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La crescita post-traumatica
Prof.ssa M. L. De Luca
2015
Argomenti:
■ Il concetto di Lutto traumatico/Complicato/Prolungato
■ La nuova categoria per il DSM-5: “Lutto complicato”
Lutto Complicato
Parkes, 2007
Lutto Complicato
Parkes, 2007
Lutto Complicato
Parkes, 2007
■ C’è
un tipo di lutto (grief) che può essere
considerato disturbo mentale?
Lutto Complicato
Parkes, 2007
■ Psicotraumatologia
■ Tanatologia
■ Psicologia
■ Lutto
dell’emergenza
■ Trauma
Lutto Traumatico
1. Morte improvvisa
2. Violenza, mutilazione
3. Prevedibilità/Casualità
4. Perdita di un figlio
5. Morti multiple
6. Incontro con la morte (per
minaccia diretta a sé o secondaria Ricci Rivera
Alla morte dell’altro Lombardi
8
“Lutto Complicato”
■ Ci sono due gruppi di ricercatori che hanno lavorato alla
definizione, empiricamente fondata, di criteri affidabili per
la nuova categoria diagnostica che sarà inserita nel DSM-5:
■ “Lutto Complicato” o “Disturbo da Lutto Prolungato”:
■ Horowitz e coll.
■ Prigerson e coll.
■ Secondo Prigerson è chiaramente differenziabile dalla
depressione ed è inquadrabile come un Disturbo
dell’Attaccamento
■ Secondo Horowitz è una Sindrome di Risposta allo Stress e
ne sottolinea i sintomi post-traumatici
“Lutto Complicato”
■ Nonostante le differenze tra i due gruppi di ricerca si è
arrivati alla convergenza su alcuni criteri (Parkes, 2007):
“Lutto Complicato”
■ In vista dell’inserimento nel DSM-5 e nell’ICD-11, i due
filoni di ricerca si sono uniti in uno sforzo comune e nel
2009 è stato pubblicato lo studio che si è proposto come
base per la nuova categoria:
■ Prolonged Grief Disorder (www.plosmedicine.org)
Prigerson, Horowitz & coll.
■ Il quadro tracciato prevede un prolungarsi del disagio
emotivo oltre i sei mesi dalla perdita e descrive sintomi di
tipo intrusivo, di evitamento e di depressione/disperazione.
■ La categoria si basa su ricerca valida ma che va arricchita
con altri dati, visto che il campione era prevalentemente di
vedovi. Manca un riscontro dell’efficacia delle categorie
nei casi di perdita di un figlio
“Lutto Complicato”
■ Anche il gruppo della Shear (Columbia Univ.) ha
avanzato le proprie proposte per definire il quadro
clinico del Lutto Complicato (vedi Tavola di raffronto)
Confronto tra i criteri per il Disturbo da Lutto persistente complicato (De Luca, 2013)
(segue)
Tavola tratta da: De Luca, 2013, pp.148-151.
Dal Lutto Persistente Complicato alla Crescita Post-Traumatica:
.
M. Luisa DE LUCA
M. Luisa DE LUCA
Dal Lutto Persistente Complicato alla Crescita Post-Traumatica:
“The Grief and Growth therapy”- Livello I
M. Luisa DE LUCA
Grief & Growth Therapy”- Livello II
Dal Lutto Persistente Complicato alla Crescita Post-Traumatica:
“The Grief and Growth therapy”- Livello I
M. Luisa DE LUCA
Grief & Growth Therapy”- Livello II
Attaccamento
PTSD (intrusivi)
Dal Lutto Persistente Complicato alla Crescita Post-Traumatica:
“The Grief and Growth therapy”- Livello I
*Lutto normale
Gravi reazioni per oltre 12 mesi
*Disturbi depressivi
In comune: tristezza, crisi di pianto, pensieri suicidari ma focalizzati sul tema della perdita
M. Luisa DE LUCA
M. Luisa DE LUCA
Attaccamento
PTSD (intrusivi)
Dal Lutto Persistente Complicato alla Crescita Post-Traumatica:
“The Grief and Growth therapy”- Livello I
ricorrenze
De Luca, in preparazione
M. Luisa DE LUCA
Il
(Neimeyer, 2020)
• Isolamento della famiglia dal morente e dalle
M. Luisa DE LUCA
M. Luisa DE LUCA
“Lutto Complicato”
■ Inoltre le persone con Lutto Complicato
sperimentano che il loro mondo di significati,
ciò che hanno sempre dato per scontato è
stato distrutto; la vita sembra aver perso
significato e direzione
Ricci 2
Ricci 2
30
Esiti
1. Cronico
■ Distress acuto, non se ne esce
(PTSD ; Lutto Complicato)
2. Recupero
■ Sofferenza meno intensa,
periodo più breve (Recovery)
3. Ritardato
■ Pronto recupero seguito da
probemi (Delayed)
■ Cronico:
■ Video: Ricci 3
■ Rivera
Fratello Rivera
Rivera 33
■ Video: Ricci 3 34
Fratello 35
36
(10 – 30 %)
(5 – 10 %)
(15 – 35 %)
(35 – 55%)
35 –3555%
-55%
Resilienza e Recupero
Crescita Posttraumatica
■ “La trasformazione positiva che le persone possono
sperimentare nel loro affrontare il dolore e altre
circostanze di vita altamente stressanti”
(Tedeschi & Calhoun, 1996; 1999)
■ 3. Avventurarsi in nuovi
aspetti della vita (New
Possibilities)
42
43
44
45
Trasformazione nella PTG
■ Come avviene questa trasformazione?
