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Concorsi OSS Procedure operative Guida pratica II ed.
Copyright © 2018,2017 EdiSES S.r.l. - Napoli Sommario
RILEVAZIONE DEI PARAMETRI VITALI
9 8 7 6 5 4 3 2 l O
2022 2021 2020 2019 2018 1. Misurazione della frequenza e del ritmo del polso ..........................................................._.._ .._.......... 3
2. Misurazione della pressione arteriosa .........................................................................................................4
3. Misurazione della temperatura corporea .................................................................................................5
4. Valutazione della freQuenza respiratoria.........._.__.._....................................................__.._................. 8

ASSISTENZA ALLA NUTRIZIONE


A norma di legge è vietata la riproduzione, anche par- 5. Assistere un paziente adulto durante l'alimentazione per via orale...........................................13
ziale, del presente volume o di parte di esso con qual-
siasi mezzo. ASSISTENZA NELL'ELIMINAZIONE URINARIA EFECALE
rEditore 6. Assistenza al paziente che necessita di padella o pappagallo per la minzione .....................17
7. Raccogliere un campione di urina per gli esami di routine .............................................................19
8. Assistere il paziente che necessita della padella per evacuare.....................................................21
9. Prelevare un campione di feci............................................"'.......................................................................24

GESTIONE DEL RISCHIO


Edizione italiana a cura del Prof. Valerio Dimonte la. Lavaggio delle nnani.......................,.................................................................................................................. 29
Il. Dispositivi di protezione individuale (dpi) per le precauzioni standard .................................. 30
Dip, Sanità pubblica e Microbiologia - Università di 'Iòrino 12. Preparazione e mantenimento di un campo sterile......................................................................... 33
13. Raccolta di campioni .........................................................................................................................................35
13.1 Esame diagnostico per la ricerca di sangue occulto su un campione di feci .............. 35
13.2 Raccolta di un campione di ispettorato per coltura .................................................................36
Progetto grafico ecomposizione: ~,[ I['\ ìlil){Y'
MOVIMENTI ED ESERCIZI
Stampa: Vulcanica S.r.L - Nola (Na)
14. Uso dei principi di meccanica del corpo durante l'assistenza al pazìente................................ 41
per conto della EdiSES s.r.L Napoli 15. Posizionamento del paziente........................................................................................................................42
16. Spostare il paziente verso la testiera del Ietto......................................................................................45
17. Spostare un paziente nel letto in posizione laterale..........................................................................46
18. Assistenza nella deambulazione.................................................................................................................47
www.edises.it 19. Assistenza ai pazienti nell'utilizzo di supporti meccanici per camminare ..............................49
info@edises.it 20. MobiliZ7are il paziente nel letto nella posizione prona o ventrale...............................................53
info@edises.it 21. Mobilizzare un paziente a letto ....................................................................................................................54
22. Assistenza al paziente portatore di apparecchio gessato .............................................................. 56

IGIENE ECURA DEL PAZIENTE


23. cavo orale ........................................................................................................................................63
COPIA FUORI COMMERCIO
IIV I Sommario

24. Bagno a letto ad un paziente adulto..........................................................•..•..........................................64


25. Igiene Rilevazione dei parametri vitali
26. Lavaggio dei capelli ........................................................... m 68
................................................ •......................

2:7. Rasatura .............................................................................................................................................................. 69


28. Rifacimento del letto occupato............................................................................................................. 70
29. Assistenza no<'t.. rr1"rt·pm ...................................................................................................................................1
39. Igiene dei

GESTIONE DELL'IMMOBILlTÀ
31. Applicazione di una benda elastica .......................................................................................................... 79
32. Applicazione di calze elastiche .............................................................................................................81
33. Trasferimento del paziente dal letto alla barella ............................................................................. 83
34. Trasferimento di un paziente con l'uso di una tavola di trasferimento ...................................84
35. Trasferimento dal letto alla sedia ................................................................................................. 85
36. Aiutare il paziente a sedersi sul lato del Ietto.....................................................................................87
37. Usare un sollevatore idraulico ................................................................................................................ 88

GESTIONE DEL DOLORE


38. Effettuare un alla schiena ..................................................................................................... 93
39. Rilassamento

TRATTAMENTO DELLA CUTE E OELLE FERITE


49. Applicazione di una medicazione................................................................................................................101

SOMMARIO
Misurazione della frequenza e del ritmo del polso
Misurazione della pressione arteriosa
Misurazione della temperatura corporea
Val utazione della frequenza respiratoria
~ 1. Misurazione della frequenza e del ritmo
~ del polso
Obiettivo
Monitorare la frequenza ed il ritmo dci polso dci paziente
Materiale occorrente
Radiale: orologio (o altro dispositivo per misurare il tempo) dotato di
un indicatore dci secondi
Tecnica
Identificare il paziente
Valutare i hmori che influenzano la fl'equenza e il ritmo dci polso del
paziente: attività, età, stress, farmaci, temperatura, bilancio idrico
Garantire privacy al paziente
Spiegare le procedure
Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard

Misurazione radiale
l'orre la punta delle prime due o tre dita sull 'arteria radiale del pazien-
te, sul lato del polso vicino al pollice, premendo con delicatezza
l'artendo nel momento in cui la lancetta dei secondi arriva su un qua-
numero dell'orologio. iniziare a contare le pulsazioni comin-
ciando dallo zero
Contare le pulsazioni per 30 secondi e moltiplicarle per due, oppure
contare le pulsazioni per 60 secondi
Se il polso dci paziente è irregolare, contare per 60 secondi
Valutare il ritmo dei battiti osservando l'andamento degli intervalli tra
ì battiti
Informare l'infermiere in caso di sospette anomalie
Registrare la frequenza e il ritmo
Riportare il rilevamento come richiesto

Dopo la procedura

_-
Lavarsi le mani
V"rifìcare la risposta del paziente alla procedura

I .~ ..
I 4 I Rilevazione dei parametri vitali 3. Misurazione della temperatura corporea I 5 I

Risultati attesi aria nel bracciale fino a una pressione di 30 mmHg superiore
sistolica stimata
La frequenza cardiaca del paziente sarà stata accuratamente rilevata
il bracciale, in modo da ridurre la quantità di
sangue all'interno dell'avambraccio
- Rilasciare lentamente la valvola, in modo che la oressione diminuisca

I 2.. Misurazione della pressione arteriosa ad una velocità di 2-3 mmHg al secondo
Annotare il valore in corrispondenza del quale si comincia a sentire il
lO suono: esso rappresenta la pressione sistolica
- Auscultare i suoni che diventano più profondi fino a
Sgonfiare il bracciale rapidamente e completamente
Obiettivo .- Annotare l'ultimo suono
Rilevare con accuratezza la pressione arteriosa del paziente
Dopo la procedura
Materiale occorrente Lavarsi le mani
- Sfigmomanometro aneroide Verificare la risposta del paziente alla procedura
- Cuffia della dimensione adatta
Fonendoscopio a doppio capo (campana e diaframma) Risultati attesi
I .a pressione arteriosa del paziente sarà stata accuratamente rilevata
Tecnica
Identificare il paziente
Lavare mani
Spiegare le procedure
Valutare i fattori che influiscono sul rilevamento della pressione arte-
riosa: età, sesso, etnia, attività, stress, farmaci, posizione dci paziente
I 3. Misurazione della temperatura corporea
un sito adatto per il rilevamento della pressione arteriosa
Scoprire completamente il sito di applicazione del bracciale: nel caso Obiettivo
in cui si utilizzi il braccio, l'avambraccio deve essere a livello del cuore
I~i<'vare accuratamente la temperatura corporea del paziente
e il palmo della mano rivolto verso l'alto
Applicare il bracciale sgonfio sul braccio del Materiale occorrente
Assicurarsi di posizionare il bracciale sull'arteria brachiale, circa 2, TI'rmometro
cm al di sopra dello spazio antecubitale o dell'ansa del gomito Fodero o cappuccio per termometro, se previsto
Determinare preliminarmente la pressione sistolica per palpazion4 l'l'I' rilevare la temperatura rettale:
dell'arteria brachiale o radiale • guanti da esame puliti, non sterili
Tenendo la valvola chiusa, utilizzare la pompa per rapida-
• lubrificante idrosolubile
mente il bracciale rampone di tessuto imbevuto di alcool
Nel momento in cui non si sentono più le pulsazioni a livello dell'a
teria brachiale, annotare il valore indicato dallo sfigmomanometro Ttcnlca
sgonfiare il bracciale aprendo la valvola al lo scopo e i dettagli del rilevamento della tempe-
Attendere 1-2 minuti prima di rigonfiare la cuffia ,alllra e chiedere la sua collahorazione
Posizionare il fonendoscopio sull'arteria brachiale I ,avarsi le mani e seguire le precauzioni standard

1_I!·~#.i 'l'P:!'! ;'.i":,,.'; F.:.'!i'.,:1;:.;!F;';'·t." :i,;H;!i"l'!,!!, •.•.:.,·. : .; ;'.';;;.;;' wwwAldIlu.it


I 6 I Rilevazione dei parametri vitali 3. Misurazione della temperatura corporea I 7 I
Stabilire il metodo più appropriato per il rilevamento della temperatu- Pulire il termometro con un tessuto imbevuto di tampone alcolico dal-
ra del paziente, considerando le implicazioni e le controindicazioni di Ia parte meno contaminata v<'rso quella più contaminata
ciascuno di essi Riportare nel grafico il valore della temperatura sul termometro e ri-
Utilizzare esclusivamente il termometro adatto al metodo prescelto porlo
Verificare i fattori che influenzano il rilevamento della temperatura: Rimuovere i guanti e lavarsi le mani
età, attività, ora del giorno, stress, temperatura e umidità dell'ambien-
te, farmaci Misurazione ascellare
AI termine della procedura informare l'infermiere Applicare un cappuccio o un fodero al termometro, se si tratta di un
termometro di uso comune
Misurazione orale non a mercurio Posizionare il termometro sotto l'ascella asciutta del paziente
Applicare un cappuccio o un fodero al termometro, se si tratta di un Invitare il paziente a mettere il braccio sul torace dal lato dove si misu-
termometro di uso comune ra la temperatura
Posizionare il bulbo del termometro sotto la lingua del paziente Lasciare il termometro in posizione per il tempo necessario (nel ca-
Chiedere al paziente di mantenere il termometro in posizione e a stret- so di termometro non elettronico occorrono 6-9 minuti, nel caso di
to contatto con la lingua lermometro elettronico, esso segnalerà il completamento della lettura
Lasciare il termometro in posizione per 2-3 minuti (un termometro ('on una luce o un suono
elettronico indicherà il completamento della lettura con una luce o un l':strarre il termometro dall'ascella e rimuovere il cappuccio o il fodero
suono) Pulire il termometro con un tessuto imbevuto di tampone alcolico
- Estrarre il termometro dalla bocca del paziente, quindi rimuovere il d"ll'estremità meno contaminata a quella più contaminata
fodero o il cappuccio dal termometro e pulirlo con un tessuto imbevu- Riportare nel grafico il valore della temperatura sul termometro e ri-
to di tampone alcolico dalla parte meno contaminata verso quella più l'orlo
contaminata 1.;\Varsi le mani
Leggere il valore della temperatura sul termometro e riporlo
Lavarsi le mani Mi~urazone timpanica
(:0l'rir<, l'estremità del termometro con un cappuccio, seguendo le
Misurazione rettale "I rll/.ioni della casa produttrice
- Dopo aver lavato le mani, indossare i guanti .'il irare l'orecchio, tirando il padiglione auricolare leggermente verso
- Applicare un cappuccio o un fodero al termometro l'a Ilo. posteriormente e verso l'esterno
Lubrificare i primi 4 centimetri della sonda del termometro rettale Il''"lClo un movimento circolare, inserire delicatamente il termometro
con un lubrificante idrosoluhile , ... II·orecchio facendolo aderire alla sua mucosa
Provvedere alla privacy del paziente (:irar" il termometro in direzione del naso del paziente
Mettere il paziente nella posizione di Sims con le cosce flesse o in de- :\, o ("lClere il termometro per iniziare la lettura della temperatura e

cubito laterale 10·,,,.,.10 in posizione per il tempo necessario: sarà il termometro stesso
Inserire delicatamente il termometro nell'ano per 4 centimetri " "'~,olare il completamento della lettura
- Tenere il termometro in posizione per il tempo necessario (un termo- hl' a 1"'(' il termometro dall'orecchio del paziente
metro non elettronico indicherà il completamento della lettura con II 'l'''' I a, (' nel grafico il valore della temperatura sul termometro e ri-
una luce o con un suono) 1'"11"

.I!!!I-
Estrarre il termometro dall'ano e rimuovere il fodero o il cappuccio 1,11',11 si l" Illani
Pulire la zona rettale dall'eccesso di lubrificante

~1!Ili . . . . . .It ~
I 8 I Rilevazione dei parametri vitali 4. Valutazione della frequenza respiratoria I 9 I
Dopo la procedura de) movimento del torace del Daziente e la re-
Dopo aver estratto il termometro, gettare il fodero o il cappuccio e
pulire l'area rimuovendo illubrìficante Dopo la procedura
- Pulire il termometro con il tampone imbevuto di alcool partendo dal-
Confrontare i dati di frequenza, profondità. ritmo e caratteristiche del
Ia parte meno contaminata verso quella più contaminata
con olldli nrecedenti
Rimuovere i guanti e lavarsi le mani
- Stabilire la risposta del paziente alla procedura Risultati attesi
Risultati attesi Rilevamento accurato dello stato reSPIramr del paziente

- La temperatura del paziente sarà accuratamente misurata

I 4. Valutazione della frequenza respiratoria


Obiettivo
Monitorare la frequenza, la proftmdità, il ritmo e le caratteristiche del
del paziente
Materiale occorrente
Orologio (o altro dispositivo per misurare il tempo) dotato di un indi-
catore dei secondi
Tecnica
Valutare i fattori che possono influenzare il rilevamento della frequen-
za respiratoria del paziente: attività, stress, obesità, farmaci, presenza
di patologie polmonari o del tronco encefalico, fumo di sigaretta
- Fare assumere al paziente una posizione comoda, in cui siano visibili i
movimenti del torace
Riesaminare le direttive per il rilevamento del respiro
Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard
Effettuare il conteggio tenendo la mano sullOrace
Osservare l'innalzamento e l'abbassamento del torace: un ciclo com-
pleto di inspirazione ed espirazione costituisce un atto
Cominciare a contare quando la lancetta dei secondi sull 'orologio pas-
sa su un numero
Per ottenere la frequenza in atti per minuto, contare per 30 secondi e
moltiplicare per due oppure contare per 60 secondi

~i_.
www"'lH.it
I
5. Assistere un paziente adulto durante
1l'alimentazione per via orale
Obiettivo
1\"i.~I('[e il paziente durante l'alimentazione se non è in grado di farlo
,11'1. >IlOinamente

Materia le occorrente
'n'parare il materiale di supporto costituito da:
tazza a doppio manico
lazza antirovesciamento
lazza con incavo per il naso
• piatto da pasto con bordo
• piatto labiato
utensili speciali con manici modificati per facilitare l'impugnatura
Tecnica
Id"lllificare il paziente e presentarsi
I{iomtrollare le prescrizioni specifiche per la dieta e l'alimentazione
Rimuovere gli stimoli fastidiosi visivi, olfattivi, uditivi, tattili presenti
, h., possono far diminuire
l', ('parare una superficie libera e pulita dove posizionare il cibo
l', ('parare il paziente prima di alimentarsi: assisterlo nell'evacuazione
l' 1I1'Il'iHiene personale

l'osi/ionare il paziente in modo che possa deglutire facilmente e non


'''l'irar.. il cibo
\',IIUl<lI'C nel paziente: la capacità di deglutire cibo e liquidi, la fun-
1111"" <le] tratto gastrointestinale, la capacità di alimentarsi da solo, le
1'\'I'lIl11alì allergie ai cibi, i cibi preferiti
h.,~lIir .. l'igiene delle mani secondo le precauzioni standard previste
!'".i/iOitare il paziente in posizione Fowler o semi-fowler
1'lIlin' il viso e le mani del paziente con salvietta umida prima che co-
1111111 ì a mangiare
l'II'!,illilr" il vassoio con il cibo, tenendo conto del grado di autosuffi-
110'11101 di'l paziente, fornire un tovagliolo o

--------------------
. . . . . . It ,;,a!l,'n:i>J,i!'iii'!,j[q; ~,;:l'"m!iL. .;"~' __
L
I s. Assistenza al paziente che necessita
di padella o pappagallo per la minzione

Obiettivo
Determinare la frequenza e le caratteristiche abituali della minzione
R;H"cogliere l'anamnesi riguardante problemi di minzione, malattie
del tratto urinario o interventi chirurgici e altre patologie che possono
n'are problemi urinari
Valmare le caratteristiche e il volume dell'urina del paziente
DI'terminare qualsiasi fattore che possa influire sull'eliminazione uri-
nana
Iklerminare la presenza di dolore
\,;dlltare i dati provenienti da visite ed esami diagnostici
Mlteriale occorrente
l'adl'lla o pappagallo puliti
I :a 1'1 a igienica
(:olllcnitore appropriato per prelievo di urine, se richìesto
I :";lIlti monouso

Tecnica
l', illla di effettuare la procedura, presentarsi e verificare l'identità del
l',,,iellle secondo il protocollo della struttura. Spiegare al paziente che
I ma si sta facendo, e come può collaborare. Illustrare come i
,1."lIali saranno usati nella pianificazione futura delle cure o delle
Il''''1,ie.
'J I ,.I\'al'si le mani e osservare le per il controllo delle infezio-
Ili,

l'I ,,\'wdere alla riservatezza del paziente.


