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MANUALE DI
ASSISTENZA
ALU DOMUS 20 ISC
KV80 20 ISC
KV120 20-28 ISC
MANUALE DI ASSISTENZA
ALU DOMUS 20 ISC
KV80 20 ISC
KV120 20-28 ISC
Avvertenze generali ..................................... pag. 1 Scheda unità gestione caldaia (LMU) .....pag. 59
Regole fondamentali di sicurezza....................... 1 1. Sommario ............................................. 60
Dispositivi di sicurezza ....................................... 2 1.1 Il sistema .............................................. 60
Identificazione..................................................... 3 1.2 Caratteristiche ...................................... 61
Targa tecnica ...................................................... 3 1.3 Campo di utilizzo .................................. 63
Quadro di comando ............................................ 4 1.4 Responsabilità di prodotto.................... 63
Livelli di impostazione dei parametri................... 7 1.5 Note di protezione ambientale ............. 63
Livello informazioni ............................................. 9 2 Gamma di prodotti................................ 64
Caricamento e svuotamento impianti ................. 12 3 Funzioni................................................ 65
Preparazione alla prima messa in servizio ......... 15 3.1 Gestione del bruciatore ........................ 65
Prima messa in servizio...................................... 15 3.2 Selezione delle tipologie di
Controlli durante e dopo la prima compensazione .................................... 78
messa in servizio ................................................ 17 3.3 Acquisizione dei valori attuali ............... 84
Spegnimento temporaneo .................................. 18 3.4 Funzioni di supervisione....................... 85
Spegnimento per lunghi periodi .......................... 18 3.5 Boiler control ........................................ 89
Taratura dei parametri di combustione ............... 19 4. Consumo di calore ............................... 97
Impostazione dei parametri funzionali ................ 21 4.1 Cambiamento Estate/Inverno............... 97
Codici anomalie .................................................. 24 5. Compensazione climatica .................... 98
Lista completa dei parametri .............................. 27 6. Protezione antigelo dell’impianto ......... 100
Manutenzione ..................................................... 32 7. Clip in AGU2.500 per circuiti aggiuntivi 101
Smontaggio del bruciatore.................................. 32 8. Clip in OCI420 per comunicazione
Posizionamento elettrodi .................................... 36 con bus LPB ......................................... 104
Pulizia sifone e scarico condensa ...................... 36 9. Realizzazione di una ulteriore zona
Trasformazione da un tipo di gas all'altro ........... 37 aggiuntiva con regolatore
Dati tecnici .......................................................... 40 ESATTO DELTA ................................... 105
Dimensioni e peso .............................................. 41 10. Controllo sanitario ................................ 106
Scarico fumi e aspirazione aria comburente ...... 42 10.1 Funzioni speciali................................... 107
Descrizione dei componenti ............................... 44
Circuito idraulico ................................................. 47 Collettori zona DIRETTA KV SR ..............pag. 111
Collegamenti idraulici ......................................... 48
Posizionamento sonde di temperatura ............... 49 Collettori zona mix KV SR .......................pag. 116
Circolatori ........................................................... 50
Evacuazione della condensa .............................. 51 KIT elettrico multizona .............................pag. 121
Schema elettrico ................................................. 52
Collegamenti elettrici .......................................... 53 KIT elettrico SECONDA ZONA MIX .........pag. 126
Collegamento sonda esterna.............................. 55
Eventuali anomalie e rimedi ............................... 56 KIT elettrico TERZA ZONA MIX ...............pag. 130
AVVERTENZE GENERALI
b Dopo aver tolto l’imballo assicurarsi dell’integrità e b Verificare periodicamente che la pressione di eser-
della completezza della fornitura ed in caso di non cizio dell’impianto idraulico sia superiore a 1 bar.
rispondenza, rivolgersi all’Agenzia r che ha ven- In caso contrario contattare il Servizio Tecnico di
duto il gruppo termico. Assistenza r oppure personale professionalmen-
r deve essere effettuata da impresa abilitata b Il non utilizzo del gruppo termico per un lungo perio-
ai sensi della Legge 5 Marzo 1990 n° 46 che a do comporta l’effettuazione almeno delle seguenti
fine lavoro rilasci al proprietario la dichiarazione di operazioni:
conformità di installazione realizzata a regola d’ar- - posizionare il selettore di funzione dell’apparecchio su
te, cioè in ottemperanza alle Norme vigenti ed alle (I) “spento”
indicazioni fornite dalla r nel libretto di istruzione - posizionare l’interruttore generale dell’impianto su
a corredo dell’apparecchio. “spento”
b La manutenzione del gruppo termico deve essere richiederne un altro esemplare al Servizio Tecnico di
Assistenza r di Zona.
eseguita almeno una volta l’anno.
Ricordiamo che l’utilizzo di prodotti che impiegano combustibili, energia elettrica ed acqua comporta l’osservanza di
alcune regole fondamentali di sicurezza quali:
aÈ vietato l’uso del gruppo termico ai bambini ed alle aÈ vietato tirare, staccare, torcere i cavi elettrici,
persone inabili non assistite. fuoriuscenti del gruppo termico, anche se questo è
aÈ vietato azionare dispositivi o apparecchi elettrici scollegato dalla rete di alimentazione elettrica.
1
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
I gruppi termici ALU DOMUS sono dotati dei seguenti dispositivi di sicurezza:
- Valvola di sicurezza pressione impianto riscaldamento - Valvola di sicurezza pressione circuito sanitario che
che interviene scaricando l’impianto se la pressione del interviene scaricando l’impianto se la pressione del cir-
circuito supera il limite (3 bar). cuito supera il limite (6 bar).
- Termostato sicurezza temperatura scambiatore che
interviene ponendo il gruppo termico in stato di arresto
di sicurezza se la temperatura del circuito supera il limi-
te su cui è impostato (100°C). La sonda che effettua il b L’intervento dei dispositivi di sicurezza indica un
rilievo della temperatura è posta sul tubo di mandata. malfunzionamento del gruppo termico potenzial-
- Diagnosi circuito idraulico la portata minima del fluido mente pericoloso, pertanto contattare immediata-
termovettore è controllata da un sistema elettronico di mente il Servizio Tecnico di Assistenza r.
sicurezza che controlla una sonda di mandata ed una
sonda di ritorno. L’apparecchio è posto in sicurezza in Pertanto è possibile, dopo una breve attesa, provare
caso di mancanza acqua o di circolazione insufficien- a rimettere in servizio il gruppo termico (vedi capitolo
te. prima messa in servizio).
- Sicurezza evacuazione fumi il termostato fumi, posto
sulla parte inferiore dello scambiatore, provoca un’ano- a Il gruppo termico non deve, neppure temporanea-
malia in caso di alta temperatura dei fumi ( > 90°C). mente, essere messo in servizio con i dispositivi di
Inoltre il galleggiante presente nel sifone impedisce il sicurezza non funzionanti o manomessi.
passaggio dei fumi dallo scarico condensa.
- Sicurezza ventilatore attraverso un dispositivo conta- b La sostituzione dei dispositivi di sicurezza deve
giri ad effetto Hall la velocità di rotazione del ventilatore essere effettuata dal Servizio Tecnico di Assistenza
viene sempre monitorata. r, utilizzando esclusivamente componenti ori-
ginali del fabbricante. Fare riferimento al catalogo
ricambi a corredo del gruppo termico.
2
IDENTIFICAZIONE
- Targa Tecnica
Riporta i dati tecnici e prestazionali del gruppo termico.
- Targhetta gas
È applicata vicino alla Targhetta Tecnica e riporta il
tipo di combustibile utilizzato dal gruppo termico,
ed il paese per cui è destinato.
b La manomissione, l’asportazione, la mancanza delle targhette o quant’altro non permetta la sicura identificazione
del prodotto, rende difficoltosa qualsiasi operazione di installazione e di manutenzione.
TARGA TECNICA
Esercizio sanitario
(solo per modelli KV/80 e KV/120)
Esercizio riscaldamento
Qn Portata termica nominale
Pn Potenza utile nominale
IP Grado di protezione elettrica
P.min Pressione minima
Pmw Pressione massima sanitario
(solo per modelli KV/80 e KV/120)
Pms Pressione massima riscaldamento
T Temperatura
η Rendimento
D Portata specifica
(solo per modelli KV/80 e KV/120)
NOx Classe di NOx
3
QUADRO DI COMANDO
1 2 3 4 5 6 7
2
1 3
0 4
16 15 14 13 12 11 10 9 8
4
INFORMAZIONI SECONDARIE/ VISUALIZZAZIONE DISPLAY
G D F E
A B H C
5
VISUALIZZAZIONE STANDARD DISPLAY
L1 B1 C1 A1 F D1
F1 G1 I1 E1 H1
A1 - Modo di funzionamento.
Premendo il tasto M la barra si posiziona sotto l’icona del modo
corrispondente.
B1 - Modo sanitario.
Il modo si attiva/disattiva premendo il tasto V (posto sopra il display).
C1 - Regime di funzionamento nominale
D1 - Ora del giorno
E1 - Valore attuale della temperatura di caldaia
F1 - Pressione acqua (non attivo)
G1 - Presenza fiamma
H1 - Segnalazione ora corrente
I1 - Funzionamento attuale riscaldamento
L1 - Funzionamento attuale sanitario.
6
Note funzionali
Il quadro di comando del gruppo termico ALU DOMUS presidia:
- La funzione priorità sanitaria che prevede che con - La funzione smaltimento calore: se per un qualsiasi
domanda di acqua calda sanitaria il gruppo termico motivo interviene il termostato limite (86°C) il gruppo
possa servire il circuito riscaldamento. termico si spegne ed il calore accumulato viene smal-
tito attivando la pompa del circuito riscaldamento. Se
- La funzione antigelo: la temperatura sale a 89°C viene attivato anche il ven-
Funzione antigelo di caldaia. Se la temperatura di cal- tilatore.
daia è inferiore a 5°C il bruciatore si accende alla mas-
sima potenza finchè la temperatura di caldaia arriva a - La funzione controllo accensioni/spegnimenti: per
10°C. evitare accensioni e spegnimenti ripetuti il gruppo
Funzione antigelo impianto, attiva solamente con termico rimane spento per un tempo minimo. Se però
sonda esterna collegata. Se la temperatura esterna è la differenza tra il setpoint e la temperatura attuale di
minore di -5°C si attivano le pompe; se la temperatura caldaia supera una soglia prestabilita il gruppo termi-
esterna è compresa tra -4° e 1,5°C le pompe si attiva- co riparte.
no per 10 minuti ad intervalli di 6 ore; se la temperatu-
ra esterna è maggiore di 1,5°C le pompe si spengono.
Per entrare in una di questi livelli occorre seguire delle precise istruzioni, descritte si seguito in tabelle in cui è mostrata
la successione dei tasti da premere.
LIVELLO UTENTE
Possono essere effettuate diverse impostazioni per soddisfare le esigenze individuali dell’utente finale: per esempio
programmi giornalieri di riscaldamento e acqua calda sanitaria (ACS) e temperatura di commutazione estate/inverno.
Per la lista completa dei parametri vedere il paragrafo “Lista completa dei parametri”.
Pulsanti Spiegazione
1 DU Premere uno dei tasti per entrare nel livello programmazione UTENTE
2 DU Premere uno dei tasti fino a raggiungere il parametro desiderato: il display mostra il parametro Pxx.
4 MV (*) Premere uno dei tasti per abbandonare il livello utente. L’impostazione non è memorizzata.
Nota 1: se nessun tasto viene premuto per circa 8 minuti, l’interfaccia utente torna automaticamente alla
visualizzazione standard. L’impostazione non sarà memorizzata.
Nota 2: quando si passa a un altro livello, l’impostazione è memorizzata.
(*) Tasto rubinetto sopra il display.
7
LIVELLO INSTALLATORE
La configurazione e l’impostazione dei parametri devono essere eseguite solamente dal Servizio Tecnico di Assistenza
r.
È possibile impostare, tra gli altri la pendenza della curva del circuito di riscaldamento 1 ed il setpoint ridotto ACS (se
presente un bollitore remoto - accessorio).
Per la lista completa dei parametri vedere il paragrafo “Lista completa dei parametri”.
Pulsanti Spiegazione
1 D U Premere uno dei tasti per entrare nel livello programmazione UTENTE
3 D U Premere uno dei tasti per selezionare il parametro desiderato. Il display mostra Hxxx.
Nota 1: se nessun tasto viene premuto per circa 8 minuti, l’interfaccia utente torna automaticamente alla
visualizzazione standard. L’impostazione non sarà memorizzata.
Nota 2: quando si passa a un altro livello, l’impostazione è memorizzata.
(*) Tasto rubinetto sopra il display.
LIVELLO COSTRUTTORE
La configurazione e l’impostazione dei parametri devono essere eseguite solamente dal Servizio Tecnico di Assistenza
r.
Si tratta del livello riservato al costruttore della caldaia.
Numerati i tasti come
1 D U 2
3 - + 4
Per la lista completa dei parametri vedere il paragrafo “Lista completa dei parametri”.
