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MANUALE DI
ASSISTENZA
ALU DOMUS 20 ISC
KV80 20 ISC
KV120 20-28 ISC
MANUALE DI ASSISTENZA
ALU DOMUS 20 ISC
KV80 20 ISC
KV120 20-28 ISC

a cura di Post Vendita


INDICE

Avvertenze generali ..................................... pag. 1 Scheda unità gestione caldaia (LMU) .....pag. 59
Regole fondamentali di sicurezza....................... 1 1. Sommario ............................................. 60
Dispositivi di sicurezza ....................................... 2 1.1 Il sistema .............................................. 60
Identificazione..................................................... 3 1.2 Caratteristiche ...................................... 61
Targa tecnica ...................................................... 3 1.3 Campo di utilizzo .................................. 63
Quadro di comando ............................................ 4 1.4 Responsabilità di prodotto.................... 63
Livelli di impostazione dei parametri................... 7 1.5 Note di protezione ambientale ............. 63
Livello informazioni ............................................. 9 2 Gamma di prodotti................................ 64
Caricamento e svuotamento impianti ................. 12 3 Funzioni................................................ 65
Preparazione alla prima messa in servizio ......... 15 3.1 Gestione del bruciatore ........................ 65
Prima messa in servizio...................................... 15 3.2 Selezione delle tipologie di
Controlli durante e dopo la prima compensazione .................................... 78
messa in servizio ................................................ 17 3.3 Acquisizione dei valori attuali ............... 84
Spegnimento temporaneo .................................. 18 3.4 Funzioni di supervisione....................... 85
Spegnimento per lunghi periodi .......................... 18 3.5 Boiler control ........................................ 89
Taratura dei parametri di combustione ............... 19 4. Consumo di calore ............................... 97
Impostazione dei parametri funzionali ................ 21 4.1 Cambiamento Estate/Inverno............... 97
Codici anomalie .................................................. 24 5. Compensazione climatica .................... 98
Lista completa dei parametri .............................. 27 6. Protezione antigelo dell’impianto ......... 100
Manutenzione ..................................................... 32 7. Clip in AGU2.500 per circuiti aggiuntivi 101
Smontaggio del bruciatore.................................. 32 8. Clip in OCI420 per comunicazione
Posizionamento elettrodi .................................... 36 con bus LPB ......................................... 104
Pulizia sifone e scarico condensa ...................... 36 9. Realizzazione di una ulteriore zona
Trasformazione da un tipo di gas all'altro ........... 37 aggiuntiva con regolatore
Dati tecnici .......................................................... 40 ESATTO DELTA ................................... 105
Dimensioni e peso .............................................. 41 10. Controllo sanitario ................................ 106
Scarico fumi e aspirazione aria comburente ...... 42 10.1 Funzioni speciali................................... 107
Descrizione dei componenti ............................... 44
Circuito idraulico ................................................. 47 Collettori zona DIRETTA KV SR ..............pag. 111
Collegamenti idraulici ......................................... 48
Posizionamento sonde di temperatura ............... 49 Collettori zona mix KV SR .......................pag. 116
Circolatori ........................................................... 50
Evacuazione della condensa .............................. 51 KIT elettrico multizona .............................pag. 121
Schema elettrico ................................................. 52
Collegamenti elettrici .......................................... 53 KIT elettrico SECONDA ZONA MIX .........pag. 126
Collegamento sonda esterna.............................. 55
Eventuali anomalie e rimedi ............................... 56 KIT elettrico TERZA ZONA MIX ...............pag. 130
AVVERTENZE GENERALI

b Dopo aver tolto l’imballo assicurarsi dell’integrità e b Verificare periodicamente che la pressione di eser-
della completezza della fornitura ed in caso di non cizio dell’impianto idraulico sia superiore a 1 bar.
rispondenza, rivolgersi all’Agenzia r che ha ven- In caso contrario contattare il Servizio Tecnico di
duto il gruppo termico. Assistenza r oppure personale professionalmen-

b L’installazione del gruppo termico ALU DOMUS


te qualificato.

r deve essere effettuata da impresa abilitata b Il non utilizzo del gruppo termico per un lungo perio-
ai sensi della Legge 5 Marzo 1990 n° 46 che a do comporta l’effettuazione almeno delle seguenti
fine lavoro rilasci al proprietario la dichiarazione di operazioni:
conformità di installazione realizzata a regola d’ar- - posizionare il selettore di funzione dell’apparecchio su
te, cioè in ottemperanza alle Norme vigenti ed alle (I) “spento”
indicazioni fornite dalla r nel libretto di istruzione - posizionare l’interruttore generale dell’impianto su
a corredo dell’apparecchio. “spento”

b Il gruppo termico deve essere destinato all’uso


- chiudere i rubinetti del combustibile e dell’acqua del-
l’impianto termico
previsto dalla r per il quale è stato espressa-
- svuotare l’impianto termico se c’è pericolo di gelo.
mente realizzato. È esclusa qualsiasi responsabilità
contrattuale ed extracontrattuale della r per b La gestione di impianti a bassa temperatura (a pavi-
danni causati a persone, animali o cose, da errori mento) deve essere effettuata esclusivamente con i
d’installazione, di regolazione, di manutenzione e da kit accessori provvisti di valvola miscelatrice.
usi impropri.
b Questo libretto é parte integrante del gruppo termico
b In caso di fuoriuscite d’acqua scollegare il gruppo e di conseguenza deve essere conservato con cura
termico dalla rete di alimentazione elettrica, chiudere e dovrà SEMPRE accompagnare il gruppo termico
l’alimentazione idrica ed avvisare, con sollecitudine, anche in caso di sua cessione ad altro proprieta-
il Servizio Tecnico di Assistenza r oppure perso- rio o utente oppure di un trasferimento su un altro
nale professionalmente qualificato. impianto. In caso di danneggiamento o smarrimento

b La manutenzione del gruppo termico deve essere richiederne un altro esemplare al Servizio Tecnico di
Assistenza r di Zona.
eseguita almeno una volta l’anno.

REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA

Ricordiamo che l’utilizzo di prodotti che impiegano combustibili, energia elettrica ed acqua comporta l’osservanza di
alcune regole fondamentali di sicurezza quali:

aÈ vietato l’uso del gruppo termico ai bambini ed alle aÈ vietato tirare, staccare, torcere i cavi elettrici,
persone inabili non assistite. fuoriuscenti del gruppo termico, anche se questo è

aÈ vietato azionare dispositivi o apparecchi elettrici scollegato dalla rete di alimentazione elettrica.

quali interruttori, elettrodomestici, ecc. se si avverte aÈ vietato tappare o ridurre dimensionalmente le


odore di combustibile o di incombusti. In questo aperture di aerazione del locale di installazione. Le
caso: aperture di aerazione sono indispensabili per una
- aerare il locale aprendo porte e finestre; corretta combustione.
- chiudere il dispositivo d’intercettazione combustibile;
- fare intervenire con sollecitudine il Servizio Tecnico di
aÈ vietato esporre il gruppo termico agli agenti
atmosferici. Esso non è progettato per funzionare
Assistenza r oppure personale professionalmen-
all’esterno e non dispone di sistemi antigelo automa-
te qualificato.
tici.
aÈ vietato toccare il gruppo termico se si è a piedi aÉ vietato spegnere il gruppo termico se la tempera-
nudi e con parti del corpo bagnate.
tura esterna puó scendere sotto lo ZERO (pericolo di
aÈ vietato qualsiasi intervento tecnico o di pulizia gelo).
prima di aver scollegato il gruppo termico dalla rete
di alimentazione elettrica posizionando l’interruttore
aÈ vietato lasciare contenitori e sostanze infiammabili
nel locale dov’é installato il gruppo termico.
generale dell’impianto ed il selettore di funzione del-
l’apparecchio su (I) “spento”. aÈ vietato disperdere nell’ambiente e lasciare alla
aÈ vietato modificare i dispositivi di sicurezza o di portata dei bambini il materiale dell’imballo in quanto
può essere potenziale fonte di pericolo. Deve quindi
regolazione senza l’autorizzazione e le indicazioni
essere smaltito secondo quanto stabilito dalla legi-
del costruttore del gruppo termico
slazione vigente.

1
DISPOSITIVI DI SICUREZZA

I gruppi termici ALU DOMUS sono dotati dei seguenti dispositivi di sicurezza:

Per TUTTI i modelli: Solo per i modelli "KV":

- Valvola di sicurezza pressione impianto riscaldamento - Valvola di sicurezza pressione circuito sanitario che
che interviene scaricando l’impianto se la pressione del interviene scaricando l’impianto se la pressione del cir-
circuito supera il limite (3 bar). cuito supera il limite (6 bar).
- Termostato sicurezza temperatura scambiatore che
interviene ponendo il gruppo termico in stato di arresto
di sicurezza se la temperatura del circuito supera il limi-
te su cui è impostato (100°C). La sonda che effettua il b L’intervento dei dispositivi di sicurezza indica un
rilievo della temperatura è posta sul tubo di mandata. malfunzionamento del gruppo termico potenzial-
- Diagnosi circuito idraulico la portata minima del fluido mente pericoloso, pertanto contattare immediata-
termovettore è controllata da un sistema elettronico di mente il Servizio Tecnico di Assistenza r.
sicurezza che controlla una sonda di mandata ed una
sonda di ritorno. L’apparecchio è posto in sicurezza in Pertanto è possibile, dopo una breve attesa, provare
caso di mancanza acqua o di circolazione insufficien- a rimettere in servizio il gruppo termico (vedi capitolo
te. prima messa in servizio).
- Sicurezza evacuazione fumi il termostato fumi, posto
sulla parte inferiore dello scambiatore, provoca un’ano- a Il gruppo termico non deve, neppure temporanea-
malia in caso di alta temperatura dei fumi ( > 90°C). mente, essere messo in servizio con i dispositivi di
Inoltre il galleggiante presente nel sifone impedisce il sicurezza non funzionanti o manomessi.
passaggio dei fumi dallo scarico condensa.
- Sicurezza ventilatore attraverso un dispositivo conta- b La sostituzione dei dispositivi di sicurezza deve
giri ad effetto Hall la velocità di rotazione del ventilatore essere effettuata dal Servizio Tecnico di Assistenza
viene sempre monitorata. r, utilizzando esclusivamente componenti ori-
ginali del fabbricante. Fare riferimento al catalogo
ricambi a corredo del gruppo termico.

Dopo aver eseguito la riparazione verificare il corretto


funzionamento del gruppo termico.

2
IDENTIFICAZIONE

I gruppi termici ALU DOMUS r sono identificabili attraverso:

- Targa Tecnica
Riporta i dati tecnici e prestazionali del gruppo termico.

- Targhetta gas
È applicata vicino alla Targhetta Tecnica e riporta il
tipo di combustibile utilizzato dal gruppo termico,
ed il paese per cui è destinato.

b La manomissione, l’asportazione, la mancanza delle targhette o quant’altro non permetta la sicura identificazione
del prodotto, rende difficoltosa qualsiasi operazione di installazione e di manutenzione.

TARGA TECNICA

Esercizio sanitario
(solo per modelli KV/80 e KV/120)
Esercizio riscaldamento
Qn Portata termica nominale
Pn Potenza utile nominale
IP Grado di protezione elettrica
P.min Pressione minima
Pmw Pressione massima sanitario
(solo per modelli KV/80 e KV/120)
Pms Pressione massima riscaldamento
T Temperatura
η Rendimento
D Portata specifica
(solo per modelli KV/80 e KV/120)
NOx Classe di NOx

3
QUADRO DI COMANDO

INFORMAZIONI PRIMARIE / INTERFACCIA COMANDI

1 2 3 4 5 6 7

2
1 3

0 4

16 15 14 13 12 11 10 9 8

1 - Interruttore principale: I spento - II acceso


2 - Tasto attivazione/disattivazione modo sanitario.
Se attivato sul display compare l'icona v
3 - Tasto regolazione temperatura riscaldamento o setpoint temperatura ambiente
4 - Display
5 - Tasto per selezione modo di funzionamento.
Una barra si posiziona in corrispondenza delle icone:
s Automatico: secondo il programma impostato
o Continuo: regime nominale
l Ridotto: regime ridotto
b Stand-by
6 - Alloggiamento per regolatore (accessorio)
7 - Manometro di caldaia
Visualizza la pressione dell’acqua nell’impianto di riscaldamento.
8 - Tasto informazioni
9-10 - Tasti per modifica valore parametro
11-12 - Tasti per selezione parametri
13 - Tasto regolazione temperatura acqua calda sanitaria
14 - Tasto reset.
Permette di ripristinare il funzionamento dopo un arresto per anomalia.
15 - Segnalazione blocco bruciatore (rosso)
Si illumina se si verifica un blocco del bruciatore.
16 - Segnalazione di alimentazione elettrica (verde)
Si illumina per indicare la presenza di alimentazione elettrica.

4
INFORMAZIONI SECONDARIE/ VISUALIZZAZIONE DISPLAY

G D F E

A B H C

A - Segnale sensore di pressione acqua (non attivo)


B - Display numerico grande.
Visualizzazione del valore corrente
C - Icona attivazione Spazzacamino o intervento Assistenza
D - Simboli di visualizzazione:
v Temperatura acqua calda sanitaria o modo sanitario attivo
r Setpoint caldaia o ambiente, o modo riscaldamento attivo
c Temperatura esterna
o Regime nominale
l Regime ridotto
f Fiamma presente
n Errore
E - Display numerico piccolo
Visualizzazione ora, impostazione parametri o codice errori
F - Modi di funzionamento del circuito di riscaldamento:
s Automatico: secondo il programma impostato
o Continuo: regime nominale
l Ridotto: regime ridotto
b Stand-by
G - Modo di funzionamento sanitario: ON o OFF
H - Segnalazione ora corrente

5
VISUALIZZAZIONE STANDARD DISPLAY

L1 B1 C1 A1 F D1

F1 G1 I1 E1 H1

A1 - Modo di funzionamento.
Premendo il tasto M la barra si posiziona sotto l’icona del modo
corrispondente.
B1 - Modo sanitario.
Il modo si attiva/disattiva premendo il tasto V (posto sopra il display).
C1 - Regime di funzionamento nominale
D1 - Ora del giorno
E1 - Valore attuale della temperatura di caldaia
F1 - Pressione acqua (non attivo)
G1 - Presenza fiamma
H1 - Segnalazione ora corrente
I1 - Funzionamento attuale riscaldamento
L1 - Funzionamento attuale sanitario.

6
Note funzionali
Il quadro di comando del gruppo termico ALU DOMUS presidia:

- La funzione priorità sanitaria che prevede che con - La funzione smaltimento calore: se per un qualsiasi
domanda di acqua calda sanitaria il gruppo termico motivo interviene il termostato limite (86°C) il gruppo
possa servire il circuito riscaldamento. termico si spegne ed il calore accumulato viene smal-
tito attivando la pompa del circuito riscaldamento. Se
- La funzione antigelo: la temperatura sale a 89°C viene attivato anche il ven-
Funzione antigelo di caldaia. Se la temperatura di cal- tilatore.
daia è inferiore a 5°C il bruciatore si accende alla mas-
sima potenza finchè la temperatura di caldaia arriva a - La funzione controllo accensioni/spegnimenti: per
10°C. evitare accensioni e spegnimenti ripetuti il gruppo
Funzione antigelo impianto, attiva solamente con termico rimane spento per un tempo minimo. Se però
sonda esterna collegata. Se la temperatura esterna è la differenza tra il setpoint e la temperatura attuale di
minore di -5°C si attivano le pompe; se la temperatura caldaia supera una soglia prestabilita il gruppo termi-
esterna è compresa tra -4° e 1,5°C le pompe si attiva- co riparte.
no per 10 minuti ad intervalli di 6 ore; se la temperatu-
ra esterna è maggiore di 1,5°C le pompe si spengono.

LIVELLI DI IMPOSTAZIONE DEI PARAMETRI


I parametri impostabili sono di tre tipi:
- Utente finale
- Installatore
- Costruttore.

Per entrare in una di questi livelli occorre seguire delle precise istruzioni, descritte si seguito in tabelle in cui è mostrata
la successione dei tasti da premere.

LIVELLO UTENTE
Possono essere effettuate diverse impostazioni per soddisfare le esigenze individuali dell’utente finale: per esempio
programmi giornalieri di riscaldamento e acqua calda sanitaria (ACS) e temperatura di commutazione estate/inverno.

Per la lista completa dei parametri vedere il paragrafo “Lista completa dei parametri”.

Pulsanti Spiegazione

1 DU Premere uno dei tasti per entrare nel livello programmazione UTENTE

2 DU Premere uno dei tasti fino a raggiungere il parametro desiderato: il display mostra il parametro Pxx.

3 +- Premere i tasti per variare il valore del parametro.


Per memorizzare la modifica è necessario passare ad un altro parametro.

4 MV (*) Premere uno dei tasti per abbandonare il livello utente. L’impostazione non è memorizzata.

5 I Premere il tasto per abbandonare il livello utente. L’impostazione è memorizzata.

Nota 1: se nessun tasto viene premuto per circa 8 minuti, l’interfaccia utente torna automaticamente alla
visualizzazione standard. L’impostazione non sarà memorizzata.
Nota 2: quando si passa a un altro livello, l’impostazione è memorizzata.
(*) Tasto rubinetto sopra il display.

7
LIVELLO INSTALLATORE
La configurazione e l’impostazione dei parametri devono essere eseguite solamente dal Servizio Tecnico di Assistenza
r.
È possibile impostare, tra gli altri la pendenza della curva del circuito di riscaldamento 1 ed il setpoint ridotto ACS (se
presente un bollitore remoto - accessorio).

Per la lista completa dei parametri vedere il paragrafo “Lista completa dei parametri”.

Pulsanti Spiegazione

1 D U Premere uno dei tasti per entrare nel livello programmazione UTENTE

2 D U Premere contemporaneamente i tasti per almeno 3 secondi

3 D U Premere uno dei tasti per selezionare il parametro desiderato. Il display mostra Hxxx.

4 - + Premere i tasti per variare il valore del parametro.


Per memorizzare la modifica è necessario passare ad un altro parametro.

5 MV (*) Premere uno dei tasti per abbandonare il livello installatore.


L’impostazione non è memorizzata.

6 I Premere il tasto per abbandonare il livello installatore. L’impostazione è memorizzata.

Nota 1: se nessun tasto viene premuto per circa 8 minuti, l’interfaccia utente torna automaticamente alla
visualizzazione standard. L’impostazione non sarà memorizzata.
Nota 2: quando si passa a un altro livello, l’impostazione è memorizzata.
(*) Tasto rubinetto sopra il display.

LIVELLO COSTRUTTORE
La configurazione e l’impostazione dei parametri devono essere eseguite solamente dal Servizio Tecnico di Assistenza
r.
Si tratta del livello riservato al costruttore della caldaia.
Numerati i tasti come

1 D U 2

e i due tasti adiacenti come

3 - + 4

il codice di accesso risulta: “1 2 4 3 4”.

Per la lista completa dei parametri vedere il paragrafo “Lista completa dei parametri”.

Pulsanti Spiegazione

1 DU Premere uno dei tasti per entrare nel livello programmazione UTENTE

2 DU Premere contemporaneamente i tasti per almeno 6 secondi

3 DU-+ Inserire il codice di accesso. Se la combinazione di tasti è corretta si entra nel


livello costruttore, altrimenti si ritorna al livello installatore.

8
Pulsanti Spiegazione

4 DU Premere uno dei tasti per selezionare il parametro desiderato. Il display mostra Oxxx.

5 -+ Premere i tasti per variare il valore del parametro.


Per memorizzare la modifica è necessario passare ad un altro parametro.

6 MV (*) Premere uno dei tasti per abbandonare il livello costruttore.


L’impostazione sarà o meno memorizzata a seconda della programmazione dei
parametri della scheda.

7 I Premere il tasto per abbandonare il livello costruttore. L’impostazione è memorizzata.

Nota 1: se nessun tasto viene premuto per circa 8 minuti, l’interfaccia utente torna automaticamente alla
visualizzazione standard. L’impostazione non sarà memorizzata.
(*) Tasto rubinetto sopra il display.

LIVELLO INFORMAZIONI

LIVELLO INFORMAZIONI BASE

I per entrare nel livello informazioni base. I valori sotto elencati saranno visualizzati in succes-
Premere il tasto

sione premendo il tasto I .

Pulsanti Spiegazione

1 v Temperatura ACS

2 t Pressione acqua (NON ATTIVO)


t
t
t

3 X. Fase di funzionamento (vedere tabella 1)

4 c Temperatura esterna

5 Ex Codici errore regolatori (accessori) (vedere paragrafo “codici e anomalie”)

6 r Temperatura di caldaia

7 MV (*) Premere uno dei tasti per tornare alla visualizzazione standard di display.

(*) Tasto rubinetto sopra il display.

9
Fasi di funzionamento (tabella 1)

Visualizzazione Descrizione
00 Standby
01 Prevenzione accensione
02 Avvio ventilatore
03 Preventilazione
04 Tempo attesa
05 Tempo preaccensione
06 Tempo di sicurezza, costante
07 Tempo di sicurezza, variabile
10 Modo riscaldamento
11 Modo sanitario
12 Funzionamento contemporaneo in riscaldamento e sanitario
20 Postventilazione con l'ultimo controllo usato
21 Postventilazione al livello della preventilazione
22 Home run (*)
99 Blocco bruciatore (con visualizzazione dell'errore)
(*) Home run = Stato della caldaia dopo il reset.

LIVELLO INFORMAZIONI ESTESO 1: temperature

Premere il tasto I.
Premere contemporaneamente i tasti D U per almeno 3 secondi.
Premere uno dei tasti + - per selezionare il parametro desiderato.
Temperature

N° Descrizione
b0 Codice errore scheda
b1 Temperatura ritorno caldaia
b2 Non attivo
b3 Temperatura fumi
b4 Temperatura esterna
b5 Temperatura esterna composta
b6 Temperatura esterna attenuata
b7 Non attivo
b8 Riservato
b9 Riservato

Premere uno dei tasti MoR per ritornare alla visualizzazione standard di display.

10
LIVELLO INFORMAZIONI ESTESO 2: valori di processo

Premere il tasto I.
Premere contemporaneamente i tasti D U per almeno 3 secondi.
Premere il tastoU.
Premere i tasti + - per selezionare il parametro desiderato.

Valori di processo

N° Descrizione
C0 Riservato
C1 Corrente Ionizzazione
C2 Velocità ventilatore
C3 Corrente controllo ventilatore (PWM )
C4 Potenza relativa di caldaia
C5 Setpoint pompa (PWM)
C6 Controllo differenziale
C7 Riservato
C8 Riservato
C9 Riservato

Premere uno dei tasti MoR per ritornare alla visualizzazione standard di display.

LIVELLO INFORMAZIONI ESTESO 3: livello assistenza

Premere il tasto I.
Premere contemporaneamente i tasti D U per almeno 3 secondi.
Premere il tastoU due volte.
Premere i tasti + - per selezionare il parametro desiderato.

Livello assistenza

N° Descrizione
d0 Riservato
d1 Setpoint del controllore a due posizioni o modulante (PID)
d2 Setpoint di caldaia corrente
d3 Setpoint temperatura ambiente
d4 Setpoint ACS
d5 Massimo grado di modulazione in riscaldamento
d6 Massima velocità alla massima potenza in riscaldamento
d7 Riservato
d8 Riservato
d9 Riservato

Premere uno dei tasti MoR per ritornare alla visualizzazione standard di display.

11
CARICAMENTO E SVUOTAMENTO IMPIANTI

ALU DOMUS 20 ISC

I gruppi termici ALU DOMUS 20 ISC sono dotati di rubi-


netto di carico impianto (1) posto nella parte interna po-
steriore in corrispondenza dell'attacco (CI).

CI

CARICAMENTO

- Prima di iniziare il caricamento verificare che il rubinetto


2

di scarico (2) del gruppo termico sia chiuso 3


1 3

0 4

- Aprire la valvola di non ritorno (4), posta nella parte


posteriore del gruppo termico, per facilitare il riempi-
CHIUSA
mento (il punto posto all’interno della vite deve essere
posizionato come in figura) 5

4
- Allentare il cappuccio della valvola di sfiato automatico
(5) per favorire la disareazione iniziale dell'impianto

- Aprire il rubinetto di carico impianto (1) e caricare len-


tamente fino a leggere sul manometro di caldaia (3) il
valore a freddo di 1,5 bar
4
- Chiudere il rubinetto di carico impianto (1) e riavvitare il
cappuccio della valvola di sfiato automatico (5)
APERTA
- Chiudere la valvola di non ritorno (4) (il punto posto
all’interno della vite deve essere posizionato come in
figura). 2

SVUOTAMENTO
ON
Prima di iniziare lo svuotamento del gruppo termico e del
bollitore posizionare l'interruttore generale dell'impianto e
quello principale del quadro di comando su "spento". OFF

- Verificare che il rubinetto di carico impianto (1) sia chiu-


so

- Aprire la valvola di non ritorno (4), posta nella parte


posteriore del gruppo termico, per facilitare lo svuota-
mento (il punto posto all’interno della vite deve essere
posizionato come in figura)

- Collegare un tubo di plastica al portagomma del rubi-


netto di scarico (2) del gruppo termico ed aprirlo
2
- Chiudere la valvola di non ritorno (4) (il punto posto
all’interno della vite deve essere posizionato come in
figura).

12
ALU DOMUS KV80 20 ISC e KV120 20-28 ISC

I gruppi termici ALU DOMUS KV r sono completi del


rubinetto di carico impianto (1). 6

CARICAMENTO BOLLITORE CHIUSA

- Verificare che il rubinetto di scarico bollitore (4) sia chiu-


so
- Aprire i rubinetti in Utenza
7 Valvola
- Aprire i dispositivi di intercettazione dell'impianto idrico
Tipologia A
e caricare lentamente fino ad avere, dai rubinetti in
Utenza, un flusso uniforme e senza presenza di aria.

