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Le Filastrocche

di A.B.C.
UN VIAGGIO CON LA FANTASIA

UN
AB
BR
PER ACCIO
TE
...

IO
LAR
CABO
VO
Le filastrocche che leggerai parlano
del significato di casa, di cosa vuol
dire viaggiare e dell’importanza de-
gli abbracci.

Casa, viaggio e abbraccio. Ognu- Le filastrocche che abbiamo pensa-


no di noi può dare un senso diverso to di regalare a te e ai tuoi bambini
a queste tre parole. La casa è dove descrivono l’esperienza che fanno
ci sentiamo al sicuro, è il luogo in le famiglie sostenute dall’Associa-
cui crescere, è l’incontro con gli al- zione:
tri. Il viaggio ci porta ad esplorare • il viaggio verso l’ospedale per af-
posti nuovi con la fantasia, quando frontare il ricovero dei loro bambi-
non possiamo partire per davvero. E ni e l’intervento chirurgico;
l’abbraccio ci fa esprimere l’affetto, • l’arrivo in una città sconosciuta,
la solidarietà e l’accettazione. È un trovare una casa nuova e acco-
momento di unione con gli altri. gliente anche lontani dalla propria
casa;
Con le filastrocche di A.B.C. fai un • ricevere l’abbraccio di tutta A.B.C.
viaggio con la fantasia insieme ai che si prende cura dei piccoli pa-
tuoi bambini. Esplora il senso della zienti e dei genitori in tutti i mo-
casa come luogo in cui crescere, in- menti di questo difficile cammino.
contrare gli altri e riscoprire la bel-
lezza degli abbracci. Speriamo che queste filastrocche
possano far vivere a te e ai tuoi bam-
La casa come posto in cui ci sentia- bini un momento leggero e profondo
mo al sicuro, la cura delle relazioni, allo stesso tempo e, perché no, far-
l’importanza di stare insieme nei vi anche riflettere sul significato che
momenti difficili e la possibilità di hanno per voi le parole casa, viaggio
immaginare orizzonti nuovi. Sono i e abbraccio. Buona lettura!
punti di partenza fondamentali che
i progetti di A.B.C. realizzano per sta-
re accanto ai bambini ricoverati nella
Chirurgia del Burlo e ai loro genitori Giusy Battain
durante il ricovero e il lungo percor- Direttrice di A.B.C.
so di cura.
Che cos’è per te una casa?
Che cos’è per te una casa?
Ha chiesto un giorno l’ombrello.
Per lui una casa è il vaso portaombrelli,
o sotto la pioggia che batte. Che matto!
Per me casa è dove sei al riparo.
Così ho risposto.

Che cos’è per te una casa?


Ha chiesto un giorno
la chiocciola. Lei che la casa
se la porta sempre appresso,
ogni e ogni viaggio. Che coraggio!
Per me casa è dove stai al caldo degli abbracci.
Così ho risposto.

Che cos’è per te una casa?


Ha chiesto un giorno la stella.
Per lei la casa è il buio soffice,
e la compagnia delle altre stelle.
Che belle!
Per me casa è dove c’è luce.
Così ho risposto.

Che cos’è per te una casa?


Ha chiesto un giorno il fiore.
Per lui la casa è in mezzo ai fili d’erba,
a godersi carezze leggere.
Che avventure!
Per me casa è dove non sei solo.
Così ho risposto.

2
Che cos’è per te una casa?
Ha chiesto un giorno il pesce.
Per lui la casa è dentro il blu,
nella culla delle onde.
Che profonde!
Per me casa è dove puoi parlare.
Così ho risposto.

Che cos’è per te una casa?


Ha chiesto un giorno la bicicletta.
Per lei la casa è il mondo, le corse a perdifiato.
Che beata!
Per me casa è dove si cresce.

Che cos’è per te una casa?


Ha chiesto un giorno una foglia.
Per lei la casa è l’albero,
e poi la terra dell’autunno variopinto.
Che incanto!
Per me casa è dove si parte.
Così ho risposto.

E per te, la casa cos’è?

