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REGOLAMENTO
GENERALE DI SICUREZZA
2ª Parte
Norme e procedure
di sicurezza specifiche
EDIZIONE 2003
INDICE 2ª PARTE
CAP. 5 - NORME E PROCEDURE DI SICUREZZA SPECIFICHE
In questa parte vengono riportate le seguenti norme e procedure specifiche
cui fare riferimento sia nelle compilazioni di Permessi di Lavoro quadro “B”
quando necessario, sia nella programmazione ed esecuzione dei lavori relativi.
5.1 Procedure “Standard” di sicurezza.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 79
5.2 Norme per l’accesso di terzi ad aree di impianto
e relativo “Permesso di Accesso” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 86
5.3 Norme di sicurezza per l’Impianto Alchilazione . . . . . . . . . . p. 87
5.4 Norme di sicurezza per l’esecuzione di Radiografie
Industriali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 96
5.5 Norme di sicurezza per l’esecuzione di tagli
meccanici a freddo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 109
5.6 Norme di sicurezza per l’esecuzione di scavi . . . . . . . . . . . . p. 109
5.7 Norme di sicurezza per l’uso di ponteggi . . . . . . . . . . . . . . . p. 113
5.8 Norme di sicurezza per l’ingresso nelle zone Torce
e Blow-down . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 114
5.9 Norme di sicurezza per l’esecuzione di lavori connessi
ai collettori Blow-down e close-drain di impianti. . . . . . . . . p. 116
5.10 Norme di sicurezza per l’accesso ai tetti galleggianti
dei serbatoi. Procedure per l’aspirazione sotto il limite di
galleggiamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 117
5.11 Norme di sicurezza per il campionamento e le
misurazioni dei livelli nelle Auto/Ferrocisterne
e nei serbatoi contenenti liquidi infiammabili . . . . . . . . . . . . p. 118
5.12 Norme di sicurezza per la manovra degli idranti . . . . . . . . . p. 119
5.13 Norme di sicurezza per l’uso delle motosaldatrici,
elettro saldatrici e relativo cavo di massa. . . . . . . . . . . . . . . p. 119
5.14 Norme per l’uso dei pacchi bombole di Azoto . . . . . . . . . . p. 120
5.15 Norme di sicurezza per la discarica di Auto/
Ferrocisterne di acido solforico, soda caustica e
prodotti chimici in genere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 121
5.16 Norme di sicurezza per l’esecuzione di lavori che
comportano interruzioni stradali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 124
5.17 Norme di sicurezza per la pulizia dei pozzetti delle
fogne di Raffineria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 124
5.18 Norme di sicurezza per l’intercettazione delle valvole di
sicurezza e dei contenitori di Blow-down . . . . . . . . . . . . . . p. 126
5.19 Norme di sicurezza per il bloccaggio di valvole con
lucchetto e catena e frangiatura cieca. . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 128
5.20 Norme di sicurezza per l’uso delle manichette di
gomma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 128
5.21 Norme di sicurezza per l’esecuzione di collegamenti su linee di
processo in esercizio col sistema “Hot tapping” . . . . . . . . . p. 129
5.22 Norme di sicurezza per l’esecuzione di lavori
all’interno delle caldaie F300 e F400 con le relative
turbine a gas in esercizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 132
5.23 Norme di sicurezza per inserire il “Ciecone”,
in posizione chiusa o aperta, sulla vapor-line del
reattore F.C.C. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 132
5.24 Procedure di sicurezza per lavori eseguiti all’interno
dell’Isola 10 e su oleodotti SNAM OLEO in aree di
Raffineria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 133
5.25 Norme di sicurezza per il carico Autobotti . . . . . . . . . . . . . p. 136
5.26 Norme di sicurezza per sottogalleggiamento serbatoi. . . . . p. 137
5.27 Norme per la trasmissione alle Imprese Assuntrici
di Regolamento e norme integrative
di sicurezza vigenti in Raffineria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 138
5.28 Lavori a fuoco sulle torri di raffreddamento dell’acqua . . . . p. 140
5.29 Accesso alla fossa recupero troppo pieno del piazzale
caricamento rete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 141
5.30 Interventi di manutenzione su disc-oil . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 141
5.31 Lavori di manutenzione e montaggio su apparecchiature
concesse in comodato d’uso da altre società . . . . . . . . . . . . p. 142
