associato a
Universit Europenne
Jean Monnet A.I.S.B.L. Bruxelles
Modena, 9 giugno2007
1 INTRODUZIONE .................................................................................. 7
3 LE INDAGINI DIRETTE...................................................................... 19
4.3 Ispezione preliminare del cadavere sulla scena del crimine ............................................33
4.4 Mettere in atto procedure per il controllo della scena del crimine .................................34
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4.6 Stabilire una linea di condotta per mantenere lintegrit della scena del crimine ........35
4.7 Stabilire e allestire un posto comando quale quartiere generale temporaneo ...............36
4.9 Armi......................................................................................................................................37
4.18 Esame medico legale preliminare sulla scena del crimine ...............................................42
3
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7 LA DATTILOSCOPIA......................................................................... 64
8.1 Lo studio della conformazione delle macchie di sangue (Bloodstain Pattern Analysys) .........75
8.1.1 Propriet del sangue ....................................................................................................76
8.1.2 Categorie di macchie di sangue...................................................................................76
8.1.2.1 Macchie di sangue trasferite: ......................................................................................76
8.1.2.2 Macchie di sangue passive:.........................................................................................77
8.1.2.3 Macchie di sangue proiettate.......................................................................................79
8.1.3 Direzione delle macchie di sangue..............................................................................82
8.1.3.1 Determinazione dellangolo di impatto.......................................................................83
8.1.3.2 Punto di convergenza e determinazione dellorigine ..................................................84
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8.7 Le vernici............................................................................................................................116
8.9 I Peli....................................................................................................................................118
8.12 Sudore.................................................................................................................................121
8.14 Urina...................................................................................................................................122
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10.4 La Tanatologia...................................................................................................................143
10.4.1 Il fenomeno della morte. ...........................................................................................145
10.4.2 Fenomeni cadaverici. ................................................................................................145
10.4.3 Fenomeni cadaverici trasformativi............................................................................150
10.4.4 Cronologia della morte..............................................................................................154
10.4.5 Semeiotica dei fenomeni cadaverici..........................................................................155
11.2 Crimescope.........................................................................................................................161
12 CONCLUSIONI................................................................................. 162
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1 Introduzione
Sappiamo bene che la realt di tutti i giorni ben diversa, con le sue difficolt
operative, la complessit delle analisi, il rispetto delle procedure. Sappiamo bene
che la scena del crimine qualcosa di estremamente intricato e spesso talmente
contaminato e compromesso da richiedere giorni di intenso lavoro.
Siamo consapevoli che gli esami scientifici sono spesso difficili da eseguirsi,
non fossaltro che per la particolare natura delle tracce, sempre pi esigue e
degradate, tanto da imporre strategie e protocolli di analisi mirati e sofisticati.
Siamo consapevoli, in definitiva, che i risultati di unindagine sono il frutto
appassionato di un lavoro di equipe che, seppur ispirato a sistemi identificativi
sempre pi sensibili ed affidabili ed alle tecnologie pi sofisticate e davanguardia,
comunque arduo ed irto di ostacoli e di inconvenienti che solo il grande ingegno
delluomo e le sue enormi capacit intellettive possono risolvere.
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agli strumenti utilizzati per lindagine, quanto piuttosto ai tempi che scandiscono le
indagini stesse, di gran lunga pi veloci ed immediate nella finzione che nella
realt, e alla confusione di ruoli tra linvestigare tradizionale e lo scienziato
forense.
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Nel nuovo Codice, infatti, il legislatore ha posto laccento sulla netta separazione
tra linvestigazione e la giurisdizione, attivit che prima erano in simbiosi. Infatti
nel testo precedente era previsto che il giudice istruttore fosse dotato sia di funzioni
accusatorie che quelle di vero e proprio giudice. Limpianto era, quindi, di tipo
inquisitorio: infatti, il giudice istruttore provvedeva sia alla ricerca e
allacquisizione delle prove che alla loro valutazione.
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Gli uffici del Pubblico Ministero (Procura della Repubblica) sono ricoperti da
magistrati che appartengono all'ordine giudiziario, i quali esercitano le loro
funzioni sotto la vigilanza del Ministro della Giustizia. Loro compito quello di
curare l'osservanza delle leggi, la pronta e regolare amministrazione della giustizia,
promuovere la repressione dei reati e l'applicazione delle misure di sicurezza.
Nei capoluoghi di distretto, presso ogni ufficio del Pubblico Ministero dei
Tribunali, vi sono le Direzioni Distrettuali Antimafia, formate da magistrati
specializzati nelle investigazioni riguardanti la criminalit organizzata. Nell'ambito
della Procura generale presso la Corte di Cassazione stata collocata la Direzione
Nazionale Antimafia, che coordina le indagini svolte dalle Direzioni Distrettuali.
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Con lentrata in vigore di cinque nuovi commi dell'articolo 111, entra in campo
il giusto processo. Questi infatti regolano i requisiti fondamentali ai quali dovr
rispondere il procedimento giudiziario.
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Larticolo 111, altres prevede l'ampliamento dei diritti di difesa della persona
accusata di un reato: infatti questultima ha il diritto di essere informata nel pi
breve tempo possibile e riservatamente della natura e dei motivi dell'accusa elevata
a suo carico; deve disporre del tempo e delle condizioni necessari per preparare la
difesa; deve avere la facolt, davanti al giudice, di interrogare o di far interrogare le
persone che rendano dichiarazioni a suo carico; pu ottenere la convocazione e
l'interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dell'accusa e
l'acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore; pu essere assistita da un
interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nel processo.
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indagini, anche con l'aiuto di investigatori privati, per individuare prove a favore
dell'assistito, sin dal momento dell'incarico professionale (articolo 327 bis c.p.p.).
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Per Polizia giudiziaria s'intende quella funzione dello Stato volta ad assicurare le
condizioni per l'esercizio dell'azione penale. Essa ha carattere di ausiliarit e
collateralit con l'attivit giudiziaria ed in particolare con quella attivit - e con i
relativi organi che la esercitano - che attiene all'esercizio dell'azione penale, cio
alla realizzazione della pretesa punitiva dello Stato.
Deve inoltre impedire che i reati vengano portati a conseguenze ulteriori. Infatti
la Polizia giudiziaria deve evitare la consumazione dell'evento lesivo; se il reato
in via di consumazione deve interromperne la consumazione; se esso gi stato
consumato deve tentare di ripristinare lo status quo ante a favore della parte lesa.
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Ha inoltre lobbligo di ricercare gli autori dei reati (di propria iniziativa o su
ordine del Pubblico Ministero) e di assicurare le fonti di prova. Ci avviene
attraverso lindividuazione e lassicurazione delle fonti di prova mediante la
raccolta di sommarie informazioni, perquisizioni, accertamenti urgenti sui luoghi,
sulle cose e sulle persone, sequestri, rilievi fotografici, ecc.
Detto ci, gli atti d'iniziativa della Polizia giudiziaria sono lobbligo di riferire la
notizia di reato al Pubblico Ministero, per iscritto (articolo 347 Codice procedura
penale), lidentificare la persona nei cui confronti vengono svolte le indagini e di
altre persone (articolo 349 Codice procedura penale), il raccogliere sommarie
informazioni dalla persona nei cui confronti vengono svolte le indagini (articolo
350 Codice procedura penale), lassumere a sommarie informazioni le persone che
possono riferire notizie utili ai fini delle indagini (articolo 351 Codice procedura
penale) Inoltre in flagranza di reato procedere alla perquisizione della persona e
dei locali alla ricerca di cose o tracce pertinenti il reato (articolo 352 Codice
procedura penale) ed seguire accertamenti urgenti sui luoghi, sulle cose e sulle
persone, anche prima dell'intervento del Pubblico Ministero nell'ipotesi che vi sia
pericolo che le cose, le tracce ed i luoghi si alterino o si disperdano. Alla polizia
giudiziaria vietato fare ispezioni sulla persona (articolo 354 Codice procedura
penale).
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Sono altres Ufficiali ed Agenti di Polizia giudiziaria nei limiti del servizio cui
sono destinate e secondo le rispettive attribuzioni le persone alle quali le leggi ed i
regolamenti attribuiscono tale funzione (articolo 57, 3 comma, Codice procedura
penale): funzionari doganali, Vigili del fuoco personale permanente e personale
volontario, militari del Corpo delle Capitanerie di Porto, ufficiali sanitari, ispettori
e ricevitori dei Monopoli, comandanti di navi e aeromobili.
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prove da contrapporre agli elementi probatori raccolti dalla pubblica accusa, oppure
in ausilio a questultima qualora si difendano gli interessi di una persona offesa da
reato.
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Quindi in sede dibattimentale potr essere sollecitata la perizia proprio sulla base
delle argomentazioni proposte dal consulente tecnico, per questo si ritiene che,
come per linvestigatore privato autorizzato, essenziale che entrambe le figure
professionali comprendano il proprio ruolo di ausiliario che assumono nel processo
penale accusatorio e quindi di conoscere appieno i loro spazi operativi nell'ambito
dell'indagine difensiva, ci andando oltre quelle che sono le proprie conoscenze
tecniche, e cio approfondire anche le relative discipline giuridiche.
