Il Metodo Stanislavskij nasce tra la fine del secolo e gli
inizi del Novecento dalle puntigliose annotazioni di Stanislavskij sulle proprie esperienze. Egli cerc poi di trasmetterlo agli attori con risultati diversi e da qui si sviluppa anche il suo interesse per la scuola e la pedagogia. Le vicende della Rivoluzione Russa creano al teatro non pochi problemi e durante una tourne in !merica" egli scrive il primo dei suoi libri. !l suo ritorno si dedica ai classici e all#insegnamento del suo metodo. E# uno stile di insegnamento della recitazione messo a punto da $ostantin Sergeevi% !lekseev &che solitamente lo chiama psicotecnica' nei primi anni del ()**.+l metodo si basa sull(approfondimento psicologico del personaggio e sulla ricerca di affinit, tra il mondo interiore del personaggio e quello dell(attore. Si basa sulla esternazione delle emozioni interiori attraverso la loro interpretazione e rielaborazione a livello intimo. -er ottenere la credibilit, scenica il maestro Stanislavskij cre esercizi che stimolassero le emozioni da provare sulla scena" dopo aver analizzato in modo profondo gli atteggiamenti non verbali e il sottotesto del messaggio da trasmettere.+ risultati dei suoi studi furono raccolti in alcuni volumi. Nel .)/0 pubblic Il lavoro dell'attore su se stesso e nel .)12 usc3 postumo Il lavoro dell'attore sul personaggio.Se il metodo Stanislavskij pone alle basi dell(arte dell(attore il concetto dell(immedesimazione" il metodo opposto si deve allo studio dell(opera di 4ertolt 4recht" che invece basa la tecnica recitativa sulle capacit, di straniamento. Strasberg, ne Il sogno di una passione: la memoria affettiva essenziale per rivivere sul palcoscenico e quindi per creare unesperienza che sia reale sulla scena; lattore, rappresentazione dopo rappresentazione, non ripete solo parole e movimenti imparati a memoria, bens il ricordo dellemozione. importante che lesperienza sia stata vissuta diversi, molti anni prima; anche le recenti emozioni possono funzionare ma meglio che esse siano esistite! Il metodo di "trasberg, oltre al "istema di "tanislavs#i$, poggia su altre basi ideologiche e fondamenti teorici concreti. Infatti, nella biblioteca di "trasberg, non ci sono solo libri di teatro e sul teatro: "trasberg ha sempre cercato di ottenere conoscenze di quelle scienze che possiamo definire del comportamento!, specie nei diversi settori della psicologia. %el suo libro Il sogno di una passione, per esempio, "trasberg cita la psicologia behaviorista e &reud, 'illiam (ames ed altri. )uindi fin dallinizio "trasberg lavora ad un tentativo di ampliare! e migliorare il "istema di "tanislavs#i$, da lui considerato gi* valido ma suscettibile ad ulteriore perfezionamento. "econdo "trasberg anche "tanislavs#i$ era cosciente di queste necessit*, cio di un lavoro che preparasse tecnicamente lattore; tuttavia il maestro russo non riusc a risolvere tutti i problemi che si posto, mentre altri li ha liquidati troppo frettolosamente senza approfondirne limportanza. cco perch+ "trasberg vuole ampliare il "istema. ,a "trasberg non parte dal nulla nella propria ricerca, la domanda che egli pone alla base del suo lavoro la seguente: cos come esistono tecniche per la voce -per la dizione, emissione, intonazione ecc.., tecniche per il movimento del corpo -ginnastica, danza, acrobazia. e tecniche per la memoria, possibile inventare e praticare tecniche per i sentimenti, cio procedimenti mediante i quali lattore pu/ attingere coscientemente ai processi della propria vita psichica interiore0 verso questa tecnica dei sentimenti! che "trasberg indirizza i suoi principali sforzi: si tratta di un numero relativamente ristretto di esercizi che probabilmente costituiscono i punti del "istema di "tanislavs#i$ sui quali "trasberg intervenuto maggiormente per attuare il suo perfezionamento. Il %ucleo essenziale della tecnica interiore secondo il metodo il lavoro sulla memoria emotiva -pi1 precisamente, come vedremo, sulla memoria affettiva.: "trasberg vede nella memoria emotiva il mezzo attraverso il quale possibile, durante la recitazione, fare ricorso controllato alle emozioni. "tanislavs#i, ne Il lavoro dellattore su se stesso, parla fin dalle prime pagine di particolari sistemi di psicotecnica! mediante i quali lattore pu/ influire coscientemente sui processi psichici subcoscienti, ai quali non si pu/ direttamente comandare; anzi, per il maestro russo il principio della creazione subcosciente attraverso la psicotecnica cosciente! una delle principali nozioni della riviviscenza. 2a questione della riviviscenza sicuramente una di quelle pi1 difficili da affrontare in uno studio su "tanislavs#i$: infatti, se vero che si tratta di uno dei principi fondamentali del "istema, anche vero che questa idea di riviviscenza sta anche alla base delle sperimentazioni di "tanislavs#i$, e quindi si rende necessario cercare di comprenderla non come un elemento fra i tanti bens come un punto di partenza. 