2 APERTA
CARICAMENTO IMPIANTO RISCALDAMENTO 5

- Verificare che i rubinetti di scarico impianto (2) e (3)


siano chiusi

- Aprire le valvole di non ritorno (5) per facilitare il riempi-


mento:
- per le valvole di Tipologia A il taglio della vite deve
essere ortogonale al senso del flusso
- per le valvole di Tipologia B il punto posto all’interno
della vite deve essere posizionato come in figura. 1

- Allentare il cappuccio della valvola di sfiato automatico 3


(6) per favorire la disareazione iniziale dell'impianto
4
- Allentare il tappo della valvola di sfiato manuale (7)
(chiuderlo non appena si avverte la fuoriuscita dell'ac-
qua)
Valvola Tipologia B

- Aprire il rubinetto di carico (1) e caricare lentamente


fino a leggere sul manometro il valore a freddo di 1,5
bar
CHIUSA

- Chiudere il rubinetto di carico impianto (1) e riavvitare il


cappuccio della valvola di sfiato automatico (6) 5

- Chiudere le valvole di non ritorno (5):


- per le valvole di Tipologia A il taglio della vite deve
essere nel senso del flusso APERTA
- per le valvole di Tipologia B il punto posto all’interno
della vite deve essere posizionato come in figura.

13
SVUOTAMENTO

ON
Prima di iniziare lo svuotamento del gruppo termico e del
bollitore posizionare l'interruttore generale dell'impianto e
quello principale del quadro di comando su "spento"
OFF

SVUOTAMENTO IMPIANTO RISCALDAMENTO 6

- Chiudere i dispositivi di intercettazione dell'impianto


termico e sanitario
CHIUSA
- Verificare che il rubinetto di carico (1) sia chiuso

- Aprire le valvole di non ritorno (5) per facilitare lo svuo-


tamento: 7 Valvola
- per le valvole di Tipologia A il taglio della vite deve Tipologia A
essere ortogonale al senso del flusso
- per le valvole di Tipologia B il punto posto all’interno
della vite deve essere posizionato come in figura

- Collegare dei tubi di plastica ai portagomma dei rubi- 2 APERTA


netti (2) e (3) ed aprirli 5

- A svuotamento ultimato chiudere i rubinetti (2) e (3)

- Chiudere le valvole di non ritorno (5):


- per le valvole di Tipologia A il taglio della vite deve
essere nel senso del flusso
- per le valvole di Tipologia B il punto posto all’interno
della vite deve essere posizionato come in figura.
1

SVUOTAMENTO BOLLITORE 4

- Chiudere i dispositivi di intercettazione dell'impianto


termico e sanitario Valvola Tipologia B

- Verificare che il rubinetto di carico (1) sia chiuso

- Collegare un tubo al rubinetto di scarico bollitore (4) ed CHIUSA


aprirlo
5
- A svuotamento ultimato chiudere il rubinetto (4).

NOTA:
APERTA
Per facilitare lo svuotamento del bollitore aprire un rubi-
netto dell'acqua calda.

14
PREPARAZIONE ALLA PRIMA MESSA IN SERVIZIO

Prima di effettuare l’accensione ed il collaudo funzionale dell'apparecchio è indispensabile rimuovere il pannello ante-
riore del gruppo termico e controllare che:

- I rubinetti del combustibile e di intercettazione dell’im- - Gli allacciamenti elettrici, alla rete di alimentazione ed
pianto termico siano aperti ai dispositivi dell’impianto termico siano stati eseguiti
- Il tipo di gas e la pressione di alimentazione siano quelli correttamente
per i quali il gruppo termico è predisposto - Il condotto di scarico dei prodotti della combustione sia
- La pressione del circuito idraulico, a freddo, sia supe- stato realizzato adeguatamente.
riore a 1 bar ed il circuito sia disaerato

PRIMA MESSA IN SERVIZIO

Dopo aver effettuato le operazioni di preparazione alla


messa in servizio, per avviare il gruppo termico é neces-
sario:

- Regolare il termostato ambiente alla temperatura desi-


derata (20°C).

- Posizionare l’interruttore generale dell’impianto e quello


principale del quadro di comando su "acceso".
Verificare l’accensione della segnalazione verde.

ON

OFF

- Il gruppo termico si accende e sul display viene visua-


lizzata la revisione software della scheda elettronica.

15
- Il display visualizza lo stato del sistema e la temperatu-
ra misurata dalla sonda di caldaia.

- Premere il tasto T :
- con sonda esterna: impostare il setpoint temperatura
ambiente
- senza sonda esterna: impostare il setpoint circuito
riscaldamento.
Per variare il setpoint agire sui tasti+ - .

Per uscire premere uno dei tasti

R T M V.
L’impostazione verrà memorizzata.

SOLO PER MODELLI "KV" O IN PRESENZA DI UN


BOLLITORE REMOTO (accessorio):

- Premere il tasto R .
Per variare il setpoint acqua calda sanitaria agire sui
tasti + -.
Per uscire premere uno dei tasti

R T M V.
L’impostazione verrà memorizzata.

- In presenza di sonda esterna impostare il parametro


installatore “532 pendenza della curva di riscaldamen-
to” riferendosi al paragrafo “Impostazione dei parame-
tri funzionali”.

Nel caso si verificassero anomalie di accensione o fun-


zionamento del gruppo termico, il display indicherà il
tipo di errore.

Gli errori possono essere di due tipi:


- errori di Tipo PERMANENTE che si disattivano solo
premendo il tasto S.
- errori di Tipo TEMPORANEO, che si disattivano quan-
do scompare la causa che li determina (vedere “Codici
Anomalie").

16
b L’intervento del termostato di sicurezza è segnalato
sul display dall'errore PERMANENTE "E110".

Per ripristinare le condizioni di avviamento:


- attendere che la temperatura nel gruppo termico scen-
da sotto gli 80°C

- premere il tasto S
- attendere che venga eseguita tutta la fase di avviamen-
to fino all'accensione della fiamma.

CONTROLLI DURANTE E DOPO LA PRIMA MESSA IN SERVIZIO

Ad avviamento effettuato deve essere verificato che il


gruppo termico esegua un arresto e la successiva riac-
censione:

- Modificando la taratura del valore del setpoint riscal-


damento (vedere pag. 23)

- Intervenendo sull’interruttore principale del quadro di


comando

- Intervenendo sul termostato ambiente o sul program-


matore orario

Verificare la libera e corretta rotazione dei circolatori.

ON
Verificare l’arresto totale del gruppo termico posizionan-
do l’interruttore generale dell’impianto su "spento".
OFF

b Effettuare la pulizia del sifone scarico condensa


(vedere pag. 36).

Se tutte le condizioni sono soddisfatte, riavviare il gruppo


termico ed eseguire l'analisi dei prodotti della combustio-
ne.

17
SPEGNIMENTO TEMPORANEO

In caso di assenze temporanee, fine settimana, brevi


viaggi, ecc. procedere come segue: 1

- Tenere premuto il tasto M finchè la barra (1) si


sposiziona sotto il modo "stand-by".

Restando attive l’alimentazione elettrica segnalata dal


led verde e l’alimentazione del combustibile, il gruppo
termico è protetto dalla funzione antigelo:
Antigelo di caldaia: se la temperatura di caldaia è infe-
riore a 5°C il bruciatore si accende alla massima potenza
finchè la temperatura di caldaia arriva a 10°C;
Antigelo impianto: attiva solamente con sonda esterna
collegata. Se la temperatura esterna è minore di -5°C si
attivano le pompe; se la temperatura esterna è compre-
sa tra -4° e 1,5°C le pompe si attivano per 10 minuti ad
intervalli di 6 ore; se la temperatura esterna è maggiore
di 1,5°C le pompe si spengono.

SPEGNIMENTO PER LUNGHI PERIODI

Il non utilizzo del gruppo termico per un lungo periodo


comporta l’effettuazione delle seguenti operazioni:

- Posizionare l'interruttore principale del quadro di ON


comando su "spento" e verificare lo spegnimento della
segnalazione verde

OFF

- Posizionare l’interruttore generale dell’impianto su


"spento"

- Chiudere i rubinetti del combustibile e dell’acqua del-


l’impianto termico e sanitario.

b In questo caso i sistemi antigelo sono disattiva-


ti. Svuotare l’impianto termico e sanitario se c’è
pericolo di gelo.

18
TARATURA DEI PARAMETRI DI COMBUSTIONE

Per effettuare la taratura dei parametri di combustione é


necessario agire nel seguente modo:

- Premere contemporaneamente i tasti T e

R da 3 a 6 secondi per entrare in modo spaz-


zacamino. Sul display il puntatore allo “spazzacamino”
lampeggia e si visualizza la temperatura corrente di
caldaia.

- Per la taratura dei parametri di combustione alla mas-


sima e minima potenza premere contemporaneamente

i tasti T e R per più di 6 secondi. Il


gruppo termico entra in modalità controllo velocità
ventilatore.

- Premere il tastoU .
A questo punto il ventilatore si porterà alla massima
velocità.

2
1

- Rimuovere il pannello superiore (1) di ciascun genera-


tore ed inserire l’analizzatore di combustione sull’appo-
sita presa (2) posta sul raccordo scarico fumi

- Regolare la CO2 agendo con un cacciavite sulla vite


di regolazione (3) posta sul gruppo di ventilazione.
Agendo in senso orario la CO2 diminuisce, in senso
antiorario la CO2 aumenta.

Alla fine della regolazione i parametri devono rispec-


chiare quelli indicati nelle tabelle sottoriportate.

VALORE DI CO2 PER FUNZIONAMENTO ALLA VALORE DI CO2 PER FUNZIONAMENTO ALLA
MASSIMA POTENZA CON GAS METANO (G20) MASSIMA POTENZA CON GAS GPL (G31)
Modello ALU DOMUS Modello ALU DOMUS
20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC 20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC
9,2 9,14 % 10,2 18,18 %

19
- Premere il tasto D .
A questo punto il ventilatore si porterà alla minima velo-
cità.

- Regolare la CO2 agendo con una chiave TORX40 sulla


vite di regolazione (2) posta sulla valvola. Agendo in
senso antiorario la CO2 diminuisce, in senso orario la
CO2 aumenta.

Alla fine della regolazione i parametri devono rispec- 2


chiare quelli indicati nelle tabelle sottoriportate.

VALORE DI CO2 PER FUNZIONAMENTO ALLA VALORE DI CO2 PER FUNZIONAMENTO ALLA
MINIMA POTENZA CON GAS METANO (G20) MINIMA POTENZA CON GAS GPL (G31)
Modello ALU DOMUS Modello ALU DOMUS
20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC 20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC
9,15 9,08 % 9,9 10,12 %

- Premere i tasti V M per tornare al


o
modo di funzionamento normale.

Una volta terminate le tarature:


- chiudere accuratamente il tappo della presa per l'ana-
lisi combustione
- rimontare il pannello superiore.

b Tutte le operazioni di taratura devono essere ese-


guite dal Servizio Tecnico di Assistenza r.

20
IMPOSTAZIONE DEI PARAMETRI FUNZIONALI

Quando la sonda esterna è collegata il regolatore genera il setpoint della temperatura di mandata utilizzando la curva
di riscaldamento e consentendo al gruppo termico di mantenere una temperatura ambiente costante anche senza uti-
lizzare un'unità ambiente. Quanto più è accentuata la pendenza della curva di riscaldamento, tanto più alto è il setpoint
della temperatura di mandata con basse temperature esterne (par. 532 "Costruttore").

Curve di riscaldamento con setpoint temperatura ambiente=20°C

90

80
S=20

70

Tm 60
Tm - Temperatura di mandata
Tec - Temperatura
50 esterna composta
S=10 S - Pendenza

40

30
S=2

20
-20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20
Tec

Se il setpoint ambiente diminuisce ogni curva traslerà verso il basso.

Curva di riscaldamento con pendenza = 15

90

80

70
Tm

60 Sa=30°C
Tm - Temperatura di mandata
Tec - Temperatura
50 esterna composta
Sa=20°C
Sa - Setpoint temperatura
ambiente
40
Sa=10°C

30

20
-20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20
Tec

21
La temperatura esterna composta è calcolata utilizzando la temperatura esterna effettiva e la temperatura esterna
attenuata. Essa viene calcolata ad intervalli di 10 minuti sulla base della temperatura esterna effettiva ed agisce diret-
tamente sulla commutazione estate/inverno (par. 516).

Temperatura esterna attenuata

°C Te

17

16

Te - Temperatura esterna
15 Tea Tea - Temperatura esterna
attenuata
14

13

18:00 06:00 18:00 06:00 18:00 t

Tipo di costruzione selezionato Temperatura esterna composta


Pesante (parametro 558-b1=1) Tec = 1/2Te + 1/2Tea
Leggero (parametro 558-b1=0) Tec = 3/4Te + 1/4Tea

Le temperatura esterna composta agisce come variabile di compensazione sul controllo della temperatura di mandata,
che viene così abbinata alle condizioni metereologiche prevalenti.

Temperatura esterna composta

Te
°C
Tec1

17 Tec0 Te - Temperatura esterna


Tea - Temperatura esterna
16 attenuata
Tec0 - Temperatura esterna
15 Tea composta per strutture
edili pesanti
Tec1 - Temperatura esterna
14
composta per strutture
edili leggere
13

18:00 06:00 18:00 06:00 18:00 t

22
IMPOSTAZIONI PARAMETRI RISCALDAMENTO

- Premere il tasto T :
- con sonda esterna: impostare il setpoint temperatura
ambiente. Questa impostazione ha influenza sulla
traslazione delle curve climatiche (vedere il secondo
grafico a pag. 21)
- senza sonda esterna: impostare il setpoint di caldaia
con funzionamento a punto fisso.

Per variare il setpoint agire sui tasti + -.


Per uscire premere uno dei tasti

R T M V.
L’impostazione verrà memorizzata.

Analogamente: per impostare il "setpoint temperatura


ambiente ridotto" o "setpoint ridotto di caldaia" impostare
il parametro 5 "Utente".

Il parametro 555-b2 permette di scegliere se verrà


collegato al morsetto "TA" un termostato ambiente o un
cronotermostato.

Nella prima ipotesi (Termostato ambiente) all'apertura


del contatto il gruppo termico si spegne.
Nella seconda ipotesi (Cronotermostato) la curva di
riferimento sarà quella determinata dal setpoint ridotto
temperatura ambiente appena impostato.

IMPOSTAZIONI PARAMETRI SANITARIO

SOLO PER MODELLI "KV" O IN PRESENZA


DI UN BOLLITORE REMOTO (accessorio):

- Premere il tasto R .
Per variare il setpoint ACS agire sui tasti + -.
Per uscire premere uno dei tasti

R T M V.
L’impostazione verrà memorizzata.

23
CODICI ANOMALIE

VISUALIZZAZIONE ERRORE TEMPORANEO


- Quando si verifica un errore temporaneo, il display
mostra alternativamente l’ora e il codice di errore

- Premere il tasto I per mostrare il codice di erro-


re

- Premere contemporaneamente i tasti U D per 3


e
s. Viene visualizzato il codice interno di errore

- Premere il tasto I per accedere al modo infor-


mazioni

- Premere i tasti V M per tornare alla


o
visualizzazione standard di display.

24
VISUALIZZAZIONE ERRORE PERMANENTE
- Quando si verifica un errore permanente, il display
lampeggia . La scheda va in blocco. Esempio: E150.

- Premere il tasto I per visualizzare il codice di


errore

- Premere contemporaneamente per 3 secondi i tasti


U e D.
Verrà mostrato il codice interno. Esempio: 238.

- Premere il tasto I per accedere al modo infor-


mazioni

- Premere i tastiV M o per per tornare alla


visualizzazione standard di display.

Nota: dopo la correzione dell’errore, premere il tasto di


S per sbloccare il gruppo termico.

25
TABELLA ERRORI

Numero Tipo Descrizione


0 Nessun codice di ingresso
10 Guasto sonda esterna
20 Guasto sensore 1 di caldaia
28 Guasto sensore fumi
32 Guasto sensore di mandata 2
40 Guasto sensore di ritorno 1
50 Guasto sensore temperatura ACS 1
52 Guasto sensore temperatura ACS 2
61 Guasto unità ambiente 1
62 Connessione unità ambiente 1 o orologio errata
73 Errore sonda collettore solare (se installato clip-in solare: accessorio)
77 Guasto sensore pressione aria (non presente)
78 Guasto sensore pressione acqua (non presente)
81 Corto circuito LPB o mancanza alimentazione LPB
82 Collisione indirizzi LPB
91 Overflow dati in EEPROM
92 Guasto hardware nell’elettronica
95 Data del giorno non valida
100 Due orologi master presenti
105 Messaggio manutenzione
110 Definitivo Intervento termostato di sicurezza
111 Temporaneo Intervento termostato limite (86°C)
113 Definitivo Intervento sensore temperatura fumi (90°C)
117 Pressione acqua troppo alta (Non attivo)
118 Pressione acqua troppo bassa (Non attivo)
119 Definitivo Intervento termostato fumi (75°C) o pressostato caldaia
128 Perdita segnale di fiamma durante funzionamento (la corrente di ionizzazione è inferiore al limite minimo)
Chiusura pressostato aria o velocità ventilatore troppo alta
129
Apertura pressostato aria o velocità ventilatore troppo bassa
130 Temporaneo Temperatura fumi limite superata (85°C)
132 Temporaneo Arresto di sicurezza (es: pressostato gas)
133 Mancanza di fiamma alla fine del tempo di sicurezza
134 Mancanza fiamma durante funzionamento
135 Alimentazione aria errata (possibile guasto ventilatore)
140 Indirizzo LPB non ammissibile… numero segmento o indirizzo
148 Incompatibilità LPB interfaccia / unità base
151 Guasto interno scheda
152 Guasto connessione scheda - impostazione parametri
153 Scheda in blocco
154 Errore generico interno
160 Soglia velocità ventilatore non raggiunta
161 Superata velocità massima ventilatore
162 Guasto pressostato aria (non chiude) (non presente)
164 Guasto flussostato circuito riscaldamento / pressostato (non presente)
166 Guasto pressostato aria (non apre) (non presente)
180 Funzione spazzacamino attiva
181 Funzione intervento assistenza attiva
182 Calibrazione durante ottimizzazione della combustione
183 Scheda in modalità impostazione parametri
184 Funzione "Modem" attiva (interruttore telefonico remoto)
185 Funzione "Essicazione pavimento" attiva

26
LISTA COMPLETA DEI PARAMETRI

LISTA PARAMETRI UTENTE

N° Descrizione Campo U/M Imp.


di fabbrica
1 Ora del giorno 0…23.59 h/min ---

Setpoints

5 (*) Parametro non attivo se collegata unità ambiente:


Setpoint temperatura ambiente ridotta 10…30 °C 20
Setpoint di caldaia ridotto 30...setpoint di caldaia

Programma riscaldamento circuito 1

11 Inizio riscaldamento periodo 1 00:00…24:00 hh:mm 06:00


12 Fine riscaldamento periodo 1 00:00…24:00 hh:mm 22:00
13 Inizio riscaldamento periodo 2 00:00…24:00 hh:mm 24:00
14 Fine riscaldamento periodo 2 00:00…24:00 hh:mm 24:00
15 Inizio riscaldamento periodo 3 00:00…24:00 hh:mm 24:00
16 Fine riscaldamento periodo 3 00:00…24:00 hh:mm 24:00

Programma acqua calda sanitaria (attivo solo in presenza di bollitore)

31 Inizio preparazione ACS periodo 1 00:00…24:00 hh:mm 06:00


32 Fine preparazione ACS periodo 1 00:00…24:00 hh:mm 22:00
33 Inizio preparazione ACS periodo 1 00:00…24:00 hh:mm 24:00
34 Fine preparazione ACS periodo 2 00:00…24:00 hh:mm 24:00
35 Inizio preparazione ACS periodo 3 00:00…24:00 hh:mm 24:00
36 Fine preparazione ACS periodo 3 00:00…24:00 hh:mm 24:00
45 Programmi standard per riscaldamento e acqua calda sanitaria No/Yes --- No
(premere contemporaneamente i tasti - e + per 3 s.)

516 Temperatura di commutazione estate / inverno 8…30 °C 20


(30=commutazione disattivata)
520 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 10
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
629 Visualizzazione allarme manutenzione (0/1=disattivato/attivato) 0
726 Codice di manutenzione: contiene il valore numerico sulla 0…255 0
causa della manutenzione

(*) Sonda esterna collegata: impostazione setpoint ridotto temperatura ambiente


Sonda esterna non collegata: impostazione setpoint ridotto di caldaia.

27
LISTA PARAMETRI INSTALLATORE

N° Descrizione Campo U/M Imp.


di fabbrica
90 Setpoint ridotto ACS 20…setpoint ACS °C 20
91 Programma ACS 0=secondo il prog. ACS
1=24h/24h 0
93 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE

506 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 20


NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
507 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 45
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
516 THG= temperatura di commutazione automatica Estate/Inverno 8…30 °C 20
(THG=30°C: commutazione disabilitata )
520 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 10
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
532 Pendenza circuito di riscaldamento circuito 1 1…40 20
533 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 10
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
534 Modifica setpoint ambiente circuito riscaldamento 1 -31…31 K 0
535 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO. 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
629 Visualizzazione allarme manutenzione (0/1=disattivato/attivato) 0

726 Codice di manutenzione: 0…255 0


contiene il valore numerico dell’allarme manutenzione
727 102

28
LISTA PARAMETRI COSTRUTTORE

N° Descrizione Campo U/M Imp.


di fabbrica
501 Minimo setpoint temperatura ambiente
Impostabile solo con sonda esterna collegata 10…30 °C 10
502 Massimo setpoint temperatura ambiente
Impostabile solo con sonda esterna collegata 10…30 °C 30
506 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 20
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
507 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 45
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
511 Temperatura attivazione funzione antigelo caldaia
5°C<=par. 511<=par. 512 5…50 °C 5
512 Temperatura disattivazione funzione antigelo caldaia
par. 511<=par. 512<=50°C 5…50 °C 10
514 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 15
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
516 Temperatura di commutazione automatica Estate/Inverno
(30°C=commutazione disabilitata ) 8…30 °C 20
517 Differenziale massimo di controllo
Se setpoint caldaia-temp. caldaia >=par. 517 il tempo minimo di
pausa dopo lo spegnimento del bruciatore è interrotto 0…90 K 30
519 Temperatura esterna di progetto -50…20 °C -5
520 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 10
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
532 Pendenza curva di riscaldamento 1 1…40 20
533 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 10
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
534 Aggiustamento setpoint ambiente circuito di riscaldamento 1 -31…31 K 0
535 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
552 Impostazione circuito idraulico 0…255 66
553 Assegnazione circuiti unità ambiente a circuiti caldaia 0…255 10
555 Parametro con 8 bit ( = b7b6b5b4b3b2b1b0)
b0b1=Priorità ACS 00
b0b1=00 ----> Priorità assoluta
b0b1=01 ----> Senza priorità
b2= Assegnazione morsetto Termostato ambiente (TA) 0
b2=1-------> Cronotermostato
b2=0-------> Termostato ambiente
b3=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
b4=Attivazione funzione Antigelo impianto 1
(0/1=OFF/ON)
b5=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
b6=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
b7=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE

29
N° Descrizione Campo U/M Imp.
di fabbrica
558 Parametro con 8 bit ( = b7b6b5b4b3b2b1b0 )
b0=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
b1=Tipo di edificio 0
0/1=struttura leggera/pesante
b2=Connessione sonda/termostato bollitore 1 (modelli "20 ISC")
b2=1-------> Termostato bollitore (*) 0 (modelli "KV")
b2=0-------> Sonda
b3=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
b4=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
b7b6b5=PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 000
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
596 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE s 120
604 Parametro con 8 bit (= b7b6b5b4b3b2b1b0) 0…255
b1b0=Comportamento scheda o tempo locale/di sistema 00
00= Autonomo
01= Slave senza aggiustamenti remoti
10=Tempo master di sistema
b2=Alimentazione distribuita bus LPB 0
0=Alimentazione distribuita bus OFF
1=Alimentazione distribuita bus AUTOMATICA
b3=Stato alimentazione distribuita bus LPB 0
0=Alimentazione distribuita bus OFF
1=Alimentazione distribuita bus ON
b4=Memorizzazione non volatile di eventi su bus LPB 1
0=Non permesso
1=Permesso
b6b5=DHW caricato da proprio circuito, proprio segmento,sistema 00
00 = Locale
01 = Segmento
10 = Sistema
b7=Priorità richiesta regolatore accessorio su altra uscita esterna predefinita 0
0/1=priorità no/si
605 Indirizzo LPB 1
606 Segmento LPB 0
618 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
619 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
620 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
621 PARAMETRO NON UTILIZZABILE IN QUESTO MODELLO 0
NON MODIFICARE LA PROGRAMMAZIONE
625 Limite per il numero di ore di funzionamento dall'utimo
intervento di Assistenza 0…9998 h 0
626 Limite per il numero di accensioni dall'utimo intervento di Assistenza 0…9995 0
627 Limite per il numero di mesi dall'utimo intervento di Assistenza 0…255 mesi 0
(*) Bollitore assente (modelli ALU DOMUS 20 ISC) o con termostato bollitore: impostare a 1.
Bollitore con sonda: impostare a 0.
Quando si collega un termostato al morsetto di ingresso della sonda bollitore, è obbligatorio usare contatti
costruiti con materiale di alta qualità (es. contatti dorati).