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A come Avventura
Così succede che arrivano
le vacanze ma che uscire non si può
da queste stanze
si deve aspettare con pazienza
attraversare la paura
la noia la notte scura e anche G
le gambe sempre stanche T

Q
l’esser soli e arrabbiati

Z
l’essere al riparo e non sentirsi riparati

d
R
e chissà come andrà 0 N
se finirà presto se ci vorrà B
un giorno un mese un gesto Y

c
! ! ! !!!!!!! ! ! !
che dice sì sei libero da qui L Z Z
quanto quanto ancora resta I
di questo tempo luuungolungo senza festa X M

D
H E w
Allora io pensa e pensa e ti ripensa P
A

UuUu
ho inventato un mio modo C U

d
di vacanza b

A EIO
V
F
un viaggio immaginario di parole
ho preso il vocabolario e senza S ??!
neanche consumare un po’ le suole
ho percorso con il dito sulla carta
chilometri di lettere e punti esclamativi
consonanti vocaboli vocali
i verbi gli aggettivi i sostantivi
un milione di diavolerie grammaticali

Dunque ascolta c’era una volta


che camminavo per il viale
è scoppiato un temporale di pronomi
suoni di grancassa la grandine
di caramelle e uva passa il pavimento
ribolliva di stelle soffiava un vento
azzurro profumato
di chewing gum di storie e di gelato
4
poi c’era appesa al cielo una città
io ci volavo sopra a gran
velocità mi arrotolavo in diciassette
piroette e mi tuffavo dalle nuvole
nel mare che era all’insù
superperfetto per nuotare e non
mi fermavo più
non mi serviva neppure respirare
e dopo c’era un elicottero di latta
lo pilotavo io in pazza corsa matta
giù per il pendio
avevo dei pensieri di polenta e tortellini
mentre la luna rimbalzava lenta
lenta sulla punta dei camini
finché d’un tratto ha fatto…

Buuum!
ed è scoppiata è diventata
all’improvviso una frittata
al sapore cocco
fresco cocco bello
c’era un castello e dentro i fuochi artificiali
a zampilli
e un mucchio di animali
ornitorinchi fenicotteri armadilli
zebre ricci le farfalle e dei maiali
scimmie asini e perfino un lupo nero
mica era finto
era proprio proprio vero
era reale e regale come di re
e stava tutto succedendo giusto a me

Allora son tornato


col dito dritto e puntato
alla lettera a
son tornato qua all’inizio del viaggio
che ormai ho preso coraggio
ho scelto la parola più sicura
ed era A – era A come Avventura – IO
BO LAR
VO CA
5
Un abbraccio per chi
C’era una volta…

-la storia incominciò -


in un vicolo stretto
un bambino che trovò
per fortuna un biglietto

c’era scritto di sopra


“un abbraccio per te”
«che nessuno mi scopra
di sicuro è per me!»

Lui felice e contento


poi si mise a ballare
volò il biglietto col vento UN

senza poterlo fermare


AB
BR
PE AC
RT CIO
E...

arrivò sul davanzale


d’un’anziana signora
«ma che dono eccezionale
mai avuto finora!» UN
AB
PE BR
RT AC
CIO
E..
.

www.abcburlo.it
6
Si posò sopra al ciuffo
UN
AB
BR
PE A
R T CCIO

d’un autista di taxi


E..
.

«oh che bel regalo buffo


lo vorrei formato-maxi!»

Fece un atterraggio breve


su una spalla di ragazza
«oh che pensierino lieve
un’autentica bellezza!»

Compì poi una piroetta


d’un nonnetto sopra il naso
«che tesoro e che disdetta

CIO
AC
BR

.
E..
AB
per chi non ci ha ancora fatto caso!»

RT
UN
PE
E continuò senza fermate
a esplorare spazi e zone
fino a quando ebbe incontrate
tutte quante le persone

se un abbraccio che è di carta


fa felice un mondo intero
figuriamoci una scorta
figuriamoci uno vero

e così senza sapere


il mittente e il destinatario
ognuno fu libero di pensare
che ne era il proprietario
UN AB
BRACC
IO
PER T
E...

A B B RACCIO
UN
E... 7
PER T
Le filastrocche di A.B.C. sono tratte da “Lo spazio di Mister B”, rubri-
ca scritta e curata da Cristina Bellemo per l’Abbecedario, notiziario
dell’Associazione di cui è Direttrice responsabile. Giornalista e autrice
di vari libri per bambini, ha vinto numerosi premi letterari tra i quali il
Trofeo Baia delle favole nell’ambito del Premio Andersen, ed è al fianco
di A.B.C. fin dalla sua fondazione. L’Associazione ringrazia di cuore Cri-
stina per l’affetto, la vicinanza e la sensibilità che dimostra sempre nei
confronti dei bambini chirurgici e delle loro famiglie.

Vuoi saperne di più?


Scrivi a Yashmine a questa email: ymoradi@abcburlo.it
oppure chiama il numero 328 915 9176.

A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus è l’Asso-


ciazione di riferimento del reparto di Chirurgia dell’IRCCS Materno In-
fantile Burlo Garofolo di Trieste e dal 2005 sostiene i bambini nati con
malformazioni e le loro famiglie con progetti di accoglienza gratuita per
i genitori che vengono da fuori città, accompagnamento emotivo e psi-
cologico durante tutto il percorso di cura e presenza quotidiana dei
volontari in reparto.

www.abcburlo.it

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