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Storia del teatro e dello spettacolo

di Livia Cavaglieri
17.02.2021
Corso nuovo, con novità.
Introduzione ai concetti teatrali e dello spettacolo. Esame orale molto importante imparare a
distinguere i diversi aspetti del linguaggio teatrale. Molto importante saper fare un discorso.
Freqentanti, capacità di lavorare in gruppi, lavori insieme, revisioneranno gli uni agli altri i compiti.
Aumentare la propria autovalutazione.
Gruppi di 5 studenti, eterogenei.
Frequentanti sono i partecipanti ai gruppi che prendono parte alle attività autovalutative.
Le attività saranno dei compiti che hanno la funzione di far studiare durante l'anno.
Manuale di Storia del teatro e dello spettacolo.
Adelaide Ristori, attrice, gli attori venivano seppelliti in terra sconsacrata, gli attori erano
considerati degli outsider. Lei è la migliore attrice del 1800 italiana, ella diventerà Marchesa, lei
ebbe un palazzo come sede e ha accumulato e consrvato tutti i suoi materiali, donati poi al Museo
biblioteca dell'attore, molto importante a Genova, più importante fondo privato di un attrice in
Italia. Anche i registri dei costi, le fotografie, i costumi.
Origine parole teatro e spettacolo.
La parola teatro, in varie lingue europee e non solo. In genere la radice è simile, termine che si
trova nella maggior parte delle lingue europee. Racconta una storia comune.
Etimologia della parola ha la radice in comune come anche nella parola spettacolo. Teatro nasce dal
greco antico che ne garantisce una diffusione in tutte le lingue europee, ma in realtà il veicolo fu il
latino.
Teatro in greco è Thèatron, significato originario è luogo per guardare. Non era l'intera struttura,
ma era il luogo da cui guardare, le gradinate dove si sedevano gli spettatori. Il verbo da cui deriva è
guardare con attenzione, in maniera intensa e con concentrazione. Spettacolo deriva dal latino
Spectare. Entrambe le etimologie richiamano la funzione del verbo guardare. L'idea del teatro è
incentrata sul pubblico, sulla comunità che si raccoglie nel teatro e guarda l'esibizione di coro e
attori. Senso percettivo del guardare. Questa origine è abbastanza simile, ma in latino Teatrum è il
solo edificio, mentre il teatro inteso più come spettacolo, ha a che fare con spectare, spettatore,
ludus.
Il concetto di teatro.
Dietro a ogni parola ci sono moltissimi significati. Il concetto di teatro dipende dal contesto
storico, geografico e culturale. Ciò vuol dire che a seconda del luogo, del tempo e del contesto
culturale la parola teatro cambia di significato. Il concetto di teatro è una costruzione culturale. Si
modificherà nel tempo e nello spazio. Fino alla metà del 1500 in Occidente coloro che recitavano
erano esclusivamente uomini, per 1000 anni i ruoli femminili furono ricoperti da persone di sesso
maschile. Oggi sarebbe scandaloso. Un tempo era scontato, era un usanza normale. Non era una
funzione connotata dal genere. Noi oggi andiamo a teatro per diletto, per studio, per cultura, per
motivi sociali, ma ci sono state epoche in cui andare a teatro faceva parte di un rito comunitario.
Non si può sempre analizzare le civiltà del passato come quelle moderne, e alcune volte possiamo
riconoscere la grande contemporaneità. Si andava a teatro in tre momenti dell'anno si arrivava al
mattino presto e si stava fino alla sera, ed i teatri erano molto più grandi di quelli odierni, possono
essere paragonati agli stadi dei giorni nostri.
Dunque si svilupparono:
• Civiltà teatrali diverse
• specificità storiche
• importante è il concetto di distanza e vicinanza tra il teatro oggi e il teatro antico, ci sono
molti aspetti di vicinanza che ci toccano tutt'oggi
La nostra idea di teatro è un prodotto della nostra cultura e della nostra esperienza, non è l'unica
forma possibile di teatro. Anche oggi ci sono molte differenze, tra noi, e l'esperienza asiatica per
esempio, ma anche semplicemente tra di noi.
18.02.2021
Usi principali della parola teatro nella lingua comune
Termini anche con accezione negativa, tipo dare spettacolo ma anche positiva tipo spettacolo della
natura.
• Forma d'arte rappresentativa e performativa, coi i suoi modi di operare, le sue tecniche,
i suoi linguaggi, che rappresenta delle storie, delle azioni umane, ma dal'altra parte è anche
una forma d'arte che agisce, il teatro è basato sull'azione, sul compiere, sul fare qualcosa.
Questa forma d'arte ha modi di operare specifici, sappiamo che dietro la recitazione ci sono
tecniche specifiche, ci sono delle prassi da seguire.
• Edificio deputato, edifici teatrali sono tantissimi e molto vari. Oggi immaginiamo un luogo
deputato a quella funzione. Ci immaginiamo un palcoscenico più alto, il buio in sala, il
sipario di velluto rosso, i palchetti e la platea, ma in realtà nel corso della storia i teatri
ebbero forme e spazi molto variati. I teatri greci erano edifici all'aperto, percezione e
fruizione diversa. Il teatro può oggi anche essere diverso, non così fortemente distanziato,
esperienze oggi sempre più frequenti. In Italia il teatro è un simbolo importante per la vita
cittadina, per la città, infatti in ogni città in centro, nel cuore c'è il teatro.
• Istituzione con persone coinvolte: gli attori, le attrici, i tecnici... Chi lavora nel teatro le
compagnie teatrali, i tecnici, i costumisti, gli scenografi.
• Genere specifico nel sistema delle arti della scena oppure può essere spettacolo dal vivo:
teatro di prosa, solitamente, con la parola teatro, si intende questo; quando parliamo di uno
spettacolo di danza o musica si specifica.
Dietro a questo termine che sembra semplice si nasconde una grande complessità terminologica,
molteplicità di approcci e di analisi verso il teatro. Un conto è ragionare sull'edificio,
sull'architettura, anche ingegneria, per la sonorità, ma anche per i cambi di scena, spesso il
responsabile degli allestimenti ha studiato ingegneria. Ma se si guarda al teatro per quanto riguarda
la forma d'arte ci interessano di più i testi, per esempio per la prosa. Oppure dal punto di vista
sociale, il pubblico che frequenta, si usa l'espressione “un mare d'argento” perchè di solito il
pubblico è anziano.
Lo Spettacolo dal vivo
Una cosa è certa, il teatro è una forma di spettacolo dal vivo.
• L'elemento specifico che permette di distinguere lo spettacolo dal vivo da altri modelli di
spettacolo è il rapporto diretto, vivo, e immediato tra attore e pubblico. Se si pensa al
cinema questo non è diretto.
• Viene realizzato di fronte a un pubblico, è un accadimento in presenza, avviene qui e ora,
il pubblico fa parte dell'esperienza. Il pubblico può essere passivo, come di solito è nel teatro
tradizionale. L'attore può giocare con gli spettatori che si addormentano oppure può
rimanerci male, ma si può partecipare anche in modo attivo, tipo gli spettacoli che hanno
molto successo negli ultimi 10 anni, teatro partecipativo, dove si chiede di compiere azioni
ce modificano la drammaturgia dello spettacolo, a seconda delle reazione degli spettatori
modificano sera per sera gli spettacoli.
• Un luogo e un tempo determinati costituiscono le condizioni indispensabili di ogni
spettacolo teatrale, mentre per il film non è così, il film di solito è fatto e finito e non cambia
in sé come prodotto, e si accede atrraverso canali diversi, al cinema, in tv, via internet, sul
pc, posso vederlo da solo, con amici...
(Ci possono essere eccezioni o casi ibridi come le registrazioni. Le reg. non mi permette di
interagire, è una fruizione passiva forzata, è un prodotto secondario del teatro, è una forma che
deriva dal prodotto principale, quindi dallo spettacolo in diretta e in presenza, poi ci sono spettacoli
che nascono in formato digitale. Non sempre vanno bene le definizioni, si sono fondamentali ma
non si deve sempre sottostare a quelle, la realtà sfugge dalle definizioni. Il formato digitale perde il
piacere della collettività il teatro è un'arte sociale, è una forma d'arte che si fruisce in modo
collettivo e veramente, in modo diretto, diverso dai libri, dai quadri e dai film, difficilmente vedo
uno spettacolo da solo. Ma il digitale può essere anche dal vivo. Ogi in pandemia vengono creati
degli streaming anche se si perde l'elemento collettivo)
Specificità dello Spettacolo dal vivo
1. Simultaneità di produzione e di consumo, la produzione inizia nel momento in cui nasce
l'idea creativa e ha termine quando va in scena, l'ultima fase coincide con il suo consumo,
produzione a ciclo aperto
2. natura effimera e non duratura, nasce con l'idea e muore quando si chiude il sipario, si
consuma una volta o ogni volta che viene messo in scena. 1 Assenza di un prodotto, di un
oggetto che possa rimanere disponibile alla fruizione dei posteri, come i prodotti di ogni
altra arte, 2 può essere fruito solo da quelli che hanno avuto l'occasione di esserci, di
assistere. ( l'opera d'arte vivente di Adolphe Appia del 1921, il teatro si fa sui corpi degli
attori e degli spettatori, lo spettacolo vive di energia, è un arte della vita, al tempo non si
pteva registrare) Lo spettacolo vive dinnanzi allo spettatore per morire al termine della
rappresentazione. Esso non è un libro né un quadro, ma è energia e in questo senso è un'arte
della vita.Il testo è solo un elemento dello spettacolo teatrale non è il teatro. A noi sono
rimasti i testi, ma il teatro non è solo il testo e non è solo letteratura ma è la relazione tra
attore e spettatore.
3. Evento irripetibile, unico e imprevedibile, 1 molti spettacoli vengono replicati, ma ogni
replica è uguale e insieme diversa dalle altre, ogni sera ha una durata diversa, può
cambiare la recitazione, la relazione con il pubblico, ci possono essere agganci con il
pubblico, scambi di battute, disturbi dal pubblico, 2 lo spettacolo non è sempre replicabile,
ciò è possibile per i generi teatrali fortemente codificati, alcuni generi come la performance
art non sono replicabili, Marina Habramovic, figura ibrida, che viene ospitata dalle gallerie
ma molto vicino al teatro, la Commedia dell'Arte, l'improvvisazione è molto forte, il teatro
politico di strada, il teatro di guerriglia che irrompe nella vita quotidiana...
4. Non è riproducibile nella sua interezza, sfugge alla conservazione, perchè nella sua
globalità non ha durevolezza e persistenza materiali: rimangono le musiche, i costumi, il
testo, ma diventa teatro quando queste cose si uniscono, è una relazione tra le parti, e in
nessun momento esso si identifica con un oggetto (come il libro, la pellicola, la tela...)
La videoregistrazione non muta i termini radicali del problema, cioè la possibilità di un'autentica
presenza dello spettacolo una volta che esso è terminato. Cosa manca? Manca l'aspetto sociale,
come se ci fosse un sovrappublico, due livelli di spettatorialità, manca l'empatia, il trasferimento di
emozioni, l'intesa tra attori e pubblico, perchè bisogna ricordare che il teatro è prima di tutto un
esperienza sociale.
Le altre differenze sono:
• la video registrazione è mediata da un regia, il pubblico ha un punto di vista fisso. Mentre il
pubblico dal vivo guarda dove vuole, magari anche non la scena principale. La visione della
videoregistrazione è costruita e selettiva. Nel cinema si vedono i minimi dettagli i primi
piani, invece nel teatro no, non si vede bene il volto da vicino, le lacrime, le espressioni, il
sudore non si possono osservare da vicino.
• Non c'è l'immediatezza del contatto dal vivo
• non riesce, se non in rari casi, a dare suggerimnto del rapporto che s'instaura tra azione
scenica e situazione ambientale, tra movimento dello spettacolo e la reazione del pubblico.
• Infine pone lo spettatore in un punto di vista esterno
Forme di spettacolo dal vivo
sono 4 le forme principali:
• teatro drammatico, di prosa o semplicemente teatro, commedia, tragedia, vi è la
predominanza della parola, ritorna il termine drama, che significa azione e poi dramma
intendendo soprattutto testo
• teatro musicale, qui predomina la musica non la parola, la parola cantata o i suoni degli
strumenti musicali, opera, oppure il musical, le sue forme sono tantissime, le operette, in
oriente anche moltissimi altri, nel teatro antico c'erano parti cantate e musicisti, quindi molto
vicino a questo, qui non ci sono attori ma cantanti e musicisti
• teatro fisico, predomina il corpo, ma moltissimi sono i tipo, per esempio il balletto classico,
il circo, la danza, la danza moderna, la break dance, l'hip hop, in Italia è poco presente ma
anche solo in Francia sono frequenti questi spettacoli moderni e spesso vengono
rappresentati in situazioni fruitive classiche, ovvero nei teatri.
• teatro di animazione, generi considerati minori ma molto ricchi, il performer è inumano,
marionette, burattini, ombre, pupi, il teatro delle ombre indonesiano per esmpio è molto
famoso.
La storia del teatro e dello spettacolo ambisce a occuparsi globalmente dello spettacolo dal vivo, pur
con una maggiore attenzione al teatro di parola, in prosa.
Gli elementi dello spettacolo teatrale

• perfomer, cantante, attore...


• luogo, spazio e scenografia, l'edificio, lo spazio scenico che a volte comprende la platea, la
scenografia con elementi verticali e orizzontali che costruiscono l'ambiente, l'attrezzeria
ovvero il mobilio, i bicchieri, le bottiglie, i fogli, le lettere, tutti quegli oggetti, i props in
inglese, che contribuiscono alla costruzione ambientale della scena. Il teatro olimpico di
Vicenza.
• testo
• costume maschera e trucco, la maschera nel teatro greco antico, oppure personaggi della
commedia dell'arte
• luci, dipendono anch'esse dalla storia, si inizia a parlare di luminotecnica solo dagli anni 80
dell'ottocento, prima si utilizzavano candele a gas, ma l'uso delle luci era molto diverso da
ora
• musica e suono, non solo musica, ma anche voci per ricreare il mercato o altri ambienti
• regia, elemento recente nel teatro, non si sa che c'è, non si vede, coordinamento, ma anche
interpretazione, idea creatività, visione dello spettacolo trasmessa dal regista agli altri
costruttori dello spettacolo
• videoproiezioni
• tempo, la durata oggettiva, il tempo della narrazione, il ritmo dello spettacolo
• contesto organizzativo
• pubblico
Questi elementi possono anche non esserci tutti, quelli essenziali sono solo alcuni.
Definizione di teatro
Definazione scientifica: “Theatre consists of a simultaneous and mutually conditioning act of
playing and watching by perfomers and spectetors gathered together in a common space” Chris
Balme. Ovvero atto recitativo e di osservazione che viene compiuto simultaneamente e
mutualmente e condizionato dal rapporto tra attore e spettatore.
Definazione artistica: Peter Brook, lui è un artista e disse“a man walks across this empty space
while someone else is watching him, and this all that is needed for an act of theatre to be engaged.”
Tutto ciò che serve perchè si parli di teatro è la presenza di un attore/attrice e di uno
spettatore/spettatrice, il teatro è la relazione tra attore e spettatore, solo questo basta.
L'essenza del teatro è nella relazione tra attore e spettatore.
(Speranza mezzogiorno)
Un altra figura centrale negli anni 60 fu Jerzy Grotowski, secondo novecento quando la tv prende il
sopravvento sul teatro, già quando è nato il cinema il teatro è stato messo da parte.
Jerzy Grotowski, ha individuato la definizione minima del fatto teatrale in ciò che avviene tra lo
spettatore e l'attore. Può esistere teatro senza attori? No! Può esistere teatro senza spettatori? No,
ce ne vuole almeno uno. Anche per lui attore e spettatore sono elementi fondamentali. Non si ha
teatro senza pubblico dal vivo, ma oggi molto diverso, oggi si usa la tecnologia, i teatri sono chiusi,
noi non possiamo avere relazioni sociali.
Elementi fondamentali dello spettacolo e del teatro
• attore/performer
• spettatore
Gli studi teatrali
Che cosa sono gli studi teatrali? Si deve chiarire cosa è l'oggetto di questo studio, ma si deve parlare
anche degli approcci. Apparentemente sono qualcosa di molto antico, nascono nella Grecia antica,
qualche secolo dopo la nascita del teatro.
• Aristotele nel IV secolo scrive un primo testo teorico Poetica, circa 334-323 a.C. È un
trattato di letteratura teatrale, a lui interessa portare il teatro al testo, a l'unica cosa che
rimane quindi.
• Studi teatrali attuali sono diversi, raggiungono una vera e propria fondazione teorica nel
primo 900', disciplina giovanissima, molto instabile, i manuali non sono ben costruiti e non
sono ben chiari. Perchè è una disciplina giovane? Cosa cambia? Cambia radicalmente la
prospettiva, in Germania si supera il concetto di testocentrismo, si supera l'idea dello studio
della letteratura teatrale, ma si mette al centro dell'analisi lo spettacolo. Scienza teatrale
moderna, disciplina autonoma rispetto a storia della letteratura, critica letteraria, storia
dell'arte, teatro: fenomeno no solo estetico e artistico, ma anche culturale e sociale,
comunicazionale e relazionelale. Si studia anche chi era il pubblico.
Lo storico del teatro non ha la fortuna di poter lavorare su opere che realmente esistono ancora,
che durano nel tempo, per esempio del teatro vittoriano non rimangono neanche gli edifici, masolo
alcuni testi, per esempio i testi di Shakespeare non li ha pubblicati lui, non abbiamo i costumi, né gli
attori, abbiamo poche informazione, ma soprattutto non abbiamo lo spettacolo teatrale.
Dell'esperienza del teatro no restano che testimonianze secondarie: documenti, edifici, pratiche di
lunga durata. Dunque:
• cambia radicalmente la prospettiva di studio
• viene abolita la concezione logocentrica e testocentrica
• al centro dell'analisi vi è lo spettacolo
• nasce la scienza teatrale moderna che è una disciplina autonoma rispetto alla storia della
letteratura, critica letteraria, storia dell'arte
• il teatro è inteso non solo come fenomeno estetico-artistico, ma anche culturale e sociale,
comunicazionale e relazionale
La teatralogia studia l'evento scenico, lo spettacolo teatrale.
Lo spettacolo teatrale in sé si nega alla memoria e alla storicizzazione, ci è negata paradossalmente
proprio la dimensione estetica del teatro. La storia del teatro è la storia di un'assenza. Claudio
Meldolesi. Si possono studiare i documenti, i contesti e provare a metterli assieme.
La storia del teatro si può fare in forme metonimiche e con ampie zone oscure che non scopriremo
mai, noi abbiamo solo detriti e frammenti.
Schema generale della periodizzazione del teatro nella storia.
Teatri premoderni fino al XV secolo:
• teatro greco (antico)
• teatro romano (antico)
• teatro medievale
Teatri moderni dal XVI al XIX secolo:
• teatro rinascimentale e barocco
• teatro illuminista
• teatro dell'Ottocento
Teatri contemporanei:
• avanguardie storiche
• teatro del primo novecento
• teatro dal secondo novecento ad oggi
Senso e Funzione
Principale modello di riferimento per la cultura teatrale occidentale.
Senso e funzione del teatro greco antico attraverso la cronologia. Nasce tra il VII e il VI secolo a.C.
Nel periodo arcaico, queste forme teatrali che nascono all'interno di celebrazione religiose sono
destinate coagularsi in forme teatrali che rimarranno nel tempo.
Attica, zona del peloponneso, ma tutte le civiltà antiche, come quella minoico-micenea hanno
sviluppato forme di teatro, origini legata alla ritualità e alla religione, rito e teatro sono fortemente
intrecciati, spazi diversi dalla quotidianità.
Anche nell'epoca successiva, nel periodo classico, di massimo fulgore della civiltà greca antica e
della polis di Atene, V secolo a.C, anche in quel secolo il teatro continua a mantere una funzione
religiosa che diventa anche civica, si ritrova tutta la comunità oer celebrare i valori della polis.
Mantiene una profonda funzione religiosa e civica per tutto il V secolo a.C. Il periodo classico è il
periodo di massimo splendore, corrisponde al governo di Pericle 495-429 a.C., La comunità si
ritrova a teatro per riflettre per celebrare i valori della polis. I temi e gli ideali messi in scena sono
temi di alto valore morale, le manifestazioni all'interno delle quali avvengono gli sppettacoli sono d
grande valore politico.
Poi ci fu il periodo ellenistico, dal IV secolo al I secolo, la civiltà greca si incontra con quella
romana, periodo durante il quale il teatro inizia a mutare funzione, laicizzazione, perdita di legame
con la religiosità e la città- stato. Subisce un processo di laicizzazione e progressivamente ricopre
una funzione di intrattenimento. Funzione di un intrattenimento, spettacolo che ha obiettivi di
svago, meno impegnati, meno senso comunitario e cittadino.
Le origini e il coro
E' un fenomeno complicato, una delle fonti è la Poetica di Aristotele, ci da informazioni
importantissime, ma ha anche creato moltissimi equivoci, attendibilità relativa, è un testo posteriore
dato che lui visse nel IV secolo a.C. Distanza di qualche secolo. Poi vi è il tema dell'interpretazione
che è molto difficoltoso. Non abbiamo un originali, ma trascrizioni successive, errori di trascrizioni,
poi il testo in sé è frammentario. E' strutturata come una serie di appunti, forse appunti di allievi di
aristotele.
• testo posteriore agli eventi
• tradizione testuale complicata: trascrizione successiva, in forma frammentaria e incompleta,
dubbi su autorialità
Possiamo comunque dire che la tragedia, che è il genere più importante e prestigioso, nasce
collegata a un altro genere precedente, il ditirambo, che è un inno cantato e danzato da un coro di
soli uomini, forma poetica e rituale, uomini travestiti da satiri, figure mitiche tra uomo e divinità,
natura binaria, metà uomini e metà bestie, secondo alcuni capri, montoni, cavalli, animali sia
domestici che non, ma comunque molto importanti per la civiltà. Questi riti cantati e danzati erano
si dice in onore del dio Dioniso, Bacco, dio dell'ebbrezza, del vino, della fertilità, della sessualità.
Questa è l'interpretazione classica, ma alcuni studiosi hanno messo in discussione questo legame tra
Dioniso e la tragedia. La fertilità per i campi e le acque, mari pescosi, campi fertili, riti
fondamentali. L'origine del teatro è collegata sicuramente ai riti delle ceremonie religiose, in più
all'origini c'è una matrice colettiva il coro.
All'origine del teatro ci sono elementi fondamentali che ritroveremo, poesia lirica, il teatro greco
usa i ritmi della poesia, il canto rimarrà parte essenziale del teatro, simili alla nostra idea di opera
che non teatro di prosa, anche se a noi sono rimasti solo i testi recitati. Il canto e la danza erano
fondamentali.
• cerimonie religiose
• matrice collettiva, comunità
• poesia lirica, canto, danza corale
Se il teatro nasce dal rito quando diventa teatro?
Dal rito al teatro, dal collettivo all'individuo
Momento in epoca arcaica in cui dal gruppo del coro si staccò qualcuno, che era il corifeo, il capo
coro, exarchon, e si passò dalla narrazione al dialogo tra un singolo e un collettivo. Dal collettivo
si stacca un singolo, si crea l'idea che ci sia un dialogo tra un singolo e un collettivo, il corifeo pone
domande al coro e viceversa, elemento centrale del teatro è proprio il dialogo, parola presa in
maniera diretta, senza narratore che introduce.
Introduzione dello scambio dialogico e nascita dell'attore, con caratteristiche proprie. Dal
ditirambo-forma letteraria e rituale al ditirambo forma-teatrale, il teatro si stacca dal rito. Il
momento di distacco indica il momento della nascita dell'attore e si arriva al ditirambo-forma
teatrale. Questa dinamica ci è rimasta nella parola antica che indica attore, Hypokritès, colui che
risponde, cioè qull'individuo che si stacca dal coro e risponde al corifeo.
Oggi ipocrita significa bugiardo, falso, poi si vedrà quando succede questo scambio semantico e
valoriale.
• scambio dialogico e nascita dell'attore
• il teatro si stacca dal rito
• hypokritès
Attore coincideva con l'autore del dramma, il quale riuniva in se anche le funzioni di musico e
coreografo, autore, musico e coreografo, legame fortissimo con la scena e con lo spettacolo. C'era
una forte componente materiale, autore e attore di quello che scriveva, figura a 360°.
Purtroppo del periodo arcaico non ci è rimasto nessun dramma.
Che cos'è il Coro?
Il coro rimane un elemento caratteristico del teatro greco antico. Lo troviamo costantemente fino
all'inizio dell'età ellenistica. Importante capire cos'è il coro, tipo di personaggio teatrale molto
alieno da noi. Il coro formato da uomini, non più satiri, ma coro cha ha un'indiidualità, i persiani,
oppure i coro dei vecchi, i vecchi di Tebe di Edipo Re, oppure coefore, formato da portatrici di
libagioni, di doni. Era un personaggio collettivo, agiva e partecipava alla vicenda come se fosse un
personaggio unico, personaggio che dentro la tragedia e la commedia esprime una posizione e
compie degli atti. Funzione spettacolare, il coro rimane molto numeroso, tra la tragedia e la
commedia la numerosità del coro variava, minimo di 12-15 coreuti a massimo 24. Funzione
spettacolore di un gruppo di persone che canta e balla, tipo il coro dell'opera che si muove che
partecipa.
Funzione filosofico-letteraria, collegamento tra vicenda della tragedia e gli spettatori, distanza
culturale tra il livello di raffinatezza della lingua e delle vicende della tragedia e il livello
intellettuale del pubblico, molti mercanti, bottegai, pescivendoli, mestieri umili, il coro dava un
lettura possibile anche al pubblico poco colto, il coro dava un commento, e molto spesso il coro non
rispecchiava il commento del poeta, vi erano molti punti di vista quindi, trasformavano le vicende
mitiche in situazioni esemplari del comportamento umano. I vasi sono una delle testimonianze
documentarie del teatro greco antico, testimonianze monumentali come i teatri stessi. Molti vasi
sono decorati con vicende teatrali, illustrazioni, alcuni studiosi pensavano che fossero quasi
pubblicitari, merchandising, gli spettatori potevano comprarli un po' come souvenir. Teatro quindi
da subito commerciale. Satiri, con coda di cavalli e peni, significati di tipo antropologico, parodia e
volgarità. C'è anche un musico vestito con veste riccamente decorato Auleta, colui che suonava
strumento a fiato, molto ginnici e mobili, danza chiamata Sikinnis.
• funzione drammaturgica: personaggio collettivo
• funzione spettacolare
• funzione politica: collegamento tra vicenda e spettatori non sempre interpretando le idee del
poeta
L'organizzazione degli spettacoli. Gli agoni drammatici.
Le rappresentazioni drammatiche si svolgevano secondo modalità molto lontane da quelle moderne,
gli spettacoli si svolgevano in alcuni momenti dell'anno, separati dagli altri momenti della vita, in
occasione delle feste in onore di Dioniso. Dioniso dio del teatro ad Atene, il teatro principale è
quello dedicato a Dioniso Eleuterio. Momenti dell'anno dedicati a questo dio, pochi momenti, 3-4-5
massimo. Le rappresentazioni teatrali avvenivano all'interno degli agoni drammatici, concorsi a
premi. Olimpiadi, vittoria di fronte all'intera comunità, stesso spirito competitivo in questi agoni,
spettacoli messi in scena con lo scopo di vincere.
• soltanto in alcuni momenti dell'anno, in occasione delle feste di Dioniso
• all'interno degli agoni drammatici, concorsi a premi
Vittoria che significava avere a che vedere con la gloria, noi sappiamo i nomi perchè venivano
incisi su alcune lastre nel Partenone. Sia autori che cori potevano vincere, ma anche gli attori.