.\ .. i.t,·,..· il paziente nell'uso del pappagallo o della padella,
• l. :""segnare il pappagallo o la padella al paziente, in modo che pos-
• .1 pmizionarlo autonomamente,

1'1'/""";
l',,.i,ionare il dispositivo tra le gambe del paziente, in modo che
l'uri"" vi fluisca all'interno,
• Assinlrarsi che il campanello di chiamata sia raggiungibile dal pa-
1i,'III1',

l~i __
=11111111
1'1
118 I Assistenza nell'eliminazione urinaria e fecale 7. Raccogliere un campione di urina per gli esami di routine 119 I
• Allontanarsi per 2-3 minuti o fino alla chiamata del paziente.
Oppure: 7. Raccogliere un campione di urina per
1gli esami di routine
Rimanere vicino al paziente se necessita di supporto nel manteni-
mento della postura o altro tipo di assistenza.
5. Assistere il paziente durante la rimozione del dispositivo, se necessa-
rio.
Indossare i guanti monouso. Rimuovere il dispositivo. Obiettivo
• Asciugare con la carta igienica il meato urinario, se è bagnato.
R,II'('olta dei campioni di urina per esami generici
Asciugare il perineo.
l', iIII a di raccogliere il campione,l'OSS valuta:
Cambiare la biancheria del letto o la traversa posta sotto il paziente,
Il grado di collaborazione del paziente e il tipo di assistenza neces-
se sono bagnate.
sario.
Fornire il materiale necessario per la pulizia delle mani.
Se qualche farmaco assunto dal paziente può modificare il colore
6. Controllare l'urina come richiesto.
dell'urina o alterare i risultati dell 'analisi.
Misurare la quantità di urina emessa, se per il paziente è stato ri-
Se il paziente può provvedere da solo al prelievo del campione di
chiesto il bilancio idrico, e trasferirne un campione nel contenitore
urina. Generalmente 10 mL di urina sono sufficienti per un'analisi
appropriato, se necessario.
delle urine di routine.
Svuotare e sanificare il dispositivo e riporlo di lato alletto del pa-
Se il paziente non è autosufficiente, utilizzare una padella o un
ziente. Se il paziente di sesso maschile preferisce, il pappagallo può
pappagallo.
essere appeso per il manico a un lato del letto per un più facile
accesso. Materiale occorrente
Togliere e gettare i guanti. Lavarsi le mani. (~lIanti monouso, se necessario
Dopo la procedura l'adella pulita, pappagallo o sedia comoda per i pazienti che non sono
iII ~rado di urinare direttamente nel contenitore di raccolta
Documentare tutte le informazioni utili sulla cartella clinico-infermie-
( :ollienitore di raccolta per esame delle urine
ristica
Moduli di richiesta per il laboratorio
Riportare tutti i dati sulla documentazione clinica del paziente e nel
1'.1 ichetta di identificazione del campione
piano assistenziale, con le note ritenute necessarie
- Registrare la quantità di urina, se è stata misurata, e tutti i dati rilevan- Tecnica
ti (per esempio, urine torbide, arrossamento del peri neo) l'I ima di effettuare la procedura, presentarsi e verificare l'identità del
Risultati attesi I,a/icllte secondo il protocollo della struttura. Spiegare al paziente che
, osa si sta facendo, perché e come può collaborare. Illustrare come i
- Adeguata valutazione dei dati attuali del paziente e confronto con i
, iSlillati saranno usati nella pianificazione futura delle cure o delle
precedenti, se disponibili.
'.-rapie. Dare ai pazienti che deambulano le seguenti informazioni e
Riferire all'infermiere e/o al medico eventuali segni patologici
i~1 rllzioni:
spiegare lo scopo dell'esame e la tecnica di raccolta del campione;
spiegare che tutti i campioni devono essere privi di contaminazioni
"'cali e che quindi è necessario che la minzione avvenga prima o
dopo la defecazione;

1_I!,i~l';"m:frtO[& www.•dlses.it
I 2e I Assistenza nell'eliminazione urinaria e fecale 8. Assistere il paziente che necessita della padella per evacuare I 21 I

a.
l
• istruire i pazienti a non gettare nella padella la carta igienica, ma in
un cestino dei rifiuti; Assistere il paziente che necessita
dare al paziente il contenitore per l'esame e mandarlo a urinare in
bagno; della padella per evacuare
2. Lavarsi le mani e osservare le procedure per il controllo delle infezio-
ni, ad esempio indossare i guanti per maneggiare i contenitori con i
campioni. Obiettivo
3. Provvedere alla riservatezza del paziente. (:hiedere se il paziente ha mai usato una padella. Individuare dove è
4. Assistere il paziente gravemente malato, fisicamente inabile o disorien- silllata la padella del paziente.
tato. Provvedere ali 'assistenza richiesta in bagno o aiutare il paziente a Assistere i pazienti durante la defecazione, sulla base delle conoscenze
usare la padella a letto. (' abilità e del grado di complessità assistenziale.
5. Assicurarsi che il campione sia sigillato e il contenitore pulito. 11II<,rmarsi sulla necessità di raccogliere alcuni campioni di feci prima
• Mettere il coperchio e chiudere ermeticamente il contenitore. d .. llo smaltimento.
• Se l'esterno del contenitore è contaminato con l'urina, indossare V,lllItare:
guanti non sterili e pulirlo con acqua e sapone. Modello di eliminazione: frequenza e orari dell'eliminazione inte-
Togliere e gettare i guanti. Lavarsi le mani. stinale del paziente. Questo modello è cambiato recentemente? È
6. Apporre l'etichetta per l'identificazione del campione e inviarlo alla- mai cambiato? In caso affermativo, il paziente conosce i fattori che
boratorio, utilìzzando appropriati sacchett.i o wntenitori di campioni possono averlo influenzato?
per il rischio biologico. (;onfiore addominale.
• Controllare che la richiesta per il laboratorio e l'etichetta sul cam- Peristalsi: auscultare LUtti e quattro i quadranti addominali per
pione abbiano le informazioni corrette e che quest'ultima sia bene :).15 secondi per determinare il grado di attività peristaltica.
attaccata al contenitore del campione. Regione perianale e ano: ispezionare queste aree per discromie, in-
• Organizzare l'ìnvio tempestivo del campione al laboratorio o met- fiammazioni, cicatrici, lesioni, ragadi, fistole o emorroidi.
terlo in frigorifero. Presenza di dolore addominale o rettale.
Livello di mobilità e grado di assistenza richiesto.
Dopo la procedura Necessità di un campione di feci.
Registrare la raccolta del campione sulla documentazione clinico-in-
fermieristica del pazicnte, includendo la data e l'ora di raccolta e tutti
Materiale occorrente
i dati infermieristici (per esempio, colore, odore e quantità). Padella pulita e copripadella
( :a l't a igienica
Risultati attesi lIa<"ÌJlella con acqua, sapone, spugna e asciugamano
Riferire i risultati degli esami al medico. ( :ollienitori per il prelievo di campioni, se richiesto
(:II<Illti monouso
Traversa assorbente lIlonouso

Tecnica
l't illla di effettuare la procedura, presentarsi e verificare l'identità del
l'òl/it'llte secondo il protocollo della struttura. Spiegare al paziente che
, "sa si sta facendo, perché e come ouò collaborare.

_l'I~: ~0:'.i1UHm www.tdlses.it ~I!-


I 22 I Assistenza nell'eliminazione urinaria e fecale 8. Assistere il paziente che necessita della per evacuare I 23 I
2. Lavarsi le mani e osservare le procedure per il controllo delle infezion' I.lla di mano. Chiedere al paziente di chiamare al termine dell'eva-
(per esempio, guanti monouso). ."".ione. Lasciare il paziente solo quando si è sicuri di avere eseguito
3. Indossare i guanti monouso. I Il Il (' le fasi della procedura.
4. Provvedere alla riservatezza del paziente.
5. Preparare il paziente. 1~lozine della padella
• Per i pazienti che possono collaborare sollevando il bacino, sistema- III I~il'osznare il letto nella posizione iniziale.
re la biancheria del letto in modo da esporre la zona da trattare e Rimuovere la padella nello stesso modo in cui è stata posizionata,
sollevare gli indumenti per non farli bagnare durante la procedura. ICflendola con fermezza per evitare di versarne il contenuto.
Piegare la biancheria da letto esponendo il bacino e sistemare il • (:oprìre la padella e posada su una sedia adiacente con una traversa
pigiama per evitare cadute accidentali dentro la padella. o un asciugamano sotto di essa.
• Per i pazienti che non possono sollevare il bacino, piegare la bian- Il -""islere il paziente rispettando le norme igieniche.
cheria e le coperte da letto fino al bacino. Attorcigliare la carta igienica diverse volte intorno alla mano con ìI
6. Posizionare la padella. g'lIanto e pulire la persona dal pube all'ano cambiando ogni volta
Per i pazienti che possono sollevare il bacino: I..<lmmento di carta igienica.
a. chiedere al paziente dì flettere le ginocchia, spingere con la (;ettare la carta igienica sporca nella padella.
schiena e i calcagni e sollevare il bacino. Il paziente può utiliz- • I ,<lvare la zona anale con acqua e sapone e asciugare accuratamente.
zare un trapezio, se presente, o afferrare la sponda laterale per Rimuovere la traversa assorbente monouso e cambiare il lenzuolo,
l'appoggio. Assistere il paziente nel sollevare il bacino, ponendo- se necessario.
gli una mano sotto la testa e una sul fondoschiena, appoggiando • Porgere al paziente il materiale per lavare e asciugare le mani.
il gomito sul materasso e usando l'avambraccio COllie una leva; l'.' l',,,vvedere all'attenuazione degli odori sgradevoli nella stanza.
b. predisporre la traversa assorbente dove sarà collocata la padel- • Spruzzare del deodorante per ambienti, salvo controindicazioni
la. Posizionare una padella standard sotto i glutei con la punta pa problemi respiratori o allergie.
diretta verSo i piedi del letto, poggiando il bacino sull'orlo arro- 1'\ I~imdnare la padella utilizzata.
tondato morbido. Disporre una padella a pantofola (da frattu- l'n'levare un campione di feci, se richiesto, e metterlo nel conteni-
ra) con la parte piatta sotto le natiche del paziente. tore etichettato.
Per i pazienti che non possono sollevare il bacino; • Svuotare e pulire la padella, se non è monouso. Coprirla con un
a. assistere il paziente nell 'assumere una posizione laterale; '''l'ripadella pulito prima di restituirla al paziente.
b. posizionare la padella contro i glutei del paziente, con la parte • Togliere e gettare i guanti. Lavarsi le mani.
aperta diretta verso i piedi del letto;
c. far girare delicatamente il paziente in posizione supina mante-
Dopo la procedura
nendo la padella in posizione. lIo!'lllnentare sulla cartella clinico-assistenziale tutte le informazioni
7. Sollevare il letto in posizione di semi-Fowler. Ricontrollare la posizione uldi (per esempio, colore, odore, quantità e consistenza delle feci).
della padella, poiché potrebbe essersi spostata mentre si sollevava la I~ 'l'orI are tutti i dali sulla documentazione clinica del paziente e nel
testa del paziente. l'i" IlO assistenziale.
• Se il paziente è impossibilitato ad assumere la posizione di semi- Rllultati attesi
Fowler, posizionargli un piccolo cuscino sotto la schiena oppure
;\",ìslt'lIza al paziente per l'evacuazione con l'utilizzo di padella
aiutarlo ad assumere la posizione più confortevole.
I~iklì ..e all'infermiere elo al medìco le deviazioni significative rispet-
8. Mettere un lenzuolo sul paziente.
lo ,.lIa norma.
9. Fornire al paziente la carta igienica, abbassare il letto, sollevare la.
sponda laterale e assicurarsi che il campanello di chiamata sia a por-

~ 1_ _ i~}f,;1:n'q!"\lmJrt@·F.)d :.www.IdIHs.it
I 24 I Assistenza neU'eliminazione urinaria e fecale 9.  Prelevare un campione di  feci  I 2S  I

I 9. Prelevare un campione di feci •   Assistere il paziente sulla sedia comoda posta vicino al  letto, sulla 


padella o in bagno. 
•   Indossare  guanti  monouso  per prevenire la contaminazione delle 
mani e, se è  necessario, pulire il  paziente.  Ispezionare la cute vici-
Obiettivo no alla zona anale per valutare eventuali irritazioni, specialmente 
Raccolta di campioni di feci per esami generici quando il  paziente defeca frequentemente c/o presenta feci 
Utilizzo dci metodo corretto per ottenere e maneggiare il campione de. 
Utilizzo di tecniche sterili per l'esame colturale ~l. Mettere la quantità di feci necessaria nel contenitore di raccolta. 
•   Usare una o  due spatole per trasferire parte o  tutte le feci  nel con-
Materiale occorrente tenitore  di  esame,  prestando  particolare  attenzione  a  non  conta-
Padella pulita o sedia comoda minarne l'esterno. La quantità di feci  necessaria dipende dal tipo 
- Guanti monouso di esame richiesto. Di solito sono sufficienti 2,5  cm di feci formate 
Contenitore di plastica con coperchio per il campione (etichettato) o, ()  15/30  mL di feci  liquide.  Qualche volta  è  necessario  inviare  al 
per esame colturale delle feci, tampone sterile in una provetta, come laboratorio tutte  le feci  espulse per includere nel campione anche 
da procedura prevista l'eventuale pus, muco o sangue. 
Due spatole •   Per eseguire  un esame  colturale  delle  feci,  hagnare  un  lampone 
Asciugamano di carta sterile nelle stesse, preferibilmente dove è  presente e visibile il pus 
Moduli di richiesta per il laboratorio (in caso di feci purulente). Mettere il tampone in una provetta ste-
rile. 
Tecnica
•   Avvolgere le spatole usate in un panno di carta prima di gettarle nel 
1. Prima di effettuare la procedura, presentarsi e verificare !'identità del
contenitore per lo smaltirnento dei rifiuti. 
paziente secondo ìI protocollo della struttura. Spiegare al paziente
•   Dopo aver prelevato il campione, applicare il coperchio sul conteni-
cosa si sta facendo, perché e come può collaborare. Illustrare come tore. 
i risultati saranno usati nella pianificazione di ulteriori cure o tratta- I.. Assicurare il comfort al paziente. 
menti.  •   Svuotare, pulire e mettere a posto la padella o la sedia comoda. 
Dare ai pazienti in ambulatorio le seguenti informazioni e istruzioni:  •   Togliere e gettare i guanti usati.  Lavarsi le mani. 
•   scopo del campione di fed e procedura di raccolta; 
•   defecare in una padella pulita o su una sedia comoda;  Dopo la procedura
•   non contaminare il campione. se possibile, con urina o  sangue me- I\kll(Te  l'etichetta  per l'identificazione sul  campione e  inviarlo  al  labo-
struale. Urinare prima della raccolta del campione;  I.Uurio.
•   dopo  la  defecazione,  non  mettere  la  carta igienica  nella padella,  ( :ontrollare che la richiesta per il  laboratorio e  l'etichetta sul campio- 
perché i contenuti della carta possono alterare i valori degli esami  Il<' contengano le informazioni corrette e  che l'etichetta sia ben attac- 
di laboratorio.  , ala al contenitore del campione.  
2.   Lavarsi le mani e osservare le procedure per il controllo delle infezioni.  Assicurarsi che i campioni siano posti in appropriati contenitori o sac- 
•   1:0SS deve osservare quanto più possibile le tecniche asettiche per  III,' per il rischio biologico.  
ottenere un campione di fed, per maneggiare la padella del pazien- ( l'j.(anizzare l'invio del campione al laboratorio. Alcuni campioni di feci  
te c  per mettere il campione nel contenitore di raccolta.  Il.... ('sami colturali o test per la presenza di parassiti devono essere invia- 
3.   Provvedere alla riservatezza del paziente.  I i i 111 mediatamente al laboratorio. Se ciò non fosse  possibile, bisogna se- 
4.  Assistere il paziente che ha bisogno di aiuto.  Kuìrc'  le  istruzioni riportate sul contenitore deI campione. In alcuni casi  
" 11I'("('ssaria la refrigerazione, perché i valori batteriologici cambiano se  

l\IIIWN,tdlMl.it
I 26 I Assistenza nell'eliminazione vrinaria  e fecale 
il campione di feci viene lasciato in una stanza calda. Non mettere mai i 
campioni di feci  in un frìgorifero che contiene cibo o farmaci.  Gestione del rischio
•  Riferire al medico i test risultati positivi 

Risultati attesi
_  Esecuzione corretta della tecnica dell'esame colturale delle feci per otte-
nere risultati attendibili.

Lavaggio delle mani


Dispositivi di protezione individuale (dpiJ per le precauzioni standard
Preparazione e mantenimento di un campo sterile
Raccolta di campioni
Ile. Lavaggio delle mani

Obiettivo
R.imuovere la flora batterica transitoria dalle mani  l'oneratore sanitario 

Materiale occorrente
piccole saponette, in  ecc.) 