Fra la figura ed attivit del perito e quella del consulente vi una sostanziale
differenza. Il perito cerca, nei limiti del possibile, la verit oggettiva e le prove in
tal senso, mentre il consulente tecnico orientato ad evidenziare maggiormente gli
elementi tecnici utili alla difesa o all'accusa, a seconda da chi incaricato. Quando
necessario svolgere indagini specifiche e specialistiche, secondo il vigente codice
di procedura penale, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) nel corso
dellincidente probatorio (art. 220 c.p.p. o il Giudice del dibattimento (art. 508
c.p.p. nomina il perito od un collegio peritale cui compito vincolato alla massima
obiettivit e deve soprattutto essere supportato da prove oggettive concrete. del
tutto inutile, se non dannoso, che l'elaborato peritale si conclude con opinioni
personali (del perito), con interpretazioni soggettive o con soluzioni ipotetiche che
non hanno collegamenti con la realt o addirittura con interpretazioni della
normativa penale che invece richiede la conoscenza di precise discipline giuridiche.
I consulenti possono essere nominati dal P.M. (art. 359 c.p.p.) per accertamenti e
ricostruzioni riservate, oppure in atto irripetibile, sempre per nomina del P.M. (art.
360 c.p.p.), ed ancora, quando non stata disposta perizia, da ciascuna parte ma in
numero non superiore a due (art. 233 c.p.p.).
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3 Le indagini dirette
Gli americani dicono che bisogna rispondere a "five W and one H". Queste sono
rappresentate dale domande when", "where", "what", "who", "why" and "how".
- Where and what, dove e cosa successo, e una risposta possibile arrivando
sul luogo del delitto, documentando ogni cosa con apparecchi da ripresa sempre pi
sofisticati, raccogliendo tutte le informazioni e le tracce lasciate dall'omicida.
- Who, chi. E prima di ogni altra cosa occorre conoscere l'identit della vittima,
perch da qui scattano le indagini che porteranno poi a scoprire "chi" il criminale
che ha colpito.
- Why, perch. Si uccide per passione, per denaro, per vendetta. Qualche volta
per un banale litigio. Ma un motivo c' sempre, e quando il perch lascia una
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normalit anche drammatica e si insinua nelle pieghe della perversione, ecco che
tocca agli psichiatri forensi, gli investigatori della follia omicida.3
Come dicevamo prima, una delle attivit principali di P.G. al fine dellesercizio
dellazione penale, nel caso di commissione di un crimine, lispezione o il
sopralluogo.
Tale atto di polizia giudiziaria di pertinenza del P.M., ma lart. 354 2 comma
del c.p.p. prevede che lufficiale di Polizia Giudiziaria, qualora ritenga che
possano alterarsi, disperdersi o modificarsi le cose, le tracce ed i luoghi o qualora il
P.M. non possa intervenire tempestivamente, provvede ad effettuarlo
personalmente, preavvisando il magistrato e facendo specifico cenno nel verbale
dei motivi per cui ha provveduto ad eseguire il sopralluogo ed a effettuare
leventuale sequestro del corpo del reato o di cose ad esso pertinenti.
Analizziamo ora le varie fasi che lufficiale di P.G. deve affrontare nel corso del
sopralluogo affinch questo sia condotto al meglio.
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Poich, infatti, la presenza di persone sul luogo del reato arreca danno alla
conservazione delle tracce ed alla posizione delle cose, necessario evitare
alterazioni della scena del crimine. Lufficiale od agente di P.G. per isolare
provveder a circoscrivere la zona interessata avvalendosi della banda plastificata
bianca e rossa di cui sar dotato. Lideale sarebbe adottare tre livelli di
contenimento come sotto specificato.5
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in modo appropriato auspicabile che nel secondo non vi siano prove che
rischiano di essere contaminate. Nel caso per venga scoperto qualcosa in questa
zona (come tracce di scarpe o di pneumatici), il fatto che sia comunque unarea
protetta rende le prove ancora valide in tribunale. Anche se non possibile
circondare completamente il primo livello, pu essere designata ugualmente una
piccola area di secondo livello che vada incontro alle suddette necessit.
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- dallavanti allindietro.
Tuttavia tali criteri saranno sempre subordinati in base alla posizione di chi
descrive, perch ad essa andranno riferite tutte le indicazioni di destra, sinistra,
anteriore e posteriore, ecc. a meno che non si tratti di un oggetto che possieda
per se stesso, la destra, la sinistra, ecc. come ad esempio una statura, un cadavere.
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Cosa si rileva sulla scena del crimine? Quali sono le caratteristiche della scena
da descrivere? Di seguito lelenco
a) SEDE
Per le parti di ambiente, invece, la sede si rileva con speciale metodologia. Ogni
ambiente potr essere suddiviso mediante linee immaginarie, longitudinali,
trasversali ed a crociera.
b) QUANTIT
c) DIMENSIONI
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d) DIREZIONE
e) FORMA
f) COLORE
g) POSIZIONE
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h) PARTICOLARIT
Per indicare la sostanza di cui fatto loggetto si usino termini generici, (legno,
metallo, ecc.) o specifici quando si abbia la certezza di non equivocare (mogano,
ferro, rame). buona norma che i metalli ed oggetti preziosi, viste le falsit in
circolazione, siano sempre indicati con la seguente terminologia: metallo giallo
(probabilmente oro) metallo bianco (platino od argento), pietra trasparente di colore
(bianco, verde, rosso ad intaglio) lasciando ad una successiva perizia lesatta
qualificazione.
- al loro ordine topografico (ad esempio sono importanti una piazza nella quale
confluiscono pi strade, un ponte che costituisce obbligato passaggio per entrare o
uscire da una localit) in relazione a chi vi accede.
- alla localit pi nota (ad esempio la chiesa, il palazzo delle scuole,la sede
dellamministrazione comunale, il luogo ove sorge un monumento, ecc.)
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Di regola tali caratteri devono essere indicati a grandi linee a meno che non si
verifichi la necessit di procedere nella descrizione di dettagli
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Per ultimo si indicano gli altri ambienti, procedendo da destra verso sinistra e
precisando le loro destinazioni ed il loro uso, fermo restando che occorrer sempre
fissare la posizione di colui che descrive, perch ad essa sono riferite tutte le
indicazioni del verbale (a destra, a sinistra, avanti, indietro)
Per questultimo aspetto, utile stabilire i seguenti passi descrittivi, sempre per
la funzione di documentabilit di particolari che potranno essere fondamentali per
stabilire la verit.
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1. Chiamata/allarme.
9. Armi.
14. Perquisizione.
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- Diffusione a.
- Ora di arrivo.
- Chiedere ai primi agenti di polizia intervenuti il decorso dei fatti dal loro
arrivo.
- Reato scoperto da (data e ora della chiamata iniziale). Dettagli completi delle
iscrizioni di polizia nei rapporti giornalieri della centrale di ricezione.
- Definire cosa stato fatto dal primo agente intervenuto. Investigazioni iniziali.
- Chiamate di rinforzi.
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- Personale di Polizia.
- Dati della vittima - nome e indirizzo se conosciuti (incluso sesso, et, ecc.)
- La morte verificata?
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4.4 Mettere in atto procedure per il controllo della scena del crimine
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4.6 Stabilire una linea di condotta per mantenere lintegrit della scena
del crimine
- Non toccare, muovere o alterare nulla prima che una documentazione completa
sia stata fatta (osservare, descrivere, annotare).
- Registrare ogni alterazione della scena del crimine fatta per ragioni
investigative o per emergenza.
- Non usare nessun telefono situato all'interno della scena del crimine.
- Mettere in atto procedure per salvaguardare delle prove dalle intemperie e dalla
presenza umana.
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- Non aprire nessun rubinetto, non scaricare il water, non far uso di nessuna delle
strutture della scena del crimine.
- Scegliere un luogo fuori dalla scena del crimine, possibilmente con due
telefoni, eventualmente cellulari (chiamate in entrata e in uscita).
- Notificare agli altri partner del sopralluogo, altri enti, centrali operative questi
numeri di telefono.
In particolare:
- Magistrati.
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4.9 Armi
- Se il sospetto stato arrestato ed presente sulla scena, assicurarsi che sia stato
immediatamente allontanato dalla stessa. Un suo ritorno possibile solo se su di lui
e sui suoi abiti stata effettuata una ricerca di tracce.
- Repertare tutti gli elementi utili, tracce repertabili sul sospetto: sangue, armi,
microtracce, terra, ecc.
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- Non si intraprende la perquisizione del luogo prima che tutta la procedura del
sopralluogo tecnico non sia conclusa (escluso casi di estrema urgenza. Usare il
buon senso!!!).
- Non aggiungere segni (gesso) o altre iscrizioni prima di aver scattato le vedute
generali.
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- Entrata dell'edificio.
- Particolari di ogni ferita lesione visibile, come pure di ogni altro elemento utile
(fibre, capelli, altre microtracce, strappi e macchie sugli abiti, sangue perso dalla
vittima, ecc.) particolari di gioielli, orologi ed altri oggetti indossati o portati
dalla vittima.
- Ogni impronta digitale rilevata deve essere fotografata sul luogo cos come il
prelievo.
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- Scala di rapporto.
- Finestre.