Forma di competizioni e spettacolarità che noi abbiamo perso, ci sono ancora queste idee, infatti per
esempio il Festival di Sanremo, ma non possiamo dire che ci sia nessun rapporto o confronto. Lo
spettacolo teatrale si rivolgeva all'intera comunità cittadina, il pubblico era vasto e differenziato,
la città di Atena chiudeva, venivano fermate tutte le attività non essenziali perchè i cittadini
andavano a teatro e ci stavano dal mattino alla sera, dalle più alte cariche fino ai cittadini più umili,
persino gli schiavi in certi periodi, o gli stranieri, meterici.
L'organizzazione investiva l'intera comunità ed era finanziata dallo stato e dai cittadini più
abbienti, forte istanza pubblica e statale, ma anche sponsor privati, cittadini ricchi, molti
finanziavano i cori che erano molto costosi, molti costumi, luoghi in cui provare... Finanziamento
esplicito, si sapeva chi era e veniva chiamato corego, carica ambita, era un dovere verso la polis e
modo per conquistarsi la benevolenza della città, era un modo per promuovere la ropria carriera
politica. Thèorikon, risarcimento del prezzo di ingresso a teatro. Le rappresentazioni duravano
tutta la giornata.
I principale agone drammatico è quello delle Grandi Dionisie, o dionisie cittadine che si svolgeva
all'inizio della primavera, momento in cui si passa alla bella stagione, momento della fertilità e
momento incui si viaggiava per mare, meno periclosa la navigazione, su atene arrivavano anche
stranieri, la città dava sfoggio con le Grandi Dionisie, grande evento di diplomazia culturale.
La strutturazione del luogo teatrale, capace di cogliere moltissime persone, 14000 spettatori il teatro
di Dioniso Eleuterio, mentre il teatro di Epidauro arrivava anche a 17000 spettatori. Oggi il
corrispettivo del teatro greco è per esempio lo stadio di calcio, anche nel senso della partecipazione,
grande passione, applaudiva, lanciavano fichi, olive, pomodori, perchè si mangiava a teatro.
Durante una tragedia di Eschilo, Le erinnie, queste Erinni, mostruose entravano in teatro e si dice
che questo coro era così ben costruito che alcune donne incinta persero i propri figli, ovviamente
non è reale, ma rende l'idea delle emozioni del pubbico.
La scrittura drammatica
La scrittura per il teatro, che si costituisce nel V secolo a.C rimarrà fertemente radicato nello civiltà
occidentale. I generi fondamentali rimangono fondamentali fino alla metà del 1700, durata che
supera il millennio, regole compositive che rimangono fisse nel tempo e tutt'ora, dopo anche i testi
silenti di Becket, ancora se dico tragedia o commedia lo capisce chiunque a cosa mi riferisco, sono
termini metaforici.
Generi:
• tragedia
• commedia
• dramma satiresco
Le gare teatrali erano distinte per generi:
• gare per tragedie
• gare per commedie
Le più prestigiose sono quelle della tragedia che comprendevano una trilogia di tragedie seguite da
un dramma satiresco, il complesso delle opere costituiva una tetralogia. Non si ragionava per
singola tragedia, quando un autore veniva scelo per partecipare a una gara doveva portare una
trilogia con un dramma satiresco. Unità di misura è tetralogia, spettacolo in 4 parti, si vedevano una
dopo l'altra le tre tragedie e il dramma satiresco. Si stava a teatro dal mattono all sera. A Berlino
negli anni 70, Peter Stein mise i scena l'Orestea di Eschilo, tetralogia in 24 ore di fila, sala di qulle
mobili no teatro fisso ma si modificavano gli spazi interni, il pubblico si portava il sacco a pelo e
dormivano in teatro per seguire la vicenda, fruizione più disontinua, nel senso che la soglia
dell'attenzione non era continua.
In epoca classica proprio perchè si parla di competizione gli autori componevano per metterlo in
scena in vista degli agoni drammatici, i testi erano destinati ad essere rappresentati una volta
sola. Solo nel IV secolo a.C. si affermò la consuetudine di riprendere alcune delle opere dei grandi
tragediografi del passato, repertorio, si afferma la consuetdine di riprendere grandi opere del
passato. Un tempo ogni spettacolo erano completamente nuovo, oggi invece no, oggi nei teatri
soprattutto i più famosi i testi sono repertoriali, classici, Shakespeare, Goldoni, Molière... Grandi
testi che si ripetono. Le tragedie venivano replicate a partire da un certo momento, la commedia è
più ripresa, si decideva di riprendere quelle che erano le tragedie vincitrici, come venivano messe in
scena non si sa.
Tragedia
La tragedia è il genere più antico e prestigioso, citazione, lunga e complessa, Aristotele scrive nel
IV secolo a.C. Cerca di mettere a fuoco gli elementi riccorrenti, lui scrive la tragedia è imitazione
di un azione, mimesi, a carattere elevato e completo, metteva in scena dei, eroi, re principi,
personaggi più elevati del pubblico, di una certa estenzione, quindi non breve, in un linguaggio
condito di ornamenti, linguaggio poetico, retorico, elevato, diversamente distruibuiti nelle loro
varie parti, parti che soni più liriche e parti più dette, che si svolge attraverso persone che agiscono
non attraverso una narrazione, quindi ci devono essere degli attori, e che produce mediante pietà e
terrore, la catarsi di questi sentimenti, catarsi, pietà e terrore nel pubblico. Catarsi termine medico,
Aristotele figlio di un medico, lui aveva n backgroud medico e tra le molte ipotesi di
interpretazione, la catarsi intesa come purificazione, tipo l'omeopatia, provando pietà e terrore ci si
libera da essi. Terrore dei personaggi che soffrono, il pubblico prova pietà ma anche terrore.
Violenza di azione che accadono per cui non si capisce il senso. Fondamentale in questo processo è
il dramma satiresco, servire a far scendere la tensione e a portare tutto a un registro meno grave.
Struttura, ben precisa, vi erano regole:
• mette in scena uomini superiori a quelli della realtà
• lingua e stile elevati ed eventi tradotti in alta forma poetica, uso del verso
• struttura ricorrente 1 Prologo, informazioni sugli antefatti, poi entrava in scena ballando e
cantando il coro, 2 Parodo, poi gli attori entravano e facevano quell'alternanza tra 3 episodi
e 4 stasimi, gli episodi erano più parlati, erano dialoghi tra attori o attori e coro, e poi
stasimi erano canti corali e infine 5 esodo, uscita degli attori e del coro, termine della
tragedia.
• Trame dal patrimonio tradizionale di racconti mitici, agli spettatori era offerto un
costatnte riesame degli antichi valori della civiltà greca, nell'atto dell'interpretazione
artistica, vi si innestano i criteri della nuova civiltà
• al centro è il tema del dolore, il protagonista che soffre perchè ha compiuto una colpa,
spesso derivata a una superbia intellettuale, ma che soprattutto deriva da un errore, il
protagonista ha compiuto un errore anche se non voleva compierlo, è colpa del suo destino
imperscrutabile, tuke, fato. Per esempio Edipo, ucciderà suo padre e farà dei figli con sua
madre, lui scappa dalla città, ma lui non sa che quelli che lui crede essere i suoi genitori, in
questo viaggio finis ce per incontrare i suoi veri genitori. Quindi il suo errore è dato dal fato,
da cui l'erore non riesce a sfuggire. Il grande eroe tragico è destinato a soccombere. La
libertà individuale evidenzia la grandezza dell'eroe, ma contrasta con il destino e soccombe
a esso.
Leggo Antigone di Sofocle.
Noi abbiamo notizia di 1000 tragedie scritte nel V secolo a.C., ma la nostra conoscenza della
tragedia greca si basa quasi esclusivamente su una trentina di opere di tre drammaturghi: Eschilo,
Sofocle, Euripide. Ma ce ne furono moltissimi altri.
Eschilo 525-456 a.C.
Più antico, autore di drammi, attore, coreografo, maestro di effetti spettacolari. Di lui ci sono
pervenuti oltre 80 titoli, ma solo 7 opere complete:
• Persiani
• Sette contro Tebe
• Agamennone, o assassionio di Agamennone, Coefore, vendetta di Oreste, Eumenidi,
assoluzione di Oreste insieme costituiscono l'Orestea, unica trilogia tragica giunta fino a
noi
• Prometeo incatenato
• Supplici
Per Eschilo elemento centrale è il destino che incombe immutabile sulle vicende terrene, poiché
infallibile è l'adempiersi della volontà degli dei.
Egli predilige la trilogia legata= tre tragedie possiedono un'azione in sé compiuta e autonoma,
ma costituiscono al tempo stesso parti di un complesso unitario imperniato su un unico tema. Il
destino su ampia scala temporale, il protagonista è il singolo essere umano, ma anche l'intera stirpe.
Sofocle 496-406 a.C.
Fu il drammaturgo di maggior successo presso i contemporanei. Anche stratega e uomo pubblico
molto popolare. Dei 130 testi che circolavano in età alessandrina sotto il nome di Sofocle ci sono
pervenute solo 7 tragedie.
Sofocle predilige la trilogia composta da drammi autonomi per soggetto e sviluppo. Impone la
misura drammatica destinata a affermarsi come espressione del genere tragico. Costruisce il
dramma intorno a un unico personaggio, protagonista assoluto; il coro perde importanza.
Gli eroi incarnavano i grandi valori dell'umanità che difendono con accanimento ad ogni
compromesso, nella solitudine assoluta della loro grandezza: Antigone difende la legge morale
della sepoltura anche se questo valore la fa entrare in conflitto mortale.
Non sono personaggi nel senso moderno del termine, dilaniati da contrasti psicologici che
determinino un evoluzione interiore, ma creature inflessibili fedeli ai loro disegni fino alle
conseguenze estreme. Sofocle abile nell'organizzazione della materia drammatica, intreccio:Edipo
Re. Antigone dramma arcaico scene conchiuse, ogni scena ha un tema autonomo, prevalere di
scontri frontali binari, però un elemento di suspense: il coro poco prima della catastrofe pensa che
tutto possa terminare per il meglio.
Euripide 485-406 circa a.C.
Fu un innovatore radicale; porta con sé le tracce dei rivolgimenti culturali e politici alla fine del V
secolo a.C.. poco amato dai contemporanei, ebbe tuttavia strordinaria fortuna postuma. Di lui ci
son prevenute 17 tragedie su 92 drammi: Alcesti, Medea, Eracli, Ippolito, Andromaca, Ecuba,
Supplici, Eracle, Troiane, Ifigea in Tauride, Elena, Fenicie, Oreste, Baccanti e Ifigenia in Aulide.
E un dramma satiresco: Il Ciclope.
Assume una libertà sconosciuta ai predecessori nei confronti della materia mitica: rielabora i miti,
ne costruisce nuove versioni, utilizza episodi poco noti, disattendendo le aspettative del pubblico.
L'intreccio si fa complesso e ricco di peripezie. In alcuni casi, non è azzardato affarmare che egli
sia, non solo il cretore della parola poetica, ma anche del mito.
La statura eroica dei personaggi è ridimensionata: gli eroi ed eroine sono umanamente fragili e
trovano la forza dell'azione e del gesto titanico solo di fronte alla morte. Criticato per l'introduzione
di argomenti e temi (melodrammatici, tragicomici) ritenuti inadatti alla tragedia per l'esplorazione
realistica dei personaggi.
Attenzione alle motivazione psicologiche e sentimentali dei personaggi. Il suo interesse nei
confronti del personaggio si concentra, in modo particolare, nello scandaglio della psicologia
femminile. Esprime anche notevole scetticismo nei confronti della divinità. L'apparizione di iuna
divinità per mezzo di una macchina teatrale è il mezzo tecnico cui ricorre frequentemente per
concludere e risolvere un dramma di difficile soluzione = deus ex machina (theòs apò
mechanés). Limita il ruolo scenico del coro.
Dramma Satiresco
Secondi genere importante nella greca di età classica è il dramma satiresco, genere ibrido tra
tragedia e commedia, aspetti sia seri e tragici e aspetti comici ridicoli. Il dramma satiresco non era
concepisco unicamente ma faceva parte della tetralogia tragica, 3 tragedie e dramma stiresco. Eroi e
protagonisti coincidono con le tragedie precedenti, ma subiscono un riadattamento comico. Il
dramma satiresco per noi è un mistero, abbiamo pochi esempi, Euripide, Il ciclope, fine
dell'antichità e postura critica alle convenzioni, e abbiamo largi brani di Sofocle, I cercatori di
tracce o I segugi, ma poche informazioni. Funzione di sollevare lo spirito del pubblico con finale,
giocoso, parodico e grottesco. Il coro era sempre costituito da satiri. Il genere che più di tutti ha
manutenuto un legame con la fase arcaica, tra rito e teatro. Già nel IV secolo inizia a decadere, non
è destinato ad avere lunga fortuna.
Commedia : Aristofane e Menandro
• fase antica in cui spicca Aristofane, corrisponde al V secolo, periodo classico
• fase di mezzo, no testimonianze
• fase nuova con Menandro
Genere che ha alcuni punti di attenzione notevoli, tra commedia antica e nuova, sono diversissime.
Quella antica di Aristofane,445 a.C.-380 a.C., unico di cui ci sono giunti 11 commedie complete:
• Acarnesi
• Cavalieri
• Nuvole
• Vespe
• Pace
• Uccelli
• Lisistrata
• Tesmoforiàzuse
• Rane
• Eccleziazuse
• Pluto
Ce ne furono molti altri, ma di loro solo frammenti. Lui è il riferimento per la commedia antica, lui
mette in scena commedie che sono legate alla realtà contemporanea ateniese. Legami forti con
realtà contemporanea ateniese, intessuta di invettive, di riferimenti a quella contemporaneità,
dimesnsione locale e storica che per noi è pococ comprensibile. Spesso i registi oggi introducon
riferimenti ai politici di oggi, figure di spicco di oggi per mantenere l'idea della commedia come
satira politica, contro i vizi, di tipo conservatrice. Aristofane conservatore che ridicolizzava i vizi,
le mode, le novità con attacchi personali e invettive dirette, intento satirico e politico. Alcune
operazioni politiche che sono state molto importanti.
Mentre Menandro, 342-291a.C., è un'altro mondo, un'ambiente con personaggi e storie
completamente diverse, la commedia antica aveva la funzione di essere uno specchio della società,
strumento del riso per superare le contraddizione sociali, Menandro scrive in un periodo in cui il
teatro sta perdendo la sua funzione civica, non la dimentica ma sta andando verso una direzione di
intrattenimento e anche la polis è sempre mno coesa, emerge il ruolo della vita privata del singolo,
molto spesso le sue commedie parlano di cittadini della classe media. Le sue sono trame
romanzesche incentrate su problemi che nascono nell'ambito familiare e della vita privata.Al
centro c'è la storia d'amore di un protagonsta giovane, contrastato dai genitori. Tipi destinati a avere
notevole fortuna in tutto il successivo teatro di ispirazione classica: il misantropo, il parassita, il
ssoldato fanfarone, l'etera, la ruffiana e la vecchia balia...Lui fu la base da cui i commediografi latini
hanno scritto i loro testi, si basano sulle sue vicende e le riusano, le rinventano e le riscrivono, no
plagio, il concetto di originalità di oggi non era presente nell'età antica. Grazie a loro di lui abbiamo
molto informazioni, Plauto, Terenzio. Di lui ci è rimasto il Misantropo.
Vita privata e al centro vi è sempre una storia d'amore, con protagonista giovane contrastato dai
genitori. La donna subisce l'innamoramento. Generalmente vine contrastato da figure anziane e
tutto si svolge attorno alle sue peripezie per riuscire a congiungersi in nozze. Personaggi ricorrenti:
Misantropo, il soldato fanfarone, il parassito, l'etera, la ruffiana, la vecchia balia, personaggi che li
trveremo anche dopo. Due vasi che ci rendono l'idea del coro comico, Uccelli di Aristofane, molto
raffinata, fa cantare il coro attraverso dei metri che riproducono i vari uccelli, I Cavalieri, grande
attenzione ai costumi, cosro diviso in due gruppi, vestiti da cavalli e vestiti da cavalieri.
Edificio teatrale
• Teatro arcaico, i primi spettacoli avvenivano nell'Agorà ad Atene, la piazza e undi senza
una struttura dedicata. I primi teatri arcaici non abbiamo nessun esempio, moltissime sono le
domande senza risposta, ci dovevano essere due elementi, un elemento centrale, o a cerchio
o trapezio o quadrato dove provava il coro e attorno per una metà si trovava il teatron dove
si trovavano gli spettatori. Due ambienti erano costruiti in parti collinari, alture, per mettere
sul fianco della collina poggiare il théatron col pubblico e l'orchestra per il coro.
• Teatro classico, contiene teatron e orchestra ma anche la skenè, teatro di Dioniso Eleutereo,
esiste ancora oggi ma è stato rimaneggiato, problema comune ai teatri classici che furono
riadattati ad usi successivi. Théatron più ampio ed emiciclico, poi orchestra e zona della
skenè. Skenè è il retroscena, nasce in maniera semplice, baracca di legno dove potersi
cambiare, e dove nascondersi dove non son il scena, pian piano diventa un edificio in pietra
ed inizia ad avere funzioni diverse, funzione acustica fondamentale ha la funzione di
rimandare la voce dell'attore verso il pubblico. Ma nel tempo iniziò ad avere anche una
funzione scenografica, sempre cstruit vicino a un tempio.
• Teatro ellenistico, rapprsenta il teatro diffuso in tutta Grecia e Magna Grecia, tutti i luoghi
influenzati dalla civiltà greca, teatri che hanno un assetto di tipo ellenistico. Il più famoso è
quello di Epidauro in Grecia, acustica perfetta, 15000 posti, le guide si mettono al centro
dell'orchestra e fanno capire l'acustic perfetta. Che cosa è cambiato? il théatron è sempre
più ampio, capienze enormi, orchestra sempre più piccola, il coro perde importanza a
favore degli attori, loro recitavano sopra il proschenium, succede che ci sono due aperture
laterali parodoi, da dove si entrava, queste due vengono chiusi nel teatri ellenistico dai
pylones, avevano la funzione di chiudere il teatro. Innalzamento del palcoscenico. Il teatro
man mano allenta la sua unione con l'ambiente naturale circostante.
L'attore, i costumi e le maschere
Gli attori sono tutti maschi, ideologie sociali greche antiche, inizialmente l'attore era uno solo,
Aristotele attribuisce a Eschilo l'introduzione di un secondo e poi Sofocle ne inserisce un terzo. Gli
attori non furono mai più di tre nella Grecia classica, ma i personaggi erano molti. Nell'Antigone,
Creonte, la moglie, la sorella Ismene. Gli Attori sostenevano più di una parte e non potevano
esserci più di tre personaggi che recitavano assieme e che dialogavano. Il massimo pregio dell'attore
era nella voce, che probabilmente non era una recitazione naturalistica, ma piuttosto molto solenne.
I costumi si pongono come ben distinti dagli abiti quotidiani, costumi che hanno una funzione
teatrale e anche una funzione artistica, permettono di individuare la classe sociale e il personaggio,
problema di visibilità dell'attore, il costume rendeva subito chiaro il personaggio e qual'era la sua
classe sociale e anche l'età. Gli attori della Grecia antica usano le maschere, anche i coreuti, mai
viso aperto, perchè? Perchè è un eredità ancora rituale,
• permette distacco tra ordinario e l'extraquotidiano, il sacro e il teatro
• la maschera fa si che l'attore diventi altro da sé: animale, mostro, eroe, dio...
• molte facilmente riconoscibili, riconoscimento personaggio
• interpretazione di diversi personaggi, infine è uno strumento fondamentale per l'attore, il
cambio maschera permette agli attori di assumere su di se personaggi diversi.
La voce è molto importante la loro abilità era quella di modulare a voce rispetto al personaggio,
all'età, al sesso del suo personaggio. Le maschere più famose sono quelle ellenistiche, grandi
maschere con fronte aguzza e torreggiante, folte sopracciglia, occhi fìgrandi, bocca spalancata,
per poterla vedere bene anche da lontano.
Giulio Polluce nel suo Onomasticon II d.C. Individua 28 tipi di maschere trgiche e 44 tipi di
maschere comiche di età ellenistica e greco-romana. Gli attori tragici avevano lunghi pepli, lunghi
abiti mai gambe scoperte, molto usati per personaggi femminili, mentre per la commedia anche
corti. Le maschere erano impasti di più matriali, tessuto tipo garza, su cui argilla o anche cuoio,
pelli animali che si adattano bene al viso, molte maschere a noi rimaste sono copie in terracotta. Di
originale non ne è rimasta neppure una.
Teatro Latino
Ruolo e caratteristiche
In se la civiltà romana è meno raffinata e originale di quella greca, però fu fondamentale, perchè
attraverso l'impero romano, e l'espansione in nuovi territori, i romani trasmisero l'idea di teatro
sviluppata dai greci attraverso:
• le opere teoriche e i trattati, Vitruvio De architettura V libro, 27-23 a.C.
• Gli edifici teatrali
• i testi teatrali, Plauto, Terenzio, Seneca
Quando andate in una città romana di solito rimane l'anfiteatro e il circo, un arena, le terme. I
romani costruvano sempre teatri, terme e acquedotti. De architectura di Vitruvio e testi teatrali. Ma
come nasce il teatro nella penisola italica?
Origini
Medesimo carattere religioso, legato a feste religiose, Ludi, che avevano origini antiche nelle feste
rituali degli etruschi, sostrato di origine toscana. Istituiti da Tarquinio il Vecchio nel VI secolo a. C.
sulla tradizione delle feste a carattere rituale degli etruschi.
Età ellenistica
Tra II-I secolo a.C poi con la conquista della Grecia i romani vengono a contatto con la civiltà
greca.
• Testi interamente scritti, caratterizzati da stile e registro definiti, dialoghi dotati di dignità
poetica
• successivamente costruzione dei primi teatri in pietra
Si influenzano. Quindi il teatro etrusco che era più semplice, popolare, fatto di brevi scene che non
ha complessità letteraria, ma si fece influnzare da quello greco molto più complesso, raffinato,
strutture, gare. La civiltà romana assimilò e rielaborò. Anche i romani scrivono testi commedie,
tragedie e iniziano a costruire edifici in pietra, il primo edificio a Roma è nel 55 a.C., più di 500
anni dopo il primo teatro greco. Per i romani i teatri intesi come edifici potevano essere un
passatempo non importante e di perdizione.
Età imperiale
In età imperiale si allenta il legame con la religione e la funzione civica si allenta e si perde la
commedia, la tragedia e i grandi pubblici chiamati nelle arene chiedono e vogliono qualcosa di
diverso: per spettacolarità si intende più intrattenimento e svago. Grande successo per esempio in
questo periodo le lotte tra gladiatori, oppure le lotte tra gladiatori e bestie, le corse, gli incotri di
pugilato. Il teatro inteso come in età classica inizia a diventare raro, prevale il grande spettacolo che
intrattiene, istintivo e rozzo. Veniva riempita d'acqua l'arena e asiistevano a battaglie navali. No
principi etici o valori.
Gli edifici teatrali
L'evoluzione dell'edificio romano è un tassello molto importante per noi, perchè variò il modello
greco e vennero create caratteristiche che rimarrano di riferimento:
• idea dell'autonomia architettornica e strutturale
• fruizione frontale
A differenza dei greci i romani inventano la volta e quindi strutture autoportanti, teatro Marcello,
vicino al Campidoglio. Costruito ad arcate sovrapposte con funzione portante, i romani sapendo
costruire strutture autoportanti non hanno più bsogno di colline, ma li costruivano ovunque.
Orchesta semicircolare, utilizzata per spettatori privilegiati, la nostra idea di platea Ma
soprattutto cambia la fruizione teatrale, se fosse greco gli attori reciterebbe sul pulpitum, ma la
fruizione del pubblico era turro attorno, nel teatro romano invece si arriva alla fruizione fontale,
tipica del barocco e che è tipica di oggi. Edificio che interviene sul modello originario e porta
conseguuenze notevoli non solo nel guardare ma anche nel recitare.
Altra caratteristica è che è un insieme compatto, la cavea si congiunge in modo perfetto con la
scena, emiciclo perfetto che poteva essere chiuso, anche se era ancora all'aperto. Se è un edificio
all'aperto è anche un'edificio chiudibile, telo fatto con le vele delle navi, velarium, disteso verso
tutto il perimetro del teatro, chiudeva il teatro dalla piaggio o dal sole. Quindi edificio all'aperto ma
chiudibile. In più era presente una grandiosa scenae frons.
Teatro di Orange.
Anfiteatri e circhi
Edifici spettacolari diversi, molto più grandi, sono luoghi sove andavano in scena spettacoli cruenti
e tanto amati. Anfiteatro cosa significa, perchè è un doppio teatro, complessità architettornica. Sotto
la zona centrale, sotto l'arena dove c'era sabbia, sistema di botole, per far apparire o scomparire,
molto alta la balaustra, la barriera tra spettatori e arena, per evitare che il pubblico scendsse e anche
per le battaglie navali. Infine il anche nel colosseo il velarium.
Circo allngato perchè ospita gare di carri ecc...
(La distanza che viene a essere sottolineata nel teatro romano rispetto a quello greco non ha ricadute
in termini di rapporti tra spettatori e attori, seguono con passione, la distanza è di tipo sociale, i
gladiatori e altre figure, e performer erano in genere schiavi, umili, venivano conisderati non alla
pari del pubblico, mentre nel tetro greco la distanza sociale noon c'era, li la comunità intera era a
teatro, nel teatro romano invece no, non c'è una comunità che riflette sui valori comuni, cercavano
divertimento. Il pbblic era aristocratico, e assistere a una tragedia di Seneca o Commedia di plauto
era più un piacere culturale, non c'è idea di comunità, i teatri romani nascono per pochi. Il pubblico
dei circhi e anfiteatri era meno colto.
Nell'orchestra agisce il coro, non ci sono musici, c'era un musico, l'auleta ma la loro posizione non è
chiara, per noi oggi rchestra vuol dire gruppo di musicisti, ma la parola greca orchestra deriva dal
verbo orcheomai che vuol dire mi muovo danzando. No concetto di quarta parete ne contesto latino.
Scenae frons= skenè greca
L'auleto suonava l'aulus strumeno a fiato.
Teatro medioevale
Caratteri generali
Il medioevo ha un'estensione cronologica lunghissima, inizia nel 476 d.C. V secolo, Crolo impero
romano d'occidente, ma costantinopoli va avanti molto, fino al XIV-XV secolo, 1000 anni di storia,
con mille evoluzioni, cambiamenti. Sviluppo teatrale abbastanza similie in tutte le aree d'europa.
Età di mezzo, civiltà di mezzo, civiltà barbare differenti da quelle romane, inconto conquesti altri la
civiltà antica si perdette, gli umanisti si sentono figli della civiltà classica e la recuperano, la civiltà
classica veniva vista come perfetta. Pregiudizo del medioevo come epoca triste buia, oscura.
Ricchezza genovese nel basso medioevo, la scultura medievale, l'architettura medievale. Anche nel
teatro sempra parte di mezzo, ma in realtà non è così.
Meglio togliersi i pregiudizi.
Il Cristianesimo è il carattere dominante del medioevo, permea l'intera società e struttura la visione
complessiva della vita umana
Dissoluzione assetto politico e culturale, conla caduta dell'impero romano viene meno l'ida di teatro,
viene a mancare l'impero, iniziano a scomparire le forme tetrali organizzate e finanziate, 467 andò
in scena per l'ultima volta uno spettacolo teatrale, da li in poi i teatri, i circhi vengono abbandonati.
Gli edifici vengono distrutti, abbandonati, costruiti altri ediici, oppure il colosseo viene abitato in
epoca medievale, stalle, case cicili e botteghe. Cesura culturale profonda della storia del teatro.

25.02.2021
L'avversione dei padri della Chiesa
Avversione della chiesa, l'avvento della cristianità accellera il processo di estinzione della tradizione
teatrale, il teatro classico viene vito come forma pagana immonda e generatrice di peccato.