5.32 Lavori di manutenzione e montaggio in aree dove sono
allocate apparecchiature fornite in comodato d’uso . . . . . . p. 143
5.33 Lavori di manutenzione e montaggio su apparecchiature
appartenenti a terzi collocate su aree di raffineria concesse
in comodato d’uso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 144
5.34 Lavori di manutenzione sui pozzetti di invio acqua
di drenaggio dei serbatoi del grezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 145
5.35 Norme di sicurezza per l’esecuzione di lavori su linee
contenenti gas pericolosi…. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 146
5.36 Norme di sicurezza per lo svuotamento di linee con
ausilio dell’autospurghi… . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 147
5.37 Norme di sicurezza e protezione per analizzatori a fonte
radiogena (tubo a raggi x)… . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 149
5.38 Norme di sicurezza e protezione per sorgenti radioattive
sigillate di cesio-137 e cobalto-60… . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 151
5.39 Norme di sicurezza e protezione per sorgenti radioattive
sigillate di cesio-137 installate sugli accumulatori F-5551
e F-5552 dell’impianto Alkilazione… . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 153
5.40 Norme di sicurezza e protezione per sorgente radioattiva
sigillata di carbonio-14 installata nella cabina analisi
presso la scuola IPSIA di Sannazzaro… . . . . . . . . . . . . . . . . p. 156
5.41 Norme di esercizio e di sicurezza relative ad impianti
elettrici ed elettrostrumentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 158
5.1 – PROCEDURE STANDARD DI SICUREZZA
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Campioni acidi
Le bombole per il campionamento di HF o di gas, dopo lo svuotamento,
dovranno essere neutralizzate a cura del Laboratorio Chimico prima di
essere restituite all’impianto.
Tutti i campioni di acido o di idrocarburi contenenti acido, dovranno es-
sere prelevati da personale espressamente incaricato.
Controllo delle soluzioni neutralizzanti
Le soluzioni neutralizzanti poste nelle diverse vasche dell’impianto
o dello spogliatoio dovranno essere frequentemente controllate
con le apposite cartine. Le soluzioni neutralizzanti dovranno essere
a pH 10.
Segni distintivi su attrezzi ed apparecchiature
Tutti gli attrezzi e le apparecchiature in dotazione all’impianto Alchila-
zione dovranno essere contrassegnati con vernice gialla, allo scopo di in-
dicarne il particolare uso.
Le vasche di neutralizzazione devono essere verniciate in bianco.
Neutralizzazione di attrezzi e apparecchiature che devono es-
sere rimossi dalla zona acida
Tutti gli attrezzi e le apparecchiature rimossi dalla zona acida e che pos-
sono contenere HF dovranno prima essere completamente neutralizza-
ti e lavati.
Grasso, baderne e guarnizioni devono essere rimossi. Le apparecchiatu-
re dovranno essere completamente smontate in modo da assicurare che
tutte le parti componenti vengano in diretto contatto con la soluzione
neutralizzante.
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Premessa
La detenzione, il trasporto e l’utilizzo di macchine radiogene e sorgenti
radioattive, per l’effettuazione di controlli non distruttivi all’interno della
Raffineria, sono subordinati al rispetto delle presenti norme di esercizio
e di sicurezza, redatte in conformità alle disposizioni legislative vigenti.
Queste norme sono vincolanti sia per le unità di Raffineria preposte alla
supervisione dei controlli radiografici, sia per le Imprese Assuntrici inca-
ricate dei lavori.
Definizioni
SORGENTI DI RADIAZIONI IONIZZANTI (art. 4, punto 3, lett. q,
D.Lgs. 230/95 modificato dal D.Lgs. 241/00)
Apparecchio generatore di radiazioni ionizzanti (macchina radiogena) o
materia radioattiva ancorché contenuta in apparecchiature o dispositivi
in genere, dei quali, ai fini della radioprotezione, non si può trascurare
l’attività, o la concentrazione di radionuclidi, o l’emissione di radiazioni.
ZONA DELIMITATA
Si intende la zona all’interno della quale non è consentito l’accesso alle
persone non autorizzate.
DOSE ASSORBITA (art. 4, lett. n, D.Lgs. 230/95 modificato dal D.Lgs.
241/00)
Quoziente di dE diviso per dm. in cui dE é l’energia media ceduta dalle
radiazioni ionizzanti alla materia in un elemento volumetrico e dm la
massa di materia contenuta in tale elemento volumetrico. L’unità di dose
assorbita è il gray.
