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¡Hola!

Oggi parliamo degli accenti grafici in spagnolo, si chiamano “tildes” e come abbiamo già detto
nel post precedente, la “tilde” deve scriversi sempre da destra a sinistra, ovvero deve puntare
sempre verso destra, perché è un accento acuto: (´), e non da sinistra a destra, ovvero puntando
verso sinistra: (`), dato che questo corrisponderebbe ad un accento grave che non esiste in
spagnolo.
Facciamo un esempio per essere più chiari:

 Canción = accento acuto – verso destra – Corretto 


 Canciòn
= accento grave – verso sinistra – Sbagliato 
In spagnolo ci sono tantiiiiiiiissime parole con “tilde” ma tante altre senza!

COME POSSIAMO SAPERE QUANDO DOBBIAMO METTERE QUESTA “TILDE” E

QUANDO NO? 
Cari lettori voglio essere sincera, per molti studenti questa è una delle lezioni di grammatica più
difficile che ci sia, non solo dovete identificare le parole secondo i loro accento, ma imparare le
regole e fare attenzione alle eccezioni!

Però non vi preoccupate vi prometto che vi spiegherò nel dettaglio tutto quello che dovete
sapere sugli accenti grafici ovvero sulle “tildes” in spagnolo!
Innanzitutto dobbiamo distinguere 3 diverse categorie di parole:

(Per sapere che tipo di parola è basta contare dalla  fine della parola il numero delle sillabe e
sentire dove cade l’accento, come in italiano! E se all’inizio non vi sembra semplicissimo vedrete
che piano piano diventa più facile e  ci  si abitua  a sincronizzare voce, udito e vista).
Prima Categoria di Parole:
 Le parole TRONCHE (palabras agudas), sono quelle che hanno la maggior forza di
intonazione (accento tonico*) sull’ULTIMA SILLABA.
Le parole tronche (“agudas”)
vanno accentate graficamente solo se finiscono in
“vocale”, “n” o “s”
Esempio:

Japonés           =       Ja – po – nés                             Aceptar       =             A – cep – tar


(giapponese)                                                                                                              (accettare)
 Nei nostri esempi notiamo come la prima parola “japonés” viene accentuata graficamente perché
è una parola “aguda” che finisce in “s” e invece la seconda parola “aceptar” nonostante
sia  “aguda” non viene accentuata graficamente perché non finisce in “vocale” né in “n” o “s”.
Esempi di parole tronche (agudas)  che finiscono in “n” “s” o “vocal”:

Acción (azione) Balcón (balcone) Corazón (cuore)


Adicción (dipendenza) Bebé (bebè) jamás (giammai)
Además (inoltre) Café (caffè) lección (lezione)
Anís (anice) Camión (camion) Según (secondo)
Avión (aereo) Campeón (campione) También (anche)
     

ECCEZIONI:
 Nonostante questa chiarissima regola, ci sono (purtroppo) delle eccezioni, come è nel caso
delle parole che contengono iato*.
Esempio:

“Raíz” (radice) si scrive con “tilde” perché si produce uno iato, ovvero un incontro di due vocali
(“a”, “i”) che si pronunciano in sillabe distinte (Ra – íz).
Siccome l’accentuazione, in questo caso, ricade sulla vocale debole (“i”), bisogna collocare la
“tilde” o accento grafico in quella vocale senza considerare le regole generali di accentuazione.
Altri esempi:

Raúl (nome di persona)
Ataúd (bara)
Reír (ridere)
Freír (friggere)
Maíz (mais)
Seconda Categorie di Parole:
Le parole PIANE (palabras llanas o graves), sono quelle che hanno la maggior forza di
intonazione sulla PENULTIMA SILLABA.

