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La flipped classroom (insegnamento capovolto)

La flipped classroom o insegnamento capovolto consiste nell’invertire il luogo dove


si segue la lezione, a casa propria anziché a scuola, con quello in cui si studia e si
fanno i compiti, a scuola anziché nella propria abitazione; essa è una metodologia che
molte scuole utilizzano facendo in modo che le lezioni vengano seguite a casa tramite
video realizzati dai loro professori oppure presi da Internet: poi, studiano e si
esercitano in classe, in piccoli gruppi, assistiti dagli insegnanti, che possono, così,
personalizzare i loro interventi, tenendo conto dei ritmi e delle potenzialità di
ciascuno.
Occorre ricordare che l’uso di video lezioni non costituisce una novità in
ambito educativo e rientra nei paradigmi della didattica comportamentista, pur
tuttavia si può senz’altro affermare che attraverso la seconda fase del capovolgimento
dell’insegnamento, quella che avviene sotto la guida e la presenza dell’insegnante,
oltre all’utilizzo delle risorse didattiche multimediali in genere, può dare spazio a una
didattica di tipo costruttivista e sociale.
Con la flipped classroom e con la metodologia dell’insegnamento capovolto il
docente fornisce agli studenti materiali didattici appositamente selezionati,
predisposti dallo stesso o da altri colleghi ed essi possono essere video, risorse
multimediali, libri o e-book, all’interno di una interattività online che favorisce
esperienze di didattica personalizzata, avvicinandosi alle esigenze delle ultime
generazioni quelle cosiddette del “digital native”; la seconda parte del lavoro
avviene, invece in classe dove l’insegnante propone e segue le attività applicative, al
fianco degli alunni piuttosto che in cattedra: esercitazioni, laboratori, compiti,
risoluzione dei problemi, studi di casi, attività di approfondimento.
Quando gli alunni si abituano a guardare a casa i video e i tutorial arrivano in
classe con già una formazione di base per cui rimane più tempo per la didattica
laboratoriale, la raccolta di dati, la collaborazione e l’approfondimento; la flipped
classroom, l’insegnamento capovolto, permettono la creazione di un nuovo tipo di
classe in cui il tempo risulta completamente riorganizzato: viene ridotto il tempo
impiegato nella lezione frontale e nella correzione dei lavori assegnati a casa, in
quanto gli esercizi si fanno principalmente in classe; inoltre, si dedica l’inizio della
lezione a rispondere ai video e ai dubbi che sono sorti autonomamente a casa e la
quasi totalità del tempo viene dedicata ad attività pratiche.
La parte peculiare del capovolgimento riguarda il fatto che i ragazzi hanno
bisogno dell’aiuto del docente, soprattutto nel momento in cui essi svolgono il
compito e questo differente approccio porta, tra l’altro, ad una distensione dei
rapporti alunni- insegnanti.
Come si può ben notare, non è certamente un cambiamento di poco conto e per
diventare “ flipper teacher” occorre cambiare progressivamente il proprio modo di
lavorare, trasformando in maniera graduale e indolore la struttura didattica ed avendo
a disposizione almeno un computer o un tablet con accesso a Internet e con apposito
software come Word Excel e PowerPoint e per la creazione dei contenuti avere un
browser recente e come ad es. Google Chrome in quanto, oltre ad essere uno dei più
semplici e veloci, permette automaticamente di tradurre i siti sono che non sono nella
lingua italiana e, poi, una casella e-mail come Gmail di Google che permette
l’accesso gratuito a tutte le applicazioni ed a tutte le potenzialità di Google.
La pubblicazione del materiale didattico su un sito web in modo da essere
disponibile sempre agli alunni consente agli studenti di avere un punto di riferimento
in cui trovare, in qualunque momento, tutto il materiale necessario per studiare,
mentre diventa vantaggioso per il docente il sapere che i ragazzi hanno un posto dove
trovare sempre il materiale della lezione.
Ci sono sostanzialmente tre modalità per andare online, come utilizzare la
piattaforma di e-learning fornita dalla scuola, oppure utilizzare una piattaforma
gratuita come “Edmondo”, un social network che è costruito per la scuola ed è
completo per fini didattici, ed, infine, pubblicare i propri contenuti su un proprio sito
web realizzato ad hoc.
Nell’era digitale la scuola deve attrezzarsi a trovare metodologiche diverse e la
flipped classroom sembra essere attualmente una modalità alquanto attrattiva e
produttiva e questi criteri di qualità sono rintracciabili in alcune condizioni specifiche
per le quali la classe accresce e valorizza il tempo in cui studenti e insegnanti sono a
contatto, ci si ritrova in un ambiente coinvolgente nel quale gli studenti si prendono la
responsabilità del proprio apprendimento, il docente non è più il sapiente in cattedra,
bensì lavora a fianco degli alunni, in un contesto che è un misto tra istruzione diretta
e apprendimento costruttivista, nel quale gli studenti assenti non sono mai lasciati
indietro, si lavora in gruppo con le discipline che possono essere rivisitate in ogni
momento, soprattutto per quelle di carattere tecnologico- scientifico, con la
possibilità di un insegnamento personalizzato e di un luogo nel quale la “peer to
peer” (apprendimento tra pari) diventa una modalità alquanto gratificante e di
incentivante.
Da queste indicazioni, allora, è possibile affermare che la flipped classroom
non è una scuola imperniata sui video in quanto le attività di apprendimento più
significative si fanno in classe, durante il lavoro in presenza dell’insegnante che
rimane la guida fondamentale per lavorare con un gruppo che cresce attraverso un
“apprendimento consapevole” (Ausubel), agito, frutto di ricerca e scoperta
personali.
Volendo analizzare i punti di debolezza della classe rovesciata si può
senz’altro affermare che:
- vengono certamente penalizzati i rapporti personali;
- è richiesta una particolare attenzione alla programmazione delle attività ed alla
selezione dei materiali didattici da sottoporre ai discenti;
- la registrazione delle lezioni richiede molto tempo;
- gli studenti possono smarrirsi quando utilizzano il materiale on line;
- è necessario rivedere il curricolo scolastico.

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