TEMPO DI ESPOSIZIONE
E’ il tempo effettivo di esposizione a radiazioni ionizzanti per l’esecuzio-
ne delle radiografie.
UNITA’ DI MISURA
Gray, rad, Sievert, rem, Bq, Ci. Le unità di misura sono riportate sul re-
tro del modulo specifico per le radiografie industriali.
LAVORATORI NON ESPOSTI (allegato 3° punto 1,2 D.Lgs. 230/95)
Sono considerati lavoratori non esposti i soggetti sottoposti, in ra-
gione della attività lavorativa svolta per conto del datore di lavoro, ad
una esposizione non superiore ad uno qualsiasi dei limiti fissati per le
persone del pubblico dall’allegato 4° del medesimo D.Lgs. 230/95. Per
esposizione globale detto limite è stabilito in 1 mSv (100 mrem) per an-
no solare.
PERSONE DEL PUBBLICO (art. 4, punto 3, lett. c, D.Lgs. 230/95 modifi-
cato dal D.Lgs. 241/00)
Individui della popolazione, esclusi i lavoratori, gli apprendisti e gli stu-
denti esposti in ragione della loro attività.
5.4.1 – Responsabilità
IMPRESA ESECUTRICE DELLE RADIOGRAFIE
Ha la responsabilità di garantire l’applicazione del D.Lgs. 241/00 in tutte
le fasi dei lavori ed il rispetto della presente procedura. In particolare
deve indicare sul permesso l’estensione della zona da delimitare, l’inten-
sità delle dosi, i tempi previsti e le misure di sicurezza e segnalazione.
UNITA’ RICHIEDENTE L’ESECUZIONE DI RADIOGRAFIE
Ha la responsabilità di indicare:
- le apparecchiature da impiegare - 1’area interessata all’intervento
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5.4.6.2 - Detenzione
a - La permanenza di sorgenti radioattive o macchine radiogene apparte-
nenti all’Appaltatore, all’interno di aree di responsabilità della Raffineria,
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5.4.7 - Procedura
Competenze:
RICHIEDENTE AZIENDALE:
L’unità dello stabilimento interessata a fare eseguire i controlli radiogra-
fici deve:
- emettere il permesso di accesso ed esecuzione di radiografie industriali
indicando nel quadro A:
- i punti delle apparecchiature o linea su cui si deve operare;
- l’ora ed il giorno in cui si effettueranno i lavori;
- le apparecchiature da impiegare;
- il nominativo dell’Assuntore e del Capo Cantiere;
- l’Impresa esecutrice del lavoro;
- allegare una piantina dell’area.
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- il numero di esposizioni/radiografiche;
- il tempo effettivo di ogni esposizione;
- l’intensità di dose ai contini della zona delimitata;
- i valori della dose integrata in corrispondenza della zona delimitata;
- consegnare il permesso, dopo averlo completato e firmato, al Repar-
to Antincendio.
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sivo capitolo 5.11. Le lampade portatili dovranno essere del tipo appro-
vato dalla Direzione e riportare il marchio comprovante la garanzia di si-
curezza. Per i serbatoi il cui tetto non fosse in galleggiamento, l’accesso
al tetto non potrà avvenire prima di 30 minuti dal termine dell’ultima
operazione di estrazione o di immissione del prodotto, onde consentire
la dispersione delle cariche elettrostatiche accumulate. L’accesso in que-
sto caso è sempre comunque subordinato alla emissione di uno specifi-
co permesso di lavoro.
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- Impianti in esercizio;
- Parchi GPL; .
- Pensiline di carico stradale e ferroviarie durante le operazioni di carico
delle autocisterne e delle ferrocisterne;
- Sale pompe.
Per ragioni di sicurezza il cavo di massa (ritorno del circuito di saldatu-
ra) delle saldatrici deve esser sempre collegato al tubo o all’apparecchia-
tura su cui si interviene in modo tale da stabilire continuità elettrica tra
questa e il punto più vicino a quello di saldatura. I cavi di alimentazione e
di massa devono essere sempre perfettamente integri nel loro rivesti-
mento isolante.
