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TESTI
7
Il testo
POETICO
PERCORSI
A
ED PER SCOPRIRE LA POESIA
SCH
LA POESIA TI RIGUARDA
Forse ti sarà capitato di pensare che la poesia sia qualcosa di lontano dalla tua vita,
perché confinata nei “mondi chiusi” della scuola e dei libri. L’autore di questa poesia,
invece, vuol farti capire che la poesia è ben altro: una forma di espressione radica-
ta nelle tue emozioni ed esperienze, capace di rispecchiare in modo immediato ed
efficace i tuoi sentimenti.
La poesia ti riguarda
La poesia ti riguarda
dopo che ti ha guardato:
prima che tu la perda
lei ti ha ritrovato.
[…]
Con succo di sorriso
ti medica gli errori:
rinchiuso nel preciso
lei ti riporta fuori.
La poesia sta nel mondo
come i pesci nel mare:
più il buio è profondo
più si sa illuminare.
Con nomi sorprendenti
battezza il tuo creato:
un’eco che tu senti
prima di aver gridato.
La poesia ti rivela
dopo che ti ha svelato:
danza di una candela
che col sole ha danzato.
(Roberto Piumini, Sole scherzavo,
Nuove Edizioni Romane)
• Nei versi «La poesia sta nel mondo / come i pesci nel mare: / più il buio è profondo / pi
si sa illuminare» è racchiuso il tema dell’intera poesia: perché il poeta lega la poesia a
“mondo” e insieme li associa alla coppia “pesci - mare”?
• L’espressione figurata «Con succo di sorriso / ti medica gli errori» significa che
la poesia, facendoti divertire, ti aiuta a scrivere in modo più corretto
la poesia, con allegria, ti può consolare nei momenti di tristezza
• Sei d’accordo con l’autore? La poesia, cioè, può essere un mezzo per esprimere o alme-
no capire meglio il tuo mondo interiore? Hai mai scritto poesie? Che esperienza è stata
Racconta.
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• Il verso è .......................................................
7 sillabe (settenario)
Il verso termina con una parola tronca (accento
Nel / ve/spe/ro / mi/grár
tonico sull’ultima sillaba): occorre contare una sil-
(Giosue Carducci)
laba in più dopo l’accento finale: le sillabe effetti-
ve sono 6, una in meno.
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9 sillabe (novenario)
Il verso termina con una parola piana (una paro-
O / fal/ce / di / lu/na / ca/lán/te
la cioè che ha l’accento sulla penultima sillaba):
(Gabriele D’Annunzio)
il numero delle sillabe è quello effettivo, cioè il
novenario è realmente composto da 9 sillabe.
I versi di una strofa possono essere in rima tra loro quando vi è la ripetizione degli
stessi suoni finali a partire dalla vocale su cui cade l’accento tonico, su cui cioè la voce
assume una maggiore intensità.
baciata AABB
Ho la rima nel sangue. A
Con la rima divento un purosangue. A
Ringiovanisco, sono come prima. B
Perché siete anche voi contro la rima? B
(Marino Moretti, Ancora la rima)
alternata .............................
Paranzelle in alto mare A
bianche bianche, ..........
come stanche. B
(Giovanni Pascoli, Speranze e memorie)
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................................................. ABBA
incatenata ...........................................
Ed ecco verso noi venir per nave A
un vecchio, bianco per antico pelo, ..........
Allegria di naufragi
E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare.
(Giuseppe Ungaretti, Vita d’un uomo. L’allegria)
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La pioggia cade
Stai per leggere una breve poesia sulla pioggia.
La pioggia cade
bagna giardini
piante, gattini.
La pioggia cade
5 in gocce rade
e tamburella1
su tetti, strade.
La pioggia cade
1. tamburella: forma ruscelli
batte con colpi
veloci e numerosi. 10 e le cartacce
Sinonimi:
presto saranno
picchietta,
martella. tanti vascelli2.
Fa pensare
al suono
di chi suona
il tamburello.
2. vascelli:
navi. Nel Seicento
i vascelli erano (Fernande Huc,
grandi navi
in Con il sole e con la pioggia,
da guerra
con tante vele. Einaudi Ragazzi)
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COMPRENDERE
1. Riordina i disegni, scrivendo per ciascuno il numero della strofa
corrispondente.
