiaro che l’attrazione
chi ha bassa stima di sé tenta di mascherare le sessuale da sola non può bastare. È però fon-
difficoltà creandosi delle difese e l’intimità è damentale che la coppia arrivi ad una relazione
vissuta come rischiosa. In questi casi il timore armonica di questo legame, senza tabù e con
di essere controllati, usati, attaccati non fa che piena libertà di espressione nel rispetto del-
distruggere il rapporto. l’altro. La sessualità integra l’affettività nello
In una relazione intima, invece, gli incontri scambio reciproco di emozioni, di sguardi, di
sono autentici, pieni di ottimismo e fonte di gesti che contribuiscono a creare una realtà
divertimento. I due partner sentono il piacere interindividuale condivisa. Inoltre la sessua-
dello stare insieme e questo elemento permet- lità permette l’espressione dello Stato dell’Io
te poi di affrontare le gravi sfide del ciclo di Bambino dei partner e quindi facilita il gioco,
vita della coppia. il divertimento e lo stare bene insieme.

Avere fiducia nell’altro Rispettare l’altro


Avere fiducia significa credere in ciò che è È importante rispettare la verità dell’altro
l’altro. Perché questo avvenga è necessario partendo dal presupposto che nessuno dei due
che le persone si esprimano e si comportino componenti della coppia possiede mai la ve-
con coerenza. La fiducia si costruisce nelle rità assoluta e che persone diverse possono
fasi iniziali del rapporto e viene rinsaldata con avere punti di vista diversi. Rispettare l’al-
il passare del tempo dalla coerenza tra quello tro vuol dire rispettare i valori morali, etici,
che le persone dicono e come si comportano. estetici, ma anche la tristezza, i dubbi, l’inde-
Quando nella coppia ci si fida l’uno dell’altro cisione. Quando nella coppia non c’è accordo
i dubbi non prendono il sopravvento e le per- su un determinato argomento non serve cer-
sone sentono che possono sbagliare o essere care di imporre la propria opinione, è molto
in disaccordo senza per questo temere l’isola- più funzionale imparare a rispettare il punto
mento o l’abbandono. di vista dell’altro.
La fiducia riguarda anche la convinzione che
il partner non è un nemico e che le sue azioni Porre chiari confini
non sono consapevolmente guidate dalla cat- Le coppie sane sono capaci di stabilire la
tiveria e dal desiderio di danneggiare l’altro. differenza tra emozioni e desideri dell’uno
Nelle coppie sane la fragilità umana non e dell’altro. Questa capacità permette di la-
viene considerata cattiveria o perversio- vorare insieme, prendere decisioni sostenute
ne, le difficoltà dell’altro vengono messe in da entrambi e di stare bene con l’altro. Anche
luce e accolte e i partner si sostengono a nei momenti di disaccordo, grazie proprio a
vicenda nella evoluzione individuale e nel questa competenza, la coppia sana riesce a ri-
superamento delle proprie debolezze. trovarsi, a eliminare le barriere, a capire dove
Utilizzando l’Analisi Transazionale diciamo termina la ragione dell’uno e inizia quella
che il successo di una coppia è facilmente dell’altro e a ristabilire un dialogo efficace tra
raggiungibile quando le posizioni di vita dei persone indipendenti e sovrane.

42 NEOPSICHE
Agire nel presente prendere. Per trovare la propria identità è ne-
Gran parte dei problemi che affliggono cessario che una persona abbia la possibilità
le coppie sono legati al vivere il presente di considerarsi un’entità separata, e di espri-
come fosse il mondo dell’infanzia con una mersi come tale. Le persone che non hanno
forte analogia tra le persone del passato e raggiunto un sufficiente grado di autonomia
quelle del presente. vivono prevalentemente nello Stato dell’Io
In qualche modo le persone portano all’inter- Bambino ed il rischio che corrono è quello di
no della coppia il loro copione e ripropongo- instaurare un rapporto simbiotico.
no con il partner le dinamiche familiari che Le coppie riuscite hanno elaborato un sistema
hanno vissuto nella loro famiglia d’origine. di regole che accetta ed incoraggia l’espres-
Anche nelle coppie sane questo succede ma sione di desideri personali, in questo modo i
con una consapevolezza diversa che permet- suoi membri potranno prendere delle decisio-
te ai partner di osservare quello che succede ni con maggiore facilità e soprattutto potran-
per non riproporre delle dinamiche distrutti- no risolvere l’ambivalenza invece di proiet-
ve all’interno della famiglia. A questo pro- tarla sugli altri.
posito Beavers sostiene che: “il segreto per Le persone impegnate in un rapporto sano la-
affrontare bene le situazioni attuali della vita vorano per dare significato alla loro vita an-
sta nel sapere il più possibile sul passato, nel che al di là della coppia stessa. È, infatti, di
ricordarlo meglio che si può, e nel conside- vitale importanza dirigere la propria energia e
rarlo una guida, e non una direttiva assoluta. metterla in comunanza con gli altri al di fuori
I coniugi capaci di solito questo riescono a della famiglia. Dedicare la propria esistenza
farlo perché hanno quello che nella letteratura unicamente alla cura dei familiari, tralascian-
analitica è stato chiamato un io osservatore, do i propri interessi e la propria presenza in
vale a dire la capacità di osservarsi mentre si un contesto sociale più ampio porta a rapporti
interagisce, criticare se stessi e sperimentare disfunzionali più che alla costruzione di un
nuovi modi di raggiungere un obiettivo. Uti- rapporto sano. I bisogni umani infatti possono
lizzare il passato come una guida piuttosto essere soddisfatti solo in un contesto interper-
che come una profezia va di pari passo con la sonale dove i partner riconoscono e promuo-
riuscita pragmatica del matrimonio”. vono la loro individualità e si muovono verso
In qualche modo i componenti della coppia il raggiungimento di obiettivi personali.
sana utilizzano un Adulto che nel qui e ora Negoziare, collaborare e cooperare.
osserva quello che succede con la capacità di Nelle coppie sane la capacità di negoziazio-
individuare le dinamiche relative al passato e ne è molto alta e i problemi vengono risolti
le strategie migliori per affrontare le situazio- con un dialogo costruttivo e nel rispetto del-
ni nel presente. le considerazioni portate dai due partner. La
Per Berne la consapevolezza è il primo pas- capacità di trattativa è strettamente correlata
so per poter intraprendere soluzioni diverse alla salute di una coppia e la soluzione ricer-
da quelle adottate fino a quel momento e per cata è quella che va incontro alle esigenze
agire con più efficacia nelle situazioni pro- di entrambi. I componenti della coppia uti-
blematiche che si presentano all’interno di un lizzano l’Adulto integrato, che analizza la
rapporto. situazioni e le possibili soluzioni partendo
però da un esame del proprio vissuto e dei
Essere autonomi propri desideri profondi. La collaborazione
L’autonomia è una componente essenziale all’interno della coppia si caratterizza dal-
per un sano rapporto di coppia. La persona la solidarietà e dall’appoggio che il partner
autonoma sa cosa sente e pensa, si assume da all’altro per raggiungere i suoi obiettivi
la responsabilità del proprio comportamen- mentre la cooperazione consiste nel lavoro
to e interagisce con gli altri con una chiara congiunto per raggiungere gli obiettivi della
consapevolezza delle scelte che vuole intra- coppia.

NEOPSICHE 43
Comunicazione funzionale nella coppia comportamenti negativi “sotterranei” che mi-
nano silenziosamente la sua felicità.
Saper comunicare in modo efficace all’in-
terno della coppia è molto importante. La 3. Interventi di counseling per le coppie
comunicazione adeguata serve infatti per
potersi dire tutto ciò che è utile alla vita del- Il counselor transazionale osserva e analizza
la coppia (idee, desideri, progetti, valori…) le modalità di relazione della coppia facen-
e per imparare a conoscere meglio l’altro. do riferimento al modello teorico dell’Analisi
Riportiamo di seguito il decalogo della co- Transazionale. Gli interventi comprendono:
municazione elaborato da Franco del Casale la stipulazione di un contratto condiviso tra le
che può essere utilizzato come guida dalle parti, l’analisi dei giochi e della simbiosi, l’at-
coppie che desiderano migliorare la loro co- tenzione alle modalità copionali dei due partner
municazione. che vengono riportate nel qui e ora e l’osserva-
zione delle modalità di comunicare all’interno
1. sapere ascoltare, per potersi informare di della coppia e di scambiarsi carezze.
cosa l’altro ci sta dicendo
2. non cercare di indovinare ciò che l’altro Il contratto
vuole dire, perché questo sarà sempre con-
taminato dalla propria suscettibilità, dallo Nella fase contrattuale il counselor si fa chia-
stato d’animo del momento e dai legami rire dai partner qual è il problema su cui la
preesistenti coppia intende lavorare. Il contratto è “di
3. non interrompere l’altro per proseguire con coppia”: l’obiettivo del percorso deve essere
il proprio discorso condiviso e in linea con gli obiettivi personali
4. non interrompere l’altro per concludere il dei partner (benessere individuale). Far espli-
discorso che lui sta svolgendo citare ai partner il desiderio di raggiungere
5. non deviare l’argomento in questione, per- questo obiettivo è molto utile perché permette
ché così facendo non si arriva alla meta del di far emergere la speranza che i componen-
discorso ti della coppia nutrono di riuscire a superare
6. avere chiaro il “che”, cioè l’idea che si la crisi che stanno vivendo. La speranza è il
vuole comunicare segno che, nella situazione di ostilità, demo-
7. avere chiaro il “perché”, cioè conoscere la ralizzazione e disperazione in cui i partner si
finalità di ciò che si intende dire trovano, permane un desiderio costruire una
8. tenere in conto il “come”, che si riferisce al relazione più sana, di benessere comune.
contenuto emozionale che accompagna il Durante il primo incontro deve essere chiari-
“che” ta ai clienti l’importanza della responsabili-
9. scegliere il “momento opportuno” per in- tà individuale, indispensabile per la riuscita
viare i messaggi del percorso: i partner devono essere pronti a
10. scegliere il “luogo adeguato” mettersi in gioco, a impegnarsi per cambiare
le dinamiche personali che portano nella re-
Un punto fondamentale nella comunicazione lazione.
della coppia riguarda il non-comunicare. La Il piano di lavoro deve essere centrato sulla
coppia che vuole comunicare in modo corret- relazione e salvaguardare le motivazioni di
to deve ricordare sempre che “quello che non entrambi, mai solo di uno dei membri della
viene detto si attua”. coppia.
Nella coppia è utile imparare a dire sempre
all’altro quando si pensa si sente qualcosa di I giochi della coppia
spiacevole, utilizzando le regole del decalo-
go sopracitato. Chiarire i dubbi, i sospetti, le Il gioco è una serie di transazioni ulteriori ri-
difficoltà aiuta la coppia a non mettere in atto petitive a cui fa seguito un colpo di scena con