Le parole piane (“llanas” o “graves”)
vanno accentate graficamente se finiscono in qualsiasi consonante che non sia “n” né “s”
Esempio:

Azúcar        =      A – zú – car                        Abanico            =            A – ba – ni – co


(zucchero)                                                               (ventaglio)
 
Nei nostri esempi notiamo come la prima parola “azúcar” viene accentuata graficamente perché è
una parola  “llana” che finisce in consonate diversa da “n” o “s”, invece la seconda parola
“abanico” nonostante sia “llana” non viene accentuata graficamente perché non finisce in
consonante diversa da “n”  o “s” ma in “vocale”.
 
Esempi di parole piane (llanas) che non finiscono in qualsiasi consonante che non sia “n” o “s”:

Árbol Fútbol
Ángel Lápiz
Automóvil Mármol
Carácter Cáncer Móvil
Césped CóndorDifícilDólarFácil Néctar

ECCEZIONI:
 Si scrivonocon “tilde” anche le parole piane che finiscono in “s” precedute da una
consonante.
Esempio:

Cómics (fumetti)
Fórceps (forcipe)
Bíceps (bicípite)
 Un’altra eccezione alla regola sono quelle parole considerate piane (llanas) contenenti iati,
queste si scrivono con  “tilde” anche se finiscono in vocale. Come nel caso in cui la prima
di dette vocali è debole (“i” oppure “o”) e su questa ricade la maggior forza di
intonazione.
Esempio:

Alegría (allegria)
Sandía (anguria)
Reía (rideva)
Río (fiume)
Conocía (conosceva)
Policía (polizia)

Terza Categoria di Parole:


 Le parole SDRUCCIOLE (esdrújulas), che possono essere bisdrucciole e trisdrucciole
(sobresdrújulas), sono quelle che hanno la maggior forza di intonazione
sulla TERZULTIMA, QUARTULTIMA e QUINTULTIMA sillaba rispettivamente.
Le parole sdrucciole (esdrujúlas) o bisdrucciole o trisdrucciole si scrivono SEMPRE con
l’accento grafico
 
Esempio:

Teléfono (telefono) Informática (informatica) Búsqueda (ricerca)


Sílaba (sillaba) Rápido (rapido) Ábremelo (aprimelo)
Esdrújula (sdrucciola) Pájaro (uccello) Ágilmente (agilmente)
Página (pagina) Ejército (esercito) Cálidamente (caldamente)
Lágrima (lacrima) Película (film) Cántaselo (cantaglielo)
Árboles (alberi) Número (numero) Cuéntamelo (raccontamelo)
 
Siamo arrivati alla fine di quest’articolo, vi ho illustrato le principali regole sugli accenti grafici in
spagnolo, si, avete letto bene, ho detto “principali”, perché c’è ne sono ancora altre! Tranquilli li
vedremo tutti nel prossimo post e alla fine diventerete degli esperti in accenti grafici spagnoli!

Nel frattempo vi lascio un quadro riassuntivo delle regole viste finora.

SE L’ACCENTO TONICO CADE: DEVO SCRIVERE L’ACCENTO


  GRAFICO?

SI, SULLE PAROLE CHE


FINISCONO IN “S” “N” O
SULL’ULTIMA SILLABA “VOCALE” (Eccezione: parole
  contenenti iati)

SI, SULLE PAROLE CHE


FINISCONO IN QUALSIASI
CONSONANTE CHE NON SIA “N” O
“S” (Eccezione: parole piane che
SULLA PENULTIMA SILLABA finiscono in “s” precedute da una
  consonante/ parole contenenti iati)

TERZULTIMA, QUARTULTIMA,
QUINTULTIMA SILLABA
  SI, SEMPRE

NOTE:
IATO (Hiato): uno iato si produce quando due vocali vicine appartengono a distinte sillabe. In
caso contrario, cioè quando si pronunciano nella stessa sillaba si produce invece un dittongo.
L’ACCENTO TONICO (detto anche prosódico): determina l’intonazione o la pronuncia di una
parola che non viene accentata graficamente e, quindi, riguarda esclusivamente il suono.

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