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La milonga di Alvin

Letras de Tango
Le parole del Tango tradotte in italiano

Parte 1

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Una dovuta prefazione
In ogni angolo del pianeta si balla Tango, in Giappone come in Canada, in Russia come in Sud Africa.
Le persone si cercano, si organizzano, fanno decine o centinaia di chilometri per ritrovarsi in milonga
e condividere la propria passione, la propria idea di tango con gli altri.

Ballando ci si emoziona al suono di un violino, o di un bandoneón, si interpretano ritmi e melodie, si


parla di quell’artista o di quell’altro, si formano “fazioni” D’Arienziane o Di Sarliane…c’è chi ama
Pugliese, chi detesta Piazzolla, chi inneggia al Tango “Nuevo”, chi sostiene le origini ed il Tango
“Tradizionale”, chi parla di “marcette” e chi impazzisce per la Orquesta Típica Victor. Insomma, c’è un
universo sconfinato di gusti e “filosofie del Tango”, come ci sono infiniti modi di ballarlo, di
interpretarlo, perché infinite sono le combinazioni sentimentali dei ballerini, infiniti sono i maestri (o
presunti tali), infiniti sono gli attimi e le pulsazioni del tempo…e non vi sarà mai una soluzione di
continuità in questo pot-pourri che è il tango argentino ed i suoi interpreti.

Eppure mi sono convinto che, al di là di uno sparuto gruppo di persone fortunate perché conoscono
già la lingua spagnola, la maggior parte dei ballerini non abbia piena consapevolezza del significato
delle parole che animano i tanghi, i vals e le milonghe che abitualmente si ballano. Questo fenomeno
accade anche per altri generi musicali, basti pensare al rock…tutti ascoltiamo Elvis Presley, i Rolling
Stones, i Pink Floyd, Bob Dylan, i Queen…eppure sono sicuro che solo una piccola percentuale ne
conosce i testi. Una piccola parentesi proprio sulla lingua: ho scritto spagnolo, ma solo per
semplificare…avrei dovuto scrivere castigliano, ma sarebbe stata comunque una imprecisione, perché
la lingua utilizzata dai parolieri del tango è una mescolanza di idiomi…porteño, lunfardo, castigliano,
italiano, ecc.

Ebbene, spinto da queste riflessioni ho fatto qualche ricerca sul campo, chiedendo ad altri ballerini se
conoscevano le parole di quel tango o di quell’altra milonga. Una volta collezionato un campione
sufficientemente numeroso sono giunto ad una conclusione, tanto lapalissiana quanto poco trattata:
balliamo, balliamo tanto e di tutto, ripetiamo a memoria le parole che ascoltiamo come una sequenza
indistinta di sillabe, ma non sappiamo cosa stiamo dicendo e di cosa parla quel brano che tanto ci
emoziona.

Per questo motivo ho deciso di esplorare il web, nella speranza di trovare altre persone che già si
erano posti il mio stesso interrogativo. La fortuna è stata dalla mia parte.

Nella raccolta che segue, mi sono permesso di riportare il risultato di alcuni lavori già disponibili, più
alcune personali traduzioni. Non si tratta di un lavoro esaustivo, basti pensare che esistono più di
10.000 “Letras” in lingua originale…riportarle tutte sarebbe un’opera colossale per una persona sola.
Inoltre non tutti gli interpreti cantano l’intero tema; questo rende diverse le versioni di uno stesso
brano, secondo il cantante o l’orchestra che lo esegue.

Una serie di segni convenzionali accanto al titolo originale del brano indica la fonte originale dalla
quale è stata tratta la versione in italiano. Tutto il materiale utilizzato è debitamente riportato nella
sezione bibliografica a fine documento.

Un abrazo tanguero a todas y todos…Alvin


1
Indice dei brani Nido gaucho (Tango) § ....................................... 37
Nostalgias (Tango) § .......................................... 38
A media luz (Tango) ‡ ........................................... 3 Ojos negros (Tango) § ........................................ 39
Ahora no me conocés (Tango) ‡ ........................... 4 Paciencia (Tango) * ............................................ 40
Así se baila el tango (Tango) ‡ .............................. 5 Pasional (Tango) §.............................................. 41
Bajo un cielo de estrellas (Vals) ............................ 6 Pedacito de cielo (Vals) § ................................... 42
Barrio de Tango (Tango) ‡ .................................... 7 Pero yo sé (Tango) * .......................................... 43
Café de Los Angelitos (Tango) § ........................... 8 Pobre flor (Vals) § .............................................. 44
Cambalache (Tango) * .......................................... 9 Poema (Tango) § ................................................ 45
Caricias (Tango) § ............................................... 10 Por una cabeza (Tango) ..................................... 46
Cómo dos extraños (Tango) § ............................. 11 Pregonera (Tango) § .......................................... 47
Cuartito azul (Tango) § ....................................... 12 Qué te importa que te llore (Tango) * ............... 48
Desde el alma (Vals) § ........................................ 13 Recuerdo malevo (Tango) § ............................... 49
Dos fracasos (Tango) §........................................ 14 Romance de barrio (Vals) §................................ 50
El adiós (Tango) *................................................ 15 Rosa de otoño (Vals) § ....................................... 51
El choclo (Tango) ................................................ 16 Shusheta [El Aristócrata] (Tango) § ................... 52
El vals soñador (Vals) § ....................................... 17 Silueta porteña (Milonga) § ............................... 53
El viejo vals (Vals) §............................................. 18 Solamente ella (Tango) § ................................... 54
Ensueños (Tango) § ............................................ 19 Soñar y nada más (Vals) * .................................. 55
Esquinas porteñas (Vals) §.................................. 20 Tango negro (Tango) .......................................... 56
Esta noche de luna (Tango) * ............................. 21 Toda mi vida (Tango) § ...................................... 57
Flor de lino (Vals) § ............................................. 22 Tormenta (Tango) * ........................................... 58
Flores del alma (Vals) §....................................... 23 Tres esquinas (Tango) § ..................................... 59
Golondrinas (Tango) § ........................................ 24 Tristezas de la Calle Corrientes (Tango) § .......... 60
Historia de un amor (Tango) § ............................ 25 Tú, el cielo y Tú (Tango) § .................................. 61
Humillación (Tango) *......................................... 26 Tristeza Marina (Tango) § .................................. 62
Jamás retornarás (Tango) * ................................ 27 Una emoción (Tango) *...................................... 63
Loca (Tango) § .................................................... 28 Ventarrón (Tango) §........................................... 64
Malena (Tango) *................................................ 29 Verdemar (Tango) § ........................................... 65
Manoblanca (Tango) § ........................................ 30 Vida mía (Tango) § ............................................. 66
María (Tango) § .................................................. 31 Volver (Tango).................................................... 67
Mi Buenos Aires querido (Tango) § .................... 32 Yira Yira (Tango) * .............................................. 68
Mi dolor (Tango) § .............................................. 33 Yo no Se que me Han Hecho tus Ojos (Vals) § ... 69
Mi refugio (Tango) § ........................................... 34
Milonga sentimental (Milonga) § ....................... 35
Naranjo en flor (Tango) § ................................... 36
2
A media luz (Tango) ‡ A media luz (Tango) ‡
Música: Edgardo Donato Música: Edgardo Donato
Letra: Carlos César Lenzi Letra: Carlos César Lenzi

Corrientes, tres cuatro ocho, Corrientes, tre quattro otto,


segundo piso, ascensor. secondo piano, ascensore.
No hay porteros ni vecinos; Né portiere, né vicini;
adentro cocktail y amor. dentro, cocktail e amore.
Pisito que puso Maple: Appartamentino arredato da Maple:
piano, estera y velador, piano, stuoia e abat-jour.
un telefón que contesta, Mentre un telefono squilla,
una victrola que llora piange un grammofono i tanghi,
viejos tangos de mi flor quelli veri di altri tempi,
y un gato de porcelana e il gatto è di porcellana
pa’ que no maulle al amor. così non miagolerà d’amore.
Y todo a media luz, E tutto in penombra,
que es un brujo el amor, un mago è l’amore,
a media luz los besos, a mezza luce i baci,
a media luz los dos. a mezza luce noi.
Y todo a media luz, E tutto in penombra,
crepúsculo interior, crepuscolo all’interno,
¡qué suave terciopelo che morbido velluto
la media luz de amor! la penombra d’amore!
Juncal doce veinticuatro, Juncal dodici ventiquattro,
telefoneá sin temor. telefona quando vuoi.
De tarde, té con masitas; Di giorno, paste col tè,
de noche, tango y cantor. di sera si canta il tango.
Los domingos, tés danzantes; La domenica si balla,
los lunes, desolación. la desolazione arriva il lunedì.
Hay de todo nella casita: C’è di tutto in questo nido:
almohadones y divanes, i cuscini, i divani,
como en botica, cocó, come in farmacia, la coca,
alfombras que no hacen ruido i tappeti che ovattano i rumori
y mesa puesta al amor. e la tavola servita per l’amore.

3
Ahora no me conocés (Tango) ‡ Ahora no me conocés ‡
Música: Armando Baliotti Música: Armando Baliotti
Letra: Carlos Giampé Letra: Carlos Giampé

Te alejaste del rincón natal Ti allontanasti dal luogo natìo


tras un sueño de distancias, dietro un sogno di distanza,
sin pensar que aquí dejabas senza pensare che qui lasciavi
los seres que te amaban le persone che ti amavano
y yo, con mi constancia; e me, e la mia costanza;
agonía de vivir sin vos agonia di vivere senza te
o morir en un sendero, o morire in un sentiero,
y me alejé dejando atrás e mi allontanai lasciando dietro
la maldición entre los dos la maledizione fra noi
y este es el pago que me das. e ora mi ripaghi così.
Ahora no me conocés, Ora non mi conosci,
me borró tu ingratitud, mi ha cancellato la tua ingratitudine,
y aunque dejes mi alma trunca ma anche se mi hai mozzato l’anima
no podrás olvidar nunca non potrai dimenticare i fatti
lo de nuestra juventud. della nostra gioventù.
Algún día llorarás Un giorno piangerai
todo el daño que me hacés; tutto il danno che mi fai;
te busqué sin darme paz, senza darmi pace ti cercai,
por cariño nada más per amore e nient’altro,
y ahora no me conocés. e ora non mi conosci.
No se juega con un corazón Non si gioca con un cuore
como vos lo hacés conmigo; come fai tu con me;
no pongás el gesto huraño: non ti ritrarre:
buscarte fue mi engaño cercarti è stato un mio abbaglio,
y hallarte mi castigo. trovarti, il mio castigo.
Yo no sé cómo podés fingir Io non so come fai a fingere
ese asombro en mi presencia. di stupirti in mia presenza.
Yo, que esperaba esta ocasión, Io che aspettavo quest’occasione,
te vi pasar, te oí reir, vedendoti passare, sentendoti ridere,
y se hizo trizas mi ilusión. la mia illusione è andata in frantumi.

4
Así se baila el tango (Tango) ‡ Así se baila el tango (Tango) ‡
Música: Elías Randal Música: Elías Randal
Letra: Elizardo Martínez Vilas Letra: Elizardo Martínez Vilas

Qué saben los pitucos, Che ne sanno gli aristocratici,


lambidos y shushetas, leccati e attillati,
qué saben lo que es tango, che ne sanno di tango,
qué saben de compás. che ne sanno di ritmo?
Aquí está la elegancia, Ecco qui l’eleganza,
¡qué pinta, qué silueta, la presenza, la linea,
qué porte, qué arrogancia, il portamento, la grinta,
qué clase pa’ bailar! la classe per ballare!
Así se corta el césped Così si rade il prato
mientras dibujo el ocho, mentre disegno l’otto,
para estas filigranas per queste filigrane
yo soy como un pintor. io sono un vero artista.
Ahora una corrida, Adesso una corsetta,
una vuelta, una sentada, un giro, una seduta,
así se baila el tango, così si balla il tango,
¡un tango de mi flor! un perfetto tango!
Así se baila el tango, Così si balla il tango,
sintiendo en la cara sentendo nel viso
la sangre que sube il sangue che sale
a cada compás, a ogni battuta,
mientras el brazo mentre il braccio
como una serpiente come un serpente
se enrosca en el talle si attorciglia alla vita
que se va a quebrar. quasi a spezzarla.
Así se baila el tango, Così si balla il tango,
mezclando el aliento, mescolando l’alito,
cerrando los ojos chiudendo gli occhi
pa’ escuchar mejor per ascoltare meglio
cómo los violines come i violini
le cuentan al fueye raccontano al mantice
por qué desde esa noche perché da quella sera
Malena no cantó. Malena non ha più cantato.
¿Será mujer o junco quando Sarà una donna o un giunco
hace una quebrada, quando esegue una figura,
tendrá resorte o cuerda quale molla o carica
para mover los pies? le farà muovere i piedi?
Lo cierto es que mi prenda, Di certo però il mio bene,
que mi “peor es nada” il mio “meglio di niente”
bailando es una fiera quando balla è una pantera
que me hace enloquecer. che mi fa impazzire.
A veces me pregunto A volte mi domando
si no será mi sombra se non sarà la mia ombra
que siempre me persigue, che mi segue di continuo,
o un ser sin voluntad. o un essere privo di volontà.
Pero es que yo he nacido así, Ma forse è che sono nato così,
pa’ la milonga, per la milonga,
y como yo se muere, e come me, si sente morire,
se muere por bailar. si sente morire per il ballare.
5
Bajo un cielo de estrellas (Vals) Bajo un cielo de estrellas (Vals)
Música: Enrique Francini y Héctor Stamponi Música: Enrique Francini y Héctor Stamponi
Letra: José María Contursi Letra: José María Contursi

Mucho tiempo después de alejarme, Molto tempo dopo essermi allontanato,


vuelvo al barrio que un día dejé… torno al quartiere che un giorno ho lasciato…
con el ansia de ver por sus calles con l’ansia di vedere per le sue strade
mis viejos amigos, el viejo café. i miei vecchi amici, il vecchio caffè.
En la noche tranquila y oscura Nella notte tranquilla e oscura
hasta el aire parece decir: persino l’aria mi sembra dire:
“No te olvides que siempre fui tuya “Non ti dimenticare che fui sempre tua
y sigo esperando que vuelvas a mí”. e continuo a sperare che tu ritorni da me”.
En esta noche vuelvo a ser In questa notte torno ad essere
aquel muchacho soñador quel ragazzo sognatore
que supo amarte y con sus versos che seppre amarti e con i suoi versi
te brindó sus penas… ti portò le sue pene…
Hay una voz que me dice al oído: C’è una voce che mi dice all’orecchio:
“Yo sé que has venido “Io so che sei venuto
por ella… por ella !”. per lei…per lei !”.
Qué amable y qué triste es a la vez Che amabile e che triste è a sua volta
la soledad del arrabal la solitudine della periferia
con sus casitas y los árboles que pintan sombras. con le sue casette e gli alberi che dipingono ombre.
Sentir que todo… que todo la nombra, Sentire che tutto…che tutto la nomina,
¡qué ganas enormes me dan de llorar! Che voglia enorme mi danno di piangere!
Bajo el cielo cubierto de estrellas Sotto il cielo coperto di stelle
una sombra parezco al pasar… un’ombra sembro al passar…
No he de verme jamás con aquella Non devo vedermi più con quella
¡qué tanto mi quiso… y hoy debo olvidar! che tanto mi amò….e oggi devo dimenticare !
En la noche tranquila y oscura Nella notte tranquilla e oscura
hasta el aire parece decir: persino l’aria sembra dire:
“Para qué recordar que fui tuya “Perchè ricordare che fui tua
si yo ya no espero que vuelvas a mí!”. se io ormai non spero che ritorni da me !”.

6
Barrio de Tango (Tango) ‡ Barrio de Tango (Tango) ‡
Música: Aníbal Troilo Música: Aníbal Troilo
Letra: Homero Manzi Letra: Homero Manzi

Un pedazo de barrio, allá en Pompeya, Un pezzetto di quartiere, là a Pompeya,


durmiéndose al costado del terraplén, sonnecchia dalle parti del terrapieno,
un farol balanceando en la barrera una lampada trema sul binario
y el misterio de adiós que siembra el tren. e un mistero d’addio che sembra il treno.
Un ladrido de perros a la luna, I cani che abbaiano alla luna
el amor escondido en el portón, e l’amore nascosto da un portone,
y los sapos redoblando en la laguna il chiasso delle rane nella laguna,
y a lo lejos la voz del bandoneón. ed in lontananza la voce del bandoneón.
Barrio de tango, luna y misterio. Quartiere tango, luna e mistero.
Calles lejanas, ¡cómo estarán! Strade lontane, dove saranno?
Viejos amigos que hoy ni recuerdo, I vecchi amici della mia infanzia,
¿qué se habrán hecho? ¿Dónde andarán? che ne è di loro? Lo saprò mai?
Barrio de tango, ¿qué fue de aquella Quartiere tango, dov’è finito
Juana la rubia que tanto amé? il biondo amore di gioventù?
¿Sabrá que sufro pensando en ella Saprà che ancora soffro, pensando a lei
desde la tarde que la dejé? da quella sera che me ne andai?
Barrio de tango, luna y misterio, Quartiere tango, luna e mistero,
¡desde el recuerdo te vuelvo a ver! col mio ricordo ritorno a vederti.
Un coro de silbidos allá en la esquina, Un coro fischiettante giù per la china,
y su canto llenando el almacén, il suo canto si univa alle altre voci dentro del bar,
y el dolor de la pálida vecina ed il dolore della pallida vicina,
que ya nunca salió a mirar el tren. che mai uscì a guardare il treno.
Así evoco tus noches, barrio ‘e tango, Quante notti con te, quartiere tango,
con las chatas entrando al corralón con le chiatte accanto al baraccone,
y la luna chapaleando sobre el fango, e la luna guazzando dentro il fango,
y a lo lejos la voz del bandoneón. ed in lontananza la voce del bandoneón.

7
Café de Los Angelitos (Tango) § Café de Los Angelitos (Tango) §
Música: José Razzano Música: José Razzano
Letra: Cátulo Castillo Letra: Cátulo Castillo

Yo te evoco, perdido en la vida, Io ti evoco, perduto nella vita,


y enredado en los hilos del humo, e invischiato nei fili del fumo,
frente a un grato recuerdo que fumo davanti a un grato ricordo che consumo
y a esta negra porción de café. e a questa tazza di nero caffè.
¡Rivadavia y Rincón!… Vieja esquina Rivadavia e Rincòn, vecchie strade
coqueteando su gris en la mesa que está civettando nel grigio del tavolino che
meditando en sus noches de ayer. ripensa alle notti di ieri.
¡Café de los Angelitos! Cafè de los Angelitos !
¡Bar de Gabino y Cazón! Bar di Gabino e Cazòn !
Yo te alegré con mis gritos io ti ho rallegrato con il mio vociare
en los tiempos de Carlitos ai tempi di Carlitos
por Rivadavia y Rincón. nel bivio di Rivadavia e Rincòn.
¿Tras de qué sueños volaron? Dietro quale sogno sono volate?
¿En qué estrellas andarán? Su quali stelle andranno ?
Las voces que ayer llegaron Le voci che ieri arrivarono
y pasaron, y callaron, e passarono e tacquero,
¿dónde están? Dove sono ?
¿Por qué calle volverán? Per quali strade torneranno ?
Cuando llueven las noches su frio Quando le notti piovono il loro freddo
vuelvo al mismo lugar del pasado, torno allo stesso luogo del passato,
y de nuevo se sienta a mi lado e nuovamente si siede vicino a me
Betinoti, templando la voz. Betinotti per riscaldare la sua voce;
Y en el dulce rincón que era mío e nel dolce angolo che era mio
su cansancio la vida bosteza, sgocciola la sua stanchezza la vita,
porque nadie me llama a la mesa de ayer, perchè nessuno mi chiama al tavolino di ieri,
porque todo es ausencia y adiós. perchè tutto è assenza e addio.