Pulsanti Spiegazione
1 DU Premere uno dei tasti per entrare nel livello programmazione UTENTE
8
Pulsanti Spiegazione
4 DU Premere uno dei tasti per selezionare il parametro desiderato. Il display mostra Oxxx.
Nota 1: se nessun tasto viene premuto per circa 8 minuti, l’interfaccia utente torna automaticamente alla
visualizzazione standard. L’impostazione non sarà memorizzata.
(*) Tasto rubinetto sopra il display.
LIVELLO INFORMAZIONI
I per entrare nel livello informazioni base. I valori sotto elencati saranno visualizzati in succes-
Premere il tasto
Pulsanti Spiegazione
1 v Temperatura ACS
4 c Temperatura esterna
6 r Temperatura di caldaia
7 MV (*) Premere uno dei tasti per tornare alla visualizzazione standard di display.
9
Fasi di funzionamento (tabella 1)
Visualizzazione Descrizione
00 Standby
01 Prevenzione accensione
02 Avvio ventilatore
03 Preventilazione
04 Tempo attesa
05 Tempo preaccensione
06 Tempo di sicurezza, costante
07 Tempo di sicurezza, variabile
10 Modo riscaldamento
11 Modo sanitario
12 Funzionamento contemporaneo in riscaldamento e sanitario
20 Postventilazione con l'ultimo controllo usato
21 Postventilazione al livello della preventilazione
22 Home run (*)
99 Blocco bruciatore (con visualizzazione dell'errore)
(*) Home run = Stato della caldaia dopo il reset.
Premere il tasto I.
Premere contemporaneamente i tasti D U per almeno 3 secondi.
Premere uno dei tasti + - per selezionare il parametro desiderato.
Temperature
N° Descrizione
b0 Codice errore scheda
b1 Temperatura ritorno caldaia
b2 Non attivo
b3 Temperatura fumi
b4 Temperatura esterna
b5 Temperatura esterna composta
b6 Temperatura esterna attenuata
b7 Non attivo
b8 Riservato
b9 Riservato
Premere uno dei tasti MoR per ritornare alla visualizzazione standard di display.
10
LIVELLO INFORMAZIONI ESTESO 2: valori di processo
Premere il tasto I.
Premere contemporaneamente i tasti D U per almeno 3 secondi.
Premere il tastoU.
Premere i tasti + - per selezionare il parametro desiderato.
Valori di processo
N° Descrizione
C0 Riservato
C1 Corrente Ionizzazione
C2 Velocità ventilatore
C3 Corrente controllo ventilatore (PWM )
C4 Potenza relativa di caldaia
C5 Setpoint pompa (PWM)
C6 Controllo differenziale
C7 Riservato
C8 Riservato
C9 Riservato
Premere uno dei tasti MoR per ritornare alla visualizzazione standard di display.
Premere il tasto I.
Premere contemporaneamente i tasti D U per almeno 3 secondi.
Premere il tastoU due volte.
Premere i tasti + - per selezionare il parametro desiderato.
Livello assistenza
N° Descrizione
d0 Riservato
d1 Setpoint del controllore a due posizioni o modulante (PID)
d2 Setpoint di caldaia corrente
d3 Setpoint temperatura ambiente
d4 Setpoint ACS
d5 Massimo grado di modulazione in riscaldamento
d6 Massima velocità alla massima potenza in riscaldamento
d7 Riservato
d8 Riservato
d9 Riservato
Premere uno dei tasti MoR per ritornare alla visualizzazione standard di display.
11
CARICAMENTO E SVUOTAMENTO IMPIANTI
CI
CARICAMENTO
0 4
4
- Allentare il cappuccio della valvola di sfiato automatico
(5) per favorire la disareazione iniziale dell'impianto
SVUOTAMENTO
ON
Prima di iniziare lo svuotamento del gruppo termico e del
bollitore posizionare l'interruttore generale dell'impianto e
quello principale del quadro di comando su "spento". OFF
12
ALU DOMUS KV80 20 ISC e KV120 20-28 ISC
2 APERTA
CARICAMENTO IMPIANTO RISCALDAMENTO 5
13
SVUOTAMENTO
ON
Prima di iniziare lo svuotamento del gruppo termico e del
bollitore posizionare l'interruttore generale dell'impianto e
quello principale del quadro di comando su "spento"
OFF
SVUOTAMENTO BOLLITORE 4
NOTA:
APERTA
Per facilitare lo svuotamento del bollitore aprire un rubi-
netto dell'acqua calda.
14
PREPARAZIONE ALLA PRIMA MESSA IN SERVIZIO
Prima di effettuare l’accensione ed il collaudo funzionale dell'apparecchio è indispensabile rimuovere il pannello ante-
riore del gruppo termico e controllare che:
- I rubinetti del combustibile e di intercettazione dell’im- - Gli allacciamenti elettrici, alla rete di alimentazione ed
pianto termico siano aperti ai dispositivi dell’impianto termico siano stati eseguiti
- Il tipo di gas e la pressione di alimentazione siano quelli correttamente
per i quali il gruppo termico è predisposto - Il condotto di scarico dei prodotti della combustione sia
- La pressione del circuito idraulico, a freddo, sia supe- stato realizzato adeguatamente.
riore a 1 bar ed il circuito sia disaerato
ON
OFF
15
- Il display visualizza lo stato del sistema e la temperatu-
ra misurata dalla sonda di caldaia.
- Premere il tasto T :
- con sonda esterna: impostare il setpoint temperatura
ambiente
- senza sonda esterna: impostare il setpoint circuito
riscaldamento.
Per variare il setpoint agire sui tasti+ - .
R T M V.
L’impostazione verrà memorizzata.
- Premere il tasto R .
Per variare il setpoint acqua calda sanitaria agire sui
tasti + -.
Per uscire premere uno dei tasti
R T M V.
L’impostazione verrà memorizzata.
16
b L’intervento del termostato di sicurezza è segnalato
sul display dall'errore PERMANENTE "E110".
- premere il tasto S
- attendere che venga eseguita tutta la fase di avviamen-
to fino all'accensione della fiamma.
ON
Verificare l’arresto totale del gruppo termico posizionan-
do l’interruttore generale dell’impianto su "spento".
OFF
17
SPEGNIMENTO TEMPORANEO
OFF
18
TARATURA DEI PARAMETRI DI COMBUSTIONE
- Premere il tastoU .
A questo punto il ventilatore si porterà alla massima
velocità.
2
1
VALORE DI CO2 PER FUNZIONAMENTO ALLA VALORE DI CO2 PER FUNZIONAMENTO ALLA
MASSIMA POTENZA CON GAS METANO (G20) MASSIMA POTENZA CON GAS GPL (G31)
Modello ALU DOMUS Modello ALU DOMUS
20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC 20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC
9,2 9,14 % 10,2 18,18 %
19
- Premere il tasto D .
A questo punto il ventilatore si porterà alla minima velo-
cità.
VALORE DI CO2 PER FUNZIONAMENTO ALLA VALORE DI CO2 PER FUNZIONAMENTO ALLA
MINIMA POTENZA CON GAS METANO (G20) MINIMA POTENZA CON GAS GPL (G31)
Modello ALU DOMUS Modello ALU DOMUS
20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC 20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC
9,15 9,08 % 9,9 10,12 %
20
IMPOSTAZIONE DEI PARAMETRI FUNZIONALI
Quando la sonda esterna è collegata il regolatore genera il setpoint della temperatura di mandata utilizzando la curva
di riscaldamento e consentendo al gruppo termico di mantenere una temperatura ambiente costante anche senza uti-
lizzare un'unità ambiente. Quanto più è accentuata la pendenza della curva di riscaldamento, tanto più alto è il setpoint
della temperatura di mandata con basse temperature esterne (par. 532 "Costruttore").
90
80
S=20
70
Tm 60
Tm - Temperatura di mandata
Tec - Temperatura
50 esterna composta
S=10 S - Pendenza
40
30
S=2
20
-20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20
Tec
90
80
70
Tm
60 Sa=30°C
Tm - Temperatura di mandata
Tec - Temperatura
50 esterna composta
Sa=20°C
Sa - Setpoint temperatura
ambiente
40
Sa=10°C
30
20
-20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20
Tec
21
La temperatura esterna composta è calcolata utilizzando la temperatura esterna effettiva e la temperatura esterna
attenuata. Essa viene calcolata ad intervalli di 10 minuti sulla base della temperatura esterna effettiva ed agisce diret-
tamente sulla commutazione estate/inverno (par. 516).
°C Te
17
16
Te - Temperatura esterna
15 Tea Tea - Temperatura esterna
attenuata
14
13
Le temperatura esterna composta agisce come variabile di compensazione sul controllo della temperatura di mandata,
che viene così abbinata alle condizioni metereologiche prevalenti.
Te
°C
Tec1
22
IMPOSTAZIONI PARAMETRI RISCALDAMENTO
- Premere il tasto T :
- con sonda esterna: impostare il setpoint temperatura
ambiente. Questa impostazione ha influenza sulla
traslazione delle curve climatiche (vedere il secondo
grafico a pag. 21)
- senza sonda esterna: impostare il setpoint di caldaia
con funzionamento a punto fisso.
R T M V.
L’impostazione verrà memorizzata.
- Premere il tasto R .
Per variare il setpoint ACS agire sui tasti + -.
Per uscire premere uno dei tasti
R T M V.
L’impostazione verrà memorizzata.
23
CODICI ANOMALIE
24
VISUALIZZAZIONE ERRORE PERMANENTE
- Quando si verifica un errore permanente, il display
lampeggia . La scheda va in blocco. Esempio: E150.
25
TABELLA ERRORI
26
LISTA COMPLETA DEI PARAMETRI
Setpoints
27
LISTA PARAMETRI INSTALLATORE
28
LISTA PARAMETRI COSTRUTTORE
29
N° Descrizione Campo U/M Imp.
di fabbrica
558 Parametro con 8 bit ( = b7b6b5b4b3b2b1b0 )
b0=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
b1=Tipo di edificio 0
0/1=struttura leggera/pesante
b2=Connessione sonda/termostato bollitore 1 (modelli "20 ISC")
b2=1-------> Termostato bollitore (*) 0 (modelli "KV")
b2=0-------> Sonda
b3=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
b4=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
b7b6b5=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 000
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
596 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE s 120
604 Parametro con 8 bit (= b7b6b5b4b3b2b1b0) 0…255
b1b0=Comportamento scheda o tempo locale/di sistema 00
00= Autonomo
01= Slave senza aggiustamenti remoti
10=Tempo master di sistema
b2=Alimentazione distribuita bus LPB 0
0=Alimentazione distribuita bus OFF
1=Alimentazione distribuita bus AUTOMATICA
b3=Stato alimentazione distribuita bus LPB 0
0=Alimentazione distribuita bus OFF
1=Alimentazione distribuita bus ON
b4=Memorizzazione non volatile di eventi su bus LPB 1
0=Non permesso
1=Permesso
b6b5=DHW caricato da proprio circuito, proprio segmento,sistema 00
00 = Locale
01 = Segmento
10 = Sistema
b7=Priorità richiesta regolatore accessorio su altra uscita esterna predefinita 0
0/1=priorità no/si
605 Indirizzo LPB 1
606 Segmento LPB 0
618 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
619 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
620 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
621 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
625 Limite per il numero di ore di funzionamento dall'utimo
intervento di Assistenza 0…9998 h 0
626 Limite per il numero di accensioni dall'utimo intervento di Assistenza 0…9995 0
627 Limite per il numero di mesi dall'utimo intervento di Assistenza 0…255 mesi 0
(*) Bollitore assente (modelli ALU DOMUS 20 ISC) o con termostato bollitore: impostare a 1.
Bollitore con sonda: impostare a 0.
Quando si collega un termostato al morsetto di ingresso della sonda bollitore, è obbligatorio usare contatti
costruiti con materiale di alta qualità (es. contatti dorati).
30
N° Descrizione Campo U/M Imp.
di fabbrica
628 Limite velocità ventilatore per intervento di Assistenza 0…9950 1/min 0
629 Visualizzazione allarme manutenzione (0/1=disattivato/attivato) 0
630 Opzioni per allarme manutenzione 0…255
b0=b1=...=b7 0
633 Periodo di tempo ripetizione allarme manutenzione dopo visualizzazione 0…255 giorni 0
634 Ore di funzionamento dall'ultimo intervento di Assistenza 0…10000 h 0
635 Numero di accensioni dall'ultimo intervento di Assistenza 10000 0
636 Numero di mesi dall'ultimo intervento di Assistenza 0…255 mesi 0
647 Segnalazione allarme corrente ionizzazione (0/1=disattivata/attivata) 0…1 0
700 Primo valore passato contatore codice blocco
701 Primo valore passato fase blocco
702 Primo valore passato codice diagnostica interna
703 Secondo valore passato contatore codice blocco
704 Secondo valore passato fase blocco
705 Secondo valore passato codice diagnostica interna
706 Terzo valore passato contatore codice blocco
707 Terzo valore passato fase blocco
708 Terzo valore passato codice diagnostica interna
709 Quarto valore passato contatore codice blocco
710 Quarto valore passato fase blocco
711 Quarto valore passato codice diagnostica interna
712 Quinto valore passato contatore codice blocco
713 Quinto valore passato fase blocco
714 Quinto valore passato codice diagnostica interna
715 Valore corrente contatore codice blocco
716 Valore corrente fase blocco
717 Valore corrente codice diagnostica interna
718 Ore totali di funzionamento bruciatore 0…131070 h
719 Ore di funzionamento in riscaldamento 0…131070 h
720 Ore di funzionamento in sanitario 0…131070 h
721 Ore di funzionamento di zona 0…131070 h
722 Inizio contatore 0…327675 h
723 Potenza media di caldaia
724 Selezione modo di funzionamento estate/inverno 0…255 h
b0=b2=1; b1=b3=b4=...=b7=0
725 Versione software scheda di caldaia su livello impostazione
parametri Open Therm 0…131070 h
726 Codice di manutenzione: contiene il valore numerico sulla
causa di manutenzione 0…255
727 102
728 Primo valore passato codice guasto regolatore accessorio
729 Secondo valore passato codice guasto regolatore accessorio
730 Terzo valore passato codice guasto regolatore accessorio
731 Quarto valore passato codice guasto regolatore accessorio
732 Quinto valore passato codice guasto regolatore accessorio
733 Valore attuale codice guasto regolatore accessorio
755 Valore misurato corrente di ionizzazione
31
MANUTENZIONE
Desideriamo ricordare che il DPR 26 Agosto 1993 n° 412 OBBLIGA IL RESPONSABILE DELL’IMPIANTO TERMICO a far
eseguire, DA PERSONALE PROFESSIONALMENTE QUALIFICATO, la MANUTENZIONE PERIODICA e la MISURA DEL
RENDIMENTO DI COMBUSTIONE.