44 NEOPSICHE
una scambio di ruoli, un senso di confusione sola. I partner simbiotici utilizzano solo alcu-
accompagnato da uno stato d’animo spiace- ni stati dell’io.
vole come tornaconto finale, in termini di rin- Nel trattamento delle coppie simbiotiche è
forzo di convinzioni negative su di sé, sugli utile ascoltare da ciascuno la spiegazione del
altri, sul mondo. Il gioco comprende sempre perché si sono scelti l’un l’altro. Dal raccon-
una serie di transazioni con un Gancio, un to emerge cosa stava cercando il Bambino
Anello, uno Scambio e un Incrocio, che porta Adattato di ognuno dei partner. Queste infor-
ad un Tornaconto (formula G). mazioni aiutano il counselor a comprendere
Nelle coppie in crisi si gioca molto e questo i copioni e le ingiunzioni che hanno portato
non fa che aumentare la conflittualità e i sen- alla scelta di quel compagno.
timenti negativi. Nelle coppie simbiotiche il counselor ren-
Il counselor ha il compito di svelare i giochi de esplicita la simbiosi e lavora con gli stati
che la coppia mette in atto. Esplicitare i giochi dell’io dei partner. L’obiettivo è di aumen-
aiuta la coppia a riconoscere i comportamenti tare la consapevolezza sugli stati dell’io
stereotipati e ripetitivi che si mettono in atto maggiormente utilizzati e su quelli poco
per scambiarsi carezze negative e per ottenere energizzati.
il potere sull’altro. In questo modo la coppia Il counselor non può operare una ristruttu-
aumenta la consapevolezza dei meccanismi razione della personalità che è prerogativa
distruttivi. Il counselor aiuta i partner a capire del percorso terapeutico. Può intervenire in
qual è il Tornaconto che ricercano con i gio- modo efficace con un’operazione di deconta-
chi, quali sono le conferme che ottengono e minazione degli stati dell’io. La decontami-
che vanno a rinforzare il loro copione. nazione è quel processo berniano diretto ad
energizzare lo stato dell’io Adulto che aiuta
Giochi nel setting di coppia la persona a pensare meglio, a fare un’ana-
lisi obiettiva di realtà e a trovare soluzioni
Tribunale: la coppia giunge con l’aspettativa efficaci. In un setting di counseling di cop-
di una sentenza esterna che risolvi il conflitto pia, i partner sono incoraggiati ad utilizzare
con la stessa modalità di un giudice (figura nella relazione uno stato dell’io Adulto e a
Genitoriale). I partner non parlano tra loro, cercare di impostare il rapporto dando più
cercano di portare il counselor dalla propria spazio alla condivisione e alla soddisfazione
parte affinché esprima un “verdetto” a loro
dei bisogni personali.
favore.
Non è la volontà che mi manca: la persona
La confusione tra là e allora e qui e ora
pone molta enfasi sulla sua volontà di cam-
biamento senza però impegnarsi veramente.
Alcuni comportamenti che i partner portano
Questo gioco è un tentativo di boicottaggio
del percorso di counseling nella coppia sono quelli che hanno impara-
Burrasca: la coppia litiga durante gli incontri to dalle famiglie di origine o, nell’ottica di
per evitare l’intimità promossa dal counselor. copione, quelli che hanno messo in atto là
Controllo passivo: la persona gestisce il po- e allora per rispondere in modo protettivo
tere attraverso un’inerzia relazionale con e per reagire ad una situazione difficile. Il
l’obiettivo di incapacitare l’altro attraverso counselor aiuta i partner a sviluppare mag-
strategie quali non ascoltare, non decidere, giore consapevolezza dei modelli di com-
prenderla alla lunga, confondere l’altro. portamento che sono stati utili in passato
ma che oggi ostacolano una vita relazionale
La simbiosi soddisfacente.
La consapevolezza di questi comportamenti
La simbiosi si ha quando due individui si stereotipati consente ai partner di esplorare e
comportano come se formassero una persona apprendere modelli più funzionali e adeguati
al qui e ora.
NEOPSICHE 45
Le modalità di comunicazione e lo coglienza stimola una circolarità favorevole
scambio di carezze tra bisogni personali e la loro soddisfazione e
aumenta fiducia reciproca e alleanza.
Le coppie in crisi non sanno comunicare. Il counselor, inoltre, può insegnare alla cop-
Spesso nei rapporti di coppia si instaura una pia, con un intervento di tipo pedagogico,
comunicazione con circolarità negativa, che quali possano essere le modalità di comuni-
porta entrambe le parti a sperimentare senti- cazione più efficaci e le regole della comuni-
menti spiacevoli con accuse, giudizi, recrimi- cazione da applicare.
nazioni sul passato. Generalmente gli errori Imparare a comunicare in modo efficace è
che vengono fatti all’interno di una conver- un’esperienza molto importante: i partner
sazione sono: fanno richieste chiare e comprensibili, rie-
- il tono della conversazione, non adeguato scono a trasmettere ciò che si propongono di
al contenuto comunicare e si sentono ascoltati. In questo
- espressione di giudizio o interpretazione modo è possibile esprimere intimità, fiducia e
personale nel descrivere l’azione sicurezza, organizzare progetti, comprendere
- espressione di ipotesi sul mondo interno l’altro più profondamente.
dell’altro e non della propria sfera emoti- Un tema importante che riguarda la comu-
va. nicazione è quello delle carezze. Le carezze
sono i riconoscimenti reciproci che gli uo-
Molto spesso, infatti, i partner non si ascol- mini e le donne si danno, che determinano la
tano realmente ma tendono a fare ipotesi o qualità della loro vita. Per carezza intendiamo
interpretazioni sui sentimenti e i pensieri del- tutto ciò che comporta una comunicazione
l’altro. con valenza affettiva, anche minima. Le ca-
Per aiutare la coppia ad ascoltarsi e a cono- rezze possono essere positive (un abbraccio,
scersi meglio, Claude Steiner consiglia un un complimento, “ti voglio bene”) o negative
intervento di affermazione di azione/sen- (rimproveri, insulti, recriminazioni).
timento facilmente utilizzabile nei percorsi Nelle coppie in crisi le carezze che i partner
di counseling di coppia. L’esercizio consiste si scambiano sono prevalentemente carezze
nell’abituarsi a comunicare all’altro i senti- negative. Il counselor analizza quali sono le
menti che si provano dopo le sue parole o le modalità utilizzate all’interno della coppia
sue azioni. Perché questo intervento sia effi- per scambiarsi carezze e lavora per frenare la
cace deve essere fatto da entrambe i compo- circolarità dei riconoscimenti negativi e av-
nenti della coppia; i partner devono acquisire viare contemporaneamente una circolarità di
l’informazione dell’altro senza ribattere, con- riconoscimenti positivi ristabilendo così al-
centrando la loro attenzione sul messaggio e l’interno della coppia, comprensione, allean-
mettendosi in una condizione di disponibilità za, stima, considerazione, interesse per l’altro
all’ascolto. La comunicazione deve avvenire e intimità.
senza accusarsi o colpevolizzarsi reciproca-
mente. Il counselor spiega l’esercizio e, in Conclusioni
questo modo, riesce ad ottenere la stipulazio-
ne di un accordo all’interno della coppia, gra- L’obiettivo del counseling nel trattamento
zie al quale si riconosce e si condivide l’uti- delle coppie è quello di rendere consapevoli
lità dell’intervento. L’ accettazione stessa di i partner delle dinamiche che hanno accom-
questo accordo è già per la coppia un segno di pagnato la loro vita relazionale e riequilibra-
alleanza e disponibilità di ascolto e incorag- re l’energia degli stati dell’io in modo che si
gia un nuovo modo di darsi riconoscimenti. possano attivare nuovi schemi relazionali e
Questo intervento favorisce l’espressione di ritrovare i propri spazi all’interno della rela-
sentimenti genuini, e dei bisogni reali dei zione. Il modello sviluppato, attraverso una
partner. L’atteggiamento di ascolto e di ac- lettura analitica transazionale, svela le dina-
46 NEOPSICHE
miche non sane della coppia e la indirizza Email: topora@libero.it
verso un rapporto di autentica intimità.
Dott.ssa Debora Magnavacca
Counselor Analitico Transazionale
Dott.ssa Silvia Bassanini Via Giusti, 3 – 20154 Milano
Counserlor Analitico Transazionale Cell. 335 5761828
Cell. 339 4137005 Email: debora.magnavacca@fastwebnet.it

NEOPSICHE 47
L’APPROCCIO ANALITICO TRANSAZIONALE
APPLICATO ALL’ORIENTAMENTO E AL
BILANCIO DELLE COMPETENZE
A.I.A.T - Giornate di studio - 24 e 25 Novembre 2007 - Milano
Relazione presentata dal dott. Cosimo Russo

“In questioni di importanza vitale, come la disorientamento, disagio, incapacitazione, si


scelta di una professione le decisioni im- tratta di decidere cosa fare da grande, quale
portanti della nostra vita dovrebbero essere persona essere, come affrontare le decisioni.
governate dalle profonde necessità interiori I principali compiti di sviluppo riguardano
della nostra natura” l’individuazione di percorsi scolastici, for-
E. Berne, Analisi Transazionale e psicoterapia mativi e lavorativi, la costruzione dell’iden-
tità personale e professionale, lo sviluppo
Il modello di Orientamento ad dell’empowerment, la scelta, l’autonomia, la
indirizzo analitico transazionale responsabilità del proprio progetto di carrie-
ra. Durante tali fasi la persona è chiamata a
Il mio intervento è un contributo teorico e riorganizzare i propri schemi cognitivi, emo-
metodologico di Analisi Tansazionale ap- tivi e comportamentali.(Super, Moscoviti,
plicata all’Orientamento e al Bilancio delle Sarchielli, Crites, Scalpellini, Strologo, Pom-
competenze. Le basi teoriche dell’approccio beni). La letteratura sull’orientamento è vasta
che propongo sono individuabili dai principi e qualificata ed i vari approcci psicosociali
espressi da Eric Berne nelle sue opere e dagli consentono di aiutare la persona in maniera
innumerevoli contributi di analisti e studiosi determinante a diventare consapevole di sé e
neo berniani. Berne non si interessa di orien- fare scelte responsabili. La definizione che ne
tamento ma di salute mentale, ma è proprio dà l’Unesco nel 1970 mi sembra che risponda
lui a indicare che una persona che sta bene in maniera efficace a definire il campo di azio-
con se stessa e con gli altri è quella persona ne della disciplina: “orientare significa por-
che attraverso l’espressione del proprio po- re l’individuo in grado di prendere coscienza
tenziale autentico può meglio soddisfare il di sé e di progredire per l’adeguamento dei
bisogno di stimoli (la conoscenza), il bisogno suoi studi e della sua professione alle mute-
di struttura (il lavoro e la professione), il biso- voli esigenze della vita con il duplice obietti-
gno di riconoscimento (la relazione). vo di contribuire al progresso della società e
al raggiungimento del pieno sviluppo della
Il concetto di orientamento persona”.

