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SERENA CIANFANELLI (0312075) – LICUS

ESERCITAZIONE SUL TESTO POETICO

E. Montale "Ho sceso, dandoti il braccio..." (Satura 1962-1970)

Contesto: Italiano LS. Classe plurilingue. Laboratorio


linguistico di italiano facoltativo in una scuola
superiore (classe terza).

Destinatari: - 12 studenti (8 femmine, 4 maschi)

- età: tra i 15 e i 16 anni

- nazionalità: classe plurilingue formata da


studenti da nazionalità miste.

Livello Linguistico: B2

Prerequisiti - Conoscenza del genere poetico e delle sue


principali caratteristiche;

- Conoscenza dei tempi verbali


dell’indicativo, in particolare quelli relativi
al passato (in particolare al passato
prossimo, presente nella poesia);

- Gerundio semplice (“stare + gerundio”);

- Pronomi personali complemento atoni;

- produrre descrizioni ed esposizioni orali


chiare e precise di svariati argomenti che
rientrano nel suo campo d’interesse;

- Essere in grado di interagire e argomentare


con docente e compagni;

- Saper produrre testi chiari e comprensibili,


con un linguaggio semplice ma corretto.

Obiettivi a. Letterari:

- Leggere un testo poetico

- rafforzamento delle capacità relative


all’analisi di testi poetici;

- conoscere e riconoscere la figura retorica


dell’iperbole.

b. Linguistici:

- È in grado di descrivere in modo chiaro e


preciso avvenimenti ed esperienze reali o
immaginari, realizzando un testo coeso che
segnali le relazioni tra i concetti. È in grado
di attenersi alle convenzioni proprie del
genere.
- Proprietà del linguaggio poetico e
consapevolezza dei vari registri della lingua
italiana;

- Saper ascoltare, leggere e parlare di un


testo poetico;

Potenziamento delle quattro abilità di base di


ricezione e produzione: ascoltare, leggere, scrivere
e parlare in relazione al testo poetico;

c. Grammaticali:

d. Consolidamento delle conoscenze relative al


gerundio semplice e i suoi usi con valore
modale, temporale e causale.

e. Lessicali:

- Ampliamento del lessico;

- Proprietà del lessico poetico;

f. Formativi:

- Promuovere il piacere la lettura di testi


poetici della cultura italiana:

- Lavorare in gruppo, rispettando il proprio


ruolo e quello degli altri;

Durata: 3 ore.

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno

[un milione di scale

e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.

Il mio dura tuttora, né più mi occorrono

le coincidenze, le prenotazioni,

le trappole, gli scorni di chi crede

che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio


non già perché con quattr’occhi forse si

[vede di più.

Con te le ho scese perché sapevo che di noi due

le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,

erano le tue.

Questa poesia di Montale si può proporre a partire da un livello B2, ma date le riflessioni proposte sul
linguaggio polisemico poetico e vari spunti sull’etimologia di alcune parole utile alla profonda comprensione
del lessico che si vuole proporre, appare opportuno somministrare le seguenti attività non prima di aver
verificato e accertato che ogni studente sappia veramente padroneggiare le strutture morfo-sintattiche e
linguistiche-comunicative richieste da un B2, livello caratterizzato da una certa indipendenza e autonomia
linguistica. Dunque, è utile che il percorso proposto venga somministrato verso la fine di un percorso di
apprendimento che ha come obiettivo il raggiungimento di un livello B2.

Potrebbe essere utile presentare questo percorso anche ad un livello C1, arricchendo eventualmente le
attività sulle figure retoriche, sull’etimologia delle parole (indagare, ad esempio, vari vocaboli e verbi che
sfruttano dei prefissi latini) e sugli usi pragmatici della lingua.

Il tema grammaticale da trattare è, in questo caso, il gerundio semplice. Questo modo verbale è
sicuramente trattato anche in livelli precedenti (ad esempio con la formula “stare + gerundio”), ma in
questo caso l’obiettivo è saper riconoscere e utilizzare il gerundio nei suoi valori modali, temporali e causali
(argomento che sarà poi utile ad un livello C1 con lo studio delle diverse proposizioni).

