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CORSO MULETTO

PRESENTAZIONE DEL CORSO:

Questo corso è rivolto a lavoratori addetti alla


conduzione di carrelli elevatori semoventi con
conducente a bordo.

Attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una


specifica abilitazione degli operatori (articolo 73,
comma 5 del D.Lgs. n. 81/2008)
PRESENTAZIONE DEL CORSO:

DURATA DEL CORSO

8 ORE DI TEORIA

4 ORE DI PRATICA.
PROGRAMMA DEL CORSO:
MODULO GIURIDICO-NORMATIVO (1 ora)
Presentazione del corso
 Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza
del lavoro con particolare riferimento alle disposizioni di
legge in materia di uso delle attrezzature di lavoro (D.Lgs.
81/2008)
 Responsabilità dell’operatore

MODULO TECNICO (7 ore)


 Tipologie e caratteristiche dei vari tipi di veicoli per
trasporto interno
 Principali rischi connessi all’impiego di carrelli semoventi
 Tecnologia dei carrelli semoventi
 Componenti principali dei carrelli semoventi
 Dispositivi di comando e sicurezza
 Sistema di ricarica batterie
 Nozioni elementari di fisica
 Le condizioni di equilibrio
 Controlli e manutenzioni
 Modalità di utilizzo in sicurezza dei carrelli semoventi
DEFINIZIONI:
“Accordo Stato-Regioni 22 febbraio 2012
sulle attrezzature di lavoro”
Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo:

1-CARRELLI INDUSTRIALI SEMOVENTI


Qualsiasi veicolo dotato di ruote ( eccetto quelli
circolanti su rotaie) e azionato da un operatore a
bordo su sedile concepito per :

TRASPORTARE
TRAINARE
SPINGERE
IMPILARE
DISPORRE SU SCAFFALATURE
DEFINIZIONI:
“Accordo Stato-Regioni 22 febbraio 2012
sulle attrezzature di lavoro”

2-CARRELLI A BRACCIO TELESCOPICO

Carrelli semoventi a braccio telescopico: carrelli


elevatori a contrappeso dotati di uno o più bracci
snodati, telescopici o meno, non girevoli, utilizzati
per impilare carichi. Il dispositivo di sollevamento
non deve essere girevole o comunque non deve
presentare un movimento di rotazione maggiore di 5°
rispetto all’asse longitudinale del carrello.
DEFINIZIONI:
“Accordo Stato-Regioni 22 febbraio 2012
sulle attrezzature di lavoro”
3-CARRELLI SOLLEVATORI ELEVATORI

Carrelli/Sollevatori/Elevatori semoventi telescopici


rotativi: attrezzature semoventi dotate di uno o più
bracci snodati, telescopici o meno, girevoli, utilizzate
per movimentare carichi ed azionate da un operatore
a bordo su sedile.
ESEMPI DI CARRELLI INDUSTRIALI SEMOVENTI

CARRELLI A FORCHE FRONTALI

A 4 RUOTE A 3 RUOTE
ESEMPI DI CARRELLI INDUSTRIALI SEMOVENTI

TRANSPALLET CON PEDANA TRANSPALLET MANUALE


CARRELLI SEMOVENTI A BRACCIO TELESCOPICO

Carrelli elevatori a contrappeso dotati di uno o più


bracci snodati, telescopici o meno non girevoli
utilizzati per impilare carichi.
CARRELLI TELESCOPICI ROTATIVI

Qualsiasi attrezzatura semovente dotata di uno o più


bracci snodati, telescopici o meno, girevoli utilizzata per
movimentare carichi ed azionata da un operatore a
bordo su sedile .
ALCUNE SPECIFICHE:
ESISTE UNA PATENTE O PATENTINO PER IL CARRELLO ELEVATORE?

In base ad un accordo tra Stato e Regioni del 22 febbraio 2012 sono


state individuate attrezzature per le quali è richiesta un’abilitazione
specifica per il loro utilizzo da parte degli operatori.
Quella che generalmente chiamiamo patente o patentino del muletto
di fatto è un’abilitazione obbligatoria per l’utilizzo di una attrezzatura
di lavoro.