L’orientamento nella moderna definizione Il concetto di bilancio delle competenze


viene inteso come una relazione di aiuto in- ad indirizzo AT
dividuale e/o di gruppo teso ad accrescere
nella persona capacità di saper fronteggiare i Com’è noto il bilancio delle competenze
compiti di sviluppo socio lavorativi durante i come pratica orientativa nasce in Francia.
processi di transizione in età evolutiva: dallo Esso sostanzialmente è concepito come uno
studio al lavoro, dal lavoro al lavoro, dalla di- strumento di valutazione e validazione delle
soccupazione al lavoro. Per molti, questi pas- competenze personali e professionali ed è fi-
saggi possono diventare fonte di confusione, nalizzato all’inserimento e/o reinserimento

48 NEOPSICHE
dei lavoratori coinvolti nei cicli produttivi na competenze
di delle
Il bilancio
possonoAnalitico
condizionare in modo negativo
Transazionali a differenza di quello francese non è solo uno
strumento dile diverse maaree
anche di espressione di sé: area del-
aziende in crisi o in fase di ristrutturazione. valutazione un intervento di sviluppo che promuove il riconoscimento di
l’essere, area del saper essere, area del sape-
nuove risorse interne, il raggiungimento di consapevolezza, autenticità, autonomia.
L’approccio AT introduce un modello semplice e chiaro utilizzabile sia nei percorsi di
orientamentore,che area deldelle
fare, area del saper fare.
di taleLe aree
Il bilancio delle competenze Analitico Tran- di Bilancio competenze. Le basi teoriche modello sono la teoria della

sazionali a differenza di quello francesepsicologici, espressione della personalità costituiscono un


personalità, l’analisi degli Stati dell’Io, il concetto di copione, l’Analisi Transazionale, i giochi
non il sistema ricatto. L’azione, in pratica prevede un insieme di attività costituite da
an- sistema
è solo uno strumento di valutazione maorientamento informativo,integrato, se non funziona una parte,
formativo, counseling

che un intervento di sviluppo che promuove tutto il sistema può risentirne. Ad esempio
Il bisogno di orientamento originato da situazioni interne irrisolte
il riconoscimento di nuove risorse interne, il se la persona ha una considerazione distorta
raggiungimento di consapevolezza, autentici- di sé: “Io non valgo” ( area dell’essere) que-
Generalmente le persone bisognose di orientamento o che desiderano affrontare un percorso di
bilancio delle competenze, come ho già detto, spesso sono confuse e trovano difficoltà nel
fronteggiare sta può condizionare in maniera determina-
tà, autonomia. i compiti di sviluppo psico-socio-formativi-lavorativi in età evolutiva. Quindi lo scopo
te altre aree della personalità. Se condiziona
dell’orientamento è quello di accrescere nel soggetto la consapevolezza per risolvere questa
L’approccio AT introduce un modello confusione.
sem- L’AT individua la fonte della confusione e del disagio nelle situazioni interne irrisolte:
le impasse. l’area del confuso
saper essere potremmobloccato, notare nellale emozioni, i
plice e chiaro utilizzabile sia nei percorsi di Il soggetto è praticamente i suoi pensieri,

orientamento che di Bilancio delle competen- persona comportamenti aggressivi, passivi o


comportamenti e le azioni, sono praticamente inappropriati nel fronteggiare il qui ed ora. Secondo
Ken Mellor le impasse possono creare disturbi alla personalità con dei riflessi che possono
ze. Le basi teoriche di tale modello sono la di
produrre disagio grandiosità; se condiziona
e/o malattia. La confusione l’area
spesso è il risultato di del sape-
due messaggi interni avvertiti
re, noteremo nella persona la propensione a
dalla persona che non trovano soluzione. Ad esempio la persona può sentire dentro di sé il bisogno
teoria della personalità, l’analisi degli “Desidero
Stati studiare” e dall’altro avvertire un comando opposto “Non sei capace”. Le impasse nella
dell’Io, il concetto di copione, l’Analisi Tran- svalutare
persona possono il proprio
condizionare pensiero
in modo negativo o difficoltà
le diverse nell’ di sé: area
aree di espressione

sazionale, i giochi psicologici, il sistema apprendimento; se condiziona l’area


ri- della personalità costituiscono un sistema integrato, se non funziona
espressione
del fareuna parte, tutto il
dell’essere, area del saper essere, area del sapere, area del fare, area del saper fare. Le aree

sistema può noteremo fenomeni di incapacitazione


ha una considerazione o di di sé: “Io non
catto. L’azione, in pratica prevede un insieme risentirne. Ad esempio se la persona distorta

di attività costituite da orientamento informa- scarsa autoefficacia; se l’essere condiziona


valgo” ( area dell’essere) questa può condizionare in maniera determinate altre aree della
personalità. Se condiziona l’area del saper essere potremmo notare nella persona comportamenti
tivo, formativo, counseling. l’areao didel
aggressivi, passivi saper sefare
grandiosità; potremmo
condiziona notare
l’area del sapere, nellanella persona la
noteremo
persona la mancanza di attenzione e/o preci-
propensione a svalutare il proprio pensiero o difficoltà nell’ apprendimento; se condiziona l’area
del fare noteremo fenomeni di incapacitazione o di scarsa autoefficacia; se l’essere condiziona
Il bisogno di orientamento originatol’area sione
da del saper (vedi grafico).
fare potremmo notare nella persona la mancanza di attenzione e/o precisione (vedi
grafico).
situazioni interne irrisolte
2 - SAPER 3 - SAPERE
Generalmente le persone bisognose di orien- ESSERE (Propensione a
svalutare il proprio
tamento o che desiderano affrontare un per-
(Disagio manifestato
pensiero, difficoltà
attraverso
nell’apprendimento)
corso di bilancio delle competenze, come
comportamenti
aggressivi, passivi, 1 - ESSERE
ho già detto, spesso sono confuse e trovano
grandiosità) (Convinzioni distorte
su di sé “Io non

difficoltà nel fronteggiare i compiti di svi-


valgo”), gli altri, il
mondo

luppo psico-socio-formativi-lavorativi in età 5 - SAPER


evolutiva. Quindi lo scopo dell’orientamento FARE
4 - FARE
(Incapacitazione,
è quello di accrescere nel soggetto la consa- (Difficoltà
nell’essere precisi ,
scarsa autoefficacia)

pevolezza per risolvere questa confusione. mancanza di


attenzione)

L’AT individua la fonte della confusione e


del disagio nelle situazioni interne irrisolte:
le impasse. Individuare l’area critica 2
Il soggetto confuso è praticamente bloccato, della personalità
i suoi pensieri, le emozioni, i comportamenti
e le azioni, sono praticamente inappropriati Uno dei compiti dell’orientatore è individua-
nel fronteggiare il qui ed ora. Secondo Ken re le aree critiche espressione della personali-
Mellor le impasse possono creare disturbi tà e aiutare la persona a diventare consape-
alla personalità con dei riflessi che possono vole e di come prendersene cura . Una volta
produrre disagio e/o malattia. La confusione individuati questi vissuti è più facile procede-
spesso è il risultato di due messaggi interni re verso un lavoro di consapevolezza. Ecco
avvertiti dalla persona che non trovano so- un esempio di alcune principali ingiunzioni
luzione. Ad esempio la persona può sentire ricevute dal soggetto da figure genitoriali e di
dentro di sé il bisogno “Desidero studiare” come queste possono tramutarsi in comporta-
e dall’altro avvertire un comando opposto menti limitanti.
“Non sei capace”. Le impasse nella perso-

NEOPSICHE 49
Ingiunzioni Comportamenti – Decisioni limitanti

Area del sapere


– Non pensare La persona trova difficoltà a recuperare pensieri
per la soluzione dei suoi problemi. Di fronte a
quesiti riguardanti il suo futuro lavorativo e
formativo tende a dire non so
Area dell’essere
– Non essere o non esistere La persona trova difficoltà nell’esprimere
– Non sentire pensieri, emozioni, comportamenti autentici.
– Non essere te stesso

Area del saper essere


- Non entrare in intimità La persona spesso si tiene lontano dai contatti
- Non fare niente personali e si rifugia nel formalismo, tende a
- Non far parte svalutarsi, non si sente compreso, usa frasi
- Non essere importante tipo “Va bene”, “Sono d’accordo”

Area del fare
- Non riuscire Di solito questa persona tende a fare giochi tipo
- Non pensare “Goffo pasticcione” “Va bene così?” cercando
conferme alle sue carenze e poter rinforzare la
sua decisione di non valere. Trova difficoltà a
fare le cose dicendosi “Non sono capace”
Area del saper fare
– Non essere preciso La persona semina comportamenti ricatto,
ad esempio arriva in ritardo, sbaglia qualcosa,
è distratta, disattenta, ciò gli conferma di non
essere capace di essere preciso

L’azione di orientamento in pratica Il contratto di orientamento


Il contratto di orientamento - accreditato dal-
Il counseling la teoria berniana – è un utile strumento che
Il counseling Analitico transazionale applica- consente all’orientatore di definire il campo
to all’orientamento ed al bilancio delle com- di azione del percorso orientativo col clien-
petenze si è rivelato un intervento efficace te in maniera chiara e precisa. Per Berne “Il
per aiutare la persona in difficoltà a definire contratto è un esplicito impegno bilaterale
i propri bisogni orientativi, raggiungere un per un ben definito corso di azione” E. Berne
potere Adulto soddisfacente, esprimere un “Principi di terapia di gruppo, 1986. Nel con-
controllo sociale appropriato. Il lavoro anali- tratto viene specificato:
tico del counselor si avvale della tecnica delle • che cosa l’orientatore ed il cliente faranno
operazioni berniane. La metodologia consiste insieme
di favorire nella persona la decontaminazio- • quanto tempo potrà occorrere
ne, il reinvestimento, la chiarificazione, il rio- • quale sarà l’obiettivo o l’esito da raggiun-
rientamento. E.Berne “Principi di terapia di gere
gruppo, 1986. • cosa dovrà vedere di sé il cliente per capi-
re quando l’obiettivo è raggiunto
• come questo sarà vantaggioso per il clien-
te.

50 NEOPSICHE
 quanto tempo potrà occorrere
 quale sarà l’obiettivo o l’esito da raggiungere
 cosa dovrà vedere di sé il cliente per capire quando l’obiettivo è raggiunto
 come questo sarà vantaggioso per il cliente

Le fasi dell’azione orientativa

Contenuti/attività Obiettivi

1 – Bilancio d’ingresso e Fornire accoglienza, fare diagnosi, individuare i bisogni orientativi


bisogni orientativi
2. – Essere Individuare le convinzioni su di sé gli altri ed il mondo, individuare il
progetto di sviluppo
2.1 – Saper essere Individuare le decisioni di copione, le manifestazioni
comportamentali limitanti che influiscono nelle relazioni e nel
progetto lavorativo
2.2 – Sapere Diventare consapevole dei stili di apprendimento scolastico,
formativo, lavorativo
2.3 – Fare Individuare le competenze in termini di fare
2.4 – Saper fare Far emergere competenze formali ed informali
3 – Diagnosi AT Definire in termini AT le convinzioni distorte su di sé e gli altri e i
comportamenti inappropriati che impediscono la realizzazione del
progetto personale e professionale
4 – Il contratto di Definire in maniera chiara, semplice e precisa il contratto su cui la
orientamento persona intende lavorare
5 – La strategia di Definire il percorso AT da intraprendere per soddisfare i bisogni del
intervento: il counseling cliente
all’interno del percorso di
bilancio
6 – L’azione di counseling Definire il modo ed il tempo in cui realizzare il percorso analitico
7 – L’analisi del Individuare e valorizzare il potenziale personale, professionale e
potenziale trasversale
8 – Vincoli e limitazioni Accrescere consapevolezza su vincoli e limiti vissuti come minacciosi
rispetto alla realizzazione del progetto
9 – Interessi verso le aree Far maturare una scelta consapevole delle aree produttive
produttive
10 – Aspirazione Far emergere i bisogni le aspirazioni personali e professionali
11 – La decisione Diventare consapevole del proprio stile decisionale
12 – Disponibilità Conoscere la propria disponibilità al lavoro
13 – Bilancio in uscita Esprimere il progetto sostenibile personale e professionale

Presentazione di un caso studio commerciale e in qualità di stagista


presso una società di programmazione e pro-
1 – Bilancio d’ingresso e duzione di software. Ora per arrangiare im-
bisogni orientativi partisce lezioni private a studenti di scuole
4
medie inferiori e superiori.
Antonietta di Napoli, 33 anni, nubile, disoc-
cupata, iscritta presso il Centro per l’Impiego 2 - Essere
dal 2001, in possesso di laurea in economia
e commercio, diploma di maturità magistrale, Convinzioni su di sé, gli altri ed il mondo
ha frequentato diversi corsi di specializzazio- Al primo colloquio Antonietta parla sotto-
ne: corso di Content Editor, corso di ammi- voce, è esitante, garbata, timida, eccessiva-
nistrazione e contabilità, corso di informati- mente educata, è molto attenta e controllata,
ca; in possesso di brevi esperienze di lavoro mi guarda in modo infantile cercando la mia
effettuate in qualità di tirocinante presso uno approvazione.