Il gerundio composto in questo primo momento viene escluso, data sia la presenza di attività dense
riguardo l’ampliamento del lessico e per rispettare la teoria naturale di Krashen che segue la formula “i+1”
(input+1, per il rispetto della gradualità dell’input e della successione degli elementi linguistici nella
sequenza di acquisizione).

La poesia pare essere, inoltre, molto utile anche all’incremento della motivazione degli studenti visto che
pare di un tema universale che desta sempre un certo interesse negli studenti: l’amore.

Si coglie poi l’occasione di introdurre la figura retorica dell’iperbole. Tale spunto permette di riflettere non
solo sui ricorsi e sugli strumenti a disposizione del poeta, come le figure retoriche, ma soprattutto il ricorso
all’iperbole viene utilizzato per ampliare la consapevolezza del linguaggio e del registro informale
(conoscere modi di dire come, ad esempio “ho una marea di compiti” o “sono secoli che non ti vedo”).

PRIMA FASE: PRE LETTURA


Immaginando di aver organizzato in precedenza un’UDA con tema chiave dell’amore e che nella lezione
precedente sia stata analizzata la poesia di Saba “Ed amai nuovamente”, si passa ora all’analisi della poesia
di Montale “Ho sceso, dandoti il braccio…” per presentare un nuovo tipo di amore: l’amore come aiuto
reciproco.

Per catturare l’attenzione degli studenti e stimolare il loro interessi, si chiede loro:

1. “Che cosa ti viene in mente con la parola “amore”? In 5 minuti scrivi tutto quello che ti viene in
mente e poi confronta il tuo elenco con quello di un compagno”.
________________________________
________________________________
________________________________
________________________________

2. Scrivi una frase semplice ma efficace su cosa è l’amore per te.

L’amore è _____________________________________

3. Discussione collettiva:
Per introdurre il tema specifico della poesia, si intavola una discussione (orale) collettiva sollecitata
dalla proiezione delle seguenti immagini:

4. Cosa vedi in queste immagini? Cosa ti fanno venire in mente? Hai mai avuto una persona accanto a
te (non necessariamente un fidanzato\a) che fosse un importante supporto o una guida per te?
Quanto è importante aiutarsi reciprocamente tra due persone che hanno un forte legame?
Racconta di un episodio in cui l’aiuto dell’Altro è stato essenziale (anche orale, in modalità “circle
time”).
5. Per l’attività di ascolto della poesia viene fatta ascoltare da YouTube una lettura della poesia fatta da
Paolo Rossini: https://www.youtube.com/watch?v=sTDkXcJCYEo&t=11s

FASE DI LETTURA:
PRIMA FASE – COMPRENSIONE

Attività 1.

Nella prima colonna della tabella sono elencate alcune delle parole della poesia: riscrivi ciascuna parola
nella colonna opportuna. Puoi inserire direttamente tu altre parole che non hai ben compreso della poesia.

Parole della poesia Parole che non Parole che conoscevi Parole che usi
conoscevi prima di prima di leggere la normalmente nel
leggere la poesia poesia ma che non usi linguaggio quotidiano
normalmente

occorrono

coincidenze

prenotazioni

trappole

scorni

pupille

Offuscate

Attività 2.

“Che significato hanno le seguenti parole nella poesia? Scegli tra le opzioni proposte (fai attenzione: due di
queste ha due opzioni corrette)”:

1. Occorrere significa:
a. Bisognare\Essere necessario
b. Correre veloce
c. Correre in senso opposto
d. accadere

2. Trappola significa:
a. Rifugio
b. Difficoltà imprevista
c. Trapano
d. Tranello

3. Scorno significa:
a. Brutto
b. Umiliazione
c. Scorgere
d. Corno

4. Prenotazione significa:
a. Sosta in un luogo per passarvi la notte
b. Annotare qualcosa
c. Riservare qualcosa

5. Se qualcosa è offuscato significa che:


a. È molto scuro
b. Non è molto forte
c. Non è molto visibile

6. Le coincidenze sono:
a. Dei contrattempi
b. Degli ostacoli
c. Degli eventi che avvengono nello stesso momento in modo casuale e inaspettato.
d. Incontro, corrispondenza esatta.

