(http://www.curadelleferite.it)
INFATTI
Le LCC
Donne 80 anni
uomini 72,5 anni
stili di vita, tipo di lavoro ecc.
spiegano questo divario
FERITE DI DIFFICILE
GUARIGIONE
ITALIA
2 MILIONI DI PAZIENTI (3,3%)
CON
ULCERE AGLI ARTI INFERIORI
76% DI RECIDIVE
SI STIMA CHE LA
SPESA A CARICO DEL SSN
SIA DI CIRCA
UN MILIARDO DI EURO ALLANNO
Amputazioni
- Marigo L., Vison A., Ulcere dellarto inferiore: il trattamento ambulatoriale integrato
- Acta Vulnologica 2007;5:103-104.
EUROPA
Le persone affette da
questa patologia,
generalmente anziani,
varia dal 1,5% al 3%
(70% > delle ulcere
sono di origine venosa)
50% delle ulcere ancora aperto
dopo 1 anno --20% di esse ancora aperto
dopo 2 anni --8% non guarito dopo 5 anni.
lepidemia silenziosa
Tanto sono state definite le LCC
LE CONDIZIONI GENERALI
LE MANIFESTAZIONI
LOCALI
erosioni cutanee e
perdita dello strato Dermo\Epidermico, Proseguendo
fino a lesioni a tutto spessore interessando strutture
anatomiche profonde ..
ALLA
LESIONE ACUTA
LESIONE CRONICA
Miofibroblasti
Levento Emocoagulativo
(Pochi minuti (2-3))
1 - FASE INFIAMMATORIA
(dai 2 ai 3 giorni)
1 -- CITOCHINE CHEMIOTATTICHE
Neutrofili
6- 24\h
Macrofagi
INOLTRE
2 - Fase Proliferativa
(dal 3 al 24 giorno)
I MACROFAGI e Piastrine
Con la Liberazione di fattori di crescita e di citochinine
IL-1 (Interleuchina 1) TNF- (Fattore di necrosi tumorale ) TGF- (Fattore di
crescita trasformante ) , il PDGF, IGF-I (Fattore di crescita I tipo insulina)
Tra questi fattori molto probabilmente quello di maggior importanza TGF-
per i suoi potenti effetti su quasi tutte le cellule coinvolte nel processo riparativo
e non solo sui fibroblasti.
Infatti si visto che una sua carenza inibisce la crescita cellulare mentre la
sua presenza ad alte concentrazioni stimola la proliferazione
STIMOLANO
FIBROBLASTI
CELL. ENDOTELIALI
CHERATINOCITI
VEGF
(dellendotelio vascolare)
Prodotto da tutte le cellule
in ipossia
SINTETIZZANO
COLLAGENO
Attivano lAngiogenesi
quindi la vascolarizzazione
EPITELIZZAZIONE
(ANGIOGENESI)
3 - FASE DI RIMODELLAMENTO
(dal 24 giorno fino ai 2 anni)
NE CONSEGUE
MEDIATO dai GF
MA DEMOLITO MMP
PATOLOGIA
(fattori sistemici)
INFLUENZANO IL PROCESSO DI GUARIGIONE
DIABETE MELLITO
MALNUTRIZIONE
OBESIT
IPOPERFUSIONE
VASCULOPATIA PERIFERICA
NEOPLASIE
MARSTON e coll.
MIGLIORE E IL CONTROLLO GLICEMICO MIGLIORE SARA LA
SEPSI
IPOMOBILIT
SOSTITUTI DERMICI
ESCHAR:
La CHIRURGICA PRECOCE DEL REFLUSSO VENOSO SUPERFIC. NON HA MAGGIORI VANTAGGI
RISPETTO ALLA TERAPIA COMPRESSIVA, RISULTA INVECE INDISCUSSO LIMPORTANZA DELLA
CHIRURGIA NELLA RIDUZIONE DELLE RECIDIVE SIA A BREVE CHE A LUNGO TERMINE.