Il Servizio Tecnico di Assistenza r può adempiere a questo importante obbligo legislativo ed anche dare importanti
informazioni sulla possibilità di MANUTENZIONE PROGRAMMATA che significa:
- maggiore sicurezza
- il rispetto delle Leggi in vigore
- la tranquillità di non incorrere in onerose sanzioni in caso di controlli.
- Liberare il bruciatore da tutte le connessioni elettriche Per il rimontaggio operare in maniera inversa a quanto-
con il gruppo termico descritto.
- Svitare il dado (1) della linea gas e togliere il tubetto (2)
della presa di pressione della valvola gas b Con il bruciatore smontato è possibile accedere alla
- Sfilare il condotto di aspirazione aria comburente (3) camera di combustione per la manutenzione e la
- Svitare i dadi (4) ed estrarre il bruciatore facendo atten- pulizia.
zione a non danneggiare la guarnizione (5) e gli elet-
trodi. Nel caso questa sia usurata provvedere alla sua
sostituzione.
32
Smontaggio della testa di combustione
- Svitare le viti (9) e liberare il gruppo valvola gas / aspirazione aria dal ventilatore (10) facendo attenzione a non dan-
neggiare la guarnizione (11). Nel caso questa sia usurata provvedere alla sua sostituzione.
- Svitare le viti (14) e liberare il ventilatore dalla testa di combustione (7) facendo attenzione a non danneggiare la guar-
nizione (15). Nel caso questa sia usurata provvedere alla sua sostituzione.
- Svitare le viti (16) per smontare la sonda di rivelazione (17) e le viti (18) per smontare l'elettrodo di accensione (19)
facendo attenzione a non danneggiare le relative guarnizioni (20) e (21).
7
20
17
16
10
15
21
14 11 9
18
19
12
13
33
34
1
2
3
5
4
22
9 7
8 6
10
23
18
12 11 17
16 20
19
15
13
21
14
N. COD. ALUDOMUS ALUDOMUS DESCRIZIONE
20 ISC KV120 28 ISC IT
KV80 20 ISC
KV120 20 ISC
35
POSIZIONAMENTO ELETTRODI
Il posizionamento degli elettrodi di accensione e della sonda di rivelazione è fondamentale per ottenere affidabili accen-
sioni della fiamma.
Dopo aver smontato il bruciatore verificare il loro stato di usura ed il corretto posizionamento, come riportato in figura.
Sostituirli se necessario.
10,8 mm
7,1 mm
PULIZIA SIFONE E SCARICO CONDENSA
36
TRASFORMAZIONE DA UN TIPO DI GAS ALL'ALTRO
b Le trasformazioni devono essere eseguite solo dal b Eseguita la trasformazione, regolare nuovamente il
Servizio Tecnico di Assistenza r o da personale gruppo termico seguendo quanto indicato nel pa-
autorizzato dalla r, anche a Gruppo Termico già ragrafo specifico e applicare la nuova targhetta di
installato. identificazione contenuta nel kit.
37
- Con una chiave TORX svitare le viti (4) e liberare il
gruppo valvola gas / aspirazione aria dal ventilatore
facendo attenzione a non danneggiare la guarnizione
(5).
7
6
Pressione di alimentazione
- Allentare di due o tre giri la vite della presa di pressio-
ne (P) a monte della valvola gas e collegarvi un mano-
metro
Parametri G31
38
Taratura dei parametri di combustione
Per la procedura della taratura dei parametri di combu-
stione riferirsi al capitolo "Taratura e parametri di combu-
stione" e ai valori della tabella 2
Etichettatura
- Togliere l’etichetta G20 presente all’esterno della pan-
nellatura.
39
DATI TECNICI
Descrizione bollitore
KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC
Tipo bollitore Smaltato
Disposizione bollitore Orizzontale
Disposizione scambiatore Orizzontale
Potenza massima assorbita 19,44 19,44 27,18 kW
Campo di selezione temp. acqua calda sanitaria 20÷60 20÷60 20÷60 °C
Capacità bollitore 80 120 120 l
Contenuto acqua serpentino 5,5 5,5 5,5 l
Superficie di scambio 1,05 0,85 0,85 m2
Produzione acqua sanitaria con ∆T 35°C 8,5 8 10,3 l/min
Prelievo in 10’ con accumulo a 48°C 115 130 160 l
Prelievo in 10’ con accumulo a 60°C 160 205 226 l
Portata specifica (EN625) 14,6 18,2 21,3 l/min
Tempo di ripristino (∆T 35°C) 13 18 15 min
Pressione massima di esercizio bollitore 6 6 6 bar
Volume vaso di espansione (sanitario) 3 4 4 l
Precarica vaso di espansione (sanitario) 3,5 3,5 3,5 bar
40
DIMENSIONI E PESO
ALU DOMUS 20 ISC ALU DOMUS KV80 20 ISC ALU DOMUS KV120 20-28 ISC
H H
P P P
L L L
41
SCARICO FUMI E ASPIRAZIONE ARIA COMBURENTE
42
CONDOTTI COASSIALI (Ø 60/100)
SCARICO COASSIALE
43
DESCRIZIONE DEI COMPONENTI
ALU DOMUS 20 ISC
26 34
1
27
33
2 32
3 25
24
4
5 23 28
6 22 29
7 30
21
8
9 20
10
19
11
31
12 18
17
13
16
14
15
44
ALU DOMUS KV80 20 ISC
35
1
44
2 36 43
3 42
34
4 33
37
5 32
6 31 38
7
30
8 29
9
28
10 39
27
11
12 26
13 25 41
40
14 24
15 23
16
22
17
21
18 20
19
45
ALU DOMUS KV120 20-28 ISC
1 38
45
2 39 44
3 43
37
4 36
5 35 40
6 34
41
7 33
8 32
9 42
10 31
11 30
12
29
13
14 28
27
15
26
16
17
18
25
19 24
23
20
22
21
46
CIRCUITO IDRAULICO
7
8
5
10
12
RI
1
11
US
RC 13
14
16
ES
15
17
47
COLLEGAMENTI IDRAULICI
I gruppi termici ALU DOMUS r sono progettati e realizzati per essere installati su impianti di riscaldamento e produ-
zione di acqua calda sanitaria. Le caratteristiche degli attacchi idraulici sono le seguenti:
ALU DOMUS 20 ISC ALU DOMUS KV80 20 ISC ALU DOMUS KV120 20-28 ISC
201
55
SC
106 52
MI1
SC
106 52
MI1 RI1
110
211
RI1
RI3 MI3 RI2 MI2
211
55 70 Sf
61 70 70 70
Sf
SC RI2 MI2
CI
52
US
MI1
106
230
RI1 US
824
690
139
211
RC
RC
RI2 MI2
230
139
52 70
ES
201
Sf
ES
121
95
225 225 300 300
48
b Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere b La gestione di impianti a bassa temperatura (a pavimen-
collegato ad un adeguato sistema di raccolta ed to) deve essere effettuata esclusivamente con i kit acces-
evacuazione. Il costruttore dell'apparecchio non è sori provvisti di valvola miscelatrice.
responsabile di eventuali allagamenti causati dall'in-
tervento della valvola di sicurezza. b La scelta e l'installazione dei componenti dell'im-
pianto è demandato per competenza all'installatore,
b Gli impianti caricati con antigelo obbligano l'impie- che dovrà operare secondo le regole della buona
go di disconnettori idrici. tecnica e della Legislazione vigente.
1 - Termostato di sicurezza 1
2 - Termostato fumi
3 - Sonda fumi
4 - Sonda di mandata
5 - Sonda di ritorno
6 - Sonda bollitore (solo per modelli 4
ALU DOMUS KV80 20 ISC e
ALU DOMUS KV120 20-28 ISC) 2
3 5
49
CIRCOLATORI
600
550
500
PREVALENZA RESIDUA (mbar)
450
400
350
300
250
200
150
I II III
100
50
0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000
PORTATA (l/h)
50
EVACUAZIONE DELLA CONDENSA
i ≥ 3°
i
Allo scarico
51
52
Fan-PWM
TF
X14-1
X14-2
X14-3
X14-4
X11-1
X11-2
X11-3
X11-4
X11-5
X11-6
X11-7
X11-8
X11-9
X11-10
X11-11
X11-12
X10-06-2
X10-06-1
X10-05-2
X10-05-1
X10-04-2
X10-04-1
X10-03-2
X10-03-1
X10-02-2
X10-02-1
X10-01-2
X10-01-1
Pa
Pa
IN
Sic-
Sic-
Sic1
Sic2
+5V
TA1
TA1
GND
VDC
+ 26V
T3
T2 SCH2
AN2 SR
PWM PI
AN1 SM
AN3 I SB
AN3 BW1
AN5 -I-SE
AN4 Sfumi
CO3A
AN5 +5V SE
AN3 +5V SB
TA2-S QAA73
OCI420
T5
X50-5
AGU2.5
X30-14 X30-1/14 T1 T6 T7 T8 T9 T10
AGU2.3
L ali. 230V
N ali. 230V
PE
L aux
N aux
L ali. fan
N ali. fan
L pi 1
N pi 1
L Blocco
N
L-Vmix
Com.
L-PB
ER
Sic
Sic
VG 230VRC
VG 230VRC
N T-at
L T-at
0M
H1 ER
RIV
X1-01-1
X1-01-2
X1-01-3
X1-02-1
X1-02-2
X2-01-1
X2-01-2
X2-02-1
X2-02-2
X2-03-1
X2-03-2
X2-04-1
X2-04-2
X2-04-3
X2-05-1
X3-01-1
X3-01-2
X3-02-1
X3-02-2
X3-03-1
X3-03-2
X3-04-1
TAT1 EA
TS 1 AT
2 PE
FU
SE SM SR SB SF
H2
PE
N
L1
DCV
M VG1
VE1
-
PVM
PE
TAC
+
5
4
3
2
1
Fan-PWM
N
N
L1
PE
L1
PE
TA
TA Termostato ambiente H1 Segnalazione alimentazione elettrica
PI PB FU Fusibile 6,3 AT H2 Segnalazione di blocco
L N PE IP Interruttore principale VE1 Ventilatore a giri variabili
SCH1 Scheda principale PI Circolatore impianto
230 V ~ 50 Hz
SCH2 Scheda display e comandi PB Circolatore bollitore (solo per modelli "KV")
Alimentazione elettrica
TF Termostato fumi SE Sonda esterna (a corredo)
Collegamenti a cura dell’installatore ER Elettrodo di rivelazione fiamma SM Sonda mandata
EA Elettrodo di accensione SR Sonda ritorno
TS Termostato di sicurezza 100°C (+0/-6) SB Sonda bollitore (solo per modelli "KV")
TAT1 Trasformatore di accensione SF Sonda fumi
VG1 Valvola gas
COLLEGAMENTI ELETTRICI
53
- Effettuare i collegamenti elettrici seguendo lo schema a
lato.
L1 N PE TA TA L1 N PE
1 2 3 4 5 16 2
7 38 19 2
10 3
11
L1 N PE TA TA PI PB
1 2 3 4 5
L1 Fase
N Neutro
PE Terra
TA Termostato ambiente
PI Circolatore impianto
PB Circolatore bolitore (solo per modelli "KV")
54
COLLEGAMENTO SONDA ESTERNA
Il corretto posizionamento della sonda esterna è fondamentale per il buon funzionamento del controllo climatico.
La sonda deve essere installata all’esterno dell’edificio da riscaldare, a circa 2/3 dell’altezza della facciata a NORD o
NORD-OVEST e distante da canne fumarie, porte, finestre ed aree assolate.
