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Le comunicazioni a bordo si dividono in due grandi gruppi:

- comunicazioni di carattere generale o routine: avvengono per svariati motivi (pilota e


vts) e sono definite dalla solas come “general communications”.
- comunicazioni di emergenza: sono distinte in 3 livelli di priorità decrescente: distress,
urgency e safety. I primi due fanno riferimento a situazioni gravi per le quali è
necessaria un’operazione di soccorso.
Le prescrizioni relative al sistema GMDSS sono contenute nel Capitolo IV SOLAS, anche se
il sistema è contemplato anche nella STCW e ITU. Il cap. 4 della solas si divide in 3 parti:
- PART(A) GENERAL: definisce il campo di applicazione del capitolo, stabilisce i
requisiti degli apparati funzionali di bordo, specificando che la nave deve essere in
grado di trasmettere e ricevere allerte di soccorso.
- PART (B): stabilisce i requisiti delle infrastrutture di terra.
- PART ©: Stabilisce le dotazioni radio di ogni nave e richiede che il personale addetto
alla radio sia addestrato. A tal proposito il cap. IV dell STCW prevede l’obbligo da
parte dell’operatore radio di avere un certificato GMDSS.
Il GMDSS ha stabilito l’equipaggiamento radio obbligatorio di ogni nave a seconda della
zona geografica in cui essa opera:
A1: si estende fino a 30 miglia dalla costa. La nave rimane all’interno della copertura di
almeno una stazione costiera VHF in cui è disponibile un ascolto continuo in DSC;
A2: si estende oltre A1 fino a 150 miglia dalla costa. La nave rimane all’interno della
copertura di almeno una stazione costiera MF in cui è disponibile un ascolto continuo in
DSC;
A3: si estende tra le aree A1 e A2 e tra il parallelo 70° N E 70°S. La nave rimane nella
copertura della stazione satellitare INMARSAT in cui è disponibile un ascolto continuo.
A4: riguarda le regioni polari esterne a tutte le tre aree precedenti.
Ovviamente le dotazioni si differenziano da area ad area. Infatti, chi naviga nell’area A1 può
usare qualsiasi mezzo GMDSS pur rimanendo il VHF primario. Al contrario nell’area A4 in
cui non è possibile utilizzare il sistema INMARSAT, potrebbe essere precluso l’utilizzo di
VHF E MF. Le dotazioni base di una nave sono stabilite dalla regola 7 cap 4 della solas:
- stazione radiotelefonica VHF-DSC: deve essere in grado di trasmettere e ricevere in
DSC su una frequenza di 156,525 MHz ( canale 70) e in voce sulle frequenze 156,800
(canale 16).
- dispositivo di guardia DSC: deve essere in grado di mantenere un continuo
monitoraggio DSC sul canale 70 e segnalare ogni messaggio di soccorso.
- dispositivo di localizzazione SAR: si tratta del SART O AIS-SART che deve operare
sui 9GHz o su frequenze AIS.
- ricevitore NAVTEX: riceve le MSI (Maritime Safety Information) ed è prescritto solo
se la nave naviga in zone coperte da HF, altrimenti è prevista la dotazione di un
sistema di ricezione MSI satellitare entro la copertura INMARSAT.
- radio-boa automatica EPIRB: Deve essere in grado di trasmettere un segnale di
soccorso nella banda dei 406 MHZ. Per le navi passeggeri è richiesto un sistema di
comunicazione a due vie con finalità SAR. inoltre, per tutte le navi c’è l’obbligo di
dotazione di 2-3 VHF portatili.
Le regole dalla 8 alla 11 del cap 4 della solas definiscono le dotazioni per ogni area GMDSS.
Il criterio è quello di stabilire un sistema di comunicazione primario e uno secondario
rappresentato solitamente dall’EPIRB. I sistemi di riferimento per il corto raggio sono gli
apparati VHF E MF, mentre per il lungo raggio si utilizza la stazione di bordo INMARSAT,
detta SES (Ship Earth Station) o il sistema MF/HF, detto radiotelex.
RICHIAMO TRASMISSIONI RADIO
le onde sono suddivise in bande. Le antenne saranno tanto più grandi quanto più la frequenza
è bassa. La portata è inversamente proporzionale alla frequenza.
- l’onda VHF si propaga con onda diretta con antenne a portata ottica (si guardano)
- l’onda MF si propaga con onda di superficie seguendo la curvatura terrestre poiché
l’acqua è buon conduttore
- l’onda HF si propaga con onda ionosferica o spaziale.