- Vetri e specchi.
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Aree da controllare:
- Punto d'entrata.
- Il sospetto e suoi abiti e scarpe come pure tutti i suoi effetti personali.
- Veicoli usati per compiere il crimine, veicolo della vittima e del sospetto.
- Sesso.
- Razza.
- Apparenza.
- Et.
- Costituzione.
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- Rigidit.
- Presenza di insetti.
- Putrefazione.
- Conferire con il medico legale per conoscere le cause apparenti del decesso.
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- Proteggere le mani del cadavere con dei sacchetti, per salvaguardare le tracce
sotto le unghie e i residui dello sparo.
- Armi da fuoco:
- Vi sono bossoli ?
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- Prelevare gli invii postali dalla buca delle lettere della vittima.
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- 2^ Divisione:identit.
UACV: Negli omicidi cosiddetti seriali, in tutti quei casi in cui i delitti sono
commessi senza un apparente movente o che sono di particolare efferatezza e nelle
rapine che in genere tendono ad essere seriali, interviene l'Unit per l'analisi del
crimine violento, Istituita nel 1995, la struttura formata da ispettori, fisici,
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Grazie alle correlazioni e alle comparazioni tra i vari casi criminali, il Sasc guida
l'investigatore all'individuazione di parametri necessari anche per tracciare un
primo profilo comportamentale del colpevole (profiling). Sul Sasc l'investigatore
pu selezionare il nome di una vittima. Sullo schermo apparir una griglia di
opzioni che dar tutte le informazioni del crimine con tanto di immagini
sull'omicidio. Inoltre, cliccando su una delle tante opzioni presenti nel sistema, si
pu risalire a tutti quei delitti che hanno un elemento in comune. Dal luogo del
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delitto (per esempio una spiaggia, un camper, un albergo) alle armi utilizzate (arma
da fuoco, coltello, ), dalla modalit del delitto (cadavere legato con il filo del
telefono o nascosto sotto il letto) al mestiere della vittima.
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Nel caso in cui la macchia riguardasse piccoli oggetti solidi, occorre raccogliere
ed inviare lintero oggetto al laboratorio, dopo averlo impacchettato ed etichettato.
In caso di grandi oggetti, possibile coprire larea macchiata con carta pulita e
sigillare i margini con del nastro adesivo per evitare la perdita o la contaminazione.
Se impossibile inviare lintero oggetto al laboratorio, cercare di grattare via il
sangue su un foglio pulito di carta, che poi verr ripiegato e inserito in una busta,
mentre non bisogna grattare il sangue secco direttamente nella busta. Possibilmente
grattare la macchia con un coltello appena lavato e asciugato o uno strumento
simile. Lavare e asciugare lo strumento ogni volta che si gratta una macchia
diversa. Sigillare ed etichettare infine la busta.
I seguenti suggerimenti sono utili per lutilizzo delle macchie di sangue secco:
- non mischiare le macchie secche. Mettere ogni macchia in una busta separata;
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indossati dalla vittima vengano asciugati allaria e congelati per conservarli in caso
di necessit.
- asciugati allaria;
- avvolti in carta;
- congelati.
6.1.5 Liquidi:
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6.1.6 Peli/capelli
Nei casi di stupro, la regione pubica della vittima dovrebbe essere spazzolata
prima di raccogliere i campioni. necessario ottenere campioni di peli dalla
vittima, dal sospettato o da qualsiasi altra possibile fonte per compararli con
campioni sconosciuti. Il metodo raccomandato per raccogliere i capelli quello di
far piegare la persona in avanti, posizionandovi sotto un ampio foglio di carta
pulita, e farle passare le proprie mani tra i capelli, in modo che cadano da soli sul
foglio. possibile anche prelevarli direttamente dalla testa. Sarebbe meglio
raccogliere almeno 50-100 capelli, senza tagliarli. Lo stesso metodo pu essere
utilizzato per raccogliere peli da varie parti del corpo. Per una corretta valutazione
sono necessari da 30 a 60 peli pubici. Quando la persona un sospettato,
dovrebbero essere raccolti peli da tutte le parti del corpo, anche se al momento
servono solo capelli.
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Questo tipo di materiale spesso viene rinvenuto sulle abrasioni causate da tessuto
o su materiali strappati o ancora su aree colpite da veicoli che non si sono fermati.
In alcuni casi di furto con scasso questo materiale pu essere trovato su porte
scorrevoli forzate, vetri rotti o altri punti interessati.
Lesame delle fibre aiuta a determinare il tipo o il colore delle stesse. possibile
anche risalire al tipo di indumento o tessuto di cui facevano parte.
Fibre e fili possono anche essere confrontate con gli abiti dei sospettati, per
stabilire se possono provenire da essi.
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dellaltro soggetto o viene disteso sul tavolo o sul sedile che stato toccato dagli
abiti dellaltro sospettato, il confronto pu non essere valido.
6.3 Vetro
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- Altri tipi di vetro: quando ci si trova di fronte a bottiglie rotte o altri oggetti,
raccogliere sempre e comunque tutti i vetri presenti.
6.4 Vernice
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Della vernice pu essere trovata sugli abiti di pedoni investiti. Meglio esaminare
tutte le aree, con particolare attenzione a quelle riportanti segni di pressione, strappi
o altri segni di contatto. In caso di ritrovamento, la vernice non va rimossa, ma il
capo di abbigliamento va contrassegnato e inviato al laboratorio.
Raramente lesame della vernice trasferita sugli abiti della vittima indicher la
marca e il modello del veicolo coinvolto, visto che di solito solo alcune porzioni
dello strato ossidato superiore vengono trasferite. Inoltre molti veicoli vengono
riverniciati usando colori e tipi di vernice che possono essere diversi da quelli
specificati dalla casa costruttrice del veicolo. Il colore e tipo di vernice scelta dal
proprietario della macchina per riverniciarla possono anche corrispondere a quelli
usati da unaltra casa produttrice, il che pu causare confusione nella ricerca
dellautovettura responsabile.
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strati fino al metallo. A questo punto occorre separare ogni campione riponendo
ciascuno di essi in un contenitore diverso.
Gli strumenti usati per entrare negli edifici, forzare casseforti e introdursi in altri
ambienti spesso contengono tracce di vernice, cos come di altre sostanze come
plastica, materiali isolanti ecc. necessaria la massima cautela affinch queste
tracce non vadano perdute. Se sono presenti questi trasferimenti, avvolgere
lestremit dello strumento che li reca in carta pulita e sigillare con nastro adesivo
per prevenirne la perdita. In nessun caso si deve tentare di mettere lo strumento in
segni o impronte trovate. Se si fa cos, infatti, i trasferimenti di vernice o di altro
materiale trovati in seguito sullo strumento possono non essere validi come prove.
Raccogliere dunque campioni di vernice da tutte le zone con cui gli strumenti
possono essere venuti in contatto sulla scena del crimine, includendo tutti gli strati
presenti, senza rovinare il segno lasciato dallo strumento quando si raccoglie la
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anche alle aree dove non stato bruciato niente, dal momento che i liquidi
infiammabili possono essere stati messi anche in altri punti dove il fuoco non ha
preso.
Piccoli campioni di terreno, legno, tessuto, carta ecc. dovrebbero essere messi in
barattolini di metallo puliti da sigillare immediatamente per prevenire la perdita di
eventuali componenti volatili per evaporazione.
Pezzi di legno di grandi dimensioni, tappezzeria e simili oggetti che non entrano
nei barattoli devono essere messi nella plastica KAPAK da sigillare a caldo. bene
etichettare gli oggetti stessi quando possibile e comunque in tutti i casi necessario
etichettare il contenitore o la busta in cui sono stati inseriti.
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- Mai inviare unarma carica al laboratorio, a meno che non sia portata di
persona. Le cartucce non sparate possono essere lasciate nel caricatore di un arma,
a patto di rimuovere il caricatore stesso. Unarma da fuoco col caricatore inserito
non dovrebbe mai essere trasportata in alcun modo, nemmeno se larma ha la sicura
inserita.
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numeri di serie duplicati su armi diverse della stessa marca e modello generale.
Non bisogna confondere i numeri del modello o del brevetto coi numeri di serie.
- Se larma deve essere esaminata per impronte digitali latenti, mettere in pratica
le apposite procedure (vedere sezione specifica).
6.6.1 Proiettili
6.6.2 Bossoli
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- Le cartucce esplose possono essere marcate sia allesterno che allinterno della
parte di carta o plastica della cartuccia stessa.
6.6.3 Munizioni
necessario inviare abiti o altro materiale che riporta residui di polvere da sparo
o fori di proiettili al laboratorio. A tale scopo, gli abiti dovrebbero essere
cautamente avvolti in carta pulita e piegati il meno possibile per prevenire lo
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Per i test sulla configurazione della polvere da sparo o dello sparo stesso,
essenziale poter ottenere munizioni identiche in marca, tipo ed et a quelle usate
sulla scena del crimine. Le munizioni duplicate sono necessarie per spararle con
larma in questione per determinare la distanza della bocca dellarma dalla vittima
o da un altro oggetto nel momento in cui larma ha sparato.
I numeri di serie cancellati possono essere recuperati solo se non stato rimosso
troppo metallo quando il numero stato cancellato.
