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Flip your classroom

Cap 1 – Com’è nata la Classe Capovolta


La Flipped è un metodo che permette all’insegnante di personalizzare la didattica in modo che
tutti possano partecipare senza difficoltà. Il modello può essere applicato a qualsiasi disciplina.
Il progetto prende vita in una scuola del Colorado nel 2006 da Aaron e Jonathan. A causa delle
attività extra scolastiche gli alunni erano spesso assenti alle lezioni e per questo non riuscivano a
stare al passo. La soluzione arrivò nel 2007 quando iniziarono a registrare le lezioni per postarle
online in modo che tutti potessero vederle. Le lezioni registrate furono usate inizialmente dagli
studenti assenti e in seguito anche da chi era presente come un ripasso. In breve tempo la
modalità divenne famosa.
A un certo punto venne in mente ad Aaron l’idea di postare tutte le lezioni in modo che potessero
vederle a casa e usare il tempo in classe per discutere degli argomenti. Nacque così la Classe
Capovolta nell’a.s. 2008/2009. Le unità erano composte di blocchi di lezioni da 95 min da vedere a
sere alterne prendendo appunti. Il modello risultò più efficace delle lezioni frontali seguite dai
compiti a casa.
Il capovolgimento della classe permette agli studenti di avere un’istruzione personalizzata. Il
modello educativo attuale riflette la rivoluzione industriale: gli studenti sono costretti a stare in
fila e sono educati in catena, ma non tutti arrivano in aula pronti per apprendere. La
personalizzazione è un aspetto importante nella Flipped, ma rappresenta forse un limite per alcuni
docenti.
Alla fine di ogni anno i due docenti erano soliti assegnare alla classe un progetto complessivo. Alla
fine del primo anno di Flipped i risultati non furono come ci si aspettava: sebbene i test avessero
superato quelli degli anni precedenti, gli studenti dimostrarono di non padroneggiare i concetti.
Pensarono quindi di aggiungere alla classe capovolta alcuni elementi della Mastery Learning,
ovvero il raggiungimento degli obiettivi secondo i propri ritmi di apprendimento. Si arrivò quindi al
modello Flipped-Mastery con il quale si apprendeva secondo i propri ritmi.
Cap 2 – La Flipped Classroom
Il capovolgimento sta nel fare a casa quello che si faceva a scuola e viceversa. Le lezioni a scuola
iniziano con una discussione sul video visto a casa: durante la visione gli studenti sono invitati a
prendere appunti e ad annotare le domande. In base alle domande i docenti si rendono conto se
un argomento è stato appreso o se va modificato il modo in cui viene spiegato. Dopo la
discussione si procede con la consegna della mattinata che può essere un esperimento di
laboratorio o un compito di problem-solving. Prima delle giornate di laboratorio non vengono
assegnati video, ma solo attività di preparazione. La classe è incentrata sugli studenti e non
sull’insegnamento. L’insegnate assume il ruolo di guida o tutor, non è più solo un presentatore
della conoscenza.
In questo modello il tempo viene completamente riorganizzato: i primi minuti sono destinati alle
risposte degli studenti e il restante tempo per le attività di consolidamento. Nella didattica
tradizionale invece si correggono i compiti a casa, poi si spiegano gli argomenti nuovi e gli ultimi
minuti, pochi, si analizzano i dubbi degli studenti.

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Cap 3 – Perché usare il metodo Flipped
Vantaggi del modello Flipped:

• Parla la lingua degli studenti. Se da un lato la tecnologia usata è familiare agli studenti,
dall’altro nasce la preoccupazione di far aumentare il tempo che i ragazzi passano a contatto
con i dispositivi. Per come la vedono i creatori di questo modello, in realtà si sta integrando il
digitale come risorsa per la didattica. (+BYOD).
• Aiuta gli studenti troppo impegnati. Un vantaggio di questo modello è lo sviluppo della
gestione del tempo degli studenti impegnati in varie attività: grazie alla flessibilità dei
materiali, gli studenti possono accedervi anche in anticipo per conciliare l’apprendimento con
le attività extra scolastiche.
• Aiuta gli studenti in difficoltà (BES). Il lavoro svolto in classe è rivolto maggiormente agli
studenti con maggiori difficoltà, così come avviene anche per il lavoro a distanza con la
possibilità di mettere in pausa: il controllo del telecomando garantisce un apprendimento al
passo con i ritmi di ognuno.
• Aiuta gli studenti brillanti. Questi studenti apprendono più velocemente e grazie al tasto
pausa gestiscono meglio il tempo e possono dividere la lezioni in più sezioni. Alcuni studenti
hanno guardato i video al doppio della velocità per accelerare i tempi.
• Aumenta le interazioni tra studente e insegnante. Gli insegnanti hanno un ruolo centrale nella
vita degli studenti: sono consiglieri, amici ed esperti. Fondamentale diventa l’interazione faccia
a faccia in presenza.
• Consente agli insegnanti di conoscere i propri studenti. L’insegnante diventa un modello
positivo a cui ispirarsi e la possibilità di scambiare messaggi contribuisce a migliorare la
relazione tra le due parti, arrivando anche a conoscere meglio lo studente e il contesto in cui
vive (casi particolari). Tutto ciò contribuisce a creare un modello di scuola positivo.
• Aumenta le interazioni tra gli studenti. Questo modello favorisce la collaborazione tra gli
studenti che non si affidano solo all’insegnante ma si aiutano nell’apprendimento.
• Permette la differenziazione della didattica. Con questo modello è possibile differenziare la
didattica e adattarla a ogni tipologia di studente (contratto con lo studente):
a. Studenti brillanti → riduzione degli esercizi se dimostrano di aver realmente compreso
l’argomento.
b. Studenti con difficoltà → maggiore attenzione sui concetti chiave piuttosto che su
quelli avanzati.
• Cambia la gestione della classe. Mentre nel modello tradizionale gli studenti che restavano
indietro erano fonte di distrazione per il resto della classe, con questo modello tutti sono
immersi nell’apprendimento.
• Cambia la comunicazione con i genitori. Con questo modello è difficile parlare con i genitori
del comportamento dei figli in classe, ma l’attenzione è spostata sull’apprendimento dei singoli
soggetti.
• Educa i genitori. I creatori della Flipped sono rimasti sorpresi nel sapere che anche i genitori
guardano i video e ne discutono con i figli: studenti e genitori apprendono insieme.
• Rende la classe trasparente. La didattica è aperta al pubblico grazie al libero accesso ai
contenuti.
• È un’ottima tecnica per gli insegnanti assenti. È stata presa in considerazione la possibilità di
registrare prima le lezioni in modo che potessero essere trasmesse anche in assenza del
docente. In questo modo i docenti continuano con il loro metodo, senza che venga interrotto
dai supplenti.
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Cap 4 – Come sviluppare la Flipped Classroom
Per realizzare la Flipped è necessario organizzare bene i vari aspetti del modello. Il primo riguarda i
video. Prima di tutto l’insegnante deve valutare quale sia lo strumento più adeguato alla classe. Se
lo strumento adeguato è il video, il secondo passo è quello di decidere se:
a. Usare video di altri insegnanti
Questa pratica può essere molto vantaggiosa per chi non ha tempo di registrare video o non si
sente a suo agio nel registrare. La vera sfida però è trovare video di alta qualità.
b. Creare i propri video
Creare i propri video è un processo economico, ciò che serve è:

• Software per la registrazione.


• Microfono. Anche se è già integrato nei moderni pc, si possono usare microfoni wireless
che permettono al docente di muoversi nella classe.
• Webcam, che permettono di registrare un’immagine nell’immagine, in questo modo si
possono fare le dimostrazioni e registrare contemporaneamente il viso del docente. Si può
integrare anche l’uso della videocamera per registrare le lezioni in luoghi diversi dall’aula
(es: geologia delle Ande).
• Penna digitale, che permette di scrivere sullo schermo e fare le dimostrazioni. Esistono
diverse penne digitali e si può usare anche la LIM.
Per realizzare un video si devono seguire quattro fasi:
1. Progettazione. Per prima cosa si devono definire gli obiettivi delle lezioni e valutare se i
video siano lo strumento più adeguato. Si può partire a lavorare sul materiale che abbiamo
già creato come le slide per decidere come impostare la lezione.
2. Registrazione. Per registrare si deve semplicemente fare la lezione, ma senza il pubblico.
Molti docenti decidono di seguire un copione, anche se questo limita la spontaneità della
lezione.
3. Revisione. Molto importante è rielaborare i video. Tramite l’editing si possono eliminare gli
errori, aggiungere effetti visivi e testi, inserire altri video ecc.
4. Pubblicazione. È necessario scegliere una piattaforma accessibile a tutti (DVD, Drive).
Per realizzare video che piacciano agli studenti è necessario seguire i seguenti punti:

• Essere brevi: realizzare video di 10-15 minuti → 1 video = 1 argomento.


• Animare la voce. Cercare di cambiare l’inflessione della voce per catturare l’attenzione.
• Coinvolgere un altro insegnante. Guardare due insegnanti che dialogano è più
accattivante che seguire un monologo. Inoltre, in questo modo si può coinvolgere un
insegnante in questa nuova pratica.
• Aggiungere un po’ di umorismo, per vivacizzare il video.
• Non sprecare il tempo degli studenti: parlare solo di argomenti pertinenti.
• Aggiungere annotazioni, tramite la penna digitale e nuvolette (caselle di testo dove
raccogliere gli argomenti chiave o i passaggi fondamentali di un processo).
• Usare lo zoom, per focalizzare l’attenzione su un dettaglio.
• Rispettare il diritto d’autore.

