Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide
range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and
facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact support@jstor.org.
Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at
https://about.jstor.org/terms
Fondazione Italiana per la Musica Antica (FIMA) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve
and extend access to Il Flauto dolce
e Giacomo
Nei primi decenni dell'Ottocento la storia degli strumenti musicali a (3). In quest'ultimo registro, quindi, è indicato un nuovo
fiato in legno fu segnata da una serie di innovazioni parallele indirizzo
al e non compare la figlia Giovanna, forse deceduta in tenera
mutare delle esigenze musicali. Per ottenere una maggiore età, mentre sono presenti Marianna e Angela, nate ben prima del
omogeneità timbrica e un temperamento equabile nella scala 1805, e Giacomo, che dal registro parrocchiale risulta nato il 6
cromatica furono aggiunte chiavi in numero crescente, fino aprile
a 1808. I Fornari si trasferirono, tra il 1805 e il 1808,
dall'indirizzo di S. Polo 2449 a S. Polo 2124, l'equivalente
arrivare, verso la metà del secolo, ai 'sistemi' di chiavi, in uso
tutťoggi pressoché invariati; anche le camerature interne, dell'attuale
i 2363, in calle Zane, dove tutt'ora è presente un'antica
materiali e lo spessore delle pareti vennero modificati in modo bottega
da con abitazione soprastante. All'abitazione di S. Polo 2449
garantire capacità dinamiche e timbriche più estese. Tutto questo giunsero
a prima del 1805, provenendo da ben altra parte della città,
dato che nell'archivio parrocchiale dei Frari 6 di loro nulla è
scapito delle raffinatezze di colore e d'intonazione tipiche di quando
ancora si usavano le posizioni 'a forchetta' e di quando le chiaviregistrato fino al 1808.
servivano solo a raggiungere i fori troppo lontani per un contattoL'atto di morte di Andrea, del 26 ottobre 1841, dice7:
diretto con le dita.
Tra i costruttori italiani legati all'antica tradizione, Andrea Fornari Il sig.r Andrea Fornari, civile, delli furono Liberal e N.N., ven.o vd.o di
Angela Trentin, d'anni 92, è morto oggi alle ore 5 pom. per marasmo senile
è forse oggi il più conosciuto, probabilmente per la presenza di dopo vari anni di malattia, ed oltre un anno di decubito sotto la cura del dr.
almeno quarantaquattro strumenti contrassegnati dal suo marchio Fumiani. Fu confessato dal r.d. Luigi Scattaglia e dal r.d. Gregorio
in ventuno collezioni pubbliche e sei private di tutto il mondo. Il Benedetti ricevette l'estrema unz.ne e l'assoluz.e pontificia, e gli fece
nostro intento è, per quanto possibile, di documentare e l'agonia. Fu sepolto come prep. Circ.o S. Tomà n. 2986.
commentare la vita e l'attività di Andrea Fornari, raccogliendo
recenti studi d'archivio, fornendo un cenno sull'ambiente musicale Sembra che ci sia un'ambiguità sull'età e quindi sulla data di
che lo circondava e svolgendo un'approfondita analisi dei suoi nascita, in quanto secondo l'atto di morte egli sarebbe nato nel 1749
strumenti superstiti, elencati in un tabulato corredato dei dati circa, mentre secondo i due registri sarebbe nato quattro anni dopo.
essenziali. Abbiamo ritenuto più affidabile l'indicazione dei due registri sia
Il materiale utilizzato per ricostruire la biografia di Fornari è il perché concordano essendo stati compilati separatamente, sia
seguente: 1. Il registro delle anagrafi per la città di Venezia del 1805, perché risalgono a una data più vicina a quella di nascita di Fornari.
compilato durante l'occupazione austriaca *; 2. Il più accurato Possiamo quindi ritenere che il suo anno di nascita sia il 1753.
registro analogo e omonimo del 1811, che risale al periodo Tuttavia, non è stata possibile la verifica diretta, perché non è noto
dell'occupazione napoleonica 2; 3. La documentazione degli archivi a quale parrocchia i Fornari fossero iscritti al momento della
parrocchiali di S. Stin e S. Maria gloriosa dei Frari di Venezia 3; nascita di Andrea.