PATOLOGIA
(fattori sistemici)
DIABETE MELLITO
OBESIT
PERTANTO CORREGGERE LA
PATOLOGIA E LE COMORBILITA
(DOVE POSSIBILE)
MALNUTRIZIONE
ET AVANZATA (>60 ANNI),
IPOPERFUSIONE
VASCULOPATIA PERIFERICA
NEOPLASIE
SEPSI
IPOMOBILIT
FARMACI
HANNO UN IMPATTO IMPORTANTE SULLA RIPARAZIONE TESSUTALE
IMMUNOSOPRESSORI
ANTIINFIAMMATORI
(CORTISONICI METOTRESSATO
AZATIOPIRINA ANTICOAGULANTI ECC.)
FATTORI PSICOSOCIALI
Wissing e coll Descrivono come i pazienti affetti da LCC sono persone
Person e coll. vulnerabili con una qualit di vita socio\economica scadente
Isolamento sociale
Il sesso
esempio
Condizioni economiche
Esperienze al dolore
Serie bianca
Es.
Tessuto necrotico
Devitalizzato
Calcinosi
DIMENSIONI E PROFONDITA
Hanno evidenziato quanto siano importanti per determinare lesito di guarigione di molte
lesioni
Coinvolto 30.000 utenti con lesioni del piede - dimensioni >2 cm - durata >2 mesi
- profondit che interessava (tendini, legamenti, ossa e articolazioni)
(Questi avevano solo il 22% di probalit di guarigione a 20 settimane)
MAGOLIS e Coll.
DETERMINANO
CAUSANDO
Riduzione delledema
perilesionale
LARDO
ALBUME DUOVO
W. B. P.
PREPARAZIONE DEL LETTO DELLA FERITA
Vincent Falanga
Professore
Gregory S. Schultz
Professore
R. Gary Sibbald
Professore
IL CONCETTO BASE
VIENE SVILUPPATO NEGLI U.S.A. e CANADA NEGLI ANNI 2000
VIENE DEFINITO COME
U N P R E R E Q U I S I T O
INDISPENSABILE PER
PERMETTERE DI UTILIZZARE
AL MEGLIO LE MODERNE
MEDICAZIONI
ANCHE
LAESISTONO
MEDICAZIONE
PIU AVANZATA
NONCHE
Ee ilIN
Diversamente
il migliore materiale
di medicazione
NON
MEDICAZIONI
GRADO
PORRE RIMEDIO
AD sembreranno
UNA CONDIZIONE
migliorDItrattamento
possibile
non
GUARISCONO
UNA
FERITA
PATOLOGICA
FASE
DI SCOMPENSO
O IRRISOLTA
(Vermeulen
et al.,2006; Broussard,
2007)funzionare
funzionare
oINnon
adeguatamente
(Rostald
e Ovington, 2007)
European Wound Management Association (EWMA). Position Document: Wound Bed Preparation in
Practice. London: MEP Ltd, 2004.
IL TESSUTO NECROTICO
LESSUDATO IN ECCESSO
LO SQUILIBRIO BATTERICO
DISFUNZIONI CELLULARI E LO SQUILIBRIO BIOCHIMICO (MMP)
IDEATO
PER
AIUTARE
IL
MEDICO
E
INFERMIERE
Vincent Falanga
Professore
Gregory S. Schultz
Professore
R. Gary Sibbald
Professore
TI M E
Ci
perme9e
di
ee9uare
una
revisione
sistema,ca
non
lineare
di
tu9e
le
cara9erisCche
obieGvabili
della
lesione
Ci
perme9e
di
INDIVIDUARE
gli
elemenC
da
correggere
e
gli
intervenC
pi
appropriaC
per
rimuovere
le
barriere
che
impediscono
la
guarigione.
TESSUTO
European Wound Management Association (EWMA). Position Document: Wound Bed Preparation nella Practice. London: MEP Ltd, 2004.
DEBRIDEMENT
DETERSIONE
VIENE DEFINITA COME LA RIMOZIONE DELLO SPORCO
Lobiettivo di ricreare localmente le caratteristiche funzionali per il processo
riparativo andando a rimuovere con la diluizione e lazione meccanica, TUTTO il
materiale di superfice che di ostacolo alla riparazione (Blunt, 2001)
1. RIMUOVERE
2. ALLONTANARE
3. DILUIRE
RIFIUTI METABOLICI
MATERIALE ORGANICO INQUINANTE
MATERIALE ESTRANEO
RESIDUI DI MEDICAZIONI
CARICA MICROBICA DI SUP.