Il cristianesimo primitivo rifiuta in blocco la cultura classica e in particolare il teatro. Prodotto della
mentalità pagana viene tacciato di idolatria, ma è deprecato anche di oscenità, mimo e pantomimo, e
per crudeltà come gladiatori e manifestazioni circensi. Danzatrici che esisbivano il proprio corpo e
quindi anche per questo viene deprecato lo spettacolo dei mimi e patomimi. No solo questione di
tipo culturale, ma è proprio una distanza enorme tra gli statuti concettuali del teatro.
Il teatro antico è basasto su due statuti concettuali del teatro. I padri della chiesa come Tertulliano,
Lattanzio e Agostino, cnfannano anche gli dtstuti concettuali dl teatro, l'attore mente, finge,
finzione, fingere equivale a mentire, adesso hipocrites designa colui che mente, colui che racconta
una finzione, e in più la figura dell'attore che da spettacolo con il proprio corpo, lo stravolge ne fa
mercimonio, lattore è da condannare,trae un guadagno dall'usare il proprio corpo e dal mentire.
Questo renderà difficile la vita ai professionisti teatrali.
Il teatro medievale rappresenta nonostante questo un esperienza ricchissima che può essere divisa
per fine didattico in due scene:
• scena profana
• scena sacra
La chiesa stessa si renderà conto delle potenzialità del teatro
La scena profana
Hanno una finalità di carattere di intrattenimento, i grandi protagonisti del teatro medievale sono i
giullari. Nell'alto medioevo il teatro sopravvve tramite piccoli gruppi di artisti ambulanti, i giullari
che aiscono in feste pubbliche ma anche in ricorrenze particolari e private. Verso gli anni recedenti
all'anno 1000 inizia a stabilizzarsi un termine, Ioculator, ioculatores ovvero intrattenitori, iocus
ovvero idea di recitare impprovvisando, scena breve, improvvisare scherzi rozzi. Da Ioculator
deriva Giullare, Jolly in inglese. In genere avevano costumi simili, abiti a due colori vivaci
accostanti nel senso dell'altezza, con capelli rasati e barba. Abiti così per distinguersi e mostrare
subito il fatto di essere diversi. I giullari all'inizio sono figure non specializzate in seguito si
specializzano in due rami d'intrattenimento:
• giullari cicensi, funamboli, acrobati, contorsionista, che lavorano col corpo, nelle piazze
con pubblico eterogeneo
• giullare musico e poeta, giullari che lavorano con l'intelletto, con la lingua e con la voce e
gli strumenti, più raffinati e si trovano nelle corti, e in ambienti socialmente elevati.
Recitano anche composizioni scritte, anche scritte da se stessi. I trovatori per esmpio, sono
una forma del filone di questi giullari, anche loro con abiti colorati, blu, rossi e gialli.
Teatralità basata sulla tradizione orale, priva di testo, di tradizione orale, basata sulla parola che
rende corpo, attraverso meccanismi improvvisativi, prende corpo davanti al pubblico, non è solo
una questione testuale ma proprio il ruolo e la presenza dl giullare, gli attori erano dei personaggi, il
giullare tende a essere un cantore, un narratore a raccontare una storia in terza persona. Il costume
del giullare rimane lo stesso. Non c'è quell'intento mimetico presente nel teatro antico. In più non si
esisbscono in teatri i luoghi deputati al teatro, perchè gli edifici teatrali romani non esistevan più, si
esibivano nelle piazze, davanti agli eserciti, nei palatti, drante i banchetti. Terza caratteristica, i
giullari sono nomadi, cambia città spesso inseguendo i grandi eventi commerciali e religiosi, feste,
sagre, ecc... Infine è una professione condannata, considerata moralmente sconveniente e
socialmente pericolosa. Da una parte sono considerati pericolosi, dall'altre sono immancabili nei
momenti di festa, a volte vengono puniti a volte chiamati, comportamento ambiguo. Dopo l'anno
1000 le loro attestazioni si fanno più frequenti.
Teatralità diffusa, frammentata e estemporanea che non ha nulla a che fare con le istituzioni teatrali
dell'epoca antica greca e latina.
Abbiamo anche delle giullaresse donne, non molte ma alcune sono attestate, erano ancora più
discriminate e considerate pericolose. L prime perfrmer femminili erano già comparse col mimo e
pantomino in poca imperiale, erano danzatrici e spesso confuse con le prostitute. Non avevano la
dignità ch avevano gli attori di seso maschile o i giullari.
La scena sacra
Forma drammaturgica nuova, prodotta in epoca medioevale, si tratta del fenomeno più significativo
per il teatro medievale. La stssa chiesa che aveva condannato il teatro, intorno al X secolo d.C
sviluppa in maniera inconsapevole e poi in modono conscio una posizione di favore verso il teatro
fino a diventare lo strumento attraverso il quale, il teatro rinasce. La chiesa stessa diventa strumento
di rinascita qundi. Sganciata dalla tradizione della tarda antichità, la forma di dramma liturgico non
ha richiami diretti alla tradizione antica. C'è una continuità col passato, a livello antropologico, il
primo nucleo drammatico da cui nasce il teatro nasce in un momento rituale che è la messa cristiana
in lingua latina. Nasce dal rito religioso.
Gli studiosi di teatro medievale, hanno scoperto nel monastero di sangallo, benedettino, un testo, un
manoscritto della prima metà del X secolo, 1000-1050, che si intitola Quem quaeritis, forma di
dramma teatrale, dialogico, che si sviluppa tra personaggi del NT. Per i cristiani grande evento è la
resurrezione di Gesù Cristo, le tre marie vanno al sepolcro per trovare il morto, pulirlo, ungerlo, e
forme di cura del morto, vivere il lutto, loro però incontrano l'angelo che dice loro che il Cristo non
c'è più è risorto e dice di dare la notizia alla cristianità. Prima battuta in cui troviamo l'angelo e le tre
marie. Questo brano nn c'è nei vangei, riscrittura chiamata tropo, questo testo veniva
drammatizzato, cioè il dialogo tra l'angelo e le tre marie veniva recitato, messo in scena, dai monaci
che interpretavano i personaggi, riattualizzazione di un episodio di storia sacra. Vissuto come una
verità di fede. Inizialmetne cerimonia eseguita dal coroa vantaggio della comunità monastica. Il
pubblico e gli attori coincidevano inizialmente ma, successivamente quando ci si rende conto
dell'efficacia inizia ad sserci altro pubblico, i contadini che lavorano la terra del monastero. Se
prima la funzione era rituale, doo divenne volontà teatrale e rappresentativa. Il Quem si trovava
anche in monastri nel Nord Italia e li vicino. Quindi non è più un ufficio sacro drammatico ma un
vero dramma sacro, si diffonde dall'arco alpino in tutta europa, raggiunge pieno sviluppo tra Xi-XIII
secolo. E' in lingua latina e ha caratteristiche spettacolari, azione dialogata e cantata, specifica
messa in scena, forme di costumi, ali per gli angeli, si usano i luoghi della scena per rappresentare
gli ambienti, cripta che richiama il sepolcro e in più erano sempre accompagnati da uno spartito
musicale, cantati, musicali e parlati.
In questa fase di crescita dl dramma liturgio dal Quem Quaeris semplice si passa drammi che
vengono messi in scena in momenti diversi dell'anno, principali festività, natale, epifania, pascqua, i
re magi che portano i doni che partivano da fuori ed entravano in chiesa fino all'altare. Oppure il
giorno del patrono della città. Drammi liturgici vanno in scena nelle cattedrali, soprattutto francesi,
tedeschi, verticalità gotica, rappresentati in situazini ormai disgiunte dl rito e crete apposiztamente,
non messa, è un'altra cosa, è un evento a sé. Potenza del dramma liturgico, del teatro. La chiesa che
ecombatteva nelle guerre sante, nelle crociate, combatteva con gli scismi e le diverse mutazioni
religiose, il dramma rievoca gli eventi fondativi della bibbia e di rittualizzarli attraverso la presenza
fisica. Diventa un momento educativo, utile mezzo per educare i fedeli. Il dramma continua ad
essere in latino, agli spettatori non arrivava la complessità generale del testo perchè non
conoscevano il latino. Viene però visto come un atto in cui riconoscere il proprio sistema etico e
religioso di riferimento. Il passaggio successivo che poerta all'esposione del teatro è il passagguo
dal latino alle lingue volgari, recitato in un linguaggio che capisce chunque, circa nel XII secolo in
molte zone europee, affermazione della classe mercantile all'interno delle città. Potere più civile che
religioso. In più la popolazione europea si trova in condizioni migliori, la popolazione cresce,
innchiesa non c'è più posto e il dramma si trasferisce all'aperto, sul sagrato della chiesa e poi si
sposta nella piazza principale del paese, la piazza del mercato. Processo di laicizzazione, entra nello
spazio urbano. Lo spettacolo è na sorta di biblia pauperum, per i poveri, come gli affreschi oppure
come i codici manoscritti con illustrazioni. Lo spettacolo religioso in lingua volgare inizia a
differenziarsi, inghilterra, Italia, Polonia Spagna, quindi ambienti diversissimi, si estende nel tempo
e lo troviamo ancora nel 1500. Nascono vari tipi di drammi liturgici:
• mistères, miracles, passions
• miracles plays, morality plays Inghilterra
• autos sacramentales nella penisola iberica fino al 1600
• laude drammatiche e sacre rappresentazioni, Iacopone da Todi, lo studiamo in letteratura, in
Italia, c'erano ordini religiosi che attraversavano le città mettendo innscena laude
drammatiche creando dei momenti
Caratteristiche prinicipali del dramma liturgico:
• si svolge all'aperto in primavera ed estate, e in concomitanza di feste del Corpus Domini
della Pasqua e dell Pentecoste
• dilatazione enorme di questi eventi, drammi ciclici e cosmici, drammi che raccntano la
storia dell'umanità da Adamo ed Eva, passando da vecchio testamento arrivando al Nuovo
testamento e al Giudizio Universale.
• Duravano quindi anche molti giorni
• mesi e mesi di preparazioni, maggiore realismo, sempre più effetti spettacolari, il paradiso
con giardino dll'Eden, con profumi particolari
• concessioni al gusto del pubblico, elementi comici, profani, balsfemi, personaggi anziani
ridicoli, oppure i diavoli,
• rappresentato a opera di laici, vengono coinvolte nella preparazione dell'evento spettacolare,
le municipalità, i fabbri costruivao le scene, i pescivendoli, i panettieri, le corporazioni di
arti e mestieri, le confraternite, tutta la comunità cittadina ne è organizzatrice e
patrocinatrice
• drammaturgia completamente diversa dalla drammaturgia antica, in spagna ancora oggi feste
spettacolari, le fonti prevalenti sono le sacre scritture e le fonti agiografiche, non sono ne
commedie ne tragedie, ma storie a episodi, giustapposizione e moliplicazione di storie,
episodi e azioni possono svolgeri in tempi diversi e luoghi lontanissimi, libera mescolanza
di comico e tragico.
• Nche lo spazio scenico e le sue logiche sono completamente diversi: lo spazio dello
spettacolo è lo spazio quotidiano, no teatri ma piazza, ma non ci sono ambienti scenici
separati e definiti. Tutti i lughi scenici sono presenti simultaneamente davanti agli spettatori,
si parla di scena multipla, luoghi diversi agiti in momenti diversi della rappresentazione.
Passione di Valencienne 1547, 63 attori, 169 ruoli, 25 giornati. I vari luoghi erano accostati,
l'inferno reso in manira realistica, con fuoco zolfo, incendi, molti si bruciavano era pericoloso. Poi il
porto della città, il palazzo della giustizia, il tempio. Il martirio di Sant'apollonia, solitamente attori
maschili, raramente femmine Scena criciale del martirio, il cavadenti, chi le tira capelli, figura di
maestr di scena che con copione e bacchetta leggeva le parti o dava gli attacchi dele scene.
Mistery play a Coventry, usanza di carri allegorici, che poi si eemavano e venivano agite delle
scene, parte di sotto con botole per fare apparire o scomparire oppure come camerino.
Giullari, diavoli o meneur de jeu, figure di coordinamento, attore che riceve una maschera da
diavolo. La parte del diavolo non era una parte amata, pericolosa, in collegamento con il diavolo
stesso, in genere quindi venivano chiamati i giullari anche perchè c'erano aspetti reali come il fuoco
che poteva bruciarli, ama cneh gli angeli rischiavano perchè i bambini neonati precipitavano, e
morivano, gli incidenti erano moltissimi.
26.02.2021
Sostantivi legati al concetto di catarsi:
1. tragedia
2. paura
3. purificazione
4. pietà
5. omeopatia
Dove sedevano gli spettatori più importanti?
Teatro romano perchè l'orchestra è tagliata a metà, la struttura è quasi chiusa, molto compatta. Gli
spettatori ppiù importanti sedevano nell'orchestra, zona che prima ospitava il coro, ma nel teatro
romano diventa una platea, visuale frontale dove sedevano gli spettatori più importanti.
I drammi liturgici in volgare si svolgevano dove?
Nella piazza principale della città, ci sono eccezzioni ma in generale è così.
Teatri moderni
Nel corso del 1500 e 1600 con caratteri e tempi diversi si rinnovano le componenti del teatro. Due
periodi che possiamo riconoscere Rinascimento e Barocco, Early Modern Age.
Si rinnovano:
• la committenza, promozione
• edificio e scenografia
• drammaturgia
• ruolo e funzione attore
• pubblico, funzione diversamenteorganizzazione evento spettacolare
Serie di innovazioni complesse e profonde fanno si che si parli del periodo in cui viene inventato il
teatro moderno e del periodo in cui il teatro dicenta fondamentale istituzone per la cultura europea.
Ritrovamento, termine latino inventio non vuol dire inventare qualcosa di nuovo ma significa
ritrovare, rinvenimento. Loro obiettivo fu quello di recuperare le antich forme sceniche, la cultura
rinascimentale porta la classicità al massimo livello di perfezione e quindi invenzione come
rinvenimento, riscoperta e rinnovamento delle idee, dei testi, convenzioni e linguaggi dell'antichità.
Istituzione di nuovi assetti e nuove pratiche, l'imitazione degli antichi è intesa in senso attivo:
emulazione competitiva e quindi originale e innovativa. Intesa come imitazione in senso attivo, no
copia e incolla. Imitare emulando il modello. Perfezione da raggiungere e superare, grazie a questa
emulazione competitiva la civiltà sviluppa un'idea di tetatro diversa, più originale e innovativa.
Premesse: Umanesimo e corti
In Italia, l'Umanesimo caratterizza circa il 1400, le corti signorili sono una premessa essenziale per
la nascita del teatro moderno. All'interno dell'umanesimo si riscopre la cutura classica e avviene in
accademie, forme associative dove nobili e colti, intellettuali che si appasionano allo studio delle
humane litterae e cercano di recuerare i segni di un passato che il medioevo ha cancellato. Il 1400
secolo della filologia, studio diretto della drammaturgia antica, vengono riscoperti testi antichi,
escono le prime edizioni critiche, nascita della stampa, diffusione di testi negli ambienti colti. Primi
i testi erano scritti dai monaci amanuensi che commettevano errori e modifiche.
Nascono i primi commenti come l'Ars poetica di Orazio, oppure tradotta in latino la Poetica di
Aristotele da Lorenzo Valla. La lingua dei colti è il latino.
Vengono anche composte tragedie e commedie in latino, emulano le antiche. Rcuperano anche le
modalità rappresentative, cercano di mettere in scena dei testi, rappresentazioni in latino.
Contemporaneamente gli umanisti si interrogano e studiano gli edifici teatrali antichi. Come le varie
parte funzionassero e fossero agite. Idee davvero strane, si era persa moltissimo la conoscenza della
spettacolarità antica. Trattato De Architectura di Vitruvio, il quinto libro è dedicato al teatro. C'è
arrivato il testo ma sono state perse le illustrazioni disegnative di vitruvio. La parte illustrativa era
fondamentale, Leon Battista Alberti studiò Vitruvio e anche Palladio entrambi cercarono di
ricostruire le tavole di Vitruvio.
Umanesimo+Corti signorili
Umanisti entrano in contatto coi signori, ricchi, pieni di risorse che permettono una diffusione
maggiore e ampia. Asumono il modello culturale della classicità, il principe utilizza la classicità
come emblema della propria dignità di potere.
Ssvolgono un'intensa opera di mecenatismo artistico; proprio progetto ideologico politico,
raccolgono artisti e nteletuali, i miglior del tempo, seconod processi di cooptazione artistica, e
intellettuale, sperimentazione e contaminazione di linguaggi, quindi non solo pittori, ma artisti a
tutto tondo, poeti, architetti, scenografi, trattatisti... Grande contaminazione di lingaggio che fa
progredire l'arte.
• Ferrara, una corte importante, principale per la storia del teatro, gli Este
• Firenze con i Medici
• Mantova, Gonzaga
• Roma, la roma papale, grandissimi mecenati furono i papi
• (Urbino, Montefeltro
• Milano, anche se più in ritardo con gli Sforza)
La Festa
Evento ufficiale promosso dalla corte, festa del principe, progetto unitario che accoglie in sé una
compagine di manifestazoni tra loro diverse, distinte e autonome che hanno in comune di essere di
tipo clebrativo. Le occasioni di feste potevano essere molteplici:
• matrimoni, alleanze politiche, incoronazioni
• arrivo di un ospite illustre, re, imperatore...
• battesimi, funerali..
La festa dà l'unità formale dell'evento-contenitore. Ci voleva un curatore della festa, lo spettacolo
teatrale è solo una tesser di una più vasta celebrazione, non è l'unico evento, può essere l'elemento
più importante e quindi l'ultimo, ma non sempre.
Altre forme spettacolari erano:
• tornei e giostre, di derivazione tardo medievale, non più elemento cruento, diventano
coreografie, costumi con particolare simboogia del potere, esibizioni a cavallo, elemento
spettacolare era prevalente su quello marziale da cui erano nate, evento all'aperto, i balconi
degli edifici, i terrazi diventa quasi un teatro, questo sistema influenzerà i teatri all'italiana
• banchetti, eventi straordinari, cibo in abbondanza raffinato
• cortei ngressi e trionfi, apparati effimeri, in cartapesta, archi di trionfo che poi venivano
smatellati, Genova ha una grande tradizione per gli apparati di Carlo V
Festa-Potere-Comunità
Diero alla festa c'è la volontà di affermare il proprio potere, volontà affermativa del potere, un
potere gusto, forte, esaltazione e glorificazione del pincièe, autocelebrazione.
Magnificenza apparati, eccezzionalità degli investimenti: testimonianze indirette della propaganda
sottesa all'evento teatrale= instrumentum regni. Forma di “propaganda”.
Manifestazioni pubbliche aperte un po' a tutti i cittadini, ma alcune manifestazioni erano private.
Manifestazioni pubbliche:
• piazza, momento compensativo nei confronti di una condizione economica e sociale
precaria, molta povertà, miseria, e autoproclamazione dle principe
Manifestazioni private:
• pubblico elitario, su invito, i cortigiani e nobili stranieri da ducati e corti confinanti, anche
per loro vi era una gerarchia, l'invitato è pur sempre un suddito, ammesso allo spettacolo
teatrale esclusivo, si distingue da tutti quelli che non posono partecipare, lo spettatore
pubblico diviene esso stesso parte integrante della rappresentazione, non ha un ruolo libero
nella festa, è obbligato ad applaudire e manifestare gradimento dell'evento a cui partecipa.
Lo spettacolo cessa di essere rituale aggregante della colletività cittadina per assumere la
fnzione di un progetto interamente gestito dalla corte.
Il dissenso non era accettato, avrebbe creato scontento e vendetta da parte della corte e degli altri
cittadini.
Nel momento in cui la festa e il teatro viene introiettato dentro i palazzi del potere o nei giardini
privati assistiamo a una privatizzazione dello spettacolo teatrale.
L'unico è il teatro romano che non viene fruito proprio da tutti, ma era ancora un luogo pubblico.
La drammaturgia regolare
Grande invenzione del teatro moderno è la scrittura per il teatro, quali sono le premesse?
Bisogna ricordare che l'umanesimo con la sua scoperta della classicità da il via a un processo di
intenzionale laicizzazione. Allontanamento graduale e lento rispetto alla rapresentazione della verità
sacra ma l'uomo diventa centro, vita civile, quotidiana. Immensa opera della filologia umanistica,
ma non c'erano i teatri, inizialmente gli soettacoli quindi vengono messi in scena nei palazzi del
potere.
Recupero delle modalità rappresentative del teatro drammatico dell'antichità:
• entro grandi sale rettangolari
• cortili all'aperto, spazi che devono essere adattati agli spettacoli, si devono inventare
scenografie
• attori dilettanti colti, gli stessi intellettuali assumono le parti dei personaggi, e di sesso
maschile, sono tutti dilettanti no professionisti, per distinguersi dai giullari, dai trovatori e
dai giullari più colti, sviluppano una recitazione più legata alla parola, arte più declamatoria
che recitativa
Evento storico nella corte di Ferrara, 1486 vengono messi in scena I due Gemelli, i Menechmi di
Plauto in volgare, da li fino al 1505 gli este organizzavano Festival plautini e terenziani. Necessità
di mettere in scena oni anni questi spettacoli consolida qualcosa che si ripete, sempre migliori,
tradizione scenografica ferrarese, in cui scenografi e architetti creano case praticabili in legno com
mansion e concepite come unità spaziali distinte una dopo l'altra, come mansions.
La drammaturgia erudita di corte propone la ripresa le fabulae degli antichi, dignità della struttura
letteraria, sistema laico, l'autore diventa importante perchè responsabile di quella parola.
Primi decenni del XVI secolo, messa a punto dei tre generi canonici:
• Commedia, genere di masimo successo del rinascimento, genere leggero, anche se non
sempre, genere che intrattiene e non annoia prototipo plauto e terenzio, a lor volta basata
sulla commedia greca ellenistica di Menandro con al centro l'amore, i giovani innamorati
ostacolati da anziani. La Cassaria di Ludovico Ariosto prima commedia in volgare del 1508
che ha grandissimo successo, non la prima. Elemento beffardo della novellistica.
• Tragedia, nasce ufficuialmente con la Sofonisba di Gian Giorgio Trissino, la tragedia rimane
staccatp un po' dallo spettacolo, meno amata, metta in scena mort, lutto, il tema del potere in
modo anche critico non andava bene per la propaganda.
• Favola pastorale, Orfeo di angelo Poliziano il prototipo del genre, Genere poetico e patetico,
diverso dal dramma satiresco che era più ironico, l'Aminta di Torquato Tasso, avvenuta
nell'isoletta di Belvedere amore del pastore per la bella silvia, messa in scena dagli Este, sul
ticino nell'isoletta nel 31 luglio 1573, messo in scena dai comici dell'arte. La favola
pastorale riprende l'ide dell'esistenza di un genere medio ne serio ne comico, ma
nonessendoci esmpi di drammi satireschi non sanno cosa riprendere, essendo molto centrale
nel rinascimento il tema naturalistico ebschereccio riprendono questo temo e mantiene la
presenza dei satiri e dell'ambiente boschereccio.
Generi diversi fondati sulla classicità greca e latina, grande prevalenza di musica, porteranno
all'invenzione barocca del melodramma.
Tendenza di letterati è quella di normare, di dare regole molto forti, regole fisse, formali, obbligate,
succede una cosa che farà male alla storia della drammaturgia di teatro italiano: viene creata una
Costituzione di statuto formale, normativa e caratterizzate:
• unità di tempo, 24 ore
• unità di luogo, luoghi realistici, no libertà di asetto scenico
• unità di azione, unica azione principale, limitate quelle secondarie
• scansione in 5 atti, forzatura della Poetica, Aristtele dice che l'opera perfetta è l'Edipo Re di
Sofocle, episodi e sparisimi erano 5.
Base di tutto poi è il realismo, richiama la realtà , ma non è così a causa di queste regole così forti. I
più interessanti testi sono quelli che non rispettan questi testi, come Machiavelli la Mandragola,
Ruzzante o ancora la Vedixiana. La modernità della commedia si rifà alla novellistica trecentesca e
alla tradizione classica, la beffa, Calandrino, meccanismo che porta il riso.

03.03.2021
Esiti più interessanti dati da quegli autori che non rispettano le norme pseudoaristoteliche in
maniera rigida e fissa, ma che costruiscono un erosione dall'interno, posizione di confronto,
dialettica, aperto con la norma.
Intrecci di derivazione letteraria, da novellistica o tradizione greco latina, altro elemento presente
utilizzo commedia come strumento per comunicare un messaggio di tipo pedagogico morale. Altro
elemento ricorrente ritrarre con ironia la borghesia; commedia realistica. Fenomeno tipico delle
corti.
Niccolò Machiavelli, politico cancelliere alla fine del 1400 a Firenze, braccio destro di Soderini,
periodo Repubblicano, nel 1512 i Medici tornano e lui viene allontanato dalla politica, vivrà in
campagna ritirato, anni in cui scrive il Principe, primo trattato di politica moderna, poi assunto dai
medici come storico del territorio. Era scrittore, scrisse una commedia, la Mandragola, commedia
capolavoro del 1500.
Ha un prologo, 5 atti intervallati da canzoni, presenta della parte musicale nella commedia, spesso
questi canti sono saltati, intreccio si dipana attorno a una beffa giocata da due personaggi,
Callimaco che desidera Lucrezia. La beffa crata da Ligurioe Callimaco ai danni del mariyo di
Lucrezia, Messer Nicia, il quale anziano vuole dei figli, ma lui per garantirseli cade in questa beffa
che porterà lucrezia a diventare l'amante di Callicmaco. Molto efficace dal punto di vista scenico,
analizza in maniera dissacrante i comportamenti umani, censurata fino agli anni 60 del 1900. Poi
andò in scena nella sua interezza, spunti anticlericali molto forti, fa ridere ma ha un fondamento ben
specifico e critico che mette in discussione la posizione della chiesa attraverso il frate Timoteo,
confessore di Lucrezia che per denaro la corrompe e la convice a unirsi a Callimaco.
Angelo Beolco, detto il Ruzante
Lui era anche un attore, non solo scrittore, viveva nella zona di Padova ed era il fact totum di un
nobile, Alvise Cornaro, che creaò una cort a Padova, fu grande mecenate. Gli aspetti interessanti e
di grande valore sono il lavoro sulla lingua, scrive in pavano, sceglie un dialetto e lo miscela con
registri diversi. Lingai complessa ma moto viva.
Altro aspetto ssperimanetale dei generi, recupera generi più popolari e anche in uso dai giullari,
generi come il contrasto, genere teatrale con due figure che sviluppano due posizioni diverse,
Rivede la commedia villanesca, lui si concentra sui contadini, che spesso erano usati come
strumento del riso, osservati da un pubblico colt che cvedeva nel contadini aspetti ridicoli, bestiali.
Mette in scena le difficoltà delle classi subalterna, nel 1500 zone del nord infestate da guerre
carestie e malattie.
Film tratto da ruzante, il registra è Gian franco de Bosio, che fu registra teatrale e cinematografico.
Arrivo dei soldati nelle campagne facevano razzie e nelle commedie erano spesso presi in giro cme
imbecilli, arirvano chiedono la strada e si accorgono che c'è un maialino vivo. La madre di Bettia
per proteggere il maialino distoglie la loro attenzione con la figlia giovane e bella, la manda da sola
con loro, in quell'intermezzo è stata violentata dai due soldati e si conclude con la vendetta e la fa
passare nella palude in cui affogano e muoiono. Mondo alla rovescia, molto tragico quallo che
succede a Bettia e la scelta compiuta dalla madre. Lingua molto volgare, rozza.
Pietro Aretino
Autore anonimo della Venexiana
Genere che nasce nel rinascimento, il genre degli intermezzi o intermedi, intrattenimenti che
nascono con la funzione di creare un momento di interesse tra un atto e l'altro della commedia.