Gruppo termico
1 1
X10-06
8
Sonda esterna
b La sonda va posta in un tratto di muro liscio; in caso di mattoni a vista o di parete irregolare, va prevista un’area di
contatto liscia
b Il cavo di collegamento tra sonda esterna e quadro di comando non deve avere giunte; nel caso fossero necessa-
rie, devono essere stagnate e adeguatamente protette.
b Eventuali canalizzazioni del cavo di collegamento devono essere separate da cavi in tensione (230Vac).
55
Tabella di corrispondenza
Temperatura rilevata (°C) - Valore resistivo della sonda esterna (Ω).
Ritardi di accensione con Pressione gas bruciatore Verificare pulizia dei passaggi
pulsazioni al bruciatore
56
ANOMALIA CAUSA SOLUZIONE
57
ANOMALIA CAUSA SOLUZIONE
- Controllare funzionamento
pompa circuito sanitario
- Verificare temperatura
di regime caldaia
58
Scheda unità gestione caldaia (LMU)
59
1 Sommario
Le LMU... sono unità di gestione caldaia (BMU) digitali, progettate per apparecchi
soffiati a gas con bruciatore premiscelato.
Sono usate per l’accensione, la gestione e la supervisione di bruciatori premiscelati con
gamme di potenza < 70kW, 70÷120kW o >120kW in funzionamento intermittente e con
accensione diretta della fiamma principale.
La LMU... gestisce tutte le funzioni di supervisione e controllo richieste per la
combustione, per gli impianti di riscaldamento e il servizio sanitario, e consente
l’estensione in sistemi modulari tramite interfaccia di comunicazione integrate.
La modulazione della potenza è realizzata tramite un ventilatore con controllo PWM e
tramite una valvola gas con controllo pneumatico del rapporto aria/gas.
1.1 Il Sistema
60
1.2 Caratteristiche
Di seguito è descritta la piena funzionalità della LMU.
Funzioni di sicurezza • Gestione di un bruciatore a gas con funzionamento intermittente secondo EN298.
• Gestione integrata caldaia/bruciatore per riscaldamento degli ambienti e servizio
sanitario (DHW)
• Gestione di una cascata in funzione della potenza della caldaia: < 70 kW, 70÷120
kW, o >120 kW. Possono essere gestite caldaie di potenza fino a circa 600 kW (in
funzione del tipo di ventilatore e di valvola gas utilizzati)
• Termostato limite (sicurezza) elettronico integrato
• Funzione di termostato limite integrata
• Accensione diretta di fiamma con
accensione integrata ad alta tensione, con singolo elettrodo
accensione esterna a 230 V~ (opzionale)
• Supervisione continua (analogica) della corrente di ionizzazione con indicazione
(opzionale) dell’intensità della fiamma
• Gestione di una valvola gas 230 V~ (opzionale RAC raddrizzata)
• Numero di ripetizioni dell’accensione programmabile
• «Messa in servizio» veloce (specialmente con sanitario istantaneo)
• Gestione del ventilatore
• Ottimizzazione della combustione (opzionale)
Moduli aggiuntivi • OCI420 clip-in di comunicazione; interfaccia LPB per sistemi ALBATROS
(clip-in) • AGU2.500 clip-in per un circuito di riscaldamento addizionale
61
DHW • Servizio sanitario integrato con specifici algoritmi di gestione per bollitori, bollitori
stratificati, sistemi istantanei e aquabooster
• Servizio sanitario istantaneo con funzione comfort opzionale
• Servizio sanitario con pompa di carico/valvola deviatrice
• Gestione valvola deviatrice con motore a passo, contatto NA con fase continua o
contatto di scambio
• Gestione servizio sanitario con sonda o termostato
• Gestione di una pompa sanitaria con la QAA73...-V1.4
Funzionamento / Service • Unità di comando modulari e flessibili AGU2.3...; custodia opzionale per montaggio a
pannello, grado di protezione IPX4D e modello LCD retroilluminato con orologio
• Funzione spazzacamino
• Funzione di spegnimento per adeguamento della potenza fornita
• Messaggi d’errore con memorizzazione storico di blocchi ed allarmi
• Visualizzazione e interrogazione di tutti i parametri di funzionamento attraverso unità
di comando, QAA73... e PC tool
• Contatore del numero di partenze e delle ore di funzionamento
1)
• Funzioni di manutenzione con messaggi per il service
• Configurazione automatica dell’impianto (identificazione dell’unità ambiente, HMI
connessa, sonde, ecc.)
1)
Pianificata; su richiesta
62
Impostazione Parametri • Con PC tool ACS420
• Con Unità ambiente QAA73...
• Con Unità di comando AGU2.3...
• Con accessorio per collaudo finale in produzione ACS421
Altre caratteristiche • Custodia con alloggiamento meccanico per al massimo 2 moduli clip-in
Fusibile principale sostituibile da 230 V~
Connessioni per l’installatore con connettori RAST5
• Estensione fino a 2 moduli clip-in opzionali per soddisfare le esigenze individuali
• Relè di uscita programmabile (230 V~) per funzioni specifiche
• Ingresso digitale programmabile per funzioni specifiche
• Custodia della LMU e dei moduli clip-in plastica reciclabile.
Tipologie di impianti Sono adatti a tutti le tipologie standard di impianti di riscaldamento come impianti a
radiatori o a pavimento nel settore residenziale (case monofamiliari o condomini).
63
2 Gamma di Prodotti
64
3 Funzioni
Scelta del programma di L’impostazione dei parametri permette di modificare il programma di gestione del
gestione bruciatore, per realizzare differenti sequenze di funzionamento del bruciatore.
Le sequenze sono diversificate in funzione del campo di potenza della caldaia.
In accordo con le normative, ci sono tre differenti campi di lavoro:
• < 70 kW
• 70÷120 kW
• >120 kW
Per tutti i campi di potenza, sono disponibili ulteriori parametri, che consentono di
adattare la gestione del bruciatore alle esigenze specifiche.
EEPROM La EEPROM della LMU... è utilizzata per memorizzare il programma di gestione del
bruciatore e i blocchi.
Anche i parametri di gestione e le altre impostazioni sono memorizzate nella EEPROM.
Funzionamento Il «Funzionamento intermittente forzato» assicura che il bruciatore si spenga dopo non
intermittente forzato più di 24 ore di funzionamento continuo.
Questo permette alla gestione del bruciatore di realizzare il test interno presente nelle
sequenze di «partenza» ed «arresto».
Programma di gestione Il programma di gestione del bruciatore controlla le sequenze di funzionamento della
del bruciatore caldaia compreso il controllo di fiamma, la partenza e l’arresto.
La sequenza può essere modificata cambiando alcuni parametri.
Se ci sono deviazioni dalla sequenza definita, o in caso di reset, il programma inizia
l’«arresto di sicurezza» (home run) e poi – in funzione delle impostazioni – un blocco,
una nuova partenza o un «controllo della partenza».
La sequenza è gestita in accordo con le fasi del programma. Le singole fasi sono
raggruppate e includono la partenza, il funzionamento, l’arresto e l’«arresto di
sicurezza» (home run).
Dopo un reset o dopo l’alimentazione, il bruciatore effettua l’«arresto di sicurezza».
In funzione dei segnali di ingresso e uscita (programmabili) e dei tempi (per esempio di
preventilazione), la singola fase del programma sarà eseguita o ignorata.
Il programma di gestione del bruciatore è progettato per il funzionamento intermittente.
Per verificare il funzionamento (rilevazione degli errori) è richiesto un ciclo completo del
programma.
Nello stato «stand by» il bruciatore è pronto a funzionare e attende un segnale di
richiesta calore dal regolatore o richiede un «controllo della partenza» (nessuna
richiesta).
La gestione del bruciatore mantiene lo stato «Funzionamento» con richiesta calore da
parte del regolatore – ma per non più di 24 ore. Alla fine di questo periodo di tempo, la
gestione del bruciatore forzerà un funzionamento intermittente.
65
Diagramma sequenza
Gamma di potenza < 70kW
66
Gamma di potenza > 120 kW
Descrizione dei diagrammi Il programma di gestione del bruciatore è suddiviso in differenti fasi. Ogni fase è
delle sequenze identificata da una determinata configurazione di ingressi e uscite.
Per una precisa sequenza dei segnali riferirsi ai diagrammi delle sequenze.
Le sequenze dei segnali non mostrate nel diagramma sono riassunte nel paragrafo
«Casi speciali».
I tempi nel diagramma della sequenza sono individuati come segue:
LETTERE MAIUSCOLE (p.e. «THL1») costanti memorizzate nella ROM
Lettere minuscole (p.e. «tsa») parametri memorizzati nella EEPROM
In riferimento al segnale di velocità del ventilatore, sono utilizzati i seguenti livelli:
N_Vor N_VL N_ZL N_TL
1)
Preventilazione Carico nominale Velocità di accensione Carico parziale
1)
In precedenza «Pieno carico» (VL)
In accordo con il diagramma della sequenza, per ogni livello di velocità del ventilatore
(p.e. «N_ZL») esiste una banda di tolleranza permessa con un limite superiore e un
limite inferiore, definiti dal parametro «N_XX_Delta».
Le relative fasi della sequenza (vedi i diagramma delle sequenze) sono gestiti con
queste tolleranze.
67
Questi limiti sono completati da «NoG_Null» and « NoG_Max» (vedi i diagrammi delle
sequenze).
«NoG_Max» è la massima velocità raggiungibile dal ventilatore. «NoG_Null» è la
minima velocità che deve essere superata quando si esce dallo «stand by».
1) Stato di blocco ripetizione della partenza, in funzione del segnale di fiamma e del
parametro impostato; varie scelte dei parametri (vedi relativa descrizione)
2) Con impostazione dei parametri con interruzione del tempo di sicurezza in caso di
rilevamento della fiamma, i tempi «tsa1» e «tsa2» sono derivati dal tempo di stabilizzazione
della fiamma. Comunque dovrebbe essere notato che il tempo «TSA» non può mai essere
superato
Le seguenti fasi (con i tempi associati tra parentesi) sono relative ad un ciclo di
partenza / arresto:
Stand by • PH_STANDBY (non limitato): La gestione bruciatore attende una richiesta calore dal
regolatore
• PH_STARTVER: Nessuna richiesta interna od esterna; è inviato il relativo codice
diagnostico
Partenza La Partenza è la commutazione dallo stato «Stand by» allo stato «Funzionamento»
innescata da un segnale di richiesta calore dal regolatore.
Se la partenza inizia con una preventilazione, si comincia con una fase «PH_THL1_1»;
se non è utilizzata la preventilazione, si comincia con una fase «PH_THL1_2».
68
• PH_THL1_1 (THL1): Massimo tempo di salita del ventilatore al livello di
preventilazione. Con «tv» > 0 o in caso di preventilazione forzata.
• PH_THL1_2 (THL1): Massimo tempo di salita del ventilatore al livello di
accensione. Con «tv» = 0 e senza preventilazione forzata.
• PH_TV (tv): fase di preventilazione
• PH_TBRE (TBRE): tempo massimo per raggiungere il livello di accensione dopo la
preventilazione (raggiungimento della banda di velocità del ventilatore per
l’accensione)
• PH_TW1 (TW1): Massimo tempo di attesa perché siano effettuate le seguenti
funzioni:
test interni di sicurezza: questi test cominciano con la Partenza e funzionano in
background durante le fasi precedenti
ottimizzazione della combustione: ottimizzazione della combustione disattivata o
motore a passo in posizione di start
adattamento della velocità: viene spedito un segnale quando la velocità richiesta
per l’accensione è raggiunta per la prima volta
• PH_TVZ (tvz): tempo di preaccensione (può essere impostato, con minimo di 0,2
secondi)
• PH_TSA1_1; PH_TSA2_1; PH_TSA1_2; PH_TSA2_2; (TSA): tempo di sicurezza
accensione. Se, alla fine di questo tempo, non c’è fiamma (anche dopo diversi
tentativi di accensione), il controllo fiamma inizia la fase di blocco o la riaccensione,
in funzione dell’impostazione dei parametri. Impostando di interrompere il tempo di
sicurezza in caso di rilevazione di fiamma, il «TSA» può essere accorciato dalla
stabilizzazione della fiamma (vedi «PH_TSA1_2», «PH_TSA2_2»).
Impostazione 1:
• PH_TSA1_1 (tsa1, max. TSA): prima parte del tempo di sicurezza con scarica
presente. La valvola gas è aperta
• PH_TSA2_1 (TSA - tsa1, max. TSA): seconda parte del tempo di sicurezza senza
scarica. La valvola gas è aperta
• Impostazione 2:
• PH_TSA1_2 (max. TSA): prima parte del tempo di sicurezza con scarica presente.
Una volta rilevato il segnale di fiamma, si passa alla fase «PH_TSA2_2» (senza
scarica). Se la fiamma non si stabilizza, il controllo fiamma rimane nella fase
«PH_TSA1_2» fino alla fine del tempo «TSA».
• PH_TSA2_2 (0.2 secondi, può ripetersi più volte durante il tempo «TSA»):
Seconda parte del tempo di sicurezza senza scarica. La valvola gas è aperta.
Dopo (0,2 secondi) dal passaggio alla fase «PH_TSA2_2», viene controllato il
segnale di fiamma. Se la fiamma è stata persa, viene effettuato immediatamente
un nuovo tentativo di accensione ritornando alla fase «PH_TSA1_2». Questa
procedura viene ripetuta fino al raggiungimento del tempo «TSA». Se la fiamma è
ancora presente, si passa alla fase «PH_TI».