Tecnica
A'TI'l'tarsi  di  un'eventuale  allergia  al  prodotto  utilizzato  per il  lavaggio 
tI,'I!(' mani 
l,avare le mani in seguito a: 
•  contatto con la pelle intatta di un paziente 
•  rontatto con fluidi corporei o escrezioni, membrane mucose, pelle 
non intatta e medicazioni di ferite 
•  mntatto con oggetti posti nelle immediate vicinanze del paziente 
passaggio da una regione corporea contaminata ad una pulita 
rimozione dei guanti 
l,ava rsi le  mani con acqua e un sapone non anti­microbico: 
prima di mangiare e dopo essere stati alla toilette 
nd caso in cui le mani siano visibilmente sporche, macchiate di san-
gl(~ o di altri fluidi corporei, o contaminate da materiale proteico
( :11111 rollare la superficie delle mani per la presenza di lesioni o tagli e
1.1 lunghezza delle unghie
IUmhoccarsi le maniche
:\pl i 1'(' il rubinetto e regolare la temperatura e il flusso dell'acqua.
"'IMUart' le mani
il sapone sulle mani e far formare delicatamente la schiuma
!\H.knrars; che la divisa non tocchi il lavandino, che costituisce una
]tlllh' di microrganismi
"'""lillar(' l'intera superficie delle mani e dei polsi per 1.') secondi:
• l"III'{'('iare le dita per pulire gli spazi interdigitali
• "I"linare la punta delle dita contro il palml!Tdelia mano opposta
IiIl l,II 'l'IiIl'I' le mani e asciugarle con un aScÌugà!mano di carta, comin-
Iltllld" d.!lle dita e salendo verso gli avambracci

," _·~'fI.:i}
" ......
I 30 I Gestione del rischio protezione individuaie per le precauzioni standard I 31 I
Dopo la procedura Assicurarsi che il camice copra interamente gli abiti, in modo che non 
Gettare l'asciugamano   ",i  SDorchino di fluidi corporei 
Usare un asciugamano asciutto per chiudere il rubinetto, in modo  
evitare la trasmissione di microrganismi dal rubinetto alle mani   I\lmozione di un camice
Slacciare  il camice a  livello della vita con le mani  pulite o  con guanti 
Risultati attesi
Le mani saranno pulite  Rimuovere i guanti 
Slacciare il camice a livello del collo 
Afferrare  il camice sotto  il colletto e  sfilare una manica lungo il 
co la mano 

11.  Dispositivi di protezione individuale Ripetere la stessa operazione con l'altro braccio 


Arrotolare il camice al rovescio, assicurandosi che la superficie conta-

1(dpiJ per le precauzioni standard lIIinata non tocchi le mani o  la pelle non protetta 


,'il' visibilmente contaminato da sangue o  materiale organico elimina-
I(' nei rifiuti sanitari pericolosi 

Se non contaminato eliminarlo nei rifiuti urbani 
Obiettivo
Lavarsi le mani 
Pn.tpa,~r la pelle e  gli abiti dalla contaminazione di microrganismi ed  
evitare la trasmissione di questi ultimi ad altri pazienti o ad oggetti   Applicazione di una mascherina
Materiale corrente Allacciare la mascherina: 
•  secondo il tipo di mascherina, mettere gli elastici intorno alle orec-
Guanti, camice, mascherina, cuffia, occhialini 
chie oppure legare i lacci superiori e  poi quelli inferiori 
Tecnica Allungare la mascherina verso il basso a  partire dal naso, in modo che 
Accertarsi di un'eventuale  al lattice, propria o  del  ("Opra  la bocca  e  il mento  e  stringere  la  striscia  metallica  intorno  al 
dorso del naso 
Applicazione di guanti
Lavare le mani   I\lmozione di una mascherina
Prelevare i guanti dal contenitore   Itlgliere la mascherina dal viso dopo aver rimosso i guanti slacciando 
Mantenere il guanto dalla parte del polsino e infilare le dita e la   prima la parte inferiore e  poi quella superiore 
fino al polso   Se visibilmente contaminata da sangue o materiale organico, eliminar-
Ripetere la stessa operazione con l'altra mano   la  nei rifiuti sanitari pericolosi 
Se non contaminata, eliminarla nei rifiuti urbani 
Rimozione di guanti I ,« varsi le  mani 
Afferrare con una mano la parte esterna del guanto dell'altra mano, a  
livello del polso, e  tirarlo via rovesciandolo   Applicazione di una
Tirare via l'altro guanto su quello già rimosso   Sistemare i capelli in modo che stiano raccolti all'interno della cuffia: 
,i possono utilizzare elastici, lacci o fermagli 
Applicazione di un camice Qmllldo si  è  pronti, mettere la cuffia sulla testa e coprire completamen-
Far passare le braccia attraverso le maniche, una per volta   l"  i capelli:  la funzione  della cuma è  quella di  proteggere i  capelli  da 

Allacciare il camice a livello del collo e della vita   <t,tTl'zioni ed escrezioni 
I 32  I Gestione del rischio  12. Preparazione e mantenimento di un campo sterile I 33  I

Rimozione di una cuffia


­ Usare guanti puliti o avere mani pulite  12.  Preparazione e mantenimento di un
Infilare una mano sotto la cuffia e  rimuoverla con attenzione, in modo 
tale che la superficie esterna contaminata non tocchi i capelli o la pelle 
Se visibilmente contaminata da sangue o materiale organico, eliminar-
1campo sterile
la nei rifiuti sanitari pericolosi 
Se non contaminata, eliminarla nei rifiuti urbani  Obiettivo
­ Lavarsi le mani  Preparare un'area priva di microrganismi in vista di una procedura inva-
siva sul paziente 
Applicazione dei dispositivi di protezione per gli occhi
­ Assicurarsi di  posizionare il dispositivo in modo che protegga la parte  Materiale occorrente
anteriore e laterale degli occhi e che fornisca un campo visivo chiaro  Guanti sterili, stoffa sterile, materiale sterile necessario per la specifica 
Allacciare il dispositivo secondo le istruzioni principali  procedura  (garze  sterili,  pinze, scodella sterile,  soluzione sterile),  kit 
preconfezionato contenente le  forniture  necessarie alla specifica atti-
Rimozione dei dispositivi di protezione per gli occhi vità 
Usare guanti puliti o avere mani pulite 
­ Assicurarsi che la superficie contaminata del dispositivo non tocchi gli  Tecnica
occhi, i capelli o la pelle  ­ Verificare la sterilità delle confezioni controllando l'indicatore di ste-
Detergere e disinfettare i dispositivi  rilizzazione o la scaden za 
Lavarsi le mani  ­ Accertarsi dell'assenza di lacerazioni o  perforazioni 
­ Scegliere una superficie sgombra e  pulita su cui si  possa preparare il 
Dopo la procedura campo sterile, ponendola all ' altezza della vita  
Gettare tutti i dispositivi di protezione individuale nel contenitore ap-  Posizionare e preparare il  paziente per la procedura sterile  
propriato: se visibilmente  contaminati da sangue o  materiale  organi-  Lavarsi le  mani e seguire le precauzioni standard  
co, eliminarli nei rifiuti sanitari pericolosi  
­ Se non contaminati, eliminarli nei rifiuti ordinari  Applicazione di guanti sterili
Rimuovere i dispositivi di protezione individuale contaminati in modo  ­ Afferrare  l'involucro  che  contiene  i  guanti  con  entrambe  le  mani  a 
da non contaminare la pelle scoperta, i capelli o gli abiti  livello del bordo non sigillaLO e  tirare per aprirlo 
Se  uno  dei  dispositivi  è  macchiato,  rimuoverlo  sempre  indossando  i  Gettare il contenitore esterno e  appoggiare la bustina interna su una 
guanti  mperficie piana 
Nel  caso  in  cui sia i  guanti che un altro dispositivo siano sporchi,  ri- Aprire la bustina toccando esclusivamente la superficie esterna, in mo-
muovere i guanti, lavarsi le mani ed indossare altri guanti per rimuove- do da non contaminare i guanti 
re gli altri disposi tivi  Con  la mano  non dominante prendere  il guanto del  lato dominante 
per il polsino e applicarlo alla mano dominante  
Risultati attesi (;on il guanto indossato sulla mano dominante, prendere il guanto per  
Non si verificherà trasmissione di microrganismi  la  mano non dominante e applicarlo a quest'ultima  

"itoffa sterile
Afferrare l'involucro sterile a livello dell'angolo o  del bordo non sigil- 
IalO con entrambe le mani  

)G j';\~i_"
13.  Raccolta di campioni  I 3S  I
I 34 I Gestione del rischio 
_  Prelevare la stoffa dall'involucro toccandone solo la superficie esterna 
non sterile 
113. Raccolta di campioni
_  Aprire la stofIa  e fare  in  modo che tutti gli  oggetti sterili  restino  nel 
proprio campo visivo 
Porre la stoffa su una superficie pulita e asciutta, facendo in modo che  '3.' Esame diagnostico per la ricerca di sangue
il lato della stoffa più lontano da sé poggi per primo sulla superficie 
occulto su un campione di feci
Collocazione di arnesi su un campo sterile
o  del bordo non sigillato Obiettivo
Afferrare il  contenitore a  livello 
Determinare la presenza di sangue in un campione dì feci 
con entrambe le mani  
Rovesciare l'involucro sulla mano che mantiene l'oggetto   Materiale occorrente
Porre l'oggetto sul campo sterile   Padella, catino o  contenitore con coperchio per la raccolta delle feci 
Spatola 
Versamento di una soluzione
Accertarsi di prelevare la soluzione corretta leggendone l'etichetta  Kit per il test del sangue occulto 
Guanti puliti non sterili 
Se si usa una bottiglia che è  già stata aperta, controllare i 
r:tichetta del campione 
uso nella struttura 
_  Assicurarsi che la soluzione non sia scaduta  Tecnica
_  Rimuovere il tappo e  porlo su una superficie  non sterile rivolto verso 
Identificare il paziente 
l'alto, in modo da mantenerne sterile l'interno  Spiegare la procedura 
Tenere la bottiglia di soluzione  con l'etichetta nel  palmo della mano  I.avare le mani 
per evitare che la soluzione possa renderla illeggibile  ( ;arantire la priva<:y 
_  Nel versare la soluzione, tenere la bottiglia ad un'altezza di  10­15  cm 
Assistere il paziente se non è in grado di essere autonomo 
rispetto alla ciotola  (:hiedere al  paziente di urinare prima della raccolta del campione di 
_  Maneggiare la bottiglia in modo che ne passi la minima parte possibile 
1,­,  i,  per evitare che l'urina si mescoli con le feci 
sul campo sterile   I("aogliere il campione di feci ed etichettare un cartoncino con il no-
Evitare spruzzi per non contaminare il campo sterile   1110' d,,1  paziente e  la dala 
Riavvitare strettamente il  tappo se la bottiglia deve essere  
scrivendo la data e l'ora di utilizzo sull'etichetta   Dopo la procedura
IHllluovcre i guanti, lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard 
Dopo la procedura l'II, IlO'ltare  il contenitore del  campione  prima di  lasciare  il paziente, 
_  Disfarsi del materiale in modo appropriato   • "'m' da procedura  
_  Togliersi i guanti e lavarsi le mani   l'. ,,'alt' il  campione in laboratorio  
1:..11",  an' a  portata di mano del paziente l'internlttore della luce, l'ac-
Risultati attesi 'I"H, i ",ui effetti personali e  il sistema di chiamata 
Gli strumenti necessari sono a disposizione e  ne è  preservata la sterilità 
.'Iultltl attesi
Il.'111111'1''111' sarà stato accuratamente esaminato per la presenza di san-
In. uho 
I 36  I Gestione del rischio  13. Raccolta di campioni I 3'1 I
13.2 Raccolta di un campione di espettorato per Nel  caso di un paziente  maschio non circonciso,  di abbassare  legger-
mente il prepuzio 
coltura
Pulire con movimenti ci rcolari  il meato urinario e la porzione distale del 
pene 
Obiettivo
­ Lavare  varie  volte,  scendendo lungo  il pene,  e  utilizzare  ogni  garza 
Raccogliere l'espettorato per un esame diagnostico  solo una volta 
Materiale occorrente Nel caso di un paziente donna aprire le piccole labbra e pulire la zona 
Contenitore sterile per il campione con coperchio ed etichetta identifi- perineale passando una sola volta la garza dalla parte anteriore a quel-
la posteriore 
cativa  
Utilizzare tutti i tamponi forniti, solitamente due o tre 
Guanti monouso puliti  
­ Chiedere al paziente di iniziare ad urinare, in modo da far fuoriuscire 
Richiesta del medico  
eventuali microrganismi presenti nel meato 
Contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo 
­ Raccogliere  (mitto intermedio) 
Contenitore per rifiuti assimilabili agli urbani 
Per la raccolta di un campione per espettorazione: collutorio, bacinel- Assicurarsi che il contenitore non tocchi la zona perineale o  il pene 
­ Raccogliere 30­60 mI di urina nel contenitore 
la per emesi 
Chiudere ermeticamente il contenitore 
Contenitore per l'espettorato 
Dispositivi di protezione per gli occhi  Dopo la procedura
Tecnica Etichettare il campione e preparare la richiesta per il laboratorio 
­ Collocare il contenitore con il  campione in un sacchetto per campioni 
Identificare paziente 
biologici pericolosi 
Lavare le mani 
Inviare immediatamente il campione al laboratorio 
Garantire la privacy 
Verificare la risposta del paziente alla procedura 
Accertarsi che il paziente abbia compreso come ottenere il campione 
se deve l'accoglierlo in maniera autonoma  Risultati attesi
Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard  Si  è  ottenuto un campione non contaminato per l'esame appropriato 
Espettorato
Chiedere  al  paziente  di  eliminare  ogni  possibile  materiale  contami- 
nante della cavità orale con uno spazzolino da denti o un collutorio  
Spiegare al paziente che deve tossire in maniera energica  
Dopo aver fatto diversi respiri profondi, far espettorare il paziente di- 
rettamente nel contenitore per il campione senza toccarne la superfi- 
cie interna  
_   Chiedere al  paziente di  tossire  nuovamente. fino a  quando non si  sa-
ranno raccolti 5­10 mI di espettorato 

Urina
Chiedere al paziente di detergere accuratamente la zona perineale, al-
lo scopo di ridurre la probabilità di contaminazione del campione 
Movimenti ed esercizi

Uso dei principi di meccanica del corpo durante l'assistenza al paziente


Posizionamento del paziente
Spostare il paziente verso la testiera del letto
Spostare un paziente nel letto in posizione laterale
Assistenza nella deambulazione
Assistenza ai pazienti nell'utilizzo di supporti meccanici per camminare
Mobilizzare il paziente nel letto nella posizione prona o ventrale
Mobilizzare un paziente a letto
Assistenza al paziente portatore di gesso
'40  Uso dei principi di meccanica del cor-
1po durante l'assistenza al paziente
Obiettivo
le lo  11111'<'  I .. diffkoltà di mobilizzazione associate ai disordini rnuscolosche-
1"11 Ili
Mlterlale occorrente
(:intura ergonomica per deambulazione
I li'positivo di supporto per deambulazione
I lispositivi di supporto per spostamenti e trasferimenti
Sila rra con trapezio
(c'Ii antiattrito
I\ssi di trasferimento

Tecnica
Identificare le attività che aumentano il rischio di danno muscolosche-
Il'lrico
Valutare le tecniche alternative al sollevamento manuale del paziente
Analizzare per ciascuna attività da seguire: tempo richiesto, frequen-
la, grado di fatica
Valutare i seguenti parametri relativi al paziente: altezza, peso, livello
di autonomia, capacità e volontà di collaborare, condizioni cliniche
).(enerali
Mantenere un corretto allineamento del corpo, dell'operatore e del
paziente, in modo da ridurre lo sforzo mUSColare ed evitare lesioni
Tenersi pronti ad afferrare gli oggetti o il paziente
Tenere il corpo vicino all'area di lavoro o al paziente
Utilizzare le braccia e le gambe, ma non la schiena, per svolgere il lavoro
Fare un respiro profondo, contrarre i muscoli e flettere le ginocchia,
in modo da distribuire uniformemente il carico di lavoro tra le braccia
e le gambe tenendo sempre la colonna in asse
Quando si lavora su un piano di appoggio basso, non piegarsi a livello
della vita
Creare un'ampia base di appoggio, allargandola nella direzione del
movimento per mantenere l'equilibrio con il minimo sforzo
Utilizzare i sistemi di leve, evitando di lavorare contro la forza di gravità
I 42 I Movimenti ed esercizi 15, Posizionamento del paziente I 43 I
Abbassare la testiera dci letto prima di spostare il paziente  Sollevare il letto all'altezza della vita  
Tirare, spingere, motare i pesi per evitare dì sollevarli  Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard  
Invece di ruotare o  torcere il corpo, spostarlo nella direzione del movi- AI  termine della procedura:  
mento, mantenendo l'allineamento posturale dci tronco  •  controllare la presenza di aree di abrasione sulla cute del paziente 
Ridurre l'attrito in modo da minimizzare lo sforzo per lo spostamento  •  cambiare la posizione del paziente almeno ogni due ore 
Ridurre il più possibile la superficie dci corpo dci paziente a contatto  •  valutare la risposta del paziente alla procedura 
con  il letto,  ad  esempio facendogli  piegare  le  irambe  e  incrociare  le  •  metterlo in posizione di sicurezza  
braccia sul torace  •  fornire  il campanello di chiamata  
Avvalersi di un aiuto, se occorre, per lo spostamento del paziente  
Posizione laterale
Dopo la procedura Posizionare  i cuscini  in  modo da far assumere  una posizione confor-
­ Riferire qualunque segno o sintomo di danno correlato al lavoro  tevole al paziente: porre un cuscino sotto il braccio superiore per con-
Risultati attesi sentire al paziente l'allineamento con l'altro braccio
Disporre dci cuscini  tra le gambe del  paziente, dalla parte superiore
L'attività sarà svolta evitando danni muscoloscheletrici all'operatore e  al 
delle cosce fino ai piedi
paziente 
Disporre dei cuscini dietro la schiena e  le natiche del paziente, in mo- 
do che vi si  possa appoggiare  
Assicurarsi del corretto allineamento posturale in modo che la colon- 
115. Posizionamento del paziente na vertebrale sia in asse 