4. La rubrica dei decessi del 1841 4; 5. Una supplica di Andrea La supplica dello stesso Andrea Fornari all'inquisitorato alle arti,
Fornari presso l'inquisitorato alle arti 5. datata 28 febbraio 1791, e la relazione che la precede, inviata a
Dal marchio che l'artigiano imprimeva sui suoi strumenti si arriva quella autorità il 18 gennaio di quell'anno, più che contribuire alla
già a un discreto numero d'informazioni sul suo conto. Esso, infatti, biografia, portano alla luce nuovi elementi riguardanti la sua
oltre al cognome comprende il luogo di fabbricazione - in tutti i attività e il suo inserimento nell'ambiente musicale. Vi apprendiamo
casi Venezia - e, spesso, la data - rara evenienza per gli strumenti anche che Fornari era costruttore di vari tipi di strumenti
a fiato in legno - che spazia tra il 1791 e il 1832. matematici, strumenti per la navigazione e «macchine» per lo studio
Dal registro del 1805 risulta il nome di «Andrea Fornari, età 51 della fisica.
anni, religione cattolica, nato a Venezia, abitante nel sestiere Il tabulato allegato evidenzia il notevole numero di oboi e corni
5. Polo, contrada S. Tomà strada Gallipoli n. 2449, condizione inglesi - strumenti che com'è noto fanno parte della stessa fami-
plebeo, impiego: fabricator di flauti». Oltre al suo, risultano i nomi glia - contro un numero ristrettissimo di altri fiati/ Questo
e l'età della moglie Angela (35 anni) e dei quattro figli Pietro (11), sembrerebbe dovuto al caso, poiché già nel 1791, la più antica data
Gio.Batta (7), Antonio (2) e Giovanna (1). Il registro del 1811 ritrovabile sui suoi strumenti, Fornari, nella sua supplica, sosteneva
differisce dal precedente in alcuni dati; qui viene scritto: «Andrea di aver costruito: la famiglia dei flauti traversi; la famiglia dei flauti
Fornari, figlio di Liberal e Santa defunti, età 58, fabricator di a becco 8; il corno inglese; clarinetti- in diverse tonalità; il piffaro; il
strom.ti, abitante a S. Polo n. 2124». I figli qui menzionati sono sei: salmuò; l'oboè; il fagotto corista e strumenti da lui interamente
Marianna (22 anni), Pietro Giovanni (18), l'unico di cui sia inventati, come un flauto traverso un'ottava più basso del soprano e
specificata l'esatta data di nascita (16 maggio 1793) e la professione un altro strumento di considerevole fattura non meglio definito. Il
di «suonator da clarinet», Gio.Batta (14), Antonio (8), Angela (10) registro del 1805, come abbiamo visto, definisce inoltre il suo
31
Tavola di diteggiature per oboe di Luigi Houzelot (c. 1790), probabilmente ad uso di un oboe Fornari (proprietà di Giancarlo Rostirolla, Roma)
^ ##
i wãàzÊÊ Y J ~*=*== 0% ### : ===r
32
Oboe e flauto traverso d'amore di Fornari (vedi elenco oboe n. 5 e flauto traverso)
33
34
NOTE
1 Archivio municipale di Venezia (in seguito AMV), Registro anagrafi 1805 , Fo.
3 L'archivio parrocchiale di Santa Maria gloriosa dei Frari (in seguito APFV) dal
1806 riunì il materiale dei quattro archivi parrocchiali di S. Polo, S. Agostino,
S. Stin e S. Tomà.
5 Cfr. Stefano Toffolo: La costruzione degli strumenti musicali a Venezia dal XVI al
XIX secolo , in questo numero de «Il flauto dolce».