MECCANICI
CHIMICI
TERMICI
MECCANICO
CHIMICO
TERMICO
LA RIPARAZIONE CUTANEA NECESSITA DI UNA TEMPERATURA IDONEA
E DI OSTACOLO ALLA RIPARAZIONE
33C
42C
33C
FIBROBLASTI
36C
MACROFAGI
pressione
di Irrigazione
UTILIZZARE SF Oottimale
RL ALMENO A TEMPERATURA
AMBIENTE
(8-13
psi) (Siringa
da 35 ml
\ Ago da
19G)
EVITARE PRESSIONI
DI IRRIGAZIONE
ELEVATE
O INEFFICACI
Line Guida RNAO (2007)
DEBRIDEMENT
GENERALMENTE ACCETTATO COME PRECURSORE NECESSARIO ALLA
FORMAZIONE DI NUOVO TESSUTO ED E INDISPENSABILE PER IL
PROCESSO RIPARATIVO DI UNA LESIONE ULCEROSA.
(VOWDEN & VOWDEN, 1999).
DEFINIZIONE
Esempi di tessuto necrotico per tipo di ulcera (Bates Jensen e Apeles, 2007)
ULCERE ARTERIOSE
ULCERE NEUROPATICHE
La necrosi appare
sottoforma di
escara o gangrena
secca, pu avere
un aspetto
ispessito color
nero-grigio.
Il tessuto
saldamente adeso
alla lesione e pu
essere circondato
da un perimetro
eritematoso
In genere non
presentano necrosi
m a t e s s u t o
ipercheratosico o
formazione callosa
perilesionale che
deve essere rimossa
frequentemente
Pag. 83
USTIONI
Dipendente dal
g r a d o d i
ustione, e va
dal color bianco
\panna ad un
colore grigio
cereo o un
a s p e t t o
coriaceo di
color giallo\nero
nelle lesioni a
tutto spessore.
ULCERE VENOSE
Nella maggior
parte dei casi il
tessuto necrotico
di scarsa
quantit. In genere
si evidenzia
tessuto fibroso
pallido, lucido ed
aderente da
rimuovere tramite
couretage previo
controllo del
dolore.
Costituisce un ottimo terreno per la proliferazione batterica con > del rischio di
Infezione
Prolunga la fase infiammatoria e linfiltrazione dei leucociti inibendo la fagocitosi
Rende difficile la valutazione della profondit e lestensione della ferita
Determina aumento del dolore
Limita lefficacia degli antibiotici e degli antisettici
Inibisce la migrazione cellulare
Prolunga il riempimento e la chiusura della ferita
- National Pressure Ulcer Advisory Panel (NPUAP) \\\ Agency for Health Care Policy and Research (AHCPR) Clinical Practice Guideline
1 scelta
CHIRURGICO
AUTOLITICO
In clinica
sono utilizzati
5 tipi di
debridement
ENZIMATICO
TECNICHE DI
DEBRIDEMENT
BIOCHIRURGICO
MECCANICO
Autolitico:
Wound Bed Preparation: evoluzione della pratica clinica secondo i principi del TIME
(p.g.c. dellInternational Advisory Board on Wound Bed Preparation)
Enzimatico:
Lenzima va
sostituito ogni
12 24 ore
Viene inattivato
da antisettici
Wound Bed Preparation: evoluzione della pratica clinica secondo i principi del TIME
(p.g.c. dellInternational Advisory Board on Wound Bed Preparation)
Metodica di 1 scelta
Chirurgico: Vengono rimossi i tessuti necrotici e devitalizzati -Metodica non selettiva e dolorosa. Lo specialista rimuove il tessuto