Le bande utilizzate per le radiocomunicazioni in campo marittimo che costituiscono il
maritime mobile service, sono VHF (corto raggio), MF (medio raggio) e HF (lungo raggio).
La banda marittima VHF va da 156 a 174 MHz ed è suddivisa in 54 canali da 01 a 28 e 60 a
88. Tale banda ha una portata di circa 30 miglia. La banda HF va da 4 a 26 MHz e i canali
sono raggruppati in 8 bande. Viene utilizzata per fax, dati radiotelex e radiotelefonia. Alcune
impostazioni degli apparati sono:
- DISTRESS BUTTON per trasmettere allerte di soccorso;
- VOLUME
- POTENZA
- SQUELCH per regolare la sensibilità del ricevitore ed eliminare rumori di sottofondo
- DUAL WATCH: per mantenere la guardia su un canale diverso 16

IDENTIFICAZIONE
I riferimenti principali sono il MMSI E CALL SIGN.
- MMSI ( maritime mobile safety identity) è il metodo principale per l’identificazione
automatica da parte dei sistemi GMDSS come quelli DSC e si compone di 9 cifre alle
stazioni costiere ecc; tre delle 9 cifre formano il MID (Maritime Identification Digits),
mentre le altre 6 sono cifre libere. Il MID dell'Italia è 247. Nell’MMSI delle stazioni
di bordo il MID è rappresentato dalle prime tre cifre, mentre per le stazioni costiere il
MID è posto dopo due zeri iniziali; inoltre per le navi le ultime 2-3 cifre sono sempre
costituite da 0. Si tenga presente che in trasmissione le cifre sono 10 e non 9 perchè
l’ultima viene assegnata alle navi con più apparati DSC per evitare conflitti. Come le
navi di una compagnia che hanno 0 prima del mid e sei cifre di seguito invece di 6.
- CALL SIGN: è costituito da 4 lettere; talvolta da numeri ma con almeno una lettera
fino a max 6 caratteri.
DSC
Il sistema di chiamata digitale selettiva DSC digitalizza qualsiasi tipo di chiamata
MF,HF,VHF e trasmette segnali di ogni gravità. Con il DSC è possibile comunicare con il
numero MMSI, ma non è necessario per le chiamate “all ships” e allerte di soccorso.
La comunicazione di pericolo è costituita da tre blocchi:
- allerta di soccorso: effettuato via dsc e contiene poche informazioni base per iniziare
l’operazione di assistenza
- chiamata di soccorso: avviene via voce o testo e contiene la parola MAYDAY x 3
volte
- messaggio di soccorso: avviene via voce o testo e contiene molte informazioni come
il tipo di assistenza richiesta.
La sequenza di chiamata DSC comprende:
- dot pattern: sono segnali che anticipano il distress alert usati per avvisare il ricevitore
dell’invio del segnale di emergenza e sintonizzarsi sulla frequenza esatta
- phasing sequence: per permettere al ricevitore di allinearsi con il messaggio in arrivo
- format specifier: indica la tipolgia di messaggio
- address: MMSI del destinatario
- category: 4 categorie di chiamata ( urgency safety distress e routine)
- self identification: MMSI della nave chiamante
- call content: contenuto informativo
- closing sequence: 3 caratteri trasmessi 3 volte in posizione DX e una in posizione RX
indicanti o meno la necessità di accusa di ricevuto (acknowledgment).
I distress alerts sono inviati a ripetizione a gruppi di 5, il ricevitore VHF è settato sul canale
70 mentre quello MF/HF effettua lo scanning sulle 6 frequenze DSC di soccorso. Una volta
ricevuto un segnale DSC si procede con azioni previste dall’ITU; in caso di distress è
importante l’accusa di ricevuto (acknowledgment) e la ritrasmissione o rilancio (distress
relay) del messaggio. l’Acknowledgment viene effettuato manualmente dalla stazione
terrestre e le navi possono dare ricevuto via radiotelefono o se in MF anche via radiotelex.
Esso non è previsto in HF . Il distress relay è normalmente riservato alle stazioni costiere solo
in caso di distress. Anche in VHF e MF le navi possono trasmettere il relay per conto di
un’altra nave in difficoltà. I mezzi utilizzabili sono radiotelefonia, DSC o Inmarsat. In seguito
alla ricezione di un annuncio per urgency safety o routine si deve effettuare la sintonizzazione
sulla frequenza indicata. Esistono altre tipologie di messaggi DSC come polling usato per
verificare che la stazione navale sia entro un certo range dalla stazione chiamante; e position
request usati per richiedere la posizione di una stazione navale.
