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Carla Prestigiacomo
Università di Palermo
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Common European Framework of Reference for Languages: Learning,
Teaching, Assessment (Strasbourg, Council of Europe, 2001). La versione spagnola
è consultabile sul sito del Centro Virtual Cervantes: http://cvc.cervantes.es
/obref/marco.
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La mia attività di docente di Lingua e traduzione spagnola mi ha dato
l’opportunità di monitorare durante un triennio un gruppo di studenti con una
competenza di partenza disomogenea. Su circa 130 frequentanti il primo anno, un
buon 30% si attestava infatti su un A2+, mentre il resto non aveva avuto nessun
contatto con lo spagnolo. Alla conclusione dei primi due corsi, solo un 50% è stato
ammesso al terzo anno e, sebbene circa la metà fosse in possesso di una
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A questo proposito è sufficiente ricordare parte della definizione di
Diventare di Carbonell (1984): “intr. Volverse, hacerse // mudar, convertirse…”.
Ciò che colpisce, oltre all’insufficienza della definizione (non vengono presi in
considerazione tutti i verbos de cambio), è soprattutto l’inadeguatezza e ambiguità
degli esempi: “ di stucco, quedarse pasmado // grasso, engordar // magro,
enflaquecer // medico, hacerse médico…” . La voce Divenire, poi, presenta altre
sorprese: “intr. Devenir // pazzo, volverse loco // ricco, hacerse rico // verde,
ponerse verde…”. Nemmeno il più recente Tam (1999) sembra porre maggiore
attenzione sull’argomento: “Divenire: (…) Volverse, llegar a ser, hacerse, devenir.
Divenire anziano: volverse anciano.”; “Diventare: 1 ponerse. Diventare bianco:
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vengono mai trattati prima di un livello B1+9. In nessuno dei testi esaminati,
infatti, l’argomento è trattato tenendo in considerazione componenti
pragmatiche o semplicemente comunicative. In nessun testo, inoltre, si tiene
conto del fatto che questi verbi, con il loro complemento predicativo,
formano una “unidad semántica o predicado complejo” (Bosque, Demonte,
1999: 2511), idea fondamentale per abituare il discente ad un uso di verbi
derivati da aggettivi o sostantivi sin dai primi livelli del percorso di
apprendimento.
In linea di massima, e in modo più o meno esplicito, i materiali
esaminati tengono conto dei seguenti parametri:
1- Aspetto sintattico: ossia il contesto linguistico, il loro uso
con sostantivi, aggettivi, avverbi o complementi
preposizionali.
2- La natura del soggetto, in quanto da esso può dipendere
l’origine del processo che provoca il cambio e, di
conseguenza, la volontarietà o involontarietà dello stesso.
3- Le caratteristiche del cambio, ovvero se ci troviamo di
fronte a stati più o meno essenziali e più o meno transitori,
se il cambio riguarda l’aspetto fisico, psicologico, lo stato
d’animo, l’ambito professionale, l’ideologia, la religione,
se è di natura positiva, negativa e un lungo eccetera.
Per quanto riguarda le espressioni inserite nel gruppo Verbos de
cambio, si è riscontrata una sostanziale uniformità, sebbene il numero possa
variare se si è tenuto conto o meno dei verbi dejar, acabar e terminar o
della perifrasi llegar a estar.
Risulta evidente, quindi, che non è facile offrire una visione
completa e, soprattutto, efficace ai fini dell’apprendimento.
In questa sede saranno trattati solo quattro verbi, tralasciando
deliberatamente alcune espressioni, che non trovano una corrispondenza
immediata con diventare, e i verbi transformarse e convertirse en, che in
linea di massima non presentano eccessivi problemi, così come la perifrasi
llegar a ser, sebbene a volte sia usata in modo indiscriminato dagli
apprendenti, a causa della tendenza, tristemente diffusa, non solo a ricorrere
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Fernández, et al. (1999) inseriscono il capitolo dedicato ai Verbos de
Cambio al termine della sezione dedicata al Grupo verbal, e, in concreto, a
conclusione di tutto il percorso d’apprendimento. Gli esercizi corrispondenti,
invece, sono situati ai livelli Intermedio e Superior.