necrotico utilizzando strumenti sterili come forbici, pinza e bisturi,
Courette, strumenti biomedicali (Versajet)
Metodo rapido e risolutivo (rimuovere il tessuto necrotico e tutto il materiale inerte)
Rimuove la carica batterica e il Biofilm
Rimuove le cellule vecchie e senescenti
Riacutizza la ferita stimolando la fase infiammatoria e la perfusione locale
Da preferire in caso di ampie ferite infette, per la rimozione di frammenti ossei
E una tecnica che va eseguita in ambiente protetto (H) di
pertinenza medica e loperatore deve essere esperto
RISCHIO DI
ATTENZIONE A
Pu provocare
t r a n s i t o r i a
batteriemia e
iperpiressia
(p.g.c. dellInternational Advisory Board on Wound Bed Preparation) Wound Bed Preparation: evoluzione della pratica clinica secondo i principi del TIME
CHIRURGICO
Generalmente di 1 scelta
COURETAGE
BISTURI FREDDO
FORBICI
VERSAJET
BIO-CHIRURGICO
LUCILIA SERICATA
Wound Bed Preparation: evoluzione della pratica clinica secondo i principi del TIME
CAREGIVER E
PAZIENTE
COMPLIANTI
10 LARVE PER CM2
VENGONO RIMOSSE IL 3
GIORNO
DEBRIDEMENT MECCANICO
ULTRASUONI
WET TO DRY
PAD DEBRIDEMENT ATTIVO
LAVAGGIO PULSATILE
Debridement Made Easy Ferite complesse, la Ferita chirurgica - | Kathryn Vowden, Peter Vowden
ULTRASUONI
2.
3.
4.
EVIDENZE PROANGIOGENETICHE
5.
Plastic & Reconstructive Surgery. 127 Supplement 1S, Wound Healing Supplement:93S-102S, January 2011.
Contatto
Senza Contatto
COME MODULATORE
Frequenze dai
20 MHz ai 40 MHz
MIST Therapy
Plastic & Reconstructive Surgery. 127 Supplement 1S, Wound Healing Supplement:93S-102S, January 2011.
GLI ULTRASUONI
HANNO LA CARATTERISTICA DI NON ESSERE UDIBILI DALLORECCHIO UMANO
CHE RIESCE A CAPTARE FREQUENZE DONDA TRA I 20 HZ AI 20,000 HZ
CAVITATION
LIQUID IMPLOSION DUE TO
MOLECULAR IPERACCELERATION
HEAT PRODUCTION
ACOUSTIC PRESSURE
DISSECTION ON
BIOLOGIC TESSUES
TIP
BACTERIAL
KILLING
NEUROTRASMETTITORE
BIOSTIMOLATORE
VASODILATAZIONE
LA FORZA VIBRATORIA DEL PROBE SUL TESSUTO ENDOTELIALE STIMOLA LA
PRODUZIONE DI OSSIDO NITRICO DETERMINANDO VASODILATAZIONE CON
RELATIVO AUMENTO DELLA PERFUSIONE TESSUTALE. LA STIMOLAZIONE DEI
FIBROBLASTI E DEI MACROFAGI E DELLE CELLULE ENDOTELIALI AUMENTANDO
COSI IL PROCESSO RIPARATIVO
William J. Ennis, D.O., M.B.A. Claudia Lee, M.P.T. Malgorzata Plummer, M.D. Patricio Meneses, Ph.D. Chicago and Olympia Fields, Ill.
Current Status of the Use of Modalities in Wound Care: Electrical Stimulation and Ultrasound Therapy
Kazu Suzuki, DPM CWS, and Joel Aronowitz MD: Low-frequency Ultrasound Therapy for the Treatment of Painful and Difficult-to-Treat Leg Ulcers Tower Wound Care Center, Cedars-Sinai Medical Towers, Los Angeles, CA.