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7 La dattiloscopia9
Polpastrelli e palmi delle nostre mani (e anche dei piedi) sono cosparsi di
minuscole papille di forma conica che si susseguono l'una dietro l'altra formando
sottili creste separate da piccoli solchi. Le creste descrivono disegni caratteristici,
assolutamente individuali (anse, archi, vortici): anche due gemelli monovulari che
hanno lo stesso Dna, possiedono impronte digitali diverse.
Tuttavia, chi per primo intu che era vantaggioso ricorrere alle impronte digitali
per identificare l'autore di un reato fu Henry Faulds affermando: se sul luogo del
delitto si trovano impronte digitali, questo pu portare alla scoperta del colpevole.
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Furono Francis Galton e Edward Henry che alla fine del 1800 ebbero una trovata
geniale per utilizzare le impronte, inventando un sistema di classificazione
relativamente semplice, suddividendo i disegni delle creste e dei solchi in tipi e
sottotipi generali. Nasceva cos la dattiloscopia.
Lo strato granuloso,
transizione tra gli strati
spinoso e corneo, spesso da 1 a 4 file di cellule e pi abbondante in sede palmo-
plantare mentre quello corneo direttamente a contatto con l'esterno, ed di
spessore variabile secondo la sede. Le cellule di questo strato, ricche di cheratina,
non contengono pi i nuclei, e vengono eliminate come lamelle cornee dalla
superficie epidermica.
Le superfici delle palme delle mani, delle piante dei piedi ed interne delle
falangi, sono caratterizzate da una struttura particolare quali sono le papille
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dermiche, che determinano la formazione delle creste cutanee, che sono piccoli
rilievi carnosi che contengono i corpuscoli tattili del Messner.
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Il sistema manuale si
basa su 3 sistemi di linee: basali (parallele alla piegatura del dito), marginali (che
entrano e fuoriescono dai lati del polpastrello) e centrali (al centro del polpastrello).
Su questa base sono stati identificati 4 tipi principali di impronte: adelta,
monodelta, bidelta e composta.
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A ogni polpastrello (indice, pollice, anulare mano destra, poi la stessa serie della
mano destra e quindi le restanti dita di sinistra e destra) viene assegnato un valore
da 1 a 0. In questo modo con un numero di dieci cifre, per esempio 823-924-73-54,
si indicano le categorie in cui rientrano le varie dita a partire dal pollice della mano
sinistra. Nel caso dellesempio indicato in precedenza (823-924-73-54) il pollice
della mano sinistra di categoria 8, l'indice di categoria 2 e via di seguito; questa
successione ha un livello di combinazioni talmente elevato (10 miliardi di
combinazioni possibili), da poter essere ritenuto realisticamente univoco ed
irripetibile da identificare con precisione ogni essere umano.
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Fra le tracce riscontrabili sul luogo dove stato commesso un reato, rivestono
una notevole importanza le impronte papillari, che possono suddividersi in- palmari
(quelle del palmo della mano), plantari (quelle dei piedi); digitali (quelle dei
polpastrelli).
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Quelle lisce, (ad esempio pelle, carta, ecc.) sono ottimi supporti per
l'evidenziazione, mentre, al contrario, quelle ruvide (ad esempio tessuti tranne la
seta e altri fitti) in genere poco utili per la ricerca delle tracce. Le superfici porose
(ad esempio carta, legno, pelle, ecc.), risultano essere ottimi supporti anche a
distanza di tempo. La carta, in particolare, assorbe l'impronta consentendo di
evidenziarla anche dopo 10 anni; Le non porose, (ad esempio vetro, plastica,
ecc.) sulle quali possono essere evidenziate solo impronte fresche, generalmente
con et entro 100 gg.
- Reagente Ninidrina, che legandosi con gli aminoacidi dal colore trasparente
assume una colorazione rosa, fornisce unimmagine in negativo (le creste sono
bianche, mentre le zone colorate sono gli spazi tra le creste);
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- DFO che una sostanza fluorescente, ottima anche su supporti molto colorati;
- MD, deposizione metallica di oro portato allo stato gassoso in forno, utilizzato
soprattutto dopo aver trattato limpronta con la Ninidrina per evidenziare
maggiormente il contrasto ed ottenere unimmagine positiva.
Come gi accennato, sulle superfici non porose possono essere evidenziate solo
impronte fresche, in questi casi si utilizzano i seguenti di evidenziazione:
- MD: sublimazione di oro e zinco in camera barica sotto vuoto spinto, prima
l'oro che fugge i grassi e si deposita dove non sono presenti linee papillari e quindi
lo zinco.
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a. polvere nera (ossido ferrico nero 50%,resina 25%, amido black 25%);
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In media il volume del sangue l8% del peso totale del corpo:
Una perdita del 40% del volume sanguigno, sia internamente che esternamente,
causa uno shock irreversibile che porta alla morte. Una perdita di 1,5 litri,
internamente o esternamente, causa inabilit.
- Sanguinamento a contatto.
- Colpo o macchia.
- Strofinamento.
- Imbrattamento.
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Le gocce di sangue che colpiscono una superficie dura e liscia, come il vetro,
avranno pochissima o nessuna distorsione attorno al margine. Quelle che cadono su
un pavimento di linoleum assumono un aspetto leggermente diverso. Superfici
come legno o cemento subiscono una distorsione maggiore.
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- Zampillo/getto arterioso:
Conformazione delle macchie generate dal sangue che fuoriesce dal corpo sotto
pressione da unarteria lesionata.
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- Spruzzo da impatto:
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- Aspetto di vaporizzazione.
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Quando una goccia di sangue colpisce una superficie perpendicolare (90 gradi),
la risultante macchia sar circolare, ovvero la lunghezza e la larghezza della
macchia saranno uguali.
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In Italia la detenzione e l'uso delle armi (proprie) da parte dei cittadini sono
regolati per legge. In particolare il trasporto di un'arma regolamentato mediante il
rilascio di un'apposita licenza chiamata porto d'armi. Tale licenza obbligatoria
sempre e comunque nel caso sia previsto il trasporto dell'arma, anche per l'esercizio
della caccia o per il tiro sportivo. Non necessario l'ottenimento della licenza di
porto d'armi, ma invece obbligatorio ottenere un nulla osta all'acquisto di un'arma
dalle autorit preposte, nel caso in cui un cittadino con i requisiti sufficienti voglia
avere un'arma a fini difensivi abitativi (in questo caso si parla di detenzione d'arma
e non di porto) o per collezionismo. Ovviamente, dopo aver ottenuto il nulla osta ed
aver acquistato l'arma, questa dovr essere obbligatoriamente denunciata
all'autorit che ha rilasciato il nulla osta cos come ne dovranno essere denunciati i
movimenti (sia nel caso di compravendita che nel caso di trasferimento/trasloco).
Sia la difesa (personale, dei propri beni e del proprio territorio) che l'offesa (per
guadagnare beni e territori) sono sempre state una preoccupazione chiave nella
storia dell'umanit, portando sempre a sfruttare, per la costruzione di armi e difese,
le migliori tecnologie e i migliori materiali disponibili: nel bene e nel male, il
livello tecnologico di una civilt si pu ben misurare dalla qualit e dal tipo di armi
che crea.
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La clava pare sia stata la prima e quindi la pi antica arma fabbricata dall'uomo.
Vennero ben presto la mazza a punta o bastone appuntito con corno o naturalmente,
e poi le scuri, i coltelli, le daghe, le lance costruite con selci lavorate, gli archi e le
frecce. Con l'uso dei metalli, la variet, tanto da offesa, quando da difesa, si
accrebbe rapidamente, e ne nacque la prima suddivisione in difensive ed offensive,
le quali presero forme ed i nomi pi svariati.
Dalla offesa e difesa vicina si pass ben presto alla offesa e difesa lontana, e
sorsero le macchine corazzate e le armi da lancio.
Con l'invenzione della polvere da fuoco, XIV secolo sorsero le armi da fuoco
portatili e le Artiglierie, e le armi lanciate a mano, bombe e granate. Le armi da
fuoco portatili presero fin dall'inizio vari nomi, a seconda dell'epoca di costruzione,
della forma, dei meccanismi. Lo stesso avvenne per le artiglierie.
Sono armi bianche gli oggetti che provocano danni al bersaglio impugnati e
azionati dall'uomo con la sola forza fisica. Possono essere oggetti contundenti
oppure lame.
Gli oggetti contundenti basano il danno inferto sul principio dell'urto col
bersaglio e per questo, sono chiamati anche armi da botta e ne sono tipici
rappresentanti i bastoni, i martelli, le mazze, le clave. Infatti, queste sono armi da
offesa, con manico pi o meno lungo atte a ferire, ammaccare, contundere,
mediante percossa. I bastoni nodosi, le clave, rappresentano i rudimenti di tali armi,
e sono antichi quanto l'umanit. Dopo le clave vennero le mazze e quindi la Scure
nell'et della pietra. Segu il mazzafrusto (o flagello) simile al flagrum degli antichi
romani, strumento di punizione formato da parecchie catene con palle di metallo
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alla loro estremit, sospese ad un manico corto: tale strumento fu anche usato come
arma da guerra.