30
N° Descrizione Campo U/M Imp.
di fabbrica
628 Limite velocità ventilatore per intervento di Assistenza 0…9950 1/min 0
629 Visualizzazione allarme manutenzione (0/1=disattivato/attivato) 0
630 Opzioni per allarme manutenzione 0…255
b0=b1=...=b7 0
633 Periodo di tempo ripetizione allarme manutenzione dopo visualizzazione 0…255 giorni 0
634 Ore di funzionamento dall'ultimo intervento di Assistenza 0…10000 h 0
635 Numero di accensioni dall'ultimo intervento di Assistenza 10000 0
636 Numero di mesi dall'ultimo intervento di Assistenza 0…255 mesi 0
647 Segnalazione allarme corrente ionizzazione (0/1=disattivata/attivata) 0…1 0
700 Primo valore passato contatore codice blocco
701 Primo valore passato fase blocco
702 Primo valore passato codice diagnostica interna
703 Secondo valore passato contatore codice blocco
704 Secondo valore passato fase blocco
705 Secondo valore passato codice diagnostica interna
706 Terzo valore passato contatore codice blocco
707 Terzo valore passato fase blocco
708 Terzo valore passato codice diagnostica interna
709 Quarto valore passato contatore codice blocco
710 Quarto valore passato fase blocco
711 Quarto valore passato codice diagnostica interna
712 Quinto valore passato contatore codice blocco
713 Quinto valore passato fase blocco
714 Quinto valore passato codice diagnostica interna
715 Valore corrente contatore codice blocco
716 Valore corrente fase blocco
717 Valore corrente codice diagnostica interna
718 Ore totali di funzionamento bruciatore 0…131070 h
719 Ore di funzionamento in riscaldamento 0…131070 h
720 Ore di funzionamento in sanitario 0…131070 h
721 Ore di funzionamento di zona 0…131070 h
722 Inizio contatore 0…327675 h
723 Potenza media di caldaia
724 Selezione modo di funzionamento estate/inverno 0…255 h
b0=b2=1; b1=b3=b4=...=b7=0
725 Versione software scheda di caldaia su livello impostazione
parametri Open Therm 0…131070 h
726 Codice di manutenzione: contiene il valore numerico sulla
causa di manutenzione 0…255
727 102
728 Primo valore passato codice guasto regolatore accessorio
729 Secondo valore passato codice guasto regolatore accessorio
730 Terzo valore passato codice guasto regolatore accessorio
731 Quarto valore passato codice guasto regolatore accessorio
732 Quinto valore passato codice guasto regolatore accessorio
733 Valore attuale codice guasto regolatore accessorio
755 Valore misurato corrente di ionizzazione

31
MANUTENZIONE

Desideriamo ricordare che il DPR 26 Agosto 1993 n° 412 OBBLIGA IL RESPONSABILE DELL’IMPIANTO TERMICO a far
eseguire, DA PERSONALE PROFESSIONALMENTE QUALIFICATO, la MANUTENZIONE PERIODICA e la MISURA DEL
RENDIMENTO DI COMBUSTIONE.

Il Servizio Tecnico di Assistenza r può adempiere a questo importante obbligo legislativo ed anche dare importanti
informazioni sulla possibilità di MANUTENZIONE PROGRAMMATA che significa:
- maggiore sicurezza
- il rispetto delle Leggi in vigore
- la tranquillità di non incorrere in onerose sanzioni in caso di controlli.

SMONTAGGIO DEL BRUCIATORE

Smontaggio del bruciatore

- Liberare il bruciatore da tutte le connessioni elettriche Per il rimontaggio operare in maniera inversa a quanto-
con il gruppo termico descritto.
- Svitare il dado (1) della linea gas e togliere il tubetto (2)
della presa di pressione della valvola gas b Con il bruciatore smontato è possibile accedere alla
- Sfilare il condotto di aspirazione aria comburente (3) camera di combustione per la manutenzione e la
- Svitare i dadi (4) ed estrarre il bruciatore facendo atten- pulizia.
zione a non danneggiare la guarnizione (5) e gli elet-
trodi. Nel caso questa sia usurata provvedere alla sua
sostituzione.

32
Smontaggio della testa di combustione

- Svitare le viti (6) e liberare la testa di combustione dal


bruciatore facendo attenzione a non danneggiare la
guarnizione (8). Nel caso questa sia usurata provvede-
re alla sua sostituzione.
7
Per il rimontaggio operare in maniera inversa a quanto
descritto.
6

Smontaggio della valvola gas e del gruppo aspirazione aria

- Svitare le viti (9) e liberare il gruppo valvola gas / aspirazione aria dal ventilatore (10) facendo attenzione a non dan-
neggiare la guarnizione (11). Nel caso questa sia usurata provvedere alla sua sostituzione.

- Svitare le viti (12) e liberare la valvola gas (13).

Per il rimontaggio operare in maniera inversa a quanto descritto.

Smontaggio del ventilatore e degli elettrodi

- Svitare le viti (14) e liberare il ventilatore dalla testa di combustione (7) facendo attenzione a non danneggiare la guar-
nizione (15). Nel caso questa sia usurata provvedere alla sua sostituzione.

- Svitare le viti (16) per smontare la sonda di rivelazione (17) e le viti (18) per smontare l'elettrodo di accensione (19)
facendo attenzione a non danneggiare le relative guarnizioni (20) e (21).

Per il rimontaggio operare in maniera inversa a quanto descritto.

7
20
17
16
10

15
21

14 11 9
18
19

12
13

33
34
1

2
3

5
4
22

9 7
8 6

10
23

18
12 11 17

16 20

19
15
13
21
14
N. COD. ALUDOMUS ALUDOMUS DESCRIZIONE
20 ISC KV120 28 ISC IT
KV80 20 ISC
KV120 20 ISC

1 R107250 • Testa di combustione


1 R107251 • Testa di combustione
2 R107209 • • Guarnizione
3 R107214 • • Flangia bruciatore
4 R107210 • • Guarnizione elettrodi
5 R107262 • • Elettrodo rilevazione
6 R107261 • • Elettrodo accensione
7 R107265 • • Dado distanziale
8 R107211 • • Guarnizione ventilatore
9 R107266 • • Ventilatore
10 R107237 • • Gruppo scheda motore
11 R107235 • • Trasformatore accensione
12 R107260 • • Coperchio trasformatore
13 R107236 • • Cavo trasformatore
14 R107239 • • Valvola gas
15 R107199 • • Guarnizione valvola gas
16 R107257 • • Flangia gas
17 R107200 • • Guarnizione
18 R107255 • Venturi
19 R107238 • Venturi
19 R107202 • • Guarnizione diaframma
20 R107263 • Diaframma
21 R107240 • Diaframma
21 R107256 • • Presa di pressione
22 R107234 • • Cavo massa bruciatore
23 R107233 • • Cavo accensione

35
POSIZIONAMENTO ELETTRODI

Il posizionamento degli elettrodi di accensione e della sonda di rivelazione è fondamentale per ottenere affidabili accen-
sioni della fiamma.
Dopo aver smontato il bruciatore verificare il loro stato di usura ed il corretto posizionamento, come riportato in figura.
Sostituirli se necessario.

b É obbligatorio rispettare le quote indicate in figura.

10,8 mm
7,1 mm
PULIZIA SIFONE E SCARICO CONDENSA

- Rimuovere il pannello anteriore e superiore del gruppo


termico ed individuare il sifone di scarico condensa

- Togliere la coppiglia (1), staccare il tubo corrugato di


scarico condensa, estrarre il sifone e smontarlo agen-
do sui due tappi a vite (2).

- Rimuovere il galleggiante (3) e pulire tutti i componenti.

Completate le operazioni di pulizia, rimontare i compo-


nenti operando in senso contrario a quanto descritto.

36
TRASFORMAZIONE DA UN TIPO DI GAS ALL'ALTRO

Il Gruppo Termico viene fornito per il funzionamento a


gas metano (G20). Può però essere trasformato da me-
tano a G.P.L. (G31) utilizzando l'apposito Kit a corredo
dell'apparecchio.

b Le trasformazioni devono essere eseguite solo dal b Eseguita la trasformazione, regolare nuovamente il
Servizio Tecnico di Assistenza r o da personale gruppo termico seguendo quanto indicato nel pa-
autorizzato dalla r, anche a Gruppo Termico già ragrafo specifico e applicare la nuova targhetta di
installato. identificazione contenuta nel kit.

Modello ALU DOMUS


Descrizione
20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC
Tipo di gas G31
Indice di Wobbe 70,9 MJ/m3S
Pressione di alimentazione 37 mbar
Pressione minima di alimentazione 30 mbar
Portata gas (min÷max) (*) 0,2÷0,79 0,28÷1,12 m3/h
CO2 (min÷max) (**) 9,9÷10,2 10,12÷10,18 %
CO (max) (**) 26,85 51,55 mg/kWh
NOx (max) (**) 23 22 p.p.m.
Diaframma 3,6 4,9 (Ø mm)
(*) Temp.:15°C ; Press.:1013 mbar
(**) Con parametri riferiti a 0% di O2 residuo nei prodotti della combustione e con pressione atmosferica al livello del
mare.

Sostituzione del diaframma ON

- Togliere l’alimentazione elettrica posizionando l’inter-


ruttore generale dell’impianto su spento e il selettore di OFF
funzione del pannello di comando su (I)

- Chiudere il rubinetto di intercettazione del combustibi-


le;

- Rimuovere il pannello anteriore;

- Scollegare la valvola gas dalla linea svitando la ghiera


(1) 1

- Sfilare il condotto di aspirazione aria comburente (2)


2

- Scollegare la presa di pressione (3) della valvola gas

37
- Con una chiave TORX svitare le viti (4) e liberare il
gruppo valvola gas / aspirazione aria dal ventilatore
facendo attenzione a non danneggiare la guarnizione
(5).

- Svitare le viti (6) e liberare la valvola gas (7).


5
4

7
6

- Sostituire il diaframma (D) montato sulla valvola gas


con quello fornito all’interno del kit, il cui diametro è
riportato in tabella a pagina precedente.

- Completata l'operazione, rimontare i componenti ope-


rando in senso contrario a quanto descritto.

Pressione di alimentazione
- Allentare di due o tre giri la vite della presa di pressio-
ne (P) a monte della valvola gas e collegarvi un mano-
metro

- Mettere in servizio la caldaia come descritto nel para-


grafo "Prima messa in servizio".

Agire sul regolatore di pressione dell’alimentazione G31


fino a leggere sul manometro il valore della pressione no-
minale di alimentazione riportato nella tabella sottostan-
P
te.

- Scollegare il manometro e chiudere la presa di pressio-


ne (P)
- Verificare la tenuta delle giunzioni scollegate in prece-
denza

Parametri G31

Pressione alimentazione mbar 37

38
Taratura dei parametri di combustione
Per la procedura della taratura dei parametri di combu-
stione riferirsi al capitolo "Taratura e parametri di combu-
stione" e ai valori della tabella 2

Etichettatura
- Togliere l’etichetta G20 presente all’esterno della pan-
nellatura.

- Applicare l’adesivo G31 nella parte interna della pan-


nellatura sovrapponendola a quello per gas G20

39
DATI TECNICI

Modello ALU DOMUS


Descrizione
20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC
Combustibile G20
Categoria apparecchio II2H3P
Tipo apparecchio B23 - B23P - B53 - B53P - C13 - C33 - C43 - C53 - C63
Portata termica al focolare (nominale ) min÷max 5÷20 7÷28 kW
Potenza termica utile (nominale) min÷max 4,76-19,44 6,7÷27,18 kW
Potenza termica utile (50-30°C) 20,26 28,42 kW
Rendimento utile a Pn max (80-60°C) 97,2 97,1 %
Rendimento utile a Pn max (50-30°C) 101,3 101,5 %
Rendimento utile a Pn min (80-60°C) 95,2 95,6 %
Rendimento utile al 30% di Pn (30°C) 108,2 108 %
Rendimento di combustione 97,8 97,8 %
Perdita al mantello a bruciatore acceso 0,6 0,7 %
Perdita al mantello a bruciatore spento 0,2 0,2 %
Temperatura fumi (∆T) (min÷max) 54÷66,5 56÷65 °C
Portata gas (min÷max) (*) 0,52÷2,090 0,72÷2,9 m /h 3

Portata massica fumi 0,009 0,013 kg/s


CO2 (min÷max) (**) 9,15÷9,2 9,08÷9,14 %
CO (max) (**) 23,62 41,88 mg/kWh
NOx (medio) (**) 20,41 16,11 mg/kWh
Classe NOx 5 5
Pressione massima di esercizio riscaldamento 3 3 bar
Temperatura massima di esercizio riscaldamento 80 80 °C
Temperatura di intervento termostato di sicurezza 100 100 °C
Temperatura minima di ritorno (***) 30 30 °C
Campo di selezione temperatura acqua caldaia 30÷80 30÷80 °C
Contenuto acqua caldaia 1,6 2,3 l
Alimentazione elettrica 230~50 230~50 Volt~Hz
Potenza elettrica assorbita massima 180 180 W
Grado di protezione elettrica X0D X0D IP
Volume vaso di espansione (riscaldamento) 12 12 l
Precarica vaso di espansione (riscaldamento) 1,5 1,5 bar
Produzione condensa a 50/30°C 1 1,3 l/h
(*) Temp.: 15°C ; Press.:1013 mbar.
(**) Con parametri riferiti a 0% di O2 residuo nei prodotti della combustione e con pressione atmosferica al livello del mare.
(***) Solo se Temperatura di mandata ≥ 50°C.

Descrizione bollitore
KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC
Tipo bollitore Smaltato
Disposizione bollitore Orizzontale
Disposizione scambiatore Orizzontale
Potenza massima assorbita 19,44 19,44 27,18 kW
Campo di selezione temp. acqua calda sanitaria 20÷60 20÷60 20÷60 °C
Capacità bollitore 80 120 120 l
Contenuto acqua serpentino 5,5 5,5 5,5 l
Superficie di scambio 1,05 0,85 0,85 m2
Produzione acqua sanitaria con ∆T 35°C 8,5 8 10,3 l/min
Prelievo in 10’ con accumulo a 48°C 115 130 160 l
Prelievo in 10’ con accumulo a 60°C 160 205 226 l
Portata specifica (EN625) 14,6 18,2 21,3 l/min
Tempo di ripristino (∆T 35°C) 13 18 15 min
Pressione massima di esercizio bollitore 6 6 6 bar
Volume vaso di espansione (sanitario) 3 4 4 l
Precarica vaso di espansione (sanitario) 3,5 3,5 3,5 bar

40
DIMENSIONI E PESO

ALU DOMUS 20 ISC ALU DOMUS KV80 20 ISC ALU DOMUS KV120 20-28 ISC

H H

P P P
L L L

Modello ALU DOMUS


Descrizione
20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC
L 450 450 600 600 mm
P 630 800 800 800 mm
H 850 1380 1485 1485 mm
Peso netto 60 119 143 147 kg

41
SCARICO FUMI E ASPIRAZIONE ARIA COMBURENTE

I gruppi termici ALU DOMUS r devono essere dotati


di opportuni condotti di scarico fumi ed aspirazione aria
comburente da scegliere tra quelli riportati nel Listocata-
logo r.
Senza di essi, gli apparecchi NON DEVONO essere fatti
funzionare.
I condotti sono parte integrante del gruppo termico, ma
vengono forniti dalla r in kit separati.
Per consentire maggior flessibilità impiantistica i condotti
terminali possono essere coassiali o sdoppiati.

b È obbligatorio l’uso di camini del tipo ad alto spesso-


re in alluminio per caldaie a condensazione (vedere
Listocatalogo r).

b É obbligatorio l’impiego di un raccoglitore di con-


densa (vedere Listocatalogo r)

b In caso di configurazione C6 i camini devono soddi-


sfare la norma EN 1856-1.

b Prevedere un’inclinazione del condotto scarico fumi


di 1% verso il raccoglitore di condensa.

b Collegare il sifone del raccoglitore di condensa ad


uno scarico delle acqua bianche.

b I condotti di scarico non isolati sono potenziali fonti


di pericolo.

B23 Ventilatore a monte. Aspirazione aria comburente diretta-


mente dal locale dov’é installato il gruppo termico. Scari-
co gas combusti a mezzo di condotti orizzontali o vertica-
li, e predisposte prese di ventilazione.
B23P Come B23 con condotto scarico fumi progettato per ope-
rare ad una pressione positiva.
B53 Ventilatore a monte. Aspirazione aria comburente diretta-
mente dal locale dov’é installato il gruppo termico. Scari-
co gas combusti a mezzo di condotti propri, e predispo-
ste prese di ventilazione.
B53P Come B53 con condotto scarico fumi proprio e progettato
per operare ad una pressione positiva.
C53 C63 C33 C43
C13 Scarico a parete concentrico. I tubi possono anche esse-
re sdoppiati, ma le uscite devono essere concentriche o
abbastanza vicine da essere sottoposte a simili condizio-
ni di vento.
C33 Scarico concentrico a tetto. Uscite come per C13.
C43 Scarico e aspirazione in canne fumarie comuni separate,
ma sottoposte a simili condizioni di vento.
C13 B23 C13 C13 C53 Scarico e aspirazione separati a parete o a tetto e comun-
B23P
B53 que in zone a pressioni diverse ma mai su pareti oppo-
B53P ste.
C63 Ventilatore a monte. Aspirazione aria comburente e scari-
co gas combusti senza terminali.

b Fare riferimento al DPR 412 e UNI CIG 7129.

42
CONDOTTI COASSIALI (Ø 60/100)
SCARICO COASSIALE

I condotti coassiali possono essere orientati nella dire-


zione più adatta alle esigenze del locale, rispettando le
lunghezze massime a lato indicate

b Per l’installazione seguire le istruzioni fornite con il


kit.

La tabella riporta le lunghezze ammesse (traiettoria ret-


tilinea).

b La lunghezza rettilinea si intende senza curve, termi- Scarico fumi Ø 60 mm


nali di scarico e giunzioni.
Aspirazione aria Ø 100 mm

Lunghezza massima Perdita di carico (m)


rettilinea condotto
curva 45° Curva 90°
coassiale (m)
6,8 0,5 1

CONDOTTI SDOPPIATI (Ø 80)

I condotti sdoppiati possono essere orientati nella direzio-


SCARICO SDOPPIATO
ne più adatta alle esigenze del locale.
Il condotto di aspirazione dell’aria comburente va colle-
gato all’ingresso (A) dopo aver rimosso il tappo di chiusu- A
ra fissato con 3 viti.
Per l’installazione seguire le istruzioni fornite con il kit.
La tabella riporta le lunghezze ammesse (traiettoria ret-
tilinea).

b Le tenute delle giunzioni vanno realizzate con ma- 13


5

teriali resistenti a temperature di almeno 250°C


(esempio: stucchi, mastici, preparati siliconici).
Scarico fumi Ø 80 mm

b La lunghezza rettilinea si intende senza curve, ter-


Aspirazione aria Ø 80 mm
minali di scarico e giunzioni.
Lunghezza massima Perdita di carico (m)
condotti (aspirazione +
curva 45° Curva 90°
Pressione residua massima scarico) (m)
80 Pa
condotto scarico fumi 26 0,5 1

43
DESCRIZIONE DEI COMPONENTI
ALU DOMUS 20 ISC

VISTA FRONTALE VISTA POSTERIORE

26 34
1
27
33
2 32
3 25
24
4
5 23 28

6 22 29
7 30
21
8
9 20
10
19
11
31
12 18

17
13
16
14
15

1 - Quadro di comando 19 - Condotto scarico fumi


2 - Valvola di sfiato automatico 20 - Corpo caldaia
3 - Unità di controllo ventilatore 21 - Attacco valvola per manometro
4 - Sonda di rivelazione 22 - Circolatore impianto
5 - Ventilatore 23 - Valvola gas
6 - Trasformatore d'accensione 24 - Condotto di aspirazione aria comburente
7 - Elettrodo di accensione 25 - Bicchiere di raccolta scarichi
8 - Visore fiamma valvola di sfiato
9 - Unità di controllo LMU 26 - Pannello superiore
10 - Sonda mandata 27 - Cassa fumi
11 - Valvola di sfiato manuale 28 - Valvola di sicurezza (3 bar)
12 - Isolamento corpo caldaia 29 - Rubinetto carico impianto
13 - Sonda ritorno 30 - Valvola di non ritorno (a corredo)
14 - Sifone scarico condensa 31 - Pannello posteriore
15 - Rubinetto di scarico 32 - Attacco aspirazione aria comburente
16 - Isolamento torretta di distribuzione 33 - Attacco scarico fumi
17 - Torretta di distribuzione 34 - Presa per analisi fumi
18 - Vaso espansione impianto

44
ALU DOMUS KV80 20 ISC

VISTA FRONTALE VISTA POSTERIORE

35
1
44
2 36 43
3 42
34
4 33
37
5 32
6 31 38
7
30
8 29
9
28
10 39
27
11
12 26
13 25 41
40
14 24
15 23

16
22
17

21
18 20

19

1 - Quadro di comando 24 - Isolamento torretta di distribuzione


2 - Valvola di sfiato automatico 25 - Circolatore bollitore
3 - Unità di controllo ventilatore 26 - Torretta di distribuzione
4 - Sonda di rivelazione 27 - Vaso espansione impianto
5 - Ventilatore 28 - Condotto scarico fumi
6 - Trasformatore d'accensione 29 - Corpo caldaia
7 - Elettrodo di accensione 30 - Attacco valvola per manometro
8 - Visore fiamma 31 - Circolatore impianto
9 - Sonda mandata 32 - Valvola gas
10 - Valvola di sfiato manuale 33 - Condotto di aspirazione aria comburente
11 - Unità di controllo LMU 34 - Bicchiere di raccolta scarichi
12 - Isolamento corpo caldaia valvola di sfiato
13 - Sonda ritorno 35 - Pannello superiore
14 - Sifone scarico condensa 36 - Cassa fumi
15 - Rubinetto di scarico impianto 37 - Valvola di sicurezza (3 bar)
16 - Golfari per il sollevamento 38 - Valvola di non ritorno (a corredo)
17 - Bollitore 80 litri 39 - Pannello posteriore
18 - Anodo di magnesio 40 - Vaso espansione sanitario
19 - Rubinetto di scarico bollitore 41 - Valvola di sicurezza sanitario (6 bar)
20 - Pozzetto portasonde bollitore 42 - Attacco aspirazione aria comburente
21 - Flangia bollitore 43 - Attacco scarico fumi
22 - Rubinetto di carico impianto 44 - Presa per analisi fumi
23 - Valvola di non ritorno

45
ALU DOMUS KV120 20-28 ISC

VISTA FRONTALE VISTA POSTERIORE

1 38
45
2 39 44
3 43
37
4 36
5 35 40
6 34
41
7 33
8 32
9 42
10 31
11 30
12
29
13
14 28
27
15
26
16

17
18
25
19 24

23

20
22
21

1 - Quadro di comando 24 - Anodo di magnesio


2 - Valvola di sfiato automatico 25 - Flangia bollitore
3 - Unità di controllo ventilatore 26 - Valvola di non ritorno
4 - Sonda di rivelazione 27 - Circolatore bollitore
5 - Ventilatore 28 - Isolamento torretta di distribuzione
6 - Trasformatore d'accensione 29 - Torretta di distribuzione
7 - Elettrodo di accensione 30 - Vaso espansione impianto
8 - Visore fiamma 31 - Condotto scarico fumi
9 - Sonda mandata 32 - Corpo caldaia
10 - Valvola di sfiato manuale 33 - Attacco valvola per manometro
11 - Isolamento corpo caldaia 34 - Circolatore impianto
12 - Unità di controllo LMU 35 - Valvola gas
13 - Sonda ritorno 36 - Condotto di aspirazione aria comburente
14 - Sifone scarico condensa 37 - Bicchiere di raccolta scarichi
15 - Rubinetto di scarico impianto valvola di sfiato
16 - Golfari per il sollevamento 38 - Pannello superiore
17 - Vaso espansione sanitario 39 - Cassa fumi
18 - Bollitore 120 litri 40 - Valvola di sicurezza (3 bar)
19 - Pozzetto portasonde bollitore 41 - Valvola di non ritorno (a corredo)
20 - Valvola di sicurezza sanitario (6 bar) 42 - Pannello posteriore
21 - Rubinetto di scarico bollitore 43 - Attacco aspirazione aria comburente
22 - Rubinetto scarico serpentino 44 - Attacco scarico fumi
23 - Rubinetto di carico impianto 45 - Presa per analisi fumi

46
CIRCUITO IDRAULICO

1 - Valvola di non ritorno


ALU DOMUS 20 ISC 2 - Valvola di sicurezza impianto (3 bar)
2 3 - Valvola di sfiato automatico
1 4 - Circolatore impianto
MI 5 - Valvola di sfiato manuale
G 6 - Rubinetto di scarico impianto
3 7 - Bruciatore
4 8 - Corpo caldaia
9 - Sifone scarico condensa
10 - Vaso espansione impianto
7 11 - Rubinetto di carico impianto
8 12 - Circolatore bollitore
5 13 - Vaso espansione sanitario
14 - Valvola di sicurezza sanitario (6 bar)
6 15 - Rubinetto di scarico bollitore
16 - Serpentino bollitore
9
17 - Bollitore
10
MI - Mandata impianto
RI G - Alimentazione gas
RI - Ritorno impianto
CI
11 CI - Carico impianto
US - Uscita acqua calda sanitaria
RC - Attacco per ricircolo sanitario
ES - Entrata acqua fredda sanitaria

ALU DOMUS KV80 20 ISC - KV120 20-28 ISC


1 2
MI
G
3

7
8
5

10
12

RI
1

11
US

RC 13
14
16
ES
15
17

47
COLLEGAMENTI IDRAULICI

I gruppi termici ALU DOMUS r sono progettati e realizzati per essere installati su impianti di riscaldamento e produ-
zione di acqua calda sanitaria. Le caratteristiche degli attacchi idraulici sono le seguenti:

ALU DOMUS 20 ISC ALU DOMUS KV80 20 ISC ALU DOMUS KV120 20-28 ISC

201

55

SC

106 52
MI1
SC
106 52

MI1 RI1
110

211
RI1
RI3 MI3 RI2 MI2
211

55 70 Sf
61 70 70 70
Sf
SC RI2 MI2

CI
52

US
MI1
106

230
RI1 US
824
690

139
211

RC
RC
RI2 MI2

230
139

52 70
ES
201

Sf
ES
121

95
225 225 300 300

Modello ALU DOMUS


Descrizione
20 ISC KV80 20 ISC KV120 20 ISC KV120 28 ISC
MI1 Mandata impianto diretto 1" M Ø
RI1 Ritorno impianto diretto 1" M Ø
Mandata secondo impianto
MI2 1" M Ø
diretto (*) o miscelato (**)
Ritorno secondo impianto
RI2 1" M Ø
diretto (*) o miscelato (**)
Mandata terzo impianto
MI3 1" M Ø
diretto (*) o miscelato (**)
Ritorno terzo impianto
RI3 1" M Ø
diretto (*) o miscelato (**)
CI Ingresso carico impianto 3/8" M - - - Ø
US Uscita sanitario - 3/4" M 3/4" M 3/4" M Ø
RC Ricircolo sanitario - 3/4" F 3/4" F 3/4" F Ø
ES Entrata sanitario - 3/4" M 3/4" M 3/4" M Ø
SC Scarico valvola sicurezza 1/2" F Ø
(*) Con accessorio cod. 4047936.
(**) Con accessorio cod. 4047934.