NEOPSICHE 51
Afferma di sentirsi insicura, incapace di semmai anche di sbagliare. Per cui lei ha fatto
chiedere e gestire, non sa cosa farà in futuro. sempre cose in funzione delle loro aspettative
Sente che la sua insicurezza è da ricerca- :“Studiare e portare buoni voti a casa” “essere
re nella educazione ricevuta. “Ho avuto un educata e compiacente”, “Non esprimere di-
padre severo, chiuso, taciturno avaro di at- chiaratamente quello che pensavo e sentivo”.
tenzioni e di cure verso di me, “Quando lo Questo oggi la fa esprimere in modo ipercon-
cercavo lui non c’era e quando c’era non mi trollato, tanto da essere insicura, spesso fa
ascoltava”. Con voce triste dice “Da picco- fantasie tipo “Spero che questo piaccia ai miei
la sono stata trattata con indifferenza”, “ mi genitori”. Queste credenze di fondo fanno
sono sentita messa sempre da parte e per sì che Antonietta si presenti sul mercato del
questo ho sofferto”. E ancora “Mia madre è lavoro in modo confuso, con una bassa auto-
stata una donna ansiosa, pessimista, con ad- stima di sé e scarsa determinazione.
dosso la paura degli altri, il mondo per lei era
pieno di pericoli, Io ho assorbito tutto questo. 2.2 - Sapere
L’attenzione dei miei era rivolta soprattutto Questa parte del bilancio mette in risalto i
verso la mia sorella maggiore e per questo percorsi di apprendimento scolastico, forma-
ho sofferto, ma non lo faceva notare”. tivo e lavorativo. In particolare Antonietta si
sofferma ad analizzare i suoi stili di apprendi-
2.1 – Saper essere mento, l’interesse, la motivazione allo studio,
Nei colloqui che seguono Antonietta raccon- la canalizzazione delle risorse. Antonietta
ta di non riuscire a prendere decisioni priva- mostra comunque di avere una forte spinta
te circa il rapporto con un uomo che si porta negli interessi culturali ed una motivazione
avanti da diverso tempo. La loro relazione è allo studio.
molto critica, lui è aggressivo, svalutante,
critico, confuso, il suo carattere è instabile. I 2.3 - Fare
due litigano continuamente, si lasciano per Antonietta analizza le capacità del fare a
due anni, si rimettono insieme, poi ritornano livello scolastico ed extrascolastico, riper-
a confliggere. Antonietta dice di essere di- corre le abilità i titoli in possesso, le diverse
pendente da questo uomo, non riesce a vive- esperienze lavorative e formative formali ed
re serenamente, non è se stessa, non sa dire informali.
no, non si sente rispettata e amata, arriva alla
soglia della depressione, si vergogna di uscire 2.4 - Saper fare
di casa, si chiude in se stessa e non riesce Per quanto riguarda il progetto lavorativo
a prendere una decisione. In una delle solite Antonietta dichiara di essere consapevole
litigate lui le dice “Tu senza di me non vali delle sue capacità professionali e dei titoli in
nulla”. Una notte litigano violentemente a possesso, tra l’altro molto richiesti dal mer-
tal punto che corrono i vicini di casa. Dopo cato (laurea economia e commercio ed espe-
cinque lunghi anni di relazione Antonietta rienza presso studio commerciale). Afferma,
in preda alla disperazione trova il coraggio tuttavia, di trovare difficoltà nell’entrare
di lasciarlo. “Sono stata la sua stupida as- nel mondo del lavoro, in particolare i pun-
sistente, mi proponevo di salvarlo cercando ti critici riguardano la comunicazione e la
riconoscimento e importanza che non avevo relazionale (è troppo timida). Il lavoro di
avuto in famiglia”. couseling fa emergere una forte competenza
Ulteriori colloqui fanno emergere materiale nell’area del fare ed una forte carenza nel-
circa il suo modo di essere e di pensare li- l’area dell’essere e del saper essere, carenze,
mitante. Antonietta ammette di essere stata queste ultime, molto simili a quelle eviden-
sempre condizionata dai genitori -la madre ziate nelle relazioni affettive e familiari. Lei
iperaffettiva, il padre distante –, che non le infatti si sente incapace e scoraggiata. Tali
hanno dato il permesso di essere se stessa, convinzioni vengono rinforzate con credenze

52 NEOPSICHE
e fantasie su di sé e gli altri tipo: “Ho poca crescere”. Tale incapacitazione condiziona
fortuna”, “Ho fatto insufficienti esperienze in modo significativo anche il suo stile di re-
lavorative”, “Ci sono in giro poche oppor- lazione necessario per la ricerca del lavoro
tunità di lavoro”, “Ha poche informazioni a (contatti con le aziende, le persone, le istitu-
disposizione”, “ Faccio ricerca del lavoro in zioni, ecc), area del sapere essere. Ciò lascia
modo discontinuo”. Visto la sua posizione, intendere la presenza di ingiunzioni “Non
il mio intervento in questa fase è teso ad ac- pensare”, “Non entrare in intimità”, Le in-
cogliere e fornire rassicurazioni e sostegno giunzioni che la limitano nello sviluppo pro-
alla parte in cerca di protezione “Mi rendo fessionale (area del saper fare) sono: “ Non
conto che per te è stato difficile affrontare la riuscire”, “Non essere importante”
tua relazione affettiva e affrontare con que-
sto stato d’animo il mercato del lavoro, mi 4 – Il contratto di orientamento
dispiace che tu viva questa situazione. Ora
puoi riflettere su tutto questo e insieme tro- Il fatto che Antonietta abbia espresso la ri-
vare i modi per prendertene cura”. chiesta di orientamento in modo generico
mi spinge a confrontarla proprio su questo.
3 - Diagnosi AT Solo quando Antonietta è nella condizio-
ne Adulta di individuare su cosa lavorare
Analisi strutturale- Stato dell’Io dominate nel affrontiamo il contratto di counseling. An-
colloquio: Bambino tonietta ha individuato nell’area dell’essere
Analisi funzionale – Stato dominante BA (convinzioni distorte su di sé e gli altri) e
– L’Adulto è poco energizzato del saper essere (relazioni limitanti) le cause
Posizione di okness -/+ della sua confusione. Il contratto che sotto-
Noto un gancio simbiotico, una palese sva- scrive per procedere verso la sua crescita
lutazione di sè, un invito a giocare con me personale e professionale è il seguente: “Ri-
“Gamba di Legno” conoscere i legami affettivi autentici, viverli
Matrice di copione (modello di Steiner) con consapevolezza e autonomia, riconosce-
Ingiunzioni: non esistere, non sei importante, re e valorizzare le risorse personali e profes-
non pensare, non essere te stessa sionali da utilizzare nel mio sviluppo di car-
Controingiunzioni: Fai la brava, devi capire, riera”. Proiettando sul futuro questa nuova
sii educata, sii buona immagine di sé Antonietta sente di potersi
Programma - I modelli acquisiti: sentire se stessa, essere importante, determi-
madre iperprotettiva, precisa sul fare, ansiosa nante e vincente sia sul campo personale che
sul modo di essere professionale.
padre: distaccato, scarsa propensione all’inti-
mità e alla relazione autentica 5 – La strategia di intervento: il counse-
Convinzioni su se stessa: “Non sono impor- ling all’interno del percorso di bilancio
tante”, “Non valgo”
Decisione di copione: posso valere se… fac- Visto le problematiche avanzate da Anto-
cio quello che mi dicono gli altri; se mi sotto- nietta si procede per un lavoro di counseling
metto, se studio centrato sulla decontaminazione, reinvesti-
Le spinte presenti sono: compiaci, sforzati. mento, chiarificazione e riorientamento di sé
al fine di avere Stati dell’Io bene energizza-
Ulteriori considerazioni ti in modo tale da recuperare pensieri, stati
L’incapacitazione di Antonietta nell’espri- d’animo e comportamenti autonomi e con-
mere quello che sente mi consente di capire sentirle di superare le problematiche interne.
che in lei sono presenti delle impasse nel- I momenti di counseling vengono inseriti
l’area dell’essere originate da ingiunzioni comunque in fasi particolari del bilancio
“Non sentire”, “Non essere te stesso”, “ Non delle competenze.

NEOPSICHE 53
6 - L’azione di counseling delle convinzioni distorte su di sé (io non
valgo), e sugli uomini (gli uomini sono di-
Durante il lavoro il mio modo e di essere è stanti). Ammette di aver scelto un uomo
empatico, mi sintonizzo, offro quell’ascolto molto simile al padre che la svaluta e che
attivo che Antonieta non aveva mai ricevu- non la riconosce affettivamente. Riconosce
to. Faccio domande aperte a tutti gli Stati i comportamenti ricatto che ha agito sia in
dell’Io in modo accogliente, affrontiamo campo affettivo che in quello della realizza-
le esperienze ed i suoi vissuti così lei può zione lavorativa rinforzando il suo copione.
riconoscere gli Stati dell’Io limitanti esibi- Ora ammette che il suo sacrificio di salvare
ti attraverso la timidezza (BA-) sorretta da la sua relazione con il suo uomo non era al-
un dialogo interno svalutante “Tu non sei tro che il suo bisogno riflesso di salvare suo
capace” (GN-). Antonietta individua quindi padre. Anche la madre secondo Antonietta
le contaminazioni, il sistema parassitario, i è stata una vittima del padre poco intimo e
pensieri, le emozioni, i comportamenti ricat- propenso alla cura, distratto e preso da al-
to, le decisioni di copione. Insieme indivi- tre attività. Perciò lei (la mamma) ha agito
duiamo i giochi psicologici messi in scena con comportamenti ricatto (ansia, iper pro-
con il suo uomo: “Sto cercando solo di aiu- tezione, paura) finalizzati proprio ad attirare
tarti” (lei)”…Si..ma” (lui), i giochi messi in la sua attenzione. Questa consapevolezza la
scena nei rapporti con le aziende “Goffo porta a credere che anche lei stava facendo
pasticcione” o mentre cerca lavoro senza una la stessa cosa con il suo uomo.
forte convinzione: “Gamba di legno”. Ana-
lizziamo le transazioni, lavoriamo sui torna- 7 – L’analisi del potenziale
conti sottostanti, individuiamo in che modo
struttura il tempo, in che modo soddisfa le Un momento particolare dell’orientamento
sue fami di stimoli, struttura, riconoscimen- è stato dedicato alla valorizzazione del po-
to; come e quando ha svalutato sé e i suoi tenziale facendo un’analisi dettagliata delle
bisogni autentici. Negli incontri successivi risorse interne in termini di competenze per-
lavoriamo sulla sua simbiosi irrisolta con sonali trasversali disponibili e l’individua-
le figure genitoriali e del modo di come la zione di progetto di carriera.
ripropone attaccandosi al suo uomo e chie- L’azione viene effettuata attraverso collo-
dendo un affetto che non esiste, incapace di qui, somministrazione di questionari e test
guardare la relazione in maniera realistica. riguardanti: il riconoscimento delle spinte
Il processo di consapevolezza è scandito da (Individuare in quale area di lavoro lei è più
momenti significativi in cui la relazione tra portata, Mavis Klein), l’individuazione di in-
noi (io sono ok - tu sei ok) produce un forte teressi scolastici, extrascolastici e professio-
cambiamento. Antonella pian piano diventa nali, attitudini, test di motivazioni al lavoro,
consapevole della sua fame di affetto e del allo studio, alla formazione, alle relazioni,
modo di come soddisfa tale bisogno attra- test sui valori professionali, test di intelligen-
verso la dipendenza. Io aspetto che sia lei za, capacità di attenzione e concentrazione,
a trovare i tempi del cambiamento, fornire autocontrollo, abilità test sugli stili cogniti-
spiegazioni, trovare soluzioni, ridecidere. vi. Quest’ultimo è un test di intelligenza
Così lei recupera il permesso di sentire, il transazionale di mia costruzione al fine di
permesso di pensare, il permesso di essere identificare lo stile cognitivo predominante.
ascoltata, il permesso di essere se stessa, il Tale lavoro consente ad Antonietta di recu-
permesso di recuperare nuove risorse cogni- perare e accrescere consapevolezza delle sue
tive ed affettive, esprimere ciò che sente e risorse anche di quelle di cui lei era in pos-
non lottare e svalutarsi per essere accettata. sesso ma che non esibiva a causa delle sue
Negli incontri successivi Antonietta è più problematiche affettive. Antonietta quindi
consapevole delle sue dinamiche interne, recupera competenze nell’area dell’essere