Le lame possono essere pi adatte a tagliare (in questo caso si parla di armi da
taglio e ne sono tipici rappresentanti le spade, i coltelli, le sciabole e le asce) od a
colpire di punta per penetrare nel bersaglio (da qui la nascita del termine armi da
punta), come i pugnali o le lance, le picche e le baionette: a questo scopo, alcune
armi da punta non prevedono nemmeno la presenza del filo sulla lama, ma hanno
solamente la punta acuminata necessaria per penetrare e/o sfondare (come alcuni
stiletti, i fioretti, i "centodieci", il "becco di corvo").Si possono inoltre distinguere
le armi bianche secondo la dimensione in corte, medie e lunghe.Le armi bianche
corte sono occultabili e generalmente non superano la trentina di centimetri: in
questa categoria si possono catalogare i coltelli, i pugnali, gli stiletti, le daghe corte,
le accette da lancio.
Sono armi bianche lunghe, altrimenti dette inastate o immanicate, quelle poste al
termine di un bastone (asta) che ne diventa il mezzo per impugnarle (manico) e per
aumentare la distanza di efficacia delle armi stesse: la categoria ricomprende lance,
picche, alabarde, giavellotti. Con armi d'asta o armi in asta si indicano appunto tutte
le armi che hanno un manico lungo da due a pi metri e permettono di colpire
l'avversario a qualche distanza continuando ad impugnarle (seppure alcune sia
possibile anche lanciarle, tipo il giavellotto). Le milizie medioevali usavano le
cosiddette chiaverine. Il nome dell'arma deriva da una parte di essa (l'asta) che
portava in cima una cuspide di forma e materiale variabili.
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Precedentemente, l'asta dei Romani era lunga circa metri 1,75, quanto l'altezza di
chi la portava il quale era chiamato hastatus. Nei secoli XV, XVI e XVII si chiam
picca ed era per la fanteria molto lunga, facendo riscontro all'antico contus, arma
propria dei cavalieri o all'antica sarissa della fanteria dell'esercito macedone.
Vengono definite da lancio quelle armi che, sempre grazie alla forza fisica
dell'uomo e in abbinamento a dispositivi meccanici (ma sempre caricati dalla forza
del lanciatore) servono per lanciare - anche a distanze considerevoli - proiettili di
vario tipo come pietre, frecce, quadrella (arco, balestra, catapulta, fionda,
scorpione, balista), o che vengono esse stesse lanciate (giavellotto, asce da lancio,
coltelli da lancio).
Una prima grande svolta nella fabbricazione e nell'uso delle armi in Europa si
ebbe nel XIV secolo con la scoperta della polvere da sparo e l'invenzione delle
prime armi da fuoco (colubrine, archibugi, moschetti, spingarde, pistole) che
sfruttavano come forza propulsiva per il lancio di proietti proprio i gas generati
dalla deflagrazione della polvere da sparo quando questa veniva incendiata; uguale
influsso ebbero gli approfondimenti degli studi sulla balistica.
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Sono armi che sfruttano la potenza generata dalla carica di esplosivo che
incorporano, per generare danni a persone e cose. Questa particolare categoria di
armi da fuoco, costituita da armi esplodenti, nasce per danneggiare bersagli molto
estesi o molto grandi, come edifici, macchinari, automezzi, mezzi corazzati, navi
eccetera: generalmente non vengono usate da singoli uomini (ci sono eccezioni,
come le bombe a mano, i lanciarazzi RPG ed alcuni lanciamissili SAM
spalleggiabili), ma lanciate da cannoni o sganciate da aerei o navi, o da appositi
veicoli di terra e si differenziano tra di loro soprattutto per i diversi modi di arrivare
sul bersaglio.
Con le scoperte scientifiche del XIX secolo e del XX secolo, alle cosiddette armi
convenzionali si sono via via aggiunte o sostituite armi pi sofisticate che fanno
ricorso a tecnologie avanzate basate sull'uso della chimica (armi chimiche, con
veleni o tossine), della biologia (armi batteriologiche, con ceppi di batteri o di virus
letali), dell'energia nucleare (armi nucleari come la bomba atomica, la bomba H e
altre). In italiano d'uso la dizione armi NBC e maschere anti-NBC, dalle iniziali
Nucleari, Batteriologiche, Chimiche. In inglese l'acronimo attualmente pi usato
WMD, Weapon of Mass Destruction, ma sono usati anche NBC e ABC (dove "A"
sta per Atomic). Lo scopo di queste armi non tanto quello di colpire un obiettivo
preciso quanto di distruggere quanti pi edifici e mezzi e/o uccidere quante pi
persone possibile, indiscriminatamente e senza alcuna distinzione fra militari e
civili: l'area colpita da esse infatti tanto vasta, e gli effetti tanto duraturi nel
tempo, da impedire il ritorno ad una vita normale nell'area colpita per anni o per
decenni, da parte di chiunque. Vengono anche definite armi della fine del mondo,
perch un loro uso massiccio su vasta scala, per esempio in una ipotetica terza
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Vengono chiamati impropriamente armi (visto che non servono per offendere)
difensive passive quegli oggetti indossabili atti a proteggere l'indossatore, per cui
sono chiamate anche protezioni individuali.
Quelle antiche, sono la corazza, l'elmo, lo scudo e tutte le altri parti che
difendevano la persona da capo a piedi. Esse erano di forme svariatissime a
seconda dell'epoca di costruzione e della nazione. Quelle moderne si riducono
all'elmetto, adottato per la prima volta nella Grande Guerra da tutte le nazioni.
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Un colpo darma da fuoco usa in genere una cartuccia costituita da: palla (o
proiettile), bossolo, propellente e innesco. La palla solitamente di piombo, ma
quelle ad alta velocit hanno una camiciatura, cio il nucleo rivestito da un
mantello (jacket) di un metallo pi duro. Il bossolo, in genere di ottone, contiene la
polvere della carica di lancio. Alla base del bossolo, nella testa, ci sono la
scanalatura per lestrattore e il fondello, dov inserito linnesco. Si tratta di una
capsula contenente un esplosivo sensibile agli urti che si infiamma quando colpito
dal percussore. Attraverso un condotto microscopico, il flash hole, questo fronte di
fiamma arriva fino alla carica di lancio, la cui combustione crea la pressione adatta
per spingere sulla coda del proiettile lungo la canna in modo da fargli acquistare
lenergia cinetica voluta.
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Un recente campo dindagine combina la balistica con lanalisi del DNA. Con
una procedura chiamata DNAmmo i proiettili vendono marcati con una sequenza
codificata di DNA e sono tracciabili direttamente fino allacquirente.
Molto spesso succede che da un esame della vittima non sia possibile
determinare quale foro di proiettile sia quello di entrata e quale quello di uscita. Ci
si rivela critico quando un testimone dichiara, per esempio: il poliziotto arrivato
da dietro e ha sparato a mio cugino alla schiena!. Quando il corpo non offre prove
sullentrata e luscita del proiettile, i tecnici che esaminano le armi da fuoco
vengono interpellati per studiare i vestiti della vittima.
Generalmente hanno margini molto regolari. Quasi tutti i fori di entrata non a
contatto (cio proiettile sparato a distanza) avranno un diametro inferiore a quello
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Ulteriori test sui residui dello sparo di solito possono aiutare a compiere questo tipo
di determinazione.
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Una caratteristica comune dei fori di entrata dei proiettili la presenza di residuo
polverizzato. Non sempre visibile sui materiali scuri, il residuo polverizzato di
proiettile un anello pi scuro attorno ai margini del foro. Questo anello formato
dal piombo polverizzato che si stacca dalla superficie del proiettile quando
attraversa un oggetto. Le pallottole di piombo di solito lasciano i depositi pi
pesanti di residuo polverizzato ma questo pu essere lasciato anche dai proiettili
rivestiti dalla camiciatura. Il piombo che rimane nella canna e i residui di piombo
dellinnesco possono rimanere sulla superficie di un proiettile rivestito.
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La gelatina una sostanza solida ma non compatta, che assume la forma del
recipiente che la contiene, e conserva consistenza molliccia ed elastica. Le gelatine
hanno origine animale o vegetale (gelatina di ossa, di agar, di frutta). La gelatina di
ossa si prepara mediante una idrolisi acida o basica dei residui della pelle e
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Per toglierla dalla forma basta mettere questa in acqua calda per due o tre
minuti.Il blocco sformato viene avvolto in un sottile foglio di plastica e poi messo
in un sacco di plastica per impedire eccessiva evaporazione che ne altererebbero le
caratteristiche.
Quando si toglie dal frigorifero deve essere usata nel giro di unora. Il blocco
pu essere congelato ed allora si conserva parecchi mesi, ma va avvolto bene in
plastica per evitare che evapori troppa acqua.