8
Cambalache (Tango) * Cambalache (Tango) *
Música y Letra: Enrique Santos Discepolo Música y Letra: Enrique Santos Discepolo

Que el mundo fue y será una porquería Che il mondo fu è sarà una porcheria
ya lo sé... già lo so…
(¡En el quinientos seis y en el dos mil también!). (Nel cinquecentosei e anche nel Duemila!)
Que siempre ha habido chorros, Che sempre ci siano stati ladri,
maquiavelos y estafaos, ingannatori e truffati,
contentos y amargaos, contenti e avviliti,
valores y dublé... valori e imitazioni…
Pero que el siglo veinte es un despliegue Ma che il ventesimo secolo sia uno schieramento di
de maldá insolente, ya no hay quien lo niegue. male insolente, non c’è nessuno che lo neghi.
Vivimos revolcaos en un merengue Viviamo travolti in una baraonda
y en un mismo lodo todos manoseaos... e nello stesso fango tutti impastati…
¡Hoy resulta que es lo mismo Oggi risulta ch’è lo stesso
ser derecho que traidor!... esser retto o traditore!…
¡Ignorante, sabio o chorro, Ignorante, saggio, ladro,
generoso o estafador! generoso o truffatore!
¡Todo es igual!¡Nada es mejor! E’ tutto uguale! Niente è migliore!
¡Lo mismo un burro que un gran profesor! Lo stesso un asino che un grande professore! Non ci
No hay aplazaos ni escalafón, sono bocciati ne’ graduatoria,
los inmorales nos han igualao. gli immorali ci hanno uguagliato.
Si uno vive en la impostura Se uno vive nell’impostura
y otro roba en su ambición, e un altro ruba per ambizione,
¡da lo mismo que sea cura, è lo stesso che sia prete,
colchonero, rey de bastos, caradura o polizón!... materassaio, re di bastoni, faccia di bronzo o clandestino !…
!Qué falta de respeto, Che mancanza di rispetto, che affronto alla ragione!
qué atropello a la razón! Chiunque è un signore !
¡Cualquiera es un señor! ¡Cualquiera es un ladrón! Chiunque è un ladro !
Mezclao con Stavisky va Don Bosco y "La Mignón", Mischiato con Stavisky va Don Bosco e “La Mignon”,
Don Chicho y Napoleón, Carnera y San Martín... Don Chicho e Napoleone, Carnera e San Martìn…
Igual que en la vidriera irrespetuosa Come la vetrina irrispettosa
de los cambalaches se ha mezclao la vida, dei rigattieri s’è mischiata la vita,
y herida por un sable sin remaches e ferita da una lama senza filo
ves llorar la Biblia contra un calefón... vedi piangere la Bibbia accanto allo scaldabagno.
¡Siglo veinte, cambalache Secolo ventesimo rigattiere
problemático y febril!... problematico e febbrile!…
El que no llora no mama Chi non piange non poppa
y el que no afana es un gil! e chi non ruba è un fesso !
¡Dale nomás! ¡Dale que va! Dacci dentro dai ! Dai che va bene !
¡Que allá en el horno Che là all’inferno
nos vamo a encontrar! ci incontreremo!
¡No pienses más, Non pensarci su,
sentate a un lao, stattene da parte,
que a nadie importa si naciste honrao! che a nessuno importa se sei un uomo d’onore!
Es lo mismo el que labura E’ lo stesso chi fatica
noche y día como un buey, notte e giorno, come un bue,
que el que vive de los otros, che chi vive degli altri,
que el que mata, que el que cura chi ammazza, chi guarisce
o está fuera de la ley... o sta fuori della legge…

9
Caricias (Tango) § Caricias (Tango) §
Música: Juan Martí Música: Juan Martí
Letra: Alfredo Bigeschi Letra: Alfredo Bigeschi

La soledad La solitudine
que me envuelve el corazón, che mi avvolge il cuore,
va encendiendo en mi alma sta accendendo nella mia anima
el fuego de tu amor lejano. il fuoco del tuo lontano amore.
En las brumas de tu olvido Nelle nebbie del tuo oblio
viaja mi ilusión, viaggia la mia illusione,
gritando tu nombre en vano. gridando invano il tuo nome.
Pero no estás Però non ci sei
y en mi cruel desolación e nella mia crudele desolazione
es un fantasma el recuerdo è un fantasma il ricordo
de lo que se fue. di ciò che se n’è andato.
Percibo tu sombra y mi amor te nombra Distinguo la tua ombra ed il mio amore ti nomina
pidiéndote aquellas caricias de ayer. chiedendoti quelle carezze di ieri.
No vendrás Non verrai
y sin embargo te espera mi amor. e comunque ti aspetta il mio amore.
Quiero olvidarte y no puedo olvidar Voglio dimenticarti e non posso dimenticare
porque sos toda mi ilusión. perchè sei tutta la mia illusione.
No vendrás Non verrai
y yo esperándote estoy, mi bien, ed io ti sto aspettando, mia cara,
con la fe del que ama como yo. con la fede di chi ama come me.
Y añora de ti, caricias de ayer E brama da te, carezze del passato
anhelante mi buen corazón. desideroso il mio buon cuore.
En la ansiedad Nella ansietà
de tenerte junto a mí di tenerti unito a me
mis manos en el vacío le mie mani nel vuoto
te andan buscando, ti vanno cercando,
y en medio de este silencio ed in mezzo a questo silenzio
atroz mi alma febril, atroce la mia anima febbrile,
para sí, te está llamando. nel proprio intimo ti sta chiamando.

10
Cómo dos extraños (Tango) § Cómo dos extraños (Tango) §
Música: Pedro Laurenz Música: Pedro Laurenz
Letra: José María Contursi Letra: José María Contursi

Me acobardó la soledad Mi hanno fatto paura la solitudine


y el miedo enorme de morir lejos de ti… e la paura enorme di morire senza di te…
¡Qué ganas tuve de llorar Che viene voglia di piangere
sintiendo junto a mí sentendo con me
la burla de la realidad! l’ironia della realtà !
Y el corazón me suplicó Ed il cuore mi supplicò
que te buscara y que le diera tu querer… che ti trovassi e che gli dessi il tuo amore…
Me lo pedía el corazón Me lo chiedeva il cuore
y entonces te busqué e allora ti trovai
creyéndote mi salvación… ritenendoti la mia salvezza…
Y ahora que estoy frente a ti Ed ora che sto di fronte a te
parecemos, ya ves, dos extraños… sembriamo, ormai vedi, due estranei…
Lección que por fin aprendí: Lezione che alla fine ho appreso:
¡cómo cambian las cosas los años! come cambiano le cose gli anni !
Angustia de saber muertas ya Angoscia di sapere ormai morte
la ilusión y la fe… l’illusione e la fede…
Perdón si me ves lagrimear… Scusami se mi vedi piangere…
¡Los recuerdos me han hecho mal! I ricordi mi hanno fatto male !
Palideció la luz del sol Impallidì la luce del sole
al escucharte fríamente conversar… ad ascoltarti conversare freddamente…
Fue tan distinto nuestro amor Fu tanto diverso il nostro amore
y duele comprobar e fa male constatare
que todo, todo terminó. che tutto, tutto finì.
¡Qué gran error volverte a ver Che grande errore tornarti a vedere
para llevarme destrozado el corazón! da infrangermi il cuore !
Son mil fantasmas, al volver Sono mille fantasmi, prendendosi
burlándose de mí, gioco di me al ritorno,
las horas de ese muerto ayer… le ore di questo morto passato…

11
Cuartito azul (Tango) § Cuartito azul (Tango) §
Música: Mariano Mores Música: Mariano Mores
Letra: Mario Battistella Letra: Mario Battistella

Cuartito azul, dulce morada de mi vida, Stanzetta blu, dolce riparo della vita,
fiel testigo de mi tierna juventud, testimone della mia gioventù,
llegó la hora de la triste despedida, è giunta l’ora della triste dipartita,
ya lo ves, todo en el mundo es inquietud. lo vedi ormai, tutto nel mondo è insicurezza.
Ya no soy más aquel muchacho oscuro; Io non sono più quel ragazzo opaco,
todo un señor desde esta tarde soy. questa sera sono un vero signore.
Sin embargo, cuartito, te lo juro, Eppure, stanzetta, te lo giuro,
nunca estuve tan triste como hoy. non sono mai stato triste come oggi.
Cuartito azul Stanzetta blu
de mi primera pasión, della mia prima passione,
vos guardarás todo mi corazón. tu conserverai tutto il mio cuore.
Si alguna vez Se una volta
volviera la que amé tornasse colei che ho amato
vos le dirás tu le dirai
que nunca la olvidé. che non l’ho mai dimenticata.
Cuartito azul, Stanzetta blu,
hoy te canto mi adiós. oggi ti canto il mio addio.
Ya no abriré Non aprirò più
tu puerta y tu balcón. la tua porta ed il tuo balcone.
Aquí viví toda mi ardiente fantasia Qui ho vissuto la mia ardente fantasia
y al amor con alegria le canté; e all’amore ho cantato con fantasia;
aquí fue donde sollozó la amada mía qui ha singhiozzato la mia amata
recitándome los versos de Chénier. recitandomi i versi di Chénier.
Quizá tendré para enorgullecerme Anche se un giorno meritassi
gloria y honor como nadie alcanzó, gloria e onori come nessun altro,
pero nada podrá ya parecerme ma nulla potrà sembrarmi
tan lindo y tan sincero como vos. così bello e sincero come te.

12
Desde el alma (Vals) § Desde el alma (Vals) §
Música Rosita Melo/Víctor Piuma Vélez Música Rosita Melo/Víctor Piuma Vélez
Letra: Homero Manzi Letra: Homero Manzi

Alma, si tanto te han herido, Anima, se ti hanno ferito tanto,


¿por qué te niegas al olvido? perchè non cerchi di dimenticare ?
¿Por qué prefieres Perchè preferisci
llorar lo que has perdido, piangere per quello che hai perduto,
buscar lo que has querido, trovare quello che hai amato,
llamar lo que murió? chiamare ciò che è morto ?
Vives inútilmente triste Vivi inutilmente triste
y sé que nunca mereciste e so che non hai mai meritato
pagar con penas pagar con pene
la culpa de ser buena, la colpa di essere buona,
tan buena como fuiste tanto buona come fosti
por amor. per amore.
Fue lo que empezó una vez, Fu quello che iniziò una volta,
lo que después dejó de ser. quello che poi finì di essere.
Lo que al final Quello che alla fine
por culpa de un error per colpa di un errore
fue noche amarga del corazón. fu una notte amara per il cuore.
¡Deja esas cartas! Lascia queste carte !
¡Vuelve a tu antigua ilusión! Torna alla tua antica illusione !
Junto al dolor Con il dolore
que abre una herida che apre una ferita
llega la vida arriva la vita
trayendo otro amor. portando un altro amore.
Alma, no entornes tu ventana Anima non socchiudere la tua finestra
al sol feliz de la mañana. al sole felice della mattina.
No desesperes, Non disesperare
que el sueño más querido che il sogno più voluto
es el que más nos hiere, è quello che più ci ferisce,
es el que duele más. e quello che fa’ più male.
Vives inútilmente triste Vivi inutilmente triste
y sé que nunca mereciste io so che non hai mai meritato
pagar con penas pagare con pene
la culpa de ser buena, la colpa per essere buona
tan buena como fuiste tanto buona come sei stata
por amor. per amor.

13
Dos fracasos (Tango) § Dos fracasos (Tango) §
Música: Miguel Caló Música: Miguel Caló
Letra: Homero Expósito Letra: Homero Expósito

Me sorprendí Mi sorprese
cuando te hallé quando ti scoprì
como un dolor, sin palabras, come un dolore, senza parole,
la voz mareada de copas la voce ubriacata dalle coppe (di vino)
se me anudó en la garganta. mi si annodò nella gola.
Quise gritar, Volli gridare,
pero pa’ qué ma per che cosa
si al fin yo estoy igual. se alla fine sto allo stesso modo.
Sueños Sogni
que gastamos conversando che consumiamo conversando
cuando quando
nos hablábamos de amor. noi parlavamo d’amore.
Horas Ore
que ya están en el olvido, che stanno ormai nell’oblio,
sensación de haber perdido sensazione di aver perso
la esperanza en el adiós. la speranza nell’addio.
Rabia Rabbia
de sabernos tan cambiados, di saperci tanto cambiati,
miedo paura
de gritar esta verdad. di gridare questa verità.
Somos Siamo
dos fracasos que se amaron due falliti che si amarono
y partieron y olvidaron e partirono e dimenticarono
y hoy se miran asombrados e oggi si guardano sorpresi
de morder la realidad. nell’addentare la realtà.
Vuelve otra vez Torna un’altra volta
a tu rincón al tuo angolo
que yo me voy con los años. che io me ne vado con gli anni.
Ya llueve plata en mis sienes Ormai piove argento alle mie tempie
y hay un dolor en tus manos. e c’è dolore nelle tue mani.
Pa’ qué llorar Perchè rimpiangere
todo el ayer tutto il passato
si ya no puede ser. se ormai non può essere più.

14
El adiós (Tango) * El adiós (Tango) *
Música: Maruja P. Huergo Música: Maruja P. Huergo
Letra: Virgilio San Clemente Letra: Virgilio San Clemente

En la tarde que en sombras se moría, Nella sera che moriva tra le ombre,
buenamente nos dimos el adiós; bonariamente ci siamo dati l’addio;
mi tristeza profunda no veías non vedevi la mia tristezza profonda
y al marcharte sonreíamos los dos. e andandotene sorridevamo tutti e due.
Y la desolación, mirándote partir, e la desolazione guardandoti partire,
quebraba de emoción mi pobre voz... rompeva d’emozione la mia povera voce…
El sueño más feliz, moría en el adiós Il sogno più felice moriva nell’addio,
y el cielo para mí se obscureció. ed il cielo per me si oscurò.
En vano el alma Invano l’anima
con voz velada Con voce velata
volcó en la noche la pena... versò nella notte la pena…
Sólo un silencio Solo un silenzio
profundo y grave profondo e grave
lloraba en mi corazón. piangeva nel mio cuore.
Sobre el tiempo transcurrido Resta il tempo passato,
vives siempre en mí, vive sempre in me,
y estos campos que nos vieron e questi campi che ci hanno visti
juntos sonreír insieme sorridere,
me preguntan si el olvido mi chiedono se l’oblio,
me curó de ti. mi ha guarito da te.
Y entre los vientos E tra i venti
se van mis quejas se ne vanno i miei lamenti
muriendo en ecos, morendo in echi,
buscándote... cercando te…
mientras que lejos mentre lontani
otros brazos y otros besos altri abbracci e altri baci
te aprisionan y me dicen t'imprigionano e mi dicono
que ya nunca has de volver. che ormai non tornerai.
Cuando vuelva a lucir la primavera, Quando tornerà a risplendere la primavera,
y los campos se pinten de color, e la campagna si dipingerà di colori,
otra vez el dolor y los recuerdos un’altra volta il dolore ed i ricordi
de nostalgias llenarán mi corazón. riempiranno il mio cuore di nostalgia.
Las aves poblarán de trinos el lugar Gli uccelli la popoleranno di stornelli
y el cielo volcará su claridad... ed il cielo verserà il suo chiarore.
Pero mi corazón en sombras vivirá Ma il mio cuore vivrà nelle ombre,
y el ala del dolor te llamará. e l’ala del dolore ti chiamerà.
En vano el alma Invano l’anima
dirá a la luna dirà alla luna
con voz velada la pena... con voce velata la pena…
Y habrá un silencio E ci sarà un silenzio
profundo y grave profondo e grave
llorando en mi corazón. che piange nel mio cuore.

15
El choclo (Tango) El choclo (Tango)
Música: Angel Villoldo Música: Angel Villoldo
Letra: Enrique Santos Discepolo, Letra: Enrique Santos Discepolo,
Juan Carlos Marambio Catán Juan Carlos Marambio Catán

Con este tango que es burlon y compadrito Con questo tango che è burlone e malandrino
se ato dos alas la ambición de mi suburbio; si alzò in volo l'ambizione del mio sobborgo.
con este tango nacio el tango y como un grito Con questo tango nacque il tango e come un grido
salio del sordido barrial buscando el cielo; salì dal sordido barrìo cercando il cielo.
Conjuro extraño de un amor hecho cadencia Richiamo magico di amore e di cadenza
que abrio caminos sin más luz que la esperanza, ha aperto strade illuminato di speranza,
mezcla de rabia de dolor, de fe, de ausencia misto di rabbia, dolore, fiducia e solitudine,
llorando en la inocencia de un ritmo jugueton. piangendo nell'innocenza di un ritmo senza età.
Por tu milagro de notas agoreras, Dalle tue note son nati per incanto
nacieron sin pensarlo, las paicas y las grelas, le donne forti e prepotenti e le donnacce,
luna de charcos, canyengue en las caderas, la luna nelle pozzanghere, il canyengue nei fianchi,
y un ansia fiera en la manera de querer... e un'ansia fiera nel modo d'amare.
Al evocarte, tango querido, All’evocarti, tango mio caro,
siento que tiemblan las baldosas de un bailongo sento vibrare il pavimento di una bailonga
y oigo el rezongo de mi pasado... e riaffiorare alla mente il mio passato.
Hoy, que no tengo más a mi madre, Ancora oggi, che non c'è più mia madre,
siento que llega en punta'e pie para besarme mi par di sentirla avvicinarsi in punta di piedi per baciarmi
cuando tu canto nace al son de un bandoneón... quando il tuo canto nasce al suono di un bandoneón.
Carancanfunfa se hizo al mar con tu bandera Caracanfunfa attraversò i mari con la tua bandiera,
y en un 'pernó' mezclo a Paris con Puente Alsina, e in un "pernod" mescolò Parigi con Ponte Alsina,
triste compadre del gavion y de la mina triste compagno di magnacci e belle gnocche,
y hasta comadre del bacan y la pebeta. a braccetto con ricconi e fanciullette.
Por vos shusheta, cana, reo y mishiadura E fu così che la ragazza per bene, il poliziotto, il farabutto
se hicieron voces al nacer con tu destino... e la sventura nacquero insieme con il tuo destino.
Misa de faldas, querosen, tajo y cuchillo, Povere vesti, indole focosa, coltello in tasca,ardesti
que ardio en los conventillos y ardio nei conventillos, come ora ardi
en mi corazón! nel mio cuore!