Lucia Michailidis, Gillian Butcher, Annette Davis Low frequency ultrasonic debridement: a clinical experience From Australasian Podiatry Council
Conference 2011 Melbourne, Australia. 26-29 April 2011
WET TO DRY
LA LETTERATURA DESCRIVE MEDICAZIONI WET-TO-DRY COME MEZZO DI PULIZIA MECCANICO
DOLOROSO
U T I L I Z Z ATA ( + L D D ) P E R L A S C A R S A
COSTOSO
RICHIEDE TEMPO
E PER IL
Wet-to-Dry Gauze Dressings: Fact and Fiction Margaret Heale Armstrong, RN, MSc, Patricia Price, PhD Wounds. 2004;16(2)
ulcere diabetiche
ulcere arteriose e
venose
LDD
lesioni post-operatorie, guaribili per
seconda intenzione
PIODERMA GANGRENOSO
LESIONI TUMORALI
Paz. TERMINALI
CAUTELA
Debridement Made Easy Ferite complesse, la Ferita chirurgica - | Kathryn Vowden, Peter Vowden
Lucia Michailidis, Gillian Butcher, Annette Davis Low frequency ultrasonic debridement: a clinical experience
From Australasian Podiatry Council Conference 2011 Melbourne, Australia. 26-29 April 2011
INFIAMMAZIONE \ INFEZIONE
I
MECCANISMO DI DIFESA NON SPECIFICO INNATO
COSTITUISCE UNA RISPOSTA PROTETTIVA AL DANNO DA
AGENTI FISICI, CHIMICI E BIOLOGICI
ARROSSAMENTO (Eritema)
DOLORE
CALORE
GONFIORE (Tumefazione Edema)
IMPOTENZA FUNZIONALE
CITOCHINE PROINFIAMMATORIE
R I V A L U T A Z I O N E
T (DETERSIONE \
DEBRIDEMENT)
R I V A L U T A Z I O N E
S I S T E M I C A (PERFUSIONE
TESSUTALE, NUTRIZIONE, GLICEMIA,
ALCOLISMO ECC.)
ATTIVITA PROTEASICA
TERAPIA LOCALE
SISTEMICA :
ANTIINFIAMMATORI
INIBITORI DELLE MMP
(Cellulosa rigenerata in acido acetico)
www.medscape.com
Wounds 2006 HMP Comunication
UFC - 106
INFEZIONE
Patogenicit
Invasivit
Tossigenicit
virulenza
INFEZIONE =
LOCALI
Dimensioni della ferita (+ grande la ferita maggior rischio di invasione batt.)
Localizzazione anatomica (Ulcere sacrali o Int. intestinali + rischio di infez.)
Presenza di corpi estranei o tessuto necrotico (favorisce la prolif. Batterica)
Ridotta perfusione e ipossia (induce necrosi tessutale favorendo la prolif.
batterica, la fagocitosi compromessa con valori di tcpo2 < 30 mmHg, lambiente
ipossico favorisce linsediamento di batteri anaerobi
SISTEMICI
Et (A causa dellet, della malnutrizione o patologie concomitanti questi pte
hanno un sistema immunitario deficitario
Stato nutrizionale Rischio maggiore di infezione per carenza di proteine,
vitamine gruppo B, vitamina C in quanto sono necessarie per una risposta
immunitaria efficace
Patologie concomitanti Diabete (liperglicemia riduce lattivit dei Neutrofili
inficiando sulla fagocitosi) a carico de s. cardio vasc. (Un ridotto apporto
ematico di ossigeno tessutale determina un maggior rischio infezione)
Stile di vita (alcol,droghe,scarsa igiene,stress influiscono sulla fagocitosi
Infezioni concomitanti (es. ifezioni urinarie, polmonari ecc. determinano una
contemporanea progressione della colonizzazione della ferita
MMP vengono
prodotte dalle cellule
M A C R O FA G I ,
neutrofili, i fibroblasti,
le cellule endoteliali e
le cellule epiteliali
4
1
QUANTITATIVO
Lesame esprime
le CFU per cc di
essudato o gr. Di
tessuto.
Compromesso
valido alla Biopsia
In quanto fornisce
informazioni
numeriche pi
precise (Gardner et All.