Funzionamento
L’inizio dello stato «funzionamento» è la fase «PH_TI». Anche se non è richiesto il
tempo «ti», non può essere impostato a 0, ma solo al valore minimo di 0,2 secondi.
• PH_TI; (ti), tempo richiesto per la stabilizzazione della fiamma
• PH_MODULATION; (non limitato), funzione di controllo. In questa fase l’uscita del
controllore è la potenza.
69
Arresto Il passaggio dallo stato «Funzionamento» allo stato «Stand by» avviene quando non ci
sono più richieste calore ed è divisa in «arresto» e «arresto di sicurezza» (home run).
L’«arresto» consiste nella postventilazione che può essere disattivata.
Con la postventilazione, è possibile scegliere 2 differenti modalità di controllo del
ventilatore:
Impostazione 1:
• PH_THL2_1 (0.2s): tempo per portare la postventilazione al livello dell’ultimo
valore assunto durante il funzionamento.
• PH_TN1 (tn): Postventilazione al livello dell’ultimo valore assunto durante il
funzionamento
Impostazione 2:
• PH_THL2_2 (THL2): tempo per portare la postventilazione al livello di
preventilazione
• PH_TN2 (tn): postventilazione al livello di preventilazione
Arresto di sicurezza (home L’«home run» è utilizzato per passare allo stato «Stand by». Normalmente l’«home
run) run» è fatto con un completo «Arresto».
Dopo eventi straordinari (vedi diagramma della sequenza), o in caso di reset, l’«home
run» porta la LMU nel suo stato base («stand by»).
In caso di nuova richiesta calore, lo stato di «home run» innesca una sequenza di
partenza veloce. È accompagnato da un breve tempo «TNN» seguito da un passaggio
diretto dalla fase «PH_TNN» alla fase «PH_THL1_1/2» Questo significa che lo stato
«stand by» viene saltato.
• PH_TNB (TNB): tempo di postcombustione permesso:
• PH_TLO (TLO): Periodo di tempo con «LP» chiusa (se presente) oppure con
velocità > «N_TL-N_TL_Delta»
Casi speciali • Preventilazione forzata: in caso di un reset dopo un blocco non volatile e dopo
aver alimentato l’apparecchio, inizia una preventilazione forzata impostata con il
parametro «LmodVOr», che fa parte della fase «PH_TV» e che dura 21 secondi, o
«tv» se «tv» > 21 secondi.
• Ripetizione alla fine del «TSA»: Nel caso in cui la fiamma non si sia stabilizzata
alla fine del «TSA» , c’è la possibilità di un blocco non volatile oppure della
ripetizione dell’accensione. Il numero di ripetizioni è limitato e può essere
impostato con il parametro «RepZaehler».
Comunque la condizione generale per le differenti tagliee di potenza deve essere
osservata (vedi la tabella più avanti).
• In caso di perdita di fiamma durante il funzionamento, il controllo del bruciatore
va in blocco non volatile oppure in «home run» con ripartenza, in funzione dalla
taglia di potenza (vedi la tabella più avanti)
• Preventilazione: può essere disattivata impostando il valore a 0 secondi. In
questo caso – come mostrato nel diagramma della sequenza – si effettua un
cambio dalla fase «PH_THL1_1» alla fase «PH_TW1».
• Funzionamento intermittente forzato: Dopo 24 ore di funzionamento continuo si
attiva il funzionamento intermittente forzato, che assicura un arresto alla fase
«PH_STANDBY». Il timer viene azzerato nella fase «PH_STANDBY». Non è
possibile la messa in regime veloce con il funzionamento intermittente forzato.
70
• Tempo di sicurezza (TSA): Come descritto sopra, il comportamento del bruciatore
può essere impostato in due diversi modi: interruzione del tempo di sicurezza con
la rilevazione di fiamma, e controllo della presenza di fiamma alla fine del tempo di
sicurezza
Attenzione: in caso di funzionamento con singolo elettrodo, deve essere impostato
sempre il controllo della fiamma al termine del tempo di sicurezza.
• Postventilazione: Può essere impostata in due modi differenti, al livello di
postventilazione oppure al livello dell’ultimo valore assunto durante il
funzionamento. La durata della postventilazione può essere impostata con il
parametro «tn» (vedi anche sopra).
• Controllo della partenza: Alcuni eventi interni ed esterni possono attivare il
controllo della partenza. In questo caso il controllo fiamma si porta alla fase
«PH_STARTVER”. La causa del controllo della partenza è ricavabile attraverso il
codice diagnostico. Per esempio la causa può essere una delle seguenti:
- Circuito aperto o cortocircuito dell’elettrodo di rilevazione
- Nessun segnale «GP» (in funzione dei parametri)
- Ingresso «LP» aperto ( in funzione dei Parametri)
- Intervento del termostato limite
Alcune funzioni che attivano il controllo della partenza possono essere disattivate
mediante parametri.
• Rampe ventilatore: Il controllo del ventilatore può essere limitato da un rampa
massima. Per farlo sono disponibili alcuni parametri.
La variazione di velocità del ventilatore è limitata dai parametri: VmLauf,
VmLaufBetr, VmLab, VmLabBetr.
In tutte le fasi – ad eccezione della fase «PH_MODULATION» – i parametri
«VmLauf» e «VmLab» limitano le variazioni di velocità del ventilatore.
71
Se il setpoint è uguale a 0, che significa che il ventilatore dovrebbe essere spento,
prima il controllo ridurrà la velocità secondo la rampa fino ad un valore inferiore o
uguale al valore di soglia. Solo a questo punto il ventilatore viene spento.
Parametri del segnale di Il segnale di velocità del ventilatore può essere impostato con parametri.
velocità Parametro: Impulsi ventilatore (nella sezione “FaEinstellFlag3).
Valori possibili: 2,3 o 4 impulsi per giro
Parametri del ventilatore Sotto certe condizioni i parametri del ventilatore per l’accensione, massima e minima
accessibile con QAA73 modulazione, preventilazione e postventilazione possono essere impostati anche con
la QAA73 (parametri “FainstellFlag3”).
Se i parametri sono relativi ad aspetti di sicurezza e – regola generale – i valori di
questi parametri non possono essere modificati attraverso la QAA73, si applicano le
seguenti regole:
• I relativi parametri saranno copiati e i nuovi parametri inseriti in un range non di
sicurezza
• La modifica tra i 2 gruppi di valori può essere impostato tramite un flag di sicurezza
(FaEinstellFlag3)
Il cambio dei parametri tramite QAA73 è permesso solo sotto certe condizioni:
1) Potenza della caldaia < 70 kW
2) Modifica possibile solo con password di livello OEM o maggiore
Per i nuovi valori, è effettuato l’usuale controllo dei valori (lo stesso del precedente
gruppo di valori).
Lista di entrambi i gruppi di parametri:
Parametri su QAA73 Parametri di sicurezza
LmodZL_QAA LmodZL
LmodTL_QAA LmodTL
LmodVL_QAA LmodVL
N_ZL_QAA N_ZL
N_TL_QAA N_TL
N_VL_QAA N_VL
Tv_QAA Tv
Tn_QAA Tn
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Quando impostato questi parametri, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
Parametri su QAA73 Parametri di controllo
LmodZL_QAA LmodZL
LmodTL_QAA LmodTL
LmodVL_QAA LmodVL
N_ZL_QAA N_ZL
N_TL_QAA N_TL
N_VL_QAA N_VL
Tv_QAA Tv
Tn_QAA Tn
Nota Quando di seguito si fa riferimento a uno dei parametri di sicurezza è possibile che si
intenda il corrispondente parametro QAA (in funzione della parametrizzazione).
Differenti campi di potenza In accordo con le norme, le sequenza di gestione del bruciatore devono essere
differenziate per differenti campi di potenza delle caldaie.
Il parametro «PaProgFlags1» seleziona uno dei seguenti campi di potenza:
Campo di Potenza
Situazione < 70 kW 70÷120 kW > 120 kW
4)
Errore ingresso aria durante la Spegnimento di sicurezza Spegnimento di sicurezza (home Blocco
preventilazione, accensione o (home run); durante il tempo di run) alla prima occorrenza,
1)
funzionamento sicurezza e il funzionamento permessa la riaccensione (1 o 0
anche preventilazione forzata. impostabile). Durante la
Durante la preventilazione, preventilazione, blocco
blocco immediato. immediato. Il contatore di tentativi
è azzerato nella fase PH_TI
4)
Errore durante la Spegnimento alla prima Spegnimento alla prima Blocco
2)
stabilizzazione della fiamma occorrenza, permessa la occorrenza, permessa la
riaccensione (il numero di riaccensione (1 o 0 impostabile).
tentativi di riaccensione può Quindi blocco e anche
essere impostato). Quindi preventilazione forzata. Il
blocco e anche preventilazione contatore di tentativi è azzerato
forzata nella fase PH_TI
4)
Perdita della fiamma durante il Spegnimento Spegnimento alla prima Blocco
3)
funzionamento occorrenza, permessa la
riaccensione (1 o 0 impostabile).
Quindi blocco e anche
preventilazione forzata. Il
contatore di tentativi è azzerato
nella fase PH_TI
73
1)
Con LMU….: Errore nel controllo della velocità o segnale di ritorno della velocità sotto
un valore valido. Fasi interessate: PH_TV, PH_TW1, PH_TW2, PH_TVZ, PH_TSA1_1,
PH_TSA2_1, PH_TSA1_2, PH_TSA2_2, PH_TI, PH_MODULATION
2)
Con LMU….: Fiamma non rilevata alla fine del tempo di sicurezza. Fasi interessate:
PH_TSA1_1, PH_TSA2_1, PH_TSA1_2, PH_TSA2_2
3)
Con LMU….: Perdita della fiamma durante le fasi PH_TI e PH_MODULATION
4)
In accordo con l’impostazione del parametro relativo alle ripetizioni della partenza a 0
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Impostazione parametri Per visualizzare la seguente descrizione, riferirsi al diagramma della sequenza della
partenza e spegnimento LMU e al diagramma seguente.
Limiti di velocità
Prima l’adattamento della velocità dovrebbe essere impostato all’adattamento della
velocità richiesto o impostato.
Quando l’ottimizzazione o l’impostazione è completata, al passo successivo
determinare e impostare i limiti di velocità. Per questo scopo, usare il PC tool e
memorizzare la velocità (Gebl_F_Drehz) in un ciclo di accensione e spegnimento sotto
le seguenti condizioni limite:
1. con il minimo camino e con tensione di alimentazione al limite inferiore (195 V~)
2. con il massimo camino e con tensione di alimentazione al limite superiore (253 V~)
Ora impostare le bande di velocità (limiti di velocità attorno alle velocità selezionate,
che sono N_ZLV +/- N_ZL_Delta, ecc), in modo che nel caso peggiore, la misura della
velocità cada all’interno della banda di validità.
Letture di velocità all’esterno di questi casi peggiori provocano una violazione dei limiti
di velocità e portano alla relative azioni (vedi diagramma della sequenza).
75
Adattamento della velocità L’adattamento di velocità del ventilatore è attivo durante lo spegnimento e l’accensione
(non durante le operazioni di gestione quando la limitazione di velocità non può essere
attivata).
L’obiettivo base dell’adattamento di velocità è di agire sulla gestione del ventilatore in
modo che la velocità risultante (dopo un certo tempo impostato) cada in una banda di
velocità accettata.
Quindi, effetti esterni (sovra- o sotto-tensioni di alimentazione, massima o minima
lunghezza dei camini, ecc) possono essere largamente compensati.
Bisogna considerare i seguenti parametri:
• N_NachstellKon1 (in «FaEinstellFlags2»)
Questo parametro è utilizzato per attivare o disattivare la funzione durante la partenza.
• N_NachstellKon2 (in «FaEinstellFlags2»)
Questo parametro è utilizzato per attivare o disattivare la funzione durante l’arresto.
• N_Nachstell_lern (in «FaEinstellFlags2»)
Questo parametro è utilizzato per attivare o disattivare la funzione di apprendimento del
controllo del ventilatore.
• N_Nachstell_Delta
Questo parametri definisce la banda (+/-) verso la quale la velocità verrà portata (zona
morta).
• Nachstell_Zaehler
Questo parametro è usato per definire il tempo in cui potrebbe iniziare l’accensione (in
funzione del tempo di impostazione della velocità del ventilatore è permesso uno
scostamento superiore o inferiore all’accensione).
Funzione apprendimento Durante l’accensione, il segnale del ventilatore cambierà per correggere la velocità
attuale.
Per assicurarsi che questa differenza, praticamente fissa, non debba essere corretta ad
ogni partenza, il segnale del ventilatore viene acquisito alla fine della partenza, e il
valore memorizzato sarà usato la prossima volta che il bruciatore verrà acceso. Questo
significa che il processo di raggiungimento del set sarà accelerato.
La funzione apprendimento può essere disattivata con il flag «N_Nachstell_lern» (in
«FaEinstellFlags2»).