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HACERSE10
Dal punto di vista sintattico, può essere seguito sia da un aggettivo
che dal sostantivo, preceduto o no, dall’articolo indeterminativo.
Assimilabile a un processo del tipo pasar a ser, hacerse può riferirsi
quindi a cambiamenti sostanziali e definitivi che riguardano l’essere, la
professione, l’ideologia, la religione, la nazionalità. Sembra giocare un ruolo
determinante la volontarietà del soggetto, sebbene non bisogna tralasciare
nemmeno i casi in cui hacerse può riferirsi ad un processo spontaneo e
naturale o a situazioni in cui manca la componente di volontarietà nel
soggetto che subisce il cambio, come in Le tocó la lotería y se hizo rico..
La volontarietà è, invece, evidente nei seguenti esempi:
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VOLVERSE
Si tratta, sicuramente, di uno dei verbi più ostici per un apprendente
di Spagnolo/LS. Come si sa, sintatticamente si costruisce con un aggettivo
e, molto più raramente, con un sostantivo, come nella frase Este futbolista se
ha vuelto un personaje muy popular o nell’espressione Se ha vuelto hombre,
degna di essere analizzata a parte.
In particolare, i sintagmi nominali di volverse possono essere
introdotti dall’articolo indeterminativo, in quanto “designan tipos, es decir,
conjuntos de propiedades caracterizadoras y permanentes” (Bosque,
Demonte, 1999: 2512).
Con volverse, l’origine del cambio non sembra determinata dal
soggetto e, di norma, ci troviamo di fronte ad un processo rapido con effetti
duraturi e fondamentalmente negativi12. Inoltre, in determinate situazioni,
può focalizzare l’atteggiamento dell’enunciatore che, esplicitando o no la
causa, non si limita a fare una considerazione, ma esprime una sorta di
giudizio di valore. L’enunciatore può coincidere o no con il soggetto che ha
subito il cambio:
PONERSE
Di caratteristiche simili a volverse, e per questo spesso causa
d’errore, è seguito da aggettivi, soprattutto relativi agli stati d’animo,
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L’espressione Estás hecho un asco, infine, meriterebbe una lunga
riflessione, ma date le condizioni imposte dalle circostanze, mi devo limitare a
mettere in dubbio la coincidenza totale di hacerse con il concetto di pasar a ser.
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Naturalmente, anche in questo caso, non è possibile parlare di regole
‘universali’. È sufficiente ricordare, infatti, tra le tante possibili, le espressioni
volverse tolerante o volverse comprensivo: Con la edad se ha vuelto más tolerante;
Desde que se ha quedado viudo se ha vuelto más comprensivo.
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QUEDARSE
Seguito da un participio, da un aggettivo, da un complemento
preposizionale o dall’espressione hecho + sostantivo o hecho + (un/una) +
sostantivo esprime il risultato di una trasformazione causata da un agente
esterno, sia esplicito che implicito13, come nei seguenti esempi:
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Una delle differenze tra quedar e quedarse è costituita, infatti, dalla
prossimità con la costruzione passiva della struttura quedar + participio, che
“puede tomar un complemento agentivo o un adverbio orientado al agente (…).
(Bosque, Demonte, 1999: 2512). Tuttavia, le strutture passive non implicano che
“el resultado obtenido se mantiene por un certo período, (…); compárese El libro
quedó guardado con El libro fue guardado.” (ibidem)
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Me he quedado frío
Me quedé sin palabras
Al oír la noticia se quedó hecho polvo
La camisa se ha quedado hecha un guiñapo
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Su questo punto non tutti gli autori coincidono. In concreto, Bosque,
Demonte (1999: 2512-2513) sottolineano: “Quedarse puede implicar que hay un
ente con volición que controla o mantiene el estado expresado (...), mientras que el
segundo (quedar) no lo implica (...). De ahí que quedarse sea incompatible con
sujetos inanimados y con la construcción pasiva adjetiva, que tiene ya un agente
sobreentendido.” Nessuno può dubitare, tuttavia, della legittimità di un’espressione
come La llave se ha quedado atascada en la cerradura.
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