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CAUSE
SINTOMI
Un’analoga lesione che si estende a fronte, collo, spalle, tronco e viso prende il nome di
“segno dello scialle”. Possono essere presenti anche delle lesioni cutanee meno
caratteristiche, come ad esempio teleangectasie periungueali, aree di alopecia, lesioni
simil-psoriasiche, dermatite seborroica, calcinosi (noduli sottocutanei formati dalla
deposizione di calcio), vasculite cutanea, ipercheratosi delle mani (“mani da
meccanico”). La dermatomiosite può infine presentare anche manifestazioni di artrite,
pneumopatia interstiziale (ispessimento del tessuto polmonare esterno agli alveoli, con
ostacolo agli scambi gassosi), coinvolgimento esofageo, con conseguente difficoltà nella
deglutizione, e manifestazioni cardiache. Nel 10-30% dei pazienti la dermatomiosite è una
malattia paraneoplastica, ovvero si associa alla presenza di un tumore e regredisce in
seguito alla terapia antitumorale. Quest’ultima forma è più comune nel sesso femminile, in
età avanzata e nei casi di patologia particolarmente resistenti alle terapie
immunosoppressive. È comunque raccomandabile uno screening oncologico in tutti i
pazienti che si presentano all’osservazione medica con sospetto o diagnosi di
dermatomiosite.
DIAGNOSI
CURE E TRATTAMENTI
In generale, la terapia di prima linea comprende corticosteroidi in dose e modalità di
somministrazione variabili, a seconda della presentazione del quadro clinico.
Antimalarici di sintesi come l’idrossiclorochina sono utili nel controllare le lesioni
cutanee e rappresentano una valida associazione ai cortisonici. Spesso è necessario
associare un immunosoppressore come Ciclofosfamide, Azatioprina, Metotressato o
Mofetil Micofenolato per indurre o mantenere la remissione, mentre le
immunoglobuline endovenose ad alte dosi (IVIg) sono impiegate nelle forme più
resistenti. Come terapie di seconda linea, riservate a casi particolarmente severi,
possiamo annoverare gli inibitori della calcineurina (Tacrolimus) e farmaci biologici anti
TNF-alfa. Analogamente importanti sono la terapia topica con fotoprotettori o
steroidi, nonché la terapia sintomatica per le varie manifestazioni cliniche presentate. I
metodi di cura attualmente a disposizione riescono soltanto ad alleviare la
sintomatologia e a rallentare la progressione della dermatomiosite