2007)
Se eseguito con
tecnica di LEVINE
SEMI QUANTITATIVO
(pi usato)
Viene strisciato su
capsula di Petri. I
risultati sono
espressi con valori
che vanno da +1 a
+4
crescita
1=lieve (rare)
2=moderata(alcune)
3=grave(numerose)
4+ indica infezione della ferita
BIOPSIA
TESSUTALE
Gold Standard
E SE VOGLIAMO ESAGERARE
IL BIOFILM CONSIDERATO NON VISIBILE AD OCCHIO NUDO
A G G R E G A Z I O N E P O L I B AT T E R I C A , I N G L O B AT I I N U N A M AT R I C E
POLISACCARIDICA
AUTOPRODOTTA
ADESA
ALLA SUPERFICIE
DELLULCERA
Wolcott et al
<106
CONTAMINAZIONE
COLONIZZAZIONE
Patogeno
Ospite
Equilibrio Batterico
B AT T E R I N O N S O N O I N FA S E
B AT T E R I
PROLIFERATIVA MA I TESSUTI
SONO
IN
FA S E
Increased bacterial burden and infection: NERDS and STONES Assessment and diagnosis, Infection, Wound bed preparation | R Gary Sibbald, Kevin Woo, Elizabeth Ayello
INFEZIONE
ferite essudative
Sanguinamento del tessuto di granulazione sopra la lesione
Detriti sulla superficie della ferita (giallo o nero tessuto necrotico)
Odore pungente o odore sgradevole dalla ferita
N.E.R.D.S
LOCALIZZATA
Colonizzazione critica
Infezione coperta
Infezione occulta
Microorganismi
in fase attiva
sulla superfice
della lesione con
segni clinici poco
evidenti di danno
PRESENZA O
MENO DI SEGNI
CLINICI
>106
Ospite
Patogeno
RUBOR
TUMOR
CALOR
DOLOR
FUNCTIO LAESA
Equilibrio Batterico
Guarigione ritardata o bloccata
Increased bacterial burden and infection: NERDS and STONES Assessment and diagnosis, Infection, Wound bed preparation | R Gary Sibbald, Kevin Woo, Elizabeth Ayello
INFEZIONE PROFONDA
IN PROGRESSIONE
>106
Ospite
Patogeno
SISTEMICA
Oltre al danno
locale i Batteri
possono indurre
sepsi sistemica
Equilibrio Batterico
LA CARICA BATTERICA
R I V A L U T A Z I O N E
T (DETERSIONE \
DEBRIDEMENT)
R I V A L U T A Z I O N E
S I S T E M I C A (PERFUSIONE
TESSUTALE, NUTRIZIONE, GLICEMIA,
ELIMINAZIONE BIOFILM
ENDOTOSSINE ESOTOSSINE
ALCOLISMO ECC.)
TERAPIA LOCALE E
SISTEMICA :
ANTIMICROBICI (antibiotici
sistemici \ antisettici locali)
ANTIINFIAMMATORI
INIBITORI DELLE MMP
RIEQUILIBRIO
PATOGENO \ OSPITE
RNAO (Livello di Evidenza = A)
Wound Bed Preparation: evoluzione della pratica clinica secondo i principi del TIME
O.T.I
liperossigenazione
Aumenta la Killing Ability
dei Leucociti (linfociti
\macrofagi ecc..) , i quali
inibiscono la produzione
di tossine in alcuni germi
anaerobi
MACERAZIONE \ SECCHEZZA
L A C O N D I Z I O N E E D E T E R M I N ATA D A U N A
ECCESSIVA O RIDOTTA PRODUZIONE DI ESSUDATO
ESSUDATO .. cos ?
LA SUA PRODUZIONE
RISPONDE AL
NORMALE PROCESSO FISIOLOGICO
DELLA RIPARAZIONE TESSUTALE ..
FASE INFIAMMATORIA
ED E DETERMINATA DALLA PERMEABILITA
CAPILLARE, DATA DALLA DIFFERENZA TRA LA
P R E S S I O N E I D R O S TAT I C A E Q U E L L A
OSMOTICA
IPOTESI DI STARLIN
COMPOSIZIONE
Acqua
Elettroliti
Sostanze nutritive
Mediatori pro infiammatori
Leucociti
Enzimi proteolitici MMP
Fattori di crescita
Materiale di scarto DETRITI
RUOLO DELLESSUDATO
MACERAZIONE
DISIDRATAZIONE
PURULENTO
RICCO DI BATTERI
PIOGENI
EMORRAGICO
RICCO DI EMAZIE
FIBRINOSO
RICCO DI FIBRINA
SIEROSO
LIQUIDO
QUASI TRASPARENTE
VALUTAZIONE DELLESSUDATO
PREDITTIVO DEL PROCESSO RIPARATIVO DELLA FERITA
ODORE
COLORE
CONSISTENZA
QUANTITA
LA SUA GESTIONE
RICHIEDE IL CONTRIBUTO DI UN TEAM MULTIDISCIPLINARE
UNA EFFICACE STRATEGIA NEL CONTROLLO
DELLESSUDATO E LA GESTIONE DELLE 5C
CAUSE (Patologia venosa? Arteriosa? Infezione? Infiammazione?
