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Confrontare due personaggi appartenenti a schieramenti differenti, ma che sono molto simili nella loro
caratterizzazione sociale e in quella psicologica, è molto interessante.
Quali personaggi, pertanto, potrebbero essere protagonisti di un paragone così avvincente? Sicuramente
Andromaca e Teti possono essere una buona opzione.
Dal poema omerico dell’Iliade non ci sono forniti molti elementi della caratterizzazione fisica delle due
donne, sappiamo solo che Teti è la più bella tra tutte le sue sorelle, dette anche con il patronimico “le
Nereidi” poiché figlie di Nereo, un dio marino.
Entrambe dimostrano una grande premura per il destino dei propri figli, Astianatte (figlio di Andromaca ed
Ettore) e Achille (figlio di Teti e Peleo).
Della ninfa Teti viene descritto moltissimo il suo ruolo di madre, piuttosto che quello di moglie di Peleo, e
l’episodio fondamentale del rapporto con Achille, è quello in cui lei lo conforta dopo la brutale lite che egli
ha fatto con Agamennone, a causa della questione di Criseide.
Al contrario di Andromaca conosciamo molto sul rapporto che ha con il marito: è una moglie fedele, attenta
e sincera, ma questo non esclude che lei sia anche una donna intelligente e astuta, pur vivendo in un’epoca
misogina e patriarcale.
Esse dunque cercano di proteggere i propri figli, anche se entrambi sono destinati a morire molto giovani,
soprattutto Astianatte che precipitò dalle mura della città di Troia per mano di Neottolemo, invece la morte
di Achille era già stata profetizzata dalla sua nascita.
Le due perciò hanno vissuto il dolore della morte di un figlio, tuttavia Andromaca ha risentito anche della
perdita del marito, dei fratelli e dei genitori.