• Apparenti o non apparenti se solo cantati o eseguiti a scena vuota, oppure con una prorpia
scenografia.
Alla metà del 1500 diventano salienti nello spettacolo, pongono in ombra la commedia stessa ch era
un po' banale. Gli intermezzi saranno lo spunto alla nascita dell'opera in musica cioè il
Melodramma.
Bernardo buontalenti, nel teatro mediceo, 1616.
Edificio teatrale rinascimentale
Attraverso un lungo processo che dura tutto il rinascimento si recupera teoricamente e
concretamente la nozione di edificio teatrale inteso come luog specializzato e permanente. Sale
teatrali, luoghi specializzati. C'erano edifici in legno non permanenti. Process che porta alla
costruzione dell'edificio teatrale moderno è dovoto a due interventi:
• linea teorica e archeologizzante, da coloro che si concentrano sulllo studio dei teatri antichi
e studiando i trattati giunti fino a noi. Il risultato massimo di questa linea è il Teatro
Olimpico di Vicenza di Palladio 1585 e poi il Teatro di Sabbioneta 1588 primo
completamente autonomo. Inizialmente si costruivano tetari all'interno di palazzi
preesistenti.
• Liane pragmatica degli allestimenti, coloro che allestiscono gli settacoli e che quindi devono
risolvere i problemi pratici operativi dell'allestimento. Teeatro mediceo di Bernardo
Buontalenti.
Gli altri teatri simbolo che vengono creat a fine 1500 ciudono un percorso, quello della sala teatrale
e aprono alla sala barocca o al teatro all'italiana.
La nascita dell'edificio teatrale moderno segnala il recupero della nozione di teatro, ma non solo,
anche un movimento di entroflessione dell'evento scenico. Verso spazi interni.
Teatro Olimpico di Vicenza
Il più antico esempio di sala rinascimentale stabilmente destinata al teatro e oggi ancora esistente al
mondo. Questo teatro è molto diverso. L'idea di Palladio è quella di ricostruire un antico teatro
romano, è una sala non un teatro a sé. E' molto imponente ma anche molto piccolo, 400 posti, cavea
a gradoni ma di forma ellittica, c'è un orchestra al centro della cavea. Palladio insieme a scamozzi,
insieme al figlio di Pallado ideano l'imponente scenae frons, a due ordini con colonne corinzie e una
porta principale al centro. Essi costruiscono anche delle vie prospettiche, per dare l'idea che la città
prosegua, scenografia in finto marmo, stucchi, che danno idea di prosecuzione della città.
Scenografia fissa relativa al testo Edipo Re di Sofocle, la tragedia perftta per arostotele, quindi a
Tebe. Costruirono quindi 7 vie prospettiche. Dal punto di vista scenografico è un vincolo fortissimo,
Tutt'ora si usa questa scenografia, è un grande limite, spesso pannelli che la coprono.
Modello della sala fiorentina
Essa si sviluppa in lunghezza. Teatro che rispetto alla forma dell'antichità più quadrata o cerchio, si
sviluppa in lunghezza, sale strette e lunghe. Giorgio Vasari, architetto, scultore, trattatista. Sala dei
Cinquecento, salone rettangolare trasformabile in otto ore in sala teatrale oppure in altro tipo di sala
per cerimonie. Presenza di un oggetto, un diaframma tra palcoscenico e posto per spettatori, si
chiama arcoscenico inventato da Vasari nel 1500, formato da due colonne e un architrave con
fregio. Il primo utilizzo era di nascondere la preparazione dello spettacolo. A questa sala fa
riferimento il teatro mediceo degli Uffizi, di Buontalenti. I medici appassionati di teatro, primo
teatro di corte permanente, no come la sla dei Cinquecento, è ancora però una sala all'interno del
palazzo. Sala oggi adibita a spazio espositivo, le sue caratteristiche sono:
• spazio allungato rettangolare
• palcoscenico con retropalco
• spazi ben divisi, tra scena e pubblico.
Lo spazio per il pubblico è a U allungata, tipica della sala barocca, inventata per fare stare più
persone possibili, con gradinate per migliorare la visibilità e innpiù aumenta la capienza.
Tipo la giostra del belvdere in Vaticano. Il pavimento della platea è inclinato verso il palcoscenico,
la platea è gerarchizzata, spazio al centor della sala con visione perfetta del palcoscenico, riservato
ai signori, ai Medici. Nel teatro romano viene creata una zona divisa per l'imperatore, ma la
differenziazione sociale del pubblico in questa modo non era presente. Questo spazio ha una
presenza molto chiara del principe. Qui c'erano spazi senza grande commistione, gli spettatri non si
potevano spostare facilmente. La zona di palco scenico è molto interessante, uso dell'arco scenico,
ma questo è il primo teatro con risalita del sipario, permettava di farlo salire e scendere. Inoltre
questo teatro ha una zona per cui vi è un moderno sistema di retropalco, si triva dietro la parte
visibile del palco, ma anche laterale, dipende, ama in ogni caso viene utilizzata a scopo di servizio,
può servire per ospitare i macchinari scenici ecc, uno spazio che serve per gli attori, uso di servizio
prima non c'era. La skene aveva una funzione di tipo scenografico soprattutto. Nel teatro greco non
c'era questa divisione. Uno spazio tripartito organizzato in maniera precisa, non come il teatro
romano.
Teatro di Sabbioneta
Primo teatro della modernità che nasce come edificio autonomo. Sabbioneta è una città che nasce
dal nulla, una città nuova e ideale costruita da un principe dei gonzaga, cità nuova e anche teatro, il
teatro era molto importante. Elemento essenziale della cultura urbana della penisola. Come si entra?
Ingressi differenziati, ingress per il principe molto riservato, poi ingresso pr cortigiani e poi ingresso
di servizio-ingresso artisti. Struttura molto semplice, teatro quasi a sorpresa.
La scenografia prospettica
Punto fermo della civiltà teatrale del 1500. Il rinascimento italiano si distacca dal medioevo e
impone una concezione unitaria del palcoscenico. Concezione tipica dei teatri antichi, lo spazio
scenico rappresenta un luogo unico, cosa che nel medioevo non c'era, vi erano i luoghi deputati tutti
creati uno a fianco all'altro. Ci farebbe strano vdere tutte le scenografie assieme.
Invenzione della scenografia prospettica grazie alla ripresa dell'ambientazione. Quella prevalente
era ambientazione cittadina, ambienti urbani. Se l'oggetto è la città, come viene messa in scena la
città? Viene ralizzata con il principio della prospettiva, tecnica che nasce dall'arte pittorica, poi si
diffonde in altri campi come quello teatrale.
Sistema per rappresentare la tridimensionalità dello spazio e mi permette di rappresentare la
posizione reciproca degli oggetti nello spazio, quali oggetti sono più vicini o lontani. I vantaggi di
questo sistema in tatro sono:
• riesce a fingere la vastità di un'ambientazione urbana nello spazio ristretto del palcoscenico.
• Illusine profondità

Scenografia di peruzzi e parabosco, danno l'idea della scenografia, si impone un modello, quello
della strada + piazza, a fianchi di questa via ci sono case ed edifici, e gli attori stanno al centro,
nella parte avanzata della scena. Punto fcale unico al centro circa. Modello sfruttato moltissimo.. La
prima scenografia in assoluto di tipo prospettico si pensa sia stata realizzato per la Cassaria i
Ariosto. Lettera di Bernardino Prosperi, un cortigano che racconta ad Isabella d'este le raccnta delo
spettacolo di Ariosto. Scena che rappresentava una contrada di una città, “et prospectiva”, territorio
con case, chiese, torre, campanili e giardini. Stupore dello spettatore che non smettevano di
guardare la scenografia di questo Pellegrino da Udine.
Le scenografie inizialmente vengono utilizzate per le commedie ma poi per tutti i generi teatrali, e
all'inizio venivano utilizzate una sola volta.
04.03.2021
Nel 1555 del secndo libro di Perspectiva di Sebastiano Serlio. Lui cdifica e norma le
sperimentazione intorno alla scengrafia prospettica della prima metà del 1500. Grazie a lui la
scengrafia prospettica si diffonde in Europa.
Il tipo di prospettiva è quella lineare centrale, punto centrale dal quale si idpartono in fuga tutte le
linee ortogonali della prospettiva: lui arricchisce il suo volum di tre incisioni:
• scena comina, ambiente urbano e strada centrale con piazza, sembra più vicina all'epoca
contemporanea, meno raffinata, archi ogivali, palazzi che sembrano rnascimentali, la scena
comica dava una sembianza di città attuale al tempo.
• scena tragica, simile alla comica, questa però è più raffinata, sembra più classica, richiamo
alla urbs perfetta
• scena pastorale,
Serlio raccconta come er costruita la scenografia sul palcoscenico, esso era diviso in tre zone:
• proscenio, zona parallela al terreno
• primo declivio, zona inclinata
• fondo scena, fondale dipinto
• poi cavea a gradoni e orchesra che funziona da platea
Il palcoscenico è diviso in una zona piana e in una fortemnte inclinata, perchè aiuta la visione
prospettca e l'idea della profondità in un'area ristretta. Oggi i palcoscenici sono poco inclinati verso
la palatea.
Nella zona piana, il proscenio recitavano gli attori, prorpio per facilitare il movimento, coppia di
quinte simmetriche ad angolo ottuso. Le qinte sono pannelli di legno su cui son stesi teli e
realizzavano la scenografia. Le prime due quinte erano praticabili, sistemi di gradinate e discalette
in cui gli attori potevano anche entrare e agirvi sopra. Il primo declivio presenta una coppia di quite
che sono utili per lo spazio illusorio. E permette alle quinte l'accentuazione del rimpicciolimento,
ma rende impraticabile quella parte di palco. Se l'attore arrivasse fino in fondo la prospettiva
illusoria salterebbe, romperebbe la prospettiva. Infine si trova un fondale dipinto che chiudeva la
rappresentazione scenica. Tre generi basati sulle norme aristoteliche, unità di luogo, ma nel tempo il
pubblico si affeziona agli intermezzi. Essi sono completamente liberi. Quindi si pone il problema di
cambiare le scenografie per creare ambienti sempre diversi. Cambiare una quinta ottusa è molto
scomodo, quindi iniziarono ad essere utilizzate le quinte piatte.
Serie di quinte piatte parallele e serie di fondali piatti. I cambi di scena avvenivano facendo scorrere
le quinte piatte attraverso movimenti paralleli alla linea del sipario. Il fondale era diviso a metà e
veniva tolto metà da un lato e metà dall'altro. Questa tecnica sarà esportata in tutta Europa
dall'Italia, tecnica bbase del teatro occidentale fino alla fine dell'Ottocento.
Di Buontalenti per l'intermezzo L'Amico Fido, scena pittorica illusiva.
La Commedia dell'Arte
Finora si è parlato di un teatro di dilettanti, artisti, cortigiani, letterati che realizzavano questi
spettacoli, scenografie, ecc in contesti elitari e di tipo cortigiano, ma nel 500 in Italia si sviluppa una
forma teatrale destinata a un successo maggiore e diffusione maggiore: la Commedia dell'Arte. Sarà
una forma teatrale di successo enorme esportata presso tutte le corti europee, capacità della
commedia dell'arte di mescolare e unire elementi colti, letterari, a elementi di cultura bassa e
popolare.
La Commedia all'Improvvisa o degli Zanni, definizioni coeve, o Commedia dell'arte, definizione a
partire da metà 700. Le caratteristeiche rano: ruolo principale lasciato ai servitori, in dialetto padano
chiamato zanni, e all'improvvisa perchè rispetto all'altro tipo di teatro, quello della corte, c'è largo
spazio alla libera improvvisazione. La Commedia dell'arte definita tale è coniata nella metà del
1700 in un testo di Goldoni, ma ci da ulteriori elementi e ci permette di capire le differenze tra qetso
teatro e l'altro.
Il primo che ha rifletturo si questa espressione fu Benedetto Croce:
• arte viene inteso come mestiere, professione, come le coprorazioni di arti e mestieri
• commedia significa teatro parlato
• quindi teatro prodotto da chi appartiene alla professione, mestiere, fatto qundi dai
professionisti.
I professionismo teatrale nasce proprio con la commedia dell'arte a metà 500, si sviluppa fino a tutto
1700. Il suo periodo d'oro di massimo successo è nel pieno del 1600, attori italiani recitano
nell'intera europa. Nel 1700 è in una lunga fase involutiva, meno interessante.
Teatro organzzato quindi in compagnie, il teatro quindi doveva essere pagato, i professionisti
vivono del teatro e quindi vendono i loro spettacoli. Prima forma del teatro in cui lo spettacolo non
è su invito ma a pagamento, anche chiamato teatro mercenario.
Nasce quindi la figura dell'attore professionista che s organizza in compagnia. Nel medioevo
c'erano i giullari, ma l'attore poteva essere ricoperta di qualunque cittadino. Ora no questi erano
professonisti, il teatro cortigiano man mano scompare nel corso del 1600.
Necessità di organizzarsi in compagnie teatrali, collettivo artistico non occasionale, loro si
organizzano su un periodo minimo di un anno. Collettivo capace di svolgere attività teatrale
indipendentemente dal mecenatismo.
Documento antico ricordato come la testimonianza della prima compagnia di comici professionisti,
in realtà probabilmente ce ne furono altre prima, data convenzionale, atto notarile, 8 attori da un
notaio a Padova, 25 febbraio 1545, Contratto di sermaffio. Qui troviamo l'espressione fraternal
compagnia, si traatta di un impresa in cui gli 8 soci sono fratelli gli uni con gli altri, solidarietà
interna. Questo documento fissa le norme organizzative, perchè non litighino e affinchè la loro
società funzioni bene nel tempo. Compagnia simile a un idea di cooperativa, di impostazione
democratica ma con capo, primus inter pares, capo che ha funzione di essere l'autorità in alcuni
momenti e per alcune decisioni importanti. Introiti in parti uguali, poi quando si uniscono questi
attori e per quanto tempo devono lavorare
Esisteva un calendario, l'anno comico terminava con il carnevale, e il carnevale era la stagione più
importante dell'anno, stagione in cui i guadagni erano superiori. Questi attori si spostavano di loco
in loco, carattere itinerante della compagnia. Carattere nomade. Perchè viaggiano le compagnie?
Perchè l'italia è un paese pluricentrico, con più corti, più stati e quindi il pubblico teatrale è
decentrato in tante parti del paese.
Le compagnie dell'arte sono caratterizzate anche dalla presenza di donne, le prime compagnie in
Europa. Le donne erano le attrici profesioniste. Poi ci sarà la Francia, la Spagna, in Inghilterra
invece solo a metà del 1600, 100 anni dopo l'Italia. Molti studi attorno alla comparsa delle prime
donn sulla scena, propbabilmente compaiono più o meno attorno agli anni 40-50, la prima trcie
documentata è del 1564. Lucrezia da Siena. Sono attrici colte, poetesse, cantanti, prostitute da alto
borgo. Intrattenitrici eleganti. Vengono rimossi tutti i ruoli femminili interpretati da uomini.
Realismo quindi molto maggiore. Drammaturgia più sofisticata, sensibilità, gestualità, toni diversi
da quelli dell'uomo, la recitazione diventa più sofisticato. Infine allettamento commerciale,
occasione di vedere delle donne, spesso molto affascinanti, donne ben vestite, con abiti più scollati.
La compagnia dei Comici Gelosi, Isabella andreini.
Il viola porta sfortuna perchè durante la quaresima, quello in cui non recitavano, i paramenti
liturgcici eran viola. Poi nel 1700 questa proibizione si allenta.
Anno comico: La primavera era la prima stagione recitativa, poi da giugno a settembre non
recitavano, riprendevano in autunno, poi piccola pausa e poi ultima stagione era il carnevale, che
iniziava il 26 dicembre e finiva a inizio quaresima. Poi la compagnia si scioglieva, però man mano
l'anno comico inizierà proprio nel perido di pausa, quindi la prima domenica di quaresima, perchè
inizialemnte e compagnie si riunivano, si affiatavano, 40 giorni in cui tutti i comici si trovavano,
provavano, e facveano un repertorio. E poi recitavano solo dopo Pasqua.
Teatro all'Improvvisa
Basato sull'improvvisazione, ovvero:
• No spontaneità totale, ma vi era una straordinaria sapienza scenica che partivano da pochi
eemnti strutturali combinandoli diversamente e davano vita a un repertorio vaso e vario.
Tecnica combinatoria dell'improvvisazione e davano vita a spettacoli sempre diversi.
• Dunque il risultato finale era di enorme naturalezza.
Teatro che si contrappone alla commedia premeditata, al centro c'è l'attrice o l'attore, autentico
compositore dello spettacolo. Autori di spettacoli che costruivano, drammaturgia d'attore, tearo in
cui la scrittura nasce sul corpo stesso dell'attore. Drammaturgia d'attore.
Elmenti strutturali:
• non è necessario che ci sia un testo interamente prescitto, con tutte le batture e le didascalie,
gli attori usavano il canovaccio, oppure scenario, soggetto. Non contiene il testo, ma
riassume l'intreccio, riassume la scena, con inidicazine di entrate e uscite dei personaggi.
Non c'erano indicazioni di tempo.
Canovaccio di Roma, raccolta Corsiniana, da scenari più scelti di istriani dela metà del XVII secolo.
La prima immagine è il fronte spizio della commedia, riprende una commedia di Terenzio I fratelli.
Immagine in prospettiva che riprende la scenografia con le quinte ottuse.
Catalogo delle Robbe, ovvero indicazioni scenografiche. Su un'unica pagine c'è tutto l'atto primo, le
battute saranno improvvisate dagli attori.
I ruoli fissi per tutta la vita:
• ruolo determinato, ossia tipo fisso, arlecchino, servo
• la convenzione definiva i connotati esteriori e principali del ruolo: il nome e il costume, la
classe sociale, Arlecchino era un servo, vestito con toppe colorate, in quale dialetto parla,
spesso in bergamasco, e topoi a cui si rimettevano
Gioco di squadra:
• le compagnie erano molto affiatate, giocavano in squadra, intuire le direzioni sceniche dei
compagni, compagnia di almeno 10-14 elementi, in tutte le compagnie alcuni ruoli erano
costanti, il fulcro comico con 4 ruoli, quartetto di base, due servi/zanni, con mezza maschera
e due vecchi. Poi due coppie di innamorati, ruolo serio, senza maschera, a viso scoperto. Poi
c'era sempre una servetta senza maschera, per l'utilità della mimica, poi un capitano, un
soldato spagnolo, ruolo molto comico, con maschera, riprendeva il miles gloriousus, soldati
fanfarone di tradizione plautina.
I vecchi tipo Pantalone, un mercante che parla in veneziano, e il Dottor Balanzone. Pantalone è
attratto dalle belle giovani fanciulle. Il Dottor Balanzone era laureato, un colto bolognese, ridicolo è
il suo latinorum, anziano pedante che spesso si rivela come un grande sciocco di cui i servi si fanno
le beffe. Gli zanni sono servitori, Arlecchino con spada di legno Pulcinella. I servi erano i più attivi
fisicamente, recitazione molto acrobatica. Poi gli innamorati e due capitani che si sfidano in duello.
Le maschere erano mezze maschere, avevano libera la parte della bocca, per avere una certa
mimica, maschera di vecchio, naso adunco tipico di pantalone, maschera di zanni molto antica. Una
delle possibili origini della commedia dell'arte forse deriva dalla tradizione dei giullari, maschera
che ha caratteri dei giullari medievali, barba e bernoccolo sula fronte, come corno diabolico che i
giullari avevano perchè interpretavano i drammi liturgici.
Lo Zanni e Dario Fo', legame è diretto. Ma la funzione della commedia dell'arte venne abbandonata
e poi ripresa nell'800, ripresa all'estero e poi in Italia, mitizzazione della commedia dell'arte e da qui
nascono forme teatrali che rimeditano e attualizzano quelle che sono queste figure mitiche dei servi
degli zanni...
Il repertorio di tali compagnie era assai vario, recitavano anche testi distesi intesi, imparati a
memoria, come l'Aminta di Tasso che venne messa in scena dalla Compagnia dei Gelosi, anche se il
loro lavoro si fondava essenzialmente sull'improvvisazione:
• gli attori dell'Arte interpretavano anche testi distesi, sia l'Aminta tassiana, sia una commedia,
sia una tragedia
• cantavano nei primi melodrammi
05.03.21
I comici dell'arte sono attori professionisti, riuniti in compagnie, è fondamentale vendere gli
spettacoli. Di fronte allo spettacolo della commedia dell'arte gli spettatori pagano il biglietto. Le
recite avvenivano all'aperto, immagini di ambienti diversi. Telo appeso che faccia da chiusura,
oppure a San Marco a Venezia presenza di personaggi come Arlecchino, altro servo che suona e
fondale già meno povero. Non ci sono quinte, pedana molto semplice.
Nel 1700, situazione più avanzata, sembra di star all'aperto, teatro con palcoscenico. Presentare
spettacoli all'aperto non è l'ideale, per la vendita, per l'acustica... Alcuni spettatori non pagano
perchè sono distanti ma guardano. La situazione migliora quando gli spettacoli passano al chiuso. I
comici dell'arte sono i primi che affittano stanze del teatro. Recite a pagamento, ingresso a
pagamento, bollettino, nasce così il moderno pubblico pagante.
Vendita al chiuso.
Le stanze dei teatri , erano molto diverse dai teatri di corte, esse si trovavano nei quartieri di
passaggio, di frontiera, dove c'erano locande, osterie, stazioni di posta, dogane, porti…

• A Genova per esempio si trovava vicino all'Hostaria del falcone, nel quartiere Balbi al
confine tra il quartiere monumentale Balbi, porto e l'antica zona medievale. Da questa stanza
è nato un teatro, il teatro del Falcone.
• Anche a Napoli tra porta capuana e porta Calce, nel crocevia dei traffici marittimi.
• A Firenze quartiere della baldracca, stanzone della Dogana, luogo di prostituzione e di
dogana.
Alcune compagnie dell'arte si distinguono rispetto alle altre, comici colti, comici onorati, che
recitano anche nelle corti e nelle accademie. Questo è un livello che è raggiunto solo da alcune
compagnie, solo le migliori, le altre recitano nelle stanze.
A Firenze, nella stanza è stata scoperta una grata, e anche i medici avevano la possibilità di vedere
gli spettacoli, postazione riservata per non mescolarsi con la plebe. I comici onorati più famosi sono
Compagnia dei Gelosi 1568-1604.
In Italia le rotte dei comici erano molto ricche, soprattutto in padana perchè c'è il Po' con i suoi
canali e affluenti, si usavano molto i canali per spostarsi, meno pericoloso e più economico via
acqua che via terra. Da Torino fino a Venezia era facilmente navigabile. Era più difficile via terra,
da Livorno a Genova via mare, non via terra, era molto difficile muoversi sugli appennini. Il sud
zona costiera, Napoli, mercato teatrale molto vivo, scendendo fino alla punta dello stivale e anche la
Sicilia. L'Adriatico era molto meno battuto. Ma ebbe un succeso anche europeo. Tra fine 1600 e
1700 arriva nella penisola iberica, a Lisbona, Inghilterra, anche nella Llondra di shakespera, poi si
spingeranno anche Budapest, Praga, Vienna , ma anche in Russia, Sanpietroburgo, Mosca, Kiev.
Arlecchino servitore di due padroni. Strehler, arlecchino molto povero, ha sempre fame, ma ha la
fortuna di incontrare due persone che hanno bisogno di un servitore. Vuole approfittarne e prendere
due stipendi in una volta sola. Nel 1947, riesuma questa commedia, teatro sulla drammaturgia
d'autore (attore).
La sala barocca o all'italiana.
Fine del 1500 e inizio 1600 sono noti perchè compare un modello di edificio teatrale destinato a una
fortuna enorme. Compie e conclude il processo di ricerca sull'edificio e lo spazio iniziato nel
Rinascimento e lo apre alla vendita dello spettacolo a un pubblico pagante. Grande invenzione
architettonica-scenotecnica-economica-sociale. Nasce negli ultimi decenni del 500, investimento
immobiliare dell’aristocrazia che affitta la sala alle compagnie dei comici dell’arte e raggiunge
piena definizione formale nel 1637 con l’Andromeda nel Teatro Nuovo di San Cassian.
Tipologia di edificio che risulterà perfetta, prima sala che effettivamente di apre alla vendita di un
pubblico pagante. Non più solo invitati, gli stanzoni delle commedie erano ambienti adattati, ma
non erano teatri. Questa invece era un edificio teatrale autonomo che si apre anche al pubblico
pagante. Caratteristiche innovative:
• architettonica
• scenotecnica
• economica
• sociale, differenziazione sociale degli spettatori.
Le prime sale barocche nascono a Venezia negli ultimi decenni del 1500, Venezia era ricca e viva
ma inizia a subire il contraccolpo della scoperta dell'America, e delle nuove rotte commerciali,
Quindi investono anche sulla terra, costruiscono sale. La sala barocca raggiunge l'apice nel 1637 a
Venezia, Teatro Nuovo di San Cassian, va in scena Andromeda, compagnia di canto Mannelli e
Ferrari, i quali si fecero pagare. Enorme successo che stimola la diffusione rapida dell'opera
lirica, non più occasionale e privata, ma spettacolo pubblico e replicabile.
La sala barocca diventa il luogo per il melodramma, e la commedia dell'arte comincia a decadere.
Da qui la sala barocca diventa il dispositivo architettonico modello per il teatro mondiale fino alla
fine del XIX secolo. Prevalenza di luoghi pubblici e a pagamento. La diffusione delle sale
all’italiana segna una profonda riorganizzazione dei luoghi di spettacolo ora pubblici e a
pagamento.
Teatro di San Giovanni Grisostomo a Venezia, incendiato più volte, ebbe più versioni. Sala a
palchetti, profondo palcoscenico.
Caratteristiche delle sale barocche, elementi morfologici comuni:
• Presenza dell'arco di proscenio chiamato anche bocca scena, tra la sala e il palcoscenico,
boccascena. Sale fiorentine del 1500, nella sala dei cinquecento di Firenze, Vasari, è
l'antenato di questo. Nei teatri più tardi esso diventa monumentale e ospiterà anche dei
palchi. Esso ha varie funzioni, serve a incorniciare la scena. Cornice che guida l'occhio dello
spettatore. Poi anche funzione simbolica, divide lo spazio degli spettatori dallo spazio dello
spettacolo. Differenza tra il mondo dell'illusione e quello reale. Poi funzione scenotecnica,
serve a nascondere il sistema della scenotecnica di palcoscenico. Immagine di sinistra,
sistema di quinte e fondali, azionate da dei macchinisti, ma se non ci fosse l'arco di
proscenio vedrebbe tutto il backstage, vedrebbe le carrucole, le corde, i tecnici...Cela i
segreti della macchina scenica.
• Palcoscenico ampio e profondo con retropalco. Il palcoscenico è lungo quanto la zona
occupata dagli spettatori. In più anche molto profondo in verticalità, c'è lo spazio per le
botole sotto e sopra la soffitta dalla quale vengono manovrate le parti alte delle quinte, i
cosiddetti cieli.
• Platea è a forma di U allungata, in alcuni casi a ferro di cavallo... ma già presente nella
sala fiorentina.
• Ordini sovrapposti di palchi, caratteristica tipica, un teatro di questo tipo crea una visione
frontale, gli spettatori hanno una visione verso la scena.
L'edificio della sala barocca è molto alto, verticalità aumentava la capienza della sala, teatro
mercenario e professionista, sala barocca anche per aumentare i ricavi.
Il sistema dei palchetti-platea, riprende idea di distribuzione gerarchica, e permette di distribuire
gli spettatori per classi sociali. Regole non scritte, ma note ed evidenti, e in più i palchetti
garantivano uno spazio privato in un luogo pubblico. Avevano le chiavi.