48
b Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere b La gestione di impianti a bassa temperatura (a pavimen-
collegato ad un adeguato sistema di raccolta ed to) deve essere effettuata esclusivamente con i kit acces-
evacuazione. Il costruttore dell'apparecchio non è sori provvisti di valvola miscelatrice.
responsabile di eventuali allagamenti causati dall'in-
tervento della valvola di sicurezza. b La scelta e l'installazione dei componenti dell'im-
pianto è demandato per competenza all'installatore,
b Gli impianti caricati con antigelo obbligano l'impie- che dovrà operare secondo le regole della buona
go di disconnettori idrici. tecnica e della Legislazione vigente.

POSIZIONAMENTO SONDE DI TEMPERATURA

1 - Termostato di sicurezza 1
2 - Termostato fumi
3 - Sonda fumi
4 - Sonda di mandata
5 - Sonda di ritorno
6 - Sonda bollitore (solo per modelli 4
ALU DOMUS KV80 20 ISC e
ALU DOMUS KV120 20-28 ISC) 2

3 5

49
CIRCOLATORI

I gruppi termici ALU DOMUS r sono equipaggiati di


circolatore impianto già collegato idraulicamente ed elet-
tricamente che dispone delle prestazioni sotto riportate
da utilizzare per il dimensionamento dell’impianto.
Nel grafico vengono riportate le curve Portata/Prevalenza
residua del circolatore presente nel gruppo termico, rife-
rite alle tre velocità.

600
550
500
PREVALENZA RESIDUA (mbar)

450
400
350

300
250
200
150
I II III
100
50
0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000
PORTATA (l/h)

b Al primo avviamento e almeno ogni anno è utile


controllare la rotazione dell'albero dei circolatori in
quanto, soprattutto dopo lunghi periodi di non fun-
zionamento, depositi e/o residui possono impedire
la libera rotazione.

b Prima di allentare o rimuovere il tappo di chiusura


del circolatore proteggere i dispositivi elettrici sotto-
stanti dall'eventuale fuoriuscita d'acqua.

a È vietato far funzionare i circolatori senza acqua.

50
EVACUAZIONE DELLA CONDENSA

b Mantenere l’angolo di inclinazione “i” sempre mag-


giore a 3° ed il diametro del tubo di scarico della i≥3°
condensa sempre maggiore a quello del raccordo
presente sul gruppo termico. i

b Il collettoramento verso la rete fognaria deve essere


eseguito seguendo la legislazione vigente nel rispetto
di eventuali regolamentazioni locali.
GRUPPO
b É consigliato far confluire sullo stesso condotto TERMICO

di scarico sia i prodotti derivanti dallo scarico uscita fumi


condensa caldaia sia la condensa derivante dal
camino.

b Il basamento della caldaia deve risultare orizzontale


e piano nella zona del telaio d’appoggio onde evitare
condensa caldaia
difficoltà nell’evacuazione della condensa.
condensa camino

b Eventuali dispositivi di neutralizzazione della conden-


sa potranno essere collegati dopo il sifone. Per il cal-
colo della durata della carica di neutralizzazione deve
allo scarico
essere valutato lo stato di consumo del neutralizzatore o eventuale
dopo un anno di funzionamento. Sulla base di tale neutralizzazione
della condensa
informazione si potrà estrapolare la durata totale della
carica. scarico

i ≥ 3°
i

b É obbligatorio l’impiego di un raccoglitore di con- distanza


densa (vedere Listocatalogo r). minima
300 mm

Allo scarico

51
52
Fan-PWM
TF

X14-1
X14-2
X14-3
X14-4
X11-1
X11-2
X11-3
X11-4
X11-5
X11-6
X11-7
X11-8
X11-9
X11-10
X11-11
X11-12
X10-06-2
X10-06-1
X10-05-2
X10-05-1
X10-04-2
X10-04-1
X10-03-2
X10-03-1
X10-02-2
X10-02-1
X10-01-2
X10-01-1

Pa
Pa

IN
Sic-
Sic-

Sic1
Sic2
+5V
TA1
TA1

GND
VDC

+ 26V
T3
T2 SCH2

AN2 SR

PWM PI
AN1 SM
AN3 I SB

AN3 BW1
AN5 -I-SE

AN4 Sfumi
CO3A

AN5 +5V SE
AN3 +5V SB
TA2-S QAA73

+UB Fan control


GND Fan control
PWM Fan control
HALL Fan control
TA2-GND QAA73
IP T4 8888
SCH1 X40-5
SCHEMA ELETTRICO

OCI420
T5
X50-5
AGU2.5
X30-14 X30-1/14 T1 T6 T7 T8 T9 T10
AGU2.3

L ali. 230V
N ali. 230V
PE
L aux
N aux
L ali. fan
N ali. fan
L pi 1
N pi 1
L Blocco
N
L-Vmix
Com.
L-PB
ER
Sic
Sic
VG 230VRC
VG 230VRC
N T-at
L T-at
0M
H1 ER
RIV

X1-01-1
X1-01-2
X1-01-3
X1-02-1
X1-02-2
X2-01-1
X2-01-2
X2-02-1
X2-02-2
X2-03-1
X2-03-2
X2-04-1
X2-04-2
X2-04-3
X2-05-1
X3-01-1
X3-01-2
X3-02-1
X3-02-2
X3-03-1
X3-03-2
X3-04-1
TAT1 EA
TS 1 AT

2 PE

FU
SE SM SR SB SF

H2

PE
N
L1
DCV
M VG1
VE1

-
PVM
PE
TAC
+

5
4
3
2
1
Fan-PWM

N
N

L1
PE
L1
PE
TA
TA Termostato ambiente H1 Segnalazione alimentazione elettrica
PI PB FU Fusibile 6,3 AT H2 Segnalazione di blocco
L N PE IP Interruttore principale VE1 Ventilatore a giri variabili
SCH1 Scheda principale PI Circolatore impianto
230 V ~ 50 Hz
SCH2 Scheda display e comandi PB Circolatore bollitore (solo per modelli "KV")
Alimentazione elettrica
TF Termostato fumi SE Sonda esterna (a corredo)
Collegamenti a cura dell’installatore ER Elettrodo di rivelazione fiamma SM Sonda mandata
EA Elettrodo di accensione SR Sonda ritorno
TS Termostato di sicurezza 100°C (+0/-6) SB Sonda bollitore (solo per modelli "KV")
TAT1 Trasformatore di accensione SF Sonda fumi
VG1 Valvola gas
COLLEGAMENTI ELETTRICI

I gruppi termici ALU DOMUS r lasciano la fabbrica


completamente cablati e necessitano solamente del col- 1
legamento alla rete di alimentazione elettrica, del termo-
stato ambiente e di altri eventuali componenti dell’impian-
2
to.

Per accedere alla morsettiera del quadro di comando:

- Rimuovere il pannello superiore (1) ed anteriore (2) del


gruppo termico

- Svitare le viti (3) e rimuovere il coperchio (4) 3


4

- Inserire il cavo di alimentazione (5) attraverso il pressa-


cavi (6) e fissarlo 7
6
- Accedere alla morsettiera (7) 5

53
- Effettuare i collegamenti elettrici seguendo lo schema a
lato.
L1 N PE TA TA L1 N PE

1 2 3 4 5 16 2
7 38 19 2
10 3
11

L1 N PE TA TA PI PB
1 2 3 4 5

Una volta completati i collegamenti rimontare i com- L1 N PE


ponenti operando in maniera inversa a quanto fin’ora 230V 50Hz
descritto. TA TA

L1 Fase
N Neutro
PE Terra
TA Termostato ambiente
PI Circolatore impianto
PB Circolatore bolitore (solo per modelli "KV")

b Per collegare il termostato ambiente è


necessario eliminare il ponticello presente
sulla morsettiera E.

b È obbligatorio: a È vietato l'uso dei tubi gas e/o acqua per la


1 - l'impiego di un interruttore magnetotermico messa a terra dell'apparecchio.
onnipolare, sezionatore di linea, conforme
alle Norme CEI-EN (apertura dei contatti di a É vietato far passare i cavi di alimentazione e del
almeno 3 mm); termostato ambiente in prossimità di superfici
2 - rispettare il collegamento L (Fase) - N (Neutro). calde (tubi di mandata). Nel caso sia possibile
Mantenere il conduttore di terra più lungo di il contatto con parti aventi temperatura superiore
circa 2 cm rispetto ai conduttori di alimenta- ai 50°C utilizzare un cavo di tipo adeguato.
zione.
3 - utilizzare cavi con sezione maggiore o uguale Il costruttore non è responsabile di eventuali danni
a 1,5 mm2, completi di puntalini capocorda; causati dalla mancanza di messa a terra dell'ap-
4 - riferirsi agli schemi elettrici del presente libret- parecchio e dall'inosservanza di quanto riportato
to per qualsiasi intervento di natura elettrica. negli schemi elettrici.
5 - collegare l'apparecchio ad un efficace impian-
to di terra.

54
COLLEGAMENTO SONDA ESTERNA

Il corretto posizionamento della sonda esterna è fondamentale per il buon funzionamento del controllo climatico.
La sonda deve essere installata all’esterno dell’edificio da riscaldare, a circa 2/3 dell’altezza della facciata a NORD o
NORD-OVEST e distante da canne fumarie, porte, finestre ed aree assolate.

Fissaggio al muro della sonda esterna


- Svitare il coperchio della scatola di protezione della
sonda ruotandolo in senso antiorario per accedere alla
morsettiera ed ai fori di fissaggio
- Tracciare i punti di fissaggio utilizzando la scatola di
contenimento come dima
- Togliere la scatola ed eseguire la foratura per tasselli ad
espansione da 5x25
- Fissare la scatola al muro utilizzando i due tasselli for-
niti a corredo
- Introdurre un cavo bipolare (con sezione da 0,5 a
1mm , non fornito a corredo) per il collegamento della
2

sonda al gruppo termico


- Collegare alla morsettiera i due fili del cavo senza
necessità di identificare le polarità
- Svitare le viti (1) e rimuovere la staffa (2). Ruotare il
quadro (3), contenente l'unità di controllo LMU.
Svitare le due viti (4) e rimuovere il coperchio.
- Collegare i cavi provenienti dalla sonda esterna ai
morsetti "X10-06" dell'unità di controllo LMU, senza
necessità di identificare le polarità (vedere schema
sotto riportato) .

Gruppo termico

Unità di controllo LMU


4 2

1 1

X10-06
8

Sonda esterna

b La sonda va posta in un tratto di muro liscio; in caso di mattoni a vista o di parete irregolare, va prevista un’area di
contatto liscia

b Il cavo di collegamento tra sonda esterna e quadro di comando non deve avere giunte; nel caso fossero necessa-
rie, devono essere stagnate e adeguatamente protette.

b Eventuali canalizzazioni del cavo di collegamento devono essere separate da cavi in tensione (230Vac).

55
Tabella di corrispondenza
Temperatura rilevata (°C) - Valore resistivo della sonda esterna (Ω).

T (°C) R (Ω) T (°C) R (Ω) T (°C) R (Ω)


-50 43907 -5 3600 40 574.7
-45 31840 0 2857 45 482.8
-40 23374 5 2284 50 407.4
-35 17359 10 1840 55 345.3
-30 13034 15 1492 60 293.8
-25 9889 20 1218 65 250.8
-20 7578 25 1000 70 214.9
-15 5861 30 826.8 75 184.8
-10 4574 35 687.5

EVENTUALI ANOMALIE E RIMEDI

ANOMALIA CAUSA RIMEDIO

Odore di gas Circuito di alimentazione gas Verificare la tenuta delle giun-


zioni e la chiusura delle prese
di pressione

Odore di gas incombusti Circuito fumi Verificare:


- La tenuta delle giunzioni
- Assenza di ostruzioni
- Qualità combustione

Condensa sui tubi Bassa temperatura dei fumi Verificare le regolazioni di


uscita fumi combustione e la portata
combustibile

Combustione non regolare Pressione gas bruciatore Verificare regolazione

Diaframma installato Verificare diametro

Pulizia bruciatore e Verificare condizioni


scambiatore

Passaggi scambiatore ostruiti Verificare pulizia dei passaggi

Ritardi di accensione con Pressione gas bruciatore Verificare pulizia dei passaggi
pulsazioni al bruciatore

56
ANOMALIA CAUSA SOLUZIONE

Il gruppo termico si sporca in Combustione Verificare colore fiamma


breve tempo Verificare regolazioni di combu-
stione

Il bruciatore non si Guasto del termostato di cal- Verificare


avvia con richiesta daia o delle sonde
di calore in atto
Intervento termostato Riarmare
di sicurezza

Il gruppo termico non Mancanza alimentazione Verificare:


si avvia elettrica (segnalazione verde - collegamenti elettrici
spenta) - fusibile

Il gruppo termico non Corpo generatore sporco Pulire camera di combustione


va in temperatura

Portata bruciatore insufficiente Controllare regolazione brucia-


tore

Regolazione caldaia Verificare corretto funzionamen-


to
Regolare temperatura di caldaia
al massimo

Il generatore va in Regolazione caldaia Verificare corretto funzionamen-


blocco di sicurezza to
termica Verificare il cablaggio elettrico
Verificare posizione bulbi sonde

Mancanza acqua Verificare valvola di sfiato


Verificare pressione circuito risc.

Il generatore è in Presenza d'aria nell'impianto Sfiatare l'impianto


temperatura ma il
sistema scaldante
è freddo
Circolatore in avaria Sbloccare il circolatore
Sostituire il circolatore
Verificare il collegamento elettri-
co del circolatore

Il circolatore non Circolatore in avaria Sbloccare il circolatore


si avvia Sostituire il circolatore
Verificare il collegamento
elettrico del circolatore

57
ANOMALIA CAUSA SOLUZIONE

Frequente intervento Valvola di sicurezza impianto Verificare taratura o efficienza


della valvola
di sicurezza impianto
Pressione circuito impianto Verificare pressione carico
impianto Verificare riduttore di pressione

Vaso espansione impianto Verificare efficienza

Frequente intervento Valvola di sicurezza sanitario - Verificare taratura o efficenza


della valvola di sicurezza
sanitario
Pressione circuito sanitario - Verificare pressione carico
impianto

Vaso espansione sanitario - Verificare efficienza

Scarsa produzione Eccessiva pressione di rete - Montare limitatore di pressione


di acqua calda sanitaria

Eccessiva portata - Montare riduttore di portata

Presenza di calcare - Verificare ed asportare


e/o dispositivi nel bollitore

- Controllare funzionamento
pompa circuito sanitario

- Verificare temperatura impostata

- Verificare posizione bulbi sonde

- Verificare temperatura
di regime caldaia

58
Scheda unità gestione caldaia (LMU)

59
1 Sommario
Le LMU... sono unità di gestione caldaia (BMU) digitali, progettate per apparecchi
soffiati a gas con bruciatore premiscelato.
Sono usate per l’accensione, la gestione e la supervisione di bruciatori premiscelati con
gamme di potenza < 70kW, 70÷120kW o >120kW in funzionamento intermittente e con
accensione diretta della fiamma principale.
La LMU... gestisce tutte le funzioni di supervisione e controllo richieste per la
combustione, per gli impianti di riscaldamento e il servizio sanitario, e consente
l’estensione in sistemi modulari tramite interfaccia di comunicazione integrate.
La modulazione della potenza è realizzata tramite un ventilatore con controllo PWM e
tramite una valvola gas con controllo pneumatico del rapporto aria/gas.

1.1 Il Sistema

60
1.2 Caratteristiche
Di seguito è descritta la piena funzionalità della LMU.

Funzioni di sicurezza • Gestione di un bruciatore a gas con funzionamento intermittente secondo EN298.
• Gestione integrata caldaia/bruciatore per riscaldamento degli ambienti e servizio
sanitario (DHW)
• Gestione di una cascata in funzione della potenza della caldaia: < 70 kW, 70÷120
kW, o >120 kW. Possono essere gestite caldaie di potenza fino a circa 600 kW (in
funzione del tipo di ventilatore e di valvola gas utilizzati)
• Termostato limite (sicurezza) elettronico integrato
• Funzione di termostato limite integrata
• Accensione diretta di fiamma con
 accensione integrata ad alta tensione, con singolo elettrodo
 accensione esterna a 230 V~ (opzionale)
• Supervisione continua (analogica) della corrente di ionizzazione con indicazione
(opzionale) dell’intensità della fiamma
• Gestione di una valvola gas 230 V~ (opzionale RAC raddrizzata)
• Numero di ripetizioni dell’accensione programmabile
• «Messa in servizio» veloce (specialmente con sanitario istantaneo)
• Gestione del ventilatore
• Ottimizzazione della combustione (opzionale)

Funzioni di supervisione • Gestione di un ventilatore 230 V~ (ventilatore 24 Vdc opzionale)


/protezione dell’impianto • Gestione della potenza in accensione con variazione della velocità del ventilatore
• Postventilazione con adattamento della velocità del ventilatore
• Limitazione della potenza (limitazione del ventilatore con minima/massima velocità
e/o con il segnale di fiamma)
• Numero di impulsi a giro del ventilatore impostabile
• Tempo di stabilizzazione di fiamma
• Protezione contro le accensioni e spegnimenti rapidi della caldaia attraverso un
tempo minimo di spegnimento
• Differenziali dinamici di spegnimento per riscaldamento (HZ) e servizio sanitario
(DHW)
• Antibloccaggio pompa e valvola
• Protezione antigelo per la caldaia, l’impianto riscaldamento e sanitario e l’ambiente
• Controllo della pressione dell’acqua (sensore di pressione con supervisione statica
e/o dinamica, contatto per pressostato, flussostato)
• Controllo della temperatura fumi

Moduli aggiuntivi • OCI420 clip-in di comunicazione; interfaccia LPB per sistemi ALBATROS
(clip-in) • AGU2.500 clip-in per un circuito di riscaldamento addizionale

61
DHW • Servizio sanitario integrato con specifici algoritmi di gestione per bollitori, bollitori
stratificati, sistemi istantanei e aquabooster
• Servizio sanitario istantaneo con funzione comfort opzionale
• Servizio sanitario con pompa di carico/valvola deviatrice
• Gestione valvola deviatrice con motore a passo, contatto NA con fase continua o
contatto di scambio
• Gestione servizio sanitario con sonda o termostato
• Gestione di una pompa sanitaria con la QAA73...-V1.4

Circuito riscaldamento • Circuito di riscaldamento integrato con pompa e regolazione climatica.


• Pompa PWM con algoritmi specifici per assicurare la massima condensazione,
aumentare l’efficienza totale e il comfort in ambiente (opzionale)
• Circuito di riscaldamento aggiuntivo per applicazioni singolo-utente realizzato con
clip-in modulare AGU2.500 (circuito diretto o miscelato).Limitazione temperatura
minima e massima e curva climatica indipendenti. Programma orario indipendente
se collegata l’unità ambiente QAA73...
• Commutazione automatica Estate/Inverno
• Limite automatico del periodo di riscaldamento 24h (senza unità ambiente connessa)
• «Messa in servizio» rapida (senza unità ambiente connessa)
• Varie tipologie di compensazione ambiente con Termostato Ambiente/Orologio
Programmatore (Orologio Programmatore singolo o a due canali)
• Varie tipologie di compensazione ambiente con unità ambiente collegate attraverso
interfaccia integrate basate su protocollo OpenTherm (QAA73... / QAA53...)

Utilizzo in sistemi estesi • Interfaccia integrata su protocollo OpenTherm


• Possibilità di comunicazione attraverso Local Process Bus (LPB) con l’uso di un
modulo clip-in
• Compatibile con l’architettura dei regolatori RVA…
• Supervisione remota opzionale
• Connessione attraverso modulo clip-in LPB a
 RVA46... regolatore di zone
 RVA47... regolatore di cascata
 RVA63... regolatore caldaia e circuiti di riscaldamento
 RVA65... gestore energia solare, legna, ecc.
 RVA66... regolatore caldaia e circuiti di riscaldamento
 OCI6... interfaccia di comunicazione per supervisione remota (con opportuno
software ACS…) 1)

Funzionamento / Service • Unità di comando modulari e flessibili AGU2.3...; custodia opzionale per montaggio a
pannello, grado di protezione IPX4D e modello LCD retroilluminato con orologio
• Funzione spazzacamino
• Funzione di spegnimento per adeguamento della potenza fornita
• Messaggi d’errore con memorizzazione storico di blocchi ed allarmi
• Visualizzazione e interrogazione di tutti i parametri di funzionamento attraverso unità
di comando, QAA73... e PC tool
• Contatore del numero di partenze e delle ore di funzionamento
1)
• Funzioni di manutenzione con messaggi per il service
• Configurazione automatica dell’impianto (identificazione dell’unità ambiente, HMI
connessa, sonde, ecc.)

1)
Pianificata; su richiesta

62
Impostazione Parametri • Con PC tool ACS420
• Con Unità ambiente QAA73...
• Con Unità di comando AGU2.3...
• Con accessorio per collaudo finale in produzione ACS421

Trasformatore • Trasformatore principale integrato nella LMU


Non è richiesto un trasformatore esterno aggiuntivo (tranne quando è utilizzato un
ventilatore alimentato a 24 Vdc, o in caso di utilizzo di un motore a passo).

Altre caratteristiche • Custodia con alloggiamento meccanico per al massimo 2 moduli clip-in
 Fusibile principale sostituibile da 230 V~
 Connessioni per l’installatore con connettori RAST5
• Estensione fino a 2 moduli clip-in opzionali per soddisfare le esigenze individuali
• Relè di uscita programmabile (230 V~) per funzioni specifiche
• Ingresso digitale programmabile per funzioni specifiche
• Custodia della LMU e dei moduli clip-in plastica reciclabile.

1.3 Campo di utilizzo


Mercato di riferimento La LMU... è progettata per essere utilizzate da OEM (Original Equipment
Manufacturer). É fornita direttamente ai costruttori di caldaie per arricchire sia la
funzionalità che l’accuratezza della potenza d’uscita delle caldaie con bruciatore a gas.

Tipologie di impianti Sono adatti a tutti le tipologie standard di impianti di riscaldamento come impianti a
radiatori o a pavimento nel settore residenziale (case monofamiliari o condomini).

Generatori di calore Per utilizzo prevalente con:


• Apparecchi a gas premiscelati o a condensazione con bruciatori modulanti che
utilizzano ventilatori comandati con PWM e regolazione pneumatica del rapporto
aria/gas, funzionamento intermittente e accensione diretta della fiamma principale
• Gamma di potenza: < 70 kW, 70÷120 kW, o >120 kW
• Caldaie solo riscaldamento o combinate con bollitore o riscaldatore istantaneo

1.4 Responsabilità di prodotto


• Le LMU possono essere usate negli impianti solo nelle applicazione e in accordo
con le caratteristiche descritte sopra.
• Nell’utilizzo devono essere rispettati i requisiti specificati nei “Dati Tecnici”.
• È necessario ottemperare alle leggi locali vigenti.

1.5 Note di protezione ambientale


Note per lo smaltimento La LMU... contiene componenti elettrici ed elettronici e non potrebbe essere gettata nei
rifiuti domestici. Osservare le norme locali vigenti!

63
2 Gamma di Prodotti

64
3 Funzioni

3.1 Gestione del bruciatore

Scelta del programma di L’impostazione dei parametri permette di modificare il programma di gestione del
gestione bruciatore, per realizzare differenti sequenze di funzionamento del bruciatore.
Le sequenze sono diversificate in funzione del campo di potenza della caldaia.
In accordo con le normative, ci sono tre differenti campi di lavoro:
• < 70 kW
• 70÷120 kW
• >120 kW
Per tutti i campi di potenza, sono disponibili ulteriori parametri, che consentono di
adattare la gestione del bruciatore alle esigenze specifiche.

EEPROM La EEPROM della LMU... è utilizzata per memorizzare il programma di gestione del
bruciatore e i blocchi.
Anche i parametri di gestione e le altre impostazioni sono memorizzate nella EEPROM.

Funzionamento Il «Funzionamento intermittente forzato» assicura che il bruciatore si spenga dopo non
intermittente forzato più di 24 ore di funzionamento continuo.
Questo permette alla gestione del bruciatore di realizzare il test interno presente nelle
sequenze di «partenza» ed «arresto».

Programma di gestione Il programma di gestione del bruciatore controlla le sequenze di funzionamento della
del bruciatore caldaia compreso il controllo di fiamma, la partenza e l’arresto.
La sequenza può essere modificata cambiando alcuni parametri.
Se ci sono deviazioni dalla sequenza definita, o in caso di reset, il programma inizia
l’«arresto di sicurezza» (home run) e poi – in funzione delle impostazioni – un blocco,
una nuova partenza o un «controllo della partenza».
La sequenza è gestita in accordo con le fasi del programma. Le singole fasi sono
raggruppate e includono la partenza, il funzionamento, l’arresto e l’«arresto di
sicurezza» (home run).
Dopo un reset o dopo l’alimentazione, il bruciatore effettua l’«arresto di sicurezza».
In funzione dei segnali di ingresso e uscita (programmabili) e dei tempi (per esempio di
preventilazione), la singola fase del programma sarà eseguita o ignorata.
Il programma di gestione del bruciatore è progettato per il funzionamento intermittente.
Per verificare il funzionamento (rilevazione degli errori) è richiesto un ciclo completo del
programma.
Nello stato «stand by» il bruciatore è pronto a funzionare e attende un segnale di
richiesta calore dal regolatore o richiede un «controllo della partenza» (nessuna
richiesta).
La gestione del bruciatore mantiene lo stato «Funzionamento» con richiesta calore da
parte del regolatore – ma per non più di 24 ore. Alla fine di questo periodo di tempo, la
gestione del bruciatore forzerà un funzionamento intermittente.