I messaggi DCS di distress e urgency devono generare un allarme in plancia mentre in MF e
HF l’allarme suona solo se i messaggi provengono da un raggio di 500 miglia dalla propria
posizione. In HF vi sono diverse frequenze DSC utilizzabili per il traffico di routine per cui si
hanno due ricevitori.
RADIOTELEX
il sistem MF/HF a stampa diretta NBDP (NARROW BAND DIRECT PRINTING) è il
sistema primario per l’area A4. Per chiamare una certa stazione è sempre possibile usare il
numero MMSI o apposite cifre che sono 4 per le stazioni di terra e 5 per le stazioni navali. La
chiamata può essere sia automatica che digitale. Il format standard di un messaggio telex è
costituito da mittente, destinatario, testo del messaggio, firma e codice di fine messaggio.
Tale sistema usa anche modalità di telegrafia come DE invece di THIS IS o RRR invece di
RECEIVED. l’alert avviene su frequenza di 2187,5 MHz.
SISTEMI SATELLITARI (INMARSAT E COSPAS-SARSAT)
INMARSAT
Fu creata dall’IMO nel 1979. Prevede un segmento spaziale e uno terrestre:
- segmento spaziale: consiste in 4 satelliti geostazionari ognuno dei quali assicura la
propria copertura su una precisa regione oceanica con estensione tra 76° N E S.
- segmento terrestre: comprende sia le stazioni di gestione del sistema, sia quelle degli
utenti. La base di controllo è a Roma e garantisce il corretto funzionamento del
sistema costituito da stazioni terrestri e utente mobili come mes e ses.
Vi sono diversi tipi di INMARSAT:
- INMARSAT B: è il sistema tradizionale che è caduto in disuso
- INMARSAT C: è un sistema che non supporta comunicazioni vocali ma permette il
trasferimento dati fax, email ecc. Consente la modalità EGC (ENHANCED GROUP
CALLS)
- FLEET 77: è un sistema moderno che supporta sia telefonia in voce sia trasferimento
dei dati con tecnologia ISDN.
A questi sistemi si aggiungono nuove soluzioni come il FLEETBROADBAND, che
dovrebbe rappresentare l’immediato futuro del sistema INMARSAT essendo in grado di
supportare internet a banda larga e consentono la chiamata verso un MRCC digitando 505
Le antenne per INMARSAT possono essere omnidirezionali fisse (inmarsat c) o di tipo
parabolico (inmarsat b e fleet 77)
Ogni SES( ships earth station) avrà un identificativo numerico (inmarsat ID) . Con
Inmsarat-C i processi avvengono tutti via telex. Le procedure radiotelefoniche o radiotelex si
seguono anche per inviare i messaggi di emergency e safety. La chiamata si effettua con
Inmarsat ID.
COSPAS-SARSAT
il sistema nacque nel 1979. Viene definito sistema misto perché il segmento spaziale si
compone di diversi satelliti che garantiscono una copertura globale:
- GEOSAR: costituita da 8 satelliti geostazionari a copertura globale eccetto i poli
- LEOSAR: costituita da 5 satelliti che non garantiscono copertura globale continua
perché situati su un’orbita quasi polare.
Entrambi i sistemi operano per rilevare i segnali a 406 MHz. Il segmento del sistema è
costituito da un certo numero di stazioni chiamate LUT.
MSI (MARITIME SAFETY INFORMATION)
Sono tutte quelle informazioni che comprendono avvisi per la navigazione e avvisi
meteorologici ecc. Gli avvisi alla navigazione (navigationals warmings) sono gestiti a livello
mondiale dal WWNWS ( world-wide navigational warning service). Essi vengono trasmessi
almeno 2 volte al giorno in NAVTEX sulle MF, via satellite SAFETYNET del sistema
inmarsat-C, radiotelex sulle HF. Si dividono in 3 categorie:
- NAVAREA WARNING: sono avvisi di urgenza e trasmessi in inglese o in una lingua
riconosciuta dall’ONU.
- COASTAL WARNING: sono avvisi in inglese o in lingua nazionale relativi relativi a
regioni, cioè ulteriori suddivisioni della NAVAREA e limitati a circa 250 miglia dalla
costa
- LOCAL WARNING: sono avvisi relativi a piccole zone sottocosta in lingua inglese e
nazionale. possono essere trasmessi anche in radiotelefonia sulle frequenze VHF e
HF.