Gerarchia:
• Palco centrale
• Ordini di palchi
• Platea
• Ultimo ordine, galleria loggione
Teatro municipale di Piacenza, sala all'italiana molto ricca ed elegante. Gerarchia che partiva dal
palco centrale, molto grande, occupato dall'autorità, dal signor della città, oggi ci sarebbe il
Sindaco. I nobili si disponevano nei palchetti, un palchetto diverso per ogni famiglia. Come si
disponevano i palchettisti? I palchetti centrali hanno la vista migliore, ma anche si viene visti, punto
in cui si viene visti meglio, i palchetti più vicini erano quelli di maggiore valore economico. Gli
spettacoli fino alla fine dell'ottocento vanno in scena con le luci accese, consuetudine del buio è
attuale. Quando si usavano candele, centinaia, non si potevano accendere e spegnere le candele. Gli
spettatori si osservavano fra di loro, gioco di sguardi tipico di una sala all'italiana. Era quindi un
rito mondano e sociale. Gli spettatori erano parte dello spettacolo, anche il luogo dove loro seggono
è importante. Nella platea si stava in piedi, oppure panche di legno, li ci stavano soldati, prostitute,
era molto rumorosa, cadeva cera dai palchi, mangiavano facevano rumore, cadeva roba dall'alto.
L'ultimo ordine die palchi era aperto ed era la galleria o il loggione dove stava la servitù, spettatori
di classe inferiore.
In alcuni teatri c'era un protocollo degli applausi, Regio di Torino, si poteva applaudire solo dopo il
re. Gli specchi anche in altri teatri, alla Scala c'è un palchetto con lo specchio ma in proscenio. I
palchettisti decoravano i plachetti come volevano, arredi differenti a seconda del loro gusto. I
colori, oggi rosso scuro, perchè è molto funzionale all'illuminazione elettrica, ma quando si usavano
altri sistemi, molto meno potenti della luce elettrica e i colori scuri non venivano usati,
normalmente le poltrone erano di velluti chiari.
La scenotecnica
Dietro all'arco scenico c'era una macchina scenica enorme. Gli italiani furono dei maestri di
scenotecnica, i Galliari e i Bibbiena, furono imortantissimi. Torelli andò a Parigi presso Luigi IX.
Tutti i cambiamenti complessivamente trasformano il teatro da un attività civica e religiosa in un
attività autonoma, e viene chiamato da odine della festa a ordine del teatro. Economia festivaliera a
un economica di mercato. A partire dall'italia era diventato un attività urbana regolare.
Basata su diverse differenti categorie specializzate. Si inizano a differenziare alcuni macro genrei di
teatro. Entro il 1600 il teatro era diventato una istituzione moderna.
Serie di cambiamenti importantissimi.
Il teatro in Europa dal Rinascimento al Barocco
Tre paesi innovativi:
• Inghilterra
• Spagna
• Francia
Shakespeare il più gran drammaturgo al mondo, mito recente.
Early modern age
Periodo in cui l'Europa assiste a un grande slancio culturale, tecnico scientifico e economico,
intensa urbanizzazione, le città, le prime grandi metropoli nascono come Londra oltre 600.000
abitanti. Come anche Parigi e Napoli. Europa che grazie ai traffici, all?America si sviluppa uno
slancio capitalistico, ed Europa che tende a secolarizzarsi, sia perchè c'è stat una riscoperta della
classicità, uomo più sul mondo terreno che ultramondano. Europa che poi riscopre i grandi classici,
sull'onda del rinascimento italiano. L'eruopa tranne che in spagna, porta a una tendnza a contenere e
limitare i drammi religiosi di epoca medievale. In alcune zone vengono vietati in altre decadono.
Nasce un teatro moderno, professionale, venduto a fine di lucro a pubblici specifici, in luoghi adibiti
al consumo teatrale. L'Italia contribuisce a diffondere il teatro moderno, ma dai diversi paes
nascono nuove esperienze meno organizzatedei comici dell'arte ma che iniziano a dar vit a un
sitema teatrale sganciato dalla committenza liturgica. Il teatro diventerà uno dei modelli, dei luoghi
dell'immaginario collettivo. In vari drammatufghi compare il topos del teatr come metafora della
vita. Tuutto il modno è palcoscenico, Shakespeare, la vita è una messainscena, noi esseri umani
siamo attrici. Calderon de la Barca, El gran teatro del mundo. Il mondo come teatro. Riccorre qiesta
immagine nei testi teatrali, quindi il teato diventa un oggetto centrale nell'ispirazione poetica.
Periodo d'oro per teatro europeo e soprattutto per la drammaturgia, soprattutto per i F, S, I dive si
forma il canone della drammaturgia.
Shakespeare scrive in un epoca in cui abbiamo un fiorire di attori e autori e la sua grandezza deriva
dall'essere parte di un ambiente fiorente.
Spagna
Il seicento viene chiamato il Siglo de oro, letteratura sforna capolavori. Tre autori, tre grandi>:
• Lope de Vega
• Calderon de la Barca
• Tirso de Molina
Quantità di spettacoli pazzesca, mevento quotidiano, un asetto caratterizzanrte è che è l'unico paese
che abbondona i drammi religiosi più tardi. In Spagna imperversano gli autos sacramentales.
Spagna ultimo avanposto della guerra tra cristiani e mori, religione come identità culturale e
politica. Autos sacramentales andavano in scena su dei carri. I testi spagnoli sono molto profondi,
anche nelle commedie si riflette sul senso della condizione umana con profondità inedita. Proprio
qui che nasce un canvaccio che diventa l'archetipo d un mito, il mito di Don giovanni, seduttore
impenitente che incontrerà la propria anima.
Francia
IL seicento, grand siècle del teatro classico, in cui si affollano i grandi drammturghi:
• Molière
• Jean Racine
• Pierre Corneille
Molto importanti, sono modelli della drammaturgia francese. L francia fu influenzata dal
classicismo dell'Italia, grande attenione al ripetto dei generi, Grande influsso ….
Essa è il primo paese al mondo nel aule viene fondato un teatro nazionale, compagnia protetta dal re
Il re sole, luigi XIV, compagnia ancora oggi esistente, molto tradizionale. Luigi la fonda perchè
amava recitare nelle commedie balle, pianeti e astri, armonia dei cieli perchè lui irradia luce e
armonia a tutto il mondo, lui caisce che il teatro era strumento di diplomazia culturale, come parlare
il francese corretto.
Italia
L'Italia è terra ricca di invenzioni ma si sviluppa una linea diversa, che privilegia i codici non
verbali della rappresentazione, prevale lo spettacolo rispetto alla drammaturgia.
Shakespeare e Pirandello, teatro nel teatro, metateatro è uno strumento che da shakespeare in poi
sarà molto utilizzat neisecoli. Pirandello ci arrriva perchè poi diventa tradizione di molti, comune.
Pirandello lo porta a un livello di eccellenza raggiunto da pochi altri.
10.03.2021
Il teatro elisabettiano-giacobita
In Inghilterra all'interno di questo periodo il teatro conosce uno sviluppo rapido e significativo.
Questo per il supporto e il sostegno delle dinastie dei Tudor e degli Stuart. In particolare duu
monarchi sono amanti del teatro, Elisabetta I Tudor e Giacomo I Stuart. Sistengono il teatro con
molto impegno e convinzione. Teatro che va dagli anni 60 del 1500 agli anni 20del 1600 viene
chiamato teatro elisabettiano-giacobita. Coincide con Sahakespeare. Spettacoli pubblici, per
pubblici diversi. Sostegno reale affiancato anch da una ricca attività spettacolistica presso le case
nobiliri, l'aristocrazia inglese favorisce l'espansione del teatro professionista.
Fatto molto curioso che riguarda la storia inglese, prosperità subisce una battuta d'arresto precisa,
nel 1642, termine ad quem.
Nel 1642 prende il potere la corrente dei puritani che manterrà il potere fino al 1660. Questa
corrente, decapiterà Carlo I, ed è avversa al teatro, fa chiudere tutti i teatri pubblici di Londra.
Interrompe una tradizione settacolare, i teatri riapriranno solo nel 1660. Anni di cesura, i teatri
saranno simili a quelli europei, mentre prima era molto diverso dalle altre forme teatrali presenti sul
continente.
Masques
Un genere era mlto amato I masques, siili agli intermezz rinascimentali, ma questi sono spettacoli
autonomi e allegorici. Personificazioni di idee. Banqueting House, unica parte superstite delle
ntiche resisdenze reali. Famosa anche per la storia dell'arte. Affresco di Rubens. Indigo Jones, aveva
bisogno di un illuminazione molto imponente, a candele, ma dopo l'affresco si decise di non più
rappresentare perchè le candele lo avrebbero annerito.
Teatro per i londinesi è una grande industria del tempo libero, tra il 1500 e il 1642 ne furono aperti
23.
Un medico viaggiatore svizzero scrisse che ogni giorno alle 14 di pomeriggio ci sono 2-3 spettacoli.
Mercato imponente e fortemente competitovo.
Il pubblico del tetro a londra, borghesi, gentiluomini e puttane, facchini e servitù john Davis.
Pubblico composito per classe sociale e livello di istruzione.
Gli edifici teatrali
Inizialmente gli attori recitavano in luoghi non deputati allo spettacolo teatrale:
• cortili per combattimenti di animali animal-baiting rings
• cortili di locande
Agivano in gruppi piccoli e instabili, solo dagli anni 60 iniziano a formarsi compagni regolari e
nascono i primi sistemi di edifici teatrali permanenti, dopo l'Italia.
Nascono due edifici:
• teatri pubblici, per tutti coloro che pagavano, sono teatri che fanno più pubblico
• teatri privati, per pochi, prezzi altissimi che creano una selezione decisa
L compagnie migliori recitano in entrambi, repertori diversi e pubblici diversi.
Fino al 1608 i teatri pubblici a Lndra poterono sorgero solo al di fuori del Municipo di Londra, fuori
dalla city, a causa dell'opposizione dei Puritani che governavano. Il comune di Londra era governato
dai puritani, quindi nonostante il sostegno reale comunqe i puritani impediscono la costruzione del
teatro nel centro. Londra era molto più piccola di oggi, sud confinava con la riva del Tamigi. La
parte fuori erano le liberties. All'interno della city c'è solo il Black …, teatr privato.
Nel disegno tre edifici ottagnali, Globe, Rose e un altro. Foorma tipica e hanno il pennone
innalzato, quando sventolava la bandiera il teatro sarebbe stato aperto.
Primo teatro Red Lion, 1567, ebbe vita breve, ritorvati i resti di questo teatro. Ancora riferimenti ai
cortili per animali. Ebbe vita breve.
The theatre, primo teatro di successo, a Shoreditch, proprietà di grande attore e impresario, James
Burbage. Altro teatro di Burbage, il Globe, il globo terrestre.
I teatri sono proprio diversi da quegli italiani. Per gi inglesi la rimeditazione sulla classicità, tutto
questo ha pochissimo peso, il teatro inglese è un edificio che si richiama ai cortili e alle locande.
Forma poligonale o circolare e sono edifici a cielo aperto. Gli spettacoli potevano avvenire solo con
la luce del giorno, in legno, mentre in italia pietra e marmo e hanno un ntetto di pasglia sul
perimetro. Si basano su edificio circolar con sistema di gallerie sovrapposte che circonda il
palcoscenico.
Disposizione del pubblico.
Gerarchia meno precisa della sala barocca, i più poveri, che pagavano un penny, stavano nello yard
o la platea, cortile che era una zona in terra dove si stava in piedi e si stava a cielo aperto. Fango,
polvere. I ricchi, stavano nelle gallerie. Diverse da quelle italiane perchè sono a gradinate, non ci
sono divisioni per famiglie. I rgnanti andavano nella gentlemen room oppure altro luogo da vip, la
upper stage, zona superiore con balconata.
Globe ricostruito oggi, la grande O, teatro in cui la forma fa si che il pubblico circondi il
palcoscenico per ¾.
Gli attori recitano sullo stage, molto aggettante nella zona del pubblico, chiamato, Thurst stage,
chiuso sul fondo dalla tiring house. Gli attori si muovevano sul palcscenico che era un luog0o molto
duttile, almeno una botola, usata per esempio nell'Amleto quando bussa lo spettro del padre.
Livello di palcoscenico aveva una zona interna, l'inner stage, copeto da una tenda, palco interno,
scene di interno, si sentivano le voci, non venivano mostrati gli accaduti. Per esmpio Amleto.Upper
stage era un luogo dove si recitavan scene che avvenivano in ambienti elevati e superiori. Non ha
arcoscenico non ha retropalco e non permette la scenografia di tipo illuionistico. Teatro
antiillusionistico, teatro in cui gli ambienti erano di volta in volta un ambiente diverso, pochi
elementi di attrezzerei per rappresentare dei luoghi. Non si cambiavano le scene. Erano molto
importanti i costumi invece, erano ricchissimi, ma non ne abbiamo di esempi concteti. Scenografia
verbale, se la presenza della tiring house e aasenza di sistema prospettico illusionista, i luoghi in cui
avvenivano le azioni erano raccontati dalle parole. Gli attori, i ersonaggi descivono moltissimo gli
ambienti in cui si trivano. To hear a play.
Compagnie professionali
Le compagnie regolari erano imprese private ma dovevano essere autorizzate dal Master of Revels e
dovevano porsi sotto la protezione reale o aristocratic.
Esempio King's Men, ottengono la protezione del re Giacomo I, quella di Shakespeare. Portavano il
nome del protettore nel loro soprannome.
Asenza di attrici femminile, i ruoli delle donne erano svolti da attori giovani apprendisti, sia per la
voce e per le caratteristiche fisiche.
Imprese private:
• 8-10 attori principali e qualche apprendista
• non erano compagnie democratiche, ma c'erano gli sharers, gli azionisti che prtavano i
capitali e soldi, rischiavano, ma guadagnavano di più, poi attori stipendiati, hired men, e poi
gli apprendisti o boyactors...
Amleto di kennet branag che dura 4 ore.
La drammaturgia cme mestiere
Un buon testo era la base del teatro, richiesta continua di nuovi testi. Scrivevano in serie e in modo
collaborativo. Il teatro elisabettiano è considerato il primo mercato che ha permesso l'avvento del
drammaturgo professionista. Ma era una professione impegnativa e lucrativa per pochi. L'autore
vendeva il testo alla compagnia, non esisteva diritto d'autre, non c'era i copyright. Il testo lo vendo e
ci guadagno olo una volta. Ma il drammturgo perde anche i diritti morali, le compagnie provano i
testi e li revisionano, li modificano, li riscrivono, li riadattano. I testi vengono modoficati per
metterli in scena. Non andava in scena il testo originario, era il copione ad andare in scena, frutto
della rielaborazione e di drammaturgia consultiva quindi rimaneggiamenti anche dopo il debutto per
esempio. Taglio di scene...I testi non venivano pubblicati, il primo che pubblicò fu ben Jonson nl
1616, neppure Shakespeare li pubblicò i suoi sono postumi.
Nota su Shakespeare, lui faceva parte dei King'smen, era anche attore e gli permettav di scrivere per
la propria compagnia, ma anche attire, quindi interveniva nelle partei di realizzazione scenica del
testo. Il copyright nasce nel 1700. Potenzialmente tutti potevano vivere di quel lavoro, produttore e
drammaturgo, testo ha vita indipendente.
Nel ventennio tra fine 1500 e inizio 1600, 1590-1610 in Inghilterra convive una quntità notevaole di
drammaturghi raffinati. Momento altissimo della storia della civiltà teatrale occidentale, paragonato
al V secolo. Ben Jonson, Thomas Middleton, Cristopher Marlo.
Con il teatro elisabettiano viene ripreso il tema tragico. Luoghi di indagini sull'essere umano.
E' vero che spicca Shakespeare, ma non fu un genio assoluto, ma bisogna inseririlo e pensarlo fruto
della civiltà tearale e strumento che contribuisce alla maturità di questa civiltà.
Caratteristiche:
• seguono il modello medievale del dramma, dramma liturgico, rligioso. Molti personaggi e
azioni che hanno un andamento a episodi, spaziano da luoghi e tempi diversi, molte trame
paralllele secondarie. Teatro che non rispetta le norme di unità di tempo, luogo, e azione.
Creerà problemi ala messa in scena di uesti testi nell'Italia coeva, boom di shakespeeare solo
a partire dal 1800, rotte regole.
• Mescolanza di stili, tragico e comico sono costantemente contaminati, di livello basso e alto.
• Riscrittura di storie già note che rielaborano in maniera viva, ricca originale, editoria nglese
in grande ascesa, pubblicazuone di moltissimi testi nuovi.Plutarco, tragedia senecana, vite
Parallele di plutarco, traduzione di romanzi tedeschi, come Faust, leggenda dell'uomo che
vende l'anima al diavolo tradotta e pubblicata in inglese. Novellistica italiana, Romeo e
Gulietta, Bandello. Relazioni di viaggi avventurosi in rmoti pesi, La Tempesta.
William Shakespeare
E' il drammaturgo più rappresentato al modno, più famoso. Messeinscena, parodie, mutamenti,
quadri, fumetti, manga..
Fortuna scenica che parte dall'Europa dell'1800, riscoperta dei romantici. Lui operò tra i 1593 e il
1616, anno della sua morte:
• drammaturgo
• attore, non uno de più in vista, lui fece in Amleto fece lo spettro
• azionista
• coproprietario del Globe
Produzione più matura 1605-1608, tre tragedie Otello, Macbeth ed …
Edizione-in-folio, non abbiamo testi di s. pubblicato col sui consenso. La prima edizione è del 1623,
edizione in folio, chi pubblica, due attori del King's men, heminge e Condell, si basano sulla propria
memoria e sui copioni.
Contiene 37 plays, divise in tre generi:
• commedie
• tragedie
• histories, tragedie di argomento storico, storia politica inglese, da giovanni senza terra e
arrivano alla cobtemporaneità, scrittura seriale e raccontano come inghilterra è passata da
paese sempre in guerra a paese con monarchia pacifica. Finalità encomiastica, tende a
dimostrare sotto i Tudor e Stuart
Shakespeare è un maestra dell'intreccio delle fonti ispiratrici.
Hamlet, va oltre il revenge tragedy, moltissimi monologhi e soliloqui, sazio riservato alla riflessione
e alla introspezione. La vendetta considerata strumento di normale uso, la guerra delle rose..., essa
stava perdendo legittimazione politica e ppubblica. Metateatro, sul teatro e sulla recitazione, s. lui
riflette sul teatro e sulla recitazione, ma adall'altra amleto sfrutta il teatro per svelare il mistero della
morte del padre. Amleto chiede di mettere in scena una pantomima, in cui rcitano l'acaduto, che non
è altro quello che gli raccontato lo spettro del padre. Il re, lo zio di amleto si rende conto che è la
messainsecna dell'micidio e quindi si tradisce, ha una reazione emotiva, scappa, lascia la sala e
questo comportamento improvviso è il segno, è la conferma di ciò che suo padre ha detto.
Drammaturgia eterogenea e versatile, ha una ricchezza non solo legata ai personaggi, ma anhe a
livello di linguaggio e di stile, variano molto, da testo all'altro ma anche all'interno del testo stesso,
si passa dalla corte alla bettola. Gli italiani mai lo avrebbero fatto.
11.03.2021
Teatro illuminista
Nuovo valore del teatro nel 1700. Secolo che si caratterizza da dibatti e riforme nel campo del
sapere, campi della letteratura, filosofia, politica... Spirito razionalista e illuminista. Il teatro viene
invesrito per il valore dell'attività teatrale. Significato anche simblici dati al teatro. Fin dall'antichità,
funzione di carattere edonistico. Cosumi che aveva funzione importante per l'intrattenimento, ma
era anche psicologico. Nel corso del 1700 una serie di intellettuali e teorici puntano l'attenzione
verso la funzione etica, morale e pedagogica del teatro. Nasce una prima polemica contro lo
spettacolo inteso come intrattenimento puro, megli teatro moralmente utile. Il secolo si chiude con
la rivoluzione francese nel 1789. Nel concreto il teatro diventa uno strumento di educazione per il
buon cittadino. Feste della rivoluzione per comunicare le proprie idee al pubblico e cercare di cfeare
buoni cittadini. Uso politico del teatro, uso demagogico. Attori, classe che in generale non era
particolarmente ben vista. C'erano eccezzioni certo. Gli strati più bassi della professione, colore che
recitavano nei contesti più povveri, in generale non erano ben visti dalla società, erano girovaghi,
promiscuità tra uomini e donne. Le donne lavoraravno come gli uomini, mestieri che lavoravano su
qualcosa di molt privato e complesso, il corpo, l'esibizione del corpo, mestieri che erano considerati
anche dalla chiesa non proprio dei più rispettabili.
Gli attori nel momento in cui si da valore al teatro come strumento morale e pedagogico
acquisiscono una nuova dignità sociale, educatori del popolo. Fino alla riv. Francese gli attori
quando morivano venvano sepolti non nei cimiteri normali, ma in terra sconsacrata, solo in Francia
nel corso del 1800 gli attori e attrici verranno sepolti in città.
Il dramma borghese
Preso come riferimento per i drammaturghi il canone della classicità che divide in commedia e
tragedia, ma mnasce nel 1700 il dramma borghese che si definisce alla metà del secolo in tre paesi:
Francia, Inghilterra, Germania, in Italia no, la acquisirà nel corso dell'800.
La borghesia, rappresentata dalla rivoluzione francese, ascesa del terzo stato, potere economico. Il
dramma borgehse ne interpreta gli obiettivi, i fantasmi, gli asetti nascosti, difficili e più dolorosi.
Genere serio, non tono tragico, tono medio, tono della vita reale, risponde alla crescente domanda di
realismo della classe borghese, che sempre più spesso va a teatro, e chede al teatro di portare in
scena una massima coicidenza tra il dato reale e il dato teatrale. Personaggi riconoscibili, specchio,
no eroi, no dei, no contadini stupidi. La borghesia racocnta di sé, e individua uno spazio scenico ben
specifico. Tsti teatrali che spesso non hanno ambientazionei sceniche iperdefinite.Molto spesso
spazio specifico in cui avviene la vicenda, la casa o il salotto borghese. Il core della vita borghese,
chiuso, ambientazione di famiglia.
Denis Diderot, Il figlio naturale, 1757.No capolavoro super conosciuto, messo in scena poco, ma
viene considerato il primo esempio di dramma borghese e un capostipite consapevole, testo che
viene accompagnato da paratesti.Tre dialoghi, strumetno principe della riflessione filosofica e
accomagna il testo con una premessa. Lui dice:
• funzione pedagogica del teatro, primo che la esplicita
• è un teatro che si trova a metà tra tragedia e commedia; tragedie domestique, genre serieux
• il suo obiettivo è quello si rappresentare in teatro i sentimnto dell'uomo medio
• importanza di trattare soggetti quotidiani, situazioni concrete, no il grottesco della
commedia
• particolare attenzione all'ambiente sociale ed economico, si parla si soldi, di guadagni, di
carriera, cose di cui parlano le famiglie borghesi normali, anche amore... tutto molto reale
Nuova drammaturgia borghese destinata a diventare il genere più significativo del teatro europeo.
Piena realizzazione nell'800, con nuovi autori, Ibsen, Strindberg, Checkov, russo. Drammi che
includono il ubblico più ingenuo con storie appassionate con eroi normali.
Gotthold Ephraim Lessing
Lui scrive alcuni testi poco messi in scena in Italia, lui tedesco. Lui è un intellettuale e
drammaturgo, ma anche collabora con il national theatre di ambrgo, primo teatro stabile tedesco,
1767. La Germania si unisce solo nel 1871, prima formata da ducati e principati differenti. Lessing
ha una funzione nuova, quella del drammaturg, termine tedesco intraducibile. Il drammaturg è una
sorta di consulente culturale. Nuova funsione, direttore artistico del teatro. Intelletuale integrat con
un teatro che ha funzuone di proporre il reperttorio, di modificae i testi, adattarli... Lui si pone tra
attori e pubblico che recepisce lo spettacolo, mediazione culturale. Oggi tutti i teatri tedechi hanno
il loro drammaturgo. Funzione che in Italia non c'è e per molti manca, molti lo vorrebberò. Lui
scrisse una serie di teti che no chiamiamo recensioni di spettacoli che vemgono presentati al
national teatre di Amburgo. Li raccoglie nel testo Drammaturgia d'Amburgo.
Un uomo di teatro spiega e idee alla base dle teatro, idee che ci riportano all teoresi del dramma
borghese. I caratteri che rivelano ciò che è strutturalmente umano, rivelano la pienezza dell'umanità
del personaggio. Dialoghi massimamente reali, naturali.
Lessing è il primo teorico che guarda al pubblico. LO porta al cntro del discorso, non in quanto
pagante, in quanto cliente, ma piuttosto perchè il pubblico deve sapere elaborare un giudizio
criticamente attivo. Comprendere i valori sottesi allo spettacolo teatrale e analizzarli. Il pubblico
deve fare la sua parte. Tema che tornerà con Bertold Brescht.
Il teatro è lo specchio morale della nazione, deve arrivar dal teatro un gramde insegnamento morale,
Lessing scriverà anche per la critica teatrale, la sosterrà come strumento utile per il teatro, la critica
ha la respinsbilità di promuovere un nuovo gusto nel oubblico, aiuta il pubblico a capire cosa è
andato in scena.
L'Italia
La storia dell'italia del teatro nel 1700 è un po' periferica, prima aveva dato grandssime invenzione
con i teatri all'italiana... nel 1700 si trova da un lato. Il dramma borghese si consoliderà solo
nell'800. La commedia dell'arte contina con la sua costruzione su canovacci e dall'altra il
melodramma si concentra su aspetti musicali, scenografici e si basa su libretti che lasciano un po' a
desiderare. Il testo negli altri paesi è fondamentale. In iTalia invece il teasto è di servizio, c'è una
produzione di commedie, tragedie ma solo letture, non portate sulla scena. Manzoni per esempio
Adelchi, Conte di Carmagnola, si apre una forbice tra letteratura teatrale e drammaturgia, ovvero
ciò che viene recitato. Scarto tra gli spettacoli e dall'altrea idea di teatro perseguita da uomini di
cultura. Secolo in cui ci sono tr autori di teatro, ma non solo di teatro, che si concentrano sull'idea di
ridare dignità al testo scritto e performato.
• Metastasio
• Alfieri
• Goldoni
Loro vogliono colmare lo spazio tra letteratura e palcoscenico, chiuderla con una testualità di
valore, comprensibile dal pubblico. Lo fanno ristabilendo la definizione dei generi ereditati dalla
classicità.
L'Italia ha un legame con l'esempio della drammaturgia antica, l'Italia è il territorio da cui è partita
Roma e la classicità.
Carlo Goldoni(1707-1793)
Molti luoghi comuni.
Nacque a Venezia, nel 1707, vive molto a lungo, muore a parigi, dove vive gli ultimi anni. Lui era
avvocato studiò giurispudenza, ma poi si accostò al teatro, in maniera professionale a partire dal
1734, 1735, e assume una funzione rara, poeta di compagnia. Ovvero elabora dei canovacci, erano
ancora in vita le compagnie dell'arte, ma questi attori non hanno grande autonomia che avevavno
nel pieno 1500. Canovacci nuovi. Lui farà tutta la sua vita il poeta di compagnia, uno dei pochi
intellettuali che osa mescolarsi col mondo dei teatranti. Lui vive con gli attori, conosce bene le
scene teatrali, conosce come funziona la drammaturgia sulla scena. Lui sa per chi scrive, scrive testi
pensati per i suoi attori. Primo drammaturgo che riecse a vivere dl prorpio mestiere. Prima del
diritto d'autore. Lui vendendo testi alla cmpagnia ha uncontratto che gli permette di vivere di quel
mestiere. Capovolge il rpporto tra letteratura e teatro, punto di vista intern.
Avvia la riforma della commedia, fine dell'improvvisa a e nascita della commedia dei caratteri.