Posizione prona
Posizionare  i  cuscini in  modo da far assumere una  posizione confor-
Obiettivo
tevole  al  paziente:  alcuni  pazienti  stanno più comodi con  un piccolo
Spostare il paziente in una posizione comoda in maniera sicura  {'liscino sotto il basso ventre 
Assicurarsi  che  la cute del  paziente  resti  intatta e  priva di  ulcere  da  Collocare  un  piccolo  cuscino sotto la  testa,  mettendola in  posizione
pressione  laterale 
Materiale occorrente Accertarsi che i gomiti siano flessi, con le mani ai lati della testa 
aereo, cuscini, biancheria necessaria  Evitare che le dita dei piedi tocchino il letto, posizionando un cuscino 
­ Traversa, 
sotto le gambe 
Tecnica Assicurarsi del corretto allineamento posturale, facendo in modo che 
Determinare il grado di assistenza richiesto dal paziente, valutandone:  la colonna sia in asse 
capacità di movimento, forza,  mobilità, condizioni cliniche, peso,  ca­
pacità e volontà di  le istruzioni 
Posizione supina
Controllare la presenza di tubi o dispositivi che potrebbero essere d'o-  Posizionare i cuscini in modo che il paziente stia comodo, sotto la testa
stacolo o  tirati o dislocati durante lo spostamento del paziente  (' sotto le braccia, dalle spalle fino alle mani 
Posizionare tutti i dispositivi e  i tubi in modo sicuro  Evitare che i  talloni poggino sul letto:  alcuni pazienti  hanno bisogno
­ Valutare il  livello di dolore del paziente durante gli spostamenti  di un cuscino sotto i polpacci per evitare la flessione delle ginocchia
Riesaminare la procedura relativa allo specifico metodo di  rìposiziona-  Assicurarsi del corretto allineamento posturale, facendo in modo che
mento e  le  indicazioni/controindicazioni della specifica posizione  dci   la colonna sia in asse 
paziente  
I 44  I Movimenti ed esercizi  16. Spostare il paziente verso la testiera del letto I 45 I
Valutare la risposta del paziente alla procedura 
Posizione di Fowler
Comunicare al paziente quando si  ritornerà e fornirgli  tutte le  indica-
Chiarire al  paziente il significato della posizione di Fowler standard: si 
zioni necessarie 
tratta di una posizione semiseduta, in cui le  ginocchia possono essere 
flesse  oppure no  e  il paziente è  poggiato  sul  dorso,  con la  testa  e  il Risultati attesi
tronco sollevati di 40­60 gradi  11 paziente è  disteso in una posizione comoda e la sua cute è intatta 
Posizionare i cuscini in modo che il paziente stia comodo, sotto la testa 
e gli avambracci 
­ Evitare che i talloni poggino sul letto 
Assicurarsi del corretto allineamento posturale, facendo in modo che 
la colonna sia in asse  16.  Spostare il paziente verso la testiera
Posizione di Sims
Chiarire al  paziente il significato della posizione di Sims;  il paziente  è 
1 del letto 
in posizione intermedia tra quella laterale e quella prona, parzialmen-
te appoggiato sul lato sano  Obiettivo
Mettere un cuscino sotto la testa del paziente, facendo poggiare anche  Posizionare  il  paziente  nel  letto  in modo  tale  che la  testa sia in cima al 
il braccio superiore su un cuscino  materasso 
Dire al paziente di tenere il braccio sottostante posteriormente lungo 
il corpo, se per lui  è  più comodo: alcuni pazienti preferiscono tenerlo  Materiale occorrente
davanti verso la testa del letto  n aversa,  trapezio aereo, cuscini, biancheria necessaria 
Dire al paziente di flettere la gamba superiore a  livello dell'anca e  del 
ginocchio, con un cuscino sotto il ginocchio a sostegno di tutta la gam- Un operatore
ba  Sistemare  il paziente  in  posizione  orizzontale  e  rimuovere  i  cuscini 
Assìcurarsi del corretto allineamento posturale, facendo in modo che  eventualmente presenti 
la colonna sia in asse  Aiutare  il paziente a utilizzare il trapezio 
(:ontrollare la presenza di tubi o dispositivi che potrebbero essere d'o-
Posizione distesa dorsale stacolo o  tirati o  dislocati durante lo spostamento del paziente 
_   Chiarire al paziente il significato della posizione distesa dorsale:  il pa- Posizionare tutti i dispositivi e i tubi in modo sicuro 
ziente è  poggiato sul dorso ed  è  supino o nella posizione di Fowler  Valutare il livello di dolore del paziente e il dolore provato precedente-
Dire al paziente di flettere le anche e le ginocchia, mentre le piante dei  mente in seguito a movimento 
piedi poggiano sul letto  Flettere le ginocchia per abbassare il baricentro 
_  Far ruotare al paziente le anche con le ginocchia rivolte in fuori  Mantenere la colonna in asse 
_  Assicurarsi del corretto allineamento posturale, facendo in modo che  Sistemare la  testa del letto in posizione piana 
la colonna sia in asse  Riesaminare la procedura relativa agli specifici limiti di mobilità 

Dopo la procedura Un operatore con una traversa


Prima di lasciare il paziente, assicurarsi del corretto allineamento rela- (:ollocare il letto in  posizione orizzontale e  rimuovere i cuscini 
tivo alla specifica posizione  (:hiedere al paziente di incrociare le braccia sul torace per minimizza-
Se il trocantere del paziente ruota verso l'esterno, collocare un piccolo  n' la superfìcie a contatto con il letto e ridurre l'attrito 
cuscino o un asciugamano arrotolato lateralmente alle cosce  Arrotolare la traversa in direzione del paziente 
I 46 I MOllimenti ed esercizi 18, Assistenza nella deambulazione I 47 I
Per spostare il paziente, utilizzare i muscoli delle gambe e  i bicipiti, in  Tecnica
modo da distribuire il carico di lavoro tra braccia e gambe, evitando di  Determinare il grado di assistenza richiesto dal paziente, valutandone:
gravare sulla schiena  capacità di movimento, forza, mobilità, condizioni cliniche, peso, ca-
Chiedere al paziente di spingere i piedi sul  letto e, dopo aver contato  pacità e volontà di seguire le istruzioni
fino  a  tre,  spostare  il proprio peso dal piede  più  vicino alla coda del  (;ontrollare la presenza di dispositivi che potrebbero essere d'ostacolo
letto sull'altro piede, mentre si fa scivolare il paziente verso la testa del  " tirati o dislocati durante lo spostamento del paziente
letto  Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard
Posizionare tutti i dispositivi in modo sicuro
Due operatori con una traversa Valutare il livello di dolore del paziente durante gli spostamenti
­ Se lo spostamento del paziente richiede uno sfòrzo  notevole, avvalersi  Arrotolare la traversa quanto più vicino al corpo del paziente e togliergli
dell'aiuto di un altro operatore, che si posizionerà all'altro lato del letto  lenzuolo
­ Mentre il paziente spinge i piedi sul letto, dopo aver contato fino a tre,  Mentre si fa scivolare il paziente verso di sé, spostare il peso del proprio
spostare  il peso del  proprio corpo dal  piede più vicino  alla  coda del  corpo dal piede più vicino alletto sull'altro piede, tenendo un piede in
letto sull 'altro piede  avanti e uno all'indietro
­ Distendere la traversa in modo che non presenti grinze  Porre una mano sulla spalla del paziente e l'altra sul bacino
Dopo la procedura (~irae il paziente verso di sé, spostando il peso del proprio corpo dal
antistante su quello retrostante
Lasciare il paziente nella corretta posizione di allineamento posturale 
Per evitare fratture del paziente, non riposizionarlo direttamente sul
Valutare la risposta del paziente alla procedura 
femore o sulla spalla sottostante, ma spostare leggermente in avanti
Metterlo in posizione di sìcurezza e fòrnire il campanello di chiamata 
l'anca e la spalla del paziente
Comunicare al paziente quando si  ritornerà e fornirgli tutte le indica-
zioni necessarie Dopo la procedura
Risultati attesi Valutare la condizione del paziente relativamente a: allineamento po-
sturale, dolore, presenza di aree di abrasione
Il paziente avrà assunto una posizione comoda con la testa in cima alletto
Risultati attesi
Il paziente sarà comodo
Il cambiamento di posizione sarà stato effettuato in modo sicuro per

17. Spostare un paziente nel letto in po- l'operatore ed il paziente

1
La cute del paziente sarà intatta e priva di ulcere da pressione
sizione laterale

Obiettivo 118. Assistenza nella deambulazione


Girare il paziente in una posizione confortevole

Materiale occorrente
Obiettivo
- Traversa, cuscini, biancheria pulita
Assistere il paziente nella deambulazione per la distanza prestabilita
I 48 I Movimenti ed esercizi 18. Assistenza ai pazienti nell'utilizzo di supporti meccanici per camminare I 49 I
Materiale occorrente Fare in modo che il paziente scivoli  in basso contro il propriO corpo e  
le proprie gambe  
Scarpe comode con allacciatura  
Piegarsi sulle ginocchia, in modo da tenere la schiena dritta mentre si  
Cintura di sicurezza  
Indumenti che preservino la riservatezza del paziente  
la scivolare il paziente sul pavimento  
Proteggere la testa del paziente dall'urto con il pavimento o  con altri  
Tecnica oggetti  
Determinare il grado di  assistenza richiesto dallo specifico  paZleIllt:,  Dopo la procedura
valutandone: capacità di movimento, forza, mobilità, condizioni clini-
Valutare la risposta del paziente alla procedura: 
che, peso, capacità e volontà di seguire le istruzioni 
•  parametri vitali 
Provvedere alla privacy del paziente 
•  sensazione soggettiva di comodità  
Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard 
Rimuovere i guanti eventualmente indossati e lavarsi  le mani  
Controllare i dispositivi da utilizzare durante la deambulazione 
Posizionare tutti i dispositivi in modo sicuro  Risultati attesi
Valutare il livello di dolore del paziente durante il movimento  Il  paziente  è  in  grado di  deambulare in maniera sicura e  di  tollerare  la  
Preparare il paziente:  l'I "cedura senza fatica o fastidio  
•  applicare le calze antitrombo, se prescritte  
•  applicare le scarpe  
•  applicare la cintura di trasferimento, se indicata nel caso  
•  spiegare cosa fare nel caso di instabilità   19.  Assistenza ai pazienti nell'utilizzo
Posizionarsi sul lato debole del paziente se non sussiste paralisi o emi- 
di supporti meccanici per camminare:
1
plegia. Se il paziente presenta disfunzione o paralisi unilaterale, posi- 
zionarsi sul suo lato sano   deambulatore, bastone, stampelle
Un solo assistente
Aiutare il paziente ad alzarsi  Obiettivo
Mantenere l'avambraccio del paziente sul lato vicino a sé 
Aiutare  il paziente a  camminare con un supporto  (es.  deambulatore,  
Fare pochi passi lentamente in avanti e  valutare l'equilibrio e  la forza 
hastone, stampelle)  
del paziente 
Se si utilizza una cintura per camminare, afferrare anche Quella al cen- Materiale occorrente
tro della schiena del  S.>arpe comode con allacciatura  
Se il paziente  è  stabile, si  cambiare l'angolazione per la distanza e  ( :intura ergonomica per trasferimento assistito  
il tempo prestabiliti  Ileambulatore a misura del  
lIastone a misura del paziente  
Procedura di assistenza contro le cadute Slampelle a misura del paziente  
Se il paziente sta per cadere, adagiarlo delicatamente sul pavimento, in 
modo da evitare danni sia al paziente che a se stessi  Tecnica
_  Mettersi  in  una posizione con  una corretta base  d'appoggio,  con  un  Determinare  il  grado di assistenza  richiesto  dallo  specifico paziente,  
davanti all'altro  vallltandone:  attività di deambulazione pregrcssa, peso, forza,  mobili- 
Accompagnare il paziente all'indietro in modo tale che il suo corpo lo  I;', resistt:nza, presenza di problemi fisici,  capacità e volontà di seguire  
sostenga  l.·  istruzioni  

I,_':~i .~>_
I 50 I Movimenti ed esercizi 19. Assistenza ai pazienti nell"utilizzo di supporti meccanici per camminare I 51 I
Provvedere alla privacy del paziente, coprendolo in maniera adeguata  Stampelle
Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard 
Posizionare le stampelle con le punte dirette  10­15  cm lateralmente e 
Controllare i dispositivi che devono accompagnare il paziente (deflus-
10­15 cm davanti ai piedi del paziente 
sori, drenaggi)  durante la deamhulazione 
­ Regolare l'altezza di ciascuna stampella in modo che: 
Posizionare tutti i dispositivi in modo sicuro 
•   la parte superiore del cuscinetto della stampella sia 3  dita sotto l'a-
Valutare il livello di dolore del paziente durante il movimento 
scella del paziente 
Preparare l'ambiente, assicurandosi che il percorso sia privo di ostaco-
• i gomiti del paziente siano flessi di 15­30 gradì 
li e  rischi per il paziente e gli assistenti 
Aiutare  il paziente ad alzarsi e  a  stare in  piedi con le stampelle nella 
Preparare il paziente: 
posizione a  tripode, che fornisce un'ampia base d'appoggio per la sta-
applicare le scarpe 
bilità e l'equilibrio 
applicare la cintura di trasferimento, se indicata nel caso specifico 
Posizionarsi dietro al paziente in corrispondenza del suo lato più debo-
Deambulatore le, in modo da potergli offrire sostegno nel caso perda l'equilibrio 
Posizionare il  paziente con il  bacino all'interno delle sponde laterali  Andatura a due
del deambulatore e le mani sui corrimani 
•   Utilizzare  quest'andatura quando il  paziente  può  muovere entrambe 
­ Regolare l'altezza del deambulatore in  modo che  la  sbarra superiore 
le gambe ed è  in grado di mantenere l'equilibrio 
sia leggermente al di sotto della vita del paziente 
•   Chiedere al paziente di spostare in avanti la stampella sinistra e  il pie-
Posizionarsi dietro al  paziente sul suo lato sano, per sostenerlo e  con-
de destro contemporaneamente, quindi la stampella destra e  il  piede 
trollarne l'equilibrio 
sinistro 
Chiedere al paziente di spostare il deambulatore in avanti di circa  15 
•   Ripetere la sequenza 
cm e di fare un passo in avanti 
­ Far avanzare per prima la gamba più debole  Andatu ra a tre
­ Chiedergli, poi, di fare un passo in avanti con l'altro piede, raggiungen-
Utilizzare quest'andatura quando il paziente deve sostenere il proprio 
do il primo 
peso su una sola gamba: questo richiede una grande forza e  un  buon 
­ Ripetere la sequenza  equilibrio 
Bastone Chiedere al paziente di spostare in avanti  entrambe le stampelle e  la 
gamba malata, e in seguito la gamba sana 
Posizionare il bastone dal lato sano del paziente, con la punta in posi-
•   Ripetere la sequenza 
zione laterale ad una distanza di 10­15 cm davanti ai piedi del paziente 
Regolare l'altezza del  bastone in modo che  il gomito del paziente sia  Andatura a quattro punti
flesso di 15­30 gradi 
•   Utilizzare  quest'andatura quando il  paziente  può  procedere  con  en-
Camminare al fianco del paziente dal lato malato o più debole, offren-
trambe le gambe 
sostegno in caso di perdita dell 'equilibrio 
•   Chiedere al  paziente di effettuare tale sequenza: spostare in avanti la 
Chiedere al  paziente di spostare il bastone in avanti di circa 30 cm c 
stampella  destra e  poi  il piede  sinistro,  la stampella sinistra e  poi  il
poi di avanzare con la gamba malata o più debole a livello del bastone 
piede destro 
Chiedere al paziente di avanzare con la gamba sana o più forte a livello 
Rioetere la sequenza 
dell'altra gamba, facendo in modo che in ogni momento ci siano due 
punti di appoggio sul pavimento  Andatura oscillante oltre le stampelle
Ripetere la sequenza  •   Utilizzare quest'andatura quando il paziente ha una paralisi alle gam-
be e alle anche: essa richiede forza e coordinazione 
I 52  I Movimenti ed esercizi  20. Mobilizzare il paziente nel letto nella prona o ventrale I 53 I
Chiedere  al  paziente di  spostare  in  avanti  le  due stampelle  contem-
poraneamente,  dì  sollevare  il corpo facendo  forza  sulle  braccia e  di  29. Mobilizzare il paziente nel letto nella
1posizione prona o ventrale
oscillare portando le gambe più avanti delle stampelle 
•   Ripetere la sequenza 

Andatura oscillante alle stampelle


Utilizzare quest'andatura quando il  paziente ha una paralisi alle gam- Obiettivo
be e  alle anche  ­ Favorire corretto allineamento corporeo evitando retrazioni muscolo-
Chiedere  al  paziente  di  spostare  in  avanti  le  due  stampelle  contem- tendinee; 
poraneamente,  di  sollevare  il corpo facendo  forza  sulle  brac.cia  e  di  Garantire adeguato soddisfacimento dei bisogni alla persona; 
oscillare portando le gambe a livello delle stampelle  Consentire eventuali accertamenti diagnostici e  terapeutici; 
•   Ripetere la sequenza 
l.a posizione prona non è indicata nel paziente tracheostomizzato o in co-
Aiutare il paziente asalire le scale con le stampelle I"ro che hanno subito recenti interventi chirurgici all'addome e/o  trau-
•   Chiedere al paziente di trasferire il  peso del corpo sulle stampelle e  di  Illi facciali/cervicali. 
spostare la gamba sana sul primo scalino, e poi di portare le stampelle 
sullo stesso scalino in linea con la gamba sana  Materiale occorrente
•   Ripetere la sequenza  Traversa, cuscini, lenzuolo da trazione, trapezio, biancheria necessaria 

Aiutare il paziente ascendere le scale con le stampelle Tecnica (con partenza da paziente in posizione supina)
•   Chiedere  al  paziente di  spostare  le  stampelle sul  primo  scalino  e  di  I. l'rima di effettuare la procedura, presentarsi e verificare l'identità del 
avanzare con la gamba sana sullo stesso scalino in linea con le stampel- paziente secondo il protocollo della struttura.  al paziente che 
le  cosa si sta facendo, perché e  come può collaborare. 
•   Ripetere la sequenza  :!.  Lavarsi le mani e osservare le procedure per il controllo delle infezioni.  
:1.  Provvedere alla riservatezza del paziente.  
Dopo la procedura ·1.  Posizionare se stessi e il paziente in modo appropriato prima di esegui- 
•   Valutare  la risposta del  paziente alla procedura rilevando:  parametri  re il movimento.  
vitali e  sensazione soggettiva di comodità  :,.  Posizionare il paziente in posizione laterale destra o sinistra.  
•   Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard  (i.   Spostare il paziente verso il bordo del letto  destro  (l'operatore si  po-
siziona a  destra)  o  sinistro (l'operatore si  posiziona a sinistra), serven-
Risultati attesi
dosi del lenzuolo da trazione o  in alternativa spostare  prima la parte 
Il paziente camminerà senza rischi né disagio.  Saranno evitati gli effetti  superiore del corpo e  poi quella inferiore. Assicuriamo il  paziente, al 
dell'immobilità  fine di evitare cadute accidentali durante la mobilizzazione, sollevan-
do una sponda laterale di sicurezza nel lato in cui abbiamo spostato il
paziente. 
7.   Se il paziente è  stato spostato verso il lato destro del letto, sollevare la 
sponda laterale destra. 
H.   Posizionarsi di fronte e ali ' altezza della vita del paziente, inclinando il
proprio tronco in avanti sulle cosce;  flettere le ginocchia, divaricare le 
gambe e  portare un piede in avanti distribuendo il peso corporeo. 