54 NEOPSICHE
(autostima, autoefficacia, pensiero positivo) • Insegnante
e nell’area del saper essere (comunicazione • Imprenditrice
efficace, leadership, stile individuale di la-
voro, canalizzazione delle risorse, risultato). 11 – Disponibilità
Ora si esprime sempre più in modo attivo e
propositivo migliorando tutte le aree della Prima Antonietta si proponeva presso le
personalità aziende in maniera occasionale senza fare
distinzione precise riguardo il settore e la
8 – Vincoli e limitazioni professione. Come lei ha detto “Il mio bi-
sogno di essere riconosciuta mi impediva di
A questo punto del lavoro per Antonietta guardare le specificità”. Ora Antonietta si
diventa più agevole riconoscere i vincoli e le propone in maniera decisa e consapevole.
limitazioni che l’hanno condizionata durante Dentro di lei è maturata la consapevolezza
lo sviluppo personale e professionale (vin- di ciò che desidera, infatti invia curriculum
coli personali, culturali, affettivi, familiari, solo a quelle aziende che rispondono ai suoi
economici, di contesto, salario di riserva). requisiti e così si sente più soddisfatta e gra-
Ora è consapevole di aver acquisito maggio- tificata personalmente e professionalmente.
re libertà in termini di mobilità professiona-
le e territoriale, si sente più sicura di andare 12 – La decisione
fuori in altre città d’Italia e vivere la sua vita
personale e lavorativa come desidera senza Antonietta lavora sui suoi stili decisionali.
obblighi e ricatti. Attraverso il counseling e l’aiuto di un test
(individuazione di 8 stili di decisione) ri-
9 - Interessi verso le aree produttive conosce di essere stata impulsiva, fatalista,
agonizzante, paralitica, tendente a procrasti-
In questa parte Antonietta attraverso l’ausi- nare. Ora grazie alla sua nuova consapevo-
lio di un questionario indica quali sono i suoi lezza ha scelto di utilizzare uno stile di de-
interessi in relazione alle aree produttive, ai cisione pianificato, più consapevole dei suoi
settori di attività, ai profili professionali. bisogni e basati sul principio del qui ed ora.

10 – Aspirazioni 13 - Il bilancio in uscita

Antonietta ha potuto allargare l’area delle Il bilancio in uscita è un documento sintetico


aspirazioni in ragione della sua più consa- di tutto il percorso affrontato da Antoniet-
pevole capacità nel darsi i permessi. Da pic- ta e che le viene consegnato alla fine del
cola voleva fare la maestra, mentre a dodici percorso. Per motivi di spazio non viene ri-
anni non ricorda, adesso le piace fare la di- portato qui. Riporto comunque in sintesi la
rigente di azienda, “da grande” pensa di fare tabella nella pagina seguente riguardo cosa
un lavoro stimolante nel settore dei servizi, ha scelto concretamente di fare a livello pro-
a contatto con le persone. Ora aspira ad in- fessionale.
serirsi professionalmente in uno dei seguenti
settori:
• Industria, settore amministrazione e orga-
nizzazione, con la qualifica di dirigente o
impiegata
• Settore dei servizi alle imprese in qualità
di dirigente o impiegata
• Settore dei servizi alle persone in qualità
di dirigente o impiegata

NEOPSICHE 55
Preferenze del settore lavoro desiderato Livello professionale * Cosa farà
in ordine di importanza da Antonietta dichiarato concretamente

Industria e servizi Dirigente di azienda BF Formazione (master)


Servizi Impiegata P (ricerca attiva del lavoro)
Industria e servizi Imprenditrice BF (Riflessioni)
Istruzione Insegnante BF (Riflessioni)
*) Le risposte contenute nel campo Livello professionale dichiarato, quando indicano la lettera P vuol dire che il
soggetto in quella qualifica (lavoro desiderato) è competente a livello professionale e non ha bisogno di ulteriore
formazione, quando indicano BF vuol dire che in quella qualifica il soggetto ha bisogno di formazione.

Ho risentito Antonietta prima di questo mee- altri, mi accetto come sono. Lavoro a Roma
ting per sapere come vanno le cose. Questa è da 12 mesi in una grande società alimentare e
la sua testimonianza: mi occupo della commercializzazione. Sono
contenta perché ora sento che sono io a volere
“La mia vita è cambiata. Una volta stavo male ciò che desidero”
e non riuscivo a prendere decisioni, avevo
poca valutazione della mia personalità. Gra- dott. Cosimo Russo
zie al lavoro di orientamento e di counseling Analista Transazionale in Supervisione –
mi sono messa in discussione e ho trovato le Consulente della comunicazione ad indirizzo
risorse per diventare libera. Ora sono consa- Analitico Transazionale
pevole di quello che voglio, sono leale con Via D. Barba - 84086 Roccapiemonte (SA)
me stessa, non mi interessa l’opinione degli 3402662969 e-mail cosimoaut@libero.it

56 NEOPSICHE
AT E TRADING ON LINE:
NUOVE PROSPETTIVE DI RICERCA

Simona Ramella Paia, Giorgio Sogliani

Oh, quella sera, in cui portai i miei settan- il reddito da lavoro. Per altri si è trasformato
ta gulden al tavolo da gioco, fu notevole in un’attività remunerativa a tal punto da de-
anch’essa. Cominciai con dieci gulden e di dicarvisi a tempo pieno e sulla quale investire
nuovo con il passe. Per il passe ho una pre- pesantemente in tecnologia (computer, forni-
venzione. Perdetti. Mi rimanevano sessanta tori di dati in tempo reale, software d’analisi,
gulden in moneta d’argento; pensai un mo- piattaforme avanzate per il trading, linee te-
mento e scelsi lo zéro. Mi misi a puntare sul- lefoniche a banda larga, impianti satellitari) e
lo zéro cinque gulden alla volta; alla terza in formazione.
puntata uscì improvvisamente lo zéro; mancò Per altri ancora, le cose non sono andate al-
poco che morissi dalla gioia, ricevendo cen- trettanto bene: sono purtroppo numerosi an-
tosettantacinque gulden; quando avevo vinto che i trader che hanno prosciugato le loro
centomila gulden, non ero così felice. Subito disponibilità a causa di una forsennata ope-
puntai cento gulden sul rouge: vinsi; tutti i ratività - spesso sui mercati dei derivati - o
duecento sul rouge: vinsi; tutti i quattrocen- a causa di posizioni mantenute ostinatamente
to sul noir: vinsi; tutti gli ottocento sul man- aperte malgrado il mercato si muovesse in
que: vinsi; con quello che avevo prima, erano direzione contraria, causando perdite sempre
millesettecento gulden, e questo in meno di maggiori.
cinque minuti! Sì, in simili momenti si dimen- Sulle cause e le dinamiche comportamentali
ticano tutti gli insuccessi passati! Perché io che possono spiegare il successo o la progres-
l’avevo ottenuto rischiando più che la vita, siva rovina finanziaria di coloro che operano
avevo osato rischiare, ed ecco, ero di nuovo sui mercati finanziari esiste un’ampia gamma
uomo fra gli uomini! di contributi. Se da un lato troviamo studi
Fedor Dostoevskij, Il Giocatore essenzialmente basati su analisi matemati-
co-statistiche oppure su analisi fondamentali
A partire dagli anni Novanta, anche grazie o tecniche dei mercati finanziari, dall’altro
agli sviluppi delle piattaforme telematiche troviamo un corpus di ricerche che spazia-
messe a disposizione da banche e da altre so- no dalla psicologia/sociologia di massa alla
cietà di intermediazione, un numero sempre psicologia della dipendenza, fino ad arrivare
più elevato di risparmiatori (Franzosi, Grasso all’antropologia.
e Pellizzoni, 2004b) ha iniziato a effettuare Da alcuni decenni stiamo poi assistendo allo
operazioni di trading (ossia di compravendi- sviluppo di tre grandi filoni di ricerca che, at-
ta) sui mercati azionari, valutari, obbligazio- tingendo in modo sincretico dalle discipline
nari e delle materie prime, oltre che su quelli che abbiamo indicato poco sopra, indagano
dei derivati, con orizzonti temporali che in al- sulla relazione fra economia e psicologia:
cuni casi si sono ristretti fino a pochi secondi • la Behavioural Economics, conosciuta in
di durata per ogni operazione. italiano come economia cognitiva o eco-
Per alcuni il trading è divenuto una fonte di nomia comportamentale;
guadagno costante nel tempo, utile a integrare • il corpus di ricerche dell’Experimental