CONTROLLO (terapia sistemica dove possibile con Immunosopressori o Steroidi o
FANS in caso di ulcere infiammatorie)
CORREZIONE localmente riduzione della carica batterica e\o necrotica
( debridement dei tessuti necrotici), terapia compressiva, elevazione degli arti. ecc.
CONTENIMENTO medicazioni assorbenti, TPN, Terapia compressiva
Finalizzato a prevenire le COMPLICANZE:
1.
2.
3.
4.
5.
EFFETTO DELLINTERVENTO
Wound Bed Preparation: evoluzione della pratica clinica secondo i principi del TIME
EPITELIZZAZIONE
Gregory S. Schultz
Professore
R. Gary Sibbald
Professore
TIME
MARGINI IPERTROFICI
O SOTTOMINATI
MANCATA PROGRESSIONE
IN ASSENZA DI NECROSI
SEGNI DI
INFEZIONE
ESSUDATO
ABBONDANTE
SE ANCHE UNO SOLO DI QUESTI
FATTORI E PRESENTE
DOBBIAMO INTERVENIRE
SUBITO
TESSUTO DI GRANULAZIONE
FRIABILE O ALTERATO
IN CHE MODO ?
1. CORREZIONE DELLE CAUSE NON PRECEDENTEMENTE
INDIVIDUATRE (Con terapia sistemica, Elastocompressione .. Ecc..)
2. REVISIONE DEBRIDEMENT T
3. CONTROLLO INFEZIONE T. I.
4. GESTIONE DELLESSUDATO T.I.M.
Se lapproccio sistematico
illustrato determina una
ferita ben preparata ma che
non chiude, sono necessari
trattamenti innovativi
INNESTI
CUT. AUTOLOGHI
\ FATTORI
DI
Le tecniche
innovative
risulteranno
CRESCITA (bFGF, TGF , EGF, PDGF) \ IMP.
efficaci
solo se
applicate
su un\ letto
CHERATINOCITI
\ PROD.
BIOINGEGN.
di
ferita
ben
preparato
CUTE
ART.
\ Ecc..
Wound Bed Preparation: evoluzione della pratica clinica secondo i principi del TIME
EFFETTO DELLINTERVENTO
RIEPITELIZZAZIONE RIATTIVATA CON
MIGRAZIONE CHERATINOCITICA
FERITA CHIUSA
CONCLUSIONI
OTTICA MULTIDISCIPLINARE DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA
ATTORI
DIABETE
OBESIT
IPERTENSIONE
MALNUTRIZIONE
DOLORE
IPOPERFUSIONE
V A S C U L O P A T I A
PERIFERICA
NEOPLASIE
INFEZIONE \ SEPSI
IPOMOBILIT
POSSIAMO AVERE
NESSUNA O TUTTE
LE MEDICAZIONI DEL
MONDO, MA SE NON
SI CURA LEZIOLOGIA
DELLULCERA ANCHE
I MIGLIORI PRODOTTI
IN COMMERCIO
SERVIRANNO A BEN
POCO PER
PORTARLA A
GUARIGIONE
CONCLUSIONI
Lambiente umido favorisce una riparazione
tissutale pi rapida
Lambiente umido controindicato in
presenza di segni clinici di infezione
Le caratteristiche biochimiche della ferita
devono essere mantenute costanti il pi a
lungo possibile
ROMANELLI
CONCLUSIONI
I PAZIENTI TRAGGONO VANTAGGIO DALLA VISIONE
DINSIEME
IL METODO OLISTICO
(DAL GRECO HOLOS, SIGNIFICA TUTTO)
CONCLUSIONI
NON TUTTE LE FERITE POSSONO ESSERE PORTATE
A GUARIGIONE
NORMALE