7 APFV, Secondo libro dei morti 1832-1843. Il verbale della Rubrica dei decessi del
1841, presso l'AMV, conferma quanto scritto nell'atto di morte, essendone
probabilmente una copia.
8 L'uso del flauto a becco a Venezia in epoca cosi avanzata è anche documentato da
composizioni come le Sonatine di Carlo Cormier per due flauti a becco e b.c., scritte
intorno al 1790 (Ricordi, Milano 1975).
9 Archivio di Stato di Venezia (in seguito ASV), Savio Casciere, busta 585;
S. Cordero Di Pamparato: Gaetano Pugnani violinista torinese , in RMI, XXVII
(1930), p. 551.
14 Reine Dahlqvist: Taille, oboe da caccia and corno inglese , in GSJ, XXVI (1973).
15 Fétis.
Corno inglese di Fornari (n. 8 dell'elenco); radiografìa realizzata dal prof. Luigi
16 Dopo la seconda guerra mondiale l'oboe baritono di Fornari fu trasferito al Museo
Cerroni, Roma; notare la curvatura ottenuta mediante tagli trasversali; la curva
teatrale della Scala di Milano. Ringrazio Massimo Gentili Tedeschi dell'Ufficio
interna è rinforzata da una fascia longitudinale assicurata al pezzo con chiodi; il
ricerca fondi musicali di Milano per averlo riscoperto e per avermene dato notizia.
tutto è ricoperto in pelle per motivi sostanzialmente estetici
17 L'oboe baritono venne costruito quasi esclusivamente in Francia, prima da Charles
Bizey (..1716-1752..), poi dalla famiglia Triébèrt. Il fagottino, strumento meno raro,
è arrivato ai nostri giorni con esemplari di J.C. Denner, I. Kraus, J.H. Eichentopf,
H. Grensen, M. Lot, Scherer, J. Schlegel, Custode e altri.
22 Lindsay G. Langwill: An index of musical wind instrument makers , 5th ed..
18 London, Victoria & Albert Museum, n. 23/2. Edinburgh 1977. Antonio e Giovanni De Azzi furono premiati per l'invenzione del
clarioboe, un oboe dotato di meccanica, estensione e ancia del clarinetto «che
19 Phillip T. Young: Twenty-five hundred historical woodwind instruments , New York emette i suoni con metà fatica dell'oboe», secondo quanto riportato in Giovanni
1982. Una chiave in avorio è montata anche su un flauto traverso di Jeremias Masutto: Un nuovo strumento, in «Gazzetta musicale di Milano», XXXIV (1879).
Schlegel (1730-1792) conservato presso la Fondazione Querini Stampalia di fase. 38, p. 334 (informazione di Vincenzo De Gregorio).
Venezia. La tipica forma Fornari di questa chiave fa credere tuttavia che l'artigiano
veneziano l'abbia sostituita a quella originale per imparentare il flauto con gli23 Di Pellegrino De Azzi sono conservati: un flauto traverso al Conservatorio di
strumenti da lui costruiti, destinati allo stesso committente e conservati anch'essi Venezia; un flauto, un oboe e un clarinetto al Conservatorio di Padova; un corno
presso la suddetta fondazione (vedi tabulato). inglese alla Bate collection di Oxford; un serpentone con lo stemma della
Repubblica di Venezia ( ante 1797) alla collezione Caradeus, Boston.
20 Anche per i dati su De Azzi sono stati consultati il Registro anagrafi 1805 e la
Rubrica dei morti (1835) presso l'AMV. 24 II catalogo del 1904 della collezione Crosby Brown, ora al Metropolitan Museum of
art di New York, sostiene, a p. 135, che un clarinetto basso li conservato (n. 1636)
21 Per Pietro De Azzi sono stati consultati, presso l'APFV, l'atto di battesimo della «is said to be made by Fornari» (si dice sia stato fatto da Fornari). Tuttavia, non
figlia Rosa Orsola Maria, del 16 marzo 1839, e la registrazione della cresima della essendo questo firmato, né presentando alcuna analogia con gli altri strumenti di
figlia Anna, del 19 novembre 1852, in cui si dice «fu Pietro Dazzi». Fornari, non abbiamo ritenuto opportuno includerlo nel tabulato.