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Reinizializzazione
Nei casi seguenti, sarà fatta una reinizializzazione dei valori dei parametri di controllo
appresi:
• In caso di un errore legato al ventilatore
• In caso di reset
• Dopo un’alimentazione
Tolleranza Specialmente nei casi in cui il livello di preventilazione si scosta dal livello di
dell’impostazione durante accensione, la velocità del ventilatore ha bisogno di un certo tempo per assestarsi
l’accensione appena prima dell’accensione. In funzione dell’applicazione, questa variazione della
velocità può provocare maggior o minor disturbo.
Il parametro «Nachstell_Zaehler» può essere usato per adattare il grado permesso di
impostazione della velocità del ventilatore, o da quando inizia il cambio verso il livello di
accensione.
Se è impostato un valore piccolo (p.e. 1), l’accensione è effettuata immediatamente.
Maggiore è il valore, la minima sovraelongazione è permessa all’accensione.
Dovrebbe essere notato che valori maggiori non estendono la fase di accensione
77
3.2 Selezione delle tipologie di compensazione
Legenda TvSollWf1 / 2 Setpoint temperatura di mandata ottenuta dalla compensazione climatica sul circuito 1 / 2
TsRaumMmi Setpoint temperatura ambiente della HMI
TSet Setpoint temperatura di mandata della RU per il circuito 1
Tset2 Setpoint temperatura di mandata della RU per il circuito 2
TrSet Setpoint temperatura ambiente della RU per il circuito 1
TrSet2 Setpoint temperatura ambiente della RU per il circuito 2
TrSfix Media del valore dei parametri TrSmin e TrSmax
RT / SU Termostato Ambiente / Programmatore orario
SU program Hz1 / 2 Programma orario sull’interfaccia AGU2.310 per il circuito 1 / 2
RU1 / 2 Richiesta calore dalla RU per il circuito 1 / circuito 2
– Non viene valutata
TaGem Temperatura esterna composita
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AGU2.362, AGU2.303
RU RU per Hk1 RU per Hk2 Sonda Setpoint Hk1 Setpoint Hk2 Tipologia di Tipologia di
QAA53 / attivo attivo esterna TkSoll TvSoll compensazione compensazione
QAA73 circuito 1 circuito 2
Assente – – Assente TvSollMMI TvSollMMI Controllo a punto Controllo a punto
(Setting pot) (Setting pot) fisso fisso
Assente – – Presente TvSollWf1 TvSollWf2 Compensazione Compensazione
climatica LMU climatica LMU
Presente No No Assente TvSollMMI TvSollMMI Controllo a punto Controllo a punto
(Setting pot) (Setting pot) fisso fisso
Presente No No Presente TvSollWf1 TvSollWf2 Compensazione Compensazione
climatica LMU climatica LMU
Presente Si No Assente Tset / Tset2 TvSollMMI Compensazione Controllo a punto
(Setting pot) ambiente RU fisso
Presente Si No Presente Tset / Tset2 TvSollWf2 Compensazione Compensazione
climatica RU climatica LMU
Presente Si Si Assente Tset / Tset2 Tset / Tset2 Compensazione Compensazione
ambiente RU ambiente RU
Presente Si Si Presente Tset / Tset2 Tset / Tset2 Compensazione Compensazione
climatica RU climatica RU
Presente No Si Assente TvSollMMI Tset / Tset2 Controllo a punto Compensazione
(Setting pot) fisso ambiente RU
Presente No Si Presente TvSollWf1 Tset / Tset2 Compensazione Compensazione
climatica LMU climatica RU
79
- Se la curva di riscaldamento è impostata ad un valore diverso da 0, la
compensazione è in accordo con la tabella
Senza HMI
RU Setpoint RU1 per RU2 per Sonda Setpoint Ambiente HzA Setpoint Ambiente HzB
QAA53 / ambiente circuito circuito esterna
QAA73 RU attivo riscaldam. riscaldam
Ininfluente No – – Ininfluente (TrSmin+TrSmax) / 2 (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si No No Ininfluente (TrSmin+TrSmax) / 2 (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si No Si Ininfluente (TrSmin+TrSmax) / 2 (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si Si No Ininfluente TrSet (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si Si Si Ininfluente TrSet (TrSmin+TrSmax) / 2
80
Con HMI AGU2.310
RU Setpoint RU1 per RU2 per Sonda Setpoint Ambiente HzA Setpoint Ambiente HzB
QAA53 / ambiente circuito circuito esterna
QAA73 RU attivo riscaldam. riscaldam
Ininfluente No – – Assente TrSfix TrSfix
Ininfluente No – – Presente TrSollMmi, ridotto dal TrSollMmi, ridotto dal
programma SU per Hz1 programma SU per Hz2
Presente Si No No Assente TrSfix TrSfix
Presente Si No No Presente TrSollMmi, ridotto dal TrSollMmi, ridotto dal
programma SU per Hz1 programma SU per Hz2
Presente Si No Si Assente TrSfix TrSfix o TrSet2 2)
Presente Si No Si Presente TrSollMmi, ridotto dal TrSfix o TrSet2 2)
programma SU per Hz1
Presente Si Si No Assente TrSet TrSfix
Presente Si Si No Presente TrSet TrSollMmi, ridotto dal
programma SU per Hz2
Presente Si Si Si Ininfluente TrSet TrSfix o TrSet2 2)
2) se la RU invia il secondo setpoint ambiente “TrSet2, verrà usato TrSet, altrimenti
TrSfix. La QAA73… invia il dato TrSet2 dalla versione 1.4.
81
Configurazione dei LA RU è un’unità multifunzione per 1 o 2 circuiti riscaldamento. Per questi scopi, ha un
circuiti riscaldamento circuito principale (circuito riscaldamento 1 ) e – solo con la QAA73… – un circuito
secondario (circuito riscaldamento 2).
La scelta di quale dei circuiti riscaldamento della RU agisce su quale dei circuiti
riscaldamento della LMU è fatta con il parametro «KonfigHks». Questo parametro è
concepito in modo che permette di definire separatamente l’influenza della RU sui
circuiti riscaldamento 1 e 2 della LMU…
Per entrambi i circuiti riscaldamento della LMU…, esistono le seguenti possibilità:
• Nessuna influenza della RU (0)
• Controllato dal circuito principale della RU (1)
• Controllato dal circuito secondario della RU (2)
Quando non viene usata la RU, questo parametro non ha importanza.
Il controllo di un circuito riscaldamento della LMU da parte della RU presuppone che il
circuito di riscaldamento nella RU non è disattivato (il circuito riscaldamento della RU
può essere disattivato cambiando la pendenza).
Se, nella RU, il circuito di riscaldamento selezionato per il controllo è disattivato,
l’azione è la stessa che impostare «Nessuna influenza RU» usando il parametro
«KonfigHks».
82
Circuito sanitario I componenti d’impianto che influenzano la tipologia di compensazione per il circuito
sanitario sono i seguenti:
• La RU
• La HMI
• Il sensore sanitario 1
Senza HMI
Sonda DHW 1 RU Setpoint DHW Richiesta sanitario Tipologia
Tbwlst1 QAA73 TempAnfoVeBw compensazione circuito
DHW
Assente Ininfluente TbwSmin Bloccato Bloccato
Presente Assente (TbwSmin+TbwS Continuo o con Emergenza
2)
max) / 2 orologio
Presente Presente TdhwSet RVA-DHW Compensazione della RU
Con HMI AGU2.310 Se la modalità di funzionamento del circuito sanitario DHW sulla AGU2.310 è su stand
by, la compensazione nel circuito sanitario è generalmente bloccata, con setpoint
sanitario «TbwSmin» e richiesta sanitaria bloccata.
Se la modalità di funzionamento non è stand by, si applica la seguente tabella:
83
2) Deve essere attivato un programmatore orario per la richiesta sanitaria con i parametri
KonfigRg1.Schaltuhr2Bw=1 e KonfigRg1.Schaltuhr2=1. Deve essere connesso all’ingresso
della RU. Questa funzione non può essere utilizzata con la RU.
3) Può essere selezionato con il parametro KonfigRg6.2
Tutti i valori sono letti da un convertitore analogico digitale. Una descrizione di ogni
canale è riportata qui sotto.
Assegnazione delle L’LMU ha 6 ingressi analogici che possono essere configurati in modi diversi.
sonde
Configura Analogico Analogico Analogico Analogico Analogico Analogico
-zione 1 2 3 4 5 6
1 B2 B7 B3 B8* B9 Ph2o
2 B2 B7 B3 B8* B4 Ph2o
3 B2 B4 B3 B8* B9 Ph2o
4 B2 B7 B3 B4* B9 Ph2o
Variante (in parametrizzazione e versione hardware)
Legenda B2 TkIst
B3 TbwIst1
B4 TbwIst2
B7 TkRuec
B8 Tabgas
B9 TiAussen
84
Tipo A: Sistemi con temperatura fumi fino a 80°C, sonde fino a 150°C
Tipo B: Sistemi con temperatura fumi fino a 120°C, sonde fino a 150°C
Sonda tipo A e B usano lo stesso elemento sensibile NTC delle sonde caldaia, con la sola
differenza del campo di misura.
Visualizzazione della La LMU misura la corrente di ionizzazione che passa attraverso la sonda. Può essere
corrente di ionizzazione visualizzata direttamente in A:
1. sulla QAA73…: visualizzato nel livello parametri. È un dato che la QAA73… può
solo leggere. Il tempo per l’aggiornamento del dato è di circa 3 secondi.
2. sul PC tool.
3. sulla scheda HMI (AGU2.303…, AGU2.310… o AGU2.361…).
Supervisione Se è stata scelta una configurazione con la sonda fumi (KonfigRg3) e la supervisione
temperatura fumi della temperatura fumi è abilitata (KonfigRg5), la LMU deve leggere la temperatura
fumi in un campo di valori valido.
Altrimenti inizierà un controllo della partenza con codice di errore oppure un blocco
(KonfigRg5).
Funzione La supervisione della temperatura fumi non è classificata come funzione di sicurezza e
si sovrappone alla gestione della caldaia. Se la prima soglia di temperatura fumi
(TaBegr) è superata, la potenza d’uscita è ridotta al minimo.
Se è raggiunta la seconda soglia di temperatura (TaAbschalt), la caldaia si spegne. In
questo caso, in accordo con i parametri (KonfigRG5), o parte un controllo di almeno 10
minuti (ZaueRuec) oppure la caldaia va in blocco.
La caldaia è di nuovo attiva quando la temperatura fumi è scesa sotto un certo livello.
Il grafico seguente mostra le differenti fasi della supervisione della temperatura fumi:
85
• Limitazione della potenza della caldaia quando: Tabgas TaBegr
• Spegnimento della caldaia quando: Tabgas TaAsbsch
• Annullamento della limitazione o dello spegnimento: Tabgas < TaBegr –SdHzEin
Se interviene la supervisione della temperatura fumi, viene visualizzato un codice di
errore o di blocco. In aggiunta viene inviato un segnale forzato.
Nel caso di spegnimento della caldaia, viene forzata una postventilazione (ZgebNach).
Per assicurare che un attraversamento veloce della soglia di temperatura non provochi
immediatamente un intervento, la temperatura fumi acquisita viene filtrata ( 2 s).
Termostato sicurezza Il termostato sicurezza (S)LT elettronico usato nella LMU consiste nelle seguenti
(S)LT elettronico funzioni di blocco:
• Spegnimento in caso di sovratemperatura
• Realizzazione di test di plausibilità per poter intervenire a tempo debito per evitare
le sovratemperature
• Realizzazione di test per individuare le condizioni di malfunzionamento, in modo
che il termostato (S)LT inizi adeguate azioni
Nota!
! I due sensori del termostato (S)LT (sonde di mandata e ritorno) sono sonde di
sicurezza!
Devono essere posizionate e fissate in modo che sia garantito un costante ed uniforme
trasferimento di calore (durante tutto il tempo di funzionamento e anche dopo la
sostituzione).
• Il sensore di mandata deve essere posizionato in una posizione rappresentativa
della massima temperatura caldaia.
• Il sensore di ritorno deve essere posizionato in una posizione rappresentativa della
temperatura di ritorno.
86
Assicurarsi che i parametri sono impostati corrispondentemente con le
caratteristiche della caldaia e dell’impianto !
Routine di gestione degli Se avviene un errore e si raggiunge la temperatura d’intervento del termostato limite
errori (TW), il calore accumulato deve essere smaltito attivando il ventilatore o la pompa di
caldaia (se non sta già funzionando).
Limotazione dell‘output Quando viene definita la potenza massima e la potenza minima di funzionamento
aquisisce importanza la funzione “Speed limitation”.
Senza speed limitation La potenza viene gestita tramite il PWM de ventilatore. Variazioni della tensione di rete
possono avere influenza sulla velocità ma in questo caso non vengono compensate. In
funzione delle componenti connesse la potenza generata entra nel range qui descritto:
87
Heat output
(control of fan)
100 %
LmodVL
Max. heat output without RU
Max. heat output with RU
LmodTL
7494d01E/0904
Settando la potenza minima deve essere notato come nel settare la potenza massima:
Con speed limitation In questo caso viene garantito il mantenimento della potenza richiesta andando a
compensare variazioni della tensione di rete o della resistenza dell’aria. In questo modo
viene implementato un controllo ad anello chiuso. Come nel precedente caso la
potenza viene tradotta in una velocità del ventilatore e vale la seguente tabella per il
range.