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Una volta rovesciata la classe, i docenti dispongono di molto tempo libero in classe. Tempo che va
riorganizzato. Con questo modello gli studenti hanno più tempo per produrre i propri contenuti,
che risultano essere di maggiore qualità. La Flipped viene usata per i corsi:

CORSO TEMPO-CLASSE
Lingua straniera Più tempo per la conversazione
Matematica Analisi e riflessione dei concetti di matematica
Scienze Esperimenti e approfondimenti
A casa imparano le regole degli sport e in classe hanno più tempo
Scienze motorie
per svolgerli
Scienze sociali Discussioni di attualità e analisi di documenti originali

Cap 5 – La Flipped-Mastery Classroom


Il Mastery Learning fu introdotto negli anni ’20 del Novecento, ma si sviluppò tra gli anni ‘60/’70
grazie all’introduzione delle tecnologie nella didattica. L’idea fondamentale del ML è che gli
studenti raggiungano una serie di obiettivi al proprio ritmo di apprendimento. Le componenti
chiave sono:
➢ Gli studenti lavorano da soli o in piccoli gruppi a un ritmo adeguato;
➢ L’insegnante fa una valutazione formativa degli studenti e verifica la loro comprensione;
➢ Gli studenti dimostrano la loro padronanza attraverso la valutazione sommativa. Per chi
non raggiunge un certo obiettivo è previsto un recupero.

Le ricerche dimostrano che gli studenti raggiungono risultati migliori lavorando al proprio ritmo.
Per realizzare una classe Flipped-Mastery si deve organizzare il lavoro in classe, in particolare
differenziarlo in base al livello di ogni studente. La classe prende il nome di “scenda caotica
dell’apprendimento” proprio perché il docente si trova a girare per la classe offrendo il suo aiuto
agli studenti e differenziando le attività (recupero, esami, laboratorio). Per diventare insegnanti
efficaci della FM si deve avere le seguenti caratteristiche:

• Padroneggiare i contenuti della disciplina, per poter passare da un argomento all’altro.


• Ammettere di non sapere la risposta a una domanda di uno studente e cercarla insieme a lui.
• Sapersi muovere in modo non lineare nel proprio piano annuale di lavoro. Poiché ognuno si
muove in modo autonomo nel programma, il docente deve saper passare da un argomento
all’altro senza problemi.
Per realizzare una Flipped-Mastery si devono seguire i 5 elementi chiave:

1. Stabilire obiettivi di apprendimento chiari.


2. Determinare quali tra a questi obiettivi possono essere meglio raggiunti con l’insegnamento in
presenza.
3. Assicurarsi che gli studenti abbiamo accesso ai video.
4. Prevedere attività coinvolgenti in classe.
5. Creare versioni multiple delle verifiche sommative, così che gli studenti possano dimostrare la
padronanza di un obiettivo d’apprendimento in una particolare attività di studio.

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Cap 6 – Perché usare il modello FM
I creatori di questo modello si sono resi conto che una volta intrapreso questo percorso non si può
più tornare alla didattica tradizionale per i seguenti motivi:

• Insegna agli studenti a prendersi la responsabilità dell’apprendimento. La classe diventa