35
Il tabulato è diviso per strumenti e compilato in ordine cronologico. Per gli strumenti non datati, la collocazione cronologica è basata su conget
sull'analisi comparativa delle loro caratteristiche.
Abbreviazioni: arg = argento; av = avorio; eh = chiave; cor = corno; ott = ottone; p.s. = pezzi superiori.
Le misure di lunghezza totale sono espresse in millimetri.
OBOI
(tutti gli oboi hanno il doppio foro per sol/sol diesis; se con sole due chiavi, la funzione di queste è do e mi bemolle)
collezione numero data materiale chiavi lungh. totale anelli cipolla varie
1. Leipzig: Musik Instrumenten Museum 1328 1792 avorio 2 ott 559 4 ott no
2. Leipzig: Musik Instrumenten Museum 1327 - ebano 2 av 559 4 av no eh do lunga
3. Venezia: Fondazione Querini Stampalia 400.2 1793 ebano 3 av 560/567/574 4 av + 4 cor no eh do lunga; eh do
diesis; 3 p.s.
4. Venezia: Fondazione Querini Stampalia 400.1 - bosso 2 av 568 - no eh do lunga
5. Wien: Internationale Gesellschaft für alte
Musik 1795 bosso 2 av 563 3 av no
6. Kobenhavn: Musik-historisk museum C.458 1796 bosso 2 arg 559 4 av no
7. Milano: Castello sforzesco 379 - ebano 2 av 560 4 av no non firmato: attribuzio-
ne dello scrivente
8. Venezia: coli. priv. A. Fiabane - bosso 2 ott 552 5 av si
9. Köln: coll. priv. P. Westermann 1797 bosso 2 ott 553 3 cor no
10. Mülhouse: coll. priv. Katz 1799 ebano av + cor no
11. Parma: Conservatorio A. Boito 1802 bosso 2 ott 550 cor no
12. Lisboa: Museu instrumental do Conserva-
torio nacional 108 1807 2 ott 560/549 - no 2 p.s.
13. Nürnberg: Germanisches national Mu-
seum MIR 380 1808 bosso 2 ott 560/560/554 4 av no 3 p.s.
14. Venezia: Conservatorio B. Marcello 394 1808 bosso 2 ott 554 - no
15. Venezia: Conservatorio B. Marcello 393 1809 bosso 2 ott 562 - no
16. Paris: Musée du Conservatoire 980.2.143 1813 bosso 2 ott 559 - sí
17. Bern: Historisches Museum 36776 1814 bosso 2 ott 559 av sí
18. Boston: Museum of fine arts 17.1906 1815 ebano 2 av 560/? 2 av no
19. Padova: Conservatorio C. Pollini 1817 bosso 2 ott 551 3 cor si
Corni Inglesi
(tutti sono curvi, non hanno la cipolla, sono in acero ricoperto in pelle nera, hanno la campana a pera tinta in nero e il doppio foro per sol
totale è da considerarsi approssimativa, date le diverse possibilità di misurazione spesso non^ specificate dalle fonti)
FLAUTI TRAVERSI
Ottavino: München: Bayerisches national Museum, Mu 162; datato 1819, bosso, 1 eh, lungh. totale 310, anelli in cor.
Flauto d'amore: Wien: coll. priv. G. Stradner; datato 1794, bosso, 1 eh, lungh. totale 740, senza anelli.
CLARINETTO 24
In do: Nürnberg: Germanisches national Museum, MIR 437; datato 1808, bosso, 5 eh, lungh. totale 602, 5 anelli in cor.
OBOE BARITONO
Milano: Conservatorio G. Verdi; bosso, 10 eh in av montate su ott, lungh. totale 655, anelli in av; ora presso il Museo teatrale della S
36