■ L’evento critico innesca una serie di adattamenti
emotivi e cognitivi necessari per dare senso alla
perdita
trasformazione
■ Nella situazione traumatica:
■ Sé = minacciato, pieno di orrore, impotente
■ Altro = terrorizzante, pericoloso
■ Mondo = frantumato, malevolo, senza senso
Trasformazione narrativa
■ Secondo Neimeyer (2006) l’evento traumatico
rappresenta una enorme discontinuità nella propria
costruzione autobiografica: c’è un “prima” e un “dopo”
■ Estela A
■ Estela 2 (23.30- 25.10; 26.44)
■ Estela 3 * (32.56-34.35)
■ Estela 4 * (48.23-49.08)
Il Modello Duale
■ Definizione degli stressor associati al lutto
■ 1. “Orientamento alla perdita”
■ concentrazionesugli aspetti della perdita (teoria
dell’attaccamento; lavoro del lutto)
■ 2. “Orientamento alla ricostruzione”
■ concentrazione sugli stressor secondari
conseguenti al lutto
■ Entrambi sono fonti di stress e sono associati con
disagio e ansia; sono coinvolti nel processo di coping in
quantità variabili a seconda degli individui e delle culture
Elaborare il lutto
■ Secondo il “Modello Duale”:
■ la persona in lutto passerà alternativamente
tra il coping orientato alla perdita e il coping
orientato alla ricostruzione
■ a volte affronterà gli aspetti legati alla
perdita e a volte li eviterà (idem per la
ricostruzione)
■ l’oscillazione tra i due tipi di stressor è
Il Modello Duale
Ricci 1
Lutto e Crescita PT
■ DalModello Duale sappiamo dunque che
le persone in lutto hanno bisogno di “fare
la spola” in modo del tutto idiosincratico
tra ‘perdita’ e ‘ricostruzione’
■ Dal“Legame che Continua” sappiamo che
la meta del lavoro non è separarsi dalla
persona perduta ma ristrutturare in
nuove forme il legame
M. Luisa DE LUCA
Lutto e Crescita PT
■ Nel processo di Crescita PostTraumatica in seguito a
lutto è quindi importante accettare che coesistono:
■ Crescita
■ Sofferenza
■ Trasformazione positiva
■ Dolore
Esempi
■ Nei diversi video identificare:
■ Lutto traumatico
■ Continuing Bond: Modello Duale
■ Crescita Posttraumatica
■ Brani:
■ Vera 15.05 !18.10; 19.30 !23.10 (Lutto traumatico)
■ Antropologi forensi; : Estela, Angela 42.40!48.39
(continuing Bond)
■ Angela 37.26 ! 40.42 (crescita posttraumatica)
“Robustezza”
■ La robustezza consiste di tre dimensioni
■ L’essere impegnati nel trovare uno scopo
significativo nella vita
■ Laconvinzione di poter influenzare l’ambiente che ci
circonda e il risultato finale degli eventi
■ Laconvinzione di poter imparare e crescere sia dalle
esperienze positive sia da quelle negative
■ Queste persone riescono ad abbassare l’impatto
degli eventi stressanti e sono capaci di
utilizzare un coping attivo e il sostegno sociale
M. Luisa DE LUCA
Qualitative
F
a
t
t
o
r
i
a
l
i
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S. Giuliano -
padre
Linee Guida per l’intervento
■ Le persone con attaccamento sicuro sono in grado di
avvicinarsi e utilizzare il contatto ed il sostegno
sociale anche di fronte a minacce di morte o al
pensiero della morte
■ Sono in grado (Mikulicer & Shaver, 2007) di
trasformare la minaccia della morte in occasione di
crescita, di aiuto verso gli altri ! stabilire solidi
legami di appoggio reciproco
■ Tale tipo di attaccamento diventa “strumento per