COSA E’ IL PATENTINO DEL CARRELLO ELEVATORE?


Il patentino per il carrello elevatore è un’attestazione rilasciata al
lavoratore da un ente qualificato dopo la frequenza di un corso e
dopo il superamento di un esame che dimostra la corretta capacità
di utilizzo e la conoscenza delle buone pratiche per la sicurezza,
secondo quanto stabilito dall’accordo Stato-Regione del 22/2/2012.

Tale riconoscimento è imposto dal Testo Unico della Sicurezza (dlgs


81/08 art. 71 e 73)
ALCUNE SPECIFICHE:

IL PATENTINO DEL MULETTO HA UNA SCADENZA?

L’abilitazione deve essere rinnovata entro 5 anni dalla data di


rilascio dell’attestato di abilitazione.

Il corso di aggiornamento ha una durata di 4 ore.


ALCUNE SPECIFICHE:

IL PATENTINO E’ VALIDO IN TUTTA EUROPA?

La legge di riferimento è Italiana, il corso ha validità su tutto il


territorio nazionale. Ogni Paese europeo ha la sua legislatura
di riferimento. In alcuni Paesi l’abilitazione italiana può essere
riconosciuta ma è necessario sempre verificare con il Paese
straniero tale validità.

Non esiste ancora un patentino europeo.


MODULO GIURIDICO-NORMATIVO

Il primo riferimento in Italia


per quanto riguarda la normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro
è

il Decreto legislativo 81/08

a volte semplicemente detto “Decreto 81” e per tutti gli addetti ai


lavori spesso semplicemente chiamato “Testo unico sulla sicurezza”.
MODULO GIURIDICO-NORMATIVO

Altro riferimento importante è


L’Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012
Riguarda l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è
richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le
modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti
formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della
formazione, in attuazione dell’articolo 73, comma 5, del decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni.

L’accordo dopo la dicitura carrelli elevatori semoventi con


conducente a bordo riporta queste immagini:
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

Il D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. e ii. riunisce in un unico testo le norme


esistenti in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Tale
decreto si occupa della tutela della salute e della sicurezza dei
lavoratori sui luoghi di lavoro.

Riconosce il principio dell’effettività della tutela: diritto di tutti coloro


che operano negli ambienti di lavoro, qualunque sia il rapporto o
contratto di lavoro.

ALCUNI ASPETTI FONDAMENTTALI DEL DECRETO

PREVENZIONE
PROTEZIONE
FORMAZIONE
RESPONSABILITA’
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

Il D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 è composto da:

• 13 titoli
• 306 articoli
• 51 allegati

IL TITOLO III
RIGUARDA L’USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DPI
(articoli dal 69 all’ 87)
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

SOGGETTI COINVOLTI NELLA GESTIONE DELLA SICUREZZA

RSPP
DIRIGENTI
PREPOSTI
ASPP

ADDETTI LAVORAT
EMERGENZE DL ORI

ADDETTI
PRIMO
SOCCORS
RLS
MEDICO
O COMPETE
NTE
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO NON DELEGABILI


(dal D. Lgs. 81/2008 art. 17)

Sono previsti obblighi delegabili e non delegabili: il datore di lavoro


non può delegare le seguenti attività:

• La valutazione dei rischi con la conseguente elaborazione del


DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (DVR);

• La designazione del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione


dai rischi.
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

DEFINIZIONE E PRINCIPALI OBBLIGHI DEL DATORE DI


LAVORO/DIRIGENTE
(dal D. Lgs. 81/2008 artt. 2 e 18)

Il Datore di Lavoro (DL) (il titolare del rapporto di lavoro con il


lavoratore o il soggetto che ha la responsabilità dell’organizzazione o
dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa
deve:

• nominare il Medico Competente;

• designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione


delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione
dai luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di
salvataggio di primo soccorso e, comunque, di gestione
dell’emergenza;

• fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione


individuale;
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

DEFINIZIONE E PRINCIPALI OBBLIGHI DEL DATORE DI


LAVORO/DIRIGENTE
(dal D. Lgs. 81/2008 artt. 2 e 18)

• richiedere l’osservanza, da parte di tutti i lavoratori, delle norme vigenti e


di tutte le disposizioni aziendali in materia di sicurezza, di igiene del
lavoro e di uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e dei
Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) messi a loro disposizione;

• inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze della


Sorveglianza Sanitaria Obbligatoria (SSO);

• adempiere agli obblighi di informazione, formazione, addestramento;

• adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e


dell’evacuazione dei luoghi di lavoro;

• consegnare al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), su


richiesta di questi e per l’espletamento delle sue funzioni, copia del
DVR (art. 17 e art. 53);
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

DEFINIZIONE E PRINCIPALI OBBLIGHI DEL PREPOSTO


(dal D. Lgs. 81/2008 artt. 2 e 19)

Il preposto è la persona che sovrintende all’attività lavorativa e


garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la
corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un
funzionale potere di iniziativa), è tenuto a:

• sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli


lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni
aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sull’uso dei
mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione
individuale messi a loro disposizione e, in caso di inosservanza
informare i loro superiori diretti;
• verificare che soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate
istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e
specifico;
• informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un
pericolo grave ed immediato
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

DEFINIZIONE E PRINCIPALI OBBLIGHI DEL PREPOSTO


(dal D. Lgs. 81/2008 artt. 2 e 19)

• astenersi dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in


una situazione di lavoro in cui persista un pericolo grave ed
immediato; • segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al
dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature che dei
dispositivi di protezione;

• frequentare gli appositi corsi di formazione.

ESEMPIO DI PREPOSTO
IL CAPOMAGAZZINIERE
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

DEFINIZIONE E PRINCIPALI OBBLIGHI DEI LAVORATORI E


SOGGETTI EQUIPARATI (dal D. Lgs. 81/2008 artt. 2 e 20)

I lavoratori si prendono cura della propria salute e sicurezza e di


quella della altre persone presenti sul luogo di lavoro pertanto:

• osservano le disposizioni e istruzioni impartite dal datore di lavoro,


dirigenti e preposti in merito alla protezione collettiva ed individuale;

• utilizzano correttamente macchinari, attrezzature, sostanze,


preparati pericolosi, mezzi di trasporto e dispositivi di sicurezza;

• utilizzano in modo appropriato i D.P.I. (dispositivi di protezione


individuale, quali cuffie, guanti, maschere, scarpe, ecc.)
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

DEFINIZIONE E PRINCIPALI OBBLIGHI DEI LAVORATORI E


SOGGETTI EQUIPARATI (dal D. Lgs. 81/2008 artt. 2 e 20)

• segnalano immediatamente al datore di lavoro, dirigente o preposto


le deficienze delle apparecchiature, dei DPI e condizioni di pericolo,
si adoperano per eliminare o ridurre situazioni di pericolo grave e
incombente dandone notizia al RLS;

• non rimuovono o modificano senza autorizzazione i dispositivi di


sicurezza;

• non compiono di propria iniziativa operazioni non di loro


competenza che possono compromettere la sicurezza propria e di
altri lavoratori;

• partecipano ai programmi di formazione e addestramento


organizzati dal DL;

• si sottopongono ai controlli sanitari se sono previsti dal D. Lgs. 81/08


o disposti dal Medico Competente (MC)
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

DEFINIZIONE, STRUTTURA E COMPITI DEL SERVIZIO DI


PREVENZIONE E PROTEZIONE (dal D. Lgs. 81/2008 artt. 2, 31, 32, 33)

Il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) è l’insieme delle


persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda, finalizzati
all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i
lavoratori. Il SPP deve:

Individuare i fattori di rischio, valutare i rischi e individuare le misure


per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto
della normativa vigente;
• elaborare, per quanto di propria competenza, le misure preventive e
protettive previste dal documento di valutazione dei rischi;
• elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; •
proporre programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
• partecipare alle consultazioni in materia di salute e sicurezza sul
lavoro, nonché alla riunione periodica;
• fornire le informazioni dovute ai lavoratori.
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