Riforma il modo all'improvvisa. Ci arriva gradualmente, inizialmente butta giù canovacci. Brevi
intrecci che poi vengono improvvisati, ma inizia a scardinare questo meccanismo. Avendo in mente
nel ruolo del Pantalone, il vecchio, l'attore Francesco Golinetti, scrive il Momolo Cortesan, nome
del pantalone, cortesan ovvero cortese. E' un testo in cui Goldoni scrive per intero la parte del
protagonista. Testo in cui erano scritte le batture, i dialoghi. Goldoni chiede a golinelli di togliere la
maschera, quindi più giovane, Gli da il ruolo di un mercante saggio, generoso, nuova moralità.
Stessa perazione per Anna Baccherini, scrive nel 1743 la Donna di garbo, donna protagonista, la
servetta, scrive interamente la commedia, e la baccherini è il motore dell'azione, persoanggio che ha
una notevole autocoscienza dle prprio ruolo. Dominatrice dell'intreccio. Non è più un tipo fisso, ma
un carattere, portatrice di individualità.
Rosaura, servetta ma personaggio specifico e individuale di quel testo, personaggio principale.
Novità:
• testo teatrale prescritto, no canovacci.
• Sostitzione alle maschere e ai tipi tradizionali di personaggi psicologicmanete connotati e
socialmente verisimili, dominano l'intreccio, lui non conosce Lessing, ma in qualche modo
lo prefigura. Rappresenta l'essere umano nei suoi rapport intepersonali.
E riesce a coglie l'eco della città veneziana dell'epoca, la venezia di Goldoni non è da cartolina, ma
lo scenario della città è reso in chiave realistica. Pr scrivendo commmedie, tuttavia anche in lui
troviamo la progressione verso il realismo.
Riformare il teatro vuol dire fare mille compromessi, non fu un percorso lineare, lui tornò a scrivere
dei canovacci. Servitore di due padroni, è un canovaccio, del 1746, successivo alle due commedie,
scritto per Antnio Sacchi, talmente bravo che poteva improvvisare e rendere lo spettacolo anche
migliore. Necessità di mediare nella riforma. Anche il pubblico, bisogno di tempo, era affezionato
alla commedia delll'arte, alle maschere, ai personaggi.
La locandiera 1753, imperniata sulla passione e sulla finzione Mirandolina, donna borghese, che
gestisce una locanda e che è una donna molto capace di gestire questa locanda e nel tessere una
finzione anche sfruttando gli aspetti e le debolezze dei suoi avventori che cadono vittime del suo
fascino. Personaggio di grande interese. Alcuni la vedono come un pantalone al femminile.
Oppure i testi degli anni 60-62; I rusteghi, Le smanie per la villeggiatura, serie , le avventure e poi il
ritorno. Affronta le contraddizioni della società veneziana partendo da un fatto di costume, la
villeggiatura è il luogo dove scoppia l'amore. Tema della famiglia e del matrimonio, Giacinta che si
innamora di un altro, rispetta però il suo matrimonio per presevare la ricchezza.
Lui veiene chiamato a prigi dal theatre italien, compania stabile di italiani che presentava canovacci
dell'arte. Il suo lavoro veneziano deve essere rimbastito da zero, a parigi aspettano le maschere... La
fase Parigina è contraddittoria.
12.03.2021
WOOCLAP
• arco scenico, arco di proscenio, boccascena, frontespizio
• gli intermezzi non rispettavano le unità aristoteliche
• il professionismo teatrale nasce con: commedia dell'arte, Italia, rinascimento, nascita delle
compagnie
• l'inner stage, scene celate al pubblico e di cui si voleva mostrare solo il risultato finale,
analogia con l'encuclema, dell'antica grecia, ma non voluta
Attori romantici e gande dramma borghese
Il Romanticismo
Nasce tra Germania, Francia e anche in Inghiterra, si oppone al rigido dominio della ragione dei
filosofi illuministi. Possibilità di effusione del sentimento, dispiegarsi della fantasia e dell'irrazinale.
Movimento che spinge gli artisti e eletterarati verso ideali al cui centro c'è l'eroe, eroina, che sono
consapevoli del prorpio ruolo, delle proprie scelte, compiono atti eroici.
Fine 1600 fino al romanticismo il genio di shakespeare è riconosciuto. E'il romanticismo che libera
william S. da questo pregiudizio e molti suoi teasti iniziano a popolare i palcoscenici. Bardolatria.
In Italia uno dei vettori della diffusione di shakeseare sarà anche l'Opera, dietro a molte opere ci
sono testi shakespeariani, poi anche attraverso il tatro di prosa, Verdi. Anche i romanzi, racconti, le
novelle che riprenodno trame di shakespeariani.
Sturm und Drang:
• Goethe, Schiller, Kleist, Buchner
Francesi:
• Hugo, Dumas, De Vigny
Italia:
• Manzoni, ma non hanno grande fortuna scenica le sue tragedie, ha più fortuna i testi di un
drammaturgo e scritture come Silvio pellico, i suoi testi funsionano meglio tragedia di Paolo
e Francesca, ricollegata all'inferno di Dante, richiamo al periodo medioevale in
contrapposizione alla classsicità, radici di unità nazionale.
Gli actors manager
Già nel 1700 era emerso un fnomeno che avrà massima diffusione in Europa nell'800: capocomico
o actor manager.
Nei secoli precedenti le compagnie era basate su compartecipazione azionaria.
Sistema in cui abbiamo un attore o un'attrice, posizione di leadrshp evidente, tanto economica
quanto artistica. Possiede la compagnia, la gestisce e la dirige, lui rischia il capitale, gli altri sono
scritturati, stipendiati. Ruolo molto impegnativo, più funzioni, funzione imprenditoriale, direttore
artistico, lui forma la compagnia, non come si faceva prima, scegli gli attori e il
rpertorio.Conseguenze sulla resa artistica, in genere è sempre un attore o un'attric e normalmente
ricopre anche il ruolo rpinciplae, tipo prima attrice.
Modello di compagnia che è quasi predilistica. Molte funzioni su una persona che genera anche
forme di culto della personalità, è il caso di David Garrick, in Riccardo III, cura del costume,
stupore dell'attore, ricchezza di dettagli, sullo sfondo di un paesaggio all'aperto, ma manca la
compagnia, tutto concentrato su di lui. Tutti gli altri in secondo piano. Idolatrati dal pubblico e in
tutto il mondo. Esempi:
• Adelaide Ristori, Salvini, Rossi
• Sarah Bernardt, Henry Irving...
Diventano divi internazionali grazie alla possibilità di realizzare turnèè mondiali. Sistema attoriale
in tournèè, conosciuti in tutto il mondo, non solo nel proprio paese come facevano i commedia
dell'arte, vanno fuori Europa:
• Satati Uniti
• America Latina
• Oceania, la Ristori, giro del modno in un anno, da Lisbona, negli USA, poi cenyro america,
a l'Havana, poi anche a Melborune, Sidney, Indie e Alessandria d'Egitto.
Perchè? Innovazione trasporti, seconda metà 800, locomotiva a vapore e grandi piroscafi, è
possibile attraversare continenti e oceani, anche grandi migrazioni. In più industria tipografica e
nasce la fotografia nel 1839, rivoluzione enorme dal punto di vista della tecnica, dello sguardo...
nuovo veicolo di pubblicità, ritratti, performance. Cartelloni pubblicitari che creavano grandi
aspettative nel pubblico, vendita di biglietti enorme, actor manager diventano predivi del cinema.
Anche notizie su di loro, che raccontano la parte fuori dalla scena dell'attore, lo fanno per aumntare
l'aspettativa. Altro aspetto, i due emisferi hanno stagioni alternate, i mnager facevano stagione
invernale, nei mesi più caldi andavano nell'emisfero australe dove trovavano stagione più propizia
agli spettacoli. Esplosione industria dello spettacolo. Foto di sarah Bernard, tudi fotografici, Sarony
grando studio, Srah bernard che interpreta Amleto, chiunque sa che è Amleto. Interpreta un luogho
maschile, in un periodo in cui ancora la donna era sottomessa all'uomo, lei grande aticonformista,
decise di interpretare un ruolo maschile. In Shakespeare non c'erano molti personaggi femminili
importanti, non recitavano le donne al tempo suo, c'erano gli apprendisti.
Sistema dei ruoli
Crescente richiesta di novtà da parte del pubblico dell'800 che chiede di vedere storie semre nuove,
correlazione con la recitazione premeditata. Una compagni in media aveva un proprio repertorio che
recitava presentandoli in ogni piazza, circa 30-40 testi, gli attori conoscevano, non a memoria, ma
nbene tutti quei testi. Li modificavano serata per serata, quando recitano cambiano i testi sera per
sera. Così se una compagnia si ferma due mesi, la compagnia ottimizza la presenza del pubblico, il
pubblico è invogliato a tornare a teatro e come l'attore cambia sera per sera. Per l'attore è molto
faticoso.
• Parte, insime di battute in un testo attribuite a un personaggio
• Ruolo, cpacità dell'attore di specializzarsi nell'ambit di una categoria di parti. Tipo Romeo.
Ruolo del primo attore giovane, lui ripassa alle prove ma passa attraverso part differenti ma
simili. Fascio di persoanngi e parti affini. Ora non si usa più. Ma era fondamentale anche
per la scritturazione dell'attore.
Il sistema dei ruoli non guardavan il personaggio come indivisuo unico e definito, era ancora un
bacino più ampio rispetto ad oggi.
Il Grande Attore italiano
La patria del grande attore, intendiamo una categoria storiografica, non si in tende una attore
grande. Apoteosi dell'actor manager, protagonista spettacolo, protagonista verso il quale il pubblico
si autoproietta, si identifica e partecipa emotivamente. Grande solista, costruisce ogni dettaglio
dello spettacolo perchè tutte le attenzioni siano concentrate su di lui. Compagni disomogenea,
fortemente sbilanciate, primo attore nettamente superiore, e si contorna di qulli che vengono
chiamati i pertichini, quei ruoli medimodesti che funzionano come la pertica del salto in alto. Si
fanno pertica per il grande attore. Mattador, torero, termine che ci dice di una sorta di ulteriore
esorbitare del grande attore. Chiamato mattatore.
Lui porta all'stermo il sistema dei ruoli rischiando anche di no comprendere il singolo personaggio,
ambendo a rappresentare il ruolo.
Ruoli delle compagnie italiane:
• prima attrice e primo attore, eroe buono e donna virtuosa, spesso innamorati sono i più
versatili, non necessario che abbiamo il fisico simile al personaggio
• primo attore e prima attrice giovane
• padre e madre nobile, genitori, primi attori invecchiati
• seconda donna, adultera, maritata, ma adultera
• caratterista, uomo o donna, spesso uomo, ruolo comico, di comicità moderata, a volte anche
primo attore
• tiranno, antagonista malvagio, tipo Iago in Otello, Lancilotto, Polonio in Amleto
Teatro d'attore
Il grande attore per spiccare interviene sui testi teatrali, li traduce, oppure assoldabtraduttori,
modifica e taglia i testi per renderlo più adatto a sé.Nessuno si scandalizza di queste modifiche. Per
esmpio la Ristori, quando interpreta Shakespeare, Macbeth dove ruolo femmili spicca, e modifica il
testo in modo che emerga come eroina assoluta la lady macbeth, in modo che tutte le scene
successive alla sua morte vengano tagliate, stesa cosa per Amleto, che muore nel duello con Laerte,
ma nelle edizionipubblicate non termina con la morte di amleto ma con l'arrivo di fortebraccia.
Questa scena veniva tagliata, la tragedia terminava con la morte del grande attore. La ristori
modifica il titolo, Lady Macbeth, per evidenziare il suo ruolo.
I grandi attori lo erano per tutta la vita, ma costruivano compagnie in modo differente, inizialment
prmi attori giovani poi invecchiando primi attori, ma in alcuni casi anche primi attori giovani,
Ernesto Rossi per esempio piuttosto che lasciare il posto al prim attore giovane lo faceva lui.
Il teatro è interessato a fornire interpretazione del personaggio e del personaggio principale,
identifica l'opera con eroe o eroina.
Il GA era proprietario, e lui tende a studiare autonomonanete le caratteristiche del prprio
personaggio. Non esistono prove collettive, ognuno studia per conto suo il proprio personaggio, e lo
tesse, lo mette in relazione solo una volta che lo spettacolo va in scena.
Scenografia
Scenografia ridotta, approssimata, difficile da portare per viaggiare. Decina massimo di ambienti
scenografici di base, riutilizzati per testi diversi, per esmpio Macbeth regina, ed Elisabetta di
Giacometti userà stessa scenografia. Quinte laterali e fondali dipinti, riutilizzate. I coostumi invece
erano molto importanti, la Ristori aveva un costume conservato al museo dell'attore, stessa sartoria
della casa reale di Francia, ricchissimo, dettagliatissimo.Anche acconciatura regale. Haute couture,
nasce contemporaneamente. Lnciavano anche mode. Per gli altri ruoli non era così, ogni attore
aveva il compito di procurarsi i propri costumi. No unità del codice costumistico.
Prove separate su pari levate o cavate:
• ciascun attore aveva solo la propria parte, proprio autonomo rapporto con il testo.
• Rapporto assunto non con il testo generale, ma solo connla propria parte, le proprie batture,
creava un rapporto con il personaggio non con il test inteso come qualcosa di più ampio e
generale.
Non è un teatro d'ensemble, diirettore di scena crea solo allestimento.
Immagini di tre attori, tutti conservati a Genova, vicino alla biblioteca Berio, Adelaide Ristori.
17.03.2021
Il grande dramma borghese
Nasce a metà del 1700 con Diderot e Lessing, genere che arriva a maturazione piena nel corso
dell'800. Ibsen, Strindberg, Cechov. Culture che finora non abbiamo neanche mai considerato.
Ibsen norvegese, a oslo o a Bergen ovunque ci sono statue. Un grande scrittore. Eccletico.
Produzione giovanile, poco più che ventenne, drammi storici, il romanticismo segna lo spirito del
tempo, scrive rifacendosi al romanticismo. Esponenete del movimento che cerca di migliorare il
repertorio pan scandinavo. Personaggi, sitiuazioni che rappresentano il riferimento.
Viaggio in Italia: due lunghi poemi drammatici Brand e Peer Gynt.
Elementi fantastici poi vengono lasciati per una poetica realistica.
Realismo degli ambienti, reaismo che pone al centro il personaggio e la sua coscienza. Conflitti
innescati dalla necessità di sottostare alle condizioni sociali di vita borghese. Anima dei personaggi
nella lotta che intraprende per affermare se stessi. Contro l regole del vivere comune. Personaggi
ingabbiati in convenzioni borghesi, di regole, schemi di cui non sono consapevoli e che a causa del
loro piegarsi alle regole dell'ordine e del vivere comune.
18.03.2021
Ibsen
percorso che nasce nel romanticismo che si scontra con i contemoranei e che nello scontro con la
critic coeva lo pota a scrivere il teatro fotografando i suoi contemporanei, realismo. Con lui nasce il
teatro psicologico moderno che ha come primo esclusivo motore dell'azione la profondità
psicologica del personaggio. Centro dell'azione del testo devono essere i caratteri, il personaggio
con i suoi dubbi, la sua sofferenza. Situazione che fornisce la cornice storca e sociale entro la quale
il personaggio vive, ma che è anche quello zoccolo di oggettività. Contro la quale il comportanmeto
del personaggio è destinato a cozzare.
Lui affronta nei suoi drammi i grandi problemi sociali dell'epoca, smaschera quei difetti
estremamente umani che vengono celati dietro le virtù borghesi. Per benismo in pubblico e in
privato.
Piena potenza della scrittura di Ibsen. Con lui arriviamo ad un ribaltamento dell'idea iniziale di
Diderot. Diderot metteva la borghesia come classe in ascesa e portatrce di valori positivi, con ibsen
essa diventa una classe con aspetti oscuri e complessi. Il teatro diventa uno specchio critico della
società, il luogo deputato a dibattere in maniera anche molto seria. Sulla famiglia, sul lavoro e la
carriera. L'uomo sacrifica lautenticità dei sentimenti. Si ritrova solo privo di calore umano.
Casa di bambola
Testo con cui Ibsen inaugura il suo teatro. Ruota attorno a una famiglia borghese, avviene nella casa
borghese, in interni, a casa degli Helmer, ruota attorno a Nora. Giovane donna, sposa di Torvard,
uomo che rappresenta la grettezza e la covenzionalità borghese. Lui sta diventando il direttore di
abanca della città. Scopre che la moglie Nora, ha contratto un debito senza dirglielo, a buon fine
però per fare in modo che la salute del marito potesse beneficiare di un viaggio in Italia. Debito
contratto con un usuraio che fa parte della sua banca e che vuole lincenziare e lo scopre tramite una
lettera. Alla scoperta di questo debito lui esplode, lui non capisce l'amore di Nora nei suoi confronti.
La tratta malissimo, le dice che lei non ha il diritto di poter educare i loro figli, poi succede il colpo
di scena, l'usuraio non farà sapere in giro che Nora ha acquisito questo debito. Torvard perdona
immediatamente Nora, lui interessa solo l'immagine, di ciò che riguarda la reputazione sua e di sua
moglia. Nora è un perosnaggio profondo, che difornte alla reazione del marito, ha capito quanto è
gretto e quindi fa una cosa importantissima, lo coinvolge in un momento di dibattito serrato al
termin del quale lascerà la casa, lui, e i figli. Finale scandaloso per l'epoca, molte attrici famose non
se la sentivano di rappreentare un testo del genere, una donna che se ne andava di casa. Lei era stata
trattata come una bambola prima dal padre e poi dal marito.
Nell'atto terzo introduce la tecnica del dialogo analitico, il personaggio principale attraverso la
discussione, Nora e elmer fa partire una svolta determinante nel corso del dramma.
Secondo finale, Nora rimaneva a casa, faceva tutto il discorso ma trovava un mod per rimanere a
casa e cercava di raggiungere la prorpia autenticità pur rimanendo sotto il tetto familiare.
Dopo questo Ibsen scrisse anche Spettri, 1881, Eleonora Dusa, anche ltri attori da tutta europa.
Taesti che ancora si trovano, quasi 10 anni fa allo Stabile di Genova era stato creato Nora alla
prova.
Dramma-scandalo, Capitano alvin, grande notabile, la moglie. A lui doveva essere dedicato un asilo,
ma venne appiccato un incendio e l'asilo bruciò. Simbolico. Capitano alving in realtà era un gran
porco, contrasse la sifilide, malattie sessuale, anche il figlio Osvaldo ha la sifilide, era una malattia
che è tutt'altro che digerita dalla società. Colpa compertamenti non morali. Testo svandalloso. Esiti
devastanti della sifilide, diventa cieco, ha allucinazioni. Ibsen naturalista.
Signora Alving prende atto della sua vita, rende conto di essersi acrificata, aver sacrificato il suo
matrimonio autwntico con il Capitano Alving, lei non fu mai innamorata di lui, ma le avrebbe
garantito una rispettabilità che poi verrà appunto tradita. Personaggio più antiromantico. In Ibsen
emerge sempre più il peso del passato, addiritura negli ultimi testi ci sono molto i personaggi vecchi
Affinità notata da molti, anni in cui nascerà la psicanalisi, che uffcialmente nasce nel 1895, da
Freud, tecnica di cura della salute mentale. Tentativi di rimuovere quei nodi del passato che ci
hanno provocato traumi e sofferenze.
Titoli altri:
• L'anitra selvatica
• Casa Rosmer
• Hedda Gabler
Nei testi degli anni 80 Ibsen si concentra semre di più sui suoi personaggi. Ossessioni personali dei
suoi personaggi. I personaggi sono spiriti turbati, miserevoli, ignoti e sconfitti dalla vita. Crisi del
positivismo, solitudine dell'essere umano. Lui iniza a disseminare elementi simbolici, la presenza di
oggetti, fatti misteriosi, ambienti e sensazioni che fanno si che ci sia un riflesso tra psicologia dei
personaggi e oggetti e azioni con cui si rapportano i personaggi.
Originale sintesi di realismo e simbolismo. Anitra selvatica, è fatta per stare fuori all'aria aperta,
invece viene imprigionata in una soffitta. Simbolo del personaggio imprigionato, Simboli che aiuta
ad accedere ai mostri dell'incoscio che sonopiena perte della realtà dell'essere umano. Non è un caso
che i grandi della regia si rifaranno ai testi di Ibsen e li utilizzeranno per degli spettacoli in ci
cercheranno di toccare le corde degli spettatri.
Negli anni 90 lui divenne famosissimo, ancora in vita, ma ebbe la sfortuna di ammalarsi, malattia
mentale, vivrà ancora per alcuni anni, ma in uno stato di follia.
Nei testi riflette sulla figura del selfmademan:
• il costruttore Solness
• John Gabriel Borkman
Si ritrovano con le conseguenze della giovinezza, tutti i sentimenti autentici sono stati soffocati, si
sono fatti male, e hanno fatto male algi altri, ama si sono fatti da soli, partendo da zero. Innesco di
conflitti forti tra vecchi e giovani. La donna del mare fu interpretata molto da Eleonora Dusa.
Il matrimonio, a lungo si dormiva in due camere diversi.
Richard Wagner
Importante per la sua teoria dell'opera d'arte, importante per la storia dell'architettura teatrale. Lui fu
compositore, librettista, vive la vita pienamente nel teatro, aderì al socialismo e al comunismo,
visione democratica della società nonché ai moti degli anni 40 che cercheranno a partare all'unità.
All'interno di questo tipo di postura, Wgner concepisce il teatro musicale, l'opera come
Gesamtkunstwerck, opera totale, secono lui il teatro è il gebere d'arte migliore e il più perfetto. E' a
sintesi di tutte le arti, poesia, suono, musica e azioni, recitazione. Unità superiore di opera d'arte.
Opera deve essere concepita in maniera organica, compenetrazione assoluta tra avvenmento scenico
e avvenimento sonoro.
Lui pensa al teatro com e un tutto organico. Non era sempre così, c'erano di olito tanti livelli di
spettacolo non coordinati tra loro. Riflessione che si presta alla storia del teatro drammatico. Lui oer
primo si rese conto della necessità di una figra che unifichi tutti i linguaggi artistici presenti nel
teatro.
Wagner è un punto fermo della storia dell'architettura teatrale. Lu immagina il teatro destinato ad
essere la prima forma di contestazione della sala barocca. 1876, grazie alla costruzione del
Festspielhaus, teatro, lui e il suo amico concepiscono questo teatro realizzato da Bruckvald e
inaugurato dalla trande teatralogia di Wagner, L'oro del Reno. Realizzato appositamento per
rappresentare i soli drammi wagneriani. L'oro del Reno, sua tetralogi, oper monumentale di Wagner
il quale richiamandosi alla sua idea generale di vita, lui grande stimatore del teatro classico,
dell'atene del V secolo, teatralità democratica, con coro, danza, musica e recitazioni. Sono 4 opere
dedicata a una sagra fondate, i nibelunghi, mitologia tedesca, comparabile alla nostra mitologia
greca.
Sale e anfiteatro
Il palcoscenico, scenografia che rappresenta un interno, un interno di un palazzo, cortile, la zona di
palcoscenico dal punto di vista scenografico è idetico alla sala all'italiana. Le innovazioni
riguardano gli spettatori, posizinati a ventaglio, lungo semicerchi digradanti con richiamo al
Theatron greco classico. No palchetti. Richiamo dell'atene classica e al richiamo rituale. Idea che
pubblico sia distribuito in maniera egualitaria.
L'orchestra è posizionato in una fossa profonda, articolata su sei livelli: il golfo mistico, reso
invisibile al pubblico da un prolungamento del proscenio. Palcscenic con sottopalco, la soffitta, le
quinte... ma prima c'è il golfo mistico, inventato da Wagner, sorta di buca dell'orchestra, cavità che
scende di qualche metro, gli ultmi si trovano sotto il proscenio. Eè un dispositivo che progetta con
varie finalità, finalità acustiche, su sei livelli, sonorità altrimenti non conseguibili. Se c'è il golfo
mistico l'orchestra è celata ai nostri occhi. Ma nella sala barocca l'orchestra erano ad altezza platea,
ed erano un disturbo per l'occhio, rimane nascosta, la musica nasce da un luogo nascosto, nasce
come per magia e lo sguardo delgi spettatori si concentra sullo spettacolo, su ciò che va in scena.
Teatro basato su illuminazione moderna, elettricità. L'utilizzo dell'elettricità, impianto efficace,
veloce, no candele, impianto fa si che si sengano le luci di sala durante lo spettacolo. Con il feshpil
house di Beyrouth vine eliminata la mondanità della sala all'italiana, prima materializzazione di
quello che viene chiamato il balck box theatre. Naturalmente ci vorrà un po' prima che si diffonda
uesto modello, ma quasto fu comunque il primo. Posizione del teatro, normalmente i teatri barocchi
stavano in centro. Ma il teatro di Wagner sorge in campagna, nei sobborghi, perchè lo spettatore
deve scegliere di andare a teatro, viaggio in carrozza. Dimensione sacra e rituale dello spettacolo
teatrale, esterno molto semplice e funzionale. Non ci sono molte decorazioni.
Gli orchestrali erano distribuiti su gradini differenti, suoni differenti.
Teatri contemporanei
Grande rivoluzione del modernismo e delle avanguardie storiche. Ultimo quarto dll'800 fino agli
anni 30 del 900. periodo ricchissimo di rivoluzioni, innovazioni, per le arti in generale. Capolavori
che hanno rivoluzionati i rispettivi ambiti. Non dimentichiamo questo contesto generale.
Periodo di grandi rivoluzioni. Tutta una serie di conseguenze e risultati fra cui emerge come tema
guida la nascita della regia, come arte autonoma.
Esperienze precorritrici, come Wagner e l'esperienza della compagnia del Duca di Sanchesn-
Meiningen. Centro europa, germani, ducato tedesco, in Sassonia, nella parte centroorientale della
Germania. Compagnia realizza una forma di proto regia, lavora sull'ambito della messa in scena. I
paesi guida sono la Francia la Germania, la Russia, l'Inghilterra. Non è una rivoluzione che arriva in
un unico paese, è fenomeno europeo, ma non c'è l'Italia, l'italia va con una altra velocità e con altre
priorità. Italia ammirata da registi e attori, Stanislaski amava Tommaso Salvini, ma anhe altri attori
italiani. I padri della regia riscorpono la commmedia dell'arte e la ammirano. Fornisce elementi di
ispirazioni ma non produce novità spettacolare. Bisognerà aspettare Pirandello negli anni 20.
Non è un periodo stagnante, ma non è di punta. Dovuto al fatto che il teatro non venne finanziato,
scarse le possibilità di mecenatismo privato, assenz adi risorse,, una delle motivazioni.
La compagnia di Sachsen-Meiningen
Capo non è un attore ma un duca, Georgio II che sposò un atrrice, con il suo aiuto e un attore riuscì
a costruire una compagnia di corte, forma di compagnia privata, lunga durata che permette di
sperimentare molto e far si che si diffonda in tutta europa l'esempio di qusta compagnia. Teatro
completamente finanziato dal duca e indipendente dal mercato, non dipendente dal pubblico, può
sperimentare contro le consutudini. Il pubblico chiedeva un teatro mondano di intrattenimento. Ma
no. Anche dietro a Wagner c'era un finanziatore, il Principe di Baviera, Ludovico II. La compagni fu
attiva dal 1866-1890, l'innovazione passerà dalla via della disciplina, compagnia molto disciplinata,
modo utile per provare a cmabiare il teatro dell'epoca. Autorità imponente che imone decsioni.
Reazione al teatro borghese e commerciale di intrattenimento. Tatro come prodotto d'arte e di
cultura. Manifestazione elevata che tocca lo spirito dell'essere umano. L'idea è quella di
rappresentare la realtà, ma non la contemporaneità ma wuella storica, riprodurre i grandi classici, le
grandi storie, tendenza arceologico filologica di ricostruire ambienti-costumi e modi di fare.