65
Diagramma sequenza
Gamma di potenza < 70kW

Gamma di potenza 70÷120 kW

66
Gamma di potenza > 120 kW

Descrizione dei diagrammi Il programma di gestione del bruciatore è suddiviso in differenti fasi. Ogni fase è
delle sequenze identificata da una determinata configurazione di ingressi e uscite.
Per una precisa sequenza dei segnali riferirsi ai diagrammi delle sequenze.
Le sequenze dei segnali non mostrate nel diagramma sono riassunte nel paragrafo
«Casi speciali».
I tempi nel diagramma della sequenza sono individuati come segue:
LETTERE MAIUSCOLE (p.e. «THL1») costanti memorizzate nella ROM
Lettere minuscole (p.e. «tsa») parametri memorizzati nella EEPROM
In riferimento al segnale di velocità del ventilatore, sono utilizzati i seguenti livelli:
N_Vor N_VL N_ZL N_TL
1)
Preventilazione Carico nominale Velocità di accensione Carico parziale

1)
In precedenza «Pieno carico» (VL)

In accordo con il diagramma della sequenza, per ogni livello di velocità del ventilatore
(p.e. «N_ZL») esiste una banda di tolleranza permessa con un limite superiore e un
limite inferiore, definiti dal parametro «N_XX_Delta».
Le relative fasi della sequenza (vedi i diagramma delle sequenze) sono gestiti con
queste tolleranze.

Esempio: Velocità di accensione limite superiore = «N_ZL» + « N_ZL_Delta»


limite inferiore = «N_ZL» - « N_ZL_Delta»

67
Questi limiti sono completati da «NoG_Null» and « NoG_Max» (vedi i diagrammi delle
sequenze).
«NoG_Max» è la massima velocità raggiungibile dal ventilatore. «NoG_Null» è la
minima velocità che deve essere superata quando si esce dallo «stand by».

Sequenza dei tempi


Tempo Min. Max. Risposta alla Descrizione
(s) (s) fine di
TNB 0.2 21.0 Stato di blocco Tempo di postcombustione
TLO 0.2 51.0 Stato di blocco Contatto Pressostato aria aperto
TNN 0.2 51.0 Stato di blocco Velocità ventilatore a 0
THL1 0.2 51.0 Stato di blocco Primo tempo di salita del ventilatore
THL2 0.2 51.0 Stato di blocco Secondo tempo di salita del ventilatore
Tv 0 51.0 Switching Preventilazione
TBRE 0.2 51.0 Stato di blocco Tempo di rallentamento fino a che viene
raggiunta la velocità per l’accensione
TW1 0.2 51.0 Stato di blocco Attesa per sequenza interna, modifica
velocità e ottimizzazione della
combustione
Tvz 0.2 5.0 Switching Tempo di preaccensione (scarica con
valvola chiusa)
TSA 1.8 9.8 1) Tempo di sicurezza
Tsa1 0.2 9.6 2) 1) Tempo di sicurezza con scarica
Tsa2 0.2 TSA-tsa1 2) 1) Tempo di sicurezza senza scarica
Ti 0.2 10 Switching Tempo di funzionamento
tn 0 51.0 Switching Postventilazione

1) Stato di blocco ripetizione della partenza, in funzione del segnale di fiamma e del
parametro impostato; varie scelte dei parametri (vedi relativa descrizione)
2) Con impostazione dei parametri con interruzione del tempo di sicurezza in caso di
rilevamento della fiamma, i tempi «tsa1» e «tsa2» sono derivati dal tempo di stabilizzazione
della fiamma. Comunque dovrebbe essere notato che il tempo «TSA» non può mai essere
superato

Le seguenti fasi (con i tempi associati tra parentesi) sono relative ad un ciclo di
partenza / arresto:

Stand by • PH_STANDBY (non limitato): La gestione bruciatore attende una richiesta calore dal
regolatore
• PH_STARTVER: Nessuna richiesta interna od esterna; è inviato il relativo codice
diagnostico

Partenza La Partenza è la commutazione dallo stato «Stand by» allo stato «Funzionamento»
innescata da un segnale di richiesta calore dal regolatore.
Se la partenza inizia con una preventilazione, si comincia con una fase «PH_THL1_1»;
se non è utilizzata la preventilazione, si comincia con una fase «PH_THL1_2».

68
• PH_THL1_1 (THL1): Massimo tempo di salita del ventilatore al livello di
preventilazione. Con «tv» > 0 o in caso di preventilazione forzata.
• PH_THL1_2 (THL1): Massimo tempo di salita del ventilatore al livello di
accensione. Con «tv» = 0 e senza preventilazione forzata.
• PH_TV (tv): fase di preventilazione
• PH_TBRE (TBRE): tempo massimo per raggiungere il livello di accensione dopo la
preventilazione (raggiungimento della banda di velocità del ventilatore per
l’accensione)
• PH_TW1 (TW1): Massimo tempo di attesa perché siano effettuate le seguenti
funzioni:
 test interni di sicurezza: questi test cominciano con la Partenza e funzionano in
background durante le fasi precedenti
 ottimizzazione della combustione: ottimizzazione della combustione disattivata o
motore a passo in posizione di start
 adattamento della velocità: viene spedito un segnale quando la velocità richiesta
per l’accensione è raggiunta per la prima volta
• PH_TVZ (tvz): tempo di preaccensione (può essere impostato, con minimo di 0,2
secondi)
• PH_TSA1_1; PH_TSA2_1; PH_TSA1_2; PH_TSA2_2; (TSA): tempo di sicurezza
accensione. Se, alla fine di questo tempo, non c’è fiamma (anche dopo diversi
tentativi di accensione), il controllo fiamma inizia la fase di blocco o la riaccensione,
in funzione dell’impostazione dei parametri. Impostando di interrompere il tempo di
sicurezza in caso di rilevazione di fiamma, il «TSA» può essere accorciato dalla
stabilizzazione della fiamma (vedi «PH_TSA1_2», «PH_TSA2_2»).
Impostazione 1:
• PH_TSA1_1 (tsa1, max. TSA): prima parte del tempo di sicurezza con scarica
presente. La valvola gas è aperta
• PH_TSA2_1 (TSA - tsa1, max. TSA): seconda parte del tempo di sicurezza senza
scarica. La valvola gas è aperta
• Impostazione 2:
• PH_TSA1_2 (max. TSA): prima parte del tempo di sicurezza con scarica presente.
Una volta rilevato il segnale di fiamma, si passa alla fase «PH_TSA2_2» (senza
scarica). Se la fiamma non si stabilizza, il controllo fiamma rimane nella fase
«PH_TSA1_2» fino alla fine del tempo «TSA».
• PH_TSA2_2 (0.2 secondi, può ripetersi più volte durante il tempo «TSA»):
Seconda parte del tempo di sicurezza senza scarica. La valvola gas è aperta.
Dopo (0,2 secondi) dal passaggio alla fase «PH_TSA2_2», viene controllato il
segnale di fiamma. Se la fiamma è stata persa, viene effettuato immediatamente
un nuovo tentativo di accensione ritornando alla fase «PH_TSA1_2». Questa
procedura viene ripetuta fino al raggiungimento del tempo «TSA». Se la fiamma è
ancora presente, si passa alla fase «PH_TI».
Funzionamento
L’inizio dello stato «funzionamento» è la fase «PH_TI». Anche se non è richiesto il
tempo «ti», non può essere impostato a 0, ma solo al valore minimo di 0,2 secondi.
• PH_TI; (ti), tempo richiesto per la stabilizzazione della fiamma
• PH_MODULATION; (non limitato), funzione di controllo. In questa fase l’uscita del
controllore è la potenza.

69
Arresto Il passaggio dallo stato «Funzionamento» allo stato «Stand by» avviene quando non ci
sono più richieste calore ed è divisa in «arresto» e «arresto di sicurezza» (home run).
L’«arresto» consiste nella postventilazione che può essere disattivata.
Con la postventilazione, è possibile scegliere 2 differenti modalità di controllo del
ventilatore:
Impostazione 1:
• PH_THL2_1 (0.2s): tempo per portare la postventilazione al livello dell’ultimo
valore assunto durante il funzionamento.
• PH_TN1 (tn): Postventilazione al livello dell’ultimo valore assunto durante il
funzionamento

Impostazione 2:
• PH_THL2_2 (THL2): tempo per portare la postventilazione al livello di
preventilazione
• PH_TN2 (tn): postventilazione al livello di preventilazione

Arresto di sicurezza (home L’«home run» è utilizzato per passare allo stato «Stand by». Normalmente l’«home
run) run» è fatto con un completo «Arresto».
Dopo eventi straordinari (vedi diagramma della sequenza), o in caso di reset, l’«home
run» porta la LMU nel suo stato base («stand by»).
In caso di nuova richiesta calore, lo stato di «home run» innesca una sequenza di
partenza veloce. È accompagnato da un breve tempo «TNN» seguito da un passaggio
diretto dalla fase «PH_TNN» alla fase «PH_THL1_1/2» Questo significa che lo stato
«stand by» viene saltato.
• PH_TNB (TNB): tempo di postcombustione permesso:
• PH_TLO (TLO): Periodo di tempo con «LP» chiusa (se presente) oppure con
velocità > «N_TL-N_TL_Delta»

Casi speciali • Preventilazione forzata: in caso di un reset dopo un blocco non volatile e dopo
aver alimentato l’apparecchio, inizia una preventilazione forzata impostata con il
parametro «LmodVOr», che fa parte della fase «PH_TV» e che dura 21 secondi, o
«tv» se «tv» > 21 secondi.
• Ripetizione alla fine del «TSA»: Nel caso in cui la fiamma non si sia stabilizzata
alla fine del «TSA» , c’è la possibilità di un blocco non volatile oppure della
ripetizione dell’accensione. Il numero di ripetizioni è limitato e può essere
impostato con il parametro «RepZaehler».
Comunque la condizione generale per le differenti tagliee di potenza deve essere
osservata (vedi la tabella più avanti).
• In caso di perdita di fiamma durante il funzionamento, il controllo del bruciatore
va in blocco non volatile oppure in «home run» con ripartenza, in funzione dalla
taglia di potenza (vedi la tabella più avanti)
• Preventilazione: può essere disattivata impostando il valore a 0 secondi. In
questo caso – come mostrato nel diagramma della sequenza – si effettua un
cambio dalla fase «PH_THL1_1» alla fase «PH_TW1».
• Funzionamento intermittente forzato: Dopo 24 ore di funzionamento continuo si
attiva il funzionamento intermittente forzato, che assicura un arresto alla fase
«PH_STANDBY». Il timer viene azzerato nella fase «PH_STANDBY». Non è
possibile la messa in regime veloce con il funzionamento intermittente forzato.

70
• Tempo di sicurezza (TSA): Come descritto sopra, il comportamento del bruciatore
può essere impostato in due diversi modi: interruzione del tempo di sicurezza con
la rilevazione di fiamma, e controllo della presenza di fiamma alla fine del tempo di
sicurezza
Attenzione: in caso di funzionamento con singolo elettrodo, deve essere impostato
sempre il controllo della fiamma al termine del tempo di sicurezza.
• Postventilazione: Può essere impostata in due modi differenti, al livello di
postventilazione oppure al livello dell’ultimo valore assunto durante il
funzionamento. La durata della postventilazione può essere impostata con il
parametro «tn» (vedi anche sopra).
• Controllo della partenza: Alcuni eventi interni ed esterni possono attivare il
controllo della partenza. In questo caso il controllo fiamma si porta alla fase
«PH_STARTVER”. La causa del controllo della partenza è ricavabile attraverso il
codice diagnostico. Per esempio la causa può essere una delle seguenti:
- Circuito aperto o cortocircuito dell’elettrodo di rilevazione
- Nessun segnale «GP» (in funzione dei parametri)
- Ingresso «LP» aperto ( in funzione dei Parametri)
- Intervento del termostato limite
Alcune funzioni che attivano il controllo della partenza possono essere disattivate
mediante parametri.
• Rampe ventilatore: Il controllo del ventilatore può essere limitato da un rampa
massima. Per farlo sono disponibili alcuni parametri.
La variazione di velocità del ventilatore è limitata dai parametri: VmLauf,
VmLaufBetr, VmLab, VmLabBetr.
In tutte le fasi – ad eccezione della fase «PH_MODULATION» – i parametri
«VmLauf» e «VmLab» limitano le variazioni di velocità del ventilatore.

Nella fase «PH_MODULATION» l’aumento della velocità del ventilatore è limitato


dal minore tra i parametri «VmLaufBetr» e «VmLauf»
La diminuzione di velocità è limitata dal maggiore tra i parametri tra «VmLab» e
«VmLamBetr».
Inoltre durante il controllo del ventilatore va considerato un valore di soglia, definito
dal parametro «LmodStart». Per tutto il tempo in cui il setpoint ventilatore è
inferiore al valore di soglia il ventilatore non viene controllato. È controllato
solamente – usando il valore di soglia – quando il setpoint ventilatore è almeno
uguale al valore di soglia.
Se il setpoint ventilatore è sopra la soglia, il valore del controllo si avvicinerà al
setpoint in accordo con la massima rampa definita dai parametri «VmLauf» e
«VmLaufBetr».
Se il setpoint ventilatore è sotto la soglia, il controllo si avvicinerà al setpoint in
accordo con la rampa (VmLab, VmLabBetr). Questo viene applicato in caso di
setpoint inferiore alla soglia.

71
Se il setpoint è uguale a 0, che significa che il ventilatore dovrebbe essere spento,
prima il controllo ridurrà la velocità secondo la rampa fino ad un valore inferiore o
uguale al valore di soglia. Solo a questo punto il ventilatore viene spento.

Controlli di congruenza Errori Visualizzazione errore su PC tool


della LMU sui parametri Controllo dei parametri PWM del ventilatore per congruenza con gli altri parametri:
velocità ventilatore
LmodZL > LmodVL 218
LmodTL > LmodZL 219
LmodNull > LmodTL 220
Controllo dei parametri di velocità del ventilatore per congruenza con gli altri parametri:
N_TL > N_VL 221
N_Vor > NoG_Max 222
N_VL + N_VL_Delta > NoG_Max 223
N_ZL + N_ZL_Delta > N_VL + N_VL_Delta 224
N_VOr - N_VOr_Delta < NoG_Null 225
N_ZL - N_ZL_Delta < N_TL - N_TL_Delta 226
N_TL - N_TL_Delta < NoG_Null 227
N_Nachstell_Delta  N_ZL_Delta 503
o N_Nachstell_Delta  N_Vor_Delta

Parametri del segnale di Il segnale di velocità del ventilatore può essere impostato con parametri.
velocità Parametro: Impulsi ventilatore (nella sezione “FaEinstellFlag3).
Valori possibili: 2,3 o 4 impulsi per giro

Parametri del ventilatore Sotto certe condizioni i parametri del ventilatore per l’accensione, massima e minima
accessibile con QAA73 modulazione, preventilazione e postventilazione possono essere impostati anche con
la QAA73 (parametri “FainstellFlag3”).
Se i parametri sono relativi ad aspetti di sicurezza e – regola generale – i valori di
questi parametri non possono essere modificati attraverso la QAA73, si applicano le
seguenti regole:
• I relativi parametri saranno copiati e i nuovi parametri inseriti in un range non di
sicurezza
• La modifica tra i 2 gruppi di valori può essere impostato tramite un flag di sicurezza
(FaEinstellFlag3)
Il cambio dei parametri tramite QAA73 è permesso solo sotto certe condizioni:
1) Potenza della caldaia < 70 kW
2) Modifica possibile solo con password di livello OEM o maggiore
Per i nuovi valori, è effettuato l’usuale controllo dei valori (lo stesso del precedente
gruppo di valori).
Lista di entrambi i gruppi di parametri:
Parametri su QAA73 Parametri di sicurezza
LmodZL_QAA LmodZL
LmodTL_QAA LmodTL
LmodVL_QAA LmodVL
N_ZL_QAA N_ZL
N_TL_QAA N_TL
N_VL_QAA N_VL
Tv_QAA Tv
Tn_QAA Tn

72
Quando impostato questi parametri, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
Parametri su QAA73 Parametri di controllo
LmodZL_QAA  LmodZL
LmodTL_QAA  LmodTL
LmodVL_QAA  LmodVL
N_ZL_QAA  N_ZL
N_TL_QAA  N_TL
N_VL_QAA  N_VL
Tv_QAA  Tv
Tn_QAA  Tn

Nota Quando di seguito si fa riferimento a uno dei parametri di sicurezza è possibile che si
intenda il corrispondente parametro QAA (in funzione della parametrizzazione).

Differenti campi di potenza In accordo con le norme, le sequenza di gestione del bruciatore devono essere
differenziate per differenti campi di potenza delle caldaie.
Il parametro «PaProgFlags1» seleziona uno dei seguenti campi di potenza:

FaProgFlags1 (Bit7) FaProgFlags1 (Bit6) Campo di potenza


0 0 < 70 kW
0 1 70÷120 kW
1 0 > 120 kW

Tra i 3 campi di potenza emergono le seguenti differenze:

Campo di Potenza
Situazione < 70 kW 70÷120 kW > 120 kW
4)
Errore ingresso aria durante la Spegnimento di sicurezza Spegnimento di sicurezza (home Blocco
preventilazione, accensione o (home run); durante il tempo di run) alla prima occorrenza,
1)
funzionamento sicurezza e il funzionamento permessa la riaccensione (1 o 0
anche preventilazione forzata. impostabile). Durante la
Durante la preventilazione, preventilazione, blocco
blocco immediato. immediato. Il contatore di tentativi
è azzerato nella fase PH_TI
4)
Errore durante la Spegnimento alla prima Spegnimento alla prima Blocco
2)
stabilizzazione della fiamma occorrenza, permessa la occorrenza, permessa la
riaccensione (il numero di riaccensione (1 o 0 impostabile).
tentativi di riaccensione può Quindi blocco e anche
essere impostato). Quindi preventilazione forzata. Il
blocco e anche preventilazione contatore di tentativi è azzerato
forzata nella fase PH_TI
4)
Perdita della fiamma durante il Spegnimento Spegnimento alla prima Blocco
3)
funzionamento occorrenza, permessa la
riaccensione (1 o 0 impostabile).
Quindi blocco e anche
preventilazione forzata. Il
contatore di tentativi è azzerato
nella fase PH_TI

73
1)
Con LMU….: Errore nel controllo della velocità o segnale di ritorno della velocità sotto
un valore valido. Fasi interessate: PH_TV, PH_TW1, PH_TW2, PH_TVZ, PH_TSA1_1,
PH_TSA2_1, PH_TSA1_2, PH_TSA2_2, PH_TI, PH_MODULATION
2)
Con LMU….: Fiamma non rilevata alla fine del tempo di sicurezza. Fasi interessate:
PH_TSA1_1, PH_TSA2_1, PH_TSA1_2, PH_TSA2_2
3)
Con LMU….: Perdita della fiamma durante le fasi PH_TI e PH_MODULATION
4)
In accordo con l’impostazione del parametro relativo alle ripetizioni della partenza a 0

74
Impostazione parametri Per visualizzare la seguente descrizione, riferirsi al diagramma della sequenza della
partenza e spegnimento LMU e al diagramma seguente.

Gestione del ventilatore e parametri di velocità


Per prima cosa impostare i limiti di velocità mentre l’adattamento della velocità è off.
Per questo scopo, impostare i parametri di gestione del ventilatore «LmodZL»,
«LmodVor», ecc.) ai valori richiesti dal punto di vista della combustione (con il camino
medio e con la tensione di alimentazione nominale). Quindi, determinare le velocità
associate al ventilatore dalle caratteristiche del ventilatore e impostare i parametri
conseguentemente «N_ZL», «N_Vor», ecc.).
In un primo approccio, impostare i valori limite delle bande permesse molto larghe
(«N_ZL_Delta», «N_Vor_Delta», ecc.).
I valori di gestione del ventilatore possono ora essere ottimizzati.

Limiti di velocità
Prima l’adattamento della velocità dovrebbe essere impostato all’adattamento della
velocità richiesto o impostato.
Quando l’ottimizzazione o l’impostazione è completata, al passo successivo
determinare e impostare i limiti di velocità. Per questo scopo, usare il PC tool e
memorizzare la velocità (Gebl_F_Drehz) in un ciclo di accensione e spegnimento sotto
le seguenti condizioni limite:

1. con il minimo camino e con tensione di alimentazione al limite inferiore (195 V~)
2. con il massimo camino e con tensione di alimentazione al limite superiore (253 V~)

Ora impostare le bande di velocità (limiti di velocità attorno alle velocità selezionate,
che sono N_ZLV +/- N_ZL_Delta, ecc), in modo che nel caso peggiore, la misura della
velocità cada all’interno della banda di validità.
Letture di velocità all’esterno di questi casi peggiori provocano una violazione dei limiti
di velocità e portano alla relative azioni (vedi diagramma della sequenza).

75
Adattamento della velocità L’adattamento di velocità del ventilatore è attivo durante lo spegnimento e l’accensione
(non durante le operazioni di gestione quando la limitazione di velocità non può essere
attivata).
L’obiettivo base dell’adattamento di velocità è di agire sulla gestione del ventilatore in
modo che la velocità risultante (dopo un certo tempo impostato) cada in una banda di
velocità accettata.
Quindi, effetti esterni (sovra- o sotto-tensioni di alimentazione, massima o minima
lunghezza dei camini, ecc) possono essere largamente compensati.
Bisogna considerare i seguenti parametri:
• N_NachstellKon1 (in «FaEinstellFlags2»)
Questo parametro è utilizzato per attivare o disattivare la funzione durante la partenza.
• N_NachstellKon2 (in «FaEinstellFlags2»)
Questo parametro è utilizzato per attivare o disattivare la funzione durante l’arresto.
• N_Nachstell_lern (in «FaEinstellFlags2»)
Questo parametro è utilizzato per attivare o disattivare la funzione di apprendimento del
controllo del ventilatore.
• N_Nachstell_Delta
Questo parametri definisce la banda (+/-) verso la quale la velocità verrà portata (zona
morta).
• Nachstell_Zaehler
Questo parametro è usato per definire il tempo in cui potrebbe iniziare l’accensione (in
funzione del tempo di impostazione della velocità del ventilatore  è permesso uno
scostamento superiore o inferiore all’accensione).

Descrizione Se la funzione è attiva (N_NachstellKon1 + N_NachstellKon2), il segnale di ritorno del


ventilatore sarà adattato per avere la velocità in una banda predefinita (p.e. N_ZL +/-
N_Nachstell_Delta).
Se è usato l’adattamento dello velocità, la velocità attuale viene corretta per avvicinarsi
alla velocità richiesta fino a che non comincia l’accensione.
Poiché con questa funzione, la velocità del ventilatore richiede un certo tempo per
l’adattamento, è molto consigliato impostare la preventilazione e l’accensione allo
stesso livello, in modo che il tempo di preventilazione può essere utilizzato per il
processo di raggiungimento del set.
Se, per esempio, la preventilazione > accensione, inizia un processo di raggiungimento
del set, e quindi l’errore al momento dell’accensione sarà maggiore.
In questo caso il tempo di preventilazione dovrebbe essere modificato e il livello di
preventilazione e accensione dovrebbe essere lo stesso.

Funzione apprendimento Durante l’accensione, il segnale del ventilatore cambierà per correggere la velocità
attuale.
Per assicurarsi che questa differenza, praticamente fissa, non debba essere corretta ad
ogni partenza, il segnale del ventilatore viene acquisito alla fine della partenza, e il
valore memorizzato sarà usato la prossima volta che il bruciatore verrà acceso. Questo
significa che il processo di raggiungimento del set sarà accelerato.
La funzione apprendimento può essere disattivata con il flag «N_Nachstell_lern» (in
«FaEinstellFlags2»).