16
El vals soñador (Vals) § El vals soñador (Vals) §
Música y Letra: Armando Pontier Música y Letra: Armando Pontier

Quien al oir los primeros compases del vals A chi udendo le prime battute di un vals
no ha tenido intención de bailar non è venuta voglia di ballare
si hasta parece que el mundo en su eterno rodar il mondo nel suo eterno ruotare
girara al compas de algun vals girerà al ritmo di un vals
si usted ha soñado en sus brazos poder estrechar se tu hai sognato di poter stringere tra le tue braccia
a esa rubia que encanta al mirar quella bionda che incanta quando guarda
juntos muy juntos los dos estaran uniti molto uniti i due staranno
si siguen el ritmo del vals se seguiranno il ritmo del vals
soñar, dejarse arruyar, decir al oido sognar, lasciarsi cullare, dire all’orecchio
palabras tan dulces que invitan a amar parole tanto dolci che inducono ad amare
soñar siguiendo el compas sognar, seguendo il ritmo
cerrando los ojos chiudendo gli occhi
muy cerca las bocas molto vicine le bocche
el sueño del vals il sogno del vals
sentir que nos aprisiona sentire che ci imprigiona
un perfume de amor un profumo di amore
que un angel con voz de cielo nos robe el adios che un angelo con voce celeste ci ruba un addio
soñar, siguiendo el compas sognar, seguendo il ritmo
que todo es distinto che tutto è diverso
si entrega su alma al ritmo del vals se affidi la tua anima al ritmo del vals

17
El viejo vals (Vals) § El viejo vals (Vals) §
Música: Charlo Música: Charlo
Letra: José González Castillo Letra: José González Castillo

Al lánguido compás Al ritmo languido


de un vals de Chopin, di un vals di Chopin,
mi amor te confesé ti confessai il mio amore
sin ver que más senza vedere che
llamaba tu interés aquel vals. quel vals richiamava di più il tuo interesse.
Por eso hoy mi canción Per questo oggi la mia canzone
a su mismo compás, al suo medesimo ritmo,
te llora como un bien te piange come un bene
que ya jamás che ora ormai
traerá a mi corazón su vaivén. porterà al mio cuore il suo vai e vieni.
Fue como un loco volar de falena Fu come un volo pazzo di falena
con giros y vueltas en torno al fanal con giri e intorno al fanale
que nos deslumbra y nos llena che ci abbaglia e ci riempie
de un dulce mareo sutil y fatal… di un dolce capogiro sottile e fatale…
Juntos mi pecho y tu seno… uniti il mio petto ed il tuo seno…
los dos corazones, latiendo a la par, i due cuori, battendo all’unisono,
fijo, impasible y sereno fisso, impassibile e sereno
¡tu frío mirar!… il tuo freddo sguardo !
¡Quién me diría que toda Chi mi direbbe che tutta
la gloria, de aquella gentil posesión, la gloria di quella gentile possessione
era la efímera coda era l’effimera coda
que al valse ponía mi loca ilusión!… che il vals riponeva nella mia pazza illusione…!
Dócil tu mano en mi mano… Docile la tua mano nella mia…
¡Mi brazo oprimiendo tu talle liviano Il mio braccio opprimendo il tuo corpetto leggero
y en tanto mi acento ed intanto il mio accento
muriendo en el lento morendo nel lento
girar del valsar!… girare del vals !…
Falena de salón. Falena di salòn.
mi corazón también Anche il mio cuore
sus alas de ilusión le sue ali di illusione
quemó tenaz bruciò tenace
girando en aquel vals de Chopin… girando in quel vals di Chopin…
Borracho de pasión Ubriaco di passione
y ciego de querer, e cieco d’amore,
se lanza a tu atracción si lancia nella tua attrazione
sin ver que más senza vedere che più
que un alma en ti, mujer, hay un vals. che un’anima, in te, donna, c’è un vals.

18
Ensueños (Tango) § Ensueños (Tango) §
Música: Luis Brighenti Música: Luis Brighenti
Letra: Enrique Cadícamo Letra: Enrique Cadícamo

Ensueños… fantasías del ayer… Sogni… fantasie del passato…


veinte años… ilusión venti anni… illusione
de andar y recorrer… di andare e rincorrere…
La alegre juventud vino a golpear L’allegra gioventù è venuta a battere
la puerta de los dos alla porta di noi due
y fuimos al azar… e partimmo senza rotta…
El mundo nos atrajo y al andar Il mondo ci ha attratto e andando
tú y yo fuimos felices de verdad… tu e io fummo veramente felici…
En todos los andenes hubo un tren In tutti i binari c’era un treno
que siempre nos llevó che sempre ci portava via
soñando a algún andén. sognando qualche binario.
El panorama de París nos hizo suspirar, Il panorama di Parigi ci fece sospirare,
su niebla puso mas “splin” en nuestro la sua nebbia pose più “spin” sul nostro
deambular… cammino…
Mimí Pinsón Mimì Pinsòn
Marcelo y Schaunard Marcelo e Schaunard
surgieron al andar apparirono nel viaggio
en nuestra ensoñación… alla nostra fantasia…
Los dos bebiendo la alegría de viajar y andar. Noi due bevendo l’allegria di viaggiare e andare.
Los dos llevando en nuestros ojos la misma visión. Noi due portando nei nostri occhi la stessa visione.
Cuánto soñé Quanto sognai
besándote en París… baciandoti a Parigi…
y hoy, cuando lloro al ver tu e oggi, quando piango nel vedere
cabellera gris. la tua capigliatura grigia.
Los años no han podido derrotar Gli anni non hanno potuto sconfiggere
del todo tu beldad… del tutto la tua bellezza…
aún queda un resto fiel… rimane ancora un resto fedele…
Veinte años hace ya que al recorrer Sono già venti anni che rincorrendo
el mundo vos y yo il mondo io e te
salimos una vez. usciamo una volta.
Veinte años… ¡quien pudiera detener Venti anni… chi poteva fermare
la aguja del reloj y retroceder! la lancetta dell’orologio e farla retrocedere !
Pero hoy queda otro viaje que emprender… Però oggi resta un altro viaggio da iniziare….
¡Amada! a preparar el viaje a la vejez. Amata ! preparare il viaggio per la vecchiaia.

19
Esquinas porteñas (Vals) § Esquinas porteñas (Vals) §
Música: Sebastián PIana Música: Sebastián PIana
Letra: Homero Manzi Letra: Homero Manzi

Esquina de barrio porteño Angolo di quartiere porteño


te pintan los muros la luna y el sol. colorano i tuoi muri la luna ed il sole.
Te lloran las lluvias de invierno ti piangono le piogge d’inverno
en las acuarelas de mi evocación. tra gli acquarelli dei miei ricordi.
Treinta lunas conocen mi herida Trenta lune conoscono la mia ferita
y cien callecitas nos vieron pasar. e cento viottoli ci hanno visto passare.
Se cruzaron tu vida y mi vida, Si sono incrociate la tua e las mia vita,
tomaste la senda que no vuelve más. hai preso la strada che non torna più
Calles, donde la vida mansa Vie, dove la vita calma
perdió las esperanzas, ha perso le speranze
la pasión y la fe. la passione e la fede.
Calles, si sé que ya está muerta, Strade, se so che ormai è morta,
golpeando en cada puerta colpendo ciascuna porta
por qué la buscaré. per ritrovarla.
Callecitas, sombreadas de poesía, Viottoli, adombrati da poesia,
nos vieron ir un día ci videro andare un giorno
felices los dos. felici noi due.
Compañera del sol y las estrellas, Compagna del sole e delle stelle,
se fue la tarde aquella se ne andò quella notte
camino de Dios. il cammino di Dio.
Los vientos murmuran mi pena. I venti mormorano la mia pena.
Las sombras me dicen que ya se marchó. Le ombre mi dicono che ormai se ne andata.
Y escrito en las noches serenas E scritto nelle notti serene
encuentro su nombre como una obsesión. incontro il suo nome come una ossessione.
Esquinita de barrio porteño, Piccolo angolo di barrio porteño
con muros pintados de luna y de sol, con i muri dipinti dalla luna e dal sole,
que al llorar con tus lluvias de invierno che al piangere con le tue piogge di’inverno
manchás el paisaje de mi evocación. schizzano il paesaggio del mio ricordo.

20
Esta noche de luna (Tango) * Esta noche de luna (Tango) *
Música: José Garcia / G. Gomez Música: José Garcia / G. Gomez
Letra: Héctor Marcò Letra: Héctor Marcò

Acercate a mi y oirás mi corazón Avvicinati a me e sentirai il mio cuore


contento latir como un brujo reloj. felice battito come un orologio stregato.
La noche es azul convida a soñar, La notte blu invita a sognare,
ya el cielo ha encendido ora il cielo ha acceso
su faro mejor. il suo faro migliore.
Si un beso te doy, Se ti do un bacio,
pecado no ha de ser, non deve essere peccato,
culpable es la noche que incita a querer. è colpa della notte che spinge ad amare.
Me tienta el amor, L'amore mi tenta,
acércate ya, avvicinati ora,
que el credo de un sueño che credere in un sogno
nos revivirá. ci farà rivivere.
Corre, corre barcarola, Vai vai barcarola,
por mi río de ilusión. sul mio fiume di fantasia.
Que en el canto de las olas Che dal canto delle onde
surgirá mi confesión. verrà a galla la verità.
Soy una estrella en el mar Sono una stella nel mare
que hoy detiene su andar che oggi si ferma
para hundirse en tus ojos. per sprofondare nei tuoi occhi.
Y en el embrujo E nell'incanto
de tus labios muy rojos, delle tue labbra tanto rosse,
por llegar a tu alma mi destino daré. per arrivare alla tua anima la mia vita darò.
Soy una estrella en el mar Sono una stella nel mare
que hoy se pierde al azar che oggi si affida alla sorte
sin amor ni fortuna. senza amore ne fortuna.
Y en los abismos E negli abissi
de esta noche de luna, di questa notte di luna,
sólo quiero vivir, voglio vivere solamente
de rodilla a tus pies, in ginocchio ai tuoi piedi,
para amarte y morir. per amarti e morire.
Acércate a mi y oirás mi corazón Avvicinati a me e sentirai il mio cuore
contento latir como un brujo reloj. felice battito come un orologio stregato.
Mi voz te dirá palabras de miel La mia voce ti dirà parole di miele
que harán de tu pecho fuego encender. che faranno accendere il fuoco nel tuo petto.
El canto del mar repite en su rumor Il canto del mare fa eco col suo suono
qué noche de luna, che notte di luna,
qué noche de amor. che notte d'amore.
Dichoso de aquel Beato per quello
que pueda decir, che possa dire,
yo tengo un cariño io ho un amore
qué dulce es vivir. che dolce è vivere.
Corre, corre barcarola, Vai vai barcarola,
que la luna se escondió. che la luna s'è nascosta.
21
Flor de lino (Vals) § Flor de lino (Vals) §
Música:Héctor Stamponi Música:Héctor Stamponi
Letra: Homero Expósito Letra: Homero Expósito

Deshojaba noches esperando en vano que le diera Trascorreva le notti aspettando invano che le dessi
un beso, un bacio,
pero yo soñaba con el beso grande però io sognavo con il bacio grande
de la tierra en celo. dalla terra al cielo.
Flor de Lino, Fior di lino,
qué raro destino che strano destino
truncaba un camino interrompeva un cammino
de linos en flor… di lini in fiore…
Deshojaba noches cuando me esperaba por aquel Trascorreva le notti quando mi aspettava per quel
sendero sentiero.
llena de vergcenza, como los muchachos con un piena di vergogna, come i ragazzi con un abito
traje nuevo: nuovo:
cuántas cosas que se fueron, quante cose che svanirono,
y hoy regresan siempre por la siempre noche de e oggi ritornano sempre per tutte le notti della
mi soledad! mia solitudine!
Yo la vi florecer como el lino Io la vidi fiorire come il lino
de un campo argentino maduro de sol… di un campo argentino maturo di sole…
Si la hubiera llegado a entender Se avessi potuto capirla
ya tendría en mi rancho el amor! io terrei nella mia casa l’amore!
Yo la vi florecer, pero un día, Io la vidi fiorire, però un giorno,
mandinga la huella que me la llevó! maledetta la sorte che me la portò via!
Flor de Lino se fue Fior di lino se ne andò
y hoy que el campo está en flor e oggi che il campo è in fiore
ah malhaya! me falta su amor. ah dannazione! mi manca il suo amore.
Hay una tranquera por donde el recuerdo C’è una porta attraverso cui il ricordo,
vuelve a la querencia, torna al suo ritrovo,
que el remordimiento de no haberla amado che il rimorso di non averla amata
siempre deja abierta: lascia sempre aperta:
Flor de Lino, Fior di lino,
te veo en la estrella ti vedo nella stella
que alumbra la huella che adombra il solco
de mi soledad… della mia solitudine…
Deshojaba noches cuando me esperaba como yo Trascorreva notti quando mi aspettava come io la
la espero, aspetto,
llena de esperanzas, como un gaucho piena di speranze, come un ragazzo
pobre cuando llega al pueblo, povero quando torna al paese,
flor de ausencia, tu recuerdo fiore di assenza, il tuo ricordo
me persigue siempre por la siempre noche de mi mi insegue per l’eterna notte della mia
soledad… solitudine…

22
Flores del alma (Vals) § Flores del alma (Vals) §
Música:Juan Larenza Música:Juan Larenza
Letra: Alfredo Lucero Palacios y Lito Bayardo Letra: Alfredo Lucero Palacios y Lito Bayardo

Recuerdos de una noche venturosa Ricordi di una notte avventurosa


que vuelven en mi alma a florecer. che ritornano a fiorire nella mia anima.
Recuerdos que se fueron con el tiempo, Ricordi che se ne andarono col tempo,
presiento que reviven otra vez. ho la sensazione che rivivano un’altra volta.
Igual que aquella noche tan lejana, Come quella notte tanto lontana,
es esta de mi amarga soledad. è questa della mia amara solitudine.
La luna sobre el cielo azul te alumbra, La luna sopra il cielo azzurro ti illumina,
como otra blanca luna que yo nunca veré más. come un’altra bianca luna che io non vedrò mai più.
Si quieres olvidarme, dejame… Se vuoi dimenticarmi, lasciami…
Dijiste la mañana que partí. Dicesti la mattina che partì.
Tú sabes que te quiero y te querré Tu sai che ti amo e ti amerò,
y tuyo es el cariño que te di. e tuo e l’amore che ti ho dato.
A nadie quise tanto como a ti Non amai tanto nessuno come te
y amante te ofrecí mi corazón. e amante ti offrii il mio cuore.
Yo sé que para siempre te ha perdido, mi alma, Io so che per sempre ti ha perso, la mia anima,
ya que todo ha sido sólo una ilusión. giacchè tutto è stato solo una illusione.
Así me reprochabas, sin saber, Così mi rimproveravi, senza sapere,
que yo compadecía tu dolor, che io compativo il tuo dolore,
que cuando me ofreciste tu querer che quando mi offristi il tuo amore
yo estaba enamorado de otro amor. io ero innamorato di un altro amore.
¿Comprendes el porqué de mi partir? Comprendi il perchè dell amia dipartita ?
¿Comprendes mi amargura en el adiós? Comprendi la mia amarezza nell’addio ?
Acaso con los años me hayas olvidado, Forse con gli anni mi hai dimenticato,
¡pero nunca yo! ma io mai !

23
Golondrinas (Tango) § Golondrinas (Tango) §
Mùsica Carlos Gardel Mùsica Carlos Gardel
Letra Alfredo Le Pera Letra Alfredo Le Pera

Golondrinas de un solo verano Rondinelle di una sola estate


con ansias constantes de cielos lejanos… con ansie costanti di cieli lontani…
Alma criolla, errante y viajera, Alma creola, errante e vagabonda,
querer detenerla es una quimera… volerla trattenere è una chimera…
Golondrinas con fiebre en las alas, Rondinelle con la febbre nelle ali,
peregrinas borrachas de emoción… pellegrine ubriache di emozione…
Siempre sueña con otros caminos Sogna sempre nuove rotte
la brújula loca de tu corazón… la bussola matta del tuo cuore…
Criollita de mi pueblo, Piccola creola del mio paese,
pebeta de mi barrio, ragazza del mio quartiere,
con las alas plegadas con le ali piegate
también yo he de volver. anch’io devo ritornare.
Criollita de mi pueblo, Piccola creola del mio paese,
pebeta de mi barrio, ragazza del mio quartiere,
con las alas plegadas con le ali piegate
también yo he de volver. anchio devo ritornare.
En tus rutas que cruzan los mares, Nelle tue rotte che attraversano i mari,
florece una estela azul de cantares fiorisce una stella azzurra di canzoni
y al conjuro de nuevos paisajes e all’incanto di nuovi paesaggi
suena intensamente tu claro cordaje. suonano intensamente le tue limpide corde.
En tu eterno sembrar de armonías Col tuo dolce seminare di armonie
tierras lejanas te vieron pasar; terre lontane ti videro passare;
otras lunas siguieron tus huellas, altre lune seguirono le tue orme,
tu solo destino es siempre volar. il tuo solo destino è sempre volare.
Criollita de mi pueblo, Piccola creola del mio paese,
pebeta de mi barrio, ragazza del mio quartiere,
la golondrina un día la rondinella un giorno
su vuelo detendrá; il suo volo tratterrà;
no habrá nube en sus ojos non ci saranno più nubi nei suoi occhi
de vagas lejanías di vaghe lontananze
y en tus brazos amantes e nelle tue amorevoli braccia
su nido construirá. il suo nido costruirà.
Su anhelo de distancias Il suo desiderio di distanze
se aquietará en tu boca si placherà nella tua bocca
con la dulce fragancia con la dolce fragranza
de tu viejo querer… del tuo vecchio desiderio…

24
Historia de un amor (Tango) § Historia de un amor (Tango) §
Música y Letra: Carlos Almaran Música y Letra: Carlos Almaran

Ya no estas mas a mi lado corazón Già non sei piu al mio fianco, cuore mio
en el alma sólo tengo soledad nell’anima ho solo solitudine
y si ya no puedo verte e se gia non ti posso vedere
por qué Dios me hizo quererte perche dio mi ha fatto amarti
para hacerme sufrir mas. per farmi soffrire di più.
Es la historia de un amor è la storia di un amore
como no hay otro igual che non ha eguali
que me hizo comprender che mi ha fatto capire
todo el bien, todo el mal tutto il bene, tutto il male
que le dio luz a mi vida che ha dato la luce la mia vita
apagándola después spegnendola dopo
hay que vida tan obscura ai che vida così oscura
sin tu amor no viviré. senza il tuo amore non vivrò …
Siempre fuiste la razón de mi existir sei sempre stata la ragione della mia esistenza
adorarte para mi fue religión adorarti per me e stato religione
en tus besos yo encontraba nei tuoi baci incontravo
el calor que me brindaba il calore che mi offrivi
el amor y la pasión. l’amore , la passione.
Siempre fuiste la razón de mi existir sei sempre stata la ragione della mia esistenza
adorarte para mi fue religión adorarti per me e stato religione
en tus besos yo encontraba nei tuoi baci incontravo
el calor que me brindaba il calore che mi offrivi
el amor y la pasión. l’amore , la passione.
Es la historia de un amor è la storia di un amore
como no hay otro igual che non ha eguali
que me hizo comprender che mi ha fatto capire
todo el bien, todo el mal tutto il bene, tutto il male
que le dio luz a mi vida che ha dato la luce la mia vita
apagándola después spegnendola dopo
hay que vida tan obscura ai che vida cosi oscura
sin tu amor no viviré. senza il tuo amore non vivrò …
Siempre fuiste la razón de mi existir sei sempre stata la ragione della mia esistenza
adorarte para mi fue religión adorarti per me e stato religione
en tus besos yo encontraba nei tuoi baci incontravo
el calor que me brindaba il calore che mi offrivi
el amor y la pasión. l’amore e la passione.