NEOPSICHE 57
Economics, o economia sperimentale; tutto il mondo fino all’autunno 2002-prima-
• la Behavioural Finance, o finanza com- vera 2003).
portamentale. Dai contributi forniti da questi tre filoni di
L’economia cognitiva ha come oggetto prin- ricerca possiamo estrarre una serie di ipotesi
cipale gli studi sul giudizio, la scelta e la de- o di princìpi comportamentali che forniscono
cisione umana, articolati nel contesto del più alcune plausibili spiegazioni sulle dinamiche
ampio progetto della psicologia cognitiva. e i processi sottesi al modus operandi di un
Sono stati questi studi che hanno portato lo trader e che nel contempo pongono in que-
psicologo Daniel Kahneman a essere insi- stione le nozioni di razionalità e/o di scelta
gnito del Premio Nobel per le scienze econo- razionale che invece hanno occupato, perni-
miche nel 2002, “per aver integrato intuizioni ciosamente, un ruolo centrale nelle discipline
della ricerca psicologica nella scienza eco- economiche e sociali fin dall’inizio del secolo
nomica, specialmente nel campo del giudizio scorso.
e della decisione in condizioni d’incertezza” Nei prossimi paragrafi passeremo in rassegna
(Nobel Press Release, 2002). alcune delle possibili spiegazioni fornite dalla
Nello stesso anno, il premio Nobel per le finanza comportamentale in merito a tre tipici
scienze economiche veniva assegnato an- comportamenti non razionali, inefficienti ed
che a Vernon Smith, esponente di spicco del economicamente dannosi che caratterizzano
mondo dell’economia sperimentale, “per l’attività di molti trader: l’eccessiva opera-
aver affermato la rilevanza degli strumenti di tività (o ipermovimentazione dei portafogli),
laboratorio per l’indagine empirica in econo- la tendenza a chiudere con troppo anticipo
mia, soprattutto per lo studio di meccanismi le operazioni in utile (rinunciando quindi a
di mercato alternativi” (Nobel Press Relea- guadagni potenzialmente maggiori), la ten-
se, 2002). La tradizione dell’economia spe- denza a mantenere in essere le posizioni in
rimentale, volta allo studio delle istituzioni e perdita (rischiando perdite maggiori e allo-
del comportamento economico attraverso il cando in modo inefficiente la propria liqui-
metodo dell’esperimento controllato, è giunta dità).
così a un meritato riconoscimento, dopo che L’eccessiva sicurezza o baldanza cognitiva
per anni aveva dominato l’affermazione che (overconfidence, secondo la terminologia an-
l’economia non potesse essere una scienza glosassone) appare essere alla base dell’ele-
sperimentale. vato grado di movimentazione che carat-
La finanza comportamentale rappresenta terizza i portafogli dei trader. Coloro che
infine quel filone di ricerca, in parte sovrap- sono affetti da eccessiva sicurezza tendono a
posto agli altri due (con cui infatti condivide sovrastimare il loro livello di conoscenza e di
strumenti e metodologia, oltre che talvolta capacità previsiva sull’andamento di un tito-
gli stessi ricercatori), che è essenzialmente lo quotato e sui loro potenziali guadagni. Di
focalizzato sul comportamento dei mercati conseguenza, effettuano molte più operazioni
finanziari, sulla razionalità/irrazionalità dei rispetto agli investitori “razionali”, con possi-
soggetti che vi operano e sul ruolo e le carat- bili effetti negativi sulle proprie performance.
teristiche dell’informazione disponibile sui In altri termini, operano in modo forsennato,
mercati stessi. Fra i suoi studiosi più noti si potenzialmente inefficiente e costoso, chiu-
trovano Terrance Odean, Brad Barber e Ro- dendo talvolta le posizioni in utile prima del
bert Shiller, di cui nel 2000 fu pubblicato il necessario e “bruciando” liquidità e guadagni
saggio “Euforia irrazionale”, (Shiller, 2000) in commissioni di intermediazione, oltre che
in cui veniva messo in discussione il gran- in operazioni in perdita.
de ottimismo che allora pervadeva i mercati Fra gli studiosi che si sono maggiormente
(nella primavera di quell’anno, la bolla spe- dedicati allo studio e alle verifiche empiriche
culativa della cosiddetta new economy esplo- di questo fenomeno troviamo Brad Barber e
se, trascinando a ribasso i listini azionari di Terrance Odean, della University of Califor-
58 NEOPSICHE
nia (Barber, Odean, 2001). Essi hanno effet- dei portafogli e conseguentemente sul loro
tuato un’analisi della movimentazione di cir- rendimento. I risultati di un’indagine pubbli-
ca 35000 conti titoli (i conti su cui vengono cata nel 2002 e relativa a 1600 investitori cir-
registrate le operazioni di compravendita che ca ha evidenziato che l’eccesso di sicurezza
compiono i clienti per movimentare i loro unito al trading online ha comportato ancora
portafogli) aperti presso una grande socie- più ipermovimentazione e una riduzione dei
tà di intermediazione finanziaria americana. profitti.
L’arco temporale di riferimento è stato un pe- Tali risultati appaiono però in contrasto con
riodo di 72 mesi, da febbraio 1991 a gennaio una recente ricerca curata da Barbara Ale-
1997. Il campione di 35000 conti è stato inol- manni e Alessandra Franzosi (2006) per
tre suddiviso in due partizioni iniziali, in base l’Ufficio Studi di Borsa Italiana e basata su
al genere di chi aveva aperto il conto stesso, interviste telefoniche effettuate in Italia a 203
distinguendo poi ulteriormente fra individui trader online privati nel periodo giugno-lu-
sposati o single. glio 2005.
I risultati cui sono giunti i due studiosi ameri- I trader intervistati, tendono a comportarsi
cani possono essere sintetizzati così: come operatori professionali: sono “overcon-
• sia i portafogli gestiti da uomini sia quelli fident” ma loro operatività quotidiana risulta
gestiti da donne hanno mostrato perfor- più razionale e sosfisticata rispetto a quella
mance inferiori a quelle di portafogli di degli altri investitori privati. A ciò si aggiun-
confronto che venivano strutturati e “con- ge anche la presenza di un tratto psicologico,
gelati” a inizio di ogni anno. Tanto gli uo- il “self monitoring”, una sorta di intelligenza
mini che le donne hanno ottenuto rendi- sociale che porterebbe i trader a confrontarsi
menti peggiori proprio a causa della loro e adattare il loro comportamento alle evolu-
movimentazione; zioni dei mercati finanziari, ossia al compor-
• considerando la rotazione dei portafogli tamento degli altri operatori.
(ossia la percentuale che esprimeva quanta Lo studio curato da Borsa Italiana e le con-
parte del portafoglio iniziale veniva cam- clusioni in parte contrastanti con quelle delle
biata nel corso dell’anno), gli uomini han- ricerche di Barber e Odean e riportate nei pa-
no fatto il 45% in più di trading rispetto ragrafi precedenti sembrano consigliare una
alle donne; certa prudenza prima di fare affidamento a
• in termini di rendimento netto annuo, altre spiegazioni strettamente monocausali delle
brutte notizie per gli uomini: il trading ha performance derivanti dall’attività di trading.
ridotto le performance dei portafogli gestiti È opportuno allora tenere in considerazione
dagli uomini più di quanto non abbia fatto due altre tipologie di comportamento ineffi-
per i portafogli gestiti da donne (le donne ciente e irrazionale individuate osservando
hanno fatto “meno peggio” degli uomini in l’operatività dei trader: la tendenza a chiu-
ragione dello 0,94%); dere con troppo anticipo le operazioni in
• le differenze di performance si ampliano utile (rinunciando così a guadagni potenzial-
confrontando persone sposate e persone mente maggiori) non per la ricerca di nuove
single: gli uomini single hanno sottoper- opportunità, ma per il timore di movimenti
formato rispetto alle donne single in misu- avversi del mercato che potrebbero cancella-
ra maggiore rispetto a quanto abbiano fatto re guadagni non ancora monetizzati; la ten-
gli uomini sposati nei confronti delle don- denza a mantenere in essere le posizioni in
ne sposate. perdita, rischiando perdite sempre maggiori
Barber e Odean (2002) hanno successiva- e allocando in modo inefficiente la propria
mente proseguito con le loro indagini per ve- liquidità (che potrebbe cioè essere impiegata
rificare se la diffusione delle piattaforme per per puntare su altre operazioni potenzialmen-
il trading on line (ossia il trading effettuato su te profittevoli).
internet) avesse avuto impatti sulla rotazione Questi comportamenti, definibili “perdenti”

NEOPSICHE 59
anche secondo il linguaggio AT, corrispon- una certa cautela. In particolare, sul fatto che
dono, a parere di chi scrive, ad una messa in il denaro non sia importante e che il trading
atto di un processo di minicopione in cui la sia un gioco (dati i molteplici significati che
spinta “Sii perfetto!” contrasta con ingiun- possono essere attribuiti al termine gioco) è
zioni del tipo “Non riuscire!” “Non sbagliare assai facile trovare voci autorevoli che espri-
mai!” “Non puoi perdere!” mono idee assai diverse. Joe Ross (2006), per
I dati presentati all’inizio parlavano di un in- esempio, afferma: “… Il trading è un busi-
cremento dei mercati e si deve qui ricordare ness, un’attività imprenditoriale… Non è un
che esistono infatti alcuni trader che si distin- gioco, non è lanciare i dadi, non è un giro
guono per la loro capacità di ottenere risultati sulle montagne russe, a meno che tu non lo
positivi in modo costante e durevole nel tem- renda tale. … Devo solo trattare con qualcu-
po, sia come operatori privati, sia come ope- no che ha un’opinione diversa dalla mia. Noi
ratori per conto di investitori istituzionali. regoliamo la nostra divergenza di opinioni
Cos’è che consente a questi trader di distin- con il denaro: se ho ragione, lui paga; se sba-
guersi dagli altri? glio, pago io. Risolviamo la nostra differenza
Jack Schwager (1989, 1992), a sua volta di opinioni in modo educato e cortese, utiliz-
manager di una società di gestione, ha con- ziamo il nostro denaro secondo le regole. Noi
dotto tra la fine degli anni Ottanta e i primi non ci conosciamo. Il mercato agisce come
anni Novanta, una lunga inchiesta, andando arbitro”. Se consideriamo che Joe Ross rap-
a intervistare i trader di maggior successo o
presenta uno dei trader di maggior successo
altri ricercatori che studiavano il mondo del
trading. Nei due volumi che raccolgono le sulla scena internazionale, appare verosimi-
interviste, si nota chiaramente che le metodo- le l’ipotesi che individuare una serie ampia,
logie di trading variano sensibilmente da un condivisa e internamente coerente di convin-
operatore all’altro. Alcuni usano un approc- zioni in grado di spiegare senza ambiguità le
cio basato sull’analisi fondamentale, altri un performance di chi opera sui mercati possa
approccio basato sull’analisi tecnica, o una essere un obiettivo sfidante ma quantome-
combinazione delle due. Alcuni operano su no difficile da raggiungere nell’immediato.
orizzonti temporali misurati in ore o minuti, L’eterogeneità degli stili operativi e delle ca-
altri assumono posizioni per settimane, mesi tegorie mentali poste alla loro base potrebbe
o persino anni. Nell’intervista che chiude il rappresentare un ostacolo insormontabile per
primo volume, effettuata da Schwager (1989)
allo psicologo Van K. Tharp, specializzato chi volesse ricondurre risultati d’eccellenza a
nella profilazione e nel modellamento dei top un unico modello teorico-applicativo omni-
trader, troviamo comunque un tentativo di comprensivo.
elaborare un quadro di sintesi su quello che È invece possibile trovare un generale con-
dovrebbe essere l’atteggiamento mentale vin- senso sulla convinzione che “è ok perdere
cente nel trading. Secondo Van K. Tharp, i top quando si opera sui mercati”. L’accettazione
trader hanno le seguenti convinzioni: dello stop loss (stop alle perdite), che implica
• Il denaro non è importante; l’accettazione del rischio (finanziario, opera-
• È ok che capiti di perdere quando si opera tivo), è infatti generalmente considerata come
sui mercati; il primo e fondamentale passo per arrivare a
• Il trading è un gioco (game- nell’originale una gestione efficiente e razionale dell’attivi-
inglese); tà di trading. I riscontri empirici che abbiamo
• Il mental rehearsal è importante per il suc- esaminato nei paragrafi precedenti sembra-
cesso; no tuttavia indicarci che per una gran parte
• Nella loro mente hanno già conseguito il di operatori esista ancora un ampio gap psi-
risultato prima di ancora di iniziare a ope- cologico tra accettare di essere risk-taker, in
rare”. quanto trader, e accettare completamente i
Sul tema delle “convinzioni del trader vincen- rischi inerenti a ogni singola operazione e le
te” appare comunque opportuno mantenere relative implicazioni economiche (perdita di
60 NEOPSICHE
denaro, chiusura in stop loss). the market tell you, from its perspective, what
Un modo di affrontare tale gap e di gestire is likely to happen next. At that point you will
meglio il complesso delle attività di pianifi- be in the best state of mind to spontaneou-
cazione, esecuzione e gestione del trading sly enter the “Zone”, where you are tapped in
potrebbe provenire da tecniche di allenamen- the now moment opportunity flow”(Douglas,
to mentale e motivazione. In questo caso il 2000).
mental rehearsal e la prefigurazione del ri- Il campo di ricerca si estenderà sicuramen-
sultato raggiunto, unitamente all’impiego di te e in questo breve saggio abbiamo voluto
tecniche di rilassamento e di concentrazione stimolare i lettori ad approfondire tematiche
potrebbero giocare un ruolo rilevante. solo apparentemente lontane dalla psicologia
Negli ultimi anni, sono stati effettuati alcuni cosiddetta classica oltre che rendere il nostro
tentativi di conciliare metodologie di allena- piccolo tributo all’illustre collega insignito
mento mentale e trading, facendo prevalen- del premio Nobel proprio per essersi occupa-
temente ricorso a tecniche derivate al mondo to di finanza e psicologia.
sportivo e talvolta basate su strumenti e me-
todi mutuati dalla Programmazione Neurolin- Simona Ramella Paia, Psicologa Psicotera-
guistica. peuta CTA EATA, vive e lavora a Biella
Perché non pensare ad un training ad indiriz- simona.ramella@fastwebnet.it
zo analitico transazionale? 3356114383
A nostro parere il Trader in The Zone deli-
neato da M. Douglas (2000), presenta una Giorgio Sogliani, Analista Tecnico dei mer-
caratteristica interessante per gli analisti tran- cati finanziari, Master in Economics CORI-
sazionali: egli opera nel Now Moment, ossia PE, Master in Psicologia delle Relazioni Pro-
nel “Qui e Ora”. La condizione di partenza fessionali ITAT, lavora a Biella per il Gruppo
per arrivare a operare nel “Qui e Ora” è stret- Banca Sella.
tamente connessa al quadro concettuale fino- giorgio.sogliani@gmail.com
ra delineato, e consiste nel ribadire che “ogni 3487107885
momento è unico”: è cioè impossibile che
due momenti distinti nel mondo esterno del
mercato possano essere esattamente uguali Bibliografia
fra loro.
Il Trader in The Zone agisce semplicemen- Alemanni B., Franzosi A., (2006), Portfolio
te come un individuo adulto e razionale che and Psichology of High Frequency Onli-
basa la sua operatività su mere considerazioni ne Traders. Second Report On The Italian
probabilistiche; in Analisi Transazionale di- Market, in “BitNotes”, 16, URL: www.
remmo che l’individuo opera a partire dalla borsaitaliana.it .
Stato dell’Io Adulto decontaminato. Operare Barber B. M., Odean T., (2001), Boys Will Be
nel Qui e Ora vorrà quindi dire che non sarà Boys: Gender, Overconfidence, and Com-
più lasciato alcuno spazio alla possibilità di mon Stock Investment, in “The Quarterly
associare un’opportunità di entrare o uscire Journal of Economics”, 116, 261-292.
dal mercato (oppure di aumentare o alleggeri- Barber B., Odean T., (1999), The Courage of
re una posizione) a un’esperienza passata che Misguided Convinctions, in “Associations
già esiste nel proprio universo mentale. Ciò for Investments Management and Resear-
implicherà, secondo M. Douglas, l’automati- ch”, November/December, 41-55, URL:
ca immissione del trader nella “Zona”: www.gsm.ucdavis.edu/~bmbarber .
“When you are at peace with not knowing Barber. B., Yi-Tsung Lee, Yu-Jane Liu,
what’s going to happen next, you can interact Odean T. (2006), Is the Aggregate Inve-
with the moment from a perspective where stor Reluctant to Realize Losses? Evidence
you will be making yourself available to let from Taiwan, forthcoming in “European
NEOPSICHE 61
Financial Management”, URL: www.gsm. ze.org/nobel_prizes/economics/laurea-
ucdavis.edu/~bmbarber . tes/2002/index.html
Douglas M., (2000), Trading in the Zone, New Odean T., (1998a), Are Investors Reluctant to
York Institute of Finance, New York. Realize Their Losses?, in “The Journal of
Franzosi A., Pellizzoni (2004a), Profili e Finance”, vol. LIII, n. 5, 1775-1798.
comportamenti dei traders ondine, in “BIt Ross J., (2006), Trading come business, Edi-
Notes”,11, URL: www.borsaitaliana.it . zioni Fabi, Ravenna, 4a ed.
Franzosi A., Grasso E., Pellizzoni E., (2004b), Stewart I., Joines V., (1988) L’analisi transa-
Investitori retail e Borsa - Secondo rap- zionale. Guida alla psicologia dei rapporti
porto sullo shareholding in Italia, in “BIt umani, Garzanti Milano
Notes”, n.12, URL: www.borsaitaliana.it Woollams S., Brown M. (1979) Analisi Tran-
Legrenzi P., (2006), Psicologia e investimenti sazionale. Psicoterapia della persona e
finanziari, Il Sole 24 Ore, Milano. delle relazioni, Cittadella, Perugina
Nobel Press Release; URL: http://nobelpri-