Realismo storico, vanno a Roma osservano le strutture, le città, disegni rilievi tornano anche con
parti originali, arriva all'estremo questo realismo.
Formaione molto nutrita e numerosa rispetto alle abitudini del tempo. Scrittura una 70 di attori,
prevalentemente dilettanti, non professionisti. Perchè nasce contro il teatro degli actor manager,
contro le convenzioni, contro il sistema dei ruoli. I dilettanti sono coloro che sono meno
caratterizzati da ripeteri degli stesssi clichè, sono più aperti alla sperimentazioni. Sono rponti a
recitare a una compagnia di complesso, non c'è un grande attore che spicca sopra degli altri.
19.03.2021
1. REPERTORIO
2. Aspetti visivi, macrato realismo storico-filologico di scene e costumi, visione d'insieme di
aspetti vsivi scenografci e costumistici. >Progettazione dei costumi va di pari passo.
• Progettazione costumistica ad hoc
• dalla cura del particolare preso a sé alla visione d'insieme
• dallo spazio bidimensionale a quello tridimensionale
La compagnia iniziò a coprire il palco di costruzioni, molte volte praticabili in legno, finte
architettura tridimensionali e praticabili dagli attori. Forte impatto visivo sul pubblico.
Fotografia del Don Giovanni e Faust, del romanticismo tedesco, cos ac'è di diverso? L'assimetria
dello spazio scenico, elementi architettonici e tridimensionali, arco tridimensionale, ombre reali.
Arredi, sedie, lampade, attrzeria autentica e non costruiti ad hoc. Uso della luce elettrica, uno dei
primi a utilizzare la luce elettrica nel suo teatro di corte Meinenigen. Permette di vedere meglio ciò
che avviene sulla scena. Luce elettrica che illumina completamente lo spazio scenico tutti i difetti
emergono, quindi soluzioni costruite tridimensionali vengono invce viceversa valorizzate.
3. Organizzazione della compagnia
Meiningen è un capo di stato, è un militare, stessa disciplina ferrea e rigorosa. Chiede agli attori di
essere puntali ed essere presenti a tutte le prove. Dispotismo registico, regista despota, i primi
registi sono molto spesso dispotici, proprio per cambiare le abitudini degli attori.Prove lunghe e
approfondite, richiesta di concentrazione, lunghi mesi di preparazione, lavoro serio, ogni membro
della compagnia partecipa dando il massimo.
4. Sovversione dei tradizionali moduli recitativi
Criterio della rotazione di ruoli. Duttilità dell'attore, abolizione dellle gerarchie. Meiningen chiede
una grande duttilità, soprattutto compagnia fatta di dilettanti, che erano meno attaccati ai ruoli e
perchè i dilettanti erano meno con centrati sull'aspetto gerarchico dei ruoli per cui il primo attore
avrebbe difeso con le unghie e coi denti. Anche per la paga. Al recitazione deve essere uniforme e
corale, funzione antidivistica. Lo spettatore veniva colpito dalla forza dell'insieme e dalla
coordinazione dell'insieme. Una vera rivoluzione, l'insieme contava più del singolo. Gli attori
recitavano nel proscenio prima, anche a causa della scarsa luce, tendenza perchè non c'erano
esisgenze di realismo. Gli attori di meiningen recitano sull'intero palcoscenico, e vengono bandite
tutte quelle posizioni frontali, statihe che rendevano gli spettacoli poco dinamici, erano delle
formule che interroppevano la fruibilità dell'azione. Creazione di traiettore di movimenti, si muovo
in diagonale, nelle scene di gruppo, non c'erano posizioni simmetriche, movimenti inconsueti.
Effetto finale, dinamismo continuo, palcoscenico che è reale petchè gli attori stessi presentano
quella stessa fluidità continua della vita. Perfetta concertazione delle scene di massa, folla. Un
tempo enivano anche scritturati dei figuranti, per movimenti, costumi alla bella e meglio, questa
compagnia invece aveva tantissimi attori, qundi poteva ricreare scene di masse, ogni individuo
caratterizzato. Le comparse lavoravano divisi in piccoli gruppi e ogni gruppo aveva una azione.
Piccoli gruppi di lavoro con una guida. Molteplicità di azioni parallele ed episodi secondari, che
cattuano e frazionano l'attenzione dello spettatore. Potenza della massa sulla scena, gesti diversi,
stupore, paura... Campo di Wallestein, effetto massa. The illustrated London News. Copertina, i
Meiningen a partire dal 1874, 10 anni dopo la fondazione iniziarono una lunghissima tournèe.
Proprio questa permette ai Meiningen nella storia.Passano per Londra, Berlino, Bruxelles, Mosca..
diffondono la loro arte agli artisti i tutto il mondo come Antoine e Stanislaski, lui li vede a Mosca,
seguì le privo. Antoine andò da Parigi a Bruxelles per vederli.Mancava loro a consapevolezza della
regia.
La nascita della regia
Andrè antoine, francese e Constantin Stanislaski, russo.
Prima definizione di regia. E' un concetto modrno sviluppa a fine 1800 a inizio 1900 si sviluppa e si
consolida. Meglio regie al plurale, Mirella Schino, scrisse che la regia è fatta da un apluralità di
linee evolutive. Cespuglio che ha una radice unica dalla quale si dipartono dei rami.
Concezioni:
• concezione minima, idea di regia come coordinamento e orchestrazione di tutti i linguaggi di
scena.
• Coordinamento generico: aspirazione a un'unità minimale degli elementi visivi e sonori,
dello spetttacolo, ottenuta accostando una organizzazione autonoma dei singoli elementi.
• Concetto pieno, regia teatrale moderna è un idea in cui l'unità è concepita fin dall'origine
dello spettacolo teatrale, lo spettacolo è opera d'arte unitaria.Unitarietà complessiva,
interpretazione estetica unitaria. Concezione che ha a che vedere con l'idea astratta,
creatività, interpretazione estetica. Principio estetico, necessità di un responsabile, sia in
tellettuale che artigiano.
Nasce nell'alveo del naturalismo e si precisa e sviluppa all'interno di quei movimenti
antinaturalistici che si oopongono al natuaralismo:
• simbolismo
• futurismo e costruttivismo
• espressionismo
tre binari:
• linea naturalistica Antoine e stanislaski
• linea simbolista, Appia, craig e Artaud
• linea epico-politica, Piscator e Bertoldt Brecht
L'apporto del naturalismo: Zola e Antoine
Emile Zola, padre del naturalismo, corrente letteraria ma anche artistica, livelo avanzato della sua
carriera si iniza a intressare di teatro, naturalismo a teatro, un suo libro. Serie di recensioni e
cronache di spettacoli che lui ha visto. Auspica al rinnovamnto della drammaturgia sia della messa
in scena, dell'allestimento. Istanza di tipo sociopolitica, vuole riprodurre sulla scena la vita reale,
interesse per il fattore conomica e per come esso condizioni la società dell'epoca, nascita del
dramma sociale, capitalismo. Rappresentazione delle contraddizione della società capitalistica.
Ricerca al linguaggio, più possibile vicino alla lingua parlata dalle personi comuni, Lui stigmatizza
e condanna le grandi pose dei grand attori, recitazione spontanea semplice. Gli attori dell'epoca non
vivono la pièce, vivere il personaggio, gli attori fanno scena per avere successi personali.
Andrè Antoine, seguace di zola, attore dilettante, scelte che aveva fatto Meiningen. Lui saraà
proprio influenzato molto da loro. Fondò nel 1887 un teatro i cui titolo è un Thèatre libre, libero,
libero dai clichè, libero dal mercato e dalla censura. Rottura, libertà.
Questo è un'associazione privata, sostenuta da soci e abbonati.
• Autonomia dal botteghino, garanzia di sostenitori anche economici, indipendentemente dal
successo e dall'iinsuccesso.
• Libertà dalla censura, molti testi venivano censurati, scrittura di una modernità pazzesca, i
romanzi ok, ma i teatri, Antoine fa si che i testi vadano in scena. Differenza con i
Meiningen, che portavano in scena grandi classici, lui portando in scena i giovani naturalisti,
lui sposta l'asse dalla cornice tranqullizzante dei classici alle inquitudini della vita moderna.
Lui connette l'innovazione drammaturgica insime all'innovazione scenica.
2. Nesso scenografia recitazione
Sulla scorta dei Mininigen, lui si rende conto che l'attore non deve recitare davanti alla scenografia
ma dentro, all'interno di un ambiente che attraverso il suo realismo che lo connota rinforza il
realismo scenico. Secondo Antoine non è possibile fingere, si deve recitare in modo vero. Visione
della vita quotidiana. Riformar la scenografia e la recitazione. Se la relazione strutturale tra
ambiente e presonaggio è alla base del dramma, naturlaistico, milieu di Zola, così deve essere sulla
scena, Antoine oltre a progettare scenografie specifiche fa in modo che la scena e i costumi siano
definiti nei minimi dettagli. I costumi li devono usare anch alle prove. In questo naturalismo e
realismo si arriverà a eccessi, per esempio i macellai di Icres, parti che vanno in scena in yuna
macelleria, arrivò ad appendere dei veri quarti di bue sqoiati e sanguinanti, scenografia di impatto
fortissimo, per Cavalleria rusticana di Verga, un ambiente è la piazza con fontanella che zampilla,
vera fontamna con vera acqua che zmapillava. Effetti di iperrealismo che non sempre danno l'effetto
desiderato di immedesimaziopne dell'attore.
Lui fu iil ptimo in Francia a introdurre l'oscuramento completo della sala. Ambiente quotidiano, di
realtà e povero, da cosa lo si capisce, attorno a un tavolo piccolo, con sopra oggetti poveri, tovaglia
ancpra segnata dalla piegatura, e uomo che dorme sullla destra, comportamento maleducato, ha
bevuto toppo forse, volontà di riptodurre la realtà anche nella sua grettezza e maleducazione.
Organizzaione delle prove, proprio lui Antoine introdduce il tipico metodo di lavoro del regista
moderno, interpretazione del testo parte dal regista. Lui progetta scenografia, la bozza e poi riunisce
la compagnia e a tavolino legge il tsto dANDO AGLI ATTORI GLI STIMOLI PER
L'INTERPRETAZIONE. Successivamento ci sono delle prove, intense lunghe. Miningen chiedeva
di applicare il suo disegno, con Antoine c'era èiù discussione.
• Rotazuone dei ruoli
• lui chiede agli attori di recitare come se vivessero nelle loro case, attraverso querta parete
immaginaria. Il palcoscenico inteso come scatola chiusa, stanza fatta di tre pareti e la quarta
è immaginaria che non c'è ma che è magica, tra pubblico e palco, i lato verso spettatori è
trasparente, il lato degli attori invece è opaco come se fosse un vetro oscurato, non vedono il
pubblico o per lo meno non lo devono guardare, non si devono distrarre.
Senza enfasi o atteggiamnti declamatori. Metafora che deve rappresentare il personaggio. Antoine
anticipa l'idea di Stanislaski. Lui non sviluppa una teoria su come lattore si identifica nel
personaggio, a neanche una tecnica, ma lo anticipa inquesta sua visione di attore che vive la parte
non la rappresenta.
Lettera che Antoine scrive a Lebargie, non attore del suo teatro, gli dici praticapente che non deve
pensare, deve solo recitare, deve essetre uno strumento meravigliosamente accordtao. Antoine sta
dicendo che l'attore non riesce mai a soddisfare il poeta, l'attore deforma il testo, non sarà mai
perfetto. Un qualsiasi altro attore avrebbe potuto fare la sua parte, l'unica cosa che rimane è il testo.
L'attore è contingente. Lui vuole che l'attore obbedisca al testo e lui pone se stesso come delegato
del drammaturgo. La massima autorità è l'autore e il regista ha la funzione di luogo tenete
dell'autore, è la proiezione dell'autore. Toglie creatività all'attore, ma con Stanislaski ci sarà un
passo ulteriore.
Il regista sta dietro le quinte il suo lavoro è astratto, lui il regista riesce ad ottenere un autorevolezza
che altrimenti non avrebbe avuto.
Il teatro d'arte di Mosca
Mosca 14 ottobre 1898, viene inaugurato il Teatro d'Arte. Un po' come il teatro libero di Antoine,
teatro che si pone come luog d'arte, non un teatro di intrattenimento o svago. 27 marzo, giornata
mondiale del teatro. Sinistra Kostantin Stanislaskij, padre della regia e del teatro del 900, si
concentra sulla recitazione come attore e regia come produttore. Valdimir Dancenko,
importantissimo, sodalizio che si basa sulla complementarietà. Il secono lavora più sulla scrittura
del teatro. Ancora oggi c'è il teatro d'arte. Il simbolo del gabbiano, testo guida nella storia di questo
teatro.
1. Fase naturalista, fase di fondazione del teatro d'arte di Mosca. I due riprendono i principi che
avevano diffuso Antoine e Meiningen, il rgista sottomesso al testo, spettacolo costruito
mantenendo un grande scrupolo di taglio filosofico realistico, accuratezza di tipo storico.
Hanno una pretesa dirigistica nei confronti dell'attore, il primo teatro d'arte esprime un
ambizione registica di tipo totalizzante. Fase su cui Stanislaski porra una forte autocritica.
Sull'onda di Miningen e Antoine la compagnia si concentrava sulla rappresentazione esterna
del personaggio, l'ambiente influenza attore e personaggio, e cercavano sdi raggiungere
l'autenticità, ma S. dice che si perdeva tanto tempo con questo sistema. Quali sono i limiti di
un realismo fatto in questo modo? Il palcoscenico viene inondato di oggetti veri, per
accrescere l'illusione , ma spesso paralizzano l'attore. Stanislaski parlerà di questa prima fase
come la fase del realismo esteriore. Lavpro creativo che venca da fuori.
Esempio diverso e di grande potenza: Stanislaski farà incontri che rivoluzioneranno il suo pensiero,
un grande esempio che lo portò a ripensare è Tommaso Salvini in Otello. Attre che costruiva i suoi
spettacoli su se stesso, dava poc spazio agli altri. La regia nasce come movimento che si
contrappone agli amatori. Tommaso Salvini sembrerebbe i vecchio da superare, ma durante una sua
tournee a Mosca S. rimase colpito dalla sua rappresentazione di Otello. Otello comandante che oer
gelosia strangolerà la propria amata. Momento di svolta perchè capisce che quello che ha bisogna
del teatro è la concentrazione sul processo creativo dell'attore, la creazione deve partire dall'attore,
dalla concentrazon. Notò che Salvini era anziano ma andava a teatro presto, in camerino ripassava
la parte ed entrava all'nterno di una sorta di cerchio di attenzione.
Fece poi un secondo incontro, quello con Checov.
2. fase del realismo interiore o psicologico, necessità di superare i limiti e d inoltrarsi nel
territorio dell'interiorità del personaggio. Incontro con un testo, il Gabbiano di Checov,
alcune caratteristiche:
• testo costruito sui caratteri, sui personaggi e sulla psicologia tesi dei personaggi, rispetto ad
Ibseni testi di Checov sono testi in cui è importante l'emoxione poetica, i silenzi, gli
ambineti sono disseminati di suggestioni, oggetti di valore simbolico. I testi sono capaci di
costruire una tessitura dalla quale emergono rimpianto e malinconia. Attmosfere immobili,
isolate, impressione che molte cose siano già successe, personaggi scnfitti che non sanno
mantenere un raporto diretto con la realtà, non sono i personaggi lucidi di Ibsen.
Questo testo oggi un classico, 1896 fallimento completo, troppo divers dalle cnsuetidini dell'epoca,
troppo silenzioso.
Checov scappò dal teatro, fiasco clamoroso, atmosfera imbarazzata, gli attori avevano recitato da
cani, e disse di non voler più scrivere, lui era medico. Checov aveva chiesto di non mettere in scena
più il gabbiano, S e D riescono a convincerlo per rappresentarllo nuovamente nel 1998 al teatro
d'arte che sarà un successo, divenne il simbolo del teatro.
S. dice che anche se i personaggi sembra he non facciano nulla in realtà sono nel loro mondo
interiore. Effetto del completo superamento del palcoscenico naturalistico piuttosto la ricerca di una
verità più profonda, scavando dentro al testo. Non mettere in scena la trama in sé e per sé, scavare
dentro al testo. L'attenzione si sposta dal testo all'attore, l'attore che viene riconsiderato e infine S.
stigmatizza e condanna quel dispotismo registico che isola l'attore. Colui che deve accendere dentro
l'attore delle emozioni, il regista aiuta l'attore ad esplicitarle. Attore al cdntro del teatro.
Immagini dello stesso allestimento dei bassi fondi. Visi, movenze, potenza recitativa anche solo
attraverso le immagini.
Checov malato di tubercolosi muore giovane, dopo l'incntro con S. e questo ultimo entra in crisi
davanti alla sua morte. Crisi importante perchè gli fa capire come sia importante non solo trovare il
modo di portare in scena i personaggi ma anche insegnarlo a chi verrà dopo. Psicotecnica
dell'attore, anima e corpo. Progetta dei lbri per esporre la sua visione del teatro, libri fondamentali
che hanno trasmesso le idee di stanislaski.
• La mia vita nell'arte, autobiografia
• il lavoro dell'attore su se stesso, il sistema,, il libro importantissimo, più sistematico,
insegnamenti più famosi, esercizi su di sé per trovare la concentrazione e la creatività
• il avoro dell'attore sul personaggio, pasaggio successivo, attore è pronto per lavorare sul
personaggio
Attraverso la luce si veicolano i sentimenti. Alcuni creeranno l'actor studios in america, attraverso il
passaggio engli stati uniti che il modello per l'attore di teatro passa all'attore del cinema.
Lo spettatore deve essere coivolto emotivamente nello spettacolo e deve esserlo anche lo spettatore.
La partecipazione emotiva scatta solo se lattore è commosso e si immedesima.Non si può solo
imitare biogna entrare in un habitus interiore. L'attore deve riuscire a esprimere un emozione che è
sua, interna e autentica. La verità sul palcoscnico non è la verità nella vita reale, la verità scenica
nasce dalla verita del processo di creazione, l'immaginazione artistica dell'attore, nn devo
esercitarmi a stragolare, l'attore pur immedesimandosi non deve mai dimenticare cosa sta facendo,
immedesimazione e spontaneità controllata. Attore piange, vive, ride in scena, ma lui si osserva che
piange, sa quello che sta facendo. Mediazione tra istinto e tecnica già diderot aveva posto questo
problema, Il paradosso dell'attore. L'attore che si abbandona all'emozione è un attore che abbandona
se stesso, attore diseguale, mentre l'attre freddo, antiemozionalista è un attore sublime, con trollo
che gli permette di ripetere la sua performance con uguale talento, fortuna. Stanislaski propone una
mediazione, attore capace di passare dal caldo al freddo. Atto di procreazione, creazione
procreativa. Coma fa l'attore ad attivare il proprio io? Attraverso la memoria emozionale, non solo
memoria fattuale, ma a livello emozionale, ricorda le emozioni che si sono provate, reviviscenza,
l'attore rievoca esperienze autobiografia analoga quanto possibile al personaggio. Rivivere
esperienze sovrapponibili al quelle del personaggio e che rende l'attore credibile. Attore deve
incanalare le sensazioni nella personaa del personaggio, finto ma reale. Individuo che ha un passato
e presente, è reale nel senso che ha un prima e un dopo. La capacità dell'attore deve essere quella
che fa vivere il personaggio, lo fa vivere nella complessità e in questo modo ovvviamento lo
settatore riesce a immedesimarsi nell'attore e poi nel personaggio perchè sente una complessità che
va oltre. Attore deve essere messo nelle condizioni di fare questo processo. Tecniche famose, il
cerchio di attenzione, massima concentrazione anche nel pieno del pubblico, oppure esercizi di
analisi del testo, lettura attenta del testo, ma anche di trovare il sottotesto, cioè per capire ciò che c'è
sotto i dialoghi. Cosa c'è dietro i silezio el personaggio. Il sottotesto racconta ciò che si può
supporre prima e dopo le azioni, l'attore deve riempire il sottotesto, e il sottotesto non viene detto,
non dice le cose che prova e che non si trovano nel testo ma fanno parte della recitazione, il
sottotesto è fatto di gesti, intonazioni, posture.
Stanislaski fu uno sperimentatore, al punto che quando il suo teatro si istituzionalizzò lui inventa
una serie di studi al suo interno, piccoli palcoscenici in cui chiede di sperimentare nuove soluzioni.
Grande spirito aperto al progresso, alle proposte dei più giovani. Studio più famoso cndotto da
Mejercold, la biomeccanica che contraddice molto il suo pensiero. Messa in scena dell'uccellino
azzurro lontano dalla sua formazione, oppure l'Amleto, Craig, visione diversa dalla sua. Amleto
famosissimo, completamente astratto.
La volontà di ricerca lo spinge a rovesciare il Sistema negli anni Trenta e a elaborare un metodo
quasi opposto, il metodo detto delle azioni fisiche. Capacità di portare gli attori alla mimica e
gestualità. Riflessioni empiriche oggi studiate, i neuroni specchio. Molto di quello che l'essere
umano prva e sente emerge, Ribot addiritura dice che spesso la manifestazione fisica precede il
sentimento. Emersione cosciente del sentimento.
Esempio di una persona che passeggia in un bosco e improvvisamente incontra un orso, reazione è
quella di prendere e scappare, dopo ti fermi e ti rendi conto che ti sei spaventato.
Qui , ora, oggi. La dimensione fisica stimoa quella spirituale.
S. vuole dire che il regista è un ostetrica che guida la giustezza della nascita nella direzione giusta.
Attore e regista sono insieme impegnati in un lavoro che va oltre il tempo tradizionale, ma invadela
vita stessa, nel profondo. Pedagogia dell'attore.
Rivoluzione antropologica nella cncezione del mestiere dell'attore.
Tre usi del sistema:
• serve all'attore per conquistare la sua credibbilità
• srve all'attore come base del suo training quotidiano può servire a chiunque pe ril lavoro su
di sé, importanza del teatro oggi in usi non finalizzati alla messa in scena dello spettacolo,
spettacolo nelle carceri, per imparare a parlare in pubblico.
25.03.2021
I riteatralizzatori
La regia nasce e si viluppa nell'alveo del naturalismo e con un attenzione prevalente verso il testo.
Cultura e postura di tipo antinaturalistico spostano l'asse del discorso, portano la regia in un campo
nuovo. Loro superano il naturalismo. Loro cercano di dare vita a un teatro teatrale, ovvero superano
la visione del teatro che si basa sul testo e cercano di realizzare un teatro che abbia una propria
specificità estetica. Molte loro idee rimasero allo stato di progettazione, loro tendono a un teatro
futuro, idee complesse da accettare per il teatro contemporaneo. Proprietà tecniche della seconda
metà del 1900. E' proprio una questione di teatralità.
Appia
Ecco pensate che Appia che era uno scenografo ginevrino quindi di nazionalità Svizzera aveva
iniziato a concepire le sue scenografie per Wagner e le sue regie per Wagner perché e soprattutto
progetta disegna pensa per i drammi wagneriani quindi vi ricordate per un per quel tipo di di teatro
musicale ecco inizia a pensare queste regie queste scenografie alla più o meno intorno alla metà
degli anni 90 Dell'Ottocento e riuscirà finalmente a firmare la prima regia in un teatro importante e
con una compagnia e con un con un direttore come toscanini a Milano alla Scala solamente nel
1928.
Per i riteatralizzatori si parla molto spesso di registi teorici cioè di registi che hanno avuto un
influenza soprattutto grazie alle teorie che hanno che hanno espresso che hanno che hanno
immaginato e che queste queste teorie che sono appunto delle visioni delle utopie sono poi state la
base per i tentativi degli sperimentatori del secondo 900.
La coppia classica che trovate nella nelle storie del teatro un po di due di due artisti che hanno in
realtà sviluppano poi delle mie personali anche diverse, ma appunto accomunate da questo rifiuto
della letteratura teatrale come istanza primigenia il primo dei due dei due artisti di cui vi parlo è
appunto abbia Adolf abbia ginevrino come vi ho detto poco fa basa nella sua ricerca di una riforma
della messa in scena a partire dal dramma musicale di Wagner, teatro che si rifà alla teoria del
Gesamtkunstwerk.Lui crede nell’opera d’arte totale, e pensa che di tutti i linguaggi del teatro
musicale la musica abbia un ruolo predominante come arte predominante, con i ritmo e il tempo da
il passo allo spettacolo.
Ciò che tocca quelle che sono le radici anti naturalistiche anti rappresentative della visione di Appia,
è la grande potenza della musica che rispetto alla parola, in particolare la parola scritta la parola
drammaturgica, è quella di riuscire a rivelare in maniera diretta ciò che è inconoscibile e profondo
dell’esistenza.
Appia poi sposta il suo interesse sugli aspetti visivi dello spettacolo, per lui è molto importante la
progettazione e la costruzione delle scenografie del teatro Mariano infatti la sua la sua
specializzazione primaria e quella dello scenografo e della scenografia però a sua volta propone una
visione che per l'epoca è abbastanza nuova ossia propone una concezione astratta e ritmica della
scenografia. Immagine della foresta, in bianco e nero, idea di utilizzare la scenografia per evocare
l’ambiente, non dare un’illustrazione. Concezione astratta e ritmica della scenografia, sinestesia,
simbolismo, movimento dell’attore sulle scale per esempio esprime un ritmo che dipende dalla
scenografia.
La luce il contrasto e luminoso l'idea che la luce in illuminando alcune parti del palcoscenico e
lasciandone in ombra altre possa avere una funzione espressiva e possa quindi raccontarci un
ambiente un paesaggio emotivo ecco un paesaggio emotivo al quale lo spettatore aderisce in
maniera irrazionale e non passando attraverso la mediazione della parola. Un esempio concreto di
applicazione delle scenografie, uno dei pochi spettacoli che Appia è riuscito a portare in scena, uno
spettacolo di Gluck, Orfeo ed Euridice. Cantore dell’antichità classica, capace di smuovere le
foreste, gli animali.
Scalinate, non sono ambiente che hanno caratterizzazione. Se si osservano con attenzione, pensando
alla poetica di Appia, ci dicono di più questi spazi. Inferno, spazio di sofferenza, buio, presenza di
ripide scale, ostacolo per il performer. Dalcroze, inventore dell’euritmia, bel movimento, sorta di
antesignana della ginnastica artistica. Incontro di Dalcrose con Appia, incontro fertilissimo che ha
portato a una sperimentazione molto viva tra i due. Ha portato a uno spazio di avanguardia. Piani
inclinati, piattaforme comunque tendenzialmente ambienti vasti, vuoti giocati sulla appunto su una
presenza assenza di gradini gradoni. Era molto complesso muoversi su uno spazio simile.
Edward Gordon Craig
Regista teorico, pensatore. Lui inglese, figlio d’arte. Lui lasciò presto la professione dell’attore e
invece entra in un circolo modernista di pittori. Studia pittura, incisione. Incide, litografie, dipinti.
Buona parte del suo lavoro è anche scenografico, ma lui rispetto ad appia supera la scenografia. La
sua ricerca è una ricerca ossessionata dall’ide di trovare lo specifico teatrale. Lui non credeva
nell’opera d’arte totale, lui vuole trovare un posto specifico per il teatro. Deve trovare la specificità
del teatro. Lui sarà il primo a dire che lo specifico teatrale è la regia stessa. Regista intellettuale che
conosce lo spazio scenico, conoscendo le tecniche trasmette alle persone del teatro la visione. Lui è
il primo che ascrive la responsabilità ultima dello spettacolo teatrale al regista alla cui concezione
tutto si deve sottomettere. Lui dice che le didascalie scritte dall’autore sono un limite per il
regista. Ma con l’andare del temo le didascalie aumentarono.
Bozzetto di scenografia di Craig, tutt’altra visione. Amleto, in basso tra i sudditi, il re e la regina in
alto, i suddito costruiscono la piramide del potere. Pochi colori molto forti, finalità di evocare il
significa ella contrapposizione tra Amleto e il mondo del potere e della falsità.