1 2 3
La pioggia cade La pioggia cade La pioggia cade
bagna giardini in gocce rade forma ruscelli
piante, gattini. e tamburella e le cartacce
su tetti, strade. presto saranno
tanti vascelli.
2. Questa poesia è
A. molto triste, descrive una giornata cupa e grigia
B. tenera e fantasiosa, per le immagini dei gattini e dei vascelli
C. paurosa, sembra di sentire il suono dei tuoni e di vedere il bagliore
dei lampi
ANALIZZARE
3. Alcune parole delle poesie sono in rima, hanno cioè gli stessi
suoni finali. Quali delle parole della poesia che hai letto
sono in rima e quali no?
a. cade-giardini SÌ NO
b. giardini-gattini SÌ NO
c. cade-rade SÌ NO
d. rade-strade SÌ NO
e. tamburella-ruscelli SÌ NO
f. ruscelli-vascelli SÌ NO
g. cartacce-vascelli SÌ NO
h. forma-presto SÌ NO
4. Osserva ancora le tre strofe della poesia che hai letto. In quale
ci sono 2 parole in rima? In quale ci sono 3 parole in rima?
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ESPRIMERE E VALUTARE
10. Ti è piaciuta questa poesia? Quale immagine ti sembra
più bella da ricordare?
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IL LINGUAGGIO
DEL TESTO POETICO
Per scrivere un testo poetico, i poeti usano diverse tecniche: versi, rime ed espressioni
proprie del linguaggio connotativo, le figure retoriche, che potremmo paragonare
a “effetti speciali”, perché rendono il testo più bello esteticamente, più efficace, ma
soprattutto più capace di attirare l’attenzione di chi legge. Sono, insomma, i “trucchi”
del poeta, espedienti che gli permettono di impreziosire i testi, distinguendoli dalla
banalità e ripetitività dell’uso quotidiano.
Le figure retoriche sono principalmente di tre tipi:
di suono, di sintassi, di significato
Alcune di queste ti sono già state presentate l’anno scorso: rivediamole insieme.
FIGURE DI SUONO
• ALLITTERAZIONE: consiste nella ripetizione delle stesse lettere, vocali o conso-
nanti, o delle stesse sillabe in parole diverse.
Le rondini
Le rondini
in deliziose cappe di raso nero
dattilografavano il risveglio
dettagliato dall’aurora.
Farfa (Vittorio Tommasini)
Sciabordare viene usato per rendere il rumore dei panni E cadenzato dalla gora1 viene
agitati e battuti nell’acqua per sciacquarli lo sciabordare delle lavandaie
con tonfi spessi e lunghe cantilene.
1. gora: canale.
(Giovanni Pascoli)
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FIGURE DI SINTASSI
• ANÀFORA (o ripetizione): si tratta della ripetizione di una parola o di un’espres-
sione all’inizio di versi o di frasi. Viene utilizzata per conferire maggiore forza e pe
sottolineare il significato di una certa parola.
FIGURE DI SIGNIFICATO
• SIMILITUDINE: si ha quando si paragonano due elementi che hanno tra loro qual-
che analogia. È un paragone esplicito, perché è sempre introdotta dall’avverbi
“come” o dai correlativi “così… come”.
Il fiore
Primo termine di paragone Allegro, allegro passero!
Sotto le foglie tanto verdi.
Svelto come una freccia Secondo termine di paragone
Elemento comune = velocità ti vede la felicità d’un fiore.
Tu cerchi la tua stretta culla
vicino al mio cuore.
(William Blake,
trad. di G. Ungaretti)
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Significato denotativo:
il prato è bagnato (dopo il temporale)
Il prato e le nuvole
1° termine = il prato È cessato or ora il temporale
2° termine = fruscio di pioggia. e il prato verde odora
di menta glaciale.
È un immenso fruscio di pioggia
Significato denotativo: che sgocciola lenta lenta
dal cielo è caduta molta pioggia lungo i tremuli fili d’erba,
1° termine = il cielo dalle ciglia rosee dei fiori.
2° termine = l’innaffiatoio. Laggiù il cielo sereno
è il grande innaffiatoio di smalto azzurro
col manico variopinto dell’arcobaleno.
(Corrado Govoni)
Il fiore
Pettirosso, pettirosso leggiadro!
