La Convenzione SAR, è stata adottata nel 1979 ad Amburgo ed entrò successivamente in
vigore nel 1985, L’italia aderisce nel 1989. La convenzione consiste in un annesso, suddiviso in 5 Capitoli: Chapter 1- Terms and definitions Chapter 2 - Organization and co-ordination Chapter 3 - Co-operation between states Chapter 4 - Operating procedures Chapter 5 - Ship reporting systems IL SOCCORSO IN MARE È OBBLIGATORIO E FA CAPO AL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO-GUARDIA COSTIERA CHE PUÒ IMPIEGARE: •I propri mezzi •I mezzi di altre Amministrazioni o appartenenti a privati •ogni altra risorsa ritenuta utile al fine di condurre a buon fine le operazioni di soccorso La Convenzione SAR individua determinate aree entro cui fornire il servizio di ricerca e salvataggio, dette SRR (Search and Rescue Region), ciascuna coordinata da un RCC (Rescue Co-ordination Centre), le SRR devono essere stabilite in seguito a specifico accordo tra gli Stati coinvolti. Il coordinamento delle operazioni è affidato ad una persona designata detta OSC (On-Scene Co-ordinator). Durante un’emergenza vengono individuate tre fasi, con gravità crescente: - Uncertainity phase: un evento che può consistere nella scomparsa di una persona a bordo e contiene poche informazioni per intraprendere azioni concrete. - Alert Phase: quando fallisce ogni tentativo di mettersi in contatto con una persona o un mezzo - Distress Phase: quando si hanno esplicite notizie di una situazione di pericolo che coinvolge mezzi o persone per cui è richiesta assistenza immediata. Per assicurare la massima efficacia delle operazioni di ricerca e salvataggio l’OSC (On-Scene Coordinator) dovrebbe coincidere con il componente più esperto oppure con il comandante della nave (mercantile) meglio attrezzata con i mezzi di comunicazione. In ogni caso, in base alla regola 10 del capitolo V della SOLAS, il comandante di una nave è obbligato a prestare soccorso ad un’altra nave o a persone in pericolo, d’altra parte la stessa regola dà al comandante la possibilità di sottrarsi a tale dovere se non lo ritiene ragionevole per la sicurezza della propria nave e del suo equipaggio; in tal caso devono essere riportate sul giornale di bordo le ragioni che hanno indotto a non recarsi in soccorso delle persone in pericolo. Il Manuale IAMSAR (International Aeronautical and Maritime Search and Rescue Manual) è il riferimento pratico della Convenzione SAR, cioè il documento che contiene le procedure operative delle azioni di ricerca a salvataggio. Come si intuisce dal titolo, il manuale vale sia per l’ambito marittimo sia per l’ambito aereo. Il Manuale è suddiviso in tre volumi: • Volume I: Organization and Management, • Volume II: Mission Co-ordination • Volume III: Mobile facilities. Gli aspetti più organizzativi sono stabiliti dal primo volume che insiste molto sulle comunicazioni, l’addestramento del personale e l’organizzazione del sistema, comprendente COMUNICAZIONI: La comunicazione è ovviamente uno degli elementi cardine delle procedure di Search and Rescue e qui entra in gioco l’efficienza del sistema GMDSS. Le prescrizioni relative al sistema GMDSS sono contenute nel Capitolo IV SOLAS. Il GMDSS ha stabilito l’equipaggiamento radio obbligatorio di ogni nave a seconda della zona geografica in cui essa opera: A1: si estende fino a 30 miglia dalla costa. La nave rimane all’interno della copertura di almeno una stazione costiera VHF in cui è disponibile un ascolto continuo in DSC; A2: si estende oltre A1 fino a 150 miglia dalla costa. La nave rimane all’interno della copertura di almeno una stazione costiera MF in cui è disponibile un ascolto continuo in DSC; A3: si estende tra le aree A1 e A2 e tra il parallelo 70° N E 70°S. La nave rimane nella copertura della stazione satellitare INMARSAT in cui è disponibile un ascolto continuo. A4: riguarda le regioni polari esterne a tutte le tre aree precedenti. Nell’area A4 il sistema primario è il radiotelex (stampa diretta). Normalmente, il sistema di comunicazione secondario è rappresentato dall’EPIRB. SISTEMI SATELLITARI (INMARSAT E COSPAS-SARSAT) INMARSAT Fu creata dall’IMO nel 1979. Prevede un segmento spaziale e uno terrestre: - segmento spaziale: consiste in 4 satelliti geostazionari ognuno dei quali assicura la propria copertura su una precisa regione oceanica con estensione tra 76° N E S. - segmento terrestre: comprende sia le stazioni di gestione del sistema, sia quelle degli utenti. La base di controllo è a Roma e garantisce il corretto funzionamento del sistema costituito da stazioni terrestri e utente mobili come mes e ses. Vi sono diversi tipi di INMARSAT: - INMARSAT B: è il sistema tradizionale che è caduto in disuso - INMARSAT C: è un sistema che non supporta comunicazioni vocali ma permette il trasferimento dati fax, email ecc. Consente la modalità EGC (ENHANCED GROUP CALLS) - FLEET 77: è un sistema moderno che supporta sia telefonia in voce sia trasferimento dei dati con tecnologia ISDN. A questi sistemi si aggiungono nuove soluzioni come il FLEETBROADBAND, che dovrebbe rappresentare l’immediato futuro del sistema INMARSAT essendo in grado di supportare internet a banda larga e consentono la chiamata verso un MRCC digitando 505 Ogni SES( ships earth station) avrà un identificativo numerico (inmarsat ID) . SISTEMI DI LOCALIZZAZIONE AUTOMATICA IN CASO DI EMERGENZA EPIRB (EMERGENCY POSITION INDICATING RADIO BEACON) La radio-boa EPIRB consiste in una boa capace di inviare un messaggio che viene raccolto da uno dei sistemi satellitari costituenti il cospas-sarsat. La differenza rispetto a qualsiasi segnale di soccorso trasmesso con gli strumenti gmdss è che in questo caso la nave potrebbe non essere più in grado di comunicare perché ad esempio, affondata.