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I 54 I Movimenti ed esercizi 21. Mobilizzare un paziente a letto I 55 I
9.  Portare il braccio destro del paziente lungo il suo fianco,  con il  palmo  Tecnica
della mano rivolto verso l'alto e posizionato sotto la coscia destra.  I. Prima di effettuare la procedura, presentarsi e verificare \'identità del 
lO. Portare in flessione l'anca e il ginocchio sinistro del paziente.  paziente secondo il protocollo della struttura. Spiegare al paziente che 
Il. L'operatore  posiziona la  propria  mano  destra sulla  spalla  destra  del  cosa si sta facendo.  e come può collaborare. 
paziente e  la mano sinistra sull'anca sinistra del paziente, ruotandolo  ~.   Lavarsi le mani e osservare le procedure per il controllo delle infezio-
pian piano.  ni. 
l2.Verificare  che  la  mano  sinistra del  paziente  non  sia  rimasta sotto  il :\.  Provvedere alla riservatezza del paziente. 
proprio corpo, che la testa sia ruotata lateralmente e che il paziente sia  Sistemare illetlo e  posizionare il paziente correttamente. 
in posizione centrale e comoda.  •   Sistemare la testa del letto in una posizione piana o  la più bassa che 
Dopo la procedura il  paziente possa tollerare. 
•   Alzare il letto all'altezza del proprio centro di gravità. 
Documentare  la proceuUl  apposua  modulistica con le 
Bloccare le ruote del letto e alzare la sponda del lato opposto. 
annotazioni: 
•  Togliere tutti i cuscini e  metterne uno sulla testa del letto. 
•   Ora, cambio della  e  tipi di posizione. 
",  Richiedere l'aiuto del paziente per ridurre il carico di lavoro. 
•   Gli eventuali segni di pressione e le zone in cui sono presenti. 
•   Chiedere al paziente di flettere le anche e le ginocchia e  posiziona-
•   LUSO  di supporti. 
re i piedi in modo che possano essere usati per spingere. 
•   La capacità del  di muoversi. 
Chiedere al paziente di: 
•   La  reazione  del  paziente  ai  movimenti  e ai  poslzJ(mamenti  (per 
a,  Afferrare la testa del letto con entrambe le mani e  tirare durante 
esempio, ansia, disagio, sensazione di vertigine). 
il  movimento. 
Risultati attesi Oppure:
Il paziente riferirà benessere nella posizione assunta.  b.   Alzare la parte superiore del corpo sui gomiti e spingere con le 
mani e gli avambracci durante il movimento. 
Oppure:
c.   Afferrare il trapezio con ambedue le mani, sollevarsi e spingere 

I 21. Mobilizzare un paziente a letto durante il movimento. 


I;, Posizionarsi adeguatamente e spostare il paziente. 
Fronteggiare la direzione del movimento e assumere una posizione 
a gambe larghe. con un piede dove si sposta il peso del corpo e l'al-
Obiettivo tro più indietro. Inclinare il tronco in avanti sulle cosce. Flettere le 
Determinare  il  numero  di operatorì  e  il tipo  di  attrezzatura  necessari  cosce, le ginocchia e le anche. 
per effettuare in modo sicuro  il cambiamento di posizione in  modo  da Mettere il braccio prossimale sotto le  cosce del paziente (Fig.  19.9). 
prevenire lesioni allo stalf e al paziente.  Spingere in basso sul materasso con il braccio distale. 
Mobilizzazione a letto  Contrarre i muscoli glutei, addominali, delle gambe e delle braccia 
Disponibilità delle attrezzature e degli operatori necessari per ridurre il e dondolare dalla gamba posteriore a quella anteriore, e viceversa. 
rischio di lesioni al personale sanitario.  Quindi  spostare  il peso sulla  gamba anteriore  mentre  il paziente 
spinge con i calcagni e  tira con le braccia, in  modo da muovere  il
Materiale occorrente paziente verso la testa del letto. 
­ Sistemi di assistenza, come un trapezio, un'amaca di stoffa, un asse di scivo-
lamento o un trasportatore e una sbarra di trasferimento o di sdvolamento 
Dopo la procedura
A~sicurae il comfort del paziente, 

-~
I 56  I Movimenti ed esercizi  22. Assistenza al paziente gesso 157 I
­ Alzare  la  testa del letto e  provvedere a  mettere gli appropriati sistemi  cosa si sta facendo, perché e come può collaborare. Discutere di come 
di supporto per la nuova posizione del paziente.  i risultati  saranno  usati  nella pianificazione futura delle cure o  delle 
terapie. 
Risultati attesi :!.. Lavarsi le mani e osservare le  procedure per il controllo delle infezio-
Consentire l'adeguato movimento del paziente a letto   ni. 
Contribuire al benessere del paziente   'I.  Provvedere alla riservatezza del paziente. 
.1.  Valutare gli eventuali problemi del paziente. 
Indossare i guanti monouso. 
•   Verificare lo  stato  neurovascolare  dell 'arto interessato a  intervalli 

22.  Assistenza al paziente portatore di in base a quanto previsto dai protocolli della struttura. 


•   Ispezionare la cute solto e  vicino  ai bordi del  gesso quando viene 

1gesso effettuato il controllo neurovascolare e/o ogni volta che il


viene girato. 
•   Controllare  quotidianamente  il  gesso  per valutare  la  presenza di 
cattivi odori. 
Obiettivo ;1.   Applicare le misure necessarie per prevenire l'irritazione della cute ai 
­ Assistenza generale e locale del paziente con ingessatura stabile  hordi del gesso. 
Prevenire ulteriori rischi di insorgenza di complicanz.e da ingessatura  •   Togliere i residui di gesso attaccati alla pelle con un panno umido e 
(per esempio, diabete, disordini immunologici, stato mentale confuso  toccare i bordi del gesso per verificare la presenza di contorni ruvi-
o  malattie vascolari periferiche).  di o aree che possano determinare abrasioni alla cute del paziente. 
Materiale occorrente •   Rimuovere la resina di materiale sintetico del gesso con una spugna 
imbevuta di  alcool,  acetone  o  solvente  per smalto.  Controllare  le 
Organizzare tutti i materiali tra quelli seguenti che servono per l'assisten-
indicazioni del produttore. 
za completa al paziente: 
•   Quando  il gesso si  è  coprire  tutti  i  bordi ruvidi  e  pro-
Cuscini per sostenere le aree ingessate 
teggere le  zone del gesso che possono venire a contatto con l'urina 
Guanti 1l10nouso 
mediante piccole strisce di nastro impermeabile. 
Panno umido 
a.   Tagliare diverse strisce di nastro adesivo larghe 2,5 cm e 
Tampone 
da 5 a 7,5 cm. Piegare tutti gli angoli di ogni striscia. 
Alcool 
b.   Inserire una parte di ogni striscia più internamente possibile al 
Acetone o solvente per smalto 
gesso portando l'altra estremità fuori e sopra il bordo. 
Cerotto o strisce adesive 
c.   Premere forte le strisce contro il gesso. 
­ Traversa o asciugamani  
d.   Sovrapporre leggermeme le altre strisce. 
Padella a pantofòla (da frattura)  
li. Provvedere alla cura della cute di tutte le aree suscettibili alla compres-
Copertura di  
sione. 
Acqua e sapone  
Esaminare  tutte le  aree  esposte  alla  pressione  e  all'abrasione  epi-
­ Asciugacapelli portatile  
dermica almeno ogni  4  ore.  Per paziemi con  cute sensibile o  con 
­ Olio minerale, di oliva o  per bambini  
potenziali problemi dermatologici, provvedere all'assistenza ogni 2 
Tecnica ore durante il giorno e ogni 3 ore durante la notte. 
l. Prima di effettuare la procedura, presentarsi e verificare l'identità del  a.   Raggiungere  e  massaggiare quanto più Dossibile  l'area sotto  il 
paziente secondo il protocollo della struttura. Spiegare al paziente che  gesso lungo i bordi. 
I 58 I Movimenti ed esercizi 22.  Assistenza al paziente portatore di gesso  I 59  I

b.   Curare  la  cute  su  tutte  le  prominenze  ossee  non  b.  "allagHI,  gomiti e altro siano protetti dalla pressione ef-
dall'ingessatura  (per  esempio,  osso  sacro,  calcagni,  a dalla superfide del letto. 
polsi, gomiti c  piedi).  c.   Venga mantenuto l'allineamento del corpo. 
7.  Mantenere il gesso pulito c asciutto.  •  Pianificare e  potenziare l'uso di una scheda per annotare  tutte le 
Gesso di Paris variazioni di posizione del paziente inserendo  tutti i decubiti pos-
• Posizionare  una traversa o  un asciugamano sopra il  gesso per  sibili.  In  genere,  i  pazienti  possono  essere  posizionati  sul  fianco, 
tare che si  bagni. Se il gesso si dovesse bagnare, lasciarlo asciugare  proni e supini,  salvo  diverse  indicazioni chirurgiche o  controindi-
ali 'aria aperta.  cazioni  derivanti  da altri  fattori  esterni.  Sistemare un  trapezio  in 
•   Usare  una  padella  a  pantofola  per le  persone  con  un'ingessatura  sospensione per facilitare la lIlobilità del paziente. 
femoropodalica o pelvipodalica.  •   Variare  il  decubito dei  pazienti con grandi ingessature  o  di  quelli 
•   Prima di applicare una padella, proteggere con del materiale plasti- non autonomi almeno ogni 4 ore. Se la persona è a  rischio di esco-
ficato o  impermeabile il  bordo superiore dell'ingessatura  riazioni cutanee, girarla ogni 1­3 ore a seconda delle necessità. 
podalica e la zona perineale. Per proteggere la zona perineale,  •   Quando si gira un paziente con un'ingessatura femoropodalica sul 
parte del materiale plastico deve terminare a imbuto nella  lato  opposto  al  gesso,  un  cuscino  tra  le gambe  per 
•   Rimuovere il materiale al termine dell'eliminazione.  supportare l'ingessatura. 
•   Nelle persone con ingessatura femoropodalica,  tenere il gesso  • È necessaria la collaborazione di almeno tre operatori per lIlobiliz-
portato da cuscini mentre il è  sulla  zare un paziente con  un'ingessatura pcIvipodalica ancora umida. 
•   Per pazienti con ingessatura pelvipodalica, sostenere entrambi  Quando  questa  è  asciutta,  solitamente  il paziente  riesce  a  girarsi 
arti c  la schiena su dei  cuscini in  modo che rimangano alla  con l'aiuto di un solo operatore. Per posizionare il paziente in decu-
altezza del bacino.  bito supino o  prono, effettuare la seguente procedura: 
•   Quando si  rimuove la padella,  tenerla saldamente nel momento in  a.  Rimuovere i cuscini di supporto solo quando un altro operatore 
cui il paziente si gira o alza il bacino.  può tenere il gesso. 
•   Quando si  rimuove  la  padella,  lavare  c  asciugare  attentamente  la  b.  Spostare il paziente su un lato dellClto. 
zona perineale.  c.  Chiedere al  paziente di  posizionare  le braccia sopra la  testa o 
Gesso sintetico lungo i fianchi. 
Lavare l'area sporca Con  acqua calda e sapone neutro.  d.   Far  posizionare  due  operatori  dalla  parte  opposta  del  letto 
Sciacquare abbondantemente.  mentre uno rimane per garantire la sicurezza del 
Asciugare accuratamente per evitare la macerazione e  l'ulcerazio- e.  Posizionare  i  cuscini  che  serviranno  per  sostenere  il gesso 
ne della pelle sotto il gesso.  quando si gira il paziente 
•   Asciugare accuratamente il gesso, l'imbottitura e la maglia elastica  f.  Far girare il paziente verso gli altri due operatori e sopra i cuscini. 
se  il gesso viene  immerso nell'acqua.  Tamponare  prima l'eccesso  g.   Sistemare i cuscini in modo  per garantire supporto e 
d'acqua con un asciugamano, poi utiliz.zare un asciugamano porta- comodità al  paziente e  per evitare zone di pressione della cute. 
tile sulla modalità freddo o  caldo direzionando il flusso d'aria con  '.I. Incoraggiare i movimenti e gli esercizi isometrici. 
un  movimento oscillante sulla parte esterna del gesso per circa l  •   Salvo controindicazioni, incoraggiare gli eserCÌzi GDM  per tutte le 
ora o  finché  il paziente non prova più la sensazione di freddo umi- articolazioni degli arti non ingessati e per quelle prossimali e dista-
do, come quella prodotta da un costume da bagno bagnato.  li all'ingessatura. Se gli esercizi attivi sono controindicati, eseguire 
8.   Girare e far assumere al paziente il corretto decubito per evitare il for- gli esercizi attivi assistiti o  gli esercizi passivi, a seconda delle abilità 
marsi di aree di pressione.  e capacità di movimento e dell'autonomia del paziente. 
Posizionare i cuscini in modo che:  •   Incoraggiare il  paziente a  muovere  il più possibile le dita dell'arto 
a.   Le parti del corpo premano contro il gesso illIleno possibile.  ingessato. 
I se I Movimenti ed esercizi
•  Insegnare al paziente gli esercizi isometrici per  artI mgessati. 
a.   Insegnare gli esercizi isometrici sull ' arto sano prima che il  Igiene e cura del paziente
ziente li esegua sull'arto malato. 
b.   Far palpare i muscoli al paziente mentre effettua l'esercizio. 
lO. Togliere e  gettare i guanti e  i materiali sporchi secondo  il protocollo 
della struttura. Lavarsi le mani. 

Dopo la procedura
Insegnare al paziente come provvedere alla propria cura, comodità e  
sicurezza.  
Insegnare alle  persone costrette a  letto con  grandi ingessature  
muoversi in modo sicuro con l'ausilio di un trapezio, delle sbarre  
letto o  di altri supporti.  
Istruire  i  pazienti  con  ingessatura  alle  gambe  sul  modo  corretto  
camminare con le stampelle.  
Istruire  le  persone  con  ingessatura  alle  braccia  su  come  applicare  
bendaggi a fionda.  
Insegnare ai pazienti come attenuare  il prurito sotto l'ingessatura  
maniera sicura, scoraggiando l'uso di oggeui lunghi e appuntiti.  
Quando la guarigione è completa e  il gesso viene rimosso, la cute  
stante solitamente  appare macerata,  pallida,  squamosa e  incrostata,  
quanto si sono accumulati strati di pelle morta.  La crescita dei peli  
trebbe essere aumentata, mentre i muscoli sono di solito atrofizzati  
grinziti). Istruire il  paziente a  rimuovere gradualmente e delicatamente;  
tali strati. Le alterazioni cutanee, l'asimmetria muscolare e  '  
crescita dei peli si risolvono dopo circa due settimane di attività re!!Olare,  
a.  Applicare un olio (es.: minerale, di oliva o  per bambini).  
b.   Bagnare la pelle con acqua calda e asciugarla.  
c.  Avvertire il paziente di non strofinare l'area con troppo vigore.  
d.  Ripetere i punti a e b per diversi giorni.  
Documentare i dati rilevati nella cartella dinico­infermieristica del  
ziente usando moduli o schede e registrare ogni verifica effettuata.  
Risultati attesi
Adeguata cura del paziente con ingessatura 
Prevenzione di patologie che possono causare una cattiva guarigione 
­ Prevenzione di eventuali complicanze o anomalie mediante comunica­< 
zione temoestiva all'infermiere e/o medico. 
123. Igiene del cavo orale

Obiettivo
Pulire i denti 
Ridurre la carica batterica nella cavità orale 
Inumidire la mucosa orale 

Materiale occorrente
Spazzolino da denti e dentifricio 
Bicchiere con acqua fresca 
Collutorio a scelta 
Bacinella reniforme 
Asciugamano 
Fazzoletto 
Guanti monouso 
Gel idrosolubile per labbra 
Tecnica
Accertarsi di eventuali allergie allattìce del paziente 
Informare il paziente 
Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard 
­ Preparare il  paziente, ispezionando la sua cavità orale e le gengive 
Valutare il livello di aulDnomia della persona assistita 

Igiene dei
Far assumere alla persona assistita la posizione semiseduta o seduta 
Posizionare un telo di protezione sotto il capo 
Indossare i guanti 
Se  il  paziente presenta labbra screpolate, applicare lozioni emollienti 
alcuni minuti prima di eseguire la tecnica 
­ Valutare le condizioni del cavo orale, utilizzando se necessario la fonte 
luminosa 
Inumidire lo spazzolino da denti e applicarvi il dentifricio 
Con lo spazzolino eseguire piccoli movimenti rotatori dal colletto del 
dente alla superficie masticatoria 
Spazzolare delicatamente la lingua facendo attenzione a non stimolare 
il riflesso del vomito 

