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LE FRONTIERE DELLA SOVRANITA NAZIONALE
SECONDOMILWARD*
Marcello De Cecco
*
A proposito di A.S. Milward, The Reconstruction of Western Europe 1945-1951, Lon
don, Methuen, 1984; Id., with the assistance of G. Brennan and F. Romero, The Euro
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354 Marcello De Cecco
In effetti pochi avevano creduto che un futuro cosi favorevole fosse a por
tata di mano delle sconquassate economie europee. Un visionario come il
trockista americano James Burnham aveva previsto con grande chiarezza,
gia nel 1941, un mondo postbellico caratterizzatodalla fine dell'impero bri
tannico, da un Mercato comune comprendente l'Inghilterra, l'emergere di
tre aree economiche principali, l'Europa, gli Stati Uniti, e l'EstremoOrien
te, e il disfacimento economico dell'Unione Sovietica. C'erano stati poi an
che i ben noti piani nazisti per ilNuovo ordine europeo. Ma i piani stila
ti per il dopoguerra in Inghilterra e negli Stati Uniti quasi mai includeva
no l'Europa. Essi prevedevano la sopravvivenza dei piccoli paesi europei
ma, nell'era del Piano Morgenthau, una soluzione che prevedesse una Eu
ropa di nuovo unita attorno al suo centro naturale, una forte Germania,
sembrava del tutto impensabile.
I piani americani per la sistemazione del mondo dopo la guerra si preoc
cupavano assai piu della necessita di istituire un sistema di libero com
mercio e di pagamentimultilaterali che della ricostruzionedell'Europa. Per
l'immediato dopoguerra, gli americani volevano assicurare la demolizione
dell'area della sterlina intesa come blocco commerciale e monetario. Essi
erano anche interessati alla creazione di un sistemamonetario internazio
nale che permettesse alle istituzioni bancarie e finanziarie americane di so
stituire quelle inglesi al centro della finanza internazionale,concludendo de
finitivamente un movimento iniziato con la prima guerramondiale.
E difficile richiamareallamente quei giorni, ora che l'Inghilterrae ridotta
ad un Pnl e ad una capacita industriale inferiori a quelli dell'Italia.Negli
anni Quaranta, tuttavia, le cose erano assai diverse. Prima della guerra gli
Stati Uniti inviavano all'area della sterlina iA27% delle loro esportazioni e
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355 Le frontieredella sovranitdnazionale secondoMilward
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356 Marcello De Cecco
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357 Lefrontiere della sovranitdnazionale secondoMilward
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358 Marcello De Cecco
forte divenne quindi la nuova linea strategica americana.E una volta che
l'ebbe definita, iAgoverno americano si accinse con entusiasmo a realizzar
la, con l'aiuto dei governi europei. Tale aiuto, pero, doveva essere piu che
ottenuto, estorto, poiche raramenteesso era offerto volontariamente.Nella
trilogiadi Alan Milward si provamirabilmente - e questo e ilmaggior con
tributo di originalita'che essa contiene - come gli Stati Uniti non siano riu
sciti a ottenere cio che volevano per l'Europa.
Il dispiegarsi delle conseguenze degli accordi di BrettonWoods tra il 1945
e il 1947 aveva significato per i paesi europei che avevano accettato gli ac
cordi stessi, un peggioramento dei loro problemi postbellici immediati.La
gran parte di questi governi avevano strategie economiche e politiche per
il dopoguerra che - secondo Milward - poco o nulla avevano a che fare
con un'Europa unita. La gran parte dei paesi, a eccezione del Belgio e del
l'Italia, avevano adottato la pianificazione economica come un nuovo e piu
efficiente metodo di organizzazione della vita economica, rispetto alle ter
ribili esperienze degli anni tra le guerre, e non come una misura per far
fronte all'emergenza del tempo di guerra. Essi reagivano cosi alle politiche
liberiste che avevano condotto alla deflazione e alla disoccupazione di mas
sa degli anni Trenta. I governi europei volevano a tutti i costi evitare di
tornare all'atmosferaavvelenatadi quel periodo, ed erano intenzionati a ge
stire le proprie economie dal centro nel modo piu estensivo possibile. La
Francia, in particolare, reagiva allo shock della guerra lampo tedesca, che
era sembrata una dimostrazione di superiorita industriale, impostando un
grande piano di rinascita nazionale basato sulla ricostruzione e sul raffor
zamento dell'industria dei beni di investimento. Il governo francese accet
tava ancora il Piano Morgenthau come prospettiva per il futuro della Ger
mania. Credeva anche fermamente nella necessita di ingrandire la propria
industria siderurgicamantenendo il proprio controllo sul carbone della
Ruhr.
La Gran Bretagna era totalmente immersanei problemi dell'area della ster
lina e del futuro dell'impero. Doveva respingere i tentativi americani di di
struggere entrambi.Nella nuova strategia europea degli Stati Uniti, la ne
cessita di fare dell'Inghilterra il motore della unificazione europea si so
vraimponeva alle precedenti richieste di ridurre i debiti inglesi in sterline e
di tornare al piu presto alla convertibilita della sterlina stessa,ma non ne
gava la precedente linea strategica americana.Una Gran Bretagna al cen
tro, insieme allaGermania, di un'Europa unita, voleva dire una probabilita
minore di veder prevalere il partito imperiale, col suo corollario di isola
mento economico e autosufficienza a livello imperiale.
Ma la nuova strategia americana contrastava profondamente con le politi
che della gran parte degli Stati europei. Essi avevano, assai velocemente
dopo la fine della guerra, iniziato i propri esperimenti nazionali di rilancio
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359 Lefrontiere del/a sovranitcnazionale secondoMilward
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360 Marcello De Cecco
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361 Le frontieredel/a sovranitdnazionale secondoMilward
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362 Marcello De Cecco
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