NAVTEX
si tratta di un servizio automatico a stampa diretta per la trasmissione di MSI a livello
internazionale che utilizza la frequenza MF 518 MHZ con una portata di 250-400 miglia. Il
servizio NAVTEX è realizzato grazie a stazioni di trasmissione operanti all’interno delle 21
NAVARE/METAREA aventi tutte precisi e diversi orari di trasmissione per evitare
interferenze. Gli information providers nazionali inviano le MSI al coordinatore della
NAVAREA che a sua volta assegna un livello di priorità:
- VITAL: eventi meteorologici o informazioni SAR
- IMPORTANT: sono la maggior parte dei messaggi urgenti come gli avvisi
meteorologici.
- ROUTINE: riguardano normalmente previsioni meteorologiche.
Il ricevitore NAVTEX può mantenere memoria per 72 ore e può stampare solo messaggi
voluti grazie al codice B1, B2, B3, B4 costituito da due lettere e due numeri. B1 identifica la
stazione trasmittente; B2 categoria di messaggio; B3e B4 costituiscono il NAVTEX number
da 01 a 99. I messaggi sono costituiti da un codice di apertura “zczc” e di chiusura “NNN”.
SafetNET
Inmarsat-C supporta la funzione EGC che consente la ricezione di messaggi dedicati
nell’ambito di utilizzo dei servizi SafetyNET. Esso è il sistema internazionale per la
trasmissione e ricezione automatica delle MSI e di comunicazioni SAR. La ricezione di
messaggi con priorità di soccorso e urgenza attiverà degli allarmi auditivi e visivi e si attiverà
la stampa automaticamente. Anche in questo caso, gli avvisi nascono da informations
providers che inviano messaggi ad una LES che lo metterà in coda per la trasmissione entro
30 minuti. Esistono codici speciali perché le LES e SES possano trattare il messaggio in
maniera corretta a seconda delle caratteristiche:
- C1 priority code (urgency safety distress)
- C2 service code (tipo di messaggio)
- C3 address code (area geografica)
- C4 repetition code (numero di trasmissioni previsto)
- C5 presentation code: indica il carattere con cui il messaggio deve essere trasmesso.
Le MSI possono essere trasmesse anche VHF canale 16 e radiotelex a diverse
frequenze.
SISTEMI DI LOCALIZZAZIONE AUTOMATICA IN CASO DI EMERGENZA
EPIRB (EMERGENCY POSITION INDICATING RADIO BEACON)
La radio-boa EPIRB consiste in una boa capace di inviare un messaggio che viene raccolto da
uno dei sistemi satellitari costituenti il cospas-sarsat. La differenza rispetto a qualsiasi segnale
di soccorso trasmesso con gli strumenti gmdss è che in questo caso la nave potrebbe non
essere più in grado di comunicare perché ad esempio, affondata. Esistono due categorie di
EPIRB
I categoria: sono collocate normalmente all'esterno della nave nella zona del ponte di
comando. sono attivate automaticamente o manualmente.
II categoria: unità a sola attivazione manuale e vanno collocate in luoghi facilmente
accessibili.
Ogni apparecchio EPIRB deve essere registrato presso Cospas-Sarsat. Esso trasmette un
codice di identificazione digitale alla frequenza di 406MHz e un segnale analogico a bassa
potenza a 121.5 MHz per homing. Il primo è usato per la localizzazione da parte del satellite,
mentre il secondo per la localizzazione a breve distanza.
SART (SEARCH AND RESCUE RADAR TRASPONDER), è il principale mezzo per la
localizzazione a breve raggio. La struttura galleggiante è uguale all’EPIRB ovvero
comprende una struttura galleggiante ad alta visibilità con antenna e luce lampeggiante. Il
SART opera su frequenze del radar in banda X , cioè 9 GHz. Esso risponde solo se
interrogato dagli impulsi di un radar. Sullo schermo verrà mostrata una linea formata da 12
punti equispaziati di circa 0,6 mg. Tale linea mostra la direzione su cui il mezzo soccorritore
dovrà mettere la prua, quando la distanza si riduce ad un miglio la linea tratteggiata si
trasforma prima in archi concentrici che diventano poi cerchi quando viene raggiunta l’esatta
posizione di trasmissione.
la portata dipende dall’altezza dell’antenna. L’antenna SART deve essere installata ad
un’altezza minima di un metro. (h metri portata 5 miglia).
Gli AIS-SART operano sui due canali VHF dedicati all’AIS. Ogni due minuti vengono inviati
8 position report ( 4 per ogni canale) e sullo schermo radar apparirà un simbolo costituito da
un cerchio con una croce all’interno. Anche qui la portata dipende dall’altezza dell’antenna.

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