88
Heat output
(fan speed)
N_VL
Max. speed without RU
Max. speed with RU
N_TL
7494d02E/0904
Queste includono:
• Funzione spazzacamino
• Funzione «Controller stop»
• Frost protection per la caldaia
• Controlore a 2 posizioni
• Modulazione della potenza
• Limitazione delle variabili di controllo
Startup / initialization
Funzione Quando la macchina parte i valori dei setpoint vengono inizializzati ai seguenti (questi
sono validi sino a quando non viene fatto il primo riaggiustamanto):
89
Segnali di forzatura vengono usati per garantire l’efficace smaltimento del calore
Forced signals tramite pompe, valvole deviatrici.
- Termostato limite
La funzione termostato limite
La funzione spazzacamino
La «Controller stop» function
La protezione antigelo
90
Controller delay
Parametrizzazione del delay La funzione delay viene usata per stabilizzare le condizioni di combustione,
del controllo specialmente dopo una partenza a freddo. Quando viene rilasciata la richiesta il
controllore mantiene una potenza base di ZReglVerz per un tempo predefinito
LmodRgVerz. La ripartenza della modulazione viene garantita solamente al trascorrere
di questo tempo limite.
Output
ZReglVerz
Ignition
LmodRgVerz
7494d06aE
t
In questao stato l’output del generatore viene garantito nel range (LmodTL...PhzMax o
N_TL...NhzMax). Lo stesso funzionamento viene garantito quando il generatore si
attiva per una richiesta DHW.
Controller delay causato da Se uno sutdown viene generato a casusa dell’intervento del SLT (causato da una
SLT temperatura elevata del bollitore o un gradiente di temperatura elevato) il delay nella
partenza viene attivato per la partenza successiva (delay 30’’).
91
Configurazione del In funzione della modalità operativa il setpoint del controllore viene ad essere
controlore
Limiti nella generazione La temperatura target del controllore determina la velocità del ventilatore (PWM).
del calore
• Senza controllo attivo della velocità del ventilatore:
LmodTL:
Il limite inferiore deve essere settato in modo da non consentire che la velocità minima
scenda sotto il limite minimo anche con variazioni della tensione di rete.
PhzMax, LmodVL:
Il limite massimo deve essere settato in modo tale che non ecceda il massimo
ammissibile nel caso di sovratensioni.
Il range di modulazion rimane tanto più ampio quanto possibile secondo i seguenti:
- Limite superiore nel caso di richiesta calore vale NhzMax, nel caso di DHW N_VL.
- Limite inferiore N_TL in entrambi i casi
LmodTL:
Minima velocità del ventilatore per la quale non viene persa la fiamma.
PhzMax, LmodVL:
100 % (massima velocità del ventilatore). Se le velocità NhzMax e N_VL differiscono
troppo da questi valori, si può avere un effetto di overshooting. Se non si vuole
l’overshooting questi valori devono essere ridotti.
In queste modalità la potenza viene decisa staticamente e questo è il valore target per
il controllore:
92
Controllo della
temperatura di caldaia
Il controllore a 2 posizioni decide quando dare il segnale di start e stop della caldaia:
Controllo ON/OFF
Startup = on quando TkIst < TkSoll SdEin
Shutdown = off quando TkIst > TkSoll + SdAus
Minima pausa del bruciatore La pausa minima del bruciatore viene impostata con il parametro ZBreMinP.
93
Isteresi sull’ON/OFF del La protezio contro le ciclature in ON/OFF possono essere impostate secndo le seguenti
bruciatore modalità..
Dynamic switch-off Per evitare initili ON/OFF del bruciatore viene definito un intervallo di isteresi che si
differential adatta mano a mano che il sistema tende a convergere al fine di allunagre la vita della
macchina.
Tist
SdAusMax
SdAusMin
Tsoll
SdEin
Tist
7494d20/0201
t
94
Deve essere rispettato un differenziale minomo di +2 K (SdAusMin, SdEin).
I valori impostati per l’isteresi possono essere utilizzati solamente quando SdAusMin e
SdAusMax sono entrambi positivi!
Modulazione Il loop che consente la modulazione viene descritto nello schema successivo:
Sensor
K Fühler TFühler
7494b06e/0201
Il controllloore assicura che il valore del setpoint venga rispettato, questo vale sia per
DHW che per il riscaldamento. Il controllore a 2 posizioni assicura l’ON OFF mentre il
controllore modulante assicura il controllo della potenza erogata.
Il setpoint desiderato si traduce in una velocità in PWM e questa tramite la valvola di
miscelazione pnemumatica determina la miscela che garantisce la corretta potenza in
uscita per ottenere il setpoint di temperatura corretto.
Il controllore PID lavora sulla base della differenza (T = Tsoll - Tist).
95
Protezione antigelo della La protezione antigelo è attiva indipendentemente dalla possibile richiesta calore e dalla
caldaia tipologia di impianto installato.
Il setpoint utilizzato dal controllore durante la funzione di frost protection è pari alla
massima temperatura impostabile per la caldaia TkSmax.
Nel caso di altre richieste di calore il bruciatore rimane ON, altrimenti viene messo a
OFF.
96
4 Consumo di calore
1. In modo manuale
97
5 Compensazione climatica
98
La temperatura esterna composta viene calcolata utilizzando la temperatura esterna
effettiva e la temperatura esterna attenuata sulla base di pesi definiti in funzione delle
caratteristiche della costruzione (efficenza termica) su cui viene installato l’impianto.
La temperatura esterna attenuata viene calcolata applicando una media mobile con
campionamenti di 10 minuti sulla temperatura esterna effettiva. La temperatura esterna
composta viene utilizzata anche nella commutazione automatica estate/inverno.
In questo modo la temperatura esterna composta agisce come variabile di
compensazione sul controllo della temperatura di mandata che viene così
abbinata alle condizioni metereologiche prevalenti.
99
6 Protezione antigelo dell’impianto
La funzionalità dipende dalla temperatura esterna, nel caso mancanzaz sonda esterna
la funzione non è attiva.
Nel range di temperatura -4...-5 °C, ci possono essere differenti risposte dal sistema in
funzione della temperatura precedente:
• Se la temperatura era più elevata le pompe lavorano come nel caso precedente
100
7 Clip in AGU2.500 per circuiti
aggiuntivi
Le caratteristiche del clip-in sono le seguenti:
• Sensore di temperatura
E’ possibile gestire una pump overrun e un pump kick per proteggere le pompe
dell’impianto.
101
102
I seguenti parametri (livello costruttore) della scheda di caldaia risultano già impostati.
103
8 Clip in OCI420 per comunicazione con
bus LPB
Permette la connessione e la comunicazione tra la scheda di caldaia LMU e il
regolatore cascata e/o le
regolazioni serie Esatto Delta e la eventuale gestione a distanza di alcuni parametri e la
lettura di alcuni
valori, con interfaccia aggiuntiva (AGU2.310/QAA73-sonda ambiente).
Il grado di protezione è IP 40 con classe di sicurezza III (SELV) di classe A secondo
DIN EN 730-2-5.
Tensione 230 V +10%/-15%
Corrente 5mA..1 A, cosö>0.8
Frequenza 50Hz ± 5%
Va installato direttamente sulla scheda di caldaia all’interno del mantello. Si può
connettere al massimo un clip-in di comunicazione all’LMU.
104
9 Realizzazione di una ulteriore zona
aggiuntiva con regolatore ESATTO
DELTA
Configurazione LPB
LMU ESATTO
Indirizzo Segmento 606 = 0 86 = 0
Indirizzo apparecchio 605 = 1 85 = 2
Orologio 604=00111101 87 = 2
105
10 Controllo sanitario
Temperatura caldaia Con sistemi con accumulo sanitario, un T è aggiunto al set sanitario. Questo valore
durante la produzione può essere parametrizzato e ha un impatto sul tempo di ripristino dell’accumulo.
sanitaria con accumulo Durante il servizio sanitario, la temperatura caldaia è quindi la seguente:
Come risultato , il setpoint temperatura caldaia può raggiungere livelli troppo elevati.
Comunque nel limitare il setpoint caldaia, questo potrebbe cadere sotto «Bw-Soll».
Per questo motivo il DT può essere limitato ad un minimo. In questo caso, il setpoint
sanitario sarà limitato:
Il bruciatore è acceso quando «TkIst < (TkSoll – SdHzEin1)» con TkSoll = DHW
setpoint + TuebBw).
La potenza del bruciatore è controllata tra «LmodTL» e «LmodVL» o in caso di
limitazione della velocità attiva, tra «N_TL» e «N_VL».
Accumulo controllato tramite I sistemi ad accumulo possono funzionare anche con un termostato esterno
termostato Il controllo dell’accumulo tramite termostato è attivo quando è stato impostato un
sistema con accumulo (sistemi 2, 3, 8, 34, 35, 40, 44, 50, 51, 56, 60, 66, 72, 76 e 81).
106
Il termostato deve essere connesso al contatto del flussostato sanitario o al posto della
sonda sanitario 1 della LMU. L’ingresso deve essere selezionato tramite parametri:
KonfigRg42 = 0 termostato sanitario connesso all’ingresso del flussostato sanitario
KonfigRg42 = 1 termostato connesso all’ingresso della sonda sanitario 1
Connessione all’ingresso della sonda sanitario
Connettendo il termostato all’ingresso della sonda sanitario, è obbligatorio l’utilizzo di
contatti di alta qualità (p.e. contatti placcati oro) essendo il segnale in tensione di 5Vdc.
La seconda sonda sanitario non deve essere presente.
Funzione anti legionella L’LMU consente la gestione della funzione antilegionella ed avviene elevando la
temperatura del bollitore fino a 60°C
Segnali forzati I segnali forzati provocano la distribuzione di calore attraverso l’attivazione delle
pompe, l’attivazione della valvola deviatrice o l’apertura della valvola miscelatrice. I
segnali forzati sono innescati da:
- termostato di sicurezza elettronico
- limite di temperatura
- funzione spazzacamino
- funzione arresto del controllore
- protezione antigelo
107
Impostazione parametri
Manutenzione Gli allarmi di manutenzione vengono forzati per indicare che attività di manutenzione
devono essre fatte sull’appliance. Sono definite le seguenti ragioni per attivare gli
allarmi di manutenzione:
- numero di ore di run del bruciatore dall’ultimo intervento service
- numero di accensioni dall’ultimo intervento di manutenzione
- numero di mesi trascorsi dall’ultimo intervento di manutenzione
- corrente di ionizzazione elevata
Viene visualizzato l’allarme di manutenzione che scatta per primo. Gli allarmi di
manutenzione non vengono memorizzati ma si può vedere lo storico nei parametri
relativi.
Gli allarmi di manutenzione viaggiano tramite LPB verso i regolatori e hanno priorità
inferiore agli errori.
Gli allarmi di manutenzione vengono distribuiti sul bus LPB in questo modo nei sistemi
ALBATROS compatibili verrà generato un allarme “105 maintenance allarm”.
108
Il parametro “WartungEinstellunghen” cod. 630 consente l’attivazione o la
disattivazione degli avvisi di manutenzione.
Se questo limite è superato dalla velocità minima del ventilatore allora l’allarme viene
deliverato.
Il valore corretto è tra 0.3 e 0.5, e deve essere definito da test specifici.
Questo parametro viene usato per individuare situazioni di lenta variazione della
corrente di ionizzazione.
L’utente finale può dare l’ok alla presenza di un allarme di manutezione settando il
parametro “ WartungsQuittierung” cod. 629 ad 1.
109
L’OK all’allarme di manutezione provoca la sua cancellazione in tutto il sistema.
Qualora si voglia che un allarme di manutezione venga riemesso dipi che è stato
accordato dall’utente è possibile settare il parametro “ WartungsRepetitionsDauer
“ cod. 633.
Gli allarmi di manutezione possono essere cancellati songolarmente agendo sul bitfield
“ WartungsEinstellungen” cod. 630. Il reset del bit ad 1 provoca la cancellazione
dell’allarme relativo. Tutti gli allarmi di manutezione possono essere cancellati agendo
invece sul bit 6 dello stesso parametro portandolo ad 1. Tutti gli allarmi di
manutenzione vengono cancellati.
110
Collettori zona DIRETTA KV SR
Questa istruzione è parte integrante del libretto dell’apparecchio sul quale viene installato il KIT. A tale libretto si
rimanda per le AVVERTENZE GENERALI e per le REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA.
Descrizione Q.tà
3
1 -Tubo di mandata 1 1
2 -Circolatore 1
3 -Tubo di ritorno 1
4 -Guarnizioni 5 4
2
5 -Ghiera 2
6 -Tubo collegamento circolatore 1
7 -Valvola di non ritorno 1 5
8 -Istruzioni 1
9 -Cavo circolatore 1
111
DATI TECNICI
Nel diagramma viene riportata la curva Portata/Prevalenza residua del circolatore zona diretta, presente nel gruppo termico,
riferita alle tre velocità.