DEFINIZIONE E COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI


PER LA SICUREZZA (dal D. Lgs. 81/2008 artt. 2, 47, 50)

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RSL) è una persona


eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne
gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Le sue
attribuzioni sono:

• accedere ai luoghi in cui si svolgono le attività;

• essere consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla


valutazione dei rischi, individuazione, programmazione, realizzazione
e verifica della prevenzione;

• essere consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti


a: servizio di prevenzione e protezione, prevenzione incendi, pronto
soccorso ed evacuazione dei lavoratori e del medico competente;
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

DEFINIZIONE E COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI


PER LA SICUREZZA (dal D. Lgs. 81/2008 artt. 2, 47, 50)

• ricevere le informazioni e la documentazione legata alla valutazione dei


rischi e le relative misure di prevenzione

• ricevere una formazione adeguata;

• partecipare alla riunione periodica;

• avvertire il responsabile d’azienda dei rischi individuati nel corso della


sua attività;

• fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di


prevenzione e protezione adottate non siano idonee a garantire la
sicurezza e la salute durante il lavoro
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

LA SORVEGLIANZA SANITARIA (dal D. Lgs. 81/2008 art. 41)

La Sorveglianza Sanitaria Obbligatoria (SSO) è effettuata dal Medico


Competente nei casi previsti dalla legge, e/o su richiesta del
lavoratore. Non è prevista per ogni lavoratore ma viene attuata
solamente per i lavoratori esposti a rischi specifici individuati dalla
normativa vigente.
Comprende:

• accertamenti preventivi intesi a constatare l’assenza di


controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati, ai fini della
valutazione della loro idoneità alla mansione specifica;

• accertamenti periodici per controllare lo stato di salute dei


lavoratori ed esprimere giudizio di idoneità alla mansione specifica;
su richiesta; al cambio di mansione; a cessazione del rapporto di
lavoro.
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

GESTIONE DELLE EMERGENZE.

Il datore di lavoro designa preventivamente i lavoratori destinati alla


gestione della prevenzione incendi e del primo soccorso all’interno
dell’organizzazione. A tale scopo un numero di soggetti adeguato alle
dimensioni dell’organizzazione viene formato attraverso corsi
specifici ed entra a fare parte della squadre cosiddette di
“PREVENZIONE INCENDI” e “PRIMO SOCCORSO”.

Tutti gli altri soggetti presenti all’interno della struttura, in caso di


emergenza, sono tenuti a fare riferimento al suddetto personale ed
alle indicazioni da questo fornite.
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

PREVENZIONE INCENDI

La sicurezza antincendio è finalizzata alla salvaguardia


dell’incolumità delle persone e alla tutela dei beni e dell’ambiente,
mediante il conseguimento dei seguenti obiettivi primari:

• riduzione al minimo delle occasioni di incendio;

• stabilità delle strutture portanti per un tempo utile ad assicurare il


soccorso degli occupanti;

• limitata produzione di fuoco e fumi all’interno degli edifici e limitata


propagazione del fuoco agli edifici vicini;

• possibilità che gli occupanti lascino gli edifici indenni;

• possibilità per le squadre di soccorso di operare in sicurezza.


DECRETO LEGISLATIVO 81/08

PREVENZIONE INCENDI

CLASSI di TIPO DI ESTINTORE


incendio
POLVERE CO2 IDRICO SCHIUMA

A: solidi SI NO SI SI
B: liquidi SI SI NO SI

C: gas SI SI NO NO

D: metalli SI NO NO NO

E: elettrici SI SI NO NO
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

PREVENZIONE INCENDI

POLVERE CO2
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

ESEMPI INCENDI MULETTO


DECRETO LEGISLATIVO 81/08

COMPITI ADDETTO PRIMO SOCCORSO

Essenzialmente i compiti dell’addetto al primo soccorso riguardano la


gestione delle emergenze. Principalmente l’addetto al primo
soccorso deve saper comunicare con gli organi preposti alla
gestione delle emergenze, come il 118. Motivo per cui deve:

-saper riconoscere un’emergenza sanitaria


-essere in grado di raccogliere informazioni sull’infortunio
-riconoscere e prevenire pericoli evidenti e probabili post-trauma
-saper accertare le condizioni psico-fisiche del lavoratore che ha
subito l’infortunio
-attuare gli interventi di primo soccorso
-conoscere i rischi specifici dell’attività svolta
-conoscere patologie relative al luogo di lavoro
-conoscere le modalità di allerta del sistema di soccorso
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

Art. 69 – Titolo III: uso delle attrezzature di lavoro e dei DPI

1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente titolo si intende


per:

a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o


impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e
componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo,
destinato ad essere usato durante il lavoro;
b) uso di una attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa
connessa ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o
fuori servizio, l’impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione,
la manutenzione, la pulizia, il montaggio, lo smontaggio;
c) zona pericolosa: qualsiasi zona all’interno ovvero in prossimità di
una attrezzatura di lavoro nella quale la presenza di un lavoratore
costituisce un rischio per la salute o la sicurezza dello stesso;
d) lavoratore esposto: qualsiasi lavoratore che si trovi interamente o
in parte in una zona pericolosa;
e) operatore: il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di
lavoro.
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

Art. 70 – Requisiti di sicurezza

1. Salvo quanto previsto al comma 2, le attrezzature di lavoro messe


a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche
disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive
comunitarie di prodotto.

2. Le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni


legislative e regolamentari di cui al comma 1, e quelle messe a
disposizione dei lavoratori antecedentemente all’emanazione di
norme legislative e regolamentari di recepimento delle direttive
comunitarie di prodotto, devono essere conformi ai requisiti generali
di sicurezza di cui all’allegato V.
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

Art. 70 – Requisiti di sicurezza

3. Si considerano conformi alle disposizioni di cui al comma 2 le


attrezzature di lavoro costruite secondo le prescrizioni dei decreti
ministeriali adottati ai sensi dell’articolo 395 del decreto Presidente
della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547, ovvero dell’articolo 28 del
decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626.

4. Qualora gli organi di vigilanza, nell’espletamento delle loro funzioni


ispettive in materia di salute e sicurezza sul lavoro, constatino che
un’attrezzatura di lavoro presenti una situazione di rischio
riconducibile al mancato rispetto di uno o più requisiti essenziali di
sicurezza previsti dalle disposizioni legislative e regolamentari di cui
al comma 1, ne informano immediatamente l’autorità nazionale di
sorveglianza del mercato competente per tipo di prodotto.
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

Art. 71 – Obblighi del datore di lavoro

Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché le attrezzature


di lavoro siano:
:
1) installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso;

2) oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la


permanenza dei requisiti di sicurezza di cui all’articolo 70 e siano
corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d’uso e libretto di
manutenzione;

3) assoggettate alle misure di aggiornamento dei requisiti minimi di


sicurezza

b) siano curati la tenuta e l’aggiornamento del registro di controllo


delle attrezzature di lavoro per cui lo stesso è previsto.
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

Art. 72 – Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti i

1. Chiunque venda, noleggi o conceda in uso o locazione finanziaria


macchine, apparecchi o utensili attesta, sotto la propria
responsabilita’, che le stesse siano conformi, al momento della
consegna a chi acquisti, riceva in uso, noleggio o locazione
finanziaria, ai requisiti di sicurezza di cui all’allegato V.