I.
-------------------------------------------------------------------------
I 64 I Igiene e cura del paziente 24. Bagno a letto ad un paziente adulto I 65 I
Invitare il  paziente a  sciacquarsi accuratamente la bocca al fine  di ri- Camice ospedaliero, pigiama o  altri abiti a scelta  
muovere completamente il dentifricio e i residui  Guanti monouso  
Offrire al paziente del collutorio, se lo desidera 
­ Asciugare la bocca  Tecnica
­ Preparare il materiale necessario su un carrello 
Igiene della dentiera ­ Garantire il comfort alla persona assistita posizionando il paravento e 
­ Far assumere alla persona assistita la posizione semiseduta o seduta  chiudendo finestre e  porta 
Se il paziente presenta labbra screpolate, applicare lozioni emollienti  Posizionare il  letto all 'altezza della vita e  abbassare la sponda laterale 
alcuni minuti prima di eseguire la tecnica  dal proprio lato 
Valutare le condizioni del cavo orale, utilizzando se necessario la fonte  ­ Aiutare il paziente a urinare o defecare prima di iniziare il bagno 
luminosa e l'abbassalingua  ­ Mettere il paziente in posizione comoda, di solito supino o  in posizio-
ne di semiFowler 
Dopo la procedura
­ Togliere  il  camice  al  paziente  avendo  cura  di  coprirlo  con  il  telo  da 
­ Pulire e  riporre il materiale in maniera appropriata  bagno 
­ Rimuovere i guanti e  lavarsi le mani 
.­ Rimuovere  il  lenzuolo  superiore  assicurandosi  di  non  far  prendere 
­ Valutare la risposta del paziente alla procedura 
freddo al paziente 
Risultati attesi ­ Scoprire il paziente solo per la parte del corpo che si intende lavare al 
­ La cavità orale sarà pulita ed umida ed i tessuti integri  fine  di  rispettare  la privacy ed evitare sensazioni spiacevoli  legate  al 
freddo 
­ Pulire gli occhi con  una garza imbevuta di  acqua per ciascun occhio 

I 24. Bagno a letto ad un paziente adulto


procedendo dall'interno verso l'esterno 
Rimuovere  dalle orecchie l'eccesso di cerume utilizzando l'angolo  ri-
torto di una garza 
Lavare, sciacquare e asciugare bene tamponando la fronte,  le guance, 
il  naso, l'area intorno alla bocca, la zona dietro le orecchie e  il collo 
Procedere al lavaggio del tronco, degli arti superiori e degli arti inferiori 
Obiettivo
Eseguire l'igiene perineale 
Detergere la pelle del paziente 
­ Ridurre la probabilità di infezioni ed abrasioni cutanee  Dopo la procedura
Donare al paziente una sensazione di benessere  Dopo il bagno, aiutare il paziente a  indossare abiti puliti o  un camice 
pulito 
Materiale occorrente
Aiutare il paziente ad assumere una posizione confortevole 
­ Acqua pulita e calda (tra i 38 e i 39°C) in una bacinella o  un lavandino 
Riordinare il materiale 
­ Sapone e portasapone   Valutare la risposta del paziente alla procedura 
Deodorante, borotalco, lozione, a scelta  
Cesta per la biancheria sporca   Risultati attesi
Panni di spugna puliti   l;,  pelle del paziente sarà pulita e  priva di microrganismi transitori, ed il
­ Asciugamani puliti   1,.'1 il'nte avrà una sensazione di pulizia e  di benessere 
Telo da bagno  
Panni non sterili puliti  

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I 66 I Igiene e c.ura  del paziente  25, 1671

Indicazioni particolari l'reparare  immediatamente prima dell'uso 


_   La sequenza del bagno a letto può essere variata adattandola alle abitu- Mettere il in posizione supina o di Fowler 
Coprire  n torace,  l'addome  e  le  gambe  del  paziente  con  un  telo  da 
dini di vita o alle preferenze del paziente 
hagno per tenerlo caldo e  per provvedere alla sua riservatezza 
­ Scoprire progressivamente il paziente 
Se si  inizia la tecnica dell'igiene perinealc, è  importante lavarsi le  ma-
Maschio circonciso e non circonciso
ni e cambiarsi i guanti prima di passare ad altri distretti corporei 
Lavare, sciacquare e asciugare la parte interna delle cosce del paziente 
_ È importante valutare se il paziente è  in grado di  autonoma-
Lavare il glande e  il meato uretrale 
mente alcune delle sequenze 
Con movimenti circolari, effettuare il lavaggio dal meato verso l'esterno 
Nel  maschio  circonciso,  lavare  l'asta del pene con leggeri  movimenti 
diretti verso il basso 

I 25. Igiene perineale Nel maschio non circonciso, ritirare il prepuzio e  poi  lavare l'asta del 


pene con leggeri movimenti verso il  basso 
:'>C!a(:qLlar'e e  il pene 
Nel  maschio  circonciso,  assicurarsi  che  il prepuzio sia  tornato  nella 
Obiettivo posizione naturale dopo il lavaggio 
Lavare,  e asciugare lo 5croto 
Detergere  il perineo del paziente,  riducendo l'incidenza di abrasioni ed 
­ Lavare, sciacquare e asciugare i glutei e poi l'ano del paziente 
infezioni cutanee 
Controllare il pene del paziente per la presenza di secrezioni 
Materiale occorrente
Acqua pulita e calda (tra i 38 e i 39°C)  in una bacinella o un lavandino 
Femmina
Sapone e  portasapone  Lavare, sciacquare e asciugare la parte interna delle cosce del 
Cesta per la biancheria sporca  Usare  parti diverse dci panno di spugna, per prevenire la contamina-
Panni di spugna puliti o  monouso  zione di aree più pulite da parte di aree più sporche 
Pulire sempre dal clitoride verso l'ano 
e  monouso   Lavare prima le grandi labbra, poi le piccole labbra 
Guanti monouso   Asciugare l'intera area perineale 
Aiutare  la pazienle  a  meltersi  in  posizione  laterale  per  lavare  l'area 
Tecnica anale 
Accertarsi di un'eventuale allergia al lattice del paziente   Lavare e  prima la parte posteriore superiore delle cosce, poi 
Spiegare la procedura   i !rlmei e infine l'area anale 
Allontanare ospiti e pazienti per garantire la privacy  
Dopo la procedura
Lavaggio delle mani  
Indossare guanti monouso   ­ Rimuovere i guanti e lavarsi le mani 
Spiegare la procedura   ­ Sistemare il paziente in una posizione comoda 
Sollevare il letto ali 'altezza della vita e abbassare la sponda laterale più  ­ Pulire e  riporre il maleriale in maniera opportuna 
vicina a sé  Valutare la risposta del paziente alla procedura 
Aiutare il  paziente a urinare o a defecare prima di dedicarsi ali 'igiene 
del perineo 
Raccogliere tutto il materiale e sistemarlo ad un lato del letto 
I 68  I Igiene e cura del paziente  27.  Rasatura  I 69  I
Pettinare e asciugare i capelli al paziente, acconciandoli secondo il suo  
Risultati attesi
stile preferito  
Il perineo del paziente sarà pulito e privo di infezioni o abrasioni cutanee 
Rimuovere i guanti  
Utilizzare un asciugacapelli, se richiesto  
il paziente in una posizione comoda  

I 26. Lavaggio dei capelli Lavare le mani  

Dopo la procedura
Pulire e  riporre il materiale in maniera opportuna  
Obiettivo Rimuovere i guanti e lavarsi le mani  
­ Lavare i capelli  Valutare la risposta del paziente alla procedura  
­ Rimuovere microrganismi, sostanze oleose o  di altro tipo  (sangue, so- Risultati attesi
luzioni) dai capelli del paziente 
I ('apelli del paziente saranno  e privi di detriti e sostanze oleose 
Materiale occorrente
Panni di spugna, asciugamani, shampoo e  balsamo, brocca con acqua 
calda,  vasca  con  tubo  di  scarico  per  lo  shampoo,  bacinella,  guanti 
monouso,  telo  da bagno,  cuscinetto impermeabile,  pettine/spazzola, 
asciugacapelli  I 27. Rasatura
Tecnica
­ Lavarsi  le  mani  e  seguire  le  precauzioni standard,  indossare  Obiettivo
monouso  Rimuovere la barba del paziente maschio 
­ Mettere il  paziente in posizione supina con la testa del letto abbassata 
Mettere un cuscinetto arrotolato sotto le spalle e  parzialmente sotto il  Materiale occorrente
capo  ­ Rasoio,  panni  di  spugna,  asciugamano,  fazzoletto,  guanti  monouso,  
­ Collocare la vasca per lo shampoo sotto la testa e  il collo del paziente,  bacinella con acqua calda, crema da barba o sapone, lozione ammorbi- 
in modo che il tubo di scarico si estenda da un lato del letto  dente per la  
Posizionare una bacinella sul pavimento per la raccolta dell'acqua dre-
nata dal tubo di scarico  Tecnica
Versare dell'acqua calda sui capelli del paziente con una brocca e  ba- Garantire la privacy  
gnarli completamente  Accertarsi di un'eventuale allergia del paziente ai  per la cura  
­ Applicare lo shampoo sui capelli e far formare la schiuma  della pelle  
Lavare tutti i capelli, sollevando leggermente la testa dci paziente per  ­ Lavarsi le  mani  
poter lavare quelli sulla parte posteriore della testa  ­ Indossare i guanti monouso  
Risciacquare i capelli fino alla completa rimozione dello shampoo  ­ Posizionare il paziente nella posizione di Fowler se  è  a letto, altrimenti  
Applicare del balsamo, se richiesto, e  risciacquare  seduto su una sedia  
­ Avvolgere i capelli del paziente in un asciugamano, quindi sollevare la  ­ Mettere dell'acqua calda in una bacinella per ammorbidire la barba  
testa dci paziente e allontanare la vasca  ­ Mettere un asciugamano intorno alle spalle e sul torace del paziente  
­ Asciugare i capelli del paziente con l'asciugamano  Inumidire il viso con acqua tiepida e lasciarla agire per qualche minuto 

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I 79 I Igiene e cura del paziente 
28. Rifacimento del letto occupato I 71 I
Lametta Materiale occorrente
­ Applicare la crema da barba o  il sapone sull'area da radere per lubrifi.  Biancheria pulita,  tampone impermeabile, guanti monouso,  conteni-
care la cute e ammorbidire la barba 
tore impermeabile per la biancheria sporca 
Con una mano, tenere la pelle tesa 
­ Tenere la lametta ad un angolo di 45 gradi  rispetto alla pelle e  Tecnica
nella direzione di crescita dei peli  Collocare la biancheria pulita a lato del letto da rifare 
Sciacquare la lametta in una bacinella con l'acqua man mano che vi  Posizionare illetlo ali ' altezza della vita 
accumula la crema da barba  Rimuovere qualunque dispositivo appuntato o  attaccato alla bianche-
Continuare la rasatura e  ìI risciacquo della lametta fino alla completa  ria superiore 
rimozione di tutti i peli facciali indesiderati  Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard 
Sciacquare il viso dci paziente con un panno di spugna umido, in mo.  Indossare i guanti monouso 
do da rimuovere la crema da barba residua  Rimuovere,  e mettere da parte tutta la biancheria superiore 
­ Asciugare ìI viso del paziente e applicarvi il dopobarba, se lo desidera  Coprire il  paziente con un tela da bagno 
Mentre il  paziente mantiene l'orlo superiore del tclo da bagno, tirare 
Rasoio elettrico
via  il lenzuolo superiore sporco da sotto il tclo 
Applicare una lozione ammorbidente o  un  pre­barba sulla barba del   Far  mettere  il paziente  in  posizione  laterale,  rivolto  dal  lato  opposto 
ziente per ammorbidire la pelle   rispetto al lato del letto che si sta per rifare 
Sollevare la sponda laterale dci letto sul lato verso cui è  rivolto il paziente 
Accendere il rasoio elettrico
Portarsi sul lato del letto dove si  trova la biancheria pulìta 
Tenere la pelle tesa con una mano mentre si muove il rasoio nella direzio- Liberare il bordo del lenzuolo inferiore e ripiegarlo verso il paziente 
ne di crescita dei peli 
Mettere  il lenzuolo inferiore pulito sul letto e  piegarlo verticalmente 
Continuare fino alla completa rimozione di tutti i peli facciali indesiderati  sul lato interno dclletto, il più vicino possibile al paziente 
Applicare il  dopobarba per aiutare a  mantenere la pelle  umida,  se  lo  si  Piegare l'angolo del lenzuolo dal proprio lato sotto il materasso a livel-
desidera 
lo della testa del letto 
Dopo la procedura Se il lenzuolo è  privo di elastici, ripiegare sotto il materasso anche l'in-
Rimuovere i guanti e  lavarsi le mani   tero orlo inferiore del lenzuolo 
­ Arrotolare l'altro orlo del lenzuolo inferiore verso  il centro del letto e 
Pulire e riporre il materiale in maniera opportuna  
poi mettere la traversa sul letto 
Risultati attesi Arrotolare il bordo interno della traversa a  livello di spalle, schiena e 
La barba sarà rimossa  natiche del paziente 
­ Aiutare il paziente a girarsi dal lato con la biancheria sporca al lato con 
la biancheria pulita 

I 28. Rifacimento del letto occupato


­ Portarsi dall'altro lato del letto e  togliere la biancheria sporca, metten-
dola nell'apposita sacca 
Tirare verso di sé il lenzuolo pulito, un tratto per volta, spianando ogni 
tratto lungo tutto il  materasso 
Obiettivo Piegare l'orlo superiore del lenzuolo inferiore sotto il materasso, squa-
drando l'angolo se il lenzuolo è  privo di elastici 
~Fornie biancheria pulita al paziente, favorire  il benessere, ridurre l'inci- 
denza di infezioni   ­ Tirare la traversa verso l'esterno e spianarla per eliminare le 
­ Coprire il paziente  ('011  i1lenlllolo superiore pulilO e  con il  copriletto   Tecnica
pulito, se lo desidera   (:ol1Sultare,  se  disponibili,  i  protocolli  specifici  in  merito  a:  identifi-
Chiedere al paziente di mantenere l'orlo superiore del lenzuolo e  del ..azione ed etichettatura del corpo, modalità di posizionamento degli 
copriletto e tirare via il telo da bagno sottostante   arti del paziente, utilizzo di un involucro per il corpo, se disponibile 
Piegare sotto il materasso l'orlo inferiore della biancheria superiore ai Preparare la salma per l'obitorio 
piedi del letto, squadrando l'angolo   Mantenere il corretto allineamento corporeo del paziente, con i palmi 
Fare una piega alla testa del letto, rovesciando l'orlo superiore del Ien-  delle mani rivolti in basso o incrociati sull'addome 
zuoio sul copriletto   Coprire la salma con un lenzuolo 
Per cambiare la federa al  cuscino,  afferrare al  centro la  parte chiusa  
della federa e tirare il resto della federa sul braccio  
Dopo la procedura
­ Con la stessa mano, afferrare al centro il bordo del cuscino e  tirare   Trasportare il corpo all'obitorio  
federa sul cuscino   Rimuovere i guanti e lavarsi le mani  
Rimuovere i guanti   Risultati attesi
Lavarsi le mani  
I.a salma sarà pulita e pronta per il trasporto all'obitorio 
Dopo la procedura
­ Riporre il materiale  
­ Rimuovere i guanti indossati e lavarsi le mani  
­ Valutare la risposta del paziente alla procedura  
Risultati attesi
I 3a. Igiene dei piedi
La biancheria pulita darà un senso di benessere e  ridurrà l'incidenza. 
di formazione di ulcere da decubito  Obiettivo
_   La cura dei piedi dci pazienti non diabetici 

Materiale occorrente

I 29. Assistenza post-mortem _  Lavandino o bacinella con acqua tiepida  


­ Cuscino  
Tela cerata  
­ Asciugamano  
Obiettivo Sapone  
Fornire cure dignitose  alla salma in preparazione  per il  trasporto  al! 'o- ­ Panno bagnato 
bitorio  Strumenti per  tagliare  le  unghie  dei  piedi  e  materiale  di  pulizia,  se 
consentito dalla regolamentazione della struttura sanitaria 
Materiale occorrente
Lozione o  taIco per i piedi 
­ Teli  da bagno, panni di spugna, sapone,  involucro da obitorio,  borsa 
per gli effetti personali,  rotolo di garza,  tamponi assorbenti, etichette  Tecnica
identificative, guanti monouso  I. Prima di effettuare la procedura, presentarsi e verificare l'identità del 
paziente secondo il protocollo della strultura. Spiegare al  paziente co-
sa sì sta facendo, perché e come può collaborare. 
38. Igiene dei piedi I 75 I
I 74  I Igiene e cura del paziente 
2.   Lavarsi le mani e osservare le  procedure per il controllo delle infezio- •   Fare attenzione, perché in molte strutture la cura delle unghie dei 
ni.  piedi richiede una prescrizione medica o può essere controindicata 
3.   Provvedere  alla  riservatezza del  paziente  tirando  le  tende  intorno al  nei pazienti diabetici o con infezioni alle dita dei piedi o con malat-
letto o  chiudendo la porta della stanza. Alcune strutture sanitarie for- tie vascolari periferiche. In questi casi  può essere richiesto l'inter-
niscono degli avvisi che indicano la necessità di riservatezza.  vento del medico. 
4.   Preparare il materiale necessario.  Dopo la procedura
•   Riempire il lavandino con acqua calda a 40­43 cC.  _   Documentare tutti i problemi riscontrati ai piedi del paziente. 
•   Aiutare  il paziente ad assumere una posizione seduta sulla sedia o  _   Registrare  i  segni  di  infiammazione,  infezione,  abrasioni,  calli  fasti-
al  bordo del  letto;  se  non  è  possibile far assumere  al  paziente  tali  diosi, borsiti dell'alluce ed eventuali aree di ischemia. Questo  è  parti-
posizioni, metterlo supino o in posizione di semi­Fowler. 
colarmente importante in pazienti con malattie vascolari periferiche e 
•   Mettere un cuscino sotto le ginocchia del paziente allettato, se non 
diabete. 
vi sono controindicazioni. 
•   Mettere  la  bacinella  sulla  cerata  ai  piedi  del  letto,  in  caso  di  pa- Risultati attesi
ziente allettato, o sul pavimento davanti alla sedia, per un paziente  _  Corretta esecuzione della procedura per il controllo delle infezioni 
deambulante.  _  Riferire all'infermiere e/o al medico ogni anomalia. 
•   Proteggere il bordo della bacinella con un asciugamano in caso di 
paziente allettato. 
5.   Lavare i piedi. 
•   Mettere  i  piedi del  paziente  nella bacinella e  lavarli  con  acqua e 
sapone facendo particolare attenzione agli spazi interdigitali. Non 
è  consigliato tenere dentro l'acqua ì piedi per molto tempo nei pa-
zienti diabetici o in individui con malattie vascolari periferiche. 
•   Risciacquare bene i piedi per rimuovere il sapone. 
•   Strofinare le zone callose del piede con il panno. 
•   Sostituire l'acqua e immergere il piede per 10­20 minuti nel caso in 
cui sia necessario eseguire il taglio delle unghie. 
•   Pulire le unghie come richiesto con un pulisci­unghie. 
•   Togliere il piede dalla bacinella e posizionarlo nell'asciugamano. 
6.   Asciugare bene il piede  e  applicare  una lozione o  un  talco specifico 
per i piedi. 
•   Asciugare  delicatamente  con  l'asciugamano,  facendo  particolar-
mente attenzione agli spazi interdigitali. 
•   Applicare la lozione o la lanolina sul piede, ma non tra le dita. 
oppure:
•   Applicare un  talco deodorante neutro specifico  per i  piedi se vi  è 
una tendenza alla traspirazione eccessiva. 
7.   Eseguire la cura delle  unghie del primo piede mentre il  secondo  è  a 
bagno. 