25
Humillación (Tango) * Humillación (Tango) *
Música: Rodolfo Biagi Música: Rodolfo Biagi
Letra: Carlos Bahr Letra: Carlos Bahr

Yo no sabía del amor que se arrodilla, Io non sapevo dell’amore che si inginocchia,
balbuceando ruegos, manso de altiveces. balbettando preghiere, docile di fronte alla superbia.
Fue de ese modo, Fu in questo modo,
con flaquezas que aún me humillan, con debolezze che ancora mi umiliano,
como en mi delirio, te llegué a querer. delirante, arrivai ad amarti.
Hoy que despierto frente a tu liviana pasión Oggi che mi risveglio davanti alla tua leggera passione
en mi conciencia que sintió de lleno el rigor, nella mia coscienza che sentì appieno il brivido,
brota a despecho de este amor que me envilece, sboccia a dispetto di questo amore che mi avvilisce,
el grito rebelde de mi humillación. il grido ribelle della mia umiliazione.
Odio este amor, que me humilló a tus antojos, Odio questo amore, che mi umiliò ai tuoi capricci,
odio este amor, que me enseñó a suplicar. odio questo amore, che mi insegnò a supplicare.
Ansia torpe que me arrodilló Ansia turpe che mi inginocchiò
bajo el yugo de tu pretensión, sotto il giogo della tua vanità,
odio este amor que al doblegar mi entereza, odio questo amore che piegando la mia integrità,
me rebajó, a mendigar tu calor. mi abbassò, a mendicare il tuo calore.
No te reprocho si tu amor que fue inconstante, Non ti rimprovero se il tuo amore che fu incostante,
puso en mi existencia, sombras de abandono; mise nella mia esistenza, ombre di abbandono;
ni tienes culpa si maldigo a cada instante, ne’ hai colpa se maledico ad ogni istante,
lo que fue flaqueza de mi corazón. ciò che fu debolezza del mio cuore.
Mía es la culpa por haber rodado a tus pies, Mia è la colpa per essere caduto ai tuoi piedi,
y es mi castigo condenar mi propia pasión, il mio castigo è condannare la mia stessa passione,
frente al reproche de mi orgullo lastimado, di fronte al rimprovero del mio orgoglio ferito,
que no se consuela de su humillación. che non si consola della sua umiliazione.

26
Jamás retornarás (Tango) * Jamás retornarás (Tango) *
Música y Letra: Osmar Maderna / Miguel Caló Música y Letra: Osmar Maderna / Miguel Caló

Cuando dijo adiós, quise llorar... Quando disse addio, volli piangere..
Luego sin su amor, quise gritar... Dopo senza il suo amore, volli gridare..
Todos los ensueños que albergó mi corazón Tutti i castelli in aria che ospitò il mio cuore
(toda mi ilusión), cayeron a pedazos. (tutta la mia illusione) caddero a pezzi.
Pronto volveré, dijo al partir. Tornerò presto, disse partendo.
Loco la esperé... ¡Pobre de mí! Sciocco l’aspettai…povero me!
Y hoy, que tanto tiempo ha transcurrido sin volver, Ed oggi che è passato tanto tempo senza ritorno,
siento que he perdido su querer. sento che ho perso il suo amore.
Jamás retornarás... lo dice el alma mía, Mai più ritornerai.. Lo dice l’anima mia,
y en esta soledad te nombro noche y día. ed in questa solitudine ti nomino notte e giorno.
¿Por qué, por qué te fuiste de mi lado Perché, perché fuggisti da me
y tan cruel has destrozado mi corazón? e tanto crudele hai distrutto il mio cuore?
Jamás retornarás... lo dice el alma mía Mai più ritornerai.. Lo dice l’anima mia,
y, aunque muriendo está, te espera sin cesar. e, benchè moribonda, ti aspetta senza sosta.
Cuánto le imploré: vuelve, mi amor... Quanto la implorai: “torna, mio amore..”
Cuánto la besé, ¡con qué fervor! Quanto la baciai, con che ardore!
Algo me decía que jamás iba a volver, Qualcosa mi diceva che mai sarebbe tornata, che il
que el anochecer en mi alma se anidaba. crepuscolo nella mia anima faceva il nido.
Pronto volveré, dijo al partir. Tornerò presto, disse partendo.
Mucho la esperé... ¡Pobre de mí! Molto l’aspettai…povero me!
Y hoy, que al fin comprendo E oggi, alla fine che comprendo
la penosa y cruel verdad. la penosa e crudele verità.

27
Loca (Tango) § Loca (Tango) §
Música: Manuel Jovés Música: Manuel Jovés
Letra: Antonio Viergol Letra: Antonio Viergol

Loca me llaman mis amigos, Pazza mi chiamano i miei amici,


que sólo son testigos che sono i soli testimoni,
de mi liviano amor. del mio leggero amore.
Loca, ¿qué saben lo que siento, Pazza, che sanno quello che sento,
ni qué remordimiento ne’ che rimorso
se oculta en mi interior? si cela nel mio intimo ?
Yo tengo, con alegrías, Io devo, con allegria,
que disfrazar mi tristeza, nascondere la mia tristezza,
y que hacen de mi cabeza e che fanno andar via
las pesadillas huir. gli incubi dalla mia testa.
Yo tengo que ahogar en vino Io devo affogare nel vino
la pena que me devora. la pena che mi divora.
Cuando mi corazón llora, Quando il mio cuore piange,
mis labios deben reír. le mie labbra devono ridere.
Yo, si a un hombre lo desprecio, Io, se disprezzo un uomo,
tengo que fingirle amores; devo fingergli amore;
y admiración, cuando es necio; e ammirazione, quando è testardo.
y si es cobarde, temores. e se è codardo, paura.
Yo que no he pertenecido Io che non sono appartenuta
al ambiente en que ahora estoy, all’ambiente in cui ora vivo,
he de olvidar lo que he sido devo dimenticare quel che è stato
y he de olvidar lo que soy. e devo dimenticare quel che sono.
Loca me dicen mis amigos, Pazza mi dicono gli amici,
que sólo son testigos che sono gli unici testimoni
de mi liviano amor. del mio leggero amore.
Loca, ¿qué saben lo que siento, Pazza, che sanno quello che sento,
ni qué remordimiento nè che rimorso
se oculta en mi interior? si cela nel mio intimo ?
Allá muy lejos, muy lejos, Di là molto lontano, molto lontano,
donde el sol cae cada día, dove il sole tramonta ogni giorno.
un tranquilo hogar había c’era un posto tranquillo
y en el hogar unos viejos. e nella casa dei vecchi.
La vida y su encanto era La vita e il suo incanto era
una muchacha que huyó una ragazza che è andata via
sin decirles dónde fuera, senza dirgli dove fosse,
y esa muchacha soy yo. e questa ragazza sono io.
Hoy no existe ya la casa, Oggi non esiste casa,
hoy no existen ya los viejos oggi non esistono più i vecchi
hoy la muchacha muy lejos, oggi la ragazza molto lontana,
sufriendo la vida pasa. passa la vita soffrendo.
Y al caer todos los días E al finire di tutti i giorni
en aquella tierra el sol, in quella terra il sole,
caen con él mis alegrías y muere mi corazón. tramontano con lui le mie allegrie e muore il mio cuore.

28
Malena (Tango) * Malena (Tango) *
Música: Lucio Demare Música: Lucio Demare
Letra: Homero Manzi Letra: Homero Manzi

Malena canta el tango como ninguna Malena canta il tango come nessuna
y en cada verso pone su corazón. e in ogni verso mette il suo cuore.
A yuyo del suburbio su voz perfuma, D’erba di periferia profuma la sua voce,
Malena tiene pena de bandoneón. Malena ha la pena del bandoneón.
Tal vez allá en la infancia su voz de alondra Forse là nell'infanzia la sua voce di allodola
tomó ese tono oscuro de callejón, ha preso quel tono oscuro da vicolo,
o acaso aquel romance que sólo nombra oppure in quel breve amore che unico nomina
cuando se pone triste con el alcohol. quando diventa triste con l’alcol.
Malena canta el tango con voz de sombra, Malena canta il tango con voce d'ombra,
Malena tiene pena de bandoneón. Malena ha la pena del bandoneón.
Tu canción La tua canzone
tiene el frío del último encuentro. ha il freddo dell'ultimo incontro.
Tu canción La tua canzone
se hace amarga en la sal del recuerdo. si fa amara nella stanza del ricordo.
Yo no sé Io non so
si tu voz es la flor de una pena, Se la tua voce è il fiore di una pena,
sólo sé que al rumor de tus tangos, Malena, so soltanto che al suono dei tuoi tanghi, Malena,
te siento más buena, ti sento migliore,
más buena que yo. migliore di me.
Tus ojos son oscuros como el olvido, I tuoi occhi scuri come l'oblio,
tus labios apretados como el rencor, le tue labbra serrate come il rancore,
tus manos dos palomas que sienten frío, le tue mani due colombe sentono freddo,
tus venas tienen sangre de bandoneón. nelle vene hai il sangue del bandoneón.
Tus tangos son criaturas abandonadas I tuoi tanghi sono creature abbandonate
que cruzan sobre el barro del callejón, che passano sopra il fango del vicolo,
cuando todas las puertas están cerradas quando tutte le porte sono sbarrate
y ladran los fantasmas de la canción. e latrano i fantasmi della canzone.
Malena canta el tango con voz quebrada, Malena canta il tango con voce spezzata,
Malena tiene pena de bandoneón. Malena ha la pena del bandoneón.

29
Manoblanca (Tango) § Manoblanca (Tango) §
Música: Antonio De Bassi Música: Antonio De Bassi
Letra: Homero Manzi Letra: Homero Manzi

Dónde vas carrerito del este Dove vai cocchiere dell’est


castigando tu yunta de ruanos, incitando la tua coppia di cavalli roani,
y mostrando en la chata celeste e mostrando sul carro celeste
las dos iniciales pintadas a mano. le due iniziali dipinte a mano.
Reluciendo la estrella de bronce La stella di bronzo splendente
claveteada en la suela de cuero, borchiata sulla suola di cuoio,
dónde vas carrerito del Once, dove vai cocchiere dell’Once,
cruzando ligero las calles del Sur. incrociando velocemente le strade del Sud.
¡Porteñito!… ¡Manoblanca!… “Porteñito” !…”Manoblanca”!…
Vamos ¡fuerza, que viene barranca! Andiamo ! Forza che arriva una collina !
¡Manoblanca!… ¡Porteñito! “Manoblanca”!…”Porteñito”!
¡Fuerza! ¡vamos, que falta un poquito! Forza, dai, che manca poco !
¡Bueno! ¡bueno!… ¡Ya salimos!… Bene ! Bene ! Ormai ce l’abbiamo fatta !…
Ahora sigan parejo otra vez, Ora continuate di pari passo
que esta noche me esperan sus ojos che questa notte mi aspettano i suoi occhi
en la Avenida Centenera y Tabaré. nella Avenida Centenera e Tabaré.
Dónde vas carrerito porteño Dove vai cocchiere porteño
con tu chata flamante y coqueta, con il tuo carro fiammante e nuovo di zecca
con los ojos cerrados de sueño con gli occhi chiusi sognanti
y un gajo de ruda detrás de la oreja. e un ramoscello di ruta dietro l’orecchio.
El orgullo de ser bien querido L’orgoglio di essere molto amato
se adivina en tu estrella de bronce, si intuisce dalla tua stella di bronzo,
carrerito del barrio del Once cocchiere del quartiere dell’Once
que vuelves trotando para el corralón. che torni trottando per il recinto.
¡Bueno! ¡bueno!… ¡Ya salimos!… Buono ! Buono !… Ormai siamo arrivati…
Ahora sigan parejo otra vez Ora continuate di pari passo
mientras sueño en los ojos aquellos mentre sogno in quegli occhi
de la Avenida Centenera y Tabaré. la Avenida Centenera e Tabaré.

30
María (Tango) § María (Tango) §
Música: Aníbal Troilo Música: Aníbal Troilo
Letra: Cátulo Castillo Letra: Cátulo Castillo

Acaso te llamaras solamente María..! Forse ti chamavi solo Maria..!


No sé si eras el eco de una vieja canción, Non so se eri l’eco di una vecchia canzone,
pero hace mucho, mucho, fuiste hondamente mía però molto, molto tempo fa, fusti profonfamente mia
sobre un paisaje triste, desmayado de amor… in un paesaggio triste, sconvolto dall’amor…
El Otoño te trajo, mojando de agonía, Ti portò l’autunno, zuppo di agonia,
tu sombrerito pobre y el tapado marrón… il tuo povero cappellino e il cappotto marrone…
Eras como la calle de la Melancolía, Eri come la strada della Malinconia,
que llovía…llovía sobre mi corazón..! Che pioveva … pioveva sopra il mio cuore…!
María..! En las sombras de mi pieza Maria…! Nelle ombre della mia stanza
es tu paso el que regresa… il tuo passo risuona…
María..! Y es tu voz, pequeña y triste, maria..! E la tua voce debole e triste,
la del día en que dijiste: quella del giorno in cui dicesti:
“Ya no hay nada entre los dos..!” ” Non c’è più nulla fra noi due..!!
María..! La más mía..! La Lejana..! Maria..! La più mia..! La lontana..!
Si volviera otra mañana por las calles del adiós..! Se tornassi un altro giorno dalla strada degli addii..!
Tus ojos eran puertos que guardaban ausentes, I tuoi occhi erano porti che conservavano assenti
su horizonte de sueños y un silencio de flor… un orizzonte di sogno e un silenzio fiorito…
Pero tus manos buenas, regresaban presentes, però le tue buone mani, tornavano
para curar mi fiebre, desteñidas de amor… per curare la mia febbre, svuotata d’amore…
Un Otoño te trajo..! Tu nombre era María, Un autunno ti ha portata..! Il tuo nome era Maria,
y nunca supe nada de tu rumbo infeliz… e nulla ho saputo della tura strada infelice…
Si eras como el paisaje de la Melancolía, Se eri come il paesaggio della Malinconia
que llovía…llovía, sobre la calle gris… che pioveva..pioveva sulla strada grigia…

31
Mi Buenos Aires querido (Tango) § Mi Buenos Aires querido (Tango) §
Música: Carlos Gardel Música: Carlos Gardel
Letra: Alfredo Le Pera Letra: Alfredo Le Pera

Mi Buenos Aires querido Mia cara Buenos Aires


cuando yo te vuelva a ver, quando ti rivedrò,
no habrás más pena ni olvido. non ci saranno più dolore, ne’ oblio.
El farolito de la calle en que nací Il lampioncino della strada in cui sono nato
fue el centinela de mis promesas de amor, fu sentinella delle mie promesse d’amore:
bajo su quieta lucecita yo la vi sotto la sua fioca luce io ho visto
a mi pebeta, luminosa como un sol. la mia ragazza luminosa come un sole.
Hoy que la suerte quiere que te vuelva a ver, Oggi che il destino vuole che ti riveda,
ciudad porteña de mi único querer, città portegna del mio unico affetto,
y oigo la queja e ascolto il lamento
de un bandoneón, di un bandoneòn,
dentro del pecho pide rienda el corazón. nel petto il cuore scioglie le redini.
Mi Buenos Aires Mia Buenos Aires
tierra florida terra fiorita
donde mi vida dove la mia vita
terminaré. concluderò.
Bajo tu amparo Al tuo riparo
no hay desengaños, non ci sono disinganni,
vuelan los años, volano gli anni,
se olvida el dolor. si dimentica il dolore.
En caravana In carovana
los recuerdos pasan, i ricordi passano,
con una estela come una scia
dulce de emoción. dolce di emozione.
Quiero que sepas Voglio che tu sappia
que al evocarte, che evocandoti,
se van las penas fuggono via le pene
de mi corazón. dal mio cuore.
La ventanita de mi calle de arrabal. La piccola finestra delle strade di periferia
donde sonríe una muchachita en flor, dove sorride una ragazza in fiore,
quiero de nuevo yo volver a contemplar voglio oggi contemplare ancora
aquellos ojos que acarician al mirar. quegli occhi che accarezzano quando guardano.
En la cortada más maleva una canción Nel vicolo più malandrino una canzone
dice su ruego de coraje y de pasión, dice la sua preghiera di coraggio e di passione,
una promesa una promessa
y un suspirar, ed un sospiro,
borró una lágrima de pena aquel cantar. ha cancellato una lacrina di pena quel canto.
Mi Buenos Aires querido, Mia cara Buenos Aires,
cuando yo te vuelva a ver, quando ti rivedrò,
no habrá más pena ni olvido. non ci saranno più dolore, ne’ oblio.

32
Mi dolor (Tango) § Mi dolor (Tango) §
Música: Carlos Marcucci Música: Carlos Marcucci
Letra: Manuel Meaños Letra: Manuel Meaños

Vuelvo de tierras muy lejanas donde ayer Torno da terre molto lontane dove sono stato
fuera a buscar olvido a mi dolor, in passato a dimenticare il mio dolore,
consuelo al alma que sufrió, al creer consolazione per l’anima che ha sofferto, nel credere
en los engaños y promesas del amor. agli inganni e alle promesse d’amore.
Rumbo al olvido, que es un bálsamo al sufrir, Meta per l’oblio, che è un balsamo per la sofferenza,
partí llevando en mi amargura partii portando nella mia amarezza
el cruel recuerdo de la ventura il ricordo crudele della felicità
que en otros tiempos junto a ti creí vivir. che in altri tempi insieme a te credetti di vivere.
Fui esclavo de tu corazón Sono stato schiavo del tuo cuore,
y a tus caprichos yo cedí cedetti ai tuoi capricci
y me pagaste con traición. e mi ripagasti con il tradimento.
Hoy, curada mi alma de su herida, Oggi, curata la mia anima dalla sua ferita,
pienso que nunca he de volver penso di non dover ritonare mai più
a mendigar tu querer. a mendicare il tuo amore.
Porque allá donde fui Perchè la’ dove sono stato
mis pesares a olvidar a dimenticare i miei dolori
del amor conocí conobbi le delizie
las delicias hasta embriagar. dell’amore fino ad ubriacarmene.
Mi dolor llegó a curar. Il mio dolore giunse a curare.
Mi pasión sólo dio Ho dato solo la mia passione
los sentidos para amar, i sensi per amare,
pero mi alma dejó ma la mia anima lasciò
su pureza conservar conservare la sua purezza
y así pronto llegó e così giunse presto
sus tristezas a olvidar. a dimenticare le sue tristezze.
Pero hoy te he visto junto a mi lado pasar. Ma oggi ti ho visto passare vicino al mio fianco.
Mi corazón tan rápido latió Il mio cuore cominciò a battere tanto rapidamente
que aquella herida que creí curar che quella ferita che avevo creduto di curare
ante tu vista de improviso se entreabrió, alla tua vista si è improvvisamente riaperta,
pues no bastaron para calmar mi dolor giacchè non bastarano per calmare il mio dolore
ni las caricias ni el olvido. ne’ le carezze ne’ l’oblio.
De nuevo sufro por ser querido Soffro ancora per essere amato
y hoy, como entonces, soy esclavo de tu amor. e oggi, come allora, sono schiavo del tuo amore.