7. Le pupille sono:
a. Una parte del corpo (degli occhi)
b. Delle ragazze
c. Una parte del corpo (delle gambe)

Attività 3.

APPROFONDIAMO:

Nel momento della correzione dell’attività si sfruttano le parole precedenti per riflettere sul linguaggio
polisemico della poesia e sull’etimologia di alcune parole per l’inserimento di nuovi vocaboli nella memoria
a lungo termine:

A. OCCORRERE:

Sai che il verbo “occorrere” deriva dal latino occurrĕre ed è composto dalla preposizione

Ob. = nella direzione di, verso, contro

Currĕre = «correre».

Ha diversi significati:

1. Essere necessario\avere bisogno


2. Accadere\succedere
3. Comparire\ricorrere
4. Venire in mente\alla vista (arcaico e poco usato oggi)

1. Individua ora nelle seguenti frasi che significato ha il verbo “occorrere” tra quelli sopra indicati:
a. “In quel testo la parole amore occorre 10 volte”; _____
b. “Non occorre che tu esca così presto”; _____
c. “Non vorrei che gli occorresse qualche guaio” _____
d. “oh come grato occorre  |  …  |  il rimembrar delle passate cose (Leopardi)”. _____

2. Adesso prova tu a scrivere una frase per ogni significato della parola.

1.

2.

3.

B) COINCIDENZA:

Anche la parola coincidenza deriva dal latino. Essa è composta dalla proposizione:

-co (cum) = “insieme”

- incīdĕre cioè "avvenire, capitare"

Anche questa parola ha diversi significati:

1. coincidere, l’accadere simultaneo e fortuito di due o più fatti o circostanze diverse;


2. si usa spesso anche con viaggi di trasporto come treni, aerei o autobus quando uno arriva e un altro
parte poco dopo in modo da permettere ai viaggiatori di cambiare linea;
3. In matematica, identità, sovrapposizione di punti, di piani e, in generale, di figure geometriche.

Ora collega le seguenti immagini ai significati sopraindicati:

____

________
_______

C) L’IPERBOLE:

1. DISCUTIAMONE INSIEME:

Sai cosa sono le figure retoriche? Ne conosci qualcuna?

L'iperbole è una figura retorica che consiste nel portare all'eccesso il significato di un'espressione utile ad
amplificarne e rafforzarne il senso. Sai che in italiano esiste un’espressione molto usata per esprimere i
propri sentimenti che sfrutta un’iperbole? “Ti amo da morire”.

Nella tua lingua esistono espressioni simili?

2.Anche nella poesia di Montale è presente un’iperbole. Individuala nel testo e cerca di spiegarne il
significato.

Che significato può avere questo verso? Perché credi che il poeta abbia deciso di usare un’iperbole?

______________________

Cerca ora di spiegare a parole tue queste espressioni che utilizzano un’iperbole.

1. Sono secoli che non ci vediamo


____________________________________
2. Ho una marea di compiti per le vacanze!
____________________________________
3. Il prezzo del gas è schizzato alle stelle.
___________________________________

SECONDA FASE: ANALISI


GERUNDIO SEMPLICE

Con le seguenti attività non si vuole presentare un elemento grammaticale nuovo agli studenti, visto che il
seguente percorso viene pensato per consolidare il gerundio (che già a partire dal livello A1\A2 viene
solitamente presentato nella formula “stare per + gerundio”) e non per introdurlo, ma l’obiettivo di tale
percorso dal punto di vista grammaticale è approfondire i vari usi del gerundio, tra cui quello di descrivere
azioni simultanee, esprimere modo o causa.
L’insegnante rilegge il verso incipit della poesia soffermandosi con attenzione sull’elemento che vuole
sottolineare “dandoti”, dandogli particolare enfasi con intonazione e gestualità.

“Ho sceso, almeno un milione di scale, dandoti il braccio”

1. Riconosci questo modo e tempo verbale? Qual è la sua forma all’infinito?


2. In che altri contesti hai già incontrato il gerundio? (Per il ripasso)
3. Cosa esprime, secondo te, il gerundio in questo caso?

