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REGOLAMENTO
GENERALE DI SICUREZZA
1ª Parte
Norme e procedure
di sicurezza generali
EDIZIONE 2003
INDICE 1ª PARTE
INDICE 2ª PARTE
1.1 – GENERALITÀ
La politica sulla sicurezza in Raffineria, in linea con le Politiche e le linee
guida Societarie, è basata sui seguenti principi:
- condurre le proprie attività nella salvaguardia della sicurezza dei propri
dipendenti e di quanti altri operano in raffineria;
- agire nel presupposto fondamentale che tutti gli infortuni sul lavoro
possono essere prevenuti e promuovere gli standards di consapevole
sicurezza e disciplina che questo principio richiede;
- integrare l’ottemperanza delle norme e delle prescrizioni di legge vi-
genti in materia con norme specifiche, tecniche ed organizzative deri-
vanti dall’esperienza specifica maturata e dalle innovazioni tecnologi-
che.
Le linee guida adottate per perseguire queste finalità sono:
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NOTE
E’ vietata l’introduzione di apparecchi telefonici cellulari all’interno della
Raffineria. Gli stessi vanno depositati negli alloggiamenti predisposti
presso la portineria.
2.2 – PRINCIPI E NORME DI COMPORTAMENTO PER LA PREVENZIONE DEGLI
INFORTUNI SUL LAVORO
2.2.1 – Tutti gli infortuni sul lavoro possono essere evitati.
L’esperienza insegna che alla base di ogni infortunio sul lavoro c’è un
comportamento sbagliato, quasi sempre riconducibile a:
- mancata applicazione di norme e prescrizioni di sicurezza;
- mancato uso, o uso incompleto o improprio, dei dispositivi di prote-
zione individuali (DPI);
- pianificazione del lavoro e valutazione dei rischi relativi inadeguate;
- disordine e mancanza di pulizia nella zona lavoro;
- uso improprio di utensili di lavoro;
- atteggiamento di lavoro non professionale e disattento.
2.2.2 – Le regole che occorre aver sempre ben presenti e che devono
essere rispettate per prevenire gli infortuni sul lavoro in raffineria sono
di conseguenza:
- la conoscenza e l’osservanza del Regolamento Generale di Sicurezza,
con particolare attenzione alle norme e procedure specifiche del pro-
prio lavoro;
- la pianificazione accurata del lavoro, con il coinvolgimento di tutte le
unità interessate, unitamente alla valutazione accurata dei rischi specifi-
ci sia ambientali che generici;
- l’emissione di un “Permesso di Lavoro” (vedere cap. 4) adegua-
to e completo sulla base delle valutazioni di cui al punto prece-
dente;
- l’uso scrupoloso di tutti i Dispositivi di Protezione da rischi ambientali
e da rischi generici, previsti nel “Permesso di Lavoro”;
- iniziare il lavoro solo dopo aver verificato che il “Permesso di Lavoro”
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sia stato autorizzato in tutte le sue parti e completo delle prove analiti-
che richieste;
- osservare sempre con attenzione la zona in cui si lavora e rimuovere o
far rimuovere, quando necessario, eventuali oggetti o materiali estranei
che possono ostacolare il lavoro o essere fonte di pericolo;
- fare particolare attenzione nel salire e scendere scale, scalette, supera-
re dislivelli e non usare rialzi improvvisati;
- assicurarsi che le dotazioni di sicurezza della zona del lavoro (docce
di emergenza, estintori, idranti, ecc.) siano agibili ed in buone condi-
zioni;
- usare attrezzi di lavoro efficienti ed adatti allo scopo, attenendosi alle
istruzioni d’uso: per lavori in aree a rischio di presenza di gas o vapori
infiammabili martelli e cunei dovranno essere costruiti o rivestiti con
materiale antiscintilla. Se espressamente indicato nel “Permesso di La-
voro” le chiavi utilizzate dovranno essere antiscintilla o cosparse di
grasso;
- mantenere sempre ordinata la zona di lavoro, rimuovendo gli attrezzi
usati e gli scarti prodotti durante il lavoro:
- segnalare sempre al proprio superiore ogni inconveniente o condizio-
ne improvvisa di pericolo che avrebbe potuto procurare incidenti e/o
danni a persone e cose;
- evitare tassativamente ogni scarico, drenaggio o sversamento non au-
torizzato;
- assicurarsi che le attrezzature siano bonificate prima di iniziare il lavo-
ro e recuperare eventuali spanti accidentali;
- servirsi con scrupolo degli appositi contenitori per la raccolta differen-
ziata dei materiali di scarto;
- non utilizzare pipe-racks, parapetti, gabbie di protezione, conduits di
cavi elettrici o di strumentazione e tubazioni in genere come punti di
fissaggio di carrucole o altri mezzi di sollevamento o trazione;
- eseguire con cura il sollevamento dei carichi e adottare le idonee pre-
cauzioni per impedire urti contro linee o apparecchiature;
- le gru e ogni altro mezzo d’opera (es. muletti, trattori, pianali, ecc.), se
privi di operatore, non devono stazionare nelle aree degli Impianti in
esercizio;
- negli intervalli ed alla fine dell’orario di lavoro togliere sempre tensione
agli impianti elettrici provvisori di cantiere e fermare le macchine/at-
trezzature alimentate da motore a combustione interna.
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sione o alla esecuzione del lavoro dovrà, dopo aver firmato la parte di
modulo di sua competenza, ottenere dal preposto dell’esercizio la fir-
ma sulla parte del modulo “si autorizza a ridare tensione”.
- L’addetto alle manovre solo quando in possesso del modulo firmato in
ogni sua parte potrà eseguire la manovra di ridare tensione.
- Completata la manovra l’addetto firma la parte “si dichiara di aver dato
tensione” e la consegna al preposto dell’esercizio trattenendo la parte
di sua competenza.
Sono escluse da queste norme gli impianti luce, le prese di forza motri-
ce, le tracciature elettriche e le cabine analisi.
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Radiotelefono
n. 700 001
(o commutando su flotta
SIC – se abilitato)
Fuoriuscita di N.telefonico di
gas/liquido emergenza : 222
infiammabile/tossico Non ammesso
l’utilizzo dei pulsanti
Radiotelefono avvisatori di incendio
n. 700 001 N. telefonico
(o commutando su flotta ambulanza: 400
SIC – se abilitato)
3.1.2 – Procedura per segnalare che è in atto una emergenza
Chiunque individua una situazione di emergenza deve segnalarla imme-
diatamente in uno dei seguenti modi:
PER TELEFONO
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PER RADIOTELEFONO
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