2. Chiunque noleggi o conceda in uso attrezzature di lavoro senza


operatore deve, al momento della cessione, attestarne il buono stato
di conservazione, manutenzione ed efficienza a fini di sicurezza.
Dovrà altresì acquisire e conservare agli atti per tutta la durata del
noleggio o della concessione dell’attrezzatura una dichiarazione del
datore di lavoro che riporti l’indicazione del lavoratore o dei
lavoratori incaricati del loro uso, i quali devono risultare formati
conformemente alle disposizioni del presente titolo e, ove si
tratti di attrezzature di cui all’articolo 73, comma 5, siano in possesso
della specifica abilitazione ivi prevista.
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

Art. 73 – informazione formazione e addestramento

in particolare, è richiesto che per ogni attrezzatura di lavoro messa a


disposizione, i lavoratori incaricati dell’uso dispongano di ogni
necessaria informazione e istruzione e ricevano una formazione e un
addestramento adeguati, in rapporto alla sicurezza relativamente:

a) alle condizioni di impiego delle attrezzature;

b) alle situazioni anormali prevedibili.


DECRETO LEGISLATIVO 81/08

Art. 73 – informazione formazione e addestramento

In base al nuovo accordo, le attrezzature per le quali è necessaria


l’abilitazione degli operatori sono le seguenti:
-piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE);
- gru mobile;
- gru a torre
- gru per autocarro;
- carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo;
- trattori agricoli o forestali;
- macchine movimento terra;
- pompe per calcestruzzo.
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

CIRCOLARE MLPS n 12 del 11/3/2013

Definizione di operatore (Circ. 12.2)


L’utilizzo saltuario, occasionale o finalizzato allo svolgimento di
applicazioni non ben determinate delle attrezzature di lavoro richiede
comunque la specifica abilitazione, a meno che non si tratti di un
utilizzo slegato dall’attività lavorativa caratteristica dell’attrezzatura
stessa (si cita ad esempio lo spostamento a vuoto, la manutenzione
ordinaria e straordinaria, ecc.).
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

RESPONSABILITA’ DELL’OPERATORE

L’addetto carrellista ha delle serie responsabilità relativamente a se


stesso, ai colleghi e all’azienda:

deve essere maggiorenne e deve avere l’autorizzazione del datore di


lavoro o di un superiore;

deve possedere l’idoneità sanitaria alla mansione (con screening


periodici);

deve conoscere le norme di sicurezza relative all’uso del carrello e


essere in possesso di abilitazione specifica;

deve avere buone capacità di valutare le dimensioni e il peso del


carico, gli ingombri, le distanze e gli spazi;
DECRETO LEGISLATIVO 81/08

RESPONSABILITA’ DELL’OPERATORE

deve possedere senso di responsabilità;

deve essere prudente;

deve avere temperamento calmo e riflessivo.


DECRETO LEGISLATIVO 81/08

RESPONSABILITA’ DELL’OPERATORE

L’operatore possedere l’idoneità medica alla mansione, in particolare


devono essere valutati:

una acutezza visiva non inferiore a 12/10 complessivi, con non meno
di 4/10 per l’occhio che vede meno;

campo visivo, senso cromatico e stereoscopico normali;

negatività ad accertamenti sull’assunzione di sostanze psicotrope e


stupefacenti;

assenza di alcol-dipendenza o problemi alcol-correlati;

assenza di disabilità fisiche.


DECRETO LEGISLATIVO 81/08

PROBLEMI ALCOL CORRELATI

Negli ambienti lavorativi i problemi alcol–correlati provocano:

- aumento di assenze dal lavoro (3-4 volte superiori);

- 40% dei cambiamenti del posto di lavoro con un aumentata


possibilità di licenziamento;

- riduzione progressiva della capacità lavorativa” (dopo 7 anni di


abusodipendenza-perdita del 15%, dopo 11 anni perdita del 50%,
dopo 14 anni perdita del 75%);

- aumento del rischio di infortuni;

- costi sociali ed economici rilevanti”.


DECRETO LEGISLATIVO 81/08

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal


lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi
suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro,
nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.

I dispositivi di protezione possono essere:

DPC
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA

DPI
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Categorie

A seconda della crescente protezione che devono garantire, i D.P.I. possono essere di:

1° CATEGORIA

D.P.I. “solo per rischi minori”.

2° CATEGORIA
D.P.I. per tutti i rischi non rientranti nella 1° e
3° categoria (“rischi medi”).

3° CATEGORIA
D.P.I. per rischi di morte o di lesioni gravi ed a
carattere permanente.

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