62 NEOPSICHE
APPLICAZIONE DEL MODELLO DELLA
“RICERCA DEL BENESSERE PSICOFISICO”
SU PAZIENTI REUMATICI CON DOLORE CRONICO
A.O.U. San Giovanni Battista di Torino

Elenco dei partecipanti allo studio: colloqui, si è rilevata una significativa ridu-
Dr. A. Ventre, Dirigente Psicologo S.C. PSI- zione del dolore dopo 12 mesi di terapia.
CHIATRIA 2 D.O.
Dr.ssa M. De Luca, Psicologa Introduzione
Dr.ssa D. Di Dio, Psicologa Le malattie reumatiche costituiscono, per la
Sig. P. Lubatto loro diffusione nei paesi industrializzati, uno
Dr.ssa A. Laganà , Dirigente Medico Reuma- dei principali problemi assistenziali: sono la
tologo S.C. REUMATOLOGIA D.O. prima causa di malattia cronica, la seconda
Dr. S. Parisi, Medico S.C. Reumatologia di disabilità.
D.O. I pazienti reumatici devono affrontare diver-
Dr.ssa C. Centanaro Di Vittorio, Dirigente si problemi di gestione della quotidianità: il
Medico Reumatologo S.C. REUMATOLO- dolore cronico che essi percepiscono costan-
GIA D.O. temente, la stanchezza sentita a livello fisico
Dr. E. Fusaro, Direttore F.F. Medico Reuma- e mentale, la sempre più limitata capacità di
tologo S.C. REUMATOLOGIA D.O. fare le cose che essi facevano prima, il calo
Dr. V. Villari, Direttore Medico Psichiatria delle competenze e delle abilità, la necessità
S.C. PSICHIATRIA 2 D.O. di assumere quotidianamente dei farmaci an-
che in dosaggi elevati, il frequente ricorso a
strutture sanitarie per integrare le cure e svol-
Abstract gere i controlli di routine, le spese sostenute
Lo studio è nato da una collaborazione at- per acquistare le medicine e fare viaggi verso
tuata con il Reparto di Reumatologia del- gli ambulatori, sono solo alcune delle proble-
l’Ospedale San Giovanni Battista. Sono stati matiche che essi devono sostenere.
contattati pazienti affetti da diverse patologie In pazienti con patologia reumatica in pre-
reumatiche, tutte accomunate dalla presenza senza di dolore è stato rilevato un alto livello
di dolore cronico. Con l’ausilio di una batte- di ansia, riduzione della progettualità e del-
ria di test si è valutata la qualità di vita per- la voglia di vivere, sensazione di solitudine,
cepita da questi pazienti. Dopo un periodo di emarginazione ed incomprensione da parte di
psicoterapia di gruppo semestrale a cadenza familiari e colleghi di lavoro. A causa di ciò
settimanale costoro sono stati sottoposti nuo- i pazienti si sentono spinti ad un progressivo
vamente agli stessi test per verificare se c’è isolamento dalla vita sociale, provano un calo
stata una riduzione del dolore d’interesse e motivazione per attività prima
La particolarità dell’intervento terapeutico rilevanti ed apprezzate e sono portati ad orga-
proposto è dato dall’unione degli strumenti nizzare il loro tempo in modo sempre meno
metodologici dell’Analisi Transazionale con costruttivo, ciò con grave ricaduta negativa
alcune visualizzazioni guidate studiate per sul piano sociale, familiare e lavorativo. Par-
questa tipologia di pazienti dal Dott. A Ven- tendo da tali presupposti lo studio si è foca-
tre. Da una rilevazione testistica e attraverso

NEOPSICHE 63
lizzato sui bisogni di riconoscimenti e sulla rapeutico);
strutturazione del tempo, utilizzando come d)proseguimento della psicoterapia con un
modello di riferimento l’Analisi Transazio- gruppo per verificare eventuali benefici a lun-
nale. go termine.
Strumenti
Ipotesi Zung Self Rating Depression Scale: que-
I pazienti reumatici, dopo un periodo iniziale, stionario di 20 item, finalizzato alla valutazio-
tendono ad investire sempre meno nelle rela- ne degli aspetti qualitativi della depressione
zioni sociali isolandosi, assumendo quindi la (sintomi fisiologici e concomitanti psicologi-
posizione esistenziale Io non sono ok, Tu sei che);
ok (- +). SAT-P (Test sulla soddisfazione soggettiva
Il presupposto è che la psicoterapia di grup- e qualità di vita): valutazione autocompilati-
po a frequenza settimanale possa favorire va su 32 aspetti della vita quotidiana,suddivisi
l’espressione e la relazione interpersonale, in 5 fattori (funzionalità psicologica, funzio-
aiutando il paziente reumatico a costruire namento fisico, lavoro, sonno/alimentazione/
strategie utilizzabili anche in altri contesti. tempo libero, funzionalità sociale).
Pensiamo che l’uso di una terapia di grup- Scala analogica visiva (VAS) e Scala Cro-
po Analitico Transazionale sia una risorsa matica dei Grigi: test percettivi nei quali il
fondamentale per consentire a tali pazienti soggetto deve valutare, su un continuum da 0
di apprendere nuove e più funzionali abilità a 10, l’intensità del suo dolore.
comunicative, ricevere e dare riconoscimenti Questionario STAI Y1 e Y2: due subtest (di
gratificanti, e favorire la sperimentazione di 20 item ognuno): Y 1 si riferisce allo “stato”
una situazione d’intimità che consenta loro d’ansia nel momento in cui il test viene som-
di poter contattare le emozioni del proprio ministrato, Y 2 è relativo all’ansia di “tratto”,
Bambino Libero, agevolando l’autenticità, la cioè la tendenza del soggetto a produrre rela-
spontaneità e l’autonomia. zioni ansiose nella vita quotidiana.
L’intervento psicoterapeutico si propone
quindi non solo una modificazione delle mo- Metodologia
dalità relazionali dei soggetti ma anche un Il modello utilizzato negli incontri del “grup-
loro cambiamento intrapsichico che porti a po del Benessere psicofisico”, ideato dal Dott.
variare le loro decisioni di copione. A. Ventre, si avvale di apporti tratti dalla psi-
coterapia clinica ad indirizzo Analitico-Tran-
Metodo sazionale e Gestalt Therapy, e di visualizza-
Procedura zioni guidate, studiate specificamente per i
La procedura seguita per lo studio è stata sud- pazienti portatori di dolore cronico. L’unione
divisa in quattro fasi: di queste tecniche è ciò che rende unico tale
a)somministrazione di una batteria di test al approccio, che vuole aumentare la consape-
campione iniziale di 58 persone presentatesi volezza che le persone hanno circa la stretta
al Servizio (T-0); correlazione tra mente e corpo , finalizzata a
b)istituzione di un gruppo di psicoterapia migliorare la qualità della vita, implementare
della durata prevista di 6 mesi, condotta dal la creatività favorendo lo sviluppo di nuove
Dott. A. Ventre, a cui hanno partecipato solo risorse e la capacità di vivere nella dimensio-
parte delle persone contattate; ne del “qui ed ora”. Inoltre le visualizzazioni
c)somministrazione della stessa batteria di possono favorire il rilassamento muscolare
test (T-1) ad un campione di 20 soggetti (solo con conseguente riduzione della percezione
15 dei quali hanno preso parte al percorso te- del dolore.