­­­
Gestione dell'immobilità

Applicazione di una benda elastica 
Applicazione di calze elastiche 
Trasferimento del  paziente dal letto alla barella 
Trasferimento dì un paziente con l'uso di una tavola di trasferimento 
Trasferimento dal  letto alla sedia 
Aiutare  il paziente a sedersi sul lato del letto 
Usare un sollevatore idraulico 
131. Applicazione di una benda elastica

Obiettivo
Avvolgere una benda clastica per fermare una medicazione non sterile 
Avvolgere un arto per la compressione o l'immobilizzazione di un'area 
Materiale occorrente
Benda  dalle  dimensioni  adatte  (es.  potrebbero essere  necessarì  vari 
rotoli per coprire interamente un'area di larghezza e lunghezza) 
Graffetta metallica e  nastro, o spilla di sicurezza 
Imbottitura 
Tecnica
­ Riesaminare i protocolli per il  tipo di bendaggio da effettuare 
­ Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard 

Giri circolari
Quando si effettua un bendaggio elastico  per mantenere in sede una 
medicazione non sterile, fare giri circolari all'inizio e alla fine 
Cominciare tenendo la benda con la mano dominante, col  pollice  ri-
volto verso l'estremità libera dci rotolo
- Applicare l'estremità della benda sulla parte del corpo da fasciare,
mantenendola in sede con la mano non dominante
Avvol<F.,re la benda intorno alla parte del corpo interessata, sovrappo-
nendola allo strato precedente
Mentre si srotola la benda, tenderla leggermente, in modo che sia fer-
ma, ma non stretta
Terminare la fasciatura su un'area priva di lesioni e fissare l'estremità
della benda con graffette
- Fissare l'estremità della benda

Giri a forma di otto


- Utilizzare questo tipo di bendaggio per coprire le articolazioni in mo-
do da immobilizzarle
Tenere la benda con la mano dominante, col pollice rivolto verso l'e-
stremità libera del rotolo
Effettuare l o 2 giri circolari
I SB  l Gestione dell'immobilità 
32. Applicazione di calze elastiche I SI I
Portare la benda sopra l'articolazione, intorno ad essa e  sotto di essa, 
come se si disegnasse un otto  C:ìiri a spirale inversa
Sovrapporre ogni strato al  precedente per metà o  due  terzi  della lar- Utilizzare questo tipo di bendaggio per coprire le parti dci corpo che
ghezza della henda hanno un'estremità più sottile ed un'altra più spessa, come il
Continuare ad avvolgere la henda sopra, intorno e sotto l'articolazione do, la coscia o l'avambraccio
Mentre si srotola la henda, tenderla leggermente, in modo che sia fer- Tenere la benda con la mano dominante, col rivolto verso l'e-
ma, ma non stretta stremità libera dal rotolo
Terminare il bendaggio sopra l'articolazione e fissare l'estremità della Effettuare l o 2 giri circolari
henda con graffette Portare la benda verso la regione prossimale con un angolo di 30
Giri a spirale Mantenere il margine superiore della henda mentre la si avvolge su se stessa
Sovrapporre ogni strato al precedente per metà o due terzi della lar-
Utilizzare questo tipo di bendaggio per coprire le parti del corpo di ghezza della benna
forma cilindrica
Ogni volta che la benda arriva sul punto di partenza del primo giro,
Mantenere la henda con la mano dominante, col pollice rivolto verso riavvolgerla su se stessa
l'estremità libera del rotolo Mentre si srotola la benda, tenderla leggermente, in modo che sia fer-
Effettuare I o 2 giri circolari ma, ma non stretta
Avvolgere la benda intorno alla parte del corpo interessata dalla regio- Terminare l'avvolgimento con un giro circolare e fissare l'estremità
ne distale a quella prossimale con un angolo di circa 30 gradi della henda con graffette
Sovrapporre ogni strato al precedeme per metà o due terzi della lar- - Fissare l'estremità della benda
ghezza della benda
Mentre si sl'Otola la benda, tenderla leggermente, in modo che sia fer- Dopo la procedura
ma, ma non stretta Valutare lo stato neurologico e circolatorio distalmente al hendaggio
- Terminare l'avvolgimento con un giro circolare e fissare l'estremità dopo 20 minuti e poi ogni 2 ore
della benda con graffette Cambiare la henda ogni 8 ore
Rimuovere i guanti eventualmente indossati e lavarsi le mani
Giri ricorrenti Valutare la risposta dci paziente alla procedura
- Utilizzare questo tipo di bendaggio per coprire l'estremità di una par-
te del corpo, come la testa o il moncone di un'amputazione Risultati attesi
Tenere la henda con la mano dominante, col pollice rivolto verso l'e- - II bendaggio fornisce: compressione, immobilizzazione oppure man-
stremità lihera del rotolo t.iene in sede una medicazione
- Effettuare l o 2 giri circolari La circolazione sarà preservata e la funzionalità neurologica sarà intatta
- Portare la benda sull'estremità distale da coprire e poi a livello del giro
circolare iniziale
Riportare la benda sull'estremità distale, sovrapponendo ogni strato al

-
precedente per metà o due terzi della larghezza della benda
Dopo aver portato la benna sull 'estremità distale da fasciare, riavvolge-
re ogni strato su se stesso
132. Applicazione di calze elastiche
Terminare l'avvolgimento con un giro circolare e fissare l'estremità
della benda con graffette Obiettivo
- Fissare l'estremità della henda Prevenire la stasi venosa e ridurre l'incidenza di tromboflebiti ed edemi
agli arti inferiori

-
-'~;",~"'i>
33. Trasferimento del paziente dal letto alla barella I 83 I
Materiale occorrente
­ Calze elastiche: della misura adatta e del tipo adatto (sotto il ginocchio  33. Trasferimento del paziente dal letto
Tecnica
­
o all'altezza della coscìa, come indicato dal medico) 

Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard 
1alla barella
­ Lavare e asciugare le gambe e idrat.are la cute del paziente 
Mettere  il  paziente  in  posizione  supina  almeno  30  minuti  Obiettivo
dell 'applicazione  Spostare il paziente tra due superfici piane ed affiancate
Iniziare ad arrotolare la calza tirando all'interno e  all'esterno in dire- Materiale occorrente
zione della zona della caviglia
Traversa, trapezio aereo, cuscini e biancheria necessaria
- Mantenendo la calza ai due lati della regione della caviglia, Dosizionar-
la sulle dita del piede e sul tallone del paziente Tecnica
- Arrotolare la parte restante della calza sulla caviglia Sollevare il letto all'altezza della vita e leggermente più in alto della
Tirare la calza lungo la gamba fino a che non sia completamente sroto- barella
lata
Abbassare la testa delletlo
- Assicurarsi che il supporto per l'interno coscia sia posizionato sull'in- Bloccare le ruote del letto e della barella
terno coscia del paziente
- Posizionare il paziente sul bordo del letto più vicino alla barella prima
- Controllare che non ci siano grinze o pieghe all'estremità della calza di mettere la barella in posizione
che possano limitare la circolazione a livello dell'arto inferiore - Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard
- Assicurarsi che la calza non sia troppo stretta sulla punta delle dita dei
piedi
Trasferimento dal letto alla barella
Dopo la procedura Posizionarsi al lato della barella
- Chiedere al paziente dì flettere il collo e dì incrociare le braccìa sul
- Valutare ad intervalli regolari lo stato circolatorio degli arti inferiori
dopo l'applicazione delle calze torace
- Riapplicare calze pulite e asciutte - Formare con i piedi un'ampia base di appoggio per avere stabilità ed
Valutare la risposta del paziente alla procedura equilibrio
Flettere le ginocchia per ottenere una maggiore stabilità
- Rimuovere i guanti, se indossati, e lavarsi le mani
Usare un teHno ad alto scorrimento (se non disponibile una traversa)
Risultati attesi per tirare il paziente verso di sé
Lo stato neurovascolare del paziente resterà inalterato, senza fòrmazione Prima di trasferire il paziente, assicurarsi che le ruote della barella sia-
di tromboflebiti no bloccate
- Tenere la colonna in asse
- Sostenere il paziente a livello di testa, collo, spalle, vita, anche e co-
sce
- Tirare il paziente verso di sé utilizzando la traversa
Spostare il proprio peso dal piede anteriore a quello posteriore
- Aiutare il paziente ad assumere una posizione comoda sulla barella
- Sollevare le sponde laterali della barella per il trasporto
I 84 I Gestione dell'immobilità 35. Trasferimento dal letto alla sedia I Il I
Trasferimento con l'uso di una tavola Tecnica
Utilizzare un telino ad alto scorrimento (se non disponibile, utilizzare  lltilizzando la traversa, tirare il paziente verso di sé e su un lato 
una traversa), tirare il paziente verso di sé e su un lato  (:ollocare una tavola di trasferimento sul letto 
Collocare una tavola di trasferimento sul letto  Formare un'ampia base d'appoggio con i piedi per aumentare la stabiliu' 
Formare un'ampia base d'appoggio con i piedi per aumentare la stabi- Flettere ginocchia, anche e caviglie per ottenere una maggiore stabilitoì 
lità  ·lenere la schiena dritta 
­ Flettere le ginocchia per ottenere una maggiore stabilità  Se  ìI paziente ne è  capace, chiedergli di flettere il collo e di incrociare 
Tenere la colonna in asse  l,' braccia sul torace 
Se il paziente ne è  capace, chiedergli di flettere il collo e di  Sostenere il paziente a livello di testa, collo, spalle, vita, anche e cosce 
le braccia sul torace  Tirare il paziente verso di sé utilizzando la traversa 
Sostenere il paziente a livello di testa, collo, spalle, vita, anche e cosce  Spostare il proprio peso dal piede anteriore a quello posteriore  
Tirare il paziente verso  di sé utìlizzando  il telino ad  alto  . r ogliere la tavola da sotto al  paziente  
(se non disponibile, utilizzare una traversa)  Aiutarlo ad assumere una posizione comoda sulla barella  
Spostare il proprio peso dal piede anteriore a quello posteriore  Sollevare le sponde laterali della barella per il trasporto  
Togliere la tavola da sotto al paziente 
­ Aiutarlo ad assumere una posizione comoda sulla barella  Dopo la procedura
Sollevare le sponde laterali della barella per il  trasporto  Valutare la risposta del paziente alla procedura  
(:ollocare a portata di mano del paziente l'interruttore della luce, !'ac- 
Dopo la procedura 'Iua, i suoi effeui personali e il sistema di chiamata  
Valutare la risposta del paziente alla procedura  (:omunicare al paziente quando si  ritornerà e  fornirgli tutte le  indica- 
­ Rimuovere i guanti eventualmente indossati e lavarsi le mani  fioni necessarie  
Rimuovere i guanti eventualmente indossati e  lavarsi le mani  
Risultati attesi
Il paziente sarà stato trasferito in modo sicuro tra due superfìci piane con  Risultati attesi
breve e  minimo disagio  Ill'ill.iente sarà stato trasferito in modo sicuro tra due superfici piane con 
hl!'v!' e minimo disagio 

34.  Trasferimento di un paziente con


1l'uso di una tavola di trasferimento 135. Trasferimento dal letto alla sedia
Obiettivo
Obiettivo i\ hl!" n: il paziente seduto sul letto a sedersi sulla sedia 

Spostare il  paziente  tra due superfici piane ed affiancate usando una  Materiale occorrente


tavola di trasferimento  (:inlUra di trasferimento  
­ Materiale occorrente  Supporti  per  deambulazione,  se  necessari:  deambulatore,  bastone,  
Traversa, trapezio aereo, cuscini, biancheria necessaria e tavola di tra-
sferimento 
S,,,rpe  

;~IS.
I 86 I Gestione dell'immobilità  36. Aiutare il paziente asedersi sul lato del letto I 87 I
Tecnica
­Garantire la privacy del paziente  36. Aiutare il paziente a sedersi sul lato
­Lavarsi le mani 
Posizionare la sedia in modo che si  trovi sul lato più forte del paziente 
quando quest'ultimo è  in piedi 
1 del letto
­ Mettere  il paziente seduto sul bordo del letto facendogli  indossare le 
scarpe, posizionare i piedi paralleli appoggiati sul pavimento  Obiettivo
Applicare la cintura di trasferimento intorno al paziente  Aiutare il paziente a cambiare posizione, da disteso a seduto
Allineare le proprie ginocchia con quelle del paziente 
Flettere le ginocchia tenendo la colonna in asse  Materiale occorrente
­ Afferrare  la  parte  posteriore  della  cintura  di  trasferimento  con  en- l'raversa, aereo, cuscini e biancheria necessaria
trambe le mani
Chiedere al paziente di oscillare in avanti e, dopo aver contato fino a
Tecnica
tre, fare entrambi forza sulle gambe tenendo le ginocchia leggermente - Posizionare il paziente con la testiera del letto inclinata di 30 gradi
flesse - Lavarsi le mani e seguire le precauzioni standard
- Nel momento in cui il paziente sente la sedia dietro le gambe, chieder- Posizionarsi di fronte al paziente all'altezza del bacino
glì di appoggiare le mani sui braccioli Formare con i piedi un'ampia base d'appoggio per aumentare la stabi-
- Se c'è bisogno di un deambulatore, dire al paziente di tenere una ma- lità e l'equilibrio
no su di esso e l'altra sul letto per darsi una spinta; una volta che il - Mettere il braccio più vicino alla testa del letto sotto le spalle del pa-
paziente si è alzato, accompagnarlo verso la sedia e nel momento in cui ziente, sostenendogli testa e collo
il paziente sente la sedia dietro le gambe, chiedergli di appoggiare una - Mettere l'altro braccio sulla coscia del
mano sul bracciolo Chiedere al paziente di collaborare, spinlrendo sul letto con la mano
Flettendosi sulle gambe e sulle ginocchia, fare abbassare il paziente del braccio superiore
sulla sedia Spostare il proprio peso dal piede anteriore a quello posteriore
Chiedere al paziente di sistemarsi bene sulla sedia Se necessario, abbassare il letto fino a quando i piedi del paziente pog-
gino sul pavimento
Dopo la procedura Aiutare il paziente ad avanzare con le natiche in modo che i piedI pog-
Valutare la risposta del paziente alla procedura gino interamente a terra
Comunicare al paziente quando si ritornerà e fornirglì tutte le indica- Chiedere al paziente se ha bisogno di sostegno e se sta comodo
zioni necessarie
- Rimuovere i guanti eventualmente indossati e lavarsi le mani
Dopo la procedura
Valutare la risposta del paziente alla procedura
Risultati attesi Sollevare le sponde laterali del letto e metterlo in posizione
Il paziente si sposterà dal letto alla sedia in modo sicuro e con breve e Comunicare al paziente quando si ritornerà e fornirgli tutte le indica-
minimo disagio zioni necessarie
- Rimuovere i guanti eventualmente indossati e lavarsi le mani