33
Mi refugio (Tango) § Mi refugio (Tango) §
Música: Juan Carlos Cobián Música: Juan Carlos Cobián
Letra: Pedro Numa Córdoba Letra: Pedro Numa Córdoba

Ya se acabó de la farra, el dulce encanto, Ormai è finito il dolce incanto della festa,
con que embriagué mi juventud, con cui ubriacai la mia gioventù
aquellas locas correrías, quelle pazze corse,
ya se acabaron para nunca más volver… ormai sono finite per non tornare mai più…
No soy aquel mocito alegre, Non sono più quel ragazzino allegro,
que todo a risa lo tomó, che prendeva tutto a ridere,
hoy voy rumbiando a hacer de papacito oggi sto cercando di fare il paparino
a comprar nenes y hacer un buen señor. a fare figli e a fare il buon signore.
Supe brindar con idolatría, Seppi brindare con idolatria,
con cariño y alegría, simpatia e allegria,
las ansias de mi querer. alle ansie del mio desiderio.
Siempre fui noble y fui generoso; Sono stato sempre nobile e generoso;
y en mi dorada bohemia junto al placer e nella mia dorata vita sregolata con i divini
divinos sin sabores piaceri senza sapori
junto al dolor me supe de alegrías con il dolore mi seppe dare allegrie
y ahora que soy un caldo bien rodado ed ora che sono ben protetto e al caldo
busco el calor del amoroso hogar prendo il calore del luogo amoroso
Lindo refugio de mis amores, Caro rifugio dei miei amori,
rodeado de hermosas flores circondato da bei fiori
a donde vibra un querer. dove freme un desiderio.
Siempre, he de buscar en su amparo Ho dovuto sempre trovare nel suo abbraccio
pa mi vejez el reparo riparo per la mia vecchiaia
y a mi dolor el dulce lenitivo e dolce lenire del mio dolore
de su fragante aroma de azucena. dal suo fragrante aroma di giglio bianco.
donde está el alma bella, blanca y buena, Dove sta l’anima bella, bianca e buona,
de esa mujer que es pura como el sol. di questa donna che è pura come il sole.
Y ahura que soy un coso grande y serio, E ora che sono grande e serio,
que visto smoking y jacket, che indosso giacca e smoking,
que todos me dicen don fulano che tutti mi dicono “don fulano”
me causa espanto pensar lo que fui ayer. mi spaventa pensare quello che sono stato ieri.
Ya voy rumbiando para viejo Ora che sto invecchiando
y hay que sujetar el dolor e devo fermare il dolore
para vivir la vida noble y sana per vivere una vita nobile e sana
de mi refugio, que es mi sueño de amor. dal mio rifugio che è il mio sogno d’amore.

34
Milonga sentimental (Milonga) § Milonga sentimental (Milonga) §
Música: Sebastián Piana Música: Sebastián Piana
Letra: Homero Manzi Letra: Homero Manzi

Milonga pa’ recordarte, Milonga per ricordarti,


milonga sentimental. Milonga sentimentale.
Otros se quejan llorando, C’è chi si lamenta e piange,
yo canto por no llorar. io canto per non piangere.
Tu amor se secó de golpe, Il tuo amore è appassito di colpo,
nunca dijiste por qué. non hai mai detto perchè.
Yo me consuelo pensando Io mi consolo pensando
que fue traición de mujer. che fu tradimento di donna.
Varón, pa’ quererte mucho, Maschio, per amarti molto,
varón, pa’ desearte el bien, maschio, per augurarti il bene,
varón, pa’ olvidar agravios maschio, per dimenticare le offese
porque ya te perdoné. perchè ti ho già perdonata.
Tal vez no lo sepas nunca, Forse non lo saprai mai,
tal vez no lo puedas creer, forse non lo potrai credere,
¡tal vez te provoque risa forse ti farà ridere
verme tirao a tus pies! quando mi vedrai ai tuoi piedi !
Es fácil pegar un tajo E’ facile dare una coltellata
pa’ cobrar una traición, per ripagare un tradimento,
o jugar en una daga o giocare con la spada
la suerte de una pasión. la sorte di una passione.
Pero no es fácil cortarse Ma non è facile tagliare
los tientos de un metejón, le corde di una cotta,
cuando están bien amarrados quando sono legate bene
al palo del corazón. all’albero del cuore.
Milonga que hizo tu ausencia. Milonga che la tua assenza ha fatto,
Milonga de evocación. milonga dell’evocazione,
Milonga para que nunca milonga che mai nessuno
la canten en tu balcón. canterà sotto al tuo balcone.
Pa’ que vuelvas con la noche Per farti tornare di notte
y te vayas con el sol. e andare via col sole.
Pa’ decirte que sí a veces Per dirti di si a volte
o pa’ gritarte que no. o per gridarti di no.

35
Naranjo en flor (Tango) § Naranjo en flor (Tango) §
Música: Virgilio Expósito Música: Virgilio Expósito
Letra: Homero Expósito Letra: Homero Expósito

Era más blanda que el agua, Era più liscia dell’acqua,


que el agua blanda, dell’acqua liscia,
era más fresca que el río, era più fresca del fiume,
naranjo en flor. arancio in fiore.
Y en esa calle de estío, e in quella strada di noia,
calle perdida, strada perduta,
dejó un pedazo de vida lasciò un brandello di vita
y se marchó… e se ne andò…
Primero hay que saber sufrir, Prima di tutto soffrirai,
después amar, después partir dopo amerai e partirai
y al fin andar sin pensamiento… infine andrai senza pensiero…
Perfume de naranjo en flor, Profumo dell’arancio in fiore,
promesas vanas de un amor promesse vane dell’amore
que se escaparon con el viento. fuggite via con il vento.
Después…¿qué importa el después? Domani, che importanza ha ?
Toda mi vida es el ayer Tutta la mia vita è ieri
que me detiene en el pasado, il passato mi trattiene,
eterna y vieja juventud eterna e vecchia gioventù
que me ha dejado acobardado che mi ha lasciato impaurito
como un pájaro sin luz. come un passero senza luce.
¿Qué le habrán hecho mis manos? Con queste mani che ho fatto,
¿Qué le habrán hecho cosa le ho fatto,
para dejarme en el pecho da avere tanto dolore
tanto dolor? dentro di me ?
Dolor de vieja arboleda, Dolore d’albero vecchio,
canción de esquina canto di strada
con un pedazo de vida, con un brandello di vita,
naranjo en flor. arancio in fiore.

36
Nido gaucho (Tango) § Nido gaucho (Tango) §
Música: Carlos Di Sarli Música: Carlos Di Sarli
Letra: Héctor Marcó Letra: Héctor Marcó

Luciendo su color de esperanza Brillando del colore della speranza


viste el campo il campo mostra
su plumaje il suo piumaggio
y el viento hace vibrar sus cordajes e il vento fa vibrare le sue corde
en los pastos fra l’erba
y en la flor. e i fiori.
Yo tengo mi ranchito en la loma Ho la mia fattoria in collina,
donde cantan dove cantano
los zorzales… gli usignoli…
Margaritas Margherite
y rosales e rosai
han brotado para ti, hanno rifiorito per te,
porque un día será ese nido gaucho perchè un giorno questo sarà il nido semplice
de los dos. di noi due.
Florecerán mis ilusiones Fioriranno le mie illusioni
y se unirán los corazones. e si uniranno i cuori.
Dime que sí, Dimmi di si,
que la noche pampera abrirá che la notte pampera si aprirà
y su rayo de luna pondrá ed il suo raggio di luna metterà
luz de amor en tus ojos. una luce d’amore nei tuoi occhi.
No digas no, Non dire di no,
que el dolor secará mi rosal che il dolore seccherà il mio roseto
y en la cruz de mi rancho el zorzal e nella croce della mia fattoria l’usignolo
morirá por tu amor. morirà per il tuo amore.
Mañana, cuando el sol se ilumine, Domani, quando si illuminerà il sole,
entre gotas de rocío nelle gocce di rugiada
el llanto de este cariño mío il pianto di questo mio affetto
sobre el trébol pisarás. batterà sopra il trifoglio.
Recuerda que por ti lo he vertido Ricorda che per te l’ho versato
y si sientes mi tormento, e se senti il mio tormento
golondrina, rondine,
cara al viento, viso al vento
tus dos alas le tue due ali
abrirás… aprirai…
Y de un solo vuelo mis tristezas E in un solo volo placherai le mie
matarás. tristezze.

37
Nostalgias (Tango) § Nostagias (Tango) §
Música: Juan Carlos Cobian Música: Juan Carlos Cobian
Letra: Enrique Cadicamo Letra: Enrique Cadicamo

Quiero emborrachar mi corazon Voglio ubriacare il mio cuore


para olvidar un loco amor per spegnere un folle amore
que mas que amor es un sufrir… che più che amore è un soffrire…
Y aqui vengo para eso, E vengo qui per questo,
a borrar antiguos besos a cancellare antichi baci
en los besos de otras bocas. nei baci di un’altra bocca.
Si su amor fue flor de un dia, se il suo amore fu fiore di un giorno,
por que causa es siempre mia perchè è ferita sempre aperta
esta cruel preoccupacion ? questo crudele affanno ?
Quiero, por los dos, mi copa alzar Voglio per tutti e due alzare il mio bicchiere
para olvidar mi obstinacion, per dimenticare la mia ostinazione,
y mas la vuelvo a recordar. e ancora e più la torno a ricordare.
Nostalgias Nostalgie…
de escuchar su risa loca di ascoltare il suo folle riso
y sentir junto a mi boca e sentire vicino alla mia bocca,
como un fuego su respiracion… come un gioco, il suo respiro…
Angustias Angoscia
de sentirme abandonado di sentirmi abbandonato
y sentir que otro a su lado e pensare che un altro accanto a lei
pronto, pronto le hablara de amor… presto…presto le parlerà d’amor…
Hermano, Fratello !…
yo no quiero rebajarme io non voglio umiliarmi,
ni pedirle ni rogarle ne’ chiedere nulla
ni decirle que no puedo mas vivir. ne’ dirle che non posso più vivere.
Desde mi triste soledad Dalla mia triste solitudine
vere caer las rosas muertas vedrò cadere le rose morte
de mi juventud. della mia gioventù.
Gime, bandoneon, tu tango gris Gemi, bandoneòn, il tuo tango grigio,
quizas a ti te hiera igual forse ti colpisce
algun amor sentimental… come un amore sentimentale
Llora mi alma de fantoche Piange la mia alma di fantoccio
sola y triste en esta noche, sola e triste in questa notte,
noche negra y sin estrellas. notte nera e senza stelle.
Si las copas traen consuelo, Se il bicchiere consola,
aqui estoy con mi desvelo eccomi con il mio tormento
para ahogarlo de una vez. per affogarlo una volta per tutte.
Quiero emborrachar al corazon Voglio ubriacare il cuore
para despues poder brindar per poi poter brindare
por los fracasos del amor. ai disastri dell’amore.

38
Ojos negros (Tango) § Ojos negros (Tango) §
Música: Vicente Greco Música: Vicente Greco
Letra: Pedro Numa Córdoba Letra: Pedro Numa Córdoba

Ojos negros y… soñadores Occhi scuri e sognatori


de mis amores che sono padroni
dueños ellos son. dei miei amori.
Ojos que encantan a mi alma Occhi che incantano la mia anima
y que dan dulce calma e che danno dolce calma
a mi fiel corazón. al mio cuore fedele.
Cuando en su cristal Quando sono solito specchiarmi
me suelo mirar nel loro cristallo
me causa placer, mi da’ piacere,
porque en ellos yo poichè in essi io
suelo adivinar su mucho querer. solgo indovinare il suo grande amore.
Nunca jamás Ormai non
podré olvidar potrò mai dimenticare
la expresión arrobadora l’espressione della tua faccia
de tu faz. che manda in trance.
Como divinos luceros Come bagliori divini
son tus ojos negros sono i tuoi occhi neri
dignos de admirar, degni di ammirare,
y por ellos yo me muero e per essi io muoio
y en sus pestañas quiero ed io voglio poter baciare
poder siempre besar. sempre le loro ciglia.

39
Paciencia (Tango) * Paciencia (Tango) *
Música: Juan D'Arienzo Música: Juan D'Arienzo
Letra: Francisco Gorrindo Letra: Francisco Gorrindo

Anoche, de nuevo te vieron mis ojos; Ieri notte, di nuovo ti videro i miei occhi;
anoche, de nuevo te tuve a mi lao. ieri notte, di nuovo t’ebbi con me.
¡Pa qué te habré visto si, después de todo, Perché t’abbia visto se, dopo tutto,
fuimos dos extraños mirando el pasao! fummo due estranei guardando il passato!
Ni vos sos la misma, ni yo soy el mismo.. . Ne tu sei la stessa, ne io sono lo stesso…
¡Los años! ... ¡La vida!... ¡Quién sabe lo qué!... Gli anni!...La vita!... Chissà cos’è!..
De una vez por todas mejor la franqueza: Una volta per tutte è meglio la franchezza:
yo y vos no podemos volver al ayer. io e te non possiamo tornare indietro.
Paciencia... La vida es así. Pazienza… La vita è così.
Quisimos juntarnos por puro egoísmo Volemmo unirci per puro egoismo
y el mismo egoísmo nos muestra distintos. e lo stesso egoismo ci mostra diversi.
¿Para qué fingir? Perché fingere?
Paciencia... La vida es así. Pazienza… La vita è così.
Ninguno es culpable, si es que hay una culpa. Nessuno ne ha colpa, se c’è una colpa.
Por eso, la mano que te di en silencio Per questo, la mano che ti diedi in silenzio
no tembló al partir. non tremò andandomene.
Haremos de cuenta que todo fue un sueño, Rendiamoci conto che tutto fu un sogno,
que fue una mentira habernos buscao; che fu una menzogna esserci cercati;
así, buenamente, nos queda el consuelo così, in buona fede, ci resta la consolazione
de seguir creyendo que no hemos cambiao. di continuare credendo che non siamo cambiati.
Yo tengo un retrato de aquellos veinte años Io ho un ritratto di quei vent’anni
cuando eras del barrio el sol familiar. quando del quartiere eri il sole familiare.
Quiero verte siempre linda como entonces: Voglio vederti sempre bella come allora:
lo que pasó anoche fue un sueño no más. quel che è successo ieri notte fu un sogno,
nient’altro.

40
Pasional (Tango) § Pasional (Tango) §
Música: Jorge Caldara Música: Jorge Caldara
Letra: Mario Soto Letra: Mario Soto

No sabrás, nunca sabrás, Non saprai, non saprai mai,


lo que es morir mil veces de ansiedad; cos’è morire mille volte di ansietà;
no podrás nunca entender non potrai mai capire
lo que es amar y enloquecer. cos’è amare e impazzire.
Tus labios que queman Le tue labbra che bruciano,
tus ojos que embriagan i tuoi occhi che ubriacano
y que torturan mi razón… e che torturano la mia ragione…
¡Sed que me hace arder Sete che mi fa ardere
y que me enciende el pecho de pasión! e che mi accende il petto di passione!
Estás clavada en mí Sei inchiodata in me
te siento en el latir ti sento nel battito
abrasador de mis sienes. bruciante delle mie tempie
Te adoro cuando estás Ti adoro quando ci sei
y te amo mucho más e ti amo ancora di più
cuando estás lejos de mí. quando sei lontana da me.
Así te quiero dulce vida de mi vida… Cosí ti voglio dolce vita della mia vita…
así te siento solo mía, siempre mía… cosí ti sento solo mia, sempre mia…
Tengo miedo de perderte Ho paura di perderti
de pensar que no he de verte… di pensare che non ti rivedrò piú…
¿Por qué esta duda brutal? Perché questo dubbio brutale?
¿Por qué me habré de sangrar, Perché devo sanguinare
si en cada beso te siento desmayar? se in ogni bacio ti sento svenire?
Sin embargo me atormento Ma nonostante mi tormento
porque en la sangre te llevo perche nel sangue ti porto
y en cada instante, febril y amante e ad ogni istante, febbrile e amante
quiero tus labios besar. voglio baciare le tue labbra.
¿Que tendrás en tu mirar Cos’hai nel tuo sguardo
que cuando a mí tus ojos levantás che quando alzi i tuoi occhi verso di me
siento arder en mi interior sento bruciare dentro di me
una voraz llama de amor? una vorace fiamma di amore?
Tus manos desatan Le tue mani provocano
caricias que me atan carezze che mi legano
a tus encantos de mujer ai tuoi incanti di donna
¡Sé que nunca más So che mai piú
podré arrancar del pecho este querer! potrò strappare dal petto questo amore!
Te quiero siempre así Ti voglio sempre così
estás clavada en mí sei ficcata in me
como un puñal en la carne… come un pugnale nella carne…
ardiente y pasional, temblando de ansiedad ardente e passionale, tremando di ansietà
quiero en tus brazos morir. voglio morire tra le tue braccia.

41
Pedacito de cielo (Vals) § Pedacito de cielo (Vals) §
Música: Enrique Maria Francini y Hector Stamponi Música: Enrique Maria Francini y Hector Stamponi
Letra: Homero Expósito Letra: Homero Expósito

La casa tenía una reja La casa aveva un’inferriata


pintada con quejas y cantos de amor. dipinta con lamenti e canti d’amore.
La noche llenaba de penas La notte riempiva di pene
la reja, la hiedra y el viejo balcón. l’inferriata, l’edera ed il vecchio balcone.
Recuerdo que entonces reías Ricordo che allora piangevi
si yo te leía mi verso mejor. se io ti leggevo i miei versi migliori.
Y ahora, capricho del tiempo, Ed ora, capriccio del tempo,
leyendo esos versos lloramos los dos. leggendo quei versi piangiamo tutti e due.
Los años de la infancia pasaron, pasaron. Gli anni dell’infanzia passarono, passarono.
La reja está dormida de tanto silencio. L’inferriata si è addormentata dal tanto silenzio.
Y en aquel pedacito de cielo ed in quel pezzettino di cielo
se quedó tu alegría y mi amor. rimase la tua allegria ed il mio amore.
Los años han pasado, terribles, malvados, Gli anni sono passati, terribili, malvagi,
dejando una esperanza que no ha de llegar. lasciando una speranza che non ha modo di ritornare.
Y recuerdo tu gesto travieso E ricordo il tuo gesto malizioso
después de aquel beso robado al azar. dopo quel bacio rubato d’azzardo.
Quizá se enfrío con la brisa Forse si raffreddò con la brezza
tu pálida risa, tu límpida voz il tuo pallido sorriso, la tua limpida voce
Tal vez se escapó a tus ojeras Qualche volta sfuggirono alle tue pupille
la reja, la hiedra y el viejo balcón. l’inferriata, l’edera ed il vecchio balcone.
Tus ojos de azúcar quemada I tuoi occhi di zucchero fuso
tenían distancias doradas al sol avevano distanze dorate dal sole
y hoy quieres hallar como entonces ed oggi vuoi scoprire come allora
la reja de bronce temblando de amor. l’inferriata di bronzo tremando d’amore.
Los años de la infancia pasaron, pasaron. Gli anni dell’infanzia passarono, passarono.
La reja está dormida de tanto silencio. L’inferriata dorme dal tanto silenzio.
Y en aquel pedacito de cielo Ed in quel pezzettino di cielo
se quedó tu alegría y mi amor. rimasero la tua allegria ed il mio amore.
Los años han pasado, terribles, malvados, Gli anni sono passati, terribili, malvagi,
dejando una esperanza que no ha de llegar. lasciando una speranza che non può ritornare.
Y recuerdo tu gesto travieso E ricordo il tuo gesto malizioso
después de aquel beso robado al azar. dopo quel bacio rubato d’azzardo.