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circa 3.600C e circa 40.000 p.s.i.; c) una terza fase (cosiddetta di ESPANSIONE)
caratterizzata dallespansione del gas e dal moto del proiettile. Le tre fasi
successive si verificano quasi contestualmente alla detonazione dellinnesco. Come
si gi detto, gli elementi metallici come il piombo, lantimonio ed il bario, che
fanno parte della composizione chimica delle polveri da innesco, durante lo sparo,
cos come altri elementi metallici facenti parte della composizione chimica della
polvere di lancio, del proiettile e del bossolo per effetto dellelevata energia termica
e meccanica e dellalta pressione a cui sono sottoposti, subiscono un processo di
fusione e successiva vaporizzazione ritrovandosi pertanto presenti insieme sotto
forma di goccioline fuse (aerosoli) che si raffreddano immediatamente venendo ad
assumere spesso, ma non sempre, un caratteristico aspetto sferoidale, analogamente
al fenomeno dei boli vulcanici, tanto da essere state chiamate FIREBALLS (palle
di fuoco). La forma e la composizione di tali residui, denominati GSR (Gun Shot
Residue) o CDR (Catridge Discharge Residue) provenienti dalla polvere innescante
durante lo sparo tale da non lasciare adito ad alcun dubbio ai fini delle indagini.
Infatti, non si conoscono allo stato attuale attivit umane diverse dallo sparare che
possano produrre particelle contenenti insieme piombo (Pb), bario (Ba) ed
antimonio (Sb). Il loro diametro varia solitamente da 0,5 a 50 micron. Importanti
elementi per la individuazione, interpretazione e per le conclusioni, sono:
- tempi di persistenza:per motivi di gravit, il numero di particelle presenti
su di una determinata superficie destinato a decrescere con il passare del
tempo (ore);
- il numero delle particellepoich evidente che lutilizzo delle svariate
tipologie di armi influisce necessariamente sulla quantit di particelle
presenti sulla persona indagata. (arma corta, arma lunga, etc.);
- morfologia e dati metrici che sono molto influenti per le conclusioni
risultano: la forma e il diametro. Per esempio ritrovare una grossa particella
dopo un lasso di tempo di molte ore un evento negativo in quanto sono
proprio le grandi particelle che a causa della forza di gravit sono le prime a
cadere.
- la balistica. che dallo studio meccanico dellarma individua la
compatibilit tra numero, qualit ed ubicazione delle particelle presenti.
Le particelle rilevate vengono classificate:
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Per ciascuna di queste fasi possono presentarsi dei problemi specifici, quali
contaminazioni da DNA di individui estranei al fatto, la presenza di DNA
degradato e la presenza di sostanze che inibiscono le procedure di amplificazione
del DNA.
L'analisi del DNA utile per l'identificazione delle persone e per l'analisi della
paternit, oppure per identificare se un determinato reperto appartiene ad un
soggetto particolare. Pu essere applicata sia all'uomo che alle specie animali e
vegetali, in quanto il DNA presente in ogni essere vivente, costituendo il
patrimonio genetico che determina il piano di sviluppo generale di ogni singolo
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8.5.1 Il metodo
Gli enzimi di restrizione utilizzati per l'analisi dei VNTR hanno nomi come Hinf
I, Hind III e Hae III.
A questo punto si trasferisce il DNA dal gel ad una membrana pi stabile, grazie
ad un procedimento che sfrutta lo spostamento del DNA con i liquidi sottoposti a
capillarit.Si evidenzia la presenza dei frammenti (finora pressoch invisibili, o
meglio non identificabili tra il resto delle molecole di DNA) con l'aiuto di molecole
particolari chiamate sonde che si legano in modo specifico al DNA di interesse.
Questo possibile perch sono esse stesse fatte di DNA e presentano la stessa
sequenza della porzione ricercata, che possono legare grazie alla natura stessa del
DNA, molecola formata da due filamenti complementari, che possono essere
separate e riassociate. In questa procedura di analisi le eliche del DNA analizzate
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sono separate mediante una procedura chimica, esponendo in questo modo la faccia
in grado di legare il filamento complementare.
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del DNA, solitamente manifesto nel suo spezzettamento in porzioni piccole, non
adatte all'analisi forense con questa tecnica ma solo a quella che utilizza la PCR.
Cinque anni dopo l'introduzione dell'analisi dell'impronta del DNA sono state
scoperte delle sequenze ripetute pi corte di quelle note, ma molto informative,
poich altamente variabili tra gli individui.
Sono composte da sequenze di tre, quattro o cinque basi che possono essere
ripetute da 80 a 400 volte, chiamate STR (dall'inglese Short Tandem Repeat).
Anche queste sequenze, come le VNTR, sono situate principalmente nelle regioni
chiamate DNA spazzatura. Nel genoma di ogni individuo possono essere presenti
centinaia di STR diversi, ciascuno dei quali pu presentarsi in 5-10 forme diverse
(alleli) nella popolazione, che differiscono generalmente per la lunghezza.
Ciascun individuo pu avere per ogni STR un solo allele (omozigote) o due
alleli diversi (eterozigote).
L'analisi degli STR attualmente lo standard in Europa per l'analisi del DNA nel
campo forense. Il vantaggio notevole, in quanto per un'analisi mediante STR sono
necessari solo 50 picogrammi di DNA: dal momento che una cellula umana
contiene circa 6 picogrammi di DNA, sono sufficienti otto cellule per effettuare le
analisi. Utilizzando appositi accorgimenti, in alcuni casi possibile ottenere
l'analisi anche a partire da una sola cellula, per esempio da uno spermatozoo.
8.5.3 La tecnica
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Alcune nazioni hanno deciso di avviare programmi di analisi del DNA di massa,
come nel caso dell'Islanda, o per categorie particolari, per esempio i militari negli
Stati Uniti. In altre nazioni c' un grosso dibattito a riguardo, in quanto questo tipo
di banche dati prevede la conservazione di dati sensibili e, secondo alcune nazioni,
una misura che viola la privacy delle persone.
Il dibattito etico molto complesso, poich da una parte c' in gioco un aumento
dei sistemi di sicurezza, con una maggior facilit di identificazione delle persone, e
di informazioni utilizzabili per la ricerca biomedica e dall'altra il diritto alla privacy
e il rischio che possano esserci fughe di notizie che portino ad un utilizzo
discriminatorio delle informazioni genetiche.
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8.5.5 Legislazione
I risultati dell'analisi del DNA non sono ritenuti indizi ma vere e proprie prove.
In Italia non permesso il prelievo coatto del sangue (sentenza della Consulta
238/1996), mentre lo quello della saliva (art. 10 d.m. 144/2005). In ogni caso, il
rifiuto ingiustificato al prelievo dei liquidi biologici pu essere valutato, a
discrezione del giudice, come prova.
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8.6.1 Generalit
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8.6.3 Rilevamento dei diversi tipi di orme di scarpe e prelievo sui luoghi:
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Bisogna fare sempre attenzione allo staging, ovvero le orme impresse per
fuorviare e depistare (valutare pressione, strategia di camminamento, distanza tra le
orme, ecc.). Per individuare il tipo di scarpa (marca e modello delle scarpe in
base al disegno delle suole) collegarsi alle collezioni di riferimento alias banche
dati di riferimento informatizzate.
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8.7 Le vernici
Lanalisi dal punto i vista forense in questo caso risulta essere particolarmente
complessa proprio per le particolari procedure di fabbricazione delle vernici e per
lutilizzo di numerosi composti chimici. Spesso lanalisi forense unindagine
comparativa sulle tracce: si prelevano campioni di vernice sul luogo del crimine e
le si confrontano con campioni che derivano, per esempio, da veicoli sospetti.
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Prima di essere verniciato, lacciaio dell automobile viene trattato con bagni
in acqua, solfato di zinco,ed eventualmente acido cromico. Poi il pannello viene
trattato con un primer di colore grigio e rosso: i pigmenti utilizzati sono nero
carbone, biossido di titanio e ossido di ferro rosso; i veicoli di tali pigmenti sono
resine fenoliche o alchiliche.
Solitamente sono applicati due o tre strati di primer per mezzo di uno spray, o
per immersione oppure per elettrodeposizione. La vernice di copertura esterna pu
essere metalizzata (ci sono frammenti di alluminio, e si pu usare per tutti i colori
eccetto il bianco) o non metallizzata.
8.8 Le fibre
Come per le vernici sopra descritte, cos anche le fibre fanno parte di quelle
analisi merceologiche spesso fondamentali per individuare il colpevole di un
crimine. Permettono di stabilire un associazione tra aggressore e vittima e a darci
informazioni circa il loro movimento.
Vi sono quindi fenomeni di transfer che possono essere sia primari che
secondari.
La trasmissione delle fibre dipende dallarea e dalla forza e dalla durata del
contatto, ma anche dalla natura delle fibre stesse e dallusura del tessuto a cui
appartengono, ed infine dalle caratteristiche del tessuto recipiente. La persistenza,
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che la tenacit con cui le fibre si aggrappano al tessuto che le riceve, influenzata
appunto dalle caratteristiche del recipiente ma anche dalla natura delle fibre stesse.
Per esempio frammenti di fibra arricciata sono pi persistenti, come superfici
umide o adesive dovrebbero facilitare la cattura delle fibre. Si pensi che le fibre
possono rimanere sulla superficie di un tessuto anche dopo che il capo stato
indossato per attivit ordinarie o addirittura dopo il lavaggio.
8.9 I Peli
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8.10 Saliva
8.11 Sperma
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- Ibridazioni con sonde al DNA: vengono utilizzati gli spermatozoi e sono molto
promettenti proprio ai fini della identificazione personale, il DNA fingerprint
ottenuto va confrontato con quello del presunto aggressore.
