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Energia pulita e fonti

rinnovabili
EDOARDO COSTANZI, VALENTINA FILIPPEDDU,
CHIARA LUTZU, MICHELA PIREDDA E ANNA
VALENTINO.
Obiettivo 7
Il punto 7 dell’Agenda riguarda l’accesso a sistemi di energia
economici, affidabili, sostenibili e moderni. L’energia è un
elemento centrale per quasi tutte le sfide: avere a
disposizione energia è importantissimo. Oggi una persona su
cinque non ha accesso a moderni mezzi elettrici; 3 miliardi di
persone dipendono da legno, carbone, carbonella o
concime animale per cucinare e per scaldarsi. L’energia è
però il principale responsabile del cambiamento climatico e
rappresenta circa il 60% delle emissioni di gas serra globali. Per
questo uno degli obiettivi-chiave è la produzione di energia a
bassa intensità di carbonio, sostanza dannosa e molto
inquinante. Infatti, entro il 2030 si cercherà di aumentare
considerevolmente la quantità di energie rinnovabili.
Obiettivo fondamentale è quello di cooperare tra diverse
realtà internazionali per permettere un aumento della ricerca
legata all’energia pulita. È inoltre importante migliorare le
tecnologie per fornire servizi energetici moderni e sostenibili,
specialmente nei Paesi meno sviluppati.
Obiettivo 11
Il Goal 11 dell’Agenda 2030 punta a creare condizioni di vita sostenibili
nelle città e nelle comunità. Si stima che nel 2030 cinque miliardi di
persone vivranno in contesti urbani: rendere le città vivibili per tutti,
inclusive, sostenibili e sicure è un passo importante.
Sebbene ponga in particolare evidenza la situazione delle città, questo
Goal ha un orizzonte più ampio ed è trasversale ad altri obiettivi. Mira
infatti a estendere a tutti l’accesso ai servizi essenziali, a una casa
sostenibile e resiliente in un ambiente green, a salvaguardare il
patrimonio culturale, a proteggere dalle calamità. Le città sono centri
attrattivi: offrono infatti molte più opportunità di lavoro delle aree rurali e
concentrano servizi e tipologie di attività che altrove sono più rari o non
disponibili. Si comportano quindi come degli hub, che calamitano e
smistano i flussi delle merci e delle persone. A livello planetario le città,
che oggi ospitano circa la metà della popolazione (3,5 miliardi di
persone), occupano solo il 3% del territorio della Terra. Nonostante
questa esigua estensione, sono responsabili del 60% del consumo di
energia e risorse, e del 70% delle emissioni di carbonio nell’atmosfera.
Dunque la rapida urbanizzazione, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo,
esercita una forte pressione sull’ambiente, specialmente per la gestione
dei sistemi di fornitura delle acque dolci e di smaltimento delle acque
reflue.
La situazione ad Olbia
Potremmo iniziare cercando di limitare al massimo lo spreco
alimentare che non è solo riprovevole dal punto di vista morale, ma
è un inutile dispendio delle preziose risorse come il suolo, l’acqua e
l’energia. Vale la prima regola quindi di acquistare solo ciò che ci
serve veramente al momento. Potremmo proseguire poi rispettando
l'ambiente anche a tavola. Ricordiamoci che per produrre un chilo
di carne ci vuole una superficie di terreno di almeno 70 volte più
grande di quella occorrente per un chilo di verdure. Sarebbe
opportuno limitare perciò il consumo di carne e latticini. Magari
dedicandoci una settimana totalmente vegetale al mese.
Un altro passo in avanti potrebbe essere il liberarsi dagli inutili
imballaggi, riuscendo così a produrre meno rifiuti. Il processo è meno
difficile di quanto possa sembrare, basta fare un po' di attenzione.
Altro buon proposito è chiedersi prima di ogni acquisto se sia
veramente necessario. Dovremmo dare preferenza ai prodotti di
qualità, meno soggetti all'usura del tempo, per risparmiare così
risorse e materiali. Puntare semmai ai mercatini dell'usato per togliersi
qualche sfizio in più, oppure rivolgersi ai gruppi dedicati al baratto: il
vintage, del resto, è di gran moda.
Altro proposito eco sarebbe quello di tenere ben presente
l'attenzione che viene rivolta dai politici all'ambiente
quando si tratta di recarsi alle urne. Molto spesso proprio nei
piccoli comuni bastano davvero pochi voti per arrivare agli
obiettivi tanto desiderati. Sarebbe buona regola scegliere le
destinazioni delle nostre vacanze nelle vicinanze, cosa che
in Sardegna risulterebbe alquanto facile tra un mare
meraviglioso e un entroterra tutto da scoprire, e usare il più
possibile i mezzi pubblici. Tenuto conto che la Sardegna non
ha grandi affollamenti di utenti se non nel periodo estivo,
muoversi nei centri cittadini non dovrebbe essere molto
difficile.
Inoltre per gli spostamenti di ogni giorno, quando possibile,
sarebbe auspicabile l'uso della bicicletta o fare quattro
passi a piedi.
Rimane una buona regola quella di staccare la spina
quando non si usano gli elettrodomestici, ricordarsi di
spegnere la luce quando si esce da una stanza, spegnere
gli apparecchi elettrici quando non li usiamo. Bisognerebbe
utilizzare la lavastoviglie e la lavatrice sempre a piano
carico e a basse temperature, limitando l'asciugatrice. Un
piccolo gesto eco è anche quello di interessarsi a quanto
sia sostenibile l’operato della nostra banca. Ormai il libero
mercato ci consente di scegliere.

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