Nel caso specifico dell’utilizzo di elettrosaldatrici è necessario che:
il cavo di alimentazione sia di tipo adeguato e sia opportunamente se-
gnalato lungo il percorso;
le macchine siano adeguatamente protette da agenti atmosferici, da con-
tatti accidentali con fluidi o quanto altro possa pregiudicarne la perfetta
funzionalità.
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997930).
L’iter del Permesso di Lavoro è quello normale di Raffineria.
Qualora i lavori avessero carattere di indifferibilità ed urgenza per ga-
rantire la sicurezza del personale addetto alle linee e/o prevenire danni
a terzi, la Raffineria vi provvederà senza indugio dandone appena possi-
bile comunicazione.
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dio. Anche questa corrispondenza può avvenire via @mail; in caso con-
trario sarà a cura del TS SOI MOV portare la lettera al Responsabile
Antincendio.
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ogni contenitore;
5. le operazioni di eiezione e rientro nell’alloggiamento di riposo di
ogni sorgente devono essere effettuate da personale autorizzato;
6. interventi operativi che prevedono la rimozione degli schermi
possono essere effettuati da lavoratori classificati non espo-
sti (anche se autonomi o dipendenti da terzi, per cui non è pre-
vista la classificazione di Lavoratore Esposto) previo rientro della
sorgente nell’alloggiamento di riposo e, a cura del personale
classificato esposto, blocco meccanico della stessa mediante
spinotto e misura di Equivalente di dose ambientale a contatto
del tubo di scorrimento della sorgente nel tratto che va dal con-
tenitore di ricovero al vessel. Prima delle attività il personale de-
ve comunque aver ricevuto informazione sui rischi specifici da ra-
diazioni ionizzanti esistenti. Qualora non fosse possibile operare
in tali condizioni, le operazioni potranno essere svolte solamente
da personale classificato esposto ai fini del rischio radiologi-
co, muniti di dosimetro personale e previa autorizzazione di RA-
DI.
7. operazioni di manutenzione riguardanti direttamente le sorgenti ra-
dioattive possono essere effettuate unicamente da personale della
Ditta fornitrice o di altra Società specializzata già classificato ai fini
del rischio radiologico; tali operazioni devono essere svolte presso
Centri specializzati;
8. con le Società Esterne, che si avvalgono di lavoratori classificati
esposti ai fini della radioprotezione (Lavoratori Esposti di Categoria
A e B) o con Lavoratori Autonomi incaricati di effettuare particolari
interventi di manutenzione in presenza di radiazioni ionizzanti deve
essere stipulato un rapporto contrattuale nel quale venga chiara-
mente evidenziato che i lavoratori incaricati operano sotto la re-
sponsabilità dell’Appaltatore e che la Sorveglianza Fisica della Prote-
zione di tali lavoratori è garantita dall’organizzazione dello stesso
Appaltatore mediante affidamento dell’incarico al proprio Esperto
Qualificato;
9. in caso di incendio in cui vengano coinvolte anche le sorgenti ra-
dioattive, il personale deve limitarsi unicamente alle operazioni di
spegnimento avendo cura di informare il Responsabile dell’attività
che provvederà ad avvisare l’Esperto Qualificato; le modalità di in-
tervento per il recupero dei contenitori delle sorgenti, eventualmen-
te danneggiati, verranno definite dall’Esperto Qualificato;
10. le sorgenti radioattive non costituiscono rifiuto alienabile attraverso
le vie normali, l’eventuale alienazione deve essere affidata a Società
specializzata ed autorizzata che dovrà rilasciare la documentazione
relativa alla presa in carico ed alla definitiva alienazione delle stesse.
I lavoratori devono:
• usare con cura ed in modo corretto i dispositivi di sicurezza, segnala-
zione e protezione predisposti;
• segnalare immediatamente al Datore di lavoro, al Dirigente o al Pre-
posto le eventuali deficienze dei dispositivi di sicurezza e di protezione,
nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengano a cono-
scenza;
• non rimuovere né modificare, senza averne avuta l’autorizzazione i di-
spositivi di segnalazione e protezione;
• non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano
di loro competenza o che possano compromettere la protezione e la
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sicurezza.
Eventuali variazioni delle condizioni operative che implichino
sostanziali trasformazioni d’uso dei sistemi sorgente/rivelatore
e quindi del rischio radiologico associato, saranno subordinate
ad un nuovo benestare rilasciato dall’Esperto Qualificato dopo
un riesame della situazione.
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