Sotto le foglie tanto verdi
D’un fiore la felicità
Alla felicità, che è astratta, viene attribuita una facoltà Ti sente singhiozzare, singhiozzare,
tipicamente umana.
Pettirosso, pettirosso leggiadro,
Vicino al mio cuore.
(William Blake, trad. di G. Ungaretti)
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LA PARAFRASI
DI UN TESTO POETICO
Probabilmente hai già imparato a scrivere una parafrasi con l’epica, ma è utile rivedere
i passaggi per saper trascrivere un testo poetico in prosa.
Per capire e ricordare meglio il contenuto di una poesia è necessario “tradurre” il ricco
linguaggio poetico in un linguaggio più semplice e comune.
Questo tipo di lavoro si chiama parafrasare. Il termine “parafrasi” significa riformu-
lazione, indica appunto la riscrittura di un testo secondo un “codice” linguistico
diverso da quello originale.
L’ordine e la struttura non devono essere alterati, ma si possono introdurre dei chiari-
menti di alcuni punti del testo.
Una buona parafrasi è dettagliata e rende più chiara la comprensione del testo origi-
nale; ovviamente la parafrasi risulterà normalmente più ampia del testo di partenza.
Inevitabile effetto negativo della parafrasi di una poesia è la perdita dell’armonia e del-
la musicalità delle parole e del loro significato più profondo. Quel che produciamo con
la parafrasi, dunque, è un testo più chiaro e utile per imparare, ma non è più poesia.
Lo scopo della parafrasi non è tanto la bellezza finale del testo, quanto la compren-
sione del linguaggio poetico e l’esercizio della competenza di riformulazione lessi-
cale e sintattica.
Per fare una parafrasi corretta devi quindi capire il senso della poesia e dei singoli
versi. Ti proponiamo di lavorare insieme alla parafrasi della poesia L’arboscello di Um-
berto Saba.
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L’arboscello
Oggi il tempo è di pioggia.
Sembra il giorno una sera,
sembra la primavera
un autunno, ed un gran vento devasta
l’arboscello che sta – e non pare – saldo;
par tra le piante un giovanetto alto
troppo per la sua troppo verde età.
Tu1 lo guardi. Hai pietà
forse di tutti quei candidi fiori
che la bora2 gli toglie; e sono frutta,
sono dolci conserve
per l’inverno quei fiori che tra l’erbe 1. Tu: il poeta si rivolge alla moglie.
cadono. E se ne duole la tua vasta 2. bora: vento impetuoso e gelido
che soffia da nord-est sull’alto Adriatico.
maternità3.
3. vasta maternità: profondo senso
(U. Saba, Il Canzoniere, Einaudi) di protezione materna.
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Procediamo ora con la parafrasi della poesia Sul molo il vento soffia forte di Sandro
Penna. Il lavoro è guidato, tu dovrai completare.
Rispettare l’ordine Il vento soffia .................................................... . Gli occhi del poeta sono
di esposizione abbagliati dalla luminosità dell’aria e del mare.
Una vela .......................................................
Impostare la frase Un berretto, strappato dal vento, vola via ....................................................
con soggetto, predicato ....................................... e compie, in silenzio, la sua traiettoria sul mare
e complemento come ..................................................... spinto verso il cielo.
Rimane la testa rossa del ragazzo, arruffata e illuminata dal sole
...................................................
come in quel freddo spettacolo luminoso.
...................................................
In questi ultimi versi la metafora “fiamma”, riferita ai ...............................
...................................................
del ragazzo, e l’accostamento dell’aggettivo “freddo”, sensazio-
ne percepibile con il ...................................................... , al nome “spetta-
Individuare e spiegare colo”, percepibile con la ..................................................., creano una so-
le figure retoriche vrapposizione di sensazioni diverse, in un’atmosfera quasi irreale
di silenzio.