76
Reinizializzazione
Nei casi seguenti, sarà fatta una reinizializzazione dei valori dei parametri di controllo
appresi:
• In caso di un errore legato al ventilatore
• In caso di reset
• Dopo un’alimentazione

Tolleranza Specialmente nei casi in cui il livello di preventilazione si scosta dal livello di
dell’impostazione durante accensione, la velocità del ventilatore ha bisogno di un certo tempo per assestarsi
l’accensione appena prima dell’accensione. In funzione dell’applicazione, questa variazione della
velocità può provocare maggior o minor disturbo.
Il parametro «Nachstell_Zaehler» può essere usato per adattare il grado permesso di
impostazione della velocità del ventilatore, o da quando inizia il cambio verso il livello di
accensione.
Se è impostato un valore piccolo (p.e. 1), l’accensione è effettuata immediatamente.
Maggiore è il valore, la minima sovraelongazione è permessa all’accensione.
Dovrebbe essere notato che valori maggiori non estendono la fase di accensione

77
3.2 Selezione delle tipologie di compensazione

Differenti tipologie di compensazione climatica sono utilizzate per il circuito di


riscaldamento e sanitario, in funzione dei componenti dell’impianto. Durante il tempo di
accensione, nel quale sono interrogati i componenti connessi, viene selezionata la
relativa tipologia di compensazione climatica. Se componenti d’impianto vengono
connessi o rimossi durante il funzionamento, la tipologia di compensazione cambia
dopo che è stato individuata la nuova tipologia d’impianto
Circuiti riscaldamento I componenti d’impianto decisivi per la tipologia di compensazione climatica dei circuiti
1 e 2 sono i seguenti:
• L’unità ambiente RU
• La sonda esterna
• L’interfaccia HMI (nessuna / non parametrizzabile / parametrizzabile)
Segnali di richiesta calore esterni (via RVA…) sono ricevuti direttamente e non sono
inclusi nella tabella seguente.
Senza HMI
RU RU per Hk1 RU per Hk2 Sonda Setpoint Hk1 Setpoint Hk2 Tipologia di Tipologia di
QAA53 / attivo attivo esterna TkSoll TvSoll compensazione compensazione
QAA73 circuito 1 circuito 2
Assente – – Assente TvSollWf1 a TvSollWf2 a Operazioni di Operazioni di
TaGem = 0 °C TaGem = 0 °C emergenza emergenza
Assente – – Presente TvSollWf1 TvSollWf2 Compensazione Compensazione
climatica LMU climatica LMU
Presente No No Assente TvSollWf1 a TvSollWf2 a Operazioni di Operazioni di
TaGem = 0 °C TaGem = 0 °C emergenza emergenza
Presente No No Presente TvSollWf1 TvSollWf2 Compensazione Compensazione
climatica LMU climatica LMU
Presente Si No Assente Tset / Tset2 TvSollWf2 a Compensazione Operazioni di
TaGem = 0 °C ambiente RU emergenza
Presente Si No Presente Tset / Tset2 TvSollWf2 Compensazione Compensazione
climatica RU climatica LMU
Presente Si Si Assente Tset / Tset2 Tset / Tset2 Compensazione Compensazione
ambiente RU ambiente RU
Presente Si Si Presente Tset / Tset2 Tset / Tset2 Compensazione Compensazione
climatica RU climatica RU
Presente No Si Assente TvSollWf1 a Tset / Tset2 Operazioni di Compensazione
TaGem = 0 °C emergenza ambiente RU
Presente No Si Presente TvSollWf1 Tset / Tset2 Compensazione Compensazione
climatica LMU climatica RU

Legenda TvSollWf1 / 2 Setpoint temperatura di mandata ottenuta dalla compensazione climatica sul circuito 1 / 2
TsRaumMmi Setpoint temperatura ambiente della HMI
TSet Setpoint temperatura di mandata della RU per il circuito 1
Tset2 Setpoint temperatura di mandata della RU per il circuito 2
TrSet Setpoint temperatura ambiente della RU per il circuito 1
TrSet2 Setpoint temperatura ambiente della RU per il circuito 2
TrSfix Media del valore dei parametri TrSmin e TrSmax
RT / SU Termostato Ambiente / Programmatore orario
SU program Hz1 / 2 Programma orario sull’interfaccia AGU2.310 per il circuito 1 / 2
RU1 / 2 Richiesta calore dalla RU per il circuito 1 / circuito 2
– Non viene valutata
TaGem Temperatura esterna composita

Con HMI AGU2.362 /

78
AGU2.362, AGU2.303
RU RU per Hk1 RU per Hk2 Sonda Setpoint Hk1 Setpoint Hk2 Tipologia di Tipologia di
QAA53 / attivo attivo esterna TkSoll TvSoll compensazione compensazione
QAA73 circuito 1 circuito 2
Assente – – Assente TvSollMMI TvSollMMI Controllo a punto Controllo a punto
(Setting pot) (Setting pot) fisso fisso
Assente – – Presente TvSollWf1 TvSollWf2 Compensazione Compensazione
climatica LMU climatica LMU
Presente No No Assente TvSollMMI TvSollMMI Controllo a punto Controllo a punto
(Setting pot) (Setting pot) fisso fisso
Presente No No Presente TvSollWf1 TvSollWf2 Compensazione Compensazione
climatica LMU climatica LMU
Presente Si No Assente Tset / Tset2 TvSollMMI Compensazione Controllo a punto
(Setting pot) ambiente RU fisso
Presente Si No Presente Tset / Tset2 TvSollWf2 Compensazione Compensazione
climatica RU climatica LMU
Presente Si Si Assente Tset / Tset2 Tset / Tset2 Compensazione Compensazione
ambiente RU ambiente RU
Presente Si Si Presente Tset / Tset2 Tset / Tset2 Compensazione Compensazione
climatica RU climatica RU
Presente No Si Assente TvSollMMI Tset / Tset2 Controllo a punto Compensazione
(Setting pot) fisso ambiente RU
Presente No Si Presente TvSollWf1 Tset / Tset2 Compensazione Compensazione
climatica LMU climatica RU

Con HMI AGU2.310


RU RU su RU su Sonda Setpoint Hk1 Setpoint Hk2 Richiesta Richiesta Tipologia di Tipologia di
QAA53/ Hk1 Hk2 esterna TkSoll TvSoll calore calore compensazion compensazion
1) 1)
QAA73 attivo attivo circuito 1 circuito 2 e circuito 1 e circuito 2
Assente – – Assente TvSollMmI a TvSollMmI RT1/SU prog RT2/SU prog Controllo a Controllo a
SU prog. HMI HMI Hz1 HMI Hz2 punto fisso punto fisso
Hz1
Assente – – Presente TvSollWf1 TvSollWf2 RT1/SU prog RT2/SU prog Compensazione Compensazione
HMI Hz1 HMI Hz2 climatica LMU climatica LMU
Presente No No Assente TvSollMmI a TvSollMmI RT1/SU prog RT2/SU prog Controllo a Controllo a
SU prog. HMI HMI Hz1 HMI Hz2 punto fisso punto fisso
Hz1
Presente No No Presente TvSollWf1 TvSollWf2 RT1/SU prog RT2/SU prog Compensazione Compensazione
HMI Hz1 HMI Hz2 climatica LMU climatica LMU
Presente Si No Assente Tset / Tset2 TvSollMmI RU1/RU2 RT2/SU prog Compensazione Controllo a
HMI Hz2 ambiente RU punto fisso
Presente Si No Presente Tset / Tset2 TvSollWf2 RU1/RU2 RT2/SU prog Compensazione Compensazione
HMI Hz2 climatica RU climatica LMU
Presente Si Si Assente Tset / Tset2 Tset / Tset2 RU1/RU2 RU1/RU2 Compensazione Compensazione
ambiente RU ambiente RU
Presente Si Si Presente Tset / Tset2 Tset / Tset2 RU1/RU2 RU1/RU2 Compensazione Compensazione
climatica RU climatica RU
Presente No Si Assente TvSollMmI a Tset / Tset2 RT1/SU prog RU1/RU2 Controllo a Compensazione
SU prog. HMI HMI Hz1 punto fisso ambiente RU
Hz1
Presente No Si Presente TvSollWf1 Tset / Tset2 RT1/SU prog RU1/RU2 Compensazione Compensazione
HMI Hz1 climatica LMU climatica RU

1) per le tipologie di compensazione si applicano le regole seguenti:


- Se la curva di riscaldamento è impostata a “0”, la compensazione del circuito
di riscaldamento è disabilitata

79
- Se la curva di riscaldamento è impostata ad un valore diverso da 0, la
compensazione è in accordo con la tabella

Setpoint ambiente Il setpoint ambiente è ottenuto dalle seguenti tabelle:


HzA: Circuito riscaldamento della LMU… (1 o 2) che è controllato dal circuito
riscaldamento principale della RU (RU1)
HzB: Circuito riscaldamento della LMU… (1 o 2) che è controllato dal circuito
riscaldamento secondario della RU (RU2)

Nota Vedi “Configurazione dei circuiti riscaldamento”

Hz1 e Hz2 possono anche essere assegnati simultaneamente al programma RU1 o


RU2. Senza la RU, Hza = Hz1 e HzB = Hz2

Senza HMI
RU Setpoint RU1 per RU2 per Sonda Setpoint Ambiente HzA Setpoint Ambiente HzB
QAA53 / ambiente circuito circuito esterna
QAA73 RU attivo riscaldam. riscaldam
Ininfluente No – – Ininfluente (TrSmin+TrSmax) / 2 (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si No No Ininfluente (TrSmin+TrSmax) / 2 (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si No Si Ininfluente (TrSmin+TrSmax) / 2 (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si Si No Ininfluente TrSet (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si Si Si Ininfluente TrSet (TrSmin+TrSmax) / 2

Con HMI AGU2.362 /


AGU2.362, AGU2.303
RU Setpoint RU1 per RU2 per Sonda Setpoint Ambiente HzA Setpoint Ambiente HzB
QAA53 / ambiente circuito circuito esterna
QAA73 RU attivo riscaldam. riscaldam
Ininfluente No – – Assente (TrSmin+TrSmax) / 2 (TrSmin+TrSmax) / 2
Ininfluente No – – Presente TrSollMmi TrSollMmi
Presente Si No No Assente (TrSmin+TrSmax) / 2 (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si No No Presente TrSollMmi TrSollMmi
Presente Si No Si Assente (TrSmin+TrSmax) / 2 (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si No Si Presente TrSollMmi (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si Si No Assente TrSet (TrSmin+TrSmax) / 2
Presente Si Si No Presente TrSet TrSollMmi
Presente Si Si Si Ininfluente TrSet (TrSmin+TrSmax) / 2

80
Con HMI AGU2.310
RU Setpoint RU1 per RU2 per Sonda Setpoint Ambiente HzA Setpoint Ambiente HzB
QAA53 / ambiente circuito circuito esterna
QAA73 RU attivo riscaldam. riscaldam
Ininfluente No – – Assente TrSfix TrSfix
Ininfluente No – – Presente TrSollMmi, ridotto dal TrSollMmi, ridotto dal
programma SU per Hz1 programma SU per Hz2
Presente Si No No Assente TrSfix TrSfix
Presente Si No No Presente TrSollMmi, ridotto dal TrSollMmi, ridotto dal
programma SU per Hz1 programma SU per Hz2
Presente Si No Si Assente TrSfix TrSfix o TrSet2 2)
Presente Si No Si Presente TrSollMmi, ridotto dal TrSfix o TrSet2 2)
programma SU per Hz1
Presente Si Si No Assente TrSet TrSfix
Presente Si Si No Presente TrSet TrSollMmi, ridotto dal
programma SU per Hz2
Presente Si Si Si Ininfluente TrSet TrSfix o TrSet2 2)
2) se la RU invia il secondo setpoint ambiente “TrSet2, verrà usato TrSet, altrimenti
TrSfix. La QAA73… invia il dato TrSet2 dalla versione 1.4.

81
Configurazione dei LA RU è un’unità multifunzione per 1 o 2 circuiti riscaldamento. Per questi scopi, ha un
circuiti riscaldamento circuito principale (circuito riscaldamento 1 ) e – solo con la QAA73… – un circuito
secondario (circuito riscaldamento 2).
La scelta di quale dei circuiti riscaldamento della RU agisce su quale dei circuiti
riscaldamento della LMU è fatta con il parametro «KonfigHks». Questo parametro è
concepito in modo che permette di definire separatamente l’influenza della RU sui
circuiti riscaldamento 1 e 2 della LMU…
Per entrambi i circuiti riscaldamento della LMU…, esistono le seguenti possibilità:
• Nessuna influenza della RU (0)
• Controllato dal circuito principale della RU (1)
• Controllato dal circuito secondario della RU (2)
Quando non viene usata la RU, questo parametro non ha importanza.
Il controllo di un circuito riscaldamento della LMU da parte della RU presuppone che il
circuito di riscaldamento nella RU non è disattivato (il circuito riscaldamento della RU
può essere disattivato cambiando la pendenza).
Se, nella RU, il circuito di riscaldamento selezionato per il controllo è disattivato,
l’azione è la stessa che impostare «Nessuna influenza RU» usando il parametro
«KonfigHks».

Possono essere fatte le seguenti impostazioni:

Parametro Influenza Influenza Effetto


KonfigHks della RU sul della RU sul
2° circuito 1° circuito
dell’LMU6x dell’LMU6x
00 0 0 Entrambi i circuiti della LMU sono senza influenza
della RU
01 0 1 Hz2 senza influenza RU, Hz1 è controllato dal
circuito principale della RU, se la RU è presente
02 0 2 Hz2 senza influenza RU, Hz1 è controllato dal
circuito secondario della RU, se la RU è presente
10 1 0 Hz1 senza influenza RU, Hz2 è controllato dal
circuito principale della RU, se la RU è presente
11 1 1 Entrambi i circuiti della LMU sono controllati dal
circuito principale della RU. Se la RU è presente
12 1 2 Hz1 è controllato dal circuito secondario della RU,
Hz2 è controllato dal circuito principale della RU, se
la RU è presente
20 2 0 Hz1 senza influenza RU, Hz2 è controllato dal
circuito secondario della RU, se la RU è presente
21 2 1 Hz1 è controllato dal circuito principale della RU,
Hz2 è controllato dal circuito secondario della RU, se
la RU è presente
22 2 2 Entrambi i circuiti della LMU sono controllati dal
circuito secondario della RU. Se la RU è presente

82
Circuito sanitario I componenti d’impianto che influenzano la tipologia di compensazione per il circuito
sanitario sono i seguenti:
• La RU
• La HMI
• Il sensore sanitario 1

Senza HMI
Sonda DHW 1 RU Setpoint DHW Richiesta sanitario Tipologia
Tbwlst1 QAA73 TempAnfoVeBw compensazione circuito
DHW
Assente Ininfluente TbwSmin Bloccato Bloccato
Presente Assente (TbwSmin+TbwS Continuo o con Emergenza
2)
max) / 2 orologio
Presente Presente TdhwSet RVA-DHW Compensazione della RU

Con HMI AGU2.362 /


AGU2.362, AGU2.303

Sonda DHW 1 RU Setpoint DHW Richiesta sanitario Tipologia


Tbwlst1 QAA73 TempAnfoVeBw compensazione circuito
DHW
Assente Ininfluente TbwSmin Bloccato Bloccato
Presente Assente TbwSollMm Continuo o con Controllo a punto fisso
2)
orologio
3)
Presente Presente TdhwSet RU-DHW Compensazione della RU
3)
Presente Presente TbwSollMmi RU-DHW Compensazione della
RU/HMI

Con HMI AGU2.310 Se la modalità di funzionamento del circuito sanitario DHW sulla AGU2.310 è su stand
by, la compensazione nel circuito sanitario è generalmente bloccata, con setpoint
sanitario «TbwSmin» e richiesta sanitaria bloccata.
Se la modalità di funzionamento non è stand by, si applica la seguente tabella:

Sonda DHW 1 RU Setpoint DHW Richiesta sanitario Tipologia


Tbwlst1 QAA73 TempAnfoVeBw compensazione circuito
DHW
Assente Ininfluente TbwSmin Bloccato Bloccato
Presente Assente TbwSollMm Continuo o con Controllo a punto fisso
2)
orologio
3)
Presente Presente TdhwSet RU-DHW Compensazione della RU
3)
Presente Presente TbwSollMmi RU-DHW Compensazione della
RU/HMI

Legenda TbwSmin Setpoint temperatura sanitario minimo


TbwSmax Setpoint temperatura sanitario massimo
TbwSollMmi Setpoint temperatura sanitario della HMI
TbwSollRva Setpoint temperatura sanitario della RVA
TdhwSet Setpoint temperatura sanitario della RU
TempAnfoBeBw Setpoint temperatura sanitario risultante
RU-Bw Richiesta sanitario dalla RU
RVA-Bw Richiesta sanitario dalla RVA

83
2) Deve essere attivato un programmatore orario per la richiesta sanitaria con i parametri
KonfigRg1.Schaltuhr2Bw=1 e KonfigRg1.Schaltuhr2=1. Deve essere connesso all’ingresso
della RU. Questa funzione non può essere utilizzata con la RU.
3) Può essere selezionato con il parametro KonfigRg6.2

Nota Nell’applicazione in cascata con LMU e indirizzo del dispositivo 2, segmento 0, il


setpoint sanitario della RVA sarà prescelto. Vedi anche “OCI420 – clip-in
communication LPB interface/multiboiler plants with LMU (cascade application)”.

3.3 Acquisizione dei valori attuali

Tutti i valori sono letti da un convertitore analogico digitale. Una descrizione di ogni
canale è riportata qui sotto.
Assegnazione delle L’LMU ha 6 ingressi analogici che possono essere configurati in modi diversi.
sonde
Configura Analogico Analogico Analogico Analogico Analogico Analogico
-zione 1 2 3 4 5 6
1 B2 B7 B3 B8* B9 Ph2o
2 B2 B7 B3 B8* B4 Ph2o
3 B2 B4 B3 B8* B9 Ph2o
4 B2 B7 B3 B4* B9 Ph2o
Variante (in parametrizzazione e versione hardware)

Legenda B2  TkIst
B3  TbwIst1
B4  TbwIst2
B7  TkRuec
B8  Tabgas
B9  TiAussen

Temperature Campo di misura: Range di temperatura che è internamente presente e valutato


Campo di lettura: Range di temperatura nel quale non è rilevato ne’ cc ne’ ca.

Temperatura Campo di misura Campo di lettura


Temperatura di mandata caldaia 0…125°C -5…125°C
Temperatura di ritorno caldaia 0…125°C -5…125°C
Temperatura sanitario 1 / 2 0…100°C -5…125°C
Temperatura esterna -35…+35°C -50…+50°C
Temperatura fumi tipo A e B 0…125°C -5…150°C

Tolleranza della misura (peggiore accuratezza escludendo errori delle sonde).

Temperatura Range Tolleranza Risoluzione


Temperatura sanitaria 1 / 2 25…75 °C ± 2,3 K 0,14 K
Temperatura mandata / ritorno caldaia 0…100 °C ± 3,4 K 0,3 K
Temperatura esterna -25…+25 °C ± 1,6 K 0,12 K
-35…+35 °C ± 2,0 K 0,16 K
Temperatura fumi tipo A e B 50…125 °C ± 3,2 K 0,2 K
50…150 °C ± 4,9 K 0,32 K
La sonda fumi è usata in 2 diverse applicazioni

84
Tipo A: Sistemi con temperatura fumi fino a 80°C, sonde fino a 150°C
Tipo B: Sistemi con temperatura fumi fino a 120°C, sonde fino a 150°C

Sonda tipo A e B usano lo stesso elemento sensibile NTC delle sonde caldaia, con la sola
differenza del campo di misura.

Visualizzazione della La LMU misura la corrente di ionizzazione che passa attraverso la sonda. Può essere
corrente di ionizzazione visualizzata direttamente in A:
1. sulla QAA73…: visualizzato nel livello parametri. È un dato che la QAA73… può
solo leggere. Il tempo per l’aggiornamento del dato è di circa 3 secondi.
2. sul PC tool.
3. sulla scheda HMI (AGU2.303…, AGU2.310… o AGU2.361…).

3.4 Funzioni di supervisione

Funzione di limitazione Il limite di temperatura si sovrappone alla gestione della caldaia.


della temperatura Quando è raggiunta la massima temperatura di caldaia, il limite provoca lo
spegnimento e invia un segnale per smaltire il calore della caldaia. Dopo che la caldaia
si è raffreddata, il limite abiliterà di nuovo la partenza.
Criteri di spegnimento: TkIst  TkMax
Effetti: Attivazione spegnimento
Attivazione segnale forzato di smaltimento
Criteri di accensione: TkIst < TkMax – SdHzEin
Effetti: Abilita il comando di partenza
Disabilita il segnale forzato (partenza della pompa senza
richiesta calore)
Il limite di temperatura si sovrappone al controllo a 2 posizioni. Il setpoint massimo di
temperatura caldaia, i differenziali e la temperatura limite dovrebbero corrispondere
(vedi anche la sezione «Controllo a 2 posizioni»).

Supervisione Se è stata scelta una configurazione con la sonda fumi (KonfigRg3) e la supervisione
temperatura fumi della temperatura fumi è abilitata (KonfigRg5), la LMU deve leggere la temperatura
fumi in un campo di valori valido.
Altrimenti inizierà un controllo della partenza con codice di errore oppure un blocco
(KonfigRg5).

Funzione La supervisione della temperatura fumi non è classificata come funzione di sicurezza e
si sovrappone alla gestione della caldaia. Se la prima soglia di temperatura fumi
(TaBegr) è superata, la potenza d’uscita è ridotta al minimo.
Se è raggiunta la seconda soglia di temperatura (TaAbschalt), la caldaia si spegne. In
questo caso, in accordo con i parametri (KonfigRG5), o parte un controllo di almeno 10
minuti (ZaueRuec) oppure la caldaia va in blocco.
La caldaia è di nuovo attiva quando la temperatura fumi è scesa sotto un certo livello.
Il grafico seguente mostra le differenti fasi della supervisione della temperatura fumi:

85
• Limitazione della potenza della caldaia quando: Tabgas  TaBegr
• Spegnimento della caldaia quando: Tabgas  TaAsbsch
• Annullamento della limitazione o dello spegnimento: Tabgas < TaBegr –SdHzEin
Se interviene la supervisione della temperatura fumi, viene visualizzato un codice di
errore o di blocco. In aggiunta viene inviato un segnale forzato.
Nel caso di spegnimento della caldaia, viene forzata una postventilazione (ZgebNach).
Per assicurare che un attraversamento veloce della soglia di temperatura non provochi
immediatamente un intervento, la temperatura fumi acquisita viene filtrata (  2 s).

Termostato sicurezza Il termostato sicurezza (S)LT elettronico usato nella LMU consiste nelle seguenti
(S)LT elettronico funzioni di blocco:
• Spegnimento in caso di sovratemperatura
• Realizzazione di test di plausibilità per poter intervenire a tempo debito per evitare
le sovratemperature
• Realizzazione di test per individuare le condizioni di malfunzionamento, in modo
che il termostato (S)LT inizi adeguate azioni

Nota!
! I due sensori del termostato (S)LT (sonde di mandata e ritorno) sono sonde di
sicurezza!
Devono essere posizionate e fissate in modo che sia garantito un costante ed uniforme
trasferimento di calore (durante tutto il tempo di funzionamento e anche dopo la
sostituzione).
• Il sensore di mandata deve essere posizionato in una posizione rappresentativa
della massima temperatura caldaia.
• Il sensore di ritorno deve essere posizionato in una posizione rappresentativa della
temperatura di ritorno.

Devono essere osservate le seguenti regole per le sonde di mandata e ritorno:


• Non usare fasce a pressione per il fissaggio
• Quando si utilizza una molla di tenuta, deve essere utilizzato un gommino di
protezione del cavo!
• Sonde ad immersione avvitate possono essere utilizzate senza altre avvertenze
Nota Delle misure potrebbero essere necessarie per controllare il trasferimento di calore
all’interno della caldaia.

86
Assicurarsi che i parametri sono impostati corrispondentemente con le
caratteristiche della caldaia e dell’impianto !

Le relative regolazioni della caldaia e dell’impianto devono essere soddisfatte.

Raccomandiamo di utilizzare un termostato di sicurezza esterno (collegato alla LMU ai


morsetti X3-01) nei seguenti casi:
- Potenza di caldaia > 120 kW
- Applicazioni con classe di pressione 3

Routine di gestione degli Se avviene un errore e si raggiunge la temperatura d’intervento del termostato limite
errori (TW), il calore accumulato deve essere smaltito attivando il ventilatore o la pompa di
caldaia (se non sta già funzionando).

Comportamento se è raggiunta la temperatura d’intervento:

• Postcircolazione pompa e ventilatore


Nel caso degli errori qui sopra, si applicano le regole seguenti:
Se è raggiunta la temperatura di soglia data dal parametro “TkMax”, la pompa caldaia
verrà attivata per accelerare la dissipazione del calore i circuiti e i circuiti riscaldamento
opzionali saranno forzati a distribuire il calore.
Se è raggiunta la temperatura di soglia (S)LT, viene attivato anche il ventilatore.
Entrambi rimangono attivi fino a che il relativo criterio di decisione non è più presente
con tempo massimo dato dal parametro “ZgebNach”.

Supervisione della La supervisione della corrente di ionizzazione consente di individuare situazioni


combustione mediante anomale. Se la corrente di ionizzazione scende sotto una soglia impostata viene fatto
la corrente di un shutdown della macchina ed un successivo restart, decrementando un contatore
ionizzazione che rappresenta il numero di tentativi di accensione. Quando il numero di ripetizioni
raggiunge lo “0” (dopo tre tentativi) la macchina viene messa in loockout. La
supervisione della corrente di ionizzazione consente la verifica della combustione
consentendo di aumentare la potenza nel caso stia decrescendo.

Limotazione dell‘output Quando viene definita la potenza massima e la potenza minima di funzionamento
aquisisce importanza la funzione “Speed limitation”.

La funzione dipende dal parametro:

KonfigRg5.2 = 0 senza speed limitation


KonfigRg5.2 = 1 con speed limitation

Senza speed limitation La potenza viene gestita tramite il PWM de ventilatore. Variazioni della tensione di rete
possono avere influenza sulla velocità ma in questo caso non vengono compensate. In
funzione delle componenti connesse la potenza generata entra nel range qui descritto:

87
Heat output
(control of fan)

100 %
LmodVL
Max. heat output without RU
Max. heat output with RU

LmodTL

7494d01E/0904

Modulating range with RU


Output signal of
Modulating range without RU temperature controller

Modulating range DHW

Max. modulating range

Modulation range of LMU54... / LMU64… without speed limitation

In caso di richiesta sanitaria, la minima potenza è predefinita da LmodVL.

Nel caso di richiesta riscaldamento e di richiesta sanitaria la potenza minima è pari a


LmodTL.

Il setting è tra 0…100%:

Senza speed limitation Con speed limitation


0% LmodTL N_TL
100 % LmodVL N_VL

Settando la potenza minima deve essere notato come nel settare la potenza massima:

Maximum output in DHW heating mode LmodTL  LmodVL  100 %


Maximum output in space heating mode LmodTL  PhzMax  LmodVL
Maximum output in space heating mode
with room unit connected LmodTL  PhzMaxAkt  PhzMax

Con speed limitation In questo caso viene garantito il mantenimento della potenza richiesta andando a
compensare variazioni della tensione di rete o della resistenza dell’aria. In questo modo
viene implementato un controllo ad anello chiuso. Come nel precedente caso la
potenza viene tradotta in una velocità del ventilatore e vale la seguente tabella per il
range.