un laboratorio educativo dove gli studenti devono dar prova di aver appreso. L’insegnate
cede il controllo allo studente.
• Crea le condizioni per personalizzare e differenziare la classe. Il modello nasca in modo
spontaneo, senza documentazioni e sperimentazioni precedenti. La parola chiave è la
differenziazione sia della didattica, grazie al modello asincrono, che della valutazione,
formale e informale che offre molti spunti di valutazione.
• Mette l’apprendimento al centro della classe. Si passa dal modello tradizionale in cui il
centro era l’insegnante, a un modello che mette al centro l’apprendimento. La lezione
diventa una piacevole discussione e la classe prende il nome di “spazio di apprendimento”.
• Fornisce agli studenti un feedback immediato. Con la valutazione formativa informale
offre molti spunti al docente per valutare lo studente, al posto di mettere i voti su decine di
fogli che richiedono molto tempo per essere valutati. La valutazione è immediata, poiché le
prove vengono svolte al computer di classe e il programma le valuta in tempo reale, e
condivisa, grazie alle discussioni in classe.
• Offre la possibilità di recupero. Gli studenti in difficoltà vengono raggruppati in piccoli
gruppi di recupero dove vengono ripetuti gli argomenti non afferrati.
• Permette di usare modalità differenziate per l’apprendimento. Uso dei video non è
obbligatorio per tutti: gli studenti possono usare mezzi diversi purché arrivino
all’apprendimento dei concetti. Gli studenti sono liberi di imparare secondo le proprie
strategie. Allo stesso modo, anche i compiti assegnati offrono la possibilità di dimostrare
l’apprendimento in modo personale.
• Offre molteplici possibilità per dimostrare di aver capito, grazie a diverse modalità di
espressine, flessibili e a disposizione degli studenti. L’obiettivo è quello di far raggiungere
agli studenti circa il 75% di ogni unità. Sono stati proposti diversi metodi di valutazione
come: video, esami complessivi dell’unità, discussioni orali, PowerPoint ecc.
• Cambia il ruolo dell’insegnante: diventa un tutor o allenatore che guida lo studente verso
l’apprendimento.
• Insegna agli studenti il valore dell’apprendimento: li costringe ad apprendere anziché
memorizzare.
• È facilmente riproducibile, modulabile e adattabile: se può essere fatto in una piccola città
come risorse limitate, può essere fatto ovunque.
• Aumenta le interazioni tra studente e insegnante, nonostante le iniziali preoccupazioni dei
genitori.
• Garantisce che tutti gli studenti siano coinvolti, poiché responsabili del loro
apprendimento.
• Rende le attività pratiche più personali. Anche l’attività pratica è asincrona, quindi lo
studente realizza l’esperimento quando si sente pronto. In questo modo gli studenti sono
più coinvolti.
• Rende le dimostrazioni dell’insegnanti più coinvolgenti. Mentre prima assistevano solo gli
studenti ai primi banchi, ora tutti possono osservare e prendere parte alla discussione.
Questo aumenta la comprensione di tutti gli studenti.
• Aiuta gli insegnanti ad aiutare i ragazzi.
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Cap 7 – Come sviluppare il modello Flipped-Mastery
Quando si decide di adottare la FM, nascono dei problemi di tipo organizzativo.
1. Primo giorno. Inizialmente i creatori hanno iniziato con la Flipped per poi passare alla FM, ma
ha creato solo confusione negli studenti. Per introdurli al modello, si inizia con la visione di un
video esplicativo, che riporta anche le esperienze degli studenti degli anni precedenti.
2. Informare i genitori, tramite una lettera in cui viene presentata la FM. In questo modo viene
favorita la trasparenza e chiariti tutti i dubbi dei genitori riguardo il metodo.
3. Insegnare agli studenti come guardare i video. Si invitano gli studenti a eliminare ogni
distrazione, poi si insegna loro la possibilità di mettere in pausa, come prendere appunti e
riassumere quanto appreso.
4. Inviare gli studenti a porre domande. In classe tutti devono porre una domanda
all’insegnante riguardo il video visto a casa. Le domande sono importanti per dimostrare di
aver visto il video, ma anche per capire se il video ha delle parti deboli (domande frequenti).
Questa pratica incentiva l’ascolto, soprattutto per quegli studenti che non sono abituati ad
avere un adulto che li ascolta.
5. Organizzare l’aula. La geografia dell’aula va ripensata: i banchi non sono più orientati verso
l’insegnante, ma sono orientati intorno a chi apprende. Inoltre, si creano dei centri di lavoro in
base alle attività da svolgere.
6. Incoraggiare gli studenti ad aiutarsi tra loro. Poiché l’obiettivo è imparare, gli studenti sono
orientati alla collaborazione, grazie anche alla divisione in piccoli gruppi.
7. Costruire un sistema di valutazione appropriato. Diversi sono i metodi per valutare
l’apprendimento degli studenti:
• Valutazione formativa: muovendosi nell’aula l’insegnante controlla lo stato
dell’apprendimento degli studenti, questo permette il monitoraggio continuo.
• Piani di recupero personalizzati, qualora l’apprendimento non fosse sufficiente.
• Valutazione sommativa. Essenziale per la valutazione dell’apprendimento tramite
prove a punteggi o percentuali. I creatori del modello hanno stabilito un punteggio
minimo del 75%, se uno studente non raggiunge tale punteggio deve ripetere il test. La
stessa percentuale deve essere raggiunta per i laboratori.
Il metodo di valutazione deve essere adattato al contesto. Particolare attenzione va riposta alla
sicurezza dei test: gli studenti cercano spesso di barare. Per avere maggiore sicurezza si usano test
al computer protetti da una password che deve essere inserita dal docente stesso. Gestire molte
prove differenziate diventa complicato, ma grazie a piattaforme come Moodle diventa più
semplice realizzarle e valutarle in tempo reale. Questo sistema valutativo può essere usato sia con
i sistemi di valutazione A-F che su quelli basati sugli standard di apprendimento.
Cap 9 – Conclusioni
Il modello della Flipped-Mastery è apprezzato dagli studenti per tre motivi:

➢ Parla la loro lingua;


➢ Insegna loro a prendersi la responsabilità dell’apprendimento;
➢ È flessibile e permette di lavorare al proprio ritmo.

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