8.12 Sudore
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8.14 Urina
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9 La tossicologia forense15
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- Anilina (contenuta negli ipnotici e nel nitrobenzene): cute di viso e collo scura.
- Basi (soda caustica, potassa, idrossidi): ustioni attorno a bocca, labbra, naso.
- Nicotina: convulsioni.
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Le sostanze vengono testate per la tossicit e la stima della LDm viene effettuata
usando almeno due specie animali con almeno due vie di somministrazione. Si
suppone che uno di questi portali o vie di somministrazione sia la via dingresso
sospettata attraverso la quale avviene lesposizione degli esseri umani. La maggior
parte degli animali muore entro 14 giorni e i loro sintomi vengono accuratamente
registrati. Lesposizione subacuta viene testata per un periodo di 90 giorni.
Lesposizione a lungo termine dura dai sei mesi ai due anni. La ricerca sul cancro
continua per tutta la vita dellanimale, o nel caso dellAmes test, per vedere se
avviene una mutazione inversa per predire gli effetti cancerogeni di una sostanza.
Viene usata unestrapolazione matematica per generalizzare i risultati dai test sugli
animali allincidenza di rischio per gli esseri umani. Un rischio dello 0,01% nella
popolazione umana rappresenta 25.000 persone su una popolazione di 250 milioni,
e per ottenere una valida estrapolazione a questo livello dovrebbero essere testati
almeno 30.000 animali. Di solito gli umani sono pi vulnerabili degli animali, cos
i calcoli sono intrinsecamente prudenti.
Gli effetti tossici delle sostanze non sono effetti collaterali. Gli effetti collaterali
sono definiti come non deleteri, come per esempio la secchezza della mucosa orale.
Gli effetti tossici sono i risultati indesiderati di un effetto diretto. Si manifestano in
molti modi, molti dei quali spesso causati da un metabolita pericoloso del farmaco
che viene attivato da un enzima, dalla luce o da una reazione di ossigenazione in un
processo conosciuto come biotrasformazione. Le reazioni tossiche spesso
dipendono da come i metaboliti vengono elaborati dal corpo di un individuo, da
come le proteine vengano composte e legate in un sito effettore dellorganismo.
Alcuni metaboliti distruggono le cellule del fegato, altri il tessuto cerebrale e altri
ancora operano a livello di DNA.
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Test dello spot chimico: trattamento con un reagente chimico per produrre
cambiamenti di colore.
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I metodi del settore tradizionale per testare le droghe hanno fatto strada ai test
cristallografici, il pi conosciuto dei quali il controverso Nalline test, che
presumibilmente indica il recente utilizzo di narcotici. Quella che segue una lista
di alcune tra le droghe pi comuni e dei loro specifici test:
- Oppio.
- Marijuana.
- LSD.
- Cocaina.
- Barbiturici.
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marijuana media contiene solo l1% di TCH mentre lhashish (ottenuto dalle
sommit dei fiori macinate) ne contiene il 10%.
- PCP: conosciuto anche come angel dust (polvere dangelo) o come pillola
della pace. Alla fine degli anni 50 era usato come anestetico per la chirurgia
umana. Il PCP, infatti, un potente analgesico che provoca la perdita di coscienza
senza pertanto intaccare la respirazione o larresto cardiaco. In quanto luso di
questo farmaco implica un forte rischio dintossicazione, la chirurgia ha diminuito
considerevolmente luso di questa sostanza, sia per la chirurgia umana che
veterinaria.
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Per esempio quando uno scheletro trovato in unarea boschiva viene portato
allobitorio o al laboratorio di antropologia per lidentificazione, la prima cosa da
fare determinare se i resti siano umani, animali o di origine inorganica. Se sono
umani lantropologo tenter di stabilire let al momento della morte,
lappartenenza razziale, il sesso e la statura
della persona morta. Se lo scheletro mostra
segni di sepoltura prolungata o
accompagnato da chiodi per bare o da punte
di frecce, di solito risale a epoca storica o
preistorica e si pu escludere una morte
recente. A volte durante la costruzione di
strade o fondamenta vengono disseppelliti
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degli scheletri. Dopo aver messo insieme tutte le prove, lantropologo determina
limportanza del ritrovamento e la riferisce alle autorit mediche e legali. Sebbene
il ruolo fondamentale dellantropologo sia quello di stabilire lidentit di un
cadavere, sempre pi spesso viene interpellato per descrivere il tipo e le dimensioni
dellarma usata, e il numero di colpi subiti dalle vittime di crimini violenti. da
sottolineare, comunque, che sono i patologi forensi a determinare la causa della
morte, non gli antropologi.
10.1.1 Razza.
Dalla forma del cranio possibile distinguere le tre principali razze umane: la
caucasoide, la negroide e la mongoloide. I principali parametri presi in esame sono
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nel cranio la forma dellapertura nasale; il bordo nasale inferiore; la forma delle
orbite; lampiezza degli zigomi; larco dentale; la forma dei denti; il prognatismo e
nelle ossa lunghe il rapporto femore-tibia; rapporto omero-ulna; curvatura femorale
anteriore. Gli individui caucasici hanno la faccia pi stretta col naso alto e il mento
prominente. Quelli di origine africana hanno il cranio pi largo e basso e le aperture
nasali pi ampie. Le persone di origine asiatica presentano zigomi proiettati in
avanti e particolari caratteristiche dentali.
Soggetto caucasoide
Soggetto negroide
Soggetto mongoloide
Fig.10.1: Differente forma del cranio nelle tre principali razze umane.
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10.1.2 Genere.
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10.1.3 Et e statura.
- Denti: eruzione, radice del terzo molare, quantit e condizione dello smalto
dentale.
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- odore;
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strati muscolari del viso. Pu essere utilizzato il cranio originale o meglio un suo
stampo, se non si vuole rischiare di rovinarlo. Dapprima in base alla conformazione
del teschio vi vengono applicati dei piolini in legno di dimensioni standard (che
variano in base a sesso, et, razza ecc), che aiutano a stabilire la profondit dei vari
strati di tessuto muscolare. Poi seguendo questi piolini come guida, vengono
ricostruiti tutti i fasci muscolari, a partire dai pi profondi. Una volta messi in
posizione, lo scultore forense riempie gli spazi tra di essi in base a criteri legati
alla conformazione del cranio ma anche allintuito e allesperienza dellartista.
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colla con una sostanza adesiva che si asciuga lentamente. In alcuni casi con laiuto
degli insetti possibile tracciare gli spostamenti di sospettati, merci, vittime o
veicoli di sospettati. Insetti interi o parti di essi possono per esempio essere
rinvenuti in alcuni punti di un veicolo, come il radiatore o il battistrada dello
pneumatico. In un caso di spaccio di cannabis, per esempio, stato possibile
determinare da dove provenisse il carico studiando gli insetti che si trovavano nel
container della droga. Dopo la decomposizione iniziale, quando il corpo inizia a
mandare cattivo odore, diversi tipi di insetti vengono attratti da esso. I primi ad
arrivare sono i Ditteri, in particolare i mosconi verdi. Le femmine depongono le
uova sul corpo, specialmente attorno agli orifizi naturali come il naso, gli occhi, le
orecchie, lano, il pene e la vagina e dentro eventuali ferite. Le mosche della carne
non depositano uova ma larve.
10.3.1 Generalit
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a) localit aperta: occorre rilevare le vie d'accesso, lo stato del terreno (solido,
fangoso), le condizioni di visibilit, la temperatura e l'umidit ambientali (per la
loro influenza sui fenomeni cadaverici), la presenza di siepi, mura o palizzate,
l'esistenza di corsi o di pozzi d'acqua (dove pu trovarsi il cadavere o l'arma del
delitto).
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L'esame del cadavere nella posizione in cui stato trovato compito preciso del
medico, non prima di aver appurato l'effettiva morte del soggetto.
Per i cadaveri di sconosciuti occorre fare una descrizione dei connotati e dei
contrassegni visibili all'ispezione esterna ed i rilievi fotografici.
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10.4 La Tanatologia17
Nel caso sulla scena del crimine si rinvenga una vittima deceduta da qualche
tempo e non si riesca ad avere la certezza del momento della morte, si fa
riferimento alla tanatologia che non nientaltro che la scienza che studia le
manifestazioni della morte nei loro aspetti medico-legali.
Per questo motivo stata resa necessaria l'identificazione di tre fasi della morte
differenti e consecutive luna allaltra. La prima la morte relativa che
caratterizzata dalla cessazione delle attivit vitali, senza possibilit di reversibilit
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b) consecutivi, che compaiono ad una certa distanza dalla morte per effetto e
come conseguenza diretta della cessazione delle attivit vitali, mentre perdurano i
fenomeni della vita residua.
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L'eccitabilit dei muscoli striati si attenua 5 ore dopo la morte e, rigidit a parte,
scompare dopo 8-12 ore, estinguendosi per prima nei muscoli pi piccoli, le basse
temperature e la morte rapida la fanno durare pi a lungo. Quando la contrazione da
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L'eccitabilit del miocardio dopo la morte possibile ancora dopo un'ora con
stimoli meccanici e dopo 2 ore con stimoli elettrici.