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verde lenti
perdo vento
Come noti, sebbene la coincidenza di suoni sia minore che nella rima, anche l’assonan-
za e la consonanza possono essere usate per legare tra loro due versi, un po’ come
quando rimano.
nelle valli i canti Già sulle rive dello Xanto ritornano i cavalli.
di primavera già risuonano Già nelle valli risuonano canti di primavera. i cavalli già ritornano
sulle rive dello Xanto
(Alceo, in Lirici greci)
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• Ossìmoro: collega due termini che esprimono idee opposte e che di solito no
vengono associate. Questa figura crea volutamente un contrasto che obbliga i
lettore a prestare attenzione e a riflettere.
dolci + durezze
opposizione delicatezza/
asprezza Dolci durezze, et placide repulse […]
leggiadri sdegni […] placide (= pacifiche)
+ repulse (= rifiuti)
leggiadri (= gentili) + (Francesco Petrarca,
sdegni (= indignazione) opposizione quiete/conflitto
Dolci durezze, et placide repulse,
opposizione gentilezza/ in Il Canzoniere)
disprezzo
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e ha per questa creatura una carità, una carità… non dico pelosa,
ma una carità molto gelosa, sospettosa, permalosa.
(Alessandro Manzoni, I promessi sposi, cap. XVIII)
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PAROLE E NOTE
LA POESIA È RICCA DI ARMONIA E DI MUSICALITÀ
Nessun bisogno di niente
tranne che di musica.
La musica è la ragione per cui
so che il tempo esiste ancora [...]
(Elisa, Dancing)
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E, nelle loro canzoni, così due celebri cantautori italiani raffigurano i poeti…
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Ecco alcuni esempi scelti dai testi di cantautori italiani: quale ti piace di più? Quale ti
sembra esprimere maggior poesia?
Dov’è Guarda l’alba che ci insegna a sorridere,
la personificazione? quasi sembra che ci inviti a rinascere,
tutto inizia,
invecchia,
cambia forma,
l’amore tutto si trasforma,
persino il dolore più atroce si addomestica […]
(Carmen Consoli, Guarda l’alba!)
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LA POESIA
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4. La condizione indispensabile perché due persone siano amiche è che almeno per un mo-
mento (vv. 7-9) esse
A. abbiano avuto la percezione di essere uguali
B. siano state d’accordo su tutto
C. siano state legate da qualcosa in comune
D. abbiano affrontato insieme imprese difficili ....... 1
5. Levi si rivolge ai compagni di una vita, definita con una metafora “cammino” (v. 10). L’ag-
gettivo “folto” (v. 11), solitamente attribuito al fogliame delle piante o ai capelli di una
persona o al pelo di un animale, riferito al cammino della vita significa
A. compatto, fitto
B. affollato, gremito
C. pieno, denso
D. numeroso, abbondante ....... 1
6. Il poeta si rivolge anche agli amici più sfortunati, che hanno perso il senso, il coraggio, la
voglia di vivere. Quale espressione usa? Trascrivi i versi corrispondenti.
........................................................................................................................
........................................................................................................................
....... 2
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7. Il poeta scrive le parole “O nessuno, o qualcuno, o forse un solo, o tu che mi leggi” (vv. 14-15)
perché
A. non sa chi, tra tutti quelli che sono stati suoi amici, leggerà il suo messaggio
B. ha il timore di non avere più nessun amico
C. spera che almeno uno, tra tutti coloro che ha conosciuto, sia ancora suo amico
D. rimprovera agli amici di non ricordarsi più di lui ....... 1
8. Al centro della poesia (vv. 15-23) c’è un insieme di metafore, che si sviluppano a partire
dal paragone tra l’animo umano e la cera.
a. Completa la spiegazione: scegli e trascrivi al posto giusto i termini elencati.
segno • vita • gioventù • impresso • sigillo • un’impronta
........................................................................................................................
....... 8
10. La poesia si chiude con un’ultima immagine metaforica, “che l’autunno sia lungo e mite”.
a. A quale età della vita dell’uomo fa riferimento la metafora dell’autunno?
.................................................................................................................
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11. Il poeta fa uso di alcuni enjambement. Rileggi i versi elencati e indica se si tratta di un
enjambement oppure no.
a. parola: / moglie (vv. 2-3) SÌ NO
b. cammino / folto (vv. 10-11) SÌ NO
c. perduto / l’anima (vv. 12-13) SÌ NO
d. l’impronta / dell’amico (vv. 18-19) SÌ NO ....... 4
12. In questa poesia molti versi sono in rima. Rileggi i versi 1-13 e trascrivi le parole in rima,
come nell’esempio.
Es.: presso – sommesso
• .........................................................................................
• .........................................................................................
• ......................................................................................... ....... 8
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