42
Pero yo sé (Tango) * Pero yo sé (Tango) *
Música y Letra: Azucena Maizani Música y Letra: Azucena Maizani

Llegando la noche recién te levantas Giunta la notte subito ti alzi


y sales ufano a buscar un beguén. ed esci esultante a cercare un capriccio amoroso.
Lucís con orgullo tu estampa elegante Sfoggi con orgoglio il tuo aspetto elegante
sentado muy muelle en tu regia baqué. seduto molto comodo nella tua auto sontuosa.
Paseás por Corrientes, paseas por Florida, Passeggi per Corrientes, passeggi per Florida,
te das una vida mejor que un pachá. ti dai alla vita meglio di un “pashá”.
De regios programas tenés a montones... Di stupendi programmi ne hai un sacco…
Con clase y dinero de todo tendrás. Con classe e denaro avrai di tutto.
Pero yo sé que metido vivís penando un querer, Ma io so che innamorato vivi penando un amore,
que querés hallar olvido cambiando tanta mujer... che vuoi dimenticare cambiando tante donne…
Yo sé que en las madrugadas, cuando las farras dejás, Io so che all’alba, quando lasci le baldorie,
sentís tu pecho oprimido por un recuerdo querido senti il tuo petto oppresso da un amato ricordo
y te pones a llorar. Con tanta aventura, con toda tu e ti metti a piangere. Con tanta avventura, con tutti i
andanza, llevaste tu vida tan sólo al placer. tuoi vagabondaggi, hai votato la tua vita, solo al piacere
Con todo el dinero que siempre has tenido Con tutto il denaro che hai sempre avuto
todos tus caprichos lograste vencer. tutti i tuoi capricci sei riuscito ad appagare.
Pensar que ese brillo que fácil ostentas E pensare che questa brillantezza che facilmente ostenti
no sabe la gente que es puro disfraz. non lo sa la gente che è pura apparenza.
Tu orgullo de necio muy bien los engaña... Il tuo orgoglio da sciocco li inganna molto bene…
No quieres que nadie lo sepa jamás. Non vuoi che nessuno lo sappia mai.
Pero yo sé que metido vivís penando un querer, Ma io so che innamorato vivi penando un amore,
que querés hallar olvido cambiando tanta mujer... che vuoi dimenticare cambiando tante donne…
Yo sé que en las madrugadas, cuando las farras dejás, Io so che all’alba, quando lasci le baldorie,
sentís tu pecho oprimido por un recuerdo querido senti il tuo petto oppresso da un amato ricordo
y te pones a llorar. e ti metti a piangere.

43
Pobre flor (Vals) § Pobre flor (Vals) §
Música: Luis Mottolese Música: Luis Mottolese
Letra: Victor Spindola Letra: Victor Spindola

La flor de mi ilusion, Il fiore della mia illusione,


la mato el frio de un invierno l’ha ucciso il freddo di un inverno
cruel de ingratitud y dolor, crudele di ingratitudine e dolore,
pobre flor, povero fiore,
hoy es sepulcro oggi è sepolcro
y paz de mis ansias de pasión. e pace delle mie ansie di passione.
Porque no vuelve mas? Perchè non torni più ?
lo que amè con frenesi. Io che amai con frenesia.
Hay que se han hecho los besos, Che fine hanno fatto i baci,
que con embeleso, me distes a mi. che con rapimento, mi hai dato.
Todo lo cubrio el olvido, Tutto l’ha ricoperto l’oblio,
con su manto triste para no volver. con il suo mantello triste del non ritorno.
Siendo mi ilusión primera Essendo la mia prima illusione
solitaria tumba de mi último amor. tomba solitaria del mio ultimo amore.
juramento vano de una boca ardiente Un giuramento vano di una bocca ardente
con ponzoña, y maldición con veleno, e maledizione
llevo el recuerdo grabado. porto impresso il ricordo.
Como una mortaja eterna Come un lenzuolo funebre eterno
sobre el alma mia triste la cubrio sulla mia anima triste la coprì
y por eso entre tinieblas e per questo nelle tenebre
voy meditabundo vagando al azar, vado meditabondo vagando all’azzardo,
con tu nombre escrito col tuo nome scritto
con una sentencia de no poder olvidar come una sentenza di non poter dimenticare
el corazón que te amò. il cuore che ti ha amato.

44
Poema (Tango) § Poema (Tango) §
Música: Mario Melfi Música: Mario Melfi
Letra: Eduardo Bianco Letra: Eduardo Bianco

Fue un ensueño de dulce amor, Fu un sogno di dolce amore,


horas de dicha y de querer. ore di felicità e di desiderio.
Fue el poema de ayer, Fu il poema del passato,
que yo soñé de dorado color. che io sognai di colore dorato.
Vanas quimeras que el corazón Vane chimere che il cuore
no logrará descifrar jamás. non riuscirà più a decifrare.
¡Nido tan fugaz, Nido tanto fugace,
fue un sueño de amor, fu un sogno d’amore,
de adoración!… di adorazione!…
Cuando las flores de tu rosal Quando i fiori del tuo roseto
vuelvan más bellas a florecer, tornano a fiorire ancora più belli,
recordarás mi querer ricorderai il mio amore
y has de saber e devi sapere
todo mi intenso mal… tutto il mio intenso dolore…
De aquel poema ubriacatore Di quel poema ubriacatore
ya nada queda entre los dos. ormai nulla rimane tra noi due.
¡Con mi triste adiós Col mio triste addio
sentirás la emoción sentirai l’emozione
de mi dolor!… del mio dolore!…

45
Por una cabeza (Tango) Por una cabeza (Tango)
Música: Carlos Gardel Música: Carlos Gardel
Letra: Alfredo Le Pera Letra: Alfredo Le Pera

Por una cabeza de un noble potrillo Per un’incollatura del nobile puledro
que justo en la raya afloja al llegar che proprio quando arriva al traguardo rallenta
y que al regresar parece decir: e che quando torna sembra dire:
no olvides, hermano, “Non dimenticare fratello,
vos sabes, no hay que jugar… lo sai che non si deve giocare”
Por una cabeza, metejon de un dia, Per un incollatura, capriccio di un giorno,
de aquella coqueta y risueña mujer di quella donna civetta e frivola
que al jurar sonriendo, che sorridente gioca,
el amor que esta mintiendo fingendo il suo amore
quema en una hoguera todo mi querer. e brucia in un falò tutto il mio desiderio.
Por una cabeza Per un’incollatura
todas las locuras tutte le follie
su boca que besa La sua bocca che bacia
borra la tristeza, cancella la tristezza,
calma la amargura. calma l’amarezza.
Por una cabeza Per un’incollatura
si ella me olvida se lei mi dimentica
que importa perderme, che cosa importa se perdo,
mil veces la vida mille volte la vita
para que vivir… a che prò vivere…
Cuantos desengaños, por una cabeza, Quanti disinganni, per un’incollatura !
yo jure mil veces no vuelvo a insistir ho giurato mille volte: “non insisto più”,
pero si un mirar me hiere al pasar, ma se uno sguardo di donna mi ferisce quando passo,
su boca de fuego, otra vez, quiero besar. mi torna la voglia di baciare le sue labbra di fuoco.
Basta de carreras, se acabo la timba, Basta con le corse, smettiamo di puntare,
un final reñido yo no vuelvo a ver, un finale combattuto non torno più a vederlo,
pero si algun pingo llega a ser ma se qualche cavallo domenica
fija el domingo, dovesse andare favorito,
yo me juego entero, que le voy a hacer. io mi gioco tutto, che ci posso fare !

46
Pregonera (Tango) § Pregonera (Tango) §
Musica: Alfredo De Angelis Musica: Alfredo De Angelis
Létra: José Rótulo Létra: José Rótulo

Princesita rubia de marfil Principessina bionda d’avorio


dueña de mi sueño juvenil, padrona dei miei sogni giovanili,
la que pregonando flores quella che offrendo fiori
un día de abril, un giorno di aprile,
recuerdo por las calles de París. ricordo per le strade di Parigi.
Una rosa roja para usted, Una rosa rossa per voi,
roja como el ansia de querer, rossa come l’ansia di amare,
rosas y claveles blancos, rose e garofani bianchi,
blancos de ilusión bianchi di illusione
y sigue la princesa su pregón. e continua la principessa la sua offerta.
Un cariño y un clavel Un cosa graziosa e un garofano
para el ojal, para el querer. per l’occhiello, per il desiderio.
El clavel es de ilusión, Il garofano è di illusione,
mi corazón rojo punzó. il mio cuore rosso intenso.
de fue muriendo, E la sera andava morendo,
y el pregón me va siguiendo. e l’offerta mi va seguendo.
Un cariñito y un clavel, Una cortesia ed un garofano,
sólo el clavel, lo que quedó. solo il garofano, quello che rimase.
Princesita rubia de marfil, Principessina bionda d’avorio,
dónde fue tu risa tan sutil, dove fu il tuo sorriso tanto sottile,
junto con tus flores muertas assieme ai tuoi fiori morti
muere mi ilusión. muore la mia illusione.
Y escucho el eco tenue de tu voz. E ascolto l’eco tenue della tua voce.
Es como un susurro sin cesar, E’ come un bisbiglio senza cessare,
que va despertando mi ansiedad, che va svegliando la mia ansietà,
es mi fantasía loca è la mia pazza fantasia
que vuelve a soñar. che torna a sognare.
De nuevo soy feliz con tu cantar. Sono di nuovo felice al tuo cantare.

47
Qué te importa que te llore (Tango) * Qué te importa que te llore (Tango) *
Música y Letra: Miguel Caló/ Osmar Maderna Música y Letra: Miguel Caló/ Osmar Maderna

Déjame mentir que volverás que volverás con el ayer, Lasciami mentir che torneraiche tornerai con il passato,
con el ayer de nuestro sueño. con il passato del nostro sogno.
Déjame esperarte, ¡nada más!, Lascia che t’aspetti, niente più!
ya que comprendo que ora che comprendo che
esperares un pedazo de recuerdo, aspettare è una pezzo di ricordo,
se que este dolor, es el dolor de comprender so che questo dolore, è il dolore di capire
que no puede ser esa esperanza que me ahoga. che non può esistere questa speranza che mi soffoca.
Déjame llorar, siempre llorar, Lasciami piangere, sempre piangere
y recordarte y esperar e ricordarti e sperare,
al comprender que no volverás. quando capirò che non tornerai.
Qué te importa que te llore, Che t’importa se ti piango
qué te importa que me mientas che t’importa che mi menta
si ha quedado roto mi castillo del ayer, se il mio castello di ieri è crollato,
déjeme hacer un Dios con sus pedazos. lasciami costruire un Dio con i suoi pezzi.
Qué te importa lo que sufro, qué te importa lo que Che t’importa ciò che soffro, Che t’importa ciò che
lloro... si no puede ser aquel ayer de la ilusión, piango… se non può essere, quel passato d’illusione,
déjame así llorando nuestro amor. lasciami così, piangendo il nostro amore.
Mucho te esperé sin comprender, Ti ho atteso molto senza capire,
sin comprender por qué razón senza comprendere per quale ragione
te has alejado y no volviste. ti sei allontanata e non sei tornata.
Mucho te esperé; Molto ti ho aspettato;
fatal dolorde consumir la soledad fatale dolore consumare la solitudine
en el calor de lo que fuiste. nel calore di quel che sei stata.
Debes indicarme qué camino continuar Devi indicarmi il sentiero da seguire
ya que es imposible que se junten nuestras vidas. ora ch’è impossibile che le nostre vite si uniscano.
Déjame llorar, siempre llorar, Lasciami piangere, sempre piangere,
no ves que ya ni sé non vedi che oramai non so
qué hablar, ni qué mentir, ni qué esperar. che dire, ne’ che mentire, ne’ che sperare.
Qué te importa lo que sufro, qué te importa lo que Che t’importa ciò che soffro, Che t’importa ciò che
lloro... si no puede ser aquel ayer de la ilusión, piango… se non può essere, quel passato d’illusione,
déjame así llorando nuestro amor. lasciami così piangendo il nostro amore.

48
Recuerdo malevo (Tango) § Recuerdo malevo (Tango) §
Música: Carlos Gardel Música: Carlos Gardel
Letra: Alfredo Le Pera Letra: Alfredo Le Pera

Era mi pebeta, una flor maleva, La mia donna era un fiore maligno,
mas linda que un día dorado de sol. più bella di un giorno dorato di sole.
Trenzas renegridas, mirada que ruega, Trecce scure, sguardo supplichevole,
boca palpitante de fuego y amor. bocca palpitante di fuoco ed amore.
Para conquistarla yo me jugue entero, per conquistarla io mi misi completamente in gioco,
no valia la pena sin ella vivir. non valeva la pena vivere senza di lei.
Peleando con taitas en un entrevero, Combattendo com uomini rissosi nella mischia,
pense que era lindo por ella morir. pensai che era bello morire per lei.
Tiempo viejo, caravana, fugitiva, Tempo vecchio, carovana, fuggiasca,
donde estas. dove sei.
Florido tiempo que añoro, Florido tempo che bramo,
por sus caminos de olvido per i suoi sentieri di oblio
viajan visiones que lloro, viaggiano visioni per cui piango,
sueño querido que te alejas. sogno amato che ti allontana.
Tiempo viejo, caravana, fugitiva, Tempo andato, carovana, fuggiasca,
donde estas. dove sei.
Cinco años pasaron Passarono cinque anni
de la primer cita, dal primo appuntamento,
burlon, el destino, burlone, il destino,
me obligo a volver. mi obbligò a tornare.
Que viejos los ojos Che vecchi gli occhi
de la muchachita, della ragazzina,
que un dia, riendo che un giorno, ridendo
me enseño a querer. mi insegnò ad amare.
Fuimos sin pensarlo Fummo senza pensarlo
como dos extraños, come due estranei,
su boca marchita la sua bocca appassita
y mi suspirar. ed il mio sospirare.
Habiendo cenizas Avendo ceneri
de los desengaños, dei disinganni,
el recuerdo amigo il ricordo amico
es mejor borrar. è meglio cancellare.
Tiempo viejo, Tempo andato,
caravana, fugitiva, carovana, fuggiasca,
donde estas. dove sei.
Florido tiempo que anoro, Tempo florido che bramo,
por sus caminos de olvido per i suoi sentieri di oblio
viajan ambiciones que lloro viaggiano le ambizioni che piango
sueño querido que te alejas. sogno amato che ti allontana.
Tiempo viejo, Tempo andato,
caravana, fugitiva, carovana, fuggiasca,
donde estas. dove sei.

49
Romance de barrio (Vals) § Romance de barrio (Vals) §
Música: Aníbal Troilo Música: Aníbal Troilo
Letra: Homero Manzi Letra: Homero Manzi

Primero la cita lejana de abril, Prima l’appuntamento lontano di aprile,


tu oscuro balcón, tu antiguo jardín. il tuo balcone oscuro, il tuo antico giardino.
Más tarde las cartas de pulso febril Più tardi le lettere dal polso febbrile
mintiendo que no, jurando que sí. mentendo di no, giurando di si.
Romance de barrio tu amor y mi amor. Storia d’amore di quartiere il tuo amore e il mio amore.
Primero un querer, después un dolor, Prima un amore, poi un dolore
por culpas que nunca tuvimos, per colpe mai commesse,
por culpas que debimos sufrir los dos. per colpe per le quali dovemmo soffrire entrambi.
Hoy vivirás Oggi vivrai
despreciándome, tal vez sin soñar disprezzandomi, talvolta senza sognare
que lamento al no poderte tener che lamento non poterti avere
el dolor de no saber olvidar. il dolore di non poterti dimenticare.
Hoy estarás Oggi starai
como nunca lejos mío, come non mai lontano da me,
lejos de tanto llorar. lontano da un tale pianto.
Fue porque sí, Fu per questo,
que el despecho te cegó como a mí, che il rancore ti accecò come me,
sin mirar que en el rencor del adiós senza guardare che nel rancore dell’addio
castigabas con crueldad tu corazón. castigavi con crudeltà il tuo cuore.
Fue porque sí Fu perchè
que de pronto no supimos pensar, improvvisamente non sapemmo pensare,
que es más fácil renegar y partir poichè è più facile rinnegare e partire
que vivir sin olvidar. che vivere senza dimenticare.
Ceniza del tiempo la cita de abril, Cenere del tempo l’appuntamento di aprile,
tu oscuro balcón, tu antiguo jardín il tuo oscuro balcone, il tuo antico giardino
las cartas trazadas con mano febril le lettere scritte con mano febbrile
mintiendo que no, jurando que sí. mentendo di no, giurando di si.
Retornan vencidas tu voz y mi voz Ritornano vinte la tua voce e la mia
trayendo al volver con tonos de horror, ripetendosi con toni di orrore,
las culpas que nunca tuvimos le colpe che non abbiamo mai avuto
las culpas que debimos pagar los dos. le colpe che abbiamo dovuto pagare noi due.

50
Rosa de otoño (Vals) § Rosa de otoño (Vals) §
Música: Guillermo Barbieri Música: Guillermo Barbieri
Letra: José Rial (h) Letra: José Rial (h)

Tu eres la vida, la vida dulce, Tu sei la vita, la vita dolce,


llena de encantos y lucidez; piena di incanto e limpidezza;
tú me sostienes y me conduces tu mi sostieni e mi conduci
hacia la cumbre de tu altivez. fino alla cima della tua fierezza.
Tú eres constancia, yo soy paciencia; Tu sei costanza, io sono pazienza;
tú eres ternura, yo soy piedad tu sei tenerezza, io sono pietà
Tú representas la independencia, Tu rappresenti, l’indipendenza,
yo simbolizo la libertad. io simbolizzo la libertà.
Tú bien lo sabes que estoy enfermo Tu lo sai bene che sono ammalato
y en mi semblante claro se ve e dal mio aspetto si vede chiaro
que ya de noche casi no duermo, che ormai di notte quasi non dormo,
no duermo nada ¿sabes por qué? non dormo per niente, lo sai perchè ?
Porque yo sueño cómo te aprecio, Perchè io sogno come ti piaccio,
de que a mi lado te he de tener.. che al mio fianco ti devo tenere…
Son sueños malos, torpes y necios, Sono sogni cattivi, turpi e stupidi,
pero, mi vida, ¡qué voy a hacer! però, vita mia, che devo fare!
Yo sufro mucho, me duele el alma Io soffro molto, mi duole l’anima
y es tan penosa mi situación ed è tanto penosa la mia situazione
que muchas veces, por buscar calma, che molte volte, per calmarmi,
llevo mis dedos al diapasón… porto le mie dita al diapason…
De tu desprecio nunca hagas gala Del tuo disprezzo non fare mai sfoggio
porque, si lo haces, ¡pobre de mí!… perchè se lo fai, povero me !
Quereme siempre, no seas tan mala… Amami sempre, non essere tanto cattiva…
Vamos, ingrata, ¡no seas así! Andiamo, ingrata, non essere così !