2a riviviscenza innanzitutto una condizione dessere, uno stato. 3mpliando il concetto, riviviscenza non indica una ripetizione, un recupero di un vissuto precedente -come il termine sembra suggerire., semmai uno stato psicologico che si manifesta in presenza di sentimenti forti. 2arte della riviviscenza dunque per "tanislavs#i$ la strada da percorrere per chi, volendo essere attore, non vuole incappare in uno dei due pi1 gravi rischi di questa attivit*: recitare distinto oppure recitare rappresentando; ma come fare per ottenere questa recitazione superiore, viva e convincente, non per puro caso ma per volont*0 4er "tanislavs#i$ ci/ possibile solo grazie allesercizio di particolari sistemi di psicotecnica: essi stimolano il subconscio e lo predispongono alla creazione cosciente. Il termine subconscio importantissimo: esso relativamente usuale nella psicologia di fine secolo 5677 per spiegare fenomeni di sdoppiamento della personalit*; &reud per subconscio non intende una distinzione fra una coscienza superiore ed una inferiore: egli respinge sostanzialmente questo termine proprio perch+ sembrerebbe indicare una seconda coscienza! alla quale egli non crede. Invece "tanislavs#i$ utilizza lespressione subcosciente! in modo appropriato proprio perch+ con essa sembra voler descrivere un qualcosa che paragonabile ad una seconda coscienza!-quella che &reud chiamer* Inconscio!.. )uindi niente a che spartire con &reud0 %iente affatto: quando "tanislavs#i$ parla del giusto metodo per interpretare un personaggio, lo fa utilizzando espressioni che vanno in una direzione molto vicina al pensiero freudiano. "trasberg, invece, pi1 prudente ed evita lutilizzo di termini diretti presi dalla psicologia e dalla psicoanalisi, dimostrando una solida conoscenza della letteratura scientifica in materia. "tanislavs#i$, insomma, pensava che la recitazione dellattore 8 per non essere n+ istintiva n+ rappresentativa 8 debba essere creativa!, e che per creare lattore deve fare appello al subconscio. 9ecitare nel modo giusto, per "tanislavs#i$, significa pensare, volere, desiderare, agire, esistere sul palcoscenico allunisono col personaggio. )uesto significa rivivere una parte, e questo processo, assieme alla parola riviviscenza! che lo definisce, hanno unimportanza assoluta!. fuori dubbio che "trasberg condivida le idee di "tanislavs#i$, tuttavia non inserisce nel suo ,etodo il termine 9iviviscenza!, e nemmeno un vocabolo alternativo: egli preferisce indicare questo concetto con espressioni del tipo creare esperienza, avere esperienze reali, creare unesperienza reale ecc. "ia per il "istema che per il metodo esistono due problemi fondamentali che lattore deve affrontare e risolvere tecnicamente!: il primo riguarda la capacit* dellattore di creare naturalezza e spontaneit* controllando le proprie azioni; il secondo riguarda labilit* dellattore nel fare appello alla sua vita fisica e psichica in funzione del personaggio. "trasberg vuole risolvere i due problemi in questo modo: attraverso limprovvisazione il primo, ed attraverso lesercizio della memoria emotiva il secondo. Non a caso egli indica proprio nellimprovvisazione e nella memoria emotiva il fulcro del suo Metodo. "e analizziamo le principali differenze fra il "istema ed il ,etodo vediamo immediatamente che proprio la questione della memoria emotiva! a creare le maggiori divergenze: "trasberg resta, per cos dire, fedele! alla memoria emotiva mentre lo "tanislavs#i$ degli ultimi anni si concentra sul ,etodo delle azioni fisiche considerando la memoria emotiva importante tanto quanto altri elementi. )uesto fu anche il motivo che port/ alle battaglie interne! fra "trasberg ed altri colleghi. Infatti, quando nel :;<= la 3dler e >lurman affermarono che 8 attraverso la piena concentrazione sulla memoria emotiva! 8 "trasberg stava percorrendo una strada che lo stesso "tanislavs#i$ aveva gi* abbandonato, si apr una spaccatura che porter* "trasberg allabbandono del ?roup @heatre. "ullobiettivo finale, cio la verit* scenica!, "trasberg e "tanislavs#i$ sono sostanzialmente daccordo; le differenza stanno nel processo che porta a questo risultato: per "tanislavs#i$ importante la verit* dellattore, che per immedesimarsi nel personaggio dispone di un mezzo, il se creativo -magico if.. 2a riformulazione di questo problema 8 precisa "trasberg 8 stata una delle principale innovazioni apportate dal ,etodo: secondo lui, il se creativo! pone grossi limiti allespressione dellattore, poich+ utile per quelle opere contemporanee e vicine alla realt* ma non certo per certi grandi drammi classici. 