- Un’azione simultanea
- Il modo (come?)
- Causa (perché?)

Dopo aver individuato la funzione del gerundio nella poesia in analisi (modo), si approfondiscono ora gli altri
casi, continuando a ragionare in modo induttivo:

Qual è la differenza? (regola da completare scegliendo l'opzione corretta)

1. Andando a casa ho incontrato Luca.


2. Prendendo l'autobus ci vogliono dieci minuti.
3. Essendo troppo stanco, ho deciso di rimanere a casa.

A) Nella frase 1 il gerundio esprime un rapporto temporale (quando? “mentre andavo a casa”), nella
frase 2 il gerundio esprime una causa (perché? “perché ho preso l’autobus”) e nella frase 3 si vuole
esprimere un modo o un mezzo (in che modo?)
B) Nella frase 1 il gerundio esprime una causa (ho incontrato Luca ….“perché andavo a casa”), nella
frase 2 il gerundio esprime un modo\uno strumento (può essere sostituito con “come ho preso
l’autobus”) e nella frase 3 si vuole esprimere un rapporto temporale (“quando ero troppo stanco”);
C) Nella frase 1 il gerundio esprime un rapporto temporale (può essere sostituito con “mentre andavo
a casa), nella frase 2 il gerundio esprime un modo\uno strumento e nella frase 3 si vuole esprimere
una causa (“visto che ero troppo stanco…sono rimasto a casa”).

RIPASSIAMO LA REGOLA E RICOSTRUIAMOLA INSIEME:

- LA FORMA:

Dare -> dando

Chiedere -> chiedendo

Sentire -> sentendo

Osservando gli esempi completa la tabella:

-Il gerundio è un modo del verbo che esprime un’azione mettendola in rapporto con il verbo della frase
principale da punto di vista _______, _______e _______.

-Per formare il gerundio: RADICE + __________

1. Completa la tabella:
INFINITO (-ARE): gerundio

Mangiare
Parlare
Giocare
Tornando
Comprando

INFINITO (-ERE) gerundio

Ridere

Chiedere

Temere

Leggere

Credere

INFINITO (-IRE) gerundio

Sentire

Mentire

Finire

Fuggire

Restituire

2.Abbina gli elementi di destra con quelli di sinistra:

4. Trasforma le frasi, usando il gerundio presente.


1. Se bevi troppo caffè, puoi avere problemi con il cuore.
2. Mentre studio, ascolto la musica.
3. Siccome faccio sport, sono in forma.
4. Siccome non ho molti soldi, non comprerò delle scarpe nuove.
5. Mentre scendevo le scale, ho incontrato Marco
5. Con il tuo compagno / altri due o tre compagni scrivi dieci frasi usando il “gerundio semplice”
assicurandoti che nelle tue frasi ci siano tutte e tre le funzioni del gerundio (causalità, temporalità,
modo).

6. Ho sceso almeno un milione di scale…. 2.0:

La professoressa scrive alla lavagna l’incipit della poesia “Ho sceso almeno un milione di scale…dandoti il
braccio”. Si chiede ora agli alunni (uno alla volta) seguendo la tecnica del pattern a drill, di completare la
frase “Ho sceso almeno un milione di scale….” a modo loro, lasciando spazio alla creatività e rimanendo
liberi di scegliere anche ipotesi ironiche e divertenti, seguendo una sola regola: usare il gerundio semplice.
Ad esempio:

Ho sceso un milione di scale …. rompendomi il braccio!

7. Gioco a squadre: “COME SI DICE CON IL GERUNDIO?”

Per alimentare la dimensione ludica e alleggerire la parte finale della lezione che potrebbe essere quella più
difficile dal punto di vista della concentrazione e produzione, si decide di dividere la classe in due squadre
per proporre un gioco su wordwall sul gerundio:

Uno alla volta, ogni componente della squadra dovrà “aprire” una scatola e riformulare le seguenti frasi
al gerundio in 30 secondi, pena: punto alla squadra avversaria!

Serena Cianfanelli

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