51
Shusheta [El Aristócrata] (Tango) § Shusheta [El Aristócrata] (Tango) §
Música: Juan Carlos Cobián Música: Juan Carlos Cobián
Letra: Enrique Cadícamo Letra: Enrique Cadícamo

Toda la calle Florida lo vio Tutta la via Florida lo vide


con sus polainas, galéra y bastòn… con i suoi gambali, cilindro e bastone…
Dicen que fue, allá por su juventud, Dicono che fu, allora, nella sua giovinezza,
un gran Don Juan del Buenos Aires de ayer. un gran don Giovanni della Buenos Aires del passato.
Engalanó la puerta del Jockey Club Abbelliva la porta del Jockey Club
y en el ojal siempre llevaba un clavel. e nell’occhiello portava sempre un garofano.
Toda la calle Florida lo vio Tutta la via Florida lo vide
con sus polainas, galéra y bastón. con i suoi gambali, cilindro e bastone.
Apellido distinguido, Cognome distinto,
gran señor en las reuniones, gran signore nelle riunioni,
por las damas suspiraba per le dame sospirava
y conquistaba e conquistava
sus corazones. i loro cuori.
Y en las tardes de Palermo E nelle serate di Palermo
en su coche se paseaba passeggiava nella sua auto
y en procura de un encuentro in cerca di un incontro
iba el porteño andava il porteño
conquistador. conquistatore.
Ah, tiempos del Petit Salón… Ah, tempi del Petit Salòn…
Cuánta locura juvenil… Quanta pazzia giovanile…
Ah, tiempo de la Ah, tempo della
sección Champán Tango sezione di Champàn Tango
del “Armenonville”. del “Armenonville”.
Todo pasó como un fugaz Tutto passò come un fugace
instante lleno de emoción… istante pieno di emozione…
Hoy sólo quedan Oggi solo restano
recuerdos de tu corazón… ricordi del tuo cuore…
Toda la calle Florida lo vio Tutta la via Florida lo vide
con sus polainas, galera y bastón. con i suoi gambali, cilindro e bastone.

52
Silueta porteña (Milonga) § Silueta porteña (Milonga) §
Música: Nicolás Luis Cuccaro y Juan Ventura Cuccaro Música: Nicolás Luis Cuccaro y Juan Ventura Cuccaro
Letra: Ernesto Nolli / Orlando D’Aniello Letra: Ernesto Nolli / Orlando D’Aniello

Cuando tú pasas caminando por las tardes, Quando tu passi camminando nei pomeriggi,
repiqueteando tu taquito en la vereda, battendo i tuoi piccoli tacchi nel viottolo,
marcas compases de cadencias melodiosas marchi ritmi dalle cadenze melodiose
de una milonga juguetona y callejera. di una milonga allegra e di strada.
Y en tus vaivenes pareciera la bailaras, E nei tuoi vai e vieni sembrerebbe che stai ballando,
así te miren y te miren e così ti guardano e ti riguardano
los que quieran, quelli che ti desiderano,
porque tú llevas en tu cuerpo la arrogancia perchè tu porti nel tuo corpo l’arroganza
y el majestuoso ondular de las porteñas. ed il maestoso ondulare delle porteñas.
Tardecita criolla, de límpido cielo Una serata creola, dal limpido cielo
bordado de nubes, llevas en tu pelo. ricamato di nubi, porti nei tuoi capelli.
Vinchita argentina que es todo tu orgullo… ¡ Fascetta argentina che è tutto il tuo orgoglio…!
Y cuánto sol tienen esos ojos tuyos! E quanto sole c’è in questi tuoi occhi !
Y los piropos que te dicen los muchachos, E i complimenti che ti fanno i ragazzi,
como florcitas que a tu paso te ofrecieran sono come fiori che offrono al tuo passaggio
que las recoges y que enriedas en tu pelo, che tu raccogli ed infili nei tuoi capelli
junto a la vincha con que adornas tu cabeza. assieme alla fascia con cui adorni il tuo capo.
Dice tu cuerpo tu arrogancia y tu cadencia Il tuo corpo esprime la tua arroganza e la tua cadenza
y tus taquitos provocando en la vereda: ed i tuoi tacchi provocano battendo nel viottolo:
Soy el espíritu criollo hecho silueta “Io sono lo spirito criollo fatto silouette”
y te coronan la más guapa y más porteña. e ti incoronano come la più bella e la più porteña.

53
Solamente ella (Tango) § Solamente ella (Tango) §
Música: Lucio Demare Música: Lucio Demare
Letra: Homero Manzi Letra: Homero Manzi

Ella vino una tarde y era triste Lei venne una sera ed era triste
fantasma de silencio y de canción, fantasma del silenzio e della canzone,
llegaba desde un mundo que no existe. giungeva da un mondo che non esiste.
Vacío de esperanza el corazón. Privo di speranza il cuore.
Era nube, sin rumbo ni destino, Era nuvola, senza rotta ne’ destino,
tenía la ternura del adiós. aveva la tenerezza dell’addio.
Mi paso la siguió por cien caminos Il mio passo la seguì per cento cammini
y un día mi fatiga la alcanzó. ed un giorno la mia fatica la raggiunse.
Ella, Lei
piel de sombra, voz ausente. pelle d’ombra, voce assente.
Ella, en mis brazos se durmió. Lei, si addormentò tra le mie braccia.
Juntos, sin saberlo torpemente, Uniti, senza saperlo goffamente,
aprendimos duramente imparammo duramente
las verdades del amor. le verità dell’amore.
Ella, floreció bajo la luna. Lei, fiorì sotto la luna.
Ella, renació para mi afán. Lei, rinacque per il mio affanno.
Juntos, sin angustias, sin reproche, Uniti, senza angustie, senza rimprovero,
sin pasado, noche a noche, senza passato, notte dopo notte,
aprendimos a soñar. imparammo a sognare.
Sus palabras que estaban ateridas. Le sue parole che erano intirizzite.
Entonces se encendieron de emoción. Allora si accesero di emozione.
Con fuego de mi amor volvió a la vida, Col fuoco del mio amore tornò in vita,
la que era sólo el eco de un adiós. colei che era solamente l’eco di un addio.
Ella vino a mi mano en el invierno, Lei venne alla mia mano di inverno
vacío de esperanza el corazón. col cuore privo di speranza.
Hoy vive entre mis sueños y es eterno Oggi vive nei miei sogni ed è eterno
su sueño de mujer y de canción. il suo sogno di donna e di canzone.

54
Soñar y nada más (Vals) * Soñar y nada más (Vals) *
Musica: Francisco Canaro Musica: Francisco Canaro
Letra: Ivo Pelay Letra: Ivo Pelay

No despiertes si sueñas amores, Non svegliarti se sogni l’amore


niña hermosa, que amar es soñar... bella bambina, che amare è sognare..
Despertar es quebrar ilusiones Svegliarsi è infrangere le illusioni
y hallar, entre sombras, la amarga verdad. e scoprire tra le ombre l’amara verità.
No despiertes si vives soñando Non svegliarti se vivi sognando
y en tu mente hay torrentes de sol; se nella tua mente ci sono torrenti di sole;
si en tus sueños se encienden suspiros se nei tuoi sogni si accendono sospiri
que te cercan y acallan tu voz. che ti circondano e fanno tacere la tua voce.
Soñar y nada más, con mundos de ilusión... Sognare e nulla più, mondi di illusione…
Soñar y nada más, con un querer arrobador... Sognare e nulla più, con bramoso trasporto,
¡Soñar que tuyo es él y vive para ti!... sognare che lui è tuo e vive per te!..
Soñar, siempre soñar que dicen que, Sognare, sempre sognare perché dicono che,
en amor, es triste despertar. in amore, è triste risvegliarsi.
Soñar y nada más, con noches de quietud, Sognare e nulla più, con notti di calma,
que, misteriosas, van, cantando amor y beatitud. che, sconosciuti, vanno, cantando amore e beatitudine.
Volar a las estrellas de divinos resplandores Volare tra le stelle dai bagliori divini,
y, en esa eternidad, vivir un ideal... ed in quell'eternità, vivere un ideale….
¡Soñar y nada más!... Sognare e nulla più!...
No despiertes si sueñas quereres, Non svegliarti se sogni desideri,
que sin duda soñar es vivir... perché senza dubbio sognare è vivere..
Mientras tu alma vislumbre ternuras, mentre la tua anima intravede tenerezze,
verás, niña hermosa, que el mundo es feliz. vedrai bella bambina, che il mondo è felice.
Despertar es matar esperanzas Risvegliarsi è ammazzare speranze
y enfrentar a la cruel realidad... ed affrontare la crudele realtà..
Es por eso que quiero que sueñes, è per questo che voglio che sogni, perché
que soñando jamás llorarás. sognando giammai piangerai.

55
Tango negro (Tango) Tango negro (Tango)
Música y Letra: Juan Carlos Cáceres Música y Letra: Juan Carlos Cáceres

Tango negro, tango negro, Tango nero, tango nero,


te fuiste sin avisar, te ne sei andato senza avvisare,
los gringos fueron cambiando gli stranieri hanno cambiato
tu manera de bailar. il tuo modo di ballare.
Tango negro, tango negro, Tango nero, tango nero,
el amo se fue por mar, il padrone se n'è andato per mare,
se acabaron los candombes sono finiti i candombes
en el barrio de Monserrat. nel quartiere di Monserrat.
Más tarde fueron saliendo Più tardi uscirono
en comparsas de carnaval. in comparse di carnevale.
pero el rito se fue perdiendo però il rito si è andato perdendo
al morirse Baltasar. quando morì Baltasar.
Mandingas, Congos y Minas Mandingas, Congos e Minas
repiten en el compás, ripetono a tempo,
los toques de sus abuelos: i tocchi dei suoi nonni:
borocotó, borocotó, chas, chas. (bis) borocotò, borocotò, chas, chas. (bis)
Borocotó, borocotó borocotó, borocotò, borocotò borocotò
borocotó borocotó, borocotó, chas, chas. (bis) borocotò, borocotò, chas, chas. (bis)
Tango negro, tango negro, Tango nero, tango nero,
la cosa se puso mal, la cosa si è messa male,
no hay más gauchos mazorqueros non ci sono più gaucho di mazorca
y Manuelita que ya no está. e Manuelita che non c'è più.
Tango negro, tango negro, Tango nero, tango nero.
los tambores no suenan más, i tamburi non suonano più,
los reyes están de luto i re sono in lutto
ya nadie los va a aclamar. nessuno più li va ad acclamare.

56
Toda mi vida (Tango) § Toda mi vida (Tango) §
Música: Aníbal Troilo Música: Aníbal Troilo
Letra: José María Contursi Letra: José María Contursi

Hoy, después de tanto tiempo Oggi, dopo tanto tempo


de no verte, de no hablarte, senza vederti, senza parlarti,
ya cansado de buscarte stanco ormai di cercarti
siempre, siempre, sempre, sempre.
siento que me voy muriendo Sento che sto morendo
por tu olvido, lentamente, per il tuo oblio, lentamente,
y en el frío de mi frente e sul freddo della mia fronte
tus besos no dejarás. i tuoi baci non lascerai.
Sé que mucho me has querido So che mi hai amato molto
tanto, tanto como yo; tanto, tanto quanto me,
pero, en cambio, yo he sufrido e che invece io ho sofferto
mucho, mucho más que vos. molto, molto più di te.
No sé porque te perdí, Perchè ti ho perduta non so,
tampoco sé cuándo fue, nemmeno so quando avvenne,
pero a tu lado dejé ma accanto a te ho lasciato
toda mi vida, tutta la mia vita.
y hoy que estás lejos de mí E oggi che ti trovi lontano
y has conseguido olvidar, e sei riuscita a dimenticare,
soy un pasaje de tu vida, nada más. io sono un episodio della tua vita, niente più!
¡Es tan poco lo que falta Mi manca così poco
para irme con la muerte! per andarmene con la morte.
Ya mis ojos no han de verte I miei occhi non ti vedranno
nunca, nunca. mai, mai.
Y si un día, por mi culpa, E se un giorno per colpa mia,
una lágrima vertiste, hai versato una lacrima,
porque tanto me quisiste per quanto mi hai amato
sé que me perdonarás. so che mi perdonerai.

57
Tormenta (Tango) * Tormenta (Tango) *
Música y Letra: Enrique Santos Discepolo Música y Letra: Enrique Santos Discepolo

¡Aullando entre relámpagos, perdido en la tormenta Urlando in mezzo ai lampi, perso nella tormenta
de mi noche interminable, ¡Dios! busco tu nombre... Della mia notte interminabile Dio! Cerco il tuo nome..
No quiero que tu rayo Non voglio che il tuo raggio
me enceguezca entre el horror, mi accechi nell’orrore,
porque preciso luz para seguir... perché ho bisogno di luce per continuare….
¿Lo que aprendí de tu mano no sirve para vivir? Quello che ho imparato da te non serve per vivere?
Yo siento que mi fe se tambalea, Sento che la mia fede traballa,
que la gente mala, vive ¡Dios! mejor que yo... che la gente malvagia vive Dio! Meglio di me..
Si la vida es el infierno y el honrao vive entre lágrimas, Se la vita è l’inferno e l’onesto vive in lacrime,
¿cuál es el bien... del que lucha en nombre tuyo, qual è il bene… di chi lotta nel tuo nome,
limpio, puro?... ¿para qué?... pulito, puro?... Per che cosa?
Si hoy la infamia da el sendero Se oggi l’infamia paga
y el amor mata en tu nombre, e l’amore uccide nel tuo nome,
¡Dios!, lo que has besao... Dio!, quello che hai baciato….
El seguirte es dar ventaja Ed il seguirti è dar vantaggio
y el amarte sucumbir al mal. e l’amarti soccombere al male.
No quiero abandonarte, yo, Non voglio abbandonarti, io,
demuestra una vez sola dimostra una sola volta
que el traidor no vive impune, ¡Dios! che il traditore non vive impunito, Dio!
para besarte... per baciarti..
Enséñame una flor que haya nacido Indicami un fiore che sia nato
del esfuerzo de seguirte, ¡Dios! Para no odiar: dallo sforzo di seguirti, Dio! Per non odiare:
al mundo que me desprecia, il mondo che mi disprezza,
porque no aprendo a robar... perché non imparo a rubare….
Y entonces de rodillas, E allora fatte sanguinare le
hecho sangre en los guijarros ginocchia sui sassi,
moriré con vos, ¡feliz, Señor! morirò con te, felice, Signore!

58
Tres esquinas (Tango) § Tres esquinas (Tango) §
Música: Ángel D’Agostino y Alfredo Attadía Música: Ángel D’Agostino y Alfredo Attadía
Letra: Enrique Cadícamo Letra: Enrique Cadícamo

Yo soy del barrio de Tres Esquinas, Io sono del quartiere di Tres Esquinas,
viejo baluarte de un arrabal vecchio baluardo di una periferia
donde florecen como glicinas dove fioriscono come glicini
las lindas pibas de delantal. le belle ragazzine col grembiule.
Donde en la noche tibia y serena Dove nella notte tiepida e serena
su antiguo aroma vuelca el malvón la malvarosa diffonde il suo antico aroma
y bajo el cielo de luna llena e sotto il cielo dalla luna piena
duermen las chatas del corralón. dormono le carrozze nel recinto.
Soy de ese barrio de humilde rango, Sono di questo quartiere di umile rango,
yo soy el tango sentimental. io sono il tango sentimentale.
Soy de ese barrio que toma mate Sono di questo quartiere che prende mate
bajo la sombra que da el parral. sotto l’ombra del pergolato.
En sus ochavas compadrié de mozo, Da ragazzo ero familiare ai suoi cornicioni,
tiré la daga por un loco amor, tirai di pugnale per un pazzo amore,
quemé en los ojos de una maleva bruciai per gli occhi di una malvivente
la ardiente ceba de mi pasión. l’alimento ardente della mia passione.
Nada hay más lindo ni más compadre Non c’è niente di più bello e di più familiare
que mi suburbio murmurador, del mio sobborgo pettegolo,
con los chimentos de las comadres con i racconti dei parenti
y los piropos del Picaflor. e le galanterie del dongiovanni.
Vieja barriada que fue estandarte Vecchio barrio povero che fu vessillo
de mis arrojos de juventud… dei miei capricci di gioventù…
Yo soy del barrio que vive aparte Io sono del quartiere che vive in disparte
en este siglo de Neo-Lux. in questo secolo di Neo-Lux.

59
Tristezas de la Calle Corrientes (Tango) § Tristezas de la Calle Corrientes (Tango) §
Música: Domingo S. Federico Música: Domingo S. Federico
Letra: Homero Esposito Letra: Homero Esposito

Calle como valle Calle come valle


de modenas para el pan… di denaro per il pane…
rio, sin desvio Fiume, senza svolte
donde sufre la ciudad… dove soffre la città…
!Que triste palidez tienen tus luces Che triste pallore hanno le tue luci
tus letreros suenan cruces… Le tue insegne sognano incroci…
tus “affiches” carcajadas de carton… I tuoi cartelloni risate di cartone…
Risa, que precisa Per ridere c’è bisogno
la confianza del alcohol… della sicurezza che da’ l’alcol…
Llantos, hechos cantos Pianti, che si fanno canti
pa’ vendernos un amor… per venderci un amore…
Mercado de las tristes alegrias Mercato di tristi gioie,
cambalache de caricias robivecchi di carezze
donde cuelga la ilusion… dov’è appesa l’illusione…
Triste…si… Triste…si…
por ser nuestra… perchè sei nostra…
Triste… si… Triste…si…
porque sueñas… perchè sogni
Tu alegria es tristeza La tua allegria è tristezza
y el dolor de la espera ed il dolore della attesa
te atraviesa.. ti pervade..
y con palida luz E sotto una pallida luce
vivis llorando tus tristezas… vivi piangendo le tue tristezze…
triste si… por tu cruz. Triste si…per la tua croce.
Vagos, como halagos Sfaccendati che si danno arie
de bohemia mundanal, da mondani bohemièn,
pobres, sin mas cobres poveri senz’altra moneta
que el anhelo de triunfar, che il desiderio di arrivare,
ablandan el camino de la espera addolciscono il cammino dell’attesa
con la sangre toda llena con il sangue pieno
de cortada en la mesa de algun bar. di caffè macchiati, al tavolo di un bar.
Calle como valle Calle come valle
de monedas para el pan… di denaro per il pane…
Rio sin desvio Fiume senza svolte
donde sufre la ciudad dove soffre la città…
Los hombres te vendieron Gli uomini ti hanno venduta
como a Cristo… come Cristo…
y el puñal del Obelisco e il pugnale dell’obelisco
te desangra sin cesar. ti dissangua senza tregua.