650
625
600
575
550
525
500
475
450
425
400
375
350
325
300
275
250
225
200
175
150
125
100
75 II III
50
25
I
0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800
650
625
600
575
550
525
500
475
450
425
400
375
350
325
300
275
250
225
200
175
150
125
100
75 II III
50
25
I
0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800
INSTALLAZIONE
L’installazione del kit deve essere effettuata da un Servi-
zio Tecnico di Assistenza r da personale professio- ON
nalmente qualificato.
40 60 80
Prima di iniziare l’installazione: 20 100
0 120
4 0
3 2 1
- Togliere l’alimentazione elettrica all’apparecchio posi-
zionando l’interruttore generale su “spento” ed il il se- OFF
lettore di funzione del quadro di comando su (I)
112
- Svitare i tappi (A) e (B) come indicato in figura
- Inserire la parte filettata del tubo (1) nel foro (C) predisposto sul pannello posteriore del gruppo termico ed avvitare
parzialmente la ghiera (5).
5 5
C
C
3
3
7 7
- Montare il tubo di ritorno (3) alla valvola di non ritorno (7) utilizzando, per la tenuta, la guarnizione.
- Montare la ghiera all’uscita del tubo di mandata (1)
- Bloccare opportunamente la ghiera e tutti i collegamenti precedentemente realizzati
- Aprire le valvole di non ritorno per facilitare il riempimento
APERTA
APERTA
CHIUSA
CHIUSA
113
113
- Aprire il rubinetto di carico impianto
MI1
106
MI1
106
RI1
RI1
211
52 70
211
55 70
MI2
RI2 MI2
RI2
199
UAC
690
114
MI1 - Mandata zona diretta 1 (Ø 1”) ALUDOMUS KV/120
MI2 - Mandata zona diretta 2 (Ø 1”)
MI3 - Mandata zona diretta 3 (Ø 1”)
105
UAC - Uscita acqua calda (Ø 3/4”) RI1
201
RC - Ricircolo sanitario (Ø 3/4”)
211
IAF - Ingresso acqua fredda (Ø 3/4”) RI3 MI3 RI2 MI2
61 70 70 70
UAC
230
821
RC
230
IAF
95
300 300
COLLEGAMENTI ELETTRICI
Per i collegamenti elettrici riferirsi alle istruzioni del kit elettrico multizona cod. 4047691 e del kit interfaccia termoregola-
zione cod. 4047331
CONTROLLI
OFF
115
Collettori zona mix KV SR
Questa istruzione è parte integrante del libretto dell’apparecchio sul quale viene installato il KIT. A tale libretto si
rimanda per le AVVERTENZE GENERALI e per le REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA.
DATI TECNICI
Nel diagramma viene riportata la curva Portata/Prevalenza residua del circolatore zona diretta, presente nel gruppo termico,
riferita alle tre velocità.
475 475
450 450
425 425
400 400
375 375
350 350
325 325
300 300
275 275
250 250
225 225
200 200
175 175
150 150
125 125
100 100
75 III 75 III
50 50 II
II
25 I 25 I
0 0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800
116
ALUDOMUS 20ISC-KV/80-KV/120 ALUDOMUS KV/120 20-28 ISC
zona 2 con zona 1 ON zona 2 con zona 1 e 3 ON
750 750
725 725
700 700
675 675
650 650
625 625
600 600
575 575
PREVALENZA (mbar)
550 550
525 525
500 500
475 475
450 450
425 425
400 400
375 375
350 350
325 325
300 300
275 275
250 250
225 225
200 200
175 175
150 150
125 III 125 III
100 100
75 II 75 II
50 I 50 I
25 25
0 0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400
PORTATA (l/h)
INSTALLAZIONE
L’installazione del kit deve essere effettuata da un Servizio Tecnico di Assistenza r da personale professionalmente
qualificato.
Prima di iniziare l’installazione:
ON
- Togliere l’alimentazione elettrica all’apparecchio posi-
40 60 80
zionando l’interruttore generale su “spento” ed il il se- 20 100
117
- Svitare i tappi (A) e (B) come indicato in figura
ALUDOMUS 20ISC-KV/80-KV/120 ALUDOMUS KV/120
1a zona miscelata A 2a zona miscelata
A
- Inserire la parte filettata del tubo (1) nel foro (C) predisposto sul pannello posteriore del gruppo termico ed avvitare
parzialmente la ghiera (5).
5
C
5
C
3
7
7
- Montare il tubo di ritorno (3) alla valvola di non ritorno (7) utilizzando, per la tenuta, la guarnizione.
- Montare la ghiera e la valvola di non ritorno all’uscita del tubo di mandata (1)
- Bloccare opportunamente le ghiere e tutti i collegamenti precedentemente realizzati
- Aprire le valvole di non ritorno per facilitare il riempimento
Indicatore
Indicatore verso il
verso il basso
basso APERTA
APERTA
CHIUSA
CHIUSA
Indicatore Indicatore
verso verso
l’alto l’alto
118
- Aprire il rubinetto di carico impianto
MI1
106
MI1
106
RI1
RI1
211
52 70
211
55 70
MI2
RI2 MI2
RI2
199
UAC
690
119
MI1 - Mandata zona diretta (Ø 1”)
ALUDOMUS KV/120
MI2 - Mandata zona miscelata 1 (Ø 1”)
MI3 - Mandata zona miscelata 2 (Ø 1”)
105
UAC - Uscita acqua calda (Ø 3/4”) RI1
201
RC - Ricircolo sanitario (Ø 3/4”)
211
IAF - Ingresso acqua fredda (Ø 3/4”) RI3 MI3 RI2 MI2
61 70 70 70
UAC
230
821
RC
230
IAF
95
300 300
COLLEGAMENTI ELETTRICI
Per i collegamenti elettrici riferirsi alle istruzioni del kit elettrico multizona cod. 4047691 e del kit interfaccia termoregola-
zione cod. 4047331
CONTROLLI
ON
- l’arresto totale dell’apparecchio posizionando l’interrut-
40 60 80
tore generale dell’impianto su “spento”. 0
20 100
120
4 0
3 2 1
OFF
120
KIT elettrico multizona
Questa istruzione è parte integrante del libretto dell'apparecchio sul quale viene installato il kit. A tale libretto si
rimanda per le AVVERTENZE GENERALI e per le REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA.
Il KIT ELETTRICO MULTIZONA codice 4047944, abbinato al KIT COLLETTORI ZONA DIRETTA KV SR o al KIT
COLLETTORI ZONA MIX KV SR, permette di alimentare e controllare, in modo autonomo, fino a 3 zone dello stesso
impianto termico oppure un altro impianto termico servito dai gruppi termici ALUDOMUS 20ISC, KV/80 20ISC, KV/120
20-28ISC.
Descrizione Q.tà
121
INSTALLAZIONE
A
B
122
- Fissare la scheda multizona (1) all'interno del quadro
di comando (E) utilizzando le viti (3).
F
E
2c
m
123
COLLEGAMENTI ELETTRICI
L1 N PE L1 N PE
- Effettuare il collegamento elettrico tra la scheda multi- L1 N PE TA TA
zona e la morsettiera del quadro di comando facendo 6,3 A-T
riferimento allo schema sottoriportato.
TA PI
ELIMINARE
MORSETTIERA
QUADRO DI COMANDO
L1 N PE TA TA L1 N PE
FUSE
L1 N PE
L1 N PE TA TA
6,3 A-T
Marrone
Blu
Arancio
Arancio
K2
PE
2
SCHEDA MULTIZONA
1
J5
2
F. 5X20 3.15A-T 1
J8
J1 J2 J3 J4
PE
PE
PE
TA
TA
TA
TA
TA
TA
L1
L1
L1
L1
N
PE
QUADRO DI L1
COMANDO N TA1 TA2 TA3
CO3A CO3
P1 P2 P3
124
- Collegare il connettore a 3 poli CO3 del kit al connetto-
re femmina a 3 poli CO3A.
CO3 CO3A
CONTROLLI
OFF
125
KIT elettrico SECONDA ZONA MIX
Questa istruzione è parte integrante del libretto dell'apparecchio sul quale viene installato il kit. A tale libretto si
rimanda per le AVVERTENZE GENERALI e per le REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA.
Il KIT ELETTRICO 2a ZONA MIX codice 4047945, abbinato al KIT COLLETTORI ZONA MIX KV SR codice 4047934, al
KIT VALVOLA MIX PER TERMOREGOLAZIONE codice 4047931, al kit motore per termoregolazione codice 4047933,
permette di alimentare e controllare, in modo autonomo, la SECONDA ZONA MISCELATA servita dai gruppi termici
ALUDOMUS 20ISC, KV/80 20ISC, KV/120 20-28ISC.
Descrizione Q.tà
1 5
1 - Cablaggio 1
2 - Cavo flat 1
3 - Scheda interfaccia zona MIX (clip-in) 1
4 - Sonda mix + prolunga 1
5 - Connettori 2
6 - Istruzioni 1
2
4
3
Il kit è fornito confezionato in una scatola di cartone
identificata con un’etichetta che riporta la denominazio-
ne, il codice ed il codice a barre del prodotto.
INSTALLAZIONE
126
- Rimuovere il pannello anteriore del gruppo termico
Gruppo termico
- Svitare le viti (A) e rimuovere la staffa (B). Ruotare il D B
quadro (C), contenente l'unità di controllo.
Svitare le due viti (D) e rimuovere il coperchio. A A
C
Unità di controllo
8
- Applicare la scheda interfaccia zona MIX (3) all'unità
di controllo.
3
OK
NO
X50
127
- Collegare il cablaggio (1) tra la scheda interfaccia zona MIX (3) ed il morsetto «X1-02» dell'unità di controllo.
- Collegare la prolunga (4) al morsetto «X51-01» della scheda interfaccia zona MIX (3).
- Far passare i cavi del circolatore, della valvola miscelatrice, del termostato ambiente e della sonda impianto miscela-
to attraverso gli appositi passacavi presenti sul quadro e collegarli come indicato nello schema sotto riportato.
NERO
MARRONE
al CIRCOLATORE MIX
L N
X1-02
X52-01 X52-03
X52-02
3
X51-01
X10-01 al Termostato
Ambiente
Zona Mix
4 SONDA MIX
SONDA MIX
128
- Richiudere il coperchio del quadro dell'unità di controllo LMU e riposizionare il coperchio anteriore del gruppo termi-
co.
I seguenti parametri (livello costruttore) della scheda di caldaia risultano già impostati.
Premere il tasto I.
Premere contemporaneamente i tasti D U per almeno 3 secondi.
Premere uno dei tasti + - per selezionare il parametro «b 7».
Premere uno dei tasti MoR per ritornare alla visualizzazione standard di display.
CONTROLLI
129
KIT elettrico TERZA ZONA MIX
Questa istruzione è parte integrante del libretto dell'apparecchio sul quale viene installato il kit. A tale libretto si
rimanda per le AVVERTENZE GENERALI e per le REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA.
Il KIT ELETTRICO 3a ZONA MIX codice 4047946, abbinato al KIT COLLETTORI ZONA MIX KV SR codice 4047934, al
KIT VALVOLA MIX PER TERMOREGOLAZIONE codice 4047931, al KIT MOTORE PER TERMOREGOLAZIONE codice
4047933, al regolatore ESATTO DELTA (con sonda di zona: accessorio) permette di alimentare e controllare, in modo
autonomo, la TERZA ZONA MISCELATA servita dai gruppi termici ALUDOMUS KV/120 20-28 ISC.
Descrizione Q.tà
N 2
1 - Cablaggio 1
2 - Cavo flat 1
3 - Scheda interfaccia comunicazione (clip-in) 1
4 - Istruzioni 1 1 3
INSTALLAZIONE
130
- Rimuovere i pannelli anteriore e superiore del gruppo
termico Gruppo termico
D B
- Svitare le viti (A) e rimuovere la staffa (B). Ruotare il
quadro (C), contenente l'unità di controllo. A A
Svitare le due viti (D) e rimuovere il coperchio.
C
Unità di controllo
8
- Applicare la scheda interfaccia comunicazione (3) - Collegare il cavo flat (2) tra la scheda interfaccia comu-
all'unità di controllo. nicazione (3) ed il morsetto «X40» dell'unità di controllo.
2
3
X40
NO
OK
- Allentare le due viti (A) e rimuovere il coperchio supe- - Allentare le viti (C) e ruotare il frontalino (D) del quadro
riore (B) del quadro di comando per poter cosí acce- di comando
dere alla morsettiera interna
A
D
B
C
131
- Rimuovere la piastrina cieca (P), posta sulla parte
P
posteriore del quadro di comando, allentando le due V
viti (V) e sostituirla con quella del cablaggio fornito
con il kit
CO3 CO3A
132
- Collegare il connettore (N) presente nel cablaggio del
dal QUADRO DI COMANDO
kit al morsetto “X41” della scheda interfaccia comuni-
del gruppo termico
cazione.
X41
- Fissare accurantamente con una fascetta la sonda MIX a - Collegare il circolatore PMix e la valvola miscelatrice
valle del circolatore terza zona mix. VMix, alla spina 5 poli come indicato in figura.
Y1=L2 MARRONE
Q2=L3 N Y1=L2 Y2=L1 Y2=L1 NERO
SONDA
MIX
PMix VMix
CONTROLLI
Dopo aver installato il kit:
133
cod. RAMXXXX rel. 0.0 ottobre 2007