88
Heat output
(fan speed)

N_VL
Max. speed without RU
Max. speed with RU

N_TL

7494d02E/0904

Modulating range with RU


Output signal of
Modulating range without RU temperature controller

Modulating range DHW

Modulation range of LMU54... / LMU64… with speed limitation

Come prima il controllore viene influenzato dalla richiesta di calore dall’ambiente o da


DHW, in ogni caso si cerca di compensare le eventuali variazioni introducendo appunto
un controllo sulla banda di variazione istantanea della velocità che consente poi tramite
opportuni parametri un riaggiustamento degli stessi.

3.5 Boiler control

Queste funzionalità consentono di convertire una richiesta di calore in un segnale PWM


di controllo per il ventilatore e quindi una potenza generata.

Queste includono:

• Funzione spazzacamino
• Funzione «Controller stop»
• Frost protection per la caldaia
• Controlore a 2 posizioni
• Modulazione della potenza
• Limitazione delle variabili di controllo

Startup / initialization

Funzione Quando la macchina parte i valori dei setpoint vengono inizializzati ai seguenti (questi
sono validi sino a quando non viene fatto il primo riaggiustamanto):

Setpoint potentiometer Initialization data


Boiler temperature setpoint LMU54... / LMU64… parameter TVSoll operator
unit EEPROM
DHW temperature setpoint LMU54... / LMU64… parameter TBWSoll operator
unit EEPROM
Room temperature setpoint LMU54... / LMU64… parameter TRSoll operator
unit EEPROM

Dopo il primo power on vengono riabilitati gli ultimi valori impostati.

89
Segnali di forzatura vengono usati per garantire l’efficace smaltimento del calore
Forced signals tramite pompe, valvole deviatrici.

Questi segnali vengono attivati da:

- Termostato limite
 La funzione termostato limite
 La funzione spazzacamino
 La «Controller stop» function
 La protezione antigelo

90
Controller delay

Parametrizzazione del delay La funzione delay viene usata per stabilizzare le condizioni di combustione,
del controllo specialmente dopo una partenza a freddo. Quando viene rilasciata la richiesta il
controllore mantiene una potenza base di ZReglVerz per un tempo predefinito
LmodRgVerz. La ripartenza della modulazione viene garantita solamente al trascorrere
di questo tempo limite.

Output

ZReglVerz

Ignition

LmodRgVerz

7494d06aE
t

Beginning Ignition Start of Start of modulation


of startup (release of controller by the load controller
fuel valves) delay time

In questao stato l’output del generatore viene garantito nel range (LmodTL...PhzMax o
N_TL...NhzMax). Lo stesso funzionamento viene garantito quando il generatore si
attiva per una richiesta DHW.

Controller delay causato da Se uno sutdown viene generato a casusa dell’intervento del SLT (causato da una
SLT temperatura elevata del bollitore o un gradiente di temperatura elevato) il delay nella
partenza viene attivato per la partenza successiva (delay 30’’).

Nello stato di delay viene generata una potenza di:

KonfigRg7.BetrArtRgVerz = 0 Minimum output


KonfigRg7.BetrArtRgVerz = 1 Output LmodRgVerz parametrizzabile

Questo non vale nella funzione spazzacamino.

91
Configurazione del In funzione della modalità operativa il setpoint del controllore viene ad essere
controlore

Space DHW storage Instantaneous water heater


heating mode tank charging
Transfer of setpoint / actual
value Setpoint Tsoll TkSoll TkSoll TbwSoll
Actual value Tist TkIst TkIst / TbwIst2 TbwIst1 / TkRuec or TkIst

Limiti nella generazione La temperatura target del controllore determina la velocità del ventilatore (PWM).
del calore
• Senza controllo attivo della velocità del ventilatore:

Il range di modulazione deve essere parametrizzato in funzione delle possibili


variazioni della tensione di rete.

LmodTL:
Il limite inferiore deve essere settato in modo da non consentire che la velocità minima
scenda sotto il limite minimo anche con variazioni della tensione di rete.

PhzMax, LmodVL:
Il limite massimo deve essere settato in modo tale che non ecceda il massimo
ammissibile nel caso di sovratensioni.

Space heating DHW heating


mode mode
Output limits with inactive speed limitation LmodTL, PhzMax LmodTL, LmodVL

Deve essere soddisfata la seguente: PhzMax  LmodVL

• Con controllo attivo della velocità del ventilatore:

Il range di modulazion rimane tanto più ampio quanto possibile secondo i seguenti:

- Limite superiore nel caso di richiesta calore vale NhzMax, nel caso di DHW N_VL.
- Limite inferiore N_TL in entrambi i casi

Per assicurare il massimo range di modulazione possibile deve essere garantita la


seguente parametrizzazione:

LmodTL:

Minima velocità del ventilatore per la quale non viene persa la fiamma.

PhzMax, LmodVL:
100 % (massima velocità del ventilatore). Se le velocità NhzMax e N_VL differiscono
troppo da questi valori, si può avere un effetto di overshooting. Se non si vuole
l’overshooting questi valori devono essere ridotti.

In queste modalità la potenza viene decisa staticamente e questo è il valore target per
il controllore:

Function Required heating output


Spazzacamino PhzMax
Controller delay LmodRgVerz

92
Controllo della
temperatura di caldaia

Il controllore a 2 posizioni decide quando dare il segnale di start e stop della caldaia:
Controllo ON/OFF
Startup = on quando TkIst < TkSoll  SdEin
Shutdown = off quando TkIst > TkSoll + SdAus

I differenziali vengono a dipendere dalle variabili di compensazione decise.

Minima pausa del bruciatore La pausa minima del bruciatore viene impostata con il parametro ZBreMinP.

• Abilitazione del periodo minimo di pausa:


la funzione viene abilitata quando viene individuata la presenza stabile di fiamma. Nel
controllo on-off questo tempo viene rispettato.

• Interruzione del tempo minimo di pausa:


Il periodo minimo di pausa viene interrotto quando accade una delle seguenti (la pausa
minima per gli impianti continua ad essere rispettata):
- richiesta DHW
 Frost protection
 Funzione «Controller stop»
 Funzione spazzacamino

• Fine del tempo minimo di pausa:


 Al completamento
 Dopo l’ultima richiesta di calore (HC1 / HC2 / Zone)
 quando viene superato il valore differenziale massimo dTbreMinP = TkSoll  TkIst
- Se la temperatura della caldaia scende troppo da abilitare la funzione antigelo.

Il periodo di pausa successivo viene riabilitato al successvivo spegnimento del


bruciatore.

93
Isteresi sull’ON/OFF del La protezio contro le ciclature in ON/OFF possono essere impostate secndo le seguenti
bruciatore modalità..

Space DHW storage mode Instantaneous


heating water heating
mode mode 1)
Dynamic switch-off differential X X X
Minimum boiler pause X

1) = outlet temperature control

Dynamic switch-off Per evitare initili ON/OFF del bruciatore viene definito un intervallo di isteresi che si
differential adatta mano a mano che il sistema tende a convergere al fine di allunagre la vita della
macchina.

Tist

SdAus = f(Tist, SdAusMin, SdAusMax)

SdAusMax

SdAusMin
Tsoll

SdEin

Tist

7494d20/0201
t

I seguenti valori vengono utilizzati in questo processo:

Dynamic switch-off differential

Space heating DHW storage Instantaneous water


mode mode heating mode
Min. switch-off differential
SdHzAusMin SdHzAusMin SdBwAus1Min
(parameter)
Max. switch-off differential
SdHzAusMax SdHzAusMax SdBwAus1Max
(parameter)
Switch-off differential = f (SdHzAusMin, = f (SdHzAusMin, = f (SdBwAus1Min,
SdAus SdHzAusMax, TkIst) SdHzAusMax, TkIst) SdBwAus1Max, TbwIst1)
Switch-on differential
= SdHzEin = SdHzEin = SdBwEin1
SdEin (parameter)
Time to reduction to the
min. switch-off differential ZsdHzEnde ZsdBwEnde ZsdBwEnde
(parameter)

Il controllo sull’isteresi può essere disasbilitato quando SdHzAusMin = SdHzAusMax o


SdBwAus1Min = SdBwAus1Max.

94
 Deve essere rispettato un differenziale minomo di +2 K (SdAusMin, SdEin).

I valori impostati per l’isteresi possono essere utilizzati solamente quando SdAusMin e
SdAusMax sono entrambi positivi!

Modulazione Il loop che consente la modulazione viene descritto nello schema successivo:

Preset setpoint Controller Adaption of Pneum. / el. Burner and


manipulated ratio control heat exchanger
variable
TN
KP TV K PWM K Stell K Strecke TStrecke
Tsoll T PWM P TIst
Boiler
setpoint
+

Sensor

K Fühler TFühler

7494b06e/0201

Il controllloore assicura che il valore del setpoint venga rispettato, questo vale sia per
DHW che per il riscaldamento. Il controllore a 2 posizioni assicura l’ON OFF mentre il
controllore modulante assicura il controllo della potenza erogata.
Il setpoint desiderato si traduce in una velocità in PWM e questa tramite la valvola di
miscelazione pnemumatica determina la miscela che garantisce la corretta potenza in
uscita per ottenere il setpoint di temperatura corretto.

La funzione termostato limite ha la priorità sul controllore (TkMax).

Il controllore PID lavora sulla base della differenza (T = Tsoll - Tist).

95
Protezione antigelo della La protezione antigelo è attiva indipendentemente dalla possibile richiesta calore e dalla
caldaia tipologia di impianto installato.

La funzione si attiva quando :

TkIst < TkSfrostEin

Il setpoint utilizzato dal controllore durante la funzione di frost protection è pari alla
massima temperatura impostabile per la caldaia TkSmax.

La funzione termina quando la temperatura attuale della caldaia è maggiore di


TkSfrostAus.

Nel caso di altre richieste di calore il bruciatore rimane ON, altrimenti viene messo a
OFF.

96
4 Consumo di calore

4.1 Cambiamento Estate/inverno

Può avvenire in due casi:

1. In modo manuale

2. Attraverso il sensore di temperatura esterna

Le modalità di funzionamento sono le seguenti:

• Modalità estate: tutti i circuiti di riscaldamento sono disabilitati


• Modalità inverno: tutti i circuiti di riscacldamento sono abilitati
• Modalità automatica: il passaggio avviene usando la sonda esterna

La temperatura di commutazione nel caso di modalità automatica è


THG (030° equivale a disabilitarlo).

Disabilita le richieste di calore S / Wauto = 0 at TaGed > THG + 1 K


(I -> E)

Abilia le richieste di calore S / Wauto = 1 at TaGed < THG  1 K


(E -> I)

97
5 Compensazione climatica

Il gruppo termico Domus Premix viene fornito di sonda esterna a corredo. In


questo modo la scheda LMU genera il setpoint della temperatura di mandata
utilizzando la curva di riscaldamento e consentendo al gruppo termico di mantenere
una temperatura ambiente costante anche senza l’utilizzo di una unità ambiente.
Quanto più è accentuata la pendenza della curva di riscaldamento tanto più alto è il
setpoint della temperatura di mandata con basse temperature esterne.

98
La temperatura esterna composta viene calcolata utilizzando la temperatura esterna
effettiva e la temperatura esterna attenuata sulla base di pesi definiti in funzione delle
caratteristiche della costruzione (efficenza termica) su cui viene installato l’impianto.
La temperatura esterna attenuata viene calcolata applicando una media mobile con
campionamenti di 10 minuti sulla temperatura esterna effettiva. La temperatura esterna
composta viene utilizzata anche nella commutazione automatica estate/inverno.
In questo modo la temperatura esterna composta agisce come variabile di
compensazione sul controllo della temperatura di mandata che viene così
abbinata alle condizioni metereologiche prevalenti.

99
6 Protezione antigelo dell’impianto

La funzione di protezione dell’impianto funziona quando per proteggere l’impianto dalle


basse temperature.

Il parametro che consente la sua attivazione è:

KonfigRg1.AnlagenFrost = 0 Frost protection inactive


KonfigRg1.AnlagenFrost = 1 Frost protection active

La funzionalità dipende dalla temperatura esterna, nel caso mancanzaz sonda esterna
la funzione non è attiva.

Outside temperature Impact on the heating circuits


TiAussen  -5 °C Pumps on
-4 °C  TiAussen  1.5 °C Pumps on per 10 minuti a intervalli di 6-hour
TiAussen > 1.5 °C Pumps off (if there is no other heat request)

Nel range di temperatura -4...-5 °C, ci possono essere differenti risposte dal sistema in
funzione della temperatura precedente:

• Se la temperatura era più elevata le pompe lavorano come nel caso precedente

• Se la temperatura era inferiore le pompe continuano a lavorare in tale range

100
7 Clip in AGU2.500 per circuiti
aggiuntivi
Le caratteristiche del clip-in sono le seguenti:

• Possibilità di gestire una zona miscelata


• Circuito di riscaldamento indipendente con:
 time switch
 curva di riscaldamento
 limitazione minimo e massimo della temperatura
• controllabile da QAA73

Nell’LMU il corrispondente circuito idraulico deve essere attivato con il parametro


«HydrSystem»:

• Circuiti pompa: Diagrams 32 ... 47

• Circuito miscelato: Diagrams 48 ... 63

• Estensione zona aggiuntiva: Diagrams 64 ... 79

• Sensore di temperatura

Se il sensore di temperatura è rotto la vlvola deviatrice viene posizionata nella


posizione di chiuso.

E’ possiile avere la protezione antigelo nell’impianto con il sensore di temperatura


attivato.

Come circuito miscelato Il massimo della temperatura erogabile è definito dal


parametro (TvSmax).

E’ possibile gestire una pump overrun e un pump kick per proteggere le pompe
dell’impianto.

101
102
I seguenti parametri (livello costruttore) della scheda di caldaia risultano già impostati.

103
8 Clip in OCI420 per comunicazione con
bus LPB
Permette la connessione e la comunicazione tra la scheda di caldaia LMU e il
regolatore cascata e/o le
regolazioni serie Esatto Delta e la eventuale gestione a distanza di alcuni parametri e la
lettura di alcuni
valori, con interfaccia aggiuntiva (AGU2.310/QAA73-sonda ambiente).
Il grado di protezione è IP 40 con classe di sicurezza III (SELV) di classe A secondo
DIN EN 730-2-5.
Tensione 230 V +10%/-15%
Corrente 5mA..1 A, cosö>0.8
Frequenza 50Hz ± 5%
Va installato direttamente sulla scheda di caldaia all’interno del mantello. Si può
connettere al massimo un clip-in di comunicazione all’LMU.

104
9 Realizzazione di una ulteriore zona
aggiuntiva con regolatore ESATTO
DELTA

Configurazione LPB

LMU ESATTO
Indirizzo Segmento 606 = 0 86 = 0
Indirizzo apparecchio 605 = 1 85 = 2
Orologio 604=00111101 87 = 2

105
10 Controllo sanitario
Temperatura caldaia Con sistemi con accumulo sanitario, un T è aggiunto al set sanitario. Questo valore
durante la produzione può essere parametrizzato e ha un impatto sul tempo di ripristino dell’accumulo.
sanitaria con accumulo Durante il servizio sanitario, la temperatura caldaia è quindi la seguente:

Setpoint temperatura caldaia = Setpoint temperatura sanitario + «TuebBw»

Come risultato , il setpoint temperatura caldaia può raggiungere livelli troppo elevati.
Comunque nel limitare il setpoint caldaia, questo potrebbe cadere sotto «Bw-Soll».

Per questo motivo il DT può essere limitato ad un minimo. In questo caso, il setpoint
sanitario sarà limitato:

Sistema con accumulo


In caso di servizio sanitario con un sistema ad accumulo, è richiesta solo la sonda
Accumulo controllato tramite
«TbwIst1». La sonda «TbwIst2» può essere usata come optional. Se connessa, la
sonda
sonda «TbwIst2» può generare ma non fermare una richiesta sanitaria.

Le condizioni di attivazione della richiesta sanitaria sono le seguenti:

• Se la sonda «TbwIst1» è connessa:


TbwIst1 < DHW setpoint – SdBwEin1

• Se la sonda «TbwIst1» e la sonda «TbwIst2» sono connesse:


TbwIst2 < DHW setpoint – SdBwEin2
e
set DHW – SdBwEin1 < TbwIst1 < set DHW + (SdBwAus1Max – SdBwMin)

Il minimo differenziale di attivazione «SdBwMin» (valore 2K) assicura che ci sia un


intervallo minimo tra il punto di attivazione e di disattivazione del sensore «TbwIst1».
La richiesta sanitaria sarà generata quando saranno soddisfatte le condizioni di
attivazione. La richiesta sanitaria provoca l'attivazione della relativa pompa. In caso di
pompa modulante PWM, il carico dell’accumulo sanitario viene fatto con la massima
portata (minimo grado di modulazione): Grado di modulazione della pompa =
QmodMin.

La richiesta sanitaria è disattivata in funzione della sonda TbwIst1:


TbwIst1 > DHW setpoint + SdBwAus1Max

Quando la richiesta sanitaria è disattivata, inizia la postcircolazione della pompa. In


caso di pompa modulante PWM, la postcircolazione è eseguita con la massima portata
(minimo grado di modulazione): Grado di modulazione della pompa = QmodMin.

Il bruciatore è acceso quando «TkIst < (TkSoll – SdHzEin1)» con TkSoll = DHW
setpoint + TuebBw).
La potenza del bruciatore è controllata tra «LmodTL» e «LmodVL» o in caso di
limitazione della velocità attiva, tra «N_TL» e «N_VL».

Accumulo controllato tramite I sistemi ad accumulo possono funzionare anche con un termostato esterno
termostato Il controllo dell’accumulo tramite termostato è attivo quando è stato impostato un
sistema con accumulo (sistemi 2, 3, 8, 34, 35, 40, 44, 50, 51, 56, 60, 66, 72, 76 e 81).

106
Il termostato deve essere connesso al contatto del flussostato sanitario o al posto della
sonda sanitario 1 della LMU. L’ingresso deve essere selezionato tramite parametri:
KonfigRg42 = 0 termostato sanitario connesso all’ingresso del flussostato sanitario
KonfigRg42 = 1 termostato connesso all’ingresso della sonda sanitario 1
Connessione all’ingresso della sonda sanitario
Connettendo il termostato all’ingresso della sonda sanitario, è obbligatorio l’utilizzo di
contatti di alta qualità (p.e. contatti placcati oro) essendo il segnale in tensione di 5Vdc.
La seconda sonda sanitario non deve essere presente.

Se è rilevato un corto circuito all’ingresso, non viene inviato un segnale d’errore. Il


segnale è interpretato direttamente come una richiesta sanitaria.
Valore letto  soglia circuito aperto disattivazione richiesta sanitaria
Valore letto  soglia corto circuito attivazione richiesta sanitaria

Connessione all’ingresso del flussostato sanitario


Quando si utilizza questa connessione, nessuna sonda sanitaria deve essere collegata
alla LMU (ne’ «Bw1», ne’ «Bw2»). Altrimenti la richiesta sanitaria sarà soppressa.
La richiesta sanitaria segue lo stato dell’ingresso «Bw-Flow-Switch»:
0: disattivazione richiesta sanitaria
1: attivazione richiesta sanitaria

Con entrambi i tipi di connessione, il massimo setpoint sanitario è utilizzato per


calcolare il setpoint temperatura caldaia (durante il carico dell’accumulo) quando è
attiva una richiesta sanitario:
DHW setpoint = TbwSmax
In questo caso, le impostazioni sanitarie fatte su HMI, RU o RVA non hanno
importanza. Il valore impostato sulla QAA73 sarà bloccato
Il controllo della pompa è lo stesso dell’accumulo controllato tramite sonda.

Funzione anti legionella L’LMU consente la gestione della funzione antilegionella ed avviene elevando la
temperatura del bollitore fino a 60°C

Il parametro viene utilizzato per gestire la funzione:

TbwSollAleg = 0 °C «Legionella» function inattiva


TbwSollAleg = 60…80 °C «Legionella» function active
Setpoint within the defined range

10.1 Funzioni speciali

Segnali forzati I segnali forzati provocano la distribuzione di calore attraverso l’attivazione delle
pompe, l’attivazione della valvola deviatrice o l’apertura della valvola miscelatrice. I
segnali forzati sono innescati da:
- termostato di sicurezza elettronico
- limite di temperatura
- funzione spazzacamino
- funzione arresto del controllore
- protezione antigelo

107
Impostazione parametri

Manutenzione Gli allarmi di manutenzione vengono forzati per indicare che attività di manutenzione
devono essre fatte sull’appliance. Sono definite le seguenti ragioni per attivare gli
allarmi di manutenzione:
- numero di ore di run del bruciatore dall’ultimo intervento service
- numero di accensioni dall’ultimo intervento di manutenzione
- numero di mesi trascorsi dall’ultimo intervento di manutenzione
- corrente di ionizzazione elevata

Viene visualizzato l’allarme di manutenzione che scatta per primo. Gli allarmi di
manutenzione non vengono memorizzati ma si può vedere lo storico nei parametri
relativi.

Gli allarmi di manutenzione viaggiano tramite LPB verso i regolatori e hanno priorità
inferiore agli errori.

Gli allarmi di manutenzione vengono distribuiti sul bus LPB in questo modo nei sistemi
ALBATROS compatibili verrà generato un allarme “105 maintenance allarm”.

Il dettaglio per gli allarmi do manutenzione vengono visualizzati attraverso il parametro


“WartungsCode” par. 726.

La codifica degli errori di manutenzione è la seguente:

108
Il parametro “WartungEinstellunghen” cod. 630 consente l’attivazione o la
disattivazione degli avvisi di manutenzione.

Numero di ore di funzionamento del bruciatore (“BetsStdWartGrez” cod. 625)

Numero di ore dall’ultimo intervallo di manutenzione per il brucitore. Si disattiva


ponendo il parametro diverso da 0.

Numero di accensioni (“InbetrSetzWartGrenze” cod. 626)

Numero di accensioni prima del prossimo intervento di manutenzione (diverso da 0).

Mesi (“MonatWartGrenze” cod. 627)

Numero di mesi dal prossimo intervento di manutezione programmata (diverso da 0).

Ionization Current (“GeblaeseWartGrenze” cod. 628)

Se questo limite è superato dalla velocità minima del ventilatore allora l’allarme viene
deliverato.

GeblaeseWartGrenze = ((N_Vollast – N_Teillast) x factor ) + N_Teillast

Il valore corretto è tra 0.3 e 0.5, e deve essere definito da test specifici.
Questo parametro viene usato per individuare situazioni di lenta variazione della
corrente di ionizzazione.

I valori attuali dell’allarme di manutezione presente possono essere visti tramite il


parametro “ WartungsCode” cod. 726.

L’utente finale può dare l’ok alla presenza di un allarme di manutezione settando il
parametro “ WartungsQuittierung” cod. 629 ad 1.

109
L’OK all’allarme di manutezione provoca la sua cancellazione in tutto il sistema.

Qualora si voglia che un allarme di manutezione venga riemesso dipi che è stato
accordato dall’utente è possibile settare il parametro “ WartungsRepetitionsDauer
“ cod. 633.

Gli allarmi di manutezione possono essere cancellati songolarmente agendo sul bitfield
“ WartungsEinstellungen” cod. 630. Il reset del bit ad 1 provoca la cancellazione
dell’allarme relativo. Tutti gli allarmi di manutezione possono essere cancellati agendo
invece sul bit 6 dello stesso parametro portandolo ad 1. Tutti gli allarmi di
manutenzione vengono cancellati.

110
Collettori zona DIRETTA KV SR
Questa istruzione è parte integrante del libretto dell’apparecchio sul quale viene installato il KIT. A tale libretto si
rimanda per le AVVERTENZE GENERALI e per le REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA.

DESCRIZIONE DEL KIT


L’impiego del KIT “Collettori zona diretta KV” cod. 4047938.3 abbinato al KIT elettrico multizona cod. 4047691 oppure
kit interfaccia termoregolazione cod. 4047331 permette di alimentare e controllare, in modo autonomo, una ulteriore
zona diretta dello stesso impianto oppure un altro impianto termico servito dai gruppi termici ALUDOMUS 20ISC-KV/80-
KV/120. Nei modelli KV/120 possono essere montati due kit per servire due zone dirette aggiuntive.

CONTENUTO DELLA CONFEZIONE

Descrizione Q.tà
3
1 -Tubo di mandata 1 1
2 -Circolatore 1
3 -Tubo di ritorno 1
4 -Guarnizioni 5 4
2
5 -Ghiera 2
6 -Tubo collegamento circolatore 1
7 -Valvola di non ritorno 1 5
8 -Istruzioni 1
9 -Cavo circolatore 1

Il kit è fornito confezionato in una scatola di cartone iden- 9


tificata con un’etichetta che riporta la denominazione, il
codice ed il codice a barre del prodotto. 7
6
8

111
DATI TECNICI

Nel diagramma viene riportata la curva Portata/Prevalenza residua del circolatore zona diretta, presente nel gruppo termico,
riferita alle tre velocità.

ALUDOMUS 20ISC - KV/80 20ISC - KV/120 20-28ISC


(prevalenza disponibile zona diretta)

650
625
600
575
550
525
500
475
450
425
400
375
350
325
300
275
250
225
200
175
150
125
100
75 II III
50
25
I
0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800

ALUDOMUS 20ISC - KV/80 20ISC - KV/120 20-28ISC


(prevalenza disponibile zona diretta)

650
625
600
575
550
525
500
475
450
425
400
375
350
325
300
275
250
225
200
175
150
125
100
75 II III
50
25
I
0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800

INSTALLAZIONE
L’installazione del kit deve essere effettuata da un Servi-
zio Tecnico di Assistenza r da personale professio- ON
nalmente qualificato.
40 60 80
Prima di iniziare l’installazione: 20 100
0 120
4 0
3 2 1
- Togliere l’alimentazione elettrica all’apparecchio posi-
zionando l’interruttore generale su “spento” ed il il se- OFF
lettore di funzione del quadro di comando su (I)

- Vuotare l’impianto termico procedendo come descritto


nel libretto istruzioni dell’apparecchio.