3dottando allora un suggerimento che "trasberg attribuisce a Aachtangov, egli propone una riformulazione del magico in creativo: la domanda centrale viene modificata in le circostanze date dalla scena indicano che il personaggio si deve comportare in un certo modo; che cosa motiverebbe te, attore, a comportarti in quel modo particolare0 )uesto implica i principi di motivazione e di sostituzione che permettono allattore di cercare una realt* differente da quella stabilita dal dramma che lo aiuter* a comportarsi in modo spontaneo e sincero. 2attore deve cercare emozioni e giustificazioni! -ecco Aachtangov. analoghe a quello del personaggio nelle circostanze date del dramma, o comunque che generino nellattore un comportamento che possa essere messo al posto -sostituito. di quelli immaginari del personaggio. 4er ottenere questo necessario ricorrere alla memoria emotiva. 2a memoria emotiva! presente anche nel "istema di "tanislavs#i$. "econdo "tanislavs#i$ un sentimento, a differenza di un gesto, non si pu/ imitare -nel senso di ripetere tale e quale.; da ci/ deriva la difficolt* da parte dellattore di far sentire allo spettatore lillusione della prima volta. 2a memoria emotiva, dice il maestro russo, aiuta lattore a riprovare sentimenti gi* vissuti; tuttavia i contenuti della memoria emotiva non sono immediatamente accessibili: far riuscire in questo lattore proprio lobiettivo principale che aveva convinto "tanislavs#i$ ad elaborare il "istema. %egli ultimi anni, invece, "tanislavs#i$ consider/ la memoria emotiva una risorsa alla quale lattore deve ricorrere solo in casi di particolari difficolt* nellinterpretazione. ,entre "trasberg continua a considerare la memoria emotiva! lo strumento costante ed indispensabile dellarte dellattore. 4erch+ "trasberg diverge da "tanislavs#i$ su questo punto e perch+ basa sulla memoria emotiva il suo metodo0 "trasberg entra in contatto con il "istema di "tanislavs#i$ attraverso le lezioni di Boleslavs#i$ all3merican 2aboratori @heatre; Boleslavs#i$ parlava di memoria affettiva dividendola in memoria analitica! e memoria del sentimento! -che aiuta lattore a provarlo sulla scena.. "trasberg, mettendo a punto il metodo, ha preferito modificare questi concetti dividendo la memoria affettiva in memoria dei sensi! -della sensazione fisica. e memoria emotiva! -delle esperienze ed emozioni vissute.. Cice "trasberg, ne Il sogno di una passione: la memoria affettiva essenziale per rivivere sul palcoscenico e quindi per creare unesperienza che sia reale sulla scena; lattore, rappresentazione dopo rappresentazione, non ripete solo parole e movimenti imparati a memoria, bens il ricordo dellemozione. importante che lesperienza sia stata vissuta diversi, molti anni prima; anche le recenti emozioni possono funzionare ma meglio che esse siano esistite per tanto tempo!, poich+ in questo caso viene ricatturato ci/ che sar* l per sempre. >omunque, dice "trasberg, non necessario ricatturare unesperienza che abbia profondamente colpito lattore: quello che importante che egli si concentri sulla concretezza sensoria dellesperienza e descriva ci/ che vede, ode, tocca e quello di cui ha esperienza cinesteticamente. In sostanza lattore, attraverso il training, laddestramento, si autoDcostruirebbe un repertorio di stimoli ai quali dovrebbero corrispondere sempre certe risposte dalle quali trarre le soluzioni ai problemi posti dal personaggio. %el suo 2ibro "trasberg precisa che lidea di fondo della memoria affettiva che lemozione dellattore non pu/ mai essere realmente reale ma solamente ricordata. "olo lemozione ricordata quella che lattore pu/ creare a comando e ripetere quando serve. Aale la pena aggiungere che il titolo del libro di "trasberg sta proprio a significare che le passioni degli attori mentre recitano somigliano ai sogni. Ciceva &reud che nel sogno ci/ che vediamo immaginario, ma ci/ che proviamo -gioia, paura, malinconia, orrore. reale. 4er queste sue caratteristiche, il sogno uno dei fenomeni psichici pi1 complessi, che &reud sempre chiama carattere allucinatorio del sogno! -allucinazione la percezione di qualcosa che non esiste e tuttavia ritenuto reale.. %on pu/ non colpire la forte analogia che si verifica nelle parole di "trasberg: uno dei problemi per lui fondamentali della recitazione consiste nello sviluppare una capacit* di creare risposte reali a stimoli immaginari. 4er "trasberg sviluppare questa capacit* significa recitare!.E
issue nr. 12: 07. Una citazione settecentesca del “Malmantile racquistato”: il "Torquato Tasso" di Carlo Goldoni – Lucia Di Santo (Università di Milano)
Parole rubate. Rivista internazionale di studi sulla citazione / Purloined Letters. An International Journal of Quotation Studies