60
Tú, el cielo y Tú (Tango) § Tú, el cielo y Tú (Tango) §
Música: Mario Canaro Música: Mario Canaro
Letra: Héctor Marcó Letra: Héctor Marcó

Tibio está el pañuelo, todavía, E’ ancora tiepido il fazzoletto,


que tu adiós me repetía che mi ripeteva il tuo addio
desde el muelle de las sombras. dal molo delle ombre.
Tibio, como en la tarde muere el sol, Tiepido, come a sera muore il sole,
mi sol de nieve, sin esperanza y sin alondras. il mio sole di neve, senza speranza e senza allodole.
Tibio guardo el beso que dejaste Tiepido guardo il bacio che hai lasciato
en mis labios al marcharte sulle mie labbra mentrete ne andavi
porque aún no te olvidé… perchè ancora non ti ha dimenticato
Tú… Tu…
yo sé que el cielo, io so che il cielo,
el cielo y tú, il cielo e tu,
vendrán acá para salvar verranno qui per salvare
mis manos presas a esta cruz. le mie mani appese a questa croce.
Si esta mentira audaz Se questa menzogna audace
busca mi pena, incontra la mia pena,
no la descubras tú non la scoprire tu
que me condena. che mi condanna.
Guárdala en ti, Custodiscila tu,
que es mi querer, che è il mio volere,
desengañarme así disingannarmi così
será más cruel. sarà più crudele.
No… No…
no me repitas ese adiós… non mi ripetere questo addio…
que esto lo sepa sólo Dios, che questo lo sappia solo Dio,
el cielo y tú… il cielo e tu…

61
Tristeza Marina (Tango) § Tristeza Marina (Tango) §
Música: José Dames y Roberto Flores Música: José Dames y Roberto Flores
Letra: Horacio Sanguinetti Letra: Horacio Sanguinetti

Tú quieres más el mar, Tu ami di piu il mare,


me dijo con dolor mi disse con dolore
y el cristal de su voz se quebró. ed il cristallo della sua voce si interruppe.
Recuerdo su mirar Ricordo il suo sguardo
con luz de anochecer alla luce del crepuscolo
y esta frase como una obsesión: e questa frase come una ossessione:
“Tienes que elegir entre tu mar y mi amor”. “Devi scegliere tra il mare ed il mio amore”.
Yo le dije: “No” Io le dissi: “No”
y ella dijo: “Adiós”. e lei mi disse “Addio”.
Su nombre era Margó, Il suo nome era Margò,
llevaba boina azul y portava un basco azzurro e
en su pecho colgaba una cruz. nel suo petto era appesa una croce.
Mar… Mar…
Mar, hermano mío… Mare, fretello mio…
Mar… Mar…
En tu inmensidad Nella tua immensità
hundo con mi barco carbonero inondato con il mio peschereccio
mi destino prisionero il mio destino progioniero
y mi triste soledad. e la mia triste solitudine.
Mar… Mar…
Yo no tengo a nadie. Io non ho nessuno.
Mar… Mar…
Ya ni tengo amor. Ormai non ho piu l’amor.
Sé que cuando al puerto llegue un día So che quando un giorno tornero al porto
esperando no estará Margó. speranzoso non ci sara Margò.
Mi pena es tempestad La mia pena è una tempesta
que azota el corazón che tormenta il cuore
con el viento feroz del dolor. con il vento feroce del dolore.
Jamás la olvidaré Non la dimentichero mai
y siempre escucharé e sempre ascolterò
sus palabras como una obsesión: le sue parole come una ossessione:
“Tienes que elegir entre tu mar y mi amor”. “Devi scegliere tra il mare ed il mio amore”.
Triste, dije: “No” Triste, dissi “No”
y escuché su adiós… e ascoltai il suo addio…
Su nombre era Margó, Il suo nome era Margò
llevaba boina azul indossava un basco azzurro
y en su pecho colgaba una cruz. e sul suo petto era appesa una croce.

62
Una emoción (Tango) * Una emoción (Tango) *
Música: Raúl Kaplún Música: Raúl Kaplún
Letra: José María Suñé Letra: José María Suñé

Vengan a ver que traigo yo Venite a vedere cosa porto io


en esta unión de notas y palabras, in questa unione di note e di parole,
es la canción que me inspiró è la canzone che mi ispirò
la evocación que anoche me acunaba. l’evocazione che ieri notte mi cullava.
Es voz de tango modulado en cada esquina, E’ voce di tango composto ad ogni angolo,
por el que vive una emoción que lo domina, per chi vive un’emozione che lo domina,
quiero cantar por este son voglio cantare per questo suono
que es cada vez más dulce y seductor. che ogni volta è più dolce e seduttore.
Envuelto en la ilusión anoche lo escuché, Avvolto dall’illusione ieri notte l’ascoltai,
compuesta la emoción por cosas de mi ayer, composita l’emozione per le cose del mio passato,
la casa en que nací, la casa in cui nacqui,
la reja y el parral, l’inferriata ed il pergolato,
la vieja calesita y el rosal. la vecchia giostrina ed il roseto.
Su acento es la canción de voz sentimental, La sua enfasi è la canzone sentimentale,
su ritmo es el compás que vive en mi ciudad, il suo ritmo è il pulsare vivo della mia città,
no tiene pretensión, non ha pretese,
no quiere ser procaz, non vuol esser volgare,
se llama tango y nada más. si chiama tango e niente più.
Esta emoción que traigo yo, Questa emozione che porto io,
nació en mi voz cargada de nostalgia. nacque nella mia voce carica di nostalgia.
Siento un latir de rebelión Sento un impulso di ribellione
cuando a este son sus versos le disfrazan. quando di quella melodia mascherano i versi.
Si es tan humilde y tan sencillo en sus compases, Se è tanto umile e tanto semplice nelle sue battute,
porque anotarle un mal ejemplo en cada frase. perché cercare un cattivo esempio in ogni frase.
Con este resto de emoción Con questo avanzo d’emozione
muy fácil es llegar al corazón. è molto facile arrivare al cuore.
Envuelto en la ilusión anoche lo escuché, Avvolto dall’illusione ieri notte l’ascoltai,
compuesta la emoción por cosas de mi ayer, composita l’emozione per le cose del mio passato,
la casa en que nací, la casa in cui nacqui,
la reja y el parral, l’inferriata ed il pergolato,
la vieja calesita y el rosal. la vecchia giostrina e il roseto.
Su acento es la canción de voz sentimental, La sua enfasi è la canzone sentimentale,
su ritmo es el compás que vive en mi ciudad, il suo ritmo è il pulsare vivo della mia città,
no tiene pretensión, non ha pretese,
no quiere ser procaz, non vuol esser volgare,
se llama tango y nada más. si chiama tango e niente più.

63
Ventarrón (Tango) § Ventarrón (Tango) §
Música: Pedro Maffia Música: Pedro Maffia
Letra: José Horacio Staffolani Letra: José Horacio Staffolani

Por tu fama, por tu estampa, Per la tua fama, per il tuo aspetto,
sos el malevo mentado del hampa; sei chiamato malandrino dal crimine organizzato,
sos el más taura entre todos los tauras, sei il più audace tra gli audaci,
sos el mismo Ventarrón. sei proprio tu Ventarròn.
¿Quién te iguala por tu rango Chi ti pareggia nel tuo ruolo
en las canyengues quebradas del tango, nei canyengue quebradi del tango,
en la conquista de los corazones, nella conquista dei cuori,
si se da la ocasión? se ti si da’ l’occasione ?
Entre el malevaje, Nelle riunioni malandrine,
Ventarrón a vos te llaman… Ventarròn a voce ti chiamano…
Ventarrón, por tu coraje, Ventarròn, per il tuo coraggio,
por tus hazañas todos te aclaman… per le tue prodezze ti acclamano…
A pesar de todo, Col dispiacere di tutti
Ventarrón dejó Pompeya Ventarròn lasciò Pompeya
y se fue tras de la estrella e se ne andò attraverso la stella
que su destino le señaló. che il suo destino gli indicò.
Muchos años han pasado molti anni sono passati
y sus guapezas y sus berretines e le sue gesta da guappo e le sue ostinazioni
los fue dejando por los cafetines le lasciò per i caffè
como un castigo de Dios. come un castigo di Dio.
Solo y triste, casi enfermo, Solo e triste, quasi intermo,
con sus derrotas mordiéndole el alma, con l’anima affranta per le sue sconfitte,
volvió el malevo buscando su fama tornò il malandrino cercando la sua fama
que otro ya conquistó. che un altro ormai aveva già conquistato.
Ya no sos el mismo, Ormai non sei più lo stesso
Ventarrón, de aquellos tiempos. di quei tempi, Ventarròn.
Sos cartón para el amigo Sei un tonto per l’amico
y para el maula un pobre cristo. e per il pusillanime un povero cristo.
Y al sentir un tango E al sentire un tango
compadrón y retobado, compadròn e ribelle
recordás aquel pasado, ricorderai quel passato,
las glorias guapas de Ventarrón. le glorie guappe di Ventarròn.

64
Verdemar (Tango) § Verdemar (Tango) §
Música: Carlos Di Sarli Música: Carlos Di Sarli
Letra: José María Contursi Letra: José María Contursi

Verdemar… Verdemar… Verdemar… Verdemar…


Se llenaron de silencio tus pupilas. Le tue pupille si sono riempite di silenzio.
Te perdí, Verdemar. Ti ho perso, Verdemar.
Tus manos amarillas, tus labios sin color Le tue mani gialle, le tue labbra senza colore
y el frío de la noche sobre tu corazón. ed il freddo della notte nel tuo cuore.
Faltas tú, ya no estás, Manchi tu, non ci sei più,
se apagaron tus pupilas, Verdemar. si sono spente le tue pupille, Verdemar.
Te encontré sin pensarlo Ti ho incontrato senza pensarlo
y alegré mis días, e ho rallegrato i miei giorni;
olvidando la angustia de las horas mías. dimenticando l’angustia delle mie ore.
Pero luego la vida se ensañó contigo Ma dopo la vita si esasperò con te
y en tus labios mis besos se morían de frío. e nelle tue labbra i miei baci morivano di freddo.
Y ahora… ¿qué rumbo tomaré? E adesso… che rotta prenderò ?
Caminos sin aurora me pierden otra vez. Percorsi senza aurora mi smarriscono un’altra volta.
Volverás, Verdemar… Tornerai, Verdemar…
Es el alma que presiente tu retorno. E’ la mia anima che presagisce il tuo ritorno.
Llegarás, llegarás… Giungerai, giungerai…
Por un camino blanco tu espíritu vendrá Per un bianco cammino verrà il tuo spirito
Buscando mi cansancio y aquí me encontrarás. cercando la mia stanchezza e qui mi incontrerà.
Faltas tú… Ya no estás… Manchi tu… non ci sei più…
Se apagaron tus pupilas, Verdemar. Si sono spente le tue pupille, Verdemar.

65
Vida mía (Tango) § Vida mía (Tango) §
Música: Osvaldo Fresedo Música: Osvaldo Fresedo
Letra: Emilio Fresedo Letra: Emilio Fresedo

Siempre igual es el camino Sempre uguale è il cammino


que ilumina y dora el sol… che il sole illumina e indora…
Si parece que el destino Se sembra che il destino
más lo alarga lo amplia di più
para mi dolor. per il mio dolore.
Y este verde suelo, E questo suolo verde
donde crece el cardo, dove cresce il cardo,
lejos toca el cielo lontano tocca il cielo
cerca de mi amor… vicino al mio amore…
Y de cuando en cuando un nido E di quando in quando un nido
para que lo envidie yo. perchè io lo invidi.
Vida mía, lejos más te quiero. Vita mia, lontano ti amo di più.
Vida mía, piensa en mi regreso, Vita mia, pensa al mio ritorno.
Sé que el oro So che l’oro
no tendrá tus besos non otterrà i tuoi baci
Y es por eso que te quiero más. E per questo ti amo di più.
Vida mía, Vita mia,
hasta apuro el aliento Il respiro accelera
acercando el momento mentre si avvicina il momento
de acariciar felicidad. di accarezzare la felicità.
Sos mi vida Sei la mia vita
y quisiera llevarte E vorrei tenerti
a mi lado prendida abbracciata accanto a me
y así ahogar mi soledad. Annegando così la mia solitudine.
Ya parece que la huella Ormai sembra che l’orma
va perdiendo su color va perdendo il suo colore
y saliendo las estrellas e uscendo, le stelle,
dan al cielo danno al cielo
todo su esplendor. tutto il suo splendore.
Y de poco a poco E poco a poco
luces que titilan luci che scintillano
dan severo tono danno un tono grave
mientras huye el sol. mentre treamonta il sole.
De esas luces que yo veo Di queste luci che io vedo
ella una la encendió. lei ne ha accesa una.

66
Volver (Tango) Volver (Tango)
Música: Carlos Gardel Música: Carlos Gardel
Letra: Alfredo Le Pera Letra: Alfredo Le Pera

Yo adivino el parpadeo Io indovino lo sbattere delle palpebre


De las luces que a lo lejos delle luci che in lontananza
Van marcando mi retorno… sottolineano il mio ritorno…
Son las mismas que alumbraron sono le stesse che illumirarono
Con sus palidos reflejos con il loro pallidi riflessi
Hondas horas de dolor.. ore profonde di dolore…
Y aunque no quise el regreso, E anche se non ho voluto il ritorno
Siempre se vuelve al primer amor.. sempre si ritorna al primo amore…
La vieja calle donde el eco dijo La strada vecchia dove l’eco disse
Tuya es su vida, tuyo es su querer, tua è la sua vita, tuo è il suo amare,
Bajo el burlon mirar de las estrellas sotto lo sguardo beffardo delle stelle
Que con indiferencia hoy me ven volver… che con indifferenza oggi mi vedono ritornare…
Volver… con la frente marchita, Ritornare…con la fronte appassita,
Las nieves del tiempo platearon mi sien… le nevi del tempo argentarono la mia tempia…
Sentir… que es un soplo la vida, Sentire…che è un attimo la vita,
Que veinte anos no es nada, che 20 anni non sono niente
Que febril la mirada, errante en las sombras, che febbrile lo sguardo, errante nelle ombre,
Te busca y te nombra. ti cerca e ti nomina
Vivir… con el alma aferrada Vivere…con l’anima aggrappata
A un dulce recuerdo a un dolce ricordo
Que lloro otra vez… che piango un’altra volta…
Tengo miedo del encuentro Ho paura dell’incontro
Con el pasado que vuelve con il passato che ritorna
A enfrentarse con mi vida… ad affrontare la mia vita…
Tengo miedo de las noches Ho paura delle notti
Que pobladas de recuerdos che popolate di ricordi
Encadenan mi sonar… incatenano il mio sognare…
Pero el viajero que huye Però il viaggiatore che fugge
Tarde o temprano detiene su andar… prima o poi arresta il suo andare…
Y aunque el olvido, que todo destruye, E anche se il dimenticare, che tutto distrugge,
Haya matado mi vieja ilusion, avesse ucciso la mia vecchia illusione,
Guardo escondida una esperanza humilde guardo nascosta una speranza umile
Que es toda la fortuna de mi corazon. che è tutta la fortuna del mio cuore.
Volver… con la frente marchita, Ritornare…con la fronte appassita,
Las nieves del tiempo platearon mi sien… le nevi del tempo che argentarono la mia tempia…
Sentir… que es un soplo la vida, Sentire…che è un attimo la vita,
Que veinte anos no es nada, che 20 anni non sono niente
Que febril la mirada, errante en las sombras, che febbrile lo sguardo, errante nelle ombre,
Te busca y te nombra. ti cerca e ti nomina
Vivir… con el alma aferrada Vivere…con l’anima aggrappata
A un dulce recuerdo a un dolce ricordo
Que lloro otra vez… che piango un’altra volta…

67
Yira Yira (Tango) * Yira Yira (Tango) *
Música y Letra: Enrique Santos Discepolo Música y Letra: Enrique Santos Discepolo

Cuando la suerte qu' es grela, Quando la fortuna che è una puttana,


fayando y fayando tradendo e tradendo
te largue parao; ti avrà allontanato;
cuando estés bien en la vía, Quando sarai in mezzo alla strada,
sin rumbo, desesperao; senza meta, disperato,
cuando no tengas ni fe, Quando non avrai né fede,
ni yerba de ayer e neppure “erba” usata
secándose al sol. seccata dal sole;
cuando rajés los tamangos Quando avrai consumato le scarpe
buscando ese mango cercando quel soldo
que te haga morfar... che ti faccia mangiare…
la indiferencia del mundo L’indifferenza del mondo
que es sordo y es mudo che è sordo ed è muto
recién sentirás. in quel momento sentirai.
Verás que todo es mentira, Vedrai che tutto è menzogna,
verás que nada es amor, vedrai che niente è amore,
que al mundo nada le importa... che al mondo niente gl’importa…
¡Yira!... ¡Yira!... Gira! Gira!
Aunque te quiebre la vida, Benché la vita ti spezzi,
aunque te muerda un dolor, benché ti morda un dolore,
no esperes nunca una ayuda, non aspettare mai un aiuto,
ni una mano, ni un favor. né una mano né un favore.
Cuando estén secas las pilas Quando saranno finite le pile
de todos los timbres di tutti i campanelli
que vos apretás, che tu schiaccerai,
buscando un pecho fraterno cercando un petto fraterno,
para morir abrazao... per morire abbracciato…
Cuando te dejen tirao Quando ti butteranno via
después de cinchar dopo averti sfiancato
lo mismo que a mí. com’è successo a me.
Cuando manyés que a tu lado Quanto t’accorgerai che al tuo fianco
se prueban la ropa si provano i vestiti
que vas a dejar... che stai per lasciare…
Te acordarás de este otario ti ricorderai di questo gonzo
que un día, cansado, che un giorno, ormai stanco,
¡se puso a ladrar! si è messo a latrare!
Verás que todo es mentira, Vedrai che tutto è menzogna,
verás que nada es amor, vedrai che niente è amore,
que al mundo nada le importa... che al mondo niente gl’importa…
¡Yira!... ¡Yira!... Gira! Gira!
Aunque te quiebre la vida, Benché la vita ti spezzi,
aunque te muerda un dolor, benché ti morda un dolore,
no esperes nunca una ayuda, non aspettare mai un aiuto,
ni una mano, ni un favor. né una mano né un favore.

68
Yo no Se que me Han Hecho tus Ojos (Vals) § Yo no Se que me Han Hecho tus Ojos (Vals) §
Música y Letra: Francisco Canaro Música y Letra: Francisco Canaro

Yo no se si es cariño el que siento, Io non so se è l’affetto che provo,


yo no se si sera una pasion, io non so se sarà una passione,
solo se que al no verte una pena so solo che non vedendoti una pena
va rondando por mi corazón… va aggirandosi per il mio cuore…
Yo no se que me han hecho tus ojos Io non so che mi hanno fatto i tuoi occhi
que al mirarme me matan de amor, che guardandomi mi uccidono d’amore,
yo no se que me han hecho tus labios io non so che mi hanno fatto le tue labbra
que al besar mis labios, se olvida el dolor. que baciando le mie, si dimentica il dolore.
Tus ojos para mi I tuoi occhi per me
son luces de ilusion, sono luci di illusione,
que alumbra la pasion che accende la passione
que albergo para ti. che ospito per te.
Tus ojos son destellos I tuoi occhi sono raggi di luce
que van reflejando che riflettono
ternura y amor. tenerezza e amore.
Tus ojos son divinos I tuoi occhi sono divini
y me tienen preso e mi tengono afferrato
en su alrededor. intorno a loro.
Tus ojos para mi I tuoi occhi per me
son el reflejo fiel sono il riflesso fedele
de un alma que al querer di un’anima che l’amore
querra con frenesi, desidera con frenesia,
que con fe me guiaran che con fede mi guideranno
por un sendero per un sentiero
de esperanzas y esplendor di speranza e di splendore
porque sus ojos son, mi amor! poichè i suoi occhi sono, il mio amore !
Yo no se cuantas noches de insomnio Io non so quante notti insonni
en tus ojos pensando pase; trascorsi pensando ai tuoi occhi;
pero se que al dormirme una noche però so che addormentandomi una notte
con tus ojos pensando soñe… pensando ai tuoi occhi sognai…
Yo no se que me han hecho tus ojos Io non so che mi hanno fatto i tuoi occhi
que me embrujan con su resplandor, che mi stregano con il loro splendore,
solo se que yo llevo en el alma so solo che porto nell’anima
tu imagen marcada con el fuego de amor. la tua immagine impressa con il fuoco dell’amore.

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Bibliografia

* Medaglia P. (2009) – Sincuentango: Letras de Tango selezionate e tradotte in Italiano. Edizione Pdf
Ridotta, pp 42. Online at http://www.almaportena.altervista.org/immagini/SinqRidotto.pdf
‡ Lao M. (2001) – T come Tango. Elleu Multimedia, pp 540.
§ Il Blog di FaiTango disponibile online at https://faitango.wordpress.com/

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Si ringraziano tutti i traduttori che hanno collaborato nelle fonti bibliografiche citate in precedenza e gli
autori dei testi di riferimento, nonché i realizzatori del blog di FaiTango per la gentilezza nel rendere
pubbliche i testi originali e le versioni in italiano.
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FINE PRIMA PARTE

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