 Ligabue S., Corpo e copione: la componente soma-


 Steiner C.M., (1971) The stroke economy, T.A.J., 1, tica del copione, Neopsiche, Dicembre 1985, pp 21-
pp 9-15 28

64 NEOPSICHE
Il lavoro terapeutico consente ai pazienti di Campione
poter “sentire” il proprio corpo (al di là delle Il campione iniziale è composto da 58 indivi-
sensazioni dolorose), contattare le emozioni, dui, il 17,2% dei quali di sesso maschile, sud-
riconoscerle, esprimerle e condividerle con divisi nelle seguenti fasce di età: il 19% al di
gli altri membri del gruppo creando così, al- sotto dei 45 anni, il 27,6% 45-60 anni, il 34,5
l’interno dello spazio analitico, un clima in- % 60-70 anni ed il 19% oltre i 70 anni.
timo, caldo ed accogliente. In tal modo i pa- La maggior parte del campione risulta essere
zienti possono scambiarsi reciprocamente dei coniugato (65,5%), e svolge un’attività di la-
riconoscimenti positivi sia condizionati che voratore dipendente (37,7%) oppure è in pen-
incondizionati, migliorando le proprie strate- sione (31%).
gie per ottenere “carezze”. Rispetto alla patologia il campione è così
Una particolare attenzione è rivolta allo sti- suddiviso: il 29,3% è affetto da artrite reuma-
molare il cambiamento delle posizioni esi- toide, il 27,6% da artrosi, il 17,2% da connet-
stenziali inadeguate. tiviti, il 13,8% da fibromialgia e il 12,1% da
Attraverso l’analisi degli Stati dell’Io in sen- spondiloartriti.
so funzionale si aiutano i pazienti a diventare Il 4% del campione ha una diagnosi di patolo-
consapevoli delle proprie modalità relazionali gia reumatica da 10-20 anni, il 17,2% da 1-3
passive. Inoltre si permette loro di dar “voce” anni, il 15,5% da 3-6 anni. Il 67,2% dichiara
ed ascoltare la parte “bambina” sofferente, inoltre di avere una patologia concomitante.
portatrice di bisogni, paure, fantasie, angosce
ma anche desideri, creatività e risorse nuove Risultati della ricerca
da sfruttare al meglio. Il recupero dei signi- Ansia di stato: nel 69% dei pazienti si rileva
ficati del dolore può favorire l’ottimizzazione un’ansia assente o nella norma, mentre nel
di relazioni più soddisfacenti, facendo sì che 27,6% l’ansia rilevata è medio bassa.
la persona viva più a contatto con il “qui ed Ansia di tratto: nel 43,1% dei pazienti l’ansia
ora”. In tal modo i pazienti possono riflettere risulta medio bassa, mentre nel 25,9% medio
sulla funzione che il dolore rivestiva per loro, alta, per il 20,7% assente/nella norma e solo
e indirettamente sui riconoscimenti sociali per il 10,3% molto alta.
che questo procurava. L’analisi delle tran- Zung Test: nel 53,4% del campione i tratti
sazioni e dei giochi psicologici può mettere depressivi risultano nella norma o ai limiti
in luce le modalità comunicative adottate dai di essa, e solo nel 3,4% la depressione risulta
pazienti ed il ruolo disfunzionale di Vittima. grave (gli unici due casi di depressione grave
Ci si muove nella direzione di aiutare i pa- sono riferiti a pazienti fibromialigici).
zienti ad assumere consapevolezza della VAS: il 10,3% dei pazienti dichiara di per-
stretta correlazione esistente tra mente e cor- cepire un dolore lieve, il 27,6% medio, e il
po, adottando la filosofia dell’okness (Io sono 62,05% forte.
ok, Tu sei ok), con uno stile di vita volto ad SAT-P: Funzionalità psicologica: il 44,8% ha
un uso adeguato dell’energia. una soddisfazione medio-alta, il 31% medio-
bassa, il 17,2% alta e il 6,9,% una mancanza
di soddisfazione. Funzionalità fisica: il 51,7%
dichiara una soddisfazione medio-bassa, il
 Clarkson P., Gilbert M., (1988), Berne’s original
model of ego state: some theoretical consideration,
24,1% assente, il 20,7% medio-alta e solo il
T.A.J. 18, n°1, (In Neopsihe n° 13, 1990, trad. it. di 3,4% alta. Lavoro: il 36,2% ha una soddisfa-
P. Raja) zione alta, il 19% assente. Sonno/alimenta-
 Multari M., (1988), Lo stato dell’Io Bambino: zione/tempo libero: il 56,9% ha una soddisfa-
un’analisi della letteratura dell’Analisi Transazio- zione media o alta, il 43,1% assente o molto
nale, Polarità, 2, n° 1, pp 45-56 bassa. Funzionalità sociale: il 60,4% dichiara
 Karpman S.B., (1968), Fairy tales and script drama una soddisfazione media o alta, il 39,7% as-
analysis, Transactional Analysis Bulletin, 7, n° 26, sente o bassa.
pp 39-44

NEOPSICHE 65
Test e re-test a confronto Dott. Ventre Antonio
Considerando i dati del re-test (T-1) 1’ansia Dirigente Psicologo S.C. PSICHIATRIA 2
di stato pare essere maggiore rispetto alla si- D.O. presso A.O.U. San Givanni Battista di
tuazione del test (T-0), mentre i livelli di an- Torino
sia di tratto risultano pressoché costanti. PTSTA I.T.A.T. Torino
VAS: nel re-test aumenta il numero di pa- socratev@libero.it
zienti che si dichiara senza dolore, inoltre c’è
una riduzione del numero di pazienti che per- Bibliografia
cepisce un dolore forte.
Per quanto riguarda la depressione, seppur Reumatologia
lieve, i risultati del T-1 danno dei valori mag- -Simon L., Clausure J., Herrison C., Blotman
giori rispetto a quelli del T-0. F. Reumatologia, Masson, Milano, 1993
SAT-P: rispetto al funzionamento psicologi- -Firestein G.S., Panay G.S., Wollehein F.A.,
co nel re-test non si nota alcuna variazione Artrite Reumatoide, Masson, Milano,
rilevante, nonostante si sia evidenziato un 2002
peggioramento per quanto riguarda la soddi- -Cervini C., Manuale di Reumatologia,
sfazione relativa al funzionamento fisico. La UTET, 1996
soddisfazione in ambito lavorativo, alimenta- -Cervini C., Grassi W., Reumatologia. Dal-
re, del sonno e del tempo libero non presenta l’immagine alla diagnosi, UTET, 1991
significative variazioni rispetto ai dati prece- -Abstract book, Il Convegno Nazionale 2002,
denti. Mentre nel funzionamento sociale del Arioli G., Approccio clinico e riabilitativo
re-test si nota un aumento della soddisfazione in reumatologia.
medio alta. -Salaffi F., Stancati A., Scale di valutazione
A distanza di 12 mesi sul gruppo di 9 persone e malattie reumatiche, Mattioli, Parma,
che ha continuato la psicoterapia è stato rile- 2001
vato su tutti un netto miglioramento del dolo-
re, e su 5 pazienti la totale remissione. Analisi Transazionale
-Berne E., Guida per il profano alla psichia-
Conclusioni tria ed alla psicoanalisi, Astrolabio, Roma,
I dati statistici e i colloqui conclusivi dello 1969
studio dimostrano che con un trattamento -Berne E., A che gioco giochiamo, Bompiani,
psicoterapico di gruppo di breve durata non Milano, 1982
si hanno miglioramenti significativi. Mentre -Berne E., Principi di terapia di gruppo,
l’utilizzo prolungato del modello di psicote- Astrolabio, Roma, 1986
rapia preso in considerazione è in grado di fa- -Atti del Convegno Nazionale di Analisi Tran-
vorire miglioramenti di riduzione del dolore o sazionale, Torino, 23-25 aprile 1988, “A.T.
totale remissione. e prevenzione”, A. Ventre Conoscere il di-
Alcuni partecipanti hanno dichiarato di aver sagio per prevenirlo: ricerca delle cause at-
richiesto al medico di riferimento, dopo le traverso la categorizzazione dei problemi di
prime sedute, la riduzione delle terapie anti- un gruppo di psicoterapia, pagg 1-12
dolorifiche, poiché si sentivano più tolleranti -Clarkson P., Gilbert M., (1988), BernÈs ori-
rispetto al dolore. ginal model of ego state: some theoretical
Sono in genere migliorate le relazioni inter- consideration, T.A.J. 18, n°1, (In Neopsihe
personali, familiari, di lavoro, amicali, ecc. n° 13, 1990, trad. it. di P. Raja)
Tutti i partecipanti hanno affermato di sentir- -Ligabue S., Corpo e copione: la componente
si soddisfatti dell’esperienza effettuata. somatica del copione, Neopsiche, Dicem-
bre 1985, pp 21-28
-Karpman S.B., (1968), Fairy tales and script
drama analysis, Transactional Analysis
66 NEOPSICHE
Bulletin, 7, n° 26, pp 39-44 Visualizzazioni
-Multari M., (1988), Lo stato dell’Io Bambi- -Gawain S., Il potere della visualizzazione
no: un’analisi della letteratura dell’Analisi creativa, Gruppo Fortuna, 1997
Transazionale, Polarità, 2, n° 1, pp 45-56 -Couè E., Il dominio dell’autosuggestione,
-Steiner C.M., (1971) The stroke economy, Bis, Torino, 1997
T.A.J., 1, pp 9-15
Altro
Gestalt Therapy -Ventre A., La relazione d’aiuto, EDB, Bo-
-Perls F., L’io, la fame, l’aggressività, Franco logna, 1999
Angeli, Milano, 1995 (Ed. or. 1969) -Ventre A., Il segreto della felicità, EDB, Bo-
-Perls F., Hefferline R., Goodman P., Teo- logna, 2002
ria e pratica della terapia della Gestalt, -Bandler R., Grinder J., La metamorfosi tera-
Astrolabio, Roma, 1971 peutica, Astrolabio, Roma, 1980
-Perls F., L’approccio della Gestalt: testi- -Bandler R., Grinder J., La struttura della
mone oculare della terapia, Astrolabio, magia, Astrolabio, Roma, 1981
Roma, 1977 -Reiz M., Il tuo corpo dice: la salute nel lin-
-Perls F.,Qui ed ora: psicoterapia autobio- guaggio segreto del nostro organismo, Xe-
grafica, Sovera, Roma, 1981 nia, Milano, 1995
-Giusti E., Barman R., La psicoterapia della -Downing G., Il corpo e la parola, Astrola-
Gestalt: intervistando i maestri, Sovera, bio, Roma, 1985
Roma, 1996

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NORME REDAZIONALI

Ogni articolo verrà valutato dal Comitato come da esempio seguente:


Scientifico di Redazione la sua pubblicazio- Berne E., (1961), Transactional Analysis in
ne avverrà, verificata la coerenza con la linea Psychoterapy, Grove Press, New York.
editoriale, a giudizio dello stesso Comitato. I Gli articoli di riviste vanno indicate come se-
lavori proposti potranno essere reinviati al- gue:
l’autore per eventuali revisioni nel contenuto Pisani M.L., Pagina bianca e blocchi psico-
o nelle dimensioni. logici: Diagnosi... della leggibilità, in “Neop-
Gli articoli devono essere inviati in formato siche, n° 5/85”.
word via mail o in supporto informatico. De-
vono essere redatti con carattere Times corpo Se esiste una traduzione italiana deve essere
12 e non superare i 10.000 caratteri. citata questa e deve essere citato prima della
versione originale indicando comunque l’an-
Devono contenere, al fondo, Cognome Nome, no di prima pubblicazione dell’edizione ori-
professione, qualifica A.T. e indirizzo mail ginale, per es.
dell’autore. Berne E., (1961), Analisi transazionale e psi-
coterapia, Astrolabio, Roma 1971
Le immagini, i disegni e le tabelle devono es-
sere scansite con sistema ad alta definizione Eventuali copyrights rimangono dell’autore
(300 dpi) e fornite in formato .jpg o .tif sepa- così come egli è responsabile del contenuto
ratamente dal testo nel quale dovrà comparire degli articoli.
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(fig. 1, 2, 3, ...). Gli articoli devono essere inoltrati a segre-
teriasoci@aiat.it oppure inviati a Aiat – Via
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