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Reich​ pensa che la parte intellettuale non lavora da sola ma è strettamente connessa con il

corpo. Se la nostra società occidentale è andata nella direzione della separazione tra le due
sfere interna ed esterna, gli psichiatri pensano che si continuano a tenere distanti queste
due sfere. Riaccostandole infatti si dovrebbe integrare le due sfere tra di loro e non più
separate.
Ryszard CIESLAK
Video training teatr-labotorium 1972: ​Si lavora solo sul corpo. Non c’è bisogno della
parola nè per gli studenti, né per l’insegnante. Gli studenti in questo caso non sono danzatori
ma sono degli attori.C’è una certa libertà dentro ad una scansione di movimenti. Dentro a
queste categorie ci si muove improvvisando. Si improvvisa, pur dentro i limiti del canovaccio
tecnico prescritto. C’è un lavoro sulle successioni. Teatro prende gli insegnamenti della
modern dance.Il maestro spiega con il movimento: la didattica non viene molto attraverso le
parole, ma soprattutto attraverso il corpo.
- E’ molto bravo dal punto di vista della concentrazione.
GROTOWSKI​ stimola i suoi … a superare le proprie difficoltà e arrivare a compiere delle
azioni che ridiano fiducia a sé stesso. Serve per compiere e acquisire fiducia, per sentirsi
liberi di agire senza pensare di essere inadeguati. Non lavora solo sul movimento del corpo
ma individua i corpi per trovare una respirazione e una voce che siano organiche. Egli
precisa che secondo lui non esiste un modello di ispirazione vocale, qualunque modello và
bene, purchè vi sia una respirazione fluida e non a blocchi. Questo è un mezzo per
cambiare la gente e la loro vita. Sradicare gli ostacoli psico-fisiologici,individuare insieme le
fonti di energia, di luce, di amore: l’obiettivo è di rendere più ricca l'esperienza umana.
il testo doveva contenere miti e immagini per fungere da archetipi, in questa maniera si
poteva scendere sotto alla struttura della psiche occidentale e suscitare una risposta
collettiva, tanto dell’attore, quanto dello spettatore: recuperare un Io archetipico.
Lo spettatore doveva essere obbligato a partecipare all’evento scenico: faceva in modo che
gli spettatori fossero presenti all’interno dello spettacolo, ne facessero parte. Gli spettatori
diventano parte dello spettacolo. Questo è possibile in quanto Grotowski ad un certo punto
non utilizza più gli spettacoli tradizionali.
Per un teatro povero - Jerzy Grotowsky
DRAMMATURG:​Figura novecentesca che si occupa di prendere un testo a stampa e lo fa
diventare il copione per un preciso spettacolo. Rimaneggia un testo preesistente in funzione
di farlo diventare il testo che sarà pronunciato dagli attori concretamente in teatro.
COPIONE:​ Testo che viene consegnato agli attori per essere memorizzato. Scritto a mano
da un copista ed era quello che gli attori dovevano dire in scena. Il testo originario scritto dal
drammaturgo lo modificano moltissimo.

Chi faceva il copione era ​Ludwig Flazen.


Ad un certo punto Grotowski rinuncia a fare gli spettatori dei personaggi degli spettacoli.
Successivamente infatti affermerà che ciò era un inutile pratica.
In 3 spettacoli inizia a pensare allo spettatore come un testimone, assiste allo spettacolo e lo
memorizzerà. Lo spettatore non avrà altrimenti modo di prendere coscienza dello spettacolo
stesso. Per ​il principe costante​ mette gli spettatori in un cornicione in alto e sotto ci
saranno gli attori. Questo spazio scenico è circondato da delle pareti piuttosto alte, queste
pareti hanno tutto intorno dei corridoi stretti, in modo tale che gli spettatori possano
osservare dall'alto nella fossa.
Lo spazio scenico è sempre motivato, non è mai causale. Lo spazio è significativo, i grandi
registi sanno bene che lo spazio esprime.
Quando Grotowski smetterà di produrre lo spettacolo, e a quel punto sosterà che
l’improvvisazione è un modo grossolano.
Lo spettacolo richiede un lavoro di analisi molto profondo.
Sceglie un testo e insieme a Flazen opera tagli e lo rimaneggia al fine di renderlo utile. Ciò
accade prima delle prove.
Le prove erano create con improvvisazioni, o meglio degli studi, a riguardo di un tema da lui
dato.

Vedere ​Il fratello morto - Eugenio Barba​: Fasi dallo studio alla messa in scena.

Egli chiede agli attori di improvvisare in maniera costruita e sorvegliata. Dà loro un tema. Gli
dice di pensarci su qualche giorno e poi proporlo a lui. Successivamente si inizia un lavoro di
improvvisazione.
Lavoro sull’Io dell’attore si fa perchè si toccano delle corde così forti e profonde che possano
uscire: lo spettatore sente così la passione emessa dagli attori.
Il montaggio serve perchè gli attori sappiano che gli spettatori non vengono a conoscenza
della vera natura della propria anima.
Deve uscire quindi da un lato l’anima dell’attore in modo tale che lo spettatore recepisca la
forza e dall’altro lato non espone l’attore grazie al montaggio.
Sembrava che da Cieslak emanasse la luce, la sublimazione, uno stato di trans.

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