Rapporto contrastante con il ruolo degli attori, questo centra con la sua biografia no di attore che a
un certo punto ha sconfessato questa professione. Lui il primo spettacolo lo mette in scena con un
gruppo di dilettanti, voglia di allontanarsi dagli attori professionisti. Lui ammira i grandi attori
italiani però. Lui viaggio molto, vivrà molto in Italia, visse a Quinto in Liguria e poi a Genova e a
Firenze. Amò gli attori italiani soprattutto quelli minori, come Petrolini, attori non colti per
eccellenza. D’altra parte è che scriverà un testo famoso, La super marionetta, dice che l’attore è un
ostacolo, perché lui con le sue emozioni non è controllabile dal regista. Lui immaginerà la super
marionetta cioè come una sorta di attore inanimato una figura inanimata che sostituisce l'attore e
che non si lascia toccare dal contatto emotivo con il pubblico e che è completamente docile rispetto
alle richieste del regista. Nel 1913 Craig scrive un dramma scrive un testo teatrale intitolato The
steps, le scale che sembra so che non ci sono non c'è un testo non c'è un dialogo, ma è soprattutto
non c'è un personaggio umano: al posto della figura umana il protagonista di questo testo un
elemento architettonico una scala, come entità vivente. Il diverso uso delle luci di scena, nonché
l’apparizione di silhoutte umane, bidimensionali, tutto questo per animare le scale. Movimento dato
dalle luci. Per alcuni lui fu un visionario in senso cinematografico. Screen, schermo
cinematografico, screens nuova idea di scenografia, pannelli mobili che articolano lo spazio.
Pannelli che avevano cerniere che si muovevano in orizzontale, diagonale o verticale, cambiando lo
spazio scenico. Lui anche per questo non si trovava con Stanislaki. C’era anche un problema di tipo
tecnologico. Attore su uno schermo piatto, essendo mediato dallo schermo non è lì in carne ed ossa,
l’attore del cinema è un attore che ripete se stesso, è fissato sulla pellicola.
Evoluzione teorie della regia.
I registi naturalisti si pongono come delegati del drammaturgo, protettori del testo, loro vedevano il
testo come spazio chiuso, che ammette una sola possibile interpretazione. Con la linea dei
retetatralizzatori e poi la linea di quelli che sono stati maggiormente influenzati dal simbolismo le
cose cambiano però perché vedete di fronte a realizzazioni sceniche come le precedenti spazi così
diversi astratti a teorizzazioni buona pensare che ci possa essere un teatro senza attori o con degli
attori di dimensionali fissati allo schermo il viene introdotta l'idea che ci possano essere delle altre
soluzioni sceniche cioè viene superato quel limite e della regia naturalistica che tende a pensare che
sia possibile trasferire dalla che sia possibile trasferimento della partitura verbale cioè del testo
scritto insegni spettacolari che questo sia qualcosa di oggettivo no e che questo sia qualcosa di
oggettivo II surrealisti simbolisti. Interpretazione del testo, anche la regia più fedele interpreta il
testo a suo modo. Possibilità molteplici di allestimento.
Domande: se il testo può anche non esserci non è forse la creatività del regista l’elemento essenziale
dello spettacolo? Arrivano a dire che la regia è l’essenza del teatro. Regista ha funzione autonoma, e
si arriva ad esiti estremi della regia. Regia che si affranca dalla letteratura. Il regista diventa autore,
creatore di un’opera d’arte altra. La loro idea non fu accolta subito, ma ancora ora. Non si possono
ancora ritenere liberi i registi dalla tradizionale rappresentazione. Ricreazione, la regia è lo specifico
teatrale. Non è una caso che la nascita della regia sia coeva alla nascita della Theaterwissenschaft.
26.03.2021
Peso nell’evoluzione del teatro.
Entrare anche nella sua biografia e dire subito che arto stato un anima una persona estremamente
fortemente lacerata, sin da ragazzino ha iniziato a soffrire di di meningite e da qui di a soffrire di
disturbi della personalità per per tutta la vita in maniera molto forte. Sarà ricoverato spesso in
clinica psichiatrica, uso ricorrente di oppiacei, morfina ad uso terapeutico.
A 51 anni è vicino alla morte, malato di cancro, ha subito cicli di elettroshock, pratica considerata
giusta per i pazienti schizzofrenici ma che distrugge fisicamente e psicologicamente. In foto appare
invecchiato moltissimo.
Nasce a Marsiglia, fin da ragazzo attratto dalla poesia e dall’arte. Fondò anche una rivista con
alcuni compagni di classe. Negli anni 20 lascia Marsiglia e approda a Parigi. Lavora anche molto
nel cinema. Ricoprì un ruolo importante in un film muto, in bianco e nero, La passione di Giovanna
d’arco. Lavorò con alcuni registi tra i più affermati del primo dopoguerra parigino. Fa parte di quei
registi utopici. A lui interessa il teatro perché per lui è una forma di terapia. Un modo per
provocare il suo inconscio e costringerlo a manifestarsi.
Lui fu per anni noto come scrittore e poeta, negli anni 20 manda alcune poesie alla Nuovelle Revue
Francaise, nuova rivista francese di letteratura, ma il direttore rifiuta di pubblicare le sue poesie. Il
direttore decide di pubblicare piuttosto il loro carteggio, dove Arteau spiega come nasce in lui la
poesia. Lui scrive di essere abitato da qualcosa che gli toglie la parola. Colpito Andrè Breton,
movimento surrealista, forte accezione antinaturalista, lui era intento a dimenticare tutte le
convenzioni tradizionali, voleva collegare la scrittura alle sorgenti profonde della vita psichica.
Stretta militanza surrealista, Arteau scrive testi intensi sulla propria scissione psichica. Immagini
forti, scrive di sentirsi una mummia di carne fresca, ossimoro potente.
Altra immagine di grande ricchezza metaforica è quella dell’essere umano inchiodato nel centro di
una croce, incontro e scontro di forte contrarie, volontà di ascendere a un livello superiore e braccio
orizzontale della croce che porta a terra l’essere umano, lo schiaccia nella sua finitezza. Immagini
che sviluppa a partire da una grande conoscenza di testi ermetici, mistici, e alchemici, alchimia arte
antica, sapienza per pochi, potrebbe aiutare a ripristinare una condizione aurea della psiche.
Durà poco tempo, nel 1926 scoppia un dissidio tra i surrealisti, a causa dell’alleanza con il partito
comunista francese. Artaud viene estromesso dal gruppo dei surrealisti. Lui insieme a Vitrac e Aron
fonda un teatro intitolato ad Alfred Jarry. Allestimenti precari, spettacoli che partono da opere sue o
di contemporanee senza ottenere grande successo. Jarry, un suo personaggio molto famoso è père
Ubu, anche nel simbolo del Teatro della Tosse di Genova. Parodia di un professore di fisica, e
parodia di Shakespeare. Rivisitazione grottesca della realtà. Artaud si concentra sullo spettacolo e
sulla scenicità, si sgretola l’importanza che aveva dato agli aspetti verbali e testuali. Si appassionò
sempre più degli aspetti spettacolari, si pone il problema della partecipazione del pubblico.
Cercarono di rompere qulla quarta parete inventata da Antoine. Come fare dell’esperienza scenica
un atto di vita? Lo spettacolo deve suscitare qualcosa a livello pulsionale, fare leva sui nervi, ma
come?
1931 a Parigi esposizione universale, lui ebbe una esperienza epifanica, c’era uno spettacolo
profano, ballo balinese, spettacolo che mantiene i legami con le antichi origini religiose del teatro.
Cultura orientalista, più armoniche della nostra che non hanno sono immune dalla tecnocrazia non
sono iper razionalistiche Ehi grazie a questo sono culture che riescono a riattivare ancora i nessi tra
ciò che è fisico e diciamo che psichico ciò che invece da cultura razionalista tecnocratica
dell'occidente tende a separare lo spettacolo balinesi è uno spettacolo in cui la parola non è centrale
ma il ritmo delle musiche movimenti dei danzatori EI gesti di questi danzatori tessono testo non la
drammaturgia dello spettacolo osservando i balinesi art o vede una strada per superare il luogo per
superare la parola per superare il testo e dopo avere visto questo questo spettacolo folgorante questo
per lui.
Le theatre et son double. Libro capitale, scoperto nella seconda metà del 1900, molto molto
complesso. Al di là della logica, apre sprazzi di illuminazione e poi intere pagine di oscurità,
intricate. Per lui la crudeltà ha a che vedere con l’instintività, rigore cosmico, necessità implacabile,
impura volontà, istinto di sopravvivenza, forza, istinto sessuale, come desiderio e volontà di
riproduzione.
Il teatro diventa infusione di forza vitale, teatro della crudeltà che ci mette in contatto con l’istinto e
l’appetitto di vita che fa anche paura. Il teatro è essenziale come la peste, non perché contagioso, ma
perché è rivelazione, spinta vero l’esterno di un fondo di verità latente. Malattia che si vede, spinge
il male sul derma, fuori, andando a teatro. All’interno dell’evento teatrale c’è al finale una
cerimonia di purificazione, come l’alambicco alchemico, si entra metallli, si portano in superficie le
scorie e si diventa oro. La scena è autenticà, non realtà ma autenticità, la scena è la vita stessa.
Come la paura che proviamo per un sogno. Di cercare di restituire al teatro la sua natura di evento
vivente e è un teatro in cui arto immagina immagina anche la presenza di aspetti che vengono di
improvvisati un teatro che è caratterizzato dirà poi John Cage quindi tutta grande musicista
d'avanguardia che che che che cambia la musica del 900 caratterizzato dalla stessa impresa stabilità
complessità indeterminatezza che è propria della vita degli eventi naturali il teatro della crudeltà che
arto immagina che arto immagina e che non riesce a realizzare dovrebbe essere appunto quindi un
teatro imprevedibile imprevedibile come la vita indeterminato in cui accadono cose che sono
previste ma ne accadano anche altre che accadono all'improvviso che non si potevano aspettare e
arto in questo immagina capite che sta spostando completamente il baricentro della questione il
teatro di cui parla arto non ha niente a che vedere con tutto il teatro del suo tempo e con buona parte
del tempo successivo nonché anche del nostro presente è un teatro che non è più concepito come
finzione come rappresentazione arto inizia a pensare l'evento teatrale come un incontro vivo e reale
con la vita. Il teatro che è vita e teatro allo stesso tempo. Partecipazione intensa e profonda tra
spettatore e i performer.
Il teatro della crudeltà però non è un’immersione incontrollata nel modo delle pulsioni. Teatro molto
vicino ad un rito, rito in cui vi sia qualcuno che controlla la materia espressiva. Regista sciamano,
colui che entra ed esce dal mondo trascendente, il mondo dell’oltre da sé. Visione del teatro della
crudeltà porterà le scene avanguardie a realizzare spettacoli che trascendono completamente lo
spettacolo tradizionale, idea di rito collettivo, di terapia, di liturgia.
Nascita di un pensiero registico e teatrale che lottava, Arteaud non è interessato a questo, a lui
interessa ripristinare il rapporto perduto tra il teatro e il sacro.
Lui lasciò l’Europa come un antropologo andò in Messico per incontrare i Tarahumara. Una serie di
diritti sono irritualità molto forte basata sull assunzione del peyote quindi sull assunzione di un
annuncio in un allucinogeno artosi si ferma per un lungo periodo presso i tarahumara per entrare e
vive con loro per entrare nella nella e la complessità di questa cultura e partecipa appunto i riti di
assunzione del peyote e guidato guidato da uno sciamano arto pensava con la con la con questo con
questo viaggio che ovviamente non ha niente a che vedere con l'idea dello sballo e cioè è proprio
uso delle droghe e di tipo da una parte terapeutico dall'altro appunto anche con delle finalità
religiose all'interno di una cultura appunto che insomma molto diversa da quella dall'uso delle
droghe così come avviene nella nostra cultura occidentale moderna uso abuso chiamatelo come
volete comunque fa questo viaggio col col peyote arto lungo viaggio difficilissimo probabilmente
anche dovuto al fatto che appunto arto per uno schizofrenico quindi non so stato di salute mentale di
partenza era era già particolarmente complesso anche compromesso vive un' allucinazione dunque
alla quale fa fatica a uscire e sprofonda in questa follia la riemersione lentissima e quando verrà
fuori da questo lungo viaggio colpire idiote sarà veramente veramente distrutto tanto vero che una
delle sue fasi di avvio il ritorno di avvicinamento al Dio cristiano corrisponde anche proprio.
Nel 1937 torna in Europa, chiusa in ospedali psichiatrici, in 19 mesi per curarlo subì 51 scariche di
elettroshock, scarice di elettricità nel corpo del paziente.
Poi ripensamento del teatro della crudeltà, fase chiamata Secondo teatro della Crudeltà. Cancro
all’ano, dolorosissimo, soffre di allucinazioni, delirio costante immagina ch è possibile rifare
l’uomo, bisogna rifare l’uomo. Lui immagina di rifare l’uomo costruendolo senza organi dentro, a
lui fanno male, lui prova dolore, quindi non vuole organi, lui immagina uomo diverso, non naturale.
Arriverà a scrivere immagine sempre più crude e difficilmente interpretabili. Corpo legato, tagliato,
body art attuale, filoni tutti che vennero presagiti da lui.
Muscoli mossi da un computer, Franco Bi….
Bertolt Brecht
Nasce negli ambienti socialisti, comunisti, anarchici. Strumento di lotta e cambiamento del
mmondo, fenomeno del teatro come nei circoli amatoriali in Russia. Forme di spettacolo, d strada
che hanno la funzione di agganciare gli spettatori e fare propaganda politica. Nasce in Germania, in
Baviera nel 1898, poi a Monaco e Berlino.
Drammaturgo anche critico teatrale che poi nel tempo diventerà regista il direttore di una
compagnia quindi più si accosterà in maniera più decisa gli aspetti anche della scena la sua prima
opera famosa e l'opera da tre soldi del 1928 è un'opera in cui brash riscrive in un testo preesistente
quindi non è un'opera del tutto originale e ed è la cosiddetta prima opera del teatro epico brest
riprende l'idea del teatro epico da Erwin Piscator, il quale per primo immaginò un teatro epico e
politico. Spettacolarità tecnologica avanzata, idea di montare frammenti di elementi diversi.
Se si vuole che lo spettatore segua il teatro epico deve essere l’opposto, come un dramma a
stazione, quadri staccati, non legami evidenti di casusa e tempo consequenziali, ma i singoli
momemti sono conclusi e paratattici.
Il fine del teatro epico è quello di combattere l’immedesimazione teatrale, opposto di stanislaski,
combatte aspetto psicologico mozionale, combatte il processo per cui l’attore si immedesima nel
personaggio. Lo spettatore deve essere portato a una fruizionae di tipo razionale, intelletto sempre
presente. L'attore e lo spettatore in questa dimensione mitica in questa dimensione di un teatro
critico razionale che osserva il mondo ne osserva le leggi le dinamiche e le critica le contesta e si fa
strumento per cambiare per cambiare il mondo da così com'è e renderlo un mondo più giusto di
perso the best aderisce all' ideologia comunista e al materialismo dialettico lo strumento che Brescia
individua è uno strumento famosissimo lo straniamento lo straniamento che è la forma elettiva del
teatro epico stranamento o in tedesco ferendum per freddo stranamente che cosa vuol dire vuol dire
mostrare ciò che noto ciò che quotidiano in una forma per cui questa cosa che nota che quotidiana
che ci sembra di conoscere diventa qualcosa di nuovo qualcosa di mito qualcosa di estraneo
qualcosa di imprevisto in errore nel diventare qualcosa di imprevisto genera in noi sorpresa genera
degli spettatori degli interrogativi brash scrive estraniare una vicenda o un carattere di un
personaggio significa in primo luogo togliere semplicemente personaggio o alla vicenda qualsiasi
elemento sottointeso noto lampante e farne oggetto di curiosità e stupore perché questo perché
l'obiettivo dicevamo di brescia è un obiettivo politico quindi se io voglio cambiare il mondo prima
di tutto mi devo fermare devo osservarlo e devo far sì che ciò che mi do per scontato, anche
situazioni di ingiustizia sociale, se sono situazioni che vengono straniate, attraverso lo spettacolo
ecc
02.04.2021
Teatro del secondo Novecento
Le seconde avanguardie, contesto internazionale. L’Italia partecipa a questo movimento, ma le
esperienze più importanti si trovano all’estero.Teatro di sperimentazione del secondo 900= vera e
propria seconda avanguardia.
Muta decisamente io modo di fare e di pensare il teatro
• Ripensano la drammaturgia, l’attore… le fondamenta del sistema teatrale
• Ripensano gli statuti consolidati con la nascita del teatro moderno.
In generale, il discorso di rifondazione si è concentrato sulle sperimentazioni di ordine formale,
tecnico-linguistico, poi ha attaccato più profondamente il senso di fare teatro, poi sono arrivati a
negare le idee alla base della nozione del teatro, negano il teatro come finzione e rappresentazione e
concepito come prodotto dell’industria. Volevano andare oltre al teatro.
La venuta della regia ha permesso una crescita di rango dell’arte scenica, di conquistare
un’autonomia, autonomia che è rispecchiata dalla figura del regista. Ha delle visioni e le esplicita.
Usi etici e spirituali, come Artaud, che ha un suo senso. Nelle epoche precedenti il teatro è sempre
stato portatore di valori, ma erano valori politici, letterari, la differenza è che con la regia viene
esplicitato il valore, prima era intrinseco nel rito, non c’era una esplicitazione.
A causa del definirsi di un sistema di generi di spettacolo concorrenti, con la televisione il teatro
trova un nuovo nemico, un nuovo concorrente. Negli anni 50 gli spettatori di teatro sono circa il
7%, contro cinema, televisione, musica e altro. Nicchia ristretta. A causa di ciò il teatro riflette sul
senso e sul valore di sé stesso. A partire dagli anni 30 del 900 divisione tra spettacolo riprodotto e
dal vivo. Il teatro riflette su che posto può avere nel mondo contemporaneo. Gli artisti delle seconde
avanguardie nella loro diversità hanno un punto comune, è fondamentale superare le convenzioni
del teatro occidentale, quelle che hanno fatto si che il teatro sia diventato sempre è più separato
rispetto alla vita. Tra spettacolo e spettatori. Obiettivo è quello di riuscire a fare qualcosa di
difficile, a recuperare un rapporto reale ed autentico di partecipazione, quasi di fusione tra attori e
spettatori.
L’essenza fondamentale del teatro non è più la rappresentazione, ma incontro vivo tra attore e
spettatore, quindi la vicinanza o addirittura coincidenza con la vita. Anche Artaud la pensava così.
Va oltre l’arte, trova una centralità esplicita come valore di cultura e di vita e come luogo di
ricostruzione e reinvenzione non solo del teatro stesso, anche di comportamenti e regole di vita, sia
private che di gruppo. Ciò che fa il teatro è di oltrepassare l’idea dello spettacolo. Lo spettacolo è
qualcosa che accade. Col teatro del secondo 1900 gli obiettivi finali sono gli stessi. Dimensione
metafisica. In questo ambiente di messa in discussione dell’arte, in generale, si perviene anche ad
esisti radicali. Il teatro diventa luogo di ricerca, resistenza, di rivolta. Anni in cui la società cambi9a,
diventano protagonisti una serie di movimenti che rivendicano pari diritti, i giovani, coloro che si
definiscono tali che lottano contro i modelli antiquati, i movimenti femministi, i movimenti lgbt+,
battaglie anche violenti per ottenere pari dignità.
La drammaturgia
Il teatro acquisisce autonomia dalla matrice letteraria. Già prima con i riteatralizzatori, ora ancora di
più. Messo in discussione l’uso del testo drammatico, che vada rispettato come se fosse una parola
sacra. Fenomeni di riscrittura radicale, totale, dei testi. Un esempio Carmelo Bene che mette in
scena testi.
Eugenio Barba, ogni nuovo spettacolo deve essere generato dal nulla
Spazio scenico
Il secondo 1900 scopre che ogni luogo è potenzialmente teatrale. Il concetto di spazio teatrale
subisce un processo di destrutturazione e dissoluzione. Abbandono dello spazio istituzionale
dell’edificio teatrale. Lo spazio diventa componente dello spettacolo. Maniera sperimentale, meno
tradizionale. Idea di fare uno spettacolo in una grotta, in un granaio, in una chiesa sconsacrata…
Lo spazio non è più uno a priori, diventa una componente dello spettacolo, una sua articolazione
specifica.
Recitazione
Generale rifiuto del naturalismo. La parola la associamo alla comprensione. Possono comunicare
anche il gesto e il copro, riscoperta dell’importanza della comunicazione non verbale. Movimento,
modo in cui si articola nello spazio. Sentimento di gioia.
Cambia lo statuto dell’attorialità. Periodo che eredita e rielabora in maniera fruttuosa il grande
magistero di Stanislaski. Periodo in cui il mondo del teatro scopre l’importanza dei laboratori. La
tecnica di per sé, l’idea di provare e allenarsi senza traguardare questo allenamento alla messa in
scena dello spettacolo. Lavoro di tipo quotidiano dell’attore su di sè, indipendentemente dallo
spettacolo permette di alterare i meccanismi mentali e fisici dell’essere umano e di portarlo ad
essere attore, nel senso più pieno.
La forza di un attore la giudichiamo da fuori deriva dalla sua interiorità, ed essa è qualcosa che
dipende dalla qualità della sua presenza interiore, essere qui e ora.
Tutto questo modo diverso cambia moltissimo il senso del teatro.
Pubblico
Inizialmente coinvolgimento fisico, che tirano dentro spettatori, per esempio gli attori scendono dal
palco, gli attori scendono per esempio nell’Antigone, Tebe e Argo in guerra, argo sono gli spettatori,
già Pirandello lo aveva fatto. I sei personaggi di Pirandello sono strani già di loro perché in cerca di
autore e nella seconda versione arrivano dal fondo della platea. Il coinvolgimento dello spettatore
diventa molto più potente. Dopo anni 60-70 il coinvolgimento divenne importantissimo, alcuni
vengono bendati, liberare lo spettatore dal ruolo passivo ed esterno alla rappresentazione. Idea
cercare di stimolare una presenza attiva. Al punto che in questo periodo nascono nuove forme di
teatro, come il teatro di animazione o sociale, anni in cui si fanno esperimenti di teatro negli
ospedali psichiatrici, come Franco Basalia, a Trieste e Scabia, faranno una cosa assurda,
prenderanno uno stanzone e chiederanno alle persone recluse di partecipare, molti saranno contro
ma poi alla fine si renderanno conto della grande potenzialità del teatro, tanti si sentivano meglio
nel loro piccolo. Teatro nelle scuole, nelle carceri, il teatro per essere meno timidi.
Aspetti produttivi e organizzativi.
Altri modi produttivi e organizzativi, idea dello spettacolo diverso. Nuova territorialità, cessa il
legame obbligatorio fra la centralità culturale di un teatro e la centralità della sua città. Si va alla
ricerca di un nuovo pubblico, nelle periferie delle città e del mondo. Anni in cui a Genova, dove già
c’era il Teatro Stabile, nascono nuovi teatri nelle periferie. Ma anche periferie del mondo, non più
nelle grandi capitali. In posti dove il teatro non c’è. Forme di baratto, spettacoli in strada, come i
giullari nel medioevo, tamburi…
Compagnie che si sentono cittadini del mondo, tournèe che durano anni interi. Living Theatre,
Odin… in Africa, in Iran… Scambi pre-culturali dell’essere umano.
Il teatro si trasforma in una comunità o microsocietà separata, teatro collettivo, tutti portano
qualcosa, abbattere la leadership. Teatro di laboratorio, chiuso separato, grande povertà di mezzi,
emerge l’uso del corpo nudo, ma povertà di mezzi che porta a elaborare codici inediti e a trovare
sperimentazioni attraverso percorsi che non si erano pensati.
The Living Theatre
Compagnia degli scatenati di Marassi, i detenuti di Genova del carcere di Marassi. Unica
compagnia che ha costruito un teatro in carcere.
Judith Malina e Julian Beck, anche loro sono finito in carcere, origini europea, fondatori del Living
Theatre, con il simbolo della pace. Loro fondano il teatro nel 1947 e sperimentano varie cose ma
inizian o ad essere più stabili con lo spettacolo The connection, spettacolo dal testo di Jack Ghelber,
teasto molto scandaloso, per il tema, parla di eroina, immagine da uno spettacolo in cui un attore
imita un inezione. Si basa su due criteri compositivi, l’improvvisazione, uno spettacolo jazz , anxhe
loro improvvisano. Judith e Julian, i primi che portarono in scena Priandelo negli USA, loro
avevano meditato sulla question realtà-finzione e avevano costruito uno spettacolo in cui realtà e
finzione si mescolavano. Gli spettatori non capivano se erano attori o meno. Gli attori chiedevano
elemosina per la dose. Buona parte del pubblico svenne, molti scioccati, molti chiesero i soldi
indietro. Cercano di unire Arteud e brecth, vita vera e anche messaggio politico. Supera il trucco e
la finzione connlo spoettacolo The Brig, Kenneth Brown, ex marine a Okinawa, lui descrive la
giuornata nella prigione di Okinawa. Descrive le vessazioni di cui sono vittime i prigionieri. Judith
prende il regolamento dei marines, il manuale, e lo utilizza perché diventi la traccia delle prove, gli
attori seguono il manuale dei marines, divieti e regole assurde, spersonalizzare l’individuo. La
regista diventa la comandante, le prove diventano esperienza pesante per tutta la compagnia,
moltissima ostilità, relazioni violente. Violenza che rimane anche nello spettacolo, tutti si sentono
su una corda tesa. Linee non potevano essere oltrepassate per esempio. Grande violenza fisica e
psicologica. Si ha l’impressione reale che non stiano recitando, le loro emozioni sono reali, idea di
esorcizzare la violenza reale attraverso la violenza teatrale che non è vera ma è autentica, come il
sogno, la paura è reale, Artaud. Per beck, il suo fine è terapeutico, sono interessati a cambiare il
modno, sono anarcopacifisti. Loro partecipano a manifestazioni…il loro è un teatro politico.
Okinawa rappresenta il mondo reale. Lo spettatore torna scosso dallo spettacolo.
Il Living viene fatto espatriare, il governo non lo vuole in America, si trasferiscono in Europa,
teatro apolide, qui fa il grande salto di qualità. A Parigi nel maggio rivolte degli studenti e operai
alle quali prende parte. Loro spettacolo di Antigone riscritto anche da Brecht. In un teatro
all’italiana, pubblico sconvolto, c’è molta improvvisazione, viene utilizzato il corpo come elemento
scenico principale, non c’è una musica, ma solo i copri creano la colonna sonora, i copri degli attori
creano la scenografia, spettacolo povero ma molto forte. Ribellione di Antigone che da sola fa una
rivoluzione in nome di principi sacri. Il Living diventa un vero e proprio collettivo che smantella i
capisaldi del teatro, obiettivo politico diventa sempre più importante. Apice nel Paradise Now, il
paradiso adesso, va in scena nel 24 luglio del 1968, durante il Festival di Avignone, gli studenti
occupano l’Odeon, il Living viene riconosciuto come compagnia di riferimento, ,ma non
riusciranno a farlo andare in scena proprio per questi disordini politici, vogliono fare la rivoluzione
permanente. Struttura drammaturgica molto chiusa, filosofia indiana, pensiero asidico, scala a dieci
pioli, ultimo gradino ci porta in cielo. Rito, visione e azione, spettacolo con struttura chiusissima.
Dieci momenti per rendere libero il pubblico, il pubblico entrava dentro lo spettacolo molto prima, e
quindi diventava una grande manifestazione politica e non lo terminavano mai.
Negli anni 70 usciranno dal teatro, ci rientreranno negli anni 80.

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