Risultati attesi
Il paziente sopporterà lo spostamento da disteso a seduto, come eviden-
,iato dali 'assenza di variazioni nei parametri vitali e dal minimo dolore
I Ba I Gestione dell'immobilità   37 Usare un sollevatore idraulico I 89 I
li, Attaccare l'amaca alla sbarra girevole. 
137. Usare un sollevatore idraulico •   Far girare il sollevatore in posizione, con le barre di appoggio sotto 
il letto  sul  lato dove  è  posizionata la sedia.  Adattare  la  base  nella 
posizione  più  larga  per assicurarne  la stabilità.  Bloccare  le  ruote 
Obiettivo del sollevatore. 
•   Abbassare la sponda del Ietto. 
­ Fornire  l'adeguata  assistenza  al  paziente  per  l'uso  di  un  sollevatore 
Muovere  le  braccia  del  sollevatore  direttamente  sul  paziente  e 
idraulico 
abbassare  la  sbarra  orizzontale  rilasciando  la  valvola  idraulica. 
­ Assicurarsi che il sollevato r e possa spostare il paziente con sicurezza. 
Chiudere la valvola. 
Materiale occorrente •   Attaccare  le  cinghie  di  trazione  o  gli  anelli  alle  corrispondenti 
Sollevatore idraulico  (come un sollevatore Hoyer o  un sollevatore aggan- aperture dell'amaca o  del sedile di tela.  Controllare che i ganci si-
ciato al soffitto), con tutti gli accessori necessari.  ano  sistemati correttamente e  che  le  cinghie  o  le  catene  siano  di 
uguale lunghezza. Tenere il gancio lontano dal paziente. 
Tecnica 7,   Alzare gradualmente il paziente, 
l.   Prima di effettuare la procedura, presentarsi e verificare l'identità del  •   Alzare la testa del letto e  mettere il paziente in posizione seduta. 
paziente secondo il protocollo della struttura. Spiegare al paziente che  Chiedere al paziente di togliersi gli occhiali (se ne fa uso)  e conser-
cosa si  sta facendo, perché e  come può collaborare. Mostrargli il salle- varli in un luogo sicuro. 
vatore.  •   Operatore l: Chiudere la valvola di pressione e gradualmente pom-
2.   Lavarsi le mani e osservare le  procedure per il controllo delle infezio- pare sulla maniglia del martinetto finché il paziente non si sia alza-
ni.  to dalla superficie del letto. 
3.   Provvedere alla riservatezza del paziente.  Operatore 2:  Assumere una posizione stabile e  guidare il  paziente 
4.   Preparare il  materiale necessario.  con le mani mentre viene sollevato. 
•   Bloccare le ruote del letto del paziente e ab:are illetlo nella posizio- •   Controllare la posizione  dell'amaca prima di muovere  il paziente 
ne più alta.  fuori dal Ietto. 
•   Alzare  la  sponda sul  lato opposto del  letto  e  abbassare  quella del  H, Spostare il paziente sulla sedia. 
lato vicino all'operatore.  Operatore  I:  Con la valvola di sicurezza chiusa, far scorrere  il 801-
•   Posizionare il sollevatore vicino al paziente.  levatore fino a quando il paziente non sia sulla sedia.  Usare un co-
•   Mettere la sedia sulla quale si  deve sedere il paziente accanto allet- mando sterzante per manovrare il  sollevatore. 
to. Garantire lo spazio adeguato ai movimenti del sollevatore.  •   Operatore 2:  Guidare  il movimento con  le  mani  fino  a  quando  il
Bloccare le ruote se si usa una sedia a  rotelle.  paziente non sia sulla sedia. 
5.   Posizionare il paziente sull'amaca.  'I,  Abbassare il paziente sulla sedia. 
•   Far rotolare il paziente lontano da sé.  •   Operatore l: Aprire la valvola di pressione molto gradualmente, 
•   Mettere il sedile di tela o l'amaca solto il paziente con la parte larga  •  Operatore 2:  Guidare il paziente sulla sedia. 
sotto le cosce fino alle ginocchia e  l'orlo superiore più stretto sotto  IO, Assicurare  il benessere e la sicurezza del paziente. 
le spalle.  •   Rimuovere i ganci dal sedile di tela. Lasciare il sedile in posizione. 
•   Alzare la sponda del letto dal proprio lato e spostarsi dal lato oppo- •   Allineare il paziente adeguatamente in posizione seduta e rimetter-
sto, Abbassare quindi la sponda di questo lato,  gli gli occhiali, se necessario. 
•   Far rotolare il paziente dal lato opposto e sistemare l'amaca intorno  •   Applicare una cintura di sicurezza o  un altro sistema di contenzio-
al paziente.  ne, se necessario. 
•   Far rotolare il paziente in posizione supina al centro dell 'amaca.  •   Mettere il campanello di chiamata vicino al  paziente. 
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1\ 
I
I Dopo la procedura
­ Documentare sulla cartella cIinico­infermieristica il tipo di materiale  Gestione del dolore
usato, il numero di assistenti necessari, le precauzioni di sicurezza pre-
se e le reazioni fisiche e  psicologiche del paziente alla procedura. 
Risultati ottenuti
Aver utilizzato, laddove richieste, le  precauzioni di sicurezza per i pa- 
zienti durante e  dopo i1trasferìmento.  
Corretto allineamento del corpo del paziente nella posizione seduta.  
Parametri vitali nella norma, in particolare la frequenza del polso e  la
pressione arteriosa dopo il trasferimento.  
Riferire all'infermiere elo al medico ogni alterazione significativa.  

Effettuare un massaggio alla schiena


Rilassamento muscolare
138. Effettuare un massaggio alla schiena
Obiettivo
­ Soddisfare  il bisogno  potenziale di  un  massaggio alla schiena,  come 
disturbi di rigidità, tensione muscolare della schiena o delle spalle, di-
sturbi del sonno correlati conia tensione o  l'ansia. 
­ Procedere dopo aver escluso  le  controindicazioni del  massaggio  alla 
schiena (per esempio, problemi di  coaguli, ridotta inte-
grità cutanea, chirurgia della schiena, problemi vertebrali,  rischio di 
fratture). 

Materiale occorrente
Lozione 
Asciugamano per rimuovere la lozione in eccesso 

Tecnica
I. Prima di effettuare la procedura,  e  verificare l'identità del 
secondo il protocollo della struttura. Spiegare al paziente che 
cosa si sta facendo, perché e come può collaborare. Incoraggiare il pa-
ziente  a  riferire  l'intensità della pressione  usata durante il massaggio 
alla schiena. 
'2.   Lavarsi le mani e osservare le  per il controllo delle infezio-
ni.
:\.  Provvedere alla ri servatezza del 
.1.  Preparare il paziente. 
•   Assistere  il paziente a  spostarsi dalla parte del  letto più vicina e  si-
stemare i1lelto a  un'altezza comoda. 
Chiedere al  paziente quale posizione  preferisce.  Per effettuare  un 
massaggio efficace  alla schiena,  è  raccomandata la posizione pro-
na.  La  posizione  di  fianco  può  essere  usata  quando  la  posizione 
prona è  controindicata. 
•  Scoprire la schiena fino ali 'area del sacro; coprire il resto del corpo. 
r" Massaggiare la schiena. 
•   Versare una piccola quantità di lozione sul palmo della mano e  te-
nerla per un minuto.  La bottiglia contenente la lozione può essere 
anche messa in una bacinella di acqua calda. 
Usare il  palmo della mano cominciando il massaggio nell'area del 
sacro mediante leggeri movimenti circolari. 

• !~;i"
'i_~1
 
I 94  I Gestione del dolore  39. Rilassamento muscolare I 95 I
•   Muovere le mani verso il  centro della schiena, quindi su entrambe  Registratore: può essere usato per ripetere le istruzioni degli esercizi o 
le scapole. 
per sentire la musica di sottofondo 
•   Massaggiare con movimenti circolari le scapole. 
•   Muovere le mani verso il fondo della schiena.  Tecnica
•   Massaggiare le aree sulle creste iliache destra e sinistra. Massaggiare  I. Prima di effettuare la procedura, presentarsi e verificare l'identità del 
la schiena secondo uno schema regolare utilizzando una varietà di  paziente secondo il protocollo della struttura. Spiegare al paziente che 
movimenti di braccia e  una pressione appropriata.  cosa si  sta facendo, perché e  come può collaborare. 
•   Applicare  una pressione  costante  continua  senza  interrompere  ~.   Lavarsi le mani e  osservare le procedure per il controllo delle infezio-
contatto con la cute del paziente.  ni. 
•   Ripetere le fasi descritte per 3­5 minuti, applicando altra lozione, se  :\.  Provvedere alla riservatezza del paziente. 
necessario.  1.   Preparare il paziente: 
•   Durante il massaggio alla schiena, valutare eventuali zone di ische- •   Spiegare al paziente come funziona il rilassamento progressivo. 
mia e di circolazione ridotta.  •   Dare una spiegazione razionale della procedura. 
•   Asciugare la lozione in eccesso con un asciugamano.  •   Chiedere al  paziente di identificare gli elementi di stress nella sua 
vita e le reazioni a questi stimoli. 
Dopo la procedura
•   Dimostrare il metodo per contrarre e  rilassare i gruppi muscolari e 
­ Documentare tutte le informazioni utili.  farlo fare anche al paziente. È semplice cominciare con lo stringere 
Riportare sulla cartella clinico­infermieristica del paziente e nel piano as- i pugni, contraendo i muscoli con il 100% dello sforzo la prima vol-
sistenziale tutti i dati sul massaggio effettuato e sulle reazioni del paziente.  ta e  poi solo con il 50% dello sforzo la seconda volta. 
Risultati ottenuti •   Aiutare il paziente ad assumere una posizione comoda. 
:>. Se si vuole utilizzare la musica,  scegliere brani che siano strumentali, 
Confrontare la risposta attuale del paziente con le precedenti.  
calmanti, neutri e  non familiari per il paziente. 
Effetto positivo sul paziente, come aumento del rilassamento e  riduzio- 
•   Assicurarsi che tutte le parti del corpo siano sostenute e le articola-
ne del dolore e dell'ansia.  
zioni leggermente flesse, senza distorsioni o spinte sui muscoli (per 
esempio, le braccia e le gambe non devono essere incrociate). 
(i.   Incoraggiare  il  paziente a  iniziare  una respirazione  diaframmatica o 

I 39. Rilassamento muscolare addominale lenta e  profonda per far riposare la mente e  cominciare a 


rilassare il  corpo.  Inspirare con il naso ed espirare con  la bocca  (me-
glio se a labbra socchiuse)  rallenta il respiro e favorisce il rilassamento. 
7.   Istruire il paziente a contrarre e  rilassare ogni gruppo muscolare par-
Obiettivo tendo dalla testa e scendendo lungo il corpo. 
Insegnare  al  paziente  a  partecipare  agli  esercizi  di  rilassamento  o   •   Usare per tutta la procedura un tono di voce che inviti alla parteci-
d'immaginazione.   pazione piuttosto che dirigere. 
Annotare la natura e la localizzazione del dolore.   •   I seguenti suggerimenti rappresentano solo uno dei modi di esecu-
Eseguire tecniche non invasive di gestione del dolore   zione della tecnica: 
a.   Fare  un'inspirazione  profonda  e  chiudere  energicamente 
Materiale occorrente gli  occhi,  inarcando  le  sopracciglia  e  corrugando  la  fronte. 
Un  testo stampato delle  tecniche di rilassamento da far leggere al pa- Mantenere  tale  contrazione  con  il  massimo  sforzo  possibile, 
ziente per fargli apprendere le tecniche: molte sono disponibili online,  quindi  rilassare  mentre  si  espira  lentamente.  Di  nuovo,  inspi-
nei testi e in CD e  DVD di risorse per la gestione dello stress 
I 96  I Gestione del dolore  39.   Rilassamento muscolare  I 97  I
rare e  contrarre gli stessi  muscoli con  la metà dello sforzo ap- sciata. I nspirare e mettere di nuovo in tensione questa fascia di 
plicato la prima volta.  Mantenere la contrazione e  poi rilassare  muscoli  dell'addome e  della  parte bassa della schiena.  Questa 
espirando, sentendo la tensione che abbandona il  corpo come  volta  trattenere  più  delicatamente  e  poi  rilasciare,  espirando 
un'onda di rilassamento che fluisca sulla testa e sul viso.  Si  po- lentamente. Godere di queste sensazioni mentre i muscoli si  ri-
trebbero tenere gli occhi socchiusi nel corso di questo esercizio.  lassano. 
b.   Si  potrebbe voler stringere  le  mascelle durante l'inspirazione,  g.   Si  potrebbe  inspirare  profondamente  e  flettere  le  anche  e  i 
sentendo i muscoli di guance, gola e base della lingua irrigidirsi  muscoli delle natiche,  sentendosi sollevare  mentre i  muscoli  si 
via via che si  tiene, e  poi si  rilassa.  Si  potrebbe ripetere questa  contraggono.  Trattenere  e  quindi  rilasciare  mentre  si 
contrazione quando si inspira, questa volta esercitando una ten- Questa volta, flettere gli  stessi  muscoli un po'  più delicatamen-
sione minore, e quindi rilassarsi quando si  espira, permettendo  te,  consapevoli  del  benessere  che  sta  fluendo  lungo  il corpo 
a  tutti questi muscoli di ammorbidirsi e ai denti di restare appe- mentre si continua a  rilassarsi. 
na un po' separati.  h.   Si  potrebbe  inspirare  e  flettere  i  talloni  lontano  dal  corpo 
c.   Successivamente, sollevare le spalle verso le  orecchie mentre si  mentre si  irrigidiscono le dita dei  piedi  in  direzione  del  viso. 
inspira  profondamente  e  delicatamente  e  tenerle  quanto  più  Trattenere,  sentendo  i  muscoli  di  polpacci  e  cosce  flettersi 
strette è possibile. Quindi rilassare e  rilasciare le spalle ed espi- anch 'essi, quindi rilasciare memre si espira. Inspirare di nuovo 
rare,  facendo  sì  che  un'onda  di  rilassamento  fluisca  nell'area  e  questa volta  spingere  le  dita dei  piedi in  direzione  opposta 
del  collo  e  delle  spalle.  Questa volta  tenere  le  spalle  sollevate  rispetto al viso, sentendo ancora una volta la  tensione per tutta 
con solo la metà dello sforzo rispetto alla prima volta, trattenere  la lunghezza delle  gambe.  Si  può  ripetere  l'esercizio  con  uno 
e  rilasciare, lasciando che la tensione scenda lungo le  braccia,  sforzo minore e sentire tutto il corpo rilassarsi e rilasciarsi. 
attraversi le mani ed esca dalla punta delle dita.  •   Incoraggiare  il  paziente  a  respirare  lentamente  e  profondamente  
d.   Successivamente, si potrebbe inspirare e stringere forte en tram- durante l'intera procedura.  
bi  i  pugni  e  tenerli  quanto  più  stretti  è  possibile.  Rilasciare  i  Parlare con una voce calma che incoraggi il rilassamento e alleni il  
pugni ed espirare. Inspirare e stringere i pugni di nuovo, questa  paziente a focalizzare mentalmente ogni gruppo muscolare d'inte- 
volta con uno sforzo minore, trattenere e  rilasciare, permetten- resse.  
do alla tensione di abbandonare le mani.  H.   Chiedere al  paziente se  rimane della  tensione  dopo aver contratto e 
e.   Concentrarsi adesso sulle braccia. Mentre si inspira, pensare al- rilasciato tutti i gruppi muscolari. 
la contrazione dei muscoli delle braccia, magari stringendo di  •   Ripetere  la  procedura per i gruppi muscolari che non si  sono ri- 
nuovo i pugni, e alla sensazione di tensione e  di flessione delle  lassati.  
braccia per !'intera lunghezza. Trattenere, trattenere e  rilascia-
re,  sentendo come  la  tensione  abbandona le  braccia e  fluisce  Dopo la procedura
attraverso le mani e  la punta delle dita. Questa volta inspirare e  ­ Terminati  gli  esercizi  di  rilassamento,  contare  lentamente  da  l  a  3, 
le braccia con uno sforzo minore, quindi rilasciare ed  suggerendo al paziente che dovrebbe sentirsi calmo e 
espirare, avvertendo una sensazione di agio e di pace mentre la  Chiedere al  paziente di  muovere  il  corpo lemamente:  prima mani  e 
tensione va via.  piedi, poi braccia e gambe e infine testa e collo. 
f.   Ci  si  potrebbe concentrare sui  muscoli  addominali e  spingerli  Ricordare al paziente che può utilizzare questa tecnica ogni volta che 
con forza all'imerno, come per avvicinare l'ombelico alla colon- ha bisogno di rilasciare la tensione o di sentirsi più rilassato. 
na vertebrale. Si può notare anche tensione a livello dei muscoli  ­ Documentare la risposta del paziente ali ' esercizio sulla cartella c1ini-
della schiena e  tenerli  in  contrazione  il più possibile. Espirare  co­infermieristica. 
e  rilasciare tutti questi muscoli, sentendo come se una fascia di 
irrigidimento intorno alla parte mediana del corpo venisse rila-

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I 98 I Gestione del dolore 

rl, Risultati attesi


­ Valutazione soggettiva del dolore (su una scala da O a  lO)  per dimostra-
re se la strategia è stata di aiuto nella riduzione del dolore.
Trattamento della cute e delle ferite
- È auspicabile la riduzione dei livelli di paura e ansia associata alle tec-
I niche di rilassamento della procedura, anche se l'esperienza del dolo-
re in sé resta invariata.
- Supponendo che il livello di dolore riferito resti lo st.esso, il rilassa-
mento riduce comunque la resistenza al dolore e, di conseguenza, la
sofferenza.

Applicazione di una medicazione semplìce


14e. Applicazione di una medicazione
Obiettivo
Favorire la guarigione della ferita 
Prevenire e  ridurre il rischio di infezione 

Materiale occorrente
­ Guanti da esame non sterili puliti 
­ Contenitore per i rifiuti biologicamente pericolosi 
­ Telo assorbente impermeabile 
Cerotto 
Soluzione fisiologica 
­ Garza 4 x 4 
­ Garza a strappo 4 x 4 
Applìcatore con la punta di cotone sterile 
­ Medìcazione appropriata in base alla valutazione della ferita 
­ Preparazione cutanea che funga da barriera all'umidità 

Tecnica
Riesaminare il protocollo per il tipo specifico di sostituzione della me-
dicazione
- Individuare il rischio di infezione, valutare il livello di dolore correlato
alla procedura di cura della ferita, accertarsi di eventuali allen!Ìe e
valutare lo stato della ferita
Preparare un'area di lavoro che sia pulita e sgombra
Collocare il materiale a portata di mano
Fare assumere al paziente una posizione tale che la ferita sia accessibi-
le e che la soluzione da irrigazione fluisca dalla parte pulita alla parte
'porca
Collocare il te lo assorbente impermeabile sotto il paziente
Scoprire solo la zona di accesso alla ferita
l.avarsi le mani e seguire le precauzioni standard

Tecnica pulita
Ilopo aver indossato guanti monouso, rimuovere la vecchia medicazione
Tirare via il cerotto in direzione della ferita
Rimuovere la vecchia medicazione ed eliminarla nei rifiuti biologica-
lIIente pericolosi se visivamente imbibita di sangue o secrezioni

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1102 I Trattamento della cute e delle ferite 

In  caso  contrario,  gettare  la medicazione  nel  contenitore  dei  rifiuti 


assimilabili aglì urbani 
Togliere i guanti ed eliminarli 
Dopo aver indossato guanti monouso, con un tampone di cotone 4x4 
intriso di soluzione fisiologica,  pulire e asciugare la cute circostante se 
sono presenti essudati o secrczioni 
Applicare la medicazione pulìta sulla ferita 
­ Fissare la medicazione con dei cerotti o con strisce di Montgomery 
Etichettare la nuova medicazionc conia data e l'ora della sostituzione 
Dopo la procedura
Rimuovere i guanti e lavarsi le  mani 
Pulire e  riporre il materiale in maniera appropriata 
Valutare la risposta del paziente alla procedura 
Aiutare il paziente ad assumere una posizione confortevole e sicura 
Risultati attesi
­ La ferita guarirà e la cute resterà integra 
­ Il paziente non svilupperà infezioni 

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