Per il collegamento idraulico del Kit:

- Aprire il pannello superiore ed il pannello frontale del


gruppo termico.

112
- Svitare i tappi (A) e (B) come indicato in figura

ALUDOMUS 20ISC-KV/80-KV/120 ALUDOMUS KV/120


2a zona diretta A 3a zona diretta
A

Per il collegamento idraulico del Kit:


- Montare i tubi (1) e (6) al circolatore (2) utilizzando, per
6
la tenuta, le guarnizioni.

NOTA: È consigliato di non avvitare i dadi fino a tenuta


completa per avere la possibilità di aggiustaggio
in fase di posizionamento del kit a bordo del grup- 2
po termico. 1

- Inserire la parte filettata del tubo (1) nel foro (C) predisposto sul pannello posteriore del gruppo termico ed avvitare
parzialmente la ghiera (5).

5 5

C
C

3
3

7 7

- Montare il tubo di ritorno (3) alla valvola di non ritorno (7) utilizzando, per la tenuta, la guarnizione.
- Montare la ghiera all’uscita del tubo di mandata (1)
- Bloccare opportunamente la ghiera e tutti i collegamenti precedentemente realizzati
- Aprire le valvole di non ritorno per facilitare il riempimento

APERTA
APERTA

CHIUSA

CHIUSA

113
113
- Aprire il rubinetto di carico impianto

ALUDOMUS 20ISC ALUDOMUS KV/80-KV/120

- Aprire di due o tre giri i tappi delle valvole di sfiato del


gruppo termico e caricare lentamente l’impianto fino a
40 60 80
leggere sul manometro il valore di 1,5 bar. 0
20 100
120
4 0
- Una volta sfiatato l’impianto chiudere i tappi della/e 3 2 1

valvola/e di sfiato e chiudere la valvola di non ritorno

CONFIGURAZIONE IDRAULICA CON KIT INSTALLATO

ALUDOMUS 20ISC ALUDOMUS KV/80

MI1
106

MI1
106

RI1
RI1
211

52 70
211

55 70
MI2
RI2 MI2
RI2
199

UAC
690

MI1 - Mandata zona diretta 1 (Ø 1”)


139

MI2 - Mandata zona diretta 2 (Ø 1”) RC

RI1 - Ritorno zona diretta 1 (Ø 1”)


139

RI2 - Ritorno zona diretta 2 (Ø 1”) IAF


121

UAC - Uscita acqua calda (Ø 3/4”)


RC - Ricircolo sanitario (Ø 3/4”)
IAF - Ingresso acqua fredda (Ø 3/4”)

114
MI1 - Mandata zona diretta 1 (Ø 1”) ALUDOMUS KV/120
MI2 - Mandata zona diretta 2 (Ø 1”)
MI3 - Mandata zona diretta 3 (Ø 1”)

RI1 - Ritorno zona diretta 1 (Ø 1”)


RI2 - Ritorno zona diretta 2 (Ø 1”)
RI3 - Ritorno zona diretta 3 (Ø 1”)
MI1

105
UAC - Uscita acqua calda (Ø 3/4”) RI1
201
RC - Ricircolo sanitario (Ø 3/4”)

211
IAF - Ingresso acqua fredda (Ø 3/4”) RI3 MI3 RI2 MI2

61 70 70 70

UAC

230
821
RC

230
IAF

95
300 300

COLLEGAMENTI ELETTRICI

Per i collegamenti elettrici riferirsi alle istruzioni del kit elettrico multizona cod. 4047691 e del kit interfaccia termoregola-
zione cod. 4047331

CONTROLLI

Dopo aver installato il kit verificare:

- il corretto funzionamento del circolatore della zona/e


aggiuntiva/e azionando il termostato ambiente oppure
il programmatore orario di ciascuna zona

- la tenuta di tutte le giunzioni realizzate

- l’arresto totale dell’apparecchio posizionando l’interrut- ON


40 60 80
tore generale dell’impianto su “spento”. 20 100
0 120
4 0
3 2 1

OFF

115
Collettori zona mix KV SR
Questa istruzione è parte integrante del libretto dell’apparecchio sul quale viene installato il KIT. A tale libretto si
rimanda per le AVVERTENZE GENERALI e per le REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA.

DESCRIZIONE DEL KIT


L’impiego del KIT “COLLETTORI ZONA MIX KV” cod. 4047938.1 abbinato al KIT elettrico multizona cod. 4047691
oppure al kit interfaccia termoregolazione cod. 4047331 permette di alimentare e controllare, in modo autonomo, una
ulteriore zona miscelata dello stesso impianto oppure un altro impianto termico servito dai gruppi termici ALUDOMUS
20ISC-KV/80-KV/120. Nei modelli KV/120 possono essere montati due kit per servire due zone miscelate aggiuntive.

CONTENUTO DELLA CONFEZIONE


Descrizione Q.tà
1 3
1 -Tubo mandata 1
2 -Circolatore 1
3 -Tubo ritorno 1 2 4
4 -Guarnizioni 7
5 -Ghiera 2
6 -Valvola miscelatrice a 3 vie 1
7 -Valvola di non ritorno 2
8 -Istruzioni 1
9 -Cavo circolatore 1 6

Il kit è fornito confezionato in una scatola di cartone iden- 5


tificata con un’etichetta che riporta la denominazione, il 7
codice ed il codice a barre del prodotto.
8
9

DATI TECNICI

Nel diagramma viene riportata la curva Portata/Prevalenza residua del circolatore zona diretta, presente nel gruppo termico,
riferita alle tre velocità.

ALUDOMUS 20ISC-KV/80-KV/120 ALUDOMUS KV/120 20-28 ISC


(1 zona con 2 zona ON) (zona 1 con zona 2 e 3 ON)
750 750
725 725
700 700
675 675
650 650
625 625
600 600
575 575
550 550
525 525
500 500
PREVALENZA (mbar)

475 475
450 450
425 425
400 400
375 375
350 350
325 325
300 300
275 275
250 250
225 225
200 200
175 175
150 150
125 125
100 100
75 III 75 III
50 50 II
II
25 I 25 I
0 0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800

PORTATA (l/h) PORTATA (l/h)

116
ALUDOMUS 20ISC-KV/80-KV/120 ALUDOMUS KV/120 20-28 ISC
zona 2 con zona 1 ON zona 2 con zona 1 e 3 ON
750 750
725 725
700 700
675 675
650 650
625 625
600 600
575 575
PREVALENZA (mbar)

550 550
525 525
500 500
475 475
450 450
425 425
400 400
375 375
350 350
325 325
300 300
275 275
250 250
225 225
200 200
175 175
150 150
125 III 125 III
100 100
75 II 75 II
50 I 50 I
25 25
0 0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400

PORTATA (l/h) PORTATA (l/h)

zona 3 con zona 1 e 2 ON


750
725
700
675
650
625
600
575
550
525
500
475
450
425
400
375
350
325
300
275
250
225
200
175
150 III
125
100 II
75
50 I
25
0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400

PORTATA (l/h)

INSTALLAZIONE
L’installazione del kit deve essere effettuata da un Servizio Tecnico di Assistenza r da personale professionalmente
qualificato.
Prima di iniziare l’installazione:
ON
- Togliere l’alimentazione elettrica all’apparecchio posi-
40 60 80
zionando l’interruttore generale su “spento” ed il il se- 20 100

lettore di funzione del quadro di comando su (I) 0


4
120
0
3 2 1

- Vuotare l’impianto termico procedendo come descritto OFF


nel libretto istruzioni dell’apparecchio.

Per il collegamento idraulico del Kit:

- Aprire il pannello d’accesso superiore ed il pannello


frontale

117
- Svitare i tappi (A) e (B) come indicato in figura
ALUDOMUS 20ISC-KV/80-KV/120 ALUDOMUS KV/120
1a zona miscelata A 2a zona miscelata
A

Per il collegamento idraulico del Kit:


- Montare il tubo (1) e la valvola miscelatrice a 3 vie (6)
6
sul circolatore (2) utilizzando, per la tenuta, le guarni-
zioni.

NOTA: È consigliato di non avvitare i dadi fino a tenuta 2


completa per avere la possibilità di aggiustaggio 1
in fase di posizionamento del kit a bordo del grup-
po termico.

- Inserire la parte filettata del tubo (1) nel foro (C) predisposto sul pannello posteriore del gruppo termico ed avvitare
parzialmente la ghiera (5).

5
C
5
C

3
7
7

- Montare il tubo di ritorno (3) alla valvola di non ritorno (7) utilizzando, per la tenuta, la guarnizione.
- Montare la ghiera e la valvola di non ritorno all’uscita del tubo di mandata (1)
- Bloccare opportunamente le ghiere e tutti i collegamenti precedentemente realizzati
- Aprire le valvole di non ritorno per facilitare il riempimento

Indicatore
Indicatore verso il
verso il basso
basso APERTA
APERTA

CHIUSA
CHIUSA

Indicatore Indicatore
verso verso
l’alto l’alto

118
- Aprire il rubinetto di carico impianto

ALUDOMUS 20ISC ALUDOMUS KV/80-KV/120

- Aprire di due o tre giri i tappi delle valvole di sfiato del


gruppo termico e caricare lentamente l’impianto fino a
40 60 80
leggere sul manometro il valore di 1,5 bar. 0
20 100
120
4 0
- Una volta sfiatato l’impianto chiudere i tappi della/e 3 2 1

valvola/e di sfiato e chiudere la valvola di non ritorno

CONFIGURAZIONE IDRAULICA CON KIT INSTALLATO

ALUDOMUS 20ISC ALUDOMUS KV/80

MI1
106

MI1
106

RI1
RI1
211

52 70
211

55 70
MI2
RI2 MI2
RI2
199

UAC
690

MI1 - Mandata zona diretta (Ø 1”)


139

MI2 - Mandata zona miscelata (Ø 1”) RC

RI1 - Ritorno zona diretta (Ø 1”)


139

RI2 - Ritorno zona miscelata (Ø 1”) IAF


121

UAC - Uscita acqua calda (Ø 3/4”)


RC - Ricircolo sanitario (Ø 3/4”)
IAF - Ingresso acqua fredda (Ø 3/4”)

119
MI1 - Mandata zona diretta (Ø 1”)
ALUDOMUS KV/120
MI2 - Mandata zona miscelata 1 (Ø 1”)
MI3 - Mandata zona miscelata 2 (Ø 1”)

RI1 - Ritorno zona diretta (Ø 1”)


RI2 - Ritorno zona miscelata 1 (Ø 1”)
RI3 - Ritorno zona miscelata 2 (Ø 1”)
MI1

105
UAC - Uscita acqua calda (Ø 3/4”) RI1
201
RC - Ricircolo sanitario (Ø 3/4”)

211
IAF - Ingresso acqua fredda (Ø 3/4”) RI3 MI3 RI2 MI2

61 70 70 70

UAC

230
821
RC

230
IAF

95
300 300

COLLEGAMENTI ELETTRICI
Per i collegamenti elettrici riferirsi alle istruzioni del kit elettrico multizona cod. 4047691 e del kit interfaccia termoregola-
zione cod. 4047331

CONTROLLI

Dopo aver installato il kit verificare:

- il corretto funzionamento del circolatore della zona/e


aggiuntiva/e azionando il termostato ambiente oppure
il programmatore orario di ciascuna zona

- la tenuta di tutte le giunzioni realizzate

ON
- l’arresto totale dell’apparecchio posizionando l’interrut-
40 60 80
tore generale dell’impianto su “spento”. 0
20 100
120
4 0
3 2 1

OFF

120
KIT elettrico multizona
Questa istruzione è parte integrante del libretto dell'apparecchio sul quale viene installato il kit. A tale libretto si
rimanda per le AVVERTENZE GENERALI e per le REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA.

DESCRIZIONE DEL KIT

Il KIT ELETTRICO MULTIZONA codice 4047944, abbinato al KIT COLLETTORI ZONA DIRETTA KV SR o al KIT
COLLETTORI ZONA MIX KV SR, permette di alimentare e controllare, in modo autonomo, fino a 3 zone dello stesso
impianto termico oppure un altro impianto termico servito dai gruppi termici ALUDOMUS 20ISC, KV/80 20ISC, KV/120
20-28ISC.

CONTENUTO DELLA CONFEZIONE

Descrizione Q.tà

1 - Scheda multizona cablata 1


1
2 - Basetta con pressacavi 1
3 - Viti per il fissaggio della scheda 2
4 - Istruzioni 1

Il kit è fornito confezionato in una scatola di cartone


identificata con un’etichetta che riporta la denominazio-
ne, il codice ed il codice a barre del prodotto.
3

121
INSTALLAZIONE

Prima di iniziare l'installazione:


ON
- Posizionare il selettore di funzione su (I) "spento" e veri-
ficare lo spegnimento della segnalazione verde
OFF
- Posizionare l’interruttore generale dell’impianto su
"spento"

- Rimuovere i pannelli frontale e superiore della pannel-


latura

A
B

- Allentare le due viti (A) e rimuovere il coperchio supe-


riore (B) del quadro di comando per poter cosí acce-
dere alla morsettiera interna

- Allentare le viti (C) e ruotare il frontalino (D) del quadro


di comando

122
- Fissare la scheda multizona (1) all'interno del quadro
di comando (E) utilizzando le viti (3).

b Posizionare la scheda ad almeno 2 cm dalla 3


piastra "F".

F
E

2c
m

- Rimuovere la piastrina cieca (P), posta sulla parte P


posteriore del quadro di comando, allentando le due V
viti (V) e sostituirla con quella dotata di pressa cavi (2)
e farvi passare tutti i cavi per i circolatori e termostati.
2

123
COLLEGAMENTI ELETTRICI

- Scollegare dalla morsettiera del quadro di comando


del gruppo termico il ponticello TA-TA o il termostato
L1 N PE TA TA L1 N PE L1 N PE
ambiente (se presente) ed il circolatore impianto FUSE

L1 N PE L1 N PE
- Effettuare il collegamento elettrico tra la scheda multi- L1 N PE TA TA
zona e la morsettiera del quadro di comando facendo 6,3 A-T
riferimento allo schema sottoriportato.

TA PI

ELIMINARE

MORSETTIERA
QUADRO DI COMANDO

L1 N PE TA TA L1 N PE
FUSE

L1 N PE
L1 N PE TA TA
6,3 A-T

Marrone

Blu
Arancio

Arancio
K2
PE

2
SCHEDA MULTIZONA
1
J5
2
F. 5X20 3.15A-T 1
J8

J1 J2 J3 J4
PE

PE

PE
TA
TA

TA
TA

TA
TA
L1

L1

L1

L1
N

PE

QUADRO DI L1
COMANDO N TA1 TA2 TA3

CO3A CO3
P1 P2 P3

ZONA 1 ZONA 2 ZONA 3

b È obbligatorio: a È vietato l'uso dei tubi gas e/o acqua per la


1 - l'impiego di un interruttore magnetotermico messa a terra dell'apparecchio.
onnipolare, sezionatore di linea, conforme
alle Norme CEI-EN (apertura dei contatti di a E' vietato far passare i cavi di alimentazione e
almeno 3 mm); del termostato ambiente in prossimità di superfici
2 - rispettare il collegamento L (Fase) - N (Neutro). calde (tubi di mandata). Nel caso sia possibile
Mantenere il conduttore di terra più lungo di il contatto con parti aventi temperatura superiore
circa 2 cm rispetto ai conduttori di alimenta- ai 50°C utilizzare un cavo di tipo adeguato.
zione.
3 - utilizzare cavi con sezione maggiore o uguale Il costruttore non è responsabile di eventuali danni
a 1,5 mm2, completi di puntalini capocorda; causati dalla mancanza di messa a terra dell'ap-
4 - riferirsi agli schemi elettrici del presente libret- parecchio e dall'inosservanza di quanto riportato
to per qualsiasi intervento di natura elettrica. negli schemi elettrici.
5 - collegare l'apparecchio ad un efficace impian-
to di terra.

- Richiudere il frontalino ed il coperchio superiore del quadro di comando


- Rimontare i pannelli anteriore e superiore del gruppo termico.

124
- Collegare il connettore a 3 poli CO3 del kit al connetto-
re femmina a 3 poli CO3A.

CO3 CO3A

CONTROLLI

Dopo aver installato il kit:

- Posizionare l’interruttore generale dell’impianto ed il


ON
selettore di funzione del quadro di comando su "acce-
so".
Verificare l’accensione della segnalazione verde.
OFF

- Verificare il corretto funzionamento intervenendo sul


termostato ambiente o sul programmatore orario di
ciascuna zona e modificando la taratura del valore del
setpoint riscaldamento (vedere libretto istruzioni speci-
fico del gruppo termico)

- Posizionare il selettore di funzione su (I) "spento" e


verificare l’arresto del gruppo termico e lo spegnimento
ON
della segnalazione verde.

OFF

125
KIT elettrico SECONDA ZONA MIX
Questa istruzione è parte integrante del libretto dell'apparecchio sul quale viene installato il kit. A tale libretto si
rimanda per le AVVERTENZE GENERALI e per le REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA.

DESCRIZIONE DEL KIT

Il KIT ELETTRICO 2a ZONA MIX codice 4047945, abbinato al KIT COLLETTORI ZONA MIX KV SR codice 4047934, al
KIT VALVOLA MIX PER TERMOREGOLAZIONE codice 4047931, al kit motore per termoregolazione codice 4047933,
permette di alimentare e controllare, in modo autonomo, la SECONDA ZONA MISCELATA servita dai gruppi termici
ALUDOMUS 20ISC, KV/80 20ISC, KV/120 20-28ISC.

CONTENUTO DELLA CONFEZIONE

Descrizione Q.tà
1 5
1 - Cablaggio 1
2 - Cavo flat 1
3 - Scheda interfaccia zona MIX (clip-in) 1
4 - Sonda mix + prolunga 1
5 - Connettori 2
6 - Istruzioni 1
2
4
3
Il kit è fornito confezionato in una scatola di cartone
identificata con un’etichetta che riporta la denominazio-
ne, il codice ed il codice a barre del prodotto.

INSTALLAZIONE

Posizionare l'interruttore generale dell'impianto su spen-


to ed il selettore del quadro di comando su (I).
ON

Installare il KIT IDRAULICO COLLETTORI ZONA MIX KV


SR in corrispondenza della seconda zona miscelata.
OFF

126
- Rimuovere il pannello anteriore del gruppo termico
Gruppo termico
- Svitare le viti (A) e rimuovere la staffa (B). Ruotare il D B
quadro (C), contenente l'unità di controllo.
Svitare le due viti (D) e rimuovere il coperchio. A A
C
Unità di controllo

8
- Applicare la scheda interfaccia zona MIX (3) all'unità
di controllo.
3

OK

NO

- Collegare il cavo flat (2) tra la scheda interfaccia zona


MIX (3) ed il morsetto «X50» dell'unità di controllo.
2

X50

127
- Collegare il cablaggio (1) tra la scheda interfaccia zona MIX (3) ed il morsetto «X1-02» dell'unità di controllo.
- Collegare la prolunga (4) al morsetto «X51-01» della scheda interfaccia zona MIX (3).
- Far passare i cavi del circolatore, della valvola miscelatrice, del termostato ambiente e della sonda impianto miscela-
to attraverso gli appositi passacavi presenti sul quadro e collegarli come indicato nello schema sotto riportato.

al MOTORE VALVOLA MIX


(kit accessorio cod. 4047933)
N

NERO

MARRONE
al CIRCOLATORE MIX
L N

X1-02

X52-01 X52-03
X52-02
3

X51-01

X10-01 al Termostato
Ambiente
Zona Mix

4 SONDA MIX

- Fissare accurantamente con una fascetta la sonda MIX a


valle del circolatore seconda zona mix.

SONDA MIX

128
- Richiudere il coperchio del quadro dell'unità di controllo LMU e riposizionare il coperchio anteriore del gruppo termi-
co.

- Mettere in servizio l’apparecchio seguendo la procedura descritta nel libretto istruzioni.

I seguenti parametri (livello costruttore) della scheda di caldaia risultano già impostati.

N° Descrizione Campo U/M Imp.


di fabbrica
506 Min. Setpoint temperatura mandata zona Mix 20…90 °C 20
507 Max. Setpoint temperatura mandata zona Mix 20…90 °C 45
533 Pendenza curva di riscaldamento 2 1…40 10
596 Tempo di corsa attuatore valvola Mix 30...873 s 120

Per modificarli seguire la procedura descritta nel libretto istruzioni dell’apparecchio.

Per visualizzare la temperatura di mandata corrente della zona mix:

Premere il tasto I.
Premere contemporaneamente i tasti D U per almeno 3 secondi.
Premere uno dei tasti + - per selezionare il parametro «b 7».
Premere uno dei tasti MoR per ritornare alla visualizzazione standard di display.

CONTROLLI

Dopo aver installato il kit:

- Posizionare l’interruttore generale dell’impianto ed il


selettore di funzione del quadro di comando su "acce-
so".
Verificare l’accensione della segnalazione verde. ON

- Verificare il corretto funzionamento intervenendo sul


termostato ambiente o sul programmatore orario di OFF
ciascuna zona e modificando la taratura del valore del
setpoint riscaldamento (vedere libretto istruzioni speci-
fico del gruppo termico)

- Posizionare il selettore di funzione su (I) "spento" e


verificare l’arresto del gruppo termico e lo spegnimento
della segnalazione verde.

129
KIT elettrico TERZA ZONA MIX
Questa istruzione è parte integrante del libretto dell'apparecchio sul quale viene installato il kit. A tale libretto si
rimanda per le AVVERTENZE GENERALI e per le REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA.

DESCRIZIONE DEL KIT

Il KIT ELETTRICO 3a ZONA MIX codice 4047946, abbinato al KIT COLLETTORI ZONA MIX KV SR codice 4047934, al
KIT VALVOLA MIX PER TERMOREGOLAZIONE codice 4047931, al KIT MOTORE PER TERMOREGOLAZIONE codice
4047933, al regolatore ESATTO DELTA (con sonda di zona: accessorio) permette di alimentare e controllare, in modo
autonomo, la TERZA ZONA MISCELATA servita dai gruppi termici ALUDOMUS KV/120 20-28 ISC.

CONTENUTO DELLA CONFEZIONE

Descrizione Q.tà
N 2
1 - Cablaggio 1
2 - Cavo flat 1
3 - Scheda interfaccia comunicazione (clip-in) 1
4 - Istruzioni 1 1 3

Il kit è fornito confezionato in una scatola di cartone


identificata con un’etichetta che riporta la denominazio-
CO3
ne, il codice ed il codice a barre del prodotto.

INSTALLAZIONE

Posizionare l'interruttore generale dell'impianto su spen-


to ed il selettore del quadro di comando su (I).
ON

Installare il KIT IDRAULICO COLLETTORI ZONA MIX KV


SR in corrispondenza della terza zona miscelata.
OFF

130
- Rimuovere i pannelli anteriore e superiore del gruppo
termico Gruppo termico

D B
- Svitare le viti (A) e rimuovere la staffa (B). Ruotare il
quadro (C), contenente l'unità di controllo. A A
Svitare le due viti (D) e rimuovere il coperchio.
C
Unità di controllo

8
- Applicare la scheda interfaccia comunicazione (3) - Collegare il cavo flat (2) tra la scheda interfaccia comu-
all'unità di controllo. nicazione (3) ed il morsetto «X40» dell'unità di controllo.

2
3

X40
NO

OK

- Allentare le due viti (A) e rimuovere il coperchio supe- - Allentare le viti (C) e ruotare il frontalino (D) del quadro
riore (B) del quadro di comando per poter cosí acce- di comando
dere alla morsettiera interna

A
D
B
C

131
- Rimuovere la piastrina cieca (P), posta sulla parte
P
posteriore del quadro di comando, allentando le due V
viti (V) e sostituirla con quella del cablaggio fornito
con il kit

- Collegare il connettore a 3 poli CO3 del kit al connetto-


re femmina a 3 poli CO3A.

CO3 CO3A

- Forzare leggermente ed asportare il frontalino di tam-


ponamento facendo uso di un cacciavite o stringendo-
ne le alette poste internamente al quadro

- Inserire i connettori nella Termoregolazione ESATTO


DELTA e fissarla al quadro di comando.

b Per il collegamento della sonda MIX e l’impostazione


dei parametri funzionali della Termoregolazione fare
riferimento al libretto specifico fornito con l’apparec-
chio.

132
- Collegare il connettore (N) presente nel cablaggio del
dal QUADRO DI COMANDO
kit al morsetto “X41” della scheda interfaccia comuni-
del gruppo termico
cazione.

X41

- Fissare accurantamente con una fascetta la sonda MIX a - Collegare il circolatore PMix e la valvola miscelatrice
valle del circolatore terza zona mix. VMix, alla spina 5 poli come indicato in figura.

Y1=L2 MARRONE
Q2=L3 N Y1=L2 Y2=L1 Y2=L1 NERO

SONDA
MIX

PMix VMix

- Rimontare tutti i componenti operando in maniera inversa a quanto descritto.

CONTROLLI
Dopo aver installato il kit:

- Posizionare l’interruttore generale dell’impianto ed il


selettore di funzione del quadro di comando su "acce-
so".
Verificare l’accensione della segnalazione verde. ON

- Verificare il corretto funzionamento intervenendo sul


termostato ambiente o sul programmatore orario di OFF
ciascuna zona e modificando la taratura del valore del
setpoint riscaldamento (vedere libretto istruzioni speci-
fico del gruppo termico)

- Posizionare il selettore di funzione su (I) "spento" e


verificare l’arresto del gruppo termico e lo spegnimento
della segnalazione verde.

133
cod. RAMXXXX rel. 0.0 ottobre 2007

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