Nel cadavere la reazione dei liquidi e dei tessuti diviene nettamente acida per
l'accumulo dei cataboliti acidi nei tessuti (ac. lattico e fosforico). L'acidit cessa col
sopraggiungere della putrefazione, la quale d luogo ad un'alcalinit dei tessuti per
formazione di basi ammoniacali.
Col cessare della circolazione il sangue si deposita nelle regioni declivi del
cadavere e riempie i vasi del derma facendo comparire nella cute una colorazione
rosso vinosa (macchie o lividure cadaveriche) definite ipostasi. Ci determina un
contrasto fra le parti elevate che impallidiscono e restano asciutte e quelle declivi
che diventano umide, succulente e colorate.
Nella posizione supina le ipostasi si formano alla nuca, al dorso e alla faccia
posteriore degli arti; nella posizione prona le ipostasi sono ventrali: negli impiccati
si formano nelle parti distali degli arti, disposte a guanto o a calzino; negli annegati
sono disposte al viso, alle spalle e nel torace anteriore.
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Le ipostasi mancano nei punti di appoggio del cadavere al piano rigido (scapole,
glutei, polpacci); la presenza di lacci. indumenti stretti e pieghe cutanee impedisce
pure la formazione di macchie ipostatiche.
Iniziano a comparire 1/2 ora dopo la morte, ma sono ancora tenui, sparse e di
colore rosa pallido; confluendo si rendono pi evidenti dopo circa 3 ore,
raggiungendo la massima estensione ed intensit dopo circa 12-18 ore. Sono
precoci ed intense negli stati di fluidit del sangue (asfissie acute, morti
improvvise, avvel. da anticoagulanti); sono tardive e scarse nelle rapide
coagulazioni del sangue (ustioni), nelle disidratazioni (colera) e nella morte per
dissanguamento. Quando la massa di sangue resta fluida ed esercita una forte
pressione sui capillari e sulle venule del derma si formano le petecchie ipostatiche
(arti inferiori degli impiccati).
La fase della migrazione totale. Inizia nelle prime 6-8 ore dopo la morte lo
spostamento del cadavere e comporta la scomparsa delle ipostasi in via di
formazione e la loro comparsa nelle nuove sedi declivi.
La fase della migrazione parziale, o di fissit relativa compare tra le 8-12 ore
spostando il cadavere si provoca un impallidimento delle ipostasi primitive e la
formazione di altre ipostasi tenui nelle nuove sedi declivi.
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Nella fase di insorgenza la rigidit inizia dalla mandibola 2-3 ore dopo la morte,
poi si estende ai muscoli della nuca, degli arti superiori, del tronco ed infine degli
arti inferiori e si completa in 12-24 ore;
Nella fase di stabilizzazione l'irrigidimento totale del corpo si mantiene per circa
36-48 ore;
Tutti i fattori che incidono sulla dotazione iniziale di ATP muscolare, sulla sua
rapidit di defosforilazione e sulla massa muscolare influenzano anche le
caratteristiche del rigor mortis.
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La comparsa contemporanea della rigidit sia negli agonisti che negli antagonisti
pu fissare l'articolazione nella posizione in cui si trova, altre volte la prevalenza di
un gruppo muscolare sull'altro modifica sensibilmente l'atteggiamento del cadavere
(i flessori delle dita delle mani chiudono il pugno, il tricipite surale estende il
piede).
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Nello stadio colliquativo i germi anaerobi si diffondono fino alla cute, scollando
lo strato corneo, che si stacca a grandi lembi con messa a nudo dei tessuti
sottostanti ricchi di sierosit su cui si impiantano germi provenienti dall'ambiente
esterno; la putrefazione, che in fase cromatica e gassosa aveva un decorso
centrifugo, acquista ora un andamento centripeto. Cessando la produzione di gas il
cadavere perde l'aspetto gigantesco, il colore da verdastro vira al bruno per
trasformazione di emoglobina in ematina, gli organi parenchimatosi fluidificano
trasformandosi in una poltiglia informe, fluente e maleodorante che filtra nelle
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Poi vi sono i fattori intrinseci ritardanti che sono il dissanguamento del cadavere;
la disidratazione dei tessuti e la somministrazione premortale di antibiotici.
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Oltre alle circostanze dedotte dal sopralluogo si fonda sui dati desunti dai
fenomeni cadaverici, altri criteri tanatologici, e da esami chimici.
Utili sono gli accertamenti oftalmologici, limitatamente alle prime 7-18 ore dalla
morte, per la determinazione del grado di opacamento dei mezzi oculari.
Vi sono esami chimici ed altri tests per valutare il tempo trascorso dalla morte
come:
- Formazione di coaguli solidi, in vitro, dal sangue fluido prelevato dai vasi
venosi periferici 1-12 h.
- Eccitabilit elettrica dei muscoli: forte massimo 2,5 h, media 4-5 h, debole 5.5-
8 h.
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10.4.2.2 Ipostasi
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10.4.2.3 Raffreddamento
10.4.2.4 Disidratazione
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10.4.2.5 Putrefazione
La morte per causa violenta non esclude il concorso di cause naturali che
influenzino in senso sfavorevole le conseguenze del fatto violento.
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La morte sospetta ogni caso di morte di non chiara origine, che potrebbe essere
da cause naturali oppure violente, comunque non determinabili con l'esame esterno
del cadavere. Questo dubbio ricorre soprattutto nelle morti improvvise e nelle morti
non assistite in genere.
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della morte perch esistono cause patologiche imprecisabili e cause lesive esterne
che non lasciano tracce dimostrabili sul cadavere.
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11.1 Luminol
Il Luminol reagisce, per, anche con altre sostanze e questo pu portare a falsi
indizi per la polizia, necessario quindi affiancare il test del Luminol con altri tipi
di test, in particolare reagisce con il rame e la candeggina, reagisce con il sangue
presente nell'urina e con il sangue animale.
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11.2 Crimescope
11.3 Scenecope
11.4 Ionscan
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12 Conclusioni
Tutto questo lavoro ha raggiunto per lobiettivo, almeno per me, di separare la
realt investigativa da quella della fiction, riconoscendo anche i limiti della
scienza ma soprattutto lunicit dellintelletto umano. Questultimo rappresenta la
voce guida dellinvestigatore, dello scienziato forense, del magistrato. E vero che
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13 Bibliografia e Sitografia
Luciano Garofano, Delitti imperfetti, Atto I e II, Marco Troppa Editore, 2006.
http://www.crime-scene-investigator.net
http://www.bloodspatter.com/
http://www.studiobalisticolopez.net/?q=node/20
http://www.earmi.it
www.detcrime.com
http://digilander.libero.it/fadange/medicina%20legale/index.html
www.criminalmente.it
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1
Francesco Donato, Criminalistica e Tecniche Investigative, Editoriale Olimpia.
2
Tratto da un articolo di Walter Paoli, rivista Il Carabiniere, Dicembre 2004.
3
LUCARELLI Carlo e PICOZZI Massimo, Scena del Crimine, I edizione, Arnoldo Mondadori Editore,
Milano, 2005, pagg. 6,7.
4
Tratto da APPUNTI DI TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA- Dott. Jacobazzi Claudio.
5
FONTE: http://www.crime-scene-investigator.net AUTORE: Greg Dagnan, Assistant Professor of
Criminal Justice, Missouri State University - Traduzione e adattamento by Munk.
6
FONTE: http://www.crime-scene-investigator.net AUTORE: Greg Dagnan, Assistant Professor of
Criminal Justice, Missouri State University- Traduzione e adattamento by Munk.
7
Dagli atti del Convegno sul Sopralluogo Giudiziario tenutosi a Lugano l8.11.94.
http://www.studiobalisticolopez.net/?q=node/20.
8
FONTE: http://www.crime-scene-investigator.net- Traduzione by Munkustrap.
9
Tratto da un testo di Massimiliano MANCINI (Comandante Dirigente del Corpo di Polizia Locale di
Frosinone, Docente e Consulente in materie Giuridiche e nel campo della Sicurezza).
10
Tratto da http://www.bloodspatter.com/ - Traduzione di Chiara Guarascio.
11
FONTE: http://www.earmi.it , Enciclopedia delle armi a cura di Edoardo Mori.
12 http://www.studiobalisticolopez.net/?q=node/20
14
FONTE: Il metodo M.O.C.C.I., Modello Operativo Criminalistico Criminologico Investigativo di
Carmelo Lavorino. www.detcrime.com
15
Tratto da: http://faculty.ncwc.edu/toconnor/425/425lect14.htm
16
Fonti: The forensic anthropologist, di Robert W. Mann e Douglas H. Ubelaker, FBI Law Enforcement
Bullettin, Luglio 1990.
Crime Scene: the ultimate guide to forensic science, Richard Platt, ed. Dorling Kindersley.
http://www.theoryofuniverse.com/man/races/races-skulls.htm
http://www.nd.edu/~stephens/Forensics.pdf
http://www.srcf.ucam.org/~ja297/The%20difference%20between%20the%20male%20and%20female%20p
elvis.pdf
17
Tratto dal sito: http://digilander.libero.it/fadange/medicina%20legale/index.html a cura di Fabrizio
Zappaterra.
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